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Per me Marco è Caprai di Franco M. Ricci

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PER ME MARCO È CAPRAI

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Franco Ricci

Sono 50 anni che in Umbria c’è Caprai. Io lo conobbi, Marco, grazie a Gianfranco Vissani un mio amico di incontri a Baschi, ma anche un suo amico.

Marco è un Produttore slow. Piano piano si avvicina, l’affetto lo vedi subito dopo il sorriso che ti dona solo se affinità ed empatia fanno parte dell’incontro. Certamente non elargisce con facilità sorrisi ma è un grande riflessivo e conoscitore di umanità, pronto ad aiutare gli altri e pronto a mostrare tutta la sua capacità di imprenditore, serio e intelligente.

Caprai sa quando coinvolgere la sua Azienda e quando non è il tempo di implicare Caprai.

Proprio Marco Caprai è l’antesignano di scelte moderne, green e appropriate sempre al tempo che passa. Sceglie di fare questo e non sceglie l’altro, è sempre fuori dal coro. Grande è il fastidio essere per lui accanto ad una persona del mondovino poco onesta e nutre vera avversione all’incontro con gli stupidi e con i furbi, e non fa nulla per non dimostrarlo.

Insomma, al bravo, molto bravo produttore, “inventore” del Sagrantino di Montefalco, tutti dobbiamo essergli grati di averlo fatto, e averlo fatto non soltanto con la vigna e la cantina, ma anche ad alta voce con eventi di richiamo.

Fu con lui e con Donatella Tesei, Sindaco della Città oggi Presidente della Regione, che ho diretto una regia di incontri innovativi che fecero molto chiasso a Roma e in Italia, e fecero anche una selezione del buono e del meno buono.

Marco Caprai, rabbioso con gli imbecilli, gli scriteriati, gli enologi senza lealtà di vigna.

Grazie Marco, di essermi amico. Con un sorriso e gli auguri di buon compleanno da tutti noi che con te abbiamo percorso una grande strada.

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