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DAL CAFFÈ AL POLO DEL GUSTO
Riccardo Illy e il momento magico per l’Italia
Riccardo Illy, industriale del caffè da tre generazioni, la qualità è un segno di famiglia, oggi alfiere dei prodotti alimentari di massima qualità con il suo Polo del Gusto, un progetto ispirato a un sogno del nonno. “L’Italia”, dice, è vista nel mondo come il modello della qualità superiore”
Dal caffè alla guida del Polo del gusto. Un progetto nato per portare avanti il sogno di suo nonno Francesco?
“Mio nonno ha cominciato a produrre caffè e cioccolato. L’azienda nasce nel 1933 ma durante la Seconda Guerra Mondiale ha dovuto abbandonare la produzione del cioccolato, successivamente mio padre introduce la coltivazione del tè per circa 20 anni con il brand Illy. Mio nonno aveva anche una azienda agricola dove si coltivavano alberi di frutta e il suo sogno era produrre delle confetture. Purtroppo l'azienda agricola si trovava in un’altra regione che dopo la Seconda Guerra mondiale passò sotto il territorio della Jugoslavia, per quello l'azienda agricola fu nazionalizzata. Per questo motivo, anni dopo, nel Polo del Gusto si trova una azienda del Cioccolato, Domori; una azienda che fa il tè con Dammann Frères, il 40% di Agrimontana che fa confetture, e fra poco il 100% di Achillea che fà succhi di frutta e soft drinks. Quindi, in effetti, ho cercato di portare avanti il sogno del nonno prima e del papà.”
Qual è il legame come imprenditore che le ha lasciato suo nonno e suo padre?
“Sicuramente è il continuo e costante impegno di ricercare sempre la qualità, perché l'obiettivo della mia famiglia era di produrre il miglior caffè del mondo. È nostro compito quindi proseguire in questo senso e proseguire in questa direzione perchè la nostra più grande ambizione è quella di soddisfare i nostri consumatori.”
Qual è la cosa più difficile e quella più soddisfacente nel crescere e lavorare in un'azienda di famiglia?
“La cosa più bella è che in una azienda familiare si può non solo pensare strategicamente, ma anche pianificare a lungo termine, perché gli investimenti di una famiglia sono generazionali, si pensa sempre a due generazioni, quindi ragionare a 20 anni è una cosa bellissima.
La difficoltà e quella di distinguere i ruoli, perché un familiare è, oltre che fratello, sorella, mamma, papà, ecc, può essere anche azionista e anche allo stesso tempo manager, amministratore, membro del Board, e siccome questi due aspetti non sono automatici, anche pur essendo un membro della famiglia si deve avere delle skills e preparazioni e con la pratica ed esperienza nel campo, ir dimostrando la propria capacità. Ma noi lo abbiamo affrontato con una sorta di statuto familiare dove si regola il modo di comportarsi, quali sono i diritti, doveri, ecc.”
Ha viaggiato e lavorato in tutto il mondo. Come viene percepita l'Italia nel mondo? Cosa rende l'Italia un Paese distintivo quando si tratta di produrre prodotti di qualità ed eccellenza?
“Io direi che questa per l ́Italia è un momento magico. Parliamo di tanti anni del Made in Italy, sappiamo che era apprezzato, ma in questo momento l'Italia è vista come il modello della qualità superiore. È questa capacità degli italiani di realizzare tutto in modo bello e buono, dal design, la moda, i mobili, i prodotti agroalimentari, macchine, ecc. Se andiamo in qualunque paese sicuramente vedremo che i ristoranti più apprezzati sono italiani. Tutto questo dimostra quanto il Made in Italy sia apprezzato nel mondo. Le nostre esportazioni stanno crescendo - e lo hanno fatto perfino il periodo della pandemia con grandi difficoltà - e quindi è il momento ideale per i brand italiani per espandersi all'estero, andando a soddisfare i consumatori del mondo.”
Short Questions!
• Soprannome: Ricky
• Cibo preferito: Cioccolato
• Bevanda preferita: Vino
• Banda preferita più ascoltata in Spotify: Coldplay
• Quanti caffè beve al giorno? Due
• Come se beve il vero caffè? Espresso ristretto senza zucchero
• La migliore città d'Italia: Trieste
• Film preferito: Un mercoledì da leoni
• Sport preferito: Volo col parapendio