Herbert Dorfmann: 2.5 Relazione intermedia Futuro 2012-2014

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25 Relazione intermedia.

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Herbert DORFMANN Membro del Parlamento europeo www.herbert-dorfmann.eu

parlamento europeo


Indice Prefazione 3 Come vedo il nostro territorio nel contesto europeo 4 Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale 9 Lavoro nelle commissioni e nell´intergruppo minoranze 10 La mia visione per il nostro territorio: la perla delle Dolomiti nel contesto europeo 13 HD concretamente 16 Consigli utili 17


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Prefazione

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Relazione intermedia.

Ancora per due anni e mezzo, più precisamente fino ai primi di luglio 2014, sarò a Bruxelles per rappresentare gli interessi del nostro territorio, un compito che porterò avanti come ho sempre fatto: con grande passione e con pieno impegno. Il quadro che si prospetta nei prossimi mesi é molto emozionante: ci sono grandi sfide politiche e cambiamenti. Così, per esempio, stiamo definendo la nuova politica agricola d ­ ell’Unione europea che entrerà in vigore dal 2014 e che avrà anche un impatto diretto sulla nostra agricoltura. Inoltre ci siamo posti l’obiettivo di stabilizzare i mercati finanziari europei. Come unico deputato europeo dalla regione del Trentino-­ Sudtirolo, mi sento sia in dovere di lavorare sulle questioni ­europee, ma allo stesso tempo mi vedo soprattutto incaricato di difendere il nostro territorio. Come rappresentante dei nostri cittadini mi stanno particolarmente a cuore le questioni locali. Per questo anche nella seconda parte del mio mandato lavorerò per trovare delle soluzioni in vari settori quali i trasporti, titoli di studio, appalti transfrontalieri, ecc. Le richieste del nostro territorio sono molto eterogenee. Nelle pagine seguenti cerco di tracciare un breve quadro delle questioni future che riguardano il nostro territorio in un’Europa unita. Vostro Herbert Dorfmann

Aprile 2012 3


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Come vedo il nostro territorio nel contesto europeo L’Unione europea si trova in un momento di cambiamenti: nei prossimi anni dobbiamo superare nuove e grandi sfide. Basta pensare alla volatilitá dei mercati finanziari. Per l’Unione europea questi sviluppi significano essere messi alla prova. Tutti gli interessati dovranno fare degli sforzi enormi. Vogliamo affrontare questa sfida. Negli ultimi due anni e mezzo l’attenzione della politica negli Stati membri si é spostata, inaspettatamente, sulla politica europea, in particolare sulla moneta comune, l’euro. Nella mente di molti cittadini, si é creata l’impressione che solo l’introduzione dell’euro ha causato la crisi attuale. Questa impressione peró non corrisponde alla realtá.

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Mai prima d’ora, la politica europea é stata sotto attenta analisi da parte dell’opinione pubblica. Per me è difficile e allo stesso tempo motivante lavorare in prima linea conscio della delicata situazione in cui ci troviamo. Nella Commissione per i problemi economici e monetari, di qui faccio parte fin dall’inizio del mandato, mi trovo nel centro dell´occhio del ciclone.


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Alla base l’UE non dovrebbe esserci una comunità puramente economica, ma una comunità politica e solidale.

Ho potuto lavorare, come relatore per il mio gruppo politico, sul cosiddetto “Six Pack”, testo legislativo destinato ad affrontare la crisi attuale. L’obiettivo principale é quello di introdurre meccanismi europei per contrastare questa situazione. E´ stata creata un’Autoritá bancaria europea, diversi settori del sistema finanziario sono stati regolamentati e ora dobbiamo controllare se gli Stati membri, fortemente indebitati, rispetteranno le norme rigorose con tutti i problemi e le difficoltá associate. In futuro si dovrá evitare che l’Unione europa corra a sanare la cattiva gestione di alcuni Stati membri colpendo cosí tutti i cittadini. Ad ogni modo l’UE non dovrebbe essere una comunitá puramente economica, ma una comunitá politica e solidale. Ad esempio, secondo me, nel caso specifico della profonda crisi in Grecia ció significa che sarebbe irresponsabile lasciare i greci soli nella loro situazione, perché si potrebbe avere come conseguenza un allontanamento politico dall’Europa. Questo a sua volta significherebbe che l’idea europea, la visione di un’Europa piú unita, sarebbe abbattuta. La mancanza di solidarietá in questo senso avrebbe conseguenze impreviste. La crisi attuale non colpisce solo la Grecia, ma in misura minore anche Italia, Portogallo e Spagna. Il principio di solidarietá non si deve trasformare in un business as usual: continuare come se nulla fosse. Abbiamo bisogno di regole chiare, che dovranno essere rispettate da tutti gli Stati membri nel loro interesse e nell´interesse europeo, perché i problemi economici di un paese influenzano l’intera Europa.

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In Commissione con la deputata Donuta Hübner già Commissaria per la politica regionale.

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Anche l’immigrazione avrá in futuro un ruolo crescente. La realtá non puó essere fraintesa su questo argomento: il tasso di natalitá nei paesi dell’UE di oggi é in media di 1,5 figli. Questo significa che tra pochi decenni ci sará una societá sempre piú vecchia. Se l’Europa vorrá mantenere una leadership mondiale la nostra societá non potrá tenere le frontiere chiuse, ma dovrá aprirsi anche se in modo ordinato. Se l’Europa vuole restare economicamente forte dovrá anche provvedere a riequilibrare la propria forza lavoro. Credere che siamo in grado di chiudere le frontiere, é a mio parere un’illusione. Penso che dobbiamo lavorare sulla gestione della migrazione e rendere la nostra comunità attraente per le persone con una buona istruzione, e in questo senso, dare vita a una migrazione ordinata. Allo stesso modo però non possiamo accettare che qualsiasi persona arrivi in Europa. Migrazione ordinata e ragionevole significa che le persone con una buona istruzione vedano nell´UE delle prospettive. Dobbiamo lottare contro l’immigrazione clandestina.


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Nella Commissione per l´agricoltura e sviluppo rurale presto una particolare attenzione all´agricoltura di montagna.

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Credere che siamo in grado di chiudere le frontiere é a mio parere un’illusione.

Nei prossimi 20 anni l´UE dovrebbe mantenere una propria leadership nella politica mondiale. Negli ultimi 50 anni siamo stati, insieme con gli Stati Uniti, un esempio, per quanto riguarda la democrazia e la libertà. Per il cittadino europeo, mi auguro che diventeremo una società aperta, in cui i confini interni, sotto ogni aspetto, non avranno più nessuna importanza. Le persone provenienti dai vari Stati membri dovrebbero avere un grande rispetto reciproco e scambiarsi le loro esperienze.

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Un compito importante sarà quello di continuare a sostenere le aree europee meno sviluppate. Ciò vale particolarmente per i nuovi Stati membri. Penso che in particolare il nostro territorio sia un ottimo esempio di come con molto impegno i cittadini, anche attraverso adeguati sostegni politici, abbiano saputo trasformare una regione che era molto povera. L’UE deve impegnarsi anche in futuro a sostenere le regioni più svantaggiate. E infine: I nostri figli sono il nostro futuro. Dobbiamo riuscire a fare in modo che l’Europa rimanga un luogo attraente per i nostri giovani in cui é possibile sviluppare in modo ottimale le proprie capacità, attraverso offerte educative eccellenti. I giovani dovrebbero pensare a come approfittare della diversità culturale ed economica che offre l’Europa e ai vantaggi offerti dall’Unione stessa.


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Commissione per l’agricoltura e sviluppo rurale

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Passeggiata estiva sulle Alpi di Siusi con l´associazione agricoltori sudtirolesi e con il Presidente Leo Tiefenthaler.

Per la politica agricola comune la seconda parte del mio mandato sarà molto importante. Lo scorso autunno il Commissario per l’Agricoltura Dacian Ciolos ha presentato le proposte per la nuova politica agricola comune. Verso la fine del 2012, forse all’inizio del 2013, queste proposte verranno discusse e votate in Parlamento. Per il nostro territorio rilevante è che le zone di montagna siano ancora oggetto di un´attenzione specifica. In questo senso mi sono adoperato e continuerò a farlo.

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L’etichettatura dei prodotti alimentari Tra le varie novità del settore e per tutelare i cittadini europei vi é il nuovo regolamento sull´etichettatura dei prodotti alimentari. In futuro i cittadini saranno più informati e tutelati contro indicazioni forvianti. Da parte mia ho prestato particolare attenzione nel tutelare i piccoli esercizi e i prodotti locali da norme troppo restrittive che rischiavano di impedirne la vendita e confezionamento al dettaglio. 9


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Lavoro nelle Commissioni e nell´intergruppo sulle minoranze Il futuro del trasporto in Europa è una questione che mi preoccupa particolarmente come cittadino che vive lungo la Valle d’Isarco. La politica europea di trasporto non si risolve certo con il tunnel di base del Brennero, in fase di costruzione, ma quest´ultima opera mi sta particolarmente a cuore. In innumerevoli discussioni avute con il coordinatore europeo per gli assi TEN, Pat Cox, ho potuto svolgere un ruolo importante di mediazione tra la politica locale è le autorità dell’UE. Nei prossimi anni si dovrà assicurare che le garanzie sui finanziamenti dell’UE siano mantenute per fare si che il progetto non sia ritardato.

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Il mio impegno per la politica dei trasporti è quello di aumentare la consapevolezza a livello europeo del problema dell’inquinamento acustico lungo le linee ferroviarie Attraverso il mio intervento sta emergendo un nuovo approccio. L’obiettivo deve essere quello di creare un sistema di incentivi per ridurre l´inquinamento acustico grazie a nuove tecnologie ferroviarie. Affinché ciò accada lavoriamo in concertazione per una proposta da parte della Commissione europea.


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2014

L´obiettivo é quello di lasciare un mondo migliore per i nostri figli.

Un altro impegno sarà il lavoro sulle prospettive finanziarie a partire dal 2014. Nel documento si decideranno quali progetti saranno finanziati dall’UE. Fra i tanti vi sono i finanziamenti dei programmi destinati alle minoranze linguistiche in Europa. Quando pensiamo al mercato unico europeo ci sono una seria di discriminazioni e ostacoli che devono essere rimossi. Per esempio vi sono le restrizioni alla radiodiffusione dei programmi televisivi, tema molto importante per le minoranze linguistiche. Lo stesso vale per i prodotti venduti sul web che spesso sono disponibili solo nella lingua dello stato.

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Per i prossimi 2 anni una particolare sfida sarà la regolamentazione dei mercati finanziari.

Accade così che, ad esempio, in regione, i libri on-line in lingua tedesca semplicemente non possano essere acquistati e ciò è chiaramente in contrasto con l´ideale europeo. A mio parere i consumatori devono avere accesso alle linee di prodotti anche in altre lingue. Qualora la Commissione Europea nella cosiddetta “agenda digitale” proporrà delle riforme in tal senso, mi impegnerò nel trovare una soluzione a questa problematica.

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Una sfida particolare sarà la successiva regolamentazione dei mercati finanziari. Dopo l’introduzione dell’euro con i criteri di Maastricht, che definiscono chiaramente le regole, l’esperienza degli ultimi anni ci ha fatto capire che tali criteri non sono sufficienti e che non sono stati rispettati da alcuni Stati membri. Con i nuovi meccanismi di controllo sugli squilibri macroeconomici sarà possibile una diagnosi anticipata per poter prevenire delle situazioni critiche. Se le riforme partono in ritardo i costi per ovviare ai problemi aumentano. Nei prossimi anni bisognerà assicurare che gli strumenti a disposizione funzionino bene.


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Le mie visioni per il nostro territorio: La perla delle ­Dolomiti nel contesto europeo

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Nel 2011, 44 gruppi dal Trentino- Sudtirolo sono venuti al Parlamento a Bruxelles e a Strasburgo.

L’Unione europea, soprattutto per il nostro territorio di frontiera, porta a degli incredibili vantaggi: nella regione europea, le parti storiche possono crescere di nuovo insieme in maniera “illimitata”. Non ci sono controlli alle frontiere, paghiamo con la stessa moneta e possiamo lavorare dove ci sono le condizioni migliori. L’idea della regione europea deve però essere ancora rafforzata, soprattutto come forma mentis. Il nostro territorio ha i migliori presupposti per ricoprire il ruolo di modello per le altre regioni in Europa. Da noi vivono insieme, in modo pacifico, diversi gruppi linguistici. Dopo le vicende storiche del secolo scorso siamo una regione con un destino speciale e con una storia straordinaria. Ma attenzione: siamo cresciuti molto velocemente raggiungendo un elevato tenore di vita. Il nostro territorio in passato é stato caratterizzato da un’agricoltura forte, gli altri settori erano insignificanti. Oggi benefichiamo di un’ottima combinazione di agricoltura, turismo, commercio, industria e servizi. Il nostro territorio ha

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Il nostro territorio mi sta a cuore. “Le Odle” fanno parte delle Dolomiti, classificate nel 2009 come patrimonio mondiale dell’UNESCO.

mostrato come si può, anche grazie ai fondi di sviluppo regionale dell’UE, avere uno sviluppo sostenibile. In alcuni ambiti c’é ancora bisogno di intervenire: troppi cittadini devono sopportare il crescente traffico dei veicoli. Le giunte provinciali stanno cercando da anni, con successo, di diventare, tramite un potenziamento del trasporto pubblico in maniera ragionevole e intelligente, un modello anche per altri paesi. Con una gestione ottimale del traffico e con delle buone infrastrutture si può essere in grado di ammodernare il trasporto.

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Tuttavia dobbiamo essere consapevoli che il nostro territorio non é il centro del mondo, ma solamente una regione europea tra le molte. A Bruxelles siamo conosciuti e apprezzati, ma non dobbiamo credere che tutto giri intorno a noi. A mio avviso dobbiamo dire addio all’idea dell’eterno ruolo “speciale”. Dal punto di vista di Bruxelles siamo un territorio


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„ “ Servono meno nazionalismi e più Europa.

del tutto normale, che come tutte le altre regioni vuole raggiungere il meglio per se stesso. In Europa i nazionalisti dovrebbero fare parte del passato. Nel nostro agire politico dovremmo pensare con la mente aperta sul come raggiungere il meglio per i nostri cittadini nel contesto europeo. Il sogno di uno Stato proprio o di nuove frontiere in Europa che spesso, anche in Sudtirolo, sembra essere più importante di altre tematiche, si basa sul concetto nazionalistico che dovrebbe essere ormai superato. Ancora più attuale é la domanda che molti si pongono sull´utilità di uno stato nazionale. So bene che siamo ancora lontanissimi dalla fine degli Stati nazionali e che l’integrazione europea non é ancora completata. Tuttavia dobbiamo chiederci quali strutture amministrative, saranno necessarie nell´Europa del domani.

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HD concretamente

> > Ho saltato la sessione plenaria ... molto raramente. In realtà, solo se avevo degli impegni improrogabili sul ­territorio. > > Se non faccio politica, io sono ... in ogni caso, a casa con mia moglie e i miei ragazzi, o semplicemente riposo. > > Musicalmente … purtroppo non ho un grande senso del ritmo e a scuola non ero certo il migliore a leggere gli esametri latini sulla battuta. >>

Il miglior profumo del mondo ... si può sentire nel bosco

dopo un temporale.

> > Opposizione significa per me … prerequisito fondamentale per la democrazia. Se ben impostata significa certamente incoraggiamento. La concorrenza porta a un ulteriore sviluppo. > > Bruxelles, a differenza del nostro territorio … una dimensione internazionale, fascino internazionale ... inoltre patatine fritte, cioccolato e birra. >>

Il nostro territorio a differenza di Bruxelles ... montagna,

paesaggi mozzafiato e alte cime. 16


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Consigli utili

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Nel 2006, Stephan von Marsoner di Laces (Val Venosta) ha svolto uno stage presso il Parlamento europeo. Oggi lavora come mio assistente parlamentare.

Stage nel mio ufficio presso il Parlamento europeo Ogni anno ricevo innumerevoli CVs. Per dare a tutti i candidati le stesse opportunitĂ ho deciso di organizzare una piccola selezione. Se siete giovani, ambizioni, interessati nella politica, vi piace lavorare in team e volete acquisire nuove esperienze in un ambiente internazionale, allora mandate la vostra candidatura per svolgere uno stage presso mio ufficio di Bruxelles e di Strasburgo. Parli fluentemente tedesco, italiano e inglese, hai un diploma di scuola superione e sei flessibile sulle date? Offro ogni anno a quattro giovani interessati la possibilitĂ di svolgere uno stage di sei settimane presso il Parlamento europeo. Tutte le altre informazioni si trovano sul mio sito: www.herbert-dorfmann.eu. 17


Il Schützenbund della Valle d’Isarco é venuto a trovarmi in d­ icembre 2011. (nella foto con il deputato tirolese Richard Seeber del partito popolare austriaco).

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Visita al Parlamento europeo Desiderate visitare il Parlamento europeo a Bruxelles o a ­Strasburgo con un gruppo, una scolaresca, un circolo ricreativo o a livello individuale? Sarò lieto di prendermi il tempo per accogliervi personalmente in una di queste sedi. Prima, però, è importante prendere alcuni accorgimenti.

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Il viaggio deve essere pianificato con almeno quattro mesi di anticipo poiché le persone desiderose di visitare il Parlamento europeo sono molto numerose. Prima di fissare una data vi consiglio di prendere contatto telefonicamente (+39 0472 970326) con il mio collaboratore Dietmar Pattis, che vi illustrerà le varie possibilità. Quindi, fate direttamente richiesta al servizio visitatori del ­Parlamento europeo. In seguito attendete la conferma e comunicateci la data fissata: tenete presente che la visita dura un’ora e mezza. I miei collaboratori cercheranno di concordare i miei appuntamenti personali con la vostra visita, al fine di organizzare un incontro.


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2014

Il miglior profumo del mondo si può sentire nel bosco dopo un temporale. Un buon piatto di finferli e il pranzo é perfetto!

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