Beesness n.4/15

Page 1

Periodico di informazione trimestrale - Anno V - n. 4 Ottobre/Dicembre 2015 - E 5,00 (presso l’editore)

4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.14 Pagina 1

F R A N C H I S I N G R E TA I L I M P R E N D I T O R I A - A N N O 2 0 1 5 - N . 4 - E 5 , 0 0

INTERVISTA GUALTIERO MARCHESI UNA RISORSA ITALIANA ■■■■■■■■■■■■■■

SPECIALE FOCUS MODA

▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲

INTERVISTA

L'ALTRA BELÉN

●●● ●●● ●●● ●●● ●●●●●●●

INTERVISTA

CON GIUSEPPE SALA A PROPOSITO DI EXPO E DI CONSUNTIVI

■■■■■■■■■■■■■■■■■■

...news, personaggi, interviste, eventi, saloni, premi, libri e tanto altro ancora...

●● ●●● ●●● ●●● ●●●●●●● S e g u i c i

a n c h e

su i

n o s t r i

S o c i a l


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.14 Pagina 2

Go inside a world of retail* serata di apertura 17 Nov. 2015

18-20 nov. 2015 Cannes, France

Unisciti agli oltre 8 400 professionisti del Retail Real Estate presenti a MAPIC

MAPIC is a registered trademark of Reed MIDEM- All rights reserved. *Entra nel mondo del Retail.

L’evento leader per fare business, incontrare key players, apprendere e condividere

mapic.com


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.14 Pagina 3

EDITORIALE

Beesness Informare performare... ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■■ ■ ■

Periodico di informazione trimestrale - Anno V - n. 4 Ottobre/Dicembre 2015 - E 5,00 (presso l’editore)

di Giuseppe Bonani

F R A N C H I S I N G R E TA I L I M P R E N D I T O R I A - A N N O 2 0 1 5 - N . 4 - E 5 , 0 0

INTERVISTA GUALTIERO MARCHESI UNA RISORSA ITALIANA ■■■■■■■■■■■■■■

SPECIALE FOCUS MODA

▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲

INTERVISTA

L'ALTRA BELÉN

●●● ●●● ●●● ●●● ●●●●●●●

Intervista: L'ALTRA BELÉN INTERVISTA

La chiusura di EXPO 2015 si avvicina: è tempo di consuntivi. Non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali sul numero dei visitatori, ma il traguardo di 20 milioni di unità, dovrebbe essere raggiunto. Sicuramente la manifestazione universale ha prodotto molti benefìci allʼItalia e a Milano in particolare. Tra qualche settimana, alla chiusura dei cancelli, avremo delle notizie più precise. Per avere qualche anticipazione su questo argomento, abbiamo intervistato il dott. Giuseppe Sala, amministratore delegato di EXPO Milano 2015 e i lettori potranno conoscere anche le aspettative del dopo evento. Per conoscere il lavoro che c’è dietro ai padiglioni di EXPO e quello che sarà dell’area della manifestazione, abbiamo intervistato l’Architetto Simone Micheli. La storia di copertina di questo numero è dedicata a Belén Rodriguez. Lʼabbiamo intervistata e ci ha svelato che si è lasciata sedurre dallʼidea di diventare anche unʼimprenditrice. Infatti, è entrata in società per lo sviluppo di varie iniziative imprenditoriali. La più recente è quella nel settore dellʼhairstyling. Non diciamo una parola di più e andate a pagina 8, e rimarrete sorpresi. In questo numero abbiamo dato ampio spazio a due settori in continuo sviluppo: Ristorazione e Moda. Per quanto riguarda la ristorazione, lʼintervista a Gualtiero Marchesi ci colpisce per la sua lunga storia di chef ed i traguardi raggiunti nellʼaffermazione della cucina italiana. Ancora oggi, pensa a nuove iniziative. Nella moda, è dato ampio spazio a giovani protagonisti che puntano su creatività, ricerca, personalizzazione e giusto prezzo. Lo speciale “Start Up”, ci aggiorna sulle ultime iniziative che confermano il dinamismo del settore e soprattutto la varietà dei progetti in corso di realizzazione.

CON GIUSEPPE SALA A PROPOSITO DI EXPO E DI CONSUNTIVI

■■■■■■■■■■■■■■■■■■

...news, personaggi, interviste, eventi, saloni, premi, libri e tanto altro ancora...

●● ●●● ●●● ●●● ●●●●●●● Seguici

anche

sui

nostri

Social

Photo by Joseph Cardo per Cotril

Nei prossimi mesi si svolgeranno molte manifestazioni del settore retail. Citiamo le più importanti. Brandy propone conoscenze, relazioni e innovazione a manager e imprenditori di brand, retailer e altri player mediante contaminazioni strategiche tra fashion, food e living. L’appuntamento è a Milano per il 7 e 8 ottobre. A seguire, il Salone del Franchising Milano (dal 23 al 26 ottobre), in contemporanea ad Host, il salone del food e dell’ospitalità. Il 29 ottobre si terrà a Milano lʼ“Apericena Networking”, promosso da Confimprese: il ritrovo è al ristorante Pavarotti in Galleria e allʼhotel Seven Stars Galleria del Gruppo Alessandro Rosso.In novembre, dal 18 al 20 a Cannes si terrà il MAPIC, il salone internazionale dell'immobiliare retail, mentre il 24 e 25 si svolgerà a Milano la 14^ edizione di Forum Retail. Segnaliamo due interviste, una a David Hassan e l’altra a Matteo Rignano. Hassan ha lanciato una rete di punti vendita in franchising e diretti con marchio 7 Camicie, presenti in Italia e nel mondo. Rignano è Presidente e AD di Belron, una multinazionale del settore della riparazione dei parabrezza auto. Come in ogni numero, potrete leggere delle brevi, ma interessanti, notizie su alcuni grandi nomi del Retail e del Franchising nazionali e stranieri. L’ultimo argomento che desidero trattate è la meritocrazia. Per saperne di più sullʼargomento abbiamo chiesto a Nicolò Boggian, Direttore di Forum della Meritocrazia di scrivere una breve nota per i lettori di Beesness. Buona lettura.

▲ ▲ ▲ ▲ ▲ ▲ ▲ ▲ ▲▲ ▲ ▲ ▲ ▲ ▲ ▲ ▲ ▲ ▲ ▲▲ ▲

Beesness 3


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.37 Pagina 4

SOMMARIO

[ 3 Editoriale Beesness

Beesness 4_Anno2015

Informare, performare.

[ 6 INTERVISTA Con Giuseppe Sala a proposito di EXPO e di consuntivi

06 8>

Lʼaltra Bélen

[ 15 NEWS Il World Retail Congress rivela i vincitori dei World Retail Awards 2015 Intervista - Giuseppe Sala - Expo 2015

08

Intervista - L’altra Bélen

16 >

Marks & Spencer avanti tutta con la cross-canalità!

20 >

Primark sbarca in Italia: la prima apertura nel 2016

23 >

Macyʼs rilancia investendo!

25 >

Pizza Hut porta il cinema a tavola

26 >

Aiutiamo la Meritocrazia

[ 28 INTERVISTA Intervista a David Hassan,

28

Presidente del gruppo 7camicie

[ 32 Format Piquadro design, funzionalità e tecnologia...

[ 36 INTERVISTA Gualtiero Marchesi, una risorsa italiana Intervista - David Hassan - 7camicie

36

Intervista - Gualtiero Marchesi

4 Beesness

40 >

Intervista a Fabrizio Valente Partner fondatore di Kiki Lab – Ebeltoft Italy

44 >

A colloquio con Mario Resca, presidente Confimprese

46 >

Alessandro Rosso Back to the future

48 >

Intervista allʼArchitetto Simone Micheli

52 >

Intervista a Matteo Rignano, Presidente ed Amministratore Delegato di Belron Italia


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.38 Pagina 5

56 >

[ 58 60> 61 >

FOCUS MODA Abbasso le mode viva la moda! 1. Francesca Bracalenti fashion designer e titolare di Dolcevita Studio

3. Elia Francinella fashion designer e fondatore del brand Mavranyma

63>

Intervista a Patrizia Saolini Retail consultant, fashion strategist, fondatrice del brand Retail Coach

[68 [ 70 [ 73 [ 77 [80 [82

58

Focus - Abbasso le mode viva la moda!

70

RETAIL La sfida del lusso: obiettivi di qualità in real time

RISTORAZIONE Le nuove sfide della Ristorazione

SCENARI

Scenari - I bar del futuro

Quali caratteristiche avranno i bar del futuro?

SPECIALE Start Up un mondo in continua crescita, in vetrina anche molte eccellenze italiane

73

CROWDFUNDING SFIDE Imprenditori in pole position Intervista a Giovanni Delfino, titolare insieme a Renzo Federici di Autotecnica Motori

EVENTI

Speciale - Start Up

Brandy Lʼecosistema di Business per i Marchi Lifestyle

84 >

Antonio Fossati: le novità in vista del 30° Salone Franchising Milano, 23-26 ottobre

86>

La prossima edizione di Host 2015 si preannuncia con numeri record

[ 91 [ 95

Beesness 4_Anno2015

2. Valentina Barberini, fashion designer

62>

[ 64

SOMMARIO

Pierluigi Monteverdi ci racconta del suo impegno a sostegno della Fondazione per lʼInfanzia Ronald McDonald

82

RECENSIONI Startup e venture capital

OPPORTUNITÀ BeTheBoss: 10 opportunità in vetrina

Eventi - Brandy

Beesness 5


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.15 Pagina 6

INTERVISTA di Giovanni Bonani

Foto Credits: Expo 2015 / Daniele Mascolo.

Con Giuseppe Sala a proposito di EXPO e di consuntivi Ci avviciniamo alla chiusura di EXPO 2015. Per molti cʼè la preoccupazione di aver creato unʼaltra cattedrale nel deserto. quale sarà il futuro del sito e che cosa potremmo vedere costruito sulla sua area? La competenza sul futuro del sito espositivo dopo il 31 ottobre è di Arexpo. Difficile quindi per noi, che trattiamo la gestione dellʼevento e che abbiamo ancora 40 giorni di intenso lavoro prima di avviare lo smantellamento, dare una risposta. Al momento ci sono diversi progetti al vaglio. Uno molto interessante è quello che prevede lo spostamento dellʼUniversità Statale proprio su questo milione di metri quadrati che fino ad oggi ospita i padiglioni dei Paesi che partecipano a Expo Milano 2015. Molti vorrebbero che le delegazioni dei vari paesi lasciassero in piedi i padiglioni e far continuare lʼatmosfera dellʼevento. Che cosa ne pensa? Può essere una buona idea? Devo dire che Expo Milano 2015 ha il pregio di vedere uno accanto allʼaltro padiglioni con architetture affascinanti. Vederle vive – almeno alcune di loro - anche dopo la chiusura dellʼEsposizione Universale sarebbe davvero straordinario. Ma per regolamento del BIE – il Bureau International des Expositions –, i padiglioni sono costruiti in modo da poter essere smantellati. È bello comunque sapere che alcune di queste strutture saranno ricostruite nei Paesi di origine – penso al Bahrain oppure agli Emirati Arabi, ad esempio – o che i materiali utilizzati possano essere impiegati per costruire altro. Il riuso è anchʼesso un modo per continuare a farli vivere. È pur vero che la Tour Eiffel – esempio forse più noto a tutti –

6 Beesness

Giuseppe Sala Laureato nel 1983 in economia aziendale, Sala ha iniziato la sua carriera in Pirelli ricoprendo diversi incarichi nelle aree del controllo di gestione, della pianificazione strategica, della valutazione degli investimenti e nelle nuove iniziative di business. Nel 1994 diventa direttore controllo di gestione e pianificazione strategica del settore pneumatici di Pirelli e nel 1998 è nominato amministratore delegato della Pneumatici Pirelli. Nel 2001 è senior vice president operations, responsabile delle strutture industriali e logistiche del settore pneumatici. Nel 2002 assume la carica di chief financial officer di TIM, mentre dal 2003 al 2006 è direttore generale di Telecom Italia. Nel 2007 e 2008 è senior advisor per NomuraBank. Da gennaio 2009 a giugno 2010 è direttore generale del Comune di Milano e da giugno 2010 assume l’incarico di amministratore delegato di Expo 2015 S.p.A. Da febbraio a maggio 2012 ricopre la carica di presidente di A2A. Da maggio 2013 è commissario unico delegato del governo per Expo Milano 2015.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.15 Pagina 7

è stata costruita per essere smontata…eppure alla fine si è deciso di non procedere ed è diventata il simbolo della città di Parigi.

INTERVISTA

Molti sostengono che per parlare del problema della fame del mondo non cʼera bisogno di creare un evento come EXPO. Che parere ha in merito a queste affermazioni? I grandi problemi e le grandi questioni che riguardano tutti noi cittadini del mondo hanno bisogno di piazze internazionali uniche perché vengano amplificate le interazioni e gli scambi di idee e soluzioni. Expo Milano 2015 si inserisce in questo contesto. Il nostro obiettivo è quello di far riflettere milioni di persone – adulti, anziani, studenti, bambini, famiglie - sul problema della scarsità di risorse alimentari e naturali del pianeta, sul paradosso dellʼabbondanza e sugli sprechi, attraverso le attività educative e ludiche che i Padiglioni dei Paesi hanno messo in campo per rispondere alla domanda presente nel tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Quale sarà il lascito finale di expo 2015 per milano e per lʼitalia intera? Ci sono due lasciti principali. Uno è materiale: è unʼarea infrastrutturata dal punto di vista tecnologico e urbano, collegata alle principali arterie di viabilità della regione, la cui destinazione dʼuso – come dicevamo – dipende da Arexpo. Lʼaltro è immateriale e si concretizza nella Carta di Milano, in un documento dedicato allʼimpegno di tutti i cittadini del mondo nella lotta contro la fame, che consegneremo il 16 ottobre al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon. A suo parere qual è il bilancio finale dellʼevento milanese? I bilanci si fanno alla fine. Ed è ancora presto per trarre le conclusioni. Mancano 40 giorni e abbiamo tanti appuntamenti in programma. Siamo certamente soddisfatti di come sta procedendo: abbiamo già avuto più di 14 milioni di visitatori. Settembre e ottobre sono mesi importanti, per il ritorno delle scolaresche sul sito, con le visite didattiche, e per lʼavvicinarsi della data di chiusura – il 31 ottobre – che rende ancora più unico questo evento. Prima dellʼapertura dei cancelli di EXPO 2015 ci sono state varie problematiche sia burocratiche sia politiche. Qual è stato il suo primo pensiero o stato dʼanimo? Ci sono stati momenti difficili, non lo nascondo. La dedizione al lavoro è lʼunica via per raggiungere gli obiettivi e superare gli ostacoli. Ne ero convinto prima di Expo Milano 2015 e ne sono certo ancor di più oggi. Vedere migliaia di operai impegnati ogni giorno – 24 ore al giorno - nella costruzione dei padiglioni, come è successo nelle ultime settimane del cantiere, è stata la migliore prova di valore e di orgoglio del nostro Paese che non dimenticherò mai. Unʼultima domanda, voci insistenti dicono che si candiderà alla poltrona di Sindaco di Milano. Risponde a verità? Se così fosse come immaginerebbe il futuro della città sotto la sua guida? Come ho già avuto modo di dire, fino a fine anno la mia attenzione è rivolta a EXPO. L’Albero della Vita e il Palazzo Italia (esterno e interno)

Beesness 7


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.15 Pagina 8

INTERVISTA di Elena DelďŹ no

8 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.15 Pagina 9

INTERVISTA Dopo l'inaugurazione del primo monomarca Cotril Salons a Milano, la showgirl argentina racconta la sua svolta da testimonial a imprenditrice del beauty. E dà un consiglio ai giovani... Il Cotril Salons di Via San Marco 36 a Milano è disposto su due piani di oltre 100 metri quadri l’uno. All’interno un team di esperti in bellezza, hairstylist e coloristi di livello internazionale, ognuno con la sua identità personale ma tutti perfezionati secondo un percorso di formazione specialistico costruito ad hoc e costantemente aggiornato secondo i più alti standard. Il team Cotril mette tutto il proprio expertise a disposizione delle clienti, dando vita a una serie di proposte che vanno dal taglio all’acconciatura, dallo styling al colore, etc. L’offerta è completata da una vasta gamma di trattamenti estetici effettuati con l’ausilio dei macchinari più all’avanguardia per la cura e la bellezza di viso e corpo. Il Cotril Salons di Via San Marco 36 a Milano

Q

uando lasci casa tua neanche maggiorenne con poco più di 180 dollari in tasca, attraversi un oceano e dopo una manciata di anni in un paese straniero i media ti chiamano solo per nome perché tutti ti conoscono, un po' imprenditrice di te stessa devi già esserlo. Ma oggi Belén (Rodriguez, ça va sans dire) ha esordito nel mondo imprenditoriale quello ufficiale. Già nel 2011, a dire la verità, aveva prodotto due linee di profumi. Nell'ottobre 2014, insieme al marito Stefano De Martino, ha fondato la catena di negozi di abbigliamento 4store. A giugno di quest'anno però c'è stato il vero battesimo del fuoco. Prima ha aperto a Milano un ristorante (lo storico locale Ricci di Piazza della Repubblica) insieme a Joe Bastianich (e con altri due soci, Luca Guelfi e Simona Miele, titolari del Petit Bistrot di Miami e di Milano). Poi, in partnership con Cotril, marchio di prodotti professionali per capelli, Belén ha inaugurato sempre nel capoluogo lombardo il primo flagship salon del brand che ha in programma di realizzare una catena di centri monomarca di hairbeauty ed estetica, sia in affiliazione che diretti, con un target di 80 paesi nel mondo. Testimonial di Cotril fin dal 2008, oggi la Rodriguez ne è anche socia al 49 per cento, il resto fa capo a Marco Artesani, presidente di Cotril. Belén al suo arrivo all'inaugurazione del Cotril Salons di Milano

Beesness 9


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.15 Pagina 10

INTERVISTA

Belén insieme alla sorella Cecilia Qual è il suo ruolo nella società? È un ruolo a tutto tondo, sono impegnata in prima persona nella ricerca, nella sperimentazione di nuovi trattamenti estetici, nella elaborazione delle nuove tendenze. Perché ha deciso di passare da testimonial a socia? Adoro il settore dell'estetica, mi appassiona la cura di se stessi, la ricerca del bello. Sono la prima a provare tecniche sempre più innovative per sentirsi bene nella propria pelle e nel tempo credo di avere acquisito una competenza importante che adesso voglio mettere al servizio anche delle altre donne. Quali sono i valori di Cotril in cui si riconosce? In che cosa si differenzia Cotril rispetto agli altri saloni? La professionalità innanzitutto. Cotril rappresenta il livello più alto dell'hairstyle in Italia , e quindi nel mondo, perché quando si tratta di estetica gli italiani non hanno rivali. E poi la ricerca. Abbiamo un laboratorio enorme, appena fuori Milano (a Ospiate, ndr). Sono costantemente lì dentro, la nostra ultima sfida è stata la nuova paletta di brownie, diverse sfumature di castano per i capelli che hanno il pregio di non virare al rosso, come quasi sempre succede con queste nuance.

10 Beesness

María Belén Rodríguez Cozzani nasce a Buenos Aires il 20 settembre 1984. E'una showgirl, conduttrice televisiva, modella, attrice, stilista, cantante, imprenditrice, doppiatrice e conduttrice radiofonica, vive e lavora in Italia dal 2004. Belén ha iniziato la sua carriera lavorativa nel 2001 a 17 anni come modella in Argentina, a Miami e in Messico. Tra le tappe della sua ascesa televisiva: nell’autunno 2008 vince il secondo posto della sesta edizione de “L'isola dei famosi”, reality show condotto da Simona Ventura su Rai 2. Due anni dopo partecipa come showgirl e cantante al Festival di Sanremo. Attualmente è parte del cast di “Tu si que vales”, programma condotto da Maria De Filippi su Canale 5. È sposata con il ballerino Stefano De Martino e ha un figlio, Santiago, di due anni.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.15 Pagina 11

INTERVISTA

Cotril è una realtà italiana totalmente indipendente presente da oltre 40 anni nel mercato dell’hair beauty e attiva nella formulazione, produzione e distribuzione di prodotti professionali di alta qualità. È una realtà completamente italiana, “made in Italy” al 100%, con uno stabilimento di 24.000 mq alle porte di Milano. Negli ultimi anni ha puntato ad aumentare esponenzialmente la sua brand awareness e la sua distribuzione all’interno dei migliori saloni di hairstyling, sia nel mercato italiano che in quello internazionale. Un’altra immagine del Cotril Salons di Milano

Avete in mente un target particolare di donna per i vostri saloni? No. Il flagship salon di Milano ha anche una luxury spa, ma per tutte le nostre proposte di prodotti e servizi abbiamo puntato sul giusto prezzo che coniuga qualità e accessibilità. Che cosa del personaggio Bélen è una risorsa per Cotril? E che cosa un rischio? La visibilità è sicuramente una risorsa, il fatto che molte donne possano identificarsi con me. Francamente, non vedo rischi. Ormai ha scelto l'Italia come paese in cui vivere e anche sua sorella Cecilia l'ha seguita qui, che cosa le piace di questo paese e quali cose invece vorrebbe che cambiassero? Io sono innamorata dell'Italia, della qualità della vita, dei paesaggi, dell'arte, del cibo. Quello che non va è sotto gli occhi di tutti: la burocrazia, le tasse che mettono in difficoltà chiunque voglia fare impresa. Recentemente si è tenuta l'inaugurazione del Ricci, che ha rilevato insieme a Joe Bastianich e ad altri due soci. Come stanno evolvendo i suoi obiettivi professionali? Belén insieme al marito Stefano de Martino

Beesness 11


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.15 Pagina 12

INTERVISTA

Non ho pianificato una vera e propria evoluzione. So però che il mio lavoro nel mondo dello spettacolo durerà finché il pubblico vorrà vedermi, e che potrebbe finire da un momento all'altro. Mi piace l'idea di dare continuità a quello che ho costruito fino a qui. Come si immagina tra dieci anni? Felice, con tanti figli, circondata dall'affetto della mia famiglia. Un suo lato che è emerso in questa esperienza imprenditoriale e che neanche lei pensava di avere. Da buona Vergine sono sempre stata organizzata, ma a volte mi sorprendo io per prima di quante attività riesco a tenere insieme in una giornata. Da giovane donna che è mamma e che ha anche una solida carriera, che cosa si sentirebbe di consigliare a una giovane donna italiana per conciliare professione e famiglia? Di delegare tutto, ma non la cura dei figli. Poi te li ritrovi grandi e il tempo perduto non lo puoi recuperare. Però, per quanto possa valere un mio consiglio, vorrei dire soprattutto ai giovani di provarci sempre a inseguire i propri sogni, con tutte le forze. Io non avevo niente e non conoscevo nessuno "che conta", ci ho creduto nonostante le mille porte sbattute in faccia e adesso, se mi guardo indietro, beh, sono contenta di quello che ho realizzato. Alcuni ospiti della serata d’inaugurazione del Cotril Salons di Via San Marco 36 a Milano e Cecilia Rodriguez

12 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.15 Pagina 13

UNA MODA ACCESSIBILE, SPONTANEA E FRIZZANTE PER OGNI TIPO DI DONNA.

DIVENTA NOSTRO PARTNER q 6O DPODFQU HJPWBOF F EJOBNJDP q 6OB GPSNVMB EJ BĩMJB[JPOF TOFMMB DIF WJ FTPOFSB EBMMB HFTUJPOF EFMMP TUPDL q .BSHJOF DPTUBOUF QFS UVUUP M BOOP q 'PSNB[JPOF DPOUJOVB q 4VQQPSUP DPNNFSDJBMF q (FTUJ POF DFOUSBMJ [[BUB EFHMJ BDRVJTUJ q 3JBTTPSUJNFOUP RVPUJEJBOP q 3JUJSP EFMMP TUPDL SFTJEVP B ħOF TUBHJPOF

INFO: DPOUBDU!DBDIF DBDIF JU XXX DBDIF DBDIF JU

.BSDIJP EJ BQQBSUFOFO[B EFM (SVQQP #FBVNBOPJSl4BJOU .BMP 'SBODJB


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.15 Pagina 14


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.15 Pagina 15

NEWS la Redazione Il World Retail Congress rivela i vincitori dei World Retail Awards 2015 I nuovi meravigliosi trofei, disegnati dal Professore Gregory Polletta, sono stati consegnati il 10 settembre presso il Cavalieri Waldorf Astoria di Roma, durante la cena di gala tenutasi a conclusione dei tre giorni di congresso. Il premio più ambito, quello di retailer dellʼanno, è stato assegnato dalla giuria al colosso cinese dellʼe-commerce: Alibaba. Il gruppo ha cambiato e modellato il comportamento dei consumatori in Cina, sapendo al contempo espandere la sua presenza a livello globale. Secondo i giudici è stata proprio grazie a questa costante innovazione, dalla catena di distribuzione al sistema per i pagamenti e i servizi finanziari, che Alibaba ha saputo espandersi e creare nuovi modi di servire i suoi clienti. Anche due dei più importanti nomi inglesi del retail, Primark e Marks&Spencer, hanno fatto incetta di premi. Il Direttore Generale di Primark Paul Marchant è stato insignito del premio alla leadership, e Primark ha anche sbaragliato la concorrenza nella categoria “Retail transformation and reinvention”. Il premio per la migliore campagna pubblicitaria è andato al connazionale Marks & Spencerʼs con la sua “For every milestone”, grazie al suo target mirato, la sua capacità di emozionare e divertire e al tempo stesso di esaltare i prodotti sponsorizzati. Nitim Passi, che con un piccolo capitale ha fondato Missguided.com, ha vinto il premio di giovane imprenditore dellʼanno. I giudici sono rimasti particolarmente impressionati dal suo approccio visionario e dalla sua capacità di creare una compagnia internazionale, estre mamente competitiva sul mercato, senza alcuna forma di rifinanziamento. JD.com, lʼe-commerce retailer dellʼanno, è stato invece premiato per essere un retailer di lunga tradizione. Nonostante debba affrontare un considerevole rivale sul mercato, ha sempre dimostrato di avere una grande agilità e di saper rispondere ai bisogni del consumatore, consegnando loro prodotti autentici. Hamleys, lʼiconico negozio di giocattoli di Londra, ha vinto il premio di Store design dellʼanno per il suo nuovo negozio di Mosca. Grazie alla sua atmosfera unica e coinvolgente, lo shop russo ha saputo andare oltre lʼessere un semplice luogo dʼacquisto a prezzi convenienti, e diventare invece una meta dello shopping per tutta la famiglia. Ian McGarrigle, presidente del World Retail Congress, ha dichiarato: “Questo è stato un nuovo incredibile anno, ogni categoria ha visto competere finalisti di alto livello. Siamo fieri dellʼalto numero di iscrizioni raggiunte e i vincitori sono tutti begli esempi della natura variegata ed in costante cambiamento del retail.”

I PREMIATI “ Retailer of the Year”: Alibaba “Outstanding Leadership Award”: Paul Marchant di Primark “Retail Transformation and Reinvention”: Primark “Advertising campaign of the year”: For Every Milestone di Marks & Spencer “Young Retail Entrepreneur”: Nitin Passi, Missguided.com “E-Commerce Retailer of the Year”: JD.com “Store Design of the Year”: Hamleys Moscow

Oscar Farinetti di Eataly

Sir Tim Berners-Lee. Inventor of the World Wide Web

La Gran Giuria quest’anno era composta dai seguenti membri: Ms Yu Wang, Wangfujing Dept Stores , Vice Presidente Concetta Lanciaux, Luxadvisory , Direttore Generale Terry Duddy. Home Retail Group, Precedente AD Rick Darling, Li & Fung USA, Presidente Richard Simonin, Groupe Vivarte, Presidente Paul Charron, Campbell's Soup, Presidente Matt Rubel, Hudson’s Bay Company, Roark Capital Special Advisor, Direttore Esecutivo Sir Ian Cheshire, Kingfisher, Precedente AD Gordon Campbell, Spar International, AD Bijou Kurien, L Capital, Partner Bernie Brookes, Edcon Holdings, AD designato Andrew Jennings, Hema, Presidente

Beesness 15


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.16 Pagina 16

NEWS

di Francesca Mulas

Nel campo del retail c’è chi guarda con timore alla crescita inarrestabile dell’e-commerce, chi sta via via abbandonando il commercio tradizionale e chi invece ha saputo coniugare in maniera efficace il “vecchio” e il nuovo che avanza.

avanti tutta con la cross-canalità

!

Tra questi cʼè sicuramente Marks & Spencer, colosso britannico leader nel retail, che negli ultimi anni ha fatto della cross-cranalità uno dei suoi punti di forza. Negozi con vetrine interattive a forma di tablet, con informazioni a portata di mano proprio come se lʼutente navigasse dal proprio dispositivo personale, e molto altro. Il negozio si trasforma sempre di più in uno showroom dove lʼutente può vedere, provare, e ordinare. Sì, perché gli acquisti non si fanno più con contanti alla mano, ma on line e direttamente dal negozio. Lʼutente ha così unʼinfinita possibilità di scelta. Può provare il capo desiderato e sceglierlo tra tutto lʼassortimento disponibile in catalogo, semplicemente consultando i tablet degli addetti alle vendite o i touch screen presenti nello store. La connessione wi-fi nei negozi è, manco a dirlo, gratuita e incoraggia i consumatori ad aumentare la propria permanenza allʼinterno del punto vendita. Stesso principio vale anche per la sezione food, con la possibilità di ordinare comodamente i propri prodotti fissando successivamente un giorno di ritiro. La crescita di Marks & Spencer non accenna ad arrestarsi. Attualmente sono più di 1.300 i punti vendita del retailer, di cui 450 oltre i confini nazionali, e nei prossimi tre anni saranno ben 250 le nuove aperture allʼestero, Italia inclusa, (il condizionale in questo caso è dʼobbligo)! Il piano di sviluppo punterà su un sistema di partnership in affiliazione e si concentrerà prevalentemente su cibo fresco, lingerie e bellezza, con una particolare attenzione al mercato francese sulla scia del successo riscontrato dallʼapertura nel 2011 negli Champs-Elysees parigini. Di pari passo viaggerà lo sviluppo dellʼe-commerce soprattutto in ambito food, con prezzi e tempi di consegna di assoluta competitività.

www.marksandspencer.com Fonti: food24.ilsole24ore.com - thebizloft.com - fashionmagazine.it - largoconsumo.info

16 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.16 Pagina 17

E TELLIGENT IN D E O T E L P PIDO, COM TI. A R O T N E IN 20 MINU O T N E M A L’ALLENAM N E ANA DI ALL IM T T E S A N U

SCEGLI FIT&GO

APRI IL TUO SPAZIO

Fit&Go® è un rivoluzionario concetto di business basato sul coordinamento dell’allenamento tramite Elettrostimolazione muscolare (EMS) e supporto dei migliori personal trainers. Questo metodo fa di Fit&Go® il leader del mercato italiano nell’allenamento con elettrostimolazione attiva.

Ti affianchiamo nell’apertura del tuo punto vendita a 360 gradi. Dalla progettazione del locale con arredamento completo alla fornitura dei macchinari, fino ad un supporto costante post-apertura. Per tutti i trainers è prevista la formazione specializzata EMS nella nostra accademia.

PER IL TUO FRANCHISING

WWW.FITANDGO.IT

A SOLI 29.900 EURO

Mail: franchising@fitandgo.it

Info: +39 328-2746234


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.16 Pagina 18


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.16 Pagina 19

Fai parte anche tu di un business che genera un volume d’affari con un trend di crescita del 20% l’anno.

Gli specialisti di Expense Reduction Analyst hanno l‘esperienza, le conoscenze e le risorse per aiutare le aziende di moda a ridurre le loro spese e migliorare di conseguenza la loro profittabililtà.

proprie abilità e punti di forza personali per raggiungere obiettivi e ambizioni personali. Si tratta di un´opportunità a basso rischio, con bassi costi di gestione che può essere eseguita da un ufficio, da casa oppure mentre si svolge un´attività per conto proprio. Ma soprattutto non si è soli.

Quali sono i vantaggi di essere un affiliato di Expense Reduction Analyst?

Quando si diventa uno specialista di Expense Reduction Analyst, si fa parte di una rete Internazionale di professionisti che operano con la stessa metodologia e condividono esperienze che ti aiuteranno e sosterranno, così come collaboreranno con voi su progetti in joint venture.

Offriamo la libertà di costruire il proprio business di successo e guadagnare in modo significativo usando le

www.erafranchise.com


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.16 Pagina 20

NEWS

di Francesca Mulas

Si vociferava da tempo ma adesso è arrivata lʼufficialità. Primark, colosso britannico dello shopping low cost, apre in Italia. La notizia arriva direttamente da ABF-Associated British Foods, società proprietaria del marchio, che ha annunciato la prima apertura in italia nel 2016 a seguito di un accordo con Marco Brunelli, proprietario della Finiper Spa, gruppo operante nella GDO. Lʼingresso nel mercato italiano segue la linea di espansione internazionale del marchio britannico, che attualmente possiede 270 store dislocati in 9 paesi europei ed entro la fine dellʼanno aprirà i battenti anche negli Stati Uniti, con il primo punto vendita di Boston.

La prima apertura nel territorio nazionale è attesa per la prossima estate e la location scelta dovrebbe essere Arese in provincia di Milano. Là dove un tempo sorgeva lʼAlfa Romeo, presto vedrà la luce un nuovo grande centro commerciale ad opera di Finiper. Il negozio, che sarà ospitato nel nuovo megastore, sarà un punto vendita di grandi dimensioni, ben 7mila metri quadrati di superficie, e dovrebbe essere il primo delle tre aperture previste il Italia dal 2016 in avanti. Primark punta a replicare nel belpaese il successo ottenuto in altri mercati come quello francese, grazie ad una strategia di diversificazione dellʼassortimento, che, come annunciato dal CFO di ABF John Bason, verrà probabilmente adattato al gusto locale. Fonti: huffingtonpost.it - repubblica.it - it.blastingnews

20 Beesness

Primark

sbarca in Italia: la prima apertura nel 2016


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.16 Pagina 21


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.16 Pagina 22


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.16 Pagina 23

NEWS

di Francesca Mulas

!

rilancia investendo e-commerce e multicanalità per la ripresa I risultati del secondo trimestre del 2015 non sono stati positivi per Macy’s, tra le più grandi catene americane di grandi magazzini. Il fatturato ha fatto registrare un decremento del 2,6 % rispetto allo stesso periodo dellʼanno precedente, i cui ricavi a fine anno avevano toccato quota 28 miliardi di dollari. I dati trimestrali hanno indotto il management della società a rivedere le stime di chiusura dellʼanno, che si dovrebbe attestare sugli stessi livelli del 2014. A condizionare questʼandamento, lʼapprezzamento del dollaro con la conseguente contrazione del turismo internazionale. Lʼapertura di nuovi negozi nel 2016 dovrebbe guidare la ripresa, con un fatturato che dovrebbe tornare a crescere di circa 2 punti percentuali medi nei prossimi 5 anni, grazie anche agli investimenti nellʼonline . È stato infatti recentemente siglato un accordo con la società di Hong Kong Fung Retailing che prevede lʼinvestimento in una nuova Joint Venture con lʼobiettivo di penetrare nellʼe-commerce cinese. Lʼoperazione dovrebbe portare un incremento di 50 milioni di dollari di vendite on line già dal 2016. Si tratta del secondo grande investimento per lʼazienda americana negli ultimi mesi, dopo che a fine 2014 aveva investito un miliardo di dollari nella strategia multicanale. Macy’s è oggi presente in 45 stati degli USA con più di 800 grandi magazzini e quasi 170 mila dipendenti in organico.

www.macysinc.com

Macy's in Herald Square (Manhattan)

Macy's è una catena della grande distribuzione statunitense fondata nel 1858. A New York, ogni anno per il Thanksgiving, il giorno del Ringraziamento, la catena di negozi Macy's organizza una parata che prende il nome di Macy's Parade. Durante questa parata sfilano carri allegorici ed enormi palloni aerostatici.

Fonti: macysinc.com - morningstar.it - ictbusiness.it - tendenzeonline.info - amica.it

Beesness 23


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.16 Pagina 24

VIENI A SPRING FAIR. Scoprirai le ultime novità dal mondo per il settore Casa, Oggettistica e Regalo. Registrati subito per il tuo biglietto gratuito!

www.springfair.com Espresso Cup, Bialetti, Hot Plate Products · Tree, CB Imports · Pineapple, Two’s Company by Mulhouse · Stool, Baa Stool · Foo Dogs, India Jane · Cockatoo Cushion, Bombay Duck · Patterned Cushion, CB Imports.

7-11 FEBBRAIO 2016 NEC BIRMINGHAM UK


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.16 Pagina 25

NEWS

di Francesca Mulas

Pizza Hut

porta il cinema a tavola Da sempre pizza e film costituiscono un binomio perfetto. Ci ha visto giusto Pizza Hut, tra le più note catene di ristorazione americana, che ha inventato i “blockbuster Box”, particolarissimi cartoni della pizza con “proiettore” incorporato. n packaging innovativo che prevede una lente allʼinterno della scatola, da montare in un foro tratteggiato nel cartone. Per godersi lo spettacolo è necessario possedere uno smartphone con cui fotografare il codice a barre e accedere così ad uno dei film disponibili nel catalogo. Lo smarthphone va poi posizionato dietro la lente che proietta il film nella parete antistante. Quattro i packaging a disposizione degli utenti, uno per gli appassionati di ogni genere: gli amanti dellʼhorror potranno divertirsi con “Slice Night”, i romantici con “Hot Ready“, mentre per gli appassionati di thriller e fantascienza ci sono “Fully Loaded” e “Anchovy Armaggedon”. Lʼiniziativa è partita come test la scorsa primavera a Hong Kong, ma cʼè chi scommette sulla sua diffusione anche negli altri paesi e soprattutto negli States. Una trovata pubblicitaria azzeccata dunque, ma di certo non lʼunica dellʼultimo anno. Tra le iniziative più singolari cʼè stata addirittura il lancio di una linea di smalti brandizzata per il mercato australiano, distribuiti in occasione di un contest per S. Valentino. Pizza Hut si conferma una delle aziende più innovative del momento, soprattutto dal lato comunicazione e marketing. Chissà se dopo i 12.000 ristoranti aperti in tutto il mondo e i 100 paesi conquistati, gli americani di Pizza Hut tenteranno lʼimpresa più ardua: la conquista dellʼItalia.

U

www.pizzahut.com Fonti: huffingtonpost.it - ninjamarketing.it - marieclaire.it

Beesness 25


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.16 Pagina 26

NEWS

Nicolò Boggian, Direttore Forum della Meritocrazia

Aiutiamo la Meritocrazia punti di attenzione per le aziende, perché diventino più “meritocratiche” e aiutino a migliorare il contesto generale: 1 Il sistema di selezione dovrebbe essere organizzato in modo che si valutino i migliori evitando, a meno che abbiano le effettive competenze ed esperienze del caso, di scegliere i propri famigliari, persone del proprio territorio, persone collegate a propri clienti e fornitori etc. Un sistema di selezione strutturato deve saper rintracciare e assumere persone che possano vantare qualità generali, che abbiano avuto risultati concreti e che dimostrino etica, passione e disponibilità al sacrificio. 2 La gestione delle persone in azienda dovrebbe consentire a tutti di poter crescere fino al vertice delle organizzazioni. Questo obiettivo si può raggiungere con un sistema di valutazione della performance che premi i risultati, lʼimpegno e lʼattenzione nei confronti dellʼorganizzazione, dei colleghi e dei clienti. Se poi allʼinterno dellʼorganizzazione non ci sono tutte le competenze, le qualità o la volontà necessarie si può assumere una persona esterna allʼazienda. 3 Le aziende non sono isole, ma sono immerse nel contesto sociale. Per questo è bene che, se si comportano in modo meritocratico e hanno al loro interno prassi ed esempi di Meritocrazia, si attivino per comunicarle allʼesterno senza paura. Lʼesempio è infatti il miglior modo per cambiare i comportamenti. Allo stesso modo le organizzazioni nelle loro politiche di gestione delle risorse umane possono scegliere di uniformarsi a principi di sostenibilità ambientale e sociale, con la dovuta attenzione anche al rapporto con gli enti del territorio (Scuole, Sanità etc.) e con chi sta fuori dallʼazienda (candidati, fornitori) 4 Le aziende dovrebbero rispettare le regole, nonostante possano essere, in alcuni casi, sbagliate o controproducenti. Per vincere la competizione è sempre meglio scegliere la strada più lunga. Chi cerca le scorciatoie fa un doppio danno ai propri concorrenti e al proprio settore.

4 So bene che chiedere alle Aziende e agli Imprenditori di fare ancora di più di quanto già non facciano in questo periodo è molto difficile, considerato il contesto spesso complicato e poco incentivante in cui lavorano. La pressione fiscale, la burocrazia, l’illegalità, lo scarso credito e molti altri problemi stentano infatti a risolversi e pesano drammaticamente su liberi professionisti, imprenditori e aziende. Proprio da queste pagine il direttore di Beesness ha accennato a come l’Italia sia l’ultimo Paese in Europa per quanto riguarda la Meritocrazia, come conferma il “Meritometro” che abbiamo ideato con un pool di esperti del “Forum della Meritocrazia” (www.forumdellameritocrazia.it). Si tratta di uno strumento non certo dogmatico sul tema, ma che indica vari fattori importanti per valutare ciò che è meritocratico e agire di conseguenza, fornendo preziose indicazioni per rendere il contesto più favorevole. Speriamo quindi che le Istituzioni e la Politica possano prendere spunto anche dalle nostre analisi per rendere l’Italia un Paese più Meritocratico. Tuttavia non c’è modo migliore per cambiare il mondo che partire da se stessi. Sembra banale, ma non lo è. Spesso infatti presi dalla propria quotidianità, dalle proprie abitudini non si fa attenzione a poche semplici cose che possono fare la differenza se implementate per tempo.

26 Beesness

Queste 4 aree sono determinanti per la Meritocrazia in azienda e nella società e possono contribuire ad un maggiore benessere sociale, oltre che alla migliore performance delle aziende stesse. Spero che questi suggerimenti possano servire e che tutti possiamo trovare la forza e le modalità per applicarli a partire dalla propria realtà personale e professionale. Per eventuali curiosità, critiche o suggerimenti o per ricevere maggiori informazioni, potete scrivere allʼindirizzo del Forum: segreteria@forumdellameritocrazia.it.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.17 Pagina 27


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.17 Pagina 28

INTERVISTA di Giuseppe Bonani

David Hassan

INTERVISTA A DAVID HASSAN, Presidente del gruppo 7camicie DOMANDE 1. Molti italiani lʼhanno vista recentemente in tv affermarsi nei settori abbigliamento e camiceria? nella trasmissione “Boss in Incognito”. Debbo dire che se lʼè cavata benissimo, come un consumato attore. Cosa ha provato nellʼinserirsi in varie situazioni delicate – comportamentali - con il personale della sua azienda? Nella trasmissione Boss in Incognito, sono riuscito a esprimere in piena libertà la mia persona, sin dalle prime riprese ho capito fermamente che non dovevo fare lʼattore ma essere me stesso, e questo si è percepito nella messa in onda del programma. La mia storia parte da ragazzo, dalla gavetta in diversi settori operativi quali ad esempio magazzino, vendita e addetto ai trasporti. Il tempo dedicato alla mia crescita professionale mi ha allontanato per forza di cose dalle piccole attività pratiche che la gestione quotidiana richiede. La trasmissione mi ha consentito di riscoprire queste realtà lavorative, oltre che conoscere da vicino persone di grande spessore ed umanità che nelle retrovie svolgono ogni giorno il loro lavoro con onestà, umiltà e dedizione, nonostante in alcuni casi si trovino a convivere con problematiche personali non facili.

2. Da quanto mi risulta, la sua attività è iniziata nel campo dellʼabbigliamento, aprendo un negozio di altissimo livello a Roma in una zona centralissima con lʼinsegna David Saddler. Come è riuscito ad

28 Beesness

Le sue decisioni sono state istintive o frutto di un lavoro più articolato? Devo dire che il successo ha unʼanima, e su questa ho basato sempre la mia attività lavorativa in ogni settore. Ho sempre proposto ciò che amavo senza mai seguire banali stereotipi. Sin dallʼinizio questa scelta mi ha pagato e mi ha reso particolarmente felice in quanto ho avuto presto la conferma che un pubblico attento amava e sapeva leggere perfettamente ciò che io intendevo esprimere. Il focus sul prodotto è stato il primo fattore vincente. Lʼistinto, lʼanima e il fidarmi delle sensazioni sono stati il punto di partenza, ma per una piena realizzazione, necessitano di un importante supporto e di un lavoro organizzativo a 360°, indispensabile per la corretta pianificazione e gestione di ogni attività aziendale.

3. Nel 2000 ha lanciato un nuovo concept nel settore camiceria con insegna “7 camicie”. Anche in questo caso come si è svolto il processo decisionale per affermarla con la formula del franchising? Quasi per gioco, ho deciso di aprire un negozio di camiceria in Via del Corso a Roma che aveva la ragionevole ambizione di voler essere la migliore camiceria della città per gamma di prodotti e per unicità di offerta e con lʼidea di principio che ogni giorno della settimana do-


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.17 Pagina 29

INTERVISTA La giornata tipo di

David Hassan 6.00 a.m. Sveglia, invio e lettura mail di lavoro 7.00 a.m. Colazione, preparazione per andare in palestra, caffè 7.30 a.m Attività fisica in palestra o footing al parco sotto casa con personal trainer 09.00 a.m. Arrivo in ufficio: planning nuovi obiettivi giornalieri e futuri con la Direzione Generale

David Hassan nasce a Tripoli nel 1959. La sua famiglia nel 1967 si trasferisce a Roma a seguito dell’ostracismo nei confronti della comunità ebraica della Libia. Inizia sin da giovanissimo il suo percorso formativo con delle esperienze sia nella produzione sia del retail. Nel 1985 la passione per il suo lavoro, il coraggio di affrontare nuove sfide e l’impegno costante verso la perfezione inizia la sua avventura imprenditoriale creando, nel 1991, il brand David Saddler e aprendo a Roma il primo negozio di abbigliamento uomo e camiceria. Nel 2000 dimostra coraggio e capacità con il lancio, non solo in Italia ma anche all’estero, dell’insegna “7camicie” sfruttando la formula del franchising.

10.00 a.m. Inizio meeting con i differenti reparti per report sullo stato dell’arte dei progetti in corso 11.00 a.m. Meeting con l’ufficio Stile per lo studio e proposta di nuovi articoli di tendenza 12.00 a.m Meeting con l’ufficio Commerciale per analisi KPI e andamento punti vendita 1.00 p.m. Pranzo light in ufficio con collaboratori e/o fornitori e/o clienti 2.00 p.m Meeting con Sviluppo per valutazione e approvazione nuove aperture 3.00 p.m. Conference call con produttori e fornitori provenienti da tutte le parti del mondo 5.00 p.m Meeting con ufficio Grafica per studio nuove grafiche promozionali per punti vendita e Shop online 6.00 p.m Meeting con ufficio B2C per analisi trend vendite e strategie di marketing dello Shop Online 8.00 p.m Uscita dall’ufficio 9.00 p.m Rientro a casa e cena in famiglia dove inizia il mio vero lavoro! Store 7camicie Milano Cantore

Beesness 29


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.17 Pagina 30

INTERVISTA vesse avere una camicia diversa (da qui il nome 7camicie). Il successo del prodotto e di pubblico immediatamente registrato, ha stimolato lʼinteresse di una serie di capaci imprenditori desiderosi di far parte del vincente progetto attraverso lʼapertura di un punto vendita in franchising 7camicie nella propria città di provenienza. Dopo il ragionevole timore di dover gestire un progetto dallʼannunciato successo internazionale, ho dedicato ogni giorno della mia vita a curare personalmente e con il supporto di validi collaboratori ogni fase organizzativa: dallʼideazione del prodotto alla vendita al cliente finale. Grazie a questo impegno costante, 7camicie è oggi considerata da più fonti, tra le migliori camicerie del mondo.

4. Recentemente ha aperto al commercio online. come pensa di coniugare lʼattività attraverso i punti vendita con quella online? Ogni attività ha le proprie evoluzioni dettate dalle mode e dagli usi delle persone. Dalla data di apertura ad oggi, tante cose sono cambiate in meglio nel mercato e nella mia organizzazione aziendale.Tra queste, lo shop online è uno strumento importantissimo per una evoluzione che permette di superare i limiti delle barriere spaziotemporali raggiungendo potenzialmente ogni angolo del pianeta.Il rischio dello shop online è quello di potersi trasformare nel primo competitor del negozio offline. E questo tema mi è sempre stato molto a cuore, in quanto il mio mestiere primario è quello di Franchisor a supporto dei Franchisee. A tale scopo, ho creato un esclusivo progetto di coinvolgimento agli utili per tutti gli affiliati nello sviluppo dello shop online senza alcun investimento economico, informatico e merceologico. Lʼintegrazione di shop + shop online, unitamente al contovendita e ad un ampliamento delle categorie merceologiche esistenti, è uno dei punti cardine del nuovo progetto 2.0. Store 7camicie Milano Cantore

5. Oggi lʼinsenga “7 camicie” è presente in 46 paesi con 350 negozi. Qual è stata la mossa vincente per lo sviluppo della rete di vendita allʼestero? Non ho adottato alcuna mossa strategica. La presenza internazionale è dovuta esclusivamente ad una serie di esperienze positive trasmesse di bocca in bocca tra clienti finali ed affiliati ed alla volontà di questi ultimi di espandere la propria attività a seguito dei successi acquisiti.

6. Recentemente si è lanciato in una nuova iniziativa di franchising: “Camicia Cafèʼ”. Ci può dire qual è la filosofia che cʼè dietro a questo brand? 7camicie è uno dei marchi di camiceria più imitati al mondo; nonostante ciò i clienti che riconoscono la qualità e le caratteristiche del brand hanno sempre diffidato dalle imitazioni. Lʼidea di Camicia Cafè nasce dalla volonta di unire i prodotti di prima qualità di 7camicie con prezzi accessibili a tutti i tipi di clientela. Il marchio si propone come una valida alternativa nel settore della camiceria per lʼinnovativa formula easy iron e i prezzi low cost allʼinterno degli stessi punti vendtita 7camicie.

30 Beesness

7. Per finire, osservandolo nella trasmissione televisiva si capisce che è un efficace comunicatore. Quanto conta nel suo lavoro questa qualità? Cosa può suggerire ai giovani per avere successo nellʼintraprendere, oggi che il lavoro scarseggia in ogni settore? Ritengo francamente che la comunicazione sia particolarmente importante per il raggiugimento degli obiettivi, a condizione che questa sia chiara, ricca di contenuti e che sia seguita dallʼottenimento dei risultati attesi. Alle attitudini comunicative, si unisce la scelta di un percorso intrapeso e portato a termine con determinazione e preparazione. Nel mio caso specifico, noto frequentemente risultati esaltanti da parte di chi si impegna e crede nelle proprie possibilità, gestisce il punto vendita, e assiste la propria clientela con attenzione e dedizione. Il progetto 7camicie 2.0 è una opportunità per crescere e sviluppare la propria attività a rischio zero.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.17 Pagina 31


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.17 Pagina 32

FORMAT di Stefania Priolo

Design, funzionalità e tecnologia, lavorazione artigianale italiana e pellami pregiati, Piquadro conquista il mercato e Piazza Affari con le sue creazioni uniche Design, funzionalità e tecnologia, sono i tre valori distintivi di Piquadro che si fondono con il sapore della lavorazione artigianale italiana, la qualità dei pellami pregiati e la cura per i dettagli. Piquadro SpA ha archiviato il 2015 registrando un fatturato pari a 67,21 milioni di euro, in aumento di circa il 6,6% rispetto allʼesercizio precedente (63,05 milioni). Una storia che comincia nel 1987 quando Marco Palmieri, allora 22enne studente in ingegneria, fonda Piquadro, una piccola azienda che produce articoli di pelletteria per conto di terzi. Dopo 10 anni di produzione per le più prestigiose aziende italiane di lusso Piquadro lancia il proprio marchio. Per distinguersi sul mercato il nuovo brand di prodotti di pelletteria professionali e da viaggio punta su design, funzionalità e tecnologia. Al suo esordio lʼazienda crea una nuova nicchia di mercato con un prodotto che va incontro ad una nuova esigenza: una ventiquattrore che è allo stesso tempo elegante e funzionale. Nel 2000 lʼapertura della prima boutique nel cuore del quadrilatero della moda milanese, in via Spiga, due anni dopo lʼinaugurazione del primo negozio in franchising in via Frattina a Roma. Inizia così il processo di internazionalizzazione con investimenti ed aperture di nuovi punti vendita allʼestero, i primi sono a Mosca e Barcellona a cui seguono molte altre città europee per arrivare a Hong Kong, Emirati Arabi, Pechino, Shangai e Taipei. Nel 2006 viene inaugurata la nuova sede a Silla di Gaggio Montano (Bo). L’avveniristico edificio, che vede oggi Marco Palmieri Presidente e Amministratore Delegato, è il cuore pulsante dell’azienda dove vengono gestiti processi di ricerca,

32 Beesness

sviluppo e logistica e dove si svolgono le fasi di design, progettazione, pianificazione, acquisti, controllo qualità, marketing, comunicazione e distribuzione. Piquadro vende i suoi prodotti in oltre 50 paesi nel mondo attraverso una rete distributiva che include tra lʼaltro 102 boutique a insegna Piquadro, 57 in Italia e 45 allʼestero, di cui 50 DOS (Directly Operated Stores) e 52 in franchising. Con un aumento di circa il 6,6% rispetto all’esercizio precedente, Piquadro non smette di performare. Hanno contribuito a tale incremento sia le vendite in Italia che all’estero, tanto nel canale Wholesale, quanto nel canale DOS, incluso il sito e-commerce. Le vendite del canale Wholesale, che al 31 marzo 2015 rappresentano il 64% del fatturato totale del Gruppo, evidenziano un incremento del 6,6% rispetto allʼesercizio precedente. Tale crescita è stata trainata dalle vendite nel mercato domestico mentre le vendite in Europa hanno subito le conseguenze della contrazione degli ordini in due dei più importanti mercati esteri per Piquadro, la Russia e lʼUcraina. Segno positivo comunque in Europa con un +14,4% che vede il mercato trainato da Germania (+8,1%) e Spagna (+9,7%). I ricavi registrati nel canale DOS risultano in crescita del 6,6% rispetto allʼesercizio chiuso il 31 marzo 2014. Il canale DOS include anche il fatturato del sito e-commerce del Gruppo, che è risultato in aumento del 42,6%.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.17 Pagina 33

FORMAT La sede di Piquadro a Silla di Gaggio Montano (Bo)

Piquadro “Sartoria”: l’esclusivo servizio disponibile sul sito www.sartoriapiquadro.it che offre su ordinazione ai clienti l’opportunità di creare una borsa davvero unica e originale in base al proprio gusto personale. LʼUtile Netto consolidato è di 4,08 milioni di Euro in aumento del 16,2% rispetto ai 3,51 milioni di euro dellʼanno precedente. L'esercizio 2014/15 si è chiuso con una crescita globale importante – ha affermato Marco Palmieri, Presidente e Amministratore Delegato di Piquadro – Sull’utile siamo tornati a tassi d’incremento a doppia cifra. Estremamente positiva è stata la performance dell'e-commerce dal quale ci attendiamo ancora forti incrementi. Anche la dinamica dei primi mesi dell'esercizio in corso conferma la crescita e il likefor-like molto positivo del retail diretto, rendendoci fiduciosi anche in previsione del nostro prossimo punto vendita, in apertura a New York . Quotata dal 2007 alla Borsa di Milano, Piquadro ha iniziato il 2015 col turbo con un rialzo del titolo a Piazza Affari del 5,01%. Ed è stato proprio Palazzo Mezzanotte la sede prescelta per svelare la nuova collezione spring/summer 2016 disegnata da Giancarlo Petriglia designer emergente che dallo scorso anno collabora con lʼazienda. Le linee disegnate dal noto stilista rappresentano la frontiera di tendenza delle collezioni Piquadro. Il loro target è unʼaudience sofisticata di donne e uomini che non chiede solo la migliore performance, ma anche la più moderna creatività per colori, forme e materiali.

In ogni collezione, Piquadro offre unʼampia gamma di prodotti professionali altamente innovativi che spazia delle borse professionali per uomo e donna alla valigeria, fino ad articoli di piccola pelletteria, agende, portablocchi e una ricca selezione di accessori in cui lʼoriginalità e lʼeleganza del design si combinano con una calcolata praticità e affidabilità al servizio del lavoro, del viaggio e degli intensi ritmi della vita contemporanea. L’headline ‘Tech inside’, che appare fin dal lancio nelle campagne pubblicitarie, il sapore della lavorazione artigianale italiana unita al design particolarissimo rende la linea di Piquadro davvero unica nel suo genere. E se si pensa che nulla di più unico si possa avere riguardo borse, zaini ed accessori, Piquadro lancia la “Sartoria” lʼesclusivo servizio su ordinazione che offre ai clienti lʼopportunità di creare una borsa davvero unica in base al proprio gusto personale. Cliccando sul sito www.sartoriapiquadro.it, i clienti possono creare un oggetto unico e originale scegliendo uno dei pellami e colori disponibili, i diversi tipi di dettagli in metallo, il filo per le cuciture e la fodera interna. Ogni prodotto Sartoria è fatto a mano in un laboratorio artigianale Piquadro in Toscana. Ogni pezzo è contraddistinto da un numero di serie e reca al suo interno il nome del cliente per il quale è stato realizzato. E se si pensa che i tempi per avere una creazione personalizzata siano lunghissimi lʼazienda è nuovamente pronta a stupire, la consegna è prevista in 20 giorni direttamente al domicilio del cliente.

Beesness 33


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.17 Pagina 34

we are jennyfer

Con oltre 50 store in tutta Italia, Jennyfer è un marchio giovane e in piena g p espansione, p per p sentirsi sempre p cool e fashion a piccoli pr ezzi. iI suo target è la ragazza dai 16 ai prezzi. 29 anni: nativa digitale, segue la moda, i nuovi tr trend rend e ed è sempre sempr re connessa co ai social network. Scoprite la shopping experience Jennyfer!

more on jennyfer.com Tel. Te el. l. +39 011 440 70 52


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.17 Pagina 35

FRANCHISING? yes please! AFFILIAZIONE in conto vendita

Scegli la qualità, l’esclusiva esperienza di chi da oltre 40 anni lavora nel settore.

franchising@invidiauomo.com - www.invidiauomo.com - tel +39 035 76 60 99 - cell +39 338 94 95 988 BERGAMO - MILANO - VARESE - FIRENZE - ROMA - MOSCA - AMSTERDAM


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.17 Pagina 36

INTERVISTA di Ugo Perugini

GUALTIERO MARCHESI, UNA RISORSA ITALIANA Come pochi al mondo, ha saputo valorizzare il suo lavoro, portandolo a livelli di professionalità altissima e sublimandolo fino a coglierne i significati culturali più importanti Gualtiero Marchesi

Gualtiero Marchesi. Basta il nome, senza altri attributi, per evocare una serie di suggestioni uniche, irripetibili, che lo legano alla cucina italiana intesa non solo come eccellenza gastronomica ma come esempio inarrivabile di arte, gusto, qualità della vita. Insomma, il suo nome è ormai diventato un brand indiscusso e riconosciuto a livello internazionale. E lui uno dei più apprezzati e ascoltati ambasciatori dello stile italiano nel mondo. Lo prova il fatto che si è sempre impegnato per difendere, valorizzare l’immagine del nostro Paese e promuovere, per usare le sue parole, “il bello e il buono” che esiste in Italia. Sono passati quasi quarant’anni da quando Marchesi aprì a Milano in via Bonvesin della Riva il suo primo ristorante. Ma ne bastarono pochissimi, da quel momento, per dimostrare le sue eccelse qualità in cucina. Successo di pubblico e di critica arrivarono in fretta, insieme alla consacrazione degli esperti mondiali, culminata nel 1986 con l’assegnazione delle tre stelle della Guida Michelin. Da allora Gualtiero Marchesi ha raccolto una serie infinita di riconoscimenti, premi, attestazioni, uno più prestigioso dell’altro, sia nel nostro Paese che all’estero. Cavaliere, commendatore, dottore honoris causa; e a lui e alla sua arte sono state dedicate anche mostre, come quella grandiosa al Castello Sforzesco di Milano nel 2010, riproposta poi a Bruxelles. Non è esagerato, perciò, definirlo un vero genio dell’alta cucina, anche perché, come espresso dall’Accademia Internazionale della gastronomia, che gli ha conferito il Grand Prix Mémoire et Gratitude, Marchesi è ormai entrato nella storia di quest’arte, popolare ed elitaria al tempo stesso, lasciandovi in modo indelebile un segno di classe e “innovazione”.

36 Beesness

Il progetto dei ristoranti Marchesi nel mondo è pronto. Tra due o tre anni l’Accademia a Villa Mylius a Varese, senza abbandonare Milano. Per mangiare bene, tenere acceso il cervello. La cucina è salute e si basa sui microclimi. La cucina in tv? Meglio cambiare canale. E, per finire, un esclusivo menu musical-artistico realizzato per “Beesness”, da Gualtiero Marchesi. Si è parlato della possibilità che “Il Marchesino” possa diventare una vera e propria “catena” di ristoranti con nuove location in ogni parte del mondo. Lei ha pensato per questa iniziativa a una forma “tradizionale” di “franchising”? Esiste un format che stabilisca i protocolli da seguire che immaginiamo debbano essere piuttosto rigorosi e complessi? La mia avventura nel mondo è iniziata molti anni fa, quando nel 1990 aprii un ristorante a Londra. Sono seguite esperienze in Giappone, a Mosca, a Parigi, Cannes… Ho capito che non è facile mantenere un livello così alto in Paesi così lontani e ho pensato di creare una seconda linea, Il Marchesino. Abbiamo lavorato sulla formazione, creando lʼAccademia Marchesi, sulle tecnologie, sulla programmazione e lʼorganizzazione e mi sono reso conto che adesso siamo in grado di presentare allʼestero dei veri ristoranti MARCHESI, dove lʼalta cucina si sposi ad un ambiente più giovane e meno formale. Mio genero, informatico, ha sempre spinto perché la tecnologia fosse sempre più presente nelle nostre attività. Ci siamo dedicati alla ricerca e abbiamo sviluppato un sistema di supporto e controllo che mi permette di controllare in tempo reale tutto quanto viene servito nei miei ristoranti e ricevere sul mio smartphone le immagini di quei piatti che non rispettano gli standard qualitativi da me imposti. Il progetto di apertura di ristoranti MARCHESI nel mondo è quindi pronto e abbiamo individuato anche alcuni partner internazionali pronti ad investire.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.17 Pagina 37

INTERVISTA Gualtiero Marchesi, imprenditore Partiamo da un punto fermo. Per Gualtiero Marchesi non si è mai trattato solo di curare con attenzione la qualità del cibo da offrire ai suoi clienti. Ha capito, fin dall’inizio della sua prestigiosa carriera, il senso profondo della convivialità, di cui il pranzo è un aspetto fondante ma che non può prescindere dall’importanza dello stare insieme, quindi del piacere di condividere esperienze artistiche, musicali, ludiche, culturali nel senso più ampio del termine. Dopo il primo locale aperto in via Bonvesin della Riva a Milano, nel 1993 Marchesi si sposta a Erbusco nella Franciacorta, infine nel 2008 inaugura il Ristorante “Teatro alla Scala il Marchesino”, accanto al famoso teatro lirico milanese. Nei suoi locali il design domina incontrastato su ogni particolare, dall’arredamento alle posate, né può mancare la musica che sottolinea con garbo le scelte culinarie dettate da una ricca carta menu e una sontuosa scelta di vini, in un’atmosfera impreziosita da altre forme di espressione artistica. Anche se, per paradosso, è proprio nella semplicità, nell’essenzialità dei suoi piatti che va ricercata la sua firma stilistica più originale in grado di trasformarli d’emblée in “classici”.

Gualtiero Marchesi, Maestro Personaggi come Gualtiero Marchesi sono importanti anche come riferimento per le giovani generazioni e per il patrimonio di gusto e cultura che hanno saputo costruire nel tempo. Lui questo lo sa bene. “L’esempio è il miglior insegnamento” è il suo motto. Ed è anche il motivo per cui ha voluto creare nella Reggia di Colorno - una splendida location in provincia di Parma - ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina, che rappresenta un vero e proprio network, dove far crescere nuovi talenti, diventandone Rettore. Bisogna riconoscerlo. Si tratta di una scuola impegnativa, decisamente selettiva e molto rigorosa, ma, contrariamente a certi pregiudizi, la cucina, quella seria, non si improvvisa. Occorrono impegno, sacrificio, umiltà. ALMA è diventata ben presto la “Casa dei Cuochi”, come la chiama qualcuno, una garanzia di professionalità che vanta partnership con i più importanti centri di formazione del mondo - da New York a Toronto, da Istanbul a Mexico City, da Hong Kong a Buenos Aires - e offre a chi vi studia quella visione globale che non deve mai mancare a uno cuoco di alto livello.

Gualtiero Marchesi in uno scatto giovanile

Il “Gualtiero Marchesi Pensiero” Parafrasando un’infelice affermazione di un nostro ex ministro che sosteneva che “con la cultura non si mangia”, si può dire, al contrario, che Marchesi con la sua cucina propone “la cultura che si mangia”. Lui, a questo proposito parla di “cucina totale”. Una definizione, estrapolata dal “Codice Marchesi”, la summa del suo pensiero, che esprime perfettamente la sua filosofia, perché la cucina viene vista come forma d’arte completa in grado di nutrire il corpo, appagando tutti i sensi e stimolando l’intelligenza nel rispetto dell’equilibrio tra tradizione e innovazione. Marchesi ha creato la Fondazione che porta il suo nome nel marzo del 2010 proprio a questo scopo. La sede si trova in via Bonvesin della Riva, sito simbolico, dove il Maestro aprì il suo primo ristorante. L’obiettivo principale è rivolgersi ai giovani per coltivarne il piacere e il gusto per il “buono e il bello”, attraverso tutte le arti, come la musica, la pittura, la scultura e i laboratori teatrali e culinari. Qui c’è anche l’Accademia dove, attraverso un piano di studi articolato e decisamente innovativo, vengono insegnate ai futuri cuochi, accanto alle tecniche di base, alla conoscenza delle materie prime, anche l’attenzione alla creatività, attraverso lo studio delle arti. Non dimentichiamo che i due must dello chef targato Marchesi restano sempre “appagare e stupire” i clienti. Il Ristorante “Teatro alla Scala il Marchesino”

Beesness 37


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 38

INTERVISTA “Carn'e pesce“ Cosa pensa della cucina molecolare? Che cosʼè? La cucina è di per sé fisica e chimica. Nel dibattito ancora molto contraddittorio sul tema dei prodotti OGM e delle biodiversità lei ha preso posizione? Ho sempre sottolineato che la cucina si basa sui microclimi e per lʼItalia questa è unʼimmensa risorsa. In merito ai prodotti biologici o allʼagricoltura biodinamica qual è il suo pensiero? Fa – come diceva Ippocrate – che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo.

È confermato il trasferimento della sua Accademia da Milano a Villa Mylius a Varese? La data è il 2017? La sede dellʼAccademia in via Bonvesin de la Riva è per me sentimentalmente importante e non credo che riuscirò a chiuderla, ma il progetto di Varese è finalmente decollato, avendo risolto lʼaspetto economico. Contiamo di avere Villa Mylius a disposizione fra due o tre anni al massimo. Una sede di quasi tremila metri quadrati ci permetterà di realizzare meglio quanto abbiamo avviato in questo anno a Milano. Le richieste di alta formazione arrivano da tutto il mondo ed il mio impegno in tal senso è sempre più fondamentale. Uno dei principi del suo modo di intendere la cucina è rispettare i sapori e i prodotti della natura senza alterarli e ingannare il palato. Lo si può fare ancora in unʼepoca dove spesso prevale la contraffazione, lʼadulterazione? Le istituzioni fanno abbastanza su questo problema? Devono fare sempre di più e meglio. Nei suoi piatti viene sempre data importanza al mito, al simbolo, alla storia, che essi veicolano, insomma alla cultura che vi è dietro. Possiamo dire che per mangiare bene bisogna usare non solo la bocca ma anche il cervello? È questo, in sintesi, che lei intende per “cucina totale”? Senza tenere acceso il cervello non si va da nessuna parte. Tutto nasce da unʼidea messa in pratica. Bach diceva che non è importante come tocchi il tasto, perché tutto è già nella composizione.

Tutti i media, a cominciare dalla tv, hanno ormai da diversi anni “scoperto” la cucina come forma di intrattenimento e spettacolarizzazione. Qual è il suo parere al riguardo? Non ritiene che questo fenomeno di “superfetazione comunicativa” anziché migliorare il gusto delle persone tenda, al contrario, a banalizzarlo, a stereotiparlo? Cambio canale. Se le dicessero che la sua è una cucina “dʼelite” lei come giudicherebbe questa affermazione: una critica o un complimento? Né lʼuno né lʼaltro. La grande cucina si fa e si gusta quando cʼè la qualità. Diventa alta quando cʼè di mezzo la mano di un artista, il suo colpo di genio che non ha nulla a che fare con il desiderio puerile di stupire ad ogni costo. Lei apprezza molto la musica e lʼarte. Le proponiamo un semplice gioco. Potrebbe abbozzare per i nostri Lettori un menu inserendo al posto delle diverse portate (antipasti, primo, secondo, ecc.) i nomi di musicisti (o pittori) famosi che ama di più? Vediamo: per lʼantipasto, penso a Pollock e al mio dripping di pesce. Il primo è Bach, un tributo allʼarte della composizione e non posso non citare il raviolo aperto. Come secondo, Fontana, da cui ho preso ispirazione per Il rosso e il nero. Infine, un dessert, zabaglione leggero (fatto al sifone) con spaghetti fritti di riso. Mi viene in mente il mio amico sculture pugliese, Salvatore Sava.

La globalizzazione negli ultimi anni ha favorito anche in cucina la creazione di una sorta di melting pot che mette insieme spesso in modo caotico tradizioni, usanze diverse. Lei cosa ne pensa? Come dicono quelli del calcio: palla al centro? Per me significa che, prima di tutto, il cibo è salute. “Il Rosso e il Nero”

38 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 39

Diventa sponsor del

Foodservice Award Premiazione e gala dinner

ELENCO DEGLI ISCRITTI

3 dicembre 2015 - ore 19 Salone d’Onore della Triennale, Viale Alemagna 6 20121 Milano

100 Montaditos 101caffè - America Graffiti Autogrill - Bacio Nero - BEFeD Briscola - Burbee - Burger King Ca’puccino - Caffè Vergnano - California Bakery - Chef Express - Chef Store - Chiccotosto ci gusta! The Italian Food Experience - Cioccolatitaliani Coffee Fruit - COQ - Da30polenta - DeCanto - Dispensa Emilia Espressamente Illy - EXKi - Fratelli la Bufala - Gourmè - Ham Holy Burger - Homeburger - Hopera Italian Style Caffè - Il Giusto Gusto - Juice Bar - Kevin&Victory’s Bakery - La Bottega del caffé - La Piadineria - Let’s Toast Lindt - Lowengrube - Macinata Sarti di Burger - Magnum Pleasure Store - Mariù McDonald’s Italia - MiSTERLiNO - Mokà Café - Moyè - MyChef - Old Wild West Pans&Company - Paolino l’arte dello spiedo - Patata Shop - Ristorante Gusto - Roadhouse Grill Rossopomodoro - Rustichelli e Mangione - Sirio - Spontini - That’s Vapore - The Bagel Factory Tracce - Universo Vegano - Viavai - Viva - Vyta - We Love Puro - Yogorino® - Zzino

Per ulteriori informazioni e quotazioni info@foodserviceaward.it www.foodserviceaward.it


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 40

INTERVISTA di Giovanni Bonani

Fabrizio Valente

Intervista a Fabrizio Valente

Fabrizio Valente è il partner fondatore di Kiki Lab. Consulente di aziende italiane e internazionali, è abituale speaker nei principali Congress Retail nel mondo, oltre che Giurato per l’assegnazione di Premi e di Awards nel settore. Quest’anno è stato scelto con Kiki Lab come Official Retail Advisory Partner del World Retail Congress.

Partner fondatore di Kiki Lab – Ebeltoft Italy Kiki Lab – Ebeltoft Italy, società specializzata nel retail a 360°, opera con attività di consulenza, ricerche e formazione per Retailer e IdM di vari settori, posizionamenti e dimensioni. E’ il membro italiano del consorzio Ebeltoft Group, che oggi raggruppa 23 società e opera in tutto il mondo.

Kiki Lab organizza il 28 ottobre a Brescia e il 12 novembre a Milano il Ki-Best 2015, il consueto appuntamento annuale di retail tour virtuale: un viaggio tra le tendenze e le aree retail innovative e di successo visitate dal team Kiki Lab nell’ultimo anno a New York, Cannes, Stoccolma, Parigi, New Delhi e Barcellona. Il Ki-Best prevede anche alcune testimonianze di aziende italiane: Gruppo Italmark, Calze Ileana e Parliamo di Thè a Brescia; Autogrill e Decathlon a Milano. Inviti disponibili per aziende Retail e IdM. Info e iscrizioni: kiki@kikilab.it

In questi anni che errori hanno commesso i retailer italiani nei confronti di quelli stranieri, che ne hanno limitato la crescita? Non generalizzerei troppo, di errori ne fanno anche allʼestero. Lʼerrore più comune nel retail è quello di non decidere un posizionamento chiaro e poi di mantenerlo nel tempo. In Italia in particolare la strategia dei prezzi e delle promozioni di prezzo è spesso caotica e altalenante nel tempo. Altro errore di questi anni è quello di avere avuto poco coraggio: con un mercato e dei clienti che cambiano così rapidamente è necessario investire nellʼinnovazione, sempre restando coerenti con il posizionamento. Chi ha investito innovando nella direzione giusta ha tratto profitto pur in una situazione di mercato non facile.

Solo dopo si sono sviluppati con dei corner nei grandi magazzini e con la rete di negozi sia diretti che in franchising. Le opportunità per i retailer italiani allʼestero sono in primis legati al valore del made in Italy e quindi allʼappeal delle 3 A italiane (Alimentazione, Abbigliamento e Arredo). È unʼopportunità da sfruttare e comunicare adeguatamente. Un esempio virtuoso è Eataly, con cui collaboriamo, che è riuscito a creare in pochi anni una catena di 25 negozi con una logica ʻglocalʼ, di forte adattamento ai contesti locali pur mantenendo forte un DNA globale. Ad esempio il suo posizionamento allʼestero è un poʼ diverso da quello che ha in Italia. Da noi si punta molto sullʼeccellenza delle specialità di nicchia e sui presidi slow food; mentre allʼestero cʼè anche una buona presenza di varie marche importanti e ben note di prodotti industriali.

Secondo lei che passi dovrebbe compiere un buon retailer italiano per implementere/sviluppare la sua penetrazione nel mercato estero? Oggi è opportuno guardare anche ai mercati esteri, ma bisogna farlo in modo strategico e non in maniera opportunistica. Troppo spesso i retailer scelgono il Paese in cui cominciare solo perché hanno conosciuto lì un potenziale partner o affiliato. Ormai oggi ogni mercato è molto competitivo e quindi va fatto uno studio strategico per capire le priorità fra i Paesi da approcciare e anche le modalità più opportune. Tra le modalità, interessante è stata quella di Desigual quando è entrato in Italia. Le prime aperture sono state realizzate in un outlet di qualità come il Fidenza Village, ed è stato un successo.

Secondo lei, quale direzione dovrà prendere nei prossimi anni il settore del retail? Non esiste unʼunica strada per avere successo: ce ne sono varie e per ognuna il mercato lascerà spazio solo ai pochi che sapranno eccellere. Ci sarà spazio ad esempio nellʼevery day low price (prezzi bassi tutti i giorni), ma solo per quei pochissimi retailer che potranno unire volumi considerevoli, in grado di garantire prezzi dʼacquisto bassi, ed elevata efficienza, a partire dalla catena logistica. Per gli altri ci sarà poco spazio su questo terreno: non si possono fare battaglie di prezzo con i grandi player globali e ormai anche Primark, catena irlandese di abbigliamento a prezzi inferiori di H&M e Zara, a breve entrerà in Italia.

40 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 41

INTERVISTA Quindi la maggior parte delle aziende italiane deve decidere meglio in quale direzione puntare. Per esempio il servizio, che può essere una leva interessante per differenziarsi, attirare e fidelizzare i clienti. Certo questa strada implica maggiori investimenti sul personale, che va selezionato con cura, formato per bene, motivato adeguatamente e anche pagato con stipendi un poʼ sopra la media. Oltre al personale un altro servizio che può fare la differenza è il post-vendita, capace di fidelizzare i clienti se veramente orientato allʼascolto e alla soddisfazione dei clienti. Altra strada: la cross-canalità, perché internet e i social media sono sempre più utilizzati dai clienti e possono diventare canali utilissimi per sviluppare un CRM (customer relation management) evoluto, in grado di facilitare relazioni personali molto mirate. Infine la selezione dellʼassortimento può essere una leva importante. I clienti apprezzano una selezione mirata di prodotti che consente di fare shopping in negozi non troppo grandi e fa risparmiare stress e tempo. Anche lʼecommerce, che oggi in Italia è usato soprattutto per la convenienza di prezzo, presto, come nei Paesi più avanzati nel digital, sarà usato in primis per la comodità di fare gli acquisti. Ci sono voci e pareri discordanti - più o meno veri sul fatto che Amazon Fresh entrerà in Italia e sarebbe in procinto di acquistare una catena di supermercati italiani per raggiungere i suoi scopi. Qual è la verità e a che punto sono questi progetti? Cʼè qualche giornalista italiano che è molto eccitato da questa possibilità, ma in realtà non è affatto vicina. Il fresco è difficile da gestire, lo stanno testando negli Stati Uniti da un poʼ e non sono ancora partiti su grande scala perché è molto complicato: gestire e consegnare mozzarelle non è come gestire e consegnare libri e cellulari. Oltretutto quando anche Amazon dal test decidesse di sviluppare il servizio, lʼItalia non sarà certo fra i primi Paesi selezionati,perché è un mercato complicato a livello legislativo, burocratico e logisticamente difficile da presidiare per la particolare conformazione della nostra penisola. Non dimentichiamo che Amazon è sbarcata in Italia solo dopo aver già aperto in vari Paesi europei. Ci può anticipare qualche novità che vedremo ai prossimi Ki Best di ottobre e novembre di Kiki Lab? Ki Best è un viaggio virtuale nel meglio del retail del mondo che organizziamo ogni anno. In questa edizione toccheremo sia mercati molto seguiti, come New York, sia piazze poco conosciute, come Stoccolma e New Dehli. Presenteremo varie tendenze e numerosi casi interessanti di numerosi settori (alimentare, ristorazione, non alimentare: abbigliamento, beauty, elettronica, accessori…) e format (centri commerciali, GSS, PSS). Ad esempio Clas Ohlson, nato come catena di bricolage e ampliatosi con categorie e accessori per la casa e lʼarredo, caratterizzate da prodotti sia utili (es. il kit per lʼalcol test) sia ʻdiversiʼ, come per esempio capellini con la torcia integrata e frullatori con un bicchiere/bor-

Photo Desigual by Kiki Lab

Photo Eataly by Kiki Lab

Photo Primark by Kiki Lab

Photo Clas Ohlson by Kiki Lab

Beesness 41


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 42

INTERVISTA

raccia incorporato, con un design colorato e accattivante, molto adatti anche per le occasioni regalo. Interessante inoltre la loro strategia di offerta di pezzi di ricambio con un magazzino on line composto da un asPhoto Eataly by Kiki Lab sortimento di quasi 10 mila referenze, di cui alcune presenti anche in negozio. Oggi la catena conta quasi 200 negozi, in 6 Paesi: Quali sono le ultime tendenze digitali che si sono dopo la Svezia e la Scandinavia sono sbarviste allʼultimo World Retail Congress a Roma? cati in Gran Bretagna, Germania e a Dubai. Il tema del digitale è stato approfondito molto al WRC, Nao è negozio di un recente progetto franco-brasiliano, e si è sviluppata la consapevolezza, testimoniata da visitato a Cannes, in cui le sneakers sono realizzate numerosi speech e vari casi aziendali, che il modello di artigianalmente da persone socialmente svantaggiate. successo è multi-canale e cross-canale. Ossia: sviluppo Lʼassortimento, che comprende quindi modelli unici e in parallelo di canali fisici e digitali e strategia di integrasuddivisi per taglia, offre ai clienti che entrano in negozio zione fra i canali, stimolando anche il traffico dai negozi un colpo dʼocchio multicolore di forte impatto. al web e soprattutto dal web ai negozi. Fabindia è una catena indiana che aiuta a valorizzare Questo modello vale anche per chi nasce sul web. e dare uno sbocco commerciale ai prodotti degli artigiani Emblematico il caso di Birchbox, presentato dalla indiani che utilizzano tecniche tradizionali e vengono co-founder dellʼetailer americano di beauty, che è crestimolati ad applicarle anche a prodotti di design con- sciuto velocemente grazie al successo della sua scatola temporaneo, creando un canale retail ormai ben cono- a sorpresa, che arriva a casa ogni mese per 10 dollari sciuto. A New Delhi un caso di glocalism interessante con 5 prodotti minisize. Lʼazienda ora ha aperto il suo è il flagship generato dalla partnership tra Starbucks primo negozio fisico e intende sviluppare anche questo e la mega corporation indiana Tata: il coffee store si canale, seguendo le orme di un altro caso di successo propone in maniera efficace in un ambiente decorato da come Warby Parker nel settore degli occhiali. artigiani indiani. A suo parere il franchising può essere una buona soluzione per uscire da questa difficile congiuntura economica in cui ci troviamo? Al netto della crisi del settore immobiliare, che ha impattato molto naturalmente anche sulle catene di quel settore, il franchising continua a crescere, ma farlo bene non è facile, perché bisogna essere capaci di impostarlo, creando un format consolidato e testato con dei negozi diretti, prima di replicarlo. Bisogna poi scegliere partner adeguati, seguirli, e investire in formazione non solo per gli addetti, ma anche per gli imprenditori, come facciamo per alcune catene. La sfida, in particolare in Italia, è trovare lʼequilibrio tra il format standard e le possibili e spesso opportune forme di piccoli adattamenti locali.

42 Beesness

Photo Clas Ohlson by Kiki Lab


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 43

Brescia 28 ottobre, ore 16.00 - 20.00 Milano 12 novembre, ore 16.00 - 20.00 TENDENZE E CASI DI AREE RETAIL VISITATE DAL TEAM KIKI LAB NELL’ULTIMO ANNO: NEW YORK, CANNES, STOCCOLMA, NEW DELHI, PARIGI, BARCELLONA. Settori: alimentare, abbigliamento, brico, accessori, salute, tempo libero, servizi, ristorazione rapida. Mass-market, discount, lusso. Catene e negozi indipendenti.

PROGRAMMA FABRIZIO VALENTE t Retail tour virtuale t Highlights del World Retail Congress 2015 - Roma TESTIMONIANZE A BRESCIA 28 OTTOBRE 2015 t Alberto Odolini, Italmark - Gruppo Odolini t Serge Sala e Mireille Sardo, Parliamo di thé t Luca Bondioli, Calze Ileana TESTIMONIANZE A MILANO 12 NOVEMBRE 2015 t Alessandra De Gaetano, Autogrill t Daniele Di Bianca, Decathlon

QUOTA DI ISCRIZIONE: 400 € + IVA Inviti disponibili per manager Retail e IdM Partner: Promotica, Inema Event Partner: Sonae Sierra Main Media Partner: InStore Media Partner: Beesness, Distribuzione Moderna, Il Quotidiano Immobiliare, Promotion Magazine Association Partner: Assofranchising, BeTheBoss, Confimprese, GS1 Italy | Indicod-Ecr Academy Partner: Istud

Per info e iscrizioni: kiki@kikilab.it - 030.22.16.81

Il membro italiano di


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 44

INTERVISTA la Redazione

Mario Resca

A colloquio con Mario Resca, presidente Confimprese Qual è lʼobiettivo dellʼApericena Networking organizzato da Confimprese per il prossimo 29 ottobre? Lo spunto è un appuntamento con i vertici delle imprese associate, i direttori dei grandi quotidiani italiani e varie personalità di spicco del mondo istituzionale e imprenditoriale dellʼItalia che conta. Ma in realtà, il nostro obiettivo, attraverso lʼevento organizzato per il prossimo 29 ottobre sui tetti della Galleria meneghina al Ristorante Pavarotti Milano, non è solo quello di fare networking, ma soprattutto di far conoscere ai più le reali potenzialità del mondo associativo e i vantaggi di appartenere a unʼassociazione snella come la nostra, senza colore politico, che agisce nel solo interesse della categoria che rappresenta, tutelandone gli interessi anche a livello istituzionale nelle sedi preposte.

mentare sono indistintamente i diversi comparti merceologici, di cui ristorazione e abbigliamento con rispettivamente il 23 e il 21% occupano la fetta maggiore. Ciò avviene in un momento in cui, nonostante qualche segnale di ripresa, disoccupazione in calo e Pil del primo semestre in ripresa, non siamo ancora fuori dal tunnel. Eppure il nostro comparto, franchising compreso, mostra segni di stabilità consolidata, dovuta soprattutto alla politica di rischio condiviso offerta dalla formula, che garantisce a chi vuole mettersi in proprio una relativa sicurezza nellʼavvio di unʼattività autonoma. Lʼultimo Rapporto Confimprese sui piani di apertura degli associati in Italia mostra che, nonostante e contro le aspettative, nel 2015 non mancano le aperture di nuovi punti vendita: 605 aperture tra direzionali e franchising, che risulta la formula scelta da circa lʼ80% dei retailer, e un totale di 3.500 nuovi addetti.

Cosa rappresenta lʼassociazionismo oggi? Appartenere a unʼassociazione come Confimprese, che ha 600 mila addetti, 30 mila punti vendita e rappresenta il 16% del totale giro dʼaffari retail, costituisce unʼattrazione per le imprese del commercio, che possono usufruire dei servizi associazionistici nei diversi settori di interesse, dalla formazione alla convegnistica, dagli studi di settore tra cui anche lʼOsservatorio mensile Retail Nielsen al networking, dagli accordi con istituti di credito per il finanziamento alle imprese alle relazioni istituzionali per la tutela delle catene. Su tutti un dato: i soci Confimprese crescono del 10% lʼanno. A incre-

Cosa si aspetta dal governo? Lʼauspicio, a questo punto, è che ci sia la capacità da parte del governo di stimolare gli investimenti delle imprese, abbattendo la pressione fiscale e adottando misure come il Jobs Act che, per i soci Confimprese interpellati attraverso un sondaggio, ha comportato 200 nuove assunzioni e 400 stabilizzazioni per un saving totale sul costo del lavoro di circa 3 milioni nel primo semestre 2015, che andrà aumentando nel 2016.

44 Beesness

www.confimprese.it

“ “


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 45

A pericena N etworking sui tetti della Galleria

Giovedì 29 ottobre dalle ore 18.00 @ Pavarotti Milano Restaurant Galleria Vittorio Emanuele II 4° piano Piazza Duomo 21 Per info: Tel.: 02-89013233 VHJUHWHULDJHQHUDOH#FRQ¿PSUHVH LW

Evento Eve Ev ven ent ntoto riservato ririsiseseererv rva vatatoto su invito inv in nvivititoto Cocktail C Cock Coc ckkta k ailill dress ktai ddre dresessss Si ringrazia:

at


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 46

INTERVISTA di Alessia Portelli

Alessandro Rosso Back to the future Nello storico salotto milanese, la Galleria Vittorio Emanuele II, l'incontro con Alessandro Rosso, presidente del Gruppo che porta il suo nome. L'amore per l'eccellenza e il suo sguardo al futuro. Alessandro Rosso

Il prossimo 29 ottobre i vertici delle imprese associate a Confimprese si riuniranno in un importante evento al Ristorante Pavarotti di Milano. Come nasce questa collaborazione e la scelta del ristorante Pavarotti?

Alessandro Rosso Group nasce nel 2002 da un gruppo di professionisti con trent’anni di esperienza nel settore dell'incentivazione. Negli anni il Gruppo, grazie anche ad importanti acquisizioni in ambito nazionale ed internazionale, ha ampliato il suo core business ed oggi è leader di mercato con una gamma di prodotti e servizi diversificati: dai viaggi incentive ai team building, dalle convention ai progetti di comunicazione, dagli eventi ai congressi medico scientifici. Negli anni Alessandro Rosso Group ha saputo trasformare prodotti e servizi in soluzioni pensate per soddisfare le esigenze dei clienti e si propone oggi come Marketing Global Partner offrendo qualificati e specifici strumenti professionali, economici, strategici e organizzativi.

46 Beesness

Alessandro Rosso Group è un Gruppo completamente dedicato alle aziende. Creiamo strumenti pensati per loro supportandole per raggiungere i loro obiettivi. Costruiamo eventi per i nostri clienti e il ristorante Pavarotti, con la sua fantastica posizione nel cuore di Milano, è un evento perenne. Eʼ un team Restaurant nato dalla collaborazione tra noi e Nicoletta Pavarotti che apre il primo ristorante che, oltre ad essere una sorta di museo del grande maestro Pavarotti, con la sua storia, la sua cucina, la sua tradizione, è anche un ristorante dove tenori e soprani della Fondazione Pavarotti si esibiscono ogni giovedì. Il ristorante Pavarotti vuole essere anche un riconoscimento per la Galleria, fulcro di una Milano centro della comunicazione e palco eccellente per ogni evento italiano.

Recentemente la celebre rivista Forbes ha rivelato che il vostro Seven Stars Galleria è l’unico hotel sette stelle certificato al mondo. Cosa rappresenta per Milano il Seven Stars Galleria e qual è la sua formula di successo? Milano è la citta delle grandi eccellenze e la nascita del primo Seven Stars certificato al mondo proprio in questa cittaʼ sta a rappresentare che Milano e lʼItalia non sono leader solo nei settori della moda, del design, della gastronomia ma anche nel campo dellʼaccoglienza. Gli italiani, accoglienti per loro natura, sono anche grandi esperti del settore turistico/alberghiero. LʼItalia, anche grazie alle sue bellezze naturalistiche ed ai suoi tesori architettonici, è da sempre uno dei Paesi più ambiti dal turismo internazionale. Il Seven Stars Galleria è lʼemblema della leadership del nostro Paese, della qualità dei suoi servizi e della straordinaria bellezza dei suoi monumenti storici che possono essere apprezzati ancor di più vivendoli.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 47

INTERVISTA Come sta cambiando la città di Milano con Expo 2015 e quali gli obiettivi per il futuro? Milano è stata, è, e continuerà ad essere una città internazionale. LʼExpo è un premio meritato per anni di impegno e di fatica. Un premio che ha fatto toccare con mano a milioni di persone la forza di Milano nella sua veste di città del futuro. LʼExpo ci lascerà appagati e orgogliosi di aver fatto apprezzare ai suoi visitatori e al mondo le nostre eccellenze, il nostro stile di vita, la nostra cultura enogastronomica, la nostra arte. I Paesi presenti ad Expo hanno costruito Padiglioni che rappresentano sì i loro stati ma che hanno anche un tocco di quello stile che contraddistingue la nostra Milano. Expo Milano 2015 è un esempio di architettura, di design e unʼattrattiva importante che permette di parlare al mondo anche della cultura ed ospitalità del nostro Paese. Expo ci lascerà un senso di serenità: abbiamo fatto il nostro dovere, con lʼentusiasmo e la passione che ci contraddistinguono. Ci siamo presentati e fatti apprezzare dal mondo nella nostra vera essenza.

Camera con vista del Seven Stars Galleria

La Galleria di Milano vista dal Seven Stars Galleria

Beesness 47


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 48

INTERVISTA di Giovanni Bonani

Intervista all’Architetto Simone Micheli Autore dello stilismo del Padiglione di Alessandro Rosso per Expo 2015 Alessandro Rosso Pavilion - Photo by Francesca Mandelli D'Agostini er Expo 2015 ha firmato lo stilismo del padiglione di Alessandro Rosso. Ce lo può descrivere brevemente? Per Expo Milan 2015 ho firmato il progetto delle facciate, lʼinterior ed il lighting design dellʼAlessandro Rosso Pavilion. Il mio intervento si è stagliato su uno scheletro strutturale incompleto, mostrando come frammenti di pensiero possano concretizzarsi in essenziali simboli di contemporaneità. Un candido intreccio di lycra bianca riveste le facciate del padiglione aprendo così le porte della percezione allʼinaspettato, allʼignoto, al surreale; la luce penetra lo spazio sospeso lasciando che la libertà di movimento sia massima. Lʼimportanza della comunicazione ed il valore del linguaggio moltiplicano, riflettono e diffondono il loro significato nel candore che riempie la struttura. I perimetri restano netti ergendosi a simbolo della dignità umana i cui limiti sono inviolabili. Al pian terreno un lungo banco bar rivestito di bianco ospita le cinque postazioni chef della griglieria e della gelateria. Seguendo il percorso punteggiato dalle sedute componibili e modulabili a triangolo estruso si passa attraverso la caffetteria e la postazione catering arrivando fino allʼingresso dellʼiBar; qui un vero e proprio rito di vestizione precede lʼentrata nella sala a temperatura costante di – 5° gradi, i cui arredi sono completamente fatti di ghiaccio. Vodka in splendenti bicchieri ghiacciati viene servita agli ospiti. I bagni sono cubi di gres porcellanato scolpiti da mani dʼartista il cui candore si rifrange nelle venature grigie delle superfici e nei grandi specchi con retro-illuminazione a led blu. Allʼultimo piano una terrazza coperta da sabbia garantisce momenti di relax e benessere, inaspettate combinazioni di suoni e luce originano una bolla temporale surreale.

P

48 Beesness

Le strutture sono a vista, luce e vuoti riempiono gli spazi ed una candida coltre bianca, pura e linda, abbraccia ogni superficie definendo i tratti di unʼarchitettura supereffimera, destinata a persistere nella memoria dei suoi visitatori. Si discute molto - e a tutti i livelli - se lasciare i padiglioni dove sono o cambiarne la destinazione dʼuso. Secondo lei, da addetto ai lavori, che cosa rimarrà di Expo? Sì, il tema è attualissimo e molto discusso, ed il tempo stringe. Il dibattito su che cosa fare dellʼintera area oggi dedicata allʼExpo è iniziato ancor prima che lʼEsposizione Universale aprisse le porte ai milioni di visitatori ed oggi continua purtroppo senza trovare una soluzione definita e definitiva. Il problema è ampio e riguarda inoltre sia il riuso sia lo smaltimento dei materiali con cui sono state costituite le molteplici strutture fin da subito concepite come temporanee e il cambio di destinazione dʼuso di unʼintera area di cui è stata repentinamente stravolta la funzione con lʼarrivo di Expo. Alcune strutture già nel momento della loro realizzazione sono state concepite come permanenti e così con maggiore semplicità sarà possibile convertire la loro funzione in qualcosa di nuovo. Questo è il caso del Padiglione Italia ad esempio. Per le altre strutture ancora molto è da vedere, si cercano acquirenti privati disposti ad investire per far sì che lʼarea non perda il gran valore che ha conquistato in questo periodo. Le idee sono molteplici e stravaganti, innovative, avanguardistiche, tutte le possibili mutazioni che lo spazio potrebbe subire. Immagino il “Dopo Expo” come unʼulteriore fondamentale occasione che lʼItalia avrà per dimostrare le sue capacità ed il suo animo creativo. Spero non ce la lasceremo sfuggire.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 49

INTERVISTA

AtomicSpa - Boscolo Hotel - Photo by Jurgen Eheim Spirito ludico e spirito didattico dovrebbero fondersi insieme per riempire questʼarea di nuova e vitale energia anche dopo la conclusione dellʼEsposizione! Alla città di Milano che cosa manca - dal punto di vista urbanistico - per fare il vero salto di qualità e posizionarsi ai livelli delle metropoli straniere? Nulla! La città di Milano negli ultimi anni è cambiata moltissimo, ha accresciuto ed arricchito il suo territorio, aprendosi ad innovazione e sperimentazione. I servizi ora sono molto efficienti, piste ciclabili, aree pedonali e spazi verdi riempiono la città. Le possibilità che ora Milano offre ai suoi abitanti sono numerosissime e diversificate. Oggi Milano è una città Smart che lavora per far divenire i cittadini una vera e propria comunità integrata in cui ciascuno, svolgendo il proprio ruolo, contribuisce ad accrescere il benessere dellʼaltro. Certo, non si deve mai cessare di tendere verso il bene e di migliorare, ma Milano è sulla buona via e certamente a livello di molte altre metropoli straniere! Lei ha contribuito a progettare e costruire palazzi e hotel famosi, qual è lʼopera di cui è più orgoglioso? Qual è lʼopera che le è risultata di più difficile realizzazione, ma alla fine di grande soddisfazione? SuperSpa - Barcelo Milan - Photo by Jurgen Eheim

Parco Acque Cappuccini - Photo by Jurgen Eheim Ogni opera per me è come un figlio che ho cresciuto con cura e dedizione. Sono ugualmente orgoglioso di tutte le mie opere, sono rappresentazioni tangibili di parti di me, passate, presenti e rivolte verso il futuro. Sono il risultato di esperienze vissute, ricerche, studi, aspettative e desideri di volta in volta declinati in maniera differente in base alle specifiche richieste del cliente ed alle peculiarità che ogni determinata circostanza porta con sé. Proprio per gli stessi motivi non riesco ad indicare unʼopera che mi ha creato maggiori difficoltà: ogni nuova situazione da affrontare porta con sé problematiche inaspettate con cui rapportarsi, ma la vera dote di cui un buon progettista non può essere privo è la capacità di trasformare i limiti in spunti di riflessione, in picchi massimi di tensione in cui declinare al meglio la propria creatività. Concepite in questo modo le difficoltà cessano di essere tali e si trasformano in peculiarità, in modalità caratteristiche che rendono ogni progetto unico, inaspettato, originale. Sulla base della sua esperienza è piuʼ facile lavorare in Italia o allʼestero? Ormai il mercato e globale e la separazione non è più cosi netta. Capita molto spesso di lavorare in Italia per clienti stranieri e /o viceversa. Quindi come definire queste esperienze ibride?


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 50

INTERVISTA

WorldHotel Ripa Roma - Photo by Jurgen Eheim

SM© SIMONE MICHELI ARCHITETTO Simone Micheli ha fondato l’omonimo Studio d’Architettura nel 1990 e nel 2003 la società di progettazione “Simone Micheli Architectural Hero” con sede a Firenze, Milano, Dubai e Rabat. È curatore di mostre tematiche, “contract” e non solo, nell’ambito delle più importanti fiere internazionali di settore. Rappresenta nel 2007 l’interior design italiano, partecipando al “XXX Congreso Colombiano de Arquitectura” a Baranquilla in Colombia e nel 2008 alla Conferenza Internazionale di Architettura per il contract ad Hannover in Germania. Firma nel 2008 la mostra “La Casa Italiana” nel Museo della Scultura “Mube” a San Paolo in Brasile; del 2009 sono le mostre presso il Museo “Franz Mayer” di Città del Messico e nel “Centro de las Artes” a Monterrey. È docente presso il Poli.Design e presso la Scuola Politecnica di Design di Milano. La sua attività professionale si articola in plurime direzioni: dall’architettura all’architettura degli interni, dal design al visual design, passando per la comunicazione; le sue creazioni, sostenibili e sempre attente all’ambiente, sono connotate da forte identità e unicità. Numerose sono le sue realizzazioni per pubbliche amministrazioni e per importanti committenze private connesse al mondo residenziale e della collettività. Moltissimi i riconoscimenti nazionali e internazionali: l’ultimo premio conseguito è l’”Iconic Award 2014”- Francoforte, nella categoria “Interior Winner” premio internazionale organizzato dal German Design Council, con il progetto “uffici e showroom” per RubensLuciano a Strà, Venezia. I suoi lavori sono stati presentati nell’ambito delle più importanti rassegne espositive internazionali e ha tenuto conferenze e lectio magistralis presso università, istituti di cultura, enti e istituzioni di varie città del mondo. Molte sono le pubblicazioni su riviste italiane e internazionali e le interviste realizzate. L’ultima monografia Simone Micheli From the Future to the Past, edita nel 2012, rappresenta una selezione di 20 anni del suo fare progettuale.

www.simonemicheli.com

50 Beesness

Il mio stile ha dei tratti riconoscibili e definiti, avanguardistici, volti al futuro. Quindi, che il committente sia italiano o sia straniero, ciò che conta è che la sua mente sia aperta, pronta ad intraprendere nuovi viaggi e nuove esperienze. Decisa a precipitare in realtà ancora inesplorate! Ad onor del vero devo però infine aggiungere che il lavoro in Italia è estremamente difficoltoso e complesso rispetto agli altri paesi per il ginepraio burocratico ed amministrativo che sembra voler suggerire agli operatori di abbandonare lʼidea di realizzare cose nel nostro Bel Paese. Il nostro governo dovrebbe smettere di parlare ed iniziare a definire nuove semplicità. Ha un sogno del cassetto? Che cosa le manca ancora da realizzare? Ho moltissimi sogni nel cassetto, tantissime idee a cui desidero dare vita! Arricchire il mondo di opere belle, lessicalmente e contenutisticamente, affinché a tutti sia data la possibilità di vivere in armonia con il contesto è il principio ispiratore della mia filosofia progettuale. Mi cimento in progetti continuamente nuovi, sperimento e metto alla prova le mie capacità, rapportandomi con oggetti sempre diversi, spazi le cui caratteristiche non sono state ancora stabilite, piani dʼazione non ancora chiaramente razionalizzati. La mia attività progettuale spazia dalla definizione dei più piccoli ed insoliti dettagli fino alla descrizione architettonica di un edificio, a grandi master plan, così non appena intravedo la possibilità di dedicarmi a qualche inaspettato particolare metto energicamente allʼopera il mio pensiero ed una nuova avventura ha inizio, non mi piace fermarmi, non amo troppo la stasi seppur a volte è necessaria per far decantare ed assorbire dal proprio animo nuovi concetti. Come ogni buon sognatore ho poi il mio ideale di perfezione verso cui continuamente tendere. Vorrei progettare sistemi estesi ed integrati come il cielo ed il mare. Spazi aperti, in continuo movimento, inafferabili eppure indelebilmente chiari nella mente degli uomini ed indispensabili alla vita.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 51

L'unico incontro su Modelli, Soluzioni e Tecnologie per innovare il Punto vendita e Shopping Online 24 e 25 novembre 2015, Milano Atahotel Expo Fiera

I numeri di Forum Retail 2015 1 Area Espositiva con 4 Corner nei quali si alterneranno 14 Free Entry Session:

Un’area espositiva di 2.500 mq, 14 Sessioni Specifiche gratuite, 2 Premium Conference esclusive.

Il mondo Retail è nelle tue mani in soli 2 giorni!

Fashion & Luxury: Diventa protagonista: Strumenti di Marketing a Confronto Sistemi di Pagamento e Mobile Costruisci l’agenda su misura in base alle tue esigenze Payment Incontra gli innovatori distriptive e contribuisci Sicurezza Fisica e Videosorveglianza al successo dell’evento grazie alle Tavole Rotonde Fashion & Luxury: Soluzioni IT e Tecnologie a Confronto interattive e alle attività di newtorking che abbiamo CRM, Loyalty & Fidelity Card sviluppato per te Innovazione e Gestione delle Risorse Umane Lasciati ispirare dai colleghi che illustreranno Sistemi, Soluzioni e Tecnologie best practice mai presentate prima: stiamo lavorando nel Settore Gambling ad un programma che soddisfi le esigenze di IT La Logistica tra Industry e GDO e Marketing Director, Logistici, Security Manager e HR. E-Commerce, Digital e Mobile Marketing Soluzioni IT e Tecnologie per il RETAIL Fashion & Luxury: Soluzioni di Logistica Digital Signage & Nuove Tecnologie nel Punto Vendita Business Intelligence, info: retail@iir-italy.it Analytics & Big Data Premium Seguici su: Sistemi, Soluzioni Conference e Tecnologie per l’Ho.Re.Ca. #forumretail

www.forumretail.com

+2

Via Morigi, 13 - 20123 Milano Tel. 02 83847 627 info@iir-italy.it


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 52

INTERVISTA di Stefania Priolo

Intervista a Matteo Rignano, Presidente ed Amministratore Delegato di Belron Italia, la più grande compagnia al mondo nel settore della riparazione e sostituzione dei parabrezza Con 8mila interventi di riparazione parabrezza ogni giorno e 110mila effettuati a domicilio ogni settimana, il Gruppo Belron® è la più grande Compagnia al mondo nel settore della riparazione e sostituzione dei vetri auto. Presente in 34 paesi, conta oltre 25.000 dipendenti e quasi 12 milioni di clienti automobilisti all’anno. Sicurezza, formazione, ricerca e sviluppo sono gli elementi distintivi dell’azienda che abbiamo deciso di conoscere meglio proprio attraverso un’intervista a Matteo Rignano, Presidente ed Amministratore Delegato di Belron Italia. Matteo Rignano, Presidente ed AD di Belron Italia

“Occuparsi solo di cristalli vuol dire conoscerne ogni aspetto, nelle auto il vetro fa da scudo al freddo, alla pioggia, al rumore, ma soprattutto protegge la nostra vita”

52 Beesness

Qual è la storia di questo Gruppo e dei suoi due marchi? Il Gruppo Belron®, nato dallʼidea di una famiglia Sudafricana (Belron è la crasi di Bella e Ronnie, i fondatori) nel 1947, è oggi la più grande realtà al mondo nel settore della riparazione e sostituzione dei vetri auto. È presente in quattro continenti (34 Paesi) con 1500 centri di assistenza gestiti, per la quasi totalità, direttamente. Ha 25.000 dipendenti.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 53

Alcune immagini del training di formazione degli istallatori Carglass Il Gruppo, che si è anche sviluppato tramite acquisizioni, ha spesso mantenuto i marchi delle aziende acquisite e dunque opera oggi, per esempio, come Carglass nella maggioranza dei Paesi europei, Autoglass in UK, Safelite in Usa, ecc. Belron è entrata sul mercato italiano nel 1988 con una joint venture tra Autoglass® UK e SIV (Società Italiana Vetro) attraverso lʼapertura della storica Sede di Milano in Corso Sempione e lʼacquisizione, nellʼarea milanese, di altri due centri. Nellʼaprile del 1994 gli otto centri di montaggio esistenti vengono venduti ad un imprenditore italiano che continua ad operare con un accordo di franchising. Nel 2002 il network, che comprende 28 centri, viene riacquisito dal Gruppo Belron®. Attraverso un importante piano di sviluppo territoriale (acquisizioni e sviluppo interno), il network oggi è arrivato a comprendere oltre 175 centri di assistenza direttamente gestiti nel Centro-Nord Italia, 130 unità per il servizio a domicilio, perfettamente equipaggiate per ogni intervento, e 70 centri partner convenzionati in esclusiva nel Sud Italia. Ad inizio 2013 viene effettuata lʼacquisizione di Doctor Glass Group, la Società titolare dellʼomonimo marchio che coordina oggi una rete di oltre 140 centri in franchising, distribuiti sul territorio italiano, che continuano ad operare come imprenditori indipendenti. Come si caratterizza il mercato dei vetri auto italiano in cui Carglass opera? Il mercato italiano del vetro per auto è caratterizzato da una fortissima dispersione degli operatori che sono piccoli imprenditori indipendenti, più o meno specializzati (oltre agli specialisti esistono circa 18000 carrozzerie) ed in genere titolari di un solo centro di montaggio. Dopo una fase euforica del mercato, terminata nel 2010, si è creato uno squilibrio nel rapporto tra offerta (eccesso di operatori che hanno investito attratti dai valori storici del mercato) e calo della domanda causato sia dalla crisi di mercato sia, e questo è oggi un fatto strutturale, dalla contrazione del mercato auto che, noi crediamo, ci accompagnerà nei prossimi anni (Car Sharing, Self Driving Car, Riduzione velocità e incidentalità ed in generale un diverso approccio, una diversa cultura dellʼauto).

Dunque un mercato che subirà importanti trasformazioni, come peraltro è già successo o sta succedendo in altri settori. Quali sono i punti di forza della strategia del Gruppo? La sicurezza e la soddisfazione del cliente sono certamente i valori più importanti e i tratti distintivi di Carglass rispetto ai competitor. Rimettere in strada veicoli sicuri è la prima vera missione di Carglass, fondamentale sia per lʼautomobilista che per i passeggeri. Per questo naturalmente è necessario investire intensamente in diverse aree ed in particolare sulla formazione dei propri tecnici. La cura, l'abilità e la preparazione degli installatori sono per noi i valori più importanti. Per questo i tecnici del gruppo vengono costantemente formati presso il Training Center Nazionale, seguono corsi di aggiornamento periodici e sono valutati più volte durante l'anno. Va poi menzionata la relazione e la cooperazione che abbiamo con le Compagnie di Assicurazione e le società di noleggio auto per le quali Carglass, in quanto unica rete diretta (in alternativa ad un mercato formato da operatori indipendenti o associati con vari accordi commerciali) rappresenta un punto di riferimento per lʼelevata qualità dei servizi resi e per le garanzie nellʼarea frodi che purtroppo rappresentano, notoriamente, un rilevante problema per lʼindustria assicurativa italiana. Il parabrezza è una componente fondamentale e sofisticata dellʼautomobile che negli anni, proprio come lʼautomobile, si è evoluta. Questo richiede competenze elevate, addestramento ed aggiornamento. Quanto sono importanti formazione e ricerca per il Gruppo? Nuove tecnologie, nuovi materiali, nuovi strumenti nascono continuamente in tutti i settori, anche in quello dei cristalli auto. Per fare un lavoro che garantisca la massima sicurezza è indispensabile essere sempre aggiornati, bisogna essere realmente degli specialisti. Belron da sempre investe molto in ricerca e sviluppo, fornendo così a tutti i paesi del gruppo know how, materiali e soluzioni adeguate a ogni problema. Gli specialisti Carglass si occupano esclusivamente di cristalli per automezzi in Italia così come in tutti i paesi in cui Belron è presente.

Beesness 53


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 54

INTERVISTA Nota di colore Si dice che i tecnici del gruppo oltre ad essere tra i più professionali siano anche tra i più motivati. È vero che vengono organizzate delle competizioni nazionali ed intercontinentali per vedere chi è il più bravo, veloce, …? Best of Belron® significa mesi di preparazione e allenamento nonché un’occasione unica per i tecnici di dimostrare al mondo le loro qualità e gli standard elevatissimi che fanno di Belron® lo specialista dei vetri. La competizione è nata nel 2000 con l’obiettivo di elevare ai massimi livelli qualitativi le skills dei professionisti del gruppo, stimolarne la continua crescita e il perfezionamento delle tecniche per dare vita a quello che ormai in tutto il mondo viene riconosciuto come la ‘Belron® way of fitting’. Best of Belron® è anche la testimonianza di quanto l’azienda sia una ‘people company’, consapevole che il successo possa essere solo il risultato dell’investimento sulle persone. L’ultima edizione della competizione poi, non è stata solo gara ma un momento di aggiornamento con e per i nostri partner. Abbiamo infatti avuto il piacere di discutere del futuro dell’auto e delle nuove tecnologie a questa applicate con speaker del calibro di Kevin Mathers di Google UK, Henk Broeders Partner di McKinsey & Company, l’esperto in discipline economiche Kjell Nordström e Michael Robinson, CEO & Design Director ED Design.

Alcune immagini di Best of Belron® 2014

54 Beesness

Occuparsi solo di cristalli vuol dire conoscerne ogni aspetto e disporre di procedure e processi di montaggi testati e condivisi qualunque sia il modello della vettura: vecchia o appena uscita. Lʼazienda conta su un database mondiale aggiornato costantemente e sull'esperienza che nasce dagli 11.000.000 di interventi che vengono fatti ogni anno, di cui circa 350.000 in Italia. Sostituire un parabrezza non è solo una questione economica ma riguarda in maniera diretta lʼincolumità fisica di conducente e passeggero, qual è il suo pensiero? Il vetro è un materiale unico che crea un dentro e un fuori, separati e uniti al tempo stesso. Sembra che non ci sia, ma fa da scudo al vento e alla pioggia, alla polvere e al rumore. Nelle auto il vetro fa questo e qualcosa di più: protegge la nostra vita. Pochi sanno che in caso di ribaltamento dell'auto il parabrezza contribuisce fino al 30% della resistenza strutturale dell'abitacolo. Ovviamente se il vetro resta attaccato alla carrozzeria! Pochi sanno che il parabrezza svolge una funzione di protezione quando, in caso di incidente, l'airbag del passeggero fuoriesce e usa proprio il parabrezza come supporto per svolgere il suo compito. E se il parabrezza si stacca… Dunque, per garantire la sicurezza del veicolo e dei passeggeri, il parabrezza deve essere installato secondo regole e tempi precisi e tassativi, il cui non rispetto può essere fatale. È nella direzione della massima sicurezza che, non solo siamo costantemente impegnati nel migliorare le tecniche di sostituzione e riparazione, ma che ci avvaliamo di partnership istituzionali e aziendali che certificano il nostro impegno. Collaboriamo attivamente con Fondazione ANIA con cui condividiamo dati e riferimenti sulle dinamiche che intervengono sui sinistri stradali. Abbiamo di recente dato vita a due importanti collaborazioni accademiche con le Università di Trento e Genova grazie ai Docenti di scienze e tecniche dei materiali che hanno sviluppato per noi una approfondita ricerca sulla qualità ed il rispetto degli standard di sicurezza dei vetri che utilizziamo. Il nostro è un impegno costante, spesso dietro le quinte, ma che va molto oltre il risultato che tutti toccano con mano quando si recano in un centro di assistenza Carglass. Nel mese di luglio si è svolto il convegno “Window to the Future. Lʼimpatto delle nuove tecnologie sulla sicurezza alla guida” quali sono stati gli argomenti affrontati? Abbiamo voluto dar vita ad un ciclo di eventi dedicato ai fleet manager e ai responsabili delle maggiori compagnie assicurative, con lʼambizioso obiettivo di fare cultura sulla materia. Molti pensano che la sicurezza di un veicolo sia legata esclusivamente ad alcuni elementi di più immediata intuizione come i freni o le gomme e difficilmente si pensa ai vetri. Le nuove tecnologie dellʼauto modificano il ruolo del parabrezza nella sicurezza, ne sono un esempio la diffusione degli Advanced Driver Assistance Systems (ADAS) sulle nostre auto, anche di fascia media. Parliamo di sistemi ad altissimo contenuto tecnologico, quali ad esempio la frenata assistita o il rilevatore di cambio corsia, che rendono la vettura in grado di percepire lʼambiente in cui è inserita ed interpretarlo, identificare situazioni critiche, e assistere quindi lʼautomobilista nelle manovre di guida. Abbiamo voluto, grazie agli appuntamenti di Window To The Future, far capire ai nostri interlocutori come cambia il ruolo vetro dellʼauto e quindi come diventa sempre più complesso gestire la sua sostituzione. Quando prevista, la ricalibratura è indispensabile per ripristinare il perfetto funzionamento dei dispositivi ADAS, garantendo nuovamente il massimo livello di sicurezza.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 55

Chi Chi sono i finalisti delle 27 ccategorie ategorie che si contendono contendono il titolo titolo di Insegna dell dell’Anno? ’Anno? Riusciremo anche ad assegnare il Premio Negozio Web? E il Premio Cross-Canalità?

Seguici e scoprilo il 15 ottobre su www.insegnadellanno.it www.insegnadellanno.it

Sei arrivato in finale? E allora vieni alla serata del 4 novembre. Festeggeremo i vincitori di categoria e il vincitore assoluto, l’Insegna dell’Anno 2016-2017 eletta da migliaia di consumatori Memo Restaurant | Via Monte Ortigara 30 – 20137 Milano | Ore 18:00


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 56

INTERVISTA la Redazione

Pierluigi Monteverdi, calabrese, 50 anni, lavora per McDonald’s dal 2000 e attualmente gestisce 5 ristoranti in Calabria. Proviene dalla GDO, dove ha lavorato per circa vent’anni, come Buyer area deperibili per Sidis e Responsabile area deperibili per Gruppo Selex. Inoltre è stato per alcuni anni direttore Centri Commerciale affiliati Gruppo Auchan. Accanto all’attività professionale, Monteverdi da tempo sostiene le attività di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald ed è attivo nella comunità locale a favore dell’Associazione Paolucci, che ha supportato nella ristrutturazione di una stanza del reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale di Catanzaro. Collabora inoltre attivamente con il Centro di Solidarietà di Catanzaro e con l’Ospedale a Misura di Bambino. Pierluigi Monteverdi

Pierluigi Monteverdi

ci racconta del suo impegno a sostegno della Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald EGLI ULTIMI ANNI AVETE RISCONTRATO UNA CRESCITA DʼINTERESSE DA PARTE DEGLI ITALIANI ALLA VOSTRA CHARITY? Sicuramente in questi 15 anni sempre più persone ci conoscono e sono diventati nostri affezionati donatori. Non solo i clienti dei Ristoranti McDonaldʼs si dimostrano molto vicini alla nostra causa, ma anche tanti privati cittadini, aziende e altre associazioni ed esponenti della società civile ci seguono e supportano, specialmente localmente dove siamo presenti con le nostre strutture. Inoltre, siamo sempre più inseriti nel panorama ospedaliero e sanitario italiano e riconosciuti come realtà di eccellenza e di enorme supporto agli ospedali che serviamo.

N

QUALI SONO LE ATTIVITAʼ CHE FARETE NEL 2015/ 2016? Continueremo a focalizzare le nostre energie e risorse sul servizio offerto alle nostre famiglie. Nel 2013 e 2014 abbiamo effettuato importanti opere di ristrutturazione presso le Case Ronald di Brescia e Roma Bellosguardo, nel prossimo futuro certamente rinnoveremo alcuni locali della Family Room più storica, quella di Bologna. Per noi è importante non sono ampliare la nostra portata ma continuare ad offrire un servizio di altissima qualità e tagliato sui bisogno dei nostri ospiti.

56 Beesness

QUALI SONO GLI OBIETTIVI CHE VI PROPONETE NEL MEDIO PERIODO? Abbiamo aperto in questi anni in Italia 4 Case Ronald e 2 Family Room che ci consentono tutti gli anni di accogliere quasi 5.000 persone. Dallʼapertura della prima Casa Ronald ad oggi abbiamo ospitato quasi 30.000 bambini e famiglie, permettendo loro un risparmio stimato in costi di alloggio di 12 milioni di euro. Dopo lʼapertura dellʼultima Casa Ronald McDonald nel 2013, a Firenze, ci stiamo concentrando molto sullʼanalisi e il rafforzamento delle strutture esistenti. Fondazione opera seguendo rigidi standard e monitorando con attenzione i propri servizi al fine di adattarsi alle esigenze degli ospiti e assecondando le mutazioni dei flussi di persone provenienti dagli ospedali. Ad esempio, negli ultimi anni stiamo registrando la diminuzione del numero di ospiti accolti, a fronte di un aumento dei giorni di permanenza delle famiglie. La nostra è unʼattenzione che punta molto sulla qualità e non solo sulla quantità. Ciò detto, sicuramente è nostra ambizione aiutare e servire sempre più famiglie, perché riconosciamo la nostra opera di vitale importanza per le famiglie che a migliaia si spostano verso i centri di eccellenza pediatrica che noi supportiamo, per il momento tuttavia non ci sono progetti in fase di sviluppo per il prossimo futuro.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 57

INTERVISTA

Le Case Ronald di Brescia e Roma Bellosguardo

La Fondazione per l'Infanzia Ronald McDonald Italia è sede locale della Ronald McDonald House Charities, Inc. (RMHC), un'organizzazione no profit nata nel 1974 negli Stati Uniti e presente nel nostro paese dal 1999.

È possibile contribuire alle attività della Fondazione per l'Infanzia Ronald McDonald Italia tramite donazioni e il 5x1000. Per maggiori informazioni consulta il sito www.fondazioneronald.it

Beesness 57


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 28/09/15 10.38 Pagina 58

FOCUS MODA di Elena Delfino

Abbasso le mode

viva la moda! Che cosa succede nel fashion retail, dove creatività e marketing convivono per soddisfare una platea di consumatori sempre più preparati e diversificati per gusti e abitudini di acquisto. Ma con almeno una passione comune: lo shopping on line e potessimo risolvere il tanto odiato cambio di stagione dell'armadio così come acquistiamo gli abiti che lo riempiono, basterebbe un click. Sì, perché a voler individuare una tendenza certa nel mondo accelerato e frammentato della moda in Italia, dove convivono donna, uomo, bambino, intimo, accessori e dove, accanto alle catene riconoscibili in tutto il mondo, si affermano piccoli negozi indipendenti che puntano tutto su creatività e Made in Italy, il primo dato che balza agli occhi è la innegabile crescita dell'ecommerce.

S

Nel primo semestre 2015, i canali on line hanno registrato le migliori performance, con un + 31 per cento, sorprendente se si pensa che, specialmente per le ragazze (fino ai 90 anni...), l'acquisto di un vestito è strettamente legato al piacere fisico della prova in camerino, al tocco del tessuto, alla scelta del colore e della taglia che dona di più. Ma in questo mondo fluido, accade sempre più spesso che si possa addocchiare il completo dei sogni in vetrina, indossarlo nel negozio "reale" e poi uscire e acquistarlo direttamente on line dal proprio smartphone, su un sito come yoox o zalando, dopo aver trovato il prezzo più conveniente. Photo store Cache Cache

58 Beesness

Conferma Patrizia Saolini, retail coach: "La sfida di oggi, e soprattutto del futuro - è la omnicanalita' o multicanalita': il negozio è ovunque. Vince chi sa individuare una strategia per ogni tipo di device ed è in grado di mantenere l'allineamento con il punto vendita fisico" (vedi intervista a pag. 59). La capacità di fare rete, che si traduce in riconoscibilità del brand e velocità di riassortimento, spiega il secondo dato positivo del settore fashion, e cioè il rafforzamento delle catene, in franchising e non, che totalizzano il 39 per cento di quota di mercato, attestandosi quindi come primo canale di acquisto. I risultati più brillanti sono nellʼabbigliamento uomo e nelle calzature, aree in cui lo spazio di crescita è ancora ampio. Bene anche i grandi formati ed i grandi magazzini. A soffrire ancora è invece il dettaglio tradizionale, che vede molte chiusure, ed i mercati/ambulanti, non sempre così competitivi come i canali moderni. Nel complesso, sempre da gennaio a giugno 2015, il mercato fashion italiano ha segnato un – 2,7% a valore. Un segno di debolezza, ma con il peggio finalmente alle spalle, che si spiega anche con la flessione dei prezzi per lʼorientamento del consumatore verso canali e prodotti “in promozione”. (Dati tratti dal Fashion Consumer Panel di SITA Ricerca).


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 59

FOCUS MODA Mercato di riferimento: abbigliamento, calzature, accessori

Milano, 04 Settembre 2015

LA CANALIZZAZIONE NEL FASHION MARKET IN ITALIA - I° SEMESTRE 2015 Il peso % dei canali a valore Gen-Giu 2015 vs Gen-Giu 2014 29, 5

Dettaglio indipendente

26,6 37,8 38,9

Catene di Negozi 14,1 15

Grandi Superfici + GM Iper + Super Ambulanti Internet Outlet Altri Canali

3,3 3,5 5,3 5,1 3,6 4,8 4,5 3,1 Gen-Giu 2014 Gen-Giu 2015

2,6 3,1

Fonte: Fashion Consumer Panel SITA RICERCA © 2014 Direzione di ricerca: Alessandra Mengoli

Dall’analisi del panel del 1 semestre 2015 si evidenzia come il mercato fashion italiano segna un – 2,7% a valore. Ancora un segno di debolezza ma il peggio lo si è lasciato alle spalle. Prezzi in flessione per l’orientamento del consumatore verso canali e prodotti “in promozione”. In un mercato maturo, come quello italiano, la dinamica tra i canali di vendita risulta molto differente: - il canale on line è quello più performante (+ 31%) - si continuano a rafforzare le catene in franchising e non, attestandosi come 1 canale ad un 39% di quota - risultati più brillanti nell’abbigliamento uomo e nelle calzature, aree in cui lo spazio di crescita è ancora ampio - bene anche i grandi formati ed i grandi magazzini - in sofferenza il dettaglio tradizionale, che vede ancora molte chiusure, ed i mercati/ambulanti, non sempre così competitivi, come i canali moderni.

Il nuovo Made in Italy tra creatività (tanta) e marketing (meno) Oltre i notissimi brand del lusso Made in Italy, che non hanno bisogno di presentazioni ma che con qualche terziarizzazione azzardata hanno anche un po' annacquato il significato di "fatto in Italia", esiste un mondo, meno noto alle masse, di stilisti italiani emergenti che hanno trovato il proprio spazio in un mercato polverizzato, puntando su creatività, ricerca, personalizzazione, giusto prezzo. Con qualche concessione in meno al marketing e qualche rischio in più in termini di capacità di crescita nel tempo. Si tratta di giovani, qualcuno giovanissimo, che per lo più hanno iniziato la professione negli uffici stile di grandi marchi e che poi hanno deciso di seguire la propria vena artistica ed imprenditoriale. Oggi hanno davanti la sfida del monomarca e l'aumento dei volumi di produzione.

Photo by Paolo Monina

Beesness 59


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 60

FOCUS MODA 1. Francesca Bracalenti fashion designer e titolare di Dolcevita Studio

Francesca Bracalenti, 43 anni all'anagrafe 28 di esperienza nel settore moda, di Morrovalle, in provincia di Macerata, dove ha sede la sua Dolcevita Studio. "Sono consulente nel settore moda dal 1999 - racconta. Disegnavo e realizzavo collezioni di successo per noti brand nazionali e internazionali e un giorno ho trovato la forza di realizzare il mio sogno. Nel 2006 ho commercializzato la prima collezione a mia firma". Qual è la sua strategia per affermarsi sul mercato? "La diversificazione innanzitutto: disegniamo e realizziamo capi di abbigliamento, homewear, beachwear e contestualmente mantengo la mia attività di consulenza. Poi la personalizzazione: produciamo su misura nel mio atelier non solo abiti, ma anche costumi da bagno, impreziositi da ricami e applicazioni a mano e mai uguali uno all'altro". A chi si rivolgono le sue creazioni? "A una donna che punta su originalità e vestibilità, anche al mare". Prima creatività o marketing? "Quando creo penso alle mie clienti e a realizzare il miglior prodotto possibile, ho poco tempo per le indagini di mercato". Dove produce i suoi capi? "Nelle aziende del distretto maceratese, tessuti e lavorazione sono made in Italy nel senso più rigoroso del termine". A chi vende? "Tendenzialmente a donne tra i 30 e i 40 anni, molte straniere, per lo più da Cina e Russia". Vende on line? "No, ma mi sto attrezzando". Prossima sfida? "La catena diretta monomarca". www.dolcevitadesigner.com Photo by Francesca Bracalenti - Civitamoda

60 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 61

FOCUS MODA 2. Valentina Barberini, fashion designer

Valentina Barberini, 40 anni di Cesena in provincia di Forlì. Laureata nel 2002 all'Accademia Costume e Moda di Roma, a 30 anni firma la sua prima collezione con pochi capi in jersey e la propone a Milanovendemoda. Ha sfilato con le sue proposte a Milano, New York, Parigi, Londra. "Oggi le mie creazioni sono richieste da boutique e negozi, soprattutto all'estero". Qual è la sua strategia per affermarsi sul mercato? "Seguire il mio gusto, la mia creatività. Chi sceglie i miei capi lo fa perché si identifica nel tipo di donna che propongo, per questo mi interessa poco realizzare indagini di mercato e seguire....le mode. Scommetto sulla mia moda, lasciandomi ispirare da tutto quello che mi circonda, anche dalla strada". A chi si rivolgono le sue collezioni? "A una donna dinamica, raffinata, che ama piacere, mai volgare". Dove produce? "In alcune aziende di Fano, a partire dai tessuti è tutto cento per cento Made in Italy, che specialmente all'estero è percepito come un grande valore". Con quali Paesi lavora soprattutto? "Norvegia, Stati Uniti, Inghilterra, Kuwait, Spagna, Libia". Vende on line? "Mi sto preparando". La prossima sfida? "Mi piacerebbe realizzare un concept store". www.valentinabarberini.com

Photo by Valentina Barberini

Beesness 61


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 62

FOCUS MODA 3. Elia Francinella fashion designer e fondatore del brand Mavranyma

? A 25 anni, Elia Francinella da Montefano, in provincia di Macerata, ha già al suo attivo una buona rassegna stampa e ammiratori ufficiali del calibro di J-Ax. Merito di una intuizione che ha subito catturato l'attenzione del pubblico, e cioè capi d'abbigliamento unisex che reinventano l'abito talare dei sacerdoti. Per esempio, le camicie con il tipico colletto bianco indossato dai preti. Il brand Mavranyma nasce nel 2013 dalla creatività di un giovane che ha respirato la moda fin da piccolo, ma che non ha mai seguito una formazione specifica. "I miei genitori lavorano da trent'anni nella produzione di abbigliamento e nel settore lavanderia. "Ho studiato design, ho lavorato come product designer in un'azienda. La moda è sempre stata la mia passione.", spiega Elia. A chi si rivolgono le tue creazioni? "Il mio riferimento è lʼAvant Garde e quindi mi rivolgo a tutti coloro che amano vestirsi con abiti frutto di ricerca, sperimentazione, persone allenate alla differenza, che non hanno età". Dove si trovano le tue proposte? "Negli showroom e nei concept store di Milano, Parigi, Los Angeles, Londra". Dove produci? "In Italia, nel maceratese, con tessuti e filati italiani. Il mio amico Vanni Maracci coordina e supervisiona la produzione". Prossimo passo? "Per la nuova stagione ci siamo concentrati sulla maglieria wholegarment (senza cuciture, ndr), puntiamo a entrare stabilmente in Giappone". La tentazione più grande? "Nessuna, cerco di rimanere concentrato sul mio obiettivo e su chi sono, giorno dopo giorno. www.mavranyma.it Photo by Paolo Monina

62 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 63

FOCUS MODA

Intervista A PATRIZIA SAOLINI

Retail consultant, fashion strategist, fondatrice del brand Retail Coach

Il futuro del fashion in tre parole: multicanalità, etica, trasparenza Qual è il ruolo del Retail Coach? Il coaching è uno strumento di consapevolezza personale, dei miglioramenti e degli aggiustamenti che si possono fare. Il Coach è un facilitatore per raggiungere obiettivi effettivamente realizzabili. Declinato nel retail serve a strutturare la relazione tra le diverse parti dell'azienda, per esempio casa madre, negozio, web. Il coaching non deve essere confuso nè con la formazione nè con la consulenza perché il coach non risolve una criticità sostituendosi a qualcuno, ma supporta quel qualcuno in un percorso di cambiamento per raggiungere un obiettivo che viene condiviso.

?

Quali sono le richieste che le vengono rivolte più frequentemente dai protagonisti del fashion? Mettere in dialogo l'area marketing con quella IT, l'area retail e commerciale con l'ufficio stile, a cui si chiede di guardare anche al marketing e non solo alla creatività, con l'obiettivo di aumentare le vendite. Un'esigenza sempre più forte è la retention dei clienti, cioè l'elaborazione di servizi post vendita. Oggi vendere una volta non basta più, l'acquirente va sollecitato a tornare. Da chi le arriva la maggior parte di richieste? Tendenzialmente da aziende medio-grandi, in Italia e all'estero. È difficile, paradossalmente, che una impresa di piccole dimensioni abbia voglia di fare sviluppo. Quali sono le resistenze che incontra più spesso? Il percorso di coaching richiede apertura mentale e tenuta sul lungo periodo. Ci deve essere disciplina, anche di team. Ma arriva sempre un momento in cui il cambiamento fa paura, ed è quando sta per accadere davvero.

Patrizia Saolini - Photo by Annalisa Mazzoli Qual è la sfida del futuro nel fashion? Lʼomnicanalità o multicanalità: il negozio è ovunque. Vince chi sa individuare una strategia per ogni tipo di device ed è in grado di mantenere l'allineamento con il punto vendita fisico. Di più, online e offline saranno sempre meno distinguibili e di fronte a un consumatore preparato come quello attuale, etica e trasparenza diventeranno linee guida sempre più necessarie anche per le vendite.

!

www.retailcoach.it

Beesness 63


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.18 Pagina 64

RETAIL

di Patrizia Saolini

La sfida del lusso: obiettivi di qualità in real time Fra tutti gli obiettivi aziendali nell'ambito del lusso, superare il budget è senza dubbio quello più sfidante ma lo è ancor di più garantire una qualità eccellente nell'esecuzione delle prestazioni dello staff. Non solo perché l'aspetto qualitativo sembra ancora poco misurabile ma, soprattutto, perché richiede un lavoro di squadra sinergico e strategicamente pianificato. Quantità e qualità oggi devono andare a braccetto, chi pianifica deve essere allenato a rivedere la traiettoria del target da colpire in tempo reale; chi controlla deve assicurarsi di poter superare anche il minimo margine di errore nel più breve tempo possibile. Ma quanti responsabili della pianificazione e quanti supervisori della qualità magari dell'area marketing, commerciale o retail sono effettivamente allenati a rivedere in continuazioni le performance della squadra per renderla vincente nell'immediato?

Se vi riconoscete nelle figure di cui sopra e il solo pensiero di essere in panne per mancanza di tempo o per sopraggiunti imprevisti vi inquieta, oppure non sapete esattamente come intervenire per aggiustare il tiro in real time, sappiate che con un piano d'azione ben definito, la sfida puó diventare avvincente e soprattutto, realizzabile in ogni contesto. I tre passaggi necessari per realizzare un piano d'azione strategico ed efficace li trovate qui elencati:

1_ Pianificare 2_ Agire 3_ Misurare

64 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 65

RETAIL Come vedete la sequenza è composta da tre cicli, a loro volta resi unici da quattro caratteristiche molto importanti, soprattutto quando applicate alla realizzazione di strategie commerciali e di controllo qualità. Vediamole insieme: • la velocità con cui i cicli si aprono e si chiudono; • la necessità di comprendere il valore della sperimentazione; • la revisione degli eventuali errori commessi nellʼimplementazione; • la capacità di reiterare i cicli in continuazione. Quindi nel primo punto, cioè quello dedicato alla pianificazione, sarà importante muoversi in maniera agile e vitale, con un occhio sempre vigile rivolto allʼanalisi della situazione. A seguire, nella fase di azione dovrà essere organizzato con cura il piano di marketing, commerciale o retail che sia e la relativa supervisione. Infine, nella fase di misurazione dei risultati sará fondamentale allenare le proprie capacità di ascolto del contesto, possibilmente con grande flessibilità, senza prevedere parametri troppo rigidi e poco funzionali. Il flusso pianifico-agisco-misuro nell'ambito b2c è composto da cicli velocissimi, soprattutto online, che si aprono e si chiudono anche molte volte nella stessa giornata. Ogni azione del personale di un negozio sia offline che online, puó essere misurabile in tempo reale, rendendo necessarie continue revisioni in corso dʼopera utili a ottimizzare le attività sia in termini di efficacia che di costi. È dunque fondamentale allenare il personale gestionale a studiare dei piani strategici per garantire la supervisione tenendo presente che potranno essere realizzabili soprattutto attraverso correzioni immediate. Dover Street Market a Londra - Photo by Patrizia Saolini

Uno strumento di rilevazione da utilizzare con il personale di vendita è il feedback, cioè la restituzione della fotografia del momento, senza giudizi di sorta, affinché vengano corrette o modificate le azioni non funzionali con il cliente. Il responsabile del negozio dovrebbe rilasciare il feedback al team continuamente, affinché si possano aggiustare eventuali comportamenti inefficaci prima che diventino abitudini consolidate. Il feedback non deve essere concepito come uno strumento per impartire ordini, bensì come una serie di domande aperte allo staff per creare consapevolezza di ciò che va cambiato o migliorato in quel preciso momento. Il feedback deve essere dunque vissuto come un vantaggio: che sia positivo o negativo, se ben restituito, risulterà sempre costruttivo.

Nel canale online le statistiche in real time sono lo strumento di rilevazione per eccellenza, le offerte e le azioni di comunicazione possono essere ripianificate appena si capisce che non sono più efficaci. Andranno comunque monitorate, in quanto anche un trend di vendita positivo ma riguardante prodotti super scontati, potrebbe intaccare la redditività dell'e-commerce a lungo andare. I responsabili del processo di pianificazione e monitoraggio, a seconda dell'ambito in cui si troveranno ad agire, dovranno ricevere ampia delega da parte dei vertici aziendali che, a loro volta, dovranno accettare la sfida dell'agire in tempo reale: solo il risultato finale proverà che le scelte condivise sono state profittevoli ed allineate allo standard di qualitá aziendale.

Beesness 65


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 66

RETAIL

Dover Street Market a Londra - Photo by Patrizia Saolini

È importante quindi sottolineare che l'eccellenza sarà dovuta a una molteplicità di altri fattori concomitanti, ad esempio:

• notorietà e affidabilità del brand; • assortimento dei prodotti; • strategia di prezzo; • politiche di distribuzione e logistica • servizio al cliente pre e post vendita Se la squadra è vincente lo spirito di gruppo sarà utile a superare i momenti di difficoltà che non tarderanno ad arrivare neanche nell'ambito dei beni di lusso, in quanto naturali. Dovranno peró essere affrontati come cicli da aprire e chiudere con flessibilità. Sará dunque l'agilità delle azioni quotidiane

ad implementare la conquista degli obiettivi a breve, medio e lungo termine che, se pianificati con lungimiranza, porteranno non solo a superare le aspettative di vendita ma anche a dare il meglio della squadra vincente. Nonostante per molte aziende guadagnarsi l'eccellenza sia un esercizio ancora insostenibile al cento per cento, nell'ambito dei beni di lusso gli alti standard di qualità devono essere garantiti in tutti i canali di vendita, come fossero parte integrante del brand. D'altra parte questo è ciò che si aspetta il cliente dall'alto di gamma e dal futuro della multicanalità.

Per saperne di più: E-COMMERCE SENSORIALE: COME VENDERE COL SESTO SENSO DIGITALE di Patrizia Saolini e Giovanni Pola (2014, Franco Angeli Editore).

66 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 67


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 68

RISTORAZIONE di Stefania Priolo

Le nuove sfide della Ristorazione Dai cambiamenti alle nuove tendenze, passando da una clientela sempre più attenta ed esigente. Come si evolve il mondo della ristorazione perché il cibo rimane uno dei piaceri della vita, e proprio per questo diventa un’opportunità da non sprecare.

68 Beesness

servizi legati al mondo della ristorazione generano il 3% del PIL a livello globale per un fatturato che nel 2014 ha sfiorato i 3mila miliardi di euro. Il numero dei locali per ristorazione tra il 2003 ed il 2013 è passato da 12 milioni a 18 milioni in un trend che sembra non vedere un arresto. Nella sola area europea le imprese legate a questo settore sono circa 1,7 milioni e creano quasi 10 milioni di posti di lavoro. Un mondo che, tuttavia, ha dovuto fare i conti con le nuove tendenze, con una clientela sempre più attenta ai temi di cibo e nutrizione, sempre più esigente in termini di qualità, pronta ogni giorno a collaudare le pietanze delle nuove tendenze proposte dagli chef che sempre più spopolano tra le trasmissioni televisive: una clientela più consapevole che ha la possibilità di guardarsi intorno e sperimentare un universo di possibilità. Inevitabile, in questo panorama, non notare lʼimpronta di Expo. I temi legati ad unʼalimentazione sana e sostenibile fanno del “cibo” un argomento di discussione anche nei migliori salotti, mentre sul web si moltiplicano i canali tematici rivolti alla preparazione di ricette sfiziose e complesse. Mai come in questo momento epocale cʼè stata una maggiore attenzione sul tema “cibo”. Un valore antropologicamente importante ed antichissimo quello dellʼalimentazione, un simbolo che fin dallʼantichità rendeva una chiara idea di status, nelle tavole imbandite a festa con abbondanti pietanze che giungevano anche da regni lontani. Negli ultimi anni il mondo della ristorazione ha dovuto far fronte ad una velocissima evoluzione. Oggi il settore della ristorazione offre una serie infinita di opportunità che hanno in qualche modo cambiato lo stile di vita dei consumatori. Le vecchie paninoteche ad esempio sono state sostituite da unʼofferta più settoriale: ci sono le

I


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 69

RISTORAZIONE catene di panini tipici, le piadinerie, le focaccerie dove cʼè la possibilità di assaporare i prodotti unici e genuini della tradizione. Cʼè poi la possibilità di un pranzo o una cena tipica nei ristoranti che seguono le tradizioni regionali o che offrono una cucina straniera, a base di sushi per esempio, o optare per un fast food dove gustare uno dei tantissimi hamburger proposti. La Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) riporta che in Italia nel 2014 erano attive oltre 315mila imprese legate ai servizi di ristorazione, (a cui vanno aggiunti quasi 150mila bar senza cucina), 164.519 attività di ristorazione mobile e 2.982 tra mense e catering. In Italia il settore ha registrato un vero e proprio boom, che ha visto le attività crescere del 12,7% dal 2009 al 2014 (Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza). Prevalenza di imprese giovanili (il 40,8% sono nate da under 35), mentre il 38,8% delle nuove imprese della ristorazione rientra nel campo dellʼimprenditoria femminile. La città italiana che vanta il maggior numero di imprese della ristorazione è Roma con quasi 25mila unità, seguita da Milano (15.775, con una prevalenza di bar) e Napoli (13.680, caratterizzata soprattutto da attività “take away”). Unʼaltra sfida per il mondo della ristorazione è sicuramente rappresentata dalla necessità di coprire quella parte di clientela che sceglie uno stile di consumo vegetariano o vegano. I consumatori vegetariani sono sempre più numerosi e rappresentano circa il 9% della popolazione italiana e il 6% di quella mondiale. Un trend in continua crescita in grado di contribuire a cambiamenti epocali per le tavole nazionali. Come annunciato da Coldiretti, sulla base dei dati Istat degli ultimi 15 anni, per la prima volta infatti in Italia la spesa per frutta e verdura ha superato quella della carne, diventando la prima voce del budget alimentare: una nuova sfida del futuro per i ristoratori italiani.

Ed in risposta alla ristorazione del futuro arriva anche la tecnologia. Un esempio? LʼApp “MyFood”. Gli inventori sono trentini e fanno capo alla Okkam, azienda nata nel 2011 come spin off dellʼUniversità di Trento. Nel mese di luglio lʼazienda ha firmato un accordo con la Confcommercio di Torino (e a breve sarà anche a Ferrara) per la distribuzione alla ristorazione. Si tratta della possibilità dei clienti di scegliere il cibo più adatto alle proprie esigenze semplicemente con un click, accedendo on line ai menù. Sarà possibile conoscere le caratteristiche di ogni piatto, ingredienti, allergeni, contenuti, come da regolamento UE 1169/2011. I ristoratori avranno così la possibilità di fare conoscere i propri menù in maniera trasparente ed i clienti avranno la possibilità di scegliere il menù più adatto alle proprie esigenze e, di conseguenza, anche il ristorante dove poterlo consumare. Secondo gli inventori il menù digitale diventerà presto anche uno strumento di ricerca in grado di eguagliare colossi come TripAdvisor o FourSquare.

Beesness 69


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 70

SCENARI di Simone Micheli

Quali caratteristiche avranno i bar del futuro? I l bar è da sempre, il luogo di aggregazione più gettonato, profondamente interessante dal punto di vista sociologico ed umano. Le ore che vi si trascorrono non sono mai vuote e, a seconda dello stato d’animo con cui ciascuno varca la soglia di ingresso, è possibile vivere esperienze qualitativamente e contenutisticamente molto differenti.

I bar negli anni hanno mutato le loro caratteristiche ed instancabilmente aggiornato i loro profili; quali quindi saranno i nuovi tratti atti ad alterare la consolidata dimensione espressiva e di significato? Riflessioni come questa si sono accumulate nella mia mente e così un nuovo percorso progettuale ha posto basi solide per erigersi e divenire un inaspettato unicum. Penso al bar del futuro come ad uno spazio ampio, smart e sostenibile, con lo sguardo volto verso ciò che deve ancora accadere. Un luogo mutevole, mai fermo, la cui pelle si trasforma continuamente, per dare risposte personalizzate ed autentiche alle differenziate esigenze che ogni visitatore pone.

70 Beesness

Evadendo dalla ormai superata visione settoriale del sapere e dellʼesistenza, il bar del futuro deve essere quindi la rappresentazione manifesta di un pensiero organico, rigoglioso, completo, che abbraccia la totalità della vita. Uno spazio emozionale, abilmente in grado di soddisfare i desideri degli uomini nei diversi momenti della giornata, di seguire con flessibilità i vissuti personali cangianti, incomunicabili attraverso gli schemi linguistici convenzionali. Spazio fisico e mondo digitale si fondono insieme, il confine tra cultura materiale ed immateriale perde di consistenza; si origina un ambiente dinamico, fluido, in cui tra pensiero ed atto lo scarto resta minimo. La comunicazione si estende su più livelli, le funzioni che ogni ambiente è in grado di svolgere si moltiplicano, le possibilità si dilatano fino a divenire infinite. Lʼambiente si fa unico, i sensi si combinano; sapori, odori, luce e suoni con eleganza sfocano i loro confini. Unʼinvisibile fitta ed ampissima rete pervade tutto lo spazio, collegando mondi fino a quel momento distanti, fornendo risposte intelligenti alle richieste ancora inespresse degli utenti. La rete altera il luogo, definisce nuovi ritmi vitali e nuove modalità di movimento nello spazio. Il bar del futuro si configura come un luogo di incontro non convenzionale, trasformista, denso.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 71

SCENARI

Uno spazio emozionale, abilmente in grado di soddisfare i desideri degli uomini nei diversi momenti della giornata, di seguire con flessibilità i vissuti personali cangianti, incomunicabili attraverso gli schemi linguistici convenzionali. Spazio fisico e mondo digitale si fondono insieme, il confine tra cultura materiale ed immateriale perde di consistenza; si origina un ambiente dinamico, fluido, in cui tra pensiero ed atto lo scarto resta minimo.

È uno spazio ibrido in cui contaminazione ed interazione guidano il visitatore nello svolgere le sue quotidiane attività, insegnandogli come di ogni momento vada colto il profondo significato. Bar/bookshop/ufficio, gli ambienti non si definiscono nitidamente ed in ciascuno è possibile sentirsi bene come a casa. Il Bar del futuro è un ambiente smart, unʼopera sostenibile sia in termini etici, sia economici, che rispetta lʼambiente, la cultura e le differenziate peculiarità, facendo di queste non un limite allʼapproccio creativo, ma fonti generatrici di bellezza, di risparmio e di un pensiero diverso, nuovo. In anteprima a “FUTURBAR – The New Horeca Concept ", un’iniziativa speciale nell’ ambito di Host 2015, promossa da COMUFFICIO e Consorzio FIA,il mio percorso progettuale mostrerà al vasto pubblico di visitatori la sua consistenzae la forma concreta, viva..

Beesness 71


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 72

Promotore

Co-promotori

ASSOCIAZIONE

GAMMADONNA

EN

I

NI

’ IM

LE

E

DELL

G I O VA N I L E

SALONE PR

DITORIA FEMM

7 ° SALONE NAZIONALE DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE E GIOVANILE Con l’adesione del Presidente della Repubblica e sua medaglia di rappresentanza

Come sta cambiando l’Italia?

i modelli imprenditoriali emergenti

! e m m o s #tiriamole

Campus Luigi Einaudi Torino, 12 novembre 2015

Con il patrocinio di

In collaborazione con

Sponsor

www.gammadonna.it Il Salone GammaDonna è un progetto

#tiriamolesomme!


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 73

SPECIALE di Stefania Priolo

Start Up

un mondo in continua crescita, in vetrina anche molte eccellenze italiane Dalla piattaforma che moltiplica a livello esponenziale la visibilità di un brand all’artigianato 2.0, passando dal ventaglio inesauribile di nuove proposte, il mondo delle Start Up sembra in continua evoluzione e soprattutto in continua crescita. ʼargomento “Start Up” in genere, e poi i temi legati ad innovazione tecnologica, economia digitale ed idee di successo, richiamano inevitabilmente alla Silicon Valley ma negli ultimi tempi sembra che il processo evolutivo tenti immancabilmente di accorciare le distanze. Il 2014 è stato uno degli anni più proficui sotto molti punti di vista ed i dati nazionali del 2° trimestre 2015 diffusi dalle Camere di Commercio sulle Start Up innovative dimostrano un trend in assoluta crescita.

L

Ci sono anche le eccellenze italiane da 15 milioni di download, ed alcune “idee” sviluppate con successo, pronte davvero a conquistare il mondo perché rappresentano la giusta intuizione sul mercato del futuro e, in molti casi, la risposta più efficace alle nuove esigenze di aziende e consumatori. Unica nota dolente sul fronte nazionale sono gli investimenti, un capitolo che però, da unʼanalisi più dettagliata mostra come, anche qui, le cose stiano pian piano cambiando.

Beesness 73


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 74

SPECIALE Per il 2014 la ricerca mostra investimenti complessivi (sia da investitori istituzionali che da business angel, family office e venture incubator) in start up hi-tech pari a 118 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto al 2012, ma in flessione del 9% rispetto al 2013. Un dato che però necessita di alcune puntualizzazioni. Se è vero infatti che gli investimenti istituzionali si attestano a quota 63 milioni (in calo del 23% rispetto al 2013) si evidenzia un netto incremento del ruolo svolto dagli investimenti fatti da soggetti non istituzionali (acce le ratori, incubatori, business angel e family office). Un sostegno che nel 2014 è cresciuto del 17% e che, sfiorando i 55 milioni di euro, è arrivato a pesare quasi il 50% sul totale degli investimenti. Lʼiniziativa privata sta acquistando un ruolo significativo nel panorama delle start up italiane, dimostrandosi sempre più vicina ad un ecosistema ricco di iniziative di valore e capace di confrontarsi con lʼinnovazione mondiale. Un fronte che dimostra di avere ancora ampi margini di miglioramento, specie se paragonato agli altri paesi. LʼItalia con i suoi 118 milioni investe nelle start up hi- tech circa un ottavo rispetto a Francia e Germania ed un quinto rispetto al Regno Unito. Negli ultimi anni il vecchio continente, si è messo in evidenza con una carica di nuovi “unicorni”, oltre una decina dei quali in grado di superare il miliardo di dollari di valutazione. Anche in Italia la febbre da Start Up ha messo in vetrina vere e proprie eccellenze in grado di trovare un posto di tutto rispetto nelle migliori classifiche e nella scelta di molti finanziatori. È del mese di luglio la chiusura del secondo aumento di capitale di oltre 470mila euro per la start up italiana Buzzoole, unʼoperazione che va ad aggiungersi ad un precedente aumento di capitale per un finanziamento di equity per oltre 770mila euro. Grazie a queste operazioni Buzzoole, che ha chiuso il primo semestre del

2015 con circa 500.000 euro di fatturato, potenzierà le attività di ricerca e sviluppo. Rafforzerà inoltre la divisione commerciale per raggiungere i 1.000 clienti e puntare sul mercato europeo e americano entro il 2016. Ma qual è lʼidea vincente che ha fatto di Buzzoole una start up di successo? Fondata nel settembre 2013 da Fabrizio Perrone, Gennaro Varriale, Luca Pignataro e Luca Camillo è la startup innovativa incubata da Digital Magics che ha sviluppato la prima piattaforma italiana che permette alle imprese di generare passaparola online. Buzzoole ha lanciato anche Finder, il motore di ricerca che permette di trovare gli influencer grazie a specifiche ricerche, da un bacino di oltre 2 miliardi di utenti in tutto il mondo. Uno degli aspetti più vantaggiosi è inoltre che lʼazienda, tramite brands.buzzoole.com, potrà sapere in anticipo la performance prevista per la campagna. Lʼalgoritmo selezionerà poi gli influencers più adatti per promuovere il brand tramite blog e canali social. Un “potenziale virale” da utilizzare a vantaggio delle imprese la cui importanza non è sfuggita ai finanziatori. “Siamo felicissimi di aver ottenuto questo round di finanziamento che per noi rappresenta un altro passo importante del nostro percorso di crescita – ha dichiarato Fabrizio Perrone, fondatore e CEO di Buzzoole - Vogliamo diventare nei prossimi mesi una realtà a livello internazionale per i brand e le agenzie di PR e comunicazione in Europa e negli Stati Uniti”. La start Up made in Napoli punterà sullʼinternazionalizzazione con lʼapertura di due sedi a Londra e New York entro il 2016, dopo aver già cominciato questʼanno a lavorare con campagne di buzz marketing per il mercato USA, UK, Francia ed Est Europa.

La start up Buzzoole, che ha chiuso il primo semestre con circa 500.000 Euro di produzione, potenzierà le attività di ricerca e sviluppo e rafforzerà la divisione commerciale. Buzzoole è la prima piattaforma italiana di IEO

74 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 75

START UP Buzzoole è la prima piattaforma italiana di IEO (Influence Engine Optimization) che ottimizza la presenza online degli utenti. Grazie all’algoritmo proprietario sviluppato, Buzzoole permette sia a grandi operatori industriali che a piccole e medie imprese, italiani e internazionali, di identificare qualitativamente gli influencer del proprio mercato, e di generare passaparola su prodotti e servizi attraverso i trendsetter individuati, remunerandoli con offerte dedicate come sconti, test di prodotti e inviti esclusivi. Fabrizio Perrone, cofondatore e CEO di Buzzoole

Ma le eccellenze sul panorama italiano sono moltissime. A finire sotto i riflettori negli ultimi tempi il progetto del 25enne di Manfredonia Vincenzo Colucci, una App per mettere in ordine i contenuti dello smartphone nelle diverse categorie. Smart Launcher, 15 milioni di download per la versione gratuita e 200mila per quella avanzata, viene celebrato da Google con un video, che si chiude con lo slogan “il prodotto made in Manfredonia più esportato al mondo”. Vincenzo Colucci, fondatore di Smart Launcher Ma molte sono le idee che hanno conquistato lʼosservatorio internazionale. Cʼè Pathflow, un servizio per studiare il movimento dei clienti allʼinterno dei negozi tramite telecamere di sorveglianza. I dati vengono incrociati con quelli delle vendite dei registri di cassa per tracciare un profilo di comportamento dei consumatori. Non è ancora disponibile sul mercato, ma è in prova in alcuni negozi. Sullo stesso tema BeMyEye del milanese 41enne Gianluca Petrelli che ha raccolto 2,8 milioni di dollari Capital Ventures, RedSeed Ventures, Pietro De Nardis e 360 Capital Partners per un idea in cui i retailer dei negozi possono assumere persone che si trasformano in “mistery shopper” per controllare lʼoperato dei negozianti o la presenza di un tipo di prodotto o servizio. Presente in Italia, Francia, Germania e Regno Unito, permette alle aziende unʼopportunità di verifica molto più veloce e reale, e a chi scarica la app (e si presta per le verifiche) di guadagnare qualche euro. Gianluca Petrelli, fondatore di BeMyEye

Beesness 75


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 76

SPECIALE C’è poi chi coniuga il concetto di start up con la solidarietà. Hi tech e conoscenza si trasformano in una start up che offre un prodottola cui sostenibilità è accessibile anche ai più poveri tra i poveri.

LEDsafari è una startup sociale che si propone di insegnare la tecnologia solare nelle scuole, integrando pedagogia,m anualitài nnovativa e formazione pratica per la creazione di una lampada a LED solare. Per maggiori informazioni su Led Safari, i programmi e dove opera attualmente: http://ledsafari.com/ Pagina Facebook: https://www.facebook.com/LEDsafari È lʼidea vincitrice dellʼEit Change Award, il concorso organizzato dallʼIstituto Europeo di Tecnologia e Innovazione e arriva dal 27enne Govinda Upadhyay, indiano trapiantato in Svizzera. 1,6 milioni di persone al mondo non hanno la possibilità di accedere allʼelettricità: la risposta lʼha trovata la start up Led Safari e costa appena 5 dollari. Si tratta di una lampada solare innovativa. Per costruirla bastano un pannello solare, un interruttore, un Led, una batteria al litio ed un filo. I suoi punti di forza sono lʼutilizzo della sola energia solare e la realizzazione con materiali economici reperibili anche nei paesi in via di sviluppo. E dalla sede di Losanna, grazie ad alcune Ong, Led Safari ha raggiunto lʼAfrica per insegnare ai futuri nuovi imprenditori come realizzare questo particolare ed innovativo prodotto che potranno poi comporre secondo il proprio design ma che soprattutto potranno riparare in loco in caso di guasto. Govinda Upadhyay e gruppo per Led Safari

76 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 77

CROWDFUNDING di Stefania Priolo

Avere un idea vincente, e non poterla finanziare. Non tutti infatti, nel mondo delle Start Up hanno i fondi necessari per lanciare le proprie imprese e raggiungere quegli obiettivi (ricerca, produzione, accesso al mercato) necessari per il decollo. Ecco allora che una delle opzione sempre più gettonata è quella del Crowdfunding. È un tipo di finanziamento collettivo da parte di finanziatori non istituzionali che credendo in un particolare tipo di iniziativa concedono un contributo in denaro al fine di trarne beneficio, in un ritorno economico o semplicemente nel piacere di aver contribuito allo sviluppo di un progetto. Progetto della ricostruzione della Città della Scienza Un fenomeno che negli ultimi anni ha visto unʼascesa irrefrenabile, quello del crowdfunding. Si può riferire a iniziative di qualsiasi genere. È possibile sostenere idee o aziende emergenti, contribuire allʼaiuto in occasione di tragedie umanitarie, sostenere arte e beni culturali, imprenditoria innovativa o ricerca scientifica. È una nuova tendenza che abbatte le tradizionali barriere dellʼinvestimento finanziario, è lʼopzione che fa la differenza ogni anno per circa mezzo milione di progetti europei che altrimenti non riceverebbero mai i fondi per vedere la luce. Uno tra i primi a celebrare la notorietà di questa nuova tendenza di finanziamento è stato Barack Obama, pagando parte della sua campagna elettorale per la presidenza con i soldi donati dai suoi elettori, i quali erano i primi portatori di interesse. Ma come fare ad utilizzare questo strumento? È sufficiente accedere alle cosiddette “piattaforme di crowdfunding”, siti web che facilitano lʼincontro tra la domanda di finanziamenti da parte di chi promuove dei progetti e lʼofferta di denaro da parte degli utenti. E il web è ricco di proposte. Ci sono le piattaforme generaliste, che raccolgono progetti di ogni area di interesse, e quelle verticali (o tematiche), specializzate in progetti di particolari settori. Tramite queste piattaforme è possibile chiedere il sostegno degli utenti la cui risposta in alcuni casi è davvero sorprendente. In Italia, una delle campagne di crowdfunding che ha raccolto più adesioni è stata quella per la ricostruzione della Città della Scienza, il polo scientifico di Napoli distrutto da un incendio doloso a marzo 2013, che ha raccolto oltre un milione di euro. Cʼè poi la possibilità di utilizzare lo strumento dell'equity crowdfunding, una modalità di finanziamento che consente a società non quotate di raccogliere risorse finanziarie dal pubblico a fronte di quote azionarie. Si parla di “equity-based crowdfunding” quando con lʼinvestimento on-line si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione in una società: in tal caso, la “ricompensa” per il finanziamento è rappresentata dal complesso di diritti patrimoniali e amministrativi che derivano dalla partecipazione nellʼimpresa.

Il canale utilizzato per pubblicizzare i progetti è in primo luogo il web: il potenziale di questo strumento è altissimo. Qualche mese fa lʼannuncio del lancio anche in Italia di Kickstarter, la più grande piattaforma al mondo di crowdfunding, un colosso che ha raccolto finanziamenti per quasi due miliardi di dollari in meno di sei anni di attività. Nasce nel 2009, 8,8 milioni di persone hanno investito circa 1,6 miliardi di euro per dare vita a più di 86mila progetti creativi. LʼItalia è il tredicesimo paese in cui Kickstarter viene lanciato, dopo Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Danimarca, Norvegia, Svezia, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda con un futuro anche in anche in Austria, Belgio, Lussemburgo e Svizzera. Ogni ideatore di un progetto definisce il proprio obiettivo di finanziamento e i termini di scadenza. Se alle persone il progetto piace, possono finanziarlo per far sì che venga realizzato. Il lancio in Italia ha invitato alla partecipazione tutti gli innovatori, artisti, creativi, giovani imprenditori. 15 le diverse categorie a disposizione. Una possibilità che potrebbe risultare davvero interessante per trovare le risorse per il proprio progetto, per la propria start up, per il proprio business.

Beesness 77


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 78

SPECIALE

Ma nel mondo delle start up c’è anche chi è in grado di ribaltare completamente concetti tradizionali. È il caso di Makerland, un’idea che mette in relazione diretta i nuovi artigiani 2.0 ed il mondo dei consumatori reali.

È un vero e proprio punto vendita (la sede del primo store è a Monza), partner del progetto sono Talent Garden, network internazionale di spazi di co-working focalizzati sul digitale, Auchan, Gallerie Auchan, Opendot e Sharazad. Makerland, infatti, è uno spazio dove scoprire la realtà del making e utilizzare le sue nuove tecnologie, oltre a poter acquistare kit, schede elettroniche, stampanti 3D, oggetti da personalizzare e prodotti di aziende con alto contenuto DIY (“do it yourself”), tutti strumenti che abilitano allʼinvenzione e alla creazione. La grossa novità è riassunta nelle parole di Gabriele Ronchini Co-Founder ed Executive Director di Digital Magics. “Lanciarsi in una iniziativa del genere significa andare in controtendenza: oggi agli artigiani vien detto di andare su internet e fare e-commerce. Makerland cambia completamente la visione del fare. Questo store può essere un aiuto soprattutto per chi vuol vivere questa esperienza come un momento di contatto con la clientela e di visibilità”.

78 Beesness

E sempre da Digital Magics arriva una proposta dedicata a chi pensa che il proprio progetto meriti di accedere allʼimpero dei futuri “unicorni”. Si tratta di un corso per Digital Startupper con tanto di premio allʼinnovazione. Si svolgerà allʼUniversità Cattolica di Milano e sarà promosso da Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (Almed) insieme a Digital Magics, venture incubator di start up innovative digitali quotato in Borsa, e a Talent Garden. Il corso vuole essere un collettore di energie creative e produttive nellʼambito delle startup italiane e intende supportare i partecipanti per inserirli allʼinterno degli incubatori e degli ambienti di co-working più adatti rispetto alle loro vocazioni ed esigenze. Lʼidea migliore emersa dal corso avrà la possibilità di essere valorizzata ed eventualmente supportata con un processo di incubazione allʼinterno di Digital Magics. Il secondo e il terzo progetto meglio classificato verranno segnalati ad altre realtà dellʼecosistema digitale italiano per un loro futuro inserimento produttivo.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 79

START UP di Stefania Priolo

Tutti i dati delle Start Up, svelati dalle Camere di Commercio nel secondo trimestre del 2015 Il cruscotto di indicatori statistici diffuso nel secondo trimestre 2015 da Info Camere svela la situazione italiana del mondo delle Start up innovative regione per regione e nelle diverse province A fine giugno 2015 il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese (ai sensi del decreto legge 179/2012), è pari a 4.248, in aumento di 537 unità rispetto alla fine di marzo (+14,5%). Le startup rappresentano lo 0,28% del milione e mezzo di società di capitali italiane. Dal punto di vista settoriale, il 72,7% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese. In particolare prevalgono la produzione software e consulenza informatica (29,9%), le attività di R&S (15,9%), le attività dei servizi dʼinformazione (8,3%). Il 18,5% opera nei settori dellʼindustria in senso stretto (fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici col 3,8%, fabbricazione di macchinari col 3,3% e fabbricazione di apparecchiature elettriche 2,3%), il 4,1% nel commercio. Le startup con una compagine societaria a prevalenza giovanile (under 35) sono 1.005, il 23,7% del totale,

una quota pari a tre volte e mezzo quella delle società di capitali giovanili (6,7%). Le società in cui almeno un giovane è presente nella compagine societaria sono 1.724 (40,6% del totale startup, contro un rapporto del 13,8% se si considerano le società di capitali con presenza giovanile). In valore assoluto la Lombardia è la regione che ospita il numero maggiore di startup innovative: 918, pari al 21,6% del totale. Seguono lʼEmilia-Romagna con 501 (11,8%), il Lazio 416 (9,8%), il Veneto 323 (7,6%) e il Piemonte 296 (7%). In coda alla classifica, Basilicata con 25, Molise con 18 e Valle dʼAosta con 11 startup. In valore assoluto Milano è la provincia che ospita il numero maggiore di startup innovative: 607, pari al 14,3% del totale. Seguono Roma con 361 (8,5%), Torino 224 (5,3%), Bologna 137 (3,2%) e Napoli 124 (2,9%). Superano le 100 startup anche i territori di Modena, Firenze e Trento.

Dati Nazionali

Distribuzione e densità regionale - Classifica delle regioni Classifica 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

Regione Lombardia Emilia - Romagna Lazio Veneto Piemonte Toscana Campania Sicilia Marche Puglia Trentino - Alto Adige Sardegna Friuli - Venezia e Giulia Calabria Abruzzo Liguria Umbria Basilicata Molise Valle dʼAosta

Valore assoluto 918 501 416 323 296 257 246 187 182 172 146 123 119 102 83 69 54 25 18 11

% rapporto sul totale nazionale startup 21,61 11,79 9,79 7,60 6,97 6,05 5,79 4,40 4,28 4,05 3,44 2,90 2,80 2,40 1,95 1,62 1,27 0,59 0,42 0,26

% rapporto sul totale società di capitale della regione 0,29 0,46 0,16 0,28 0,41 0,26 0,17 0,22 0,48 0,22 0,81 0,37 0,51 0,33 0,26 0,22 0,27 0,25 0,28 0,49

Beesness 79


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 80

SFIDE di E.D.

Il bolide SCG 003C della Scuderia Cameron Glickenhaus di cui Autotecnica Motori ha realizzato il propulsore

Imprenditori in pole position Dietro ai successi nei campionati internazionali di motorsport batte spesso un cuore italiano. Intervista a Giovanni Delfino, titolare insieme a Renzo Federici di Autotecnica Motori, azienda leader da 40 anni nella ideazione e realizzazione di motori per macchine da corsa. arli di Made in Italy e pensi a moda, design, food, auto dalla linea inconfondibile... Ma trovi un'eccellenza italiana anche sotto al cofano, nel cuore di bolidi che vincono campionati internazionali di GranTurismo, Formula 2, Formula 3, Formula4, rally, salite e ancora... L'Italia che unisce velocità e potenza in cilindri e pistoni si chiama Autotecnica Motori, è a Casalmaggiore in provincia di Cremona. L'azienda è nata nel 1977 e dal 2008 è nelle mani di una nuova generazione di imprenditori: Giovanni Delfino e Renzo Federici, ottant'anni in due. Era curato da Autotecnica Motori, per esempio, il motore del recente debutto di Mick Schumacher in Formula 4. E Autotecnica Motori è stata scelta da Jim Glickenhaus, magnate americano appassionato di auto al punto da commissionarne una alla Pininfarina per il valore di 4 milioni di dollari. L'azienda lombarda di Casalmaggiore ha realizzato per il collezionista statunitense il propulsore della SCG003C, un prototipo da competizione presentato all'ultimo Salone di Ginevra.

P

80 Beesness

Giovanni, tu e Renzo avete rilevato nel 2008 dal papà di Renzo e dal suo socio un'azienda già attiva da 30 anni. Questo vi ha messo al riparo da alcuni rischi che corrono le start up? Ci ha messo al riparo dal fatto di doverci creare un mercato e una credibilità da zero, che abbiamo invece acquisito dalla precedente gestione alla quale abbiamo chiesto di essere presente ancora per qualche anno. È anche vero però che l'acquisizione è stata fatta nel 2008, e questo non ci metteva al riparo da rischi conclamati per quel momento storico, l'inizio della crisi economica globale. Quando eri studente di ingegneria meccanica ti immaginavi già un futuro da imprenditore? No, come il 90 per cento degli ingegneri meccanici che si specializzano in motori a combustione interna immaginavo un futuro nelle grandi aziende automobilistiche. E in effetti a poco più di trent'anni eri ingegnere motorista in una delle più grandi del mondo, cosa ti ha spinto a uscirne? L'aver compreso che l'iter di una carriera in una grande azienda non sempre segue la meritocrazia.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 81

SFIDE

L’azienda di Casalmaggiore su 700 mq e il team con in primo piano da sinistra Giovanni Delfino e Renzo Federici Come avete reperito i capitali per partire? Esclusivamente dalle banche che fortunatamente ci hanno dato credito perché acquisivamo una realtà già credibile dal punto di vista finanziario. Tu e Renzo vi siete conosciuti in pista. Come vi suddividete i ruoli in azienda? Renzo è il re dell'officina, io mi occupo della direzione tecnica, del rapporto con fornitori e clienti, della gestione aziendale. Che cosa vi chiedono i clienti adesso? Niente di più di quello che stiamo facendo, sanno che cerchiamo di offrire un servizio sempre più completo. La richiesta non esplicita è, naturalmente, che i loro investimenti siano garantiti. Qual è il vostro risultato più importante? Essere attivi come siamo oggi, essere riusciti a consolidare gli investimenti e a farne di nuovi per crescere sempre di più. E la vostra prossima sfida? Espanderci sia in termini di spazi che di commesse, sia italiane che estere. Il sogno è che un giorno parlare di Autotecnica Motori voglia dire per tutti, utenti o meno del settore, parlare di un'eccellenza italiana conosciuta e riconosciuta. Quali sono gli ingredienti di una vittoria in pista? Con i regolamenti sempre più stringenti, vince chi capisce prima degli altri che cosa fa la differenza anche a livello tecnico. E in questo anche il budget a disposizione fa la sua parte. Perché è vero che il bravo pilota alla lunga emerge, ma è anche vero che chi gareggia con un team che permette di fare diversi test, provare diverse gomme e diversi assetti, insomma, che ha le risorse per assicurare più esperienza su pista, parte con una marcia in più. Un consiglio ai futuri imprenditori del car racing. La passione per questo sport è determinante per reggere ritmi e pressione e raggiungere traguardi importanti. Se non è così forte, meglio intraprendere in un altro settore.

CARTA DI IDENTITÀ Autotecnica Motori segue e coordina tutte le attività che vanno dall'ideazione del motore all'assistenza in pista per privati, team, case automobilistiche. Fornisce soluzioni personalizzate e su misura per le esigenze di ciascun cliente. Copre il panorama completo di campionati mondiali, europei ed italiani, sia su pista che nei rally.

Per citarne alcuni: > FIA WTCC (World Touring Car Championship) > FIA ETCC (European Touring Car Championship) > FIA GT (Gran Touring) > FORMULA 3 Italia ed Europa > Formula Abarth > CER (Campionato Europeo Rally) > IRC (Intercontinental Rally Challenge) > CITE (Campionato Italiano Turismo Endurance) > SUPERSTARS (Serie Italiana ed International Series) > VLN ADAC > CIR (Campionato Italiano Rally)

Tra i clienti: > ALFA CORSE > ALFA ROMEO > BMW ITALIA > FERRARI DRIVER ACADEMY > FIAT > ABARTH > MUGEN HONDA > NTECHNOLOGY > TATUUS

Contatti: www.autotecnicamotori.it

Beesness 81


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 82

EVENTI la Redazione

L’ecosistema di Business per i Marchi Lifestyle l 7 e 8 Ottobre Milano diventa capitale delle strategie per i marchi lifestyle, ovvero i brand di settori fashion, food&beverage, living che puntano a valorizzare le connessioni emotive con i clienti. BRANDY è l'evento di assoluta novità nel panorama italiano che propone a manager e imprenditori di aziende brand, retailer e altri player un programma di oltre 30 relatori d'eccezione e ampie opportunità di networking in un'area business dedicata. Il focus riguarda il ventaglio di attività che vanno dal brand design al channel design per dare più efficienza ed efficacia al rapporto con il mercato finale. Si parlerà quindi di scenari e prospettive per i brand, politiche di branding, dinamiche omni-channel, evoluzione del retail, ingaggio ed esperienza del cliente e molto altro. I relatori includono numeri uno di brand operanti in Italia tra cui Fabio Degli Esposti di Nespresso Italiana, Marco Palmieri di Piquadro, Carlo Urbinati di FOSCARINI, Matteo Alessi di Alessi, Paolo Denti di THUN. I temi di omni-canalità, e-commerce e digital saranno sviluppati anche da figure di brand e player quali Twin-Set, Elisabetta Franchi, vente-privee, LOVEThESIGN. Attenzione a come cambia il retail con prospettive da parte di Coin Excelsior, Tiger, OVS, docenti universitari senza dimenticare l'importanza dell'esperienza del cliente con voci quali EcorNaturasì e MSC Crociere. Da segnalare anche la presenza tra i relatori nel giorno 7 di Luca Solca, Managing Director, Sector Head Global Luxury Goods in Exane BNP Paribas, mentre una sessione del giorno 8 affronta le dinamiche che riguardano i brand aggregati in portafogli più ampi,

I

con speaker tra cui Andrea Ottaviano (L Capital Advisory) e Enrico Mambelli di Iconix Brand New York. Tra i media partner di BRANDY figurano Beesness, FASHION Magazine, Il Quotidiano Immobiliare e Technopolis. Numerose aziende partecipano in qualità di partner, sponsor ed exhibitor dell'evento, tra cui la società di consulenza Value Lab. BRANDY si propone come ecosistema di business per i marchi lifestyle in grado di fornire indicazioni e relazioni per mettere a punto le proprie strategie in una fase di profonde trasformazioni del contesto. Tra le caratteristiche distintive di BRANDY da sottolineare la vocazione alle contaminazioni intersettoriali e un'inclinazione a recuperare una visione d'insieme delle attività che vanno dal brand design attraverso il channel design fino al cliente finale. Questo è funzionale ad ottenere maggiori gradi di coerenza ed autenticità per i brand, diventate sempre più importanti nell'arena competitiva. BRANDY si svolgerà il 7 e 8 Ottobre 2015 negli East End Studios di Via Mecenate a Milano in un'area di oltre 1.500 mq appositamente concepita. L'evento è ideato e organizzato da Quintegia, società che da oltre dieci anni organizza il principale evento b2b in Europa per gli operatori del marketing e distribuzione automotive. Per manager e imprenditori di aziende brand (inclusi brand della distribuzione) è prevista una partecipazione gratuita previo invito/accredito da richiedersi agli organizzatori, mentre per i player ovvero fornitori di soluzioni per i brand è prevista una quota di partecipazione. Il programma completo di BRANDY e altre informazioni per partecipare si trovano nel sito www.brandyspace.com.

Gli sponsor e i partner dell’edizione di Brandy di ottobre

82 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 83

RAPPRESENTI UN BRAND?

SEI UN PLA PLAYER AYER Y O UN RET TAILER? A RETAILER?

SEI UN GIORNALIST TA? A GIORNALISTA?


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.19 Pagina 84

EVENTI la Redazione

Antonio Fossati e un’immagine della passata edizione del Salone Franchising Milano

Antonio Fossati: le novità in vista del 30° Salone Franchising Milano, 23-26 ottobre ottor Fossati, quali elementi di novità emergono da questa edizione del Salone del Franchising? Il Salone Franchising Milano è un ottimo palcoscenico per leggere come sta cambiando il franchising in Italia, ciò che noi leggiamo sono alcuni elementi come i settori. Il settore che è in crescita è sicuramente il Food e la Ristorazione, che al Salone Franchising Milano pesa circa per un terzo degli espositori. Tenete conto che questo dato si è quasi raddoppiato negli ultimi quattro anni e quindi segna anche le capacità del Made in Italy di tarare un format che è sempre mancato. Un secondo settore che sta ritornando è l'abbigliamento e gli accessori, anche questo peserà circa il 25% degli espositori. La seconda chiave di lettura è invece un grande dinamismo sull'estero: non solo le grandi aziende Franchisor

D

vanno all'estero, ma anche le medio-piccole. È possibile avere una visibilità di quali sono i paesi target di queste aziende: sta crescendo molto l'Asia, sono un pò in flessione invece gli Emirati e quindi il Middle-East, mentre gli Stati Uniti sono in crescita. Particolare attenzione va data ai Paesi con dazi d'importazione molto forti, quindi molti franchisor si organizzano in partnership locale per poi produrre i loro prodotti sulle singole nazioni. Trentesima edizione, data anticipata, quali novità per questa edizione? Quest'anno il Salone Franchising Milano si terrà dal 23 al 26 di Ottobre; l'abbiamo anticipato perchè quest'anno il Salone compie 30 anni: è infatti nato nel 1985 e creiamo un'edizione speciale in concomitanza con EXPO e HOST. Quindi i nostri visitatori hanno la possibilità di visitare HOST con lo stesso biglietto.

CODICE PROMOZIONE BETHEBOSS PER INGRESSO AGEVOLATO AL SALONE FRANCHISING MILANO

BeTheBoss è uno dei pochissimi media che ha ottenuto un Codice Promozione per garantire ai suoi utenti uno sconto sul biglietto della fiera. Per i lettori di Beesness è possibile accedere al Codice Promozione BeTheBoss: l'ingresso giornaliero ti costerà solo Euro 15,00 (anzichè Euro 40,00): approfittane subito! Codice Promozione BeTheBoss: 5511445660 IL VISITATORE CHE RICEVE UN CODICE PROMOZIONE dovrà: 1. collegarsi al sito: http://www.salonefranchisingmilano.com/it/info-per-i-visitatori/prevendita-e-preregistrazione.html 2. scegliere se pre-acquistare il biglietto evitando la fila alla cassa ed avendo accesso diretto in manifestazione, oppure se pre-registrarsi pagando e ritirando il titolo di ingresso alle casse. 3. inserire il Codice promozione nell’apposita casella del form di registrazione prescelto; alla fine della registrazione potrà scaricare e stampare il titolo di ingresso a Euro 15,00

84 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 30/09/15 08.57 Pagina 85


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.20 Pagina 86

EVENTI di Marina Norzi

LA PROSSIMA EDIZIONE DI HOST 2015 SI PREANNUNCIA CON NUMERI RECORD: un evento imperdibile nelle filiere simbolo dell'ospitalità professionale! Milano capitale mondiale del food e dell'ospitalità In quest'anno così cruciale per Milano e l'Italia, si svolgerà da venerdì 23 a martedì 27 ottobre presso Fiera Milano a Rho, Host 2015, fiera leader mondiale per le filiere Ho.Re.Ca., foodservice, retail, GDO e hôtellerie. La International Hospitality Exhibition si svolgerà a pochi metri di distanza dal sito EXPO, e grazie al suo ruolo di manifestazione di riferimento mondiale per lʼaccoglienza professionale, rappresenta il complemento ideale dellʼappuntamento, che in questi sei mesi sta facendo di Milano la capitale del food. Opportunità che non è sfuggita neppure al Salone del Franchising, che giunto alla sua trentesima edizione, si svolgerà dal 23 al 26 ottobre nel complesso di Rho-Pero, puntando proprio sullʼeffetto congiunto di Expo e Host, per incrementare la propria visibilità e affluenza. Il franchising infatti, dopo anni di sostanziale tenuta, registra una crescita, trainata proprio dal food, che fa segnare un +6% rispetto allʼanno precedente.

I numeri di Host Sono già 1.748, con previsione di superare quota 1.900, il 38% dei quali esteri, gli espositori che hanno scelto la biennale milanese per presentare al mondo le loro novità. Germania, Francia, Spagna, USA e Svizzera i Paesi più rappresentati, con folte delegazioni dalle economie più dinamiche. Incontreranno 135 mila professionals e 1.500 top buyer profilati da 60 Paesi, oltre a missioni incoming da promettenti mercati in collaborazione con ICE-Agenzia per la promozione all'estero e

86 Beesness

l'internazionalizzazione delle imprese italiane, in un contesto arricchito da un fitto palinsesto di eventi. La manifestazione si svolgerà in un'area espositiva che comprende ben 14 padiglioni, +2 rispetto allʼedizione 2013 per una crescita del +12% nei mq occupati e che si esprime in un concetto espositivo unico, organizzato in tre macro-aree che raggruppano filiere affini e dedicate a: Ristorazione Professionale con Pane - Pasta-Pizza; Caffè - Tea con SIC - Salone Internazionale del Caffè, Bar-Macchine per caffè - Vending e Gelato Pasticceria; Arredo e Tavola. Tra le novità del percorso espositivosi segnala in particolare lʼexploit di SIC-Salone Internazionale del Caffè, che aumenta gli spazi espositivi del +40% proiettando su un livello ancorpiù globale il suo storico primato come riferimento internazionale per il comparto, mentre nel settore Bar e Macchine per caffè, collocato strategicamente in unʼunica macro-area con Caffè-The e GelatoPasticceria, si segnala uno spazio dedicato a un importante comparto in crescita, il Vending, un settore i cui confini si avvicinano sempre più al mondo dellʼHo.Re.Ca. Tante novità per un comparto che nella prossima edizione ha unʼoccasione da non perdere: Expo 2015 a pochi metri dai padiglioni di Host con un cluster interamente dedicato al caffè.

Un'agenda più ricca che mai di appuntamenti Questa edizione si presenta arricchita da un fitto calendario di incontri, workshop, seminari, presentazioni di dati e ricerche – ma anche esibizioni di


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.20 Pagina 87

EVENTI

Alcune immagini significative della scorsa edizione di Host, International Hospitality Exhibition

chef, maestri gelatieri e pasticceri, baristi nazionali e internazionali – organizzati in partnership con le più rappresentative Associazioni di categoria di ogni filiera e i più autorevoli analisti e consultant internazionali. Tra gli appuntamenti più significativi nella Ristorazione professionale, si conferma la partnership con Identità Golose, che questʼanno si declina nel progetto Identità Golose Future (Pad. 4, Ristorazione professionale): il più prestigioso momento dʼincontro in Italia per gli chef stellati internazionali. Attraverso 3 appuntamenti al giorno, 2 interpreti (un esperto e un cuoco), show- cooking e assaggi guideranno alla scoperta di macchinari, attrezzature, tecniche e nuove tecnologie, che insieme con nuovi ingredienti rinnoveranno le ricette della tradizione. Il settore Gelato e Pasticceria sarà animato da performance e competizioni di elevato contenuto tecnico e artistico a cui parteciperanno i migliori Maestri del gelato, cioccolato e pasticceria da ogni angolo del pianeta. Il mondo del Caffè, Bar e Vending vedrà protagonisti i principali stakeholder, baristi e trainer di tutto il mondo in eventi di grande portata internazionale che offriranno ai visitatori interessanti momenti di confronto. Due prestigiosi Award, ideati in collaborazione con POLI.design e con il patrocinio di ADI - Associazione Italiana per il Disegno Industriale: HOSThinking - A Design Award, che premia i format per lʼospitalità più originali, innovativi e sostenibili, e Host Smart Label, lo speciale riconoscimento per i prodotti e servizi a maggior contenuto di innovazione, completano e confermano Host come osservatorio privilegiato delle tendenze future e riferimento mondiale nel fare cultura di settore.

Note

Sono già 1.748, con previsione di superare quota 1.900, dei quali il 38% esteri, gli espositori che hanno scelto la International Hospitality Exhibition di Milano per presentare al mondo le loro novità. Germania, Francia, Spagna, USA e Svizzera i Paesi più rappresentati, con folte delegazioni dalle economie più dinamiche. Incontreranno 135 mila professionals e 1.500 top buyer provenienti da 60 Paesi.

Maggiori info su:

host.fieramilano.it

Beesness 87


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.20 Pagina 88

La tua ma teria materia prima è infinita e a costo zero.

’ecocompa ttatore LL’ecocompattatore ’ecocomp ’ Garby separa e riduce i rifiuti.

La domanda di rifiuti già separa separatiti è altissima.

Garby, l’ambiente.. y, guadagni tu e l’ambiente Diventa Concessionario Garb ecocompattatore separaa e riduce i rifiuti rifiuti,, Garby è più di un ecocompa ttatore che separ differenziata. enziata. Garby è il futuro della raccolta raccolta differ Si tra tratta aprendo il mercato mercato a tutti gli tta di un progetto che sta aprendo guadagnaree in modo sicuro e sostenibile. sostenibile. imprenditori che vogliono guadagnar innovativo differenziata che premia premia Garby è il sistema innova tivo di raccolta differenziata i cittadini e genera profitti sicuri per chi la gestisce. INVESTIMENTO LIMITATO LIMI TAATTO

AZIENDA CER CERTIFICATA TIFICA ATA ISO 9001:2008 - 115A ISO 14001:2004 - 043A

ZONA IN ESCLUSIVA ESCLUSIV LUSIVVA

SCRIVICI A

SCOPRI TUTTI I DETT DETTAGLI TA AGLI SU

info@garby.it info@garby.it

www.garby.it www.garby.it

SEGUICI SU

800.13.67.46

GUADAGNI IMMEDIATI IMMEDIA ATTI

Garb Garbyy Italia

SCOPRI INOLTRE INOLLTTRE TUTTI I DETT DETTAGLI TA AGLI DI D

www.compostaggiodomestico.it www.compostaggiodomestico.it

Questi rifiuti sono subito monetizzabili elevati. a valori elevati.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.20 Pagina 89


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.20 Pagina 90

Il real estate commerciale in un giornale. Scopri il primo giornale online italiano dedicato al settore dell’immobiliare commerciale, con tutte le operazioni concluse in Italia e all’estero le aperture, i report di mercato e i comunicati sul mondo degli shopping center. www.ilqi.it/retail-commercial

il Quotidiano Immobiliare

RETAIL & COMMERCIAL


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.26 Pagina 91

RECENSIONE la Redazione

Startup e venture capital Guida ai segreti di un rapporto ad alto potenziale Startup e Venture Capital è una guida pratica, chiara e dettagliata, che svela a nuove generazioni di imprenditori, startupper, avvocati e investitori i processi di venture capital per finanziare la nascita e lo sviluppo di attività economiche ad alto potenziale e redditività. Forti dei loro successi e di una esperienza ventennale, Brad Feld e Jason Mendelson, venture capitalist che hanno partecipato a centinaia di operazioni d'investimento, offrono una narrazione trasparente e di rara efficacia che descrive le strategie da mettere in campo nei processi di negoziazione e di raccolta di capitali d'investimento, analizzati sia dal punto di vista degli investitori sia da quello degli imprenditori, fornendo modelli ragionati di azione, nonché indicazioni pratiche sulla strutturazione di contratti equilibrati tanto in termini economici quanto di controllo della società. Il tutto con un approccio analitico, ma al tempo stesso accessibile a tutti, anche negli aspetti più tecnici. Un viaggio guidato nei processi di fundraising, uno strumento essenziale nella cassetta degli attrezzi di ogni startupper.

Brad Feld è investitore, venture capitalist e imprenditore dal 1987. Con un Master in Management Science al Massachussetts Institute of Technology, Brad è cofondatore e attuale managing director della società di venture capital Foundry Group e co-fondatore di TechStars, uno dei più noti acceleratori d'impresa negli Stati Uniti. È un noto blogger ("Feld Thoughts", "Startup Revolution", and "Ask the VC") e un topinfluencer. Jason Mendelson , avvocato e software engineer, è venture capitalist da oltre 15 anni. Co-fondatore di Foundry Group, già Managing Director del fondo di venture capital Mobius Venture Capital, è avvocato presso Cooley LLP, dove ha seguito operazioni d'investimento e acquisizioni per un valore complessivo di oltre 7 miliardi di dollari. Autori e curatori: Brad Feld , Jason Mendelson Contributi: Dick Costolo a pp. 240, 1 edizione 2014 - Prezzo: e 29,50 disponibile anche in: E-book (PDF) per PC, Mac, Tablet Franco Angeli Edizioni

Beesness 91


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.20 Pagina 92

Beesness n.4_2015 www.beesness.it Periodico di informazione trimestrale - Anno V n. 4 Ottobre/Dicembre 2015 Registrazione Tribunale di Milano n. 551 del 18.11.2011 Editore: BeTheBoss Italia S.r.l. (Silvio Zannoni, Giovanni Bonani) www.betheboss.it italia@betheboss.it Prezzo copia € 5,00 (presso lʼeditore) Abbonamento € 25,00 (4 numeri trimestrali)*

Il tuo magazine trimestrale d’informazione su franchising, retail e imprenditoria.

Direttore Responsabile: Giuseppe Bonani Stampa: JOLL GRAF S.r.l. Via E. Berlinguer 16 20030 Senago (Mi) Redazione

Beesness® Via San Gregorio, 53 20124 Milano (Italy) Tel. 02 6691693 info@beesness.it Direttore Editoriale Silvio Zannoni Contributors: Giovanni Bonani, Elena Delfino Francesca Mulas, Nicolò Boggian Stefania Priolo, Ugo Perugini Alessia Portelli, Simone Micheli Marina Norzi Contributing Fashion Editor: Patrizia Saolini (Retail Coach) Pubblicità: Alessia Portelli, Cristina Gini Grafica e impaginazione: AG&P S.n.c immagine e comunicazione Foto di Copertina Joseph Cardo per Cotril Lʼeditore non si assume alcuna responsabilità per le opinioni espresse dagli autori degli articoli, dei testi redazionali e pubblicitari pubblicati. A garanzia di riservatezza, lʼeditore BeTheBoss Italia, nel rispetto del Codice Privacy Dlgs 196/03, garantisce la massima cura dei dati forniti o in suo possesso, che non verranno comunicati a terzi, né verranno utilizzati per comunicazioni commerciali e fatto diritto, in ogni caso, per lʼinteressato, di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione ai sensi dellʼart. 7.

Beesness è un marchio registrato. *Abbonamenti attivi solo per lʼItalia.

92 Beesness

Disponibile anche su smartphone e tablet scaricando le app gratuite per dispositivi iOS e Android:

w w w . b e e s n e s s . i t


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.20 Pagina 93

Diventa imprenditore di te stesso!

Mettiti in proprio con il franchising BeTheBoss.it è il portale di riferimento nel settore del Franchising in Italia dal 2004, quando un gruppo di giovani imprenditori importa dagli USA un format di grande successo. Il network infatti, agli esordi di internet, nel 1996 in joint-venture con Monster.com, era già presente in diversi paesi. La casa madre newyorkese, MFV Expositions, da oltre 30 anni organizza eventi dedicati al franchising, i più famosi sono i saloni di New York, Messico e Londra. BeTheBoss Italia, titolare del marchio BeTheBoss.it, dal 2012 edita la rivista Beesness, dedicata a Franchising, Retail e Nuova Imprenditoria e dal 2014, ha lanciato l’evento Networking Cocktail, un nuovo format dedicato ai protagonisti dei settori Retail e Franchising. BeTheBoss.it rappresenta oggi in Italia la più autorevole piattaforma di incontro virtuale tra aziende Franchisor e potenziali Franchisee e in oltre 10 anni di attività ha aiutato tantissime persone a diventare imprenditori di successo.

Cosa aspetti, allora, fai il salto, diventa imprenditore di te stesso con BeTheBoss.it! Contatti: Tel. + 39 02 6691693 - Fax +39 02 87390944 - italia@BeTheBoss.it - www.BeTheBoss.it


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.20 Pagina 94

IIll fr anchising AR TURO P franchising ARTURO PASQUINUCCI imprenditori ASQUINUCCI si rrivolge ivolge ad impr enditori o pot potenziali enziali impr enditori per ll’elevato ’elev e ato vvalore imprenditori alore agg aggiunto iunto ed una fformula ormula ccommerciale ommerciale vinc ente da oltr vincente oltre e 15 anni.145 A Anni nni di aattività ttività ed esper esperienza ienza nel sett settore ore della ta vola, del rregalo tavola, egalo e della cucina ccon on una passione per il la lavoro voro che si tr amanda da 5 gener azioni.Nel 1999 apr e il pr imo st ore pilota tramanda generazioni.Nel apre primo store AR TURO P ASQUINUCCI in fr anchsing e 9 mesi dopo apr e il pr imo pun to ARTURO PASQUINUCCI franchsing apre primo punto IMMEDIA SI INVESTIMENTI-REDDITIVIT INVESTIMENTI REDDITIVITTA’ IMMEDI IA ATAvvendita endita in fr anchsing.BASSI franchsing.BASSI INVESTIMENTI-REDDITIVITA’ IMMEDIATAAZZERAMENTO RISCHI C ONDIZIONI C ONTRAT TUALI UNICHECONDIZIONI CONTRATTUALI UNICHE-AZZERAMENTO TATA sono solo alcuni dei pun MAGAZZINO TESTATA punti M AGAZZINO e una FORMULA TEST ti ARTURO PASQUINUCCI. di fforza orza della AR TURO P ASQUINUCCI. Oltre BRAND qualificati ti ccon on un un’offerta ’offerta pr prezzi ezzi imba imbattibili. ttibili. Oltr e 169 ffornitori ornitori e BR AND qualifica

Dalla ns ns.. passione e da un tteam eam di esper esperti ti nel sett settore, ore, nasc nasce e il fr franchising anchising su misur misuraa AR ARTURO TURO P PASQUINUCCI, ASQUINUCCI, una fformula ormula ttestata estata g già ià su 51 pun punti ti vvendita endita tr traa cui anche 12 nego negozi zi dir diretti, etti, le cui car caratteristiche atteristiche vvengono engono miglior migliorate ate ed agg aggiornate iornate ccostantemente ostantemente prezzi imbattibili; assortimenti incredibili per gar garantire antire il suc successo cesso dell dell’attività.Qualità; ’attività.Qualità; pr ezzi imba ttibili; assor timenti incr edibili servizio caratteristiche imprescindibili successo. e ser vizio sono per noi car atteristiche impr escindibili per il suc cesso. COSA SERVE: guadagnare mettersi giocoù urbani nare e mett C OSA SER VE: --Voglia Voglia di guadag ersi in g iocoù - Ubicazione in ccentri bani entri ur utenza od ccentri entri ccommerciali ommerciali - bacino di ut enza tr imario e sec ondario di min. 20.000 traa pr primario secondario abitan ti- super ficie pun to vvendita endita tr .- IInvestimento nvestimento tr abitantisuperficie punto traa 70 e 150 mq mq.traa € 10.000 ed € 40.000 a sec onda delle dimensioni e degli ar redi. seconda arredi.


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.20 Pagina 95

OPPORTUNITA’ BeTheBoss

Aste RE Franchising immobiliare Aste RE, con punti operativi in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Umbria e Sicilia, offre l'opportunità a nuovi imprenditori di operare da professionisti nell'ambito delle aste immobiliari, utilizzando il know-how e l'esperienza maturata nel corso degli anni, beneficiando dei servizi nonché dei vantaggi del gruppo... Per maggiori info: www.betheboss.it

Coffee Fruit Franchising Juice Bar Coffee Fruit nasce con un obiettivo. Deliziare gli amanti del caffè italiano e migliorare lo stile di vita delle persone tramite un'alimentazione sana e naturale. La forza del take- away per affrontare i ritmi lavorativi del mondo di oggi. In tutto il mondo il numero dei Juice Bar è in continua crescita, beneficiando sia della crescente attenzione al wellness che del notevole gradimento riscosso dalle diverse preparazioni a base di frutta fresca di stagione...

bIOebimbo Franchising negozi bio per bimbi e mamme bIOebimbo è uno store che soddisfa le esigenze della mamma e del bambino nei primi e più importanti anni del suo sviluppo. Una risposta a 360° che coinvolge tutti i settori: abbigliamento bambino-premaman-allattamento, alimentazione, giocattoli, accessori, cosmesi, arredamento; tutti con un denominatore comune: BIOLOGICO e SOSTENIBILE...

Per maggiori info: www.betheboss.it

Capitan Nebbia Franchising sicurezza Ciao, sono Orazio e voglio parlarti di libertà! Se ti sei soffermato su questa opportunità è perché abbiamo molte cose in comune. Siamo due imprenditori, amiamo la libertà in tutti i sensi e siamo attratti dai prodotti ed i servizi per la sicurezza. La sicurezza, un argomento oggi molto delicato. Viviamo in un mondo sempre meno sicuro e di conseguenza meno libero... Per maggiori info: www.betheboss.it

Department Fashion Franchising abbigliamento Department Fashionì è nato con l'obiettivo di creare un network retail distributore di marchi in esclusiva, atto a dare la possibilità di potenziare il fatturato dei singoli punti vendita dei partners associati, col minor rischio per il proprio business. La formula distributiva dei retail è caratterizzata prevalentemente dal sistema del pronto moda, organizzato per arrivi settimanali. Suddividendo inoltre la domanda per brand differenziati in stile e target di riferimento, si incrementa la potenzialità e l'offerta del punto vendita...

Per maggiori info: www.betheboss.it

Per maggiori info: www.betheboss.it

Beesness 95


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.21 Pagina 96

OPPORTUNITA’ BeTheBoss

Friking Franchising magliette e accessori, t-shirt Negozi di magliette e accessori personalizzati. Friking é un modello di Franchising Low Cost, con il rendimiento più alto del mercato. Il nostro concept è semplice: magliette e accessori personalizzati con illustrazioni dei migliori artisti internazionali e sempre con un tocco umoristico o un forte impatto visivo... Per maggiori info: www.betheboss.it

Games Time franchising videogiochi La passione per il mondo dei Videogames e una profonda conoscenza del mercato hanno dato il via a una nuova generazione di negozi a marchio Games Time. Il format prevede, con un accessibile investimento, la realizzazione di un punto vendita elegante, performante e ricco di articoli che una boutique dell'intrattenimento deve avere. Il prodotto Games Time trova una perfetta collocazione in uno spazio ampio e ben organizzato...

Per maggiori info: www.betheboss.it

OroBlu point Franchising acqua

OverPlus Franchising scommesse

Il business delle case dell'acqua è quintuplicato nell'ultimo periodo. I vantaggi che si offrono a fronte del modestissimo prezzo di vendita dell'acqua sono innumerevoli, dalla garanzia di un controllo sicuro, al vantaggio sociale del prodotto a km 0, fino alla riduzione dell'uso del PET. Ti offriamo una soluzione sicura ed ecologica. Con un modesto investimento, potrai entrare in un mercato in fortissima crescita, dalle prospettive economiche...

OverPlus è un marchio del gruppo Fivebet & Vincitù S.r.l. in collaborazione con la società Poker & Bet S.r.l., operante nel settore delle scommesse. La leadership acquisita dal gruppo, grazie alla consolidata rete di collaborazione con numerosi Bar - Edicole - Tabaccherie e centinaia di sale operanti sia con il gioco al banco sia con il gioco telematico, consente di offrire al cliente finale, nella piena trasparenza e legalità... Per maggiori info: www.betheboss.it

Per maggiori info: www.betheboss.it

Lavanda di Venzone Franchising cosmetica, saponeria etc. Lavanda di Venzone conta oggi 10 punti vendita diretti e 79 tra franchising ed angoli viola. L'attività di Lavanda di Venzone si sviluppa, attraverso la vendita di più di mille articoli a base di lavanda, dalla saponeria alla cosmetica, prodotti della cura per la bellezza del viso e corpo, candele profumate, complementi d'arredo, oggettistica, bomboniere, articoli da regalo, ceramiche e prelibatezze e sopratutto piante della lavanda... Per maggiori info: www.betheboss.it

RisparmioStampa Franchising cartucce Dal 1991 nel mercato dei consumabili da stampa (cartucce, toner, ecc.) e dei servizi connessi, dal 2011 come franchising. I Professionisti dinamici, con una mente giovane e vivace, sempre alla ricerca di nuovi stimoli, di nuove sfide, di nuovi traguardi da raggiungere e superare. Coloro a cui piace il proprio lavoro e gli piace farlo bene. Per maggiori info: www.betheboss.it

SOS Sartoria Rapida Franchising sartorie

Urban Fitness Franchising fitness

SOS Sartoria Rapida è un brand di sartorie in franchising dall'immagine moderna e accattivante. Nei nostri punti vendita il cliente viene accolto con particolare cura ed attenzione fin dal primo ingresso. Il concept evolve il vecchio modo di fare sartoria, relegata nelle abitazioni delle sarte oppure in laboratori obsoleti, in un modello di business efficiente e più adatto al mercato attuale... Per maggiori info: www.betheboss.it

URBAN FITNESS in forma in 20 minuti CHEFORMA srl, società Italiana che opera da diversi anni nel settore del fitness professionale, porta in ITALIA la vera EVOLUZIONE DEL FITNESS. Il METODO Urban Fitness EMS è un modo innovativo di concepire lʼallenamento in palestra. In 20 minuti di lavoro è come fare 4 ore di palestra... Per maggiori info: www.betheboss.it

96 Beesness


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.21 Pagina 97


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.21 Pagina 98


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.21 Pagina 99

IN PARTNERSHIP WITH:

Under the patronage of H.H. Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Vice President and Prime Minister of the UAE and Ruler of Dubai

THE 2016 CONGRESS IN DUBAI WILL FOCUS ON ATTRACTING AND ENGAGING WITH CUSTOMERS IN THE NEXT GENERATION FIVE STAR SPONSORS *****

BOOK YOUR PLACE TODAY TO BE A PART OF THIS INDUSTRY-LEADING EVENT. THE EARLYBIRD RATE EXPIRES FRIDAY 30 OCTOBER. MEDIA PARTNER

www.worldretailcongress.com


4_Beesness 2015_JG_Layout 1 25/09/15 17.21 Pagina 100

PRESTAZIONI CONSOLIDATE RILASSATI. IL MODELLO COMMERCIALE SPEED QUEEN LAVORA PER TE

Avere una lavanderia self-service Speed Queen è un investimento unico, un’opportunità di ricavi elevati accompagnata da una rete di supporto globale. I costi di manodopera sono minimi e, grazie al nostro modello commerciale consolidato e alla dotazione di lavatrici e asciugatrici di primaria qualità installate nel vostro negozio, è un’a ività che si gestisce praticamente da sola. Trovate ulteriori informazioni su speedqueeninvestor.com

SPEED QUEEN. LEADER MONDIALE NEL SETTORE DELLE LAVANDERIE SELF-SERVICE


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.