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Pier Paolo Pasolini
Le Gallerie Nazionali di Arte Antica presentano, dal 28 ottobre 2022 al 12 febbraio 2023, a Palazzo Barberini, la mostra “Pier Paolo
Pasolini. TUTTO È SANTO - Il
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corpo veggente”, concepita e curata collettivamente da Michele
Di Monte, Giulia Ferracci, Giuseppe Garrera, Flaminia Gennari Santori, Hou Hanru, Cesare Pietroiusti, Bartolomeo Pietro-
marchi, Clara Tosi Pamphili, e realizzata all’interno del progetto espositivo “Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO”, coordinato e condiviso dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica con l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma (“Il corpo poetico”, 19 ottobre 2022 – 26 febbraio 2023) e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo (“Il corpo politico”, 16 novembre 2022 – 12 marzo 2023), in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. Oltre a queste tre sedi principali, per tutta la durata del progetto, è previsto un ricco programma di eventi e performance che prevedono il coinvolgimento delle Accademie straniere a Roma, dell’Archivio Luce / Cinecittà e del Centro Sperimentale di Cinematografia, della NABA e di numerose altre università, organizzazioni, istituzioni volti a
Il corpo veggente di FlaVio ennante sviluppare i temi affrontati nel percorso espositivo e più in generale ad alimentare un nuovo di-
battito sulla figura e sul ruolo di
Pasolini nel XXI secolo. Ma parliamo della mostra a Palazzo Barberini, a partire dal titolo che la caratterizza: la scelta del titolo, “TUTTO È SANTO”, si ispira alla frase pronunciata dal saggio Chirone nel film Medea (1969), che evoca la misteriosa sacralità del mondo del sottoproletariato, arcaico e religioso, in netto conflitto con gli eroi di un mondo razionale, laico, borghese. La mostra è suddivisa in sei se-
zioni, intitolate alle figure del
corpo (altro tema trasversale del progetto espositivo che accomuna i tre musei coinvolti): “Figura I. Il corpo epifanico”, “Figura II. Il corpo dello scandalo”, “Figura III. Il corpo del cordoglio”,
e “Epilogo, Il corpo soggetto”. La figura è proprio quel concetto che Pasolini ritrovava negli scritti del filologo Erich Auerbach, intesa come una prefigurazione del presente nel passato e un ritorno del passato nel presente. In quest’ottica la mostra intende
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Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto Lavandaia, 1720 olio su tela, 86,3 x 105,3 cm Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo. (proprietà Ente pubblico territoriale, Civici Musei di Brescia) © Archivio fotografico Civici Musei di Brescia- foto Fotostudio Rapuzzi.
mettere a fuoco non solo il modo in cui lo scrittore e regista ha deliberatamente attinto a una certa tradizione figurativa, ma anche le
forme in cui alcune immagini
riemergono nella sua opera, in forza della loro carica espressiva e della loro valenza arcaica, a dispetto della distanza dei contesti storico-culturali. Il percorso si sviluppa come una sorta di “montaggio” tra dipinti, sculture, fo-
tografie e libri (per un totale di
circa 140 pezzi) e spiega il potere di sopravvivenza delle immagini:
trasfigurate dall’obiettivo poeti-
co di Pasolini che ne esalta la carica espressiva ed emotiva, e testimoni del mistero sacro e insieme mondano del nostro rapporto con la realtà e con la storia. Il progetto è interamente ricco di spunti per ampliare il dibattito. s l
PIER PAOLO PASOLINI TUTTO È SANTO - Il corpo veggente
28 ottobre 2022 - 12 febbraio 2023 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma
INFO gan-aar.comunicazione@cultura.gov.it
Da martedì a domenica 10.00 - 19.00
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.barberinicorsini.org
Giovan Battista Gaulli, detto Baciccio Pietà 1667, olio su tela, 183x147 cm. Gallerie Nazionali di Arte Antica Palazzo Barberini, Roma Sotto: due immagini dell’allestimento della mostra “Pier Paolo Pasolini. Tutto è Santo - Il corpo veggente“. Ph. Alberto Novelli
Monica Zorzi
zorzi_monica
Mario Sironi
Opere uniche dalle Collezioni Private di ettore tiretto
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Nato a Sassari il 12 maggio 1885, secondo di sei figli, iniziò a dedicarsi al disegno nel 1898. Frequentò la Scuola Libera del Nudo, dove conobbe Umberto Boccioni, Gino Severini e Giacomo Balla. A Parigi approfondì la conoscenza della pittura francese, influenzato dal post-impressionismo e da Pisarro, passò ad una pittura divisionista, fino ad aderire al movimento futurista. Si farà influenzare ancora una volta, questa volta dal cubofuturismo russo, scostandosi così dal Balla e Boccioni. Nel 1937 nacque il gruppo “I Sette Pittori del Novecento”, e lui ne fece parte con Bucci, Dudrevil-
le, Funi, Gian Emilio Malerba,
Piero Marussig e Ubaldo Oppi. Ma questa è solo l’inizio della storia di Mario Sironi, grandis-
simo autore a cui è dedicata la mostra a Museo Villa Bassi Ra-
thgeb, “Mario Sironi. Un rac-
conto dal grande collezionismo
italiano”, aperta al pubblico fino a dopo le feste, curata da Chiara Marangoni, coordinatore del Museo Villa Bassi Rathgeb e Alan Serri. CoopCulture e il Comune di Abano Terme, in collaborazio-
Mario Sironi - Figura 1942, tempera su cartoncino, 14x20 cm.
ne con la Galleria 56 di Bologna, portano nel Museo aponense il frutto del lavoro svolto in tanti anni da Estemio e Alan Serri della Galleria 56 con clienti, collezionisti e amici, ovvero un corpus di
opere uniche che compongono un racconto completo dedicato
al Maestro. Oltre settanta opere animano il percorso espositivo
che si dipana nelle sale del Museo, dialogando in un intrecciarsi di
epoche e stili diversi, con gli affreschi e i pezzi della collezione
permanente di Villa Bassi. In esposizione troviamo anche due studi preparatori per la famosa decorazione murale “Venezia, l’Italia e gli Studi” che Sironi realizzò per l’Aula Baratto di Ca’ Foscari tra il 1935 e il 1936. A tal proposito, l’Università di Cà Foscari, in collaborazione con il Museo, propone visite guidate e video-approfondimenti sull’affresco. A corollario della mostra, un ricco carnet di laboratori didattici rivolti agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado che permetteranno ai bambini e ai ragazzi di sperimentare la propria
Battaglia (combattimento grottesco) 1921 ca., carboncino, inchiostro e biacca su cartoncino applicato su tela, 41x66 cm.
manualità e creatività, seguendo percorsi che intrecciano musica, lettura e pittura. Visitando la mostra, approfondendo l’opera di questo grande artista, possiamo comprendere la personalità multiforme di Mario Sironi. s l
MARIO SIRONI Un racconto dal grande Collezionismo italiano
16 settembre 2022 - 08 gennaio 2023 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Museo Villa Bassi Rathgeb, Abano Terme
INFO T. +39 041 8627167
Lunedì e da giovedì a sabato 14.30 - 19.00 Mercoledì 9.00 - 13.00 Domenica 10.00/13.00 - 14.30/19.00
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.museovillabassiabano.it
MARIO ZAMMIT - LEWIS
Mario Zammit-Lewis alimarcpb@gmail.com mariozammitlewis YouTube: Mario R. Zammit-Lewis