OPI // BloGlobal Trends 2014 - Preview

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OSSERVATORIO DI POLITICA INTERNAZIONALE

BLOGLOBAL TRENDS

2014

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BloGlobal Trends 2014 Research Paper Speciale

Osservatorio di Politica Internazionale (OPI) © BloGlobal – Lo sguardo sul mondo Milano, 2014 ISSN: 2284-0362 Comitato scientifico Federiga Bindi, Ennio Di Nolfo, Germano Dottori, Beatrice Nicolini, Gianluca Pastori Coordinatrice editoriale OPI Maria Serra Coordinatore BloGlobal Trends 2014 Davide Borsani Autori Europa: Maria Serra (responsabile) Oleksiy Bondarenko, Federica Castellana Grande Medio Oriente: Giuseppe Dentice (responsabile) Sara Brzuszkiewicz, Stefano Lupo USA e Americhe: Davide Borsani (responsabile) Matteo Guillot, Francesco Trupia, Martina Vacca Asia-Pacifico: Daniele Villaci (responsabile) Luis Daniel Angelucci, Simone Vettore Africa sub-sahariana: Salvatore Denaro (responsabile) Danilo Giordano, Martina Tulimiero Editing Giuseppe Dentice, Maria Serra Layout Davide Borsani Questa pubblicazione può essere scaricata da: www.bloglobal.net Parti di questa pubblicazione possono essere riprodotte, a patto di fornire la fonte nella seguente forma: BloGlobal Trends 2014, Osservatorio di Politica Internazionale (BloGlobal – Lo sguardo sul mondo), Milano 2014, www.bloglobal.net

Pubblicato nel febbraio 2014


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INDICE EDITORIALE_______________________________________________________1 INTRODUZIONE___________________________________________________2 EUROPA Economia e istituzioni _________________________________________5 Proiezione esterna _____________________________________________9 L’UE attore “locale” a multi-velocità _________________________14

GRANDE MEDIO ORIENTE Il Nord Africa sospeso ________________________________________15 Vicino Oriente: crisi di ieri e di oggi a confronto ___________18 Dove va il Golfo? ______________________________________________20 Cambiamento vs Restaurazione _____________________________23

USA E AMERICHE Il ritorno degli Stati Uniti? ___________________________________24 America Latina: cooperazione e rivalità ____________________27 Quali equilibri per l’emisfero? _______________________________30

ASIA-PACIFICO

AFRICA SUB-SAHARIANA L’ascesa economica: un’analisi regionale____________________40 Diritti umani, democrazia, guerre civili _____________________43

Il contenuto di ciascun articolo riflette il pensiero del relativo Autore e non esprime necessariamente opinioni condivise dal Comitato scientifico, dal Coordinatore o da altri Autori.

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Cina: un cavallo stanco? ______________________________________32 India, Sud-Est e Pacifico: anno di elezioni___________________34 Gli “ex astri” d'Oriente e le luci della ribalta ________________37


BloGlobal Trends 2014

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Il contenuto di ciascun articolo riflette il pensiero del relativo Autore e non esprime necessariamente opinioni condivise dal Comitato scientifico, dal Coordinatore o da altri Autori.


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EDITORIALE Previsioni senza sfera di cristallo: è questa la prima grande sfida che si pone per il 2014 l'Osservatorio di Politica Internazionale (OPI), il centro studi dell'Associazione culturale "BloGlobal-Lo sguardo sul mondo". Il continuo flusso di eventi che concorrono a frammentare, a disgregare e a ricostruire sotto una nuova forma gli scenari internazionali richiedono sempre più un approccio globale di comprensione e di rielaborazione lucida ed obiettiva: è con questo scopo che il nostro Osservatorio è stato fondato da chi scrive, proponendo ad un numero di lettori crescente nel tempo analisi e spunti di approfondimento dei fenomeni politici ed economici globali. Un obiettivo ambizioso, che trova nella giovane età di quanti vi collaborano un ulteriore punto di forza: studiosi e giovani professionisti "under-30" in Italia e all'estero uniti dall’impegno e dalla passione nel diffondere e nel divulgare la politica e le relazioni internazionali. Un traguardo che, a distanza di tre anni dal lancio di questa scommessa, forse non abbiamo ancora completamente raggiunto e che ci ha spinto a creare un'Associazione culturale che punta ad avere boots on the ground, ad uscire cioè dalla dimensione virtuale per proporsi come soggetto attivo, che ha dunque lo scopo di avvicinare maggiormente a questi temi sia gli "addetti ai lavori" del mondo accademico e dell'informazione, sia il pubblico non specializzato che cerca un punto di vista nuovo e trasparente per comprendere la realtà che lo circonda. Non di meno, l'adozione di un rigoroso metodo scientifico e di un approccio multidisciplinare – socioeconomico, giuridico, politologico e storico – rende il nostro lavoro un utile strumento per quanti nel proprio settore cercano di interpretare il quadro complessivo delle dinamiche internazionali in atto.

Presidente dell’Associazione culturale “BloGlobal – Lo sguardo sul mondo” Coordinatrice editoriale dell’Osservatorio di Politica Internazionale

BloGlobal Trends 2014

Il BloGlobal Trends 2014, la prima di una serie di pubblicazioni a carattere tematico, amplia dunque la nostra offerta editoriale, rendendo ancora una volta la nostra realtà un unicum nel panorama giovanile nazionale di chi tratta gli Esteri. La speranza è, come sempre, che questo cammino intrapreso possa continuare ad accrescere e a suscitare interessi, riflessioni e coscienze in chi ci legge, alimentando in noi lo stimolo ad un continuo miglioramento.

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INTRODUZIONE Come sarà il mondo nel 2014? È questa la domanda che sorge spontanea a qualsiasi studioso, osservatore o semplice appassionato di relazioni internazionali avente a che fare con le “grandi forze” che trascinano il mondo. Ed è questa, quindi, la domanda cui cerca di rispondere in modo ambizioso la nuova pubblicazione dell’Osservatorio di Politica Internazionale, Centro Studi dell’Associazione culturale BloGlobal – Lo sguardo sul mondo. Tale oneroso lavoro, che chi scrive ha avuto l’onore di coordinare, è frutto di una collaborazione tra giovani ricercatori e professionisti del settore, che hanno deciso di unire gli sforzi per rendere fruibile e comprensibile ad un vasto pubblico le macro-dinamiche che influenzano la scena globale.

Il nostro viaggio inizia – e per campanilismo e per interesse – dall’Unione Europea, il cui 2014 potrebbe presentare una serie di (ennesimi) snodi cruciali. Come scrive Maria Serra, «il proseguimento nell’iter di creazione dell’unione bancaria e dei nuovi strumenti di governance atti a prevenire e gestire situazioni di crisi, nonché l’ennesimo braccio di ferro del binomio austerità vs crescita circa la definizione del budget finanziario, si legheranno a doppio filo con il ricambio di tutti i vertici istituzionali che inizierà con le elezioni per il Parlamento europeo del 25 maggio». Per l’Europa, però, quelle dell’economia e delle Istituzioni non saranno le uniche sfide che le si staglieranno di fronte nei prossimi mesi. Il processo di allargamento proseguirà verso Est, con le varie problematiche ad esso inerenti; anche le relazioni con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, questi alle prese con crisi e problematiche di varia natura, non appaiono del tutto semplici.

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I BloGlobal Trends 2014, questo il nome della pubblicazione, analizzano cinque macro-aree geopolitiche: l’Europa, il Grande Medio Oriente, le Americhe, l’Asia-Pacifico e l’Africa sub-sahariana. Tale suddivisione nasce per esigenze di semplificazione analitica. È infatti evidente anche al lettore occasionale che una tale classificazione celi problematiche metodologiche di non poco conto. Ad esempio, dove inserire la Russia, potenza in (ri)ascesa che gioca un ruolo di primo piano tanto in Europa quanto in Asia? Come analizzare la politica estera degli Stati Uniti senza adottare una visione globale? Sono alcune questioni, queste, che il nostro team si è posto sin dalle prime fasi di gestazione del report. Abbiamo, però, deciso di proseguire sulla strada delle cinque aree, cercando di farle interagire per quanto possibile, ponendo in rilievo dinamiche trasversali e mai dimenticando gli ostacoli di cui sopra. Di riflesso, ciò ha anche comportato il sacrificio sull’altare della sintesi di aree o Paesi, si pensi al Sahel o alla Turchia, che avrebbero certamente meritato uno spazio maggiore.

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Tre sono le sotto-aree che Giuseppe Dentice ha identificato nella complessa regione del Grande Medio Oriente. Nella prima, quella del Nord Africa, «la situazione pare sospesa in una sorta di limbo foriero di nuovi venti di tempesta» a causa, in particolare, dei postumi delle cosiddette Primavere Arabe. Nel Vicino Oriente, invece, l’epicentro dell’instabilità è costituito dalla crisi siriana che, a quasi tre anni dal suo scoppio, non ha ancora visto una soluzione; anzi, essa trascina in un vortice anche i Paesi confinanti, a partire da Libano, Giordania e Israele. La terza sotto-area è quella del Golfo, forse quella più in movimento e la più rilevante per quanto riguarda gli equilibri regionali: qui «il recente accordo sul nucleare iraniano sembrerebbe aver avuto come effetto lo scongelamento di dinamiche consolidate a favore dell’ascesa di nuovi attori e del riposizionamento strategico di antiche potenze». Ça va sans dire, i grandi registi del disgelo con l’Iran sono stati gli Stati Uniti. Per l’ex superpotenza solitaria il 2014 rappresenterà l’anno forse decisivo per il rilancio economico e per chiarire le proprie aspirazioni egemoniche. Da un lato, l’orizzonte nazionale si è lentamente ma costantemente rasserenato nel corso degli ultimi tre anni. Dall’altro, però, ad una maggiore centralità delle vicende interne è corrisposto un riposizionamento (se non un ritiro) in relazione alle problematiche globali. Proprio nell’emisfero occidentale, storicamente sua sfera d’influenza, Washington ha proclamato la fine della dottrina Monroe. È probabile che ciò aprirà nuovi spazi di manovra sia per i Paesi dell’America Latina che ambiscono alla leadership subregionale sia per attori extra-emisferici, in particolare la Cina, che per interesse guardano con molta attenzione alle Americhe.

Last but not least, l’Africa sub-sahariana esce da un 2013, scrive Salvatore Denaro, «particolarmente importante e delicato sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista delle dinamiche politiche, democratiche, sociali». In una prospettiva economica, gli ultimi dodici mesi hanno proiettato una luce positiva sul proseguimento dell’ascesa dell’intera area, che potrà beneficiare soprattutto di un incremento delle esportazioni di materie prime verso i Paesi occidentali ed asiatici. Eppure, ad un ottimismo economico fa da contraltare un pessimismo socio-politico. Per quanto riguarda la stabilità regionale, difatti, le lotte intestine, le guerre civili e lo scarso rispetto di procedure democratiche sono destinate a dominare la scena anche nel prossimo futuro. Denaro si concentra in particolare su quattro Paesi – Zim-

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Pechino incarna alla perfezione i desiderata asiatici a ricoprire un ruolo centrale nelle vicende globali. Sarà così semplice? Scrive infatti Daniele Villaci che «Dopo vent’anni di crescita tumultuosa la Cina si trova a fronteggiare le conseguenze disastrose di una industrializzazione troppo rapida. La nuova classe dirigente cinese è chiamata a risollevare un Paese che anche agli occhi meno attenti desta non poche preoccupazioni, soprattutto sul fronte economico». Un possibile rallentamento della “locomotiva cinese” potrebbe essere tanto fonte di sollievo quanto di preoccupazione anzitutto nella regione dell’Asia-Pacifico. Le numerose questioni territoriali che rimangono aperte, a partire dalle isole Senkaku/Diaoyu, e le crescenti complessità economiche e sociali rischiano di mettere a repentaglio la stabilità e l’interdipendenza regionale. Se a ciò si aggiunge la ricomparsa dell’Orso russo, ecco che nel medio periodo potrebbero determinarsi nuovi equilibri geopolitici.

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babwe, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Rep. Democratica del Congo – che costituiscono casi studio rilevanti per una comprensione delle dinamiche regionali. Per tornare al quesito iniziale, quindi, come sarà il mondo nel 2014? Nessuno può davvero dirlo con precisione, ma si può comunque provare ad individuare alcune dinamiche capaci di influenzarne le vicende. Va da sé, perciò, che i BloGlobal Trends non hanno in alcun modo l’intenzione di presentarsi come una sfera di cristallo in grado di predire il futuro. Ciononostante, noi dell’Osservatorio riteniamo che l’analisi multidisciplinare qui offerta possa fornire al lettore una serie di chiavi interpretative che lo autorizzino ad identificare alcune tendenze – trend, appunto – che saranno fondamentali nella decodificazione della politica internazionale dell’immediato futuro. Come sempre, se saremo riusciti nel nostro intento starà al pubblico decidere.

Buona lettura,

BloGlobal Trends 2014

Vice Presidente dell’Associazione culturale BloGlobal – Lo sguardo sul mondo Coordinatore del report BloGlobal Trends 2014

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