PedaLEM #6 - L'EM Dicembre 2019

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Generazioni [51]

PINEROLO - TALUCCO

PINEROLO - TALUCCO Il percorso 22,8 km

Talucco

Borgata Bresso

Roletto

San Pietro V. L.

Pinerolo

divano davanti alla tv sotto la classica copertina. Mi tocca continuare a pedalare e trovare un modo per uscire in bici senza trasformarmi in un ghiacciolo, continuando a divertirmi. Senza arrivare agli estremi di Omar Di Felice, l'ultracycler italiano che affronta migliaia di chilometri in solitaria nelle estreme regioni al Nord. Il consiglio della nonna è sempre valido: vestirsi a cipolla. Una maglia intima a maniche lunghe con una giacca invernale impermeabile, uno o due scaldacollo in testa come sottocasco, dei guanti caldi. Nelle giornate davvero fredde, due paia di calze e, in aggiunta, delle sovrascarpe perché le estremità (mani e piedi) sono sempre le parti che patiscono di più. Alcuni usano due paia di guanti o modelli molto spessi, personalmente preferisco mantenere una buona mobilità alle mani per il controllo del manubrio e dei freni: in inverno le strade sono più scivolose. Per scaldare le mani tendo a spostarle spesso sul manubrio, muovo le

864 m

Bivio Cro/Dairin

784 m

Talucco

555 m

Costagrande

C

on l'ora solare, l'accorciarsi delle giornate e l'arrivo del brutto tempo trovare le motivazioni per uscire in bicicletta diventa sempre più difficile. In inverno molti amatori appendono la bicicletta al classico chiodo per dedicarsi ad altro, tra piscina, palestra, spinning, sport invernali o semplicemente alla corsa: tutte attività volte a farsi trovare in forma alla ripresa della sella. Molto probabilmente allenatori ed istruttori confermeranno che è la scelta giusta, che diversificare fa bene e scendere dalla bicicletta è ottimo per allenare muscoli altrimenti trascurati. Tutto vero, se hai un'anima sportiva e vuoi sempre superare i tuoi limiti. Personalmente, smettessi di andare in bicicletta non riuscirei a trovare le motivazioni. Mi ritroverei a passare i fine settimana sul

377 m

DIVERTIRSI SOTTOZERO

Dislivello: 665 m

Partenza: Pinerolo

di Riccardo Bessone - Grafiche di Sefora Pons

PedaLEM

KM 0

7,3

dita il più possibile e con questa piccola routine la circolazione rimane attiva e il freddo sopportabile. L'abbigliamento tecnico migliore è quello in lana merinos, molto più caro del sintetico ma rimane caldo più a lungo e gestisce meglio la traspirazione. L'abbigliamento tecnico per i ciclisti è molto caro, ma affidandosi alle grandi catene e alle offerte di fine stagione si riesce ad ottenere un buon compromesso. L'altra mia regola fondamentale è uscire di casa patendo un po' il freddo. Alle prime luci, passando dalle coperte calde al termometro prossimo allo zero, il primo istinto è quello di esagerare con i vestiti. Ma così facendo dopo le prime salite il corpo inizia a scaldarsi, si suda troppo e questo sudore diventerà sempre più freddo fino a congelare. Affrontare una lunga discesa con il corpo troppo sudato è un'esperienza che non auguro a nessuno. Quindi, un po' di sofferenza all'inizio sarà ampiamente ripagata. L'ultima regola è farsi vedere dagli automobilisti. In inverno le ore di luce sono poche, la pioggia e la nebbia fanno spesso capolino. L'abbigliamento tecnico aiuta perché spesso è infarcito di catarifrangenti ma qualche luce è fondamentale, anche in pieno giorno. Le luci non servono solo per vedere la strada quando fa buio: sono fondamentali per essere visti anche di giorno. Le moderne luci a led sono molto performanti e durano a sufficienza per un'uscita di parecchie ore. Del resto, tante lucette lampeggianti sono perfettamente in linea con il periodo natalizio! IL PERCORSO Il percorso di questo mese non è particolarmente adatto per la stagione invernale, ma è una salita a due passi da Pinerolo che tutti devono provare almeno una volta. Quantomeno, va tenuta in considerazione per la prossima primavera. L'obiettivo è la borgata Talucco in Val Lemina. Partendo da Pinerolo, si percorre il lungo retti-

12

12,7

[Su www.ecodelchisone.it/lem link e approfondimenti interattivi per sapere tutto sul percorso]

Arrivo: Pinerolo

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KM 22,8

lineo che dalla zona ospedali, passando accanto al cimitero, supera San Pietro Val Lemina. Ma io, che amo rendermi la vita più difficile, passo sempre da Costagrande: la strada inizia subito a salire e si allunga di qualche chilometro, ma il panorama è migliore e il traffico è quasi assente facendo sì che questo tragitto sia quasi una scelta obbligata. Una volta raggiunta Costagrande si scende per qualche centinaio di metri fino al fondovalle. Da qui, accompagnati dallo scrosciare del torrente Lemina, sarà tutta una salita, piuttosto regolare, fino al Talucco. Ma non è finita, rimangono gli ultimi 100 metri dopo la borgata. Potrebbero non essere necessari ma un bello strappo in salita è ottimo per dare un senso alla fatica fatta fin qui. Raggiunto il ponte in prossimità del bivio, si gira la bici e si ritorna a Pinerolo pressoché per la stessa strada, ma chi non è ancora soddisfatto può continuare tenendo la sinistra, imboccando il tratto molto duro che conduce al colle del Crò o alla borgata Dairin. Sono circa due chilometri e mezzo per poco meno di 300 metri di dislivello. Io lo faccio raramente perché mi fa sforare i miei soliti tempi da pausa pranzo, ma per chi ha abbastanza tempo a disposizione lo consiglio: le salite non sono mai troppe. ■

Ricca Riccardo Bessone Vigonese, classe 1978, Vigon papà di due bambine di 5 e 3 anni, informatico, m ciclista per necessità n e passione e per avere una scusa per bere una birra b senza avere la coscienza c sporca.


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