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Tracce d’Acqua alla base delle Civiltà: Kamyana Mohyla
Le terre di mezzo, i percorsi del mito, il cammino piramidale dell’essere
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[28ª puntata]
“Il 15 maggio 2017 , fu l’ultimo giorno nella leggendaria Khara Khoto e avevamo trascorso due anni nel deserto, per trovare la via di mezzo di una verità nascosta sull’euroasiatico Popolo 00. Arivle ci aveva raggiunto per riportarci a Parma, ma durante la cena per intrattenerci ci raccontò della dimenticata leggenda dell’immortale Tangir , dei popoli dell’acqua e del suo viaggio di andata e ritorno di 40.000 anni fa. Essa aveva condotto una parte del suo popolo in salvo dall’altra parte del mondo, per poi seminare la cultura che aveva lasciato nella Patria Madre, durante il suo cammino e, infine, tornare alla sua prima casa 26000 anni dopo. Quella non fu la solita notte: dentro di me il Mito si ramificò all’interno delle mie ricerche e mi apparve un quadro di fili intrecciati, con
una logica non più nascosta e affascinante . Quindi l’indomani proposi di passare da un luogo particolare, toccato dal lungo pellegrinare di Tangir. Non sarebbe stato un problema organizzativo ed economico, considerando che avevamo a disposizione l’aereo privato dell’Istituto sperimentale. Eravamo sulle tracce del
, da cui era
suono matematico dell’acqua
nata: passi che mi stavano indicando la strada per comprendere chi eravamo e ricordare chi ero. , dall’aeroporto di Ulambadar a bordo dell’ibrido VeliMana, guidato da Arivle, iniziammo il viaggio di ritorno, passando
Dal 16 al 20 maggio 2017
, in Italia. Algoritmi, pensavo: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” (A. Lavoisier 1789). Nei linguaggi di programmazione vi è
dall’Ucraina e poi verso Parma ” un codice binario che Crea_R_Evolve, un procedimento che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di passi elementari infiniti. Ero su quei passi, per creare appunti a cui ancorarmi.
Kamyana Mohyla © Photo by Adele Arati
on il potente motore del veivolo che univa la tec -
raggiun
nologia solare con quella all’idrogeno,
gemmo velocemente l’Ucraina, per la precisione il sito archeologico della Tomba di Pietra,
Kamyana Mohyla , posta alle spalle del fiume Mo C
lochna, nella pianura vicina al villaggio Terpinnya, nell’ Oblast’ , anch’esso
Mar Nero
di Zaporižžja . Si affaccia sul litorale del parte dell’antica Tetide, che si confermava un “luogo” comune. -
Le ricerche precedenti dell’archeologa e linguista Lituana MaBIANCOSCURO R I V I S TA d ’ A R T E Ordina la versione cartacea o PDF su Uffici stampa, gallerie ecc. possono chiedere il PDF gratuito a info@biancoscuro.it https://artshop.biancoscuro.itrija Gimbutas sulle culture del Neolitico, ci erano state preziose per comprendere e collegare meglio. Ma noi, qui in Ucraina, stavamo indagando periodi precedenti, dall’Aurignaziano(70.000 a.C.) al Mesolitico (10000 a.C.). L’Ucraina è sempre stata il granaio nord-orientale-europeo con i suoi 32,5 milioni di ettari di terra fertile e coltivabi le , un paesaggio agrario, boschivo, molto simile all’Italia, zone importanti d’abitazione di comuni antenati. Anche dette le “terre nere” (Chernozem) per una percentuale molto elevata di humus e minerali importanti, la loro fertilità è così elevata che non richiede l’utilizzo di particolari trattamenti e cambi di culture. Anche gli Arawakan caraibici creavano “terre nere” ad Aruba per la coltivazione e gli Etruschi le ricercavano. L’a gricoltura era un filo conduttore.
Kamyana Mohyla © Photo by Adele Arati
nata in precedenza in ritrovamenti a
BIANCOSCURO R I V I S TA d ’ A R T E Ordina la versione cartacea o PDF su Uffici stampa, gallerie ecc. possono chiedere il PDF gratuito a info@biancoscuro.it https://artshop.biancoscuro.itQuella tradizione agricola millenaria, Italia già nel Paleolitico , dato confermato dai Bilancino, in Toscana , di una farina ottenuta da micro granuli di Typha, su pietre preistoriche a forma di macina, mortaio e alcuni pestelli, datati già a 30000 anni fa, in territori che mil lenni dopo divennero etruschi.Per questi motivi, ventiduemila anni fa, un popolo prove niente dalla Siberia e dalla Mongolia, per difesa qui si stan ziò, portando con se la sua antica e oracolare cultura . Ma quel popolo ne aveva già fatta tanta di strada, erano i nostri antenati euroasiatici del Nord, probabilmente partiti dalla penisola italica diciottomila anni prima . La probabile causa che innescò quell’ancestrale immigrazione fu un’imponente eruzione del super vulcano dei Campi Flegrei, in Italia nel 40000 a.C. .Essa generò due susseguenti colonne di ceneri e gas, alte fino a quarantaquattro chilometri, seguite da colate laviche lunghe settanta, che collassando inondarono tutto il territorio,
mettendo fine alle tribù stanziali di Neanderthal . Ma un popolo più progredito, appena più a nord d’Italia, riuscì a fuggire nell’attuale Siberia del Sud. In questo scenario epocale, una donna immortale portò il suo popolo in quella terra lontana dal cuore di Tetide e all’incon - tro culturale con antichi cugini. Restò al suo confine, per poi tornare in seguito e ricongiungersi con i sopravvissuti rimasti nel cratone Italico. La leggenda raccontata da Arivle si poteva ipotizzare avere un senso logico. “Questo luogo si pensa sia Arivle, a Kamyana Mohyla, aggiunse: l’ancestrale origine dell’Aratta Sumera , legata anche ad Ha -
presenta similarità con L’Ayo Rocks di Aru
rappa in India, e ba per le incisioni che conserva, isola preistorica caraibica degli ultimi Arawakan. Come quest’ultima, la forma di questa collina di sabbia, ricorda molto i tumuli funerali kurgan della Mongolia” .
-
Questa è una collina megalitica, sorta da un’arenaria dell’antico ed esteso oceano Tetide . Divenne poi un’isola del vicino fiume, in cui esseri umani scavarono una sessantina di grotte e le incisero con una proto scrittura . La sua antica appartenenza al fiume Molochna, la lega alla funzione conduttrice dell’acqua, intesa come via di comunicazione, in cui
le spirali del Mana,
l’energia spirituale alla base dell’esistenza , venne utilizzata.
Questi erano i popoli di mare e di fiume, delle vie dell’ac qua, come la Sardegna e l’antico cratone Italico.
e i Denisova , ormai diffusi in va Sapevamo che i Neanderthal sti territori sino in Tibet, avevano avuto le prime intuizioni dei 111segni significanti già dal Paleolitico, con una sorta di scrittura a orme di mani, punti e linee .
Kamyana Mohyla © Photo by Adele Arati
112 Ma in questo luogo i Cro-Magnon (partendo presumibilmente dalla contaminazione di quelle culture, considerando i ritro -
attuarono il salto di specie ver
vamenti delle grotte francesi) so l’alfabetizzazione . Simboli di un proto-Sumero, eseguiti sin dalla più remota preistoria da piccole mani di donne, che narravano, fondando Kamyana Mohyla (la futura Aratta Su -
merica) dalle ceneri della civiltà Siberiana di Mal’ta- Buret’
e dalle esperienze fatte nelle precedenti migrazioni. Era forse la lingua Madre?Teoria già in parte intuita dal dottor Yuri Shilov, nel libro edito nel 2015 sulla
“Ancient Hi ,
storia antica di Aratta-Ucraina
story of Aratta-Ukraine (20.000 BCE – 1.000 CE)” , in cui non solo descrive le origini paleolitiche di Aratta e le fondamen -
i precetti di
ta della civiltà indo-europea, ma evidenzia ancheAratta, rilevanti per tutte le successive civiltà . Inoltre ricom - pone i precedenti studi del 1889 dell’archeologo russo Nikolay Veselovsky, del 1930 di Valentin Danylenko, quelli degli anni
compara
‘90 del sumerologo Anatoly Kifishin che, nel 2001,
i petroglifi di Kamenna Mohyla a quelli di Çatal Hüyük dell’Anatolia e conclude che entrambi sono legati alla scrit -
tura cuneiforme sumera .
Nel 2006 il governo ucraino ha nominato il sito per l’in -
serimento nel Patrimonio dell’umanità dell’Unesco . Il sito santuario fu frequentato dal Paleolitico al Neolitico, perciò per la sovrapposizione di tracce temporali ha creato più datazioni sulla sua origine, ma una raffigurazione di mammut sposte - rebbe la datazione indietro nel tempo: da qui nasce l’ultima ricerca e ipotesi del dottor Yuri Shilov, a cui ci agganciammo
20.000 anni di even -
aggiungendo altri riferimenti. Il salto di
ti non scritti tra l’Eurasiatica cultura Kurgan, l’antenata di
4.000 anni fa e quella di 24.000 anni fa di Mal’ta- Buret’ , BIANCOSCURO R I V I S TA d ’ A R T E Ordina la versione cartacea o PDF su Uffici stampa, gallerie ecc. possono chiedere il PDF gratuito a info@biancoscuro.it https://artshop.biancoscuro.itsi stava colmando e ci conduceva anche in Mesopotamia, oltre al tentare di tornare da dove anche noi eravamo partiti. Que - gli antenati fantasma, così chiamati per il recente ritrovamento del loro frammentato DNA nelle attuali popolazioni, in questi territori hanno lasciato impronte archeologiche megalitiche, simili alle aree africane, europee, oceaniche amerinde e pu ramente mediterranee . Le loro reali origini primordiali ed una roccia incisa a forma di serpente d’acqua, qui a Kamyana Mohyla , ci riportava a quella africana di 70.000 anni fa.Ormai era la sera del 18 maggio e, in riferimento di quegli appunti, potevamo anche noi ipotizzare che l’antica patria di Aratta Sumera poteva essere l’antenata Kamyana Mohyla . In seguito maturata anche nella civiltà di Trypllya da antenati rimasti in questi luoghi, quella cultura di Tripoli che fiorì in
Kamyana Mohyla © Photo by Adele Arati
BIANCOSCURO R I V I S TA d ’ A R T E Ordina la versione cartacea o PDF su Uffici stampa, gallerie ecc. possono chiedere il PDF gratuito a info@biancoscuro.it https://artshop.biancoscuro.itUcraina tra il quinto-secondo millennio a.C. ci ha lasciato reperti molto interessanti: spirali, ceramiche, capanne e sta tuine femminili . Anche qui vi furono ritrovate delle statuette della Signora Bianca “Kalbakh Tash”, uccello della morte e rinascita, congiunzione di un viaggio tra il trapasso e la rinascita , come la farfalla Megalitica di Monte Caprione , in Italia. L’eterno parto della circolarità della vita tra i tre universi attraverso il ciclo dell’acqua, rappresentava molto di più del concetto di fertilità: una società pacifica, armoniosa che cono sceva una verità dimenticata. Anche qui a Kamyana Mohyla, erano presenti dei Menhir, molto più antichi di quelli Bal bal Kurgan Mongoli , a testimonianza di un percorso di pelle grinaggio avvenuto. apPunto 25a: “Tutto è campo per ogni campo in Trasforma - zione in Crea_R_EvoluZione, quindi proiettato al futuro e in un’infinito, ma finito, di passi elementari” . Il 20 maggio 2017 ormai avevo appuntato molti indizi culturali sulle ipotesi delle origini dimenticate, ma avevamo indagato solo i periodi dall’Aurignaziano (70.000 a.C.) al Mesolitico (10.000 a.C.), quelli dei mitici scontri. Capivo che non era ancora il momento di andare a definire le origini “00”, dovevamo pri - ma esplorare la fondazione di una civiltà unica nel suo genere, che aveva conservato e si pensa abbia tramandato degli antichi
gli Etruschi Italici, chiamati anche Rasna. Tracce
saperi: d’acqua alla base delle civiltà . Adele Arati artiStà
[...] continua sul prossimo numero di BIANCOSCURO
Ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale, le parti culturali sono vere e il reale si unisce all’intreccio del Filo virtuale della Fantasia Crea_R_ Evolutrice. Una Linea aKa, presente in ogni mia opera, dove tutto ebbe un 00_R_Inizio, in questa saga artistica Fanta-ma-Scientifica, per il bene comune Finito-ma-Infinito, in memoria del Popolo_00. Testi liberamente tratti dai miei futuri Romanzi Artistici Fanta-ma-Scientifici. <Opere d’art’è di Scrittura CreAttiva, aaParole con apPunti, Tavole AlgoRitmiche d’artiStà>