Book Sposa n. 57

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CONTENTS

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Cake design

LIKE A FAIRY TALE Editorial

SOMMARIO

JEWELS & Wedding bands

50 FLOWERS 82

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HONEYMOON Mauritius Sardinia Thailand

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BEAUTY

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CATWALKS

Haute Couture & Bridal Weeks


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editorial Il 2018 è stato indubbiamente segnato da un evento (in campo mondano e salottiero): il matrimonio di Harry, uno degli eredi al trono inglese, con un’attrice americana. Parafrasando il titolo di un noto film, si potrebbe dire: “Tutti pazzi per Meghan”. La “colpa” di questa ubriacatura a livello mondiale è naturalmente dei media che hanno parlato per settimane o mesi di queste nozze, però l’enorme risonanza è dovuta anche al fatto che esse hanno incarnato tre punti chiave dell’immaginario collettivo. L’effetto Cenerentola, il sogno regale e il matrimonio. La favola della ragazza povera che diventa ricca sposando un principe (o anche un potente industriale, stile “padrone delle ferriere”) esercita un fascino irresistibile anche sulle Millennials. Sembra incredibile che in un mondo (quello occidentale, naturalmente, perché in altre civiltà è diverso) in cui ormai donne e uomini sono parificati l’aspirazione delle ragazze sia ancora quella di sistemarsi con l’uomo giusto piuttosto che affermarsi grazie ai propri meriti. Ancora oggi è più invidiata la donna qualunque che sposa un re (e di esempi ce ne sono stati altri, come Letizia Ortiz in Spagna) che la scienziata che diventa direttore generale del CERN (infatti chi si ricorda il nome di Fabiola Gianotti?). Sedi Giovanna Roveda condo punto: è incredibile anche che, in questo Terzo Millennio in cui le monarchie sono sempre meno e i nobili sono praticamente estinti (o se ci sono non si distinguono dal volgo), tutto ciò che riguarda i reali attiri tantissima attenzione. Tutti inneggiano alla democrazia e sicuramente hanno più simpatia per i rivoluzionari francesi che per i re ghigliottinati, però quando si parla di palazzi reali e dei loro abitanti tutti rimangono ammaliati. Non a caso negli anni Sessanta si diceva che la famiglia Kennedy fosse la “casa reale” americana, come se anche gli Stati Uniti, nati democratici e liberatisi con una guerra dei sovrani inglesi, alla fine sentissero il bisogno di una monarchia. Terzo punto: il matrimonio. Ma che cosa rende così affascinante quest’antico rito, oggi che si possono godere degli stessi diritti (che è poi quello che conta soprattutto per il futuro dei figli) senza sposarsi in chiesa, o addirittura anche senza sposarsi affatto? Per rispondere a tutte queste domande bisognerebbe scomodare Freud e soprattutto Jung, che aveva studiato gli archetipi, immagini primordiali che sono insite nell’animo umano. Ma invece di farci tante domande godiamoci le favole e, anzi, ringraziamo che nei telegiornali ogni tanto ci siano anche notizie belle. E soprattutto godiamoci la magia delle nozze, universo intorno al quale riviste come la nostra ruotano.

Year 2018 is undoubtedly marked by an event (a social and frivolous one): Harry’s wedding, one of the heirs to the English throne, with an American actress. Paraphrasing the title of a well-known film, one could say: “There’s something about Meghan”. The media is surely to “blame” for all this drunkenness worldwide as they have filled the news with anything on this marriage for weeks, if not for months, but the enormous resonance is also because this wedding embodies three key points of collective imagination. The Cinderella effect, the royal dream and marriage. The fairy tale of the poor girl who becomes rich marrying a prince (or even a powerful industrialist, a “master of ironworks”) is still irresistibly fascinating even for the Millennials. It seems incredible that in a world (the Western one, of course, because it is different for other civilisations) in which women and men are now equal, the aspiration of girls is still that of settling down with the right man rather than becoming someone thanks to their own merits. Even today, an ordinary woman who marries a king is more envied (and there are other examples like Letizia Ortiz in Spain) than the scientist who becomes the general director of CERN (in fact, who knows who Fabiola Gianotti is?). Second point: it is also incredible that in this Third Millennium in which there are less and less monarchies and the nobles are practically extinct (or if there are, they do not stand out from the vulgar), everything concerning royalty attracts a lot of attention. Everyone praises democracy and certainly there is more sympathy for the French revolutionaries than for the guillotined kings, but when it comes royal palaces and their inhabitants, we are all charmed. It is no coincidence that the Kennedy family was known as the American “royal house” in the 1960s, as if even the United States, a democratic country that a war had liberated of British sovereigns, felt the need for a monarchy. Third point: marriage. What is it that makes this ancient rite so fascinating nowadays when we can enjoy the same rights (which is what counts above all for our children’s future) without the need to get married in church, or even without getting married at all? To answer all these questions, we should disturb Freud and especially Jung, who had studied archetypes, primordial images that are inherent in the human soul. But, instead of asking ourselves so many questions, we should enjoy the stories and be happy that, every now and then, the news tells us about joyful things instead. And, above all, let’s enjoy the magic of a wedding, the universe around which magazines like ours revolve.

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Shopping

Yuri Ahn

Marzi Firenze

Giorgio Armani

Charlotte Olympia

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Sì, lo leggo Yes, I do... read

È sempre giusto seguire il proprio cuore? È la domanda che si faranno i lettori del romanzo “Un romantico matrimonio a Parigi”, scritto da Charlotte Nash ed edito da Newton Compton, immedesimandosi nelle vicende della protagonista. Rachael viene invitata alle nozze dell’uomo che stava per sposare dieci anni prima, ma che aveva lasciato per non abbandonare la casa di campagna e seguirlo a Sydney. Convinta da familiari e amici ad andare a Parigi per partecipare a quello che sembra un evento da favola, tra hotel di lusso e visite guidate nella città più romantica del mondo, che ha sempre sognato di conoscere, decide di partire. Ma quando rivede Matthew la sua esistenza viene di nuovo sconvolta e forse anche lui non è indifferente al fascino della sua ex: però lasciarsi travolgere dai sentimenti significherebbe rovinare la vita della futura sposa. Una delle scrittrici preferite nel panorama della narrativa sentimentale, ma che non disdegna incursioni nella Tante domande sulla vita e sull’amore in fantascienza e nel fantasy, propone ancora una volta una storia due romanzi all’insegna del romanticismo appassionante.

Is it always right to follow your heart? This is the question that readers of “The Paris Wedding”, a novel written by Charlotte Nash and published by Newton Compton in Italy (Un romantico matrimonio a Parigi) ask when identifying with the story of the protagonist. Rachael is invited to the wedding of the man she was about to marry ten years earlier, whom she had left because she did not want to leave her country house and follow him to Sydney. Family and friends convince her to go to Paris to participate in what seemed like a fairy-tale event, amid luxury hotels and guided tours in the most romantic city in the world that she had always wanted to visit. But when she sees Matthew, her life is upset again and maybe he is not that biased by the charm of his former girlfriend but being overwhelmed by these feelings would mean ruining the life of his future bride. One of the favourite sentimental fiction writers who does not disdain incursions in science fiction and fantasy, is offering, once again an exciting story.

Questioning on life and love in two very romantic novels

Non è mai troppo tardi per essere leali con se stesse? L’interrogativo se lo pone Agnese, l’eroina de “Il matrimonio di mia sorella” di Cinzia Pennati, edito da Giunti, alla vigilia delle nozze della bellissima sorella minore Celeste. Per affrontare il momento di crisi che l’apparentemente perfetta Celeste sta attraversando, Agnese riunisce tutte le donne della famiglia: la mamma in eterno conflitto con la nonna, la cugina che nasconde un segreto e la zia nubile che però sembra saperne di più delle sposate. E si rende conto che la sua vita non è mai stata del tutto soddisfacente, a cominciare dal rito nuziale in stile dimesso rispetto a quello sontuoso della sorella, per continuare con il rapporto coniugale che non è mai stato magico e per finire con un lavoro estenuante. Il campanello d’allarme è il batticuore che prova quando riceve i messaggi di un nuovo collega così carino e simpatico. Insegnante da vent’anni, impegnata nell’applicazione di metodologie sperimentali e attiva nel sociale, l’autrice delinea dei personaggi nei quali ogni donna si può riconoscere.

Is it ever too late to be loyal to ourselves? The question is posed by Agnese, the heroine of “Il matrimonio di mia sorella” (My sister’s wedding) by Cinzia Pennati, published in Italy by Giunti, on the eve of her beautiful sister Celeste’s wedding. To face a moment of crisis that the apparently perfect Celeste is going through, Agnese gathers all the women of the family: her mother who is eternally in conflict with her grandmother, her cousin who is hiding a secret and her unmarried aunt who seems to know much more than those who are married. She realises that her life has never been completely satisfactory, starting from her wedding ceremony that was rather low key compared to her sister’s sumptuous one, continuing with her marital relationship that has never been magical, to end with an exhausting job. The alarm bell is the heartbeat that she feels when receiving the messages of a new colleague, so charming and nice. Twenty years of teaching, engaged in the application of experimental methodologies and active socially, the author outlines the characters in which every woman can recognise herself.

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Intervista a Loriana Conte, che con Christine Pizzuto è l’anima di Couture Hayez

Interview with Loriana Conte, who with Christine Pizzuto is the soul of Couture Hayez

Che cosa indica il nome del vostro marchio, che è così particolare? Il nome Couture Hayez nasce da una fortunata combinazione: quando trovammo lo spazio perfetto per aprire il nostro atelier a Milano ci rendemmo conto che la via era dedicata a Francesco Hayez, il pittore romantico per eccellenza, l’autore del celebre “Bacio”, un quadro molto conosciuto dal pubblico, spesso scelto come emblema di prodotti ed eventi pensati per gli innamorati. Sembrò proprio un segno del destino.

What does the name of your brand mean, why is it so special? The name Couture Hayez comes from a lucky combination: when we found the perfect space to open our atelier in Milan we realised that the street was dedicated to Francesco Hayez, the romantic painter par excellence, the author of the famous “Kiss”, a very famous painting that is often chosen as an emblem for products and events created for lovers. It seemed to be a sign of destiny.

Un tocco di leggerezza A l i g h t to u c h

Christine Pizzuto and Loriana Conte

Quando nasce Couture Hayez? Christine Pizzuto ed io abbiamo iniziato l’attività sedici anni fa: io avevo aperto il mio primo laboratorio a vent’anni e poi a 26 mi ero trasferita dal Veneto a Milano, dove ho conosciuto Christine. Abbiamo iniziato subito a creare abiti che avevano come segno distintivo la leggerezza: forse non a caso la nostra prima cliente è stata un’etoile della Scala. Il nostro è un atelier, poiché non amiamo definirlo brand, che “studia-progetta-fà ricerca”. E proprio per questo i nostri abiti si possono acquistare esclusivamente nel nostro Atelier di Milano, non si trovano in punti vendita plurimarca. Riceviamo esclusivamente su appuntamento e seguiamo la sposa dalla prima prova fino alla consegna del’abito, studiando ad hoc anche tutti gli accessori necessari. Perché ogni modello è armonizzato con l’atmosfera delle nozze ed è frutto di un vero made in Italy: Christine e io disegniamo le collezioni nel nostro laboratorio, seguendo anche tutte le fasi della lavorazione, rigorsamente artigianale.

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When was Couture Hayez born? Christine Pizzuto and I started the activity sixteen years ago: I opened my first workshop at the age of twenty and then, at 26, I left Veneto and moved to Milan where I met Christine. We immediately started creating clothes for which the hallmark was lightness: perhaps it was not by chance that an “etoile” of La Scala was our first client. Ours is an atelier, because we do not like to define it as a brand, that “studies-designs-makes researches”. Therefore, you can buy our clothes only in our Atelier in Milan and they are not available at multi-brand stores. We only receive upon appointment and we assist the bride from the first fitting until the delivery of the dress and we also study ad hoc all the necessary accessories. Because each model blends into the wedding ambience and is the result of a true made in Italy production: Christine and I design the collections in our workshop and we follow all the phases of the workmanship, strictly artisanal.


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Una mostra in occasione di SposaItalia per celebrare i cinquant’anni della maison Carlo Pignatelli

An exhibition during SposaItalia to celebrate the fiftieth anniversary of the Carlo Pignatelli fashion house

Ha festeggiato mezzo secolo di attività in questo 2018 e ha voluto ripercorrere questi cinquant’anni con una mostra fotografica. Carlo Pignatelli, da quando nel 1968 ha iniziato la sua impresa, per crescere in notorietà nel tempo e diventare lo stilista preferito da tanti personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, è sinonimo di eleganza maschile. Ma il “maestro della cerimonia” non poteva limitarsi a vestire soltanto l’uomo in occasione del matrimonio e così dalla metà degli anni Novanta ha completato le sue collezioni con l’abbigliamento per la sposa. La

He celebrated half a century of business in this 2018 and decided to retrace these fifty years with a photographic exhibition. Since 1968, Carlo Pignatelli has been growing in fame over time and is now a favourite designer for many celebrities from the world of entertainment and sport for whom he is synonymous with masculine elegance. But the “master of the ceremony” could not just dress men on their wedding day and he completed his collections with bridalwear in the mid-nineties. The inauguration of the exhibition “History of a dream” was attended by so many celebrities who are also friends of the designer at Fieramilanocity during SposaItalia on 6 April. “This exhibition, besides celebrating the work of these first fifty years, is the incarnation of my thoughts”, said Carlo Pignatelli. “While evoking all the successes that have been achieved, it is not just a retrospective or an evolutionary narration, it traces my future vision for the brand. For this reason, we have involved a wider audience and opened the doors of our archives even on social networks to show special creations and offer anecdotes that have never been revealed. This is our way of thanking customers from all over the world who have been following us and supporting us for the past half century”. The protagonists of the exhibition are photographs, often by great photographers like Michel Comte, Bob Krieger, Aldo Fallai, Roxanne Lowit and Mauro Balletti, in colour or in an arty black and white, sometimes as blow-ups and that testify the collaboration with famous top models and document the evolution of a style that is always a symbol of elegance and quality. Some of the most iconic items of clothing by the fashion house are part of the exhibition and the gallery of images is completed with a video with a narration of these fifty years of history by journalists and fashion experts.

Storia di un sogno

H i s to r y o f a d r e a m mostra “Storia di un sogno” è stata inaugurata il 6 aprile a Fieramilanocity in occasione di SposaItalia e ha visto la presenza di tanti vip, che ormai sono anche amici del designer. “Questa mostra, oltre a celebrare il lavoro fatto in questi primi cinquant’anni, è l’incarnazione del mio pensiero”, ha raccontato Carlo Pignatelli. “Pur evocando tutti i successi raggiunti, non è solo una retrospettiva o un racconto evolutivo, ma traccia la mia visione futura per il brand. Per questo motivo abbiamo scelto di coinvolgere un pubblico più ampio possibile e di aprire le porte del nostro archivio anche sui social per mostrare creazioni speciali e aneddoti mai svelati. È un modo per ringraziare la clientela di tutto il mondo che ci segue e ci sostiene da ormai mezzo secolo”. Protagoniste dell’esposizione le fotografie, spesso realizzate da grandi fotografi quali Michel Comte, Bob Krieger, Aldo Fallai, Roxanne Lowit e Mauro Balletti, a colori o in un artistico bianco e nero, a volte in formato di gigantografie, che testimoniano la collaborazione con celebri top model e documentano l’evoluzione di uno stile sempre nel segno dell’eleganza e della qualità. Presenti anche alcuni degli abiti più iconici della maison e a completare la galleria di immagini un video con il racconto di questa storia cinquantennale affidato a giornalisti ed esperti di moda.

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like a Fairy tale

p h oto g r a p h e r i va n g e n a s i @ S t u d i o R e p o s s i

fa s h i o n e d i to r lu i g i g a b a l lo

Luisa Sposa dress, Sharra Pagano accessories.


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Antonio Riva dress, Casadei shoes, Giannico bag, Sharra Pagano accessories.


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Antonio D’Errico dress, Futuro Remoto rings and earrings, Sharra Pagano tiara. Opposite page, Mysecret Sposa dress, Sharra Pagano accessories.


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staff, e dove nulla è lasciato al caso. A partire dagli oggetti di arredo, un’esplosione di colore in mezzo a cotanto accecante bianco, fino alle innumerevoli prelibatezze per il palato, dolci e salate, che ogni giorno vengono preparate nel pieno rispetto della natura e del territorio, con prodotti preferibilmente a km zero, naturali e biologici. Tutto quello che serve per una colazione rigenerante. A base anche di ricette tipicamente pugliesi. Come quelle che vengono proposte agli sposi durante il pranzo, o la cena, di ricevimento, occasione in cui non può mai mancare l’intuito e la creatività della giovane proprietaria che, nella seguente breve intervista, racconta come Masseria Almadava celebra il fatidico giorno del sì. Marica, che cosa proponete alla futura coppia di sposi? Per un matrimonio in Masseria Almadava noi proponiamo un soggiorno “minimum stay” di 3 notti nei mesi di giugno e settembre, con un numero di massimo 60/80 invitati. Come avviene l’organizzazione del ricevimento? Il wedding dinner viene preparato da un nostro catering di fiducia che solitamente è Il Fagiano, molto rinomato in zona, e che si occupa della disposizione di tavoli, sedie e mise en place. Il tutto naturalmente viene precedentemente scelto dagli sposi e poi riferito a noi, così da sapere se preferiscono un’unica tavolata, dei tavoli tondi, rettangolari, con tovaglia o senza. All’inizio gli accogliamo con un welcome drink nella piazzetta comune della masseria, dove si affacciano alcune camere. Successivamente si può accedere al pergolato dove gli ospiti scoprono l’allestimento dei tavoli a bordo piscina. A fare da

cornice tanti ulivi illuminati da altrettante lucine, come a voler rievocare una vecchia festa di paese. Dopo la tipica cena pugliese l’attenzione degli ospiti viene richiamata da violini o arpe, o da altro tipo di musica scelta dalla coppia, proveniente dall’agrumeto, location suggestiva in cui avviene il taglio della torta. A questo punto inizia il divertimento, con tanta buona musica selezionata solitamente dagli sposi stessi, spostandosi nuovamente nella piazzetta centrale. E riguardo alle pietanze offerte dal catering? Vengono proposti prodotti tipicamente pugliesi solitamente? Sì, la cena viene organizzata in modo itinerante con buffet composti da prodotti tipici pugliesi, bancarelle ricche di panzerotti, orecchiette, mozzarelle calde e molte altre prelibatezze. Assolutamente da provare!

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morning assisted by her loyal staff, and where nothing is left to chance. Starting from the furnishing elements, an explosion of colour amid blinding white, as well as the countless, sweet and savoury, delicacies for the palate that are prepared every day in full respect of nature and of the territory, using locally sought, natural and organic, products. All that is needed for a rejuvenating breakfast. Based on typical Apulian recipes too. Like those that are offered to the newlyweds during a lunch, or dinner, reception, occasions that make avail of the intuition and creativity of the young owner who, in the following brief interview, tells us how Masseria Almadava celebrates the most-awaited wedding day. Marica what do you offer the future married couple? For a wedding in Masseria Almadava we offer a minimum stay of 3 nights in June and September, with a maximum number of 60/80 guests.

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How is the reception organised? The wedding dinner is prepared by one of our trusted catering services, usually it is Il Fagiano, very famous in the area, and they take care of the arrangement of tables, chairs and the table setting. The couple choose all this first and then communicate with us, so we know if they prefer a single table, round, or rectangular ones with or without a tablecloth. When the newlyweds arrive, we offer them a welcome drink in the common square of the masseria, where some rooms are located. Then guests can reach the pergola where they discover the poolside table arrangement. All this is framed by olive groves lit by many lights, as if to recall an old village festival. After the typical Apulian dinner, the guests hear violins or harps, or any other type of music chosen by the couple, coming from the citrus grove, an evocative location where the cake cutting takes place. And this is when the fun begins with good music usually selected by the spouses and returning to the central square. And what about the food offered by the catering? Are typically Apulian products offered? Yes, the dinner is organised in an itinerant way with buffets of typical Apulian products, stalls full of panzerotti, orecchiette, hot mozzarella cheese and many other delicacies that all worthy to be tried! Valentina Uzzo

Masseria Almadava, Polignano a Mare (Bari), Italy.


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Decorazioni d’autore D e s i g n e r d e co r a t i o n s Romanticismo, tradizione e un pizzico di follia: gli ingredienti che ogni giorno rendono speciale la “bottega d’artista” della flower designer Maria Luisa Rocchi

Romanticism, tradition, and a touch of madness: the ingredients that make the “artist’s workshop” of the flower designer Maria Luisa Rocchi special every day

Quando è nato il mondo floreale di Maria Luisa Rocchi e come è arrivata a costruire questa sua realtà personale? Mi piace pensare che sia nato quando da bambina raccoglievo cortecce e fiori nel giardino di casa. Poi, da grande, ho iniziato a intraprendere seriamente questa strada, questa mia grande passione, seguendo per cinque anni il corso dell’Istituto Decorazione Floreale per amatori di Sanremo. Periodo in cui mi sono dedicata anche alle composizioni in stile d’epoca partecipando a cinque seminari: nel 1995, nel 1997 e nel 1999 i primi tre, a San Gemini, e nel 1999 e nel 2001 gli altri due, a Roma. Ho frequentato e frequento tutt’ora, inoltre, i corsi di Paula Pryke a Londra e di Peter Hess a Basilea, due fioristi di fama internazionale. Come sono giunta alla mia “Maria Luisa Rocchi Flowers”? All’inizio naturalmente ho collaborato con diversi fioristi e allestitori, dove ho fatto la gavetta.

When was the floral world by Maria Luisa Rocchi born and how did you create your own personal business? I like to think that it was born when I used to collect bark and flowers in my garden. Then, when I grew up, I started to take this great passion of mine seriously and I attended the course for amateurs at the Floral Decorating Institute in Sanremo for five years. During this time, I also dedicated myself to period style compositions by participating in five seminars: in 1995, in 1997 and in 1999 the first three, in San Gemini, and in 1999 and in 2001 the other two, in Rome. I also attended and still attend the courses by two internationally renowned florists: Paula Pryke in London and Peter Hess in Basel. How did I get the idea for my “Maria Luisa Rocchi Flowers”? At the beginning of course, I collaborated with several florists and organisers, where I started from the bottom.

Ha recentemente inaugurato la sua prima boutique nel cuore dei Parioli, a Roma. Che cosa rappresenta per lei questa apertura, questo luogo? Ci siamo trasferiti in questo nuovo store il 1° marzo. Precedentemente avevamo un altro negozio situato esattamente di fronte a quello in cui ci troviamo ora. Che dire, per me rappresenta uno spazio di tendenza dove i fiori con i loro magnifici colori e profumi convivono con oggetti di design italiani e stranieri.

You recently opened your first boutique in the heart of the Parioli district, in Rome. What does this opening mean to you, this place? We moved to this new store on 1 March. First, we had another shop located exactly opposite to where we are now. What can I say, for me it is a trendy space where the flowers with their magnificent colours and perfumes coexist with Italian and foreign objects of design.

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No Mami Louise no party Il guizzo creativo è la materia prima con cui Mami Louise dà vita alle sue “design cake”, super richieste e gettonate per la loro unicità e originalità

The creative twist is the raw material with which Mami Louise gives life to her much soughtafter “design cakes”, so popular for their uniqueness and originality

Come e quando è nata Mami Louise? Mami Louise è nata nel 2013 da un’idea di Valentina Massa e dalla sua passione per il mondo del cake design e del “catering dolce”. Insieme, oggigiorno, siamo l’anima del mondo Mami Louise: io, Fabiana, in qualità di General Manager per la parte Comunicazione e Marketing e lei in qualità di Director per quanto riguarda tutti gli aspetti legati alla produzione e alla creatività.

How and when was Mami Louise born? Mami Louise was born in 2013 thanks to Valentina Massa and her passion for the world of cake design and “sweet catering”. Today, together, we are the soul of the Mami Louise world: I, Fabiana, as General Manager for the Communication and Marketing side and Valentina is the Director for everything that has to do with production and creativity.

Come nasce l’idea di chiamarvi così? Il nome è il connubio di due elementi fondamentali che rappresentano il nostro laboratorio. Mami ricorda le tipiche “signorotte” americane degli anni ’50 sempre affaccendate in cucina e pronte a sfornare dolci deliziosi, Louise è il nome del carlino della cake designer Valentina, che è raffigurato anche nel nostro logo. Torte nuziali, ma non solo.

Why did you choose this name? The name is the combination of two fundamental elements that represent our workshop. Mami reminds of the typical American ladies of the 50s, always busy in the kitchen and ready to bake delicious cakes, Louise is the name of the Valentina’s pug, the cake designer, which is also represented on our logo. Wedding cakes, and not just that.

Che cosa può offrire il vostro laboratorio professionale di cake design? Il nostro laboratorio offre l’unicità di un progetto disegnato e customizzato ad hoc per ogni cliente e per ogni tipologia di evento. Cerchiamo sempre di lavorare su commissioni differenti per rendere unica ogni nostra singola creazione.

What can your professional cake design workshop offer? Our workshop offers the uniqueness of a project designed and customised specifically for each client and each type of event. We always try to work on different orders, so all our individual creations are unique.

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SĂŹ LO VOGLIO Yes I do

Trucco perfetto e viso luminoso: soprattutto sotto il velo a cura di Pablo Ardizzone

Perfect makeup and a glowing face: above all under the veil

Elisabetta Polignano


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Spa: skin and body care are now genderless and, despite having different needs, both women and men rely on expert hands to maximise their personal care and beauty; even better if together, thus creating a beauty complicity and treatment intimacy. Of course, it is better if the environment is reserved, pleasant and professionally flawless... being surrounded by beauty lifts the spirit.

Spa: lo skin e il body care nascono ormai privi di genere e, pur avendo esigenze diverse, sia le donne che gli uomini si affidano a mani esperte per massimizzare la loro cura personale e la loro bellezza; meglio ancora se insieme, creando così una complicità di bellezza e una intimità di trattamento. Naturalmente è meglio se l’ambiente intorno è riservato, piacevole e professionalmente ineccepibile... circondarsi di bellezza innalza lo spirito.

Top, left, Shiseido Spa. All the other photos, Borgobrufa Spa Resort.

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Per sempre Forever

Acconciature in stile barocco per una sposa indimenticabile La meticolosa ricerca dell’acconciatura perfetta per il grande giorno è un processo lungo e laborioso. Ogni sposa ha una propria personalità e un proprio vissuto che la caratterizzano, per cui identificare l’acconciatura ideale è una sfida (che dà molte soddisfazioni). Ma alla base vi è un capello sano e lucente. È importante idratarlo e prendersene cura costantemente, in modo che faccia risaltare la vostra acconciatura. È per questo che consiglio sempre dei trattamenti benessere con impacchi e olii essenziali, un connubio perfetto tra la salute del capello e il vostro benessere e stato di relax. Il capello sano e luminoso rende ogni acconciatura ancora più bella, specialmente quando si parla di acconciature di stampo barocco, come quelle che vorrei proporre in questo numero.

a cura di Mattia Flora hair stylist Tecnico per Kadus Professional, ha lavorato due anni per lo showroom Versace a Milano. Attualmente insegna in seminari di aggiornamento, collabora nella realizzazione di servizi fotografici di moda, crea acconciature sposa per matrimoni in Italia e Svizzera.

Hair colourist for Kadus Professional, he worked at the Versace showroom in Milan for two years. He now teaches at refresher seminars, he collaborates in the creation of fashion photo shoots, he creates bridal hairstyles for weddings in Italy and in Switzerland.

Baroque-style hairstyles for an unforgettable bride The meticulous search for the perfect hairstyle for the wedding day is a long and laborious process. Each bride has her own personality and her own experience of life that make her who she is, so identifying the ideal hairstyle is a challenge (which gives a lot of satisfaction). But at the base there is a healthy and shiny hair. It is important to hydrate it and take care of it constantly, so that the hairstyle stands out. That’s why I always recommend wellness treatments with masks and essential oils, a perfect combination between the health of the hair and your well-being and a state of relaxation. Healthy and bright hair makes every hairstyle even more beautiful, especially baroque hairstyle, like the ones I would like to show in this issue.

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Giorgio Visconti

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Polello

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Il Paradiso Terrestre? È qui!

T h i s i s Pa r a d i s e o n E a rt h ! di Valeria Palieri

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A Mauritius, tra campi da golf, rilassanti spa e ristoranti gourmet, nelle strutture della catena Constance

In Mauritius, golf courses, relaxing spas, and gourmet restaurants, in the Constance chain facilities

Le lunghe spiagge di sabbia bianca finissima, lambite da distese d’acqua cristallina e punteggiate da rigogliose palme, il profumo intenso delle bougainville in fiore, della vaniglia e delle fitte piantagioni di canna da zucchero, un orizzonte infinito, acceso di giorno dalle calde sfumature del sole, illuminato di notte dalle costellazioni dell’emisfero australe. Basterebbe quest’idilliaca cartolina ad attrarre ogni anno - e in qualsiasi stagione - migliaia di viaggiatori e honeymooners in cerca di un angolo appartato di paradiso, dove festeggiare un avvenimento importante, uno di quelli difficilmente catalogabili semplicemente come “vacanza”. Ma quando si sceglie l’isola di Mauritius come destinazione per un viaggio, l’attenzione non è solo catturata dalle bellezze naturali, seppur sorprendenti, del più tipico eden radicato nell’immaginario collettivo. Sono le avventurose escursioni alla scoperta di un entroterra ricco di fascino, le passeggiate tra le piccole boutique artigianali e i mercatini locali intrisi di cultura e tradizione, le esclusive strutture ricettive che hanno ridefinito il concetto di lusso e ospitalità a fare la differenza e a trasformare una vacanza in un’esperienza che chiunque dovrebbe potersi concedere almeno una volta nella vita. A maggior ragione quest’anno, quando tutta l’isola offre il meglio di sé in occasione del suo 50° anniversario dell’indipendenza dalla Gran Bretagna, ottenuta il 12 marzo del 1968. Un importante traguardo storico che ha vestito a festa ogni spiaggia, ogni giardino, ogni luogo divenuto simbolo di rinascita e libertà. E non è un caso che anche la guida di viaggi più famosa al mondo, la celebre Lonely Planet, abbia inserito quest’angolo di lussureggiante felicità tra le destinazioni “Best in Travel 2018”. Un “Anniversario d’Oro” da celebrare visitando le ex dimore coloniali, i domaine, che punteggiano l’entroterra, oppure ripercorrendone la storia partendo dalla cittadina di Mahébourg, sulla costa sud-orientale, con i suoi musei, quello di Storia Nazionale e quello Navale con il relitto della famosa nave Saint Géran, legato alla romantica storia di Paul e Virginie, per poi far rotta, magari, sulla caleidoscopica capitale Port Louis con il suo elegante circuito ippico che accoglie il Mauritius Turf Club, il più antico club di equitazione dell’emisfero australe e il secondo più antico al mondo.

The long beaches of fine white sand, lapped by expanses of crystalline water and dotted by lush palms, the intense scent of blooming bougainvillea, vanilla and dense sugar cane plantations, an infinite horizon, lit by warm shades of the sun during the day, illuminated by the constellations of the southern hemisphere at night. This idyllic postcard would be enough to attract thousands of travellers and honeymooners, every year and during any season, who are looking for a secluded corner of paradise to celebrate an important event, one of those that cannot be called just a “vacation”. By choosing the island of Mauritius as a travel destination, the attention is not only captured by the natural, albeit surprising beauties of a typical Eden rooted in collective imagination. What makes the difference are the adventurous excursions to discover a fascinating inland, walks through small shops selling handmade objects and local markets full of culture and tradition, exclusive accommodation structures that have redefined the concept of luxury and hospitality transforming a holiday into an experience that we all should be able to afford ourselves at least once in a lifetime. More so this year, when the whole island is offering its best for the 50th anniversary of independence from Great Britain, obtained on 12 March 1968. An important historical milestone for which every beach, every garden, every place has been decorated becoming a symbol of rebirth and freedom. And it is no coincidence that even the most famous travel guide in the world, the popular Lonely Planet, has included this corner of lush happiness among the “Best in Travel 2018” destinations. A “Golden Anniversary” to celebrate visiting the former colonial dwellings, the domaine, that dot the inland, or retracing its history starting from the town of Mahébourg, on the south-east coast, with its museums, the Museum of National History and the Naval one with the famous shipwreck of the Saint Géran, linked to the romantic history of Paul and Virginie, and then maybe sailing to Port Louis, the kaleidoscopic capital, with its elegant horse racing circuit that houses the Mauritius Turf Club, the oldest riding club in the southern hemisphere and the second oldest one in the world.

Constance Prince Maurice, Mauritius.

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L’isola dei sogni The dream island

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Colonna Pevero Hotel, Sardinia, Italy.

È una località che ha fatto innamorare l’Aga Khan negli anni Sessanta e che da allora è diventata meta privilegiata del jet set internazionale. Le spiagge candide come borotalco, il mare cristallino che nulla ha da invidiare Sulla Costa Smeralda il cinque stelle Colonna a Caraibi o Maldive, le formazioni Pevero Hotel offre un servizio tailor-made granitiche rosate che rendono il paesaggio ancor Costa Smeralda and the five-star Colonna più suggestivo: Pevero Hotel for a tailormade service ecco gli ingredienti di una vacanza sulla mitica Costa Smeralda. Cornice ideale per un viaggio di nozze: perché, quando, se non in luna di miele, ci si può regalare un sogno? Sull’incantevole golfo di Pevero, nel nord della Sardegna, raggiungibile da Olbia, sorge il

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This is a place Aga Khan fell in love with in the Sixties and it has become, since then, a privileged destination for the international jet set. The beaches, white like talcum powder, the crystalline sea that has nothing to envy to the Caribbean or the Maldives, the pink granite formations that make the landscape even more evocative: these are the ingredients of a holiday on the extraordinary Costa Smeralda. Ideal setting for a honeymoon because: when, if not on honeymoon, can we live a dream? Colonna Pevero Hotel located on the enchanting Gulf of Pevero, in the north of Sardinia, reachable from Olbia, is a five-star resort equipped with an 18hole golf course. A newly built structure, with a hundred rooms in modern and traditional style, all with panoramic views, complete with wellness centre, fitness area and health course in the private park. In addition, three restaurants, including two à-la-carte


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Un sogno di mezza estate sulle rive del lago di Como

A midsummer dream on the shores of Lake Como

Affacciata su uno dei più romantici laghi del mondo, il lago di Como, Villa d’Este è la magnifica scenografia per le nozze di Gemma e Alberto in una calda serata di fine estate. Per la cerimonia religiosa la chiesa si veste con un tocco di azzurro carta da zucchero, il colore scelto dalla sposa, in armonia con le tinte del luogo di culto. Ad attendere dopo il rito nuziale la coppia

Overlooking one of the most romantic lakes in the world, Lake Como, Villa d’Este is the magnificent setting for Gemma and Alberto’s wedding on a warm late summer evening. The church, where the religious ceremony took place, was decorated with a touch of baby blue, the colour chosen by the bride, in harmony with the colours of the place of worship. After the ceremony, the newlyweds and guests reached the spectacular gardens of the villa, where the cocktail was served, all arranged with islands of sofas and cushions in blue, the key colour of the event, with some touches of aristocracy and discreet elegance, in harmony with the ambience. The same refined atmosphere is in the setting of the long imperial table, with the underplates duetting with the golden boules holding the flowers, while the baby blue

Back to elegance a cura di Enzo Miccio

e gli invitati gli scenografici giardini della villa, dove è stato servito il cocktail allestendo per gli ospiti isole di divani e cuscini di colore azzurro, la tonalità protagonista dell’evento, con un golden touch in grado di donare un effetto di eleganza aristocratica e discreta, in tono con l’ambiente. La stessa raffinata atmosfera si respira nell’allestimento del lungo tavolo

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Un nuovo logo per festeggiare i trent’anni di attività di Luisa Sposa

A new logo to celebrate Luisa Sposa’s thirty years of business

Un anno importante il 2018 per Luisa Sposa: ricorrono, infatti, i trent’anni dall’inizio di un’attività che ha portato il brand a essere uno dei più apprezzati della moda nuziale, in Italia e all’estero. Era, infatti, il 6 settembre 1988 quando Luisa Lotti e Vito Iacovelli fondarono a Putignano la propria azienda, dopo aver lavorato per anni nel settore. Ma a questo traguardo professionale si aggiunge un dolcissimo anniversario privato: il quarantesimo di matrimonio dei titolari. Per il doppio festeggiamento la coppia ha deciso di cambiare il logo della maison. Già in occasione di

An important year for Luisa Sposa: in fact, this 2018 marks thirty years since the beginning of this company, a brand that is now one of the most appreciated of bridal fashion, in Italy and abroad. It was 6 September 1988 when Luisa Lotti and Vito Iacovelli established their company in Putignano, after working in the sector for many years. But there is also a sweet private anniversary: the fortieth anniversary of the owners. For the double celebration the couple have decided to change the logo of the company. The new graphics have been revealed at the always crowded Apulian stand during the SposaItalia event. More modern, dynamic, in line with the times and suitable for this Third Millennium, one full of satisfaction for the Putignano-based brand so far. Gianni, the eldest, who oversees the commercial side of the company, confirms this while the younger son, Francesco, takes care of the administration and perhaps Rossella, who is currently studying the history of art and entertainment, will join the family in the creative department. Gianni says: “Mom is the creative mind, while dad is the administrative mind. Each has always had their role and never overlap one another or invade each other’s space. They have always been an example for us children professionally and from a human point of view, a true example of life. I remember when I was a child I used to play with pieces of fabric, my mother’s realm and she has always created wedding dresses, and then when I grew up I started accompanying my father when he visited clients. He used to tell me to be silent and listen and the teaching that impressed me the most and that I still remember today is to be patient and always respect others and behave with great manners”. A lovely family that get on so well, workwise too. And this gives great results: in fact, the workshop and main

Doppio anniversario

Double anniversary SposaItalia la nuova grafica si faceva notare nello stand sempre affollatissimo dell’azienda pugliese. Più moderno, dinamico, in linea con i tempi e adatto a questo Terzo Millennio, che il marchio pugliese sta vivendo con grandi soddisfazioni. Come ci conferma Gianni, il figlio maggiore che si occupa del lato commerciale dell’azienda, mentre il minore Francesco segue l’amministrazione e Rossella, che attualmente studia storia dell’arte e dello spettacolo, forse si unirà alla famiglia nel reparto creativo. Racconta Gianni: “Mamma è la mente creativa, mentre papà è la mente amministrativa. Ognuno ha il suo ruolo da sempre e non si sovrappongono mai, non invadono l’uno lo spazio dell’altra. Per noi figli sono sempre stati un esempio dal punto di vista lavorativo e umano, un vero esempio di vita. Mi ricordo quando da bambino giocavo tra le pezze di tessuto, regno della mamma che da sempre ha creato abiti da sposa, e poi quando da grande ho incominciato ad accompagnare il papà dai clienti. Mi diceva di tacere e di ascoltare e l’insegnamento che più mi è rimasto impresso e che ancora adesso metto in pratica è quello di avere pazienza. E di avere

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Passerella da fiaba A fa i r y - ta l e c a t wa l k

Nella magia dell’isola di Capri la sfilata della linea The fashion show by Antonio D’Errico in the sposa della maison Antonio D’Errico magic of the island of Capri Protagonista anche quest’anno dell’evento “Eccellenze a Capri”, che dal 2008 promuove le migliori realtà della Campania in Italia e in tutto il mondo, la maison Antonio D’Errico ha fatto sfilare la sua

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Once again, the protagonist of this year’s event “Excellence in Capri”, that has, since 2008, been promoting the best businesses of Campania in Italy and worldwide, the fashion house Antonio


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D’Errico presented his wedding collection in the magical setting of hotel Quisisana, one of the most exclusive locations on the island of love. International stars have been awarded in this 2018 edition, from Ornella Muti to Giancarlo Giannini, and Anna Galiena, with a tribute to the great cinema, as well as to sport, thanks to the performance offered by Claudio Chiappucci, a former cycling champion. Particularly appreciated, the poolside runway with the Neapolitan company’s wedding models with their precious lace, woven with tulle, the soft lines of silk cady that underline the figure, ethereal and impalpable fabrics, the sumptuousness of veils and trains, a perfect interpretation of the authentic made in Italy.

collezione sposa nella magica cornice dell’hotel Quisisana, una delle location più esclusive dell’isola dell’amore. In questa edizione 2018 sono state premiate star di livello internazionale, da Ornella Muti a Giancarlo Giannini, ad Anna Galiena, con un omaggio al grande cinema, oltre che allo sport, grazie all’esibizione di Claudio Chiappucci, ex campione di ciclismo. Particolarmente applaudita la passerella a bordo piscina dei modelli nuziali dell’azienda napoletana, con i loro pizzi pregiati, intrecciati con tulle, le linee morbide della seta e del cady che esaltano la figura, i tessuti eterei e impalpabili, la sontuosità di veli e strascichi, in una perfetta interpretazione dell’autentico made in Italy.

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HAUTE COUTURE

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Guo Pei

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CHANEL Un frusciare di piume per la sfilata della maison: che rappresentino soltanto un particolare dell’abito o che lo avvolgano come una cappa. Ma anche tanto tulle abbinato a tessuti importanti quali il mikado di seta o a brillanti applicazioni.

A rustle of feathers for this fashion house’s show, just a detail on the dress or that wrap it like a cape. And then lot of tulle combined with important fabrics like Mikado or with brilliant applications.

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HAUTE COUTURE Come antichi merletti i ricami nella collezione della maison, che presenta anche una sofisticata cappa rivestita di piume ed elementi floreali. E fanno la loro apparizione gli anni Cinquanta protagonisti di questa stagione.

Like ancient lace embroideries in the collection by the fashion house that introduces also a sophisticated hood covered with feathers and floral elements. And the Fifties, protagonists of this season, make their appearance. 162


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HOBEIKA

Due stili contrapposti per due donne molto diverse, che il giorno del sì non vogliono rinunciare alla propria individualità: il classico modello principesco sogno di tante ragazze e l’austera tunica perfetta per ogni tipo di figura.

Two opposing styles for two very different women, who do not want to give up on their individuality on the day say “I do”: the classic princely model, the dream of many girls and the austere tunic that is perfect for every type of figure. 172


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Se l’uscita finale è decisamente sfarzosa, sono altrettanto interessanti anche le altre creazioni del duo, soprattutto per la ricerca sui materiali estremamente originali, che propongono diverse variazioni sul tema floreale.

If final model on the catwalk is decidedly showy, the other creations by this fashion duo are equally interesting, especially for the research on extremely original materials, that propose different variations on the floral theme. 186


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L’ampiezza delle gonne con crinolina e l’elaborata struttura dei corpini caratterizzano la collezione con fogge che trasformano qualsiasi donna in una principessa da fiaba, grazie anche allo scintillio dei dettagli preziosi.

The width of the skirts with crinoline and the elaborate structure of the bodices characterise the collection with shapes that make any woman become a fairytale princess, thanks also to the sparkling precious details. 190


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Un ridottissimo completino sottoveste che lascia intravedere preziosi pizzi all’orlo degli shorts si nasconde sotto una vaporosa cappa trasparente dai toni polverosi: ecco la mise nuziale disegnata da Pierpaolo Piccioli per la maison.

A very short petticoat set that leaves a glimpse of the precious lace on the shorts’ hem is hidden under a fluffy transparent cape in powdery hues: this is the wedding ensemble designed by Pierpaolo Piccioli for the maison. 198


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A D A M Z O H A R


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