POLITICA Andrea Tremaglia: «È un’occasione storica»

TREMAGLIA: «È UN’OCCASIONE STORICA»

Una maggioranza solida in Parlamento, interventi urgenti e riforme ampie da promuovere. «Credo che per il centrodestra sia un’occasione storica», spiega il bergamasco Andrea Tremaglia, neoeletto alla Camera dei deputati per Fratelli d’Italia, di cui fa parte dalla sua fondazione, nel 2012. 35 anni, responsabile provinciale del partito a Bergamo, è stato eletto nel consiglio comunale cittadino nel 2014 e confermato nel 2019.

L’ingresso in Parlamento come riconoscimento di una lunga militanza politica, quindi? No, non lo ritengo un punto di arrivo, ma certo nemmeno di partenza. La considero piuttosto una responsabilità, un impegno. Fratelli d’Italia percentuali impensabili solo qualche anno fa: quali sono i prossimi passi? Sarà fondamentale riorganizzare il partito, cresciuto così in fretta. Abbiamo tanti militanti ma ne cerchiamo di nuovi: per questo farò appello alla società civile, agli amministratori, dando spazio a profili competenti e, naturalmente, compatibili con i valori del partito.

Ecco, quali sono i valori della forza politica che ha appena vinto le elezioni in Italia? Per noi è importante la nostra chiara collocazione nel centrodestra, non abbiamo mai ceduto ad accordi al di fuori di questo perimetro. Fratelli d’Italia rappresenta la destra italiana, ha un’impronta culturale cristiana, pone al centro della propria visione della società la famiglia e crede all’importanza di una forte appartenenza nazionale. Dal punto di vista delle politiche economiche vogliamo un rapporto forte con le imprese, pensiamo che lo Stato non debba distribuire soldi senza che le persone lavorino. Le diverse crisi degli ultimi anni, purtroppo, ci hanno portato a volere più Stato, ma è importante evitare con decisione lo statalismo.

Sono tutti riferimenti al Reddito di Cittadinanza. Qual è la vostra posizione su questo strumento? Il Reddito di Cittadinanza va abolito, e sostituito con nuovi strumenti. Non perché non siamo solidali nei confronti delle persone in difficoltà, ma perché non ha funzionato. Oggi risulta competitivo con uno stipendio - e questo mette in evidenza anche il fatto che i nostri stipendi, a causa di un’eccessiva tassazione, sono particolarmente bassi -, ha fallito nell’aiutare a trovare lavoro e copre situazioni troppo diverse tra loro, con il risultato scandaloso che risulta più generoso di alcune pensioni di invalidità.

Al primo posto nella scala degli interventi prioritari di questo governo cosa c’è? L’energia. Va sicuramente messo un tetto al prezzo del gas, e va fatto un accordo con l’Olanda sulla gestione della borsa che da questo paese determina i listini. E all’interno dell’Unione Europea vanno evitate mosse solitarie, come quella recente della Germania.

Il rapporto con l’Europa è uno dei terreni di scontro maggiore con i partiti oggi all’opposizione, che puntano il dito contro la vostra vicinanza a leader come Orbàn. Noi pensiamo che ci voglia più Italia in Europa e più Europa nel mondo. L’Europa è utile e necessaria, ma non

NOME: Andrea Tremaglia INCARICO: Neoeletto alla Camera dei deputati per Fratelli d’Italia

come è oggi. L’Europa che vogliamo noi è l’Europa dei popoli, delle nazioni che si confederano, non quella di inutili orpelli burocratici, della Troika o di strumenti che limitano la sovranità nazionale. Forse molte critiche derivano dal fatto che Giorgia Meloni è uno dei leader più accreditati a livello internazionale, unica presidente italiana di un partito europeo, invitata in Francia, Spagna e Stati Uniti. Quanto ad Orbàn, fino a prova contraria siede nel Partito Popolare Europeo al governo dell’UE, ed è un presidente democraticamente eletto. In ogni caso respingiamo tutti i tentativi di ingerenza da parte di altri stati, come avvenuto recentemente da parte della Francia: crediamo che ci voglia rispetto reciproco, non decidiamo noi chi deve governare in un altro paese. Siete sempre convinti di lavorare al presidenzialismo? Da studioso di diritto pubblico so bene che dietro queste definizioni ci sono sistemi i più diversi tra loro: c’è il modello americano, quello francese... Ma è il bilanciamento complessivo delle Istituzioni che conta, e le nostre vanno riformate, è un passaggio chiave per dar loro una rinnovata credibilità. Porteremo avanti una riflessione condivisa, aperta al contributo di tutti. Abbiamo una maggioranza solida, sono convinto che questa sia un’occasione storica per il centrodestra per governare l’Italia, un’occasione che capita una volta per generazione: siamo tutti consapevoli di questo.

Che tipo di deputato sarà? Voglio che il legame con il territorio in cui vivo resti forte. Intendo occuparmi di temi molto importanti anche per la bergamasca: impresa, commercio, turismo - la cui rilevanza è spesso sottovalutata -, PNRR e aree interne - lo spopolamento della montagna è una delle emergenze nazionali, con una perdita enorme dal punto di vista sociale, culturale e della cura dell’ambiente. Ma io sono stato eletto deputato, e il parlamentare rappresenta l’intero paese. Per come intendo io questo compito, i parlamentari devono stare sui dossier con estrema attenzione, seguire la stesura delle norme e il processo legislativo, trascorrere molto tempo a Roma. Meglio una commissione parlamentare in più e un taglio del nastro in meno, per intenderci, anche a costo di perdere un po’ in termini di visibilità. Cercherò di essere un buon elemento di collegamento tra Bergamo e la capitale contando su un’ampia rete di contatti e collaborando con tutti.

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