6 minute read

Dove il reale diventa

Dove il reale diventa straordinario

La street photography di Vivian Maier ai Musei Reali

Advertisement

di lucia Garnero

Arrivata in Italia dopo la prima tappa al Musée du Luxembourg di Parigi e aperta al pubblico alle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino dal 9 febbraio al 26 giugno 2022, la mostra “Vivian Maier. Inedita” si prefigge di raccontare aspetti poco noti della misteriosa vicenda umana e di esplorare scatti inediti di una vasta produzione, con oltre 250 immagini, dieci filmati in formato Super 8, due audio con la sua voce e oggetti che sono appartenuti all’artista. Curata da Anne Morin, è co-organizzata da diChroma e dalla Réunion des

Musées Nationaux - Grand Pa-

lais, prodotta dalla Società Ares srl con i Musei Reali e il patrocinio del Comune di Torino, e sostenuta da Women In Motion, un progetto ideato da Kering per valorizzare il talento delle donne in campo artistico e culturale. Nata nel 1926 a New York da genitori europei, trascorre la maggior parte della sua giovinezza in Francia, dove comincia a scattare le prime fotografie; torna a vivere negli Stati Uniti nel 1951 e inizia

Vivian Maier - Chicago, IL, 1960 gelatin silver print, 2020 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

Vivian Maier - Untitled Gelatin silver print, 2020 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

luce la sua opera riuscisse ad incontrarla. Il percorso espositivo si sviluppa al piano terreno dei Musei Reali di Torino, esattamente 63 anni dopo il viaggio in Italia dell’artista nel 1959. Proprio in quell’occasione iniziò dal mercato di Porta Palazzo, proseguì per il santuario della Consolata, si inoltrò nell’area archeologica della Porta Palatina, dove riprende lo stesso Palazzo Chiablese che oggi ospita la sua mostra, concludendo lungo l’asse piazza Castello, via Roma e piazza San Carlo. Questi gli scatti del suo viaggio in Italia. >>>

a lavorare come tata per diverse famiglie. Non esce mai di casa senza la macchina fotografica e scatta una quantità così numerosa di rullini da non riuscire a svilupparli tutti. Tra la fine degli anni novanta e il nuovo millennio, Vivian attraversa gravi difficoltà finanziarie. I suoi negativi vanno all’asta e parte del materiale viene acquistato nel 2007 da John Maloof che, affascinato da questa misteriosa fotografa, inizia a cercare i suoi lavori dando vita a un archivio di oltre 120.000 negativi, un vero e proprio tesoro che ha permesso al grande pubblico di scoprire la sua affascinante vicenda, artistica ed umana. Con il materiale ritrovato, John Maloof realizza un film-documentario a lei dedicato. Vivian Maier muore nel 2009, prima ancora che l’agente che aveva riportato alla

Vivian Maier - Digne, France, August 11, 1959 gelatin silver print, 2020 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

Vivian Maier - Chicago, IL, 1971 vintage chromogenic print, c. 1971 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

VIVIAN MAIER Inedita

09 febbraio - 26 giugno 2022 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Musei Reali, Torino

INFO T. +39 338 169 1652 info@vivianmaier.it

Da martedì a venerdì 10.00 - 19.00 Sabato e domenica 10.00 - 21.00

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.vivianmaier.it

Vivian Maier - Chicago, IL, September 18, 1962 gelatin silver print, 2012 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

Vivian Maier - Chicago, IL gelatin silver print, 2014 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

<<< L’allestimento si apre con la serie di autoritratti in cui il suo sguardo severo si posa sulle vetrine, attraverso le strade e nei gesti di chi, avventore, ne è immortalato; una sezione è dedicata agli scatti catturati tra le strade di New York e Chicago, le città in cui Vivian Maier ha vissuto. Chi è colto dal suo obiettivo, in una frazione di secondo, diventa protagonista di un ruolo. Tra le figure ritratte, numerosi i volti di chi vive ai margini della società, e significative le espressioni di chi, parte della borghesia austera, reagisce in modo offeso allo scatto. Nei gesti ritratti, un inventario di posture e atteggiamenti che rivelano pensieri, speranze ed identità. Tutto il percorso tocca i temi più caratteristici della poetica e delle cifre stilistiche che caratterizzano la sua produzione: l’artista è molto attratta dalla cinematografia e inizia a creare, sempre più spesso,

VIVIAN MAIER. Inedita Musei Reali, Torino February 9 - June 26, 2022 (Check the opening on the site)

The story of Vivian Maier (New York, 1926 – Chicago, 2009)is that of one of the greatest photographers of the 20th century. This exhibition, previously unseen in Italy, tackles her work as a whole, through the major themes that structured her oeuvre between 1950 and the late 1980s. The street is a place ripe for observation, because it is where everything happens. Maier had a predilection for the working-class neighbourhoods of the cities in which she lived: first New York, between 1951 and 1956, then Chicago, where she died in 2009. She tirelessly explored these neighbourhoods and streets from every angle, venturing into this constant flow of human geography, its fabric transformed by anonymous individuals who simply follow one another or cross paths left and right. In this theatre of the ordinary, everyone unknowingly plays a role, becoming the protagonist if only for a fraction of a second. In this exhibition the public is given access for the first time to the unseen archives belonging to the photographer. Juxtapositions and connections are brought to light by these new perspectives: vintage photographs taken by Maier, Super 8 and 16mm films that have never been shown. The exhibition thus enables the public to grasp the full scope of the work of this great artist and to place her work in the history of photography. The exhibition is supported by Women In Motion, a Kering program that shines a light on the talent of women in the fields of arts and culture. The exhibition is being presented for the first time at the Musée du Luxembourg, Paris, from 15 September 2021 to 16 January 2022, and was organized by diChroma and la Réunion des musées nationaux-Grand Palais. s l sequenze cinematografiche con i suoi scatti e a girare con la sua cinepresa Super 8. Vi sono poi le fotografie a colori, in spazi pieni di suoni, e non poteva mancare, infine, una sezione dedicata al tema dell’infanzia che l’ha accompagnata per tutta la vita. Come spiega la curatrice Anne Morin: “Vivian Maier è una fotografa amatoriale che cercava nella

fotografia uno spazio di liber-

tà; benché il suo lavoro sia passato inosservato per tutto il corso della sua vita, si ritrova nella storia della fotografia a fianco dei più grandi maestri quali Robert Doisneau, Robert Frank o Helen Levitt”. s l

Vivian Maier - New York, NY, July 27, 1954 gelatin silver print, 2012 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

Sotto: alcune viste del percorso espositivo

This article is from: