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Il dialogo fra tre Collezioni

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La Divina Commedia

La Divina Commedia

L’Arte italiana dal 1920 al 1945

di Flavio ennante

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L’arte come occasione benefica: è il caso della mostra alla GAM di Torino,“ VIAGGIO CON-

TROCORRENTE. Arte italiana

1920-1945”, che sostiene una raccolta fondi a favore della Fon-

dazione Piemontese per la Ri-

cerca sul Cancro Onlus in occasione dei suoi 35 anni di attività. L’evento, curato da Annamaria Bava, responsabile Area Patrimonio dei Musei Reali, dal direttore della GAM Riccardo Passoni e dalla curatrice della collezione Iannaccone Rischa Paterlini, no a caso è stato voluto per eviden-

ziare il ruolo curativo dell’Arte, quale veicolo di guarigione che attraverso la bellezza sollecita la salute del corpo come dell’ani-

ma. Tre le Collezioni in dialogo, la mostra è infatti dedicata ad un

periodo storico molto inten-

so per l’arte italiana, tra la fine della Grande Guerra e il termine della Seconda Guerra Mondiale: 25 anni di storia raccontati con circa 130 opere attinte dal patrimonio del museo e da alcune opere scelte dalla Galleria Sabauda, facendo ruotare le due raccolte pubbliche intorno a una significativa selezione di 73 capolavori dalla ricca collezione

privata dell’Avvocato Iannac-

cone di Milano. Quest’ultima possiamo considerarla un esem-

plare unico nel panorama del

collezionismo, sia italiano che internazionale. Nasce nei primi anni Novanta con la volontà di ricostruire un’alternativa alla dimensione retorica e ufficiale, riuscendo a rintracciare le opere di

un significativo gruppo di artisti che credettero in un’arte dal-

le molte possibilità espressive, in un arco temporale che va dal 1920 al 1945. Vi troviamo opere di artisti le cui ricerche hanno sviluppato visioni individuali e

Sopra: Carlo Levi Ritratto di Carlo Mollino 1938 ca, olio su tela, 46x38 cm. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino

A sinistra: Felice Casorati Studio di Dresda 1927, olio su compensato, 29x34 cm. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino

collettive controcorrente rispetto alle politiche culturali fasciste di ritorno all’ordine e classicità monumentale novecentista, come Ottone Rosai e Filippo De Pisis, gli artisti della Scuola di via Cavour, e poi Pirandello, Renato Guttuso e Alberto Ziveri. E ancora, i Sei di Torino (Jessie Boswell, Gigi Chessa, Nicola Galante, Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci), i seguaci del Chiarismo lombardo e Treccani, Birolli, Lucio Fontana, Aligi Sassu, Arnaldo Badodi, Luigi Broggini, Migneco, Italo Valenti, Cassinari, Morlotti ed Emilio Vedova. L’esposizione si articola in sezioni tematiche (“Interni, “Figure”, “Allegorie e Ritratti”, “Nature morte”, “Paesaggi / vedute”) ed è

un’occasione unica per ammirare il confronto fra le diverse collezioni, fra le quali la quasi sconosciuta raccolta di opere del primo Novecento della Gal-

leria Sabauda, confluita nelle sue collezioni in seguito al riaccorpamento delle opere acquisite dal 1935 al 1942 dalla Soprintendenza all’Arte Medievale e Moderna per il Piemonte e la Liguria. Rischa Paterlini, curatrice della Collezione Iannaccone, racconta: “Dalla collaborazione è nato un progetto che non ci aspettavamo, in

un dialogo tra collezioni pub-

bliche e private, non solo di arte italiana tra le due guerre, ma anche di opere di arte antica. Il modo di collezionare all’interno di un’isti-

Sopra: Renato Guttuso Ritratto di Mario Alicata 1940, olio su tela, 55x45 cm. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano

Sotto: Fausto Pirandello Composizione (Siesta rustica) 1924-1926, olio su tela, 100x126 cm. Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano

VIAGGIO CONTROCORRENTE. ARTE ITALIANA 1920-1945 GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino May 05- September 12, 2021

GAM of Turin inaugurates an exhibition dedicated to a very intense historical period as regards Italian art: from post-World War I to the end of World War II—25 years of history narrated by around 130 works from the museum’s collections and from some works found in the Galleria Sabauda. These two public collections revolve around a significant selection of 73 masterpieces from the rich private collection of the lawyer from Milan, Giuseppe Iannaccone. The exhibition, curated by Annamaria Bava, head of the Musei Reali Heritage Department, by the GAM director Riccardo Passoni, and by the Iannaccone Collection curator Rischa Paterlini, was proposed and conceived to highlight the therapeutic role of Art, as a vehicle aimed at healing and which through beauty stimulates a healthy body and soul. The event supports a fundraising campaign in favor of the Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus on the occasion of its 35th anniversary. The exhibition is organized in collaboration with Fondazione CRT and Intesa Sanpaolo. The dialogue between the three collections, two public and one private, has given life to this exhibition whose goal is to investigate, through works of considerable artistic quality, the history, ideas, projects, and tensions characterizing the interwar years. These twenty-five years of our history witnessed the birth, after the turbulent avant-garde period, of Valori Plastici principles that, being inspired by the solemnity of Italy’s glorious past, unquestionably influenced the rhetoric of Fascist art, which subsequently developed as an evocation of classicism: an art that favored clear and essential designs, with reference to pure forms and compositional harmony. Giuseppe Iannaccone’s interwar Italian art collection currently represents an unicum on the national and international art scene, and was established in the early 1990s with the explicit goal of recreating an alternative to this rhetorical and official dimension; he was able to gather works by an important group of artists who believed in a kind of art with great expressive potential, over a course of time from 1920 to 1945. The show reunites the works of artists whose explorations developed individual and collective visions that went against the tide with respect to the Fascist culture policies of a “return to order” and 20th-century monumental classicism. From the mundane poetry of Ottone Rosai and Filippo De Pisis to the expressionism of the Scuola di via Cavour (Mario Mafai, Scipione, Antonietta Raphaël), from an exploration of reality by Fausto Pirandello, Renato Guttuso, Alberto Ziveri to the currents of the Sei di Torino (Jessie Boswell, Gigi Chessa, Nicola Galante, Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci) and Chiarismo lombardo (Angelo Del Bon, Francesco De Rocchi, Umberto Lilloni), up to the innovative power of the Corrente painters and sculptors (Ernesto Treccani, Renato Birolli, Lucio Fontana, Aligi Sassu, Arnaldo Badodi, Luigi Broggini, Giuseppe Migneco, Italo Valenti, Bruno Cassinari, Ennio Morlotti, Emilio Vedova), this exhibition is an original and important testament to a creative, complex, and vital period in 20th-century Italian art history. The show intends to cross-examine and compare around 60 works from the GAM and Musei Reali collections: this is possible because the majority of artists from the Iannaccone collection are also present in the GAM collections thanks to its enrichment, which took place specifically during the years of the project and then continued up to today with the recent acquisition of the Nudo rosso by Francesco Menzio on the part of the Fondazione De Fornaris. Only few know that, in addition to masterpieces from the 1300s to the early 1800s, the Galleria Sabauda also possesses a considerable collection of early 20th-century works, which became part of its collections following the regrouping of its works acquired from 1935 to 1942 by the Superintendence of Medieval and Modern Art for Piedmont and Liguria, investing conspicuous funds to represent the practice of contemporary artists from Piedmont. A special challenge was also to present, alongside 20th-century works, some specific works of ancient art from the Galleria Sabauda, dating to between the 1500s and the 1700s and particularly effective in evoking distant memories, suggestions, and comparisons, in theme or style, which, willingly or unwillingly, seem to have influenced and stimulated our early 20th-century artists. s l tuzione pubblica piuttosto che di una istituzione o collezione privata è molto diverso...”. Sarà proprio questa diversità ad aver dato al progetto quel giusto spunto ac-

cattivante e curioso, o sarà la

comune passione per l’arte, a farne un sicuro successo? s l

VIAGGIO CONTROCORRENTE Arte italiana 1920-1945

05 maggio – 12 settembre 2021 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) GAM, Torino

INFO T. +39 011 5211788

Mercoledì, giovedì e venerdì 13.00 - 20.00 Sabato e domenica 10.00 - 19.00

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.gamtorino.it

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