Rivista Arti Marziali Cintura Nera 320 Settembre 2 parte

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Un praticante Kali guarda un attacco come un pugno, non tanto come un attacco, ma come un obiettivo che viene offerto e deve essere distrutto sistematicamente attraverso immobilizzazioni e attacchi. Questo non è troppo lontano dal modo di pensare di Kyusho tranne che le strutture sulle quali puntiamo sono inter ni e non ester ni. Così aggiungendo l'arte più esterna più del Kali e il Trapping, stiamo influendo in una gamma ancora più ampia nella stasi umana. Kyusho è uno studio dell'anatomia umana, non è un Arte Marziale (anche se potrebbe ed è stato evidenziato come uno di loro), ma il suo utilizzo con o in un Arte Marziale è naturale, e aggiunge una maggiore dimensione. Così può essere integrato facilmente ed efficacemente in qualsiasi stile di Arte Marziale. Il praticante Kali armato con la conoscenza di Kyusho può portare la pratica del Kali ad una prospettiva completamente più profonda. In questo secondo volume vi mostreremo gli obiettivi inerenti o possibili de Kyusho nella testa, utilizzando le azioni delle stesse trappole di braccio che appaiono sul primo DVD. Un lavoro di collaborazione del Maestro di Kali Raffi Derderian e il Maestro Evan Pantazi.

REF.: • DVD/KYUSHO 25

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ORDINALA A:

Budo international.com


“Noi uomini facciamo parte della creazione e lo sciamanesimo è il nostro modo di connetterci con tutto questo”. Will Adcock

“D

“La bellezza degli alberi, il freschezza dell’aria, la fragranza dell’erba, parlano con me. La cima della montagna, il fulmine nel cielo, il ritmo del mare, parlano con me.

io li fa e loro si uniscono” recita il proverbio. Le cose si organizzano per affinità. “Dentro di uno stesso piano, gli uguali si attraggono” parla il Libro Sacro. Questo raggruppamento genera accumuli e questi un’intensificazione della propria vibrazione, generalmente, e se non sono mediati dalla sensatezza o dalla riflessione profonda, fino alla completa saturazione. Così, nel materiale, così nello spirituale. Le convivenze possiedono il loro lato positivo e negativo, i loro vantaggi e inconvenienti. La perdita di criterio e personalità negli individui meno maturi e avanzati è una di quelle costanti negative nei gruppi. Seguire ciecamente il leader, non avere un proprio criterio, fa si che i gruppi che si uniscono nell’affinità degli estremi, agiscano in modo malato e perdano l’asse centrale, così che, anche se la loro unione fosse condotta da un buon proposito, si perderebbero nei marasmi della pazzia, della malvagità e della distruzione. Dicono che il cammino verso l’inferno è lastricato di buone intenzioni! Il fanatismo è uno dei peggiori risultati di questi accumuli. Le persone perdono ogni e qualsiasi prospettiva, ogni capacità di comprensione, poiché questa, per sua natura, implica il vedere qualunque cosa da angoli diversi. Il fanatismo è come il paraocchi dell’asino che gli impedisce di vedere, se non è di fronte, tutto il resto che sta intorno. Come gli asini, questi individui, saranno capaci di girare e girare intorno alla noria, credendo però, con il loro camminare, di stare avanzando in qualche direzione. L'effetto cumulativo che implica la legge di saturazione prima citata, tende ad accentuare e intensificare una continua retroazione: due tipi si conoscono per internet e in un paio di giorni decidono di sgozzare un prete in Francia. Il mondo è pieno di situazioni così, forse non tanto mediatiche, ma spinte da forze analoghe. Distruggere è tanto semplice... costruire tanto difficile... Che cosa dirige le nostre vite? Vi siete fermati a pensarlo? Arrogante sarebbe pensare che tutto sia nelle nostre mani; poco diligente credere che non abbiamo niente a che vedere in tutto ciò. Per le menti più grandi, le forze

La forza del fuoco, il sapore del salmone, la traiettoria del sole nel cielo. e la vita che non va mai via, parlano con me e il mio cuore si eleva”. Jefe Dan George

enormi e incommensurabili come il destino non sono antitetiche al concetto di libero arbitrio. Questa comprensione richiede maturità, attenzione e conoscenze che non rientrano nel proposito ed estensione di questo testo; diciamo solo che il destino è, secondo i saggi Shizen, ambiguo e ironico di natura. Molte cose che dovrebbero arrivare nelle nostre vite, perché così era scritto, possono posporsi o dissociarsi in virtù degli accumuli che si sovrappongono alla nostra bolla. La successione di avvenimenti non è mai casuale, bensì il risultato di un'oreficeria e di aritmetiche energetiche e tensionali, perfettamente misurabili nel mondo degli sciamani. Vedere le cose solo dalla logica, annulla il nostro modo di affrontare questo mistero con effettività. C’è molto più potere nel vedere l'uomo come una bolla di energia, piuttosto che limitarlo a una massa di carne e ossa nel suo contesto sociale. Come diceva lo sciamano Don Juan, "il problema dell'uomo moderno è che intuisce le sue risorse nascoste, ma non osa utilizzarle. L'umanità necessita ora più che mai che gli s’insegni nuove idee che abbiano a che vedere esclusivamente col suo mondo interno; idee di sciamani, non idee sociali; idee relative all'uomo che sta di fronte all’ignoto, che affronta la sua morte personale. Gli idioti, quelli che parlano un solo linguaggio, spesso si appoggiano sulla logica per convincersi di quanto sono saggi, mantenendo il loro paradigma mentre il resto del gruppo li applaude perfino con le orecchie. Ma per dirimere e agire in modo effettivo nei territori del mistero, uno deve andare oltre al volgare, al consensuale e al naturale. Pochi sono i cammini che affrontarono con la sufficiente interezza, coraggio e sobrietà questi luoghi impervi, e tutti pagarono il loro prezzo. Rimanere tuttavia nella nostra zona di comodità non sistemerà niente, né sarà garanzia di niente se non dell'ignoranza, un male dal quale non potremo sempre difenderci. La consapevolezza non ha surrogato. La ragione, la logica consensuale di gruppo non è altro che il limitato vicario che ci sistema nell’immediato. I veri cammini di saggezza sempre sorpassarono i limiti accettati dal gruppo, ma non sarà la prima né l'ultima volta che l'umanità debba fare, per evolvere, due passi avanti e uno indietro. Traduzione: Chiara Bertelli


“La consapevolezza non ha surrogato. La ragione, la logica consensuale di gruppo non è altro che il limitato vicario che ci sistema nell’immediato”. “Vedere le cose solo dalla logica, annulla il nostro modo di affrontare questo mistero con effettività. C’è molto più potere nel vedere l'uomo come una bolla di energia, piuttosto che limitarlo a una massa di carne e ossa nel suo contesto sociale”.




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Pochi, assai pochi sono i Maestri di Arti tradizionali che possiedono il vigore e la generosità necessari per insegnare senza ambagi i segreti della tradizione in un modo così aperto e sincero. Nel suo ultimo video, il Maestro Akeshi ha voluto condividere con i suoi numerosi seguaci, alcune tecniche di allenamento del corpo e dell'attenzione veramente straordinarie. Alcune di queste tecniche, come quella del tagliare una banana al volo, derivano dalla tradizione ed altre, al contrario, si basano sull'uso di strumenti molto moderni, come le "scarpe saltanti" (traduzione letterale). Questa combinazione tra modernità e tradizione definisce molto bene il talento del Maestro Akeshi, nel quale si mescolano il più scrupoloso rispetto per l'essenziale dell'eredità marziale nipponica, con una disposizione aperta a ciò che è nuovo, purché sia al servizio del miglioramento dell’allievo e che non gli faccia perdere di vista il suo autentico obiettivo in quanto studioso delle Arti. Mentre altri flirtano con le forme fino al parossismo, all’anacronismo e al ridicolo, Sueyoshi sa far suo ciò che è positivo, ciò che è utile, senza falsi pudori, senza immobilismi assurdi. Sueyoshi c’insegna, inoltre, tecniche avanzate dell'Arte di "sguainare tagliando" ed una serie di esercizi di allungamento particolarmente indicati per la pratica marziale. Esperto in agopuntura, monaco Shugendo, viaggiatore infaticabile, spadaccino della tradizione nipponica, Sueyoshi è un regalo dell’Oriente tradizionale con traduzione simultanea all'Occidente dei giorni nostri… e tutto questo senza perdere l’essenza! Chi dà di più? Alfredo Tucci


Allenamento Speciale e Iaido avanzato


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olti gruppi di Arti Marziali hanno allenamenti speciali. Per realizzare questi allenamenti speciali hanno bisogno anche di attrezzature speciali, come il pupazzo di legno per il Wing Chun; i Sichi ed i Sachi per il Gojo Ryu; i mattoni per il Pa Kua (sui quali camminare); la scuola Jikishinkage Ryu utilizza un Bokken speciale del peso di 50 Kg (io stesso mi sono allenato con un Bokken di 8 Kg, il quale pur non richiedendo un’abilità estrema, produce un eccellente risultato). Oggigiorno persino i sacchi di sabbia hanno le più diverse forme e sono fatti di differenti materiali. Esistono due tipi di attrezzature: quelle che utilizziamo per rafforzare il corpo, come i Sichi, i Sachi, il pupazzo di legno, il Bokken o il sacco, e quelle che utilizziamo per sviluppare l’equilibrio ed i movimenti. Si dice che uno degli allenamenti speciali del Karate sia la pratica dei Kata sopra della carta bagnata senza stracciarla, sebbene molta gente non ci creda. Chi riesce a realizzare questo tipo di allenamento, senz’altro avrà raggiunto un elevato livello tecnico, quasi sovraumano, quasi un dio. C’è anche chi pratica su terreni molto scivolosi, come sulle pietre di un fiume sporche di fango e muschio o in pavimento oleoso. Penso che anche questo sia molto pericoloso e difficile, c’è

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stato anche un karateka che realizzando questo allenamento, è scivolato e si è fatturato alcune costole. Ora vi spiegherò gli allenamenti speciali della mia scuola, che sono con "Ichi na Gesa" (calzatura tradizionale giapponese, fatta di legno, ma speciale, con solo un unico punto d’appoggio, tipo ciabatte) e Pyon-Pyon (scarpe saltanti).

Geta L'allenamento con Geta consiste essenzialmente nel camminare con le calzature Geta, basta fare solo questo. Se si riesce a camminare nel letto di un fiume secco, allora si avrà raggiunto un livello Menkyo Kaiden, se si riesce a correre allora saremo Soke del "Geta-Do". Se pratichiamo con assiduità, ci renderemo conto di avere molte parti del nostro corpo "addormentate". Il nostro corpo ha numerose parti sensibili ed altre assai poco sensibili. Per esempio, quando si fanno dei trattamenti di Agopuntura e si conficca nel paziente un ago delle dimensioni quasi di un chiodo, ad una profondità di 4 o 5cm, ci sono zone del corpo dove i pazienti non sentono l'ago, ma ce ne sono altre dove il solo pungere leggero di un ago dello spessore di un capello provoca un forte dolore. In ogni caso, questo allenamento con Geta ha come obiettivo il risveglio di queste parti del corpo addormentate. Un altro obiettivo è quello di migliorare il nostro equilibrio quando ci muoviamo e anche di "connettere" i fianchi alle ginocchia e alle caviglie. Con questo allenamento ci renderemo conto anche dell'aumento della sensibilità nelle piante dei piedi. Basta solo stare attenti alle lesioni, che spesso si verificano nelle caviglie e nelle ginocchia, a causa delle possibili cadute durante questo tipo di allenamento.

Pyon-Pyon Questo strumento è stato inventato dal dott. Nakamatsu, uno dei più grandi scienziati dell'attualità. Anche se creati inizialmente come giocattolo, sono stati utilizzati anche nel jogging, poiché essendo molto morbidi, sono ottimi per le ginocchia e le caviglie. Oggi, anche squadre di Taekwondo in Corea e negli USA hanno cominciato ad utilizzare i Pyon-Pyon e stanno ottenendo eccellenti risultati. Tuttavia, mentre nel Taekwondo l'obiettivo è sviluppare muscolarmente le gambe, nella mia scuola cerchiamo di utilizzare sempre meno i muscoli per saltare con i Pyon-Pyon; ci rilassiamo, tentiamo di utilizzare il Shizumi (far sprofondare il corpo, per l'azione della forza della gravità) e facciamo in modo che il nostro corpo segua il movimento dei Pyon-Pyon, che siano dunque loro a comandare il movimento e che il nostro corpo sviluppi la sensibilità necessaria per seguire tali movimenti posizionandoci correttamente. In ogni modo, dobbiamo far sì che il nostro corpo e lo strumento diventino una cosa sola e non due entità differenti, affinché possano funzionare all’unisono e non sovrapponendosi l’uno all'altro, facendo in modo che il corpo segua i Pyon-Pyon e al contempo li conduca. Per questo, la muscolatura del corpo è un obiettivo opposto all'allenamento con Geta e Pyon-Pyon. Nell'allenamento con Sichi, Sachi ou Nigini Gami, se ci si sbaglia sull'obiettivo da raggiungere, il risultato sarà totalmente


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diverso da quello atteso. Questo metodo serve a rilassare e a rendere il corpo morbido ed anche a far sì che i movimenti di tutto il corpo siano fluidi, senza errori nel movimento. L'obiettivo non è la muscolatura o lo sviluppo muscolare. Nel Jikishinkage Ryu anche l'allenamento con Bokken da 50kg non ha come fine la muscolatura, ma senza rendere partecipe nell'azione ogni parte del corpo, utilizzando magari solo le braccia, diviene impossibile muovere un Bokken di quel peso, per muoverlo efficacemente solo con le braccia, senza l'azione del resto del corpo, ci vorrebbe una persona eccessivamente muscolosa, come Arnold Scharzenneger, ma questo tipo di persone non hanno la capacità di fare questo tipo di

allenamento in quanto non riescono ad inserire tutto il corpo nel movimento, che è per l’appunto l'obiettivo dell'allenamento. Il vantaggio di questo allenamento è facile da capire. Anche se il semplice fatto di camminare con Geta (per esempio) è già di per sé difficile, è esattamente quello che qui si vuole insegnare; è come andare in bicicletta, dobbiamo provarci fino a che non impariamo a farlo correttamente. L'allenamento di Kata di Karate è, a volte, molto più difficile da comprendere, poiché avremo maggiori difficoltà a sapere quando abbiamo il nostro corpo si trovi in una buona o non buona posizione, tanto che a volte risulta più una sorta di auto-soddisfazione. Perciò, l'allenamento di Kenjutsu e di Iaido si fa quasi sempre utilizzando degli


strumenti (come il Katana, per esempio).

Kumi Dachi Gli ultimi Kumi Dachi che ho registrato, sono più vicini alle linee antiche, non hanno niente a che vedere con lo sport. Nel Kendo o nel Pugilato, ci sono momenti in cui l'arbitro interviene per separare i contendenti; i Kumi Dachi che pratico ed insegno non hanno questa preoccupazione. Nel Kenjutsu non ci sono regole, tutto è valido. Quando le lame s’incrociano, possiamo fare tutto, persino togliere il Katana all'avversario, applicare lussazioni, proiettare o colpire; ma secondo me, nel tentativo di colpire è più facile perdere l'equilibrio nei Katana, dando vantaggio all'avversario. Quando siamo in questa posizione, la cosa più importante è tentare di sentire e di controllare il punto in cui ambedue le "lame" sono in contatto; controllando questo punto, controlliamo il combattimento, la lama dell'avversario ed anche l’avversario stesso. Per riuscire a sentire tutto questo, bisogna che le spalle e le braccia siano completamente rilassate. Dobbiamo utilizzare le braccia e controllare la forza dell'avversario. Questo è l'obiettivo della pratica di questi Kuni Dachi. Quando praticavo questi Kumi Dachi con Kono Sensei, mi sentivo come se Kono Sensei mi stesse risucchiando le energie, e rimanevo completamente "ubriaco". Ma affinché questo possa accadere - mi riferisco all’ubriacare


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l’avversario -, anche noi dobbiamo essere ebbri. Per questo è anche importante l'esercizio mentale della visualizzazione, dobbiamo immaginarci ebbri, come fa chi pratica lo stile del Kung-Fu Ubriaco. Esattamente come lo stile appena citato, anche alcune scuole di Karate hanno kata "ebbri". Una delle scuole di Kenjutsu che è alle origini della nostra, il Maniwa Wen Ryu, era anche conosciuta come "Il Cobra con la febbre", perché i suoi movimenti assomigliavano a quelli di un cobra.

Idari Wuki: Pratica con Katana, dal lato sinistro del corpo Nelle Arti Marziali senz’armi (Judo, Karate, Taekwondo, Kung Fu…) si pratica con ambedue i lati del corpo sostanzialmente in ugual misura, sviluppandolo in maniera simmetrica. Ma nelle Arti Marziali con armi (Kenjutsu, Iaido, Sojutsu) normalmente questo non avviene: quello che si fa da sinistra si esegue quasi sempre da sinistra, quello che si fa da destra, si esegue quasi sempre da destra. Le tecniche di cambio di mano sono rare. Questo fa sì che il corpo si sviluppi in modo diseguale a sinistra o a destra. Specialmente nell'Iaido, quando sguainiamo, la mano sinistra è sempre nel Saya e la mano destra è sempre nel Tsuka, perciò nello iaidoka normalmente il braccio destro è sempre più forte del sinistro. L'allenamento di Idari Nuki serve proprio per correggere questi squilibri del corpo, stimolando diversi muscoli anche nel lato destro, il che fa in modo che il movimento del lato normale si sviluppi e diventi ancor più forte.

Ohyo Waza: Applicazioni Tecniche Normalmente, l’Iaido comincia in Seiza (posizione seduta sulle ginocchia), ma nel mio gruppo il lavoro principale si svolge in piedi, i Kamae sono quasi sempre in piedi, perciò è meglio chiamarli Batto Jutsu. Ma nelle Arti Marziali dobbiamo essere in grado


di lottare in qualsiasi situazione: seduti, camminando, correndo, in avanti, indietro, dai lati, o anche quando stiamo sorreggendo qualcosa con le mani, ecc… Se tentiamo di applicare Kihon Waza (tecnica di base) in una situazione diversa, non funzionerà. Se la situazione varia, anche la tecnica dovrà variare, adattandosi alle variate circostanze in maniera opportuna, affinché si possa trovare lo stesso grado di efficacia. Tomo Enuke, per esempio, è una tecnica di base sviluppata per tagliare ambedue le braccia dell'avversario quando quest’ultimo si trova in Jodan No Kamae, ma può essere utilizzata anche per tagliare un rivale che sta di fronte a noi ed un altro che sta alle spalle, o due avversari che stanno di fronte a noi, uno dietro all'altro. Poi impariamo il Kihon. Non si dimentica mai, esattamente come l’andare in bicicletta ed infatti, dopo aver imparato a farlo, possiamo lanciarci in cose più difficili, come impennare o curvare in velocità. Riassumendo, dopo aver imparato il Kihon è più facile evolvere e più difficile dimenticare, ma senza averlo compreso appieno non è possibile crescere; è essenziale sviluppare con dedizione l'allenamento della tecnica di base.

Epilogo Gli allenamenti speciali o segreti sono tipici di ogni Arte Marziale. Ogni stile ha i suoi, che sono stati creati col passare

del tempo e con gli anni di pratica. Questi allenamenti speciali, a livello superficiale sono tutti molto semplici, per esempio il mio gruppo pratica Kesa Giri fin dall'inizio, ed è apparentemente molto semplice, poiché è semplice un tagliare a 45°, ma per eseguire e capire appieno il Kesa Giri, dobbiamo aprire il petto, l’Hara, le caviglie, chiudere le ginocchia, girare i fianchi, ecc… Dobbiamo muovere, allo stesso tempo, tutte le parti del corpo in differenti direzioni. Era quello che mi diceva Kono Sensei, il quale mi correggeva infiniti dettagli fino a rendermi addirittura nervoso. Ma poi mi resi conto che comunque dovevo capire da solo l’essenza della tecnica, che è poi ciò che accadde veramente quando sentii che ogni parte del mio corpo diveniva indipendente, muovendosi tutte all’unisono in differenti direzioni, contribuendo tutte al movimento. Dunque, affinché il movimento possa essere corretto, dobbiamo prima costruire il corpo in maniera corretta e perciò, a volte, si deve distruggere il corpo per poi poterlo ricostruire. Mentre "distruggiamo" il corpo, migliora notevolmente il movimento. Ogni Arte Marziale ha i suoi metodi e i suoi allenamenti speciali, ma la cosa più importante è che il Kihon Waza ed il Kihon Kata includono già tutto quello di cui abbiamo bisogno per imparare.




Punti Vitali


Nell'edizione del mese scorso abbiamo parlato di un K.O. Kyusho che è possibile con un solo colpo sulla gamba. L'obiettivo era una combinazione di tessuto vascolare e nervoso appena dietro il ginocchio. Nell'articolo di questo mese, si discuterà degli obiettivi della scimmia nell'antico Bubishi. Si può veder e il risultato dell'attacco di sangue in questi link gratuiti di YouTube: Attacco 1: https://www.youtube.com/watch?v=S2P3oQrjGf4 Attack 2: https://www.youtube.com/watch?v=YZVwV8VIpvo


Punti Vitali

uesto mese vedremo ancora più obiettivi della scimmia e un altro KO Kyusho nella gamba. Tuttavia, questo può anche essere eseguito semplicemente per mezzo del nervo, causando una completa disfunzione o paralisi della gamba con uno shock di dolore muscolare seguito da un crollo muscolare incontrollato. Questo viene fatto abbastanza bene con un colpo con la traiettoria e l'arma giusta; potremmo anche penetrare abbastanza in profondità oltre il nervo, e influenzare non solo i vasi sanguigni sottostanti, ma anche causare una sincope dal vaso sanguigno vagale (svenimento dovuto a una caduta della pressione arteriale). Questi obiettivi, quando vengono attaccati in modo corretto, provocano anche una sincope vasovagale (svenimento a causa della perdita di pressione arteriale). La sincope vasovagale si

Q

verifica in risposta a un evento attivato, con un cattivo funzionamento corrispondente nelle parti del sistema nervoso che regolano il ritmo cardiaco e la pressione sanguigna. Come il battito cardiaco rallenta, la pressione sanguigna scende, e questo provoca una mancanza di flusso di sangue al cervello, che a sua volta provoca svenimenti e confusione. Così funziona la sequenza di obiettivi in questo metodo; non sono punti di Chi o di pressione, non sono meridiani, en non è che sia falso... si tratta di fisiologia reale; prima si risvegliano quelli che discutono il Kyusho... prima potranno sviluppare altre abilità più avanzate. Come un modo di descrivere come possiamo usare questi obiettivi, prenderemo l'orientamento più facile, quello dell'azione di presa mentre l'avversario ci tiene e c'è meno movimento. Quando si è nella posizione di ghigliottina, la forza


Evan Pantazi


Punti Vitali

della parte suepriore del corpo viene utilizzata per assicurare l'avversario. Questa forza concentrata può diminuire i messaggi neuronali e il flusso di sangue alle gambe, il che le indebolisce in una certa misura. Per avviare un messaggio neuronale che indebolisca ulteriormente i muscoli delle gambe, possiamo fare un passo o metterci in ginocchio sul piede (nervi e vasi sanguigni disabili). Bisogna rendersi conto che dobbiamo lasciare questo punto prima di colpire, giacché il piede è mantenuto immobilizzato e potrebbe rompere il metatarso del piede, danneggiare la caviglia, il ginocchio, e forse anche l'anca e la parte bassa della schiena. Questo è utilizzato per facilitare i nervi e fare diminuire la necessità di energia nei punti susseguenti. Poi picchiamo in momenti leggermente scaglionati in due nervi; uno proprio sopra il ginocchio ester no e l'altro nell'interno della coscia. L'obiettivo è semplicemente la parte interna della coscia, dove c'è abbastanza separazione muscolare per raggiungere facilmente l'arteria e la vena femorale, nonché il ramo del nervo femorale. L'obiettivo esterno del ginocchio deve essere picchiato con forza di penetrazione (e con l'arma più forte, come l'ossa della nocca), con il percorso corretto, di 45 gradi verso il basso, attraverso la zona del ginocchio verso la parte posteriore della gamba.

Il colpo alla coscia segue un percorso verso il tallone esterno, mentre la coscia si estende allo stesso momento dell'impatto. L'effetto sarà uno stiramento del nervo e del tessuto vascolare, nonché il flusso di sangue nei vasi. Questo avrà bisogno di un oggetto più nitido e più solido come una nocca (pugni, polsi o l'osso di ferro delle “6 Mani Ji” che si trovano nel Bubishi), perché i muscoli delle cosce sono grandi e bisogna addentrarsi tra essi. Non appena l'avversario comincia a cadere, deve togliersi il piede perché intensificherà il danno. Più dura è la presa dell'avversario, più potente diventa questa tecnica... UTILIZZATE QUESTA TECNICA CON MOLTA PRECAUZIONE!! Questa è una fuga molto facile e di gran portata per sfuggirela presa di ghigliottina, anche se non sia un KO facile; se così fosse, più persone la copierebbero. Questo richiede tempo, allenamento e una corretta comprensione delle strutture e delle funzioni anatomiche, per colpire in modo corretto. Come tale, la maggior parte dei principianti (in termini di Kyusho) possono non avere successo con un K.O. immediato. Tuttavia, anche senza il K.O., questa tecnica bloccherà la gamba allo scopo di danneggiare eventualmente il piede, la caviglia e il ginocchio o ... quindi è una tecnica molto potente.


“Questi obiettivi, quando vengono attaccati in modo corretto, provocano anche una sincope vasovagale (svenimento a causa della perdita di pressione arteriale).�

Per vedere gli articoli Kyusho 3 Applicazioni su questa tecnica in YouTube, guardate a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=jyM6FPaPN9g


Punti Vitali Kyusho offre molto più di un modo per mettere fuori combattimento un avversario; può indebolire, disabilitare e riposizionare l'avversario, o anche contribuire a rilanciare un corpo alla piena funzionalità e comfort. Parliamo per lo più del KO, poiché onestamente attrae la gente all'Arte. Ma una volta che l'individuo possa andare oltre questo e concentrarsi sulle infinite possibilità che il Kyusho apporta a qualunque arte o stile, più si evolverà come artista marziale.

L'Uso del Bubishi Gli obiettivi della scimmia sono solo uno dei dodici gruppi di obiettivi posti nel Bubishi ... etichetta "Sichen" o posture dello zodiaco. In queste si descrivono l'obiettivo e il rapporto con il tempo, sia il miglior momento di attacco o il momento di causare una disfunzione o la morte. Questi periodi di tempo per ottenere i risultati sono piuttosto il risultato di un attacco al sangue e agli organi anziché ai nervi ... perché la reazione nel nervo è solitamente istantanea. Quando si guarda in questo manuale, è necessario considerare il metodo di lotta antica, in cui la cosa normale era essere armato con spada, pugnale, lancia e arco; questi tempi potrebbero essere collegati più con il tempo di cui ha bisogno un corpo umano per dissanguarsi a morte, avere un'emorragia interna (che causa diverse e numerose affezioni letali... ricordate che in quell'epoca, non esisteva l'attenzione medica di emergenza), o morte per intossicazione del corpo. Quindi, se il soggetto principale è stato l'attacco del sangue (Dim Mak), allora dobbiamo basare le nostre azioni contro queste strutture del

sangue come in questo attacco. Possiamo vedere questo nei frammenti dei video precedenti: diversi attacchi al sangue ed esaurimento nervoso per misurare la differenza e le reazioni a tale differenza. Nell'attacco al sangue (vero e proprio obiettivo della Scimmia), si può osservare come il corpo si indebolisce, come cade di pressione arteriale e, come un risultato di tutto questo, si producono svenimenti. Nell'attacco del nervo finale (migliore per moderna difesa), vediamo un effetto rapido ed istantaneo. Questo attacco nervoso è molto più drammatico e meno dannoso; è anche possibile combinare con l'attacco sul sangue. Questi obiettivi vengono utilizzati solo contro il sangue o il nervo ... nessuno può dire con certezza, tuttavia, che il manuale sia più inclinato verso l'attacco sul sangue come base. Ma per fortuna, con lo studio del Kyusho attraverso Kyusho International (non ci sono altri gruppi di Kyusho che abbiano questa conoscenza o abilità reale), si può capire questo livello.














Vi presentiamo il secondo lavoro del gruppo KMRED. Questo video, che porta il nome di "Concetto e Pedagogia", ha lo scopo di farvi scoprire una parte del concetto Krav Maga Research, Evolution and Development (Krav Maga Ricerca, Evoluzione e Sviluppo), nonché la pedagogia che si sviluppa nel seno dal nostro gruppo. I differenti esercizi che scoprirete qui non intendono "rifatevi gli occhi" né dimostrare le nostre attitudini combattive, perché qui la nostra priorità è quella di spiegare come prepariamo i nostri alunni affinché si trasformino in "guerrieri" capaci di "adattarsi" alle differenti evoluzioni di un combattimento in strada."

REF.: • DVD/KMRED-2

Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

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qÉëíçW gáã=t~ÖåÉê cçíçW= © Budo International Publ. Co.


Reality Based Budo International combattendo il terrorismo per 16 anni Com'è iniziato tutto Ecco una piccola lezione di storia delle Arti Marziali per voi. Prima del 1999 non c'erano risite di Arti Marziali in tutto il mondo che trattassero il tema della delinquenza moderna. Se non mi credete, basta cercare qualsiasi rivista di Arti Marziali pubblicata prima di quella data e comprovarlo per voi stessi. Non c'era nulla su come trattare con rapine a mano armata, al di là di prendere la distanza dalla pistola; nessuna formazione di tiro; non c'erano tecniche contro attacchi chimici; nessuna difesa contro le bande, non c'erano tattiche di protezione come quelle che si insegnano ai guardie del corpo professionisti, e assolutamente nulla su some trattare con il terrorismo. Prima di 2001, nessuno nel mondo delle Arti Marziali non aveva neppure parlato mai di terrorismo, ma io lo feci. Uno dei miei studenti, che aveva volato negli Stati Uniti con la sua squadra per uno dei miei corsi di polizia e operazioni speciali militari a Los Angeles, è stato David Rivas, della Spagna. È stato un agente antiterrorista che ha protetto i diplomatici spagnoli dei terroristi dell'ETA, quando le tensioni tra i separatisti baschi e il governo spagnolo erano al culmine. Dopo aver lavorato con lui un paio di volte mi ha invitato in Spagna nel 2000, per addestrare in tattiche agli istruttori del dipartimento di polizia di Almeria, nella parte meridionale del paese, insieme con i soldati della

Legione Spagnola. Dopo aver completato i corsi, e mentre ci dirigevamo a nord attraversando il paese, verso Santander, David aveva una sorpresa per me: "Qui Jim, voglio che veda questo video. È il primo video di tattiche mai realizzato dalla rivista Budo". Sono rimasto scioccato. Sulla copertina del video appariva David Rivas nella squadra tattica con una pistola puntando su un terrorista. Il titolo era: "SWAT Internazionale Ritenzione di Armi." "Jim, lei deve leggere la copertina ancora una volta, per favore", disse segnalando il video mentre conduceva per la strada E-5 verso il nord. Lessi il retro dell'astuccio del nastro di video VHS come egli mi aveva indicato. Mi aveva dato il credito per il suo video, dedicandolo "al mio istruttore il Sergente Jim Wagner." "Wuao! Questo è realmente impressionante, David. Sono orgoglioso di te!", gli dissi dal sedile del copilota. Poi è arrivata una sorpresa ancora più grande, che non aspettavo. David ha continuato, "Andiamo ora a Madrid. Ti presenterò al direttore di Budo International, Alfredo Tucci. Faremo una sessione di foto per un articolo, e faremo anche un video - cioè, se vuoi farlo, ovviamente - che sarà tradotto in varie lingue." Non ci potevo credere. "Sì, ma certo che voglio farlo! Che modo fantastico di diffondere le mie nuove idee". Un paio di ore dopo eravamo nell'edificio Budo International, nella località di Valdemorillo, a poca distanza all'ovest di Madrid. Ho incontrato Alfredo Tucci, abbiamo fatto il servizio fotografico


e ho fatto il mio primo video, e Alfredo mi ha chiesto se eravamo pronti a fare di più articoli e video in un prossimo futuro. Naturalmente, io non volevo immischiarmi nel cammino del mio amico David Rivas. Sentivo che ero solo un ospite. Tuttavia, David Rivas disse: "No, non farò più articoli o video. Io voglio che li facciate voi. Voglio che siate voi quelli che diffondiate le vostre tecniche e i vostri metodi di allenamento." A quanto pare, Alfredo conosceva i desideri di David, e quello che stava per essere una lunga relazione di lavoro ed un'amicizia che aveva cominciato. Attraverso la rivista Budo ho presentato nella comunità di Arti Marziali molti tecniche e tattiche militari e di polizia. Una volta che avevo i lettori "agganciati", li ho presentato il mio Sistema Civile di Protezione Personale Jim Wagner Basato Sulla Realtà (Jim Wagner Reality-Based Personal Protection Civil System), il 21 gennaio 2003. Sono stato il primo istruttore civile di Arti Marziali (anche se ero un vice-sceriffo della Contea di Orange in Califor nia, e il leader della squadra dell'Unità di Protezione a Dignitari all'epoca) nel mondo che trattò dell'uso delle armi di aria compressa per la formazione, lo scenario di sopravvivenza contro coltello con sangue di Hollywood per i realisti, l'abbigliamento di sopravvivenza per le donne, la difesa contro attacchi chimici che avevo sviluppato come un agente antiterrorismo federale degli Stati Uniti, e molto altro ancora. Ho addestrato artisti marziali in modi per

sopravvivere agli attacchi violenti e far che la gente si abituasse all'idea di sopravvivere agli attacchi terroristici. Per espandere il grupo di conoscenza ho presentato a Alfredo Tucci a uno dei miei studenti israeliani, Avi Nardia, ed il mondo imparò per la prima volta su KAPAP. Questo ha favorito che un altro mio amico, Moni Aizik, facesse articoli e DVDs sul tema del combattimento di Krav Maga. Nel corso degli anni ha scritto molti articoli, e ha più di una dozzina di DVD nel mercato prodotti da Budo International, per non parlare dell'apertura di porte che ha rappresentato per molti altri istruttori "reality-based", che hanno seguito i miei passi per presentare i suoi propri sistemi.

Lo Stato Islamico terrorizza il mondo Mi era stato insegnato il mio corso di sopravvivenza terrorismo in Europa per 12 anni, ed era sempre stato il mio corso con minore presenza di alunni. La maggior parte degli europei mi dicevano: "Sì, è interessante, ma questo non accadrà qui". Tuttavia, è accaduto in Europa, ed è stato orribile. Il 13 e 14 novembre 2015, la Francia sperimentò a Parigi il peggiore attacco terroristico della sua storia. I terroristi dello Stato Islamico avevano ucciso 130 persone, ferito 368 e usarono fucili d'assalto militari e bombe a mano in sei luoghi diversi. Senza perdere tempo, Alfredo Tucci mi ha contattato e ha detto .. "Jim, la prossima generazione di artisti marziali ha bisogno di conoscere il tuo sistema di protezione personale RealityBased. Io voglio che tu venga alle riunioni del Budo 1st World Masters 2016 a Roma nel mese di aprile. Ti ho già messo sul manifesto". Ho risposto: " S ì , presenterò il mio


Reality Based corso di Sopravvivenza al Terrorismo". Ho visto questo come, probabilmente, uno degli eventi più importanti della mia vita, e anche della vita di altri. Da un anno, lo Stato Islamico stava minacciando al mondo di ammazzare il Papa Francisco ed ondeggiare la bandiera nera dello Stato Islamico sul Vaticano. Io avevo già programmato di insegnare la Sopravvivenza al Terrorismo in Ravena nel mese di aprile in base a questo programma: avevo un corso di Sopravvivenza con il Coltello sarebbe il 23 aprile; un altro di Istruttore di Sopravvivenza con il Coltello il 24; e il seminario di Sopravvivenza al Terrorismo, il 25. E le date di Roma erano il 16 e il 17 aprile, che coincidevano con il mio viaggio. Che migliore maniera di lottare contro il terrorismo che insegnare nella stessa capitale che stava essendo minacciata? Almeno io avrei fatto la mia parte. E non solo, lo farei con la rivista di Arti Marziali Numero 1 del mondo, chiamata Kampfkunst in Germania, Cinturón Negro in Spagna, Cintura Nera in Italia, Cinturão Nero in Portogallo, Ceinture Noir in Francia, ecc e ora pubblicata anche in Cina. Solo poche settimane dopo aver accettato l'offerta di Alredo Budo Tucci a partecipare alla manifestazione, il giorno 22 marzo 2016, altri terroristi dello Stato Islamico hanno bombardato l'aeroporto di Bruxelles e una stazione vicina della metropolitana. Questa volta, 32 persone sono state uccise e 340 feriti, e lo Stato Islamico ha detto che questo era solo l'inizio.

1 ° Incontro Mondiale Budo Masters 2016 Il 16 aprile 2016 mi hanno chiamato per fare una dimostrazione davanti ad un'udienza da circa 250 Artisti Marziali. Ho presentato il mio corso di Sopravvivenza al Terrorismo. C'erano approssimativamente 22 altri Maestri di Arti Marziali di fama mondiale per fare le loro dimostrazioni nei due giorni, ma io ero l'unico Maestro - e non mi fa più vergogna di essere chiamato "Master", perché sono stato promosso nel mese di febbraio al grado militare di Sergente Maggiore, cioè, Master Sergeant - che si occupava del terrorismo internazionale. Dopo essermi presentato, ed a Fabrizio Capucci, dissi all'udienza: "La maggior parte di voi non sono preparati per un attacco terroristico. Lo so, perché ho fatto una fotografia quando ha iniziato questo evento. Si erano radunati insieme davanti a un posto centrale in ciò che nella lotta contro il terrorismo si chiama la "massa centrale".


Jim Wagner I terroristi attaccano la massa centrale. Ho fatto questa foto con il mio telefono da quel angolo della stanza lì, lontano dalla folla ", ed io indicai l'angolo a destra (l'angolo che l'uomo n ° 1 delle tattiche di controlli della squadra controlla durante un afflusso inaspettato sulla parete o un'entrata massiccia nella stanza). Inutile dire che, dopo la sconvolgente dichiarazione iniziale. avevo l'attenzione di tutti. Ho avvertito tutti nella grande palestra, che getterebbe sul pavimento una bomba a mano simulata davanti a me. Quando l'ho fatto, ho detto: "Vi insegnerò come sopravvivere un attacco di bomba a mano", e ho mostrato loro passo dopo passo quello che avevo imparato nell'allenamento basilare di combattimento con l'esercito degli Stati Uniti quando ero nel campo d'allenamento in Fort Jackson, South Carolina nel 1980. la tecnica non è cambiata in 36 anni. Il pubblico ha bisogno di sapere come sopravvivere un attacco con bombe a mano, perché sono stati utilizzati contro civili innocenti in uno degli attacchi terroristici a Parigi. La cosa soddisfacente per me fu vedere un sacco di artisti marziali giovani, sotto i 21 anni di età, che erano con gli occhi ben aperti e molto attenti. Alfredo Tucci aveva ragione, la nuova generazione aveva bisogno di conoscere il sistema di protezione personale basato sulla realtà, poiché la maggior parte di loro indossavano gli uniformi tradizionali delle Arti Marziali. È la prossima generazione che vedrà il vero valore della Protezione Personale basata sulla realtà, giacché il recente aumento della criminalità e il terrorismo in tutto il mondo sta spingendo in questa direzione.

La Bursa Civile di Viaggio Originale di Jim Wagner Dopo aver insegnato tutti in palestra di Roma come sopravvivere un attacco con bombe a mano, passo dopo passo, poi ho mostrato al pubblico, con il traduttore Fabrizio Capucci tutto quello che ho detto all'italiano: la Bursa di Jim Wagner fatta dai miei buoni amici a S -Gear, nella Repubblica Ceca. I tre elementi di soccorso che ho mostrato loro del mio proprio sacco tattico civile sono stati il Laccio Emostatico C.A.T., un sacchetto di QuikClot, e una benda israeliana. Dissi: "Se mai siete sorpresi nel bel mezzo di un attacco terroristico, come è appena successo a Bruxelles, solo questi tre elementi possono salvare la vostra vita o la vita di un'altra persona a chi vogliate aiutare." Criminali, terroristi e la natura stessa vi hanno dichiarato guerra! Siete pronti per sopravvivere qualcuno di loro? Avrete alla vostra portata quello che vi serve se c'è un attacco chimico terrorista quando si è sui mezzi pubblici? Che cosa succede se c'è un massacro in ufficio? Avete un laccio emostatico per


Reality Based applicare ad un braccio o una gamba e fermare il sanguinamento arterioso e salvare una vita? I vostri figli hanno ciò che è necessario dopo una sparatoria a scuola? Ora è possibile, con la mia Borsa di Jim Wagner. "Che cosa è una borsa da viaggio?", li ho domandato. Per decenni, gli agenti tattici (come ad esempio gli agenti di polizia, militari e appaltatori civili in situazioni di conflitto in tutto il mondo) hanno sempre avuto una borsa da viaggio pronta per portare in qualsiasi momento; a volte anche si riferiscono ad essa come un "zaino camping." Quello che c'è all'interno di una borsa da viaggio viene determinato dalla missione, ma essenzialmente una borsa da viaggio è resistente alle condizioni climatiche avverse che si mette sulle spalle e contiene l'equipaggiamento essenziale per la missione. Per gli operatori tattiche di solito è piena di munizioni extra per le loro armi, forniture mediche, una torcia elettrica in più, le batterie e altri elementi che possono essere presi e portati in fretta. Quando ero un agente di polizia avevo una borsa nell'auto di pattuglia. Quando ero un agente della Polizia Aerea Federale (Federal Air Marshal - FAM) il mio bagaglio a mano era la mia borsa. Quando ero il capo del team di una squadra militare speciale di risposta speciale (Special Response Team - SRT) avevo una borsa da viaggio pronta ad afferrare se la base era sotto attacco. Tuttavia, nessuna di loro ha soddisfatto tutte le mie esigenze e non erano sempre molto "ergonomiche", quindi ho progettato la mia propria borsa. Ora per la prima volta nella storia c'è una borsa da viaggio specificamente per la popolazione civile. Tutti voi potete anche "pensare tatticamente", come professionisti. Il sistema di protezione personale basato sulla realtà di Jim Wagner vi insegna come sopravvivere agli attacchi terroristici e criminali, e la Borsa da Viaggio di Jim Wagner vi offre una borsa di accesso rapido che può portare alla sua "missione esenziale" gli strumenti per salvare vite durante un conflitto o post - conflitto. Come ho detto, ero un agente di polizia, la guardia del corpo di personale diplomatico, agente antiterrorismo e soldato, e ho sempre avuto una Borsa tattica alla mia portata, ma per la vita civile era necessaria unaborsa che non richiamase l'attenzione, funzionale, estremamente efficiente e che potessi portare ovunque, ma nessuna di quelle che c'erano nel mercato era la borsa indicata. Prima di tutto, le altre borse sembravano "troppo tattiche", il che significa che non ci consentono di essere "l'uomo grigia" in mezzo alla folla. In altre parole, se sembrate troppo tattici, tanto gli agenti professionisti come i ragazzi brutti fisseranno a voi. In secondo luogo, le borse del passato non avevano tutte le caratteristiche di cui ho bisogno. Pertanto, ho progettato una borsa da viaggio per me, come aveva progettato il coltello tattico Boker prodotto

per anni, e ora venduto in tutto il mondo. La Borsa di Jim Wagner è per andare letteralmente in tutto il mondo e per molte persone di idee simili che vogliano essere pronte per le piccole e le grandi emergenze. La cosa buona della Borsa da viaggio originale di Jim Wagner è che è specificamente progettata per adattarsi sotto i sedili di un aereo passeggeri in classe economica, il che significa che si adatterà anche sotto il sedile di un autobus o sotto il sedile de un treno. Allora si può prendere, portarla su al veicolo, e dopo metterla nel compartimento del sedile in modo che in una situazione di emergenza si può afferrare la cinghia, tirare rapidamente e portarla via con facilità. Il profilo laterale della borsa da viaggio è molto sottile, il che significa che può "muoversi alla parte di dietro" (un termine tattico per un'arma rivolta alla parte posteriore) o nascondersi sotto un cappotto, poiché forse l'assistente di volo vi chieda che ve la togliate quando stiate per lasciarvi cadere per lo scivolo di emergenza. Dopo tutto, avrete bisogno delle forniture.

Specificazioni L'esterno della Borsa di Jim Wagner non sembra niente di speciale, e questo è il punto. È quello che sta nell'interno quello che la rende l'ultima borsa civile di "tattica" in caso di calamità naturali o provocate dall'uomo. Inoltre, attualmente ha diverse caratteristiche che sono idee originali che non si vedono in qualsiasi altra borsa di questo tipo. Vorrei condividere con voi le specifiche dalla parte superiore della borsa fino il fondo.

Cinturino di spalla per laccio emostatico Benché roda mantenere una manovella nel cinturino di spalla della Bolsa Jim Wagner, può separarsi in entrambi gli estremi ed ogni estremo può bloccarsi in complesso per fare un ciclo. Il ciclo si può scivolare sul braccio o la gamba lesa e dopo tendersi nella scheda rossa. Di seguito, si tira fuori una penna tattica da una delle due tasche e si ritorce per usarlo come un tourniquet. Così si realizza un laccio emostatico in questione di secondi. Anche il cinturino può estendersi e fare il ciclo sotto alle ascelle dalla vittima e si usa come un'estrazione rapida del cinturino. Perfino può utilizzare questo cinturino come una cintura o per portare cose. Il cinturino di spalla per laccio emostatico è la mia idea originale.

Cinturini MOLLE e Anelli-D Nella base dei cinturini, cucite alla borsa, ci sono due MOLLE (che è un acronimo di Modulare Leggera di


Jim Wagner Trasporto di Carico). L'atrezzatura utilizzata da un gran numero di forze armate della NATO, i cinturini modulare tattiche di nailon, può collegarsi alla equipaggiamento da campeggio o equipaggiamento da campeggio, o perfino ad un moschettone. Il sistema di copia di sicurezza di un anello D è unito ad entrambi gli estremi della borsa.

Tasche di penne tattiche Nella parte superiore centrale della Bolsa Jim Wagner, ed in entrambi i parte, stanno le tasche di penne tattiche per portare penne normali, ma si raccomanda una penna tattica di metallo resistente per il suo uso nell'autodifesa o come un mulinello di tourniquet (una sbarra rigida che è contorta per applicare pressione ad un tourniquet). Le due tasche stanno nella parte superiore della borsa affinché possano raggiungersi immediatamente, perfino se si deve usare soltanto una piuma per scrivere rapidamente qualcosa. La tasca di penne tattiche è la mia idea originale.

Tasca di Documenti Nella parte posteriore della borsa di Jim Wagner, giusto sotto alla tasca tattica di penne, si trova la tasca di Documenti, che è sufficientemente grande affinché entri la carta A4 europea standard e, definitivamente, il modello di carta americana di 8,5 x11. In questa tasca si può tenere l'itinerario di viaggio, mappe, o qualsiasi altra documentazione alle quali si desideri accedere facilmente. La parte superiore rimane sigillata con una striscia di Velcro da un lato all'altro lato.

Tasca principale La maggior parte del suo ingranaggio essenziale della missione sarà al sicuro nella tasca principale che è sigillata con una cerniera di stile


Reality Based industriale che è facile da aprire e chiudere. Una volta aperta, si troverà nella parte superiore un palo di tasca di luce chimica che è la mia idea originale. È una borsa di plastica durevole chiaro, si tratta non di un palo di luce chimica tossico e non infiammabile. Bisogna averlo nella tasca fino a che si necessiti. Se si ha bisogno di luce dentro la tasca per un lungo periodo di tempo, per cose tali come un disastro naturale, allora tutto quello che bisogna fare è piegare il palo di luce chimica, mentre ancora sta nella tasca e ci sarà luce per ore. La tasca principale ha un mucchio di cose, e qui stanno gli elementi che porto sempre con me: Guanti da lavoro in cuoio per essere in grado di mettere da parte o eliminare gli sprechi Paglia di filtrazione di acqua per filtrare l'acqua inquinata per bere. Berretto da baseball arancio fluorescente, in modo che possa essere visto da una distanza se sono intrappolato. Collocare luce sul berretto da baseball. Cavo di paracadute 550 che ha mile usi diversi. Monkey Fist, che è usato come un peso di gettare un'estremità del cavo del paracadute 550. Bastoni di luce chimica leggeri, di livello militare, due per le tasche, e due borse urinarie personali. Occhiali balistici di sole e la sua guaina. Copperta di Emergenza per condizioni meteorologiche fredde e faro localizzatore improvvisato. Fermaporta per camere d'albergo o per mantenere una porta aperta in caso di emergenza. Asciugamano eliminabile per l'igiene, asciugarsi, o ripulirsi. 3 borse grandi di plastica trasparente per fare traspirazione o un distillatore solare Protezione solare (scatola o tubo) Notebook, piccolo per tutti i climi Rivisti e giornali tascabili Questi sono elementi per l'ambiente urbano, essendo "l'uomo grigio, inosservato, e quale modo migliore che prendere una rivista o un giornale dalla "borsa da viaggio"? All'inter no di questa borsa c'è un anello D cucito, e raccomando che si collegi una piccola torcia elettrica solare o eolica. E un'altra chiave: nell'angolo della borsa, cucito verticalmente, c'è un'altra bar chimica brillante di tasca. Se non si dispone di alcun materiale di lettura, si può sigillare la tasca con la striscia di velcro che è sul bordo.

Tasca di torcia tattica Giusto sotto la tasca, nel fronte esterno della borsa di Jim Wagner sta la mia idea originale di una tasca orizzontale di torcia tattica. In generale, quando la parola "tattica" si legata ad un oggetto, anche quell'oggetto può utilizzarsi in combattimento. Quello che fa questa tasca originale è che in realtà è esterno affinché sia accessibile, perché non c'è

niente peggiore che andare a tentoni nell'oscurità quando si ha bisogno di luce. Inoltre, è progettato per avere la torcia, e questa può rimanere nella tasca con la luce accesa. Questo vi permette di avere un faro, come un'automobile, quando stiate facendo un giro; a patto che si usi la borsa nel suo lato sinistro, come la maggioranza delle persone destre fanno.

Borsa di marsupio per bussola A sinistra della tasca di torcia tattica c'è una "fessura" di 7 cm, è una borsa di canguro, abbastanza grande per avere una piccola bussola magnetica all'interno. Io preferisco la bussola stile sopravvivenza che ha anche un fischietto per soffiare, una lente di ingrandimento per fare il fuoco usando il sole e dirigere un fascio di luce al legno, e un termometro.

Tasca con Borsa di maglia per acqua e cibo A destra della torcia tattica c'è una cremagliera verticale. Bisogna aprirla e tirare del cinturino; questo tira fuori un una maglia sufficientemente grande per contenere una bottiglia di 750 ml, e cibo per una situazione di sopravvivenza o disastri in una zona selvaggia. Questa è un'altra delle mie idee originali.

Tasca di armi di distruzione di massa Tecnicamente è chiamata la tasca CBRNE, che è l'acronimo inglese di armi chimiche, biologiche, radiologiche ed esplosive, ma io ho deciso di utilizzare un acronimo più corto, più antico: WMD, il che significa armi di distruzione di massa. La ragione per il nome di questa borsa è che il pezzo più importante dell'attrezzatura che porto in questa tasca è una maschera antigas. Una maschera antigas non solo filtra i sottoprodotti tossici della struttura e degli incendi, ma è anche progettato per filtrare armi chimiche. Pochi lo sanno, ma in uno degli aerei che è stato attaccato l'11 settembre, 2001, c'era un arma chimica e da allora i terroristi hanno usato gli attacchi chimici qua e là. Poiché la maschera immediatamente bisogno, questa tasca ha una maniglia di tiro, e se le cerniere sono in alto, opposta alla direzione di trazione, poi il lembo tasca apre immediatamente per l'accesso maschera antigas veloce. Poi vi è una tasca rimovibile più piccola all'interno dove è memorizzata la maschera antigas, ma ho sempre avere due maschere in questa tasca. Diciamo che sta andando ad andare a una cena di lavoro, e si può portare tutta la borsa Jim Wagner, vuole portare la maschera antigas, e un paio di altri piccoli oggetti, quindi estrarre la piccola tasca, un sistema a velcro. Ora è possibile avere maschera antigas e lasciare la zona contaminata. In questa stessa tasca indosso


Jim Wagner


Reality Based

una maschera chirurgica, tipo usa e getta utilizzato dai professionisti della salute, dovrebbe essere malati per evitare di infettare gli altri, o se c'è un incendio nelle vicinanze che rilascia una grande quantità di cenere nell'aria, ma fumi tossici. Non voglio respirare la cenere, in modo da indossare questo tipo di maschera. Poiché si avrà bisogno immediatamente della maschera questa tasca ha un manico di trazione, e se le cerniere stanno nell'angolo superiore, opposto alla direzione della trazione, allora il risvolto della tasca si apre immediatamente per un accesso rapido alla maschera antigas. Di seguito, c'è una tasca ricavabile più piccola nell'interno dove si immagazzina la maschera antigas, ma ho sempre due maschere in questa tasca. Diciamo che uscite ad una cena d'affari, e potete portare tutta la Borsa di Jim Wagner; volete portare la maschera antigas, ed un paio di altri articoli piccoli; di seguito, estraete la tasca piccola, che è un sistema di velcro. Ora è possibile avere la maschera antigas e lasciare la zona contaminata. In questa stessa tasca indosso una maschera chirurgica, del tipo monouso utilizzato dai professionisti della salute, in caso di essere malati per evitare di infettare gli altri, o se c'è un incendio nelle vicinanze che rilascia una grande quantità di cenere nell'aria, ma non ci sono fumi tossici. Non voglio respirare la cenere, e per questo utilizzo questo tipo di maschera. Sul risvolto interno della tasca c'è una tasca con cerniera, e all'interno di questa tasca porto sempre ciò che segue: Tavolette di Ioduro di potassio in caso di un disastro nucleare. Scheda della taglia di una scheda di credito per la ricerca di bombe.


Jim Wagner

Specchio rettangolare per ricerca di esplosivi, segnalazione di aeromobili, o per guardare una ferita in faccia. Magic Compressed Towels usa e getta per pulire sostanze chimiche pericolose. Guanti chimici quando non c'è altra scelta che toccare un oggetto contaminato. Nastro adesivo di viaggio, per milli usi diversi. Elementi di tasca di salute personale. Nell'esterno della tasca WMD c'è una piccola tasca con zip. Qui è dove tengo il seguente: Adesivi (cerotti) Q-tips (issopi di cotone) Aspirina Tappi di schiuma Rete di carico di maglia

Nell'esterno della tasca WMD c'è una rete di carico maglia che può spremere piccoli oggetti nell'interno. In questa tasca c'è un pacchetto coi seguenti elementi: Tessuti di viaggio, che possono raddoppiarsi come carta igienica, se non vi è nessuno intorno. Bastoni chimici di luce, piccoli (1,5" o 3,81 cm) ... Ed oggetti piccoli che è possibile che desideriate mettere lì temporaneamente, come uno spazzolino da denti.

Tasca di kit di primo soccorso Questa tasca non è per un graffio, bensì per una ferita grave, come una ferita di pallottola, una ferita di arma bianca o di taglio, o perfino un membro amputato. Tuttavia, prima di trattare qualunque persona, avete bisogno di protezione, ed è per questo motivo che ci sono una maschera medica e guanti chirurgici di tasca prima di ricorrere alle somministrazioni. C'è una linguetta di tiro in questa tasca che sta sigillata per una lunga striscia di velcro. Una volta che sta aperta c'è solo spazio


Reality Based sufficiente per un paio di guanti medici di lattice o di nitrilo ed una maschera usa e getta. Anche raccomando una maschera CPR eliminabile che può essere spiegata in questa stessa tasca. Dopo tutto, vorrete evitare rischi biologici. Una volta che abbiate la protezione aprite la tasca di primo soccorso. La prima cosa che si vedrà nell'interno è un laccio grande elastico. Qui è dove deve stare il suo tourniquet, insieme ad un tabellone permanente per scrivere la lettera "T", per il tourniquet nella fronte della vittima ed il momento in che si applicò il laccio emostatico. Può utilizzarsi anche la matita per scrivere in una porta o nella parete, facendo missioni di Ricerca e Salvataggio. La ragione che questa è la cosa prima che si vede quando si apre il tasca da solo è che se si taglia un'arteria, ci sono pochi secondi e deve farsi immediatamente un laccio emostatico nella vittima, o forse perfino in uno stesso. Gli elementi addizionali seguenti dovrebbero stare sempre in questa tasca per salvare vite: QuikClot vs CELOX spugna di coagulazione del sangue per andare direttamente dentro o sulla ferita. Bendaggio di emergenza, anche conosciuto come il bendaggio dell'Israele, per Primo Soccorso. Coperta Spaziale di emergenza per il trattamento di lesioni di shock.

Tasca della borsa a prova di acqua Nella parte inferiore della borsa c'è una chiusura di cerniera che abbraccia tutta la larghezza della borsa. Bisogna mettere la mano e tirare fuori la borsa impermeabile rossa. Questa borsa impermeabile ha molti propositi, e due, letteralmente, potrebbero salvare la vostra vita. Quando mi allenavo con i Marines degli Stati Uniti nel corso di nuotatore tattico, l'istruttore ha insegnato alla mia classe come avanzare nell'acqua, togliersi i pantaloni, fare un nodo nella parte inferiore, cerniera e bottone verso l'alto e fare una gran "bocca", attaccamento dietro la testa e dopo presa di aria nell'apertura. Poi ho dovuto stringere la bocca e tenerla chiusa, mettere i pantaloni legati intorno al collo come un bagnino, e quindi utilizzare questo come un bagnino improvvisato, e ha funzionato. Sì, durerebbe solo circa dieci minuti spruzzando acqua su di esso per mantenerlo un po' ermetico, ma potrebbe mantenere qualcuno con vita. Ebbene, durante questo allenamento ho deciso di mettere nella borsa una tasca impermeabile resistente all'acqua che era sufficientemente grande per mantenere a galla una persona adulta di volume mezzo in caso di non avere salvagente. Ha funzionato meglio di un paio di pantaloni di combattimento poiché la borsa è resistente all'acqua e questo lo rende molto più facile. Ora, se non si ha la forza per avanzare nell'acqua per tirare fuori l'aria di dietro la testa, si può uno mettere la corda del paracadute attorno al suo collo, la metà della bocca nell'acqua, e dopo "splash" in aria. Questo dà quanto basta per mantenersi a galla. Di seguito, può soffiarsi nella valvola e riempirlo con aria come un globo, e mantenere la cosa gonfiata. Non si vedrà questa funzione in qualunque altra borsa da viaggio. Poiché la gran borsa è resistente all'acqua può servire anche per portare l'acqua. In una situazione di sopravvivenza può essere necessario raccogliere e trasportare l'acqua. Siete stati acchiappati qualche volta in un aeroporto durante la notte? Buono, io sono stato, e credetemi, non è affatto una sensazione comoda. Ora, io non porto un cuscino di viaggio con me dovunque vada, perché sono voluminose e sono solo buone per una posizione seduta, e per quel motivo ho sviluppato questa borsa impermeabile, per essere un cuscino di volume normale. Mettendo cose come con una giacca, vestiti o foglie si tiene un comodo cuscino. Se state galleggiando nel mezzo dell'oceano o dormendo in un aeroporto sul freddo suolo di mattonelle, vorrete il vostro dispositivo estemporaneo di galleggiamento (non approvato per nessuna Guardia Costiera del mondo come un salvagente), o il vostro "cuscino" connesso alla vostra borsa Jim Wagner. Lo so che non sono separati. Ecco perché ci sono cinturini di fissaggio dentro la borsa a prova di acqua di tasca - per mantenere le due borse insieme.

Ovviamente, come qualunque borsa può portarsi quello che si voglia portare. Potete avere bisogno di essa, ma se fosse il caso, LA BORSA IMPERMEABILE SI VENDE A PARTE.

Il logotipo Non c'era nessun simbolo per una borsa di viaggio o zaino camping, quindi ho deciso di progettare uno. Se siete stati in Europa, gli agenti di dogane hanno due timbri differenti. All'ingresare nel paese, il timbro ha un riquadro aperto a sinistra. Se la freccia punta verso l'interno del riquadro indica l'ingresso nel paese. Se la freccia punta alla parte esterna del riquadro indica l'uscita del paese. Ho preso quello stesso concetto e lo feci con una pittogramma di una borsa da viaggio. La freccia che punta verso fuori nel lato sinistro indica che va. In questa freccia il colore è rosso, e rosso significa sempre emergenza, e questo è quello che è una borsa di viaggio, una borsa per casi di emergenza. Da quando creai la prima borsa originale per portare il mio nome, il designer appare nel logo. Il mio nome è in grigio, perché voglio sempre essere "l'uomo grigio" nella folla, al fine di non attrarre l'attenzione su di me, e questo dovrebbe essere anche il vostro obiettivo. Essere l'uomo grigio, insieme a conoscenza della situazione, e l'appoggio della formazione tattica adeguata, vi aiuterà a sopravvivere sempre di più in un mondo violento. La parola "originale" è parte del logotipo. Poiché realmente nessuna impresa o designer ha fatto una borsa di viaggio tattica autentica per la popolazione civile, nel momento in cui tiriamo fuori la mia borsa, c'erano altre Borse tattiche. Le persone che li usano sembra che fecero all'estero una missione privata di sicurezza. Tuttavia, la Bolsa Jim Wagner può essere usata da qualunque persona. Metto la parola "originale" perché come col mio coltello Jim Wagner basato nella realtà, altri hanno copiato le mie idee, e voglio che i miei studenti e clienti sappiano che la mia era la prima, e in realtà l'originale.

Acquisire la Bolsa Jim Wagner Per acquisire questa Borsa tattica unica, semplicemente bisogna visitare la web www.jimwagner-gobag.com e fare un'ordinazione. Perfino se decidete di non utilizzare la mia borsa, servirà tanto bene come qualunque zaino, a patto che si tenga un buon sistema di tasche che mantengano le somministrazioni organizzate. Inoltre, è una borsa che non sembra tattica. La conclusione della mia chiacchierata a Roma fu, "Il terrorismo aumenterà in Europa, e bisogna includere la Sopravvivenza al Terrorismo come parte di un migliore allenamento." Sì, è stato un sostegno diretto della corsa, ma quali altri sistemi di Arti Marziali stanno insegnando qualcosa di altrettanto necessario? Il mio corso è stato l'unico del genere per 13 anni, e quello è principalmente dovuto al mio programma specializzato. Molto poche persone in questo mondo, per non parlare di istruttori di Arti Marziali, hanno un programma di lotta contro il terrorismo, ma io l'ho: oltre ad essere un ufficiale di polizia, agente di protezione di dignitari, guardaspalle privato, S.W.A.T., ufficiale, soldato della polizia militare, le forze di sicurezza e capo di una Squadra di Risposta Speciale militare. Tuttavia, la cosa buona è che gli istruttori di Arti Marziali non hanno bisogno di avere un programma di lotta contro il terrorismo per insegnare agli studenti come sopravvivere agli attacchi terroristici più probabili. Loro non devono "reinventare la ruota." Tutto quello che devono fare è insegnare il mio programma di Sopravvivenza al Terrorismo, insieme alle mie videocassette di Budo. Il corso è stato sviluppato laboriosamente durante tutta la mia vita, Questo incluse istruire ed allenare coi migliori nel mondo, col fine di fare fronte ai cattivi reali. E, ricordate sempre, che fu Alfredo Tucci che introdusse il mio corso di Sopravvivenza al Terrorismo nella comunità delle Arti Marziali e la borsa Jim Wagner. SIETE UN OBIETTIVO DIFFICILE



In questo DVD, G.M. Larry Tatum (10 ° Dan) sviluppa tecniche del programma Kenpo al più alto livello. In particolare, alcuni delle sue "preferite", come Flashing Mace, Parting Wings, Entwined Lance… Magistralmente eseguite, e sulla base dell'esperienza del movimento, G.M. Tatum incorpora i suoi insegnamenti innovativi in queste tecniche che vi aiuteranno a aggiungere conoscenze e completare la vostra formazione nel sistema Kenpo. Inoltre, esse forniscono l'individuo con la scelta migliore per l'autodifesa, sulla base del pensiero logico e pratico, e lo mettono nel cammino della comprensione dell'arte del Kenpo. Questi sono i sistemi auto-difesa e di combattimento dei tempi moderni in cui viviamo. Essi sono stati progettati in modo che il praticante ottenga tutti i benefici che forniscono la pratica di queste tecniche. Questo DVD ha il sostegno del Maestro Adolfo Luelmo (9 Dan), che prosegue con una serie di tecniche eseguite in modo agevole e forte, per situazioni di aggressività estrema, in cui si possono apprezzare diversi stati dei movimenti, in un modo logico ed efficace. Finalmente, il Maestro Camacho Assisi (8 ° Dan), mostra una tecnica che combina la forza delle braccia e la sua esperienza con le gambe.

REF.: • DVD/LARRY4

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Far finta di essere un guerriero? Nel mondo delle Arti Marziali e gli sport da combattimento, è comune incontrare i professionisti con uno sguardo aggressivo quando vedono un altro praticante. Ăˆ davvero necessario? Riflette l'atteggiamento e l'immagine di un vero guerriero?


Jeet Kune Do


om'è che non cercano la pace in primo luogo? Non pensano che la pace ha a che fare con un atteggiamento di non-aggressione e di diffondere l'amore intorno a uno? Infatti, un vero soldato mai lascia il campo di battaglia con un atteggiamento aggressivo nei confronti dei suoi compagni. Un soldato è un guerriero solo quando deve difendere la sua vita in combattimento lungo la sua esistenza. Lui non ha mai un atteggiamento aggressivo verso gli altri: lui sa benissimo il valore della vita e la dolcezza della pace. Un soldato combatte solo per preservare questa pace, cosÏ difficile da raggiungere e mantenere.

C


“In realtĂ , la maggior parte delle persone che fanno finta di essere guerrieri hanno una costante paura del confronto.â€?


La pace viene dal più profondo del nostro cuore, e solo può essere raggiunta se siamo in pace nel nostro corpo. Tuttavia, la riproduzione del guerriero con un tale atteggiamento aggressivo costante, non è un gioco pericoloso? Non è forse solo un riflesso di ciò che alcune persone vogliono mostrare, al fine di proteggere se stessi? In realtà, la maggior parte delle persone che fanno finta di essere guerrieri hanno una costante paura del confronto, ed è per questo che cercano di proteggersi dai combattimenti, e si presentano come guerrieri straordinari. Purtroppo, un atteggiamento aggressivo richiama l'aggressività degli altri. Di conseguenza, l'effetto opposto si ottiene. Se guardIamo alle persone in modo aggressivo, loro non capiscono il motivo per cui li osserviamo in questo modo. Come risultato, lo scontro è spesso inevitabile. Al fine di evitare una lotta inutile, non sarebbe migliore sorridere alla gente, per mostrare il nostro desiderio di pace? Inoltre, sappiamo che per essere efficaci ed esplosivi durante un combattimento, dobbiamo liberarci delle tensioni e essere rilassati. Questo dimostra quanto sia sciocco e pericoloso rimanere tesi, con uno sguardo aggressivo: invece di aiutarci nel corso di un confronto vero causato per questo atteggiamento aggressivo, questa tensione ci fa del male a noi stessi. Quindi, perché agire in questo modo? Questo è in realtà molto semplice: quanto più insicura si sente una persona, tanto più cercherà di calmarsi se stessa.

In questo caso, alcune persone penseranno che far finta di essere un guerriero proteggerà loro di avere problemi nella strada. Poi cercheranno di sviluppare un aspetto aggressivo, possono portare un'"armatura invisibile di guerriero", e adottare un atteggiamento di mancanza di rispetto verso gli altri. Ma, ovviamente, far finta di essere un guerriero non è essere veramente un guerriero. Essere un guerriero è nei nostri geni, e tutti noi siamo in grado di sviluppare reazioni e imparare a difendere noi

stessi attraverso la pratica delle Arti Marziali e gli sport da combattimento. Ma questo non ci trasformerà in guerrieri. Se non siamo aggressivi nella vita giornaliera, non diventeremo aggressivi con la pratica. È al contrario: la pratica ha lo scopo di focalizzare la nostra aggressività, la nostra insicurezza interiore, al fine di vivere in armonia e in pace con coloro che ci circondano. Vi immaginate a un lottatore di ring che sfidi a tutto il mondo per strada, facendo il guerriero costantemente?


Jeet Kune Do Non è così, il lottatore vive in pace con gli altri. Perché lui ha mostrato tutto quello che aveva sul ring, o durante le competizioni con altri stili. Per raggiungere la pace interiore, e quindi vivere in pace con gli altri, a volte è necessario, per alcuni professionisti, affrontare se stessi durante il combattimento. Questo permette loro di rendersi conto che nulla nella vita è garantito, sia la vittoria o la sconfitta. Infatti, un combattente sa che potrebbe perdere, nonostante il suo duro allenamento, e per questo lui rispetta a tutti i suoi rivali e non è alla ricerca di un confronto, se non strettamente necessario. Per questo motivo io consiglio sempre agli allievi miei che sembrano più aggressivi di partecipare a gare e campionati. Questo mostrerà loro che cosa é realmente una lotta a colpi, e si renderanno conto che devono affrontare molti

fattori, come l'adrenalina e la paura dell'opponente. Tuttavia, mi accorgo che molti di coloro che fanno finta di essere guerrieri di fronte agli altri, si sentono intimidati di combattere in competizioni, perché non è quello che cercano. In realtà, quando i "guerrieri" devono affrontare le sue paure e la sua insicurezza interna, si sentono intimidati perché, in fondo, sanno che fanno il guerriero immaginario. Essi hanno paura di lottare, per quel motivo credono che far finta di essere un guerriero li proteggerà da tutti i litigi. Ma non è certo: quando si gioca col fuoco, si corre il rischio di bruciarsi. È la stessa cosa con la guerra: se si gioca ad essere un guerriero si è esposto alla guerra. Cosicché, per evitare la guerra, dobbiamo vivere in pace ed andare alla guerra solo se siamo realmente minacciati. Quindi rispettiamo all'altro: non dobbiamo cercare il confronto con la gente e, in particolare con altri apprendisti


“Per evitare la guerra, dobbiamo vivere in pace ed andare alla guerra solo se siamo realmente minacciati.”

delle Arti Marziali e gli sport da combattimento. Abbiamo molto da imparare gli uni degli altri, di tutti gli stili e di tutti i sistemi, e dobbiamo scambiare le nostre conoscenze col fine di evolvere ed espanderci. Nessun sistema non avrà mai l'esclusività al confronto degli altri. Dobbiamo mettere da parte questo gioco del guerriero, ed imparare ad apprezzare all'altro con sorrisi, e mediante la diffusione dei differenti stili e della pace. E la cosa più importante, nella vita quotidiana, mostriamo il nostro amore e non il nostro odio. La pace interna e la forza pacifica sono la marca reale del guerriero.














Bugei

Bujutsu - Sotto gli aspetti della guerra... (Per Jordan Augusto)

Per gli studiosi, tutte le manovre esistenti nel Bujutsu giapponese, si trovano nel famoso manuale scritto da Sun Tzu. Ăˆ cosĂŹ? Sia vero o meno, tutti sanno che questo celebre stratega cinese ha esercitato una gran influenza nelle manovre di guerra che sono esistiti dal suo tempo in poi. Sono lezioni molto semplici, che possono esser e riassunte come segue: "Se il nemico attacca, io retrocedo. Se egli riposa, l'assalto. Se fugge, lo perseguo. Se si stanca e si ferma, io l'ammazzo."


Shizen Tradition

“Se il nemico attacca, io retrocedo. Se egli riposa, l'assalto. Se fugge, lo perseguo. Se si stanca e si ferma, io l'ammazzo.�


Bugei

In ogni circostanza, dentro la sua richezza di conoscenze su attacchi e difese, Sun Tzu sviluppò quello che riteniamo il miglior metodo di guerra nelle lotte corpo a corpo o con arme, che è stato conosciuto in Giappone come Bujutsu - l'arte (specifica) della guerra. Per il guerriero giapponese che seguiva il codice del Bushido, si trattava sopratutto di esercizi, marzi costretti, ripetizioni esaurienti delle tecniche e l'obbedienza, per ottenere in questo modo la sincronia richiesta e un senso collettivo di unità tra i combattenti. Molte scuole hanno cercato di mantenere il pensiero tradizionale anche nel XX secolo, il che è stato rapidamente respinto dalla naturale evoluzione del mondo, che si rifletteva nelle persone come il senso della libertà e il risorgimento di una nuova tappa per il Giappone e per gli altri paesi. Alcuni Maestri giapponesi avviarono allora una nuova tappa nell'Ovest, nella quale credevano che sarebbe possibile catechizzare gli occidentali con i metodi giapponesi di guerra. Ci sono molte storie di maestri del XX secolo, che si comportavano come autentici samurai e facevano del rispetto e dell'onore il suo codice giornaliero. Il grande problema fu che con la rivoluzione industriale e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, i concetti utilizzati nel Bushido caddero a terra e molti insegnanti, alla fine degli anni settanta e ottanta, furono abbandonati dai loro


Shizen Tradition

“Il grande problema fu che con la rivoluzione industriale e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, i concetti utilizzati nel Bushido caddero a terra e molti insegnanti, alla fine degli anni settanta e ottanta, furono abbandonati dai loro alunni e dimenticati.�


Bugei

alunni e dimenticati. In questo modo sorse il fine dall'obblighi maestro-alunno. Europa e gli Stati Uniti sono stati i primi a liberarsi dall'egemonia giapponese nelle Arti Marziali e hanno fondato le proprie scuole. Una eterna disputa tra Occidente e Oriente sarebbe iniziata poi nel mondo delle Arti Marziali. Anche oggi, e in particolare con l'aumento di innumerevoli altre Arti Marziali non giapponesi, la riformulazione di concetti e un salvataggio delle tradizioni sta esortando i Maestri a creare nuovi metodi e risorse affinchÊ le Arti Classiche Giapponesi non cadano nell'oblio. Se osserviamo attentamente, l'inizio del XXI secolo è segnato da profondi cambiamenti nel livello economico, militare, tecnologico e scientifico. Gli squilibri nelle popolazioni si sono aggravati, oggi esistono paesi di elevato peso demografico ed altri in cui la crescita della popolazione è stata nulla. Questi squilibri, alleati alla comparsa delle nuove tecnologie e la globalizzazione economica, lo sviluppo della scienza e della salute, la dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili e ad un aumento del degrado ambientale, hanno causato scosse sociali e / o culturali, a cui non si era mai assistito prima. Un esempio di questo è l'espansione delle democrazie, al tempo che continuano a emergere dittature "nuove." Le emigrazioni in massa, lo sviluppo di nuove malattie o la diminuzione delle riserve petrolifere, ci costringono anche a ripensare


Shizen Tradition

“Europa e gli Stati Uniti sono stati i primi a liberarsi dall'egemonia giapponese nelle Arti Marziali e hanno fondato le proprie scuole.�


Bugei

le attuali forme di vita. E cosa fa il Bushido in tutto questo? In ogni cultura, dove la guerra è stata responsabile per i grandi progressi e modifiche, possiamo percepire le caratteristiche tipiche delle manovre conosciute dalle truppe in tutto il mondo, e che certamente hanno un altro nome nel Bujutsu. È la dimostrazione dell'inconscio collettivo agendo su un aspetto che per secoli ha definito il destino dei popoli e delle culture. Molti sostengono le gesta dei maestri della guerra in Europa, che rimangono sconosciuti ad altre persone che non hanno accesso alla storia "in loco". Se lo vediamo da questo punto di vista, dai viaggi intrapresi dai portoghesi e l'arrivo di Colombo in America, una nuova umanità è entrata nel orizzonte mentale europeo. Prima di lei, l'Europa è stata a poco a poco costretta a ripensarsi. Allo stesso tempo, gli europei hanno dovuto pensare con la prospettiva dell'amerindio, nonché molti altri popoli con cui si affrontavano per tutto il mondo. In Giappone non era diverso in analogia con gli "Ainu". Nel processo, emerge un nuovo "selvaggio", trasposizione nel Nuovo Mondo di costruzioni di alterità già esistenti nell'immaginario europeo, ed in buona misura ereditate del pensiero antico. Alcuni dicono che gli asiatici siano poco coraggiosi e meno bellicosi che gli europei, perché non hanno mai subito cambiamenti ambientali violenti. Ecco perché loro differiscono dagli


Shizen Tradition

“In ogni cultura, dove la guerra è stata responsabile per i grandi progressi e modifiche, possiamo percepire le caratteristiche tipiche delle manovre conosciute dalle truppe in tutto il mondo, e che certamente hanno un altro nome nel Bujutsu.â€?


Bugei

europei, il cui ambiente sarebbe più favorevole a forgiare il temperamento con passioni fiere. Potrebbe essere così? Tuttavia, la pusillanimità degli asiatici era anche dovuta a istituzioni sociali come il dispotismo, al contrario di altri popoli (in altri climi), grechi o non, che vivevano in libertà e che, pertanto, erano più coraggiosi e bellicosi. Se il Bujutsu è l'arte della guerra, ovviamente, lo troveremo in tutte le culture. Il tempo, più di tutto, è testimone di molte manovre che ancora oggi continuano a rendere i maestri della guerra i "sommi signori della strategia". Tutte le forme di guerra, anche se obsolete, rimangono sedute sul bordo del tempo e in relazione alla storia raccontata dagli anziani. E così rimarrà fino alla fine dei nostri giorni, perché il passato è sempre un riferimento per il presente che, attraverso cambiamenti, si proietta nel futuro. Per capire la guerra, non basta vedere le catastrofi... La paura è la più ignorante, la più ingiusta e la più crudele delle consigliere. (Eduardo Burke) D'altra parte, più che mai, questa epoca moderna è venuta a confermare che gli estremi e le loro conseguenze possono oggi, ancora più di prima, essere disastrosi. Ogni generale che ha agito con estremismo, ha ceduto alla eventuale sorpresa dell'imprevisto. Tutti sanno che chi esalta un atteggiamento estremo, deve anche aspettare


Shizen Tradition “Nella realtà della guerra, o nella sintesi del Bujutsu, c'è una carica di energia nel guerriero che ha bisogno di una derivazione, uno scaricamento. Quando il download non viene fatto, affinché il guerriero possa essere soddisfatto - perché la realtà è frustrante lui ha bisogno di un mezzo di auto-realizzazione, che è la fantasia allucinatoria.”


Bugei

una risposta estrema. La buona strategia consiste in una forma di muoversi sicura ed armoniosa, considerando che la guerra è l'essenza ironica e imprevedibile. Così Sun Tzu saggiamente ci dice che: "Se vuoi eliminare il nemico, devi svegliare l'odio dei tuoi soldati; se vuoi ottenere la ricchezza del nemico, devi sapere gestire la distribuzione del bottino." Se si vuole essere un vincitore, si deve imparare a gestire anche le proprie emozioni, dal momento che, una volta che queste forme di manovre vengano usati contro di noi, il nostro equilibrio sarà il successore delle nostre amministrazioni interne. In questo caso, possiamo capire che gli estremi ci può portare alla rovina. Non c'è bisogno di essere duri, dobbiamo essere flessibili! Cerchiamo di ottenere il nostro aiuto nella calma interiore, in modo di ripristinare noi stessi dentro la logica del nostro movimento. Il Maestro Dogen ha detto: "All'interno del tuo cuore; la tua palestra si trova proprio là." In guerra non c'è vittoria, ma nella sua traiettoria possiamo scoprire che cosa fa di essa la ragione della nostra sconfitta. Nella realtà della guerra, o nella sintesi del Bujutsu, c'è una carica di energia nel guerriero che ha bisogno di una derivazione, uno scaricamento. Quando il download non viene fatto, affinché il guerriero possa essere soddisfatto - perché la realtà è frustrante lui ha bisogno di un mezzo di auto-realizzazione, che è la fantasia allucinatoria. Quindi, stabilire l'estremo come l'unica via per il successo è quello di stabilire nella stessa proporzione l'unica via per il fallimento.


Shizen Tradition “Se si vuole essere un vincitore, si deve imparare a gestire anche le proprie emozioni, dal momento che, una volta che queste forme di manovre vengano usati contro di noi, il nostro equilibrio sarĂ il successore delle nostre amministrazioni interne.â€?


Minou Risso

mail: budo.cinturanera@gmail.com



Combat Hapkido


I valori in Combat Hapkido Maestro Juan Romero Pons Dalla nostra prospettiva, l'addestramento in un sistema di Autodifesa non dovrebbe coinvolgere solo i concetti e le tecniche difensive, ma dovrebbe essere ben condizionato da una serie di valori etici e umani. Altrimenti rischieremmo di cadere in antivalori come l'arroganza, l'irresponsabilità, la disonestà, la mancanza di rispetto, l'ingratitudine, la pusillanimità in combattimento ... In Combat Hapkido attribuiamo una notevole importanza ai valori, pertanto, ogni lezione o seminario (e tutto quello che lo circonda) è una magnifica opportunità per coltivarli e migliorare sia come combattenti e come persone.


Combat Hapkido


Sotto la forma di un Decalogo, abbiamo selezionato 10 valori che consideriamo veramente importanti: 1. ONORE. Inteso come una qualità morale che porta la persona ad agire rettamente, ad adempiere il suo dovere in relazione alle altre persone e se stessa. È una qualità spesso legata alla virtù, il merito e le azioni eroiche. Nei nostri studenti può essere un padre che protegge la sua famiglia, una donna che difende la sua dignità contro un molestatore o uno stupratore, un poliziotto o un soldato in un intervento rischioso per proteggere le persone in pericolo. 2. CORAGGIO. Inteso come valore, la determinazione e la veemenza con le quali è intrapresa un'azione, specialmente il coraggio con che si assale il nemico o si affronta un pericolo o una difficoltà. Il coraggio rappresenta una potente forza di volontà che diventa abilità nel momento di superare e affrontare con vigore le difficoltà. Per svilupparla, alleniamo i nostri studenti


Combat Hapkido mediante determinati esercizi, in modo che, in caso di difficoltà in una situazione reale, siano meglio preparati a superarle. 3. SFORZO. Inteso come la forza con cui una persona si propone di raggiungere un obiettivo e che molte volte, richiederà inoltre altri grandi valori come la pazienza, la

perseveranza, la fiducia e la speranza di raggiungerlo. Nelle nostre classi lo lavoriamo in diversi aspetti: l'Istruttore insegnando e liderando, gli alunni imparando, e tutti aiutando i suoi compagni. Inoltre, con i valori del coraggio e dello sforzo, si sviluppa allo stesso tempo qualcosa di così prezioso come è lo spirito di superamento (di se stesso davanti ai suoi obiettivi o contrarietà).


4. CONOSCENZA. Intesa come la saggezza e l'esperienza che una persona continua ad acquisire su un argomento specifico (in questo caso l'Autodifesa). Per raggiungere questo obiettivo si richiede motivazione, interesse di imparare bene, con intelligenza e cercando sempre l'eccellenza nell'apprendistato. Ci riferiamo anche a persone con criterio e che sappiano usare con

conoscenza quello che hanno imparato, vale a dire, persone sensate e responsabili. Tutto questo è ciò che cerchiamo di sottolineare costantemente nelle nostre lezioni. 5. RISPETTO. Inteso come il riconoscimento e la considerazione che è dovuta alle altra persone. Ma allo


Combat Hapkido stesso tempo, il rispetto deve essere reciproco tra tutti in modo di raggiungere un'interazione corretta. E non solo con gli altri ma con se stessi riconoscendo la loro dignità umana, evitando ciò che danneggia, e raggiungendo una sana stima di sé stessi. Nelle nostre lezioni, la massima autorità è l'istruttore, che deve essere trattato con rispetto dai suoi studenti; e naturalmente, l'istruttore deve anche trattare tutti gli studenti con rispetto e gentilezza. 6. SOLIDARIETÀ. Intesa come l'aiuto altruistico che è offerto ad una persona, soprattutto nelle situazioni difficili. È la base di altri valori grandi quali la generosità, l'amicizia, il cameratismo, la lealtà e l'onore. Nelle nostre classi si traduce in un aiuto genuino da parte dell'istruttore e degli studenti, con pazienza e buona volontà per dare una mano a chi ne ha più bisogno, come può essere un alunno principiante o qualcuno che, per la sua situazione personale o professionale, richiede una maggiore attenzione. Anche se le buone persone si sentano sempre bene facendo del bene, questo aiuto si fa per empatia e senza aspettarsi nulla in cambio. E sicuramente la persona che è stato aiutata, alla prima occasione, si sentirà incline a fare lo stesso con gli altri che, nelle loro circostanze, abbiano bisogno del suo appoggio.

7. GRATITUDINE. Intesa come il sentimento di ringraziamento davanti ad un beneficio acquisito. Quando si sente gratitudine, la persona desidera corrispondere in qualche modo. Ma non è tanto quello di restituirlo con un altro beneficio uguale, bensì di mostrare affetto ed apprezzare quell'atto di generosità e bontà. Nelle nostre classi abbiamo molte occasioni per coltivare la gratitudine: quando si apprezza l'assistenza tecnica, il supporto e la buona attenzione personale dei compagni e dell'istruttore; quando si valutano i

benefici di tutto ciò che è relativo alle classi, etc. Mentre l'ingratitudine è un comportamento brutto e meschino, la gratitudine genera benessere, sia che si tratti di chi l'esprime o chi la riceve. 8. ONESTÀ. Intesa come l'insieme delle qualità personali, come la decenza, la sincerità, la giustizia, la rettitudine e l'onestà. Senza mai ricorrere a bugie, trappole o sotterfugi per realizzare certi obiettivi, la persona onesta antepone sempre la verità, e è onorata nelle sue parole, nelle sue intenzioni e nelle sue opere. Come



Combat Hapkido disse quasi 2.000 anni fa Lucio Anneo Seneca: "Quod non vetat lex hoc fieri vetat pudore", vale a dire, "Quello che non è vietato dalla legge, è vietato dall'onestà". Nelle nostre classi si cerca di evitare le persone con atteggiamenti immorali, disonesti, piuttosto cerchiamo proprio il contrario: cerchiamo di dare il meglio di noi stessi, di migliorare come persone oneste e corrette. 9. LEALTÀ. Intesa come non tradire una persona che ci ha dato la loro fiducia, o ci ha aiutato, o ci ha trattato gentilmente; lealtà è anche non mancare il rispetto al gruppo al quale si appartiene liberamente. Lealtà è un ricambiare, un impegno morale che abbiamo con gli altri. Nelle nostre classi, la lealtà è coltivata in tutte le dimensioni: tra gli studenti, Istruttori, Maestri, il sistema e la Federazione di Combat Hapkido, e il suo fondatore il Grandmaster Giovanni Pellegrini. La lealtà è una cosa elementare basata sulla fiducia e sul rispetto. 10. UMILTÀ. Intesa come riconoscere che, anche se ognuno ha una dignità e valore irrefutabili, e forse con delle qualità notevoli o perfino meriti altissimi, nessuno è al di sopra degli altri. Tutti abbiamo pregi e difetti. Pertanto, una persona umile non usa i suoi propri talenti per essere "sopra", ma "al servizio" degli altri, senza spazio per l'orgoglio, l'egotismo, l'arroganza, la vanità o il disprezzo verso le altre persone, tutte diverse e uniche, ma esattamente uguali in dignità. Come non potrebbe essere altrimenti, questo valore è molto richiesto nelle nostre classi, perché è essenziale per una sana e arricchente interazione tra tutti i membri del gruppo, dai principianti agli Istruttori e Maestri. Nessuno è perfetto, ma la cosa intelligente è cercare di migliorare e avanzare verso il bene. È una questione di buon atteggiamento e di creare l'ambiente favorevole. Quindi, se ci sforziamo di coltivare tutti questi valori etici e umani, se diamo il meglio di noi stessi (e se è di buon umore, ancora meglio!) indubbiamente miglioreremo molto come combattenti e come persone. Maestro Juan Romero Pons, Direttore Nazionale della International Combat Hapkido Federation in Spagna. Per ulteriori informazioni sul Combat Hapkido in Spagna: Spain www.combathapkido.info International Headquarters www.dsihq.com

“Nessuno è perfetto, ma la cosa intelligente è cercare di migliorare e avanzare verso il bene. È una questione di buon atteggiamento e di creare l'ambiente favorevole.”

“Nelle nostre classi, la lealtà è coltivata in tutte le dimensioni: tra gli studenti, Istruttori, Maestri, il sistema e la Federazione di Combat Hapkido, e il suo fondatore il Grandmaster Giovanni Pellegrini.”







Bartitsu L'Arte Marziale di Sherlock Holmes Mikel GonzĂĄlez

L'arte di Bartitsu sarebbe stata dimenticata, se Sir Arturo Conan Doyle non l'avrebbe menzionata brevemente nella storia del famoso detective, "The Empty House", in cui Holmes racconta come sopravvisse al suo combatimento contro il Professor Moriarty alla cascate di Reichenbach, "Quando ho raggiunto la cengia, lui sapeva che era stato catturato, non poteva trarre alcuna arma, ma si gettò su me e mi circondò con le sue lunghe braccia... lui sapeva che il suo gioco era perduto, ed era solo ansioso di prendere vendetta su di me. Quindi lottavamo furiosamente cercando di mantenere l'equilibrio sul bordo scivoloso della cascata.


Storia


Arti di Occidente o avevo, però, una certa conoscenza di Baritsu, il sistema giapponese di wrestling, che più di una volta mi è stato molto utile. Mi sono scivolando attraverso la sua presa, e lui, con un urlo terribile, ha dato furiosamente calci per alcuni secondi cercando di afferrare l'aria con entrambe le mani. Ma nonostante tutti i suoi sforzi non è stato riuscito ad afferrarsi a niente ed è caduto nel vuoto. Col mio viso sul bordo, lo vidi mentre cadeva un lungo tratto... Poi ha colpito una roccia, ha rimbalzato e si è tuffato in acqua." Per anni, i fan del famoso detective hanno cercato di scoprire senza alcun successo questa arte marziale misteriosa e segreta. È da ricordare che, tranne nelle edizioni inglese, il termine "Baritsu" no esisteva nelle pagine di quella storia; in alcune versioni è stato sostituito da Jiujitsu o perfino eliminato. Può darsi che, scrivendo per la rivista di Pearson alla fine del XIX secolo, né Conan-Doyle né Barton-Wright fossero a conoscenza del Bartitsu e così avessero scritto il

I

termine sbagliato, o sia stato soltanto un errore tipografico, com'è accaduto in un reportage su quest'Arte pubblicato nel 1900. Non è stato fino a quando lo storiografo di Arti Marziale Richard Bowen, insieme ad altri ricercatori come Y. Hirayama, J. Hall e James Webb, hanno scoperto nella rivista di Pearson alcuni articoli scritti da uno sconosciuto chiamato Barton-Wright. Questi articoli sono stati ripubblicati per una rivista web delle Arti Marziali e delle Scienze. L'anno seguente, storici, scrittori e praticanti di Arti Marziali formarono la Società Bartitsu, il cui obiettivo era quello di investigare e rivivere quello che si concluse che sarebbe stato l'Arte Marziale segreto di Sherlock Holmes. Al giorno d'oggi, grazie ai nuovi film sul famoso Detective creato da Conan-Doyle, il Bartitsu sta godendo un nuovo e crescente interesse, ecco perché noi tenteremo in questo articolo di pagare tributo sia all'arte di Bartitsu come il suo creatore, Edward William Barton Wright.


Storia

“Il Bartitsu comprendeva anche un metodo completo d'allenamento fisico, analogo a quello che oggi sarebbe il CrossFit o simili.�


Arti di Occidente Per iniziare, farò un breve riassunto di chi era Barton-Wright. Edward William Barton-Wright nacque a Bangalore, India, nel 1860, figlio di un ingegnere di ferrovia britannico William BartonWright, e sua moglie Jane. Nella la sua gioventù si è interessato nei sistemi di Autodifesa ed ha studiato diversi metodi, durante i frequenti viaggi con la sua famiglia, nonché da adulto nel suo lavoro come ingegnere civile, come il Pugilato, Lotta, Scherma e Savate. Nel 1895 andò a lavorare in Giappone per la E. H. Hunter Company, a Kobe e Tokyo, dove ha imparato per tre anni Shinden Fudo Ryu Jujutsu e Kodokan Judo. È ritornato a Londra nel 1898, dove ha iniziato a pubblicare una serie di articoli nella Pearson's Magazine, tra 1899 e 1901, pubblicizzando la sua creazione, un nuovo metodo di difesa personale denominato BARTITSU, contrazione del suo nome e "Jujitsu", che Barton-Wright affermava significasse "auto-difesa in tutte le sue forme". L'arte del Bartitsu consisteva inizialmente di Jujitsu, Judo e la Boxe Inglese o Pugilato (a pugni nudi), che una volta stabilito a Londra, il suo creatore gli ha aggiunto il Savate Francese e uno stile di difesa con la "canne" (bastone di combattimento), che è stato messo a punto da Pierre Vigny, della Svizzera. Il Bartitsu comprendeva anche un metodo completo d'allenamento fisico, analogo a quello che oggi sarebbe il CrossFit o simili. Il Bartitsu si è basato su tre principi fondamentali di combattimento: 1. Interrompere o disturbare l'equilibrio dell'aggressore. 2. Sorprenderlo prima che avesse il tempo di ritrovare il suo equilibrio, e distruggere la sua forza. 3. Se necessario, fare uso di tecniche di controllo e di immobilizazione. L'efficacia del Bartitsu consisteva nel coprire le quattro distanze di combattimento: - Lunga: utilizzando le tecniche del bastone (la canne); a parte l'utilizzo del bastone si insegnava anche lo stiletto. - Media: tecniche di calcio, Savate. - Corta: la Boxe o Pugilato, in combinazione con proiezioni o controlli di Jiujitsu-Judo. - Combattimento a terra: immobilizazioni e completamenti di Jiujitsu - Judo. Nei suoi articoli, Barton-Wright ha descritto il Bartitsu, come metodo di difesa per entrambe le signore e signori, affinché loro potrebbero garantire per quanto possibile l'immunità contro i danni degli attacchi vili o scontri nella strada. Soprattutto a causa dei tempi particolarmente difficili per la popolazione urbana, per il gran numero di teppisti di strada e gangster che vivevano nelle grandi città durante le epoche vittoriana ed edoardiana. Il Bartitsu è stato progettato come un metodo di autodifesa urbana, in modo che uomini e donne potessero vivere e viaggiare senza paura di essere attaccati, sia in patria che all'estero.



Arti di Occidente Nel numero 67b della Shaftesbury Avenue, nel Soho, Barton-Wright stabilì la sua scuola, chiamata Bartitsu Academy of Arms and Physical Culture (Bartitsu Accademia di Cultura Fisica e Armi) e informalmente conosciuta come il Bartitsu Club. In un articolo per la rivista Sandow, di Cultura Fisica, vol. 6 (gennaio 1901), la giornalista Mary Nugent ha descritto la Bartitsu Club come "...un enorme salone sotterraneo, muri di piastrelle bianche tutti scintillanti, e luce elettrica, con 'campioni' vagabondando intorno come tigri." Per corrispondenza con il creatore del Judo, Jigoro Kano, e altri contatti in Giappone di Barton-Wright, è stato concordato che i lottatori di Judo e Jujitsu, K. Tani, S. Yamamoto e Yukio Tani viaggierebbero a Londra e servirebbero come istruttori nel Bartitsu Club. K. Tani e Yamamoto presto tornarono in Giappone, ma Yukio Tani rimase e presto, un altro giovane combattente, Sadakazu "Raku" Uyenishi, si unisce a lui. Il maestro svizzero di armi Pierre Vigny, e il lottatore Armand Cherpillo, sono anche state impiegati come istruttori nel club. Oltre a insegnare i

londinesi ricchi, i loro doveri includevano la realizzazione di esibizioni pubblichi e combattere in sfide contro i lottatori che rappresentavano altri stili di combattimento. Inoltre, il Club divenne la sede centrale per un gruppo di professionisti di scherma classica comandato dal Capitano Alfred Hutton e servì come una base a sperimentare tecniche di scherma antica che poi erano insegnate ai più importanti membri del teatro Londinese per utilizzarle nei combattimenti sul palcoscenico. A metà 1901, il curriculum del Bartitsu è stato nuovamente ampliato per includere esercizi di respirazione, sotto la guida della signora Kate Behnke. Oltre alla palestra per la pratica del combattimento, il Bartitsu Club anche disponeva di una sala ben attrezzata con una vasta gamma di macchine elettroterapia. Il Club è stato organizzato sul modello del club sportivo vittoriana; i membri potenziali presentavano le sue candidature davanti ad un comitato, che nel suo momento, includeva entrambi il capitano Alfred Hutton e il colonnello George Malcolm Fox, ex Ispettore Generale del British Army's Physical Training Corps (Corpo di


Storia Addestramento Fisico dell'Esercito Britannico). In prima istanza, i nuovi membri assistevano a classi private prima di potere partecipare alle classi di gruppo. Non vi è alcuna prova che ci fosse un curriculum formale definito per i membri del club, anche se Barton-Wright li ha incoraggiati a studiare ciascuno dei quattro principali stili di combattimento insegnate nel club. Lo scopo era quello di dominare ogni stile abbastanza bene in modo da poter usarlo contro gli altri, se necessario. Questo processo somigliava al moderno concetto di cross-training. Sulla base degli scritti di BartonWright, si potrebbe dire che nella distanza di colpire, il Bartitsu enfatizzava il sistema di combattimento con bastone di Vigny, e nella distanza di grappling metteva l'accento nel Jujitsu. I metodi di Boxe e Savate sono stati utilizzati come intermedio tra i due metodi precedenti, o come prima risposta se non si portava un bastone al momento dell'aggressione. Sia la Boxe e la Savate furono adattati dalla sua forma sportiva a quella dell'autodifesa, a causa della differenza nell'allenamento, sia accademico che fisico.


Arti di Occidente “Il Bartitsu Club è stato tra i primi centri e scuole del suo genere in Europa ad offrire corsi di autodifesa specializzati per le donne.” Molte delle sequenze tecniche di autodifesa e d'allenamento del Bartitsu furono descritti negli articoli di Barton-Wright nella Pearson's Magazine. Il capitano Laing ha fatto lo stesso con alcuni dettagli specifici di esercizi di combattimento con il bastone da passeggio. Ben prima delle attuali competizioni di MMA, BartonWright ei suoi istruttori hanno promosso il Bartitsu mediante esibizioni e sfide pubbliche di fronte a lottatori di qualunque stile. Ecco perché il Bartitsu è stato chiamato a volte la prima Arte Marziale mista, combinando le Arti Marziali occidentali e orientali. Non si sa molto bene la causa esatta, ma prima di 1903, il Bartitsu club chiuse le sue porte. Tra le dicerie delle cause, si trovarono l'eccessivo prezzo dei tassi di iscrizione e addestramento, nonché il fatto che la fama del Jujitsu e i suoi istruttori, che finirono aprendo le sue proprie scuole in Londra, eclisso quella di Barton-Wright ed il Bartitsu. Si dice che Barton-Wright ha continuato lo sviluppo e l'insegnamento del Bartitsu fino agli anni '20, ma non riuscì a ritrovare la sua fama. Barton-Wright trascorse il resto della sua vita a lavorare come fisioterapista specializzato in innovativi e talvolta controversi modi di terapie basate nel calore, la luce e la radiazione, utilizzando il nome di Bartitsu come riferimenti a queste attività. Nel 1950, è morto all'età di 90 anni misero e dimenticato, seppellito in quello che lo storico Richard Bowen ha descritto "la tomba di un uomo povero." Il Bartitsu Club è stato tra i primi centri e scuole del suo genere in Europa ad offrire corsi di autodifesa specializzati per le donne. Questa usanza è stata adottata anche dopo la sua chiusura da parte loro istruttori. Tra le donne che hanno seguito gli insegnamenti di Bartitsu e dopo di Jujitsu

“Nel numero 67b della Shaftesbury Avenue, nel Soho, Barton-Wright stabilì la sua scuola, chiamata Bartitsu Academy of Arms and Physical Culture (Bartitsu Accademia di Cultura Fisica e Armi) e informalmente conosciuta come il Bartitsu Club.”

si trova Edith Margaret Garrud, che in seguito ha insegnato presso le suffragette, tra cui il team di guardie del corpo delle suffragette, e insieme a suo marito ha aperto il proprio dojo di Arti Marziali, il primo in Europa aperto da una donna. Edith Margaret Garrud ha creato anche la prima associazione tra l'allenamento di autodifesa e la filosofia politica del femminismo. Emily Watts è stata anche una sua studentessa. Attualmente ci sono due campi di studio del Bartitsu: il Bartitsu canonico, che sono sequenze di autodifesa dettagliate da Barton-Wright ei suoi assistenti tra 18991902, e il neo-Bartitsu, che sono moderne interpretazioni, personalizzate e ottenute dai manuali di addestramento degli ex istruttori del Bartitsu Club e i suoi allievi, tra il 1905 e gli anni '20. Dal 2006, la Bartitsu Society ha un sito web, bartitsu.org, che comprese le informazioni sia sulla storia, la teoria e la pratica della Bartitsu, ei gruppi e circoli degli appassionati del Bartitsu, che secondo il modello della Bartitsu Society hanno creato e offrono classi in diversi paesi come Regno Unito, Stati Uniti d'America, Italia, Russia e, più recentemente, Israele e Spagna. Occasionalmente si svolgono seminari pratici del sistema, essendo particolarmente apprezzati nei congressi Steampunk e sull'epoca eduardiana. Mikel González Istruttore di Bartitsu, Kenpo, Jiu Jitsu e Krav Maga. 2 Dan Kenpo, 2 Dan Jiu Jitsu 1 Dan Krav Maga 1 Dan Judo 1 Dan Karate


Storia

“Nei suoi articoli, Barton-Wright ha descritto il Bartitsu, come metodo di difesa per entrambe le signore e signori, affinché loro potrebbero garantire per quanto possibile l'immunità contro i danni degli attacchi vili o scontri nella strada.”







Vivere per morire? (Pace guerriera) l resto dei mammiferi superiori, per quanto vicini siano all’essere umano nella scala evolutiva, come nel caso dello scimpanzé, non hanno coscienza della propria morte, anche se riescono ad avvertirla quando una loro eventuale malattia è terminale. Per questa ragione non hanno coscienza nemmeno del prima, del durante e del dopo, né attenzione per l’al di là o per il nulla, motivo per il quale mantengono attive solamente le prime tre delle sette aree d’azione vitale che, proprio per la coscienza della morte, caratterizzano l’essere umano: sopravvivenza, sessualità, lotta per il potere, emozioni, comunicazione verbale, processi razionali e stati alterati di coscienza. L’essere umano ha rotto i Meccanismi di Inibizione dell'Aggressività (MIA) della specie, ha pervertito la lotta gerarchica, ha tentato di sublimare la sua paura attraverso la religione e la cultura, ha fatto prevalere il suo egocentrismo al di sopra del più elementare dei rispetti, ha incentivato le sue latenze distruttive ed autodistruttive, fino a divenire la vittima propiziatoria della sua stessa trappola, stabilendo uno stile di vita che non va più in là di una camuffata ed insoddisfacente "pace guerriera". Le guerre tra diverse etnie, esattamente come le xenofobie, sono strettamente relazionate con lo spostamento dell'aggressività patologica contenuta nella propria etnia. La difficoltà dell'espressione spontanea dell'aggressività va prendendo forma in un "bisogno di guerreggiare, sempre più o meno giustificato", che, come male minore, cerca istintivamente all’esterno invece di limare asprezze fratricide all’interno. Alla fin fine, gli individui di altre etnie sono proteine competitrici nella lotta della specie che possono essere trasformate per sopravvivere; i corpi inerti dei guerrieri concimeranno i campi ed alimenteranno in tempi futuri i loro discendenti, trasformati di nuovo in proteine per le piante, e gli animali che grazie a loro si sostentano. Possono anche essere utilizzati in rituali per calmare la collera degli dèi o per chiedere la loro protezione. Quanto più popolata e promiscua è una nazione e maggiore sarà il numero di regioni autoctone e di etnie che si uniscono (di quelle che, prima dell'unificazione, lottavano tra loro, consumando in questa lotta egemonica parte delle loro tendenze aggressive), maggiori saranno le zavorre patologiche ed il bisogno di scaricarle all’esterno

I

e/o all’interno delle proprie frontiere. La sinergetica aggressiva, essendo più plurali le tensioni e gli scontenti, moltiplicherà il bisogno d'azione violenta per consumare l'eccedente energetico contenuto. Se è ovvio che nella stessa proporzione in cui vanno scomparendo le frontiere, andranno diminuendo le probabilità di una conflagrazione tra Stati, non è meno ovvio che aumenteranno per compensazione, come unico mezzo di scarico apparente della patologia aggressiva: la competitività, il terrorismo politico, la tossicodipendenza, il vandalismo senza senso della violenza cittadina, la pazzia. Questo è lo stato d’insoddisfacente "pace guerriera" in cui ci troviamo, e dal quale non possiamo uscire, fino a quando non creeremo procedimenti che permettano di liberare l'aggressività naturale in maniera creativa e positiva per l'evoluzione equilibrata delle specie. Esiste, nonostante questo, un cammino di violenza naturale per distruggere le patologiche violenze. Il riconoscimento e la successiva introduzione nelle norme sociali delle espressioni più soavi e significative di tale violenza naturale che: uccide un coniglio con un colpo diretto e preciso alla nuca per evitare che soffra; estrae con decisione la punta di una freccia da una ferita; esprime la passione latente in una danza di corteggiamento o in una danza guerriera; e si trasforma in piacere orgasmico in una frizione sessuale… tutto ciò eviterebbe l’aumento della violenza patologica e perversa che, come un vulcano ruggente e fuori da ogni controllo, sentiamo crescere in termini di odio nei nostri cuori, fino a straripare in violenza indiscriminata e distruttiva dai nostri petti. Esiste una "naturale violenza" per vivere la vita con maggior pienezza, piacere e godimento, un "atteggiamento guerriero" capace di evitare le violenzeviolente e le pacifiche violenze che ci alienano. La pace non può limitarsi all'assenza di guerra, di conflitto bellico tra Stati per paura delle incontrollabili conseguenze di un'ecatombe nucleare, chimica, batteriologica o psicotronica; paura che alimenta la lotta silenziosa e quotidiana, senza quartiere anche se non armata, del tutti contro tutti. Lotta dalla quale germoglia generosa l'angoscia, il disincanto, lo stress, la persecuzione morale, nel lavoro e in casa, che riguarda già quaranta milioni di lavoratori nell'Unione Europea.

“Esiste una "naturale violenza" per vivere la vita con maggior pienezza, piacere e godimento, un "atteggiamento guerriero" capace di evitare le violenze-violente e le pacifiche violenze che ci alienano”.








Justo Diéguez La rabbia e l'amore non hanno limiti

"Non esiste maggiore libertà che diventare quello che siamo destinati a essere; in realtà solo quando ci valutiamo noi stessi, siamo in grado di condividere quelli valori con gli altri, ma prima dobbiamo cominciare da noi stessi." Justo Diéguez



Keysi


Justo Diéguez Budo International: È Keysi, un pensiero? Juto Diéguez: Per capire il metodo di Keysi, dobbiamo prima capire chi siamo in una forma fisica, mentale, emozionale e spirituale. Uno dei nostri principi è che Keysi non appartiene alla mente, Keysi appartiene alla non-mente; in Keysi sapiamo quando una persona è "Mentale" o "Non mentale". La mente stessa è tecnica pura; una persona mentale analizza ciascuno dei suoi movimenti e cerca una tecnica perfetta o avvicinarsi il più possibile a quella tecnica, un'arte che è stata trasmessa di generazione in generazione, dai docenti agli studenti e così via e in modo superficiale, perché la mente è solo un passaggio attraverso il quale è possibile sentire il corpo. La non-mente invece è la realizzazione, non è un pensiero, quindi non appartiene alla mente. Per chi cerca la spontaneità attraverso la mente, qualsiasi cosa faccia, si rivelerà impossibile per lui; nella ricerca dell'istinto, non si conclude nulla se la mente è la soglia, perché sarà soltanto un movimento basato su un pensiero e seguito da un'azione. E sono sicuro che continuerà ad essere una tecnica meravigliosa e perfetta per chi la realizzi seguendo questo modello mentale; ma questo non è rilevante, questo non è altro che l'esecuzione di un modulo o di una kata concreta. Immaginatevi Bruce Lee, quanti hanno sognato di diventare come lui? E quanti continuano ancora a imitarlo? Ma non saranno altro che una copia; non è possibile ottenere la conoscenza semplicemente adottando una posizione.


Keysi B.I.: In quale modo definisci la "non-mente"? J.D.: No-mente è l'assenza di pensiero; l'azione è come un'ombra che segue il corpo, ed entrambi costituiscono una singola entità unica e indivisibile. Solo per adottare alcuni movimenti concreti non si raggiunge la conoscenza interna, le cose non accadono in questo ordine; in Keysi, il fenomeno interno si verifica prima e poi segue la posizione. Solo considera questo esempio, basandoti sulla tua esperienza: quando ti arrabbi, tutto il tuo corpo reagisce in un modo speciale; adotti una particolare posizione; gli occhi, il viso si esprimono in modo particolare; la rabbia viene da dentro di te e il tuo corpo segue, ma non solo dall'interno verso l'esterno, anche dall'esterno verso l'interno; tutta la chimica è alterata, il sangue, il respiro, tu sei pronti ad agire. Quello che sto cercando di dire è che la rabbia inizia dentro di noi, questo è il modo in cui accade prima, e il risultato è che il corpo segue. Ora cerca di farlo all'inversa, metti gli occhi rossi, respira più in fretta, fa' che il sangue circoli a più velocità... Puoi farlo? Certo che puoi! Ma sarai solo un attore, stai recitando, dentro te non succede niente. Non è possibile creare la rabbia dentro di te; quando si inizia dall'esterno si crea uno stato falso; la cosa reale parte dall'interno, dal nostro centro, e quindi le onde raggiungono la periferia; si deve cominciare da lì, l'azione nasce solo dal di dentro; se non conosci né sai chi sei, se tu riconosce solamente il tuo corpo senza approfondire in te stesso, sarà solo una reazione che segue un pensiero, "non sarà un'azione". B.I.: Non siamo i padroni di noi stessi? J.D.: Se qualcuno ci tratta irrispettosamente, reagiamo immediatamente, è come premere il pulsante "on" sul televisore; se ci insultano reagiamo con furia e perfino gli picchiamo; questo non è un'azione, ma una reazione. Osservate e vedete le cose

“Immaginatevi Bruce Lee, quanti hanno sognato di diventare come lui? E quanti continuano ancora a imitarlo? Ma non saranno altro che una copia; non è possibile ottenere la conoscenza semplicemente adottando una posizione.”


Justo Diéguez da questo punto di vista, chi ti insulta ti sta incitando, manipolando, ed è quello che fa la gente, manipolarti come se fossi una lampadina che; ti accendono e si spengono a volotà. Ti darò un esempio: se qualcuno ti loda, il tuo ego si gonfia come un palloncino e questo ti fa sentire incredibilmente bene; ma ora viene qualcuno e ti scoppia il globo; ed accade cosa? Tu cadrai a terra rotto e sgonfiato, e questo è proprio quello che intendo, chiunque può distruggere il nostro migliore momento, non siamo il padrone di noi stessi, agiamo secondo altri ci manipolano. In Keysi sviluppiamo un principio di controllo della zona, questo ci insegna ad essere consapevoli di ciò che sta accadendo nel nostro ambiente; per essere colpiti di ciò che accade in questo ambiente e reagire, dovremmo essere un ricevitore, ed essere un ricevitore è accettare la manipolazione, ma se durante l'osservazione dell'ambiente siamo in grado di mantenere la calma e non accettiamo la manipolazione, cosa può fare l'avversario o gli avversari? Questo modo di comprendere il controllo della zona ci rende consapevoli e quando abbiamo la conoscenza di ciò che accade nel proprio ambiente, "mettiamo in motto" i sistemi operativi che agiscono dall'inconscio senza avere una conoscenza dell'ambiente, e "Reagiscono". Riconoscere l'ambiente non si basa nell'osservare, osservare è solo un aspetto dell'agire.


Keysi


Justo DiĂŠguez






Como hemos documentado en los últimos 6 años, el Kyusho se traduce como “Punto Vital" y es el estudio de la condición humana y de su fragilidad. Aunque es similar en apariencia a la antigua Acupuntura y a los métodos de masaje sobre puntos de presión, el método Kyusho también puede tratar los problemas inmediatos y hacer desaparecer las dolencias comunes del cuerpo. En segundos podemos empezar a aliviar las molestias asociadas al dolor de cabeza, de espalda, los tirones musculares e internos, el hipo, el asma, las náuseas, la congestión nasal y otras muchas enfermedades comunes, tanto por causas naturales como provocadas. Estos efectos se consiguen rápidamente y de manera eficaz, sin necesidad de recurrir a pastillas o medicamentos que puedan tardar 20 minutos o más en hacer efecto y que pueden provocar graves efectos secundarios en otros órganos o funciones corporales. Las ramificaciones son muy amplias y creemos que merece la pena seguir investigando y logrando beneficios para la sociedad. Este tipo de enfoque holístico ha resultado eficaz durante muchos miles de años en diferentes culturas de todo el mundo y ahora hemos querido hacerlo posible para ti. Una vez que aprendas estos métodos simples de Kyusho Primeros Auxilios, tu también podrás ayudar a tu familia y amigos con muchas de estas dolencias comunes que todos sufrimos. Esto te servirá para tener un breve resumen histórico de cómo se desarrollaron estos métodos y otras posibilidades de salud que se necesitan en el día a día. Sin embargo y como cabría esperar, aquí no está el programa completo, pues los conceptos más profundos y complejos sólo pueden alcanzarse con las manos, aplicándolos y practicando bajo la atenta mirada de un instructor. La práctica regular de estos métodos no sólo aumentará tus habilidades para aplicar las fórmulas aprendidas, sino que te enseñará la aplicación intuitiva de muchas otras técnicas de salud. No deberían considerarse fórmulas aisladas, sino caminos para corregir ciertos problemas en el cuerpo humano, basados en los conceptos presentados. En los siguientes capítulos de Kyusho Primeros Auxilios veremos primero el origen inmediato o la necesidad de curar muchos problemas diarios. ¡Qué disfrutes del viaje!

Come abbiamo documentato negli ultimi 6 anni, il Kyusho si traduce come “Punto Vitale” ed è lo studio della condizione umana e della sua fragilità. Benché sia simile in apparenza all'antica Agopuntura e ai metodi di massaggio sui punti di pressione, il metodo Kyusho può t rat tare anche i problemi immediat i e far spar i re le problematiche comuni del corpo. In pochi secondi possiamo alleviare i disturbi associati al mal di testa, di schiena, gli stiramenti muscolari e interni, il singhiozzo, l'asma, la nausea, la congestione nasale e molte altre malattie comuni, sia per cause naturali che provocate. Questi effetti si ottengono rapidamente e in maniera efficace, senza la necessità di ricorrere a pastiglie o medicine che possono richiedere 20 minuti o più prima di fare effetto e che possono provocare gravi effetti indesiderati in altri organi o funzioni corporali. Le ramificazioni sono molto ampie e crediamo che valga la pena continuare a investigare ottenendo benefici diretti per la società. Questo tipo di impostazione olistica è risultata efficace per molte migliaia di anni in differenti culture di tutto il mondo ed ora abbiamo voluto fare il possibile per te. Quando impari questi metodi semplici di Kyusho Primo Soccorso, anche tu potrai aiutare la tua famiglia e i tuoi amici con molte di queste patologie comuni cui tutti sono affetti. Questo ti servirà per avere un breve riassunto storico di come si svilupparono questi metodi e altre possibilità di cura che sono necessarie nel quotidiano. Tuttavia, ovviamente, qui non c'è il programma completo, perché i concetti più profondi e complessi si riescono a capire solo con le mani, applicandoli e praticando sotto l'attento sguardo di un istruttore. La pratica regolare di questi metodi non aumenterà solo le tue abilità nell'applicare le formule imparate, ma ti insegnerà l'applicazione intuitiva di molte altre tecniche di salute. Non si dovrebbero considerare formule isolate, bensì vie per correggere determinati problemi del corpo umano, basate sui concetti presentati. Nei seguenti articoli sul Kyusho Primo Soccorso vedremo in primo luogo l 'or igine immediata o la necessi tà di curare mol t i problemi quot idiani . Godetevi questo viaggio!


Comme nous l'avons vu ces six dernières années, le Kyusho se traduit par « point vital » et est l'étude de la condition humaine et de sa fragilité. Bien que similaire en apparence à l'ancienne acupuncture et aux méthodes de massage sur les points de pression, la méthode Kyusho peut également traiter les problèmes immédiats et faire disparaître les douleurs physiques communes. En quelques secondes, nous pouvons commencer à soulager les troubles associés aux maux de tête, de dos, les crampes musculaires et internes, le hoquet, l'asthme, les nausées, la congestion nasale et de nombreux autres troubles communs, surgissant aussi bien pour des raisons naturelles que provoquées. Ces effets sont obtenus rapidement et efficacement, sans avoir besoin de faire appel à des médicaments qui peuvent prendre vingt minutes ou plus à faire de l'effet et peuvent provoquer de graves effets secondaires sur d'autres organes ou fonctions corporelles. Les ramifications sont très vastes et nous croyons que ça vaut la peine de continuer la recherche afin d'obtenir des bénéfices pour la société. Ce type de point de vue holistique a été efficace pendant de nombreux milliers d'années dans différentes cultures du monde entier et nous avons maintenant voulu le rendre possible pour vous. Une fois que vous aurez appris ces méthodes simples de Kyusho de Premiers Secours, vous pourrez également aider votre famille et vos amis et soulager beaucoup de ces maux communs dont nous souffrons tous.Cela vous permettra d'avoir un bref résumé historique de la manière dont ces méthodes se développèrent et d'autres possibilités de santé dont nous avons besoin au jour le jour.Cependant, comme on pouvait s'y attendre, le programme ici n'est pas complet car les concepts les plus profonds et complexes ne peuvent être atteint qu'avec les mains, en les appliquant et en pratiquant sous le regard attentif d'un instructeur. La pratique régulière de ces méthodes augmentera votre habileté à appliquer les formules apprises, mais encore vous enseignera à appliquer intuitivement beaucoup d'autres techniques de santé. Elles ne devraient pas être considérées comme des formules isolées, mais comme des voies pour corriger, certains problèmes affectant le corps humain, en se basant sur les concepts présentés. Dans les prochains chapitres de Kyusho Premiers Secours, nous verrons d'abord l'origine immédiate de la nécessité de guérir de nombreux problèmes quotidiens. Prenez plaisir à ce voyage !

As we have documented over the past 6 years, Kyusho translates as "Vital Point" and is a study of the human condition and it's frailties. Although similar in appearance to the ancient acupuncture and pressure point massage methods, the Kyusho method can also deal with immediacy for certain trauma as well as easily rid the body of common ailments. Within seconds we canm begin to relax and ease the pain associated with headaches, backaches, muscle and internal cramps, hiccups, asthma, nausea, sinus congestion and so many more common maladies both of natural causes as well as trauma inflicted. This is all performed quickly and efficiently without expensive pills or drugs that can take 20 minutes or more to work or have serious side effects on other organs or body functions. The ramifications are enormous and we believe to be of such worth for continued research and societal benefit. This type of holistic approach has been effective for many thousands of years in cultures throughout the world and we have added even more possibility and purpose to it for you. Once you learn these simple methods of Kyusho First Aide, you too can help your family and friends with many of these common ailments we each suffer through. Let this serve as an historical record of how these methods developed and the other health possibilities they hold for day-to-day living. However it is not the full curriculum, as one would expect, the depth and intricacies can only be conveyed with hands on application and practice under the watchful eye of an instructor. The consistent practice of these methods will not only increase your abilities to relieve the practiced formulas, but also instruct you in the intuitive application of many other health issues. They should not be considered standalone formulas, but rather ways to correct certain problems within the human body based on the foundation presented.

Wie wir in den letzten 6 Jahren dokumentiert haben, übersetzt sich Kyusho als „Vitalpunkt“, es ist das Studium der menschlichen Beschaffenheit und ihre Zerbrechlichkeit. Auch wenn es dem Anschein nach der alten Akupunktur und den Massagemethoden auf Druckpunkte ähnelt, so kann die Kyusho-Methode doch auch sofort Probleme behandeln und die normalen Leiden des Körpers verschwinden lassen. Innerhalb von Sekunden können wir anfangen, die Beschwerden im Zusammenhang mit Kopfweh, Schmerzen der Schulter, Muskel- und innere Zerrungen, Schluckauf, Asthma, Übelkeiten, Verstopfung der Nase und vielen anderen normalen Krankheiten lindern, egal ob sie natürlicher Ursache haben oder hervorgerufen sind. Diese Effekte werden schnell und effizient erreicht, ohne auf Pillen oder Medikamente zurückgreifen zu müssen, die 20 Minuten oder länger brauchen, um Wirkung zu zeigen, und die starke Nebenwirkungen in anderen Organen oder Körperfunktionen haben können. Die Verzweigungen sind sehr breit gefächert und wir glauben, dass es der Mühe wert ist, weiter zu forschen und so Nutzen für die Gemeinschaft zu erzielen. Dieser Typ der holistischen Zielsetzung war über viele tausend Jahre hinweg und in verschiedenen Kulturen auf der ganzen Welt wirkungsvoll, aber jetzt wollen wir es zugänglich machen. Wenn Du einmal diese einfachen Kyusho-Methoden der ersten Hilfe gelernt hast, kannst auch Du Deiner Familie und Deinen Freunden bei vielen der gewöhnlichen Leiden helfen, unter denen wir alle leiden. Es wird Dir dabei helfen, eine kurze historische Übersicht darüber zu erlangen, wie diese Methoden und andere Möglichkeiten der Gesundheit, die man Tag für Tag braucht, entstanden sind. Aber wie erwartet liegt darin nicht das komplette Programm, denn die tiefsten und komplexesten Konzepte können nur über die Hände erzielt werden, indem man sie unter dem aufmerksamen Bl ick eines Ausbi lders anwendet und übt . Das regelmäßige Ausüben dieser Methoden wird nicht nur Deine Fähigkeiten wachsenlassen, die gelernten Formeln anzuwenden, es wird Dir darüber hinaus auch die intuitive Anwendung vieler anderer Techniken der Gesundheit lehren. Sie sollten nicht als allein stehende Formeln betrachtet werden, sondern als Wege, um gewisse Probleme im menschlichen Körper zu korrigieren, auf der Basis der vorgestellten Konzepte. In den folgenden Kapiteln von „Kyusho - Erste Hilfe“ werden wir zuerst den unmittelbaren Ursprung der Notwendigkeit sehen, viele tägliche Probleme zu heilen. Genießt die Reise!










WingTsun Spesso, quando una persona è coinvolta in un gruppo o attività specifica, non si rende conto che i valori o comportamenti tipici di quel gruppo o attività possano essere a volte piuttosto irrazionali. Nell'ambiente del WingTsun, per esempio, è molto comune tr ovar e condotte davver o assurde che accettiamo imperterriti. Una di queste è il settarismo. Per settarismo intendo qui il fatto di imparare ed allenare esclusivamente con un determinato maestro ed i suoi discepoli. Ad esempio, se Sifu X è il mio insegnante, non è accettabile che io frequenti i corsi o prenda lezioni da Sifu Y, benché entrambi i sifu siano stati alunni di Yip Man ed abbiano un rappor to più o meno accettabile tra loro (non mi riferisco ai casi in cui ci sono ostilità o conflitti manifesti, ma a quelli sifu che mantengono relazioni amichevoli). E come se non bastasse, non dovrò nemmeno allenarmi con alunni del sifu. E se lo faccio io sarò condannato per un atto di tradimento o adulterio, come più vi piace.

“I "fratelli" di Yip Man non esitarono di accusarlo di mischiare il WT con altri sistemi e di avere tradito alla scuola.”


Taows Academy


WingTsun Mi dica, caro lettore, non suona tutto questo famigliare a Lei? Non ha mai incontrato qualcuno in questa situazione? Se Lei pratica el Arti Marziali da anni, sono sicuro che sa esattamente di cosa sto parlando. È più, sono convinto che molti, leggendolo, non avranno visto niente sbagliato in questo atteggiamento, bensì tutto il contrario. E parleranno della fedeltà al maestro, la scuola e lo stile, dei valori tradizionali... Vediamolo ora in un altro contesto, ad esempio in un medico, un ingegnere o uno scienziato che, apparentemente, aspirino all'eccellenza e il progresso. Immaginiamo che questi professionisti dicessero: "Non studierò né frequenterò i seminari o lezioni che non siano insegnati dal Professor X o dal corpo insegnante dell'Università X. Pensi che questo atteggiamento è il più intelligente? Pensi che il Professor X è onnisciente, e nessuno può sapere o scoprire qualcosa che lui non conosca? Tutti considererebbero queste idee come proprie di una mente paranoica.

È WT o le Arti Marziali in generale una scienza così diversa? Pensa Lei che un stile come WT è qualcosa di assolutamente perfetto che fu concepito magicamente come un'arte completa e finita? Crede davvero che il suo maestro è una persona assolutamente perfetta, e quindi non c'è più nulla da imparare e nessuna possibilità di progredire che non sia sotto la sua onnisciente istruzione e guida? Forse Lei non si ha reso conto fin'ora, ma tutti pensiamo o agiamo spesso così. Una cosa è scegliere un insegnante e una scuola e lavorare con costanza e disciplina fino a completare l'apprendimento, il che è perfettamente ragionevole, e un'altra molto diversa è non avere alcun interesse a sapere nulla di più, una volta sviluppata l'abilità e dopo ottenere l'esperienza sufficiente.

“Ogni Sifu, anche con un dominio completo del sistema intero, ha una certa specialità o c'è qualche aspetto in cui si distingue dagli altri.”


Taows Academy

“Pensa Lei che un stile come WT è qualcosa di assolutamente perfetto che fu concepito magicamente come un'arte completa e finita? Crede davvero che il suo maestro è una persona assolutamente perfetta, e quindi non c'è più nulla da imparare e nessuna possibilità di progredire che non sia sotto la sua onnisciente istruzione e guida?”


WingTsun Realmente, la tendenza a settarismo viene da lontano ed è qualcosa che noi abbiamo ereditato dai maestri asiatici stessi. Ad esempio, neanche il G.M. Yip Man ha potuto evitare le critiche settarie dopo aver praticato WT presso la Scuola di Chan Wag Sun (allievo di Leung Yang), quando si trasferì a Hong Kong per studiare all'Università. Lì incontrò Leung Bik, figlio di Leung Jan e quindi il suo "zio" nel Kungfu. Con lui studiò i principi più profondi del WT. Pochi anni dopo è tornato a Fat Shan e tutti i suoi compagni ebbero modo di apprezzare i suoi evidenti miglioramenti nel suo WT: in altre parole, nessuno dei suoi "fratelli maggiori" della scuola poteva rivaleggiare con lui (Yip Man non ha combattuto con Ng Whig So, che sarebbe stato il suo istruttore diretto in Fat Shan, a parte del GM Chan Wag su, in segno di rispetto per chi era stato il suo insegnante principale). I "fratelli" di Yip Man non esitarono di accusarlo di mischiare il WT con altri sistemi e di avere tradito alla scuola. Osserviamo la reazione: invece di chiedergli come era riuscito a battere gli studenti più vecchi che, almeno in teoria, erano superiori a lui, essi semplicemente lo hanno screditato accusandolo di "adulterare" lo stile. In altre parole, di fronte ad un fatto reale e indiscutibile, cioè, che Yip Man aveva progredito moltissimo più di loro nonostante avesse meno tempo praticando WT, non tentarono di ottenere la conoscenza che potrebbe abilitarli per realizzare tale progresso; invece, hanno preferito di condannare "l'eretico." Ora, se un tale polverone fu creato soltanto per frequentare



WingTsun classi con un compagno del suo maestro, immaginate cosa sarebbe potuto accadere se Yip Man si sarebbe evoluto praticando un altro stile. Quindi, come possiamo vedere, il settarismo è un ostacolo al progresso. Ma anche lo è il cambiare lo stile e l'insegnante ad ogni passo. L'apprendistato ha le sue fasi ed i principi sono molto differenti dei fini. Non si può valutare un metodo dai suoi livelli di base. La cosa intelligente è prendersi un tempo per scegliere un sistema ed un professore. È possibile che l'Internet o i libri non siano un riferimento valido: l'esperienza personale è quello che conta. Chieda cortesemente all'insegnante di praticare con Lei, in modo che lui possa mostrare le sue abilità in un esercizio di combattimento. Ma non deve accontentarsi con quello. Debe anche osservare i suoi allievi. Il valore di una scuola è dimostrato dal livello degli studenti. E quando Lei avrà trovato il suo Sifu, pratichi con lui fino a completare lo stile e poi, una volta acquisite le competenze rilevanti, e con un criterio già formato, sarà possibile, se Lei ha tale preoccupazione, esplorare ciò che giace "oltre il confini" per svilupparsi se stesso. E per questo, non c'è bisogno di mettere da parte o rinnegare le proprie radici... Ovviamente, il paragone tra quello che uno fa, e quello che fanno gli altri, può dare luogo ad una certa insicurezza e conflitti. E non è la stessa cosa avere opinioni divergenti sull'economia o la fisica di particelle, che sulle Arti Marziali. Perché mentre altri tipi di conoscenze non hanno bisogno di confronto fisico per stabilirsi, le Arti Marziali affrontano il tema dal combattimento. Quindi le differenze di opinione non possono risolversi solo con parole, non importa quanto eloquente siano esse; è necessaria la dimostrazione palpabile. Si può vincere qualcuno giocando a tennis o a scacchi, ma la sconfitta in combattimento costituisce un rischio per l'integrità fisica e ha un impatto molto più distruttivo sul nostro ego. Questo non significa che il modo per confrontare i vari pareri tecnici deva essere un combattimento a morte. Nell'ambiente del Kung Fu ci sono meccanismi per determinare in modo "amichevole" ciò che è reale; combattimento con regole, con colpi controllati, con protezioni. E soprattutto nel WT, il test delle mani appiccicose (ChiSau, Tuishou).


Taows Academy “Neanche il G.M. Yip Man ha potuto evitare le critiche settarie dopo aver praticato WT presso la Scuola di Chan Wag Sun (allievo di Leung Yang), quando si trasferì a Hong Kong per studiare all'Università.”


WingTsun Anche negli sport da combattimento professionali, ci sono momenti in cui due amici o due fratelli devono affrontare l'un l'altro. Così il confronto amichevole è possibile. Quindi, siamo in grado di conoscere ed evolvere in qualsiasi altro campo. Quali vantaggi sono derivati da espandere le nostre esperienze? Ogni sifu, anche con un dominio completo del sistema intero, ha una certa specialità o c'è qualcosa in cui lui si distingue dagli altri. Alcuno sarà un magnifico insegnante, un altro può essere bravo con le armi; alcuni possono avere più esperienza nel lavoro di polizia o militare, o nell'autodifesa; altri nel campo della salute, nel Chi Kung o la Medicina Cinese; o puo darsi che un Sifu sia più esperto nella storia dello stile, su un tema specifico, quando si tratta di cercare un insegnante che sia più specializzato in questo argomento. Un altro aspetto da considerare è che ogni esperto adatta l'arte alle proprie caratteristiche fisiche e psicologiche: peso, statura, apertura delle braccia, flessibilità, forza, aggressività, intelligenza, coordinamento, ecc Per imparare realmente con qualcuno, è inevitabile vedere l'arte attraverso le qualità e le debolezze di quella persona, le quali possono essere molto distinte delle nostre. Una volta acquisto il livello avanzato, possiamo cercare altri istruttori che, a causa delle loro necessità, forse hanno dovuto sviluppare la sua arte in un modo diverso e magari più effettivo per noi.

Certamente la tradizione cinese stipulava che dentro lo stesso clan o stile, l'alunno solo poteva avere un sifu. È anche vero che la tradizione ha proibito insegnare a persone che non fossero cinesi. Personalmente, non ritengo che entrambe le tradizioni siano molto utili. Comunque, è possibile mantenere l'idea di un unico sifu e studiare con gli altri. Si (Shi, Professore) Fu (Padre) è un titolo che dipende dall'esistenza del rapporto maestrodiscepolo. Questo rapporto è stabilito in Cina, quando viene eseguita la cerimonia di PAI-SI (Bai Shi) = PAI (Bai, Inchinarsi, Revere; consiste in inginocchiarsi e piegare il tronco in segno di rispetto e sottomissione) e SI (Shi) (Professore). Alcune di queste cerimonie possono essere viste sull'Internet. Il nostro Sifu è analogo a nostro padre nel Kung Fu: Egli ci ha visto nascere nell'arte e ci ha guidato mentre eravamo crescendo fino a diventare adulti (cioè fino a quando si è appreso l'intero sistema). Pertanto, il nostro Sifu sarà sempre uno. Una volta che siamo un adulto possiamo studiare con il Sifu del nostro Sifu: (il nostro Sigung: professore nonno) o con i colleghi del nostro Sifu (SIPAK o SISOK: professore zio, maggiore e minore), ma loro non saranno il nostro Sifu, ma il nostro Sigung, Sisok, Šipak, etc. Non vedo alcuna contraddizione tra una cosa e l'altra. Il Sifu di Yip Man è stato Chan Wag Sun; Leung Bik era il suo Sipak. Orbene, oggigiorno, molti Sifu non celebrano più la cerimonia del PAI-SI, per diversi motivi (un


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WingTsun cattolico, un ebreo o un musulmano lo considerano idolatria, soprattutto se il Sifu è un "infedele"). Possibilmente un nuovo rapporto maestro-discepolo sarebbe molto più benefico per entrambi le parti. Immaginiamo che, in ogni città, esperti di vari rami di WT o di vari stili diversi di Arti Marziali, si riunissero periodicamente col fine di condividere esperienze e conoscenze per fare progredire le sue arti. Immaginiamo che, come fanno gli scienziati e gli sportivi professionali, il suo affanno fosse quello di scoprire nuovi e migliori metodi d'allenamento. Immaginiamo che, lasciando a parte i suoi ego, tutti praticassero cercando di conoscere i suoi punti forti ed i suoi punti deboli. Sono convinto che in poco tempo gli avanzamenti sarebbero incredibili. Una specie di Centro di Alto Rendimento delle Arti Marziali, in cui, tutti gli aspetti (Combattimento, Salute, Filosofía Storia, Cultura, Mano Vuota, Armi, ecc) potessero essere sviluppati, praticando con le tecnologie più avanzate per facilitare l'apprendistato Da parte mia, io certamente non ho alcuna obiezione in che i miei alunni appartengano anche ad altre associazioni ed imparino con altri professori. Considero che non può mettersi steccati al mare nell'era della globalizzazione. E anche se so che è realmente difficile ottenere qualcosa del genere (molti interesi di diversi tipi...), perché non riunirci almeno una volta all'anno per condividere?


Taows Academy WingTsun International Day 2017 in Spagna. Stanno TUTTI invitati! Sifu Salvador Sรกnchez TAOWS Academy



Cosa succede quando due persone praticano ChiSao? Qual è il significato della loro pratica e quali sono gli obiettivi? In questo terzo DVD, "Chi Sao dalla base ad un livello avanzato," Sifu Salvador Sánchez affronta forse l'aspetto più importante del Wing Chun: il ChiSao, l'anima del sistema stesso, che fornisce il praticante di alcune caratteristiche speciali che sono completamente diversi dagli altri, e gli dà grandi virtù. Questo lavoro si occupa di alcuni aspetti di principio piuttosto semplici, ma come si approfondisce in loro, diventano sempre più sorprendenti. Si tratta di una caratteristica molto chiara nella cultura tradizionale cinese; ciò che è molto evidente a prima vista, contiene tuttavia una seconda o terza lettura, che sicuramente cambierà il vostro approccio, la pratica e la comprensione. Discuteremo come praticare Chi Sao attraverso i nostri drills e il modo di applicarli quei drills, quella capacità nello sparring, che collega alcuni concetti, forse non tanto legati al Kung Fu tradizionale, come ad esempio la biomeccanica, le strutture, la conoscenza della fisica, ecc., al fine di ottenere risultati migliori nella nostra pratica.

REF.: • DVD/TAOWS3

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Il Pukulan Pencak Silat Serak è un sistema basato sulle armi e le mani vuote contemporaneamente. Incorpora numerose armi di nuova generazione nonché spade, coltelli, kerambits circolari, barre, bastoni di diversa lunghezza ed altre armi più particolari. Perfino nei metodi di allenamento con mani vuote, affrontiamo l'avversario che ci attacca con armi in entrambe le mani ed a vari rivali allo stesso tempo. Questo tipo d'allenamento ci fa più coscienti di tutto ciò che accade durante un alterco e di cosa fare e non fare di fronte ad attacchi da uno o più aggressori armati. In questo secondo DVD, Maha Guru Horacio Rodrigues, erede del lignaggio di Pendekar Pak Víctor Di Thouars, di Pukulan Pencak Silat Serak, abborda la forma particolare in cui si allena e si usa l'armamento, sedendo le basi per progetti futuri più avanzati dello studio e l'applicazione della tecnica. Questo video include i principi del lavoro, angolazioni, Sambuts, Jurus ed esercizi con la spada corta "Pedang", il coltello corto "Pissau", il bastone corto "Tonkat Matjan", Sarong, e le applicazioni di autodifesa a mani vuote.

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In esclusiva per Budo International il DVD del Maestro Marco Morabito sulla difesa personale con la presentazione in anteprima del Krav Maga Israeli Survial System. Con questa opera verranno illustrate le tecniche e il metodo alla base di questo sistema in modo chiaro e trasparente. Nessun segreto quindi, ma una colossale opera che vi porterà nel vivo della difesa personale israeliana. Le tecniche sono illustrate in modo da essere facilmente comprensibili da tutti. Un’occasione davvero unica per avvicinarsi alla difesa personale o per approfondire le proprie conoscenze sul tema. L’autore di quest’opera è uno dei maggiori esponenti a livello mondiale di difesa personale e conta al suo attivo diverse esperienze in campo militare e società di sicurezza; pluripremiato in diverse nazioni, ospitato per corsi e seminari in tutto il mondo è diventato un portavoce internazionale di vari sistemi di combattimento corpo a corpo e difesa personale poco conosciuti ma estremamente efficaci. Studiando dal Giappone agli Stai Uniti, passando per Polonia, Spagna, Capo Verde, Germania, Israele, Francia e Russia. Una continua ricerca nelle zone più remote del mondo, come la Siberia e il deserto del Texas, senza mai fermarsi in una ricerca instancabile di acquisire nuove conoscenze senza mai smettere di porsi domande. Il Krav Maga Israeli Survial System non è una disciplina, un complesso di rigide regole ma un metodo, un processo in continua e perenne evoluzione. Questo lo rende adattabile ad ogni situazione e circostanza, permeabile a qualsiasi cambiamento, quindi in grado di fare tesoro dei propri errori cogliendo la propria esperienza come opportunità per migliorare.

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Muay Thai


Il condizionamento della Muay Thai, vero segreto dell’efficacia II grande interesse suscitato dalla diffusione in Occidente della Muay Thai Marziale o Muay Boran, ha fatto si che molti istr uttori si concentrassero in maniera quasi esclusiva sulla novità e peculiarità dell’elemento tecnico a scapito dello studio e della valorizzazione continua dei cosiddetti fondamentali della specialità. Nel caso della Muay Thai e della sua versione marziale (Muay Boran), i pilastri su cui è costruito l’intero sistema rimangono i principi metodologici dell’allenamento, che, abbinati allo studio prettamente tecnico delle varie azioni offensive e difensive, creano il cocktail esplosivo che tutti ben conosciamo.


Muay Thai


I

l compito dei vari responsabili nazionali di questa disciplina rappresentanti della Federazione Internazionale IMTF, è quello di riportare continuamente i propri istruttori a ripercorrere senza sosta i passi che li hanno portati al loro livello attuale, ponendo una costante attenzione e dedizione alla pratica dei fondamentali della specialità, pur continuando ad ampliare il proprio bagaglio tecnico. I principi di allenamento del sistema possono essere riassunti in 2 elementi: il condizionamento fisico e la preparazione tecnica di base. Il praticante che, superata una prima fase di addestramento, voglia spostare il proprio interesse dal campo della difesa personale a quello dell’agonismo, non dovrà fare altro che richiedere al proprio istruttore di farlo "avanzare" nella area di pratica desiderata, senza però dover cambiare radicalmente l’impostazione dell’allenamento a tal fine. Ogni sistema marziale completo porta avanti di pari passo la formazione fisica, tecnica e mentale del praticante senza tralasciare nessuna di queste tre componenti di base: il lavoro sui fondamentali crea e mantiene le condizioni per essere, in base alle esigenze specifiche, un buon marzialista o un valido combattente sportivo. Nella Muay Thai il condizionamento fisico mira a sviluppare un elevato livello di resistenza su tre aspetti fondamentali: osseo, muscolare e nervoso. Le parti ossee deputate a sferrare colpi ed a bloccare gli attacchi dell’avversario vengono "indurite" a livelli incredibili: tibie, gomiti, ginocchia e (nella Muay Boran) le mani, vengono rese vere e proprie armi, attraverso un minuzioso e specifico lavoro di impatto sugli attrezzi specifici. A livello muscolare, il thai boxer si allena par sviluppare caratteristiche


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comuni ai colpitori ed ai lottatori essendo, come noto, la Muay Thai una disciplina "ibrida" e comprendente numerose fasi tecniche imperniate sullo scambio di colpi alternate a fasi più o meno lunghe di lotta e proiezioni. I riflessi infine, necessari per esplodere in azioni di attacco e difesa improvvise, vengono automatizzati mediante sessioni di sparring condizionato o libero in cui si concentra l’attenzione di volta in volta su un elemento tecnico specifico (pugni, calci, prese, blocchi ecc.). Ma vediamo ora nel dettaglio quali sono gli strumenti di base per sviluppare le incredibili caratteristiche di combattenti per cui sono famosi nel mondo i thai boxers. • Impact training (allenamento di colpi ai pao, al sacco pesante, allo scudo per calci, ai focus gloves). Questo primo tipo di esercizi detto "allenamento all’impatto" rappresenta in un certo senso il marchio di fabbrica della Muay Thai, soprattutto per quanto riguarda l’uso dei pao. Il principio di allenare il praticante a colpire con la massima potenza un bersaglio più o meno mobile è ormai comune a tutte le arti marziali: sicuramente l’uso di questo sistema, essendo nella Muay Thai di fondamentale importanza imparare fin dai primi allenamenti a colpire massimizzando in ogni azione la potenza del colpo, è molto esteso nella pratica della disciplina tailandese. Con un istruttore esperto l’allenamento ai pao in particolare può rivestire un significato che va oltre la mera esecuzione di attacchi prestabiliti su un bersaglio in movimento, fino ad arrivare ad essere la forma più sofisticata di allenamento al combattimento: il praticante infatti si troverà ad effettuare liberamente attacchi e difese non preordinati e l’istruttore dovrà rispondere di conseguenza aggredendo o difendendosi con l’uso dei pao al momento opportuno. Colpendo inoltre in maniera sistematica e progressiva, sin dalle prime lezioni, il sacco pesante con tutte le armi naturali del corpo (ad eccezione ovviamente della testa) si sviluppa nell’allievo quella durezza e


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resistenza ossea che fa del thai boxer esperto una vera arma vivente, soprattutto per quanto concerne i gomiti, le tibie e le ginocchia. • Sparring condizionato (attacchi e difese preordinati o combattimento a tema). Le azioni di attacco e difesa devono essere inserite sin dalle prime esercitazioni in un contesto reale di confronto con un avversario: elementi quali il senso della distanza e la scelta di tempo con i quali eseguire le nostre tecniche sono indispensabili per poter applicare in pratica quanto studiato in teoria. Il sistema dello scambio di colpi vincolato o semi libero è da sempre uno dei metodi cardine per sviluppare le suddette capacità combattive in uso nella disciplina di combattimento thailandese. Rispetto allo sparring libero, in questo tipo di pratica viene meno l’elemento dello stress da confronto, ben presente nell’esercizio libero; non dovendosi preoccupare eccessivamente del rischio di essere colpito, l’allievo porrà maggiore attenzione allo sviluppo delle proprie capacità di timing, provando tecniche e combinazioni sempre più complesse che in altri contesti non azzarderebbe per timore di subire colpi imprevisti. Per questo esercizio è sufficiente indossare guantoni e paratibie e, in alcuni "drills" particolari, il corpetto protettivo. Al fine di evitare incidenti, la supervisione di un istruttore esperto è indispensabile nell’esecuzione di tutti gli esercizi di sparring inclusi quelli preordinati o a tema. • Grappling (allenamento di lotta e proiezioni, lotta e colpi, lotta con proiezioni e colpi). Il tipo di sforzo a cui ci si allena con gli esercizi di Impact training e di Sparring condizionato, basati su azioni di percussione potenti e precise, al fine di preparare il praticante a reali situazioni di combattimento, deve essere integrato con esercizi di grappling o lotta corpo a corpo. Infatti, quando nello scontro reale la distanza fra noi e l’avversario si riduce fino a farci trovare avvinghiati, le componenti psicofisiche del combattimento cambiano radicalmente e, senza una specifica preparazione nel Chap Ko, lo stile di lotta in piedi corpo a corpo della Muay Boran, rischiamo di perdere velocemente la nostra capacità combattiva. Sempre supervisionati da un istruttore esperto, i praticanti dovranno esercitarsi nella pratica del grappling con lo scopo di preparare la muscolatura (soprattutto del collo, della schiena


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e delle braccia) e l’apparato cardiocircolatorio a prolungati sforzi di tipo isometrico abbinati ad esplosioni di energia necessarie per effettuare azioni rapide quali le proiezioni o i colpi (ginocchiate, gomitate o testate) a distanza ravvicinata. In questo tipo di allenamento con lotta e colpi è necessario proteggersi con conchiglia e corpetto e, nel caso degli agonisti, utilizzando anche il caschetto. • Sparring libero (allenamento controllato con l’uso di protezioni per tutto il corpo: casco, corpetto, paratibie, guantoni, paradenti e conchiglia). Anche se nella maggioranza dei casi il praticante di Muay Boran non intende provare le sue qualità combattive in gara, ciononostante la pratica del combattimento libero (o lenchern) in palestra è fondamentale per testare il livello di preparazione psicofisica raggiunta. E’ noto che in condizione di forte stress è molto difficile reagire ad un attacco in maniera appropriata e la possibilità di ricreare una siffatta situazione può fornire al praticante un banco di prova notevole per le capacità acquisite. Inoltre, con una accurata preparazione di sparring, si sviluppa anche l’abitudine a ricevere colpi incassandoli in modo adeguato e soprattutto imparando a non subire l’attacco ma a reagire ad esso con efficacia; anche quest’ultimo è un elemento fondamentale di ogni sistema di difesa personale calato completamente nella realtà e pertanto tale pratica dovrebbe far parte della scheda di allenamento di ogni serio praticante.



Il cosidetto Vovinam Integrale si raggiunge semplicemente tornando al vero Vovinam del Fondatore. L'obiettivo del fondatore era chiaramente e apertamente dichiarato: "raccolta di tecniche efficaci, assimilare la loro essenza e trasformare loro in tecniche di Vovinam", e in effetti, questo concetto rimane ancora in vigore ed è obbligatorio per tutti i Maestri di Vovinam in tutto il mondo. Vovinam è quindi un concetto di ricerca per ottenere uno stile super efficace. Tuttavia, oggi il 90% degli insegnanti Vovinam l'hanno dimenticato e si piegano ad un programma troppo caricato, troppo fisso, troppo estetico e talvolta del tutto inefficace in numerose Il Vovinam tecniche. Integrale è semplicemente riscoprire l'essenza originale dell'arte del Maestro Nguyen Loc. Per questo, abbiamo i principi, le tecniche di base, e non ci resta che tor nare a praticare il modo efficace di ogni tecnica e applicare il principio fondante. In questo DVD, per mano del Maestro Patrick Levet, studieremo la base del Vovinam Integrale, le minacce e gli attacchi di coltello, i controattacchi integrali, e la difesa contro la Dam Thang (pugno diretto) Dam Moc (pugno in gancio), Dam Lao (pugno di giavellotto) nonché leve di base delle gambe.

REF.: • DVD/VIET6

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In questo primo lavoro didattico, Andreas Weitzel, fondatore e capo istruttore dell'Accademia SYSTEMA Weitzel (Augsburg, Germania) e uno dei principali istruttori di SYSTEMA in Europa, spiega le basi più importanti del combattimento. In primo luogo definisce chiaramente il modo naturale di camminare, concentrandosi sul corretto svolgimento di ogni passo, per poi mostrare come utilizzare questo lavoro in applicazioni di combattimento. Una varietà di argomenti diversi sono spiegati in questo DVD, tra cui: Come sbilanciare un attaccante; Come colpire con i pugni e calciare correttamente; Come difendersi da prese, takedown, colpi e calci. Le dichiarazioni di questo video sono semplici ma chiare, in modo da facilitare a tutti la comprensione e l'apprendimento. Durante la sua spiegazione, Andreas include sempre e si concentra sui principi e fondamenti del SYSTEMA, mostrando come i diversi argomenti sono strettamente collegati tra loro. Allo stesso modo è mostrato il lavoro libero contro diversi attacchi a mani vuote e con armi in condizioni realistiche e alla massima velocità di esecuzione. In questo video, Andreas è assistito da Michael Hazenbeller (Rastatt) e Thomas Gössler (Augsburg), due istruttori esperti di Systema.

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