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FENOMENO DEL MESE

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RECENSIONI

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FENOMENO DEL MESE

DI WALTER FERRERI*

L’OPPOSIZIONE DI URANO

UNA BUONA OCCASIONE PER OSSERVARE IL GIGANTE GHIACCIATO, MENTRE MANCHEREMO UNA BELLA ECLISSE DI LUNA

Prima di occuparci dell’opposizione di Urano, è doveroso ricordare un fenomeno più rilevante, l’eclisse di Luna dell’8 novembre, che però è del tutto invisibile dall’Italia. È un’eclisse totale, con una magnitudine di 1,36, cioè con la

Luna che si immerge profondamente nell’ombra terrestre. Ma i tempi di questo evento sono sfavorevoli per il nostro Paese: inizia alle 9.02 e termina alle 14.56, ma la Luna sorge in Italia alle 16.46, quando è già uscita dall’ombra.

Questa eclisse ha la massima visibilità nella parte del mondo diametralmente opposta all’Italia: il continente privilegiato all’osservazione è l’Oceania. In più, alle 13.33 la Luna passa 0,1 gradi a sud di Urano; per molte località, si ha anche l’occultazione del pianeta.

Ma anche questa congiunzione (nel suo momento più ravvicinato) non è visibile dall’Italia. Dedichiamoci quindi al grande pianeta ghiacciato, che negli stessi giorni è in opposizione al Sole, e quindi visibile nelle migliori condizioni.

APPUNTAMENTO NELL’ARIETE

Urano orbita a circa 19 Unità Astronomiche dal Sole, una distanza tale che una differenza di qualche mese dalla data dell’opposizione per un osservatore situato sulla Terra non cambia granché le cose. Il prossimo mese mostrerà un diametro di 3,7” contro i 3,8” del giorno dell’opposizione, e la sua luminosità continuerà a essere di magnitudine 5,7. Ma in questo mese il pianeta sorge al tramontare del Sole e raggiunge il punto più alto sull’orizzonte verso la mezzanotte locale, rendendo più agevole la sua osservazione. Nell’opposizione di quest’anno (il giorno esatto è il 9 novembre), Urano viene a trovarsi a 2796 milioni di km dalla Terra, alle coordinate AR 2h58m e Declinazione +16°32’, che lo proiettano nella costellazione dell’Ariete. A ovest di Urano possiamo osservare Giove (nei Pesci) e Marte a est (nel Toro), a una distanza per entrambi di circa tre ore in Ascensione Retta. In tabella sono riportati alcuni dati di questa opposizione. L’enorme distanza del pianeta fa sì che l’angolo di fase, cioè la distanza angolare che per un osservatore su Urano separa la Terra dal Sole, sia sempre molto piccolo. Al massimo si approssima ai 3°. Grazie alla sua magnitudine, in condizioni ottimali si può scorgere Urano anche a occhio nudo. Va ricordato che, tramite osservazioni senza strumenti, Urano venne registrato inconsapevolmente come stella più di una decina di volte prima della sua scoperta ufficiale. Un comune binocolo come un 8x30 lo mostra bene, anche da siti con inquinamento luminoso. Con questo strumento, il diametro ridotto non consente, in assenza di una mappa di riscontro, di distinguerlo da una stella, anche se questo riconoscimento sarebbe in teoria possibile, notando la sua minore scintillazione rispetto a stelle di luminosità simile.

» Sopra: Urano tra le stelle dell’Ariete il giorno dell’opposizione (Stellarium).

A destra: Urano con alcuni suoi satelliti e gli anelli, ripreso dal telescopio spaziale Hubble.

Inquadra il QR per un podcast di Salvatore Albano sulle pre-scoperte di Urano.

FENOMENO DEL MESE

Un buon binocolo evidenzia anche la tonalità di colore di Urano: giallo-verdastra secondo alcuni e blu-verdastra secondo altri. Il moto molto lento del pianeta ne facilita il riconoscimento nelle mappe stellari; per dare un’idea di questa lentezza, basti pensare che l’opposizione passata, nel 2021, si è verificata il 5 novembre, con un anticipo di soli 4 giorni rispetto a quella attuale. Per distinguere il disco del pianeta, è indispensabile disporre di un ingrandimento telescopico. A 100x lo vediamo come un minutissimo dischetto, con un diametro cinque volte minore di quello lunare visto a occhio nudo, se il seeing non è sfavorevole e l’immagine è nitida. Ma per apprezzarlo in modo evidente, occorrono almeno 150x.

VEDERE I DETTAGLI

Riuscire a vedere Urano è già una soddisfazione, ma con un telescopio adeguato si può tentare anche di cogliere eventuali dettagli sul disco. Vediamo se e come è possibile. Come hanno evidenziato le immagini inviate dalla sonda Voyager 2, che ha raggiunto Urano nel gennaio 1986, il pianeta non presenta dettagli vistosi, e il telescopio spaziale Hubble lo ha confermato negli anni successivi; pertanto, molti dettagli riportati da osservatori del passato si sono rivelati inesistenti. Non era questo il caso di Stephen J. O’Meara, che aveva osservato Urano il 15 settembre 1981 con il rifrattore da 23 cm dell’Harvard College Observatory. Con l’aiuto di un filtro blu, O’Meara aveva individuato una grande nube, in base alla quale aveva stabilito un periodo di rotazione del pianeta di 16,4 ore. Il Voyager 2 ha determinato poi un periodo di rotazione di 17,23 ore, di poco superiore! Questo dimostra che qualche debole segno possa essere percepito quando le condizioni sono particolarmente buone, con uno strumento da almeno 20 o 25 cm di apertura.

Data AR

1 novembre 2h 59m 9 novembre 2h 58m 18 novembre 2h 57m 27 novembre 2h 55m 6 dicembre 2h 54m 15 dicembre 2h 53m 24 dicembre 2h 52m 31 dicembre 2h 51m

OPPOSIZIONE DI URANO Dec.

+16°37’ +16°32’ +16°26’ +16°20’ +16°14’ +16°09’ +16°05’ +16°02’

Distanza da Terra

2797 milioni km 2796 milioni km 2797 milioni km 2803 milioni km 2812 milioni km 2825 milioni km 2840 milioni km 2854 milioni km

*WALTER FERRERI SI È OCCUPATO DI RICERCA SCIENTIFICA, DI TELESCOPI E DI ASTROFOTOGRAFIA PRESSO L’OSSERVATORIO ASTROFISICO DI TORINO. NEL 1977 HA FONDATO LA RIVISTA ORIONE.

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