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A PASSI DI DANZA CON MARIA CELESTE LOSA

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JOKER BOAT

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Dall’Argentina a ballerina solista

alla Scala di Milano

Come nasce la tua passione per la danza?

“Quando avevo 5 anni ho iniziato pattinaggio artistico, già a quell’età ho scoperto che mi piaceva muovermi al ritmo della musica. Un giorno i miei genitori mi portano a comprarmi i pattini professionali, in quell negozio vendevano anche articoli di danza, ricordo che sono rimasta affascinata dalle scarpette da punta e i tutu da ballerina. La signora del negozio mi vede andare sulle punte dei piedi con le scarpe di strada e subito dice ai miei genitori di portarmi a fare danza. Io molto entusiasta chiedo ai miei genitori di portarmi, ma loro mi hanno detto: “Celeste già fai pattinaggio, veramente vorresti iniziare danza?” Io risposi un deciso SI, e così mi hanno portato alla scuola di danza della mia città, Escuela de Danzas Clásicas de La Plata.

A me piaceva molto ballare, ricordo che a casa riunivo a tavola a tutta la famiglia e facevo uno spettacolo per loro.”

Qual’è stata la tua formazione?

“Tutto è iniziato nella Escuela de Danzas Clásicas de La Plata. Dopo un’anno di studio, la mia insegnante Gabriela Giraldez parla con i miei genitori e gli dice che sono molto portata per la danza, e gli consiglia di portarmi al Instituto superior de arte del Teatro Colón (Buenos Aires). Così è stato. Faccio l’esame e vengo selezionata tra le 10 bambine da 100 che hanno fatto il concorso. Era un sacrificio enorme per tutta la famiglia portarmi a Buenos Aires tutti i giorni alle 6 del mattino, ma ero così decisa di quello che volevo fare che loro mi hanno sempre accompagnata. Allo stesso tempo che studiavo danza dovevo andare a scuola e la sera facevo pure lezioni private di danza nella mia città, nell Instituto Arte y Ballet di Lilian Giovine. Da quel momento lei è stata la mia madrina della danza. Sono stata scelta per fare il “Summer Intensive” all’American Ballet Theatre nel 2009. Quando avevo 12 anni vengo chiamata per interpretare piccoli ruoli nella compagnia Ballet Concierto diretta da Lilian Giovine e Iñaki Urlezaga. Quando faccio 13 anni loro due mi propongono di fare parte della compagnia, ma accettare la proposta voleva dire lasciare di studiare al Teatro colón per iniziare a lavorare. Dopo un periodo di perplessità insieme ai miei genitori decidiamo di provare. Così inizio a fare parte del Ballet Concierto, dove appena entrata mi fanno studiare e interpretare ruoli da Solista, facendo tantissime tournée in tutto il mondo. Dopo qualche anno inizio ad interpretare ruoli da prima ballerina, ai 15 anni ho ballato insieme a Iñaki Urlezaga. Nell 2013 nasce il Ballet Nacional diretto da Inaki Urlezaga, dove faccio un’audizione e divento Primera Ballerina. Nel 2015 decido partire per Milano, dove mi offrono un contratto annuale, oggi sono Solista nella compagnia e interpreto tanti ruoli da Prima Ballerina.”

Quando hai capito che questa tua passione poteva diventare il tuo lavoro?

“È stato tutto così naturale da quando ero piccola che quando mi sono accorta stavo già lavorando, quello che ho capito subito il primo giorno che sono entrata in sala era che mi piaceva ballare e non avrei mai smesso.”

Parlaci del progetto “La Danza per inclusione”?

“Danza per l’inclusione è stato un progetto creato e portato avanti dal Ministerio de Desarrollo Social de la Nación insieme a Iñaki Urlezaga.

Loro creano la compagnia di danza Ballet Nacional con la missione di potenziare giovani talenti della danza Argentina. Gli integranti della compagnia sono stati selezionati tramite audizioni pubbliche realizzate in diverse provincie argentine. Dando la possibilità a tutti i ballerini di raggiungere la compagnia con sede a Buenos Aires.

Il progetto avvicinava la Danza ad altre realtà, a gente che non era mai andata a teatro, incentivando così la cultura e la danza lungo tutto il paese. Gli spettacoli realizzati dalla compagnia erano gratuiti e grazie a questo tutti potevano avvicinarsi al mondo del balleto.

Bellissima iniziativa che purtroppo nel 2017 viene sospesa per mancanza di fondi ed altre scelte politiche.”

Come sei approdata alla Scala di Milano?

“Sempre è stato il mio sogno ballare in una delle compagnie più grandi di Europa. Nel 2015 decido di presentarmi all’audizione del Teatro alla Scala, mando via mail il bando per fare l’audizione pubblica e arrivo a Milano insieme a mia sorella. Mi presento alla Scala per fare l’audizione, pronta con il body chiaro per la lezione e il CD per fare la variazione richiesta. Ma non riesco a farla, in portineria mi dicono che la mia mail non era arrivata e senza la accettazione non potevo participare. Non contenta con la loro risposta cerco in tutti modi di parlare con il direttore di ballo, che mi da la possibilità di fare lezione con la compagnia il giorno dopo. Lui viene a vedere la lezione e quando finisce mi chiama nel suo ufficio per dirmi che mi voleva offrire un contratto annuale da subito.

Io non ero pronta per lasciare la mia compagnia e tutta la mia vita da un giorno all’altro. Le ho chiesto se era possibile iniziare con la nuova stagione, e così è stato. Da agosto del 2015 con 18 anni ho iniziato la mia carriera al Teatro alla scala.”

Quale il personaggio che hai interpretato che più ti rappresenta?

“Domanda difficile, credo che direi Kitri di Don Quixote. Tra l’altro è stato il mio primo grande ruolo a fianco del grande Iñaki Urlezaga quando avevo 15 anni.

I primi aggettivi che userei per descrivere Kitri sono Entusiasta e passionale, lei è semplice, giocosa e divertente, determinata e piena di energia. Sa cosa le piace e cosa non li piace. “Fa quello che vuole.”

Come ti trovi qui in Italia ed in particolar modo a Milano?

“Mi trovo molto bene. Sono di origini italiane per parte di mia madre e sento che la vita mi ha portato in qualche modo nella terra dei miei antenati. Sono qui da 8 anni, ormai posso dire che mi sento a casa. Mi manca la mia famiglia e i miei amici, ma sono qui per una passione ed è quello che mi dà le forze.”

Progetti in corso?

“Ballare tanto, ho diverse proposte per Gala internazionali che devo ancora concludere.

Ora alla Scala stiamo preparando un balletto di William Forsythe, e lui mi ha scelto per creare un pezzo su di me, mi sento molto fortunata di avere la possibilità di lavorare tête à tête con uno dei coreografi più importanti della danza. Poi nel tempo libero sto sviluppando il mio lato d’influencer, mi piace l’idea di fare vedere com’è la vita da ballerina e incoraggiare ad ognuno a lottare per i propri sogni!”

Domanda di rito: 5 brani della tua playlist di Spotify

The Loneliest (Måneskin)

Dance Crip (Trueno)

Wrecked (Imagine Dragons)

Yellow (Coldplay)

Tu me dejaste de querer (C. Tangana)

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