n°38 – 22 agosto 2017
2001-2016 15 anni al Vostro servizio
EDITORIALE tailor e hand made N. 38
ITALIA SLOWTOUR metti l’Italia in prima fila! #lacooperazionecorreinalto Amici carissimi, ricordate bene la mia partecipazione a Biccari alla Festa annuale de I Borghi Autentici d’Italia. Tra i vari personaggi presenti cito oggi Syusy Blady che ha realizzato un bellissimo video sull’evento che potete vedere cliccando su questo link: http://italiaslowtour.com/biccari-puglia-video. Il video non è che uno dei meravigliosi filmati che, in anni, Syusy e Patrizio hanno realizzato raccontando l’Italia in lungo e in largo. Italia Slowtour è un sito per stranieri raccontato da Ambassador, da stranieri per stranieri. Un gioiellino assai geniale che aiuta a raccontare l’Italia con la voce e le emozioni degli stessi turisti. Sono centinaia le puntate che sono state realizzate negli anni, una vera chicca per chi vuole visitare il nostro Paese. Un sito in inglese, fatto per gli stranieri – anche i video sono sottotitolati in inglese – ma io credo sia utilissimo anche agli italiani. Scoprire tradizioni, posti nascosti, chicche e perle del nostro Paese non può che essere utile a tutti, noi compresi. Italia Slowtour racconta le località italiane lentamente con mezzi a basso impatto ambientale, scoprendo luoghi, persone e aziende che solo la provincia italiana e la sua biodiversità può dare. Le web series raccontano un Italia genuina e autentica . Non credo debba essere io a descrivere l’attività di Syusy e Patrizio che da decenni raccontano l’Italia con piglio tutto loro, con verve e con la capacità di far passare l’italianità degli Italiani (se posso usare questa espressione). Siamo ancora in periodo “vacanziero” e il mio editoriale raggiungerà molti di voi con i piedi a mollo nel mare, sdraiati su un’amaca in campagna o mentre vi arrampicate per una salita verso la vetta. Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
Sede operativa via Manzoni 56 20900 Monza – MB tel. – fax 039 83 27 16 www.nonsolospesa.org clienti@nonsolospesa.org
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Quale tempo migliore di questo per dedicare un po’ di tempo a www.italiaslowtour.com e godersi alcune perle, prendere un po’ di appunti, segnarsi delle mete per le prossime gite fuori porta o le prossime vacanze.
Con milioni di visitatori e follower il sito si conferma un ottimo canale per promuovere l’Italia – lui e tutto il network di cui fa parte, prima fra tutte la rivista Turisti per caso, sempre in vetta alle vendite tra le riviste del settore. Amici carissimi, agosto mese di vacanze, tempo di editoriali più corti ma non per questo meno intensi, Vi lascio alla scoperta degli oltre 300 video e alla scoperta dell’Italia come, ho la presunzione di affermare, piace agli stranieri ma anche agli italiani. Buona visione, A presto,
Fabrizio
Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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ISCHIA - 6 giorni Sull’isola verde tra natura, terme e ottima cucina
Un viaggio ad Ischia non è una semplice vacanza su un’isola, ma una vera e propria esperienza, completa in ogni sua sfaccettatura. Il luogo comune che si è creato attorno al mito dell’isola verde è costituito dal trinomio sole, mare e parchi termali ma Ischia autentica è molto di più: vigneti, macchia mediterranea, bosco e pineta, crateri, duomi lavici, calanchi, sorgenti, tufo, pomice e solfatara. Durante le nostre escursioni a piedi visiteremo antiche cantine dove si respira forte l’odore del mosto e delle tradizioni, scopriremo case misteriose alle pendici del Monte Epomeo (789m) scavate nel tufo verde, passando le dite tra le scalfitture ancora visibili dei picconi che le hanno create. Potremo non solo respirare l’odore acre dello zolfo ma anche sentirne la consistenza tra le mani. Lungo i sentieri conosceremo le diverse piante aromatiche come l’origano selvatico, il mirto e la pipernia, l’erba aromatica utilizzata per cucinare il piatto tipico isolano: coniglio all’Ischitana! Mangeremo prodotti bio che raccoglieremo personalmente e degusteremo vini doc ricavati da vigneti a terrazzamenti tra i quali non mancheremo di passeggiare. Ci perderemo tra stretti vicoli detti “Saraceni” poiché furono costruiti nel tentativo di difendersi dalle continue incursioni via mare di questi feroci pirati. Programma: 1° giorno FORIO D’ISCHIA – I VICOLI SARACENI Arrivo sull’isola e sistemazione in albergo, pomeriggio dedicato alla scoperta del comune di Forio: i vicoli saraceni sono il singolare tracciato urbano sorto attorno alle torri di avvistamento, rifugio e difesa che l’Università di Forio realizzò a sue spese nella prima metà del 1500 per difendersi dai terribili attacchi dei pirati turchi. La funzione principale di questo dedalo di vicoli era guadagnar tempo e metri sugli assalitori saraceni, in modo da rifugiarsi nelle torri costiere e organizzare la resistenza dai tetti con acqua bollente, pietre, macigni e tutto quanto fosse stato disponibile a tiro. Un’esigenza difensiva comune a tante località del Mediterraneo, ma che solo a Forio e in pochissime altre località ha determinato esiti urbanistici e architettonici tanto singolari. 2° giorno SERRARA FONTANA – IL MONTE EPOMEO E IL BORGO DI SANT’ANGELO Il percorso parte dal comune di Serrara, attraverseremo un paesaggio selvaggio e affascinante sul versante ovest dell’isola, si arriva fino al bosco dei Frassitelli, un terrazzo di acacie fittissime. Il sottobosco, è il regno Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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del coniglio selvatico, tipico piatto locale. Arrivati all’altezza di un arco di pietra, il percorso prosegue ripidamente in salita fino ad arrivare ad uno sterrato che porta a Pietra dell’Acqua. Si è ormai giunti sulla cresta dell’Epomeo e il percorso prosegue fino ad arrivare alla cima più alta dell’isola, Punta San Nicola (789m), dove è presente un eremo scavato nell’enorme masso di tufo verde che costituisce la cima stessa. Da questo punto comincia la discesa che ci porta fino al bosco della Falanga, in questo bosco di castagni è possibile trovare le tipiche case di pietra, le fosse della neve e antichi “palmenti” scavati nel tufo verde, tipica pietra locale. La passeggiata prosegue fino ad un vigneto a terrazzamenti che si affaccia su tutto il comune di Forio, assaggeremo del buon vino locale e ci riposeremo prima di goderci il resto della giornata nel grazioso borgo marinaro di Sant’Angelo.
Dislivello: 500m – Lunghezza: 4km – Durata: 4:00 ore 3° giorno BARANO – LA TENUTA DEL CANNAVALE E IL BORGO DI ISCHIA PONTE Oggi attraverseremo una delle aree più verdi dell’isola, dove avremo modo di ammirare il versante est caratterizzato da un panorama mozzafiato. La zona di Fiaiano è piena di splendidi castagni ed è il luogo dove ancora si conservano le antiche sorgenti d’acqua che dissetavano gli isolani e irrigavano i campi. Attraverseremo una “spiaggia fossile” testimonianza del passato sommerso di una parte dell’isola e andremo in cima al Monte Trippodi (502m). Da qui riscenderemo per il “Piano San Paolo” fino a raggiungere una splendida tenuta detta “del Cannavale” dove ci rinfrescheremo con l’acqua della sorgente di Buceto e assaggeremo pietanze a base di prodotti BIO che raccoglieremo noi stessi direttamente dall’orto. Il pomeriggio sarà dedicato alla visita del borgo di Ischia Ponte con il suo magnifico Castello Aragonese.
Dislivello: 300m – Lunghezza: 5km – Durata: 4.30 ore 4° giorno SERRARA FONTANA – CAVASCURA E I PIZZI BIANCHI I Pizzi Bianchi sono uno scenario unico, in continua evoluzione, il suo aspetto, scolpito da secoli di piogge e venti, cambia di continuo. Un luogo eccezionale, sconosciuto alla maggior parte degli isolani, un paesaggio incantato. Nel comune di Serrara Fontana, dalla frazione di Noia, scenderemo attraverso una vecchia mulattiera, scorgeremo antiche cantine scavate nel morbido tufo e antichi terrazzamenti coltivati a vite. Si giunge ai Pizzi Bianchi, luogo surreale, un gruppo di pizzi che fuoriescono dal terreno di un colore perfettamente bianco, candidi e delicati, con una pietra che fa da cappello. Alcuni assimilano questo luogo alle meraviglia dei luoghi della Cappadocia in Turchia. Da qui riscenderemo il sentiero tra frutteti e campi coltivati fino a raggiungere le antiche grotte di Cavascura, realizzate dai romani, e la spiaggia dei Maronti dove sarà possibile fare un tuffo rinfrescante e sostituire l’abbigliamento da escursione con uno più comodo da mare. A discrezione del partecipante sarà possibile mangiare pollo o pesce cotti con i vapori della terra presso un ristorante situato sulla caldissima spiaggia delle Fumarole.
Dislivello: 350m (in discesa) – Lunghezza: 3km – Durata: 4:00 5° giorno RELAX ALLE TERME Questa giornata sarà dedicata interamente ai bagni termali in uno dei magnifici giardini dell’isola d’Ischia. Godremo dei benefici delle acque termali presenti sull’isola grazie all’attività vulcanica ancora presente nel sottosuolo. Cena in albergo e pernottamento. 6° giorno ISCHIA – CAMPAGNANO E PIANO LIGUORI Oggi partiremo in direzione di Ischia Porto, con una vista splendida sulla costa est dell’isola. Giungeremo a una chiesetta seicentesca nella frazione di Campagnano, dove case sparse si alternano a campi coltivati. Da qui verdi vigneti precipitano bruscamente verso il mare, dove emergono i neri scogli di Sant’Anna che si stagliano contro il massiccio profilo del Castello Aragonese. Un’intensa macchia azzurra avvolge gli isolotti di Vivara e Procida e, più in là, lambisce la lunga striscia della terraferma su cui svettano Capo Miseno e, in lontananza, il Vesuvio. Proseguiamo per questo sentiero meraviglioso scavato nel tufo, tra depositi di lapilli e ceneri antiche. Si prosegue per un agile sentiero a strapiombo su varie insenature. Costeggiando la splendida Baia di Cartaromana, dove sono ancora visibili i resti dell’Aenaria” la vecchia Ischia sommersa. Pomeriggio rientro.
Dislivello: 290m – Lunghezza: 7km – Durata: 5:00 ore
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Partenze disponibili e costi: Data Partenza: 19 settembre 2017
Durata 6 giorni/5 notti
Quota 480,00 €
La quota comprende: Sistemazione in pensione 2 stelle superiore, in camere doppie con servizi privati; tutte le colazioni e le cene in pensione (ad eccezione di una cena); trasferimenti interni sull’isola, assistenza di Guida Ambientale Escursionistica. La quota non comprende: Spese di apertura pratica; trasporti e trasferimenti fino ad Ischia; transfer da/per porti; i pasti non espressamente inclusi e tutte le bevande, visite e degustazioni; entrate ai musei, ai parchi e ai monumenti; eventuali tasse di soggiorno; quanto non contemplato nella voce “La quota comprende”.
Sistemazione in singola: su richiesta con supplemento, a disponibilità limitata. Spese apertura pratica: € 10,00 - Obbligatorie, per persona. Comprendono l’assicurazione medico-bagaglio; sono utilizzate anche per finanziare progetti di compensazione delle emissioni di CO2 derivanti dalla partecipazione ai viaggi.
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ALTOPIANO ANDINO
Un viaggio tra l'Argentina ed il Cile, alla scoperta di un territorio tra i più belli di tutto il continente sudamericano. Le province argentine del nord ovest (Jujuy e Salta) ed il Grande Norte del Cile, nell'altopiano andino, dove gli scenari paiono immutati nel tempo, dal passato precolombiano all'epoca coloniale. Salire sulla ferrovia tra le più alte del mondo, valicare le Ande a 4700 metri, lagune andine e pianure salate colonizzate da stormi di fenicotteri, l'area di geyser più elevata del mondo, minuscoli villaggi rurali che ci portano in contatto con le comunità di indios Quechua ancora presenti nell'area. Programma: 1°giorno: volo Italia - Buenos Aires Imbarco a Fiumicino con volo diretto Roma - Buenos Aires 2°giorno: Buenos Aires Arrivo a Buenos Aires aeroporto Ezeiza, nella prima mattina. Nell'arco della mattina durante il trasferimento al centro, city tour con guida della capitale culturale del sudamericana, che conta circa 12 milioni di abitanti. Le sue famose avenidas: 9 de Julio (considerata la più larga al mondo), Calle Florida, Avenida de Mayo. Le piazze e i suoi palazzi: Plaza de Mayo e la Casa Rosada, El Cabildo e la Cattedrale. I rinomati quartieri: la Boca (nato dai sogni dei navigatori genovesi e dei poeti argentini), San Telmo e Recoleta, Caminito. Al termine, trasferimento in hotel e sistemazione. Pranzo libero. Nel primo pomeriggio tempo libero per proseguimento della visita al centro cittadino. Cena libera e pernottamento. 3° giorno: Buenos Aires Colazione in hotel. Incontro con la guida e partenza per la parte nord della provincia di Buenos Aires. La visita comprende dapprima il giro di San Isidro, elegante e signorile, con antiche ville e moderne residenze. A seguire, ci si porta ancora più a nord, verso il Delta del Tigre, dove il fiume Paranà si apre formando un vasto delta ramificato. Qui, con una barca andremo alla scoperta di questa parte un po' misteriosa e nascosta della grande Buenos Aires. Al termine della escursione in barca, rientro nel pomeriggio in hotel. Tempo libero, cena libera e pernottamento. 4°giorno: Buenos Aires - volo per Tucuman Colazione e trasferimento in prima mattinata all’aeroporto cittadino per il volo per Tucuman. Arrivo in mattinata, incontro con il nostro autista e partenza, dopo un breve giro per la città, culla dell’indipendenza argentina, direzione nord ovest, verso Tafi del Valle. Questa piccola cittadina si raggiunge dopo aver attraversato la gola del Rio de las Sosa, ricoperta da una selva umida subtropicale. Il percorso della giornata è spettacolare nei paesaggi attraversati. Giunti alla fine della tappa odierna ci si sistema nelle camere e si cena. Pernottamento.
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5°giorno: Quilmes e Cafayate Colazione e partenza in direzione nord. La prima fermata sarà alle rovine di Quilmes, insediamento urbano dell’omonima popolazione di indios che solo nel XVII° sec. Cedettero agli attacchi degli spagnoli che deportarono gli ultimi abitanti a Buenos Aires. Dai numerosi sentieri che si snodano nell’area si gode lo splendido panorama nella valle sottostante. Attraverso le Valles Calchaquies, principali vie di comunicazione per il Cile ed il Perù, una delle zone più belle ed affascinanti di tutta l’Argentina, ci dirigiamo a Cafayate. Cena e pernottamento. 6°giorno: Canyons - Salta Colazione in struttura. Partenza per Salta. Prima di giungere, verso sera, al capoluogo della provincia, lungo la Ruta 40, faremo alcune soste per visitare alcuni canyon (qui detti "quebrada"). Il paesaggio, da verdeggiante cambia repentinamente in distese aride e rossastre entro cui si sono nei millenni scavati diversi canyon che hanno scolpito bizzarre sagome nella roccia arenaria. A queste formazioni sono stati attribuiti nomi di fantasia come Garganta del Diablo, El Sapo, El Fraile, El Anfiteatro. Al termine della giornata, dopo brevi escursioni e decine di foto scattate, arriviamo nei dintorni di Salta dove alloggiamo in una tipica struttura locale. Cena libera e pernottamento. 7°giorno: Quebrada de San Lorenzo - visita di Salta Colazione in struttura. Facile escursione alla Quebrada de San Lorenzo, non lontano dalla struttura dove abbiamo pernottato. Dopo la pausa per il pranzo, nel pomeriggio, ci spostiamo a Salta per una visita della città. Famosa per la tipica architettura in stile coloniale spagnolo e per la sua vivacità è una delle più belle città argentine. La città è sede inoltre di numerosi musei, dal Museo Historico del Norte a quello de Bellas Artes al Museo de Alta Montana. Al termine della visita, rientro in struttura, cena libera e pernottamento. 8°giorno: Tren a las Nubes Sveglia, colazione di prima mattina e trasferimento alla stazione di Salta per imbarcarsi sul "Treno delle Nuvole". Il viaggio, da Salta a La Polvorilla e ritorno, dura un’intera giornata (15 ore circa) lungo i 434 km (andata e ritorno), attraverso i suoi 29 ponti, 21 tunnel, 13 viadotti, 2 spirali e 2 zigzag. Questa tratta, che raggiunge un’altezza di 4200 m slm, è una tra le più elevate del mondo. Dai suoi finestrini si ammirano paesaggi mozzafiato e si effettuano due fermate lungo tutto il tragitto. Al rientro, previsto per la tarda serata, cena e pernottamento. 9°giorno: Jujuy - Humahuaca - Purmamarca Colazione e partenza per il nord. Entriamo nella provincia di Jujuy, una delle più piccole e povere del paese, ma ricca di risorse archeologiche e culturali: prima tappa la città di Jujuy dall’eterno clima primaverile, per una veloce visita del centro con un’atmosfera fortemente andina. Pucara de Tilcara, ricostruzione di una fortificazione precolombiana, scoperta all’inizio del secolo scorso, è una delle più grandi della regione. Al termine della visita, di nuovo in viaggio verso la Quebrada de Humahuaca, lungo e stretto canyon dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, dove le rocce scavate nel corso dei millenni si presentano spruzzate di tutti i colori. I piccoli villaggi che incontriamo sono tipicamente andini, con le case e le chiese costruite in mattoni cotti al sole. Visita di Humahuaca e trasferimento a Purmamarca per il pernottamento. 10°giorno: Cile Colazione, sistemazione dei bagagli e partenza con destinazione Cile. Una lunga trasferta ci aspetta oggi, con il superamento del Passo Jama (4700 m slm) tra Argentina e Cile. Al di là della frontiera ci dirigiamo verso San Pedro de Atacama, nel cuore di uno degli scenari più spettacolari del Cile settentrionale, ai margini dell’omonimo deserto salato che raggruppa diverse Riserve Naturali Nazionali. Posta a 2440 metri di altitudine, questa piccola città ha ancora un aspetto di antico insediamento coloniale con strette viuzze, bassi caseggiati e graziose piazze alberate. Sistemazione, cena e pernottamento a San Pedro de Atacama. 11°giorno: El Tatio - Puritama Colazione e partenza per la visita ai 64 geyser ed ai soffioni del Tatio. Uno scenario dantesco con zampilli, soffioni, gorgoglii e vapori che diffondono nell’aria vapore acqueo nelle brume del mattino. E’ questa l’area Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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geotermica di altitudine più elevata (ca. 4300 m di quota) del mondo. La visita si protrae per qualche ora e prima di rientrare a San Pedro, ci fermeremo ai bagni termali di Puritama. Al rientro, tempo libero a disposizione. Cena libera. 12°giorno: I dintorni di San Pedro de Atacama Colazione in hotel. Partenza di buon mattino per una giornata all'insegna della scoperta dei luoghi naturali e paesaggi che circondano l'area di San Pedro. Iniziamo dal Salar de Atacama, riserva salina più grande del Cile con i suoi 3000 km quadrati, e Laguna Chaxa, parte della Riserva Nazionale "Los Flamencos". Situata ad una altitudine di 2300 m sul livello del mare, offre uno scenario di spettacolare bellezza. Qui nidificano ben tre diverse specie di Fenicotteri. Ritorniamo verso San Pedro per la visita di tre importanti e suggestivi siti naturali e storici: Aldea de Tulor, uno dei siti archeologici più antichi del Nord del Cile, risale a circa 300 anni a.C. Composto da una serie di strutture circolari interconnesse, la cui architettura condivide molte similitudini con le culture pre-colombiane delle Ande. La Valle della Luna e Cordillera de la Sal, dove varie formazioni in parte rocciose, in parte di sabbia, scolpite dagli agenti atmosferici, producono suggestivi panorami. Rientro a San Pedro nel tardo pomeriggio, cena libera e pernottamento. 13°giorno: ritorno a Salta Colazione e partenza per il rientro in Argentina. La strada del rientro è diversa da quella fatta all’andata e ci porterà a valicare il confine cileno-argentino al Paso de Lago Sico (4079 m slm). Ancora scenari mozzafiato e paesaggi indimenticabili. Passando per S. Antonio de Los Cobres, cittadina mineraria a prevalenza quechua, siamo all’incirca alla fine del percorso del Tren a las Nubes, ma noi proseguiamo verso Sud in direzione di Salta. Arrivati nuovamente nella capitale dei questa provincia ci fermiamo per il pernottamento nella medesima struttura che ci ha ospitati all’andata. Cena libera. 14° giorno: Buenos Aires - Volo per l'Italia Colazione, sistemazione dei bagagli e trasferimento all’aeroporto nella tarda mattinata. Alle 15:15 parte il volo che ci riporterà a Buenos Aires. Trasferimento all’aeroporto internazionale da dove, alle ore 22:45 partirà il volo che ci ricondurrà a Roma. 15°giorno: arrivo a Fiumicino Arrivo previsto per le 16:55 all’aeroporto di Fiumicino
Scheda Tecnica: Durata: 15 giorni / 14 notti Partenza: 3 AGosto 2017 Partecipanti: min 8 - max 12 Quota individuale: a partire da Euro 3400 Sistemazione: Hotel, Hostal, Hostaria, Estancia La quota comprende: n. 5 mezze pensioni, in Hotel/Residence/Albergo/Fattoria; n. 7 pernottamenti con prima colazione; pasti e pernottamento in aereo (1° e 14° giorno); n. 2 voli intercontinentale Italia - Argentina Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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(Roma - Buenos Aires A/R) con la compagnia di bandiera Aerolineas Argentinas; n. 2 voli interni con la compagnia di bandiera Aerolineas/Austral (Buenos Aires - Tucuman, Salta - Buenos Aires); Guida/accompagnatore parlante italiano; Servizio mini bus privato al seguito (dal 4° al 13° giorno); Visita guidata di Buenos Aires (2° giorno); Visita guidata di San Isidro e del Tigre (3° giorno); Tutti i trasferimenti da e per hotel - aeroporti e viceversa in Argentina; Assicurazione RC e Medico-bagaglio, iva. La quota non comprende: Tasse aeroportuali dei voli intercontinentali; Eventuali tasse doganali/aeroportuali in uscita; Bibite ed alcolici; Le cene dei giorni 2, 3, 6, 7, 11, 12, 13; Biglietto Tren de las Nubes; Tour turistici e naturalistici facoltativi (musei, esposizioni); I pranzi; Le mance e gli extra in genere; Tutto quanto non incluso nella voce "la quota comprende".
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COSI’ LE COOP PUNTANO SUL TURISMO SOSTENIBILE Intervista a Fabrizio Pozzoli, Presidente di Betania Brianza patria del turismo sostenibile. Monza e il suo territorio sono note come culla dei manifatturiero ma stanno cercando di farsi conoscere anche come mete turistiche capaci di offrire bellezze naturali, storia, cultura. La Lombardia, e con essa la Brianza stanno facendo passi da gigante da questo punto di vista. Ma sì sta cercando di sviluppare un modello nuovo di fare turismo, che rispetti il territorio e le persone che ci vivono. Anzi che metta in contatto un visitatore con le persone che abitano nei comuni meta dei loro percorsi Un turismo slow. Non da cartolina, ma in grado di fare entrare in contatto con la realtà più autentica di una provincia, di una città, di un'area geografica. Un trend che si sta affermando e che vede protagonista anche il mondo cooperativo brianzolo A FederCultuta Turismo e Sport, che riunisce le società del settore che aderiscono a Confcooperative aderiscono 21 coop. con oltre 200 occupati e un fatturato complessivo di più di 10 milioni di euro. Numeri di una certa consistenza insomma, che però, in prospettiva, potrebbero crescere. Ora stiamo lavorando su due progetti - spiega Fabrizio Pozzoli, presidente della cooperativa monzese Betania oltre che di FederCultura regionale e presidente europeo de I’Organizzazione Intemazionale del turismo sodale- uno riguarda il turismo religioso, l’altro il ciclo turismo. Noi proponiamo un turismo sociale, sostenibile, responsabile, che tenga In altissima considerazione la comunità ospitante e che consideri i visitatori residenti temporanei del territorio. Se la meta è Monza bisogna conoscere i posti più vissuti della città, quelli che i monzesi frequentano davvero, in cui si possano conoscere anche le persone. La sostenibilità, invece, significa anche girare anche a piedi o in bicicletta. Ci sono tour operator, ad esempio, che si occupano di percorsi da seguire solo a piedi. Insomma un bel no al turismo massificata «Il turismo sostenibile - continua Pozzoli - è nel dna del movimento cooperativo E' più naturale per noi fare questo tipo di considerazioni'. D'altra parte proprio in questo ambito per tutto il secolo scorso le coop hanno gestito colonie e case per ferie. La nuova frontiera adesso è anche quella del turismo di vicinato. La crisi e la riduzione delie risorse ha spinto anche a un tipo di turismo in cui i protagonisti magari non abitano molto lontano dai luoghi che visitano, ma costituiscono un potenziale tutto da scoprire.
La Brianza terra dì cicloturismo e di percorsi "di fede e delizia” Intervista di Paolo Rossetti apparsa su “Il Cittadino di Monza e Brianza” Il turismo religioso non conosce crisi. Li domanda di turismo di questo tipo è sempre rimasta alta anche in tempi di recessione. Anche per questo II bando sui turismo religioso al quale sta partecipando una cordata di coop brianzole che vede protagonista il Consorzio Comunità Brianza rappresenta una opportunità, che con II sostegno anche di Camera di commercio e Provincia, potrebbe aprire le porte a prospettive interessanti. Il territorio offre diversi spunti da questo punto di vista, basti pensare al romanico in Brianza o ad esempio ai luoghi natali di Pio XI a Desio. Uno dei percorsi su cui si sta lavorando (il termine del bando è febbraio ma il progetto va programmato il primo possibile per promuoverlo in vista dell’anno prossimo) o quella "di fede e di delizia' che Interseca chiese e ville di delizia abbracciando un periodo artistico che va dal romanico al neoclassicismo, passando dal barocco senza disdegnare I giardini. Ma c'è anche un'altra tematica da sviluppare, è quella dell'acqua e riguarda La Brianza monzese e lecchese comprendendo luoghi come te rive dell’Adda. Il santuario della Madonna del bosco, Il lago di Lecco, Sant’Eufemia e II battistero di Oggjono E cosi via fino alla via Regina e alla Monza bagnata dal Lambro. Ci sono poi altri connubi, come quello di fede e lavoro, per andare alla scoperta di villaggi operai e filande nella provincia. Ma non c’è solo II turismo religioso: l’altro progetto da sviluppare è quello del ciclo turismo. Qui la definizione dei percorsi e dei progetti è ancora in una fase embrionale. Le prospettive, comunque, sono interessanti anche in questo campo la Brianza ha molto da offrire.
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PRODOTTO SEMI DI ZUCCA 200 GR BIO - PROBIOS Semi oleaginosi senza glutine Probios. Ottimi come snack, in aggiunta a insalate, cereali, muesli o nello yogurt. Ricchi di proteine vegetali. Possono essere usati per la preparazione di biscotti, focacce salate o pane. Deliziosi tostati come snack o aperitivo.
RICETTA FUSILLI INTEGRALI ALLA CRUDAIOLA CON VERDURE, SEMI DI ZUCCA E RICOTTA SALATA
Veloci, leggeri e profumati: ecco le parole chiave dei fusilli integrali alla crudaiola con verdure, semi di zucca e ricotta salata! Questa pasta è ideale da gustare a tavola e perfetta schischetta fresca e sana, magari da portare a lavoro per una ricca pausa pranzo! Zucchine tenere, carote, olive nere, capperi e dolcissimi pomodori datterino sono gli ingredienti principali di questo condimento a crudo! A dare una nota originale rispetto alla classica pasta alla crudaiola, una cascata di semi di zucca, un ingrediente insolito e delizioso che impreziosice il piatto con una delicata croccantezza. Lasciatevi trasportare da questo vortice colorato di pasta e verdure, un piatto tanto buono quanto sano!
Ingredienti • • • • • • • • • •
Fusilli Integrali 320 g Zucchine 180 g Carote 180 g Pomodorini datterini 250 g Basilico q.b. Olive nere denocciolate 80 g Scorza di limone 1 Ricotta salata 40 g Olio extravergine d'oliva 40 g Semi di zucca 20 g
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Capperi sotto saledissalati 10 g Sale fino q.b. Pepe nero q.b. PER DECORARE Zucchine 1 Carote 1 Basilico q.b.
Preparazione 1. Iniziate dissalando i capperi sotto acqua corrente. 2. Quindi lavate e asciugate le verdure; poi prendete la zucchina, spuntatela e grattugiatela aiutandovi con una grattugia a fori larghi. Procedete con la carota: spuntatela e pelatela, quindi grattugiate anch’essa con una grattugia a fori larghi. Poi prendete i pomodorini e tagliateli a metà. 3. Tagliate a rondelle le olive. Prendete una ciotola capiente e versatevi le carote e le zucchine. 4. Quindi unite anche i pomodorini, le olive ed i capperi dissalati. 5. Spezzettate grossolanamente il basilico e grattugiate una scorza di limone non trattato per un tocco agrumato. Irrorate con un filo di olio di oliva a crudo per insaporire. 6. Regolate di sale e pepe e mescolate tutti gli ingredienti. Il vostro condimento è pronto: tenetelo da parte. Passate ora alle verdure per la decorazione. 7. Spuntate la zucchina, quindi ricavate delle spirali di verdura con l'affettaverdure a spirale. 8. Ripetete l’operazione con la carota, dopo averla pelata. Se non avete un'affettaverdure, potete utilizzare una mandolina e ottenere delle strisce di zucchine e carote molto sottili che potrete poi ridurre a striscioline al coltello. Tenete da parte le verdure di decorazione. 9. Procedete facendo tostare 1 minuto i semi di zucca in una padella antiaderente e teneteli da parte. 10. Lessate i fusilli integrali in abbondante acqua salata. 11. Scolateli ancora al dente direttamente nella ciotola con il condimento di verdure a crudo e mescolate bene. 12. Aggiungete le carote tagliate a spirale ed anche le zucchine di decorazione. 13. Versate poi i semi di zucca . Impiattate ora i vostri fusilli integrali alla crudaiola con verdure, semi di zucca e ricotta salata grattugiando abbondante ricotta salata, decorate se preferite con alcune foglie di basilico e… gustate!
Conservazione E’ possibile conservare i fusilli integrali alla crudaiola con verdure, semi di zucca e ricotta salata in contenitore chiuso ermeticamente e riposto in frigorifero per 2 giorni al massimo. Si sconsiglia di congelare. http://ricette.giallozafferano.it/Fusilli-integrali-alla-crudaiola-con-verdure-semi-di-zucca-e-ricottasalata.html
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7 cibi per mantenere l’abbronzatura L’elenco sei 7 cibi che ci aiutano a mantenere l’abbronzatura, dandoci l’illusione di essere ancora in vacanza
Come mantenere l’abbronzatura? Con una buona crema e facendo le scelte giuste e tavola. Avete capito bene, per mantenere una pelle colorata bisogna anche mangiare bene. Cosa portare a tavola quindi? ‘tutti i cibi ricchi di antiossidanti come Vitamina C,carotene, Vitamina E, Licopene e polifenoli che proteggono la pelle dalle radiazioni solari dannose e contribuiscono a mantenere l’abbronzatura’, afferma il nostro biologo nutrizionista Paolo Gozzo. 1.
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Carote: da assumere sia crude che cotte. Poiché il ?-carotene in esse contenuto è una sostanza liposolubile, è consigliato cuocere le carote al vapore e condirle con olio extravergine di oliva, il quale favorirà la solubilizzazione e l’assorbimento di questa preziosissima sostanza . Albicocche, pesche e mango: da mangiare in ricche insalate di frutta, da associare anche a yoghurt magro. Semi oleosi: ricchi di vitamina E che aiuta a contrastare gli effetti dannosi degli antiossidanti Pomodoro: ricco di licopene, un carotenoide con proprietà antiossidanti. Esercita una potente azione protettiva nei confronti delle radiazioni solari Peperoni: ricchissimi di vitamina C e carotenoidi Frutti di bosco: ricchissimi di vitamine e antiossidanti Olio extravergine d’Oliva: ricco di antiossidanti come la vitamina E. Da usare rigorosamente a crudo per condire le verdure.
http://www.ecoseven.net/alimentazione/news-alimentazione/7-cibi-per-mantenere-l-abbronzatura
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…LAVORO… REGOLARIZZAZIONE DEL LAVORO DOMESTICO Sono lavoratori domestici coloro che prestano un’attività lavorativa continuativa per le necessità della vita familiare del datore di lavoro come ad esempio colf, assistenti familiari o baby sitter, governanti, camerieri, cuochi ecc.. Il lavoro domestico è soggetto a regole di regolarizzazione che sono davvero semplici ma fondamentali: il lavoro in nero presso il domicilio è sanzionato in modo molto severo e i contenziosi tra famiglie e collaboratori domestici relative alla mancata regolarizzazione vedono sempre la famiglia perdente. Credere che “costi meno” mantenere il collaboratore in nero non è assolutamente vero. La cifra che la legge impone a titolo di contributi è davvero piccola (spesso parliamo di meno di € 1,00 per ora lavorata) ma tutela la famiglia da eventuali contenziosi o da problemi anche più gravi legati, ad esempio, agli infortuni sul lavoro. Sappiamo tutti che gli infortuni in ambito domestico sono molto frequenti. Volete saperne di più e capire come regolarizzare il vostro collaboratore? Non esitate a contattarci: studieremo insieme la vostra situazione e troveremo la soluzione migliore per voi! Per informazioni: pozzoli@ideaagenziaperillavoro.it PER SAPERNE DI PIÙ Un fondo di 50 milioni per far crescere le imprese sociali
Risorse per 50 milioni di euro da destinare, nell’arco dei prossimi 5 anni, a 330 imprenditori sociali in Italia e in Spagna: è il risultato del primo accordo di garanzia tra il Fondo europeo per gli
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investimenti (FEI) e Banca Etica, nell'ambito del programma EaSI, firmato nel corso della 14a conferenza annuale della Rete Europea di Microfinanza, tenutasi a Venezia il 22 e 23 giugno scorsi.
Destinatari e obiettivo dell’accordo Il finanziamento riguarderà tutte le aziende impegnate nel sociale, con un occhio di riguardo per PMI e startup innovative. Ma non solo. Potranno presentare il loro progetto anche le aziende agricole sociali e le società che operano sfruttando l’efficienza energetica e la tecnologia delle fonti rinnovabili. Le imprese sociali, incluse quelle che danno lavoro a persone disabili, migranti e richiedenti asilo, giovani disoccupati di lunga durata, rifugiati, potranno beneficiare di prestiti a tassi di interesse molto bassi, con requisiti ridotti in materia di garanzie reali.
Come funziona l’iniziativa Il programma della Commissione europea per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI) mira a sostenere l’obiettivo dell’UE di un elevato livello di occupazione e di una protezione sociale adeguata e dignitosa, migliorando le condizioni di lavoro e lottando contro l’emarginazione e la povertà. La garanzia EaSI permette a intermediari finanziari di estendere la loro offerta a potenziali imprenditori che per il loro profilo di rischio non potrebbero altrimenti ottenere prestiti. Il FEI non fornirà un sostegno diretto alle imprese, ma attuerà lo strumento mediante intermediari finanziari locali, come istituti microfinanziari, di finanza sociale e di garanzia, nonché banche attive in tutta l'UE28 e in altri Paesi che partecipano al programma EaSI. Un nuovo contributo allo sviluppo delle imprese sociali: questo, dunque, l’obiettivo condiviso dall’accordo e dal Programma. Dietro il buon funzionamento e finanziamento dell’impresa sociale ci sono, infatti, i presupposti per generare maggiore occupazione, sviluppo e inclusione.
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L’Aquila: il capolavoro della fontana con 99 cannelle Tornata agli antichi splendori, la fontana è un monumento simbolico abruzzese ricco di significati collegati al misterioso numero 99
Città d’arte che merita di essere riscoperta dopo il terribile terremoto del 2009, L’Aquila possiede alcune attrazioni che ne hanno da sempre segnato la storia: tra queste la celebre Fontana delle 99 Cannelle, che si contende con la Basilica di Collemaggio il ruolo di monumento simbolo. La fontana si trova in una delle zone più antiche del centro storico, La Rivera, nei pressi del fiume Aterno: venne eretta sull’antico castello di Acquili che diede nome alla città. Restaurata dal FAI e parzialmente ricostruita nelle parti interessate maggiormente dai crolli post terremoto, è tornata al suo originario splendore. Una lapide trecentesca posizionata sopra la fontana testimonia come l’inizio dei lavori di costruzione risalga al 1272, anche se l’opera è stata completata in diversi periodi storici. La pianta della piazza, sul cui perimetro si sviluppa la fontana, è quella originale di forma trapezoidale, cosi come originali sono la maggior parte dei mascheroni e le due vasche che raccolgono l’acqua. Nel Quattrocento venne compiuto il rivestimento esterno con la caratteristica composizione a scacchiera in pietra di colore bianco o rosato proveniente dalle cave di Genzano di Sassa, proprio come la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, mentre sul finire del Cinquecento venne concluso il lato sinistro e nel secolo XVIII il lato destro, dal sapore barocco. La fonte comprende due vasche e, in origine, era destinata al lavaggio del bucato. La maschera di ogni cannella è diversa dalle altre. Novantatré contengono un fiore con rosone, simbolo del ciclo della vita; le rimanenti sono vuote e rappresentano le piaghe di Cristo. La fontana è un monumento di grande valenza storica e artistica e di notevole impatto visivo e prospettico, e cela storie e misteri che la collegano alla fondazione dell’Aquila. Tra queste una leggenda narra che durante il XIII secolo si decise di dare vita ad una città madre riunendo le popolazioni di 99 castelli. I signori dei 99 castelli avrebbero avuto il compito di ricollocare gli abitanti del borgo fortificato di origine in una specifica area della nuova città assegnata loro nella fase di progettazione urbanistica e avrebbero anche dovuto costruire, nell’area di loro competenza, una piazza con una fontana al centro e una chiesa. Attorno a questi luoghi che hanno dato origine ad ogni quartiere sarebbero state edificate le nuove abitazioni. Ecco quindi spiegato il motivo delle 99 piazze, 99 fontane e 99 chiese che possiederebbe L’Aquila. Alla fine del Duecento si decise di costruire una fontana monumentale, simbolo della potenza della città appena fondata e dell’unità civica sulla quale il centro abitato appena nato fondava il suo prestigio e il suo potere. Nella fontana ogni mascherone simboleggia uno dei 99 castelli interessati nella fondazione della città, anche Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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se i mascheroni e le bocchette in realtà sono 93. Andando a scavare nel dettaglio risalgono all’epoca di costruzione della fontana i 40 mascheroni del lato frontale e i 23 mascheroni del lato sinistro, mentre i restanti 30 del lato destro sarebbero stati aggiunti in epoca suggestiva, probabilmente nel Cinquecento, cosi come altre 6 cannelle senza mascherone. La tradizione vuole quindi che i mascheroni rappresentino i signori dei novantanove castelli che diedero vita alla città nel 1200. Tra tutti merita soffermarsi su quello dalla testa di pesce, posta sul lato destro, che richiama la leggenda di Colapesce e, quindi, Federico II che contribuì alla fondazione dell’Aquila. Tratto da: http://www.turismo.it/cultura/articolo/art/titolo-id-8799/
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