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Tracce d’Acqua alla base delle Civiltà: Etruria del Nord
Tracce d’Acqua alla base delle Civiltà: Etruria del Nord, ipotesi d’Origine
Le terre di mezzo, i percorsi del mito, il cammino piramidale dell’essere
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[29ª puntata]
, Kamyana Mohyla
“All’alba del 21 maggio 2017, dai blocchi di arenaria di in Ucraina , spiccarono il volo con il Velimana verso la sede della Fondazione . Il prototipo ecosostenibile aveva una forma ottagonale piramidale e all’interno si poteva stare in sedici, ma per ora erano solo in tre: Eleda Itara, la ricercatrice senza memoria; Eve Nidoyie, la genetista biomedica e Arivle, il pilota. Ricalcando l’antico pellegrinaggio a ritroso di
Sperimentale a Parma, in Italia , passando
Tangir
, si soffermarono ad osservare e virando verso la Turchia al di sopra della Georgiail sito di Göbekli Tepe e l’antica Çatal Hüyük , gli ancestrali luoghi dove si pensa nacque la contemporanea civilizzazione alimentare, con i templi megalitici circolari di 12.000 anni fa e le sue meravigliose dall’alto
Tau . Purtroppo non avevano più tempo per fermarsi, l’Italia, Parma, le stava attendendo. A bordo, Eve riascoltava i Canti Mongoli, analizzando gli studi degli anni ‘90 sul confronto tra i petroglifi di Kamyana Mohyla e quelli di Çatal Hüyük Anatolico. Anche lei concluse che entrambi erano legati alla scrittura cuneiforme sumera, ma non comprendeva perché i popoli dell’attuale Turchia non erano geneticamente gli stessi di quell’epoca:
”cosa poteva essere successo nella storia del remoto passato?
Etruria del Nord © Photo by Adele Arati
Arivle, silenziando e spingendo i potenti motori del Velimana, sorvolò la Grecia, si infilò tra le sponde dell’antico crato - ne adriatico di Tetide e nel giro di poche ore apparve la grande Pianura Padana . Iniziò a introdurre l’origine della civiltà Etrusca: “Dobbiamo imparare a ragionare e collegare. In tempi remoti, gli esseri che ci hanno preceduti, da almeno 300.000 mila anni, erano molto simili a quello che siamo ora, ma molto più robusti e resistenti al freddo; la nostra storia è una trama di migrazioni ancestrali di andata e ritorno dal continente africano. Uno dei nodi di questa tela è stato l’homo Heidelbergensis di 600.000 mila anni fa, si pensa derivato dall’Erga - ster, uscito dalla culla della civiltà tempo prima, divenendo Erectus. Possiamo ipotizzare (anche grazie alle ibridazioni avvenute con un altro misterioso essere nel continente Euroasiatico, uscito dall’Africa 5,5 milioni di anni pri ma) da evidenze paleontologiche, che dall’Heidelbergensis si è poi diramato il Neanderthal, che arrivò a colonizzare l’intera Italia e l’Europa, sino alla lontana Siberia e agli antichi cugini dei Cro Magnon ” . Eve, la genetista, distogliendosi dagli ancestrali petroglifi, si aggiunse al genoma wide , “Lo studio del dialogo, ricordando gli studi precedenti: il DNA antico, sta riportato risultati fino a ieri impensabili e attesta che gli agricoltori ed i cacciatori raccoglitori del neolitico, discendevano da una comune popolazione ancestrale. Gli attuali europei ed i medio orientali por BIANCOSCURO R I V I S TA d ’ A R T E Ordina la versione cartacea o PDF su Uffici stampa, gallerie ecc. possono chiedere il PDF gratuito a info@biancoscuro.it https://artshop.biancoscuro.ittano con sè un quarto di ascendenza di DNA di una popolazione fantasma dell’umanità, oggi chiamati ‘Euroasiatici basali’. Già quindicimila anni fa, Iran e Israele avevano già quel un quarto di ascendenza euroasiatica basale.”Eleda, uscendo dal suo pensieroso silenzio, sulla leggenda dell’immortale Tangir di 40.000 anni fa, domandò: “Ma quel misterioso popolo, a che periodo di riferimento temporale poteva corrispondere?”Eve rispose: “Sicuramente, come abbiamo appurato in Mongolia, anteceden - te ai 24.000 anni fa, in base al ritrovamenti del ragazzo di Malta ritrovato in Siberia centro meridionale, dal quale si è ricavato il DNA fantasma del nord . Tutto questo dimostra che facciamo parte di una storia sepolta più am pia, come il sito di Göbekli Tepe da poco rinvenuto. Ormai si è evidenziato che i popoli attuali hanno nel proprio genoma un mix di Denisoviani, Nean - derthal, homo sapiens arcaico ed una parte di questi fantasmi dell’umanità.”Questo antico ceppo basale, si ramificò poi in più lignaggi euroasiatici ba -
Piramide, Valchiarone © Photo by Adele Arati
BIANCOSCURO R I V I S TA d ’ A R T E Ordina la versione cartacea o PDF su Uffici stampa, gallerie ecc. possono chiedere il PDF gratuito a info@biancoscuro.it https://artshop.biancoscuro.itsali altamente divergenti che insieme coesisterono nell’antichità e dilaga - rono nell’agricoltura. Possiamo ipotizzare che questa ibridazione, 100.000 anni fa, causò il mutamento del gene FOXP3, specializzato nella comu - nicazione a scopi cognitivi che creaRevolse le aree di Broca e di Wenicke, considerando che l’attività creativa era presente nei Neanderthal e la praticavano sugli altipiani del Tibet tra i 226.000 e i 169.000 di anni fa. Arivle, aggiunse: “Dobbiamo anche considerare il clima, che giocò un ruolo ri - levante sulla creaRevoluzione dell’esistenza. Dai 900.000 ai 10.000 mila a.C. si susseguirono quattro glaciazioni intervallate da sglaciazioni. In particolar modo l’ultima, dai 110.000 al suo sfumare verso l’11.400 mila a.C., fu molto determinante per la formazione dell’homo Sapiens arcaico .” Ormai erano sopra alla grande Pianura Padana, un granaio nazionale come l’Ucraina, con una tradizione agricola millenaria . Un paesaggio di terra fertile, coltivabile e boschiva, per comuni antenati. Attualmente comprende una vastità di territori, ma milioni di anni fa era un golfo ma rino inglobato al centro dell’Oceano Tetide . In seguito alla sua parziale emersione, per gli slittamenti delle placche tettoniche avvenuti 850 mila anni fa, gli ominidi tornarono ad abitarla attorno ai suoi litorali marini e nelle adiacenti alture, che un tempo erano antiche spiagge. Da ritrovamen Monte Poggiolo, nell’attuale Forlì , sappiamo che l’Homo Erectus era già presente 900.000 anni fa. La primordiale Tetide è da sempre un riparo incubatore, come avvenne al culmine dell’ultimo periodo Würm: grazie ai suoi estesi ghiacciai, i mari e gli oceani divennero più bassi di 110 metri rispetto all’attuale situazione. ti a
L’Africa, il Mediterraneo, tutto il sud d’Europa, compresa la più riservata Sardegna, con l’attuale Liguria ed il Golfo Padano, erano legate dagli agevoli passaggi dal basso appen -
nino Tosco-Emiliano . Patria di Tangir , per i popoli dell’epoca era un territorio crocevia per accedere all’oasi Italica; in seguito nell’ultima sglaciazione anche per dirigersi verso l’Europa del Nord.”“La cosiddetta Arivle affermò: Solo da 70.000 anni l’abitabilità del territorio si consolidò, ma all’inizio dell’ultimo picco glaciale, quando il gelo ricopriva le latitudini settentrio - nali e medie d’Europa, costringendo gli abitatori rimasti a cercare riparo nelle zone più a sud, colonizzando l’Italia. In quel lontano passato, per le sue caratteristiche geo-morfologiche, la penisola italica attuò migrazio - ni e isolamenti, ma anche nuove mescolanze tra i sopravvissuti rimasti dall’eruzione di 40.000 anni fa dei campi Flegrei e quelli di ritorno nel -
megalitismo
la terra madre all’incirca 30.000 anni dopo, dando vita al “Origini italiche o degli Aborigeni Italici , popolo già citato nel volume siano Memorie istorico-Etrusche sopra l’antichissimo regno d’Italia” di Mon signore Mario Guarnacci, edito da Paolo Giunchi, nel 1785. 8.000 anni fa, nonostante la Pianura Padana non fosse ancora ben pro sciugata, i Primitivi tornarono a localizzarsi sulle alture del basso Appen 109nino Tosco-Emiliano, le cui tracce sono state documentate dopo la metà dell’800 dall’archeologo parmense Luigi Pigorini, dal naturalista Pellegri -
Etruria del Nord © Photo by Adele Arati
110 no Strobel e dal paleontologo Gaetano Chierici, che ci raccontano ancora oggi una lunga storia sepolta. Qui da millenni scorre il lungo corso del Po con i suoi affluenti e nulla ha da invidiare ai grandi fiumi raccontati maggiormente sui libri di storia e via d’acqua fino a tempi recenti. Nella cultura orale polinesiana, dove tutto è legato da una linea aka continua ed in cui non viene fatta distinzione tra i racconti storici e la mitologia, qualcosa di curioso viene narrato: “La crea_R_evoluzione dell’esistenza, in Ta’bzu , si unì ‘Po’ , che stava nel mare primordiale cui il fluire dell’oscurità
la scissione di un Dhatu-IAO-Ta’aroa, al
alla luce ‘ Ao’ , dando vita con celeste e maschile Rangi ed al femminile Terra Atuana Papa ; guidati dal suono matematico dell’acqua prodotto dalle spirali del Mana. Da questi nacque Vatea e in seguito Tane e Atarapa. Rangi spartì tra loro alcuni terri - tori in Terra di madre Papa, ma Tane, accecato dal potere sul Mana, evirò il padre e dalla fecondità tranciata diede vita all’immortale Tangir.”Non a caso, l e antiche imbarcazioni di questo fiume italico sono cu riosamente similari alla struttura di quelle polinesiane . Questo corso d’acqua, il Po, con i suoi rami fluviali, sin dalla preistoria fu strada di viag - gio, e le sue sabbie tutt’oggi ci restituiscono importanti reperti, tra cui un cranio di Neanderthal conservato nel Museo Paleoantropologico del Po . Nel primo pomeriggio del 21 maggio 2017 il Velimana atterrò sulla ter - razza della Fondazione a Parma. Margot, la Direttrice, rivide Eleda ed Eve dopo un lungo periodo, ma non le fece scendere, fu lei a salire sul vei - volo. Mentre il prototipo si rialzava dalla pista di atterraggio e scivolava sul Po, il fossile fluviale di origine quaternaria della Pianura Padana , Margot volle portare le sue ospiti a visitare i luoghi della presunta origine etrusca e accennò: “Le frequentazioni qui, sono già databili dal paleolitico, con ritrovamenti di chopper, amigdale, siti megalitici, un ponte di pietra in ciso a forma di serpente, che molto più avanti visiteremo. Tutto ci riporta a Kamyana Mohyla e a un sito africano di 70.000 anni fa ” . Non si deve dimenticare che le necropoli emiliane del neolitico erano disseminate ovunque e vi furono ritrovamenti in tutta la piana Padana, in particolare BIANCOSCURO R I V I S TA d ’ A R T E Ordina la versione cartacea o PDF su Uffici stampa, gallerie ecc. possono chiedere il PDF gratuito a info@biancoscuro.it https://artshop.biancoscuro.itqui, a Parma centro e provincia: Traversetolo, Gaione, Marano, Basili - canova, Noceto e Vicofertile. Fino a giungere alla metà del V millennio a.C., con la cultura del vaso a bocca quadrata.Di quel periodo fanno parte ritrovamenti di collane con conchiglie, lame raschiatoi, asce, punte di freccia e in particolare una statuina femminile la “Signora / Papa-Madre bianca, uccello della morte e rinascita; non della fertilità” . Questa è stata portata alla luce nelle campagne a Vicofertile nel 2005, ed era posta sul volto di uno scheletro di donna, in un contesto al centro di cinque sepolture maschili rannicchiate in posizione fetale e raggruppate in uno scavo nel terreno (oggi visibile al Museo archeologico di Parma), similmente a quelle ritrovate in Africa, Siberia, Mongolia, Ucraina e nel resto d’Italia . In seguito, per la teoria della continuità, è ipotizzabile che a distanza di tremila anni, ibridandosi nuovamente, diedero vita alla civiltà del bronzo della Vasca Votiva di Noceto , sim -
Etruria del Nord © Photo by Adele Arati
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25 apPunto b): “L’azione pensatrice dell’arte unisce i distanti campi d’esistenza di civiltà antiche, facendo diventare leggibili le simi larità delle loro caratteristiche socio culturali e facendo così riemer -
gere il passato remoto” . non è stata solo l’ultimo baluardo di una cultura paritaria, in seguito assorbita dal patriarcato, ma fu anche il suo inizio, che si perde nella preistoria. Ancora oggi sotto a migliaia di ettari delle argille padane è seppellita la storia delle origini.
L’Etruria Padana
Il 10 luglio 2017, dopo 50 giorni di studi presso la Fondazione a Parma, era giunto il momento per i personaggi di questo racconto di
partire per
un nuovo viaggio ed approfondire il cuore della cultura etrusca . Adele Arati artiStà
[...] continua sul prossimo numero di BIANCOSCURO
Ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale, le parti culturali sono vere e il reale si unisce all’intreccio del Filo virtuale della Fantasia Crea_R_ Evolutrice. Una Linea aKa, presente in ogni mia opera, dove tutto ebbe un 00_R_Inizio, in questa saga artistica Fanta-ma-Scientifica, per il bene comune Finito-ma-Infinito, in memoria del Popolo_00. Testi liberamente tratti dai miei futuri Romanzi Artistici Fanta-ma-Scientifici. <Opere d’art’è di Scrittura CreAttiva, aaParole con apPunti, Tavole AlgoRitmiche d’artiStà>