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L’INTERVISTA Attilio Fontana, il Presidente della Regione Lombardia ha risposto ad alcune nostre domande su temi scottanti quali il conflitto in Ucraina e la crisi energetica

ATTILIO FONTANA

«IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA HA RISPOSTO AD ALCUNE NOSTRE DOMANDE SU TEMI SCOTTANTI QUALI IL CONFLITTO IN UCRAINA E LA CRISI ENERGETICA»

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Presidente, siamo di nuovo in un momento storico di grandissima complessità. Gli argomenti sul tavolo sono molti, iniziamo dalle cose positive, e cioè dal fatto che, finalmente, possiamo forse dire di essere usciti dal tunnel Covid. Preferisco essere prudente e affermare che siamo usciti dalla fase di emergenza. Purtroppo il virus continua a circolare, ma grazie alla massiccia campagna vaccinale portata avanti da Regione Lombardia e soprattutto grazie ai nostri cittadini che vi hanno aderito in percentuali che superano il 90 per cento, possiamo guardare al futuro con più serenità. Siamo entrati in una fase di convivenza con il covid. Con un po’ di buon senso e osservando quelle minime regole di sicurezza, come l’utilizzo di mascherina al chiuso, in luoghi affollati, sono sicuro che riusciremo a riappropriarci della nostra libertà.

La Lombardia è stata senza dubbio la regione che ha pagato il prezzo più alto, parlando di rapporto tra impatto umano ed economico della pandemia. Cosa possiamo trarre da questa esperienza, soprattutto a livello di gestione delle emergenze e investimento nella sanità? Da questa esperienza drammatica, che ha colpito la nostra regione, soprattutto nella prima ondata (proprio perché per primo il virus è arrivato sul nostro territorio), abbiamo imparato molte lezioni, noi, tutto il Paese e il mondo intero, devo dire. Sicuramente quella più importante è che la sanità non è un costo, ma un investimento. Come Lombardia ne eravamo già convinti da tempo. Fin dal mio insediamento ho sottolineato al Governo che il numero di medici, infermieri e operatori sanitari erano insufficienti al nostro fabbisogno. Una insensata Finanziaria del 2014 costringeva anche Regioni virtuose, come la Lombardia, di tagliare i costi per le spese del personale, entro il 2020, dell’1,6 per cento, rispetto a quelli del 2004. Per questo non solo non potevamo assumere, nonostante il nostro bilancio lo consentisse, ma nemmeno sostituire il personale che nel frattempo andava in pensione. Ora le cose fortunatamente sono cambiate e con le risorse del Pnrr potremo assumere e soprattutto avere i fondi per realizzare quella medicina territoriale necessaria ad alleggerire la pressione sugli ospedali e ad offrire al cittadino una presa in carico a 360 gradi. E’ rimasto il problema di pochi medici e soprattutto specialisti sul mercato, sempre figlio di programmazioni nazionali sbagliate in termini di fabbisogno, a cui ora si sta cercando di mettendo riparo. Ci vorrà qualche anno, ma la direzione è quella giusta.

In che modo la Regione si sta attivando per sostenere il turismo e le iniziative culturali e ritornare così a una normalità propriamente detta anche vista dall’esterno? Il turismo è uno dei settori che più ha risentito dei cam-

NOME: Attilio Fontana RUOLO: Presidente della Regione Lombardia

biamenti provocati dall’emergenza sanitaria. Sono emerse nuove tendenze, quali il turismo di prossimità, e nuove preferenze, ad esempio, in tema di ricettività, con viaggiatori sempre più attenti al tema della sostenibilità. Il Piano regionale di promozione turistica recentemente approvato raccoglie queste mutate esigenze e individua nuove priorità per il sostegno al turismo, tra cui la riqualificazione dell’offerta turistica attraverso interventi sulle strutture ricettizie, e la promozione della Lombardia sui mercati internazionali con campagne di marketing diffuse. Cito due iniziative: “Ogni giorno è Lombardia”, con 4 milioni di euro per 2022 a favore di operatori pubblici e privati per il sostegno di eventi turistici e culturali; e il bando “All- Attrattività Locale Lombardia” (di prossima apertura) con 3,3 milioni a favore dei Comuni per la riqualificazione di edifici pubblici al fine di accrescere l’attrattività dei territori. Fondamentale è il ruolo dei grandi eventi internazionali (penso al Salone del Mobile o ai prossimi Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026) capaci di attrarre turisti e operatori, promuovere i territori e creare indotto. Infine sul tema delle iniziative culturali, Regione Lombardia prosegue nell’impegno per la valorizzazione delle sue eccellenze artistiche e storiche, senza dimenticare quei luoghi meno conosciuti, ma di non meno valore, che interpretano la straordinaria varietà della cultura lombarda.

Parliamo del conflitto in Ucraina, e del fatto che, comunque vadano le cose, è destinato a ridisegnare l’ordine mondiale che fin qui abbiamo conosciuto. Già al momento gli imprenditori di tutti i settori lamentano una serie di difficoltà che si sono andate ad aggiungere a quelle, diciamo, tradizionali: problemi negli approvvigionamenti, nei prezzi delle materie prime e via dicendo. Quali provvedimenti e iniziative si possono prendere per contrastare in particolar modo l’aumento sconsiderato dei prezzi delle forniture energetiche per le fabbriche e le attività produttive? A medio termine occorre che il Governo nazionale investa risorse su fonti alternative per consentire all’Italia di arrivare ad un’autosufficienza energetica; credo non sia accettabile dipendere da altri Paesi per asset così strategici. Così come si dovrebbe affrontare in sede europea il fenomeno dell’aumento sconsiderato dei prezzi per capire cosa lo abbia determinato. Perché non si deve dimenticare che le sue prime manifestazioni risalgono ben prima dell’inizio della crisi russo-ucraina. Pertanto è fondamentale comprendere se dietro esista una speculazione e la si blocchi. Per quanto attiene al nostro ambito, Regione Lombardia, si è già mossa nella direzione di una riqualificazione del settore idroelettrico attraverso una legge approvata di recente. Così come nei limiti del nostro bilancio stiamo aiutando le piccole e medio-imprese nel sostenere le spese dovute ai rincari.

Un’ultima domanda che esula un po’ da fatti e strategie. In Cina pare sia in atto un nuovo lockdown, voce che da noi è stata

oscurata dalle notizie, anch’esse tragiche, che arrivano dall’Ucraina. Stiamo vivendo una serialità di situazioni problematiche ma certo non semplici da capire, e spesso capita che i mezzi d’informazione non facciano il proprio lavoro con senso dell’etica e della misura, dando eccessivo spazio a sensazionalismi e notizie distorte. Prima il Covid, poi la guerra, anche chi non ha vissuto direttamente queste realtà è ormai stremato da questo bombardamento mediatico di tragedie. Che messaggio si sente di lanciare, da leader della Regione, alle persone più fragili, ai giovani, alle famiglie che risentono di questa situazione? Sicuramente alcuni mezzi di informazione, in particolar modo la Rete, ha giocato un ruolo fondamentale nell’informare i cittadini, ma anche nell’acuire ed esasperarne gli animi, in particolare quelli in con-

Il presidente Fontana durante l’intervista

dizioni di fragilità. Senza dubbio la brama di scoop e sensazionalismo l’ha fatta da padrone, violando le regole base della cronaca e di un’informazione corretta e aderente alla realtà delle cose. Il mio consiglio è quello di verificare sempre ogni fonte e cercare di rimanere informati, senza “nutrirsi” in modo ossessivo di cattive notizie, spesso anche false. Le generazioni che ci hanno preceduto hanno già dimostrato che si può uscire rafforzati anche da eventi drammatici, così come sono state le due Guerre mondiali. Ci vorrà tempo, ma la grinta e determinazione che i lombardi hanno sempre avuto, così come il resto del popolo italiano, consentirà di superare anche queste crisi e a vivere un nuovo Rinascimento. Arianna Mossali

«Il mio consiglio è quello di verificare sempre ogni fonte e cercare di rimanere informati senza “nutrirsi” in modo ossessivo di cattive notizie spesso anche false»

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