PedaLEM #3 - L'EM Settembre 2019

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IL BELLO di SOFFRIRE

[Il Colle di Pra Martino ha una lunga storia travagliata, raccontata nel numero di L’EM di Novembre 2017] di Riccardo Bessone - Infografica di Sefora Pons

PINEROLO - PRAMARTINO Il percorso 17,43 km

[Su www.ecodelchisone.it/lem link e approfondimenti interattivi per sapere tutto sul percorso]

Pramartino

San Pietro Val Lemina

Abbadia Alpina

C

ome ho già raccontato nel primo numero di questa rubrica, cerco di far convivere il ciclismo con gli impegni di lavoro e della famiglia. L’estate è appena finita e come tanti mi sono goduto le classiche due settimane di sudatissime ferie. Sarebbe un periodo perfetto per intere giornate sui pedali, magari sulle più famose salite

Pinerolo

delle Alpi. Le mie due piccole figlie, però, vogliono stare giorno e notte con il loro papà. Come fare? La mia soluzione, da cinque anni a questa parte, è quella di portarmi sempre dietro la bicicletta e - con un po’ di diplomazia - trattare delle mete che abbiano un po’ di salite. In Italia ed Europa si riesce spesso a farle coincidere anche con il mare.

Arrivo: Arrivo: Pinerolo Pinerolo

919 m 919 m

Pramartino Pramartino

Generazioni [43]

m 448 m 448

377 m 377 m

KM KM00

San Pietro Pietro V. V. L. L. San

PedaLEM

674mm Dislivello: Dislivello:674

Partenza: Partenza: Pinerolo Pinerolo

PINEROLO PINEROLO- -PRAMARTINO PRAMARTINO Fotografia di Marco Gallian

[42]

3,5 3,5

8,1 8,1

Questa è la parte più difficile. Poi bisogna pianificare percorsi su Google Maps e Strava, cercando sempre di organizzare giri tra le due e le quattro ore. La buona pianificazione aiuta a non ritrovarsi con imprevisti tipo strade chiuse, percorsi non adatti, troppo (o troppo poco) dislivello. Una volta in vacanza bisogna puntare la sveglia tra le 5 e le 6 di mattina, fare una velocissima colazione o mangiare durante le prime pedalate, godersi le prime luci della giornata, le strade ancora deserte, i panorami, e infine tornare in tempo per fare colazione con la famiglia appena sveglia. Per farmi perdonare, quando trovo una panetteria sulla strada porto anche le brioches fresche. Molti mi chiedono chi me le fa fare tutte queste levatacce. Passione e divertimento sono la risposta. Ovviamente la sera sono sempre distrutto, ma basta andare a dormire all’orario delle mie figlie! IL PERCORSO Pra Martino probabilmente è la salita più famosa nei dintorni di Pinerolo. Dal Colle è passato il Tour de France nel 2011 e il Giro d’Italia nel 2009 e 2016. Si può salire sia dalla Val Chisone partendo da Villar Perosa sia dalla Val Lemina iniziando la salita da S. Pietro. Io ho sempre optato per salire da quest’ultimo tratto per due motivi. Il principale è il tempo a disposizione: si riesce a salire e a scendere in circa 1 ora (ovviamente quelli forti ci mettono molto meno). La seconda ragione è la durezza della salita, che inizia subito cattiva a tagliarti le gambe. Ed io amo soffrire in salita. Il lungo rettilineo fino a S. Pietro V.L. è il tratto più noioso. Poi inizia quello forse più duro in mezzo alle case. Può spaventare ma bisogna spingere e resistere. Poco dopo la chiesa di

KM KM17,4 17,4

S. Grato si nota sull’asfalto la partenza della gara di bob kart che ogni anno viene disputata in estate (del resto il dislivello c’è tutto). Da qui in poi ci si può godere il viaggio, non che sia una passeggiata, ma la pendenza più tranquilla (anche se sempre in doppia cifra) e un po’ di ombra fanno sì che gli ultimi 2 chilometri passino in un attimo. Raggiunto il punto più alto, una breve discesa porta al colle di Pra Martino dove il rudere dell’ex-albergo domina il piazzale. A questo punto si può chiudere l’anello scendendo verso Villar Perosa, ma tornando sulla strada dell’andata, la discesa è molto più tecnica e divertente, facendo attenzione alle radici affioranti e alle curve strette, per evitare di fare la fine dei due corridori, tra i quali la maglia gialla, arrivati lunghi ad una curva e finiti nel cortile di una villetta. Arrivato carico di adrenalina a S. Pietro, amo fare una piccola deviazione nel paese. Salendo ancora di qualche metro si raggiunge la ripida discesa di via Petrarca e dato che le salite non sono mai troppe, imbocco la strada di Costagrande per poi ritornare a Pinerolo. ■

Riccardo Bessone Vigonese, classe 1978, papà di due bambine di 5 e 3 anni, informatico, ciclista per necessità e passione e per avere una scusa per bere una birra senza avere la coscienza sporca.


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