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L’avventura della forma e
L’avventura della forma e del colore
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di lucia Garnero
Sopra: Arnold Böcklin Bambini che intagliano zufoli 1865, olio su tela, 64,5x96,5 cm. Kunst Museum Winterthur, Fondazione Oskar Reinhart © SIK-ISEA, Zurigo. Ph. Philipp Hitz
Sotto: Caspar Wolf Veduta dal Banisegg sul ghiacciaio inferiore del Grindelwald e sul massiccio del Fiescherhorn 1774, olio su tela. Kunst Museum Winterthur, Fondazione Oskar Reinhart I © SIK-ISEA Zurigo. Ph. Philipp Hitz
Coloratissimo e con l’incanto della natura quale tema dominante, è il nuovo, grande evento espositivo
“Dai romantici a Segantini. Storie di lune e poi di sguardi e montagne. Capolavori dalla Fonda-
zione Oskar Reinhart” al Centro San Gaetano, dal 29 gennaio al 5 giugno 2022, promosso dal Comune di Padova e da Linea d’ombra. Dopo le mostre dedicate a Belzoni e Van Gogh, arriva in città questo evento che contribuisce a rafforzare l’immagine di Padova città d’arte e di turismo culturale. Immagine, per altro, resa ancora più solida dal recente riconoscimento quale Patrimonio Unesco, grazie agli affreschi trecenteschi e ai luoghi di Padova Urbs Picta. Analogamente agli eventi dell’anno scorso, questa mostra, realizzata a cura di Marco Goldin, rappresenta un’esposizione davvero eccezionale se si pensa che la Fondazione Oskar Reinahrt rientra nella rete di uno dei più prestigiosi poli artistici della Svizzera, il Kunst Museum di Winterthur. L’eccezionalità di questa mostra, assolutamente nuova ed inedita per l’Italia, è data anche dal fatto che, una trentina di anni fa, una selezione alta di questa collezione viaggiò in alcuni dei maggiori musei americani ed europei, dal County Museum di Los Angeles al Metropolitan di New York, dalla Nationalgalerie di Berlino alla National Gallery di Londra; quest’anno, 75 opere selezionate si possano ammirare a Padova. Inoltre, l’evento rappresenta il primo capitolo di un nuovo, ampio progetto espositivo, concepito da Marco Goldin con il titolo complessivo di “Geografie dell’Eu-
ropa. La trama della pittura
tra Ottocento e Novecento”: una sequenza di grandi esposizioni che darà vita a un vasto scenario artistico e storico sulla pittura in Europa durante il XIX e parte del XX secolo. In questa prima occasione, sette sezioni tematiche, cronologicamente distribuite, consentono al visitatore di “appropriarsi” dell’arte svizzera e tedesca dell’Ottocento. Si rimane estasiati nel ripercorrere una delle
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epoche più importanti dell’arte europea in un raggio temporale di circa 150 anni, da fine Settecento (dall’epoca preromantica) fino ai primi del Novecento. Il titolo della mostra e l’opera nel manifesto “Le bianche scogliere di Rügen”, 1818 di Caspar David Friedrich, anticipano il corpo centrale della mostra: il Romanticismo, movimento culturale nato in Germania e diffuso, a seguire, in gran parte del mondo occidentale, di cui abbiamo riscontro nella pittura, nella letteratura e in molteplici forme espressive e culturali. Tra i nomi dei pittori in mostra occorre ricordare Albert Anker, Caspar Wolf, il pioniere della pittura dei paesaggi alpini d’alta quota, Cuno Amiet, Giovanni Giacometti, padre del grande scultore Alberto, e Arnold Böcklin. Protagonisti assoluti sono Ferdinand Hodler, con 14 opere presenti, considerato il pittore “nazionale” svizzero ed uno tra i più importanti ed influenti della sua epoca, e Caspar David Friedrich, uno dei massimi esponenti della pittura romantica tedesca, presente con 5 quadri; infine, Giovanni Segantini, pittore italiano esponente del Divisionismo. Come spiega il curatore, la mostra è “un racconto nuovo e pieno di fascino per il pubblico italiano, che verrà condotto a viaggiare, attraverso opere di grande bellezza, entro una pittura che dalla strepitosa modernità dei paesaggi di fine Settecento [...], arriverà fino a Segantini. In mezzo, una vera e propria avventura della forma e del colore, con paesaggi meravigliosi e ritratti altrettanto significativi procedendo poi dal romanticismo ai vari realismi sia tedeschi sia svizzeri. Quindi, vere e proprie sezioni monografiche, fino all’impressionismo tedesco e alle novità, francesizzanti,
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del colore di pittori svizzeri [...]. Tra artshop.biancoscuro.it Hodler e Segantini nasce la devozione emozionata per la montagna. La mostra ne darà ampia e appassionata testimonianza, innalzando così alla natura un vero e proprio inno”. Natura che, attraverso grandi immagini fotografiche, fa da sfondo alle opere, così inserite in uno straordinario contesto naturale. s l
In alto: Giovanni Segantini Paesaggio alpino con donna all’abbeveratoio 1893 circa, olio su tela, 71,5x121,5 cm. Kunst Museum Winterthur, Fondazione Oskar Reinhart © SIK-ISEA, Zurigo. Ph. Philipp Hitz A destra: Ferdinand Hodler Il massiccio Jungfrau da Mürren 1911, olio su tela, 88,5x66 cm. Kunst Museum Winterthur, Fondazione Oskar Reinhart © SIK-ISEA, Zurigo. Ph. Philipp Hitz In basso: Caspar David Friedrich Le bianche scogliere di Rügen 1818, olio su tela, 90x70 cm. Kunst Museum Winterthur, Fondazione Oskar Reinhart © SIK-ISEA, Zurigo. Ph. Philipp Hitz DAI ROMANTICI A SEGANTINI
Storie di lune e poi di sguardi e montagne. Capolavori dalla Fondazione Oskar Reinhart 29 gennaio - 5 giugno 2022 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Centro San Gaetano, Padova
INFO
T. +39 0422 429999 Lunedì 10.00 - 18.00 Mercoledì e giovedì 10.00 - 13.00; 14.30 - 19.00 Venerdì e sabato 10.00 - 13.00; 14.30 - 20.00 Domenica 10.00 - 13.00; 14.00 - 19.30 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.lineadombra.it
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