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Sorelle Bronca, passione di famiglia di Redazione

Bibenda 86 duemilaventuno SORELLE BRONCA, PASSIONE DI FAMIGLIA

SORELLE BRONCA

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passione di famiglia

di Redazione

Cantina veneta ma di un Veneto altro, controcorrente. Contro le mode. Quanto rumore può fare una “particella” ce lo raccontano Antonella ed Ersiliana

Bronca. Da sempre in antitesi alla smisurata produzione massificata di Prosecco

in quelle zone, l’azienda focalizza tutte le forze su singoli vigneti.

Bibenda 86 duemilaventuno SORELLE BRONCA PASSIONE DI FAMIGLIA

■ Sorelle Bronca

Via Martini, 20 - 31020 Colbertaldo di Vidor TV

Tel. 0423 987201

info@sorellebronca.com www.sorellebronca.com Ribellione positiva, che genera tutti vini precisi, puliti, coerenti. Anarchia intelligente. Rivoluzione silenziosa che può essere ascoltata solo nel calice, prestando l’orecchio al rumore delle bollicine.

Considerato fino a pochi anni fa un mestiere per soli uomini, queste due antesignane donne del vino hanno dimostrato che la dote femminile sui campi non solo è naturale ma si rivela anche straordinariamente potente. Ancora più esemplificativo di certa mentalità obsoleta (sic!) risulta un aneddoto risalente all’esordio delle produttrici, quando appena trentenni, in occasione dei frequenti viaggi per presentare i loro prodotti, il nome “Sorelle Bronca” aveva creato falsi miti nell’immaginario dei colleghi produttori, insinuando l’idea che fossero due suore; e quando queste si presentavano, qualcuno rimaneva veramente sorpreso di non trovarsi davanti due monache. Chi cresce nei campi custodisce i segreti della terra, conserva gli insegnamenti delle stagioni, e li preserva tramandandoli ai propri figli. La storia della famiglia Bronca inizia dai racconti di nonno Martino che passa il testimone al figlio Livio, che a sua volta lo passa alle figlie Antonella ed Ersiliana, che nascono già tenendo stretto nelle loro manine quel segreto. I loro vigneti si estendono da Colbertaldo dove si produce Prosecco Superiore, fin nei pressi di Rua di Feletto dove diventa protagonista il Conegliano Rosso, venticinque ettari divisi in cinque zone, tutte dentro la Docg Conegliano Valdobbiadene, dal 2019 Patrimonio dell’Unesco. Territori diversi che convivono nello stesso spazio originando produzioni vitivinicole differenti. In questo luogo la natura insegna/ricorda che solo il territorio della solidarietà è in grado di produrre eccellenze uniche, nella loro diversità. Un’esperienza più che una degustazione. Proposte all’assaggio sono una selezione Valdobbiadene Prosecco Superiore e una mini verticale Colli di Conegliano Rosso Ser Bele. Per quest’ultima si rivela divertente, oltre che estremamente didattica, la scelta dei produttori di presentare quattro annate frutto di stagionalità sempre diverse dal punto di vista climatico: la 2015 perfetta, la 2009 fredda, le 2005 e 2003 calde. Così accade che il calore di Ser Bele 2005 si esprima nel colore del vino, che arriva a somigliare più al fratello giovane 2015, che al vicino 2009. L’azienda si trova tra le Dolomiti e il mare Adriatico, dove il clima è ideale per dare vita a vini dall’inconfondibile identità, espressione del rapporto inesauribile tra territorio e uomo. Le viti vengono coltivate solo nella parte più soleggiata delle colline, ad una quota compresa tra i 50 e i 500 metri sopra il livello del mare. Le uve vengono selezionate e vinificate separatamente. La vendemmia inizia a metà settembre, si fa una volta l’anno e non si può sbagliare. Le vasche sono come dei gioielli. I vigneti sono curati con amore e vendemmiati a mano con le cassette. Quando si dice Conegliano Valdobbiadene, spesso si perde la prima parola e si pensa solo al Prosecco; ma le barbatelle di

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Conegliano esistevano da tempi immemori in questi territori di natura vulcanica, ricchi di ferro, e a forte componente argillosa, adattissimi alla produzione di vini rossi. Doc dal 1993 e Docg dal 2011, in pochi sono rimasti a produrlo, ma poiché il rosso di collina ha sempre il suo fascino, l’azienda strizza l’occhio ai rossi toscani dando vita al Ser Bele.

Il nome è preso in prestito da quello di un soldato toscano, antico guardiano della porta nord di Conegliano. Questo rosso è un assemblaggio di uve Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Marzemino, in percentuali variabili a seconda di ciò che la natura offre. Anche il procedimento di vinificazione cambia in relazione all’andamento

climatico dell’annata, laddove in quelle perfette, o calde - dopo una lunga sosta sulle vinacce - la malolattica avviene esternamente, mentre in quelle fredde è interna. Il progetto delle particelle iniziato per lavorare i faticosi territori delle Rive, vere e proprie super cru, nasce con l’idea di identificare un

terreno migliore degli altri da suoli di natura rocciosa e calcarea, posti sulla riva sinistra del Piave, protetti dalle Alpi e ben esposti al sole. Nel 2001 si individua nei Vigneti di Colbertaldo l’ettaro numero 68, da quel momento tenuto separato dagli altri si comincia a produrre Particella 68, un Brut nato come sfida al Cartizze. Nella zona più alta del Valdobbiadene, a 300 metri sopra il livello del mare, si trovano i Vigneti di Farrò dove viene prodotto Particella 232, Extra Brut la cui schiettezza racconta con piena onestà l’identità di quel territorio. Prodotti con il metodo della fermentazione ancestrale, questi vini devono diventare spumante partendo dal mosto, che va direttamente in autoclave con i suoi lieviti indigeni e i suoi zuccheri.

La degustazione | Sorelle Bronca

Particella 68 Bianco Docg - Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut – Glera 100 % - Gr. 11 % - € 20 Brillante giallo verdolino, cristallino. Fiori d’acacia e magnolia, intense note fruttate di pera e mela, zolfo, pietra focaia, note balsamiche. Palato morbido, sapido e succoso. Il territorio calcareo e roccioso si traduce in un’interminabile persistenza. Un sorso ne chiama altri cento.

Particella 232 Bianco Docg - Valdobbiadene Prosecco Superiore Extra Brut – Glera 100 % - Gr. 11 % - € 20 Brillante giallo paglierino con lampi verdolini. Pera, frutta secca, nota fragrante, sentori aromatici di salvia e melissa. Palato coerente, sapido, fresco. Lunghissima persistenza. Perlage fine, elegante, cremoso. Vino schietto e raffinato.

Colli di Conegliano Rosso Ser Bele 2015 Rosso Docg - Merlot 40%, Cabernet Sauvignon 25%, Cabernet Franc 25%, Marzemino 10% - Gr. 13,5 % - € 35 - Annata perfetta. Rosso rubino brillante. Confettura di ribes e more, cenni balsamici. Il palato è morbido, carezzato da tannini eleganti. Fresco. Persistente a lungo. Giovane vino già trionfante.

Colli di Conegliano Rosso Ser Bele 2009 Rosso Docg - Merlot 40%, Cabernet Sauvignon 25%, Cabernet Franc 25%, Marzemino 10% - Gr. 13,5 % - € 35 - Annata fredda. Rosso granato con splendenti riflessi arancio. Affascinante intreccio olfattivo, legno balsamico, note vegetali, delicato bouquet aromatico, note speziate di cannella, anice stellato, chiodi di garofano, tabacco. Palato vivace, reattivo. Tannino elegante e setoso. Fresco

Colli di Conegliano Rosso Ser Bele 2005 Rosso Docg - Cabernet Sauvignon 40%, Merlot 25%, Cabernet Franc 25%, Marzemino 10% - Gr. 13,5 % - € 35 - Annata calda. Rubino concentrato con i bordi arancio. Al naso prominenti note ferrose, elegante nelle sue declinazioni varietali di macchia mediterranea, resina, tocco balsamico. Sapido, fresco. Persistente. Vino criptico.

Colli di Conegliano Rosso Ser Bele 2003 Rosso Docg - Cabernet Sauvignon 40%, Merlot 25%, Cabernet Franc 25%, Marzemino 10% - Gr. 13,5 % € 35 - Annata calda, in cui è stato effettuato un diradamento importante in vigna. Rosso granato. Fiori secchi, tabacco scuro, sigaro, salamoia, afflati balsamici di menta ed eucalipto. Il palato è sapido, fresco.

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