PedaLEM #4 - L'EM Ottobre 2019

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Generazioni [51]

740 m

377 m

Porte

450 m

600 m

Abbadia Alpina (cima)

Dislivello: 614 m

Partenza: Pinerolo

Fotografia di Marco Gallian

PedaLEM

Fontana degli Alpini

PINEROLO - FONTANA DEGLI ALPINI

KM 0

AUTOMOBILISTI VS CICLISTI di Riccardo Bessone - Grafiche di Sefora Pons

PINEROLO - FONTANA DEGLI ALPINI Il percorso 21,31 km

Fontana degli Alpini

Abbadia Alpina (cima)

Porte

cima)

Pinerolo

La proposta di modifica al Codice della strada prova a contenere i rischi, rendendo obbligatori il casco e la distanza minima di 1,5 metri nel sorpasso, ma io non penso che altre regole possano servire a qualcosa. Secondo mia esperienza, e dai commenti che si vedono in rete, c’è spesso un sentimento di odio profondo da parte dell’automobilista nei confronti dei ciclisti. Sono visti come intrusi, gente che usa la strada per perdere tempo mentre l’automobilista ha fretta di raggiungere la meta.

egli Alpini

L

a scorsa estate i media hanno dato più risalto del solito al tema degli incidenti tra auto e bici, complice il coinvolgimento di alcuni professionisti durante l’allenamento. Dalle statistiche dell’Aci nel 2018 in Italia sono morti 270 ciclisti in incidenti con auto. Davvero tanti. Io sono sia automobilista che ciclista. In queste righe non voglio proporre delle soluzioni o dare la caccia ai colpevoli. Provo solo a ragionare tenenPINEROLO FONTANA do un piede -su entrambi iDEGLI pedali,ALPINI quello dell’acceleratore e quello della bicicletta. m Dislivello: 614

[Su Su www.ecodelchisone.it/lem link e approfondimenti interattivi per sapere tutto sul percorso]

4

Il fatto è che la strada bisogna condividerla. Facciamocene una ragione, da entrambe le parti. In auto si è convinti di avere sempre fretta, ma aspettare una manciata si secondi per sorpassare una bici non è la fine del mondo. Le strade sono spesso rovinate, soprattutto ai bordi. Può essere questo il motivo per il quale un ciclista non tiene la destra assoluta. In pratica ci si ritrova a scegliere se rischiare la vita finendo in una buca o sotto un’auto. Spesso l’odio è generato dalla convinzione che gli altri se ne freghino delle regole. Giusto! Il problema è che non sono le auto o le bici a non rispettare il Codice della strada, ma le persone, indipendentemente dal mezzo che stanno guidando. Se proviamo ad essere sinceri con noi stessi ci si rende conto che il gioco delle accuse non sta in piedi. Il mio consiglio è quello di provare ad essere tutti più rilassati, sia su due che su quattro ruote. La prossima volta che in auto sorpassate un ciclista ricordatevi che può essere un nonno, un genitore o un figlio di qualcuno che lo sta aspettando a casa, non un essere ostile venuto dallo spazio stretto in una tutina di latex. E quando in bici sarete costretti ad una brusca frenata per colpa della manovra un po’ avventata di un automobilista, al posto di iniziare ad urlare insulti pensate che potreste esserci voi in quell’auto e forse avreste fatto la stessa manovra. Io da padre sto facendo del mio meglio per insegnare alle mie figlie a salutare i ciclisti quando li sorpassiamo in auto. Quando li vedono faticare in salita urlano “Forza! Forza!” dal finestrino. Per arrivare ad una pace sulle strade dopo anni di ostilità da qualche parte bisognerà pur cominciare! IL PERCORSO Anche questo mese un po’ di salita a due passi da Pinerolo. Un giro corto ed inteso come piacciono a me. Partendo dal centro in direzione di Abbadia Alpina occorre svoltare in Strada del tiro a segno, da qui seguendo sempre la strada principale ci

11,4

14,3

Arrivo: Pinerolo

[50]

KM 21,3

si inerpica per Strada delle Mollere fino in cima. Ho scoperto questo percoso anni fa cercando sulla mappa delle salite sconosciute. Non è famosa ed è anche poco frequentata, ma ha degli strappi duri da farti urlare le gambe e la discesa verso il centro di Abbadia ha un ottimo asfalto rifatto qualche anno fa e un paio di tornanti che aumentano il divertimento. Poi non si incrociano quasi mai auto. Da Abbadia un’alternativa è quella ritornare a ritroso, ma il mio consiglio è di proseguire verso Porte per salire alla Fontana degli Alpini. Anche questa è una salita poco frequentata sia da ciclisti che dalle auto, è breve ma intensa per dare la giusta soddisfazione. Peccato solo che alla fontana è affisso da qualche anno il cartello “acqua non potabile”, ricordatevi di arrivare su con la borraccia piena. Una volta ridiscesi a Porte occorre attraversare il ponte San Martino per raggiungere Miradolo, in questo modo si evitano un altro po’ di auto passando in strade meno battute per poi tornare al centro di Pinerolo passando dietro all’ospedale. Vi ritroverete con poco più 20 km e 600 metri di dislivello nelle gambe, ma soprattutto un giro lontano dal traffico senza allontanarsi dalla città. ■

Riccardo Bessone Vigonese, classe 1978, papà di due bambine di 5 e 3 anni, informatico, ciclista per necessità e passione e per avere una scusa per bere una birra senza avere la coscienza sporca.


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