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L’amore impossibile di Romeo e Giulietta

Compagnia tal dei tali

(Arina, Edoardo, Linda)

Giulietta:

Età 14 Altezza 1,60 Capelli Mori con le punte bionde e lisci Occhi Nocciola Segni particolari Una voglia sul braccio a forma di rosa Desiderio più grande Avere un esercito di gatti al suo comando Ricordo più bello Quando ha incontrato Romeo Passatempo preferito Danzare a ritmo di musica Cosa vuole fare da grande Diventare una scrittrice

Romeo:

Età 17 Altezza 1,85 Capelli Castani e ricci Occhi Azzurri Segni particolari Ha un dito in più nel piede destro Desiderio più grande Avere l’approvazione delle due famiglie Ricordo più bello Quando ha giocato un brutto scherzo a Tebaldo da piccolo

Passatempo preferito Tirare le orecchie a Mercuzio

Cosa vuole fare da grande Il pittore

L’amore impossibile di Romeo e Giulietta

Principe: “Io, Carlo III, condanno te, Romeo Montecchi, all’esilio a vita a Mantova per aver ucciso Tebaldo Capuleti, in difesa di Mercuzio, rimasto ferito in duello. Dichiaro chiuso questo processo”.

Più tardi, a Mantova…

Guardia 1: “Collega, vedi anche tu una figura a cavallo in arrivo?”

Guardia 2: “Sì, ma oltre il Montecchi, che è già nella sua stanza, non erano previsti altri arrivi a quest’ora”.

Giulietta: “Buonasera, gentili guardie. Posso avere concesso il permesso di entrare?”

Guardia 1: “Perché? E chi sei tu?”

Giulietta: “Mi chiamo Capuleti Giulietta e devo urgentemente vedere una persona”.

Guardia 1: “Chi sarebbe questa persona?”

Giulietta: “Un certo Romeo Montecchi”.

Guardia 2: “Va bene. Va’ al numero 13 di Via Augustino Cesarelli”.

Giulietta finalmente trova Romeo. È affacciato al balcone.

Giulietta: “Io che sto sotto posso vederti, ma io per te sono nell’oscurità e la mia voce fa fatica a raggiungerti. Gatti, innalzatemi al cielo. Uffiiii!!!”

Romeo: “Giulietta! Per me è una gioia vederti! Come mai sei giunta fin qui per vedere la mia umile persona?”

Giulietta: “Dai, smettila di fare il modesto e scappiamo via di qui!”

Tornando in incognito verso Verona, i due piccioncini incontrano un mercante che vende pozioni molto interessanti.

Mercante: “Buonasera, signori, volete forse comprare una di queste magnifiche pozioni?”

Romeo: “Non sarebbe una cattiva idea! Lei vende per caso una pozione dell’invisibilità?”

Mercante: “Ma certamente! Però l’effetto svanirà in un

quarto d’ora. Se la volete, sono cinque Zecchini d’oro”.

Romeo: “La prendiamo”.

Giulietta: “Romeo, siamo ormai giunti sotto le mura, beviamo la pozione ed entriamo”.

Romeo e Giulietta entrano a Verona.

Romeo: “Non ti vedo più, ha funzionato! Prendimi la mano per non perdermi!”

Giulietta: “Le strade sono ormai buie e il rumore di alcuni passi è alquanto strano!”

Romeo: “Ma è Mercuzio! Lui è sonnambulo e dorme vestito per non mostrare la biancheria in pubblico! L’effetto della pozione dell’invisibilità è ormai svanito, possiamo svegliarlo. Mercuzio, svegliati, è primavera!”

Mercuzio: “Yawn! Romeo! Quanto sono felice di vederti! Ma… lei è una Capuleti?! Nooo!”

Romeo: “Mercuzio, ascoltami, io la amo e te ne devi fare una ragione. Ti chiedo però di riferire ai miei genitori che sono morto per la peste. E devi dire anche a Frate Lorenzo di riferire ai genitori di Giulietta che è morta perché è caduta da un dirupo”.

Mercuzio: “Uff! Va bene…”

Romeo: “Mi puoi prestare dei soldi per comprare casa a Bologna? È lì che ci trasferiremo”.

Mercuzio: “Lo faccio solo perché sei tu. Vi verrò a trovare”.

Qualche mese dopo, Romeo ha trovato lavoro come pittore-imbianchino e Giulietta è diventata una scrittrice professionista. A Bologna, per il caldo estivo, tengono sempre le finestre aperte.

Romeo: “Signora Verdi, ho finito di imbiancare la colonna. Spero ne sarà contenta. Giulietta, ti è scappato un gatto!”

Giulietta: “È il piccolino, vero?”

Romeo: “Sì”.

Alle spalle di Romeo si trova un meraviglioso affresco realizzato da lui che ritrae i due protagonisti e gli innumerevoli gatti di Giulietta.

Romeo: “Quand’è che potrò scrivere il suo nome sulla facciata della nostra casa?”

Giulietta: “Quando avrò finito di scrivere I gatti son così il mio nuovo libro”.

E fu così che Romeo dipinse tutte le facciate della città, facendo tantissimi soldi.

E Giulietta vinse innumerevoli Premi Strega per i suoi romanzi.

Le BRUTTE STORIE della 5 C “Mario Longhena” (IC 19)

I GIALLI

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