L’ADVISORY AL SERVIZIO DEL PAESE
Paolo Molesini, presidente di Assoreti, spiega come si evolve la consulenza finanziaria, tra ricambio generazionale, Esg e gestione dei patrimoni a 360°
CARTE IN TAVOLA
I top manager delle maggiori reti di cf svelano i programmi del 2023 per i reclutamenti e l’offerta di prodotti d’investimento
UN FARO SUI MERCATI
L’outlook per le borse e i bond nei prossimi dodici mesi. La view dei gestori italiani e stranieri
GENNAIO 2023 - Numero 1 - Anno XIII - 5,00 euro Mensile - Prima immissione 12/01/2023 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1, LO/MI
Paolo Molesini, presidente di Assoreti
Questione di feeling tra due fuoriclasse
di Andrea Giacobino
“Questione di feeling” è un singolo del 1985 cantato da Mina e Riccardo Cocciante. Oltre che una bella canzone è anche un bel titolo per sintetizzare l’operazione più importante nell’industria italiana dell’asset management e in quella della consulenza finanziaria dell’ultimo quinquennio. È la partnership annunciata lo scorso 16 dicembre tra Azimut Holding, l’asset manager e la rete quotata presieduta da Pietro Giuliani e UniCredit, la banca guidata dall’amministratore delegato Andrea Orcel Un’operazione basata in primo luogo, appunto, sul feeling fra i due fuoriclasse, che si conobbero quando nel 2004 Giuliani quotò Azimut e Orcel, allora in Merrill Lynch, fu il suo banchiere d’affari per lo sbarco a Piazza Affari. Il matrimonio annunciato è molto interessante e originale per il mercato italiano che si fonda su una solida relazione tra i vertici delle 2 aziende, e questo è spesso garanzia di sostenibilità nel tempo della partnership. Inoltre crea valore per entrambi i player: Azimut attiva un nuovo motore di crescita e marginalità tramite l’accesso al bacino di 7 milioni di clienti di UniCredit in Italia rafforzando il suo posizionamento di mercato come asset manager indipendente; mentre UniCredit (che sotto la gestione di Jean Pierre Mustier aveva ceduto Fineco e Pioneer) può riappropriarsi di competenze di asset management che aveva perso e inoltre può avere a disposizione una nuova fabbrica di fondi in tempi brevi grazie al
supporto di un operatore globale come Azimut. Infatti oggi è l’unica società di gestione del risparmio in Italia a vantare una presenza globale. Un percorso compiuto dal gruppo in soli 12 anni, varcando i confini italiani ed europei e stabilendo una presenza in 18 paesi, compresi anche quelli emergenti e di frontiera più promettenti. Il deal del quinquennio è solo l’antipasto di qualcosa di più rilevante tra i due gruppi? Può essere. La partnership ha dei rischi? Dal punto di vista borsistico l’operazione per Azimut avvicina il gruppo ai multipli di valutazione delle asset management company che sono diversi da quelli delle financial network advisor company mentre per UniCredit i tempi di esercizio della call a 5 anni sulla joint venture potrebbero essere lunghi, anche se il comunicato parla di possibilità di esercizio anche anticipata al verificarsi di alcune condizioni. Una cosa è certa. Per ricostruire la catena di valore nell’asset management, Orcel ha compreso l’unicità del modello di gestione del gruppo di Giuliani, che per i clienti s’è trasformato in una performance netta generata dal 2018 a oggi dell’8,65%, superiore di 4,40% a quello dell’industria italiana. Ecco perché, oltre alla questione di feeling, all’interno e nel futuro di questa operazione c’è molto di più: poter costruire un polo del risparmio gestito di matrice italiana e respiro internazionale, che possa anche riportare in Italia parte di quello che è stato consegnato in mani straniere. @andreagiacobin1 | andreagiacobino.wordpress.com
IDEE&PROTAGONISTI | 3
L’accordo Azimut-UniCredit basato sul legame Giuliani-Orcel Un affare strategico per costruire un polo italiano del risparmio gestito
BLUERATING n gennaio 2023
4 | SOMMARIO Affitti alla nipote di Verdini Il business immobiliare di Conti 10 BLUERATING n gennaio 2023 19 L’anno che verrà, tra recruiting e crescita I manager delle reti svelano i piani del 2023 51 Pronti alla riscossa dei bond L’outlook sui listini dei gestori 60 Raccolta su, titoli in ribasso Il bilancio in Borsa di 4 big 62 Esg senza più segreti I nuovi obblighi per le sgr 48 Coppia di assi nel risparmio gestito Obiettivi dell’intesa Azimut-UniCredit
anno XIII - numero 1 - gennaio 2023 mensile registrato presso il Tribunale di Milano n. 3 del 4 gennaio 2011
Editore BFC Media Spa
Via Melchiorre Gioia, 55 - 20124 Milano Tel. (+39) 02.30.32.11.1 Fax (+39) 02.30.32.11.80 info@bfcmedia.com - www.bfcmedia.com
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Opinioni
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Hanno collaborato Andrea Barzaghi, Edoardo Blosi, Sara Mortarini, Daniel Settembre, Francesca Vercesi
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Fotografie di Paolo Molesini by Laila Pozzo in copertina e nell’intervista alle pagine 12-17 Pubblicità Michele Gamba gamba@bfcmedia.com Mob. (+39) 393.95.010.95
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6 | SOMMARIO BLUERATING n gennaio 2023
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Affari d’oro sul web
Una vendita milionaria spinge l’utile della holding che controlla Immobiliare.it
È esploso a quasi 32 milioni di euro l’utile di Real Web, la società lussemburghese di Andrea Piccioni, Massimo Longoni e Silvio Pagliani (nella foto), che controlla Immobiliare.it, nota azienda di annunci immobiliari via web.
Il profitto è evidenziato nel bilancio 2021 depositato nel Granducato e si confronta con 1,1 milioni dell’esercizio 2020.
Quote cedute
Il boom dell’utile si deve all’affarone realizzato a fine dello scorso anno quando è stata venduta alla francese Doctolib la quota del 48,1% che Immobiliare.it aveva in Dottori.it (noto sito dov’è possibile prenotare visite mediche, n.d.r.). È stata ceduta anche la partecipazione del 18,23% che faceva capo alla controllante lussemburghese. L’operazione è avvenuta sulla base di un enterprise value di 45 milioni.
Real Web evidenza un attivo di 107,4 milioni dove oltre al 100% di Immobiliare.it figura fra l’altro il 41,8% dell’olandese Housing
Anywhere e la cipriota Real Web Ventures controllata al 100%. Immobiliare.it, che ha chiuso l’esercizio 2021 con un utile di 25,25 milioni e un patrimonio netto di oltre 143 milioni, ha distribuito alla lussemburghese un dividendo di 30 milioni.
Trasferimento annullato Qualche settimana fa Immobiliare.it ha deciso di trasferire 48 lavoratori della sede di Milano a quella di Roma con un preavviso di appena un mese e mezzo, nonostante la sede milanese non chiuda e non abbia concreti problemi di spazio. Ma il tribunale del lavoro ha bloccato i trasferimenti, accogliendo il ricorso dei sindacati.
Il gruppo dei Toti è ancora in crisi
È ancora crisi per il gruppo romano di costruzioni Toti in mano ai due fratelli Claudio (a destra nella foto) e Pierluigi (a sinistra) che hanno i loro interessi e quelli degli altri familiari racchiusi nella Silvano Toti Holding (Sth). Le difficoltà del gruppo che opera nel general contracting, asset management e sviluppo immobiliare sono state confermate poche settimane fa quando l’assemblea di Sth ha approvato i conti ordinari del 2021 chiusi con una perdita di 19,8 milioni di euro, tuttavia dimezzata rispetto ai 40,4 milioni del precedente esercizio. La stessa assemblea ha nominato anche il nuovo presidente Pierluigi Mancuso mentre Cristina Mazzoleni è rimasta amministratore delegato.
8 | INSIDER / 1
BLUERATING n gennaio 2023
@andreagiacobin1
È stata ceduta a una società francese la quota nel noto portale medico Dottori.it
Mattone e Tv
Gli immobili di Conti affittati alla nipote di Verdini
letto su Forbes
di Matteo Sportelli
UNDER 30 CAMPIONI A WALL STREET
Forbes ha pubblicato la sua lista degli under 30 2022 che si sono distinti nel settore finanza, che comprende, oltre ai tradizionali servizi finanziari, anche il Fintech e le criptovalute. 1) Undici delle aziende citate operano nelle criptovalute.
Carlo Conti (1) festeggia i 40 anni di carriera diventando immobiliarista con inquilini importanti. Qualche settimana fa, infatti, è stato depositato il primo bilancio della Kara srl, società che il noto conduttore tv ha costituito a fine dello scorso anno e di cui è amministratore unico e socio al 51% mentre il restante 49% è della moglie Francesca Vaccaro. L’asset in possesso di Kara è la porzione di un edificio in via dei Mille a Firenze
di 325 metri quadrati. L’immobile è attualmente affittato a tre società che riconoscono alla Kara un canone annuo di 36mila euro. Sono la Radio Diffusione Firenze, Lady Radio e Mynet: tutte fanno riferimento come azionista di maggioranza a Erika Bertini, nipote dell’ex senatore pluricondannato Denis Verdini (2) e al marito Pierluigi Picerno. Conti è socio di minoranza con una quota del 20%.
@andreagiacobin1
Trading targato Bisio
È stata intensa l’attività di trading finanziario di Claudio Bisio (nella foto) nel 2021. Lo testimonia il bilancio chiuso a fine dello scorso anno, e approvato poche settimane fa, di Solea srl, di proprietà all’80% del noto comico mentre il restante 20% è della moglie Sandra Bonzi. L’esercizio si è chiuso con utile di poco più di mille euro rispetto ai 121mila euro del precedente bilancio e vede un attivo di 2,8 milioni, tra titoli, crediti e un immobile basato a Milano
Uno dei ragazzi è Antonio Juliano, fondatore e amministratore delegato di Dydx, una piattaforma che permette a investitori professionisti che vivono fuori dagli Stati Uniti di comprare e vendere derivati sulle criptovalute. Un altro nome è quello di Elena Nadolinski, la fondatrice e ad di Iron Fish, un’azienda di criptovalute che si concentra sulla privacy.
2) Il 2022 è stato anche l’anno degli Nft. Alex Atallah, cofondatore e cto di OpenSea, ha portato i ricavi della sua azienda da meno di un milione di dollari nel 2021 a oltre 300 milioni quest’anno. 3) Molti giovani sulla lista vengono invece dal mondo del Fintech. Scott Kazmierowicz e Michael Spelfogel hanno fondato nel 2019 Cardless, che permette alle aziende di lanciare le loro carte di credito in co-branding. Ambika Acharya è invece cofondatrice di Weav, che aggrega i dati di vendita per le piccole imprese e li rende facilmente accessibili.
4) I ragazzi che lavorano nell’ambito dei servizi finanziari tradizionali costituiscono un terzo della lista.
Tra loro c’è Hannah Buchan, partner di Beehouse, società d’investimento che si concentra sull’industria della cannabis legale. Alex Nesbitt è principal di Bc Partners, mentre Mason Liang è portfolio manager di Millennium Management, un hedge fund da 50 miliardi di dollari.
sportelli@bfcmedia.com
10 | INSIDER / 2
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Paolo Molesini / presidente di Assoreti
Al servizio dei patrimoni
Molesini (Assoreti): “Così i consulenti finanziari supportano lo sviluppo del Paese”
di Andrea Telara
“C’è un cambiamento strutturale del ruolo del consulente finanziario, che è sotto gli occhi di tutti ma, essendo un processo di evoluzione progressivo e quotidiano, è spesso poco evidente”. Parola di Paolo Molesini, presidente di Assoreti, che in questa intervista rilasciata a BLUERATING, oltre a riflettere sulla figura del financial advisor in Italia, tira un bilancio delle attività dell’associazione da lui guidata nel 2022 e delinea le prospettive per il 2023.
Dottor Molesini, in che modo il ruolo del consulente finanziario sta cambiando? Il ruolo storico del consulente finanziario, lo dice il nome stesso, è quello di supportare il cliente nella gestione dei suoi asset finanziari; progressivamente, il campo d’azione di questa figura professionale si è allargato e sta diventando un vero e proprio consulente patrimoniale, responsabile di dare disciplina al processo d’investimento e gestione dell’intero patrimonio della clientela, in particolare quello finanziario e immobiliare: e questo è un passaggio fondamentale perché spesso i nostri clienti privilegiano l’uso dell’immobile (il bene inteso come casa al mare, montagna, appartamento per il figlio, etc.), piuttosto che la coerenza
dell’investimento con il patrimonio complessivo. Ne discende, quindi, che la prima responsabilità dei consulenti è verso i loro clienti a cui devono assicurare il massimo supporto, affinché la gestione del patrimonio sia coerente con i loro obbiettivi di vita. E ritengo fondamentale evidenziarlo, quando un cliente affida a un consulente il suo patrimonio, in realtà gli affida i suoi progetti, i suoi sogni, ed è chiaro come ciò sia molto più importante della mera questione economica. In questi ultimi anni, però, il lavoro dei consulenti, il nostro lavoro, ha assunto anche una importante rilevanza sociale. Le attività finanziarie gestite dalle società che aderiscono ad Assoreti sono molto cresciute (oltre 70 miliardi) e sono diventate rilevanti per il sistema Paese. Di conseguenza, una gestione finanziaria efficiente può, da una parte indirizzare le risorse verso le aziende italiane con un evidente beneficio per l’economia; dall’altra, aumenta la ricchezza complessiva del Paese se accompagnata da una corretta gestione. D’altronde, il patrimonio degli italiani nell’ultimo decennio ha reso meno di quello dei cittadini nordeuropei e ciò è dovuto principalmente a due ragioni. La prima: gli italiani investono molto in immobili. La seconda: gli investimenti finanziari degli italiani
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Il campo di azione dei financial advisor si è allargato alla gestione di tutti gli asset della clientela
sono strutturalmente più prudenti e quindi con una percentuale di liquidità e obbligazioni superiori. Questi aspetti hanno provocato nell’ultimo decennio un rendimento del nostro patrimonio di circa un punto percentuale inferiore rispetto ai cittadini del nord Europa; devo evidenziare con soddisfazione che i consulenti finanziari hanno fatto, e stanno facendo, molto per rendere più efficiente la gestione degli attivi promuovendo prodotti moderni come il risparmio gestito e curando la diversificazione del portafoglio.
Aumentare il rendimento di lungo termine del patrimonio dei cittadini italiani ha un impatto macroeconomico positivo sui consumi, sul Pil, sulle pensioni, su molti indicatori macroeconomici insomma. Ma tutto questo non basta. Oltre a una responsabilità individuale verso i nostri clienti e a una sociale verso il nostro Paese, oggi abbiamo anche una responsabilità più universale verso le nuove generazioni. È sempre più evidente il cambiamento climatico e l’esigenza di tutelare il nostro pianeta da uno
sfruttamento che a medio termine potrebbe portare, se non facciamo nulla, a un collasso. Questo contesto comporta una nuova responsabilità per i consulenti finanziari che possono indirizzare le risorse verso settori e aziende virtuose e quindi gli operatori attenti all’inclusione e sostenibilità si sviluppano perché ricevono più risorse da investire. Spesso i clienti, e forse anche parte dei consulenti, non si rendevano conto del potere di cui disponevano; oggi, come dimostra lo sviluppo dei prodotti Esg, c’è molta più consapevolezza e i nostri consulenti, anche grazie all’evoluzione della normativa, hanno interiorizzato questo nuovo ruolo nella società. È evidente, quindi, come negli ultimi dieci anni sia cambiato il lavoro dei consulenti finanziari e come la nostra missione abbia assunto una rilevanza sociale.
Come è stato il 2022 per le reti vostre associate e come andrà a vostro avviso il 2023?
Il 2022 è stato certamente molto faticoso. La volatilità dei mercati
Il ricambio generazionale è un tema che sta particolarmente a cuore al sistema della consulenza finanziaria, ben attenta a valutare l’importanza del ruolo che i giovani coprono e che sono destinati a svolgere da protagonisti nel nostro Paese, ma anche nell’industria: un ruolo essenziale per il futuro della stessa. Il “capitale umano” è, infatti, parte irrinunciabile di qualsiasi strategia basata sullo sviluppo delle relazioni tra “persone”, sull’ abilità di interpretare, al di là di ogni algoritmo, la storia e quindi i bisogni delle famiglie, basandosi su quella che viene definita la “connessione intuitiva”, capace di valorizzare la componente professionale avvalendosi e non lasciandosi travolgere dalla rivoluzione tecnologica in atto.
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di Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti
UN TEMA CHE CI STA A CUORE
dovuta a pandemia, inflazione e guerra ha portato molto stress ai clienti e ai consulenti. Credo però che la sfida sia stata superata brillantemente; i dati di raccolta delle reti hanno dimostrato che il modello incontra il favore dei clienti e che la possibilità di avere a disposizione un professionista che aiuti a capire l’evoluzione del mercato e operare scelte razionali può mitigare quegli impatti emotivi che, quando i mercati stornano, potrebbero portare a scelte pericolose. L’anno prossimo, almeno la prima metà, sarà simile al 2022 e quindi caratterizzato da una importante volatilità. Sarà quindi necessario avere un portafoglio diversificato per asset class, valute, mercati in modo da bilanciare i vari impatti positivi e negativi sugli investimenti.
Quali sono i temi e le iniziative su cui si impegnerà di più Assoreti nel 2023? Siamo tutti coscienti che il 2023 non sarà solo un nuovo anno ma rappresenterà un momento
Mi piace evidenziare la stretta connessione tra i giovani, l’attività di consulenza finanziaria e la rivoluzione digitale (quella che l’economista Andrea Prencipe, in una prefazione a un libro di Jerry Kaplan Intelligenza Artificiale, definisce un “paradigma tecno-economico”, mutuando il concetto da studiosi di economia dell’innovazione, per rappresentare il cambiamento generato dalle rivoluzioni industriali). Tale connessione è intima e non immagino il nuovo mondo della consulenza finanziaria senza giovani che abbiano sviluppato (e sanno farlo) innovative competenze tecnologiche, necessarie oggi a trasformare, anche in maniera sostenibile, i risparmi delle famiglie in investimenti adeguati alle stesse e utili per lo sviluppo del Paese.
fondamentale per la messa a terra di sfide globali che non possono più attendere e che configurano oggi un piano essenziale di rilancio del Paese. Tanti sono i capitoli da riattivare. L’industria del risparmio ha già avviato un percorso interno per fortificare il modello e affrontare queste nuove sfide. Fermo restando il forte impegno a livello domestico e comunitario per la giusta calibrazione di una normativa che, attenta alle esigenze dei risparmiatori, tenga nel debito conto le esigenze dell’industria e la conseguente funzionalità del mercato, continuano a mantenere per noi un posto privilegiato la digitalizzazione e la sostenibilità. Due assi sostanziali per l’evoluzione delle reti che nell’ambito dell’innovazione hanno saputo fare della tecnologia un’alleata del servizio di consulenza, senza per questo stravolgerne il modello ma mantenendo inalterata la sfera relazionale con il cliente. È un approccio che ci ha permesso e ci permetterà ancora di valorizzare il ruolo dell’intermediario nel processo di selezione e raccomandazione dei prodotti e quello del consulente nel metterli a servizio delle famiglie, delle loro storie, della loro vita concreta; non c’è algoritmo che tenga. E il giusto utilizzo della tecnologia ci ha dato un contributo portante e fondamentale anche per lo sviluppo sostenibile della consulenza e del servizio offerto. Anche su questo fronte, l’impegno di Assoreti nella transizione sostenibile è nato da tempo; già
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Il 2022 è stato un anno faticoso Ma la raccolta ha dimostrato che il modello delle banche-reti incontra il favore degli investitori
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nel 2015 iniziammo con i primi corsi e percorsi di formazione dedicati al mondo Esg e in questa direzione nel 2019 abbiamo adottato una nuova versione del codice di comportamento attento ai nuovi principi che si ispirano alla mutata gerarchia dei valori, di governance e di rischio, sensibile alle istanze di una crescita sostenibile e alle mutate forme della consulenza, sempre più globale e attenta alle esigenze del cliente. In via di sviluppo, per l’aggiornamento professionale del 2023, è poi un ulteriore corso: “Sostenibilità e nuova normativa di riferimento” nel quale si offrirà un quadro della nuova normativa di riferimento in ambito Esg. Ogni anno sono circa 15mila i consulenti aventi mandato con le principali imprese associate ad Assoreti che svolgono i corsi online di aggiornamento professionale offerti da Assoreti Formazione; nel 2021 sono stati rilasciati circa 26.800 attestati di formazione. L’impegno che l’associazione sta mettendo su questo fronte guarda al rafforzamento di un patrimonio di nuove competenze che si rende oggi essenziale per il servizio offerto ma anche un’opportunità evidente sul fronte del ricambio generazionale.
Nelle banche-reti, è sempre vivo il tema del ricambio generazionale dei consulenti finanziari e Assoreti è molto impegnata su questo fronte. A che punto siamo arrivati attualmente? C’è qualcosa in più da fare oltre a quanto hanno fatto finora le vostre associate?
Ecco, questa è l’altra grande responsabilità che vogliamo assumerci, quella nei confronti delle nuove generazioni, del futuro del Paese. È impensabile immaginare il futuro, anche della consulenza, senza il loro contributo e ancor di più in un contesto che per l’industria si appresta a creare, da qui ai prossimi anni, condizioni anagrafiche degli over 65 favorevoli a generare nuove opportunità di inserimento per i più giovani, con importanti disponibilità da trasferire alle nuove generazioni di consulenti. E stiamo lavorando seriamente sia per garantire formazione di qualità (con diverse iniziative che stiamo da tempo portando avanti anche all’esterno attraverso accordi con Università e altri enti istituzionali), sia per agevolare l’ingresso dei giovani nel settore. In questo percorso, sono convinto però che occorra investire di più nella capacità di comunicare questo potenziale, anche per raccontare al meglio una professione oggi attrattiva per le nuove generazioni che dimostrano una forte sensibilità verso le nuove sfide del mercato.
16 | COVER STORY
L’impegno
della nostra associazione nelle attività di formazione è un’oppor tunità per il ricambio generazionale
725,4 miliardi €
Roma, dove ha sede Assoreti
IL PATRIMONIO DELLE ASSOCIATE AD ASSORETI
dati al 30 settembre 2022
Per questo stiamo lavorando per creare, anche economicamente, i presupposti affinché i giovani che si appassionano e che vogliono lavorare nella consulenza per le famiglie e per il Paese siano in grado di farlo. Se il servizio oggi è un valore sociale, dobbiamo prepararci a rafforzare la nostra capacità di saper rispondere con sempre maggiore qualità e forza a questa domanda. Infatti, le persone che si rivolgono al consulente finanziario sono rappresentate oggi da tutte le fasce d’età; nonostante il 27% circa resti raffigurato dagli over 65 (fatto connaturale alla conformazione anagrafica del Paese) il 28,9% è sotto i 45 anni. E i clienti donna rappresentano il 44,8% dei clienti delle reti. Percentuale che rileva una crescita progressiva e che vede le donne propense a investimenti nel comparto gestito con un’incidenza in portafoglio di 4,5 punti percentuali più alta rispetto a quella degli uomini. All’apertura del modello deve quindi seguire una rinnovata e più aperta comunicazione della professione da affiancare a un continuo impegno
del sistema nella messa a punto di condizioni favorevoli a garantire anche maggiore partecipazione di nuovi talenti a questo mestiere.
La legislatura è appena iniziata. Ci sono delle richieste che Assoreti, come importante associazione che rappresenta una parte del mondo del risparmio e della consulenza finanziaria, avanza oggi al mondo politico?
Le nostre richieste sono sempre nell’ottica di garantire la migliore flessibilità nell’attività degli operatori, rispettando i modelli di protezione degli investitori: mercato e risparmio vanno insieme. Ciò premesso in termini generali, l’attività di comunicazione di cui parlavo, come anche l’impegno dell’associazione e delle associate nello sviluppo di iniziative dedicate, è sempre affiancata da un dialogo continuo con tutte le Istituzioni. Voglio però evidenziare un aspetto. Le associate stanno proponendo programmi importanti di inserimento dei più giovani: è essenziale oggi tradurre l’impegno
individuale in una risposta di sistema che ragioni su soluzioni percorribili per tradurre in realtà l’aspirazione dei giovani. Aspirazione che è evidente, per esempio, nel dato relativo alle prove valutative di iscrizione all’Albo che nel 2021 si è rilevato in aumento per i giovani candidati rappresentando la fascia più numerosa, pari al 35,4% del totale delle domande di iscrizione. Per farlo dobbiamo lavorare per fornire loro giusta assistenza nella fase di avvio alla professione, anche mediante interventi sulle politiche contributive piuttosto che sull’esperienza di team, con un’offerta formativa costante perché siano non solo bravi consulenti ma protagonisti di questa rivoluzione in atto. Il 2023 sarà centrale per portare avanti questa strada avviando un dialogo costante con gli organi di governo e, al nostro interno, continuando a investire ancor di più in formazione, nei team e, a livello di sistema, in una crescita sana e di alto standard: questa è una bellissima professione e dobbiamo essere capaci di comunicarlo al meglio.
@andreatelara LA RACCOLTA NETTA TRA GENNAIO E OTTOBRE 36,9 miliardi € dati al 31 ottobre 2022 I CLIENTI IN ITALIA DELLE RETI DI CONSULENTI 4,3+ milioni dati al 31 ottobre 2022 I NUOVI CLIENTI DELLE RETI NEL 2022 +206mila dati al 30 settembre 2022
L’ANNO CHE VERRÀ
di Matteo Chiamenti
Come tradizione vuole, l’inizio di ogni anno coincide con la consueta stesura dei bilanci personali e l’altrettanto abituale raccolta dei buoni propositi. Sarà forse un esercizio di stile, ma cercare di fare ordine tra risultati ottenuti e
nuovi obiettivi desiderati aiuta a capire in quale momento del nostro percorso personale ci troviamo. Per riflesso possiamo applicare la stessa logica alle aziende, le quali si trovano puntualmente a inizio anno all’alba di un nuovo round di target da raggiungere, di numeri da confrontare e di piani da rispettare.
Per questa ragione BLUERATING ha deciso di ascoltare la voce dei principali attori della consulenza finanziaria in Italia, ponendo a ciascuna realtà tre domande che riportiamo qui sotto. Ecco, cosa hanno risposto i top manger delle banche-reti.
LE TRE DOMANDE DI BLUERATING GLI OBIETTIVI SU RACCOLTA E RECRUITING
Dopo un 2022 difficile sui mercati, con le reti chiamate a una prova di forza, con quale spirito iniziate il 2023?
Quali sono i vostri piani in merito ai servizi offerti e allo sviluppo del vostro modello di consulenza finanziaria?
Quali obiettivi di raccolta e reclutamento vi ponete? E qual è l’identikit del consulente che cercate?
COVER FINANZA / 1 | 19 BLUERATING n gennaio 2023
I top manager delle banche-reti rivelano i piani di sviluppo del 2023
@MatteoChiamenti
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Risposta alla domanda 1
Per diversi motivi, performance dei mercati finanziari, contesto geopolitico, inflazione e andamento dei tassi d’interesse, il 2022 è stato un anno intenso e ancora più impegnativo rispetto a quelli precedenti segnati dalla pandemia. Sono state stravolte anche le logiche d’investimento a cui eravamo stati abituati dagli ultimi decenni. Questi fattori hanno testato la resilienza della nostra industria che tuttavia, ancora una volta, ne è uscita rafforzata. Ora la sfida principale è continuare a essere attenti e preparati, stare al fianco dei nostri clienti e sostenerli, soprattutto in questa fase dell’anno in cui si dovranno illustrare i rendiconti di fine anno.
Risposta alla domanda 2
Forte vicinanza e ascolto costante dei nostri clienti sono stati il nostro mantra e lo saranno sempre. Eccellenza nel servizio offerto, un approccio distributivo moderno e innovazione continua nel supportare la nostra rete, rappresentano i pilastri del nostro modello di consulenza e di crescita, indispensabili per guardare con fiducia al futuro. In particolare, continueremo a lavorare per offrire un modello di banca ancora più prossima alle esigenze della nostra clientela e dei nostri consulenti, con servizi specializzati e personalizzati per segmento, mettendo a disposizione il meglio dell’expertise del gruppo Allianz. Con un’attenzione particolare al passaggio di ricchezza generazionale, tema che farà da padrone nei
prossimi anni sia lato clienti sia lato consulenti finanziari.
Risposta alla domanda 3 Nel corso del 2022 sono stati inseriti circa 130 professionisti all’interno della nostra rete, un dato che si conferma costante rispetto all’andamento degli ultimi sei anni. Punteremo anche nel 2023 ad accogliere un numero non inferiore a tale soglia. Preparazione tecnica ed esperienza sono sicuramente requisiti fondamentali nei professionisti che ricerchiamo, sia da altre banche reti sia da banche private. A tali competenze bisogna aggiungere la capacità di ascoltare, comprendere e decifrare i bisogni dei clienti e la loro evoluzione, ingredienti fondamentali per fornire un servizio di consulenza olistico, digitale e integrato, in linea con il nostro dna storico e il nostro modello di business. Grazie ai nostri percorsi di formazione, inoltre, come quelli dell’Allianz Bank Business School e la scuola permanente di formazione manageriale, siamo in grado di far accrescere gli skill di tutte le nostre risorse interne, con un occhio di riguardo alle figure più giovani e ad alto potenziale. Per quanto riguarda la raccolta, il 2022 è stato un altro ottimo esercizio che si è chiuso con flussi netti ancora in forte crescita sopra 5 miliardi e una media di flussi netti per consulente tra le più alte del settore. Anche nel 2023 punteremo a raggiungere analoghi risultati. In particolare, vorrei sottolineare che il 2022 ha registrato il miglior dato di sempre in termini di raccolta organica, al netto del contributo reclutamento.
20 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n gennaio 2023
Anche nel 2023 il nostro obiettivo è l’inserimento di circa 130 professionisti come nel 2022
Mario Ruta vice direttore generale di Allianz Bank Financial Advisors
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AVVERTENZA: prima dell’adesione leggere attentamente il prospetto e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (“KIID”), i quali sono stati debitamente pubblicati, in lingua italiana, presso la Consob e sono disponibili presso i soggetti collocatori, nonché sul sito fidelity-italia.it. Se non altrimenti specificato, i commenti sono quelli di Fidelity. Queste informazioni non devono essere riprodotte o circolarizzate senza autorizzazione preventiva. Fidelity fornisce esclusivamente informazioni sui suoi prodotti e non offre consulenza sugli investimenti basata su circostanze individuali, salvi i casi in cui ciò stato specificamente concordato da una società autorizzata in una comunicazione formale con il cliente. Fidelity International si riferisce al gruppo di società che compone l‘organizzazione globale di gestione di investimenti che fornisce informazioni su prodotti e servizi in determinate giurisdizioni, ad eccezione dell‘America settentrionale. Questa comunicazione non è diretta e non deve essere diretta a persone residenti negli Stati Uniti o ad altri soggetti residenti in paesi dove i fondi non sono autorizzati alla distribuzione o dove non è richiesta alcuna autorizzazione. Salva espressa indicazione in senso contrario, tutti i prodotti sono forniti da Fidelity International e tutte le opinioni espresse sono di Fidelity International. Fidelity, Fidelity International, il logo di Fidelity International e il simbolo „“F““ sono marchi registrati da FIL Limited. Vi invitiamo ad ottenere informazioni dettagliate prima di prendere decisioni di investimento. Tali decisioni devono basarsi sul Prospetto in vigore e sul documento contenente informazioni chiave per gli investitori (KIID) , disponibili assieme alla relazione annuale e semestrale senza costi presso i nostri distributori, presso il nostro Centro Europeo di Servizi in Lussemburgo , FIL (Luxembourg) S.A. 2a, rue Albert Borschette BP 2174 L-1021 Lussemburgo. Fidelity Funds „“FF““ è una società di investimento a capitale variabile (OICVM) di diritto Lussemburghese multicomparto e con più classi di azioni. Il presente materiale è pubblicato da FIL Luxembourg) S.A., autorizzata e regolamentata dalla CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier). CL21112103-2205
Comunicazione di marketing
investita.
di prendere qualsiasi decisione
Risposta alla domanda 1
Approcceremo il 2023 con determinazione, forti dei risultati conseguiti nel 2022, anno sicuramente complesso sotto diversi punti di vista durante il quale, però, siamo riusciti a crescere, come dimostra la raccolta che a fine novembre ha superato i 7,3 miliardi di euro, e a far emergere ancora di più i nostri tratti distintivi. A partire dal nostro modello di servizio nel quale il consulente finanziario è davvero al centro. Come poi la qualità della nostra gestione attiva che ha permesso di generare una performance netta al cliente, da gennaio a inizio dicembre 2022, superiore all’indice Fideuram dei fondi comuni italiani di +170bps, grazie agli ottimi risultati da inizio anno di diversi nostri fondi, tra i quali AZ Allocation - Balanced FoF che ha realizzato un rendimento di oltre +17% e AZ AllocationDynamic FoF che ha reso il +2%. Siamo l’unica società del risparmio gestito in Italia che può contare su un proprio global asset management team, costituito da 170 gestori e analisti in 18 paesi.
Risposta alla domanda 2
Continueremo a fare leva sulle competenze del global team di gestione del gruppo e sulla piattaforma aperta di strumenti e prodotti per fornire ai consulenti i migliori servizi di asset management, consulenza evoluta su fondi e titoli, wealth planning, corporate advisory, soluzioni bancarie e assicurative. I nostri professionisti continueranno, inoltre, a poter contare sul supporto di 13
report di analisi sul patrimonio personale, familiare, aziendale; solo nel 2022, in 11 mesi, sono state oltre 2.150 le richieste di analisi ricevute. Sfrutteremo ancora di più Azimut Next, un servizio dedicato e personalizzato per il singolo consulente finanziario per l’elaborazione di soluzioni d’investimento e di ottimizzazione di portafoglio su tutti i prodotti collocati ai clienti del gruppo basato sulla tecnologia e l’artificial intelligence. Proseguirà con ancora più vigore la nostra strategia nei private market, che pesa ormai per 6,4 miliardi di masse sugli 87 totali, grazie a una offerta d’investimento in economia reale che è la più ampia sul mercato italiano e che si estenderà ulteriormente perché siamo convinti che queste tipologie di investimenti, inserite in una corretta e diversificata asset allocation, possano generare importanti potenzialità di ritorno per i clienti. Infine, grazie agli investimenti lato fintech e al lavoro sinergico delle società Azimut Direct, Azimut Marketplace ed Azimut Libera Impresa, i nostri consulenti finanziari potranno essere sempre più punto di riferimento per le pmi italiane che cercano servizi di advisory ad alto valore aggiunto.
Risposta alla domanda 3
Per il 2023 manterremo gli stessi livelli di reclutamento degli ultimi anni, con circa 100-120 inserimenti. Il nostro obiettivo resta quello di inserire professionisti che sposino il nostro modello in cui il consulente è partner ed è impegnato nella società anche in qualità di azionista.
22 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n gennaio 2023
Proseguirà la nostra offerta nei private market che pesa già per 6,4 miliardi sulle masse
Paolo Martini amministratore delegato di Azimut Holding
Un investimento regolare e programmato nel tempo
PIANO DI ACCUMULO DEL CAPITALE (PAC)
© 2022 Morgan Stanley. Tutti i diritti
3724091 Scad. 31/08/2023 10260208
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riservati.
AD USO ESCLUSIVO DEI CLIENTI PROFESSIONALI. Il valore degli investimenti e il reddito da essi generato possono aumentare o diminuire e l’investitore potrebbe non recuperare l’importo investito. La presente comunicazione di marketing è pubblicata da MSIM Fund Management (Ireland) Limited. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è regolamentata dalla Banca centrale d’Irlanda. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è costituita in Irlanda come società privata con numero di registrazione 616661 e ha sede legale presso The Observatory, 7-11 Sir John Rogerson’s Quay, Dublin 2, D02 VC42, Irlanda. Italia: MSIM FMIL (Sede Secondaria di Milano), Palazzo Serbelloni Corso Venezia, 16 20121 Milano, Italia.
Luca Per il prossimo anno vogliamo confermare il reclutamento di circa 100 Life Banker
Romano (a sinistra) vice responsabile Life Banker di Bnl Bnp Paribas LB
Risposta alla domanda 1
Il 2022 è stato un anno impegnativo, complice un contesto geopolitico ed economico-finanziario complesso e per certi versi unico dal dopoguerra a oggi. Ciò ha significato un’ulteriore attenzione ai clienti e l’impegno a intensificare l’assistenza e la vicinanza a privati, famiglie, imprenditori per fornire loro assistenza e consulenza. I clienti hanno apprezzato tutto ciò e siamo proiettati verso il nuovo anno con questo stesso spirito di servizio, attenti anche ai nostri obiettivi sfidanti per la crescita della rete. Bnl Bnp Paribas Life Banker chiude l’anno con all’attivo oltre 700 consulenti operativi in tutta Italia e masse complessive in gestione per circa 13 miliardi, di cui oltre 2,5 di impieghi.
Risposta alla domanda 2
Il modello di consulenza patrimoniale di Bnl Bnp Paribas Life Banker rappresenta ancora oggi, a più di otto anni dal lancio della rete, una sfida vinta per la nostra capacità di operare in sinergia con la banca e con le società del gruppo in Italia e a livello internazionale, offrendo una piattaforma completa di soluzioni e servizi per clienti privati e aziende, retribuendo i banker su ogni tipologia di operazione essi facciano e agendo realmente in assenza di conflitto di interesse. In coerenza con questo innovativo modello di servizio, i nostri investimenti saranno orientati, anche nel 2023, verso la formazione dei Life Banker, perché interpretino in modo sempre più compiuto la professione del consulente patrimoniale, e la continua evoluzione delle piattaforme a loro disposizione.
24 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n gennaio 2023
Risposta alla domanda 3 Abbiamo obiettivi di medio-lungo periodo che al 2025 prevedono di arrivare a 1.000 banker, puntando anche a sviluppare la quota di junior, giovani da formare e avviare alla professione di consulente. Siamo a oggi la rete che ha la quota di giovani più alta di mercato nel proprio organico. Cerchiamo banker, e abbiamo anche lanciato da poco una campagna di recruiting, che siano in grado di agire appieno come consulenti patrimoniali, con attenzione alle migliori soluzioni e alla sostenibilità. Anche per il 2023 abbiamo l’obiettivo di confermare il trend medio di sviluppo degli ultimi anni, con oltre 100 nuovi Life Banker.
Ferdinando Rebecchi (a destra) responsabile Life Banker di Bnl Bnp Paribas LB
Risposta alla domanda 1
Le reti di consulenza hanno dimostrato ancora una volta la loro resilienza. Nonostante la flessione del 18,8% anno su anno nei primi nove mesi dell’anno, il dato di raccolta è il secondo migliore risultato di sempre, segno che è proprio nelle situazioni di mercato più complicate che i clienti danno valore al nostro lavoro. Tali premesse ci portano a proseguire a ritmo sostenuto nei nostri obiettivi di crescita sul territorio: entro il primo trimestre del 2023 apriremo 4 nuovi centri finanziari (uno a Taranto e a Martina Franca e due a Palermo). Selezioneremo poi altre piazze sulla base dei professionisti che troveremo pronti a sposare il nostro modello di consulenza. Crescerà anche la nostra offerta commerciale, a beneficio dell’operatività quotidiana oltre a nuovi progetti sulla rampa di lancio, come la consulenza finanziaria con fee e la gestione in team dei clienti. A questi si aggiungono i cantieri per il continuo perfezionamento dei nostri canali digitali e lo sviluppo degli strumenti di gestione per i clienti imprenditori.
Risposta
alla
domanda 2
Credo che la vera sfida per il mondo della distribuzione sarà aumentare la consapevolezza dei clienti in reazione al valore offerto dalla consulenza finanziaria nel raggiungimento dei loro obiettivi, attraverso una corretta pianificazione degli investimenti. Sul fronte dei prodotti vogliamo cogliere i nuovi trend emergenti: Esg e private market sono oggi i due filoni più importanti. Puntiamo
a una vera e propria consulenza patrimoniale per la nostra clientela, grazie ai servizi offerti in sinergia con le società del gruppo Mediobanca (leasing, factoring, family office, corporate investment banking, private insurance, operazioni fiduciarie e molto altro). L’Italia ha un tessuto imprenditoriale molto sviluppato. Per questo è fondamentale parlare ai clienti imprenditori di risparmi, garantendo al contempo servizi dedicati all’impresa.
Risposta alla domanda 3 Oggi lavoriamo sul reclutamento di professionisti che si dedichino ai clienti private in maniera trasversale, occupandosi degli aspetti sia finanziari sia patrimoniali. I punti di forza della rete dei consulenti finanziari CheBanca! sono: indipendenza, solidità e un forte know-how a servizio delle imprese. Rivolgiamo inoltre la nostra offerta al mondo dei bancari per i quali è prevista un’offerta ad hoc, che ritengo sia un nostro fiore all’occhiello. La nostra proposta prevede una fase di transizione di tre anni, in cui l’ex gestore affluent o il private banker ritrova le condizioni che aveva come dipendente: remunerazione (un fisso) e welfare. Abbiamo poi lanciato il progetto New Generation Financial Advisor, volto a inserire giovani entusiasti e talentuosi. Per loro prevediamo nei primi anni di attività, un compenso fisso mensile e l’assegnazione di un pacchetto clienti. A questo si aggiunge un piano formativo strutturato anche con l’ausilio di un tutor che lo affianchi nella crescita.
26 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n gennaio 2023
Lavoriamo sul recruiting di professionisti dedicati ai clienti private in maniera trasversale
Duccio Marconi direttore centrale consulenti finanziari e vice direttore generale di CheBanca!
Clara ha compiuto cento anni.
Ecco perché dovresti festeggiare anche tu.
Ci sono forze inarrestabili che ci parlano del mondo che sarà. L’aspettativa di vita aumenterà, la sostenibilità diventerà fondamentale, Internet sarà ovunque. In economia si chiamano megatrend. Per te sono grandi opportunità di investimento. I fondi ANIMA Megatrend* si concentrano sulle aziende che beneficeranno di questi cambiamenti globali per permetterti di investire nell’economia di domani, oggi.
Scopri di più su megatrend.animasgr.it
AVVERTENZE: Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto, il Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KIID/KID), il Regolamento di gestione e il Modulo di sottoscrizione prima di prendere una decisione finale di investimento. Questi documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere ottenuti in qualsiasi tempo, gratuitamente sul sito web della Società di gestione e presso i Soggetti Incaricati del collocamento. È, inoltre, possibile ottenere copie cartacee di questi documenti presso la Società di gestione del fondo su richiesta. I KIID sono disponibili nella lingua uffi ciale locale del paese di distribuzione. Il Prospetto è disponibile in italiano. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il collocamento del prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente. ANIMA Sgr si riserva il diritto di modifi care in ogni momento le informazioni riportate. Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe ricevere un importo inferiore rispetto a quello originariamente investito
* con “Fondi Megatrend di ANIMA” si intendono i fondi Anima Bilanciato Megatrend People e Anima Megatrend People.
Top Gestore Fondi Italia Big dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza. Per maggiori info: www.istituto-qualita.com
Risposta alla domanda 1
Lo spirito e la vitalità ed i nostri obiettivi per il prossimo anno rimangono invariati: continuare nel nostro virtuoso percorso di crescita. Infatti, negli ultimi anni abbiamo concluso numerose operazioni straordinarie e anche durante il prossimo anno vogliamo essere attori protagonisti. Siamo convinti che la crescita si svilupperà anche in settori non tradizionali e alternativi per beneficiare sempre più delle sinergie con il mondo dell’economia reale. Gli elementi aggreganti non si avranno solo nel mondo delle reti di consulenza finanziaria ma potranno coinvolgere soggetti anche nell’ambito delle società di gestione alternative, ottenendo così una grande diversificazione di attori per poter portare alla nostra clientela grande innovazione. Siamo un gruppo che beneficia delle sinergie tra una società di distribuzione e una fabbrica prodotto, oltre alla partnership nel mondo assicurativo con Vittoria Assicurazioni. I nostri consulenti beneficiano di un confronto diretto con i gestori che vivono il mercato finanziario quotidianamente. Consultinvest è una squadra di persone che cresce e si amalgama, la grande professionalità dei nostri team di gestione, le importanti doti del nostro management, l’affidabilità di tutti i nostri colleghi sono un mix di valori e di eccellenze.
Risposta alla domanda 2
Il 2023 ci vedrà protagonisti anche di un importante cambiamento di tutto il nostro motore organizzativo, per diventar sempre più grandi
vogliamo dotarci della migliore tecnologia, per poter proporre ai clienti sempre maggiore innovazione. Da un punto di servizi amplieremo la nostra consulenza evoluta anche nell’ambito del risparmio amministrato, vogliamo dare al cliente sempre più un’ offerta completa per poter soddisfare tutte le sue esigenze con un mix equilibrato di prodotti e servizi. Il saper mixare la grande offerta commerciale in titoli, certificate, polizze, fondi e gestioni patrimoniali è la strategia per customizzare il prodotto ai reali bisogni della clientela.
Risposta alla domanda 3
Crescere significa anche avere sempre maggiore visibilità e, certamente, in ambito di reclutamento continueremo a farci conoscere maggiormente in diversi ambiti. Proseguiremo nell’ ingrandire la nostra squadra di consulenti e ad amalgamarci tutti, inoltre, continueremo a proporre soluzioni innovative ed efficienti per la nostra clientela. L’obiettivo numerico non è per noi fondamentale, la ricerca verterà sulla qualità e sulla potenzialità di esprimersi dei nuovi colleghi, sulla condivisione delle scelte di visione, in sintesi desideriamo che i consulenti possano lavorare in un ambiente sereno e stimolante, dove possa essere ascoltato e far emergere il contributo di ciascuno. I nostri obiettivi di raccolta sono sempre molto ambiziosi, pertanto, vogliamo continuare l’eccellente lavoro di questi ultimi anni, continuando a tessere e fortificare le relazioni con la nostra clientela.
28 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n gennaio 2023
Nell’ambito dei servizi amplieremo la consulenza evoluta per i clienti
business development di Consultinvest
Domenico Loizzi head of
Risposta alla domanda 1
Ci approcciamo al nuovo anno ancora piu convinti che il nostro modello di business sia quello più adatto ad alcune categorie di banker che vedono nell’integrazione completa con un grande gruppo bancario la risposta alle insidie di un mercato che sarà ancora volatile, incerto ed estremamente complesso. Quel vantaggio competitivo che solo una federation of business sinergica tra le componenti della sua squadra può garantire a un professionista proiettato alla consulenza patrimoniale evoluta. Lo stesso gruppo che ha intrapreso da tre anni una fase di profondo rinnovamento e un percorso di innovazione verso
un futuro “Phygital” che veda comunque sempre fondamentale e al centro la figura del Financial Wellbanker nelle relazioni col cliente.
Risposta alla domanda 2 Abbiamo appena iniziato un percorso di upgrade della consulenza ai nostri clienti grazie al rilascio di un sistema evoluto a supporto dei nostri Financial Wellbanker che abbiamo chiamato WePLAS. L’obiettivo è quello di incrementare la qualità del servizio di consulenza finanziaria, assicurativa e patrimoniale attraverso una maggiore focalizzazione sui bisogni e un miglior supporto al lavoro dei consulenti nella gestione della relazione. Vogliamo aumentare il valore della consulenza generato per il cliente: quel wellbanking che per il cliente vuol dire maggior benessere finanziario e quindi personale.
Risposta alla domanda 3 Puntiamo ad avere un tasso di crescita numerica della rete di un 10-12% rispetto all’organico di partenza, vale a dire 60 nuovi professionisti che abbraccino quel modello di servizio di cui parlavo prima. L’obiettivo incrementale è anche quello di inserire almeno altri 10-15 giovani consulenti usciti dal programma What’s New già in grado di subentrare progressivamente nella gestione di portafogli consolidati. Con questo on boarding e il running sui colleghi già presenti in rete ci proponiamo di avere un incremento anno in doppia cifra sia lato raccolta che risparmio gestito con particolare focus selle gestioni patrimoniali.
30 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n gennaio 2023
Vogliamo inserire almeno 10 -15 giovani usciti dal programma What’s New
Moris Franzoni direttore commerciale della rete dei consulenti finanziari del Credito Emiliano (Credem)
Risposta alla domanda 1
Il 2022 è stato certamente un anno molto complesso, ma le reti di consulenti finanziari ne sono uscite rafforzate, non solo in termini di retention sulle masse e sui clienti ma anche di acquisizione di nuova clientela e nuova raccolta, riuscendo a guadagnare quote di mercato importanti, in linea col trend degli anni precedenti. Ovvio che il contesto esterno incide sempre molto sui nostri risultati, ma meno che in passato. Per il 2023, in particolare se verranno confermate le attese di un progressivo rientro dell’inflazione e quindi della conclusione della fase rialzista dei tassi da parte delle banche centrali, ci attendiamo di poter sviluppare ancor più l’enorme potenziale dato dalla quantità di liquidità sui conti della clientela. Quello dell’eccesso di liquidità è un fenomeno che già nel 2022 ha subito un rallentamento, segno di un’evidente inversione dei trend e che nei prossimi anni darà ulteriore boost all’attività d’investimento.
Risposta alla domanda 2
Continueremo a evolvere il nostro modello, seppur in continuità con gli sviluppi degli ultimi anni. Investiremo molto spingendo su alcuni trend rilevanti degli ultimi anni. Tra questi gli investimenti Esg, sempre più presenti nei nostri portafogli e sui quali risulta in crescita la richiesta sia da parte dei nostri consulenti che dei loro clienti, come emerge sia da recenti survey che dai questionari di profilatura che ormai includono domande sulla sensibilità della clientela ai
temi della sostenibilità. Altro trend importante è quello dei mercati privati, su cui puntiamo da diversi anni perché ancora poco presenti in Italia rispetto ad altri paesi finanziariamente evoluti, ma che si stanno dimostrando davvero importanti per un equilibrato mix d’investimento della clientela di fascia alta. Poi, come in tutti i momenti di volatilità elevata, punteremo molto sulle soluzioni a ingresso dilazionato nel tempo, che si tratti di prodotti step-in oppure di piani di accumulo, che consentiranno di drenare progressivamente l’elevata liquidità sui conti correnti.
Risposta alla domanda 3 Generalmente le fasi di crisi di mercato rallentano l’attività di recruiting, invece nel 2022 in Fideuram non è stato così, in particolare relativamente agli ingressi di professionisti provenienti da banche private, in forte incremento. Per il 2023 i nostri target saranno principalmente due: bancari provenienti da esperienze private con professionalità e portafogli importanti da un lato e giovani con grande potenziale dall’altro. In particolare quest’ultimo cluster di consulenti negli ultimi anni è stato oggetto in Fideuram del lancio di una serie di iniziative che abbracciano molte tipologie diverse di giovani: PB Assistant per neolaureati, New Talent per coloro che hanno già alcuni anni di esperienza bancaria-finanziaria, EFEC per i figli dei consulenti, Twin Private per chi cerca un contratto misto dipendenteagente.
32 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n gennaio 2023
Punteremo su due figure ben definite: giovani e bancari con portafogli importanti
Fabio Cubelli condirettore generale di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking
Esistono aziende innovative che stanno creando le tecnologie necessarie per combattere con successo il cambiamento climatico. Si chiama Rivoluzione Ambientale, e rappresenta una concreta opportunità per investire nei settori in grado di creare un impatto positivo sia sul tuo portafoglio che sull’ambiente.
Le performance passate non sono garanzia di risultati futuri, che possono variare. Ad uso esclusivo di investitori professionali. Nell’Unione Europea, il presente materiale è stato approvato da Goldman Sachs Asset Management Funds Services Limited, che è regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Gli obiettivi non garantiscono in alcun modo i risultati futuri. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima dell‘adesione leggere il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione e il prospetto disponibile sul sito Internet https://assetmanagement.gs.com/content/gsam/ita/it/advisors/homepage.html e presso gli intermediari collocatori. Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio è comparto della SICAV di diritto lussemburghese Goldman Sachs Funds. Il presente documento non rappresenta un‘offerta di acquisto o sottoscrizione di quote. Prima di ogni investimento consigliamo di contattare il vostro consulente finanziario. Riservatezza: Nessuna parte di questo materiale può, senza il previo consenso scritto di Goldman Sachs Asset Management, essere (i) riprodotta, fotocopiata o duplicata, in qualsiasi forma, con qualsiasi mezzo, o (ii) distribuita a qualsiasi persona che non sia un dipendente, un funzionario, un amministratore o un agente autorizzato del destinatario. Goldman Sachs & Co., © 2022 Goldman Sachs. Tutti i diritti riservati. 253743-OTU-1478729
Energia pulita Efficienza delle risorse Consumo sostenibile Economia circolare Sostenibilità idrica per ridurre la
di combustibili fossili per rispettare le limitate risorse del nostro pianeta per ridurre le emissioni per combattere la scarsità di risorse per far fronte alla carenza d’acqua
domanda
Visita il sito gsamfunds.it o contatta il tuo referente in Goldman Sachs Asset Management.
RIVOLUZIONE AMBIENTALE È GIÀ INIZIATA. Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio Base (Acc.) | LU2106859874
LA
Risposta
alla domanda 1
Il termine più corretto per descrivere l’approccio verso il nuovo anno della nostra rete di consulenza probabilmente è consapevolezza.
La ragione più immediata è la comprensione diffusa di essere chiamati da parte della clientela a un sostegno ancora più attento nei confronti delle loro esigenze, in una fase economica che richiede competenze professionali per la gestione dei risparmi. Ma c’è anche un elemento più distintivo per la rete Fineco, ed è legato alla soddisfazione di essere avanguardia in quel cambiamento necessario per tutta l’industria, chiamata a un maggiore efficienza per affrontare questo periodo. Un approccio che riguarda tutti gli attori della filiera: i consulenti, che devono concentrarsi principalmente sulla pianificazione finanziaria delle famiglie, ma anche le società di gestione del risparmio e le reti distributive. Lavorando insieme, è possibile raggiungere l’obiettivo del giusto rapporto qualità/prezzo indispensabile per la crescita dell’intero mercato.
Risposta alla domanda 2 Riteniamo che la scelta giusta per ogni singolo cliente dipenda in primo luogo dall’analisi dei propri obiettivi di lungo periodo. Partendo da questo principio, stiamo sviluppando il nostro modello seguendo quattro linee guida: trasparenza, tecnologia, territorio e team. La trasparenza rappresenta per noi la chiave di ogni attività, non solo per quanto riguarda i costi ma soprattutto per garantire aderenza al patto originale sottoscritto
all’inizio del rapporto con il cliente. A questo si aggiunge la necessità di supportare professionisti e clienti con una tecnologia di facile utilizzo, e l’importanza di essere presente nei momenti che contano con iniziative di educazione finanziaria sul territorio. Infine, siamo convinti che per offrire un servizio di consulenza completo a un cliente sia ormai necessario garantire un ampio novero di competenze: i successi ottenuti dal nostro modello di team dimostrano che il lavoro di squadra è sempre vincente.
Risposta alla domanda 3 Siamo convinti che, per avere successo, l’incontro con un nuovo professionista debba iniziare necessariamente da una condivisione degli obiettivi. Fineco si è rivelata la rete ideale per i consulenti interessati a sviluppare le proprie competenze e a crescere insieme alla propria clientela, come dimostrano i dati sulla raccolta organica che oscillano costantemente intorno al 90%. La nostra squadra continua a crescere, e abbiamo recentemente superato le 2.900 unità con una caratteristica che ritengo rilevante: il 15% dei nostri consulenti ha meno di 35 anni, una quota quasi doppia rispetto alle altre società. Sosteniamo i giovani con un programma che prevede supporti economici per chi si avvicina alla professione, oltre a una formazione per quattro anni che ha l’obiettivo di portare verso una piena sostenibilità del lavoro. Oltre a questo, valutiamo con interesse le candidature di professionisti senior che possano arricchire l’intera rete.
34 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n gennaio 2023
Sosteniamo i giovani con un programma che prevede supporti economici
Mauro Albanese vice direttore generale e direttore commerciale rete pfa & private banking di FinecoBank
Risposta alla domanda 1 Indubbiamente il 2022 è stato un anno difficile per tutti. Senza dover ricordare i drammi accaduti dal punto di vista umanitario, l’impatto causato da guerra e inflazione è stato pesante per i mercati e per i risparmiatori. Mentre la prima ha colpito tutti di sorpresa, siamo stati in grado in parte di gestire la seconda come view aziendale, alleggerendo per tempo parte delle posizioni sul credito per i nostri clienti. Questo ci ha permesso di mantenere meglio dei competitor le posizioni sulle masse come emerge dalle analisi dei dati Assoreti, anche se certamente la situazione è stata complessa per tutti. Nell’ultima parte dell’anno abbiamo poi concentrato gli sforzi per allargare l’offerta delle soluzioni più efficaci, come le nostre gestioni patrimoniali e gli strumenti per avvicinare la liquidità agli investimenti, e la risposta dei colleghi e dei clienti non s’è fatta attendere. Gli ultimi mesi dell’anno sono stati i migliori per il gestito e per solidità dei flussi e questo ci dà grande fiducia sull’avvio del 2023. Abbiamo dimostrato ancora una volta che anche negli scenari più difficili sappiamo stare vicini alla clientela per la protezione dei patrimoni. Con il mare calmo chiunque può andare in barca, ma ci vuole un buon capitano in mari tempestosi.
Risposta alla domanda 2
Credo che la forza di Banca Generali sia principalmente nella sua capacità di innovarsi ed evolversi velocemente in base alle situazioni di mercato e alle conseguenti
esigenze della clientela. In questi mesi abbiamo sviluppato tantissime nuove soluzioni che vanno da nuovi prodotti di risparmio gestito con protezione del capitale, a strumenti in grado di cogliere le migliori opportunità date dal calo dei mercati, senza trascurare tutto il mondo della consulenza fee based per strutturare portafogli in amministrato in grado di cavalcare i più interessanti flussi cedolari del comparto obbligazionario. Una scelta molto variegata lasciando sempre la libertà ai nostri banker di scegliere le migliori soluzioni.
Risposta alla domanda 3
La nostra banca non ha mai posto obiettivi quantitativi ma solo qualitativi. Da un lato abbiamo intenzione di continuare a consolidare la nostra leadership con professionisti di alta gamma che possano confermare il nostro posizionamento nel mercato private dove rappresentiamo la realtà di riferimento tra le reti e la terza banca del Paese. Dall’altra abbiamo da tempo iniziato anche un processo di ringiovanimento strutturale iniziando a inserire in tutte le aree quelli che riteniamo essere giovani talenti in grado di crescere con noi e rappresentare il nostro futuro. Dal punto di vista della raccolta generale, come affermato dal nostro amministratore delegato Mossa, siamo fiduciosi sui target del nostro piano triennale, con una crescita dei flussi importante per ciascun esercizio. E i numeri del 2022, nonostante tutte le difficoltà dell’anno, confermano che siamo sulla strada giusta.
36 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n gennaio 2023
Consolideremo la nostra posizione di leadership con professionisti di alta gamma
Stefano Lenti responsabile area consulenti finanziari di Banca Generali
Virtuale. Reale.
Il metaverso è presente e futuro. E permea tutto ciò che ci circonda.
Le grandi eccellenze agroalimentari italiane stanno già efficientando le catene di produzione.
E coltivano sani fatturati.
Come? Collaborando con le aziende che costruiscono oggi l’infrastruttura dei mondi virtuali di domani.
Investi nelle società che creano valore nel metaverso.
Mondi virtuali. Opportunità di investimento reali.
Riservato ai clienti professionali. Ogni investimento comporta rischi. Pubblicato in Italia da Invesco Management S.A.
Risposta alla domanda 1
Inizieremo il 2023 con lo stesso spirito di quest’anno, ovvero lucido, autorevole e presente. In momenti come questi la comunicazione diventa cruciale per ritrovare il giusto orientamento e razionalizzare uno scenario di grande incertezza e paura fortemente condizionato da notizie martellati e invasive che lasciano disorientati i risparmiatori.
Risposta alla domanda 2
Da sempre poniamo al centro delle nostre azioni l’individuo e le sue esigenze. Questo dogma è il cuore del nostro modello e ci contraddistingue da sempre sul mercato. Per noi è fondamentale conoscere a fondo la persona, la sua sfera familiare, i suoi bisogni e progetti di vita e, prima ancora di occuparci di pianificazione patrimoniale, mettiamo in sicurezza le fragilità di una famiglia per neutralizzare i rischi a cui si è esposti. Tutelate le persone si passa a pianificare gli obiettivi individuati ponendoli su un asse temporale per scegliere la soluzione più adatta al motivo per cui si risparmia. Guardando alla storia, siamo convinti che l’asset class più performante siano i mercati finanziari perché rispecchiano il progresso, l’economia reale che, sul lungo termine, cresce sempre. Ciò detto non esiste il momento più propizio per entrare sui mercati, è sempre la storia a insegnarci che i massimi vengono sempre superati da massimi successivi. Ovvio che bisogna avvalersi di una strategia d’investimento basata sulla diversificazione massima e che frazioni l’ingresso e incrementi
l’esposizione per sfruttare al meglio le potenzialità della volatilità.
Risposta alla domanda 3
Nei primi undici mesi del 2022 abbiamo inserito 260 nuovi Family Banker, in linea con il dato record del 2021, anno in cui la squadra è cresciuta di 273 unità. Questo dato ci dice che ancor più in anni così complessi, la figura del family banker sta diventando sempre più centrale per le famiglie. Sono tanti i temi con cui confrontarsi, occorre una guida esperta che sappia prendere per mano le persone e le aiuti a rimanere focalizzate sui loro bisogni e progetti di vita per non vanificare gli effetti positivi di una buona pianificazione patrimoniale. Credo che il professionista di oggi debba possedere tre aspetti fondamentali: una grande conoscenza della materia che parte dall’analisi della storia, una profonda conoscenza dell’animo umano e un ventaglio di strumenti adeguati per dare efficienza al denaro risparmiato. In altre parole, cerchiamo un professionista che sappia coordinare tra loro competenze tecniche, competenze emotive e strumenti adeguati. Per quanto riguarda la raccolta, nonostante l’anno complicato, a fine novembre abbiamo superato i 7 miliardi di euro, con un’accelerazione per la raccolta netta gestita, che ha portato il dato a 5,24 miliardi. Due aspetti strategici per una famiglia ci hanno dato grandi soddisfazioni nel 2022: l’erogazione crediti che a fine novembre, ha raggiunto i 3,58 miliardi di euro e la raccolta protezione che, in 11 mesi, ha toccato i 165 milioni.
38 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n gennaio 2023
Cerchiamo professionisti che sappiano coordinare competenze trasversali
Stefano Volpato direttore
commerciale di Banca Mediolanum
Con un approccio flessibile e diversificato, puntiamo a trarre vantaggio dalle mutevoli condizioni di mercato e dalle opportunità di investimento sostenibile e a impatto positivo, investendo in diverse asset class tra cui azioni, obbligazioni societarie, governative e green, infrastrutture e liquidità. Il fondo è classificato come Art.9 del Regolamento SFDR.
Capitale a rischio
investimento associati a questi fondi e che descrivono i diritti degli investitori. Le informazioni qui contenute non sostituiscono una consulenza
gli accordi presi per la commercializzazione in base al
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(LUX) SUSTAINABLE ALLOCATION FUND
Comunicazione di marketing. Ad uso esclusivo di investitori qualificati. M&G
Il presente documento è concepito a uso esclusivo di investitori qualificati. Non destinato alla distribuzione ad altri soggetti o entità, che non devono basarsi sulle informazioni in esso contenute. Queste informazioni non costituiscono un'offerta o una sollecitazione di offerta per l'acquisto di azioni di investimento di uno dei Fondi qui citati. Gli acquisti relativi a un Fondo devono basarsi sul Prospetto Informativo corrente. Copie gratuite degli Atti Costitutivi, dei Prospetti Informativi, dei Documenti di Informazione Chiave per gli Investitori (KIID) e delle Relazioni annuali e semestrali sono disponibili presso M&G Luxembourg S.A. Tali documenti sono disponibili anche sul sito: www.mandg.com/investments/professional-investor/it-it. Prima della sottoscrizione gli investitori devono
leggere il Prospetto informativo e il Documento di Informazioni Chiave per gli Investitori, che illustrano i rischi di
indipendente in materia di investimenti. M&G Luxembourg S.A. può decidere di terminare
nuovo processo di revoca della notifica della direttiva sulla distribuzione transfrontaliera. Informazioni sulla gestione dei reclami sono disponibili in italiano presso www.mandg.
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Risposta alla domanda 1
Il 2022 è stato sicuramente un anno che ha visto numerosi fatti legati all’attualità riflettersi sull’andamento dei mercati.
La complessità che il 2022 ha portato con sé ha messo ancor più in evidenza la capacità dei professionisti della nostra rete di rimanere vicino ai clienti, di comprenderne le esigenze e di attenuarne i timori, specialmente nei periodi caratterizzati da forte volatilità. La relazione con i nostri consulenti finanziari, che si basa proprio sulla propensione all’ascolto delle esigenze dei clienti, è un caposaldo del modello di business di banca Widiba e continuerà a esserlo anche in futuro. Ci apprestiamo a iniziare il 2023 con un sentimento di forte fiducia, ponendoci nuovi traguardi per crescere ulteriormente nei settori di nostro interesse.
Risposta alla domanda
dei nostri professionisti, infatti, unita al servizio di consulenza globale e all’implementazione di prodotti e servizi con tecnologie di nuova generazione, ha ampiamente dimostrato l’efficacia del nostro modello, in grado di attrarre e trattenere consulenti finanziari di grande talento.
Risposta alla domanda 3
2
Lo sviluppo del nostro modello di consulenza proseguirà anche il prossimo anno nel segno della relazione e di quella spinta innovativa che caratterizza Banca Widiba dalla sua nascita. Il sistema ad architettura aperta, libero da conflitti di interesse, consente ai consulenti finanziari della nostra rete di scegliere in libertà gli investimenti e i prodotti finanziari migliori per i clienti. Anche per questo, la banca punta a potenziare ulteriormente l’offerta con nuove partnership, al fine di rafforzare ulteriormente il modello multibrand che permette ai consulenti di soddisfare il modo completo i bisogni dei clienti. La competenza
Il 2022 si è chiuso con un ottimo risultato dal punto di vista del reclutamento, con l’ingresso di più di 40 professionisti nella rete; per il 2023 puntiamo ancora più in alto, ponendoci come traguardo il raggiungimento di 600 consulenti entro la fine dell’anno. Il nostro obiettivo non è quello di ricercare, fra i candidati, professionisti della consulenza finanziaria che abbiano caratteristiche ben precise. Nel 2022, infatti, abbiamo puntato all’inserimento di diversi profili: consulenti finanziari senior con esperienza e portafogli già consolidati, talenti junior da formare, ed ex bancari. Queste ultime sono figure molto importanti perché vicine al nostro modello di banca che punta sempre di più a diventare un riferimento per le famiglie, poiché è in grado di offrire prodotti e servizi a 360°. In aggiunta, ci tengo a sottolineare che, nell’ultimo anno, abbiamo selezionato anche profili di imprenditori che hanno scelto di affacciarsi al lavoro di consulente finanziario, proprio a testimonianza del fatto che accogliamo professionalità con expertise utili a offrire ai clienti un supporto ancor più personalizzato e di valore.
40 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n gennaio 2023
Durante il 2022 abbiamo puntato su profili senior e talenti junior per l’inserimento nella nostra rete
Nicola Viscanti responsabile rete consulenti finanziari di Banca Widiba
Idrogeno Un grande passo per i tuoi investimenti e per la transizione energetica.
CPR Invest - Hydrogen, un’opportunità da cogliere per creare valore investendo nell’ecosistema dell’idrogeno: dà accesso a un mercato innovativo e ad alto potenziale; si stima che l’idrogeno coprirà circa il 17% dell’intero fabbisogno energetico entro il 2050**; l’idrogeno potrebbe contribuire a ridurre di un terzo le emissioni di gas serra a livello globale**.
amundi.it
a comprare né una sollecitazione a vendere. Esso non è rivolto a nessuna “U.S. Person” come defi nita nel Securities Act del 1933 e nel prospetto. Il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione, e il Prospetto sono disponibili gratuitamente presso le sedi dei soggetti collocatori nonché
*Fonte: IPE “Top 500 Asset Managers” pubblicato a giugno 2021, sulla base delle masse in gestione al 31/12/2020. **ETC (Energy Transition Commission), “Making the Hydrogen Economy Possible”, aprile 2021. Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto e il KIID prima di prendere una decisione fi nale di investimento. CPR Invest - Hydrogen (di seguito anche “Fondo”) è un Comparto della SICAV CPR Invest, gestito da CPR Asset Management, una società del gruppo Amundi. CPR Asset Management è autorizzata in Francia e regolamentata dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF). Il Comparto è autorizzato in Lussemburgo e sottoposto alla vigilanza della Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). I potenziali investitori devono esaminare se i rischi annessi all’investimento nel Fondo siano appropriati alla loro situazione, e devono altresì accertarsi di aver compreso interamente il presente documento. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare un consulente fi nanziario. Il valore dell’investimento potrebbe diminuire o incrementarsi. Il Fondo non o re alcuna garanzia di rendimento. L’investimento comporta dei rischi. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri e non vi è garanzia di ottenere uguali rendimenti per il futuro. Il presente documento non rappresenta un’o erta
sul sito internet www.amundi.it. Una sintesi delle informazioni sui diritti degIi investitori e sui meccanismi di ricorso collettivo è reperibile in lingua inglese al seguente link: https://about.amundi.com. La
gestione può
notifi ca delle disposizioni adottate per la commercializzazione
quote, anche, se del caso, in relazione a categorie di azioni, in uno
membro rispetto alle quali
Il leader europeo del
gestito*
società di
decidere di ritirare la
di
Stato
aveva precedentemente e ettuato una notifi ca. Aprile 2022. |
risparmio
Risposta alla domanda 1
Il 2023 inizia con uno scenario globale macroeconomico complesso, segnato da una fase di maggiore volatilità e incertezza. Emergono nuove sfide per la gestione dei patrimoni e assistiamo a una progressiva evoluzione dei bisogni dei nostri clienti che oggi richiedono una consulenza sempre più qualificata. In questo scenario, Zurich Bank si configura come realtà solida e sicura con una rete di 1.085 consulenti finanziari, appartenente a un gruppo leader a livello globale con 150 anni di esperienza. Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità sono i pilastri su cui vogliamo far crescere la nuova rete, con un modello di consulenza integrato, evoluto e multicanale.
Risposta alla domanda 2
Zurich Bank dispone già di un’ampia offerta, che comprende i migliori servizi d’investimento, assicurativi, bancari e finanziari disponibili sul mercato, integrando pianificazione finanziaria e assicurativa. Vogliamo offrire ai nostri clienti una proposta completa, che soddisfi a 360 gradi le loro necessità: servizi bancari, come conti correnti dedicati e carte di credito con servizi ad alto valore aggiunto; servizi d’investimento, tra cui fondi e sicav in architettura aperta, gestioni patrimoniali e life insurance; finanziamenti e servizi evoluti di consulenza in ambito art advisory, real estate advisory, e molto altro. Attualmente, il 50% degli asset di Zurich Bank è riferito a clientela con patrimonio superiore ai 500 mila euro, caratterizzato da profili private e hnwi. Su questo
target di clientela continueremo a far evolvere il nostro modello di business, differenziando l’offerta sulla base delle esigenze specifiche. Gestiremo i patrimoni dei nostri clienti con la stessa diligenza e competenza con cui Zurich gestisce i propri investimenti e nel fare questo utilizzeremo l’expertise e i migliori gestori presenti a livello mondiale.
Risposta alla domanda 3
Zurich Bank conta su 1.085 consulenti finanziari, oltre 16 miliardi di euro di masse in gestione e più di 120mila clienti. L’obiettivo è confermare il nostro ruolo di rete advisory di eccellenza nel panorama finanziario italiano, affrontando le sfide globali attuali e cogliendo ogni opportunità di crescita lungo quattro direttrici: lo sviluppo di prodotti e servizi, l’innovazione digitale, la creazione di un modello data-driven e il recruiting di nuovi consulenti. La nuova rete rappresenta un modello unico in Italia, in grado di promuovere la cultura della protezione sia patrimoniale che assicurativa, grazie all’expertise di due reti capillari di professionisti. Guardiamo a professionisti della consulenza finanziaria e gestori affluent e private del settore bancario, capaci di poter abbracciare un modello di business integrato e completo per offrire una consulenza olistica, incentrata sulla relazione con il cliente e comprensiva di un’offerta di prodotti e servizi tale da poter soddisfare le esigenze specifiche di tutta la clientela. Faremo leva sulla formazione per permettere alle nostre persone di continuare un percorso di crescita.
42 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n gennaio 2023
Guardiamo con interesse a gestori affluent e private in arrivo dal mondo bancario
Federico Gerardini responsabile direzione commerciale e wealth management di Zurich Bank
Tesoretto degli under 50
Le banche-reti sono in salute, ma devono fare di più per catturare i clienti giovani
Per capire che anno sarà il 2023, è importante partire dal grande cambiamento economico/ finanziario che ci ha investito
nel 2022 a seguito del cambio di politica delle banche centrali. Nel decennio che va dal 2011 al 2021, i provvedimenti espansivi, basati su bassi tassi di sconto e immissione di liquidità, tra gli altri effetti, hanno
fatto raddoppiare la ricchezza finanziaria degli italiani (+50%) con una crescita di circa 1.700 miliardi di euro, portando la massa totale a 5.256 miliardi. Congiuntamente è interessante notare come e verso
44 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n gennaio 2023
di Maurizio Primanni
quali prodotti si è indirizzata la ridistribuzione di tale ricchezza.
I dati sono chiari: gli investimenti in titoli di Stato e obbligazioni si sono ridotti di 479 miliardi (sempre nel decennio 2011-2021), mentre i fondi comuni sono aumentati di 535 miliardi, i prodotti assicurativofinanziari di 533, la liquidità sui conti di 509. È evidente che c’è stata una propensione verso i prodotti di investimento, a causa sia della maggiore liquidità che della riduzione del rendimento dei titoli a reddito fisso. Tuttavia, nel 2022, ecco il grande mutamento di cui dicevamo.
Effetti della congiuntura
Per contrastare l’inflazione, uno degli effetti della congiuntura legata alla guerra in corso alle porte dell’Europa e agli esiti della pandemia sulle filiere produttive, la Fed e la Bce hanno a più riprese alzato il costo del denaro. Di conseguenza i clienti, come è stato ricordato da diversi esperti, tra cui da queste colonne il direttore Andrea Giacobino, hanno ricominciato a mostrare interesse verso i titoli di stato e le obbligazioni. Ci dobbiamo aspettare che tutto ciò si tradurrà in una minore crescita e redditività per le banche reti nel nuovo anno? A mio avviso, nel 2023 i consulenti finanziari continueranno a produrre una raccolta netta positiva e a incrementare il valore dei loro asset in gestione e custodia. Ciò perché anche nel 2022 hanno già dimostrato una notevole resilienza al cambiamento di scenario. Questo risultato, proiettato su tutto l’anno, indica valori di raccolta inferiori agli
oltre 57 miliardi del 2021, ma vicini ai 43 del 2020. Tali dati dimostrano che i consulenti finanziari anche al ridursi della disponibilità a investire da parte dei clienti, hanno dato prova di una buona capacità di continuare a raccogliere la fiducia e il favore dei risparmiatori. Nel 2023 mi aspetto che le reti continueranno su tale strada, facendo leva sulla loro capacità di fare consulenza, ovvero dimostrare ai clienti il valore di investire in un portafoglio diversificato e finalizzato a obiettivi di breve/medio e lungo termine. Continuare a comprovare ai clienti in modo trasparente il valore della consulenza (è importante specificare) sarà la prima sfida per il nuovo anno. Non a caso i numeri da gennaio a ottobre 2022 manifestano che c’è stato un riemergere della raccolta in titoli di stato e obbligazioni: dei 37 miliardi raccolti, 18 sono stati indirizzati su titoli a reddito fisso.
Punto di debolezza
Seconda sfida sarà quella della liquidità. Essa continua a crescere, eppure in contesti inflazionistici tende a perdere di valore nel tempo. Sarà importante che le banche reti trovino soluzioni di prodotto tali da salvaguardare il patrimonio dei clienti che non vogliono rinunciare alla liquidità e i consulenti inizino a far capire la qualità della loro consulenza anche per difendere il valore delle somme mantenute liquide. La terza sfida riguarda non solo il 2023 ma i prossimi anni e sarà quella del passaggio generazionale. Un punto di debolezza delle reti rimane che hanno pochi clienti
under 50. Da nostre stime nei prossimi dieci anni ci saranno almeno 150-200 miliardi di ricchezza finanziaria che passeranno tra generazioni di clienti dei consulenti finanziari, e sarà fondamentale attrezzarsi per intercettare questo fenomeno. Bisognerà rifocalizzare l’attenzione sugli under 50, sia in termini di acquisizione di nuovi clienti, sia soprattutto trovando le chiavi per far comprendere anche a tale segmento di clientela il valore della consulenza e le opportunità di investire in un portafoglio di prodotti diversificato, piuttosto che in singoli titoli a reddito fisso, pur se al momento potrebbero apparire interessanti almeno in termini cedolari.
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Nel 2023 la raccolta continuerà probabilmente a crescere, ma sono aperte sfide di medio e lungo termine
Maurizio Primanni ceo di Excellence Consulting
@bluerating_com
Qui ci vuole un capitano
La fiducia dei consulenti verso i loro top manager è in calo. Ecco come rimediare
di Nicola Ronchetti
L’anno che si è appena concluso è certamente indimenticabile sia nel bene che nel male. Nel male, ogni commento è superfluo, basti
ricordare che nessuna asset class è uscita indenne da mercati impazziti come non succedeva dagli anni settanta. Inflazione, aumento dei tassi di interesse e perdita del potere di acquisto hanno colpito
soprattutto la classe media ma certamente non hanno risparmiato le fasce più patrimonializzate della popolazione i clienti private e Hnwi Nel bene, le banche grazie all’aumento dei tassi chiudono
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il 2022 con i conti più in ordine rispetto al passato, i processi di riorganizzazione attivati ormai da anni le vedono inoltre più snelle e più efficienti. Certo, la strada da fare è ancora molta soprattutto se si considera che gli scenari recessivi si accompagnano sempre a un deterioramento della qualità dei crediti e alla crisi di molte piccole e medie aziende. Le reti dei consulenti finanziari hanno chiuso un anno che, visto il contesto, si può definire ancora una volta eccezionale. Certo, i ritmi di crescita della raccolta netta non sono quelli di qualche anno fa. Il risparmio gestito soffre la concorrenza dei titoli di stato, delle obbligazioni bancarie e della liquidità sui conti correnti, a detta della maggioranza degli italiani, la vera panacea in caso di necessità. Ma anche nelle reti non è tutto oro quello che luccica. Rispetto a un anno fa i consulenti intervistati nell’ambito dei monitoraggi che Finer conduce periodicamente esprimono livelli di soddisfazione in calo su diversi fronti.
Prova del fuoco
Ovviamente vi è un tema di performance dei prodotti di investimento che per molti professionisti si è rivelato problematico, soprattutto per chi ha clienti con una bassa tolleranza alla volatilità e una scarsa avversione al rischio. Operation, supporti e piattaforme digitali, con qualche eccezione, hanno però superato ancora una volta la prova del fuoco. Quello che invece ha segnato una forte discontinuità con il passato è la relazione tra i consulenti
finanziari e la direzione della rete, rappresentata dalle figure apicali delle società coinvolte. In particolare, per la maggior parte delle reti, sempre con le dovute eccezioni, la soddisfazione circa la possibilità di interagire con la direzione della banca scende mediamente del 10% rispetto all’anno precedente. Vi è in molti professionisti la spiacevole sensazione che nei momenti di complessità vissuti negli ultimi dodici mesi la distanza con la direzione sia aumentata. Molti si sono sentiti come i soldati lasciati soli al fronte a combattere. Inoltre è scesa di un ulteriore 9% anche la soddisfazione circa il coinvolgimento nelle decisioni aziendali che sempre più spesso vengono vissute come calate dall’alto senza troppo preavviso.
Non solo in panchina
Il risultato di tutto ciò è un calo del 6% della fiducia nel management che guida la rete. Ovviamente, il contesto ha contribuito molto al peggioramento di questi indicatori e, auspicabilmente, quando il vento cambierà si tornerà a registrare un aumento della soddisfazione. Tuttavia ancora una volta si dimostra quanto il ruolo di chi è chiamato alla guida delle reti sia centrale per motivare e supportare i consulenti finanziari soprattutto nei momenti più difficili. Cercasi quindi top manager in grado di scendere in campo ed entrare in partita oltre che dare indicazioni dalla panchina, soprattutto quando il gioco si fa duro.
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@bluerating_com
Non pochi professionisti si sono sentiti come i soldati lasciati da soli a combattere nelle difficoltà dell’ultimo anno
Nicola Ronchetti founder & ceo di Finer Finance Explorer
Coppia di assi tra i fondi
I dettagli e gli obiettivi dell’allenza tra Azimut e UniCredit nel risparmio gestito
di Andrea Telara
Fino all’ultimo è stata mantenuta una grande riservatezza. Poi, con una mossa a sorpresa alla metà del mese scorso, Pietro Giuliani e Andrea Orcel hanno calato le carte in tavola in una conferenza stampa a Milano. È in quell’occasione che Azimut e UniCredit hanno annunciato una partnership che di sicuro lascerà il segno nel settore dell’asset management. Azimut creerà infatti e gestirà autonomamente una nuova management company in Irlanda che svilupperà prodotti
d’investimento, in particolare fondi comuni, per la distribuzione in via non esclusiva la rete di UniCredit, che raggiunge 7 milioni di clienti in Italia. In particolare, il gruppo fondato da Giuliani prevede di lanciare un primo range di fondi dedicati alla distribuzione in Italia, soggetti alle necessarie autorizzazioni delle autorità di controllo, nel secondo semestre del 2023. Gli accordi prevedono inoltre, dopo il quinto anno, il diritto per UniCredit di esercitare una opzione call per l’acquisizione di una partecipazione nella management
company irlandese interamente posseduta da Azimut. L’opzione può essere esercitata anche in anticipo in determinate circostanze, come previsto normalmente in questo tipo di transazioni.
Conoscenza ventennale “Conosco Andrea Orcel da quasi 20 anni quando nel 2004 ha guidato la quotazione di Azimut in Borsa come manager di Merrill Lynch”, ha detto Giuliani, che poi ha aggiunto: “Con questa operazione Andrea ha dimostrato di essere più veloce di altri nell’intuire le potenzialità della partnership con Azimut come unico asset manager italiano presente in tutto il mondo con una profonda comprensione dei bisogni dei clienti italiani ed europei”. Giuliani ha poi ricordato che il suo gruppo oggi ha raggiunto una base clienti di circa il 50% fuori dall’Italia ed è disposto ad aumentare il peso dell’Italia/Europa, purché venga alla luce un campione nazionale nell’asset management. Infine non sono mancati i complimenti del fondatore di Azimut alla sua squadra di manager (Giorgio Medda, Alessandro Zambotti e Marita Freddi), che hanno reso possibile anche questa operazione.
“Sono lieto di vedere realizzata la partnership con Azimut”, ha dichiarato Orcel, ceo di UniCredit, aggiungendo che, “questo è un passo importante nella strategia
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Andrea Orcel / chief executive officer di UniCredit
della banca mirata a costruire ed espandere l’ecosistema dei partner per servire al meglio le esigenze dei clienti”. L’operazione, a detta di Orcel, “non solo permetterà a UniCredit di ampliare e migliorare l’offerta ai clienti, ma dimostra anche l’impegno del gruppo a rafforzare l’industria del risparmio gestito in Italia. Come banca”, ha concluso Orcel, “puntiamo costantemente a generare valore aggiunto per i nostri stakeholder, sostenendo al contempo i mercati in cui operiamo, in questo caso il mercato nazionale del risparmio gestito”.
Forza in campo Ovviamente, il gruppo Azimut metterà in campo la forza del suo Global Asset Management Team, che molti anni di esperienza alle spalle e conta oltre 170 professionisti all’interno del suo network globale in 18 paesi nel mondo, dove vengono gestite circa 250 strategie d’investimento. Dal canto suo, UniCredit potrà contare su una propria fabbrica prodotti ad alto valore ma ha voluto anche precisare che l’accordo non avrà alcun impatto sulle partnership già in essere nelle attività di distribuzione dei fondi. Va infatti ricordato che la banca oggi guidata da Orcel ha venduto negli anni scorsi ad Amundi la sua società di gestione (Pioneer), quando il timoniere era Jean Pierre Mustier
Con gli acquirenti francesi, che oggi sono leader in Europa nell’asset management, UniCredit ha però mantenuto un accordo distributivo. Inoltre, di recente la banca ha anche lanciato la piattaforma onemarkets Fund, che consente di investire nei fondi di alcune importanti case di gestione internazionali come Pimco, J.P. Morgan Asset Management e la
stessa Amundi. Per il gruppo guidato da Orcel, insomma, sono aperti diversi fronti. Qualunque scelta si rivelerà la più proficua, una cosa sembra certa: l’asset management sarà un business tutt’altro che secondario per la galassia di UniCredit, almeno sul mercato italiano.
COVER FINANZA / 2 | 49 BLUERATING n gennaio 2023
@andreatelara
Pietro Giuliani / presidente e amministratore delegato di Azimut
GESTIRE IL COMPLESSO UNIVERSO DEL REDDITO FISSO ESG.
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L’analisi settoriale richiede una profonda conoscenza di tutte le asset class.
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l PGIM Fixed Income, asset manager attivo globale, integra i principi ESG nel processo d’investimento delle sue numerose strategie.
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l Analisi ESG speci ca per obbligazioni societarie, high yield, debito dei mercati emergenti e reddito sso multisettoriale.
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l Le nostre strategie adottano un approccio mirato nella gestione dell’impatto e dei rischi ESG. Scopri i nostri fondi ESG a reddito sso su PGIMFunds.com
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Solo per investitori professionali. Tutti gli investimenti comportano rischi, compresa la possibile perdita del capitale. Nel Regno Unito, questa promozione finanziaria è emessa da PGIM Limited con sede legale: Grand Buildings, 1-3 Strand, Trafalgar Square, Londra, WC2N 5HR. PGIM Limited è autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority (“FCA”) del Regno Unito (Codice di rifermento azienda 193418). Nello Spazio Economico Europeo (“SEE”), questa promozione finanziaria è emessa da PGIM Netherlands B.V. con sede legale in Gustav Mahlerlaan 1212, 1081 LA, Amsterdam, Paesi Bassi. PGIM Netherlands B.V. è autorizzata dall’ Autoriteit Financiële Markten (“AFM”) nei Paesi Bassi (numero di registrazione 15003620) e opera sulla base di un passaporto europeo. © 2022 Prudential Financial, Inc. (“PFI”) degli Stati Uniti non è affiliata nè collegata in alcun modo alle società Prudential plc, società con sede nel Regno Unito, e Prudential Assurance Company, una filiale di M&G plc, con sede nel Regno Unito.
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© 2022 PFI e le sue entità correlate, PGIM, il logo PGIM e il design Rock sono marchi di servizio di PFI e delle entità ad essa collegate, registrati in molte giurisdizioni del mondo. 1061374-00002-00
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Dopo un 2022 da dimenticare, l’anno appena iniziato potrebbe regalare maggiori soddisfazioni agli investitori. Ecco le previsioni delle case di gestione
@GianluigiRaimon
BLUERATING n gennaio 2023 52 | OUTLOOK 2023 Sull’azionario prevalgono le view neutrali. Ma solo per il primo semestre Positivi con prudenza Il ribasso del S&P500 durante il 2022 -20% La performance del Dax30 di Francoforte nel 2022 -12,7%
“Di solito la domanda più frequente è se comprare o aspettare oppure se vendere o aspettare. In questo periodo, tuttavia, si sente spesso una domanda per certi aspetti sconcertante: comprare o vendere? Questo significa che per una parte importante del mercato esistono altrettanti motivi per entrare quanti ne esistono per uscire. Questo, a sua volta, porta a pensare che il mercato sia in equilibrio”, afferma Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, “e a conferma di ciò, l’indice di riferimento per il comparto a livello globale, l’S&P 500, che a partire dal momento in cui la Fed ha iniziato ad alzare i tassi ha oscillato quest’anno tra 4.300 e 3.600, è oggi quasi esattamente al centro del range di variazione. E lì sembra al momento trovarsi bene. Il posizionamento e il sentiment, che avevano raggiunto livelli particolarmente negativi in ottobre, sono oggi bilanciati. Per quello che si può capire oggi del 2023, questo range potrebbe uscire confermato”.
avvenuto prima del previsto ma la riapertura completa dell’economia non avverrà prima del 2024 e l’incertezza geopolitica si è un po’ ridimensionata dopo le elezioni negli Stati Uniti. Così, abbiamo gradualmente adottato una posizione neutrale sull’azionario. In particolare, abbiamo ridotto la nostra posizione negativa sulle azioni europee pur mantenendo un atteggiamento complessivamente prudente e conservando le coperture”.
Congiunzione
astrale Sostanzialmente neutrale sull’azionario è anche Vincent Mortier, cio di Amundi: “Il recente movimento del mercato è stato favorito da una congiunzione astrale favorevole su diversi fronti: l’inflazione Usa è in calo (siamo però convinti che il rally dei mercati e l’euforia siano eccessivi), la stagione degli utili è stata negativa, ma non catastrofica, l’allentamento delle misure anti-Covid in Cina è
Cambio di rotta dell’inflazione Analoga poi la view degli esperti di Eurizon: “Giudizio neutrale sulle azioni, in attesa di verificare l’effettivo cambio di direzione dell’inflazione”. Cauto anche Fabio Fois, head of Investment Research & Advisory di Anima: “Nel 2023 la volatilità resterà elevata, specie nella prima parte dell’anno, quando l’economia dovrebbe rallentare ulteriormente anche negli Stati Uniti. Le condizioni diventeranno più favorevoli nel secondo semestre, con lo scenario macro in miglioramento e banche centrali più accomodanti. Raccomandiamo un’allocazione bilanciata, con una crescente preferenza verso i settori più difensivi; una volta intravisto il bottom di mercato, dovremmo tornare a riacquistare i settori ciclici, in particolare finanziari, industriali e tutti i cosiddetti early cyclicals. I paesi emergenti potrebbero tornare a performare, sostenuti dalla ripresa cinese e dal dollaro debole”.
BLUERATING n gennaio 2023 OUTLOOK 2023 | 53
Il ribasso del Nasdaq tra gennaio e dicembre 2022 -34% La performance a uno anno del FtseMib di Milano -12,5%
Revival del reddito fisso
I fund manager ora guardano con interesse ai bond con l’inflazione vicina al picco
Per Janus Henderson Investors, la salita dei rendimenti e l’allargamento degli spread oggi dovrebbero essere ormai scontati, creando dei punti di ingresso interessanti in diverse parti del mercato del reddito fisso per l’anno
prossimo. “L’inflazione dovrebbe toccare il picco e iniziare a scendere nel corso del 2023, allentando la tensione sui tassi, ma è probabile che condizioni di finanziamento più rigide freneranno la crescita economica, con ricadute sulle
aziende, rendendo necessario un approccio più selettivo nel mercato delle emissioni societarie”, afferma Jim Cielinsky, Global head of Fixed Income di Janus Henderson. In quest’ottica, fa poi notare Cielinsky, “il debito sovrano dei
BLUERATING n gennaio 2023 54 | OUTLOOK 2023
mercati sviluppati appare attraente: i rendimenti hanno già prezzato gran parte della stretta monetaria e si preparano a un rally sulla scommessa che il ciclo restrittivo volga al termine. Usa ed Europa sembrano poi offrire opportunità migliori rispetto al mercato dei Gilt britannico. Segnali di un picco dei tassi di interesse in Usa potrebbero inoltre offrire supporto al debito dei mercati emergenti. Crediamo infine che stia iniziando ad emergere valore nelle emissioni societarie investment grade”.
High yield, ma di qualità Di opinione simile Mike Della Vedova, gestore di T. Rowe Price: “Le condizioni fondamentali dell’asset class high yield e la qualità del credito sottostante rimangono solide. Naturalmente ci aspettiamo un aumento del tasso di default del mercato, che è stato inferiore all’1%. Tuttavia, non prevediamo che nel 2023 superi il livello medio di lungo periodo di circa il 3%, nonostante il contesto difficile. Pur ammettendo che l’economia europea potrebbe subire un rallentamento più marcato rispetto ai suoi omologhi, il mercato high yield europeo dovrebbe trarre vantaggio dalla minore esposizione ai mercati ciclici, come quello delle materie prime, rispetto agli Stati Uniti. L’Europa ha anche una qualità del credito più elevata rispetto agli States, vediamo valore negli operatori europei delle tlc e ci sono opportunità anche nel settore dei servizi”. Dello stesso tono Guillermo Felices, strategist di PGIM Fixed Income: “Riteniamo che il credito investment grade, che
è la parte più sicura dello spettro del credito societario, offra ora un valore molto interessante, così come l’high yield europeo. Per quanto poi riguarda i mercati dei tassi, siamo particolarmente positivi sui titoli di Stato Usa a lunga duration, che hanno raggiunto livelli che non si vedevano da tempo”. Proseguendo, a detta di Mike Graham, head of US High Yield di Axa IM “Mentre la volatilità rimane un aspetto importante che non risparmia nessuna asset class, l’high yield continua a comportarsi in modo ordinato. E l’emissione limitata continua a fornire vento in poppa a questo comparto. Pensiamo che una strategia high yield short duration sia la scelta migliore, concentrandosi però su titoli di migliore qualità e limitando il rischio di duration”
Emissioni bancarie Analogamente, Hugo Squire, porfolio manager di Schroders fa notare come “è tornato interessante il segmento high yield che riveste un ruolo fondamentale come investimento strategico e come allocazione principale in un portafoglio ben diversificato. Storicamente, ha fornito rendimenti simili a quelli delle azioni, ma con una minore volatilità. A livello settoriale, le emissioni bancarie mostrano valutazioni molto interessanti e competitive. Quindi dal breve al medio termine non mi farei scappare queste opportunità. A seguire l’healthcare, settore molto solido, mentre sarei più cauto sui bond del comparto della chimica, dell’energy e degli industriali”.
BLUERATING n gennaio 2023 OUTLOOK 2023 | 55
Lo spread Btp/Bund a dicembre 2022 213,8 Il rendimento lordo annuo del Btp decennale 4,6% Rendimento del Bund a dicembre 2022 2,5%
Dopo un deciso rialzo del costo del denaro, la comunità finanziaria attende un allentamento delle politiche monetarie restrittive
Se l’oro torna a brillare
Reduce da un anno negativo, il metallo giallo potrebbe dare soddisfazioni
“Prevediamo che nel 2023 sia l’oro sia l’argento guadagneranno valore, grazie alla combinazione di una modesta debolezza del dollaro Usa, di un apparente picco dei tassi di interesse reali e di una crescente domanda dei consumatori. Le prospettive per il platino e il palladio sono invece contrastanti a causa della svolta a favore dei veicoli elettrici a batteria”. Parola di Peter Kinsella, global head of Forex Strategy di Ubp, che di seguito spiega la previsione nei particolari. Nel 2022, il prezzo dell’oro ha deluso le aspettative, faticando a salire nonostante le crescenti pressioni inflazionistiche e gli alti livelli di
tensione geopolitica. In particolare, per quanto riguarda l’oro, le ragioni della deludente performance nel 2022 sono tre: l’aumento dei tassi d’interesse a breve termine ha aumentato il costo-opportunità di detenere oro, l’aumento dei tassi di interesse ha spinto al rialzo le previsioni sui tassi reali a lungo termine con i quali l’oro ha una correlazione inversa di lunga data e, infine, le previsioni di inflazione a medio termine si sono moderate nel corso dell’anno, riflettendo la convinzione degli investitori che i rialzi dei tassi e il rallentamento della crescita limiteranno l’inflazione. “Ora, per il 2023, prevediamo però
una lenta risalita delle quotazioni in scia alle aspettative sui tassi reali Usa e che un loro graduale calo si tradurrà in una pressione al rialzo sull’oro che beneficerà anche di una modesta debolezza del dollaro. Il fair value sul lingotto si aggira intorno ai 1.900 dollari l’oncia”, spiega Kinsella
Campione del 2023
Di parere simile Ole Hansen, head of Commodity Strategy di BG Saxo: “L’oro sarà probabilmente il campione del 2023: secondo i calcoli del World Gold Council, la domanda delle banche centrali ha raggiunto un record trimestrale nel
BLUERATING n gennaio 2023 56 | OUTLOOK 2023
I dollari all’oncia del prezzo dell’oro a dicembre 2022 1.816 Dollari all’oncia per l’oro previsti da alcuni analisti 1.900
terzo quarter di quest’anno di quasi 400 tonnellate, compensando così un deflusso di 227 tonnellate dagli Etf e, nel complesso, la domanda da inizio anno è aumentata del 18% rispetto allo stesso periodo del 2021, tornando ai livelli pre-pandemia. Ma per allungare il passo le quotazioni del lingotto necessitano che il dollaro e i rendimenti devono generare un chiaro segnale di calo”. Punta sull’oro poi anche Gianluca Ungari, head of Portfolio Management Italy di Vontobel: “Nell’ambito delle materie prime, l’oro potrebbe finalmente assumere il suo tradizionale ruolo di stabilizzatore di portafoglio, se
i tassi raggiungessero una base più stabile l’anno prossimo. Se da un lato infatti un paniere più diversificato di materie prime sarà esposto alle onde del ciclo economico, dall’altro potrà servire come posizione tattica per partecipare a tendenze strutturali più ampie alimentate dagli squilibri tra domanda e offerta e dalla transizione verso economie più verdi”.
Cauti ma ottimisti
Più cauta, ma sempre positiva, la view di Hansen poi sui metalli industriali: “Manteniamo una prospettiva positiva a lungo termine sul settore dato il previsto aumento della domanda verso
l’elettrificazione mondiale. Passando al petrolio, tornato ai livelli preinvasione russa dell’Ucraina, “il mercato continua a scontare la prospettiva di un rallentamento economico che danneggia la domanda con il risultato di prezzi spot più bassi e un appiattimento della curva forward”, avverte l’esperto di BG Saxo. Diversa invece la previsione sull’asset class commodity fatta da Nannette Hechler-Fayd’Herbe, chief investment officer Emea di Credit Suisse: “I prezzi agricoli dovrebbero continuare a dimostrarsi resilienti.
I raccolti attuali probabilmente porteranno un parziale sollievo”.
BLUERATING n gennaio 2023 OUTLOOK 2023 | 57
I dollari di quotazione dal barile di petrolio a dicembre 2022 79,33 Gli euro di quotazione del gas in Europa a dicembre 2022 80
Secondo alcuni strategist delle case d’affari, anche le materie prime agricole potrebbero avere performance positive per una scarsità dell’offerta
L’incognita del dollaro
In molti ritengono la moneta americana sopravvalutata. Ma resta un asset rifugio
“Negli ultimi tempi le valute sono salite alla ribalta come fonti di alfa e diversificatori e a nostro avviso l’anno prossimo assumeranno un ruolo più significativo nei portafogli degli investitori”.
Maggiore potenziale
Ad affermarlo è Gianluca Ungari, head of portfolio management
Italy di Vontobel, che spiega: “Da un lato, il currency pair trading offre un maggiore potenziale di rendimento, in quanto le banche centrali perseguono percorsi diversi in materia di tassi d’interesse in regioni e paesi diversi. Dall’altro lato, le valute intraprenderanno traiettorie divergenti a causa della diversa contrazione delle economie che si verificherà l’anno prossimo. E il dollaro Usa ne è un esempio: è stato sostenuto dall’avvio della normalizzazione delle politiche da parte della Fed, prima di tutte le altre banche centrali, con la conseguenza che la maggior parte delle valute si è svalutata sul dollaro”.
Grazie a questo comportamento, in altri termini secondo Ungari, il dollaro è diventato un forte de-correlatore rispetto alle altre principali classi di asset rischiose, che hanno per lo più registrato tendenze al ribasso. “Pertanto, mantenere una posizione nel dollaro anche l’anno prossimo potrebbe avere effetti positivi sul portafoglio”, conclude Ungari.
Sollievo per gli emergenti Attenzione, però, avverte Silvia Dall’Angelo, senior economist di Federated Hermes: “In generale, un dollaro più debole implica condizioni finanziarie più favorevoli a livello globale e in particolare, rappresenta un sollievo per i Paesi emergenti, già alle prese con l’eredità dell’aumento del debito dovuto alla pandemia. Questa tendenza al ribasso riflette in gran parte le aspettative dei mercati secondo cui il ciclo di rialzi della Fed è ormai vicino al suo picco”.
BLUERATING n gennaio 2023 58 | OUTLOOK 2023
Il cambio euro/dollaro a dicembre del 2022 Il cambio tra sterlina ed euro a dicembre del 2022 0,88 1,06
LOW BARRIER CASH COLLECT SU PANIERI DI AZIONI
Barriere Premio e a Scadenza pari al 40%
Premi mensili potenziali con effetto memoria tra lo 0,75%1 (9,00% p.a.) e il 2,05% (24,60% p.a.)
CARATTERISTICHE PRINCIPALI:
Premi mensili potenziali tra lo 0,75% (9,00% p.a.) e il 2,05% (24,60% p.a.) del valore nominale con Effetto Memoria
Barriera Premio e a Scadenza pari al 40% del valore iniziale dei sottostanti Scadenza a tre anni (14 Novembre 2025)
Rimborso condizionato del capitale a scadenza Sede di negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana
I Certificate Low Barrier Cash Collect su panieri di Azioni consentono di ottenere potenziali premi con effetto memoria nelle date di valutazione mensili anche nel caso di andamento negativo delle azioni sottostanti purché la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere sia pari o superiore al livello Barriera Premio (che è pari al 40% del valore iniziale delle azioni sottostanti). Inoltre, a partire dal sesto mese di vita, i Certificate possono scadere anticipatamente qualora nelle date di valutazione mensili tutte le azioni che compongono il paniere quotino a un valore pari o superiore al rispettivo valore iniziale. In questo caso l’investitore riceve, oltre al premio mensile, il Valore Nominale oltre gli eventuali premi non pagati precedentemente (c.d. Effetto Memoria).
A scadenza, se il Certificate non è scaduto anticipatamente, sono due gli scenari possibili:
ISIN
NLBNPIT1JU31
NLBNPIT1JU49
se la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate rimborsa il Valore Nominale più il premio con Effetto Memoria;
AZIONI SOTTOSTANTI
se la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate paga un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni che compongono il paniere (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).
BARRIERA
PREMIO MENSILE
Intesa SanPaolo, Unicredit 40% 0,80% (9,60% p.a.)
Unicredit, Nexi, Leonardo 40% 1,15% (13,80% p.a.)
NLBNPIT1JU56 Eni, Enel, Pirelli 40% 0,75% (9,00% p.a.)
NLBNPIT1JU98*
Ferrari, Porsche, Tesla 40% 1,20% (14,40% p.a.)
NLBNPIT1JUB8* Netflix, Meta, Uber 40% 1,20% (14,40% p.a.)
NLBNPIT1JUF9* Plug Power, Sunrun, Veolia 40% 2,05% (24,60% p.a.)
NLBNPIT1JUH5*
Amazon, Delivery Hero, Uber 40% 1,85% (22,20% p.a.)
ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID) ove disponibile.
come approvazione dei Certificate . L’investimento nei
il
documentazione
quivi
indicativi
quotazione
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Tale
è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa
Certificate comporta
rischio di perdita totale o parziale del capitale inizialmente investito, fermo restando il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante allo strumento del bail-in Ove i Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certificate siano acquistati o venduti nel corso della sua durata, il rendimento potrà variare. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. Le informazioni e grafici a contenuto finanziario
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MESSAGGIO PUBBLICITARIO
Se per i big del risparmio gestito quotati a Piazza Affari il 2022 è stato un anno di performance negative, in linea con quanto fatto registrare dall’indice di riferimento Ftse Mib,
negli ultimi sei mesi il comparto ha beneficiato di un recupero sul listino di Milano decisamente più veloce. I numeri parlano chiaro: dalla prima seduta dello scorso gennaio, in media i campioni del settore hanno lasciato sul campo circa il 12% e
il Ftse Mib l’11%, da fine maggio i campioni del gestito quotati hanno registrato, sempre in media, un rialzo prossimo al 20% contro meno del 10% dell’indice benchmark per l’azionario italiano (dati rilevati alla chiusura del 23 dicembre, n.d.r.)
60 | RETI MERCATO BLUERATING n gennaio 2023
di Gianluigi Raimondi
Anno negativo per i titoli delle reti quotate. Ma da metà 2022 sono in ripresa Quanti ribassi e rimbalzi I big del settore della consulenza finanzaria non hanno brillato in Borsa. I multipli delle azioni sono adesso più interessanti e il dividend yield supera in certi casi il 6%
Vediamoli però nel dettaglio, titolo per titolo, numeri alla mano.
A Piazza Affari Azimut ha accusato da inizio 2022 una discesa del 17%, ma negli ultimi sei mesi di contrattazioni il titolo ha registrato un incremento del 19%. Per quanto riguarda poi i multipli, il rapporto tra prezzo e utile è limitato a 4,95 (segnalando così che il titolo appare tutt’altro che caro) e il rendimento del dividendo sfiora il 6,3%, livello che si colloca tra i migliori all’interno dell’indice delle blue chip italiane.
Nuovi canali bancari
A dicembre poi il gruppo fondato da Pietro Giuliani ha sottoscritto con UniCredit un accordo per l’avvio di una partnership per la distribuzione in Italia di nuovi prodotti di risparmio gestito che crea potenziale ulteriore upside sulle stime di raccolta netta grazie all’accesso a un nuovo importante canale distributivo bancario.
Per gli analisti di Equita Azimut vale un buy con prezzo obiettivo di 22,5 euro. Buy poi anche da Banca Akros con obiettivo di 26 euro. Giudizio add poi per Intesa Sanpaolo con fair value di 20,3 euro. Per Equita il titolo è invece hold con prezzo obiettivo di 15,6 euro mentre per Mediobanca è underperform con fair value di 19 euro. Proseguendo, Banca Generali ha registrato in Borsa un calo del 17% dalla prima seduta del 2022. Ma dallo scorso giugno il titolo ha messo a segno un rialzo di oltre il 14%. In merito ai multipli, l’istituto guidato da Gian Maria Mossa evidenzia un price/earning di 17,8, relativamente elevato, ma
BILANCIO A PIAZZA AFFARI
il dividend yield è anche in questo caso del 6%. Banca Generali vale un buy per Banca Akros con prezzo obiettivo di 33 euro, così come per Deutsche Bank con target price di 35,7 euro. Giudizio add invece per Intesa Sanpaolo con fair value di 33,5 euro, accumulate per Banca Akros con prezzo obiettivo di 33 euro e overweight per Barclays con fair value di 38 euro. Ancora, giudizio neutral da parte di Ubs con target di 32,3 euro mentre è underperform per Mediobanca con obiettivo di 28,5 euro.
Recupero a due cifre Ancora, Banca Mediolanum ha accusato da inizio 2022 una discesa del 10,6%. Ma anche in questo caso il recupero negli ultimi sei mesi è stato notevole: +19,2%. Sul fronte dei multipli, l’istituto vanta un ratio prezzo/utili limitato a 8,2 e un rendimento del dividendo di tutto rispetto: 7,5%. Sul fronte analisti, Banca Mediolanum è buy per Intesa
Sanpaolo con target price di 9,5 euro, migliorato dai precedenti 8,6 euro in scia ai dati sulla raccolta di novembre. Buy poi anche per gli analisti di Banca Akros con prezzo obiettivo di 9,6 euro e per Ubs con fair value di 9,3 euro. Ultimo titolo, ma non certo per importanza, FinecoBank ha subìto un ribasso limitato al 2,8% dalla prima seduta del 2022. E nel secondo semestre l’istituto guidato da Alessandro Foti ha messo a segno un rialzo del 27%. Per quanto attiene ai principali multipli, il price/earning è alquanto elevato (19,9), ma il dividend yield è al 6,45%. Il titolo di Fineco è giudicato buy da Banca Akros con target di 16,5 euro. Buy poi anche per gli analisti di Equita con fair value di 18 euro vale, un add per Intesa Sanpaolo con obiettivo di 16,3 euro. Il titolo è invece underperform per gli analisti dell’ufficio studi di Mediobanca con fair value di 13 euro.
RETI MERCATO | 61 BLUERATING n gennaio 2023
@GianluigiRaimon
PERFORMANCE TRA GENNAIO E IL 23 DICEMBRE 2022 -17% -10,8% -17% -2,8%
Il green è senza segreti
di Massimiliano Danusso e Sara Pirri
A quali condizioni un fondo può essere considerato sostenibile?
In Europa, la risposta arriva dal Regolamento (Ue) 2019/2088 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (Sfdr), in vigore da marzo 2021. A partire dal 1° gennaio 2023, tuttavia, alcuni standard sono divenuti molto più stringenti. Con l’entrata in vigore delle nuove norme ormai alle porte, gli asset manager si trovano a fare i conti con un nuovo interrogativo: sarà ancora sostenibile promuovere la sostenibilità?
Parola chiave: trasparenza Pilastro fondamentale del Piano d’azione in materia di finanza sostenibile lanciato dalla Commissione Europea nel marzo 2018, il regolamento Sfdr è stato introdotto con lo scopo di migliorare la trasparenza sul mercato dei prodotti di investimento sostenibili, contribuendo così a prevenire il fenomeno del greenwashing.
Per raggiungere questo virtuoso obiettivo, il regolamento Sfdr si concentra sulle informazioni che devono essere fornite agli investitori. Nel contesto dei principi generali introdotti dal primo livello del quadro, in vigore dal marzo 2021, gli asset manager sono infatti già tenuti a fornire informazioni sulle loro politiche di rischio in materia
di sostenibilità e sul modo in cui includono la sostenibilità nelle politiche di remunerazione. Inoltre, devono comunicare una serie di informazioni a livello di prodotto, al fine di consentirne la classificazione, in ordine di crescente rilevanza attribuita ai criteri Esg, come “grey funds” (o fondi Articolo 6), non focalizzati sulla sostenibilità, “light green funds” (o fondi Articolo 8),
che promuovono caratteristiche sociali e/o ambientali, o “dark green funds” (o fondi Articolo 9), che hanno come obiettivo principale gli investimenti sostenibili.
Carenza evidente
Sin dalla sua entrata in vigore, tuttavia, il primo livello del regolamento Sfdr si è mostrato carente sotto il profilo tecnico, con
Cosa è cambiato dal primo gennaio con la normativa di secondo livello sugli Esg
62 | OPINION BLUERATING n gennaio 2023
Gli
una definizione delle categorie per lo più qualitativa e aperta all’interpretazione. Ne è conseguita una certa elasticità per gli asset manager, che fino ad oggi hanno potuto classificare i fondi come Articolo 8 e Articolo 9 senza dover sottostare a particolari vincoli. Sopperire a tale carenza è lo scopo precipuo delle norme tecniche di secondo livello (Regolamento Delegato (Ue) 2022/1288), adottate lo scorso aprile, che entreranno in vigore il prossimo 1 gennaio. Le nuove norme prevedono infatti modelli standard di informativa, che dovranno essere d’ora in poi adottati da ciascun asset manager che intenda classificare un fondo come Articolo 8 o Articolo 9, con riguardo alle informazioni precontrattuali, alle informazioni pubblicate sui siti web e alle relazioni periodiche, nelle quali gli asset manager dovranno dar atto dell’effettivo allineamento di ciascun prodotto agli obiettivi e/o alle caratteristiche di sostenibilità originariamente prospettati, con un grado di dettaglio decisamente più elevato rispetto al passato.
Peraltro, le norme di secondo livello stabiliscono un chiaro punto di contatto tra il regolamento Sfdr e la tassonomia Ue, dal momento che, per i fondi Articolo 8 e Articolo 9, una percentuale minima di capitale dovrà sempre essere allocata ad attività coerenti con la stessa.
La stretta maggiore riguarda, in ogni caso, i fondi Articolo 9, che dovranno d’ora in poi contenere quasi esclusivamente investimenti sostenibili. Con l’entrata in vigore delle norme tecniche, infine, diventa operativo anche l’obbligo di comunicazione annuale dei PAI (effetti negativi sui fattori di sostenibilità) per i soggetti già individuati dall’Sfdr, che dovranno essere comunicati per la prima volta il prossimo 30 giugno, facendo riferimento al periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022. Anche in questo caso, il secondo livello del quadro prevede uno specifico modello cui gli operatori dovranno attenersi, che consta di 18 PAI obbligatori (tra cui gli impatti sui livelli di CO₂), cui si affiancano 46 PAI facoltativi.
Le regole del gioco stanno quindi per cambiare. Ma cosa succederà in pratica? L’effetto più immediato per gli asset manager sarà il potenziale declassamento dei prodotti che non soddisfano i nuovi requisiti. Anzi, potremmo parlare di un processo in parte già in atto, considerato che, negli ultimi mesi, alcuni gestori si sono mossi in anticipo, in vista dell’irrigidimento della normativa.
Scelta obbligata Guardando al lungo periodo, l’entrata in vigore delle nuove norme richiederà un impegno maggiore da parte degli asset manager su diversi fronti, sia a livello di nuove strategie di canalizzazione delle risorse, sia in termini di adozione di policy interne che consentano di implementare concretamente gli obblighi prescritti dalla normativa. D’altra parte, l’adattamento ai nuovi requisiti non potrà che essere una scelta obbligata per gli asset manager che intendano conservare una posizione solida su un mercato che, ormai da alcuni anni, si muove in questa direzione.
OPINION | 63 BLUERATING n gennaio 2023
asset manager dovranno dar atto dell’effettivo allineamento di ciascun prodotto agli obiettivi e alle caratteristiche di sostenibilità originariamente prospettati
Massimiliano Danusso partner e leader del Focus Team Debt Capital Markets di BonelliErede
Sara Pirri banking and finance BonelliErede
@bluerating_com
Ingaggi in Fideuram
Nuovi ingressi anche nel gruppo Fideuram ISPB. Nella rete di Fideuram, in particolare, sono arrivati a novembre 2022 tre professionisti: Elisa Paganini in Emilia-Romagna, Claudio Cristiano in Campania e Marzia Miglioranzi in Toscana. Un ingaggio anche per la rete di Sanpaolo Invest dove è entrata Barbara Specchia, operativa nell’area dell’Emilia-Romagna.
PIOGGIA DI INGRESSI
Poker di FinecoBank
Quattro nuovi ingressi nel Nord Est rafforzano la struttura di FinecoBank dell’area manager Ottavio Corali. Il primo è quello di Angelo Nigretti mentre a Rovereto è entrato Massimo Marzadro. Il giovane Benedetto Sanfilippo ha scelto Fineco per iniziare la propria carriera nella consulenza finanziaria mentre a Brescia Giuseppe De Lorentiis conclude una lunga collaborazione con Fideuram e si unisce alla squadra del group manager Marco Ferro.
Pioggia di nuovi ingressi nella rete dei consulenti finanziari CheBanca!, con 15 new entry nel settore guidato da Duccio Marconi. Per il centro Italia fanno il loro ingresso Pierluigi Morelli e Fulvio Ruffini da IwBank, oltre ad Edoardo Mazzella, Bruno Giordano e Daniele Bori Gros (ex Fineco) e Milena Scorsoni da Intesa SanPaolo Spa. Nel Sud Italia arrivano Luigi Lombardi e Pasquale Terlizzi da Deutsche Bank, Fulvio Pennino da Banca Generali e Maria Squillace. In Lombardia i nuovi arrivati sono
contropelo
di Giuseppe Santorsola
CONTANTE
ED EVASIONE
New entry per Widiba
Banca Widiba ha accolto nove nuovi consulenti finanziari che andranno a rafforzare le aree di Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. Si tratta di Giorgio Piraino, Massimiliano Magnetti, Silvio Viazzo, Riccardo Macchioni Gotti, Stefano Parise, Carmine Bussone, Tommaso Gerardo Antonio Pappagallo, Luca Vinella e Tiziana Alù.
Sinallagma indica un nesso di reciprocità fra due elementi. Proviamo ad accostare il termine al dibattito sui limiti all’utilizzo del contante (M) negli scambi fra i diversi soggetti dell’economia. Non vi è alcun limite alla detenzione e conservazione personale di M; esistono (nell’ambito delle direttive comunitarie) limiti all’utilizzo dello stesso negli scambi tra soggetti privati. Il contante viene comunemente collegato a ipotesi di riciclaggio e/o di evasione fiscale. Non esiste un riscontro probante, pur risultando strumento utile per compiere entrambi i reati. Non tutta la M circola effettivamente, risultando (senza dati affidabili) tesaurizzata in cassette e nelle abitazioni. Non necessariamente, non provato, ma plausibile che sia in parte l’esito di irregolarità fiscali, ma anche fonte di tranquillità e sicurezza per il futuro, soprattutto per le generazioni più anziane. Tutto ciò è oggetto di dibattito per due ragioni del tutto opposte: se sia obbligatorio o meno, al di sotto di soglie da stabilire, accettare pagamenti in forma elettronica in luogo del contante e quali siano i costi effettivi. Infine, si presuppone che il contante possa nascondere la corretta registrazione degli incassi con le ovvie conseguenze su imposte dirette e indirette. Assunto certamente realistico e fondamento del dissenso in corso. Detto ciò, io sono utilizzatore seriale dei pagamenti elettronici, gestisco contante medio inferiore a 50-70 euro e ho prelevato nel 2022 in tutto circa 1.700 euro, 5 euro al giorno.
santorsola@uniparthenope.it
64 | VALZER POLTRONE
Giovanni Antonio Bianchessi e Daniele Bianchessi, entrambi provenienti da Allianz Bank, mentre in Veneto entra Paolo Ghezzi. Conclude la Liguria, dove entrano gli ex IwBank Marco e Roberta Viviani.
Duccio Marconi / CheBanca!
BLUERATING n gennaio 2023
Ottavio Corali / FinecoBank
questione di equità
di Gaetano Megale
Un requisito etico della comunicazione consulenziale dovrebbe essere l’equità, uno dei cinque principi del test Tares Il principio richiederebbe che l’asimmetria di informazioni, comprensione, intuizione, capacità ed esperienza tra il consulente e l’utente sia riequilibrata, quanto più possibile, in favore dell’utente, al fine di consentirgli una decisione realmente consapevole, basata su motivazioni razionali, circa la proposta consulenziale. Purtroppo, spesso questo tentativo viene svolto, in buona o cattiva fede, in modalità che sono del tutto inefficaci per lo scopo. Per esempio, nella consulenza
finanziaria, somministrando una educazione finanziaria generica e, per molti versi, inutile e velleitaria, se non addirittura dannosa, per l’illusione di conoscenza che potrebbe generare nell’utente e ottemperando diligentemente agli obblighi della normativa. Di contro, basterebbe che il consulente comunicasse fornendo indicazioni realmente utili per le scelte di pianificazione. Per esempio, le informazioni circa una strategia d’investimento per un obiettivo di vita potrebbero esplicitare per iscritto il grado di rischio di fluttuazione durante il periodo dell’investimento e la probabilità oggettiva di acquisizione dell’obiettivo.
66 | FORMAZIONE / 1 BLUERATING n gennaio 2023
Gaetano Megale independent ethics advisor
mancanza di comprensione ed esperienza degli utenti deve essere sempre colmata
@GaetanoMegale La
Perché bisogna riequilibrare l’assimmetria informativa tra cliente e consulente Una
L’ESPRESSO. TUTTO CIÒ CHE ERA E TUTTO IL NUOVO CHE VERRÀ. lespresso.it L’ESPRESSO INIZIA UNA NUOVA LE GUIDE DE L’ESPRESSO NELLE MIGLIORI LIBRERIE E SU AMAZON.
Una spinta sul digitale
di Daniele Tortoriello
Per l’approfondimento sulla formazione dei consulenti finanziari, BLUERATING ha incontrato Matteo Verri, responsabile del servizio talent & internal communication di Bper Banca. Come spiega Verri, all’interno della sua area è collocata la funzione learning development & talent, che si occupa di seguire la formazione di tutti i dipendenti del gruppo compresi i consulenti finanziari. L’area formazione ricalca quella tipica del modello bancario, con persone che si occupano specificamente della formazione dei consulenti finanziari e che progettano i corsi in base ai bisogni espressi dal business e in particolare dal wealth management.
Soft skill e non solo Una volta individuati gli argomenti si passa alla fase di erogazione, affidata a formatori sia interni sia esterni, che propongono corsi sui temi indicati. Generalmente i consulenti hanno già competenze elevate legate al mondo finanziario, quindi la formazione spazia dalle competenze soft, utili per interpretare al meglio il proprio ruolo, fino all’aggiornamento sugli scenari macroeconomici, necessario per decifrare il contesto in cui si opera. Le modalità di erogazione della formazione sono peraltro molto cambiate a causa della pandemia.
La formazione si è spostata quasi interamente sull’online. Questo ha richiesto di potenziare le capacità digitali sia dei formatori, sia dei consulenti e per questi ultimi sia sul piano dell’apprendimento sia sul piano delle tecniche virtuali di relazione con i clienti. Sono stati realizzati così percorsi con certificazione, in modalità sincrona, per fare formazione sul digitale.
Programmi per l’Albo
La formazione in presenza è comunque ancora considerata molto importante e viene utilizzata in tutte quelle occasioni in cui se ne trae un effettivo beneficio. Per esempio, il corso di preparazione alla prova valutativa per l’iscrizione all’Albo dei consulenti finanziari prevede dodici giornate, di cui dieci in modalità online in cui si affrontano gli argomenti teorici e due in presenza di simulazioni, in cui si finalizza la preparazione. Alcuni dati per quantificare questo lavoro, che ha portato nel 2021 a realizzare 53 ore di formazione a persona, un risultato conseguito anche nel 2022. Infine, per quanto riguarda i piani futuri, continuerà lo sviluppo delle competenze trasversali e digitali, l’approfondimento dei temi Esg e del passaggio generazionale in modo che il consulente assuma sempre più un ruolo centrale nel soddisfare i diversi bisogni del cliente.
@bluerating_com
Matteo Verri responsabile del servizio talent & internal communication di Bper Banca
68 | FORMAZIONE / 2 BLUERATING n gennaio 2023
Anche i corsi in presenza mantengono un ruolo significativo
Il training professionale di Bper Banca punta molto sull’utilizzo dei canali web
Napoli sul Naviglio
Nuova apertura a Milano per Bottega Verace di Escalona e soci
Raddoppia Bottega Verace, il marchio della ristorazione tradizionale di qualità lanciato da Armando Escalona e Raffaele e Gerardo Moccaldi nel 2019. Dopo il successo della prima Bottega di Peschiera Borromeo, Carly Srl (questo il nome della società di gestione delle famiglie Escalona e Moccaldi, n.d.r.) ha aperto ufficialmente un nuovo locale a Milano e lo fa in uno dei quartieri, i Navigli, che della tradizione e del piacere del mangiare e bere in compagnia è divenuto famoso in
tutto il mondo. Ora sul NaPa (il Naviglio Pavese) svetta un’altra perla della ristorazione italiana, Bottega Verace Milano Navigli, secondo locale dopo Bottega Verace Milano Linate di Peschiera Borromeo. In via Ascanio Sforza 47, in un ambiente caldo e accogliente in new liberty style, anche questo opera di Franco Costa con la sua CostaGroup, si può ora gustare una pizza rigorosamente rispettosa del protocollo della tradizionale napoletana con qualche innovazione nella
guarnizione con prodotti campani di elevata qualità. Ma non solo; da provare, assolutamente, anche gustosissimi primi e ottima carne di prima scelta. Ciliegina sulla torta: la pasticceria di Sal De Riso Maestro Pasticciere della Costiera Amalfitana, famoso per le sue partecipazioni a trasmissioni tv di successo su Rai 1 e Sky e per essere da quattro anni il vincitore, lui campano doc, del premio destinato al miglior Panettone Tradizionale Milanese.
70 | ADVISOR ST YLE BLUERATING n gennaio 2023
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Guardare al futuro investendo in healthcare
AB International Health Care Portfolio
Robot che eseguono interventi chirurgici. Farmaci formulati su misura per il singolo paziente. Medici che visitano a distanza. La trasformazione del settore sanitario sta creando opportunità d’investimento entusiasmanti.
Ma come si può investire con successo nei titoli healthcare? Non serve essere un luminare della scienza né avere la capacità di prevedere quali nuovi farmaci avranno successo. Fondamentale è invece individuare aziende di qualità elevata con soluzioni di comprovata efficacia per mercati in espansione.
AB International Health Care Portfolio fa esattamente questo. Esaminiamo in maniera approfondita il panorama globale per individuare aziende con nuove tecnologie, trattamenti e tecniche in grado di soddisfare le esigenze in continuo mutamento dei pazienti e dei sistemi sanitari nel 21º secolo. Investire in società che stanno trasformando il mondo della medicina può consentire di attingere al grande potenziale di rendimento a lungo termine del futuro della sanità.
Visitate alliancebernstein.com/go/it/healthcareportfolio
Ad uso esclusivo degli operatori qualificati. Il valore degli investimenti può diminuire o aumentare e l’investitore potrebbe non recuperare l’importo inizialmente investito. Il capitale investito è a rischio. Le presenti informazioni sono pubblicate da AllianceBernstein
Limited, 50 Berkeley Street, London W1J 8HA, una società registrata in Inghilterra con numero di iscrizione 2551144. AllianceBernstein Limited è autorizzata e regolamentata nel Regno Unito dalla Financial Conduct Authority (FCA, con numero di riferimento 147956). IC2020672
Mia cara metropoli
La classifica delle grandi città del mondo con il costo della vita più alto
di Sara Mortarini
L’inflazione è stata tra i grandi temi del 2022, spinta su livelli record da un mix di fattori: crisi energetica, conflitto russo-ucraino, restrizioni
anti-Covid che hanno influito sulle catene di approvvigionamento, giusto per fare una panoramica veloce. In un simile contesto, non stupisce che anche la vita nelle grandi città di tutto il mondo sia
diventata decisamente molto più cara. A certificarlo è il Worldwide Cost of Living messo a punto dalla rivista Economist, che prende in esame la variazione dei prezzi di oltre 200 prodotti in 170 città.
Una dimora da top model
Alessandra Ambrosio (nella foto), ex modella di Victoria’s Secret, ha venduto la sua casa di Manhattan per 2,75 milioni di dollari. Lo riporta il sito web specializzato Mansion Global. L’appartamento su due piani, situato sulla 38esima strada nel quartiere di Murray Hill, a New York, era sul mercato da giugno e la richiesta iniziale era di 2,99 milioni di dollari. L’immobile ha una superficie di circa 150 metri quadri (oltre a 65 metri quadri di spazio esterno privato) e vanta soffitti a doppia altezza e ampie vetrate che gli donano una particolare luminosità.
72 | BUSINESS LIFE BLUERATING n gennaio 2023
IN BREVE DAL MONDO
NEW YORK 2 100 / 100 SINGAPORE 1 99 / 100 TEL AVIV 3
100 / 100
Ebbene, dall’indagine emerge che lo scorso anno i prezzi sono saliti in media dell’8,1% rispetto al 2021, l’aumento più rapido degli ultimi 20 anni. Rispetto all’anno scorso Tel Aviv ha perso il primato di città più
cara al mondo, retrocedendo al terzo posto dietro New York e Singapore, dove a far lievitare i prezzi è stata la combinazione di due fattori: redditi alti e un tasso di cambio più forte, scrive l’Economist. Dall’indagine
infine risulta che le città meno costose al mondo sono Tunisi, Teheran, Tripoli e Damasco. Ecco di seguito le prime posizioni della classifica. @bluerating_com
IN BREVE DAL MONDO
Uno sprint elettrico
Si chiama Tipo Folgore (nella foto) la nuova supercar che riporta Maserati nel mondo delle competizioni all’insegna della mobilità elettrica. La monoposto partecipa alla nona stagione del campionato di Formula E al via il 14 gennaio a Città del Messico. Già il nome la dice lunga: “Tipo” è un tributo alla Tipo 26, prima auto della Maserati e Folgore in riferimento alla nuova identità elettrica del Tridente che affianca a ogni modello prodotto una variante al 100% a batterie. La Maserati Tipo Folgore ha un particolare design a delta ed è più piccola rispetto alle Formula E.
BUSINESS LIFE | 73 BLUERATING n gennaio 2023
98 / 100 HONG KONG 4 98 / 100 LOS ANGELES 5 94 / 100 ZURIGO 6
Dopo la fiammata dell’inflazione, Tel Aviv è scesa in terza posizione, superata da Singapore e New York Zurigo è la prima in Europa e si piazza al sesto posto
Ebbene, dall’indagine emerge che lo scorso anno i prezzi sono saliti in media dell’8,1% rispetto al 2021, l’aumento più rapido degli ultimi 20 anni. Rispetto all’anno scorso Tel Aviv ha perso il primato di città più
cara al mondo, retrocedendo al terzo posto dietro New York e Singapore, dove a far lievitare i prezzi è stata la combinazione di due fattori: redditi alti e un tasso di cambio più forte, scrive l’Economist. Dall’indagine
infine risulta che le città meno costose al mondo sono Tunisi, Teheran, Tripoli e Damasco. Ecco di seguito le prime posizioni della classifica. @bluerating_com
IN BREVE DAL MONDO
Uno sprint elettrico
Si chiama Tipo Folgore (nella foto) la nuova supercar che riporta Maserati nel mondo delle competizioni all’insegna della mobilità elettrica. La monoposto partecipa alla nona stagione del campionato di Formula E al via il 14 gennaio a Città del Messico. Già il nome la dice lunga: “Tipo” è un tributo alla Tipo 26, prima auto della Maserati e Folgore in riferimento alla nuova identità elettrica del Tridente che affianca a ogni modello prodotto una variante al 100% a batterie. La Maserati Tipo Folgore ha un particolare design a delta ed è più piccola rispetto alle Formula E.
BUSINESS LIFE | 73 BLUERATING n gennaio 2023
98 / 100 HONG KONG 4 98 / 100 LOS ANGELES 5 94 / 100 ZURIGO 6
Dopo la fiammata dell’inflazione, Tel Aviv è scesa in terza posizione, superata da Singapore e New York Zurigo è la prima in Europa e si piazza al sesto posto
GESTORI del MESE
Mary-Therese Barton - Pictet Asset Management
Andrea Ponti - Kairos Partners Sgr
Fabrizio Viola - Generali Investments Partners
Il bond è protagonista
La view di Fabrizio Viola, Fixed Income portfolio manager di Generali IP
di Edoardo Blosi
In un contesto di mercato che ancora presenta forti incertezze, la definizione dell’asset allocation richiede forte prudenza e, dopo un 2022 critico per il reddito fisso, l’investimento obbligazionario torna protagonista: con Fabrizio Viola, Fixed Income portfolio manager di Generali Investments Partners, approfondiamo le prospettive del segmento corporate bond dove il credito Investment Grade pare una scelta obbligata, grazie al migliore rapporto rischio-rendimento.
Il 2022 ha visto forti correzioni nel reddito fisso che, nel 2023, potrebbe invece tornare a essere l’asset class cui guardare: quali sono le prospettive del segmento corporate bond? Guardando i livelli di entrata, a oggi il credito investment grade pare essere una scelta obbligata tra le diverse parti del mercato obbligazionario. I rischi macro da scontare nelle valutazioni e nei fondamentali societari sono ormai noti e non stanno emergendone di nuovi, ma molto dipenderà dalla severità della recessione. Gli elementi tecnici che riguardano la domanda e offerta di carta fanno inoltre intuire che ci sarà un grosso flusso verso i titoli ad alto rating da parte di fondi pensione ed assicurazioni. Noi continuiamo
a prediligere i finanziari bancari, in quanto il boost ai profitti netti fornito dai più alti tassi coprirà i maggiori costi e un eventuale peggioramento della asset quality. Restando nei finanziari, preferiamo i titoli senior ma possiamo spingerci fino al livello di subordinazione T2 dove molte emissioni stanno scontando nei prezzi una estensione della scadenza oltre la prima data utile di richiamo e risultano quindi molto convenienti.
Come si muoveranno i tassi di default nei prossimi mesi, all’evolversi della congiuntura?
I tassi di default delle società aventi oggi un rating investment grade resteranno prossimi allo zero. Questi emittenti soffriranno piuttosto una migrazione di rating che in alcuni casi li farà scivolare in territorio high yield. In caso di recessione blanda ma prolungata, oppure di recessione più violenta, potremmo assistere a un aumento marginale dei tassi di default di alcuni emittenti a basso-bassissimo merito di credito, quindi in pieno territorio high yield, alcuni dei quali, però, stanno già ampiamente scontando nelle loro valutazioni tali scenari e risultano facilmente identificabili ed evitabili.
Come orientarsi tra segmento investment grade e high yield?
La nostra preferenza resta per il mondo investment grade, che grazie
a un migliore rapporto rischiorendimento dovrebbe consentire di generare rendimenti positivi nel 2023. Stante la ancora alta volatilità sui tassi, prediligiamo le parti brevi delle curve, attendendo un momento migliore nel corso dell’anno per allungare la duration. Un altro fattore determinante per il 2023 sarà la selezione attiva degli emittenti e a tal fine un filtro qualitativo verso emittenti ad alto rating di sostenibilità (Sri-Esg) risulterà vincente, anche perché i flussi si orienteranno sempre più in quella direzione.
A livello di posizionamento geografico, come inquadrare il credito corporate Usa ed europeo?
Negli Stati Uniti dovremmo essere prossimi alla fine del ciclo di rialzi dei tassi, mentre in Eurozona c’è da scontare un ritardo nella politica monetaria ma anche una situazione economica più fragile. Un portafoglio obbligazionario globale dovrebbe certamente approfittare della finestra di entrata creatasi nel 2022 per aumentare l’allocazione agli emittenti Investment Grade US, che beneficiano di fondamentali solidi e bilanci resilienti anche in caso di recessione tecnica. Una differenza di rilievo fra i due mercati geografici è l’opinione verso le parti medio-lunghe della curva, con il credito US già ben posizionato per
76 | GESTORE MESE BLUERATING n gennaio 2023
un eventuale punto di ingresso, mentre in Europa si raccomanda una maggiore cautela verso le duration lunghe.
Generali Investments Partners ha una consolidata e forte expertise nel reddito fisso: come state orientando i vostri comparti nel segmento corporate bond?
I prodotti di credito che gestiamo stanno completando il processo verso la sostenibilità ambientale e sociale, attraverso delle strategie di investimento in linea con l’articolo 8 Sfdr e in alcuni casi ottenendo il label francese Sri. In particolare, GIS SRI Euro Short Term Corporate Bond adotta un approccio di selezione che integra criteri Esg ed è conforme ai filtri etici di Generali Investments Partners, offrendo un punto di entrata funzionale all’outlook 2023 che si delinea per i mercati del credito. È infatti interessante notare come a fine anno la curva del credito investment grade abbia compiuto un processo di inversione, con la parte 1-3 anni che rende quasi come la parte lunga. Il comparto citato consente di cogliere il premio al rischio insito nelle parti brevi (duration 1,5-2 anni in media), focalizzarsi su un merito di credito medio-alto nonché di essere protetto da livelli di breakeven storicamente tra i più elevati di sempre.
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GESTORE MESE | 77 BLUERATING n gennaio 2023
Guardando i livelli di entrata, il credito investment grade pare una scelta obbligata
Fabrizio Viola / Fixed Income portfolio manager di Generali Investments Partners
L’appeal del reddito fisso
di Andrea Barzaghi
BLUERATING ha intervistato Andrea Ponti, senior portfolio manager Fixed Income di Kairos Partners Sgr e gestore del fondo KIS Bond Plus insieme a Rocco Bove, head of Fixed Income della sgr.
Qual è l’outlook del mercato obbligazionario nel 2023? Dopo un 2022 molto difficile, per il nuovo anno si intravedono opportunità attrattive per gli investimenti obbligazionari, che andranno però colte con pazienza, selettività e disciplina. Per la prima volta dopo tanti anni, il payoff degli investimenti obbligazionari torna a essere simmetrico e sicuramente meritevole di essere inserito in maniera importante in un asset allocation strategica.
Pensate che l’inflazione abbia raggiunto un picco?
Il picco dell’inflazione sembra essere stato raggiunto sia negli Stati Uniti che in Europa. Si tratta però di due geografie esposte a variabili molto diverse perché in Europa il caro energia pesa in modo più che proporzionale e incisivo rispetto agli Stati Uniti, dove l’andamento dell’inflazione è molto più legato alla dinamica interna del mercato del lavoro. Verosimilmente siamo un po’ più vicini alla fine della stretta da parte della Federal Reserve, visti
i numerosi e massicci rialzi dei tassi effettuati, mentre in Europa ci aspettano ancora diversi mesi di rialzi dei tassi di interesse.
Come si è preparato il fondo KIS Bond Plus ad affrontare il 2023? Dopo un 2022 gestito con molta cautela, nell’ultimo trimestre dell’anno il fondo ha cominciato ad adottare un approccio più costruttivo, inserendo due componenti che sono estremamente interessanti anche in una logica rischio/rendimento: investment grade corporate e financial senior investment grade. Al momento sono questi i segmenti che favoriamo, mentre continuiamo a sottopesare la parte high yield e quella legata alle convertibili e al credito strutturato.
Perché avete queste preferenze?
L’investment grade e il corporate financial senior sono le componenti che hanno prezzato molto il movimento dei tassi. Sono dunque più attrezzate per i primi mesi del 2023, quando probabilmente fronteggeremo una recessione, ancora da capire se sarà più o meno profonda. Sono le asset class che hanno un profilo rischio rendimento più favorevole di altre potenzialmente più esposte a un rallentamento del ciclo economico, come la componente high yield, convertibile o credito strutturata.
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78 | GESTORE MESE BLUERATING n gennaio 2023
Ponti (Kairos): “Dopo un 2022 difficile, ci sono opportunità nell’obbligazionario”
Attualmente siamo costruttivi sul segmento investment grade e sui corporate financial senior
Andrea Ponti
senior portfolio manager Fixed Income di Kairos Partners Sgr e gestore del fondo KIS Bond Plus
BRAND FOR COMMUNITY MAGAZINE / EXPERIENCES / EVENTS / WEB / NEWSLETTER / SOCIAL BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.
Sostenibilità ad alti livelli
di Edoardo Blosi
Le questioni sociali (come la sanità, l’istruzione, l’indipendenza giudiziaria o la corruzione) sono fondamentali per lo sviluppo strutturale a lungo termine dei mercati emergenti. È questa la view di Mary-Therese Barton, head of Emerging Markets Debt di Pictet Asset Management, che di seguito illustra più nel dettaglio il suo pensiero.
Tema importante “L’engagement, il coinvolgimento diretto attraverso il dialogo delle società o istituzioni in cui si investe, è un tema sempre più importante per gli investitori nei mercati emergenti. Una fetta sempre più ampia riconosce che le questioni ambientali, sociali e di governance (Esg) sono sostanziali per lo sviluppo a lungo termine dei mercati emergenti. Tuttavia, l’engagement è particolarmente impegnativo quando si parla di nazioni sovrane perché è difficile capire come esercitare pressione in modo efficace. A differenza delle asset class in cui gli azionisti possono avvalersi del loro diritto di voto per dialogare e spronare il management aziendale, quando si investe in obbligazioni sovrane questo non è possibile. L’attività di engagement con gli emittenti sovrani, inoltre, potrebbe essere
erroneamente interpretata come attività di lobbying per interferire nelle scelte politiche dei governi. Nonostante queste difficoltà, si cerca attivamente di collaborare con gli emittenti sovrani, di solito tramite i loro responsabili della gestione del debito o il Ministero del Tesoro. Per aumentare e amplificare il grado di influenza, talvolta si esercita l’attività di engagement insieme ad altri investitori. Per esempio, il team di Pictet AM ha aderito all’Emerging Market Investor Alliance (Emia), per realizzare assieme ad altri investitori istituzionali iniziative congiunte e condividere proposte di collaborazione. Inoltre, Pictet Asset Management porta avanti un’attività di engagement con la Colombia, a cui ha offerto una guida per l’emissione di obbligazioni Esg. Quando si incontrano i rappresentanti dei Ministeri della Finanza o del Lavoro, vengono messi sul tavolo questi temi, dimostrando di essere focalizzati su risultati positivi a lungo termine. Inoltre, nonostante l’attuale contesto di mercato volatile e le emissioni sovrane ai minimi storici, si è assistito a una solida attività nel comparto delle obbligazioni Esg, in particolare per i green bond. Ciò rappresenta un cambiamento strutturale nel modo in cui i governi dei paesi emergenti si approcciano al mercato”.
Mary-Therese Barton head of Emerging Markets Debt di Pictet Asset Management
80 | GESTORE MESE BLUERATING n gennaio 2023
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Così Pictet AM promuove la responsabilità sociale tra i governi nei paesi emergenti
Collaboriamo con altri investitori istituzionali nelle pratiche di engagement
POLITICAMENTE CONSULENTE
Stefano Benigni, sui propri profili social, affianca al racconto del lavoro da consulente quello di deputato della Camera. Oltre a far parte della rete Consultinvest, infatti, Benigni ha intrapreso anche una carriera politica.
FINANZA IN 3 MINUTI
Il canale YouTube di Giuseppe Larocca parla di finanza personale. Tramite i suoi video, con la rubrica “Finanza personale in 3 minuti”, il consulente finanziario dona diversi suggerimenti ai propri follower.
L’ADVISORY È DONNA
Chi l’ha detto che la finanza è solo per uomini? Sicuramente non Ginevra Zucconi, consulente finanziaria per Bnl Bnp Paribas. Su Instagram risponde a dubbi, paure e aspettative, con pillole di educazione finanziaria.
VETRINA DI SQUADRA
Il profilo LinkedIn di Vincenzo Borchia, consulente finanziario di FinecoBank, è una vetrina del team che dirige. Nei suoi post, infatti, presenta le new entry e le attività della squadra, descrivendo gli obiettivi raggiunti.
82 | SOCIAL WEB BLUERATING n gennaio 2023
Questa è una comunicazione di marketing con finalità promozionali. Si prega di consultare il Prospetto e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KIID) prima di prendere una decisione finale di investimento, disponibili in lingua italiana sul sito www.kairospartners.com nonché presso la sede legale di Kairos Partners SGR S.p.A. (“Kairos”) e i soggetti collocatori, anche in forma cartacea. Una sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in lingua italiana e inglese al link https://www.kairospartners.com/sintesi-dei-dirittidegli-investitori-it-en/. I rendimenti sono rappresentati al netto delle spese a carico del Fondo e al lordo degli oneri fiscali. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. L’investimento riguarda l’acquisizione di azioni del Fondo e non di una determinata attività sottostante che resta di proprietà del Fondo medesimo e implica una componente di rischio, di conseguenza il capitale investito in origine potrebbe non essere recuperato in tutto o in parte. Le oscillazioni dei tassi di cambio possono influenzare il valore dell’investimento e i costi laddove espressi in una valuta diversa da quella di riferimento dell’investitore. Informazioni sulle specificità del Fondo e sugli aspetti generali in tema sostenibilità (ESG) ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088, sono disponibili al link www.kairospartners.com/esg/. In caso di commercializzazione del Fondo in paesi diversi da quello di origine, Kairos ha il diritto di porre fine agli accordi per la commercializzazione in base al processo di ritiro della notifica previsto dalla Direttiva 2009/65/CE. Le informazioni e le opinioni qui riportate non costituiscono un’offerta al pubblico, né una raccomandazione personalizzata, non hanno natura contrattuale, non sono redatte ai sensi di una disposizione legislativa, non sono sufficienti per prendere una decisione di investimento e non sono dirette a persone residenti negli Stati Uniti o ad altri soggetti residenti in Paesi dove il Fondo non è autorizzato alla commercializzazione. Le informazioni e i dati sono ritenuti corretti, completi e accurati. Tuttavia, Kairos non rilascia alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, sull’accuratezza, completezza o correttezza dei dati e delle informazioni e, laddove questi siano stati elaborati o derivino da terzi, non si assume alcuna responsabilità per l’accuratezza, completezza, correttezza o adeguatezza di tali dati e informazioni, sebbene utilizzi fonti che ritiene affidabili. I dati, le informazioni e le opinioni, se non altrimenti indicato, sono da intendersi aggiornati alla data di redazione, e possono essere soggetti a variazione senza preavviso né successiva comunicazione. Eventuali citazioni, riassunti o riproduzioni di informazioni, dati e opinioni qui fornite da Kairos non devono alterarne il significato originario, non possono essere utilizzati per fini commerciali e devono citare la fonte (Kairos Partners SGR S.p.A.) e il sito web www.kairospartners.com. La citazione, riproduzione e comunque l’utilizzo di dati e informazioni di fonti terze deve avvenire, se consentito, nel pieno rispetto dei diritti dei relativi titolari. (*) Dati dal 30/12/2016 al 30/12/2021, Classe P-EUR. (**) Dati dal 30/12/2011 al 30/12/2021, Classe P-EUR. © 2021 Morningstar, Inc. Tutti i diritti riservati. Le informazioni (1) sono di proprietà di Morningstar e/o dei suoi fornitori di contenuti; (2) non possono essere copiate o distribuite; e (3) non si garantisce che siano accurate, complete o tempestive. Né Morningstar né i suoi fornitori di contenuti sono responsabili di eventuali danni o perdite derivanti dall’uso di queste informazioni.
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