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26-GIU-2019 Estratto da pag. 50 6566
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 23 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 5 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 4 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 7 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 4 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 5 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 4 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 2 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 2 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 2 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 5 3043
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28-GIU-2019 Estratto da pag. 30 6566
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28-GIU-2019 Estratto da pag. 30 6566
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 6 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 10 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 6 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 8 3043
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26-GIU-2019 Estratto da pag. 30 6566
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 12 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 13 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 4 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 5 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 3 3043
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30-GIU-2019 Estratto da pag. 16 3043
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Domenica 30 ....Giugno 2019
La Voce
VENETO
Redazione: piazza Garibaldi, 17 - Rovigo Tel. 0425.200.282 Fax 0425.422584 e-mail: cronaca.ro@lavoce-nuova.it
EMERGENZE Rinnovata per altri tre anni la convenzione con la Regione
Aumentati i fondi al Soccorso Alpino
Elicottero Funzione fondamentale in montagna
VENEZIA - La Regione Veneto ha rinnovato per un altro triennio (2019-2021) la convenzione con il soccorso alpino e speleologico Veneto del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, stanziando un finanziamento di 700mila euro per l'anno in corso. “Questa organizzazione - dichiara l’assessore Sanità Manuela Lanzarin - è una delle punte di diamante del grande mondo del volontariato veneto e opera con dedizione, grande professionalità e coraggio nell’ambito del sistema Suem 118. Agli uomini e alle donne del Soccorso Alpino tanta gente deve letteralmente la vita, mentre alcuni di loro la vita l’hanno
donata per aiutare gli altri. Siamo loro grati e abbiamo anche deciso di aumentare di 50 mila euro il nostro contributo, portandolo a 700mila euro rispetto ai 650mila dell'anno precedente”. Il soccorso alpino, sottolinea la Regione Veneto, è un ingranaggio significativo del sistema veneto dell’emergenza-urgenza ed è protagonista di tanti difficili interventi di soccorso, recupero e trasporto sanitario in ambiente montano, ipogeo e in ogni altro ambiente ostile e impervio del territorio regionale. Il finanziamento della Regione Veneto è dedicato all’attività di soccorso e per le attività
organizzative collegate, tecniche e logistiche; alla formazione; all’attività amministrativa, organizzativa e tecnica e per l’attività del personale dipendente; all’ammodernamento tecnologico e manutenzione delle dotazioni strumentali; alle attività di prevenzione degli incidenti e degli infortuni. L’aumento a 700mila euro del contributo è legato, conclude la Regione, all’aumento delle spese sostenute dal soccorso alpino nell’anno precedente, soprattutto quelle assicurative e per quelle assolutamente necessarie per l’efficienza della struttura. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LEGA Incerta la situazione sul nome del commissario italiano, che sarà espresso dal Carroccio
Zaia in Ue? Salvini ci pensa ancora Il governatore finora ha sempre rifiutato, anche Giorgetti si chiama fuori: “Non sono adatto” VENEZIA - “Io non sono interessato a fare il commissario europeo, probabilmente non sono nemmeno adatto a farlo, ma ringrazio tutti gli attestati di stima...”. Considerato da tempo in pole per l’incarico di commissario a Bruxelles per conto del governo italiano, Giancarlo Giorgetti si tira fuori dalla mischia durante la trasmissione “L’intervista” a Skytg24. Il numero due della Lega aggiunge che il “governo si sta attrezzando per altri soluzioni che non prevedono il sottoscritto”, ma non dà alcuna indicazione sull’identikit del possibile candidato. Fino ad ora Matteo Salvini ha sempre rivendicato per sé la scelta del nome da portare alla Commissione Ue, lasciando intendere che sarà un “graduato” della Lega, ovvero un ministro o Giorgetti appunto, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. La linea non sarebbe cambiata, anche se s’è chi non esclude una candidatura esterna, ma gradita al Capitano. “Al 70% il futuro commissario dovrebbe essere della Lega”, dice a mezza bocca un big del Carroccio. Allo stato, tra i ministri leghisti, favorito sarebbe Gianmarco Centinaio, attuale responsabile dell’Agricoltura, ma c’è chi scommette che Salvini stia tentando di giocarsi anche la carta di Luca Zaia. Una pista non nuova, che il governatore del Veneto ha finora però sempre escluso, avendo sempre dichiarato la sua volontà di continuare l’impegno a livello regionale.
In breve Padova
In ascensore 27 ore n PADOVA - Una 50enne è rimasta bloccata per circa 27 ore in un ascensore a Padova, prima di essere salvata dai vigili del fuoco. La donna era entrata nell’ascensore (che collega l’abitazione alla cantina) alle 9.30 di venerdì, e l’impianto (di vecchio tipo e quindi senza pulsante di emergenza) si era bloccato. La donna, che non aveva con sé il cellulare, ha provato vanamente a chiamare aiuto. A dare l’allarme è stata ieri mattina la figlia, visto che la madre non rispondeva al telefonino. Carroccio di governo Il vicepremier Matteo Salvini e il presidente del Veneto, Luca Zaia
Auto contro trattore, famiglia distrutta RAVENNA - Una famiglia trevigiana distrutta in un grave incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio alle porte di Ravenna. Poco dopo le 15, secondo quanto ricostruito finora, una Fiat Punto si è scontrata frontalmente con un trattore a Glorie di Mezzano e le tre persone che viaggiano sull’auto sono morte sul colpo. Le vittime sono un pa-
dre 74enne e due figli, una ragazza di 34 e un ragazzo di 32 anni, tutti nati a Motta di Livenza (Treviso) ma residenti nel Ravennate e nel Forlivese. Sul posto, oltre alle ambulanze, sono intervenuti i vigili del fuoco di Ravenna che hanno dovuto utilizzare una gru per sollevare il mezzo pesante. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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PADOVA Ventura scelta come “Persona Lgbt dell’anno”: “Grande orgoglio”
Il Pride Village premia “super” Simo PADOVA - Per festeggiare i 50 anni della rivolta di Stonewall a New York, che nella notte del 28 giugno diede il via al movimento di liberazione gay moderno in tutto il mondo, il Padova Pride Village, venerdì ha consegnato a Simona Ventura il premio “Persona Lgbt dell’anno”. Nato in occasione del decimo anniversario della manifestazione patavina, il premio - si legge in una nota - vuole essere un riconoscimento per chi si è contraddistinto negli ultimi anni per la difesa dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e trans. Ventura non si è mai tirata indietro -scrivono gli organizzatori - dall’appoggiare le istanze Lbgt, come matrimonio egualitario e le adozioni. “Ho sempre sostenuto che non c’è alcun tipo
di differenziazione - ha dichiarato Simona Ventura -. Le persone per bene sono persone per bene, non esistono differenze sessuali, non esistono le differenze sociali. Questo premio mi riempie di orgoglio, si deve continuare così. Molti anni fa potevate essere una minoranza ma adesso siete una realtà fortissima che merita pari opportunità, pari diritti come tutte le altre persone di questo paese. Non dovete abbassare la testa, mai! L’orientamento sessuale non mi interessa, questa è la vera democrazia. Anche la costituzione lo dice chiaramente. Mi interessa sapere se queste persone sono persone per bene o no, se fanno una vita serena o no, se fanno del bene o no. Il resto fate un po’ quello che cavolo vi pare!”. Showgirl Simona Ventura premiata
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A Venezia
Spider-Man show n VENEZIA - Per omaggiare la città di Venezia, protagonista di numerose scene di “Spider-Man: Far From Home”, a piazza San Marco avrà luogo uno spettacolare evento in occasione dell’uscita del film nelle sale italiane. Il 3 luglio, alle ore 22, la notte veneziana sarà illuminata da uno spettacolo eccezionale che lascerà stupiti e incantati gli spettatori. Inoltre il 4 luglio, solo per il pubblico della città di Venezia, l’esclusiva possibilità di vedere il film in anteprima nei cinema cittadini. Il film vanta vanta un cast d’eccezione con protagonisti Tom Holland, che torna ad interpretare Peter Parker/Spider-Man e Jake Gyllenhaal, al suo esordio in un cinecomic nel ruolo di Mysterio.
Striscione a Verona
“Free Carola” n VERONA - “Disobbedienza alle leggi ingiuste #freeCarola”. Questo il testo scritto su uno striscione appeso ieri mattina a Verona sul portone di un palazzo del centro storico. Una attestazione di solidarietà verso Carola Rackete, la capitana della Sea Watch, arrestata la notte scorsa dalla Guardia di Finanza per aver violato il divieto di ingresso al porto di Lampedusa. Venerdì sera proprio a Verona un centinaio di persone aveva manifestato solidarietà alla nave Sea Watch 3 ancora ormeggiata al largo di Lampedusa, con un sit-in sul ponte Pietra, vicino al Teatro Romano.
8 È Domenica
IL GIORNALE DI VICENZA
Domenica 30 Giugno 2019
APIENIGIRI
Versola guidaautonoma I robot «vedono» nella nebbia
PRIME ISCRIZIONI AUTOVETTURE GREEN (IBRIDE ED ELETTRICHE) GEN-MAG 2019 (DATI PROVVISORI)
PROVINCIA
AUTOVETTURE ELETTRICHE Gen-Mag 2019
AUTOVETTURE IBRIDE (Benzina e Diesel) Gen-Mag 2019
TOTALE AUTOVETTURE GREEN (Elettrico e Ibrido) Gen-Mag 2019
BRESCIA VICENZA VERONA LOMBARDIA VENETO TOTALE ITALIA
95 66 90 688 311 3.335
1.035 998 869 10.949 4.568 39.025
1.130 1.064 959 11.637 4.879 42.360
STOPSOVVENZIONI
VAR % AUTOVETTURE GREEN (Elettrico e Ibrido) Gen-Mag 2019/ Gen-Mag 2018
INCIDENZA AUTOVETTURE GREEN SU TOTALE (considerando tutte le alimentazioni)
33,1% 29,0% 61,2% 37,8% 38,6% 38,9%
6,3% 7,7% 6,5% 7,3% 6,8% 4,8%
Fonte: elaborazione del Centro Studi di Autoscout24 su base dati ACI - Automobile Club d’Italia
INDAGINESUDATIACI
Autoelettricheeibride È l’anno zero per il green In Italia vendite in crescita, ma la quota è ancora marginale ¬ Nonostante le auto green rappresenti-
no ancora una quota marginale, soprattutto le elettriche, i numeri mostrano un settore in costante crescita, in cui il fattore sostenibilità inizia ad essere un driver importante nelle scelte degli italiani. LOMBARDIA AL TOP. Secondo l’elaborazio-
ne del Centro Studi di AutoScout24 su base dati Aci - Automobile Club d’Italia, al primo posto per parco circolante di auto ibride ed elettriche c’è la Lombardia, con 73.742 vetture, un dato in crescita del 36,8% rispetto al 2017. Nel dettaglio le vetture elettriche in circolazione sono aumentate del 31,8% (2.033 auto) e le ibride del 36,9% (71.709). VENETO QUARTO. Nel vicino Veneto, inve-
ce, il parco circolante di ibride ed elettriche è pari a 28.823 vetture (4° posto in Italia per numerosità), un dato in crescita del +43,2% rispetto al 2017 ( +54,6%, pari a 943 vetture, per le elettriche, +42,8%, pari a 27.880, per le ibride). Un trend positivo che prosegue anche nei primi cinque mesi del 2019, con valori in linea con la media nazionale (+38,9%): i dati provvisori dell’Aci indicano in Lombardia 11.637 nuove immatricolazioni di vetture ibride ed elettriche (crescita del 37,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Nel dettaglio, le vendite di elettriche segnano un +130,1% (668 auto) e le ibride un +34,4% (10.949). In Veneto si parla invece di 4.879 nuove immatricolazioni, in crescita del +38,6% rispetto a un anno fa. Entrando nel meri-
I robot imparano a vedere attraverso la nebbia grazie a una tecnica messa a punto al Mit dall’italiano Luca Carlone. Una delle possibili applicazioni potrebbe riguardare le automobili a guida autonoma, oppure i robot assistenti nelle case e nelle fabbriche.
to, le elettriche segnano un +177,7% (311 auto) e quelle ibride un+34% (4.568). DESIDERIEFUTURO. Ma sono numeri desti-
nati a crescere: secondo una recente ricerca internazionale di AutoScout24, nei prossimi anni gli italiani si orienteranno prevalentemente sui motori ibridi (per il 56%) ed elettrici (per il 45%), anche se per il momento restano ancora tante le barriere da superare, come i costi troppo alti
Immatricolazioni,altop Milano,VareseeBrescia inLombardia;inVeneto Padova,VicenzaeVerona
In Cina il mercato azero emissioni inveceè incrisi Dopo cinque anni di incentivi governativi, che secondo gli analisti hanno «drogato» le vendite, il mercato dei veicoli elettrici ed elettrificati in Cina ha improvvisamente perso vigore. Va detto che, come per altri indicatori sullo sviluppo di quella grande economia, il segnale del calo non è dato dal segno meno ma soltanto dal passaggio a incrementi a una cifra rispetto alle precedenti due. Da un totale di 97mila unità, fra BEV e PHEV, vendute ad aprile (+18% rispetto allo stesso mese del 2018, in maggio - riporta Automotive News China - si è passati in maggio a 104mila unità, che rispetto all’anno precedente rappresentano però un incremento di appena l’1,8%. Un trend che si è, dunque, chiaramente invertito, se è vero che negli ultimi tre anni la crescita delle immatricolazioni di BEV e PHEV era stata in media del 50% dopo il boom del settore, che aveva oltrepassato il +300% nei primi anni di applicazione degli incentivi, cioè il 2014 e il 2015.
(per il 60%), la scarsa autonomia e la mancanza di stazioni di rifornimento (56%). PROVINCE «GREEN». Qual è la fotografia a
livello provinciale? Sempre nei primi cinque mesi del 2019, il maggior numero di prime immatricolazioni in Lombardia si è registrato nella provincia di Milano con 4.623 vetture green, seguita da Varese (1.298) e Brescia (1.130). In Veneto gradino più alto del podio per Padova con 1.066 vetture green, seguita da Vicenza (1.064) e Verona (959). «Nonostante i numeri siano ancora limitati, la crescita dell’elettrico è un sintomo dell’importante cambiamento culturale che sta trasformando tutta l’industry automotive e modificando il concetto più ampio di mobilità», afferma Tommaso Menegazzo, responsabile del Centro Studi di AutoScout24. «Siamo ancora lontani dai Paesi virtuosi come la Norvegia, ma la maggiore sensibilità degli italiani sui temi della sostenibilità, i crescenti investimenti della case automobilistiche e i programmi di incentivi all’acquisto di veicoli sempre meno inquinanti da parte dello Stato stanno andando nella direzione giusta per colmare questo gap. Probabilmente non sarà un processo veloce perché i costi per l’acquisto sono ancora elevati e le infrastrutture, come le stazioni di ricarica, non sono adeguate per soddisfare le attuali esigenze di mobilità degli italiani».
SIMULATORE
TeslaModel3 Una«console» suquattro ruote
¬ Tesla rivoluziona l’approccio al mon-
do dell’automobilismo virtuale trasformando la sua Model 3 in un maxi simulatore per videogames. Fino a oggi molte case produttrici di componenti per videogiochi avevano cercato di realizzare volanti, comandi e sedili i più fedeli possibili a quelli originali montati sulle macchine vere, così da rendere più reale possibile l’esperienza di guida garantita dalla console di turno. Ora la Casa di Palo Alto inverte questa prospettiva e diventa il primo costruttore automobilistico a proporre una vettura da usare per giocare. Grazie al software Tesla Arcade, infatti, si può utilizzare il maxi schermo della plancia della berlina elettrica californiana per guidare una Model 3 nella realtà virtuale di «Beach Buggy Racing 2», un gioco della Vector Unit disponibile gratuitamente su Apple Store e Google Play e che può quindi essere utilizzato anche con un gran numero di tablet. Mentre si è seduti al volante della vettura, naturalmente ferma, lo sterzo può essere usato come controller della macchinina del gioco (nel contempo però continua a muovere le ruote del veicolo) e il pedale del freno permette di farla rallentare; quello dell’acceleratore, invece, viene disabilitato, per evitare rischi di qualsiasi genere e viene raccomandato di non toccare la leva del cambio. A disposizione del pilota ci sono 22 piste differenti dove è possibile effettuare sbandate controllate tra piramidi egiziane, villaggi messicani, castelli, paesaggi futuristici. Oltre al titolo di guida, ci sono altri giochi. Sulle vetture commercializzate su vari mercati, è già possibile infatti sfidare il passeggero anteriore sullo schermo in plancia con numerosi «arcade» famosi della Atari, come Missile Command, Centipede, Super Breakout, Lunar Lander e Asteroids.
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XII
Cortina
IN POLE POSITION Un passato in Morgan Stanley, ex ceo di Vodafone Europa. Sportivo, amante di bici e montagna metterebbe d’accordo molti.
Cadore
Domenica 30 Giugno 2019 www.gazzettino.it
belluno@gazzettino.it
De Luca: «Vi prestiamo noi Freccia nel cielo: addio all’ultimo i manager per le Olimpiadi» `«Una provocazione, non rispondiamo» Il Governatore della Campania offre “aiuto” ai colleghi di Veneto e Lombardia È la replica che arriva dalle istituzioni `
traliccio d’acciaio `Il filmato
della demolizione è rimbalzato in rete
CORTINA CORTINA
«Le Olimpiadi sono un motivo d’orgoglio per tutta Italia. Vedo che già si discute dei manager da impegnare. Se avete bisogno noi siamo pronti a prestarveli». Così parò il governatore della Campania Vincenzo De Luca, noto a ogni latitudine dello Stivale anche grazie all’imitazione di Maurizio Crozza e per qualche scontro con il suo omologo Veneto Luca Zaia in materia di autonomia. Dietro quelle parole si nasconde «l’ennesima provocazione» hanno commentato alcuni esponenti della politica veneta.
IL GELO Alla mano tesa di De Luca, che è solito usare parole affilate e toni forti, però in queste ore non ha ufficialmente risposto nessuno, o quasi. Il primo cittadino della città olimpica, interpellato sull’argomento, risponde con cortesia ma con una buona dose di distacco. «De Luca non è nuovo a queste provocazioni per cercare visibilità, addirittura offrendo dei manager a due regioni che sono le locomotive d’Italia. Noi abbiamo lavorato con serietà, preparato il dossier con serietà ed ora continueremo su questa rotta. La governace è una cosa seria spiega Gianpietro Ghedina - partiamo dall’individuare l’amministratore delegato e i nomi in ballo sono di valenza internazionale. Valuteremo disponibilità e competenza». Insomma, di un trasferimento di competenze Sud - Nord per ora non se ne parla.
BOARD Il nodo del top manager da incoronare alla guida della società che porterà alle olimpiadi va però sciolto entro il 2020. Trovare la figura giusta potrebbe non essere un lavoro complicato ma proprio per il prestigio del ruolo l’obiettivo è quello di trovare
PROVOCAZIONE Vincenzo de Luca, presidente della Regione Campania, ha offerto collaborazione
Vodo di Cadore
Paese fiorito: il costo è di mille euro per tutte le quarantaquattro fioriere Con la bella stagione ecco l’abbellimento floreale delle strade e delle piazze comunali, anche Vodo ha disposto l’operazione di sistemazione e valorizzazione del territorio richiedendo i preventivi di spesa alle due aziende agricole presenti sul territorio, alla scadenza del bando però una sola ditta ha presentato i preventivi di spesa per la fornitura di fiori e terra, oltre al lavoro d’allestimento delle fioriere presenti, con la piantumazione dei fiori. La fornitura di fiori e terra,
oltre al lavoro di preparazione e riempimento delle 44 cassette, fornite dall’amministrazione comunale, costerà poco più di mille auro. Il lavoro è stato aggiudicato all’Azienda Agricola di Michielli Alessandro con sede a Vinigo che ha presentato i preventivi di spesa richiesti per un importo imponibile di 957,33 euro ai quali va aggiunta anche l’Iva che a seconda della tipologia del prodotto fornito va dal 4% al 10% e al 22% per complessivi 1.061,88 euro.
qualcuno che, rinunciando a uno stipendio della grande finanza, sia disposto a prendersi l’onere. «Il commissario per le Olimpiadi Milano- Cortina dovrà essere una persona di standing internazionale, che abbia esperienza di realtà complesse e che abbia una sincera passione sportiva». Ha detto ieri sera il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, in un intervista. Tra i nomi dei papabili il più quotato è quello di Vittorio Colao: un passato in Morgan Stanley e McKinsey, ex ceo di Rcs e Vodafone Europa, da cui si è congedato da poco. Grande sportivo, amante della bicicletta e della montagna metterebbe probabilmente tutti d’accordo. Forse anche il governatore De Luca. Andrea Zambenedetti
Tirato da un cavo d’acciaio, il pilone centrale della funivia Freccia nel cielo è crollato al suolo. Il filmato dell’operazione, così spettacolare e così semplice, è rimbalzato nella rete web, suscitando curiosità, ma soprattutto malinconia in quanti hanno utilizzato la funivia, in cinquant’anni di storia. L’alto traliccio d’acciaio si trovava a metà percorso dell’impianto di risalita, nei pressi del Lago de ra Stries; è stato l’ultimo ad essere demolito, dopo il sostegno delle funi in cima al Col Druscié e dopo il pilone di Ronco, fra le curve della pista di bob Eugenio Monti. Intanto si lavora nel piazzale dietro lo stadio Olimpico del ghiaccio, per costruire la nuova stazione a valle e un grande albergo. Cortina avrà pertanto la sua prima cabinovia, nel primo tronco dal centro al Col Druscié, con una stazione intermedia che consentirà un rapido trasporto degli sciatori che percorreranno le due storiche piste “A” e “B”, rinnovate la scorsa estate. La stazione sorgerà accanto al nuovo traguardo, al quale si lavorerà questa estate. I Mondiali di sci alpino Cortina 2021 ed ora l’importate opportunità delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano Cortina 2026 fanno crescere ancor di più il desiderio e la volontà di prepararsi al meglio. Andrea Vascellari, direttore di Tofana Srl, sostiene: «Poter ospitare un evento sportivo di tale importanza è un’occasione unica. Ci saranno rilevanti investimenti a Cortina e nelle valli limitrofe. Noi operatori del territorio continueremo ad investire per migliorare i servizi dedicati ai turisti sempre più esigenti. Tofana - Freccia nel
Cielo ha già in programma la sostituzione di due seggiovie in quota per poter trasportare gli sciatori in maniera più comoda e veloce. Seguiranno altri investimenti per poter accogliere al meglio i visitatori». Il presidente Mario Vascellari aggiunge: «I Mondiali di sci 2021 e le Olimpiadi invernali 2026 ci trovano già pronti, in quanto abbiamo notevolmente migliorato il sistema impiantistico e le piste da sci del comprensorio di Tofana – Freccia nel Cielo. Per questo ci auguriamo di poter ospitare le gare tecniche di sci sia femminili che maschili. Per completare le infrastrutture e la ricettività è previsto, vicino alla stazione di partenza della cabinovia, un hotel 5 stelle della catena alberghiera Falkensteiner con 110 camere e un parcheggio sotterraneo. Auspichiamo che anche gli altri comprensori siano preparati ad affrontare questa sfida che avrà ricadute positive per la montagna bellunese. Marco Dibona
INTANTO SI LAVORA NEL PIAZZALE DIETRO LO STADIO DEL GHIACCIO PER REALIZZARE LA STAZIONE DI VALLE
FERMO IMMAGINE Il video della demolizione postato sul web
Italia Football Talent con Gianni de Biasi: «Esperienza che ripeteremo» SAN VITO DI CADORE Si è concluso sabato a San Vito di Cadore, con le premiazioni del torneo finale, l’Italia Football Talent, creazione di Gianni De Biasi che, grazie alle esperienze maturate, da giocatore prima e da allenatore poi, ha messo in campo una scuola di calcio itinerante, con lo scopo di «far divertire e far crescere i tanti giovani che sognano di diventare calciatori». Per una settimana San Vito ha messo a disposizione, gratuitamente, l’impianto sportivo di Mosigo dove una settantina di ragazzi, bellunesi, veneti ma anche da fuori regione e stranieri, da Francia ed Israele, hanno appreso ed affinato la tecnica ma soprattutto hanno imparato a fare squadra. Nessuna ragazzina nel
numeroso gruppo, «ci speravamo -ha detto De Biasi- conto di averne il prossimo anno sull’onda dell’entusiasmo che la nazionale sta facendo crescere». A salutare l’amico Gianni De Biasi sabato è salito anche Roberto Padrin che, prima di essere sindaco e presidente della provincia, è un grande appassionato e un grande giocatore. «Una iniziativa molto utile per la crescita del calcio bellunese -ha assicurato Pa-
IL PRESIDENTE PADRIN: «UN INIZIATIVA MOLTO UTILE PER LA CRESCITA DEL CALCIO BELLUNESE»
IN CAMPO Il sindaco di San Vito di Cadore Franco De Bon, mister Gianni De Biasi e il presidente della provincia Roberto Padrin
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drin- un’importante occasione di aggregazione per i ragazzi che qui sono stati insieme seguiti da uno staff molto qualificato che li ha fatti crescere, una vera esperienza di vita. Sono momenti formativi molto importanti sia in campo sportivo che civico». Il sindaco di San Vito Franco De Bon ha spiegato che la disponibilità, gratis, dell’impianto è per l’azione educativa e di crescita dell’iniziativa, «una soddisfazione vedere tanti giovani impegnarsi sotto la direzione di De Biasi e dei suoi collaboratori, altrettanta la soddisfazione per i gli apprezzamenti ricevuti». Era la prima edizione del talent a San Vito, altre ne seguiranno. La formula in questa prima volta, quasi sperimentale ma «senza fare troppa pubblicità abbiamo raggiunto un importante numero di
adesioni» ha assicurato l’ideatore, ha visto i ragazzi alloggiare a Cortina ma per l’impossibilità di accesso agli impianti ampezzani, occupati da altra analoga iniziativa, si è optato per quelli messi a disposizione da San Vito. La risposta è stata tale che resterà la sede ufficiale anche in futuro quando sarà garantita l’ospitalità dal rinnovato hotel Marcora che riapre i battenti a giorni dopo una importante ristrutturazione. De Biasi conferma: «Resteremo a San Vito perché abbiamo trovato degli amici che ci hanno accolti a braccia aperte. Un ringraziamento particolare a Sisto De Lotto ed Aaron Fundone, sono stati straordinari, ci hanno aiutato in tutto e per tutto». E dunque arrivederci al prossimo anno. Giuditta Bolzonello
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CORTINA - CADORE
DOMENICA 30 GIUGNO 2019 CORRIERE DELLE ALPI
pacità di capire le realtà burocratiche».
i giochi 2026
Il Comitato olimpico cerca manager appassionati «La politica stia lontana» dice il sottosegretario Giorgetti nel delinearne la figura Intanto Auronzo si mette a disposizione. E Cortina rinnova gli impianti condotte a questo o quel partito». Giorgetti non ha dubbi: «chi ricoprirà questo ruolo lo faccia sinceramente anche per passione». Il sottosegretario ha sottolineato ieri che occorreranno in realtà due figure per “due soggetti diversi”: «Il primo soggetto dovrà gestire l’evento, con i fondi del Comitato olimpico al Comitato orga-
Francesco Dal Mas CORTINA. Alla caccia del mana-
ger che dovrà guidare il Comitato olimpico, mentre sul territorio si moltiplicano le iniziative per presentarsi al meglio all’appuntamento del 2026. Il Comune di Auronzo mette a disposizione i propri impianti, ancorché ristrutturandoli e la Freccia del cielo si reinventa. Ma andiamo con ordine.
Servono due persone per gestire l’evento e una società per le opere pubbliche
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Il commissario per le olimpiadi Milano-Cortina dovrà «essere una persona di esperienza internazionale, di realtà complesse e che abbia una sincera passione sportiva», ha detto Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del consiglio. I vertici dei Giochi invernali, ha aggiunto, «dovranno essere lontani dalla logica della politica. Non dico che chi ha fatto politica abbia la lebbra, ma semplicemente che le nomine non devono essere ri-
L’esultanza alla assegnazione delle Olimpiadi 2026
auronzo
nizzatore e con i fondi degli sponsor, e sarà una struttura privata seppur monitorata perché gestisce risorse pubbliche; e poi ci sarà la società per le opere pubbliche necessarie. Servono – ha sottolineato – due figure diverse, la prima più proiettata a livello internazionale, la seconda con più ca-
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La giunta comunale di Auronzo ha accolto con grande soddisfazione la notizia dell’assegnazione delle Olimpiadi 2026 e il sindaco Tatiana Pais Becher non ha perso tempo inviando una missiva al presidente della Regione, e in copia all’assessore Federico Caner e al presidente della Provincia Roberto Padrin, per rinnovare la disponibilità della Val d’Ansiei alla massima collaborazione. «Nella consapevolezza della complessità programmatoria e gestionale di un simile evento, nonché delle correlate necessità di spazi e impianti, mi sento in dovere di garantire la massima disponibilità del territorio e dell’ente che rappresento per qualsiasi necessità relativa allo svolgimento delle manifestazioni sportive. In particolare il Comune di Auronzo di Cadore è ente proprietario e gestore dell’impianto “Stadio del ghiaccio”, di dimensioni e correlati spazi accessori potenzialmente usufruibili per le gare sportive su ghiaccio olimpiche e necessita, tra l’altro, di un intervento generale di ammodernamento». Pais Becher ricorda la valenza e gli spazi al lago di Misurina, già sede delle gare di pattinaggio di velocità dei Giochi Olimpici del 1956, di cui il Comune conferma la disponibilità. «Per ultimo, sono presenti in centro ad Auronzo alcune zone in via di dismissione, an-
che di ampia superficie, utili ad ospitare – previa riqualificazione – centri sportivi, di preparazione atletica e/o a servizi». $035*/"
È già partito, a Cortina, il rinnovo del primo tratto della Freccia nel Cielo, che prevede la predisposizione di moderne cabinovie. Tofana – Freccia nel Cielo ha inoltre già in programma la sostituzione di 2 seggiovie in quota per poter trasportare gli sciatori in maniera più comoda e veloce. Se-
Pais Becher ha scritto in Regione e Provincia «Val d’Ansiei pronta per ogni necessità» guiranno ulteriori investimenti per poter accogliere al meglio i visitatori; fra gli altri la sostituzione della funivia realizzata per le Olimpiadi del 1956 con una avveniristica cabinovia e, sul fronte ricettivo, la costruzione di un hotel 5 stelle della catena alberghiera Falkensteiner con 110 camere. La funivia Tofana – Freccia nel Cielo, che da Col Drusciè (1778 metro) porta a Ra Valles (2470 metro) fino a Cima Tofana di Mezzo (3244 metri), è stata studiata e costruita in modo da inserirsi con la sua struttura nella roccia e conservare la spettacolare visuale sulla montagna più alta di Cortina d’Ampezzo senza deturparne il paesaggio. — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
cortina
Schianto tra due motociclisti “VivoVip” sale in alta quota uno è in gravi condizioni tra masterclass e degustazioni AURONZO. Due motociclisti a terra, uno è in gravi condizioni all’ospedale Ca’ Foncello. I carabinieri stanno ricostruendo la dinamica dello schianto di ieri mattina, alle 10.24, sulla strada regionale 48 delle Dolomiti, in località Federavecchia. Di sicuro procedevano nello stesso senso di marcia, tra Misurina e Auronzo. All’altezza dell’albergo Cristallo sono entrati in collisione, non si sa ancora di preciso per quale motivo, e ad avere la peggio è stato A.L., un 42enne di Noventa Padovana, che stava viaggiando in sella a una Honda Cbs. L’uomo è stato soccorso dal personale dell’ambulanza del 118, ma in un secondo momento è stato necessario imbarellarlo e trasportato con l’elicottero all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. La prima diagnosi parlava di frattura scomposta di tibia e perone e amputazione subtotale del terzo distale. A quanto si sa non è stato necessario provvedere all’amputazione, ma il quadro clinico rimane molto serio e la prognosi sarà almeno di sessanta giorni, salvo complicazioni. L’altro motociclista è il tedesco G.S., classe 1957, che era alla guida di una Bmw Gs da 1200 di cilin-
CORTINA. VinoVip Cortina, la
Un’immagine di repertorio di un incidente in moto
drata. Nella rovinosa caduta, l’uomo ha riportato la frattura della clavicola e alcune fratture alle costole. Il paziente è stato soccorso sul posto e trasportato con l’ambulanza all’ospedale San Martino di Belluno, dove dopo tutta una serie di esami preliminari, è stato ricoverato nel reparto di Pneumologia e viene adeguatamente monitorato. Sul posto, i militari del Cadore per i rilievi di legge e i vigili del fuoco del distaccamento di Santo Stefano, che hanno provveduto a
rendere il prima possibile percorribile la strada, rimuovendo i motoveicoli e gli immancabili detriti sparsi sull’asfalto. Non ci sono stati particolari disagi al traffico, pur trattandosi di un sabato mattina di buona affluenza di turisti. Quello che bisognerà capire, grazie anche alle testimonianze dei due centauri, è la causa del sinistro, tenuto conto che il senso di marcia era lo stesso. Tra le ipotesi la velocità elevata e la mancata osservanza della distanza di sicurezza. — Gigi Sosso
biennale del vino italiano, celebra i suoi ventidue anni il 14 e 15 luglio e accoglie sulle Dolomiti il Gotha della produzione enologica italiana. La manifestazione è organizzata da Civiltà del bere, la storica rivista enologica italiana, che anima una due giorni di seminari, masterclass e degustazioni ad alta quota. Anche per questa edizione sono attesi nomi di fama internazionale, con ben 54 cantine protagoniste. Domenica 14, al Grand hotel Savoia, ci sarà la proiezione in anteprima nazionale del docu-film “Vino, l’eterna ricerca di eccellenza”, cortometraggio realizzato da Foragri – Fondo Interprofessionale per la Formazione in Agricoltura – con la consulenza di Civiltà del bere. Saranno poi presentati i risultati della ricerca “Variabili del successo”, a cura del Centro studi management DiVino di Studio Impresa e ci sarà un talk show intitolato “Vino tra desiderio e mercato”, che coinvolgerà gli imprenditori vinicoli presenti, al cospetto di opinion leader e stampa estera e nazionale. In serata i partecipanti saliranno ai 2123 metri di quota del rifugio Faloria per la cena delle stelle. Lunedì mattina, sempre al Savoia, ci sarà la masterclass “Una leggenda del nostro tempo: André Tchelist-
Al rifugio Faloria torna l’appuntamento con VinoVip
cheff”. Verrà proiettato in prima assoluta nazionale del film “André – The Voice of Wine”, diretto da Mark Tchelistcheff, nipote del celebre enologo. Il racconto del viaggio epico di un emigrato russo che ha cambiato per sempre il mondo del vino. Conosciuto come il “decano del vino americano”, André Tchelistcheff, è fra i padri dell’enologia californiana (e non solo: Ornellaia è fra i suoi capolavori). Al termine della proiezione, dibattito con testimoni della straordinaria carriera dell’enologo (Mark Tchelistcheff, Albiera Antinori,
Giovanni Geddes da Filicaja, Gelasio Lovatelli, Joel Aiken, Greg La Follette). Al termine, degustazione di una selezione di vini da lui creati o a lui ispirati. Al pomeriggio, al rifugio Faloria, si chiuderà la manifestazione con il moemnto più atteso: il Wine-tasting delle Aquile, con i 54 protagonisti di VinoVip Cortina 2019: sarà l’occasione per assaggiare i 164 gioielli enologici (fra vini e distillati) delle aziende che hanno scritto la storia di uno dei prodotti simbolo del made in Italy. — A.S.
BELLUNO
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il contributo
il convegno del bard
In arrivo 700 mila euro dalla Regione per il Soccorso alpino Francesco Dal Mas Il tavolo del convegno del Bard in Birreria Pedavena
mio figlio per comprare una mucca, una capra e una pecora». L’incontro del Bard, particolarmente affollato, si è svolto presso la birreria Pedavena. Vi hanno partecipato, tra gli altri, l’europarlamentare Herbert Dorfmann, della Svp, il consigliere regionale Antonio Guadagnini, il presidente della Federazione dei Ladini del Veneto Lucio Eicher Clere e Andrea Bona del Bard che ha fatto da moderatore. Guadagnini ha ripercorso la storia dei referendum, ha ammesso le difficoltà del momento e ha sollecitato alla mobilitazione per superare l’impasse. Lo stesso Dorfmann, sudtirolese, ha riconosciuto il diritto all’autonomia del Veneto e, al tempo stesso, della Provincia di Belluno, perché», ha spiegato, «la stessa Eu-
ropa ha bisogno di autonomie forti. Quell’Europa», ha ricordato Dorfmann, «che nelle prossime ore potrebbe fare un salto nel buio con l’elezione di un presidente del Parlamento che non rappresenta il Parlamento stesso, ma i due o tre partiti che si sono messi d’accordo». «Meglio», ha ammonito Guadagnini, «l’Europa dei popoli, l’Europa delle Regioni». Di più, l’Europa delle minoranze, come ha fatto capire nel suo appassionato intervento Lucio Eicher Clere, che ha portato avanti la causa del riconoscimento di tutta la Ladinia bellunese, che non si limita soltanto a Cortina, Fodom e Colle Santa Lucia, ma comprende ben 39 Comuni. «Sul riconoscimento di questa comunità dovrà fondarsi anche l’autonomia provinciale, tanto più», ha lamentato Eicher Clere, «che per noi il Veneto non ha fatto proprio nulla». Ma il leader dei Ladini è andato oltre. Ha invitato l’Alto Adige e il Trentino a riconoscere essi stessi l’intero arcipelago ladino, ciò che ancora oggi non avviene. L’europarlamentare della Svp ha aperto in tal senso una breccia. «Parliamone e riflettiamoci», ha detto, «ma anche le comunità ladine devono fare un passo in avanti, migliorando tra loro i rapporti». —
tonia “Titti” Monteleone hanno già deciso di ricorrere alla suprema corte con l’avvocato di fiducia Monica Nassisi del foro di Roma. Da una parte loro e dall’altra la parte offesa Lucia Facen, cioè la moglie del giudice Aldo Giancotti, con il legale altrettanto di fiducia Adriano Pregaglia. Chiarello e Monteleone sostengono, fin dall’inizio, che non ci sia stato alcun morso da parte del loro animale alla vicina quel 29 settembre di tre anni fa, tanto meno in grado di provocare una ferita lacero al pollice della mano sinistra per una prognosi di guarigione di otto giorni: «Faiz non morde nessuno, altrimenti non sarebbe adatto a partecipare a tutti i concorsi che ha fatto nel corso degli
anni», sottolinea Monteleone, «la prima cosa che fanno gli esaminatori è mettere una mano in bocca all’esemplare in gara, per verificare se è aggressivo o meno e, in caso di morso, scatta un’immediata squalifica. Non è mai successo e non succederà. Non è un cane morsicatore e non ha fatto del male a nessuno». Quel giorno ci dev’essere stata una baruffa tra cani «e non c’è niente di peggio che mettersi in mezzo. Dovrei presentare io una denuncia, ma visto che il denunciato è mio marito andremo senz’altro fino in fondo, con la ragionevole certezza che la Cassazione di darà ragione e la multa sarà annullata». — G.S.
Allarme autonomia «La Lega ci tradirà» Il parlamentare De Carlo tuona contro il governo a Pedavena «Io la voglio, ma loro la baratteranno con la flat-tax»
Francesco Dal Mas PEDAVENA. Una doccia fredda,
anzi gelatissima, nel torrido pomeriggio di Pedavena. Al convegno del Movimento Bard sull’autonomia del Veneto – che il titolo poneva in agenda per il 2020 – tutti hanno auspicato che il processo si concluda prima delle prossime elezioni regionali e che comprenda anche l’autonomia della Provincia di Belluno. Ma tutti si sono resi conto che al momento questo è un sogno. Il più esplicito è stato Luca De Carlo, sindaco di Calalzo e parlamentare di Fratelli d’Italia. «Io queste autonomie le voglio, ma siete così convinti che le voglia la nuova Lega? Ho l’impressione che il Governo privilegi la flat-tax e che quin-
di la Lega, pur di averla, ceda sull’autonomia». Per l’opinione pubblica, secondo varie ricerche – ricorda De Carlo -, prima dell’autonomia vengono il lavoro, la riduzione delle tasse e la sicurezza; la risposta cioè agli interessi personali. «L’autonomia, invece, è “comunitaria”». Oggi, inoltre, secondo De Carlo c’è il rischio che rinascano i centralismi: in Regione come in Provincia. Il parlamentare ha poi auspicato che si vada ad elezioni in settembre: «Se non accadrà», ha precisato, «le urne saranno aperte in primavera». Il suo giudizio sul Governo è evidentemente negativo. De Carlo ha fatto un solo esempio, ironizzando: «In virtù della “legge spazza-corrotti”, nei giorni scorsi ho dovuto certificare in banca di aver dato mille euro a
lesioni
Il morso del cagnolino arriva alla Cassazione «La colpa non è di Faiz» BELLUNO. Il cagnolino in Cas-
sazione. La vicenda del presunto morso del pastore belga campione Faiz a una vicina di casa non è ancora finita. Il proprietario Manlio Chiarello è stato condannato dal giudice di pace Bottoli per lesioni a una multa di mille euro e la sentenza è stata confermata in Appello dal tribunale. Nessuna riforma e allora Chiarello e la moglie An-
La Corte di Cassazione
BELLUNO. Aumenta il contri-
buto della Regione per il Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico. La giunta-Zaia l’ha fatto salire a 700 mila euro per il 2019 e ha deciso di rinnovare la convenzione fino al 2021. «Ringraziamo la Regione per la sua disponibilità», riconosce Alex Barattin, presidente provinciale. «È infatti ogni anno un’impresa far quadrare i conti con le spese per assicurare centinaia di interventi di soccorso». Sono 760 i volontari del Cnsas in Veneto. Sono distribuiti in 28 stazioni, di cui 19 nel Bellunese, 6 nelle Prealpi veronesi e vicentine e 3 sono le realtà impegnate nel soccorso speleologico. Alcune stazioni hanno la propria sede, altre la dispongono in comodato d’uso. Ogni presidio è dotato degli autoveicoli essenziali: fuoristrada, quad, quad cincolati, motoslitte, oltre alle attrezzature di competenza. «Cerchiamo di ottimizzare i mezzi che abbiamo», spiega Barattin, «perché le spese sono ingenti. Quindi nessun acquisto in più dello stretto necessario». L’equipaggiamento è soprattutto personale; il Cnsas aggiunge solo il 15%. La giunta regionale, dunque, ha deciso di rinnovare per un altro triennio (2019-2021) la convenzione con il Cnsas
stanziando un finanziamento di 700 mila euro per l’anno in corso. «Questa organizzazione», riconosce Lanzarin, «è una delle punte di diamante del grande mondo del volontariato veneto e opera con dedizione, grande professionalità e coraggio nell’ambito del sistema Suem 118. Agli uomini e alle donne del Soccorso Alpino tanta gente deve la vita, mentre alcuni di loro la vita l’hanno donata per aiutare gli altri. Siamo loro grati e abbiamo così deciso di aumentare di 50 mila euro il nostro contributo, portandolo a 700 mila euro». Nel 2018 le persone soccorse sono state 991, con 949 interventi. Il motivo? Da una parte le buone condizioni atmosferiche hanno favorito la frequentazione della montagna, dall’altra vi è stato un costante aumento di appassionati sia delle attività estive che invernali. «Da sottolineare, purtroppo, l’aumento ormai cronico delle persone», spiega Barattin, «che affrontano la montagna senza preparazione fisica né tantomeno tecnica e con attrezzatura non adeguata, come mostrano le nostre statistiche più avanti riportate. Il fenomeno è legato anche all’idea di una montagna come palestra all’aperto dove mettere alla prova le proprie prestazioni e non piuttosto di un ambiente severo e ostile che non lascia margine all’errore». —
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TRIBUNALE DI TREVISO FALL. N. 39/2018 R.F. AVVISO D’ASTA Si comunica che il giorno: 27 Settembre 2019 alle ore 10:30 presso la sede della casa d’aste ASTE 33, si procederà alla vendita di: Appartamento di circa mq. 139,00 presso “Complesso Residenziale Settembrini Sud”, sito al piano primo comprensivo di garage, cantina, e posto auto scoperto condominiale Ubicazione: Conegliano (TV), in via Luigi Settembrini al civico 62 Stato di occupazione: Occupato senza titolo PREZZO BASE DI VENDITA: EURO 125.000,00 Per maggiori informazioni rivolgersi alla casa d’aste ASTE 33, email: info@aste33.com Tel.0422.693028 – fax 0422.316032 e nel sito internet www.aste33.com.
REGIONE ATTUALITÀ
Corriere del Veneto Domenica 30 Giugno 2019
La Chiesa
Moraglia:«Illusorioeirreale fermareimigranticonimuri L’UevariunPianoMarshall»
● L’intervento La politica trovi soluzioni con il cuore e l’intelligenza di Francesco Moraglia*
IlPatriarcaboccial’ipotesidiSalvinidiblindareilconfineaNordest VENEZIA «Ritengo illusorio e non confacente con la realtà pensare di risolvere, oggi, la questione epocale dei migranti costruendo barriere fisiche alla nostra frontiera orientale che, pure, certamente va controllata e “regolata”. La risposta alla tragedia umana di interi popoli non può essere quella dei “muri”, ma quella della politica». Il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, il cui intervento pubblichiamo integralmente qui accanto, ricorre a parole nette per condannare sul nascere - qualunque ipotesi di alzare barriere a Nordest,
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Luca Zaia Il problema è reale, la migrazione via terra non rientra nelle statistiche ma è importante
soluzione abbozzata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini per tentare di fermare l’esodo dei migranti che in numero sempre maggiore scelgono la via balcanica come alternativa per l’approdo in Europa, vista l’attenzione (politica e mediatica) crescente sul Mediterraneo. Secondo gli ultimi dati del Viminale, 446 stranieri irregolari sono stati rintracciati nel 2018 al confine tra Italia e Slovenia. Nei soli primi sei mesi del 2019 sono già stati 782, quasi il doppio. La prossima settimana il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, sarà a Roma proprio per discutere delle «barriere fisiche» annunciate da Salvini, che minaccia pure lo stop a Schengen. Può godere del sostegno del collega veneto, Luca Zaia: «Noi abbiamo un problema reale - ha detto venerdì - la migrazione via terra è una partita importante, perché è numerosa e non rientra mai nelle statistiche. I Paesi dei Balcani hanno approcci diversi sul tema, per cui io sono favorevole a un controllo serio alle frontiere.
L’idea del ministro
«In Europa vari esempi di controllo fisico»
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urante una delle tante dirette Facebook degli ultimi giorni dedicate al caso Sea Watch il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha detto: «Il presidente del Friuli potrebbe chiedere al governo una sospensione di Schengen per controllare con maggiore efficacia entrate e uscite. Poi ci sono esempi in Europa di controllo fisico di frontiere terrestri organizzati, allestiti e costruiti da alcuni governi membri dell’Ue».
Sopralluogo Matteo Salvini visita i sentieri del Carso con Massimiliano Fedriga
Non possiamo sostenere ulteriori arrivi». Sul tema, sempre venerdì, monsignor Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia e per anni delegato Migrantes della
Cei, ha avuto un giudizio molto cauto: «Cosa volete che alzino muri ... Bisognerebbe piuttosto organizzare un ufficio di verifica e rallentamento alla frontiera, che facesse en-
trare solo il numero di persone alle quali siamo in grado di dare un futuro, una casa, un lavoro. Un conto è tamponare l’emergenza accogliendo i richiedenti asilo per qualche mese, un altro è sistemarli per almeno tre anni nell’attesa di capire se ottengano o meno lo status di rifugiato. Nel frattempo non sono in regola e non possono fare nulla». Ora è il Patriarca Moraglia a segnare tutta la distanza tra la Chiesa e Salvini, che pure durante i suoi comizi ama citare i santi e baciare il rosario. Ma allo stesso tempo richiama l’Europa alle sue responsabilità: «Ci vuole una politica che, una buona volta, voglia affrontare tale vicenda senza pregiudizi ideologici o ingenuo buonismo ma con realismo - dice Moraglia -. Accogliere chi si trova nello “status” di migrante o rifugiato è un dovere e un principio fondamentale, riconosciuto dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione di Ginevra. Oggi, però, nessun Paese è in grado di rispondere da solo. La politica europea e mondiale deve attivare una sorta di “piano Marshall”». Ma. Bo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
La vicenda
● L’attenzione si concentra sul Mediterraneo, ma cresce il numero dei migranti che scelgono la rotta balcanica ● Nei primi sei mesi del 2019 gli ingressi dalla Slovenia sono stati il doppio dell’intero 2018 ● Il Patriarca Francesco Moraglia(foto) chiede soluzioni realistiche e responsabili
Ritengo illusorio e non confacente con la realtà pensare di risolvere, oggi, la questione epocale dei migranti costruendo barriere fisiche alla nostra frontiera orientale che, pure, certamente va controllata e “regolata”. La risposta alla tragedia umana di interi popoli non può essere quella dei “muri”, ma quella della politica. Una politica che, una buona volta, voglia affrontare tale vicenda senza pregiudizi ideologici o ingenuo buonismo ma con realismo. Accogliere chi si trova nello “status” di migrante o rifugiato è un dovere e un principio fondamentale, riconosciuto dalla nostra Costituzione (art. 10) e dalla Convenzione di Ginevra. Oggi, però, nessun Paese è in grado di rispondere da solo. Ecco, allora, l’appello veramente pressante - e che dovrebbe trovare tutti coesi - alla politica europea e mondiale perché attivi a livello planetario una sorta di “piano Marshall”. La politica europea, in particolare, deve trovare responsabilità, lucidità, volontà e modalità condivise, uscendo da angusti schemi e schieramenti, per regolamentare un fenomeno che tocca in modo universale non solo l’Italia ma l’intero continente europeo. All’interno di questa ineludibile azione politica l’opera del volontariato è necessaria per arrivare a dare risposte all’altezza della grande emergenzamigrazioni e parlo di un volontariato autenticamente ispirato da grandi valori e non strumentalizzabile. L’impegno di tutti - a livello personale e sociale - è garantire una integrazione reale, vera, dal volto umano, creando un contesto favorevole e culturalmente “attrezzato”. Di fronte a tali questioni ci accomuna il compito urgente - per chi ha responsabilità politiche, culturali, sociali, ecclesiali - di saper affrontare tali situazioni con intelligenza e cuore, senza fuggire i problemi, nel rispetto di tutti, di chi accoglie e di chi è accolto, e garantendo a tutti, nessuno escluso, legalità e sicurezza. Questo dobbiamo perseguire, in Italia e in Europa, sapendo guardare oltre gli interessi particolari, con realismo e lungimiranza, con senso della giustizia, tutelando i diritti e il rispetto dei doveri di tutti». *Patriarca di Venezia
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REGIONE
DOMENICA 30 GIUGNO 2019 CORRIERE DELLE ALPI
La Ue, l’Italia, il Veneto domani alle 17.30
Padoan: l’autonomia premia i virtuosi ma rischia di acuire il divario tra regioni
Politica e tasse l’ex ministro dem e Deaglio al Bo
«Spero che l’Italia eviti la procedura d’infrazione sul debito perché i controlli Ue sui conti diventerebbero più stringenti» L’INTERVISTA
Filippo Tosatto ra sussurri e grida, il Governo gialloverde tenta di scongiurare l’avvio della procedura d’infrazione per debito eccessivo da parte dell’Unione europea. Martedì è attesa una decisione da Bruxelles: il premier Giuseppe Conte appare fiducioso, più cauto il ministro dell’Economia Giovanni Tria, mentre Giancarlo Giorgetti (l’uomo forte della Lega) prevede un rinvio ma rifiuta «escamotage» vincolanti per l’esecutivo. Professore Pier Carlo Pa-
U
Flat Tax: «Un’aliquota al 15% è insostenibile al 25% richiede tagli e minori prestazioni» doan, qual è la sua valutazione nel merito e cosa è realistico prevedere? «Premesso che stiamo parlando dei conti 2019 e che il bilancio 2020 è tutto da affrontare, ho l’impressione che un accordo tecnico sia stato raggiunto ma che manchi ancora l’intesa sul piano politico. Mi auguro, con il presidente Conte, che la procedura d’infrazione sia evitata: sarebbe la prima volta che accade e la sua motivazione, cioè l’eccesso di debito, comporterebbe controlli
sui conti pubblici più stringenti che in passato. A riguardo, gli annunci su tagli e tasse, ripetuti e incoerenti, non aiutano a centrare l’obiettivo». Matteo Salvini caldeggia la Flat Tax, ovvero l’introduzione di un’aliquota fiscale fissa e ribassata per i
«Il disavanzo pubblico non è una condanna biblica, noi ne avevamo bloccato l’ascesa» redditi medio-alti al fine di stimolare gli investimenti. Il costo della misura è valutato in 15 miliardi dal M5S, incline invece a privilegiare l’abbassamento del cuneo fiscale. Che ne pensa? «La manovra fiscale dev’essere anzitutto equa, non favorevole ai ricchi, semmai ai meno abbienti, come prescrive la Costituzione. È essenziale che sia sostenibile sul versante del bilancio, con un’avvertenza, spesso trascurata: l’esperienza insegna che l’eventuale crescita di reddito non compensa mai completamente il minor gettito. Detto ciò, molto dipende dall’aliquota scelta: il 15% mi sembra del tutto incompatibile, il 25% richiederebbe comunque forti tagli di spesa e riduzioni delle prestazioni ai cittadini». Ma il debito pubblico italiano è una sorta di condanna biblica? Ogni Governo,
tensione nella maggioranza
Centrodestra a Vicenza esce Fratelli d’Italia VICENZA. Clima improvvisamente teso nella maggioranza di centrodestra che governa Vicenza, dopo il rimpasto deciso dal sindaco Francesco Rucco e l'uscita di scena di Fratelli d'Italia, che perso un proprio assessore (Isabella Dotto) ha deciso di passare all'opposizione. Ora i numeri per la giunta Rucco si fanno risicati. La decisione di mollare la maggioranza è stata presa dal coordinatore veneto di Fratelli d'Italia, Sergio Berlato, se-
condo il quale vi sarebbero altri due consiglieri pronti a togliere l'appoggio al sindaco. Che incassa però il pieno appoggio di Forza Italia e della Lega. «Un anno fa grazie al lavoro svolto con le forze politiche di centro destra siamo riusciti a dare un segnale di cambiamento e di speranza ad una città che ha bocciato le politiche messe in campo dal Pd. Oggi c'è chi, con la propria scelta personale, rischia di buttare via tutto il lavoro fatto, fre-
incluso il suo, esordisce promettendo di ridurlo, poi la voragine si allarga inesorabilmente... «No, il nostro debito non è una condanna celeste, è nelle mani dell’uomo. L’aspetto più rilevante non è la sua dimensione ma la tendenza ad aumentare o a diminuire. Noi ne avevamo fermato l’ascesa e il debito aveva cominciato a calare, poi questa linea è stata abbandonata. Oggi l’assenza di crescita e gli elevati tassi d’interesse favoriscono l’effetto “palla di neve”: il debito si autoalimenta e, in caso di nuova recessione internazionale, ci espone al rischio di shock». Sull’onda del Ponte Morandi, il vicepremier Luigi Di Maio attacca Atlantia e i Benetton. Assindustria Treviso-Padova replica definendolo «inadeguato e fautore della desertificazione industriale». I 5 Stelle rivendicano la discontinuità rispetto ai precedenti governi «succubi dei poteri forti,
M5S, Atlantia, Benetton Assindustria contro Di Maio: «Si occupi delle crisi aziendali in atto» della finanza e delle banche». Si sente chiamato in causa? «Assolutamente no. Non entro nel merito delle valutazioni personali, mi attengo ai fatti e alla condotta del ministro del Lavoro e dello Svi-
gandosene del voto espresso dai cittadini» ha affermato il segretario veneto della Lega, Gianantonio Da Re. «Ma con quale faccia queste persone aggiunge - pensano di presentarsi ai cittadini che in maggioranza hanno scelto il centrodestra in città? Se pensano di fare un dispetto a chi oggi governa sbagliano, stanno facendo un dispetto a loro stessi, mettendosi nella condizione di non aver più voce in capitolo». Il coordinatore regionale di Fi, Davide Bendinelli, sottolinea invece che «Forza Italia ribadisce il proprio appoggio al sindaco Francesco Rucco e alla sua maggioranza, a sostegno di un programma alternativo al centro sinistra così come hanno deciso i vicentini».—
Pier Carlo Padoan, studioso e docente, già ministro dem all’Economia
luppo nelle tante crisi aziendali aperte: neppure una è stata risolta e in qualche caso, come l’Ilva, c’è stato un passo indietro. Atlantia e Benetton? Certo le responsabilità nella tragedia di Genova vanno accertate e sanzionate con severità ma il capitale umano e tecnologico di un’impresa non può essere svilito». Mercoledì il consiglio dei ministri esaminerà la bozza d’intesa sull’autonomia. Il Veneto, la Lombardia e l’Emilia Romagna chiedono maggiori competenze e risorse. Ma il Sud teme la “fuga dei ricchi” e qualche economista paventa una moltiplicazione dei centri di spesa. «Oggettivamente, esiste il rischio che la distanza tra le regioni, anziché ridursi, si accentui. È giusto dare fiducia a chi amministra in modo virtuoso però attenzione a non danneggiare le realtà che vivono situazioni difficili. Oltre al principio di equità, c’è anche un interesse nazionale. Le cifre dimostrano che nei Paesi dove gli squilibri regionali sono più marcati la
crescita economica è inferiore rispetto a quelli caratterizzati da un minore divario». Grandi manovre a Bruxelles per la successione a Jean-Claude Juncker al timone della Commissione europea. Giuseppe Conte ha ventilato la candidatura di Mario Draghi ma il presidente uscente della Bce ha declinato cortesemente l’offerta. «L’Unione e l’Italia devono moltissimo alle capacità professionali e al fiuto politico di a Draghi. Nel 2011 ha salvato l’euro sotto attacco. È una grande risorsa, speria-
«Tornassi al Governo schiaccerei il pulsante reset, abiamo perso un anno in annunci» mo voglia proseguire il suo impegno in altre direzioni, certo è che insieme a lui l’Italia perde l’Alto commissario Mogherini e il presidente dell’europarlamento Tajani. Ne usciamo oggettivamente indeboliti e comples-
la statistica
La Cgia: multe stradali pagate da 6 veneti su 10 MESTRE. Solo il 40,8% degli automobilisti italiani ha pagato una multa inflitta dalla Polizia municipale per aver violato il Codice della Strada. Il dato, riguardante il 2017 - ultimo anno con dati disponibili - è stato diffuso ieri dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre. Dieci anni prima (2007) la riscossione era stata del 59,1%. In buona sostanza, a fronte dei 2,6 miliardi di euro che nel 2017 i quasi ottomila Comuni italiani dovevano ri-
scuotere dai trasgressori, in realtà è stato incassato poco più di un miliardo. La percentuale di riscossione dei Comuni del Sud si è attestata del 32%. Al Centro la media è salita al 33%, nel Nordovest al 45,9% e nel Nordest ha raggiunto il 58,9%. Le amministrazioni comunali più “virtuose” sono quelle del Friuli Venezia Giulia con il 63,4%. Subito dopo la Valle d'Aosta con il 62,6% e la Basilicata con il 61,7%. Il Veneto si atte-
Gli economisti e studiosi Pier Carlo Padoan (al timone del Mef nei governi Renzi e Gentiloni) e Mario Deaglio sono i protagonisti del confronto dal titolo “Economia e fisco: tra politica e Costituzione” in programma domani alle 17.30 nell’aula Nievo del Bo, su iniziativa di PadovaLegge e del Mattino di Padova. Rapporto tra spesa pubblica e pressione fiscale, contrasto all’evasione, riduzione del carico tributario, oneri del debito pubblico: dopo i saluti di rettore e sindaco, le relazioni introduttive del costituzionalista Mario Bertolissi e dell’avvocato Fabio Pinelli (presidente dell’associazione PadovaLegge) Padoan e Deaglio si confronteranno su questi temi con il pubblico, coordinati dal direttore del nostro giornale, Paolo Possamai.
sivamente isolati. Fa bene il premier a perseguire un portafoglio economico importante nella Commissione, tuttavia stiamo scontando un anno di attacchi ingiustificati all’Unione europea. Che deve cambiare, senza dubbio, ma non va osteggiata e accusata di tutti i nostri guai. Altrimenti la sfiducia e lo scetticismo verso i partner diventa reciproco». Che farebbe Pier Carlo Padoan se domattina si ritrovasse al timone del Mef? «Me l’hanno chiesto in tanti. Provo a rispondere così: adotterei l’opzione reset, cioè avvierei un nuovo inizio, perché da un anno a questa parte, secondo il mio punto di vista, sono state compiute scelte sbagliate. Ripartirei dal risanamento del bilancio per restituire fiducia agli investitori e favorire la diminuzione dello spread. Ciò consentirebbe di risparmiare risorse che destinerei totalmente ai lavoratori, per rilanciare i consumi e la competività del nostro sistema. Ecco, io agirei in questa direzione». — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
sta al 60,2%. Non è comunque da escludere - precisa la Cgia - che coloro che non lo hanno fatto due anni fa, ovvero entro i canonici 60 giorni dalla notifica della multa, abbiano effettuato il pagamento successivamente, usufruendo della rottamazione delle cartelle esattoriali introdotta in varie versioni negli ultimi tre anni. «Se rispetto a 10 anni prima l'importo complessivo delle contravvenzioni pagate è salito del 68% - segnala il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - è evidente che attraverso l'utilizzo dei rilevatori elettronici di velocità molte amministrazioni comunali hanno fatto cassa, coprendo una parte dei mancati trasferimenti imposti per legge dallo Stato centrale». —
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Economia
Domenica 30 Giugno 2019 www.gazzettino.it
San Benedetto pronta a nuove acquisizioni Il presidente Enrico Zoppas: «Ripagati tutti i debiti per comprare `«La famiglia è unita, io non venderei mai anche se continuano la quota dei De Polo possiamo crescere ancora, anche in Spagna» a bussare alla nostra porta. E la quotazione in Borsa non serve» `
L’IMPRESA SCORZÉ Il caldo torrido fa bene a San Benedetto. «Maggio è stato un mese pessimo per noi ma ora speriamo di recuperare il terreno perduto, stiamo viaggiano a 15-16 milioni di bottiglie prodotte al giorno qui a Scorzè, dove all’anno ne produciamo 2,6 miliardi. Ma le richieste stanno aumentando». Enrico Zoppas, 74 anni, sorride: sa che sta sul ponte di comando di una corazzata che ormai è diventata leader col 15,8% del suo mercato, quello delle bevande analcoliche, staccata di oltre un punto la Nestlè e le varie acque che controlla. «Siamo abituati a questi picchi di richiesta estivi e sappiamo come gestirli dal punto di vista logistico, qui entrano ed escono camion 24 ore su 24 per portare la nostra acqua in tutta Italia» e anche all’estero. «Tra Spagna, Polonia e Ungheria produciamo per circa 100 milioni sui 764 milioni complessivi di fatturato dell’anno scorso, più 2% sul 2017 - racconta il presidente e Ad che gestisce questo business negli anni è diventato sempre più importante nell’economia della famiglia trevigiana ex degli elettrodomestici: «Io e i miei quattro fratelli, Gianfranco, Renzo, Sara e Maria Teresa, abbiamo la maggioranza del capitale - spiega Enrico Zoppas - e in azienda lavora anche la seconda generazione. Siamo una famiglia unita, insieme nel 2006 abbiamo deciso di rilevare la quota dei De Polo dopo la scomparsa dell’amico Giuliano, un grande imprenditore con il quale ho condiviso le responsabilità di questo gruppo fin dal 1971». Nel 1959 la famiglia Zoppas
era andata in maggioranza della società fondata tre anni prima con gli Scattolin per imbottigliare l’acqua della fonte della salute di Scorzè famosa fin dai tempi della Serenissima e anche prima.
ri piantati qui a Scorzè per creare la foresta San Benedetto».
LATTINA E PET
LA SVOLTA «In molti mi davano del matto quando abbiamo deciso di liquidare la quota dei De Polo indebitandoci per 600 milioni - ricorda il presidente e Ad di San Benedetto, 1183 addetti a Scorzè, 2296 quelli totali del gruppo - Mediobanca ci ha aiutato, è stata dura ma ce l’abbiamo fatta: oggi il gruppo non ha più debiti e può tranquillamente guardare a nuove acquisizioni, fonti piccole e medie, ben conosciute sul territorio. Ma se capita anche qualche occasione più importante siamo pronti a valutarla». Pronti anche a vendere? Si dice che siano in molti a corteggiarvi. «Sa come diceva mio padre, mezzo mondo è in vendita e l’altro è pronto a comprare, l’importante è vendere per contanti e comprare a credito - sorride Enrico Zoppas - a parte gli scherzi: ogni giorno qualcuno bussa alla nostra porta ma io non venderei mai la San Benedetto. Questa però è una decisione di famiglia, la nostra è unita e questo è un valore, soprattutto in Veneto. A lungo termine
IL GRUPPO HA CHIUSO IL 2018 CON 764 MILIONI DI FATTURATO (+ 2%) E IL PRIMATO ITALIANO NELLE BEVANDE ANALCOLICHE
ZOPPAS La famiglia trevigiana ha portato la San Benedetto al primo posto nel mercato italiano
è un collante che può fare solo del bene». E la Borsa? «Non se ne parla, non abbiamo l’esigenza di quotarci, abbiamo le risorse per crescere da soli. Ogni anno investiamo 50 milioni in ricerca e sviluppo su nuovi macchinari d’imbottigliamento e materiali, una ventina di milioni invece finiscono nel marketing. Le finanziarie poi non mi convincono». L’obiettivo principale oggi appare l’estero. «In Spagna siamo il secondo produttore del mercato e vogliamo crescere anche con nuove acquisizioni», rivela Zoppas. A proposito di marketing, chi ha avuto l’idea di catturare Cindy Crawford? «A dir
Quote latte, Coldiretti Veneto: «Lo Stato restituisca i soldi» IL CASO VENEZIA Quote latte. Coldiretti Veneto all’attacco: «Se lo stato ha sbagliato i conti, restituisca i soldi versati dalle aziende per le multe non dovute». «Vista l’istituzione di un’altra commissione d’inchiesta per rifare ancora i conteggi delle vacche da latte in Italia, ipotizzando sin da ora i tempi lunghissimi di indagine e verifiche, lo Stato e l’erario restituiscano velocemente alle decine e decine di migliaia di allevatori che rispettosi delle leggi hanno, in questi anni speso 2,4 miliardi di euro acquistando o affittando quote di produzione, pagando prelievi per aver superato i loro quantitativi assegnati
o aderendo alle due rateizzazioni», afferma Coldiretti Veneto in merito alla vicenda delle quote latte e alle relative conseguenze dopo la sentenza Ue che rimette tutto in discussione. Nei giorni scorsi si erano fatti sentire i legali degli allevatori: «Dopo la sentenza emessa dalla Corte di giustizia Ue il 27 giugno 2019 sul sistema di quantificazione del prelievo da imputare agli allevatori, l’Italia deve prendere atto che tutti i prelievi imputati agli allevatori italiani dal 1995-96 al 2003-2004 sono stati calcolati sulla base di una normativa interna non conforme a quella comunitaria», hanno evidenziato gli avvocati Maddalena Aldegheri e Ester Ermondi che da anni difendono gli allevatori
italiani. I legali hanno precisato che in base a quanto stabilito dalla Corte Ue risulta comprovato che l’Italia ha applicato il regime delle quote, quantomeno nel periodo che va dal 1995 al 2004, «in maniera non conforme al dettato comunitario, poiché in base alla normativa italiana la compensazione è avvenuta per categorie prioritarie, e non tra tutti i pro-
L’ORGANIZZAZIONE ALL’ATTACCO DOPO LA SENTENZA UE: «DEVONO RIFARE ANCORA I CONTEGGI, ORA I RISARCIMENTI»
la verità è stata un’idea della mia compagna, poi ne ho parlato con mia figlia, che ha poco più di vent’anni: anche lei è stata entusiasta. E siamo partiti e continuiamo». Vi sarà costata una follia, per i 60 anni della San Benedetto non avete badato a spese. «Meno di quanto si pensi - risponde sornione il presidente - e dal punto di vista del marketing ci ha permesso di migliorare ulteriormente l’immagine della nostra acqua minerale».
TARGET PIÚ ALTO Una strategia che porta anche a far crescere i margini - «Gli utili
duttori in via lineare, proporzionalmente alla quota loro attribuita, come stabilito dalla Corte di Giustizia Ue».
SOSPENSIONE Venerdì scorso l’assessore veneto all’agricoltura, Giuseppe Pan, ha chiesto all’Avepa, l’organismo pagatore veneto incaricato di riscuotere le multe per la campagna 2014-2015, la sospensione delle azioni di recupero sulle quote latte, in attesa delle determinazioni del ministero delle Politiche agricole. «Di fronte al rischio di illegittimità delle procedure di escussione coattiva attivate da Avepa - precisa Pan ritengo necessario adottare ogni iniziativa opportuna per evitare contenziosi dall’esito prevedibile, se non pregiudizievole, e tutelare i 140 produttori veneti interessati ma anche l’operato di Avepa». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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per fortuna ci sono sempre, a una cifra s’intende», dice Zoppas - e che s’accoppia perfettamente con l‘altra partita decisiva che sta giocando da tempo la San Benedetto: quella della sostenibilità. «Da anni abbiamo stretto un accordo col ministero dell’ambiente, rinnovato e sviluppato non solo sul versante della riduzione dell’utilizzo delle energie fossili attraverso il fotovoltaico ma anche tagliando le emissioni investendo su fonti più vicine ai consumatori - spiega Zooppas -. Utilizziamo materiali sempre più riciclabili per le nostre confezioni, senza dimenticare la linea Ecogreen e i 6mila albe-
E avete anche messo in vendita la lattina d’acqua minerale... «È una richiesta del mercato, molte società hanno deciso di eliminare la plastica nelle loro fabbriche e noi ci siamo adeguati - spiega Zoppas - ma il Pet, il materiale che noi utilizziamo per le nostre bottiglie di acqua ma anche di thè e delle tante nostre bibite, è al 100% riciclabile. È inerte, leggero, facilmente trasportabile a differenza del vetro e della lattina, che per essere realizzata necessita di molta più energia di quella che serve per una bottiglia di plastica. Insomma, il Pet inquina molto meno l’ambiente e può essere riutilizzato al 100% anche per fare bottiglie, come accade in Germania. Purtroppo in Italia la legge ci obbliga a usarne solo il 50%», sottolinea Zoppas, presidente anche di Mineracque, la Confindustria di settore: «La plastica gode di cattiva fama. Questo non toglie che la lotta all’inquinamento sia fondamentale e ci veda sempre in prima linea». E qui si ritorna al cuore della San Benedetto, quel mix tra natura - «Le nostre fonti sono incontaminate» - e tecnologia: «All’anno il nostro gruppo vende 4,6 miliardi di pezzi nel mondo, 3,6 in Italia, bisogna avere una grande organizzazione e altrettanta tecnologia per gestire questa attività». Previsioni per il 2019? «Se il tempo tiene - risponde Zoppas - potremo recuperare il terreno perduto. Due anni fa in estate abbiamo fatto 1 miliardo di bottiglie in due mesi». La sfida è lanciata, e non solo agli stranieri. Maurizio Crema © RIPRODUZIONE RISERVATA
Etra: ricavi in aumento a 180 milioni, bene l’utile SERVIZI LOCALI VENEZIA Aumentano i ricavi, da 172 a 180 milioni di euro (+ 4,7%) di Etra, la multiutility del bacino del fiume Brenta, dall’Altopiano di Asiago ai Colli Euganei, compresa l’area del Bassanese, l’Alta Padovana e la cintura urbana di Padova. Il margine operativo lordo sale a 44,5 milioni e utili a due milioni nel bilancio 2018. Il risultato di esercizio è stato approvato nei giorni scorsi dal comitato di sorveglianza. Il valore aggiunto si attesta oltre i 76,5 milioni. La posizione finanziaria netta conferma il trend discendente dell’indebitamento negli ultimi anni, da 71 milioni del 2016 a 58 del 2017 fino a 51,5 milioni del 2018 (- 28% nel triennio). «Gli ottimi risultati ottenuti anche nel
2018 - afferma Andrea Levorato, presidente del consiglio di gestione - ci offrono la migliore piattaforma su cui instaurare l’elaborazione del business plan: nelle prossime settimane cominceremo ad acquisire le proposte dei soci, da condividere poi per arrivare al nuovo Piano 2020-2022». Tra le voci di bilancio, 142 contratti stipulati per un importo di oltre 100 milioni, interventi infrastrutturali per 31 milioni, soprattutto nel servizio idrico integrato; la manutenzione registra interventi straordinari pari a 13 milioni di euro, +22% in più rispetto al 2017, a causa soprattutto di emergenze di origine climatica; 540.000 metri cubi d’acqua sono stati recuperati grazie a un sistema che permette la ricerca mirata delle rotture nella rete e negli allacci.
SECONDO AVVISO D’ASTA PER ESTRATTO PER L’ALIENAZIONE DELLA PIENA PROPRIETÀ DELL’IMMOBILE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI VENEZIA ROVIGO ADIBITO A MERCATO ORTOFRUTTICOLO SITO IN COMUNE DI LUSIA (RO)
Seconda asta pubblica per la vendita ad unico incanto dell’immobile sito in Comune di Lusia (RO) via della Provvidenza 25, adibito a Mercato ortofrutticolo. Supericie lorda: mq. 32.552. Criterio di aggiudicazione: miglior prezzo superiore alla base d’asta ai sensi dell’art.2 del Bando. Base d’asta € 3.897.000,00. Data di scadenza di arrivo delle offerte: ore 12,00 del 19 luglio 2019. Si rinvia per ogni ulteriore indicazione al Bando scaricabile dal sito http://www.dl.camcom.gov.it/bandi
IL SEGRETARIO GENERALE Dr. Roberto Crosta
Vendite immobiliari, mobiliari e fallimentari legalmente@piemmeonline.it
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Domenica 30 ....Giugno 2019
La Voce
VENETO
Redazione: piazza Garibaldi, 17 - Rovigo Tel. 0425.200.282 Fax 0425.422584 e-mail: cronaca.ro@lavoce-nuova.it
EMERGENZE Rinnovata per altri tre anni la convenzione con la Regione
Aumentati i fondi al Soccorso Alpino
Elicottero Funzione fondamentale in montagna
VENEZIA - La Regione Veneto ha rinnovato per un altro triennio (2019-2021) la convenzione con il soccorso alpino e speleologico Veneto del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, stanziando un finanziamento di 700mila euro per l'anno in corso. “Questa organizzazione - dichiara l’assessore Sanità Manuela Lanzarin - è una delle punte di diamante del grande mondo del volontariato veneto e opera con dedizione, grande professionalità e coraggio nell’ambito del sistema Suem 118. Agli uomini e alle donne del Soccorso Alpino tanta gente deve letteralmente la vita, mentre alcuni di loro la vita l’hanno
donata per aiutare gli altri. Siamo loro grati e abbiamo anche deciso di aumentare di 50 mila euro il nostro contributo, portandolo a 700mila euro rispetto ai 650mila dell'anno precedente”. Il soccorso alpino, sottolinea la Regione Veneto, è un ingranaggio significativo del sistema veneto dell’emergenza-urgenza ed è protagonista di tanti difficili interventi di soccorso, recupero e trasporto sanitario in ambiente montano, ipogeo e in ogni altro ambiente ostile e impervio del territorio regionale. Il finanziamento della Regione Veneto è dedicato all’attività di soccorso e per le attività
organizzative collegate, tecniche e logistiche; alla formazione; all’attività amministrativa, organizzativa e tecnica e per l’attività del personale dipendente; all’ammodernamento tecnologico e manutenzione delle dotazioni strumentali; alle attività di prevenzione degli incidenti e degli infortuni. L’aumento a 700mila euro del contributo è legato, conclude la Regione, all’aumento delle spese sostenute dal soccorso alpino nell’anno precedente, soprattutto quelle assicurative e per quelle assolutamente necessarie per l’efficienza della struttura. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LEGA Incerta la situazione sul nome del commissario italiano, che sarà espresso dal Carroccio
Zaia in Ue? Salvini ci pensa ancora Il governatore finora ha sempre rifiutato, anche Giorgetti si chiama fuori: “Non sono adatto” VENEZIA - “Io non sono interessato a fare il commissario europeo, probabilmente non sono nemmeno adatto a farlo, ma ringrazio tutti gli attestati di stima...”. Considerato da tempo in pole per l’incarico di commissario a Bruxelles per conto del governo italiano, Giancarlo Giorgetti si tira fuori dalla mischia durante la trasmissione “L’intervista” a Skytg24. Il numero due della Lega aggiunge che il “governo si sta attrezzando per altri soluzioni che non prevedono il sottoscritto”, ma non dà alcuna indicazione sull’identikit del possibile candidato. Fino ad ora Matteo Salvini ha sempre rivendicato per sé la scelta del nome da portare alla Commissione Ue, lasciando intendere che sarà un “graduato” della Lega, ovvero un ministro o Giorgetti appunto, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. La linea non sarebbe cambiata, anche se s’è chi non esclude una candidatura esterna, ma gradita al Capitano. “Al 70% il futuro commissario dovrebbe essere della Lega”, dice a mezza bocca un big del Carroccio. Allo stato, tra i ministri leghisti, favorito sarebbe Gianmarco Centinaio, attuale responsabile dell’Agricoltura, ma c’è chi scommette che Salvini stia tentando di giocarsi anche la carta di Luca Zaia. Una pista non nuova, che il governatore del Veneto ha finora però sempre escluso, avendo sempre dichiarato la sua volontà di continuare l’impegno a livello regionale.
In breve Padova
In ascensore 27 ore n PADOVA - Una 50enne è rimasta bloccata per circa 27 ore in un ascensore a Padova, prima di essere salvata dai vigili del fuoco. La donna era entrata nell’ascensore (che collega l’abitazione alla cantina) alle 9.30 di venerdì, e l’impianto (di vecchio tipo e quindi senza pulsante di emergenza) si era bloccato. La donna, che non aveva con sé il cellulare, ha provato vanamente a chiamare aiuto. A dare l’allarme è stata ieri mattina la figlia, visto che la madre non rispondeva al telefonino. Carroccio di governo Il vicepremier Matteo Salvini e il presidente del Veneto, Luca Zaia
Auto contro trattore, famiglia distrutta RAVENNA - Una famiglia trevigiana distrutta in un grave incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio alle porte di Ravenna. Poco dopo le 15, secondo quanto ricostruito finora, una Fiat Punto si è scontrata frontalmente con un trattore a Glorie di Mezzano e le tre persone che viaggiano sull’auto sono morte sul colpo. Le vittime sono un pa-
dre 74enne e due figli, una ragazza di 34 e un ragazzo di 32 anni, tutti nati a Motta di Livenza (Treviso) ma residenti nel Ravennate e nel Forlivese. Sul posto, oltre alle ambulanze, sono intervenuti i vigili del fuoco di Ravenna che hanno dovuto utilizzare una gru per sollevare il mezzo pesante. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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PADOVA Ventura scelta come “Persona Lgbt dell’anno”: “Grande orgoglio”
Il Pride Village premia “super” Simo PADOVA - Per festeggiare i 50 anni della rivolta di Stonewall a New York, che nella notte del 28 giugno diede il via al movimento di liberazione gay moderno in tutto il mondo, il Padova Pride Village, venerdì ha consegnato a Simona Ventura il premio “Persona Lgbt dell’anno”. Nato in occasione del decimo anniversario della manifestazione patavina, il premio - si legge in una nota - vuole essere un riconoscimento per chi si è contraddistinto negli ultimi anni per la difesa dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e trans. Ventura non si è mai tirata indietro -scrivono gli organizzatori - dall’appoggiare le istanze Lbgt, come matrimonio egualitario e le adozioni. “Ho sempre sostenuto che non c’è alcun tipo
di differenziazione - ha dichiarato Simona Ventura -. Le persone per bene sono persone per bene, non esistono differenze sessuali, non esistono le differenze sociali. Questo premio mi riempie di orgoglio, si deve continuare così. Molti anni fa potevate essere una minoranza ma adesso siete una realtà fortissima che merita pari opportunità, pari diritti come tutte le altre persone di questo paese. Non dovete abbassare la testa, mai! L’orientamento sessuale non mi interessa, questa è la vera democrazia. Anche la costituzione lo dice chiaramente. Mi interessa sapere se queste persone sono persone per bene o no, se fanno una vita serena o no, se fanno del bene o no. Il resto fate un po’ quello che cavolo vi pare!”. Showgirl Simona Ventura premiata
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A Venezia
Spider-Man show n VENEZIA - Per omaggiare la città di Venezia, protagonista di numerose scene di “Spider-Man: Far From Home”, a piazza San Marco avrà luogo uno spettacolare evento in occasione dell’uscita del film nelle sale italiane. Il 3 luglio, alle ore 22, la notte veneziana sarà illuminata da uno spettacolo eccezionale che lascerà stupiti e incantati gli spettatori. Inoltre il 4 luglio, solo per il pubblico della città di Venezia, l’esclusiva possibilità di vedere il film in anteprima nei cinema cittadini. Il film vanta vanta un cast d’eccezione con protagonisti Tom Holland, che torna ad interpretare Peter Parker/Spider-Man e Jake Gyllenhaal, al suo esordio in un cinecomic nel ruolo di Mysterio.
Striscione a Verona
“Free Carola” n VERONA - “Disobbedienza alle leggi ingiuste #freeCarola”. Questo il testo scritto su uno striscione appeso ieri mattina a Verona sul portone di un palazzo del centro storico. Una attestazione di solidarietà verso Carola Rackete, la capitana della Sea Watch, arrestata la notte scorsa dalla Guardia di Finanza per aver violato il divieto di ingresso al porto di Lampedusa. Venerdì sera proprio a Verona un centinaio di persone aveva manifestato solidarietà alla nave Sea Watch 3 ancora ormeggiata al largo di Lampedusa, con un sit-in sul ponte Pietra, vicino al Teatro Romano.