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Gaming e serie tv: come cambia lo storytelling della moda

Di Matteo Melani

Con lo scoppio della pandemia, lo streaming è diventato il primo strumento nelle comunicazioni a distanza e anche le grandi firme della moda hanno adottato nuove soluzioni per pubblicizzare i propri capi d’abbigliamento.

Stockholm Fashion Week FW 21-22

Le più grandi kermesse della moda, infatti, si sono svolte in digitale: dalla Milano Fashion Week fino alla Etro. L’ultima sfilata Stockholm Fashion Week autunno inverno 2021-2022, che nell’edizione in digitale ha visto alternarsi le firme più emergenti. Oltre allo streaming, il digitale offre altre opportunità di comunicazione in grado di influenzare il mercato, catturando l’attenzione di adolescenti e giovani adulti attraverso un narrazione del tutto innovativa. Un esempio è Luis Vuitton, che nel 2019 ha firmato un contratto di collaborazione con la piattaforma gaming League of Legends per la quale ha realizzato delle magliette e degli accessori con il loro logo. Ad oggi il paese che registra più appassionati è la Cina, con 484 milioni di giocatori (circa un terzo della popolazione) che quasi ogni giorno si connettono per giocare. Se il gaming consente di attirare i più giovani, con le serie tv è possibile arrivare a un pubblico più variegato, sia per età che per gusti. In occasione del Guccifest, festival interamente digitale di moda e cinema ideato dal famoso marchio, è partita la serie dal titolo “Overture of something that never ended”. Il format ha per protagonista l’attrice Silvia Calderoni e nel cast figurano personalità come Achille Bonito Oliva, la coreografa Sasha Waltz, i musicisti Billie Eilish, Harry Styles e Florence Welch. La serie, attraverso video di circa 20 minuti, mostra la nuova collezione di Alessandro Michele, direttore creativo della casa di moda. In altri termini, il digitale rappresenta un mondo dalle mille opportunità che, se sfruttato con le giuste strategie, può portare visibilità a brand e collezioni.

I VANTAGGI DEL GAMING

La crescita dei giochi online è ormai una realtà, tanto che oltre agli uomini sempre più donne amano giocare in rete. Ormai lo stereotipo del giocatore di videogiochi nerd è ormai superato e gli utenti di oggi sono in cerca di qualità, non solo nella fruizione dei giochi ma anche nel merchandising. Per il settore dell’abbigliamento, quindi, è una forma di pubblicità del tutto rivoluzionaria. Il co-branding rimane l’unica via per i marchi di moda di arrivare al mondo dei giochi animati. Lo scorso anno Valentino, avvalendosi della consulenza dell’artista visiva Kara Chung, ha fornito a Nintendo degli abiti della collezione SS20 e PreFall 20/21 per il gioco Animal Crossing. In questo modo i giocatori hanno la possibilità di vestire i propri avatar con i capi di abbigliamento del genio italiano. Così come gli utenti di The Sims4, che possono riempire il guardaroba dei personaggi con i vestiti delle capsule collection di Moschino.

The Sims 4

LA MODA DA VEDERE CON LE SERIE TV

Se fino a qualche anno fa le serie televisive erano spartite su pochi canali e in orari ferrei, con la nascita di piattaforme come Netflix e Prime Tv, oltre a aumentare il numero di titoli, sono cambiate anche le modalità di fruizione. La narrazione della moda si sposa bene con le serie televisive. Un esempio è il successo di Overture of cinica; Ilaria, chef dall’anima sognante e timida ma professionalmente realizzata con un suo ristorante in città; Laura, la sportiva del gruppo, la personal trainer dallo slancio positivo, pragmatico e rassicurante. Amiche indivisibili che in ogni episodio racconteranno una storia speciale, con un finale aperto che stimolerà la partecipazione e interazione diretta del pubblico a casa anche grazie al coinvolgimento di diverse fashion influencer che, puntata dopo puntata, inviteranno le follower a commentare l’episodio appena trasmesso condividendo i propri commenti e provando a indovinare il finale. Lo(ve)tf include iniziative fuoricampo di gaming, user-generated content e fashion shooting in cui le protagoniste sveleranno il finale misterioso di ogni puntata. La rivoluzione della comunicazione della moda è appena iniziata.

something that never ended, trasmessa in sette episodi tra il 17 e il 22 novembre del 2020 che, oltre sul sito del festival, è stata condivisa su altre piattaforme video tra cui YouTube, Weibo e Instagram Tv. Le puntate, attraverso il linguaggio della docu-fiction, raccontano la vita quotidiana di Silvia Calderoni e ogni tanto compaiono personaggi famosi per un cameo. La scommessa della web-serie ha premiato gli sforzi del regista Gus Van Sant, tanto che ha registrato più di 384mila views su YouTube, 235mila su InstagramTV e migliaia di commenti e reazioni su Twitter. Fra i marchi di moda, anche Motivi ha lanciato la sua serie tv online dal titolo Motivi Lo(ve)ft, per la quale ha ingaggiato attrici e modelle. Composta da 4 episodi, la produzione mostra la vita di quattro amiche che condividono un loft. Tutte con personalità e storie diverse: Giulia, speaker radiofonica intraprendente, creativa e affidabile nonché voce narrante della serie; Bea, store manager super fashionista, determinata e a tratti

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