Per dieci minuti
Personale di Paolo Vitale
L’EDITORIALE Apro il terzo numero del mensile “I Colori dell’Alba” parlando di una vittoria tutta italiana alla cerimonia degli Oscar 2014, con il film di Sorrentino “La Grande Bellezza” che si aggiudica la statuetta d’oro come miglior film straniero. La statuetta torna in Italia dopo 15 anni dalla vittoria di Benigni con “La vita è bella” nel 1999. Accanto a Sorrentino c’è Toni Servillo, che nel film interpreta magistralmente Jep Gambardella, il giornalista che vive una crisi esistenziale e critica dall'interno una Roma troppo caciarona e festaiola, di cui però non riesce a fare a meno. Nel gongolarci di aver ricordato al mondo intero che, nonostante le nostre innumerevoli problematiche, l’Italia è viva e vegeta, vi ricordo, in ultimo, che le proposte d’articolo su questo magazine, sono da inviare all’indirizzo mail: centrolalba@virgilio.it. Vi abbraccio
Il Direttore Gennaro Coppola
I COLORI DELL’ALBA MAGAZINE DI CULTURA - CURIOSITA’ ATTUALITA’ - EVENTI N° 3 - Anno 1 - Marzo 2014 Direttore Responsabile Gennaro Coppola Redazione: Gennaro Coppola, Annamaria Terliati, Dario D’Alema, Laura Santoro, Marco Gambardella, Marianna Paduano, Raffaele Coppola, Ersilia Raffone, Francesco Di Lorenzo, Fabiana Caldo, e Carmen Percontra Graphic Design: Marco Gambardella mastermk@libero.it
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SEDE AMMINISTRATIVA CENTRO DI INIZIATIVE CULTURALI “L’ALBA” Via Aldo Moro, 28 MASSA DI SOMMA 80040 - NAPOLI Info: centrolalba@virgilio.it
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apoli - In una bellissima giornata di sole, così strana da vedersi in questo bizzarro inverno napoletano, insieme ai miei amici Marco e Laura, incontro Paolo Vitale alla Fonoteca di via Morghen, nel quartiere Vomero di Napoli, per la sua personale dal titolo “Oltre” inaugurata il 18 febbraio scorso. Comincio a scrutare con curiosità i suoi scatti e, data la mia passione sfrenata per la capitale francese, mi accorgo che tutta la mostra ha come location La Dèfense, un distretto composto da grattacieli di uffici, condomini e centri commerciali, che sorge su parte dei comuni di Nanterre, Courbevoie e Puteaux (tutti nel dipartimento dell'Hauts-de-Seine), ad ovest di Parigi. Tutto ciò però resta un puro dettaglio, in quanto, come recita il titolo della
personale, l’occhio dello spettatore va decisamente oltre. Ci accomodiamo sui divani bianchi della Fonoteca e comincio la piacevole chiacchierata con Paolo Vitale. Dalle mie domande, vien fuori un artista molto carismatico nel suo essere semplice e garbato, mai sopra le righe, sempre umile, disponibile e sorridente, che gli conferisce un valore aggiunto che pochi maestri conservano nel mondo dell’arte. Parlando della sua personale dice “Dopo qualche anno di pausa torno a mettermi in mostra con una personale dal titolo “OLTRE”. Dieci opere sul filo conduttore dell'oltre, nelle quali accompagnare idealmente lo spettatore alla ricerca, all'incontro o alla scoperta del proprio oltre che viene rappresentato dal bianco intenso. Bianco ri-
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Dieci opere sul filo conduttore dell'oltre, nelle quali accompagnare idealmente lo spettatore alla ricerca, all'incontro o alla scoperta del proprio oltre che viene rappresentato dal bianco intenso.
” mentre mi descrive i suoi viaggi, le sue esperienze e le sue impressioni fatte di luci, forme e fisionomie. Mentre continuiamo la nostra chiacchierata, Paolo ci tiene a ringraziare, non solo il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, per essere intervenuto al vernissage, ma soprattutto il curatore della sua mostra, Gianni Nappa, il quale nella sua presentazione della mostra dice “Paolo Vitale demarca il concreto con lo scatto, il momento visivo, l’atti-
corrente che troviamo tra strutture minimali, specchi riflettenti del reale, che è già storia, e figure umane in un ipotetica linea di confine tra noi e il nostro io, tra quello che siamo e quello che vorremmo essere, fare, sperimentare… perché l'essere umano non è solo vita reale.....va molto oltre”. Scopro con interesse che Paolo, sempre alla ricerca di nuovi stimoli, ha errato in lungo e in largo, arrivando anche nella bellissima città di San Paolo in Brasile e non posso fare a meno di notare la meravigliosa luce che brilla nei suoi occhi Marzo 2014 | O l t r e : P e r s o n a l e d i P a o l o V i t a l e | 5
mo in cui l’immagine si compie con la mente che l’immagina, e l’idea del divenire che l’artista pone come ricerca visiva. Siamo tutti seduti sui gradini del mondo, a rimembrare l’orizzonte dei sogni, delle aspettative, dei desideri, della speranza, e oltre c’è la luce. Un bianco intenso, netto, che racchiude in se tutto. La pura essenza dell’energia, fatta atomi, dove si compone il dna della nuova vita, e dove l’artista offre uno spazio immenso per ricostruire, reinventare, ricollocare il nostro vivere. Sulla linea in fuga, sulla quadratura di un disegno architettonico, c’è il pensiero di chi l’ha immaginato e poi realizzato, e c’è l’artista che ne coglie l’essenza dei materiali, delle riflettenze, dello stesso desiderio di stupirsi e stupire. Ma noi ci stupiamo dinanzi alla grandezza del mondo, della natura, e non sempre questo ci è dato di viverlo diretta-
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mente, lo facciamo solo di riflesso, come le persone che vivono una vita e ne pensano un'altra, le immagini che Vitale costruisce sono il pieno e il vuoto, la materia e il pensiero, l’energia e l’assenza, la vita e il suo riflesso. In gioco di specchi, come nel luna park della quotidiana vicenda, c’è un occhio che vede per noi, è quello di Paolo Vitale, con scatti che vivono oltre, anche nella seconda battuta dello studio, ma è così che come proposta si affacciano oltre i vostri
sguardi, come ipotesi di condivisione del sogno.” Il tempo sembra fermarsi, forse perché quando si ha davanti una persona deliziosa come Paolo, non riesci a non viaggiare insieme a lui con la fantasia, a non immergerti nei suoi colori e nella lunga ricerca del suo oltre. Ci alziamo e ci avviamo all’uscita e il mio sguardo ricade su un suo scatto, un bianco che invade lo spazio e forse ha invaso prepotentemente anche me… nel mio oltre.
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I MITI LUCIO DALLA
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ucio Dalla, nato a Bologna il 4 Marzo 1943, è stato uno dei cantautori italiani più importanti degli ultimi decenni. Suo padre è stato direttore del club di tiro a volo, e sua madre sarta casalinga, dove appare nella copertina del suo album "Cambio" del 1990. A sette anni Dalla perde suo padre a causa di un tumore e sua madre lo inserisce in un collegio di Treviso, dove lì frequenta le scuole elementari. Sin da giovane la musica diviene la sua passione, inizia ad imparare a suonare la fisarmonica e il clarinetto ed inizia ad esibirsi anche in pubblico. Più tardi trasferitosi a Roma, entra anche a far parte di vari gruppi jazz come Reno Jazz Gang, poi la Second Roman New Orleans Jazz Band e infine nel 1960 si esibisce dal vivo con i Flippers. Nel 1963 sarà Gino Paoli a scoprirlo e a condurlo alla carriera da solista. Nel 1964 esce il suo 45 giri, primo disco da solista, "Lei (non è per me) Ma questa sera", pubblicato dalla casa discografica ARC e distribuita dalla RCA, dove Dalla incide i suoi primi 45 giri e il primo album "1999" pubblicato nel 1966. Nello stesso anno si esibisce al Cantagiro cantando "Lei", scritta da Gino Paoli, dove però l'esibizione si dimostra un vero fiasco, il suo modo di cantare e di vestirsi non piacque molto al pubblico, infatti sul palco gli vengono lanciati pomodori e vari ortaggi. Ma Lucio non si lascia abbattere, infatti lo rivediamo l'anno successivo sempre al Cantagiro con la canzone "L'ora di piangere", scritta da Sergio Bardotti, ma anche stavolta con scarso successo. Successivamente forma una sua band con musicisti bolognesi "Gli Idoli"dove incide appunto il suo primo album "1999", dove troviamo alcune canzoni quali "Quando ero soldato"e Paff... bum!, 10 | I M i t i | Marzo 2014
presentata anche a Sanremo nel 1966 con gli yardbirds. Nello stesso anno Dalla incide un 45 giri con la sua band "The Group" dove riscuote molto successo. Nel 1967 ritorna a Sanremo con la canzone "Bisogna saper perdere", cantata in coppia con i Rokes di Shel Shapiro. Nel 1970 compone una canzone per Gianni Morandi "Occhi di ragazza" che lo porta subito in vetta alle classifiche e nello stesso anno esce il suo album "Terra di Gaibola", dove possiamo trovare canzoni come "Il fiume e la città", "Sylvie", una reiventazione di "Occhi di ragazza" e "Dolce Susanna"scritta per Ron. Nel 1971 ritorna a Sanremo con il grande successo "Piazza Grande", scritta insieme a Ron e al duo Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti. Nello stesso anno lo troviamo impegnato con un altro grande album "Storie di casa mia", dove troviamo "La casa in riva al mare", "Per due innamorati", "Il gigante e la bambina", "Un uomo come me", "Il bambino di fumo", "Itaca", "4 marzo 1943"ed infine "Piazza Grande". Dal 1974 al 1977 collabora con Roberto Roversi producendo tre album quali "Il giorno aveva cinque teste", "Anidride solforosa"e "Automobili". Nel 1977 scrive la canzone "com'è profondo il mare"e l'anno successivo produce l'album "Lucio Dalla"che contiene
classici come "Anna e Marco" e "L'anno che verrà". Gli anni 80 sono un punto di svolta per Lucio, collabora insieme a Francesco De Gregori ed insieme si esibiscono dal vivo con il tour "Banana Repuplic". Nel 1980 esce l'album "Dalla", con "Balla balla ballerino", "La sera dei miracoli", "Cara" e"Futura". Nel 1981 esce il Q Disc "Lucio Dalla", nel 1983 esce "1983"e l'anno successivo l'album "Viaggi organizzati". Nel 1985 esce l'album "Bugie"con "Se io fossi un angelo", "Luk"e "Navigando”, e nel 1986 la prima raccolta dei suoi più grandi successi "Dallamericaruso", dove troviamo "Balla balla ballerino", "La sera dei miracoli", "Anna e Marco", "Futura", "Stella di mare"e "L'anno che verrà"e in più tre inediti quali "Caruso" il suo più grande capolavoro, vendendo più di otto milioni di copie, incisa in trenta versioni, tra queste ricordiamo quella di "Luciano Pavarotti", "Grande figlio di puttana"e 4" /3/1943”. Nel 1988 troviamo la grande accoppiata Lucio Dalla e Gianni Morandi dove incidono insieme un disco chiamandolo appunto "Dalla/Morandi"e successivamente si esibiscono in una grande tournée in tutta Italia. Gli anni 90 non lo sono da meno, nel 1990 esce l'album "Cambio", dove troviamo un altro grande successo di Dalla "Attenti al lupo" e nel 1991 l'album "Geniale?". Nel 1992 esce "Amen", un documentario sul suo tour "Cambio Tour". Nel 1993 esce l'album "Henna", pubblicato dalla "Pressing", la sua etichetta discografica, e distribuito dalla "BMG" e nel 1994 si esibisce a Milano per VideoMusic Acustica con "Le canzoni più belle"cantando "La casa in riva al mare", "Piazza Grande", "L'anno che verrà", "Caruso"e "Com'è profondo il mare". Nel 1996 esce l'album "Canzoni"dove riesce a vendere più di 1.300.000 copie. Nelle Estati del 1998, 1999 è in concerto reinterpretando i suoi brani più famosi in versione sinfonica, accompagnato dall'Orchestra di Musica Sinfonica di 76 elementi, diretti dal Maestro Beppe D'Onghia. Il 9 settembre 1999 esce l'album "Ciao", vende 200.000 copie concquistando il doppio disco di
platino. Questo album contiene 11 brani quali appunto "Ciao"diventando il tormentone dell'Estate 1999, "Non vergorgarsi mai", "Hotel"e "1999". Siamo negli anni 2000, e nel 2001 esce "Luna Matana"con la canzone "kamikaze", dove fu criticata in quanto sembrava una reazione agli attacchi dell' 11 Settembre, tanto che "Il corriere della sera" pubblica un articolo il 23 Settembre dichiarando "No della casa discografica al Kamikaze di Dalla", Ma Dalla interviene dichiarando che il brano in questione non si riferisce agli attacchi dell' 11 Settembre ma alla Seconda Guerra Mondiale, motivo per il quale è stata incisa la canzone. Comunque la canzone ebbe molto successo come anche "Siciliano"dove possiamo ascoltare anche la voce di "Carmen Consoli". L'album è stato registrato alle Isole Tremiti dove sono situati la casa e lo studio dell'artista. Il 2003 è l'anno dei cambiamenti per Lucio, dandosi alla lirica e componendo la sua "Tosca Amore disperato" inserita poi nell' album "Lucio". Nel 2006 pubblica un altra raccolta dei suoi più grandi successi "12.000 lune"composto da 3 cd e la copertina ritrae Lucio, creata da "Milo Manara". Nel 2007 pubblica l'album
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I"l contrario di me", uscendo nei negozi di dischi e contemporaneamente anche in edicola con "La Repubblica", l'album contiene "Due dita sotto il cielo" dedicata a Valentino Rossi, "Malinconia d'Ottobre"e Rimini. L'11 Gennaio 2009 partecipa alla trasmissione "Che tempo che fa", celebrando i 10 anni della scomparsa di Fabrizio De Andrè, cantando assieme all'attore Marco Alemanno "Don Raffaè”. Nel 2010 pubblica l'album " Angoli nel cielo" con "Puoi sentirmi", Q " uesto amore", "Gli anni non aspettano" e "Fiuto", cantata assieme a Toni Servillo. Nel 2010 Lo vediamo di nuovo in concerto con il suo "Work in progress", assieme a Francesco De Gregori registrando il tutto esaurito della prevendita dei biglietti. Era il suo desiderio quello di esibirsi ancora una volta con il suo più grade amico De Gregori dopo il "Banana Republic", anche se già si esibirono nel 1998 al Capodanno di Assisi trasmesso dalla Rai. Il tour " Work in progress" continua per tutto il 2010 e anche nel 2011, partecipando anche al concerto del "1 Maggio 2011". Il "Work in progress"viene anche pubblicato in un doppio cd con ventinove tracce e tre inediti "Non basta saper cantare", "Gran Turismo"e "Gigolò". L'8
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Novembre 2011 esce l'ultimo album e raccolta di canzoni di Lucio Dalla "Questo è amore" con due cd e trentuno tracce e tre brani inediti ed una nuova versione di "Meri Luis", cantata assieme a Marco Mengoni. Il 14 Febbraio 2012 ritorna sul palco di Sanremo, cantando assieme al giovane cantautore Pierdavide Carone la canzone "Nanì", e questa sarà la sua ultima apparizione televisiva dell'artista. Successivamente il 27 Febbraio parte per il suo ultimo tour facendo tappa a anche a Zurigo e Montreux. Purtroppo il nostro Lucio durante il suo tour muore improvvisamente nella sua camera d'albergo a Montreux, in Svizzera, il 1 Marzo 2012, per un infarto. I funerali si svolgono il 4 Marzo, il giorno del suo 69esimo compleanno. Dopo la sua morte, il 28 Novembre 2012 viene pubblicata una raccolta dei suoi più grandi successi " Qui dove il mare luccica...", una raccolta di quattro cd, con le voci di Francesco De Gregori, Gianni Morandi, Ron, Mina, Francesco Guccini, Ornella Vanoni, Tiromancino e tanti altri. Dopo un anno, il 19 Novembre 2013, esce l'ultima raccolta "Nevica sulla mia mano", con quattro cd, dove viene ricordata la sua collaborazione con Roberto Roversi.
Pietra Miliare L'uomo Senza Passato L'uomo senza passato è un film del 2002 diretto da Aki Kaurismäki, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria e del premio per la migliore interpretazione femminile (a Kati Outinen) al 55º Festival di Cannes. Un operaio giunge di notte in treno a Helsinki. Mentre riposa su una panchina, viene aggredito da tre delinquenti che, dopo averlo tramortito con una mazza da baseball, lo derubano e poi lo bastonano pesantemente. Portato in ospedale pare che debba morire ma malgrado l'elettroencefalogramma sia piatto, si risveglia, si sistema il naso sotto le bende, si riveste e viene ritrovato in riva del mare da due bambini figli di baraccati. Medicato e accolto da questa famiglia povera, scopre di aver perso la memoria. Trova alloggio in un altro container, per il quale deve pagare una cifra esosa ad un guardiano corrotto il quale possiede un cane che dovrebbe essere ferocissimo ma che si rivelerà invece particolarmente mansueto. Grazie all'aiuto e alla complicità di altri diseredati, si installa nel container sistemandolo alla meglio. Una sera che va "fuori a cena" alla mensa dell'Esercito della Salvezza, si infatua di Irma, una delle volontarie. Trova lavoro presso il magazzino dell'Esercito della Salvezza e fa conoscere alla loro band – che accompagna la distribuzione dei pasti – il Rock and roll e la musica ritmica. Casualmente, scopre che probabilmente nella sua vita passata era stato un saldatore, ma per essere assunto nel cantiere navale deve aprire un conto in banca – possibilmente "cifrato, come in Svizzera", visto che non ricorda il proprio nome. Durante tale operazione viene coinvolto in una rapina di un imprenditore fallito e con il conto bloccato per colpa della disonestà della banca, la quale sta per chiudere i battenti. Da testimone si ritrova ben presto in galera, accusato per non aver fornito le proprie generalità, ma grazie al brillante avvocato dell'Esercito della Salvezza, viene
liberato prima che le cose finiscano male. Non appena esce, viene contattato dal rapinatore, che gli chiede di distribuire i soldi ai suoi operai che non avevano avuto gli arretrati a causa del fallimento dell'azienda. Sempre per via della rapina, la foto del nostro personaggio senza nome finisce sui giornali dove viene riconosciuta dalla moglie. Egli è pronto a tornare, suo malgrado, a quella vita che non gli appartiene più e che non riesce a ricordare, ma quando incontra la moglie scopre di essere divorziato e torna a Helsinki dalla sua amata Irma. Mentre sta rientrando nella sua baracca, viene di nuovo affrontato dai tre aggressori dell'inizio, ma questa volta gli vengono in soccorso gli altri diseredati del porto, che le suonano di santa ragione ai tre teppisti. Nel settembre 2009 la sceneggiatura del film, tradotta in italiano, è stata pubblicata integralmente da Iperborea.
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EVENTI IL CARNEVALE PONTESE 2 Marzo 2014 ore 16:00: iniziano i festeggiamenti per il carnevale, ma non quello “classico” svolto in località rinomate, come Venezia, Viareggio o Bari. Piuttosto, la festa organizzata nel piccolo paese di Ponte in provincia di Benevento. Il piccolo nucleo abitativo di questo delizioso centro risale all’epoca romana: “Con molta probabilità il nome della cittadina deriverebbe da un ponte in pietra costruito dai romani sul corso del torrente Alenta, i cui resti sono ancora oggi visibili.” (cit. www.wikipedia.org). L’associazione che ha dato vita all’evento è stata quella di un gruppo di giovani che, nei giorni precedenti, hanno raccolto fondi coinvolgendo i cittadini e creando così un carnevale di giovani per i giovani e piccini. Così alle ore 16:00 del giorno stabilito,
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adulti e bambini in maschera si sono riversati nel boulevard accanto alla stazione ferroviaria che attraversa il paesino. Lungo la via sono stati sistemati i vari stands sia di generi alimentari che di attrazioni come le graziose fate che provvedevano al trucco artistico per ogni bim-
bo che lo desiderava. Per i banchetti di generi alimentari sono state preparate pizzette e rustici del luogo tra i quali le deliziose “frittelle di mele”. Inoltre si sono esibiti i vari artisti da strada: trampolieri, mangiafuoco e giocolieri. La manifestazione si è poi conclusa con uno spettacolo organizzato da una palestra che ha coinvolto varie scolaresche e la parrocchia del paese. Infatti giovani e bambini si sono cimentati in vari spettacolini: si è potuto assistere all’affascinante esibizione di taekwondo tenuta da ragazzi di varie cinture che si sono esibiti con Katà eseguiti all’unisono fino ad arrivare all’esibizione spettacolare dei maestri che con calci in aria hanno tagliato in due tavolette di legno e mele poste sulla testa degli inermi allievi. Dopo ci sono stati i vari “balletti” sia dei bambini che delle adolescenti vestite anni ’50 sulle musiche del musical “Grease”. Il divertimento, la semplicità e la voglia di stare insieme nonché lo scenario suggestivo del piccolo paesino hanno reso questo carnevale, forse, prezioso e specia-
le rispetto a tanti altri più noti ma, già visti e scontati.
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In Foto: DOMENICO VUOLO
SALUTE & BENESSERE DOLCE DORMIRE “BENE”
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on esiste una definizione scientifica precisa del sonno, possiamo dire che è uno stato fisiologico complesso, ritmico e vitale e definirlo come uno stato di veglia diverso, transitorio e reversibile di disconnessione con l’ambiente circostante. Esso permette un rapporto di armonia tra ambiente esterno ed esigenze biologiche interne dell’organismo. Passiamo circa 1/3 della vita a dormire e il sonno ci permette di recuperare energie fisiche e psichiche, nonostante alcune zone del cervello durante una fase del sonno (R.E.M) abbiano un’ attività 5 volte maggiore della veglia. Abbiamo 5 fasi del sonno di cui 4 non R.E.M. (circa il 75%) di cui le prime 2 del sonno leggero e la terza e la quarta di sonno profondo caratterizzate da diminuzione della pressione arteriosa (p.a.), della fre18 | S a l u t e & B e n e s s e r e | Marzo 2014
quenza cardiaca (f.c.) e respiratoria (f.r.), rilassamento muscolare e produzione di GH (ormone della crescita). La quinta fase è la R.E.M. (rapid eye movement), circa il 25%, caratterizzata da bruschi movimenti degli occhi, aumento dell’attività di tutti i muscoli involontari (cuore, cervello e polmoni), quindi aumenta p.a., f.c., f.r. mentre i muscoli volontari si rilassano sempre di più ed inoltre in questa fase si sogna. Ogni fase dura circa 20 minuti ed ogni ciclo (5 fasi) dura circa 90 minuti. Un buon sonno ristoratore, indisturbato, alterna circa 4/5 cicli a notte. Meccanismi omeostatici e circadiani Il sonno è influenzato da fattori individuali, ambientali, antogenetici e meccanismi omeostatici e circadiani. L’omeostasi è l’insieme dei fenomeni di auto-regolazione dell’organismo.
Quella del sonno ci fa sentire sonnolenti quando abbiamo bisogno di dormire e svegli quando abbiamo dormito abbastanza. Mentre il ritmo circadiano varia a seconda dell’ora (giorno/ notte), quindi dormendo bene si dovrebbe sentire benessere e forza al mattino e stanchezza alla sera. Il ritmo circadiano è una sorta di orologio biologico interno di 24 ore, sincronizzato con il ciclo naturale del giorno e della notte. Questo ritmo regola la quasi totalità delle funzioni umane (temperatura corporea, p.a, f.c. , umore, produzione ormonale e funzionamento renale, tono muscolare, resistenza alla fatica, funzioni endocrine e il ritmo sonno-veglia strettamente collegato al ciclo luce-buio).
salute è strettamente legata al sonno, dormendo poco e/o male, si abbassano le difese immunitarie, si diventa ipertesi, aumenta il colesterolo, si rischiano altre patologie cardiovascolari, disturbi gastrointestinali (gastrite ecc), si invecchia precocemente, si diventa obesi, infatti dormendo poco si produce la grelina, “ormone della fame”, e diminuisce la produzione di peptina, ormone che blocca l’appetito, aumenta l’insulina e le cellule diventano meno sensibili (insulinoresistenza) ed ecco il diabete mellito II. Il sonno come medicina Il sonno è una medicina delle 24 ore perché la sua qualità e durata incide sulla veglia diurna. La perdita di sonno è un veleno e le sue vittime sono le ultime ad accorgersene. Se non dormiamo abbastanza non siamo in pieno possesso delle facoltà mentali. Infatti si stima che circa il 30% degli incidenti più gravi sono dovuti al sonno o alla stanchezza. Il ritmo e la tensione della vita moderna accrescono l’importanza di
La qualità del sonno Ecco perché soffriamo molto del rapido cambiamento del fuso orario o anche del passaggio dall’ora legale all’ora solare e viceversa, per non parlare di chi lavora di notte (fornai, turnisti, ecc). Dalla qualità e dalla quantità di sonno possono dipendere i buoni rapporti con gli altri, la nostra capacità e salute mentale (ansia, depressione, irritabilità, diminuito apprendimento), infatti gran parte della memoria a lungo termine si forma durante il “primo sonno”. La Marzo 2014 | S a l u t e & B e n e s s e r e | 19
dormire a sufficienza. Tutti gli esseri umani hanno bisogno di dormire almeno 6 ore ogni 24 ore. La durata ideale del sonno è di 20 ore per i neonati, 14 asilo nido, 13 prima infanzia, 8/10 adolescenti, 7/8 adulti, 6/7 anziani. Purtroppo la loro qualità del sonno è molto frammentaria dovuta a veglia per patologie (prostatiche, cardiorespiratorie, reumatiche ecc.) e sono più suscettibili a disturbi ambientali. Gli studenti che studiano di notte dopo alcune notti insonni vedono il loro rendimento scendere drasticamente. Alcuni accorgimenti che possono aiutare a migliorare la qualità del sonno sono: mettersi a letto ogni sera più o meno allo stesso orario (ideale 22-22:30) esercitare attività fisica durante il giorno per scaricare la tensione accumulata ma evitarla 3-4 ore prima di andare a letto perché aumenta l’attenzione, allestire un habitat comodo, buio, silenzioso e con giusta temperatura, scegliere materassi rigidi, evitare biancheria troppo stretta scegliendo pigiama e lenzuola in fibra naturale (cotone, lino, seta)
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che permettono una buona traspirazione, evitare la doccia prima di andare a letto ma preferire un bagno caldo, dedicare un po’ di tempo ad attività distensive, non fumare almeno 2 ore prima di coricarsi perché la nicotina stimola la veglia e deionizza l’ambiente rendendo l’aria della stanza insalubre. E’ importante anche il risveglio più o meno alla stessa ora e in pieno relax magari con una sveglia che risveglia un po’ tutti i sensi con aroma, cromo e musicoterapia per poi passare anche al mitico rock ad alto volume e alla carica del caffè. L’alimentazione e il sonno Anche l’alimentazione è in stretto rapporto con il sonno quindi prima di passare all’artiglieria pesante con cure farmacologiche per l’insonnia (benzodiazepine, ipnotici, antidepressivi ecc) vi ricordo che la battaglia contro l’insonnia si può vincere a tavola scegliendo cibi ricchi di triptofano, aminoacido precursore della serotonina, la quale lavora in coppia con la melatonina
(ormone del sonno) per regolare il sonno. Quindi preferire cibi che contengono melatonina o loro precursori, calcio, magnesio come latticini freschi, evitando quelli stagionati perché contengono tiramina che tiene svegli, uova, carne (pollo, manzo, maiale, tacchino) e pesce, evitando i cibi in scatola per i conservanti e affumicati perché ricchi di sodio, cereali, soprattutto integrali ed avena, frutta e verdura, zucca, ciliegie, semi di zucca, arachidi, aglio, cipolla, lattuga, patate, radicchio, miele, cacao. Il cacao da una parte stimola il sonno per la serotonina ma dall’altra parte è eccitante e tiene svegli per il contenuto di teobrina e tirosina. Farsi un infuso e/o decotto di camomilla, fiordaliso, escolzia, passiflora, lavanda, erba di San Giovanni (iperico), melissa, tiglio, valeriana, fiori di arancio, malva. Fare una cena leggera ed andare a letto almeno 2-3 ore dopo cena, evitando cibi salati, pesanti, stimolanti come the, ginseng, guarana’, energy drink con taurina, carnitina ecc. Bere minime quantità di alcol perché nelle prime ore agisce da sonnifero ma dopo qualche ora abbassa la glicemia e provoca sogni agitati e qualche visita al frigorifero. Una scelta oculata dei cibi favorisce il sonno in modo molto più fisiologico. Conclusioni L’ insonnia è un deficit quantitativo e/o qualitativo del sonno. Può essere caratterizzata da difficoltà iniziale ad addormentarsi (insonnia iniziale), difficoltà a mantenere una continuità del sonno con numerosi risvegli (intermittente), risvegli precoci al mattino (insonnia terminale), oppure può essere caratterizzata da un sonno non ristoratore. Inoltre il 30% della popolazione russa ed è anche causa di divorzi, il rumore viene prodotto dalle vibrazione delle prime vie aeree durante il sonno al passaggio dell’ aria. Essendo una patologia’ indicata come “roncopatia”, l’ approccio deve essere medico per inquadrarne le cause. Alcuni rimedi per
russare meno sono dormire sul fianco, alzare la testa del letto, tenere l’ aria della stanza pulita, mantenere il peso forma, bere molta acqua e niente alcol, fare appositi esercizi per rinforzare le prime vie aeree come ad es: il canto. Cadere nelle braccia di morfeo ci fa belli e felici.
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ARTE: I GRANDI PITTORI NORDICI
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er la prima volta a Palazzo Roverella a Rovigo, la mostra sarà dal 22 febbraio al 22 giugno 2014 i grandi pittori nordici messi a confronto con gli italiani per il racconto della storia di una grande, pacifica conquista intellettuale ed emotiva, di una fascinazione che cambiò l’arte in Italia. E non solo. L’arte nordica fu protagonista della Biennale di Venezia sin dalla nascita, nel 1895. In un mondo dell’arte ancora pregno dei residui dell’arte pompier e delle manifestazioni dell’ ufficialità accademica internazionale, i nordici erano l’elemento di novità, la vera svolta verso la modernità e, a volte, la rivoluzione dei
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linguaggi. Bocklin , Hodler, Klimt, Klinger, von Stuck, Khnopff e poi gli Scandinavi di varie tendenze come Zorn, Larsson e Munch, hanno profondamente influenzato, come quelle prime Biennali dimostrarono, scelte, linee artistiche e culturali pur andando a incrociare le differenti tendenze nell’arte italiana del primo Novecento. Fu una meravigliosa epidemia che, come questa mostra spettacolarmente racconta, contagiò più di una generazione di artisti italiani da de Chirico a De Carolis o De Maria. E Sartorio, Morelli, Previati, Laurenti, Fortuny, Wolf Ferrari, tra i tanti.
Teatro di San Carlo di Napoli “OMAGGIO A CLAUDIO ABBADO” Giovedì 27 febbraio alle ore 20.30, l’Orchestra del Teatro di San Carlo, diretta da John Axelrod, ha reso omaggio al grande direttore con un concerto a ingresso gratuito. A poco più di un mese dalla scomparsa di uno dei più importanti e amati musicisti degli ultimi cinquant’anni, giovedì 27 febbraio 2014 ore 20.30, il Lirico di Napoli ha invitato la città e il pubblico a un ultimo, commosso ricordo del grande maestro milanese, scomparso lo scorso gennaio dopo una lunga malattia. Un concerto a porte aperte, a ingresso libero fino a esaurimento posti, in memoria di un artista famoso non solo per il suo talento ma anche per la sua generosità, la sua capacità di trasmettere speranza ai giovani, la sua determinazione nell'indirizzarli a questo mestiere, la sua indiscutibile forza morale. Claudio Abbado ha frequentato fin dagli anni Sessanta il podio del Massimo napoletano, regalando al pubblico partenopeo esecuzioni che restano indelebili nella mente e nel cuore di chi le ha ascoltate, come la sera dell’indimenticabile concerto straordinario, a un anno dal terremoto del 1980. Per quest’ultimo addio in musica al Maestro, l’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da John Axelrod ha eseguito l’Eroica, terza sinfonia di Ludwig van Beethoven. La Fondazione ha ringraziato tutti coloro che attraverso la loro generosa disponibilità artistica e tecnica hanno reso possibile questo omaggio.
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MUSICA Rocco Hunt
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occo Hunt, nome d'arte di Rocco Pagliarulo, in precedenza conosciuto anche come Hunt MC (Salerno, 21 novembre 1994), è il rapper italiano, vincitore del Festival di Sanremo 2014 nella sezione "Nuove proposte" con Nu juorno buono, ma anche vincitore del Premio Emanuele Luzzati e il Premio Assomusica. A 11 anni Rocco Hunt muove i primi passi nel mondo dell'hip hop, e in seguito alla partecipazione a varie jam e gare di freestyle arriverà nel 2010 a pubblicare il suo primo mixtape, 'A music' è speranz', sotto l'etichetta Dint Records. Nel 2011 pubblica sotto la Honiro Label il mixtape Spiraglio di periferia[3], disco contenente collaborazioni con artisti di fama come Clementino e 'Ntò, che riscuoterà un buon successo nella scena rap underground italiana soprattutto grazie al singolo 'O mar e 'o sole (in collaborazione proprio con il rapper avellinese Clementino) il cui video musicale ha raggiunto oltre 7.000.000 di visualizzazioni su YouTube.
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In seguito al successo di Spiraglio di periferia, verrà pubblicata nel 2012 anche una Deluxe edition di quest'ultimo contenente quattro tracce inedite. Nel 2013 il rapper firma per la major discografica Sony BMG e pubblica Poeta urbano, primo album ufficiale interamente prodotto da Fabio Musta. Dall'album vengono estratti i singoli Io posso, Fammi vivere e L'ammore overo. Nel 2014 partecipa alla 64ª edizione del Festival di Sanremo e vince nella sezione "Nuove proposte" con il brano Nu juorno buono (prima vittoria di un brano rap nella storia delle "Nuove proposte" del Festival). Il 17 febbraio 2014 esce su Itunes "Nu Juorno Buono EP"il nuovo progetto che anticipa la sua partecipazione al festival di Sanremoe il suo prossimo album ufficiale che verrà pubblicato il 25 marzo 2014 dal titolo "'A verità"e vedrà come ospiti i rapper Clementino, Noyz Narcos e Ensi e i cantautori Federico Zampaglione ed Enzo Avitabile.
CONCERTI I Modà, dopo aver fatto registrare 30 sold out per un totale di 300.000 spettatori con il “Gioia Tour 2013”, superano i confini dell’Italia per iniziare il primo tour internazionale che toccherà le più prestigiose venue di tutte Europa, fino a concludersi negli Stati Uniti con la tappa di New York. Le date: 3 Maggio —> Barcellona, Razzmatazz 5 Maggio —> Monaco, Theaterfabrik 7 Maggio —> Zurigo, Volkshaus 12 Maggio —> Parigi, Olympia 14 Maggio —> Bruxelles, Cirque Royal 18 Maggio —> Londra, Koko 21 Maggio —> New York, Highline Ballroom
A luglio i Modà torneranno poi ad esibirsi in Italia con un altro importante esordio, quello negli Stadi: venerdì 11 luglio all’Olimpico di Roma e sabato 19 luglio a San Siro, Milano.
. MONDOVISIONE LIGABUE
. 20 THE GREATEST HITS LAURA PAUSINI
. L’ANIMA VOLA ELISA
. SENZA PAURA GIORGIA
. GIOIA… NON E’ MAI ABBASTANZA MODA’
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CINEMA Da non perdere
300 - L'alba di un impero Tratto dall'ultimo romanzo a fumetti di Frank Miller, Xerxes e raccontato nello stesso stile visivo mozzafiato del campione d'incassi “300”, questo nuovo capitolo della saga epica sposta l'azione su un nuovo campo di battaglia - il mare - dove il generale greco Temistocle tenta di unire tutto il suo popolo, alla testa di una carica che cambierà il corso della guerra. 300 - L'Alba di un Impero vede il ritorno di Temistocle contro la massiccia invasione da parte delle forze Persiane, guidate dall'uomo trasformato in Dio, Serse e da Artemesia, vendicativa comandante della Marina persiana.
. Sole a catinelle . Cattivissimo Me 2 . La grande bellezza (2 DVD) . Planes . Shadowhunters. Città di ossa . Sotto assedio. White House Down . Harry Potter Collection (Cofanetto 8 DVD) . Monsters University . Bling Ring . Love Actually. L'amore davvero Marzo 2014 | C i n e m a | 27
AMICI ANIMALI: IL CRICETO
Origine del criceto dorato
Carattere
l primo esemplare di criceto fu scoperto in Medio Oriente nella prima metà dell'Ottocento e descritto come nuova specie dall'inglese Waterhouse. Per molto tempo non fu più trovato e venne dato per... estinto! Quasi un secolo più tardi, nel 1930, durante una spedizione archeologica in territorio siriano fu scoperta una tana abitata da una femmina e ben dodici cricetini. I quattro esemplari che arrivarono in Inghilterra furono sufficienti come capostipiti di un nuovo beniamino dei bambini: basti pensare che in un solo anno dai quattro superstiti si ottennero ben centocinquanta nati in cattività! Molti sostengono che tutti i criceti dorati oggi viventi discendano da quei piccoli trovati casualmente dagli archeologi inglesi, per altri invece si tratta di una leggenda e comunque nel corso degli anni vi sarebbero state nuove catture di individui selvatici per rinvigorire le linee di sangue domestiche.
In genere, quando diciamo "criceto" facciamo riferimento al Criceto Dorato o Criceto Siriano, che è stato il primo criceto in assoluto ad essere allevato. Per anni è stato uno degli animali domestici più diffusi e sostanzialmente l'unico roditore nelle case: negli anni Sessanta e Settanta se ne contavano decine di milioni di esemplari ed erano ben pochi i bambini che potevano lamentarsi di non averne mai avuto uno. Oggi il Criceto Dorato ha dei concorrenti agguerritissimi nel cuore delle famiglie, come ad esempio il Criceto Russo o Siberiano, ma resta comunque uno degli animaletti domestici più diffusi, anche grazie al lavoro effettuato dagli allevatori che stanno operando attente selezioni, anche caratteriali, per evitare che, se spaventato, possa dare dei piccoli morsi innocui ma comunque indesiderabili. Il Criceto Dorato è leggermente più grande di tutte le altre razze domestiche. A differenza del minutissimo Criceto Russo, può arrivare anche ad una lunghezza di 17-18 cm. In genere pesa 80/120 grammi circa, ma alcuni possono superare an-
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che i 150 grammi. Anche se più grande dei suoi "colleghi" criceti, rimane comunque un animaletto piccino e relativamente facile da gestire.
La sua gabbia La gabbia per un criceto singolo (evitiamo di prendere una coppia perchè questo animaletto sta bene da solo ed è molto territoriale) deve essere almeno 40x40x30 centimetri. E'consigliabile un modello con sbarre di ferro ben ravvicinate, che sia facile da smontare e da pulire (un fondo removibile in plastica è l'ideale). Evitiamo il legno che il nostro amico rosicchierebbe di sicuro. Come fondo igienico utilizziamo uno strato abbondante di lettiera per roditori o di tutolo di mais; evitiamo i trucioli di legno e la segatura, perchè le polveri possono entrare nelle narici e negli occhi del criceto causando infiammazioni. Il Criceto ha bisogno di svago: attrezziamo la sua gabbia anche con dei giochi, come ad esempio una ruota o qualche scala. Evitiamo di affollargli troppo la gabbia. Dato che ha abitudini notturne, non conviene mettere la sua gabbietta nella camera da letto, perchè potrebbe svegliarci.
Alimentazione Il Criceto Dorato è piuttosto goloso, quindi
dovremo stare attenti noi che mangi soltanto ciò che gli fa bene e in quantità non eccessive, perchè altrimenti la sua salute ne risentirà. Come base dell'alimentazione è ideale un buon mangime di pellettati e semi misti specifico per criceti. Possiamo inoltre dargli frutta e verdure fresche a temperatura ambiente e biscottini per roditori. E' importante che abbia sempre a disposizione acqua fresca nel beverino a rotella tipico per criceti. A volte può essere utile l'integrazione con sali minerali, ma è sempre meglio discuterne con il veterinario.
I cibi che gli fanno male: Cioccolato: può causare disturbi intestinali, eczemi e danni al fegato. Foglie di gelso: sono troppo astringenti. Fagioli: sono tossici. Piccioli dei pomodori: sono tossici. Germogli delle patate: sono velenosi. Qualsiasi cibo contenente zucchero: non è adatto al suo metabolismo. Marzo 2014 | A m i c i A n i m a l i | 29
ALMANACCO BISLACCO MARZO SANTO DEL MESE San Suite della California
Nomi curiosi: Battistero-Chiaro-Procolo
Stranezze dal mondo Alla Bagongo University alcuni ricercatori Zulù, hanno scoperto, dopo anni di studi inutili, come si ottiene l’acqua calda!!
Oroscopo: Il segno del mese è il SEGNO DELLA CROCE. I nati sotto questo segno sono ferventi credenti!!
Compleanni VIP: PUFFETTA-ZORRO-MACISTE-GABIBBO
Andiamo al CINEMA: L’ENORME BRUTTEZZA E’ la storia di un signore di mezza età che dopo aver vissuto na chiavica, si spende tutto in trattamenti cosmetici e operazioni di chirurgia plastica… ma si mette nelle mani di un chirurgo che si è laureato con i punti del latte… e gli combina un servizio di lota (schifo). Film introspettivo sulla frase… MA CHI CAZZ ME L’HA FATT FA’!!
Raffaele Coppola 30 | A l m a n a c c o B i s l a c c o | Marzo 2014
Raffaele Coppola
Š Graphics Art
PARLIAMO DI LIBRI
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hiara. È la prima volta che scrivo per un giornale. Sembra divertente per cui divertiamoci, in fondo le cose più belle sono della vita, sono quelle che inizi a fare per curiosità. Amo molto la lettura, spesso e volentieri trascorro i miei pomeriggi alla Feltrinelli. Posso dire che la maggior parte dei miei soldi li spendo in libri e sigarette ovviamente. In facebook ho un contatto che non conosco personalmente né frequento, non è di Napoli. Ci sentiamo poco, e ogni volta parliamo di libri consigliandoci a vicenda, un giorno le chiesi qualche consiglio, avevo voglia di leggere qualcosa di nuovo, sperimentare nuove emozioni. Tra i tanti spunta il nome di Chiara Gamberale e il suo Per dieci minuti e una volta trovatomi in libreria lo cerco subito tra gli scaffali. Mi colpisce la copertina, un bellissimo colore azzurro e una ragazza con la testa tra le nuvole e penso che la protagonista sia un po' svampita come me, lo compro convinta che mi piaccia. Chiara, la protagonista, è in psicoterapia e la dottoressa le chiede se p disposta a fare un gioco: per dieci minuti al giorno e per un mese dovrà fare una cosa mai fatta prima. L' obiettivo è quello di combattere la paura, la paura della solitudine. Chiara inizia a cucinare, ascoltare la madre e rendersi disponibile verso di lei e a cimentarsi nel ballo. Chiara decide di ricominciare, lo fa a piccoli passi, mettendosi finalmente in discussione per essere meno egoista e capire se stessa. Leggendo il libro possa dare una mia interpretazione e cioè che la donna deve imparare ad essere autonoma, a non appoggiarsi ad un uomo (soprattutto se questo è un insicuro), libe32 | P a r l i a m o d i L i b r i | Marzo 2014
rarsi dagli stereotipi culturali che la rendono vittima di una società ancora maschilista. Leggendo il libro una frase mi è rimasta impressa e mi piace ricordarla anche qui: Da quando la mia vita è vuota non mi ero accorta che fosse cosi piena. Si è capito? Sì, questo libro lo consiglio e lo promuovo a pieni voti, è un romanzo anche allegro nonostante la nostra affronti nel libro il dolore di una perdita e della consapevolezza di aver fallito, ma attraverso questo gioco o metodo riesce a tornare alla vita.
POESIA DEL MESE Nu m’ ‘o dicerie Nu m’ ’o dicere stasera… cu’ st’uocchie ca guardano e parlano cu’ ’o silenzio. Nu m’ ’o dicere stasera… nun m’accidere a ’stu mumento, ’a luna chiara sta spianno st’ammore. Nu m’ ’o dicere stasera… cu’ ’stu mare ca pare ’na canzone, che canta chesta pena amaramente. Nun m’ ’o dicere stasera… aspietta ’n’atu poco… fatte guarda, fatte vasa’, astrigneme ancora, si pure è l’ùrdema vota. Ma nun m’ ’o dicere stasera.
Carmen Percontra
Percontra Carmen nasce a Palermo nel 1956 è vissuta per diversi anni a Roma per poi trasferirsi e stabilirsi a Napoli da circa 40 anni. Attualmente abita a Massa di Somma, Napoli. La sua passione più grande è la poesia. Le sue liriche trattano argomenti come: l’amore, la fede, i drammi, problemi sociali e temi personali. Scrive anche copioni teatrali e piccoli sketck comici. Prende parte a una serie di concorsi promossi da centri culturali, nonché da associazioni ed accademie a livello nazionale. Molteplici sono gli inserimenti delle sue poesie in antologie prestigiose, tra cui “L’Altra faccia della Luna” (Raccolta di Liriche); organizza e conduce un salotto letterario, ha fatto parte di compagnie teatrali, pratica attivamente tammorra e balli popolari, inoltre fa parte di un gruppo di musica popolare Gli “AMMESCAFRANCESCA”. ( email carmenpercontra@libero.it)
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LA DANZA DEL VENTRE La danza del ventre: l’espressione dell’essere donna La danza del ventre è l’espressione più completa della femminilità e della sensualità. La sinuosità dei movimenti, sia con musiche ritmate che lente, è esaltata per tradizione dal corpo della donna, simbolo di grazia ed eleganza. L’immaginario occidentale è ricco di danzatrici del ventre che si esibiscono per gli uomini, generando e diffondendo la convinzione che lo scopo di questa danza sia di pura sensualità e attrazione. In realtà quest’arte delle donne nasce per le donne stesse, derivando da antichi culti religiosi praticati in Mesopotamia per propiziare la fertilità. Lo scopo era stabilire un feeling con i ritmi della natura. Di fatto molti sinuosi movimenti ricordano elementi naturali: le onde del mare,
la forma della luna, un flessuoso serpente, un cammello o ancora l’atto sessuale e il parto stesso. Secondo la cultura araba la danzatrice orientale ha il diritto di essere in carne, anzi, le danzatrici formose sono le più apprezzate, e ciò rende possibile esercitare tale arte a tutte le età. Praticarla costantemente aumenta la flessibilità e la tonicità del seno, delle spalle, delle braccia, del bacino e della pancia: gli addominali, infatti, sono profondamente coinvolti nei movimenti, modellando la linea. Inoltre, permette di consumare circa 400 calorie in un’ora e tonifica le cosce, migliorando l’agilità delle articolazioni. Il suo esercizio assottiglia la vita grazie ai numerosi movimenti rotatori, che donano beneficio anche alle parti interne dell’apparato femminile. I vantaggi ottenibili praticando la danza del ventre non si limitano al corpo, ma sono estremamente evidenti anche per la mente, poiché guidano verso il risveglio e la rinascita della propria femminilità. Aumentano, infatti, l’autostima e di conseguenza rendono le danzatrici più consapevoli della propria seduttività e più abili nell’esercitarla. Inoltre, ballare aiuta ad allentare le tensioni giornaliere e combattere lo stress. Le proprietà benefiche di tale disciplina possono essere collegate alla musicoterapia: i ritmi orientali hanno effetto sui nostri ritmi fisiologici generando serenità, gioia e fiducia in se stessi. Si può, quindi affermare che la pratica della danza del ventre può contribuire ad allungare la vita.
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