I Colori dell'Alba

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MAGAZINE DI CULTURA - CURIOSITA’ - ATTUALITA’ - EVENTI


Da questo numero in poi, I Colori dell’Alba uscirà sempre in versione bimestrale con i suoi consueti articoli e le curiosità che da sempre contraddistinguono questo giornale. Ci accingiamo ad entrare in un autunno di sole e pioggia, niente di nuovo, se non fosse che questa stagione sembra sia già arrivata il 21 giugno con il solstizio d’estate anziché con l’equinozio del 23 settembre. Certo l’autunno ci condurrà verso il malinconico inverno, ma visto l’estate disastrosa che abbiamo vissuto, possiamo ben sperare in un ottobre mite, che ci lasci gustare tutto l’incanto di questo importante momento di passaggio, la cui indiscussa protagonista è la natura. Una sola cosa è certa: questa non è una di quelle estati che noi italiani rimpiangeremo. Mettiamoci una pietra sopra e prepariamoci ad accogliere con entusiasmo lo splendore dell’autunno e del prossimo inverno, il quale, secondo previsioni dovrebbe essere uno dei più freddi degli ultimi anni. Dunque, nell’attesa di starcene sotto le coperte al calduccio e di spostare domenica 26 ottobre le lancette del nostro orologio di un’ora indietro, vi ricordo che anche questo numero de I Colori dell’Alba vi suggerisce e vi propone tanti bei consigli da seguire per i prossimi giorni, ricordandovi sempre che le proposte d’articolo su questo magazine, sono da inviare all’indirizzo mail centrolalba@libero.it. Vi abbraccio Il Direttore

Gennaro Coppola

I COLORI DELL’ALBA MAGAZINE DI CULTURA - CURIOSITA’ ATTUALITA’ - EVENTI N° 8 - Anno 1 - Settembre/Ottobre 2014 Redazione: Gennaro Coppola, Marco Gambardella, Dott. Francesco Di Lorenzo, Dario D’Alema, Ersilia Raffone, Raffaele Coppola, Elibaroda, Marianna Paduano, Laura Santoro, Art Orient e Mjr Direttore Responsabile:

SEDE AMMINISTRATIVA CENTRO DI INIZIATIVE CULTURALI

Gennaro Coppola

“L’ALBA”

Graphic Design: Marco Gambardella

Via Aldo Moro, 28 MASSA DI SOMMA

mastermk@libero.it

80040 - NAPOLI Info: centrolalba@virgilio.it

02 L’EDITORIALE

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Settembre - Ottobre 2014

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Giallo: il colore del crimine Viti, Vinicoltura Eroica e Vini Estremi I Miti: Massimo Troisi Make Up Salute & Benessere Foto del Mese Arte: Marc Ghagall Musica Cinema Amici Animali Almanacco Bislacco Viaggi Il Ricettario Parliamo di Libri Poesia del Mese Danza Orientale

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SOMMARIO

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giallo:: IL Colore del crimine RUGGERO JUCKER L’IMPRENDITORE CHE UNA NOTTE MASSACRÒ LA FIDANZATA CON 22 COLTELLATE!!

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arte da questo numero de I Colori Dell’Alba una nuova rubrica che vi portera alla scoperta dei crimini piu efferati della storia dell’umanita. Iniziamo partendo dal caso di Ruggero Jucker, l’imprenditore che una notte massacro la fidanzata con 22 coltellate, asportandone alcune parti del corpo.

04 GIALLO

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LA STORIA Il 20 luglio del 2002 Ruggero Jucker, imprenditore nel catering appartenente ad una famosa famiglia milanese, dorme nella bella casa in via Corridoni, centro di Milano. Nel letto, addormentata al suo fianco c'e la fidanzata Alenya Bortolotto, studentessa a pochi esami dalla laurea in scienze politiche. Di colpo Jucker si alza e, mentre Alenya apre gli occhi, impugna il coltello, la aggredisce, la insegue per le stanze e la raggiunge in bagno. Sono 22 le coltellate che devastano il corpo della ragazza dal quale l'uomo asporta anche alcune parti (un pezzo di fegato verra ritrovato in giardino) prima di lavarsi, mettere i suoi vestiti intrisi di sangue in lavatrice e scendere nudo in strada urlando «sono Bin Laden». È lì che lo arresta la polizia.


IL PROCESSO Il processo di primo grado si conclude il 24 ottobre 2003. Grazie al rito abbreviato, Jucker evita l'ergastolo, ma il gup Guido Salvini, ritenendo l'aggravante della crudelta prevalente sulle due attenuanti del parziale vizio di mente e del risarcimento del danno alla famiglia della giovane donna (1 milione e 300.000 euro) gli infligge 30 anni per «omicidio aggravato». Il 18 gennaio 2005, in secondo grado, grazie al «patteggiamento in appello», allora consentito ma poi abolito perche ritenuto causa di tagli troppo ampi alle pene, la condanna scende da 30 a 16 anni dopo che il reato viene derubricato in omicidio non aggravato grazie all'equivalenza tra attenuanti e aggravante. La pena diventa definitiva il 5 marzo 2005. Come tutti i condannati per reati commessi prima del 2 maggio 2006, anche Ruggero Jucker ha avuto diritto all'indulto che, come stabilito dal Parlamento, prevede lo sconto di tre anni di pena. Da 16 anni, quindi, si passa automaticamente a 13. I detenuti che in carcere si comportano bene godono poi di uno sconto di tre mesi di pena ogni anno trascorso dietro le sbarre. Si chiama tecnicamente «liberazione anticipata» e, per Ruggero Jucker, ha tolto alla pena residua altri due anni e mezzo di reclusione.

L’EPILOGO Dopo un lungo periodo a San Vittore, Jucker e stato trasferito qualche anno fa nel carcere-modello di Bollate. Per uscire la prima volta in permesso premio, e per sole dieci ore, ha dovuto aspettare l'aprile del 2011, nove anni dopo l'omicidio, quando, cioe, aveva gia da molto maturato il diritto che scatta dopo aver espiato meta della pena. In cella e stato sottoposto a cure perche affetto da un disturbo bipolare dell'umore e grazie alle quali, ha deciso il Tribunale di sorveglianza di Milano, dopo la scarcerazione non dovra essere sottoposto alla misura di sicurezza del ricovero in una casa di cura e di custodia per tre anni, come era stato stabilito in sentenza. Dovra, pero, recarsi periodicamente a firmare un registro dalle forze dell'ordine. 

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GIALLO

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VITI, VINICOLTURA EROICA E VINI ESTREMI

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’agricoltura estrema e viticoltura eroica sembrano paroloni che descrivono particolari discipline sportive, mentre non c’e niente di piu naturale e antico. L’ agricoltura estrema si ha quando l’ uomo grazie alla sua opera instancabile, attraverso ingegno e duro lavoro, rende produttive zone impervie come paludi, terre vulcaniche, montagne e piccole isole per ricavarne cibo, migliorandone di conseguenza economia e paesaggio. La viticoltura eroica o di montagna viene praticata nei territori dove le condizioni di lavoro sono disagevoli, quindi, molto impegnative. È caratterizzata dalla pendenza dei vi-

06 VINI ESTREMI

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gneti superiore al 30%, dall’ altitudine dal livello del mare superiore ai 500 metri, da vigneti posti su zone impervie, grazie a terrazzamenti e gradoni, o da viticoltura delle piccole isole. Questo tipo di viticoltura e molto importante sotto il punto di vista sociale sia per l’economia locale e la cultura del territorio e per il paesaggio, sia per il mantenimento dei versamenti in forte pendenza a rischio erosione. Da queste viti che crescono in ambienti incontaminati si producono vini unici, di qualita organolettica, con profumi inimitabili; vini rari di buona qualita che nascono in zone difficili per appassionati e cultori veri disposti a spendere qualcosa


in piu rispetto ai vini prodotti in zone piu agevoli a persone e mezzi. I cosiddetti vini estremi, figli del sudore e della fatica, spesso si ottengono da viti coltivate in minuscole terre strappate alla montagna o al mare. L’ estensione di questa viticoltura in Èuropa copre il 3% di tutta la superficie vitata pero non e uniforme; infatti in Svizzera rappresenta il 35% dei vigneti nazionali, in Portogallo il 20%, in Germania il 9%, in Italia il 6%, in Spagna e in Francia dall’ 1 al 3%. Nonostante la modesta incidenza i valori socioeconomici rappresentati sono rilevanti. Tutto questo a totale beneficio dell’economia locale rappresentando un monumento storico al lavoro e al coraggio dell’ uomo nel mantenere e salvaguardare porzioni delicate e difficili, che altrimenti rischierebbero l’ abbandono, dandogli così fascino, valore e interesse dal punto di vista paesaggistico e culturale e creando così paradisi montani. Difendere e sostenere la vitivinicoltura significa creare lavoro e reddito a tantissime famiglie in difficili realta ambientali esposte a rischio di depauperamento e abbandono. Una giusta valorizzazione del vino in-

duce molti giovani a non abbandonare territori che altrimenti andrebbero in rovina. Non fa parte di questa viticoltura ma sono molto innovativi i vini conservati sott’acqua: infatti a Portofino, un produttore ha pensato di immergere 6500 bottiglie di spumante per 18 mesi a 60 metri di profondita nel mare con lo scopo di creare un effetto culla svolto dalle correnti marine sulle bottiglie favorendone il processo di spumantizzazione. Un riferimento istituzionale importante per la tutela di questa viticoltura e il CÈRVIM (centro di ricerca, studi, salvaguardia, coordinamento e valorizzazioneper la viticoltura montana) che e un organismo internazionale con sede in Val D’Aosta creato nel 1987 sotto gli auspici dell’Office International de la Vigne et du Vin, oggi Organizasion International de la Vigne e du Vin. Il CÈRVIM promuove e salvaguarda la viticoltura montana estesa alle piccole isole caratterizzate da difficolta strutturali (es: salinita e impossibilita di meccanizzazione). Al CÈRVIM aderiscono regioni, province e organismi nazionali ed esteri ecc. Inoltre sono stati avviati contatti con l’ S e t t e m b r e - O t t o br e 2 0 14

VINI ESTREMI

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UNÈSCO per il riconoscimento dei vigneti impervi come patrimonio mondiale da salvaguardare ed i territori interessati devono essere considerati Patrimonio dell’ Umanita, ai sensi della vigente convenzione UNÈSCO. In Italia la viticoltura eroica e praticata in regioni come Val d’ Aosta, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Toscana, Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna. Alcuni esempi di territori difficili da cui nascono vini ottimi sono le Valli Ossolane e tutto l’Alto Piemonte, le Cinque Terre in Liguria, la Valtellina, la Zona di Mori in Trentino, la Zona intorno all’Ètna, l’ Isola di Pantelleria e le Èolie, la Costa Viola in Calabria. Invece in Èuropa alcuni esempi sono il Douro in Portogallo, la Morsella in Germania, la Galizia in Spagna, il Vallese in Svizzera, l’ Amyndeon in Grecia e Banyuls-Sur-Mer sulla Costa Sud della Francia dove le vigne sono arrampicate e accarezzate in continuazione dalle acque salate del Mediterraneo. In Campania la viticoltura eroica e praticata sul Vesuvio, ai Campi Flegrei, sugli altissimi monti Lattari, rientrano in questa viticoltura difficile estrema anche l’alberata del vitigno Asprinio d’ Aversa nel casertano, per la difficolta strutturale della pianta, dove le viti si arrampicano anche fino a 15 metri d’ altezza. Un’altra zona proibitiva dove i vigneti crescono sulle rocce e su terra scoscesa e la Costiera Amalfitana dove le viti vengono piantate sui muri verticali di contenimento sui terrazzamenti per favorire l’ utilizzo dei terreni sottostant per le coltivazioni stagionali. Un esempio e Tramonti con il vitigno centenario tintore da cui si ricava un vino molto propenso all’ invecchiamento, dal gusto secco con sentori di frutta rossa con buone caratteristiche strutturali. A Ravello, restando in Costiera, troviamo

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un altro vino strepitoso, il Fiorduva composto da 3 vitigni autoctoni: Ginestra, Fenile e Ripoli. Nella nostra Costiera la natura geologica del terreno va ricercata nella storia eruttiva del Vesuvio che ha spinto fin qui le sue ceneri, determinando un composto tufaceo (miscela di sabbia e lapilli) ma anche di argilla che conferisce al terreno un colore rossastro. Inoltre grazie all’ isolamento geografico imposto dalle montagne circostanti la Costiera, la vite gode la brezza che spira dal mare e l’ influenza costante dei venti di terra. Tutti i posti dove e praticata questa viticoltura sono zone paesaggistiche di bellezza sconvolgente con poche eguali. Inoltre la tipicita dei vini estremi, che spesso non superano poche migliaia di bottiglie ad annata, e sapere che le vendemmie vengono svolte rigorosamente a mano. Questi vini strappati all’oblio, spesso, da viti autoctone, che da secoli si sono adat-


tate al clima e ai terreni che infondono al vino profumi e caratteristiche uniche, hanno un carico di storia cultura e suggestione. Sono in grado di dare grandi emozioni al consumatore, grazie al paesaggio, alla degustazione di questi vini molto particolari che danno anche piacere all’acquisto come svago. Purtroppo, spesso, le caratteristiche di questi vini non sono conosciute dai consumatori facendo riferimento solo al prezzo alto senza considerare il lavoro totalmente manuale e il costo di mantenimento dei muri a secco ed altri costi di gestione e produzione. Un riconoscimento di questi vini e dato dagli strumenti di comunicazione grazie ad appassionati, ristoratori e giornalisti. Un altro strumento importantissimo e l’ A.I.S. (Associazione Italiana Sommelier), le donne del vino, ben 1000 in Italia e 100 in Campania. Oggi si e piu acculturati e il vino si conosce di piu e quindi ci si accontenta di meno; una volta si conosceva di meno e ci si accontentava di piu e di conseguenza la produzione era piu statica e sistematica legata solo alla quantita.

Oggi grazie alle conoscenze acquisite e al benessere, la produzione del vino e piu legata alla qualita guidata da un consumo consapevole sotto il punto di vista salutistico (1 bicchiere e troppo poco ma due sono troppi). Oggi circa il 50% dei consumatori di vini sono consapevoli ed informati quindi la qualita dell’ informazione trasmessa a essi e la chiave per la valorizzazione anche di questi vini nel mercato attuale. Il buon vino ed il buon cibo e uno dei piaceri piu belli della vita anche per questo l’ enogastronomia, soprattutto ristoranti (anche di lusso) e acquisto di vino e di prodotti tipici e in crescita nonostante la crisi. Un esempio curioso ed eccessivo e dato dalla pizza royale con salmone scozzese affumicato, medaglione di cervo, aragosta marinata nel miglior cognac invecchiato, caviale imbevuto nello champagne e scaglie d’oro 24Kt commestibile che costa circa 3000 euro. Un buon calice di vino nelle giuste dosi, magari in bella compagnia, emoziona e colpisce, come la freccia di Cupido, ed e in grado di stimolare tutti i sensi. 


I MITI

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avigando su youtube alla ricerca di un video carino da guardare, per caso mi son trovato un vecchio servizio di un tg che parlava della morte di Massimo Troisi, ho pensato: la mia rubrica e sui miti, Massimo Troisi e un mito, perche non parlare di lui? Nato a San Giorgio a Cremano il 19 febbraio 1953, e stato attore e personaggio famoso amato da tantissime persone per la sua comicita e la sua voglia di trasmettere allegria a coloro che lo seguivano. Inizio la sua carriera nel teatro della chiesa di Sant'Anna assieme a Lello

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Arena, suo grande amico d'infanzia, Nico Mucci e Valeria Pezza. Insieme formano un gruppo chiamato Centro Teatro Spazio, che nel corso degli anni prende il nome "La Smorfia", in riferimento al gioco del lotto a cui Troisi era dedito assiduamente. Al gruppo si aggiungera Vincenzo Purcaro che successivamente cambiera cognome in Decaro. Troisi, Arena e Decaro lavoreranno insieme per molto tempo portando in giro la lingua napoletana, le caratteristiche della famiglia napoletana e i problemi legati alla citta di Napoli. Per quanto riguarda la lingua, il dialetto


napoletano e sincero, colorato, diretto e a volte una sola parola napoletana fa capire tutto il discorso, e Troisi usava il dialetto non solo perche era la sua lingua e si sentiva a suo agio, ma anche perche era un modo per farsi amare e capire dal pubblico. Troisi si ispirava alla sua famiglia e alla famiglia napoletana, e il pubblico si immedesimava in tutti i suoi personaggi e in tutti i suoi racconti. Oltre all'argomento famiglia, Troisi raccontava spesso attraverso i suoi sketch e i suoi film la sua Napoli e dei problemi che c'erano all'epoca, come ad esempio la disoccupazione che purtroppo oggi esiste ancora, e se Troisi fosse ancora vivo parlerebbe dello spread, della crisi economica, di Papa Francesco, di come si e ingrassato da quando e stato eletto Papa, ma anche e soprattutto di politica, bersagliando Renzi, Berlusconi e tutta la loro compagnia teatrale. Molti personaggi altrettanto famosi hanno fatto parte della sua vita, e hanno contribuito al suo successo, come ad esempio Roberto Benigni, che ha recitato con lui in "Non ci resta che piangere", Pino Daniele, per il quale Troisi ha scritto una poesia "O'ssai comm' fa o' core", che diventera una sua canzone, Carlo Verdone, il quale recito con lui in "Morto Troisi, viva Troisi", ed infine il regista Èttore Scola, il quale lo vuole al fianco di Marcello Mastroianni in "Che ora e", dove conquisto alla Mostra del Cinema di Venezia la Coppa Volpi Èx-Aequo

per la migliore interpretazione. Per Scola recito anche in altri due film, "Splendor" e "Il viaggio di Capitan Fracassa". Massimo Troisi lo ricordiamo soprattutto con "Il postino", suo ultimo film, dove Troisi lascia la sua vena comica per sviluppare aspetti come la malinconia e la solitudine, dando vita a un uomo che si distacca dal Troisi comico di sempre, e come se ci volesse presentare il suo Io, un po come tutti i comici che hanno una vena malinconica. "Lasciatemi soffrire tranquillo; chi vi chiede niente a voi? Voglio solo soffrire bene; mi distraete, nun me riesco a concentrà! Con voi qui intorno a me, soffro poco, nun me diverto". Questo e il testamento lasciatoci da Massimo Troisi, lui che ha sempre sofferto di cuore, ci chiede in uno dei suoi sketch di lasciarlo vivere come vuole lui, "dimenticandosi" del suo male ci ha fatto ridere, conoscere Napoli, e riconoscere che "Non era amore ma soltanto un calesse". 


make up 4 Idee per un Trucco da Giorno Quando ci si alza al mattino, per andare a scuola o a lavoro, si ha bisogno di un make up che sia luminoso, che faccia apparire il nostro viso fresco e riposato e, aspetto da non sottovalutare, che sia semplice e veloce da realizzare! Eccovi quindi 4 idee che possono fare al caso nostro! Nude Make Up

È il make up piu fresco e luminoso, protagonista e la pelle che deve apparire compatta ed uniforme, sen-

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za alcuna discromia. Quindi massima importanza alla base con fondotinta, correttore e cipria. Gli occhi sono lasciati quasi al naturale, ombreggiando appena la palpebra con un ombretto color carne e una passata di mascara nero o marrone sulle ciglia.Illuminante sugli zigomi e labbra nude, opache o lucide a seconda del vostro gusto. Light Smokey Eyes

Nient’altro e che la versione piu leggera del classico smokey eyes da sera. Quando realizziamo uno smokey eyes da giorno utilizziamo colori più naturali come il noccio-


la, il caramello, il biscotto e li abbiniamo a tonalita illuminanti come il panna, l’oro, il crema. Le labbra possono essere lasciate al naturale o colorate con un rossetto delicato. Pastel Make Up

I colori piu adatti al giorno, specialmente ora che inizia la bella stagione, sono quelli dalle tonalità pastello o comunque molto fresche. Possiamo scegliere di valorizzare lo sguardo con ombretti vivaci, o le

labbra con rossetti accesi, o entrambi nella giusta dose. Color Eyeliner

L’eyeliner è perfetto sia di giorno che di sera, magari variando lo spessore della linea, ma se vogliamo provare qualcosa di diverso per il giorno, un’idea molto carina e quella di utilizzare, al posto dei classici eyeliner neri o marroni, eyeliner colorati come il verde, l’azzurro, il viola ecc. 


salute & benessere Cosa non magiare a stomaco vuoto

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uando ti svegli tardi, hai fretta e non sai cosa fare per correre più velocemente al lavoro, è possibile che tu scelga alimenti che ti sono semplicemente a portata di mano: questa è un’abitudine affatto sana, perché alcuni cibi non dovrebbero essere consumati a stomaco vuoto, in quanto possono causarti dei problemi. Ecco un elenco degli alimenti che non devi mangiare a stomaco vuoto

Dolci Anche se sono deliziosi e ti addolciscono dalle prime ore del mattino, il consumo

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di zucchero a stomaco vuoto porta a un aumento improvviso del livello di zucchero nel sangue e anche se al momento ti offre una sensazione di energia, e transitoria. Purtroppo, a un certo punto, il livello di zucchero nel sangue diminuisce improvvisamente e ti da uno stato di sonnolenza. Se diventa un’abitudine, e molto probabile che le oscillazioni di glucosio aumentino la resistenza all’insulina e con il tempo puo favorire la comparsa del diabete. Inoltre, il consumo di dolci disturba l’acidita nello stomaco.

Pomodori L’acido gastrico prodotto dallo stomaco produce una reazione chimica a contatto con il succo di pomodoro, anch’esso molto acido. Questa reazione porta ad indige-


stione, gonfiore e dolori. È consigliato mangiare pomodori solo dopo aver mangiato una quantita moderata di cibo per evitare tali problemi.

Alimenti freddi Se bevi acqua fredda o mangi gelato a stomaco vuoto, puoi affrontare una contrazione del tratto gastro – intestinale o delle arterie. Queste contrazioni possono causare disturbi endocrini o altre malattie croniche.

Latte Il latte contiene grandi quantita di proteine, ma per assorbirle in modo ottimale, e meglio mangiare prima cibi ricchi di carboidrati. Quindi, associa sempre il latte con cereali, biscotti e altri alimenti ad alto contenuto di carboidrati.

Tè Il consumo di te a stomaco vuoto potrebbe diluire la concentrazione di succo gastrico, che puo ridurre la funzione digestiva. Purtroppo questo puo causare vertigini, nausea e palpitazioni. Prima di bere te, si consiglia di consumare altri alimenti (cereali, pane al burro, ecc.)

Alcol L’alcol stimola la secrezione quando viene bevuto a stomaco vuoto, cosa che puo causare -con il tempo- gastrite o ulcera. Si raccomanda di bere alcol dopo aver mangiato, mai a stomaco vuoto.

Aglio L’aglio contiene allicina, una sostanza chimica colpevole di irritazione alle pareti intestinali, crampi allo stomaco e perturbazione del sistema gastrointestinale. Anche se e noto per le sue numerose proprieta terapeutiche, l’aglio deve essere consumato con moderazione, mai a stomaco vuoto.

Mandarini Consumati a stomaco vuoto, i mandarini possono causare nausea e vomito, a causa delle grandi quantita di zucchero e acidi che stimolano la secrezione del succo gastrico. 

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In Foto: DOMENICO VUOLO


arte : MARC GHAGALL

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’esposizione di Chagall si svolge al Palazzo Reale di Milano dal 17 settembre al 1 febbraio 2015, con oltre 220 opere, si presenta come la piu grande retrospettiva mai dedicata in Italia al pittore russo. Il pittore realizzo le sue prime opere dal grande Nudo rosso del 1909, fino alle ultime, monumentali opere degli anni ’80, che guideranno i visitatori lungo tutto il percorso artistico di Marc Chagall, avvicinando, spesso per la prima volta, opere ancora nelle collezioni degli eredi, e talvolta divulgato, a capolavori derivati dai maggiori musei del mondo, quali il MoMa, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington, il Museo Nazionale Russo di S. Pietroburgo, il Centre Pompidou, oltre a 50 collezioni pubbliche e private che hanno benevolmente collaborato. Le opere di Chagall si inseriscono in diverse serie di arte contemporanea: prese parte ai movimenti parigini che precedettero la prima guerra mondiale e venne compromesso nelle avanguardie. Durante il suo primo soggiorno a Parigi rimane colpito dalle ricerche sul colore dei Fauves e Cubista. Fu molto vicino alla Scuola di Parigi e ai suoi membri, come Amedeo Modigliani. Il suo mondo poetico si nutre di una fantasia

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che richiama alla purezza infantile e alla fiaba, sempre profondamente legata nella tradizione russa. La chiarezza delle forme di Marc lo collega al primitivismo della pittura russa del primo Novecento e lo appoggia alle esperienze di Natal'ja Sergeevna Gončarova e di Michail Fedorovič Larionov. Con il tempo il colore di Chagall supera i contorni dei corpi diffondersi sulla tela. In tal modo i dipinti si combinano di macchie o fasce di colore, sul genere di altri artisti degli anni Cinquanta riguardante alla corrente del Tachisme (da tache, macchia). Il colore diventa così elemento libero ed indipendente dalla forma. I quadri di Chagall sono ricchi di riferimenti alla sua infanzia anche se spesso preferì sospendere i periodi piu difficili causata dalla perdita della moglie del 1944. Riuscì a trasmettere felicita e ottimismo tramite la scelta di colori vivaci e brillanti e quelle immagine pieni di amore e gioia di vivere da sempre di entusiasmo in un modo delicatezza e fantasia, in una sorta di favola illustrata. I suoi lavori si stimolava alla vita popolare della Russia europea e ritrasse numerosi episodi biblici che rispecchiano la sua cultura ebraica. 



MUSICA CANTANTE EMERGENTE

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Dear Jack

Dear Jack sono un gruppo musicale pop rock italiano formatosi nel 2012 saliti alla ribalta nel 2013, partecipando alla tredicesima edizione di Amici di Maria De Filippi, dove hanno vinto il Premio della critica giornalistica nella fase conclusiva del programma; e stata inoltre la prima band ammessa al talent show di Canale 5. Il gruppo, composto da Alessio Bernabei (voce), Francesco Pierozzi (chitarra elettrica e acustica), Lorenzo Cantarini (chitarra elettrica) (fratello di Giorgio Cantarini), Alessandro Presti (basso) e Riccardo Ruiu (batteria) nel 2012 registra i singoli Realized e You Gotta Leave Right Away. In seguito collabora ad un duetto con Brian dei Vanilla Sky dal titolo Scaring Me Now.

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Il 6 maggio 2014 il gruppo pubblica l'album Domani è un altro film (prima parte), che e stato certificato disco di platino dalla FIMI per le oltre 50.000 copie vendute, dopo poco piu di un mese dall'uscita. Partecipano, insieme ad altri Big, al Coca Cola Summer Festival 2014, ricevendo nel medesimo show, la nomination con i brani Domani è un altro film e La pioggia è uno stato d'animo per il premio Rtl 102.5 - Canzone dell'estate 2014.[12] Partecipano anche al premio di serata, classificandosi 3º con Domani è un altro film, durante la prima serata e 2° con La pioggia è uno stato d'animo nella seconda tappa. Nello stesso periodo partecipano alla VI edizione di Una voce per Padre Pio cantando Domani è un altro film. La band sta preparando il Domani è un altro film tour nei palazzetti, con partenza prevista per il mese di ottobre 2014. I Dear Jack, band fenomeno lanciata da «Amici», interpreta la sigla di «Che Dio ci aiuti 3», terza stagione della serie televisiva prodotta da Lux Vide in collaborazione con RaiFiction. 


CONCERTI : FRANCESCO RENGA Torino, 03 Novembre 2014 @ Teatro Colosseo Brescia, 05 Novembre 2014 @ Palabanco Sanremo, 07 Novembre 2014 @ Teatro Ariston Firenze, 08 Novembre 2014 @ Teatro Verdi Parma, 09 Novembre 2014 @ Teatro Regio Senigallia, 11 Novembre 2014 @ Teatro La Fenice Pescara, 13 Novembre 2014 @ Teatro Massimo – Sala 1 Catanzaro, 20 Novembre 2014 @Teatro Politeama di Catanzaro Catania, 21 Novembre 2014 @ Teatro Metropolitan Palermo, 22 Novembre 2014 @ Teatro Golden

. UNA NAVE IN UNA FORESTA SUBSONICA

. IL PADRONE DELLA FESTA FABI SILVESTRI GAZZE'

. NON SIAMO PIU' QUELLI DI MI FIST CLUB DOGO

. POPULAR PROBLEMS LEONARD COHEN

. CHEEK TO CHEEK BENNETT T./LADY GAGA

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MUSICA

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22 CINEMA

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CINEMA Da non perdere!!!

Maze Runner - Il labirinto

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homas, senza ancora sapere o ricordare di chiamarsi così, si ritrova intrappolato in un ascensore che sale verso l'alto per arrivare alla Radura. Lì incontra altri ragazzi che come lui non ricordano nulla del proprio passato e che hanno fondato una piccola comunita con le sue regole. La numero 1 dice che non si puo uscire dalla Radura: intorno ad essa si snoda il Labirinto, popolato dai letali Dolenti, a cui nessuno e mai sopravvissuto. Dylan O’Brien: attore della famosa serie TEEN WOLF !!!

. The Amazing Spider - Man 2 . Godzilla . Trilli e la nave pirata . Captain America. The Winter Soldier . Rio 2. Missione Amazzonia . Noah . Violetta. Il concerto. Backstage Pass . Need for Speed . Frozen. Il Regno di Ghiaccio . 12 Anni Schiavo S e t t e m b r e - O t t o br e 2 0 14

CINEMA

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Amici Animali Lo Scoiattolo

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pulciando qua e la nella ricerca di un animaletto da farvi conoscere, mi sono imbattuta nell'animale del bosco piu noto e simpatico tra i roditori, lo scoiattolo. Questa specie non e aggressiva, ma non ama la compagnia di estranei, da cui fugge e si nasconde molto bene. Ha dimensioni medie. La sua lunghezza varia da 35-45 centimetri, di cui 1520 centimetri di coda. Pesa all'incirca da 230 - 450 g. Ha un corpo agile , slanciato e abile nell'arrampicarsi sugli alberi.

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La testa e ben distinta dal tronco, gli occhi sono scuri, tondi e ben adattati anche alla vista in condizioni di semioscurita. Ha due orecchie che hanno sulla punta lunghi ciuffi di peli. La colorazione del pelo e molto variabile e va dal rossiccio al marrone scuro o quasi grigio. La pelliccia e corta e ruvida, ma e lunga e morbida sulla coda. I suoi arti inferiori sono molto potenti e corti con dita dotate di unghie appuntite, robuste e ricurve che gli consentono di arrampicarsi con agilita sui tronchi, di muoversi con velocita tra i rami e gli permettono di fare dei salti molto lunghi.


È’ ben noto che lo scoiattolo mangia nocciole, noci e pinoli e mentre mangia si aiuta con le zampette anteriori a tenere il cibo e con i suoi minuscoli incisivi scortica la buccia dei semi o della frutta (sia fresca che secca) che poi ingerisce. La sua riproduzione? Ad un anno di eta lo scoiattolo e gia pronto per mettere al modo tanti piccoli esserini della sua specie. Pensate che tra la fine di dicembre e l’estate i maschi entrano nei territori delle femmine. La loro convivenza dura non piu che dopo l’accoppiamento. Dopo circa 38 giorni di gestazione nascono i piccoli, da 3 a 5, lunghi appena 6 cm e con un peso di circa 8 gr. La madre li allatta per due mesi circa. Dopo due mesi sono indipendenti e raggiungono la maturita sessuale ad un anno di vita. Nelle regioni fredde gli scoiattoli si riproducono solo in primavera, in quelle con clima piu mite anche in inverno. Uno scoiattolo puo vivere fino a 4-5 anni. I suoi acerrimi nemici sono il falco,

la volpe, il gufo, il serpente e la martora, che sono un pericolo per una così piccola e innocua bestiolina e forse proprio per questo che passa la maggior parte del suo tempo sugli alberi dove si arrampica e salta con abilita. La sua vita si svolge di giorno ed e particolarmente attivo all’alba e al tramonto. Costruisce la tana sulle biforcazioni dei rami, o nelle cavita degli alberi, li passera le sue notti. Lo scoiattolo e attivo tutto l'anno, dato che non va in letargo. 


ALMANACCO BISLACCO SETTEMBRE/OTTOBRE Santo del Mese: SAN TROPEZ Protettore dell’estate

Segno zodiacale del mese: COZZA I nati sotto questa sfortunata stella, questo mese Saranno scelte per partecipare a … “MISS CESS 2014”

Colore del Mese: NEROCHIARO

Talismano del Mese: 2 forchette a 6 denti appartenenti , una al periodo rococo’ e l’altra a quello struffolò!!

E’ il compleanno di: Hercules, Maciste, Sansone, Xena, Golia, Ursus e Spartacus!!

Curiosità dal Mondo: Un gruppo di scienziati brasiliani si sono resi conto per primi che… il PAPA non è RE!!

Battistero consiglia: Quando la gallina si va vecchia, accirele e mngiatelle… Farà un buon brodo!!

Accadde oggi: Esattamente un anno fa, andai nel WC per fare la cacca e mi uscirono le emorroidi!!

Il lavoro del mese: FLIT VIVENTE Requisito richiesto: alito pesante tipo… “tornado il vento che uccide”!!

Raffaele Coppola

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VIAGGI Nizza: una vera chicca Nizza e una citta molto viva, allegra, elegante, frizzante e variopinta, e la citta della gioventu . In estate la citta e piena di attivita all’aperto che possono godere le passeggiate sul lungomare e nel cuore del centro storico, qui e facile trovare le stradine del sapore antico e musica, In ogni angolo di Nizza si puo scoprire una vista pittoresca, e gli suoi edifici in stili italiano dai colori pastello, ma vale la pena di vedere il Parc du Chateau (collina del castello) proprio nel centro della citta. Questo parco si trova su una collina dove c’e la cascata artificiale e mostra un panorama mozzafiato piu belle su Nizza e potrete ammirare le magnifiche acque azzurre, dai profumi che giungono sulla cresta dell’onda. La luminosita del mediterraneo i colori luccicano piu vivi che mai grazie a un sole che splende per oltre 300 giorni l’anno. Un altro parco in mezzo alla

citta che si chiama Promenade du Paillon, all’interno del parco c’e una lunga zona delle fontane danzanti, magiche combinazioni di giochi d’acqua e i bambini hanno modo di divertirsi ma anche adulti. Il famoso coloratissimo mercato dei fiori e una delle attenzioni principali di Nizza. Tra i veicoli trovate e prendetevi il tempo di gustare la “Socca” nella vecchia citta, a pochi metri di Piazza Garibaldi troverete Rue Pairoliere . La “Socca” e una torta tipica salata fatta con l’ingrediente di base della farina di ceci. Anche i musei sono importantissimi e interessanti da visitare, il Musee d’Art et d’Histoire Palais Massena , il Musee du Message Biblique Marc Chagall, il Musee d’Archeoligie ed il Musee Matisse, il Musee d’Art moderne et d’Art contemporain all’interno del giardino espone una statua gigantesca che presenta il collo che regge un cubo enorme al posto della testa. 

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VIAGGI

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Parmigiana di Patate Ècco gli ingredienti che vi serviranno, queste sono le dosi per 4-6 persone:

• 1 kg di patate • 200 g di prosciutto cotto • 200 g di provola o altro formaggio a vostra scelta • 350 g di besciamella • 50 g di parmigiano grattugiato • Pepe nero q.b. • Noce moscata q.b. • Sale q.b.

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Procedimento: • Preriscaldate il forno a 200 gradi. Per

realizzare la parmigiana di patate innanzitutto lavate, sbucciate le patate e tagliatele a fettine sottili. Aggiungete alla besciamella un po’ di noce moscata e tagliate il formaggio a pezzettini.

• Adesso assemblate la parmigiana di pa-

tate: prendete una pirofila e sulla base mettete un velo sottile di besciamella. Adesso formate un primo strato di patate, aggiungete un po’ di pepe nero, adagiate le fettine di prosciutto cotto, il formaggio a pezzettini, una spolveratura di parmigiano e un po’ di besciamella.

• Infornate la parmigiana di patate e fa-

tela cuocere per circa un’oretta. Le patate sono state messe a crudo, quindi necessitano di piu tempo per cuocere. Se preferite potete anche sbollentare le patate prima di realizzare la parmigiana di patate, dimezzando quindi i tempi di cottura in forno.

• Una volta pronta, lasciate intiepidire la parmigiana di patate e assaporatela in tutta la sua bonta! 

• Coprite con un altro strato di patate e

poi di nuovo pepe nero, prosciutto cotto, formaggio a pezzetti, parmigiano e besciamella. Proseguite così fino all’esaurimento degli ingredienti.

• L’ultimo strato dovra essere composto

dalle patate, ricoperte da besciamella ed una abbondate spolverata di parmigiano grattugiato che in cottura formera una deliziosa crosticina.

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IL RICETTARIO

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PARLIAMO DI LIBRI Insegui la tua stella

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di Asa Helleberg

ausa estiva ed ora si riprende, il mio editore e amico ancora deve tirarmi le orecchie per il ritardo nello scrivere l’articolo che finalmente mi accingo a fare. Ho avuto modo di leggere molto sotto l’ombrellone, almeno quattro libri e oggi vi voglio parlare di un libro sull’amicizia. Ho 38 anni e sono piuttosto disincantata su questo valore, l’amicizia, quella vera, e oro ed e vero il detto “chi trova un amico trova un tesoro”. L’amicizia tra donne e competizione, gelosia e invidia; quella fra due sessi esiste nel momento in cui non c’e altro interesse e in eta adulta le amicizie, se cosi si possono chiamare vanno e vengono, in base ad una serie di fattori della vita: lontananza, opportunismo, superficialita, falsita… e chi piu ne ha piu ne metta. Le delusioni non sono all’ordine del giorno, ma ti rendi conto che se in un’amicizia dai tanto, poco o nulla ricevi in cambio e allora, con rammarico, allontani il male, ne senti la mancanza ma poi riparti alla grande perche ci vuoi credere ancora. Si e vero ho scritto che sono disincantata, delusa e anche amareggiata dall’amicizia ma cio non toglie che ho voglia di conoscere e investire ancora in questo sentimento. Ragazzi ho amici che mi vogliono bene, che sanno che se li mando a quel paese o sbraito lo faccio per 5 minuti. Ho insomma veri amici ed e per questo che i libri sull’amicizia li leggo e continuero a leggerli, commuovendomi e riconoscendomi nei personaggi. Insegui la tua stella di Asa Helleberg e una divertente storia che parla di amicizia tra quattro donne la cui vita noiosa e stabile e sconvolta dalla morte di una di loro e dal suo testamento un po’ diverso dal solito (direi un brutto scherzo). Sonja, malata da tempo, muore e lascia alle amiche tanti soldi ma ad una condizione. Se vogliono entrare in possesso di questa fortuna, le tre amiche dovranno seguire passo passo alcune

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istruzioni che Sonja ha stilato nel testamento: Rebecka, una donna in carriera prossima alla pensione, dovra mollare il suo lavoro e trasferirsi in Spagna; Susanne, splendida hostess dagli amori burrascosi, dovra gestire un hotel a Londra; Maggan, nonna a tempo pieno, dovra realizzare il suo sogno e scrivere un romanzo a Parigi. Loro accettano queste condizioni per l’amore che provano verso la loro amica e lasciano la loro vita, fanno a pugni con i loro difetti e le loro paure e si rimettono in gioco. Realizzano i propri sogni e finalmente conoscono loro stesse. Il libro e una divertente storia che parla di amicizia, famiglia, sogni nel cassetto, felicita e di come raggiungerla. Ci insegna a non soffermarci su una sola cosa, lavoro o famiglia o vita sociale, ma a vivere la vita a 360®, cercando di metterci in gioco e trovare la strada che ci porta alla felicita; ritrovare noi stesse, amare i nostri corpi, le nostre rotondita che sono segno di sensualita. Filo conduttore, protagonista assoluta di questo libro e Sonja che rappresenta colei che ognuno di noi dovrebbe avere affianco. La migliore amica, il grillo parlante, colei che ti conosce bene, che ti vuole bene e che ti sprona a inseguire la tua stella. 


POESIA DEL MESE

Ciro Borrelli (in arte) Massenzio Caravita

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POESIA DEL MESE

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DANZA ORIENTALE

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ggi parliamo di danza mediorientale, piu comunemente conosciuta con il nome di danza del ventre con l’insegnante, coreografa, organizzatrice di eventi e festival nonche ballerina professionista, Sandy d’Alì. Dunque, come sei entrata in contatto con la danza del ventre, e come è poi diventata da una passione ad un lavoro? R: Ci sono arrivata nel modo piu semplice del mondo, innamorandomi di quello che poi e diventato mio marito ! Oggi sono divorziata, ma ho conosciuto questo ragazzo in un pub di Napoli, lavorava per mantenersi all’universita! Di nazionalita giordana e stato il primo che mi ha permesso di conoscere la musica la cultura di questo popolo! La danza e venuta poi in seguito, essendo gia ballerina di clas-

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sico. Mi e sembrato naturale e spontaneo cercare origini della cultura araba nella danza. Quali sono le caratteristiche necessarie per impararla? Può impararla chiunque? e difficile da praticare? R: tutti posso impararla assolutamente si…. e chiaro che per diventare professioniste la strada poi e lunga e faticosa... Che differenza noti tra i tuoi inizi come ballerina e insegnante rispetto a oggi? R: Ahhh le differenze sono tante, prima di tutto non c’erano Smartphone internet e tutta la tecnologia di oggi, quindi era tutto molto complicato approfondire una cultura tanto lontana dalla nostra, era difficile trovare musica, e vestiti e sapere dove e quando si


tenevano seminari , quindi lasciavo i miei recapiti di casa a tutti quelli che potevano aiutarmi! Anche il modo di danzare era molto differente gli abiti! Tutto diverso! In poche parole come definiresti la danza orientale? R: È’ una danza democratica, possono farla le donne giovani e meno giovani , le alte, le basse, le magre e quelle piu in carne… meglio di così! È una danza antica ma anche attuale sembra che in realtà non abbia tempo quale è la tua idea? R: La danza tutta si evolve e fortunatamente anche la danza orientale ,di certo oggi non si balla come negli anni 70 / 80 e di sicuro in quegli anni la danza era ancora diversa da quella del periodo precedente ! ci sono cose che restano come ad esempio i passi base e la caratteristica dei movimenti , ma di sicuro cambia lo stile e la dinamicita delle performance, cambiano anche la musica ed i costumi… quindi si e una danza antica ma che si evolve come tutta la vita del genere umano ! Nulla resta com’e… inutile affermare che esiste una vera danza orientale… perche non e così! Oltre alla danza quale è la cosa che ami di più? R: Beh amo gli animali …tutti ! ho tanti gatti che curo e vivono con me …sono vegetariana tendente al vegano… amo la Pole Dance , anche essa una bella disciplina da far recuperare in dignita perche troppo legata all’immagine delle Lap Dance; e una disciplina tosta, piena di allenamenti per rinforzare addominali ed raggiungere una certa elasticita fisica ! Amo la danza classica, che e stato il mio primo amore amo l’hip hop la salsa cubana, viaggiare… insomma sono piena di interessi …!

Perché la consiglieresti? R: E’ una danza che fa bene allo spirito soprattutto, poi tonifica e scioglie la schiena e le articolazioni che spesso sono rigide, e divertente, aiuta l’autostima poiche bisogna tirar fuori quella femminilita che avvolte per timidezza o per mancato tempo viene assopita e messa da parte… Cosa consiglieresti alle nuove insegnanti ? R: Eh bella domanda, rispettarsi…! Ultimamente c’e un po’ di caos… In conclusione… R: In conclusione ringrazio Dio per avermi dato la possibilita di fare il lavoro che amo, non e da tutti… ho sempre sognato di fare la ballerina classica e girare il mondo… beh ci sono andata vicino molto ! Oggi amo trasmettere la mia esperienza attraverso le mie classi , sono cambiata molto in questo… ho raggiunto una certa maturita che mi consente di avere una maggiore consapevolezza e questo mi rende felice , ho molte ballerine che prendono lezioni private , e la mia soddisfazione oggi e quella di vederle crescere essendo consapevole che e un po’ anche merito mio! Grazie per l’intervista Sandy!  S e t t e m b r e - O t t o br e 2 0 14

DANZA ORIENTALE

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