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CONTENTS
SOMMARIO
JEWELS & Wedding bands
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Cake design
DOUBLE VISION Editorial
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HONEYMOON Overwater & China
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56 FLOWERS 88 94
BEAUTY
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CATWALKS
Haute Couture & PAP
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editorial Un diamante è per sempre. Ho scoperto recentemente frequentando un corso su queste splendide gemme che lo slogan più famoso nel settore dei gioielli è stato inventato nel secondo dopoguerra per contrastare il calo delle vendite di questi preziosi seguito al conflitto mondiale. E che proprio per fronteggiare questa crisi e stimolare l’interesse del pubblico verso quello che comunque è un prodotto di consumo si decise di associare il brillante all’amore. Questa campagna pubblicitaria (tra l’altro inventata da una donna, una delle prime a occuparsi di advertising) ebbe un tale successo che a partire da quel momento il solitario è identificato con l’anello di fidanzamento: fino ad allora, infatti, non era stato così. Anzi, il diamante, essendo considerato la pietra più preziosa, era destinato agli uomini come simbolo di potere che i sovrani, o quantomeno gli aristocratici, dovevano assolutamente indossare. Mentre l’anello da regalare alla futura sposa era ornato da smeraldi, rubini o zaffiri (ovviamente per chi se li poteva permettere). Ma la parolina magica che decretò il successo del brillante-anello di fidanzamento è: “sempre”. Perché il matrimonio deve appunto durare “per sempre”, come il diamante che è il materiale più resistente di Giovanna Roveda che esista. Ma le giovani coppie pensano ancora che il matrimonio sia eterno? Un interessante studio (condotto dall’Osservatorio dell’Accademia del Mobile) su un campione di futuri sposi italiani ha rilevato che esistono notevoli differenze tra le varie regioni: calabresi e siciliani si sposano ancora convinti che sarà “per sempre”. Infatti, il matrimonio resta un sacramento indissolubile per il 77% dei calabresi e per il 74% dei siciliani. Seguono: Puglia 72%, Campania e Basilicata 69%, Abruzzo 65%, Marche 55%, Sardegna e Umbria 54%, Molise ed Emilia Romagna 53%, Toscana 52%, Lazio 46%, Liguria 43%, Lombardia 40% e Piemonte 38%. Curioso notare la differenza tra due zone limitrofe: il Veneto fa registrare un 66%, mentre il Trentino risulta il più scettico con il 32%, come la Valle D’Aosta. Risultati che sono confermati dai dati sulla richiesta di prestiti per affrontare le spese delle nozze: in Trentino la cifra media richiesta è di 9.833 euro, mentre in Sicilia è 17.605 e in Calabria addirittura 19.080 euro. Quindi, al Sud si spende il 30% in più in media rispetto al Nord con uno sforzo economico non indifferente. Sembrano aride statistiche, ma sono invece considerazioni molto interessanti che fanno capire come affrontare il variegato mercato del wedding nelle diverse realtà della nostra penisola.
A diamond is forever. While attending a course on these beautiful gems recently, I discovered that the most famous slogan in the jewellery industry was invented after World War II to contrast the sales drop of these precious items after the world war. To face this crisis and stimulate public interest towards what was still a consumer product, of course, it was decided to associate diamonds with love. This advertising campaign invented by a woman, one of the first to deal with advertising, was so successful that a solitaire diamond ring was used for engagement from that moment onwards: until then, it had not been so. In fact, as the diamond was the most precious stone it was intended for men as a symbol of power so sovereigns or aristocrats, at the least, absolutely had to wear. Instead the ring to offer the future bride was adorned with emeralds, rubies, or sapphires (obviously for those who could afford them). But the magic word that led to the success of the diamond ring is “forever”. Because a marriage should last “forever” just like the diamond that is the most resistant existing material. But do young couples still think marriage is eternal? An interesting study (carried out by Osservatorio dell’Accademia del Mobile) on a sample of future Italian spouses noticed that there are considerable differences from one region to another: Calabrian and Sicilian people still marry convinced that it will be “forever”. In fact, marriage continues to be an indissoluble sacrament for 77% of the Calabrians and for 74% of the Sicilians followed by Apulia 72%, Campania and Basilicata 69%, Abruzzo 65%, Marche 55%, Sardinia and Umbria 54%, Molise and Emilia Romagna 53%, Tuscany 52%, Lazio 46%, Liguria 43%, Lombardy 40%, and Piedmont 38%. It is curious to notice the difference between two neighbouring areas: Veneto has a 66%, while Trentino is the most sceptical with 32%, like Valle D’Aosta. Results that are confirmed with the data on the request for financing to cover the wedding costs: the average amount required is 9.833 euros in Trentino, while it is 17.605 in Sicily reaching 19.080 euros in Calabria. Therefore, an average of 30% more is spent in the South than in the North with a considerable economic effort. These seem arid statistics, but instead they are very interesting considerations that make us understand how to face the varied wedding market and our peninsula’s different realities.
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Ballin
Chie Mihara
Malone Souliers
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Sì, lo leggo Yes, I do... read
Cronaca di una crisi coniugale quella immaginata da Robin Black nel suo “Ritratto di un matrimonio” edito da Neri Pozza. I protagonisti sono Augusta, pittrice, e Owen, scrittore: entrambi belli, intelligenti e talentuosi, sono sposati da così tanto tempo e la loro è un’unione così perfetta da trasformarli in un’unica creatura. Ma in realtà il loro rapporto si è incrinato da quando lei ha tradito lui con il padre di una sua allieva. Per riannodare i fili della loro storia d’amore decidono di trasferirsi in una splendida dimora di campagna, isolata dal resto del mondo. Ma il mondo verrà comunque a trovarli, nelle seducenti Tra fantasia e storia due libri sembianze dell’avvenente vicina, Nora, che tenterà Owen con la sua per riflettere sul matrimonio giovinezza e il suo entusiasmo per la letteratura.
Fantasy and history, two books to ponder on marriage
A chronicle of a marriage crisis imagined by Robin Black in her “Life Drawing” (published in Italy by Neri Pozza with the title “Ritratto di un matrimonio”). The protagonists are Augusta, a painter, and Owen, a writer: both beautiful, intelligent, and talented, they have been married for so long and their union is so perfect that they have become as if one. But it is not so, their relationship had cracked after she betrayed him with the father of one of her pupils. To rekindle, they decide to move to a beautiful country house, isolated from the rest of the world. Anyhow, the world pays them a visit guised as a seductive neighbour, Nora, who tempts Owen with her youth and enthusiasm for literature.
È una storia vera quella raccontata da “Virginia, un mondo perduto. Scene da un matrimonio Belle Époque di casa Spinola”, a cura di Bruno Ciliento e Caterina Olcese Spingardi, edito da Sagep. Virginia Peirano, nonostante la differenza di ceto, sposa il nobile genovese Paolo Spinola e la famiglia di lui, dopo le resistenze iniziali, regala alla coppia innamorata una villa sul mare. La relazione, però, dopo i i bei momenti trascorsi in viaggio tra Parigi, Londra e l’Egitto, è destinata a interrompersi con un divorzio nel 1923. L’intraprendente Virginia convola a nuove nozze con Stephen Courtauld, un industriale inglese, con il quale ristrutturerà la sontuosa dimora di Eltham Palace, presso Londra, e poi si trasferirà in Rhodesia, l’odierno Zimbabwe.
A true story narrated in “Virginia, a lost world. Scenes from a Belle Époque wedding of the Spinola house”, edited by Bruno Ciliento and Caterina Olcese Spingardi, published by Sagep. Virginia Peirano, despite coming from a different class, marries the Genoese nobleman Paolo Spinola and his family, after an initial resistance, donate a villa by the sea to the couple in love. However, their relationship, after the good moments spent traveling to Paris, London, and Egypt, shall end with a divorce in 1923. The enterprising Virginia remarries Stephen Courtauld, an English industrialist, with whom she renovated the sumptuous Eltham Palace, near London, and then moved to Rhodesia, today’s Zimbabwe.
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Forma eterna di un prezioso messaggio. Questo è il gioiello per Fabio Lissi, che nel suo atelier milanese crea fedi che hanno come tratto distintivo l’unicità
An eternal form for a precious message. This is a jewel for Fabio Lissi who creates wedding rings in his Milanese atelier and uniqueness is their only distinctive feature
Com’è iniziata la sua avventura nel mondo della gioielleria? La mia famiglia aveva un negozio di gioielleria e mio padre si aspettava che continuassi la sua attività, però io da ragazzo non ero interessato. Non capivo come ci si potesse appassionare a pietre e metalli che vedevo come aridi. Ero invece attratto da qualsiasi attività creativa. Infatti, stavo per iscrivermi all’Accademia di Brera perché il mio sogno era diventare un artista. Però, nel frattempo incominciai anche a lavorare nel settore della gioielleria e inaspettatamente mi imbattei in un
How did your adventure in the jewellery world begin? My family had a jewellery shop and my father expected that I would continue his business, but I was not interested when I was a boy. I did not understand how someone could get so excited about stones and metals that seemed like something dry to me. Instead, I was attracted by any creative activity. In fact, I was about to enter the Brera Academy because my dream was to become an artist. In the meantime, I also started working in the jewellery
Chiamale emozioni call them feelings
elemento che mi intrigava: quello psicologico. Infatti, rimanevo affascinato nel constatare come l’acquisto di un gioiello presentasse un fattore emozionale molto rilevante. Mi emozionavo a mia volta vedendo quale valore affettivo potesse avere un monile. E così capii che anche nella gioielleria avrei potuto trovare la mia strada.
sector and unexpectedly I came across something that intrigued me: the psychological factor. In fact, seeing the very important emotional factor involved in buying a jewel fascinated me and, in turn, seeing the sentimental value of a jewel thrilled me. And then I realised that I could find my way even in jewellery.
Cioè che la sua personalità si poteva esprimere anche nella creazione di un gioiello. Esatto: le confesso che fin da piccolo io avevo il desiderio di lasciare la mia impronta nel mondo, sono sempre stato affascinato dai grandi personaggi della storia il cui nome verrà ricordato nei secoli. Senza arrivare a tanto, mi sono reso conto che realizzare un gioiello, che è una piccola opera d’arte, significa proprio lasciare il mio ricordo nel tempo. Visto che la scultura mi affascinava, ho capito che potevo trattare i gioielli come piccole sculture. Inoltre, quello che mi attrae nelle gemme è la possibilità di “tirare fuori” la parte preziosa. La ricerca dei minerali avviene proprio così: si spacca un sasso che all’apparenza non ha alcun valore né bellezza
This means that you could express your personality when creating a jewel too. Exactly: I must confess that I had the desire to leave a sign in the world since I was a child, I have always been fascinated by the great characters of history whose names will be remembered over the centuries. Without going so far, I realised that creating a jewel, which is a small work of art, means leaving my memory in time. Since sculpture fascinated me, I realised that I could treat jewels like small sculptures. Besides, what attracts me in the gems is the possibility of “extracting” the precious part. The research for minerals is just like that: a stone that apparently has no value or beauty is
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e dentro si trova uno splendido geode di quarzo. Questa è anche una metafora che rappresenta l’essere umano: ognuno di noi deve cercare di tirare fuori la parte preziosa di se stesso. A simboleggiare questo ho creato una collezione di gioielli spaccati: per esempio, una perla naturale aperta che all’interno mostra dei diamanti.
split and inside is a beautiful quartz geode. This is also a metaphor that represents the human being: each of us should try and extract our precious part. To symbolise this, I created a collection of split jewellery: for example, an open natural pearl that has diamonds inside.
Date queste premesse è evidente che tutti i suoi gioielli hanno una forte valenza simbolica. Sì, infatti sono dei segni che hanno un significato che rimane per sempre: per questo amo molto creare fedi e anelli di fidanzamento, perché quale gioiello è più simbolico di questi? E non soltanto realizzo fedi uniche, poiché esclusivamente quella coppia avrà quel gioiello, ma, per renderle ancora più speciali, faccio partecipare i futuri sposi ad alcune fasi della lavorazione. Infatti, nel mio atelier (che ho aperto qui in via Mascheroni a Milano nel 2014) ho il laboratorio dove realizzo le mie collezioni e quindi affido ai due giovani gli attrezzi e li faccio lavorare. Dopo i primi momenti di esitazione si entusiasmano e sono felici di avere un oggetto che hanno contribuito a realizzare. Inoltre, preferisco che la personalizzazione delle fedi sia nascosta, un particolare che soltanto gli sposi conoscono, magari una frase, un numero, o anche una serie di diamantini incassati all’interno dell’anello a contatto con il dito, qualcosa che nessuno può vedere. Può trattarsi di gemme che sono state recuperate da un vecchio gioiello di famiglia e che così rivivono. Oppure, disegno due vere che soltanto riunite formano un simbolo decifrabile. Mi è capitato anche di creare fedi che riproducevano l’impronta digitale degli sposi. Si potrebbe pensare che una lavorazione così particolare e personalizzata sia più costosa di una fede standard. In realtà, non è così: proprio la nostra flessibilità, il fatto di realizzare qui in laboratorio i gioielli e di acquistare le materie prime direttamente da fornitori di fiducia senza intermediari ci permette di abbattere i costi. Possiamo fare gioielli di tutti i prezzi, dai cento euro alle migliaia, a seconda delle richieste del cliente. È curioso poi constatare come chi non ha mai provato interesse per i gioielli dopo aver realizzato la fede nuziale si appassioni e torni ad acquistare altri monili: la vera è una magia. E per completare la magia del matrimonio realizzo anche gioielli da indossare il giorno del sì, ispirati allo stile dell’abito e all’ambientazione delle nozze. E naturalmente anche i gemelli per lo sposo.
Considering these premises, it is obvious that all your jewels have a strong symbolic value. Yes, in fact they are symbols with a meaning that stay forever: this is why I really love creating wedding bands and engagement rings, and what other jewel is more symbolic than these? And not only do I create unique wedding rings so that only that couple will have that jewel, but I make them even more special by inviting the future husband and wife to participate in some phases of the work. In fact, the workshop where I make my collections is here in my atelier (that I opened in 2014 in Via Mascheroni in Milan) and then I offer the tools to the young couple and make them work. After some initial hesitation they get excited and are happy to have an object they helped create. Besides, I prefer that the customised element of the wedding bands is hidden, a detail that only the spouses know, maybe a sentence, a number, or even a series of small diamonds embedded inside the ring that is in contact with the finger, something no one else can see. These could be gems taken from an old family jewel and that relive again. Or, I design two bands that only when together form a decipherable symbol. I also have created rings that reproduced the couple’s fingerprints. One might think that such a special and personalised manufacture is more expensive than a standard wedding band. Actually, this is not the case: our flexibility, the fact that the jewellery is created here in the workshop and buying raw materials directly from trusted suppliers without intermediaries allows us to cut costs. We can make jewels of all prices, from one hundred euros to thousands, depending on the client’s requests. It is curious to notice that those who had never been interested in jewellery, come back to buy other jewels after having made their own wedding bands: wedding rings are magic. And to complete the magic of marriage, I also create jewels to wear on that special day, inspired by the style of the gown and by the wedding setting. And the groom’s cufflinks too.
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Intervista a Diego Passoni, dj radiofonico, conduttore televisivo e ballerino, che nel giugno scorso ha sposato il suo compagno Pier Mario Simula
Interview with Diego Passoni, radio DJ, television host and dancer, who married his partner Pier Mario Simula last June
I matrimoni sono in calo, le nozze non sono più il sogno delle ragazze, ma invece le coppie gay desiderano sposarsi. Come mai? La ragione è la disparità di accesso a un diritto: le coppie etero hanno da sempre la possibilità di sposarsi (anzi una volta era un obbligo convolare a nozze e rimanere insieme anche se non ci si amava più) e quindi è logico che in una società come quella attuale che permette una maggiore libertà ci sia meno interesse per il matrimonio da parte di uomini e donne. Ma per chi invece questo diritto non l’ha mai avuto il matrimonio è una grande aspirazione, un grande desiderio che ora può essere finalmente soddisfatto.
Marriages are dropping, weddings are no longer a girls’ dream, instead gay couples want to get married. Why? The reason is the unequal access to a right: it has always been possible for heterosexual to get married (in fact it used to be mandatory to get married and stay together even if the couple were no longer in love) so it is logical that in a society like today’s one that allows greater freedom there is less interest in marriage between men and women. But for those who have never had this right, marriage is a great aspiration, a great desire that can now be satisfied at last.
Diritto d’amare R i g h t to lo v e
Quando tu e il tuo compagno avete deciso di compiere il grande passo? Nel giugno 2016, quando era appena stata approvata la legge sulle unioni civili, passeggiando nel verde di un orto botanico affacciato sul lago Maggiore, abbiamo incominciato a fantasticare su come avrebbe potuto essere quel giorno e abbiamo deciso di procedere. Vivevamo insieme da qualche anno ormai, ma il nostro rapporto è molto più lungo: ci siamo “presi e lasciati” tre volte e a seguito di questa esperienza posso affermare che “la minestra riscaldata” è buonissima! Il 21 settembre 2016, mentre festeggiavamo il mio compleanno, ho regalato a Pier l’anello e così la nostra promessa è stata ulteriormente suggellata. Come data della celebrazione abbiamo optato per il 24 giugno 2017: in realtà, non abbiamo avuto molta scelta perché il calendario delle unioni civili è molto limitato e quindi affollato. L’altra data possibile era il 2 giugno, ma l’abbiamo scartata per due motivi: primo, perché ci sembrava scortese costringere amici e parenti a rinunciare alla festività; secondo, perché volevamo
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When did you and your partner decide to tie the knot? In June 2016, after the law on civil unions was approved, while strolling around a botanical garden overlooking Lake Maggiore, we began to fantasise on what that day would have been like and we decided to proceed. We had been living together for a few years, but our relationship is much longer: we had broken up and came back together three times and after this experience I can say that “heated soup” is very good! While we were celebrating my birthday, on 21st September 2016, I gave Pier the ring, so our promise was sealed. We chose the date of the celebration, 24th June 2017: in fact, we did not have much choice because the calendar of civil unions is very limited and therefore quite crowded. The other possible date was 2nd June, but we dismissed it for two reasons: first, because it seemed rude to force friends and relatives to give up on a national holiday; second, because we wanted to honour the Day of the Republic
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onorare la festa della Repubblica in quanto pensiamo che proprio la nostra Repubblica ci abbia permesso di realizzare il nostro sogno. Abbiamo deciso di celebrare la nostra unione a Milano, non soltanto perché qui abitiamo ed era comunque una meta facile da raggiungere sia per i parenti sardi di Pier sia per i nostri molti amici toscani, ma soprattutto perché desideravamo omaggiare questa città, che è sempre stata molto avanti in campo sociale e che è stata teatro di tante battaglie a favore dei diritti degli omosessuali. Sempre a livello simbolico abbiamo voluto che il nostro “matrimonio” fosse un evento “normale”, per sottolineare che l’unione civile tra persone dello stesso sesso deve diventare una routine: quindi, è stato celebrato dal messo comunale di turno e non da qualche politico noto. Sarebbe stato perfetto anche un messo comunale che fosse contrario alle “nozze gay”, proprio per dimostrare il valore della democrazia. E per ribadire la normalità dell’evento abbiamo voluto addirittura arrivare alla cerimonia in metropolitana.
because we think that our Republic has allowed us to fulfil our dream. We decided to celebrate our union in Milan, not only because we live here, and it was anyhow a destination easy to reach for Pier’s Sardinian relatives and our many Tuscan friends, but especially because we wanted to homage this city that has always been in the forefront in the social field and it is where many battles in favour of the rights of homosexuals have taken place. Always on a symbolic level we wanted our “marriage” to be a “normal” event, to underline that the civil union between persons of the same gender should become a routine: therefore, it was celebrated by the municipal messenger who was on duty and not by some famous politician. Even a municipal messenger who was against “gay marriage” would have been perfect just to demonstrate the value of democracy. And to reiterate the normality of the event we even chose to arrive to take the underground to get to the ceremony.
Come si è svolta la celebrazione? Il rito civile si è celebrato in mattinata a Palazzo Reale, seguito da un aperitivo in un bar di piazza Duomo e successivamente dal rinfresco in zona Tortona. Abbiamo scelto un ristorante con tanto verde per affrontare il caldo di questa estate torrida e il servizio a buffet, anziché una tradizionale cena placé. Gli invitati erano un centinaio e non li abbiamo vincolati a un dress code. Noi due eravamo entrambi senza cravatta e con gardenia bianca all’occhiello: Pier con un completo blu gessato di Antonio Marras e io in un vestito color indaco firmato Pompilio. Ma l’episodio da raccontare riguarda le fedi. Avevamo ordinato presso una famosa gioielleria delle classiche vere in oro giallo con incisi i nomi all’interno, ma per un disguido non sono arrivate in tempo: a un paio di giorni dalla cerimonia ci siamo trovati nel panico più totale e quindi abbiamo cercato le fedi su Amazon. Ancora adesso indossiamo dei luccicanti anelli in tungsteno (ma, a sorpresa, per Natale sono arrivate le fedi in oro!). Il banchetto è stato accompagnato anche da musica e nella playlist abbiamo inserito una canzone che per noi due ha un particolare significato, “Mediterranea” di Giuni Russo, una persona speciale che entrambi abbiamo conosciuto e apprezzato.
What was the celebration like? The civil ceremony was celebrated at Palazzo Reale in the morning, followed by an aperitif in a bar in Piazza Duomo and then by the refreshment in the Tortona district. We chose a restaurant with lots of greenery to face the heat of this hot summer and a buffet service instead of a traditional seated dinner. The guests were around a hundred and we did not bind them to a dress code. The two of us were both without a tie and with a white gardenia in the buttonhole: Pier wore a blue pinstripe suit by Antonio Marras and I had in an indigo coloured suit by Pompilio. But the episode worth telling involves the wedding bands. We had ordered them at a famous jewellery and they were made in classic yellow gold with our names engraved inside, but they did not arrive in time due to a mistake: a couple of days before the ceremony we were in total panic and we looked for rings on Amazon. We are still wearing our shiny tungsten rings (but, by surprise, the gold rings arrived for Christmas!). The banquet was also accompanied by music and the playlist included a song that has a special meaning for us, “Mediterranea” by Giuni Russo, a special person we both knew and appreciated.
E la luna di miele? Il viaggio di nozze l’abbiamo fatto un mesetto dopo in Israele e Giordania: sono luoghi che amo molto e frequento (tra l’altro sto studiando anche l’ebraico) e che permettono di godersi le spiagge, il deserto e luoghi magici come Petra. Abbiamo soggiornato anche in un resort con vista sul deserto
And the honeymoon? We went on our honeymoon in Israel and Jordan a month later: they are places I love a lot and that I have visited (among other things I’m studying Hebrew too) and that allow enjoying the beaches, the desert and magical places like Petra. We also stayed in a resort overlooking
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L’evoluzione della moda nel The evolution of fashion in the Settecento in mostra al Museo del eighteenth century on display at the Textile Museum in Prato Tessuto di Prato Panier voluminosi e gilet ricamati, scarpine dal tacco a rocchetto e ventagli dal gusto finissimo: una carrellata attraverso decenni che hanno profondamente cambiato lo stile dell’abbigliamento femminile e maschile. Fino al 29 aprile 2018 al Museo del Tessuto di Prato è in corso la mostra “Il Capriccio e la Ragione. Eleganze del Settecento Europeo”, in collaborazione con il Museo della Moda e del Costume delle Gallerie degli Uffizi, il
Voluminous paniers and embroidered waistcoats, spool-heeled dainty shoes, and very elegant fans: a display crossing the decades that have changed the style of women and men’s clothing deeply. The exhibition “Il Capriccio e la Ragione. Eleganze del Settecento Europeo” is underway at the Textile Museum in Prato until 29 April 2018. In collaboration with the Museum of Fashion and Costume of the Uffizi Galleries, the Stibbert Museum in Florence, and the Textile Study Museum of the Antonio Ratti Foundation in Como, with Estra as main sponsor and the patronage and contribution of the Florence Centre for Italian Fashion. An intriguing setting with the projections of allegorical scenes taken from paintings by Tiepolo on the cross vaults of the halls in the former Campolmi factory, a monumental example of industrial archaeology, and big mirrors on the walls to magnify the environment and enhance the items on display. That is, in addition to clothes and accessories, paintings taken from Palazzo Pretorio in Prato and from some antique Florentine galleries and bone china kept at the Stibbert Museum. The first part of the exhibition is dedicated to the theme of exoticism: fabrics with oriental-inspired decorative motifs, bone china and late seventeenth-century volumes dedicated to the ambassadors of the India Company in China and Japan and kept at the Central National Library of Florence. These objects were taken to Europe from the Far East at the beginning of the eighteenth century and brought by a profound transformation of tastes bringing new production and colour to the manufacturing production of the period, starting from the French one. Not surprisingly, the first part of the eighteenth century had redundant, rococo, French fabrics, and fashion, as shown by the splendid men and women’s clothing, as well as accessories like shoes, gloves, buttons, fans from the Museum of Fashion and Costume of the Uffizi Galleries and
Non è un capriccio A c a p r i cc i o , n ot a w h i m Museo Stibbert di Firenze e il Museo Studio del Tessuto della Fondazione Antonio Ratti di Como, con main sponsor Estra e il patrocinio e il contributo del Centro di Firenze per la Moda Italiana. Intrigante l’allestimento, con le proiezioni di scene allegoriche tratte da dipinti del Tiepolo sulle volte a crociera delle sale dell’ex opificio Campolmi, monumentale esempio di archeologia industriale, e i grandi specchi alle pareti che ingrandiscono l’ambiente ed esaltano gli oggetti esposti. Ovvero, oltre agli abiti e agli accessori, quadri provenienti dal Palazzo Pretorio di Prato e da alcune gallerie antiquarie fiorentine e porcellane di manifattura cinese conservate al Museo Stibbert. La prima parte dell’esposizione è dedicata al tema dell’esotismo: tessuti con motivi decorativi di ispirazione orientale, porcellane cinesi e volumi di fine Seicento relativi alle ambascerie della Compagnia delle Indie in Cina e Giappone conservati alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. L’arrivo in Europa all’inizio del XVIII secolo di oggetti dell’Estremo Oriente crea una profonda trasformazione del gusto, che riveste di nuovi colori e decori la produzione manifatturiera dell’epoca, a cominciare da quella francese. Non a caso, la prima parte del Settecento parla un
Concerto di giovani dame, pittore fiorentino, sec. XVIII, Firenze, Eredi Antonio Esposito – Galleria Antiquaria.
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p h oto g r a p h e r m i c h e l e d e a n d r e i s
STYLE sabrina mellace
Amelia Casablanca
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Amelia Casablanca dress, LIL Milan ring and earring.
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Opposite page, Intimissimi culotte, Calzedonia tights, H&M t-shirt, Giuseppe Zanotti shoes. This page, Bruno Caruso suit, LIL Milan earring, Sebastian shoes.
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Carlo Pignatelli dress, LaRampi headband, LIL Milan ring and earring.
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Flower Couture Riveste di passione, colore e profumo ogni evento. È il caleidoscopico mondo di Tearose, creato da Alessandra Rovati Vitali
Every event is wrapped in passion, colour, and perfume. This is the kaleidoscopic world of Tearose, created by Alessandra Rovati Vitali
Come e quando è nato il mondo floreale di Tearose? Tearose è nato nel 1984 da un piccolo laboratorio floreale a Monza. Dieci anni dopo è stata inaugurata la prima boutique, frutto della mia passione per la natura e per i fiori.
How and when did you create the floral world of Tearose? Tearose was born in 1984 from a small floral workshop in Monza. The first boutique was inaugurated ten years later thanks to my passion for nature and flowers.
La natura è la vostra grande fonte d’ispirazione, insieme ad architettura classica e arte contemporanea, mi conferma? Assolutamente sì, l’amore per la natura e per i fiori è l’elemento cardine del nostro brand e a partire da questa passione il nostro team elabora forme, colori e armonie appartenenti al mondo vegetale per dar vita a vere e proprie creazioni che rievocano il mondo dell’arte e
Nature is your great source of inspiration, together with classical architecture and contemporary art, is this true? Absolutely, the love for nature and flowers is our brand’s key element and starting from this passion our team develops shapes, colours and harmonies belonging to the plant world to give life to real creations that evoke the world of art and architecture. As
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L’arte della decorazione
T h e a rt o f d e co r a t i o n Sono creazioni da assaporare con gli occhi quelle di Lia Milazzo, la cake designer che esaudisce ogni desiderio con arte e maestria
Lia Milazzo, the cake designer who fulfils every wish with art and skill and hers are creations to be savoured with the eyes
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lightness
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Le Stelle
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Red Rose Milano
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Gli Alberelli
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SĂŹ LO VOGLIO Yes I do
Trucco perfetto e viso luminoso: ecco la sposa indimenticabile a cura di Pablo Ardizzone Make up specialist Shiseido
Perfect makeup and a glowing face: here is the unforgettable bride
Georges Hobeika
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The concept of special skincare is changing greatly: from a private moment of personal relaxation it has become a moment to share with friends during which targeted treatments become a reason for fun and light-heartedness for the group (almost a hen party); not to forget the treatments dedicated to the couple so the future husband and wife can experience together and the new concept of agender, in which the product or the machine become a common element of beauty.
Il concetto di special skincare sta cambiando in maniera consistente: da momento privato di relax personale si è trasformato in momento di condivisione tra amiche dove i trattamenti mirati diventano motivo di divertimento e spensieratezza di gruppo (quasi un addio al nubilato); da non scordare anche i trattamenti di coppia da vivere insieme al futuro compagno di vita e il nuovo concetto di agender, dove il prodotto o il macchinario diventano elemento comune di bellezza.
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E ora si cambia! Time for change!
Capelli raccolti, ma che sciolgono con un solo gesto
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Parola d’ordine: naturalezza. Le acconciature per il giorno del sì oggi non sono eccessivamente strutturate e artificiosamente complicate, ma incorniciano il viso con morbide onde trattenute da fiori o punti luce. E non disdegnano l’effetto spettinato. Qualunque sia la tonalità di base dei capelli, bionda o bruna, sempre consigliati i colpi di sole che illuminano l’insieme.
Hair up and down Keyword: naturalness. Wedding day hairstyles are not overly structured and artificially complicated, but frame the faces with soft waves held by flowers or points of light. And they do not disdain an uncombed effect. Whatever the base hair colour, fair or brown, highlights illuminate the look.
a cura di Max Lo Vecchio hair stylist
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La prima fase del grande giorno prevede la cerimonia, in chiesa o in comune: qualunque sia il tipo di abito scelto, l’ideale è un’acconciatura raccolta. In questo caso ingentilita da romantici fiori candidi, perfetti sia per le brune che per le bionde.
The ceremony is the big day’s first step, either at the church or town hall: no matter the type of dress that has been chosen, the ideal hairstyle is a gathered one. In this case refined by romantic white flowers, perfect for brunettes and for blondes.
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Giochi d’acqua Wa t e r e f f e c t s
Giro del mondo alla ricerca del Around the world looking for the migliore overwater best overwater Una villa costruita direttamente sul mare come una palafitta, collegata con la terraferma da un lungo pontile in legno… una parte di pavimento in vetro, per ammirare la fauna e la flora marina sottostanti, anche la sera grazie
A villa built directly on the sea like a palafitte, connected to the mainland by a long wooden pier... a part of glass floor, to admire the marine fauna and flora below, even in the evening thanks to the ad hoc
a cura di Luca Mantegazza (Alias Mister Wedding) Giornalista e scrittore, come consulente turistico dirige il tour operator “Viaggi di nozze Network” occupandosi di lune di miele e matrimoni all’estero dal 1997. Nel mondo sposi è anche noto per essersi sposato ben 15 volte in altrettanti Paesi con la moglie Barbara, tra cui Seychelles, Maldive, Bali, Namibia, Cook e naturalmente nell’immancabile Las Vegas.
Journalist and writer, as a tourist advisor he manages the “Viaggi di nozze Network” tour operator and has been dealing with honeymoons and weddings abroad since 1997. In the bridal world he is known for having exchanged vows with his wife Barbara as many as 15 times in as many countries, including Seychelles, the Maldives, Bali, Namibia, the Cook Islands, and in the ever-present Las Vegas.
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Four Seasons, Bora Bora, French Polynesia.
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antiche leggende
old legends Gli amanti della letteratura ricorderanno il famoso episodio del shakespeariano Macbeth in cui un bosco cammina: ebbene, in Cina questo è avvenuto davvero. Una foresta comprendente anche un albero millenario alto 17 metri si è trasferita di 700 chilometri! Naturalmente Una foresta di 10000 alberi e un villaggio del non l’ha fatto da sola, ma Seicento alle porte di Shanghai con l’intervento dell’uomo, che questa volta ha voluto salvare un angolo A forest with 10,000 trees and a seventeenthdel pianeta che altrimenti century village just outside Shanghai sarebbe andato perduto a causa della costruzione di un bacino idrico. La foresta di canfora con i suoi 10000 alberi e il villaggio storico che ospitava ora si trovano a poca distanza da Shanghai e si sono trasformati in un hotel della catena Aman, inaugurato l’8 gennaio 2018. Tredici delle dimore di epoca Ming e Qing sono divenute “Ville Antiche” di
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Amanyangyun, near Shanghai, China.
Literature lovers surely remember the famous episode of the Shakespearean Macbeth with the walking wood: well, this really happened in China. A forest that also includes a 17-meter-tall tree has moved 700 kilometres away! Of course, it did not happen just like that, but thanks to the intervention of man that, this time, wanted to save a corner of the planet that otherwise would have been lost due to the construction of a reservoir. The camphor forest with its 10000 trees and the historic village it used to house are just a short distance from Shanghai and have been converted into a hotel in the Aman chain, inaugurated on 8th January 2018. Thirteen of the Ming and Qing period mansions have become ancient 800/1000 square meter villas, each of which with four bedrooms, private pool and Jacuzzi, besides a courtyard, a typical feature of the Chinese buildings of that time. In addition to these villas, Amanyangyun includes 24 new Ming Courtyard Suites that
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In un castello incantato per sentirsi come Cenerentola o Biancaneve
An enchanted castle to feel like Cinderella or Snow White
“C’era una volta…”: le fiabe di solito iniziano così prima di parlarci di principesse, matrigne, fate turchine e ovviamente sorellastre cattive. Le favole erano il mondo in cui da piccoli ci rintanavamo e sono servite per insegnarci a sognare e, soprattutto, per credere sempre nel lieto fine. I matrimoni delle fiabe sono sempre stati per me una vera e propria fonte di ispirazione: castelli incantati, abiti stupendi
“Once upon a time...”: this is how fairytales usually begin telling us about princesses, stepmothers, fairies and horrible stepsisters of course. Fables were the world in which we burrowed as children and they have taught us to dream and, above all, to always believe in a happy ending. Fairy tale marriages have always been a source of inspiration for me: enchanted castles, beautiful gowns, and a palpable magic, when I create a wedding party setting, I always try to arouse in my newlyweds a feeling that is very similar to the oftenforgotten childhood amazement. So, how could I not be enthusiastic when a future bride asked me “to be like a princess”? I had an “easy” task: fulfil all her wishes, but without being too obvious. The chosen location is perhaps the true emblem of romanticism: a real enchanted castle with a frescoed ballroom and a forest to wander into. The religious ceremony took place in an intimate and cosy church, an arch of flowers awaited the bride upon her arrival, a delicate cascade of hydrangeas, roses and lisianthus adorned the central aisle, recreating a romantic and timeless atmosphere. The colour palette was a perfect mix of white, gold, and peach pink, the bride’s favourite colour. Immediately after the ceremony, the castle and its frescoed halls awaited us to crown the dream of this princess. Only imperial tables for a truly regal seated dinner, lots of gold and crystals for a table setting that reminded of the “Sleeping Beauty”. With such a dinner, the dessert buffet had to be very special too, small
Un matrimonio da fiaba A fa i r y ta l e w e d d i n g a cura di Enzo Miccio
e palpabile magia. Quando creo un allestimento di un wedding party cerco sempre di suscitare, nei miei sposini, un sentimento simile allo stupore infantile, spesso dimenticato. Come potevo, quindi, non essere entusiasta quando una futura sposa mi ha chiesto “di essere una principessa”? Avevo un compito “semplice”: esaudire tutti i suoi desideri, senza però risultare scontato. La location scelta era il classico emblema del romanticismo: un vero e proprio castello incantato con una sala da ballo affrescata e un bosco in cui perdersi. La cerimonia religiosa si è svolta in una chiesetta intima e raccolta, un arco di fiori attendeva la sposa al suo arrivo, delicate cascate di ortensie, rose e lisianthus adornavano la navata centrale, ricreando un’atmosfera romantica e senza tempo. La palette cromatica era un mix perfetto di bianco, oro e rosa pesca, il colore preferito della sposa. Subito dopo la cerimonia il castello e le sue sale affrescate ci aspettavano per coronare il sogno di questa principessa. Solo tavoli imperiali per
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Addio ad Amelia Casablanca, signora Farewell Amelia Casablanca, the lady of bridal fashion della moda sposa Non sarà più lo stesso il mondo della moda sposa senza la sua piccola grande signora: quando Amelia Casablanca se ne è andata improvvisamente, dopo che tutti noi addetti ai lavori l’avevamo vista in splendida forma a SposaItalia, è come se si fosse spezzata una magia. Ma una storia come quella dell’atelier siciliano non può interrompersi e i figli Giovanni, Fabio e Antonino Palella continuano un’attività che ha fatto innamorare tante spose per l’unicità delle sue creazioni. Ogni ragazza che sogni
Ma il sogno continua
The dream goes on di apparire come una principessa il giorno del sì non può che rimanere estasiata davanti ai modelli preziosissimi, in pregiate sete e chiffon, tulle e rasi rivestiti di ricami realizzati da artigiani locali, di fiori dipinti a mano, di applicazioni di perle e cristalli, ma anche di materiali tipici dell’isola come i coralli. E dalla romantica foggia spesso arricchita da un’ampia crinolina. È il sogno di bambina di Amelia che si è avverato: a diciott’anni già insegnava taglio e cucito, dalla sartoria a dimensione familiare è poi passata al vero e proprio atelier di moda. Partecipando alle fiere internazionali e facendosi amare anche da star oltreoceano. Ma mantenendo la sua tradizione di sapienza artigianale. Infatti, è proprio il made in Italy uno degli elementi che ha fatto sempre più apprezzare gli abiti firmati Casablanca all’estero: dagli Stati Uniti al Libano, dal Canada a Israele, dai Paesi Arabi al Giappone. Perché lo stile della griffe di S. Teresa di Riva non è sovrapponibile a quello di altri marchi, il suo mood non può essere confuso con quello di nessun’altro e il sogno di Amelia continuerà con tante giovani spose di tutto il mondo.
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The bridal fashion world will never be the same again without the little great lady: when Amelia Casablanca suddenly passed away shortly after all of us, the insiders, had seen her in grand form at SposaItalia, it was as if she had broken a spell. A story like the one of the Sicilian atelier cannot be interrupted and her sons Giovanni, Fabio, and Antonino Palella are continuing to make so many brides fall in love with such unique creations. Every girl who dreams of looking like a princess on her wedding day will be enraptured by the most rich models, in precious silks and chiffon, tulle and satin covered with embroidery made by local artisans, hand-painted flowers, pearl and crystal but even the island’s typical like corals. And the romantic style often enriched by wide crinoline. This was Amelia’s childhood dream that came true: at eighteen years of age she already taught cutting and sewing, from the family-size tailoring shop she then moved on to a real fashion atelier. Participating in international fairs and being appreciated even from stars across the pond. But maintaining her craftsmanship tradition. In fact, made in Italy is just one of the elements that have made the Casablanca creations so appreciated abroad: from the United States to Lebanon, from Canada to Israel, from the Arab countries to Japan. Because the style of these creations made in the company based in S. Teresa di Riva is not superimposable to those of other brands, the mood cannot be confused with that of anyone else and Amelia’s dream will continue with so many young brides worldwide.
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Bruno Caruso racconta le sue ultime Bruno Caruso tells us about his latest creations creazioni Quali sono le caratteristiche della sua nuova collezione? È una collezione decisamente rétro, che riporta agli anni Cinquanta e non soltanto nelle fogge e nei volumi, ma anche nelle lavorazioni. Quella sapiente lavorazione artigianale tipica del made in Italy che a quei tempi si sapeva fare. Inoltre, la sua caratteristica è l’eleganza: non a caso ho voluto farla sfilare in un ambiente molto raffinato, l’hotel Excelsior sul lungomare di Napoli, dopo l’evento al Plaza Athénée di Parigi.
FASCINO rétro rétro charm
Com’è cambiato il mondo della sposa nel corso degli anni? È molto cambiato e noi ci dobbiamo adattare: per esempio, adesso le location delle nozze sono molto diversificate, si fanno anche i matrimoni in spiaggia, naturalmente ci sono molte cerimonie civili e bisogna disegnare abiti adeguati. Le future spose quando entrano in atelier hanno le idee chiare o si lasciano consigliare? Di solito entrano con un’idea ed escono con un’altra. E il primo abito che indossano spesso è quello che poi scelgono, perché io parlo con loro per conoscerle di più e capisco subito che cosa va bene per loro. Chi sono le sue clienti? Grazie al passaparola e ai social, a Napoli ormai sono conosciuto e oggi faccio una quarantina di abiti all’anno. Bisogna, però, anche saper dire di no, perché io le mie spose le voglio seguire bene e se non ho il tempo preferisco rifiutare la commessa. Mi fa molto piacere il fatto che spesso anche parenti e amiche acquistino gli abiti da me e quindi molte invitate vestano Bruno Caruso. Come si è evoluto il suo stile? Io sono uno che ascolta molto i consigli e questo mi è servito a migliorare, oltre al fatto di avere avuto grandi maestri nel corso della mia carriera. Mi aiuta anche avere un compagno giovane e
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What are the characteristics of your new collection? It is a decidedly rétro collection that brings back to the Fifties and not only for styles and volumes, but also for the workmanship. That skilful craftsmanship typical of that made in Italy of those times. Moreover, its main feature is elegance: it is no coincidence that I chose to present it in a very refined setting, the Excelsior hotel on the promenade in Naples, after the event at the Plaza Athénée in Paris. How has the bridal world changed over the years? It has changed a lot and we must adapt to it: for example, the wedding locations are very diversified, there are also beach weddings and many civil ceremonies of course and there is a need to design appropriate dresses. Do future brides know what they are looking for or do they need advice when they enter the atelier? Usually they come with an idea in mind and leave with another. And the first dress they try on is often the one they choose, because I talk to them and get to know them more and I immediately understand what’s good for them. Who are your customers? Thanks to word of mouth and social media, I am well known in Naples and I now make around forty dresses a year. But we must also be able to say no because I would like to assist my brides and if I do not have enough time, I prefer to refuse the assignment. I am very pleased that relatives and friends buy clothes from me quite often, therefore so many guests wear a Bruno Caruso creation. How has your style evolved? I am one who listens a lot to advice and this has helped me improve, besides the fact of having had great masters throughout my career. Having a young partner also helps and I listen to his opinions. Lastly, I work a
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Bruno Caruso
ascoltare le sue opinioni. Infine, lavoro molto, perché sono il primo a entrare al mattino e l’ultimo a uscire la sera, e anche questo è un modo per crescere.
lot, because I am the first to enter in the morning and the last one to leave in the evening, and this is also a way to grow.
Quale elemento fa dire: quello è un abito Bruno Caruso? La sartorialità e la differenza del taglio e del cucito. Ci sono lavorazioni che faccio soltanto io. E le spose che scelgono di venire da me capiscono la differenza.
Which element makes a Bruno Caruso dress recognisable? Tailoring and the different cutting and sewing. Only I know some processing techniques and the brides who choose me understand the difference.
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ZAKHEM Per la futura sposa che sogna di essere ricordata come una principessa delle fiabe nel panorama della moda nuziale la scelta perfetta è il designer libanese che interpreta con le sue preziose creazioni l’allure da mille e una notte.
For the future bride who dreams of being remembered as a fairytale princess, the perfect choice, in the world of bridal, is the Lebanese designer who interprets the Arabian Nights allure with his precious creations. 164
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NEW LAND La maestria di uno dei geni dell’alta moda italiana, Fausto Sarli, rivive nel marchio che porta il suo nome e ripropone il suo stile guardando però al futuro: i materiali sono pregiati, le linee studiate e i particolari sorprendenti.
The mastery of one of the high fashion Italian geniuses, Fausto Sarli, relives in the brand bearing its name and reproduces its style while looking onto the future: the materials are precious, the lines are painstakingly designed, and the details are amazing. 168
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MABILLE Elegantissimi come la piazza parigina sulla quale sono affacciati gli abiti celati da un velo dalla bordura preziosa, oppure profilati da un inaspettato nastro nero, o ancora realizzati in un pregiato broccato ton sur ton.
Elegant like a Parisian square on which the garments are overlooking they are concealed by a veil with precious edging or profiled with an unexpected black ribbon, or made using a precious brocade in matching tones. 178
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VERSACE Il contrasto tra i pieni e i vuoti caratterizza questo modello della storica maison: se la parte alta, dal corpino alle maniche, è diafana e quasi trasparente, la gonna è invece ricchissima e dal tessuto sovrabbondante.
The contrast between fullness and emptiness characterises this model by the historic fashion house: if the upper part, from the bodice to the sleeves, is diaphanous and almost transparent, the skirt is very rich with abundant fabric. 184
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La sagoma a campana portata alle estreme conseguenze per l’immaginifica creazione disegnata da Karl Lagerfeld. Con un grande fiocco e una bordura di fiori ripresa dalle maniche per completare la sorprendente mise.
An extremely designed bell-shaped silhouette for this imaginative creation by Karl Lagerfeld. A big ribbon and an edging of flowers resumed on the sleeves complete the amazing gown.
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L’oro rimane sempre il fil rouge delle collezioni dello stilista, sia che rivesta di pizzi la linea a sirena, sia che illumini coi suoi ramage un sontuoso gown con strascico. Ma a sorpresa sono presenti anche inserti in velluto rosa.
Gold is always the main theme of the designer’s collections, whether it covers the mermaid line dress in lace or if it illuminates a sumptuous gown with a train with its composition of branches. Surprisingly there are also pink velvet inserts. 190
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CHAKRA
Dedicato a una sposa giovanissima, ecco l’outfit composto da una minigonna che si allarga a corolla grazie a una micro crinolina e da stivali cuissard luccicanti. E per rendere ancora piÚ particolare il tutto un velo di notevole lunghezza.
Dedicated to a young bride, this outfit comprises a mini skirt that extends like a corolla thanks to a micro crinoline and glittering overthe-knee boots. A rather long veil completes this look making it very peculiar. 200
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La sposa romantica che tutte le ragazze sognano e tutti gli invitati aspettano quella proposta dalla maison, primo marchio del Sud Australia a sfilare a Parigi. Ammantata di sfumature pastello e di tralci di fiori che abbracciano la figura.
The romantic bride all girls dream of and that all guests wait for by this fashion house, the first South Australian brand to parade in Paris. Filled with pastel shades and flowered branches embracing the figure. 222
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Volumi inediti per le proposte sposa della maison: una forma ad anfora creata dai tessuti strutturati che si chiudono con fiocchi e lacci e che viene resa ancor più sinuosa dalle tonalità cangianti dei bianchi e dei rosa.
New volumes for the fashion house’s bridal proposals: an amphora shape created with structured fabrics that close with ribbons and laces and that are even more sinuous thanks to the iridescent white and pink shades.
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N A K A D Ăˆ una principessa delle nevi che avanza in una foresta incantata la sposa immaginata dallo stilista libanese, con ampie crinoline e lunghe code, tutte illuminate da applicazioni sfolgoranti come cristalli di ghiaccio.
A snow princess moves in an enchanted forest, this is the bride designed by the Lebanese designer with wide crinoline and long trains, all illuminated by blazing applications like ice crystals.
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