Book Moda Mag 6

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INTERNATIONAL EDITION 速

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www.bookmoda.com


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SOMMARIO CONTENTS COMING COOL

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8 EDITORIAL

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GATSBY À PARIS page

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THE NEW DESIGNERS

THE ROARING TWENTIES

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BOOK BEAUTY page

85 JEWELRY THAT AND ALL JAZZ page

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SYNTHESIS page

SYNTHESIS

ACCESSORIES page

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EDITORIAL

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nostri lettori più attenti e affezionati avranno notato i diversi cambiamenti che Book Mod@ ha attraversato negli ultimi anni: perché il mondo è in continua evoluzione e tanto più lo sono i settori della moda e dell’editoria, che rispettivamente creano e documentano le tendenze. Ora siamo alla vigilia di una nuova trasformazione. Questo, infatti, è un numero di transizione: dopo la fruttuosa collaborazione, durata un triennio, con Gianluca Lo Vetro, soltanto per questa uscita, firmerò io la testata per poi passare la mano a un’altra autorevole firma del giornalismo italiano. Troverete, quindi, in questo prêt-à-porter, le rubriche che avete imparato ad amare, dalle curiose domande dell’Oroscopo e del Meteo ai giocosi divertissement del Game o del Pet-à-porter. Così come potrete ammirare anche due servizi fotografici che documentano le pre-collezioni autunno-inverno 2013-14, ambientandole nella magica atmosfera dei film di Hitchcock e dell’hit di stagione: Il grande Gatsby. Argomenti approfonditi dagli articoli che esaminano l’evolversi della società e della moda negli anni Venti e il fenomeno dello stile alla garçonne. Infine, abbiamo preparato numerose pagine di tendenze colte dalle passerelle: per una rapida panoramica della stagione che verrà. Questo numero accompagnerà, quindi, il nostro pubblico con un passaggio soft al prossimo magazine in uscita a ottobre. Come sarà? Non possiamo fare anticipazioni, perché vogliamo sorprendervi al momento opportuno. Affidandoci alla creatività e all’esperienza del nuovo direttore, realizzeremo un progetto inedito, pur mantenendo le nostre peculiarità, che da anni ci fanno apprezzare in Italia e soprattutto all’estero. Godiamoci, quindi, la lettura di questo magazine e attendiamo il nuovo Book Mod@, auspicando che, oltre a inaugurare una stagione ancor più positiva per la nostra casa editrice, veda la luce in una situazione migliore di quella attuale. Giovanna Roveda

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he most attentive and most loyal of our readers will have noticed that a number of changes have been made in Book Mod@ over the last few years: because the world is constantly changing and the worlds of fashion and journalism, which respectively create and report the latest trends, even more so. And now we are about to see another change. In fact this issue of the magazine is transitional: following three years of fruitful collaboration with Gianluca Lo Vetro, in this issue I will be putting my name to before I hand over to another authoritative Italian journalist. Therefore in this prêt-à-porter issue you will see all the features you have come to love, from the curious questions we ask in the Horoscope and Weather Conditions to our amusing Games and Pet-à-porter. Just as you will find two admirable photographic services reporting the autumn/winter 2013-14 precollections photographed in the magical atmosphere of Hitchcock’s films and the hit of the season, The Great Gatsby. Plus articles that examine the evolvement of society and fashion during the Twenties and the phenomenon of the garçonne style. Lastly you will find a number of pages illustrating the trends seen on the catwalks to give you an instant, panoramic view of the season to come. Thus this issue accompanies our readers through a gentle transition to the next issue which comes out in October. What will it be like? We don’t want to say because we want to surprise you when the time comes. Putting our trust in the creativity and experience of the new director, we will publish an innovative magazine though preserving those specialities for which we have been much appreciated for years in Italy and especially abroad. So let’s enjoy this issue and look forward to the next Book Mod@ wishing our publishers every success and that the magazine sees the light in better times than the present.


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COMING

2015

COOL p a s t

a cura di Barbara Bolelli

r e t u r n s

15 anni/years NO WOW GARAGE È il 2000 quando Alison Mosshart e Jamie Hince fondano la garage band The Kills. Un duo istintivo che riporta il concetto di musica ai tempi in cui questo non poteva prescindere dall’arte, dalla fotografia, dal cinema e dalla moda. Quattro album di studio (Keep on your Mean Side, 2003; No wow, 2005; Midnight Boom, 2008; Blood Pressure, 2011) e uno in fase di produzione, in uscita a breve. It was the year 2000 when Alison Mosshart and Jamie Hince formed the garage band The Kills. An instinctive duo who returned the concept of music to a time when it could not be divorced from art, photography, cinema and fashion. Four studio albums (Keep on your Mean Side, 2003; No Wow, 2005; Midnight Boom, 2008; Blood Pressure, 2011) and one soon to be released.

Alison Mosshart, 2007

65 anni/years “MY BLUE SUEDE SHOES” Cantava così Elvis Presley (“My blue suede shoes”) e il riferimento, più o meno esplicito, è a un ben preciso paio di scarpe: le creeper. Scamosciate o di cuoio lucido con la suola rigida e decisamente alta, vengono introdotte sul mercato negli anni ’50 dal londinese George Cox e diventano il segno distintivo di teddy boy, punk e rocker. E lo sono tutt’ora.

Johnny Rotten, frontman dei Sex Pistols, indossa un paio di creeper di George Cox / Johnny Rotten, the singer of Sex Pistols, wears a pair of creepers by George Cox.

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(“My blue suede shoes”) so sung Elvis Presley and the reference is to a particular pair of shoes: brothel creepers in either suede or shiny leather with a rigid, raised sole. Introduced onto the market in the Fifties by the Londoner, George Cox, they became the distinctive emblem of teddy boys, punks and rockers. And still are today.


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The Kills in concerto nel 2011. The Kills on stage in 2011.

85 anni/years LOLA LOLA È il 1° aprile 1930 quando a Berlino viene proiettato per la prima volta L’angelo azzurro e il mito di Marlene Dietrich ha inizio. Nel primo film sonoro tedesco, la regia di Josef von Sternberg racconta la caduta rovinosa di un severo professore provocata dalle gambe e dalla voce di un Blaue Engel dai capelli biondi, Lola, la divina Marlene. In un tutt’uno tra attrice e ruolo interpretato, il personaggio di Lola e quello di Marlene entrano di prepotenza nella memoria collettiva: “Nimm dich in acht vor blonden frauen” (“Stai attento alla donna bionda”) canterà la diva che, attorno ai suoi personaggi, ha plasmato se stessa con un’allure e un modo di essere inconfondibili. It was 1st April 1930 when The Blue Angel was shown for the first time in Berlin. The legend of Marlene Dietrich was born. The first German language talkie, directed by Josef von Sternberg, tells the story of the ruinous fall of a severe professor attracted to the legs and voice of a blonde haired Blaue Engel called Lola, the divine Marlene. The actress, as if at one with the role, the character of Lola and Marlene, immediately became part of our collective memory: “Nimm dich in acht vor blonden frauen” (“Watch out for the blonde woman”) she would sing and she would mould herself around and into the characters she would play, in her own distinctive way and with her own distinctive allure.

Marlene Dietrich in Lʼangelo azzurro (The Blue Angel), 1930.

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PRÊT-À-PARLER Questione di genere / A question of gender

VENUS L'indimenticabile Marlene Dietrich in Morocco, 1930. Iperfemminile e seducente in smoking e cilindro. The unforgettable Marlene Dietrich in Morocco, 1930. Super feminine and seductive in top hat and tails.

Quando lei veste i panni di lui. Nella moda, nel cinema e nella fotografia. Un’antica sfida di genere, tuttora aperta e in piena evoluzione, che sposta limiti e assoluti del sentire comune

When she wears his clothes. In fashion, in film and in photography. An age old (and continuing) challenge of the genders, ever pushing the boundaries of the common absolutes

di Rosella Pompameo

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egina, raissa, Madonna o principessa? Cherchez la femme. Dov’è la nuova donna? Almeno come rappresentazione, icona,

Q

ueen, Madonna or princess? Cherchez la femme. Where is the new woman? At least as a representative, icon and expression of


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Decostruzioni e ricomposizioni del pi霉 classico tailoring maschile: il femminile secondo Maison Martin Margiela. The deconstruction and reconstruction of the most classic of men始s tailoring: woman according to Maison Martin Margiela.

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PRÊT-À-PARLER

Parigi, Anni ‘20: un gruppo di intellettuali infetta il beau monde di arte e cultura. Sono americani, sono stranieri, sono una “generazione perduta”. È stato Ernest Hemingway a rendere popolare l’espressione nella raccolta Festa Mobile, pubblicata postuma nel 1964, in cui la attribuiva all’amica e sua mentore Gertrude Stein, ricollegandola a un episodio di vita vissuta. “Generazione perduta” è diventata, così, la definizione tout court che battezza il gruppo di giovani artisti, fuori dagli schemi e insieme perfettamente in sintonia col loro stesso smarrimento che

Paris in the Twenties: a group of intellectuals adulterate the beau monde of art and culture. They are American, they are foreigners, they are “the Lost Generation”. It was Ernest Hemingway who popularised that expression in his collected memoirs Movable Feast, published post-humously in 1964, in which he attributes it to his friend and mentor Gertrude Stein, referring to a period in the past. Thus the Lost Generation became the description of a group of young, non-conformist artists, a group perfectly in tune with the feeling of loss Paris had nourished and where, in

Gatsby Twenties

Paris

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Parigi ha nutrito e, ricambiata, ha imparato ad amare. La loro arte era la diretta reazione agli orrori della Prima Guerra Mondiale. Avevano dato vita a nuove idee e nuovi pensieri, lontani da qualsiasi altra cosa il mondo avesse visto prima. In pittura, fotografia, letteratura, musica e nella moda

reciprocation, they had learned to love. Their art was a direct reaction to the horrors of the First World War. They gave life to new ideas and new thinking far removed from anything the world had ever seen before. In art, literature, photography, music and in fashion

I loro nomi sono Gertrude Stein, Francis Scott Fitzgerald, Salvador Dalì, Pablo Picasso, Juan Gris, Isadora Duncan, Djuna Barnes, Man Ray, T.S. Eliot, Ernest Hemingway…

Their names are Gertrude Stein, Francis Scott Fitzgerald, Salvador Dalì, Pablo Picasso, Juan Gris, Isadora Duncan, Djuna Barnes, Man Ray, T.S. Eliot and Ernest Hemingway…

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PAP120_PARIGI ANNI 20_Layout 1 13/05/13 14.18 Pagina 37

Ernest Hemingway, Movable Feast, 1964.

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The Roaring Twenties

Photographer Marco Tassinari Stylist Sabrina Mellace Stylist ass. Filippo Scrivani Make-up Barbara Bertuzzi using Mac Cosmetics Hair Astor Hoxha @Close-Up Milano Model Daria Savchenko @fashionmodel Mandala Creative Productions


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Gianfranco FerrĂŠ dress, Tarina Tarantino diadem, Sharra Pagano necklaces.


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Vintage fur scarf, Siste始s dress, Sermoneta Gloves gloves, Miss Gummo hat.


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Jo No Fui dress, RenĂŠ Caovilla shoes, Miss Gummo hat, Daniela De Marchi earrings.


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PRÊT-À-PARLER e

The novic

I E D O T T U B R E E D N IL G I S E ERS N D G I S I E D V W E O N E U H T N ND DNIK BA THE RO RSNOVA LENKA S N HAMILTO GRACE URA I KAWAM MASASH Y LUCY JA

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ano, te debutt s o p ro p reative ata di niche e c crisi, arm o Ir in . e ti h n c le tt’altro i nuovi ta o. razione tu Arrivano e n e g nformism o a m c n ti u n o a d n te ideas fro ren e e v v ti ri a ir / racconta re c te n o are rous and e diverte crisis, wh e. Humo a n originalità t e u c s b e g n. anythin nt on th formist fu suffering New tale n o re c a ti o n h a tion w verent a genera ty and irre li a in g ri o ith armed w


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SE MI FOSSE POSSIBILE FARE UN REGALO ALLA PROSSIMA GENERAZIONE, DAREI AD OGNI INDIVIDUO LA CAPACITÀ DI RIDERE DI SE STESSO IF I WERE ABLE TO GIVE THE NEXT GENERATION A GIFT, I WOULD GIVE EACH INDIVIDUAL THE ABILITY TO LAUGH AT THEMSELVES CHARLES SCHULZ

Philip Colbert e le sue creazioni. Philip Colbert and his creations. Photo by Andrew Farrar.

THE RODNIK BAND

DUCHAMP TO WEAR vestiti si divertono. Sono gli “Shiny shiny dresses” disegnati e realizzati da Philip Colbert e la sua banda. Ispirazioni pop art e dada, colori e forme eccentriche per le creazioni che hanno già conquistato il Regno Unito e non solo... Tra i più grandi estimatori della band, Karl Lagerfeld, Anna Piaggi, Sienna Miller, Lily Cole e Matthew Williamson. La moda reinventa il modo di guardare la moda, in un divertente mix di ironia, arte e colore. Artista, giornalista e musicista inglese, Philip Colbert inizia la sua avventura con le scarpe, proprio con l’etichetta Rodnik, avvicinando, in uno stile tutto pop, colore e divertimento l’abbigliamento alla musica e all’arte.

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lothes having fun. They are the “Shiny shiny dresses” designed and made by Philip Colbert and his band. Of Pop Art and Dada inspiration their colours and eccentric shapes offer creations which have already conquered not only Great Britain… Karl Lagerfeld, Anna Piaggi, Sienna Miller, Lily Cole and Matthew Williamson are and have been among his biggest fans. These fashions reinvent the way of looking at fashion, in a fun mix of humour, art and colour. British artist, journalist and musician, Philip Colbert began his adventure with shoes in the Rodnik label, uniting music and art with an all Pop, colour and fun style of clothing.

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Mandala Creative Productions

Stylist Sabrina Mellace Stylist ass. Chiara Viciani - Filippo Scrivani Hair & Make-up Astor Hoxha @Close Up Milano Model Evelina Toteva @Fashion - Peter Lissidini @Elite

Photographer Mario Gomez

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Ermanno Scervino fur, Burberry Prorsum dress, Sergio Rossi shoes, Sharra Pagano necklace.


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N째21 shirt, Stella McCartney skirt, Cividini gloves Sergio Rossi shoes, Paula Cademartori bag, Sharra Pagano necklace, DSquared2 eyewear.


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Genny dress, Shourouk necklace, Tiffany & Co. vintage earrings.

Special Thanks to Park Hyatt Hotel Milano.


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PRÊT-À-PARLER

Beauty S/S 2013

Lʼallestimento delle vetrine del Palais Royal ideato da Serge Lutens. The Palais Royal windowʼs set designed by Serge Lutens.

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PRÊT-À-PARLER GIVENCHY

NOVITÀ APPARENTI CLEARLY ORIGINAL La sua forma rievoca i Fifties, periodo d’oro per l’universo delle fragranze. Dahlia Noir L’Eau viene lanciata per la prima volta nel 2011 da Riccardo Tisci. Un anno dopo esce l’eau de toilette. La nuova edizione è un’esplosione di essenze fresche e floreali. Con note di petali di rosa, peonia e un’aggiunta di patchouli e zenzero. Cedro e neroli conferiscono una leggerezza acerba.

Dahlia Noir LʼEau by Givenchy.

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The shape of the bottle evokes the Fifties, the golden age of perfume. The Dahlia Noir L’Eau fragrance was first launched by Riccardo Tisci in 2011 and the eau de toilette followed a year later. This version is an explosion of fresh, floral essences. Notes of rose petal and peony with hints of patchouli and ginger. And citrus and neroli for a touch of pungency.


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Mariacarla Boscono in the Dahlia Noir L始Eau perfume adv (making of).

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PRÊT-À-PARLER

SALVATORE FERRAGAMO

INCREDIBILE ROMANTICA

INCREDIBLY ROMANTIC

Non può che essere dedicata a una Signorina la nuova eau de toilette by Salvatore Ferragamo. Oltre al nome, lo suggerisce anche l’elegante flacone di una tenue nuance lilla e arricchito dall’iconico fiocco Vara. Il tutto definito da un sofisticato tappo tinto di oro rosa. Della stessa spensieratezza gode la fragranza, ispirata a una sensazione di vapore di riso ed essenza di rosa, mixati al litchi e al pompelmo che donano un tono fruttato su un fondo di mousse di latte e legno, con il tocco finale del cashmeran. Perfetto per una Signorina chic.

Signorina, the new eau de toilette by Salvatore Ferragamo could only be dedicated to a young lady. Apart from in its name, this is also suggested by the elegant bottle in a most delicate shade of lilac and embellished with the iconic Vara bow, finished with a sophisticated rose gold coloured stopper. The fragrance itself shares the same vivacity, with hints of rice vapours and rose essence, lychees and grapefruit for fruitiness, a base of milk and wood mousse with a final finish of cashmeran. Perfect for a chic Signorina.

Signorina by Salvatore Ferragamo.

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Couleur Kenzo Jaune-Yellow

Couleur Kenzo Rose-Pink

KENZO

FRESCHEZZA D’ALTRI TEMPI

THE FRESHNESS OF BYGONE TIMES

Dalla maison Kenzo nasce la nuova fragranza firmata da Jean Jacques: Couleur. Un nome, un’esplosione di colori. Direttamente dal Mediterraneo, note di bergamotto e limone si fondono con la delicata vaniglia e con l’immancabile muschio, protagonista indiscusso nell’universo dei profumi. L’essenza floreale è proposta in due varianti: Rose-Pink e Jaune-Yellow, con un pack d’altri tempi. Il tappo non è altro che il celebre fiore che Serge Mansau creò nel 1982.

Couleur, the new fragrance by Jean Jacques from the house of Kenzo, an explosion of colour. Straight from the Mediterranean, notes of bergamot and lemon blend with the delicacy of vanilla as well as the inevitable musk, the undisputed protagonist of the universe of perfumes. This floral essence comes in two versions: Rose-Pink and JauneYellow, in a nostalgic bottle. The stopper is none other than the flower famously created by Serge Mansau in 1982.

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PRÊT-À-PARLER DIOR

MISS DIOR IS BACK! Fu il primo profumo ad essere creato e commercializzato dalla maison. Dopo innumerevoli edizioni Miss Dior ritorna, sfoggiando un’eau de toilette tutta primaverile. La fragranza è ricca e dalle note contrastanti: dalla frizzante arancia Sanguinella all’essenza floreale dei neroli di Tunisia e della rosa damascena. Grazie a un tocco di patchouli dell’Indonesia il risultato è un po’ chypre. Non solo, tra le new entry anche i gloss, omaggio alla moda. Si chiama Dior Addict la collezione di lucidalabbra disponibile in 24 tonalità differenti, ideate per un effetto scintillante, perlato, puro. Ma la vera novità della linea è Mirror Shine Complex, le microsfere cristalline, che danno un tocco di luce. Risultato? Come uno specchio. La brillantezza è assicurata. Ma c’è di più. La presenza dell’acido ialuronico dona il massimo del volume alle labbra. Per un efficace trattamento homemade.

Above, Miss Dior. Beside, Natalie Portman in the Miss Dior perfume adv (making of).

This was the first Dior perfume to be created and marketed. After numerous editions Miss Dior is back as a very spring-like eau de toilette. It is full of contrasting notes, from the effervescence of blood oranges to the floral heart of Tunisian Neroli and Damask rose with a density given by a hint of Indonesian patchouli. And there is more. Among the new entries are the lip glosses declaring their passion for fashion. They are called Dior Addict and are available in 24 shades, in sparkling, pearly or pure. But the real innovation in the range is the Mirror Shine Complex with crystalline microspheres which reflect the light. The result? A perfect mirror. Brilliance is guaranteed, and there is more. The addition of hyaluronic acid spheres add volume to the lips. A very effective home treatment.

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Dior Addict collection.

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PRÊT-À-PARLER

Jewelry Zeldamania

AND THAT ALL Lo spettacolo sta per cominciare. Il racconto di Book ferma, inquadratura dopo inquadratura, le performance stilistiche di un look da star con gioielli che brillano di luce propria e bijou che brillano di fantasia

The show is about to start. Book has captured, frame after frame, star performances by fine jewellery aglow with its own light and by the most imaginative costume jewellery

a cura di Alberto Corrado

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a nuova stagione invita alle sperimentazioni più ardite. Anche negli accessori che, per emergere, si affidano alle intuizioni di stilisti e designer pronti a scavare nella tradizione così come nell’innovazione. Il risultato sono piccoli capolavori scultorei rifiniti e definiti in ogni singola parte con precisione, che regalano una nuova prospettiva da vedere, ma anche da toccare. I materiali, lavorati con una capacità che sfrutta al massimo le loro caratteristiche intrinseche, sono la chiave di volta di un percorso che invita al mondo di Daisy, sofisticata protagonista de Il grande Gatsby, colta nel momento in cui dopo il crepuscolo si ornava per un party a base di champagne e musica, di jaïs e paillette. Siamo negli anni Venti, il decennio definito “ruggente”, “modernista”, “sfavillante”, quello che più di ogni altro ha fatto scatenare le flapper con trasgressivi tagli di capelli alla garçonne, abiti dalle linee a princesse, imponenti orecchini chandelier e vistosi collier. Oggi i codici stilistici che segnarono quell’epoca rinascono in numerose collezioni, portando con sé una vena nostalgica: rigorose geometrie Déco, incrostazioni di perline, cristalli e vezzose nappine danzanti, la forza e la pulizia dei diamanti sono il motivo ornamentale ricorrente. Ritorna il piacere di un decorativismo quasi calligrafico, colta citazione dei masterpiece dei grandi gioiellieri. Arte a tutti gli effetti.

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he new season invites even the bravest of us to experiment with accessories too. Their design has been left to the intuition of stylists and designers who are prepared to innovate just as much as to dig into the past. The results are small, sculptural masterpieces finished with precision in every last detail offering us a new perspective; to observe but also to touch. The materials, processed with a competence that uses their intrinsic characteristics to the very maximum, are the keystone of a journey into Daisy’s world, the sophisticated protagonist of The Great Gatsby, caught just at the moment, at sunset, when she dresses in jet and sequins for a champagne party. We are in the Twenties, the decade described as “roaring”, “modernist” and “sparkling”. The decade which, more than any other, gave us flappers with their excesses, boyish cropped haircuts, princess line dresses, imposing chandelier earrings and long necklaces. Today the style codes incorporating that era have been brought back in a number of collections, bringing with them a vein of nostalgia: rigorous Déco geometry, lavish amounts of beads, crystals and fluid pendants with the strength and cleanliness of diamonds as the recurring ornamental motif. The pleasure of an almost calligraphic Decorativism is back, a cultured citation of the masterpieces by the great jewellers. Art in all respects.

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SCAVIA L’eleganza e l’esclusività del design unite ad abilità e competenze tecniche legate alla tradizione italiana caratterizzano ogni singolo gioiello Scavia. Lo stile e la personalità della linea vengono così impreziositi non solo dall’oro e dalle pietre, ma soprattutto dall’intervento manuale dell’artefice. Cushion: diamante fancy yellow, taglio fantasy, adagiato su una struttura d’oro e brillanti (1); Diamond Drop: morbidi fili di microperle sostengono questo pendente composto da una grande goccia di diamante sorretta da una struttura in oro bianco, brillanti e onice (2); Amanpuri New: oro bianco, diamante taglio a rosetta, diamanti taglio a brillante (3); Amanpuri Heart: oro bianco, diamante taglio a cuore, diamanti taglio a brillante (4). www.scavia.it

Every single piece of jewellery by Scavia features the elegance and exclusivity of design united with the dexterity and technical expertise of traditional Italian craftsmanship. The style and personality of the range is enhanced not only by the gold and stones but, in particular, by the manual dexterity of the craftsmanship. Cushion: fancy yellow fantasy cut diamond on a gold and diamond base (1); Diamond Drop: flowing rows of micro-pearls with a pendant composed of a large diamond drop mounted in white gold brilliants and onyx (2); Amanpuri New: white gold, rose cut diamond, brilliant cut diamonds (3); Amanpuri Heart: white gold, heart shaped diamond, brilliant cut diamonds (4). www.scavia.it

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PRÊT-À-PARLER

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CHANTECLER Preziosa gioielleria da indossare ogni giorno. Lo straordinario quotidiano per tutte le donne che amano giocare, cambiare, divertirsi, inventando ogni volta il proprio stile: orecchini “Rendez-vous” in oro bianco, tridacna e diamanti (1), anello a fascia “Rendez-vous” in oro bianco, tridacna e diamanti (2), anello “Chérie” in oro bianco, corallo bianco e pavé di diamanti (3), sautoir “Chérie” in corallo bianco e pavé di diamanti (4). www.chantecler.it

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Fine jewellery for every day. Extra special jewellery for every day for all those who enjoy having fun, swapping, changing and inventing their own style every time: “Rendezvous” earrings in white gold, Tridacna shell and diamonds (1), “Rendez-vous” banded ring in white gold, Tridacna shell and diamonds (2), “Chérie” ring in withe gold, white coral and pavé diamonds (3), Chérie” sautoir in white coral and pavé diamonds (4). www.chantecler.it


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DAMIANI Una parure omaggio alla bellezza e al fascino della più grande diva italiana. La collezione Sophia Loren Masterpiece di Damiani unisce nel suo design le curve morbide di un cerchio e la forza e la purezza dei diamanti: orecchini (1), anello (2) e bracciale (3) in oro bianco e full pavé di diamanti. www.damiani.com/it

A matching set paying tribute to the beauty and fascination of Italy’s biggest diva. The Sophia Loren Masterpiece collection by Damiani unites the gentle curve of the circle and the power and purity of diamonds in its design: earrings (1), a ring (2) and a bracelet (3) in white gold and a full pavé of diamonds. www.damiani.com/it

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PRÊT-À-PARLER

PELLINI La bellezza iconica di Donatella Pellini emerge con forza dalle perle d’acqua dolce grigie, dalle pietre dure come agate e labradorite, comunicando un linguaggio espressivo molto incisivo. È così che diventa uno stato d’animo, una sensazione, un’emozione per una donna piena di charme. www.pellini.it

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Donatella Pellini’s iconic beauty shines out from the grey fresh water pearls, from the semi-precious stones such as agate and labradorite that express a very decisive language. Thus it represents a state of mind, a feeling, an emotion for the most charming of women. www.pellini.it


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MAWI Déco Glam incarna la spiccata capacità di Mawi di miscelare il design vintage con quello contemporaneo. Traendo ispirazione dal periodo edonistico e artistico dell’art-déco, Déco Glam diventa un mood raffinato per una collezione di cui anche Daisy Buchanan sarebbe invidiosa. www.mawi.co.uk

Déco Glam embodies Mawi’s notable talent for mixing vintage with contemporary design. Drawing on inspiration from that hedonistic and artistic art déco period, Déco Glam is an elegant collection of which even Daisy Buchanan would be jealous. www.mawi.co.uk

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Mugler

Chloé

Valentino

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Kenzo

Vionnet

Bora Aksu

LONDON PARIS F/W 2013-14

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PRÊT-À-PARLER

La ri-evoluzione

del chiodo

A quanto pare è l’unica alternativa al cappotto, ora che il piumino ha perso appeal. Il chiodo mantiene inalterata la sua identità, anche quando è semplificato, incapsulato nell’abito, oppure tinto di fucsia.

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Guy Laroche

Saint Laurent

Sacai

The r-evolution of the leather bomber

This appears to be the only alternative to a coat now that the puffer jacket has lost its appeal. The leather bomber maintains its identity unchanged, even when it has been simplified, encapsulated in a dress or even dyed fuchsia pink.


Emilio de la Morena

Junya Watanabe

Costume National

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Emanuel Ungaro

PRÊT-À-PARLER

Lembi sovrapposti Wrap overs L’abito o la giacca si chiudono accostando i lembi e fermandoli con una cintura morbidamente annodata, riprendendo così la disinvoltura estetica di una veste da camera. The dress or jacket is wrapped over and held closed by a loosely knotted belt, reflecting the aesthetic casualness of a bath robe.

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Lanvin

Miu Miu

Jitrois

Maison Rabih Kayrouz

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Andy Warhol’s Stardust. Prints from the Bank of America Merrill Lynch Collection until September 8th, 2013 - Museo del Novecento

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ARTE DI ONSUMO CONSUMER ART

LA MIA FILOSOFIA È Figura predominante della Pop A retrospective covering FARE UN QUADRO Art, Andy Warhol è il protago- the most famous Pop AL GIORNO nista di una retrospettiva che ri- artist, Andy Warhol’s MY PHILOSOPHY IS TO PRODUCE A PAINTING A DAY ANDY WARHOL

Andy Warhol, Campbellʼs Soup II, New England Clam Chowder, Bank of America Merrill Lynch collection. © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts.

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percorre la sua vita artistica dagli anni ’60 agli anni ‘80

career from the Sixties to the Eighties

eniva soprannominato “Drella”, a rappresentare i suoi due lati del carattere, Cinderella e Dracula. Andy Warhol, maestro indiscusso di un movimento che lui definiva come “un diverso modo di amare le cose”: la Pop Art. Ora il Museo del Novecento gli dedica un viaggio attraverso i celebri lavori che l’artista ha realizzato dagli anni Sessanta agli anni Ottanta. A partire dalla Campbell’s Soup, trasformata da comune oggetto di consumo in opera d’arte. Andy Warhol la identificava come una fedele rappresentazione di un prodotto commerciale, elevato a immagine artistica e, dunque, legittimata a entrare in una galleria o in un museo. Era convinto che i prodotti di massa rappresentassero la democrazia sociale e come tali dovessero essere conosciuti: anche il più povero può bere la stessa Coca Cola che beve Jimmy Carter o Liz Taylor. Agli anni ’60-’70 la mostra fa riferimento anche con altri suoi capolavori: da Flowers a Sunset, da Grapes a Space Fruit. Spesso realizzati dalla Factory, con il tocco finale di Warhol, che li rifiniva. Lui stesso affermava: “La mia filosofia è fare un quadro al giorno”. Sono gli anni ’80 quando si focalizza sulla ritrattistica. Celebri sono i suoi dipinti di Marilyn Monroe

e was nicknamed “Drella” representing the two sides of his character, Cinderella and Dracula. Andy Warhol, the indisputable master of a movement that he described as “another way of loving things”: Pop Art. Now the Museo del Novecento is exhibiting the famous works he produced between the Sixties and Eighties. Beginning with his Campbell’s Soup, the transformation of a familiar everyday object into a work of art. Andy Warhol described it as a faithful representation of a commercial product raised to the level of art and therefore could legitimately enter a gallery or a museum. He was convinced that mass-produced items should represent social democracy and should be recognised as such: the poorest person can drink the same Coca Cola as Jimmy Carter or Liz Taylor. The exhibition also includes Flowers, Sunset, Grapes and Space Fruit, from the Sixties and Seventies. His work was often painted by his Factory and he would carry out the final touches himself. He himself admitted; “My philosophy is to produce a painting a day”. It was during the Eighties that he concentrated on portraits and those of

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PER f PORT TUTTE LE A Sport for Every Girl - until July 7th 2013 - The Metropolitan Museum of Art, New York

DONNE

A SPORT FOR EVERY GIRL Le “sporting girl” protagoniste delle card contenute nei pacchetti di tabacco e divenute molto popolari alla fine dell’800 in una mostra dedicata allo sport al femminile

The “sporting girls” featured on cigarette cards that became very popular at the end of the 19th century in an exhibition dedicated to women and sport

a donna e lo sport. Il binomio diventa vincente solo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Da sempre discriminate, si narra che nell’antica Grecia, per partecipare ai giochi olimpici, una donna dovette adottare alcuni stratagemmi e travestirsi da uomo. Pioniera nel cammino di affermazione dello sport femminile fu Suzanne Lenglen (1899-1938), storica tennista francese che la stampa aveva soprannominato “La Divine”. Da lì in poi, la strada è stata solo in discesa e le donne si sono trasformate addirittura in soggetto commerciale. A partire dal 1870, i produttori di tabacco, a corredo del pacchetto, avevano iniziato a inserire delle card con lo scopo di pubblicizzare il proprio marchio. Protagoniste erano le “sporting girl”: attrici, atlete e politiche ritratte mentre fanno sport.

omen and sport. Two words that have only been linked since the turn of the Nineteenth and Twentieth centuries. Having always been discriminated against, it is said that in order to take part in the Olympic Games in ancient Greece, a woman had to adopt a few stratagems and disguise herself as a man. One pioneer of women in sport was Suzanne Lenglen (1899-1938) a legendary French tennis player the press nicknamed “The Divine”. From there things only declined and women were simply transformed into objects for advertising. In 1870 tobacco companies began putting cigarette cards in their packets to advertise their brands. They featured “sporting girls”: actresses, athletes and politicians illustrated taking part in a sport.

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Una delle ragazze disegnate dall始artista Hamilton King (1871-1952), le famose Hamilton King Girl. One of the girls designed by the artist Hamilton King (1871-1952), the famous Hamilton King Girl. 漏 The Metropolitan Museum of Art, New York

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Plastic

CANDY COLOUR

clic

CANDY-COLOURED PHOTOGRAPHS OGNI IMMAGINE È UNA STORIA A SÉ CON UN SIGNIFICATO PROFONDO CHE VA OLTRE L’APPROCCIO CINEMATOGRAFICO E POP DEI SUOI LAVORI EVERY PHOTO TELLS A STORY IN ITSELF WITH A DEEPER MEANING WHICH GOES BEYOND THE CINEMATIC, POP APPROACH TO HIS WORK

Gli scatti pop, iper brillanti e molto sexy di Aldridge in un libro che ne mostra il significato più profondo

Super colourful and very sexy Pop photographs by Aldridge in a book illustrating their deeper significance

di Flavia Impallomeni

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lamour, erotici, lussureggianti: gli scatti al technicolor di Miles Aldridge nel volume I Only Want You to Love Me, edito da Rizzoli New York. Classe 1964, si è avvicinato alla fotografia di moda quasi per caso dopo essersi laureato al Central Saint Martins. Tutto sarebbe partito dal book realizzato per la sua fidanzata di allora che voleva fare la modella: lei non riuscì ad avere successo, ma per Aldridge è stato l’inizio della carriera.

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lamourous, erotic and opulent; Miles Aldridge’s Technicolor photographs in the book I Only Want You to Love Me, published by Rizzoli New York. Class of ’64, he came to fashion photography almost by chance after having gained a degree from Central Saint Martins. It all started with the look book he made for his girlfriend of the time who wanted to become a model: it did not work for her but it launched Aldridge’s career.

Photo by Miles Aldridge. © Miles Aldridge I Only Want You to Love Me, Rizzoli New York, 2013.

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