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La Biennale di Venezia

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Igor Mitoraj

Igor Mitoraj

La di Venezia

59. Esposizione Internazionale d’Arte

Advertisement

di Vincenzo chetta

“Il latte dei sogni”, questo il titolo della Biennale d’Arte di Venezia 2022, curata da Cecilia Alemani e presieduta da

Roberto Cicutto.

L’esposizione “Il latte dei sogni” prende il titolo da un libro di favole di Leonora Carrington (1917-2011) e sceglie le creature fantastiche della scrittrice, come compagne di un viaggio imma-

ginario attraverso le metamor-

fosi dei corpi. Distribuite lungo il percorso espositivo al Padiglione Centrale e alle Corderie, cinque piccole mostre

concepite come delle capsule

del tempo, forniscono strumenti di approfondimento e introspezione. 213 gli artisti provenienti da 58 nazioni (sono 1433 le opere e gli oggetti esposti, 80 le nuove produzioni) accuratamente esposti e disposti in un percorso espositivo lineare, sequenziale, pulito. Non ha lesinato su nulla il curatore ed il messaggio passa forte e chiaro, insomma, Ceci-

lia Alemani ha centrato nuova-

mente l’obiettivo. La Mostra è affiancata da 80 partecipazioni Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico. 5 i paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Repubblica del Camerun, Namibia, Nepal, Sultanato dell’Oman e Uganda. Le mostre presentate nei Padiglioni nazionali rispecchiano l’attualità: politica, denuncia, minoranze >>> BIANCOSCURO R I V I S TA d ’ A R T E

Mire Lee

Jes Fan Simone Leigh

Marguerite Humeau

Precious Okoyomon

Barbara Kruger

etniche, migrazioni, totalitarismi, condizione femminile, ambiente e sostenibilità.

“Storia della Notte e Desti-

no delle Comete” è il titolo del progetto espositivo del Padiglione Italia, alle Tese delle Vergini in Arsenale, curato da Eugenio Viola. Per la prima volta nella storia del Padiglione Italia, presente l’opera di un solo artista: Gian Maria Tosatti. Il curatore ha scelto di proporre un progetto che funzionasse come un potente statement sulla contemporaneità, in grado di restituire una

lettura coraggiosa del presente

e dare all’Italia una voce unica. “Storia della Notte e Destino delle Comete è un’installazione ambientale di Gian Maria Tosatti che fonde una pluralità di linguaggi: dai riferimenti letterari alle arti visive, dal teatro alla performance. Racchiusa in un prologo e due atti, narra del difficile equilibrio tra uomo e Natura, del bilico tra i sogni e gli errori del passato e le prospettive del futuro. La prima parte, la Storia della Notte, ripercorre l’ascesa e il declino del sogno industriale italiano, dalla metà degli anni Sessanta a oggi. Torna alla mente la distesa di capannoni fra Ragusa e Cremona, l’unico panorama paradossalmente omogeneo di un ipotetico viaggio nell’Italia di provincia che oggi riflette la frustrazione di una classe operaia giunta al capolinea. Questo scenario prepara l’epifania finale, il Destino delle Comete, ossia dell’umanità che ha attraversato la terra in una traiettoria rapida e luminosa, senza che le fosse garantito di abitare questo pianeta per l’eternità. Qui, l’immaginario si ribalta in una vera e propria epifania, visionaria e catartica”, descrive così il progetto Eugenio Viola. La Biennale sarà visitabile fino a domenica 27 novembre 2022. s l

Premi della 59ª edizione

La cerimonia di premiazione a Ca’ Giustinian

La Giuria della 59ª Biennale di Venezia, composta da Adrienne Edwards (USA), zionali: Francia e Uganda. All’artista americano Simone Leigh, va il Leone d’oro come miglior Presidente di Giuria, Lorenzo Giusti (Italia), Julieta González (Messico), Bonaventure Soh Bejeng Ndikung (Camerun) e Susanne Pfeffer (Germania), ha assegnato i “Leoni d’Oro” durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta a Ca’ Giustinian il 23 aprile 2022. I premi sono così stati assegnati: il Leone d’oro per

la migliore partecipazione na-

zionale è andato alla Gran Bretagna “Feeling Her Way” di Sonia Boyce. Due le menzioni speciali attribuite alle Partecipazioni Na-

partecipante alla Mostra In-

ternazionale. Leone d’argento come giovane artista promettente ad Ali Cherri. La Giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali ai partecipanti: Lynn Hershman Leeson e Shuvinai Ashoona. Infine, il Cda della Biennale di Venezia presieduto da Roberto Cicutto, ha attribuito, su proposta del curatore Cecilia Alemani, due Leoni d’Oro alla carriera: all’artista tedesca Katharina Fritsch ed all’artista cilena Cecilia Vicuña. s l

QUESTA è LA VERSIONE FREE di BIANCOSCURO Rivista d’Arte Trovi la versione completa, CARTACEA o DIGITALE

in abbonamento e nelle migliori fiere d’Arte. Cecilia Vicuña Leone d’Oro alla carriera Ph. Andrea Avezzù - Courtesy La Biennale di Venezia Puoi abbonarti o richiedere una copia online:

artshop.biancoscuro.it

Curatore Cecilia Alemani, Katharina Fritsch Leone d’Oro alla carriera e il Presidente Roberto Cicutto. Ph. Andrea Avezzù - Courtesy La Biennale di Venezia

Padiglione Repubblica del Kosovo Jakup Ferri

Padiglione Turchia Füsun Onur

Padiglione UAE Mohamed Ahmed Ibrahim Padiglione Uzbekistan Carlos Casas, Bas Princen

Le Gaggiandre Wu Tsang Padiglione Ucraina Pavlo Makov

Arte Fiera - Bologna

Finalmente in presenza dopo 28 mesi

di Vincenzo chetta

Conclusa il 15 maggio la 45ª edizione di Arte Fiera, termina con 25.000 visitatori, meno rispetto alle edizioni precedenti, il calo fisiologico dei visitatori era prevedibile, ma il direttore artistico Menegoi è ottimista e promette: “Gli spettatori torneranno”. Confrontando i dati con le edizioni precedenti, sono stati 50.000 i visitatori a gennaio 2019 e più di 52.000 a gennaio 2020, ciononostante il calo dei visitatori non ha portato disagi ai galleristi poiché ci sono stati ot-

timi risultati dal punto di vista degli incassi da parte di diverse

gallerie. Il cambio di data è sempre una carta molto rischiosa per una fiera d’arte, una lama a doppio taglio da maneggiare abilmente, in conseguenza a ciò Simone Menegoi, intervistato da “Il Resto del Carlino”, si è espresso su un

possibile ritorno di Arte Fiera a

gennaio 2023. Ha destato molto stupore e curiosità l’opera sonora di Liliana Moro, “Rumore Bianco”, che accompagnava il visitatore sui tapis roulant nel percorso che dall’ingresso porta ai padiglioni espositivi che hanno ospitato 142 gallerie di cui 103 nella Main Section e 39 nelle tre sezioni

Focus, Pittura XXI, Fotografia

e immagini in movimento. Parlando dei premi, che Arte Fiera assegna regolarmente a fine kermesse, sono 6 quelli assegnati durante l’edizione 2022: il Premio ANGAMC alla carriera è stato assegnato ad Antonio Tucci Russo; BMPS Collection a Max Frintrop, rappresentato da A+B Gallery, con l’opera Unlock Origin (2021); Premio Arte e

Progetto di Jacobacci&Part-

ners alla galleria Vistamare; Premio Rotary a Schiavo Zoppelli Gallery; Premio Osvaldo Licini by Fainplast a Andrea Barzaghi, rappresentato dalla Galleria Lunetta11; Premio The Col-

lectors.Chain di Art Defender

a Noé Sendas, rappresentato da MC2Gallery, con l’opera Old Studio, Sprezzatura III (2016). Grazie al sostegno del TRUST per l’Arte Contemporanea, cinque opere sono state acquisite e donate al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna: Riccardo Baruzzi, Tender Red e I feel you, entrambe del 2022 (Galleria P420); Eva Marisaldi, Linee, 2020 e Three Lines on Depero, 2019 (Galleria De’ Foscherari); Serena Vestrucci, Batter d’occhio, 2021 (Galleria Renata Fabbri). La selezione, tra le opere degli artisti rappresentati dalle gallerie presenti ad Arte Fiera, è stata effettuata da parte del Comitato Collezioni Pubbliche del TRUST, composto da Sarah Cosulich, Chiara Parisi e Claudio Spadoni, per un investimento totale di 30.000 euro. s l

Rotella - Galleria Spirale Viale - Galleria Poggiali

Sassolino - Repetto Gallery

Weseler - Galleria Ravizza Diehl

Atchugarry - Galleria Tonelli

Mitoraj - Galleria Contini

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