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ECONOMIA SUCCESSI D’OLTREOCEANO

La bocca della verità Marco Ulpio Traiano

do, ha invece una storia tutta genovese. Nato a Genova il 27 aprile 1850, a 25 anni, Francesco Alfredo Pella Canessa salì su una nave in cerca di avventure imprenditoriali, seguendo i tragitti del padre, Carlo Napoleone. Girò largamente il Centro America e nel 1875 si stabilì in una verdeggiante pianura all’ombra del vulcano San Cristobal, il più alto del Nicaragua. Divenne Francisco Pellas e ottenne dall’allora governo nicaraguense i diritti di navigazione a vapore tra Granada e San Juan del Norte. Già nel 1892 era conosciuto come lo straniero più ricco del Paese con una flotta di 23 navi. Aveva avviato pure una miniera d’oro a Chontales e una fazenda del caffè a San Marcos. Fu allora che si guardò attorno e diede l’avvio alla produzione di zucchero. All’interno della tenuta, fondò una distilleria indipendente, chiamata Compañia Licorera de Nicaragua, che in seguito prenderà il nome di Flor de Caña. Nel 1959, il Rum Slow Aged di Flor de Caña cominciò a essere venduto nei Paesi vicini, dal Costarica al Salvador, dal Guatemala al Venezuela. Da quel momento si sono succedute cinque generazioni di Pellas Canessa, nel frattempo il rum da loro prodotto è diventato popolare in tutto il mondo, tanto che oggi si esporta in oltre 40 Paesi e si è guadagnato 180 premi. Nel libro “Gli italiani in Nicaragua”, scritto congiuntamente da Claudia Belli Montiel, Felipe Mántica Abaunza e Norman Caldera Cardenal si raccontano tante storie di emigrazione delle famiglie Cassinelli, Belli, Menicucci, Fabbri, Lupone, Favilli, Conti, Macor, Mantica, Castigliolo, Salvo e altre, in maggioranza liguri, attratte dal commercio. Si narra del genovese, Francisco Alfredo Pellas che insieme con un gruppo di possidenti di Granada diede vita alla Nicaragua Sugar Stetes Limited. L’ultimo discendente è Don Carlos Pellas Chamorro, classe 1953, grande ufficiale della Repubblica Italiana, nominato da America Economia una delle 50 persone più influenti dell’America Latina.

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