Cooperative lifestyle ottobre 2016

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Cooperative Cooperative

LIFESTYLE TUTTOFOOD

COOPERAZIONE PARTNER DELL’EDIZIONE 2017

A PAG . 10

L'ORA DELLA COOPERAZIONE Settimana di eventi alla scoperta della Lombardia cooperativa > 4

LA RICETTA DEL MESE >

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EVENTI

d'autunno >

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OTTOBRE 2016


Dal 15 al 16 novembre farà tappa a Milano il corso di formazione "Marketing e processi di internazionalizzazione delle imprese cooperative" organizzato dall'Alleanza delle Cooperative Italiane, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Agenzia ICE. L'iniziativa si inserisce nel quadro delle azioni dedicate alle imprese cooperative al fine di ampliarne il potenziale di internazionalizzazione e sostenerne l'accrescimento imprenditoriale nell'ambito della competizione globale, offrendo una formazione mirata su opportunità, strumenti e strategie di presenza e consolidamento nei mercati esteri. L'incontro è rivolto ai settori della produzione e lavoro e della solidarietà sociale e riguarderà i mercati internazionali di Giordania­Iraq­Palestina­Serbia. La partecipazione è gratuita. PROGRAMMA 15 novembre: marketing internazionale 16 novembre: Focus Paesi Giordania, Iraq e Territori palestinesi 17 novembre: Focus Paese Serbia

Settori: logistica integrata, welfare sociale , gestioni acque reflue e rifiuti, servizi di ristorazione, servizi di pulizia, movimentazione di persone e prodotti Un terzo delle imprese cooperative che parteciperanno ai singoli corsi potranno beneficiare gratuitamente di un servizio di assistenza personalizzata in azienda svolta da esperti dell’Agenzia ICE, previa specifica richiesta da avanzare durante le giornate formative. Sede del corso: Confcooperative Lombardia ­ Via Fabio Filzi 17, Milano


SOMMARIO EDITORIALE

RICETTE&TRADIZIONI pag. 18

03 COOPERATIVE LIFESTYLE, UN MAGAZINE PER INTERPRETARE IL SEGNO DEI TEMPI di Massimo Minelli

NEWS 04

L'ORA DELLA COOPERAZIONE

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REFERENDUM COSTITUZIONALE, LA RIFORMA IN 5 PUNTI

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DISPERSIONE SCOLASTICA, A MILANO CI PENSA IL PROGETTO "SCUOLABOTTEGA"

CONFCOOPERATIVE 10

TUTTOFOOD,COOPERAZIONE PARTNER DELL’EDIZIONE 2017

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TIZIANO FUSAR POLI AL TIMONE DI CONFCOOPERATIVE CREMONA

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IL LATTE "IN FESTA" A MANTOVA

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CITTÀ METROPOLITANA, VOTATO IL CONSIGLIO

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CSA COESI, IL NUOVO CENTRO SERVIZI DI CONFCOOPERATIVE BERGAMO

I PIZZOCCHERI DELLA VALTELLINA

ABBIATEGRASSO, ALLA SCOPERTA DELLE PERLE NERE Pag XX

EVENTI

d'autunno

pag. 19

QUICK FIX IL REVISORE RICORDA 20

L’ATTIVITÀ DI VIGILANZA

FOCUS 16

L'AB, INNOVAZIONE APERTA TRA GIOVANI DESIGNER E IMPRESE

L'ESPERTO RISPONDE 20 ENTRO QUANDO VA COMUNICATA L'AMMISSIONE DEL NUOVO SOCIO?


EDITORIALE

COOPERATIVE LIFESTYLE, UN MAGAZINE PER INTERPRETARE IL SEGNO DEI TEMPI di Massimo Minelli Non senza soddisfazioni vi presentiamo oggi un nuovo strumento di comunicazione, Cooperative Lifestyle. Non più solo un notiziario ma un magazine che cerca di interpretare i segni dei tempi, al passo con temi di frontiera, dall'innovazione all'evoluzione degli stili di vita (da qui il titolo), puntando su una domanda, quali modelli scegliere per il futuro? E in quale modo la cooperazione può offrire uno stimolo a questo dibattito a partire proprio da quello che siamo, dai valori che da più di un secolo ci guidano, ma che dobbiamo reinterpretare alla luce della complessità del presente? In questo quadro intendiamo procedere nel solco di una nostra profonda convinzione: essere cooperatori, oggi più che mai, è uno stile di vita, nel fare impresa, nell’usufruire di beni e servizi, nell’aderire alla poliedrica realtà delle nostre comunità. Per questo riteniamo che di cooperazione dobbiamo parlare sempre più e con un’accezione più generalista e fortemente orientata a temi di grande attualità come l’economia della condivisione, i consumi e gli stili di vita sostenibili, l’autoimprenditorialità in primis dei giovani, e molto altro ancora. Da queste riflessioni siamo partiti per metterci in gioco e guardare al futuro con occhi nuovi, ma tenendo ben presente che il nostro obiettivo non è un segno di discontinuità fine a se stesso. La comunicazione è parte integrante delle nostre vite, in forme a volte prepotenti, ma in questa fase storica di cambiamento delle politiche relazionali comunicare bene diventa un imperativo e vogliamo che questo messaggio diventi uno dei punti chiave della nostra azione politico-sindacale perché da qui si possa partire per incidere su processi culturali globali che ispirano le vite delle persone e delle istituzioni. Cooperative Lifestyle rappresenta solo un tassello di una strategia più complessiva, che costruiremo piano piano insieme, e che laddove in azione sta già dando i suoi frutti. Tra questi il successo de "L'Ora della Cooperazione" organizzata come Alleanza delle Cooperative Lombardia con quasi 40 iniziative in tutta la regione e l'evento clou "Se fossi un libro" attraverso cui sono stati raccolti 15.000 libri da donare ai centri di accoglienza per rifugiati e che ha visto la partecipazione non solo del mondo cooperativo lombardo ma anche di numerosi cittadini. Cooperative Lifestyle non è scritto sulla pietra! È uno strumento flessibile, che attende la vostra partecipazione ed i vostri suggerimenti. Usatelo, diffondetelo e replicatelo con fantasia.

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L'ORA DELLA COOPERAZIONE Visite guidate, degustazioni, cene solidali, biciclettate all’aria aperta, spettacoli, concerti, laboratori per i più piccoli, contest fotografici, convegni e tanto altro ancora per la prima edizione de “L’ora della cooperazione”, settimana di eventi, dal 23 settembre al 1° ottobre, con oltre 40 appuntamenti in cartellone, alla scoperta del meglio della Lombardia cooperativa. L’idea, promossa dall’Alleanza delle Cooperative Italiane Lombardia (AGCI, Confcooperative, Legacoop) nasce dalla volontà di promuovere i valori e la cultura cooperativa, coinvolgendo le comunità alla scoperta delle realtà del territorio. Intenso il programma. Dalle visite ai cantieri “in” di Milano come la Torre Hadid, alle visite guidate alle cave di marmo di Botticino e la Milano medievale. E poi le biciclettate ecologiche, i laboratori

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del pane e delle api” in cascina, e quelli di riciclo creativo (in collaborazione con il Muba). Poi le lezioni di vela, i tour nei cantieri milanesi “Feltrinelli” e “Procaccini” per parlare di “sicurezza sul lavoro”, l’open day per conoscere l’housing cooperativo e le lezioni di “guida con la testa” per sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori sui pericoli della strada. Ancora, le degustazioni di produzioni cooperative e “l’amatriciana solidale” a sostegno dei territori colpiti dal terremoto del Centro Italia. Tra le tante iniziative non potevano mancare i convegni su tematiche attualissime come la salute mentale “La pazza gioia”, le pari opportunità “Dagli stereotipi di genere ai dati sul ruolo delle donne nelle professioni”, fino al tema dei migranti con “La buona accoglienza”.

Una settimana alla scoperta della Lombardia Cooperativa


SE FOSSI UN LIBRO Quiindici mila testi raccolti e più di tremila visitatori. Questi i numeri del bibliobus di "Se fossi un libro" evento nell’evento, che ha animato le piazze lombarde con una campagna rivolta a far nascere e crescere in cooperative e centri d’accoglienza a lungo termine biblioteche “palestre” di cultura e integrazione grazie ai libri generosamente donati per promuovere l’alfabetizzazione e la conoscenza della lingua italiana tra i rifugiati. “I libri - spiegano gli organizzatori - aprono varchi, rompono muri e creano ponti, tra le persone, i luoghi e le culture. Da qui l’idea di portarli in piazza, a cielo aperto, a formare una e più biblioteche che prima non c’erano”. Accompagnato dalle frequenze di Radio Popolare, media partner dell’iniziativa, il tour, 4 tappe in totale, dopo Mantova (28 settembre), Brescia (29 settembre) e Bergamo (30 settembre), ha toccato il 1 ottobre il capoluogo meneghino. A ospitare l’evento Piazza Duca D’Aosta (Stazione Centrale), luogo simbolo di passaggio e integrazione in cui a portare libri, oltre a numerosi cittadini, hanno fatto capolino il sindaco Beppe Sala, salito sul palco per il gran finale, l’ex primo cittadino Giuliano Pisapia, gli assessori Pierfrancesco Majorino, Marco Granelli, Filippo del Corno e i consiglieri Paola Bocci, Pietro Tatarella e Fabio Pizzul. La mattinata inaugurata dall’autore milanese Gianni Biondillo è proseguita con le letture dello scrittore senegalese Pap Khouma. Tra i big inattesi anche il cantautore Roberto Vecchioni con la

moglie, giornalista e scrittrice, Daria Colombo. Narrativa, fumetti, grammatiche e dizionari, fiabe, libri illustrati e sensoriali e ancora manuali, atlanti e mappe geografiche i libri raccolti nel corso della manifestazione. Una volta catalogati i testi verranno distribuiti nelle prossime settimane a Mantova dalla Cooperativa Olinda, a Bergamo dalla Cooperativa Ruah, a Brescia dalle cooperative Comunità e Fraternità e il Mosaico, dal Consorzio IBS e

Progetto accoglienza. A Milano destinatari dei testi saranno le Cooperative Farsi prossimo, Il Melograno, Lotta contro l’Emarginazione e Progetto Integrazione attraverso cui verranno raggiunti i centri di seconda accoglienza sparsi nei rispettivi territori per la costruzione di biblioteche interculturali. Per saperne di più visita il sito www.loradellacooperazione.it.

Pacchi dono per i rifugiati, con la Libreria Popolare di Via Tadino

servizio ah hoc per riempire il bibliobus dei pacchi generosamente donati da cooperative e associazioni lombarde. Tra queste, oltre alla stessa Libreria Popolare, il Consegna express direttamente in Consorzio CCL, l'Anpi provinciale di piazza per la storica Libreria Milano, Cmb, Coop Lombardia, le (cooperativa) Popolare di Via cooperative Ortica e Vittoria, Tadino che ha effettuato per tutta l'associazione Fiorella Ghilardot, la giornata di sabato 1 ottobre un Csil (Centre for industrial studies).

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NEWS

REFERENDUM COSTITUZIONALE La riforma in 5 punti

Si , no, questo è il dilemma. Il 4 dicembre gli italiani sono chiamati a votare (per intero) la riforma costituzionale. Ma quali sono gli elementi essenziali contenuti nel referendum? E cosa accadrebbe all’assetto istituzionale del nostro Paese se a vincere fosse il sì? La sintesi in 5 punti.

Fine del bicameralismo perfetto e abolizione del Senato “Ping pong” delle leggi tra Camera e Senato addio. Con il bicameralismo perfetto “in soffitta” rimarrà quella di Palazzo Montecitorio l’unica assemblea (eletta direttamente dai cittadini) competente per l’approvazione di leggi ordinarie, di bilancio e fiducia al governo. Le norme non saranno più votate dal Senato quindi, che però avrà facoltà di esprimere entro 30 giorni il proprio parere o apporvi delle modifiche.

Ma cosa succede a Palazzo Madama? La sua funzione principale sarà quella di raccordo tra lo Stato e gli altri enti locali. Con un numero di 100 senatori (anziché gli attuali 315) il Senato diventerà l’ organo rappresentativo delle autonomie regionali che nomineranno tra sindaci (21) e consiglieri regionali (74) un totale di 95 rappresentanti. In carica fino al termine del mandato amministrativo non percepiranno nessuno stipendio dal Senato. A completare la rosa le cinque nomine

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del Capo dello stato il cui mandato, al pari, durerà 7 anni. Fatta eccezione per quelli attuali e per gli ex presidenti della repubblica scompare infine la figura del senatore a vita.

Elezione del Presidente della Repubblica Diretta conseguenza dell’abolizione e della nascita del nuovo Senato all’elezione del Capo dello Stato non parteciperanno più i delegati regionali. A designare il Presidente della Repubblica saranno infatti solo Camera e Senato riuniti in seduta comune. Novità anche per la maggioranza chiamata a scegliere chi salirà sul colle: dei due terzi fino al quarto scrutinio (attualmente è fino al terzo) e dei tre quinti fino alla settima votazione, dopo la quale a decidere sarà invece la maggioranza assoluta (ad oggi prevista già dalla quarta “chiama”).

Abolizione del Cnel Il Cnel (Consiglio Nazionale per l’economia e il lavoro) è un organo consultivo del Governo e del Parlamento in materia di economia e di lavoro. È previsto dall’art. 99 della Costituzione che gli conferisce inoltre l’iniziativa legislativa, ossia la possibilità di proporre leggi alle camere. Con il “si” alla riforma potrebbe andare definitivamente in pensione.

Competenze Stato Regioni (Titolo V della Costituzione) Già oggetto di una variazione nel 2001, con il referendum costituzionale di dicembre si torna a parlare del Titolo V della Costituzione che regola il rapporto tra Stato e autonomie locali (comuni, province e regioni). Nella fattispecie la riforma riporterebbe, in esclusiva, nelle mani dello Stato quasi 20 materie tra cui: ambiente; energia (sia in termini di

trasporto che distribuzione); gestione di porti, aeroporti, trasporti e navigazione; sicurezza sul lavoro; politiche per l’occupazione e ordinamenti professionali.

Referendum e leggi di iniziativa popolare Parafrasando un celebre detto si potrebbe dire “due quorum e un referendum”. Sempre valido il classico 50% più uno degli aventi diritto al voto, la riforma prevede uno “sconto” nel caso in cui a proporre la consultazione fossero 800 mila cittadini (e non i 500 mila attuali previsti dalla legge). Perché la proposta possa essere presa in esame basterà così che alle urne si rechino il 50% più uno degli elettori alle ultime elezioni politiche e non più quindi il 50% più uno degli aventi diritto. Per quanto riguarda invece l’iniziativa popolare si alza l’asticella delle firme necessarie per proporre una legge “dal basso”. Con la riforma saranno infatti necessarie il triplo delle firme necessarie oggi. Da 50 mila si passa infatti a 150 mila.

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FOCUS

DISPERSIONE SCOLASTICA

A Milano ci pensa il progetto "Scuola-Bottega" Sono complessivamente 8 milioni in Italia gli studenti che da settembre, astuccio alla mano, sono tornati in classe alle prese con voti, compiti e interrogazioni. Ma il ritorno fra i banchi potrebbe non essere così semplice per tutti. Perché al suono della campanella poco più di un alunno su 10 potrebbe scegliere di abbandonare la scuola dell’obbligo e lasciare i libri a casa. È il fenomeno della dispersione scolastica, che porta il Belpaese tra le peggiori nazioni europee con una doppia cifra (anche se in calo) che supera il 15%. A rendere il dato ancora più drammatico il fatto che spesso, in realtà difficili, sono le stesse famiglie a spingere i figli a guadagnarsi da vivere prima del previsto, con il rischio per più di qualcuno di inciampare in contesti sociali devianti. Naturalmente le formule magiche non esistono, ma qualcuna che funziona meglio di altre c’è.

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Tra queste il progetto “Scuola Bottega” della Cooperativa La Strada attiva da oltre 30 anni al Corvetto, quartiere popolare alla periferia sudest di Milano, dove i giovanissimi “a rischio dispersione” sono ancora troppi. Da 11 anni alla base del programma c’è un percorso formativo, un mix efficacissimo tra ore in aula e laboratori (il principale è quello di falegnameria), per spronare i ragazzi “ad imparare l’arte” e portarsi a casa l’agognata licenza media. Due le classi attivate ogni anno, una per studenti “junior” (14-15 anni), l’altra per studenti “senior” (16-17 anni) ritrovatisi a ripetere l’anno più di una volta. L’obiettivo però non è il pezzo di carta e basta. Come spiega Silvia Carameli, coordinatrice del progetto “Scuola Bottega” “non si tratta soltanto di far arrivare alla licenza media i nostri ragazzi, ma di favorire un processo di vera e

"Per me Scuola Bottega è come una famiglia" Ramy

propria integrazione sociale”. Lo sport in questo caso la fa da padrone. Nelle diverse attività gli studenti oltre a divertirsi, si misurano con le proprie potenzialità, e i limiti, imparando a coltivare una qualità fondamentale nel mondo del lavoro: il gioco di squadra. Ma cosa succede al termine del percorso? Nel caso dei “piccoli” spesso il successo è proprio riorientarli allo studio e fare in modo che possano proseguire la carriera scolastica. Nel caso dei “grandi” c’è chi dopo la scuola riesce a trovare un


"Per me Scuola Bottega è un'occasione per lasciarsi indietro gli anni passati"

Renato

un lavoro, chi addirittura a mettersi in proprio. Di altri, emigrati in altri paesi, si perdono invece le tracce. “I casi che seguiamo sono tanti – spiega Paolo Larghi, Direttore della Cooperativa La Strada - Per la maggior parte di questi ragazzi, il rischio è rimanere “ai margini”: se non trovano figure adulte in grado di sostenerli e di orientarli, possono scivolare nell’apatia o - al contrario – essere coinvolti in attività illecite e contesti devianti”. Ma si sa “prevenire è meglio che curare”. Proprio perché il disagio scolastico è una pianta che attecchisce lentamente e si nutre di insuccessi ripetuti, poca determinazione, scarsa fiducia in se stessi, il tutto condito da emarginazione e contesti sociali problematici, La Strada promuove anche l’attività del “doposcuola”. Nei locali del Centro di Aggregazione Giovanile “TempoePoi” ogni anno gravitano attorno alla cooperativa quasi 100 ragazzi, dalle scuole medie alle superiori. E tra questi alcune con storie difficili, di chi è appena arrivato in Italia per ricongiungersi ai genitori, catapultato in un contesto spiazzante o chi vive in mezzo alla violenza portando con sé tutto il proprio disagio. Tra i cantieri aperti la cooperativa promuove inoltre il Centro In-Presa, che accoglie giovani segnalati dai Servizi Sociali e minori dell’area penale, per un accompagnamento a 360 gradi: sostegno allo studio, attività sportive, laboratori creativi e attività culturali di gruppo.

Lezione in classe con i ragazzi del progetto Scuola Bottega (foto La Strada)

"Per me Scuola Bottega è come una famiglia"

Immagine della campagna per avvicinare i giovani ai progetti promossi dalla cooperativa (foto La Strada)

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TUTTOFOOD COOPERAZIONE PARTNER DELL’EDIZIONE 2017

Firmato accordo strategico tra Fiera Milano e Alleanza Cooperative Italiane - Settore Agroalimentare

Anche la cooperazione in campo per l’edizione 2017 di Tuttofood, salone internazionale dedicato al food & beverage che aprirà le porte a Milano dal 4 all’11 maggio. A portare in fiera le coop l’accordo sottoscritto con l’Alleanza Cooperative Italiane Settore Agroalimentare che riunisce le sigle Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e AgciAgrital, che conta 5.000 aziende agricole aderenti e 800 mila soci produttori. Obiettivo, bissare il successo del 2015, anno record di espositori, con partnership ad hoc. Dalle filiere all’ecommerce agli accordi strategici con fiere prestigiose del panorama italiano, come VeronaFiere, che debutterà nei padiglioni di Rho-Pero con l’area Fruit&Veg Innovation dedicato all'ortofrutta e l’evento curato da Vinitaly International Academy “Wine Discovery” all’interno del quale saranno presentate le eccellenze della produzione italiana e internazionale.

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Con l’obiettivo di incrementare ulteriormente la presenza di grandi insegne internazionali, Tuttofood ha siglato una partnership con Daymon Worldwide, leader mondiale nella consulenza alla GDO. Punta invece a valorizzare le opportunità dell’ecommerce l’accordo con Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico che promuoverà l’eCommerce Food Lab, un hub di 1.000 mq in collaborazione con Digital Events che favorirà il networking tra operatori B2B. Tra le novità della rassegna, presentate nel corso della conferenza stampa a Palazzo Lombardia la Milano Food Week, un po’ Fuori Salone un po’ Expo diffuso, con decine di appuntamenti in città, tra show cooking, laboratori e eventi a tema. "Il comune denominatore di queste novità - ha commentato Corrado Peraboni, ad di Fiera Milano - è la nostra capacità, unica in Italia, di coniugare il supporto allo sviluppo del business con la condivisione di

conoscenze ai massimi livelli". Input che si sposa perfettamente con le iniziative di Regione Lombardia che punta sul food travel con il progetto di promozione del turismo enogastronomico Sapore In Lombardia e che avrà come partner proprio Tuttofood. Impostasi in sole 5 edizioni biennali come la manifestazione leader del settore in Italia e fra le prime tre in Europa, la Milano World Food Exhibition porta così a un nuovo livello l’eredità di Expo con numeri che fanno ben sperare. A 8 mesi dal taglio del nastro è già stata prenotata il 60% della superficie espositiva (12 padiglioni), con punte, per alcuni settori, di oltre il 70%. Almeno 75 mila, invece, i visitatori professionali attesi, dei quali 30 mila esteri da 50 Paesi, e oltre 2.000 hosted buyer profilati.


TIZIANO FUSAR POLI AL TIMONE DI CONFCOOPERATIVE CREMONA

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Tiziano Fusar Poli, numero uno di Latteria Soresina è il nuovo presidente di Confcooperative Cremona che associa 156 cooperative con più di 5 mila dipendenti, un fatturato che supera 1,2 miliardi di euro e oltre 30 mila soci. A eleggerlo l'assemblea provinciale tenutasi l’11 ottobre presso la Camera di Commercio della città cui ha preso parte anche il presidente nazionale Maurizio Gardini. Fusar Poli raccoglie l'eredità di Renzo Nolli, che lascia l'Unione provinciale dopo 8 anni. "Insieme" la parola d'ordine del nuovo mandato. “C’è un una parolachiave che mi ha convinto ad accettare questo incarico, riassumendo al meglio il dna della cooperazione e dei suoi valori: quella parola è ‘insieme’” sottolinea il neopresidente, dopo aver ringraziato il suo predecessore. “Nessuno, da solo, - ha proseguito - può raggiungere i risultati e gli obiettivi che si possono perseguire in forma collettiva. E cooperazione vuol dire stare insieme e cooperare per obiettivi comuni”.

Un passaggio di consegne “all'insegna del cambiamento ma anche nella continuità di stile e di relazioni” chiude il presidente Gardini che, ricordando il processo di costruzione dell’Alleanza, rimarca la necessità per il movimento di essere vicino alle cooperative in un momento difficile. “Vogliamo continuare ad essere una organizzazione che difende le proprie imprese, ma non vogliamo essere solo una associazione che fa lobby, perché se vogliamo essere coerenti con l'art. 45 della Costituzione

dobbiamo essere una organizzazione presente sui territori, che sa leggere le istanze e sa dare delle risposte, che sa interpretare la necessità di protagonismo dei cittadini e questo impegno lo dobbiamo compiere anche dentro il processo dell'Alleanza delle Cooperative”.

Da sinistra a destra il neopresindente Tiziano Fusar Poli, il presidente nazionale Maurizio Gardini e l'uscente Renzo Nolli

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IL LATTE "IN FESTA" A MANTOVA

Confcooperative già al lavoro per l'edizione 2017 Dalle stalle mantovane alle vie del centro storico, grande successo per la prima edizione della Festa del latte, tenuta a battesimo sabato 8 e domenica 9 ottobre proprio nel cuore della Capitale della cultura. Ampia la partecipazione all’evento, organizzato da Confcooperative Mantova (già al lavoro per il prossimo anno) e che ha visto la partecipazione di numerosi visitatori. Pensate per grandi e piccini, tantissime le attività proposte: workshop tematici, laboratori sensoriali, spettacoli, show cooking (con la chef Elisabetta Arcari di Peccati di Gola) e, dulcis in fundo, la lavorazione dal vivo con il “casaro-narratore" di forme di Grana Padano e Parmigiano Reggiano, proprio come in un caseificio vero. A contribuire alla riuscita della manifestazione, nata dalla volontà di valorizzare e promuovere il consumo del latte in tutte le sue “forme”, l’intera rete della cooperazione mantovana: dalle coop lattiero casearie a quelle sociali, da quelle dello spettacolo a quelle di lavoro, unite proprio dal latte non solo come alimento, ma anche come esperienza ludica, sensoriale e come elemento culturale che unifica e caratterizza l’identità del territorio. L’iniziativa, realizzata con il supporto della Camera di Commercio di Mantova, si è svolta in tre location principali, tutte nel cuore storico della città: Piazza Broletto, Piazza Leon Battista Alberti e Piazza Concordia. Supergettonata infine la coloratissima “giostra del latte”, realizzata dalla cooperativa “Teatro all’Improvviso”, in tour dal prossimo anno nei nidi della provincia e “special guest” dell’edizione 2017 della Fiera Millenaria.

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La lavorazione dal vivo di una forma di Grana Padano in Piazza Broletto


La piĂš amata dai bambini "la giostra del latte"

Presentazione del libro "Mamma...ho fame" Il "casaro-narratore"

La mungitura Il "Casaro-narratore"

L'intervista a MantovaTv

Guarda il video!

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CITTÀ METROPOLITANA, VOTATO IL CONSIGLIO

Dalla società civile l'appello alla politica: costruiamo insieme la “Milano Grande"

133 comuni coinvolti (escluso Melzo, commissariato), un affluenza del 74,6% e 1.510 amministratori alle urne, su 2.025 aventi diritto, tra consiglieri comunali e sindaci dell’area vasta (in pratica 1 su 4) che domenica 9 ottobre hanno votato per il rinnovo del Consiglio metropolitano. Con 14 consiglieri eletti lo spoglio ha confermato la maggioranza assoluta al centrosinistra (lista unitaria C+). Il centrodestra, con 'Insieme per la città metropolitana' formata da Fi, Ncd e Fratelli d'Italia ha ottenuto sei seggi, due Lega Nord, uno a testa Movimento 5 stelle e la lista civica 'La città dei comuni'. È tra gli eletti, 24 in totale, che il sindaco della Città metropolitana, Beppe Sala, sceglierà il suo entourage di consiglieri delegati (gli assessori) che guideranno la “nuova era”. Ma a due anni dall’istituzione il futuro non sembra roseo, causa la scarsità di fondi e di poteri. Alla vigilia delle elezioni a dare uno scossone ci avevano pensato le principali associazioni, organizzazioni sindacali e di categoria lombarde mobilitatesi

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con un appello per chiedere alla politica di "esserci" con un unico obiettivo: costruire "Milano Grande", senza più false partenze. E così la politica aveva risposto. Proprio Sala, a margine dell'ultima seduta del consiglio metropolitano sulla questione aveva alzato il tiro e rilanciato la palla al governo. "Siamo tutti concordi sulla situazione della città metropolitana - aveva detto - ma è difficile avviare una discussione con il governo visto che tutto il dibattito è monopolizzato sul referendum". Ma cosa chiedevano i firmatari? Privata di risorse e con organi di "debole legittimazione", si legge nel documento, il rischio, è quello di assistere al remake dell'ennesima opera incompiuta. Unica via d'uscita "unire le forze" per dare all'area metropolitana un adeguato sistema di governance che aiuti “Milano Grande” ad essere all’altezza delle future sfide sociali, economiche e ambientali. Chiari gli obiettivi della lettera. Nel prossimo biennio "auspichiamo che si giunga all’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio metropolitano"

spiegano. Come obiettivo di lungo periodo, affermano le associazioni l'ipotesi "che le tre Città metropolitane più popolose d’Italia (Milano, Roma, Napoli) vengano dotate di organi eletti direttamente dai cittadini e di risorse e poteri speciali, analoghi a quelli delle regioni, in particolare per ciò che riguarda la promozione dello sviluppo economico e sociale". Ad essere invece suggerito come trampolino del nuovo corso "per costruire un’agenda metropolitana insieme" il forum della società civile, previsto tra l'altro dallo statuto metropolitano. "Dopo un biennio di incertezze e di timidi segnali di movimento - conclude l'appello - le elezioni del 9 ottobre devono rappresentare una ripresa del progetto metropolitano, che preveda il pieno coinvolgimento delle “speciali” forze della società civile che Milano e la sua metropoli hanno in sé e che chiedono di partecipare al possibile grande percorso fondativo che il momento storico richiede".

Paolo Petracca (ACLI), Barbara Meggetto (Legambiente), Massimo Cortesi (ARCI), Guido Bardelli (Compagnia delle Opere), Alberto Cazzulani (Confcooperative), Massimo Bonini (CGIL), Danilo Galvagni (CISL), Danilo Margaritella (Uil), Gianfelice Rocca (Assolombarda), Daniela Cavagna (CNA)


CSA COESI, IL NUOVO CENTRO SERVIZI DI CONFCOOPERATIVE BERGAMO Sarà il punto di riferimento per l'economia sociale e il terzo settore Oltre 400 utenti (tra cooperative e enti non profit), più di 70 addetti e consulenti e un fatturato che supera i 3,5 milioni di euro. Sono questi i numeri di Csa Coesi il nuovo polo di servizi aziendali a marchio Confcooperative Bergamo, nato dalla fusione del Csa Bergamo (centro servizi istituzionale della Confcooperative provinciale) e Coesi Servizi. Riferimento per l'economia sociale e il terzo settore, la nuova realtà, punta a diventare un modello del comparto, offrendo servizi "integrati" più efficienti e competitivi: dalla classica consulenza amministrativa (cedolini paga e contabilità), a quella finanziaria (convenzioni con banche, internazionalizzazione, sostegno gestionale ai percorsi di integrazione e assistenza sindacale in caso di crisi aziendali), alle attività di sicurezza e formazione.

All'insegna della continuità a guidare il nuovo centro sarà il presidente Lucio Moioli (segretario generale di Confcooperative Bergamo) insieme a Sergio Bonetti, vicepresidente e alla direttrice Emilia Colombo.

occhio anche alla nuova sfida dell’impresa sociale. Csa Coesi è la dimostrazione tangibile che lavorare insieme è possibile e generativo e dimostra che co-operare è una scelta vincente".

"Con il nuovo Centro Servizi - ha sottolineato Moioli - puntiamo a offrire servizi affidabili e di qualità a prezzi accessibili a tutte le realtà, in una logica integrata di servizi di base e di consulenza specialistica che possano assistere e accompagnare le imprese cooperative e le associazioni negli adempimenti della vita quotidiana, nei processi di superamento delle fasi di crisi e nelle azioni di innovazione e sviluppo".

A comporre il consiglio di amministrazione figure di primo piano del movimento cooperativo bergamasco. Oltre a Guerini, Moioli e Bonetti, formano la nuova squadra Sergio Manzoni (presidente del Consorzio Ribes), Cristina Offredi (presidente del Consorzio Solco Città Aperta), Ester Vanotti (vice-presidente di CSA Bergamo), Flavio Valli (Consorzio Ribes), Fabio Loda (Consorzio Cum Sortis), Paolo Danese (Consorzio La Cascina). Ad essere invece nominato Presidente del Collegio Sindacale Massimo Monzani, vicepresidente di Confcooperative Bergamo.

Una prospettiva, spiega il presidente di Confcooperative Bergamo Giuseppe Guerini per "valorizzare e, insieme, innovare la forma imprenditoriale cooperativa, con un

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FOCUS

INNOVAZIONE APERTA TRA GIOVANI DESIGNER E IMPRESE Al via L'AB campagna di crowdfunding cooperativo in collaborazione con il Politecnico di Milano 16

Un L’AB(oratorio) per aiutare il talento di giovani designer a diventare “progetto” attraverso un servizio innovativo per favorire il matching con cooperative e imprese sociali. Obiettivo colmare il gap tra formazione e mondo del lavoro e fare “rete” per sviluppare idee di innovazione aperta ed inclusiva in grado di impattare positivamente sugli stili di vita delle comunità. Due gli step: selezione di 15 studenti del Politecnico di Milano che avranno la possibilità di entrare in contatto con diverse realtà del territorio con cui co-progettare idee innovative nell’ambito del design di prodotto e di servizi. Fase 2 per l’anno 2016/2017 un programma formativo con esperti in diversi settori per guidare la fase di sperimentazione e prototipizzazione dei progetti.


Chi sono i soggetti coinvolti?

FASE 1 - La selezione delle idee

I giovani designers, interessati all'innovazione con un'idea di progetto da sviluppare. Le imprese, interessate a scoprire e sostenere nuovi orizzonti di mercato, nuove idee in grado di portare innovazione.

L’AB apre le sue porte ufficialmente a Ottobre 2016 a 15 laureati della scuola di Design del Politecnico di Milano, che parteciperanno alla selezione con la propria idea da sviluppare, dalla forte valenza locale, sociale e culturale. Questi giovani avranno la possibilità di ottenere i mezzi fisici (materiali, spazi e attrezzature) per sperimentare la propria idea su uno specifico territorio o presso quelle realtà locali e della cooperazione Lombarda che gradualmente si affacceranno al progetto. (studenti neolaureati di altre facoltà interessati al progetto potranno proporsi per le prossime edizioni - Università Cattolica di Milano, Università Bocconi e Università Bicocca di Milano).

I partner impegnati nel progetto sono: - Dipartimento di Design del Politecnico di Milano in collaborazione con Polisocial - La Fucina Cooperativa Sociale Onlus - Confcooperative Lombardia - Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo Il progetto è sostenuto da: - Amministrazione comunale del Comune di Rho - Fondazione Comunitaria Nord Milano

Si chiama L’AB e NON l’HUB Si chiama L’AB e NON l’HUB perché a differenza degli HUB esistenti nel panorama regionale non vuole costituirsi quale vetrina di progetti o prodotti da presentare ad aziende, bensì favorire un processo di progettazione sociale e di formazione di una mentalità "imprenditorialeprogettuale". Un LABoratorio che dia ai giovani, strumenti replicabili, per diventare fautori principali del proprio futuro professionale.

FASE 2 - Le imprese e il percorso formativo

La formazione è costruita per fornire le conoscenze per rendere i progettisti in grado di portare un'idea dalla carta alla realtà. Le lezioni saranno focalizzate su: - Marketing e comunicazione - Webmarketing per l’innovazione di prodotto - Strumenti finanziari - Impresa cooperativa ed economia collaborativa - Progettazione e dimensione strategica del progetto - Generazione di modelli di business innovativi - Sviluppo design di prodotto - Project management e confronto creativo

Come sostenere il progetto Il progetto l'AB ti aspetta sulla piattaforma di crowdfundig Produzioni dal basso www.produzionidalbasso.com. Clicca partecipa e diventa co-partner attivo.

Dopo la fase di selezione dei progetti che si concluderà a fine Ottobre 2016 si aprirà la fase di contatto con le imprese, imprese profit, imprese cooperative e sociali che vorranno aderire e sostenere il progetto. Ai giovani designer sarà offerta una formazione con incontri mensili insieme ai Mentor, docenti e professionisti esperti di progettazione a 360°.

Dove L’AB avrà la sua prima sede sperimentale presso lo Spazio Comunale MAST di Rho, gestito della Cooperativa LaFucina, che da 13 anni opera sul tema del protagonismo giovanile e che dal 2014 ha attivato una collaborazione con il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano.

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RICETTE & TR A DIZIONI

PIZZOCCHERI DELLA VALTELLINA Ricetta per 4 persone PASTA FRESCA 400 gr farina di grano saraceno 200 gr farina bianca “00″ q.b. acqua tiepida CONDIMENTO 150 gr 200 gr 80 gr 270 gr 250 gr 200 gr

di Valtellina Casera DOP di Pizzoccheraia di formaggio gratuggiato di verze o coste o biete di patate di burro Latteria di Delebio 1 spicchio di aglio q.b. pepe

Livello difficoltà 18

Mischiare in una terrina le due farine, aggiungere poco a poco l’acqua tiepida e lavorare l’impasto energicamente, fino ad ottenere un impasto liscio e morbido. Stendere l’impasto con il mattarello da cucina ad uno spessore di circa 3-4 mm. Ricavare delle sottili tagliatelle, disporle su un vassoio e cospargere con poca farina di grano saraceno per evitare che si attacchino. Cuocere le verdure in acqua salata, le verze a piccoli pezzi e le patate a tocchetti (le patate sono sempre presenti, mentre le verze possono essere sostituite, a secondo delle stagioni, con coste, biete o fagiolini). Dopo 5 minuti unire i pizzoccheri freschi. Dopo 10/12 minuti raccogliere i pizzoccheri con la schiumarola e versarne una parte in una teglia ben calda, aggiungere il Valtellina Casera DOP a scaglie sottili e la Pizzoccheraia e cospargere con poco formaggio grattugiato. Proseguire alternando pizzoccheri e formaggio a strati; Soffriggere il burro Latteria di Delebio con l’aglio lasciandolo colorire per bene e versarlo sui pizzoccheri. Aggiungere una spolverata di pepe nero e servire ben caldi. altre ricette sul sito www.latteriavaltellina.it


EVENTI

d'autunno

MANTOVA

GOITO, 20° FIERA DEL GRANA PADANO DEI PRATI STABILI Dal 21 al 23 ottobre ritorna anche quest’anno il tradizionale appuntamento con la Fiera del Grana Padano dei Prati Stabili. Vetrina del DOP più famoso nel mondo la città di Goito, in provincia di Mantova, “culla” di un’eccellenza nell’eccellenza frutto di un disciplinare rigidissimo tramandato sin dal Medioevo. Ad animare la 20esima edizione un denso calendario di eventi rivolto ad appassionati e addetti del settore.

BRESCIA BRESCIA

SERATA A TEMA "FUNGO PORCINO E TARTUFO NERO" Il 21 ottobre Franciacorta protagonista con una serata a tema all'insegna di due mast dell'autunno: il fungo porcino e il tartufo nero. il ristorante Centottanta Cantina & Cucina di Cascina Clarabella propone un menu degustazione per scoprire due dei più golosi ingredienti dell’autunno. Scopri di più sul sito www.cascinaclarabella.it

Insieme agli immancabili stand delle latterie cooperative del territorio (Latteria Agricola S. Pietro, Latteria Agricola di Marmirolo, Latteria Agricola Goitese, Latteria Sociale Roverbella, Caseificio Sociale San Donato e Latteria Sociale Mantova), una mostra mercato con i prodotti gastronomici locali e non solo. E poi il laboratorio per la produzione del Grana Padano, la “Notte in Giallo” con eventi enogastronomici e musicali, l’“Aperigrana”, il mercatino “Svuota soffitte” lungo il fiume Mincio, il “Battesimo della sella” con i cavalli delle associazioni equestri goitesi. E ancora, per i bikers, l’11° MotoGrana (aperto a tutti) e il convegno sul turismo itinerante in cantiere per il 2017 a cui parteciperà anche il Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina. L'evento è organizzato dalla Pro Loco “Sordello” in collaborazione con il Consorzio Grana Padano, il Comune di Goito e Regione Lombardia, insieme ad altri storici partner tra cui Confcooperative Mantova.

MILANO

BARATTIAMO LA MODA Se siete alle prese con il cambio di stagione e volete rinnovare il guardaroba a costo 0 questa è l’iniziativa che fa per voi. Al grido di “il baratto non è mai fuori moda” ogni giovedì dalle 10 alle 12 i locali di Spazio98, laboratorio culturale e di quartiere gestito dalla cooperativa Spazio Aperto Servizi, vi aspetta per un “clothing swap”. Puoi portare i tuoi abiti e accessori usati e scambiarli come vuoi. Per informazioni chiamare al numero 3477857248 o mandare una mail a spazio98@spazioapertoservizi.org.

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QUICK FIX

IL REVISORE RICORDA L’ATTIVITÀ DI VIGILANZA La vigilanza ordinaria sulle società cooperative (tutte le forme di società cooperative e loro consorzi, gruppi cooperativi ex articolo 5, comma 1, lettera f), legge 3 ottobre 2001, n. 366, società di mutuo soccorso ed enti mutualistici di cui all’articolo 2512 del codice civile, consorzi agrari e piccole società cooperative), prevista dal D.lgs. 2 agosto 2002, n. 220 e successive modifiche, si attua mediante la revisione cooperativa che ha lo scopo di accertare la natura mutualistica dell’ente, anche attraverso un controllo della gestione amministrativo-contabile, verificando la partecipazione dei soci allo scambio

mutualistico con la società ed alla vita sociale, la qualità della medesima, l’assenza di scopi di lucro dell’ente, nonché la legittimazione dell’ente a beneficiare delle agevolazioni fiscali, previdenziali e di altra natura. Il revisore accerta altresì la consistenza della situazione patrimoniale (attraverso l’acquisizione del bilancio d’esercizio, delle relazioni del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, ove esistente, e della certificazione di bilancio, ove prevista) nonché l’esistenza e la corretta applicazione del regolamento ex art. 6, Legge n. 142/2001. La revisione cooperativa ha anche una finalità di tipo assistenziale, in quanto

mira al miglioramento dell’organizzazione interna, in termini di gestione e di democrazia della cooperativa revisionata, mediante suggerimenti e consigli che il revisore fornisce agli organi di direzione e di amministrazione degli enti, contribuendo in tal modo alla massimizzazione della funzione sociale propria delle cooperative.

L'ESPERTO RISPONDE ENTRO QUANDO VA COMUNICATA L'AMMISSIONE DEL NUOVO SOCIO? Esiste un termine entro il quale il consiglio di amministrazione deve comunicare al nuovo socio la sua avvenuta ammissione, poiché il codice civile prevede solo i termini nel caso di rigetto della domanda di ammissione? Il Consiglio di Amministrazione può fissare la tassa di ammissione se questa non è prevista all'interno dello statuto? In merito al primo quesito si conferma che il legislatore nulla dispone in proposito. L’obbligo di diligenza cui sono tenuti gli amministratori di società e più in generale il principio della buona fede che deve caratterizzare la fase che anticipa la stipula di un contratto, ci portano a ritenere che gli amministratori

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debbano decidere sulla domanda di ammissione nel corso del primoConsiglio di Amministrazione successivo all’arrivo della domanda di ammissione. Sulla base dei medesimi principi di ordine generale si ritiene che la comunicazione dell’ammissione debba essere comunicata tempestivamente e comunque entro il termine previsto per l’ipotesi di rigetto della domanda. Riguardo al secondo quesito si fa presente che la fissazione di una tassa a copertura delle spese di istruttoria della domanda di ammissione, rientra nel complesso delle condizioni per l’ammissione degli aspiranti soci. L’art. 2521 c.c. impone che sia l’atto costitutivo/statuto a definire tali condizioni.

E' senz'altro legittima anche l'ipotesi in cui la previsione statutaria non operi una quantificazione puntuale dell’importo della tassa, rimandandola all’operato di un organo societario (Assemblea dei soci o Organo amministrativo). Diversamente da quanto previsto per il sovrapprezzo, che potrebbe essere richiesto anche a prescindere da una espressa previsione statutaria - ma a condizione che l’assemblea ne abbia preventivamente deliberato la quantificazione - la tassa di ammissione non rappresenta un elemento necessario per la costituzione del rapporto societario. In assenza dunque di una previsione statutaria, si ritiene che non sia possibile imporre all’aspirante socio l’obbligo di pagare una tassa di ammissione.



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