Betania's Gazette numero 04

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n°4 – 29 aprile 2016


2001-2016 15 anni al Vostro servizio

BETANIA’S GAZZETTE - EDITORIALE tailor e hand made N. 4

18-19 giugno 2016 Betania alla Monza – Resegone: sport, natura, turismo La cooperazione vola in alto! Monza Resegone, edizione n. 56. Si correrà la notte tra il 18 e 19 giugno la storica Monza – Resegone, 42 km che dal centro di Monza porteranno 310 squadre, composte ciascuna da 3 atleti, fino in cima al Resegone, alla Capanna Alpinisti Monzesi o, come è più conosciuta, Capanna Monza (mt. 1713 s.l.m.). “Il 9 Novembre 1924 sul percorso Monza - Calolzio - Erve - Capanna Alpinisti Monzesi al Resegone (mt 1.173 s.l.m.) ebbe luogo la "Prima Gara Turistica Autunnale", evento sportivo organizzato allo scopo di collegare idealmente la Sede Sociale della S.A.M., ubicata nel cuore della città, con la Capanna sul Resegone” (dal sito della Società Alpinisti Monzesi). Una mitica corsa che negli anni è cresciuta e si è impreziosita di partecipanti e di spettatori, questi ultimi a fare da cornice, lungo il percorso, agli atleti. Per la prima volta, Betania è sponsor di una squadra che correrà portando in alto i valori della cooperazione: spirito di squadra, sacrificio, condivisione dei risultati! Giovanni, ricercatore universitario in economia, Paolo, ricercatore universitario in psicologia, Stefano, funzionario della Confcooperative Milano, Lodi, Monza e Brianza porteranno in cima al Resegone la cooperazione. Ricco il programma che condivideremo con Voi: azioni di crowfunding, gite fino alla vetta, monitoraggio degli allenamenti…correremo idealmente con Paolo, Giovanni e Stefano fino al 18 giugno e, poi, festeggeremo tutti assieme! Parlando di sport, oggigiorno non possiamo non parlare di turismo sportivo, mi verrebbe da dire “questo sconosciuto” se non agli addetti ai lavori, che occupa sempre più una fetta importante nel variegato panorama delle motivazioni turistiche delle persone. C’è chi si sposta per praticare sport e chi viaggia per seguire eventi sportivi, persone che non conoscono la stagionalità e che molto spesso abbinano allo sport momenti di visita al luogo in cui si trovano. I numeri sono impressionanti: •

Oltre 10 milioni di viaggi e oltre 60 milioni di pernottamenti in strutture ricettive italiane;

Giro d’affari stimato in 6,3 mld di euro;

1,5 mld di euro la spesa dedicata in Italia agli sport acquatici come vela, canoa, diving, ...;

1 italiano su 4 sceglie la meta delle proprie vacanze anche in virtù dell’offerta sportiva;

Sono circa 27 milioni gli italiani che praticano sport, 20 milioni di amatori, 6’5 milioni di dilettanti ed oltre 10 mila professionisti. (fonte: http://www.borsaturismosportivo.com/ITA_ABOUTBTS_turismosportivo.html)

Un fenomeno, lo sport che sempre più ha un impatto positivo sul territorio, lo connota e lo aiuta, soprattutto nei periodi di bassa stagione. Lo sport per il benessere psico-fisico della persona e per il territorio: abbinata vincente!

Fabrizio Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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B E TA N I A V I AG G I TURISMO SOCIALE 3.0 Walking in history – La Milano romana, la Monza longobarda

1° GIORNO Sulle orme dei romani Milano Incontriamo la nostra guida al Museo Archeologico di cui esploreremo la sezione romana. Percorreremo il tessuto urbano dell'antica Mediolanum fino alla Basilica di San Lorenzo che conserva il colonnato e i resti di preziosi mosaici. Il percorso termina all'Antiquarium. Sosta per il pranzo e pomeriggio libero. Ritrovo in piazza Cairoli per le ore 18,30. Trasferimento in pullman privato a Monza presso l’hotel prescelto. Cena presso una caretteristica locanda del 1700.

Scheda Tecnica di Viaggio DATE

Tutto l’anno

DURATA

2 gg - modulabile

LOCATION

Milano, Monza

OSPITI

Individuali e Gruppi

ACCESSIBILITÀ ASSISTENZA SOCIO SANITARIA

Per tutti Si – su richiesta

PILLOLE DI BENESSERE

Cibo d’eccellenza, vacanza culturale, relax

EXTRA

Personalizzabile Transfer valigie Museo archeologico e visita guidata di Milano (3 h) Abbonamento giornaliero ai mezzi pubblici milanesi Cena in locanda

LA QUOTA COMPRENDE

2° GIORNO Esperienze di cielo e di terra Monza e i Longobardi History walk di Monza condotta da un moderno “cantastorie”. Ingresso con guida a Duomo, corona ferrea e museo dei tesori. Light lunch a Km 0. Trasferimento all’interno del parco di Monza e visita dei giardini. Nel pomeriggio visita guidata della Villa. Termine del tour e rientro in pullman a Milano

COSTI

Pernottamento in hotel History walk experience Visita museo, Duomo, e corona ferrea con guida Light Lunch Km 0 Visita Reggia di Monza con guida Transfer in pullman Monza - Milano Indicativamente € 210,00

Info e Prenotazioni Betania Viaggi di Betania s.c.s. o.n.l.u.s. - Aut. n. 16143 Prov. MB – Ass. RC 8827666 betania@betaniatravel.it - www.betaniatravel.it follow us on PROGRAMMAZIONE 2016 - 2017


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LONGOBARD WAYS – alle origini della cultura Europea Le tappe della cultura Longobarda in un itinerario dal nord al sud Europa Il portale-web propone – in un suggestivo Itinerario dal Nord al Sud Europa – le straordinarie tappe evolutive della Civiltà longobarda il cui culmine è oggi riconosciuto quale primo fondamento della Cultura Europea. Il corridoio geoculturale tracciato dal passaggio dei Longobardi nella Storia è presentato in modo da facilitare il turista sia nella scelta dei territori da visitare, sia nella conoscenza di quanto oggi caratterizza ciascun territorio. Oltre a tutti i riferimenti relativi alla Cultura longobarda (musei, beni artistico-monumentali, edifici di culto, paesaggi e loro utilizzo, tradizioni), il portale consente infatti di apprezzare, in ottica attuale, le eccellenze naturalistiche, artistiche, enogastronomiche, produttive che ciascuna area sa proporre. E’ in tale modo che la Cultura longobarda produce un ulteriore effetto, fornendo agli odierni Popoli d’Europa un significativo contributo per la conoscenza tanto di condivise radici storiche quanto di specifiche prerogative identitarie. Cluster turistico Monza e Brianza Nel contesto dell’Itinerario “Longobard Ways across Europe” un ruolo preminente – quale obiettivo turistico-culturale – spetta al Cluster Monza-Brianza, la cui identificazione territoriale è frutto del valore storico e geografico assunto da quest’area nella fase di vera e propria fondazione del Regno longobardo d’Italia. Un periodo che, per semplicità di classificazione, può essere indicato come il : Teodolinda (589-627) e la figlia Gundeperga (626-652). Alla loro forte influenza e alle conquiste militari dei loro mariti – i re Autari e Agilulfo per la prima; i re Arioaldo e Rotari per la seconda – si devono gli ampliamenti territoriali e gli sviluppi culturali che sorressero l’architettura e il consolidamento del Regno.

Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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Storia Longobarda di Monza La piccola Modoetia divenne la capitale del Regno Longobardo grazie alle volontà della Regina Teodolinda che di forte personalità ed influenza, determinò molte fasi della storia del Regno, operando in stretto contatto con Papa San Gregorio Magno che in Teodolinda individuò il punto di riferimento per operare la conversione dei Longobardi al Cattolicesimo. Teodolinda volle la costruzione di un suo palazzo a Monza lungo le amene rive del Lambro, avviando così lastraordinaria tradizione regale di quello che era ancora un piccolo villaggio (Modoetia). Qui la regina volle erigere anche un oraculum, cappella palatina con funzioni aggiunte di battistero, e primo nucleo del Duomo di Monza, oltre che simbolo e ancor oggi riferimento assoluto del suo intento politico-religioso di accostare il popolo al Cattolicesimo romano. Da qui la significativa intitolazione del Duomo a S.Giovanni Battista. Tra le numerose opere avviate dalla regina e dal secondo marito, spicca la concessione al monaco irlandese S. Colombano di terre a Bobbio ove il predicatore eresse il celebre monastero che diverrà una tra le più prestigiose fonti della cultura altomedievale. Nell’arco del suo lungo dominio, Teodolinda lasciò una profonda e perdurante impronta sia nella grande storia sia nella memoria collettiva e nella religiosità popolare delle genti lombarde e, in modo particolare, di quelle monzesi e brianzole.

Tradizioni enogastronomiche L’impoverimento agricolo subito dalla Brianza tra il XVII e il XVIII secolo ha dato origine a una tradizione gastronomica dal gusto robusto, basata su ingredienti poveri legati ai costumi contadini, come il mais da polenta. Oltre all’impiego di verdure e ortaggi locali, un ingrediente-base dei Piatti tipici della cucina tradizionale è dato dalle lavorazioni delle carni, soprattutto di maiale. Nell’ottica di recuperare, valorizzare e rilanciare le tipicità, importanti risultati sono stati conseguiti nella salvaguardia di alcuni prodotti agroalimentari di antica tradizione (Patata di Oreno, Asparago rosa di Mezzago, Salame Brianza). Il successo ottenuto è servito a delineare ulteriori obiettivi per la valorizzazione e il rilancio dei cosiddetti prodotti “dimenticati”, da cui sviluppare nuove opportunità. Nell’ambito del Cluster turistico Monza-Brianza è individuata una serie di Itinerari tematici locali, lungo i quali raggiungere Punti di interesse museali, artistici, di culto, architettonici, naturalistici e paesaggistici, strettamente collegati ai Longobardi e quindi alla mitica Regina Teodolinda. Contattaci per avere maggiori informazioni!

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MONZA - RESEGONE - vieni in vetta anche tu con Betania La squadra di Cooperativa Betania alla Monza – Resegone

Il 9 Novembre 1924 sul percorso Monza – Calolzio – Erve – Capanna Alpinisti Monzesi al Resegone (mt 1.173 s.l.m.) ebbe luogo la “Prima Gara Turistica Autunnale”, evento sportivo organizzato allo scopo di collegare idealmente la Sede Sociale della S.A.M., ubicata nel cuore della città, con la Capanna sul Resegone. Singolare la formula usata dai Soci fondatori e dai sopraggiunti per tale manifestazione. Una GARA, quindi con tutte le caratteristiche che la parola stessa impone (lottare con uno sforzo per vincere o superare un avversario), ma, al tempo stesso, anche TURISTICA in quanto ricreativa, istruttiva ed a scopo di svago. Le squadre partecipanti erano composte da quattro elementi che, a passo di marcia e partendo alle ore 22.00 dall’Arengario di Monza, dovevano percorre i 42 chilometri e presentarsi al traguardo entro 6 ore per potere essere inseriti dell’ordine ufficiale di arrivo. Condizione indispensabile affinché la squadra venisse classificata, era però che almeno tre concorrenti sui quattro partiti, portassero a termine la gara. L’abbigliamento degli atleti era in sintonia con gli usi e i costumi dell’epoca: scarponi da montagna chiodati, fasce avvolte attorno alla gamba dalla scarpa fin sopra il ginocchio, pantalone alla zuava, maglione e, buon ultimo, uno zaino in spalla che doveva contenere generi di prima necessità (successivamente sostituiti da semplice paglia per rendere meno gravoso il fardello). Le strade percorse erano assiepate di spettatori che, nonostante l’ora tarda, dimostravano grande interesse e coinvolgimento alla gara applaudendo e incitando i concorrenti che, sul fare del mattino, arrivavano alla Capanna. Alla prima edizione del 1924 seguirono altre due manifestazioni (1925, 1926). Poi, a seguito della fusione della Società Alpinisti Monzesi con il C.A.I. per motivi politici, la manifestazione fu sospesa. Perciò, per fare parte del terzetto, occorre essere ben affiatati con i compagni e quindi essere amici. Non si usa più il passo di marcia ma si corre. Correre sul pianeggiante asfalto che dall’Arengario accompagna i concorrenti fino alle porte di Calolzio, correre sulle prime erte frammischiate a scalini spesso introvabili per il buio pesto e che fanno poi baluginare le prime lontane luci di Erve, correre sullo sconnesso, aspro, malagevole e fosco sentiero che, dipartendosi dal Ponte del Scelto Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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issa, fra una selva di piante, lassù fino alla Capanna Alpinisti Monzesi. Qui finalmente si conclude ogni sacrificio ed esplode la felicità per la competizione portata a termine.

Splendente perché i partecipanti alla gara, abbandonato l’abbigliamento dell’anteguerra, sono ora un luccichio di colori, che fanno entusiasmare tutti gli spettatori. Scarpette speciali, variopinti pantaloncini di raso che avvolgono di leggerezza, magliette multicolori che mettono in risalto le sgargianti scritte degli sponsor: sono queste le immagini dei podisti che corrono sotto gli occhi di migliaia di persone plaudenti, che si accalcano ai lati della gara e che rendono ancora più meravigliosa la notte della Monza – Resegone. Per quest’anno abbiamo deciso di correre anche noi…non fisicamente ma abbiamo deciso di correre in sostegno ai nostri amici che formano la squadra di Cooperativa Betania e faranno di tutto per portare il numero 90 più vicino possibile al podio.

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OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA BIOLOGICO Acquista l'olio extravergine di oliva bio – BioLevante

L’olio Extravergine di oliva Biologico è ottenuto solo con olive provenienti da agricoltura biologica. Dal sapore fruttato e dal colore verde oro inconfondibile, esalta insalate, verdure e zuppe, grigliate di pesce e carne. Ottimo anche su una fetta di buon pane! Gusto: fruttato medio Biolevante è un’azienda di Andria (BA), che produce olio extravergine d’oliva biologico, certificato ICEA. La particolare posizione delle piantagioni di olivi della pregiata varietà “coratina”, site tra il mare e le colline della Murgia, dona a questo olio profumo e gusto particolari. La coltivazione e la produzione dell’olio avviene secondo tradizione, nel rispetto della terra e del lavoro.

LE RICETTE DI BETANIA - Il porcello Longobardo Ricetta originaria del VII secolo d.C.

UN PO’ DI STORIA: Nel VII sec. d.C, con ogni probabilità durante il regno di Rotari (re longobardo famoso anche per il suo Editto del 643 ispirato alle tradizioni longobarde e al diritto romano, e che rappresentò la base per l’Edictum regum Longobardorum), furono composti da un tal Viridario gli excerpta. Questo “tal” Viridario si imbatté negli scritti gastronomici di Apicio e ne riportò (in maniera pressoché fedele) una serie di consigli e una trentina di ricette. Popolazione germanica di probabile origine scandinava, i Longobardi erano organizzati in strutture denominate fare (gruppi in cui si divideva per affrontare e agevolare gli spostamenti verso nuovi territori). Il termine divenne poi sinonimo di insediamento longobardo stabile. Popolo che arrivava, usanze alimentari che portava con se; ad esempio: l’uso della carne in maniera rilevante. D’altro canto, il popolo che arrivava subiva il fascino culturale della civiltà esistente sul territorio e se questa poggiava le fondamenta sui fasti dell’antica Roma, il gioco era fatto. Torniamo agli excerpta: ben sette ricette sono dedicate al porcello, a dimostrazione anche della diffusione di questo tipo di carne. Noi ricostruiremo un brodo di maiale come pietanza unica.

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INGREDIENTI • • • • • • • • • •

500 gr. di carne magra di maiale tagliata a tocchetti 500 gr. di pasta di salsiccia o pasta di salame di puro suino 1 bicchiere di olio extra vergine d’oliva 1grosso bicchiere di vino rosso una cipolla uno spicchio d’aglio un ciuffo di prezzemolo tritato sale, pepe chiodi di garofano brodo.

PREPARAZIONE: In una padella larga e profonda far rosolate il trito di cipolla, aglio e prezzemolo; quando la cipolla è colorita aggiungere la pasta di salsiccia, farla soffriggere finché sarà ben sciolto tutto il grasso in essa contenuto. Poi, aggiungere i tocchetti di carne magra, salare con moderazione ed innaffiare con un bicchiere di vino rosso. Lasciar evaporare il vino, aggiungere il brodo, il pepe e i chiodi di garofano, mescolare bene e lasciar cuocere per un’oretta a fuoco moderato.

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L'ORO VERDE - dalla coltivazione al confezionamento Come nasce l'olio extravergine di oliva Biolevante

L’oro verde della terra, sapientemente curato e raffinato con parsimonia e dedizione. L’oliva “coratina” cresce in una terra sulla quale poggiano le splendide pietre carsiche baciate da un sole di antica memoria. Questa storia di vita nasce nella grande valle del promontorio di Castel del Monte ad Andria nel 1902 Tutto è biologico su queste terre ed è il momento della raccolta, l’inizio del processo produttivo dell’olio extravergine d’oliva della Biolevante. La “brucatura”, la raccolta dell’oliva dai rami con l’ausilio delle scale o la bacchiatura e la pettinatura, raccolta delle olive attraverso pertiche o grossi pettini di legno sono ancora vivi nelle campagne pugliesi e creano una sinergia d’altri tempi con il futuro. Le grosse reti in tela hanno il compito di raccogliere i frutti, albero dopo albero, affinchè tutto il suo contenuto sia salvaguardato dal contatto diretto con il terreno. La piegatura ed il conferimento negli specifici cesti o sacchi di raccolta sono il passaggio successivo, effettuato anche con l’interazione opportuna con i mezzi meccanici. Ma il viaggio dell’oliva è solo all’inizio…… L’Azienda Biolevante è una delle pochissime che può contare sull’intero ciclo produttivo dell’olio d’oliva, dalla coltivazione sino al confezionamento del prodotto, passando per la raccolta e la produzione nel pieno rispetto di tradizione e modernità. Le moline in pietra dall’antico sapor frantoiano, alle nuovissime energie rinnovabili con le quali l’azienda ha scelto di approvvigionarsi, sono due esempi lampanti del processo costante di crescita. Tradizione e tecnologia: due termini strettamente connessi e che rendono i frantoi di Biolevante unici nel proprio genere. Il conferimento dei frutti nelle vasche di raccolta avvia il processo di lavorazione con la prima pulizia delle olive attraverso rulli di selezione in grado di eliminare le prime impurità presenti come foglie o rami. Successivamente le olive vengono lavate per eliminare ulteriori impurità e sono finalmente pronte per la frangitura, dal cui termine nasce il frantoio. Le olive giungono nelle molazze, le grosse vasche di conferimento dove due grosse ruote di granito frantumano polpa e noccioli nel pieno rispetto della tradizione olivicola. Il continuo movimento e la rimescolatura della pasta che si crea sono fondamentali per avviare Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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la fase di gramolatura. Le piccole gocce d’olio si compattano proprio nella gramolatrice. Il ciclo continuo, come quello creato dalla Biolevante, è interamente a freddo cioè con una temperatura costantemente controllata e monitorata. La spremitura a freddo è un tipo di metodo meccanico per estrarre oli vegetali senza trattamenti chimici e senza scaldare il prodotto, in questo modo l’olio extravergine di oliva che si ottiene è di qualità eccellente. Questo olio extravergine viene prodotto secondo le direttive UE, quindi si può apporre sulla confezione la certificazione “estratto a freddo” o “spremuto a freddo”, per sistemi di estrazione continui o tradizionali che lavorano senza superare la temperatura di 27 °C. Ed ecco finalmente la fase della spremitura o separazione, con il prodotto che viene scomposto nelle tre parti di cui è formato: olio, acqua di vegetazione e sansa. Lo scorrere separato degli elementi giunge attraverso dei grandi decanter in grado di scomporre gli elementi e creare il primo stadio del ciclo produttivo. Imbottigliamento e confezionamento sono un passaggio importantissimo nel ciclo produttivo unico di Biolevante. Nella grande struttura predisposta per questo, il prodotto giunge dopo il classico periodo di riposo. Le più moderne apparecchiature a ciclo continuo permettono il conferimento del prodotto nelle bottiglie di vetro che successivamente vengono etichettate e sigillate. L’olio extravergine d’oliva è pronto per l’imballo assieme alle altre produzioni derivate dal ciclo continuo . Biolevante è un’azienda in crescita costante. Ma la crescita è data soprattutto dall’attenzione posta nei confronti della qualità produttiva, della sicurezza aziendale, della creazione di un rapporto diretto con la clientela. Un mix importante che ha permesso alla Biolevante di diventare leader nel settore olivicolo essendo l’unica azienda in grado di creare un ciclo chiuso di produzione. Biolevante, infatti, può contare su una filiera completa dalla coltivazione sino all’imbottigliamento passando per la raccolta, la produzione e la commercializzazione. I tanti riconoscimenti qualitativi di certificazione, la serietà, la passione e l’entusiasmo, sono la forza più importante di Biolevante e hanno permesso l’esportazione in tutto il mondo del proprio prodotto, dall’Europa, all’America sino all’Australia.

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LAVORO...LAVORO... - A prima vista sembra facile Progetti personalizzati di inserimento lavorativo Idea Agenzia per il Lavoro e Betania propongono alle aziende progetti personalizzati di inserimento lavorativo e gestione delle risorse umane. Aziende, imprese sociali e realtà del terzo settore possono rivolgersi a Idea Agenzia per il Lavoro per: • • • • • • •

ricerca e selezione di personale; inserimento lavorativo di persone disabili (L. 68/99); attivazione di stage e tirocini formativi, di reinserimento e inserimento lavorativo; outplacement; consulenza inerente gli incentivi e le agevolazioni all’assunzione; consulenza area impresa (progettazione correlata alla richiesta di contributi ministeriali, regionali, provinciali e provenienti da fondazioni bancarie e non); e tanto altro ancora!

Scopri di più: http://www.ial-lombardia.org/aziende/

PER SAPERNE DI PIU'... - Le nuove forme di lavoro in Europa L'evoluzione del mercato del lavoro L’evoluzione del mercato del lavoro richiede risposte e modelli nuovi che vengano incontro alle diverse esigenze dei lavoratori e delle imprese. La richiesta di flessibilità e l’adattamento agli attuali scenari macroeconomici rappresentano i due fattori che hanno portato ad una diversificazione delle forme di lavoro abituali, basate su un rapporto diretto ed univoco tra datore e dipendente, rigido nel tempo e nell’organizzazione. Eurofound, la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, ha analizzato come nell’Unione Europea e in Norvegia si stiano diffondendo nuove forme di occupazione, diverse da quelle che conosciamo comunemente. Il frutto di queste indagini è contenuto nel documento “New forms of employment” , pubblicato a marzo 2015; lo studio si sofferma anche su alcune forme di lavoro già ampiamente utilizzate nel nostro Paese, come ad esempio il lavoro accessorio o intermittente, ma di seguito è data rilevanza alle tipologie ancora poco conosciute a livello nazionale e ai loro potenziali vantaggi. Secondo il rapporto di Eurofound, la rivoluzione del lavoro passa attraverso: – Nuovi modelli di relazione. Il contratto di lavoro tradizionale sottoscritto da un singolo datore ed un lavoratore si evolve verso rapporti plurilaterali, basati anche sulla codatorialità. In Italia esiste, ad esempio, lo job sharing in cui due lavoratori sono coinvolti in solido nello svolgimento di una prestazione lavorativa. Da ultimo, tale modello è stato utilizzato per la “staffetta Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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generazionale”, che prevede l’affiancamento di una figura esperta ad un neoassunto, per favorire il passaggio delle competenze. L’analisi di Eurofound si focalizza sull’employee sharing, una forma di codatorialità, ancora non pienamente sviluppata nel nostro Paese, in cui un singolo lavoratore è assunto da più datori di lavoro in previsione di uno specifico obiettivo comune, oppure, svolgendo la propria prestazione presso uno di loro a seconda delle esigenze, senza l’intermediazione di un’Agenzia per il Lavoro. Le assunzioni congiunte in agricoltura rappresentano un primo esperimento in tal senso, come anche la codatorialità prevista per i soggetti che hanno sottoscritto un contratto di rete. Gli esempi di employee sharing degli altri Stati evidenziano come in questo caso la multilateralità delle relazioni lavorative garantisca una stabilità al lavoratore operante in settori soggetti a stagionalità (agricoltura, edilizia, turismo ecc.). Inoltre tale forma di contratto permette al tessuto imprenditoriale di fruire delle competenze specialistiche di esperti, ammortizzandone i costi. I casi del Belgio e della Germania mostrano come la promozione di questa nuova forma di lavoro abbia ripercussioni positive sul territorio, permettendo una cooperazione regionale. – Nuovi modelli di organizzazione. La flessibilità non incide solamente nei rapporti di lavoro ma soprattutto nelle modalità con cui questo è organizzato. In particolare, grazie ai cambiamenti legati alle nuove tecnologie, le aziende stanno sviluppando forme di telelavoro dove l’ufficio è sostituito da un luogo virtuale nel quale le informazioni sono condivise in cloud. Rispetto al telelavoro tradizionale, il dipendente non si trova necessariamente nella propria abitazione ma, tramite la connettività (tablet, smartphone ed altri dispositivi), riesce ad operare ovunque. Il lavoro “a distanza”, inoltre, rappresenta una realtà molto diffusa per i liberi professionisti che possono così gestire un numero maggiore di committenti. Parallelamente al mondo dei liberi professionisti, Eurofound si concentra su una nuova forma di occupazione dei profili altamente specializzati a disposizione di vari committenti: i temporary manager. In questo caso il consulente direzionale è assunto per un periodo di tempo prefissato col fine di occuparsi di un progetto specifico. Rispetto ad un consulente esterno, l’interim management prevede l’integrazione del profilo nello staff avendo quindi poteri e responsabilità legati all’obiettivo definito. L’utilizzo di questo modello di leadership, nato in Gran Bretagna, Olanda e Germania, si sta diffondendo anche in altri Paesi comunitari non solo nei processi di ristrutturazione aziendale ma anche nella gestione delle fasi di espansione in cui l’apporto di una figura esterna è fondamentale in termini di dinamismo e innovazione. L’intermediazione, spesso, è gestita da Agenzie per il Lavoro specializzate, lasciando alle parti la negoziazione degli elementi contrattuali. – Nuovi modelli di networking. La tecnologia ha avuto un ruolo determinante nella diffusione della sharing economy, la quale ha portato alla definizione di una nuova forma di lavoro: il crowdemployment. Clienti e fornitori possono mettersi in contatto tramite piattaforme online destinate all’incontro tra domanda ed offerta, che avviene in varie fasi:

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2001-2016 15 anni al Vostro servizio

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il cliente identifica il bisogno; un annuncio pubblicato sulla piattaforma individua istruzioni, obiettivi ed aspettative; il cliente valuta le proposte ricevute e si mette in contatto con il fornitore.

Il panorama del crowdemployment è eterogeneo riguardo molteplici aspetti: settorializzazione, requisiti di accesso, approccio più o meno competitivo. Ecco alcuni esempi. Dove la piattaforma interessa settori particolari, c’è una suddivisione per compiti e per obiettivi. Rispetto ai requisiti degli iscritti, sono spesso richiesti ai lavoratori che vogliano accedervi delle referenze. In alcuni casi chi cerca il servizio lancia delle competizioni vere e proprie, mentre in altri casi la piattaforma è solo uno strumento di contatto lasciando che il matching avvenga di persona. Come mostra l’analisi di Eurofound, le nuove forme di lavoro possono rappresentare un soluzione per colmare le imperfezioni di un mercato del lavoro a tratti troppo rigido, facendo così nascere da una necessità delle opportunità inaspettate sia per i lavoratori che per le aziende.

Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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