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BELLAVISTA: L’ECCELLENZA NEL MONDO DEL VINO ITALIANO

Francesca Moretti racconta la storia e il successo della casa vinicola

Rubrica iLoby a cura di Christian Gaston Illan e Luca Sardi

Ci racconti la vostra storia e il suo ingresso nel mondo del vino

“Tutto ha inizio nel 1967 con Vittorio Moretti (mio padre) che decide di fondare la sua impresa di costruzioni in Franciacorta, un’attività, quella legata all’edilizia che è nel suo DNA, i nostri avi sono costruttori sin dal 1400. Sua madre, invece, mia nonna, viene da una famiglia contadina, che gli trasferisce la sensibilità, la cura e l’amore per la terra. Tutta la storia d’impresa della nostra famiglia scaturisce da questo doppio nutrimento, così che la Holding di Famiglia si chiama proprio TERRA MORETTI, da una parte il legame con l’anima agreste, dall’altra il nostro cognome che si tramanda di generazione in generazione. Holding Terra Moretti ha tre rami di Business: le costruzioni (affidate a mia sorella Valentina), l’ospitalità (affidate a mio sorella Carmen) e il vino, di cui mi occupo io. Io sono Enologa e sin da piccola ho espresso questa mia tensione verso la natura, gli animali e la campagna. Per me è stato quasi fisiologico studiare agronomia ed enologia, il coronamento del sogno di una bambina che ha sempre amato l’idea del lavorare a stretto contatto con la natura. Ho iniziato in Bellavista, poi con la cantina Petra, per poi occuparmi oggi di tutto il comparto vino, con un focus speciale su Bellavista.”

Il segreto del vostro successo raggiunto in pochi anni “Bellavista è stata fondata nel 1977, non sono pochi anni per il mondo del vino Italiano. Il successo è sicuramente dovuto alla ricerca costante dell’eccellenza, della riconoscibilità e del continuare a credere fortemente in un approccio artigianale alla produzione, dove l’uomo rimane al centro di tutte le operazioni, da quelle in vigna a quelle in cantina. Dove i gesti sono importanti, così come il rispetto della natura, della materia prima, del territorio e delle persone che contribuiscono con noi a produrre vini di qualità. Oggi

Terra Moretti Vino conta sei cantine in tre regioni diverse: Bellavista e Contadi Castaldi in Franciacorta; Petra, Teruzzi e Acquagiusta in Toscana; Sella&Mosca in Sardegna. In tutte le nostre realtà, al di là del numero di bottiglie o del posizionamento dei brand, operiamo con la stessa attenzione e dedizione, per consegnare ai nostri appassionati vini che sappiano raccontare le stagioni, i territori e lo stile delle diverse cantine.”

Ci parli di come è nato e di come si sviluppa Terra Moretti Vino

“Terra Moretti Vino, come dicevo pocanzi, opera in territori vitivinicoli diversi, ma tutti con grande vocazione e tradizione enologica. Alleviamo più di 1000 ettari di vigne e uso la parola “allevare” perché per noi ogni singola pianta è come un figlio: va curata, amata, aiutata a crescere nella giusta direzione affinché dia ottimi frutti, così come crediamo che la terra vada abitata sempre con grande rispetto e con la sola promessa di lasciarla meglio di come l’abbiamo ereditata. Bellavista nasce nel 1977, sulla collina dove mio padre ha costruito la sua casa, e dove ha fortemente voluto l’Albereta Relaix Chateaux, che per anni ha visto Gualtiero Marchesi in cucina, e dove anch’io abito con Mirco, mio marito, Alice e Lorenzo, i miei due figli. Bellavista è l’inizio di ogni cosa, è la cantina ammiraglia della nostra famiglia, che ancora oggi ci guida, nel pensiero, nella tradizione e nella filosofia. Nel 1987 fondiamo Contadi Castaldi, sempre in Franciacorta, una vecchia fornace ove mia mamma da piccola passava i suoi pomeriggi a giocare con le amiche. Oggi è considerata la cantina POP del nostro gruppo, l’azienda che osa sperimentare, innovare e interpretare la nostra terra, con vini dinamici e non convenzionali. Dopo 10 anni costruiamo Petra, a Suvereto, in alta maremma, vicino alla più nota Bolgheri. Mio padre si fa progettare la cantina dall’architetto Mario Botta e a me viene affidato l’avvio di questa nuova avventura. In quell’area si producono grandi vini rossi, le vigne respirano l’aria del mare e si nutrono dei suoli ricchi di minerali delle colline metallifere della Val di Cornia. Poco dopo arriva Acquagiusta, una piccola cantina all’interno di Tenuta La Badiola, a fianco de L’Andana, sempre di nostra proprietà, con la Trattoria Toscana di Enrico Bartolini. Nel 2015 acquisiamo Teruzzi, a San Gimignano, un luogo magico con vigne strepitose e, sempre nello stesso anno,

Sella&Mosca ad Alghero, una cantina fondata a fine ‘800 con 520 ettari di vigna a corpo unico, uno dei vigneti più grandi d’Europa. All’interno della tenuta abbiamo Villamarina, un piccolo resort immerso nel silenzio della campagna e a pochi chilometri delle spiagge più belle e incontaminate della Sardegna.”

Il ruolo del marketing e della comunicazione per la vostra azienda “Il Marketing e la comunicazione devono tramutare in parole ed azioni concrete ciò che ogni giorno facciamo in campagna e in cantina. Devono interpretare cosa vi è nel bicchiere e farlo conoscere all’esterno delle nostre aziende. Per noi è fondamentale la peculiare coerenza fra ciò che siamo e ciò che raccontiamo ed è compito di questi due comparti trovare le chiavi di lettura più idonee e consone alla nostra filosofia produttiva a quello che sono i nostri riferimenti valoriali. Gli appassionati, chi ci sceglie ogni giorno o per un brindisi speciale, chi decide di accompagnare un momento importante della sua giornata, come quello del pasto, con i nostri vini, deve poter trovare nello stile narrativo dei vini, ciò che troverà in cantina e ciò che sta bevendo. A capo di Comunicazione e Marketing, in Terra Moretti Vino, ho scelto due donne, non lo dico per rivendicazione femminile, ma perché il nostro è un universo prettamente maschile, ma che oggi è in assoluta evoluzione. Io stessa, quando ho iniziato avevo solo colleghi maschi, oggi molte studenti si iscrivono ad agraria, ad enologia e si specializzano nel mondo del vino lavorando soprattutto in ambito Marketing e Comunicazione. Per M&C abbiamo un team di donne giovani, preparate, animate da una competizione positiva, che sanno parlare al mondo intero perché native digitali e cosmopolite nel pensiero, una squadra di professioniste attenta ai nuovi linguaggi e con una solida formazione. Ne sono molto orgogliosa.”

Ci parli dell’ingresso recente in Bellavista dell’enologo di fama mondiale Richard Geoffroy

“Richard Geoffroy è una grande uomo, prima che un grande enologo; un maestro e mentore generoso, per me e per il mio team. Ma anche un professionista attento e scrupoloso; un illuminato visionario. Ha scelto Bellavista dopo averla visitata, dopo aver passato del tempo con noi, dopo essersi convinto del nostro operato e della nostra storia. È come avere al proprio fianco un maestro d’orchestra, e io con lui mi sento un primo violino. La partitura, la musica, la melodia, sono quelle di Bellavista, quelle che ci rendono riconoscibili e che interpretano il nostro stile, il nostro territorio, la nostra tradizione e le stagioni in Franciacorta. Lui ci dirige abbassando e alzando i toni, scandendo il ritmo, guidando il nostro lavoro rispettoso dell’identità della cantina. È per me una grande esperienza umana e professionale, l’opportunità di imparare e di osservare mentre lavora uno dei più grandi enologi del nostro tempo.”

Vinitaly 2023: sensazioni e novità che presenterete

“Vinitaly per noi è soprattutto il momento per incontrare i nostri clienti, la stampa e gli altri produttori, con cui sediamo allo stesso tavolo per degustazioni, situazioni di confronto e di relazione, dopo un anno di lavoro in cantina. Vi sono enoteche, bar, ristoranti, sommelier, chef, giornalisti, amici, che incontriamo una sola volta l’anno e proprio a Vinitaly, ed è veramente un momento di vicinanza e di scambio importante. Proprio per questo, l’anno scorso, abbiamo investito in uno stand tutto nuovo, progettato da mia sorella Valentina, che è architetto. Abbiamo scelto che ogni cantina portasse a Vinitaly il suo mondo valoriale e il suo stile visuale, non solo i suoi vini. Per ogni azienda c’è un’area dedicata che porta a Verona gli stilemi narrativi della cantina. Abbiamo poi una lounge comune e un secondo piano per ricevere e ospitare offrendo anche momenti di cibo e di chiacchiere rilassanti, essendo quelli giorni intensi e faticosi per tutti. È sempre una grande emozione aspettare gli ospiti e passare del tempo con loro, non solo per chiudere “affari”, ma per raccontarci dove stiamo andando e cosa ci aspettiamo gli uni con gli altri.”

Ci sveli qualche progetto futuro al quale state lavorando

“Sono una persona molto concreta, che non ama raccontare i fatti prima che accadano. Posso dire che stiamo lavorando molto sull’accoglienza, ampliando per ogni cantina le visite, le degustazioni, lo spazio per l’ospitalità e l’opportunità di vivere esperienze immersive e uniche. Sulla sostenibilità siamo lavorando nella certificazione delle nostre aziende, esiste un modello Terra Moretti Vino che da anni studia, opera e produce con estrema attenzione all’ambiente, all’economia e alle persone. I progetti futuri, sia in campagna sia in cantina, vanno in questa direzione, lavoriamo per valorizzare i territori che ci ospitano, per condurre aziende che sappiano produrre il giusto profitto e per dare il giusto tributo alle donne e agli uomini che lavorano con noi, che ogni giorno si impegnano per costruire le nostre aziende e produrre i vini che trovate sulle vostre tavole.”

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