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La lotteria del pallone Gianfrancesco Turano
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LA LOTTERIA DEL PALLONE
DI GIANFRANCESCO TURANO
ancano solo pochi giorni all’inizio della M lotteria più amata dagli italiani. È il campionato di serie A, presentato di volta in volta come sport, entertainment business, comitato d’affari che garantisce relazioni e immunità. Ma è la prospettiva del colpo fortunato a tenere insieme tutto. Urbano Cairo, per esempio, editore del Corriere della Sera, ha incassato 41 milioni di euro dalla Juventus per il Bremer (50 milioni con i bonus). Con la cessione del difensore brasiliano il proprietario del Torino si è rifatto quasi in toto dei 70 milioni sborsati per chiudere il contenzioso sulla sede di via Solferino con
Blackstone e può finalmente dimenticare di avere rifiutato 75 milioni di euro dal Milan per Andrea Belotti cinque anni fa, quando il “Gallo” segnava a raffica. Altro vincitore del 2022 è Rocco Commisso, numero due fra i presidenti più ricchi del campionato con 6,1 miliardi di patrimonio, uno in meno di Silvio Berlusconi. Il patron italoamericano della
Fiorentina riqualificherà il Franchi nel quartiere Campo di
Marte con un investimento di 150 milioni di euro entro la stagione 2026-2027. Circa due terzi di questa cifra, per l’esattezza 95 milioni, arriveranno dal fondo complementare al
Pnrr, circostanza che ha suscitato le critiche di un tifoso viola certificato come l’economista Lorenzo Bini Smaghi.
Fra i premiati c’è anche il tempestoso Aurelio De Laurentiis, multiproprietario del Napoli e del Bari appena risalito in serie B dopo il fallimento del 2018. Per evitare contenziosi giudiziari con il produttore cinematografico, il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha deliberato di prorogare dal 2024-2025 al 2028-2029 la cessione immediata per chi possiede più club nelle serie professionistiche come ha dovuto fare a dicembre 2021 Claudio Lotito vendendo la Salernitana a Danilo Iervolino (editore de L’Espresso, ndr).
Il flirt con la sorte sembra essere la vera anima di un sistema che, sul piano della solidità ordinaria, non esce da tre decenni di crisi strutturale. Per dovere di cronaca e quasi stancamente, a ogni debutto di stagione si riportano dati in peggioramento. Secondo il report Figc di metà luglio l’indebitamento complessivo è arrivato a 5,4 miliardi con una perdita aggregata di 1,3 miliardi.
La freccia in basso non riguarda solo l’esercizio precedente ma, in modo ancora più spettacolare, il confronto con gli altri quattro tornei continentali di prima fascia. Nella stagione 2019-2020 investita dalla pandemia, la serie A è quarta su cinque per ricavi totali davanti soltanto alla Ligue 1 francese con 2 miliardi di euro di fatturato, lontano dai 3,1 della Liga spagnola, dai 3,2 della Bundesliga tedesca, e lontanissimo dai 5,1 miliardi della Premier inglese. Siamo invece quinti su cinque nel tasso di riempimento degli stadi con il 61 per cento, a distanza dalla Francia (74 per cento), della Spagna (75 per cento), della Germania (88 per cento) e degli inventori del football che,
Gianfrancesco Turano Giornalista
Un’azione della partita amichevole Juventus-Chivas giocata a Las Vegas
LO STADIO DI FIRENZE tatura della tv a pagamento, primo finanziatore del calcio, non sempre si concilia con la folla in gradinata. Il derby di Milano sabato 3 CON I SOLDI DEL PNRR, DEROGHE settembre alle 18 farà comunque il sold-out, ma molti match fra A e B sono programmati AD PERSONAM, EXPLOIT in infrasettimanali del primo pomeriggio. Il calendario sarà ancora più caotico in un DI MERCATO. IL CALCIO IN DEFICIT campionato che parte prima di Ferragosto in nome del Mondiale del Qatar, primo inCONTA SUI COLPI DI FORTUNA vernale della storia e secondo consecutivo senza gli azzurri. Anche se comanda chi paga, cioè le tv, gli introiti dalle piattaforme nonostante il caro prezzi spesso denunciato dalle associa- stentano a decollare e il confronto con i grandi tornei d’Euzioni di tifosi, si avvicinano al tutto esaurito permanente con ropa è mortificante. La Premiership potrà contare per il il 97 per cento. Che il calcio sia la prima religione del Regno triennio 2022-2025 su complessivi 12,4 miliardi di euro, olUnito è confermato dal record di presenze in ambito Uefa tre 4 miliardi all’anno. Più della metà del totale (6,3 miliardi conquistato da Inghilterra-Germania del 31 luglio scorso. nel triennio) arriva dai diritti internazionali, che superano Per la finale dell’Europeo Women si sono contati sugli spalti per la prima volta il mercato interno. Il contratto 2021-2024 di Wembley oltre 81 mila spettatori mentre ancora in Italia porta alla serie A ogni anno 1,1 miliardi di euro. Di questi, molti club di prima divisione nicchiano rispetto all’obbligo solo 200 milioni di euro arrivano dalle pay-tv estere. di organizzare una squadra femminile sebbene da questo lu- La continua fame di denaro crea discordie e un dialogo difglio la Figc abbia inquadrato il calcio femminile nello sport ficile tra la Federcalcio, affiliata al Coni, e la Lega, l’assemblea professionistico. dei presidenti. I due principali organi di governo sono finiti in
Nella lotteria del calcio nazionale gli stadi perdono quasi tribunale per l’indice di liquidità, il parametro che la Federasempre. Gli impianti italiani hanno un’età media di 62 anni e zione vorrebbe introdurre per tenere in equilibrio attività e pochissime squadre giocano in strutture di proprietà ( Juven- passività correnti su un parametro dello 0,5 per cento. La Letus, Udinese, Atalanta, Sassuolo). Ma è anche vero che la dit- ga di A si è opposta alla Figc che, dopo avere perso di fron-
te al tribunale sportivo, ha fatto ricorso al Tar del Lazio.
Fra le poche buone notizie spicca l’ultimo anno di lotteria vincente per i procuratori. Dal giugno 2023 entreranno in vigore le nuove norme Fifa che fissano un tetto massimo alle commissioni per i passaggi di mercato, oltre a un albo internazionale degli agenti basato anche su criteri di comportamento professionale. Era ora. Nel 2021 sei club di A hanno versato agli agenti un totale di 111,7 milioni di euro in una classifica guidata dalla Juventus con 28,9 milioni, dall’Inter con 27,5 milioni e dalla Roma, che in seguito ha introdotto unilateralmente un tetto del 10 per cento, con 26 milioni di euro. Almeno in questo caso l’Italia non vanta primati negativi. Il recente passaggio del centravanti norvegese Erling Haaland dal Borussia Dortmund è costato 60 milioni di rescissione più 40 milioni di commissioni pagati dal Manchester city agli eredi di Mino Raiola, scomparso il 30 aprile. La morte del superprocuratore di origine campane forse segna la fine del sistema delle commissioni che nel 2019 hanno raggiunto la cifra globale di 7 miliardi di euro, pari alla somma dei ricavi delle prime quattordici società calcistiche del ranking mondiale.
L’aspetto sportivo della lotteria si preannuncia interessante. Il Milan campione ha trovato un nuovo assetto azionario con l’arrivo del fondo RedBird di Gerry Cardinale ma non ha cambiato la sua politica in campo: giovani promettenti e usato sicuro. Anche il management è stato confermato dal presidente Paolo Scaroni al direttore tecnico Paolo
Maldini. La Juventus vuole tornare alla dittatura dei nove campionati vinti in fila e ha ricomprato Paul Pogba, peraltro già rotto. Ottimo calciomercato per l’As Roma di José Mourinho che il proprietario Usa Dan Friedkin ha tolto dal listino di Borsa dopo un’avventura finanziaria non proprio brillante iniziata nel 2000 ai tempi di Franco Sensi e ormai ampiamente ripudiata in gran parte del continente dopo l’ubriacatura a cavallo del cambio di millennio. Oltre alla normale alea del risultato è possibile che il demonio della contabilità turbi lo svolgimento del torneo. L’Inter che si è riIl presidente della Federazione Calcio Gabriele Gravina. Sotto: Rocco Commisso, patron presa Romelu Lukaku dal Chelsea, sia pure della Fiorentina (a sinistra) e il presidente del Milan Paolo Scaroni in prestito, non è del tutto tranquilla. L’azionista di riferimento Suning, che ha dato il capitale nerazzurro in pegno al fondo Oaktree, non ha ricevuto buone notizie da Pechino. Il governo cinese ha annunciato che non intende salvare Evergrande, colosso immobiliare sull’orlo del fallimento che deve 2,6 miliardi di euro al gruppo Suning. Altra gatta da pelare è quella di DigitalBits. Il main sponsor del club milanese è stato cancellato dalle maglie per ritardi nel pagamento di un quadriennale da 85 milioni di euro, che peraltro prevedeva una microrata da 5 milioni per il primo anno e 26-28 milioni dal secondo al quarto anno. Eppure, nonostante gli inciampi momentanei di questo o quel club, la corsa degli investitori alla lotteria del calcio italiano continua. A oggi quindici squadre italiane nelle prime due serie sono controllate da entità finanziarie estere fra le quali dodici fondi Usa. Altre società hanno trattative in corso. Il 13 agosto parte anche la serie B che, quest’anno, è in effetti un’A2 visto il parco delle partecipanti (Cagliari, Genoa, Venezia, Bari, Palermo, Parma). E proprio nella “serie cadetta”, come veniva chiamata nel linguaggio sportivo di un tempo, c’è il patrimonio più formidabile. Sono i 41,8 miliardi di dollari dei fratelli sino-indonesiani Michael e Budi Artono, rispettivamente numero 64 e 69 nella lista dei miliardari di Forbes nel 2022. I proprietari del Como stanno investendo a piene mani con l’obiettivo della serie A. L’uomo copertina dei lariani è il neoacquisto Francesc Fàbregas Soler detto Cesc, 35 anni e 110 partite con la nazionale spagnola. Il centrocampista catalano ha vinto due Europei, un Mondiale e una dozzina di competizioni di club soprattutto con l’Arsenal. I fratelli Artono gli hanno affidato la regia in campo del club lombardo controllato dalla londinese Sent entertainment. Fàbregas è anche diventato azionista del Como, con una formula di ingaggio piuttosto innovativa. Per l’amministrazione è stato scelto Dennis Wise, ex star del Chelsea. Per il calcio italiano, a furia di lotterie e programmazione scadente, il rischio è diventare colonia. Q © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Getty Images (3)