In questo nuovo DVD di Vovinam, Patrick Levet ha voluto mostrare gli aspetti dell'uso e manipolazione del Bastone Vietnamita. Anche se poco conosciuto, il bastone lungo vietnamita è, senza dubbio, l'arma più importante tra tutte le armi delle Arti Marziali tradizionali del Vietnam. La scuola Vovinam, nel suo programma ufficiale, propone solo la Forma del Bastone (Tu Tuong Con Phap) e i contrattacchi di bastone contro bastone (Phan The Con), senza spiegare i movimenti intermedi. Ma il Bastone Vietnamita va ben al di là di questi due aspetti, e il Maestro Levet ci offre due DVD dettagliati su tutte le applicazioni dei numerosi movimenti intermedi della Quyen del Bastone. Questo primo volume comprende una serie di esercizi specifici di riscaldamento e bodybuilding col bastone, guardia, principi fondamentali, manipolazione stilistica dell'arma, difesa contro il disarmo, blocchi e schive, spostamenti, nonché le tecniche di combattimento. Un lavoro originale che mostra per la prima volta il Bastone Vietnamita in un modo completo ed esaustivo.
REF.: • DVD/VIET7 Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
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“L'arroganza è la manifestazione della debolezza, la paura segreta dei rivali”. Fulton John Sheen
redetemi, in trent’anni che dirigo questa rivista, ho conosciuto di tutto. Fortunatamente più gente brava e interessante che altra; tuttavia, non è stato raro trovarmi di fronte a qualche altro personaggio arrogante. Bene, devo dire in onore di verità, che in questa materia, non sono neppure io il "bambino Gesù" e pertanto che non possa tirare questa prima pietra, ho riflettuto e modulato la mia natura, sia detto tutto, specialmente per il mio bene. Ho imparato ad ascoltare e non giudicare, a cercare i punti d’incontro, a tracciare confini reali nelle relazioni, (che poche volte coincidono con quelli che vorremmo), a conciliare per arrivare a scelte operative, sensate, costruttive e perfino a lasciare che l'ultima parola non debba essere sempre la mia. A volte ci riesco, altre non tanto, ma solo il fatto di essere coscienti della propria natura e l'intenzione di modulare il peggio che essa implica, si ottiene il meglio di ognuno, non importa quale piede zoppica. Detto questo, non sarà oggi il giorno che vengo in queste righe, a contenere le mie naturali tendenze, probabilmente per il piacere di alcuni lettori e amici che godono delle versioni più affilate della mia piuma. Che ognuno si identifichi nella propria colpevolezza attraverso le costanti che indicherò, ma sia chiaro che non punto nessuno (da gentiluomo) con nomi, né con cognomi. Non mi farò di più nemico con loro, perché chi si sente preso di mira dalla penna, lo farà di motu proprio e, nel peccato porta la sua penitenza, perché la posizione del nemico è così importante, che rimane grande. Che bisogno ha un Maestro di parlare male di altri? Quando qualcuno si distingue in questo senso, da solo si colloca sempre in basso. Tuttavia, questa è una delle più frequenti situazioni nelle quali ci troviamo coinvolti, quando due o più Maestri si incontrano. Nel discorso di benvenuto al BUDO MASTERS di Roma, ripetei la battuta che Moni Aizik mi disse quel giorno e che fu molto apprezzata. - “Quanti Maestri sono necessari per fare una tecnica? Uno per farla... mille per criticarla"-. Per mostrarsi grande, uno non deve fare gli altri piccoli; semplicemente deve mostrare la sua forza, la sua luce, ma per fare questo, bisogna averle. Non sono pochi quelli che pagherebbero una fortuna, se l’avessero, per essere protagonisti su una copertina della rivista. Credono che consacrarsi sugli altari sia sufficiente per essere grandi. La grandezza, amici, non proviene da questo, ma viene prima. Una copertina non è un obiettivo, è una conseguenza, e se così non fosse, il suo risultato sarà necessariamente banale e passeggero. Per chi vive di apparenza però, tale fatto sembra sufficiente. Chi sono io per negargli il suo incantesimo? Anche così, da professionale, non c'è volta che non lo avvisi, ma amici... non c'è più sordo di chi non vuol sentire. I Maestri infatuati nel proprio ego, bramano il riconoscimento perché in fondo, internamente, non si
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“Vile architetto è la superbia; le fondamenta pone in alto e le tegole nelle fondamenta ”Francisco de Quevedo
sentono all'altezza del loro sogno. Ci fu un momento nel loro cammino, che la luce esterna abbagliò le loro pupille e se qualche volta ebbero il sogno di raggiungere la grandezza, rimase disperso nell’ottenimento di galloni, soddisfatto nell'appendere medaglie; oppure cedettero al facile applauso dei loro fedeli e finirono come figura burlesca molto più vicina al pagliaccio che all'eroe che forse, un giorno, aveva condotto i loro passi verso il cammino marziale. Nella loro penosa e personale via crucis, molto prima che dopo, si scontrano con la realtà. I più fortunati si svegliano con i postumi e correggono, sebbene la maggioranza si arrocchi nella propria idiozia, ancora una volta, convertiti in una caricatura di se stessi. Inesorabilmente un giorno, si trovano davanti al mio naso, perché benché uno voglia lanciare scorregge più alte del suo culo, una scoreggia è sempre una scoreggia, e generalmente ... si sente. Sputare verso l'alto è cattiva politica, perché gli sputi, cadono sempre verso il basso. Una volta ancora mi chiedo: che necessità ha di inimicarsi con me, se la mia unica funzione, il mio impegno e il mio lavoro, non è altro che aiutarlo a realizzare i suoi sogni? E credetemi quando dico che la maggior parte delle volte lo faccio con gusto; poiché il gusto modula l'obbligo in modo meraviglioso, trasformando in piacere qualunque lavoro, e apportando a qualunque ricetta quell'ingrediente che distingue il buono dallo straordinario. Questa linea divisoria si chiama rispetto, gratitudine, serietà e riconoscimento e, normalmente, tutto ciò finisce per ridursi in un solo ed unico ingrediente che si chiama "amicizia". La gente non sa quello che può perdere con una sola parola, con un solo atteggiamento. Recentemente un amico e maestro, caduto in disgrazia sociale (sia detto tutto... in atto di servizio) e lapidato dai media, fu criticato e sottovalutato dalla comunità marziale al completo. Non m’iscrissi a questo sabba, perché non sarò mai animatore e nemmeno spettatore della disgrazia altrui. Ciononostante, sapendo com’era la verità nascosta nelle notizie, parlai bene di lui, essendo stato interpellato da un altro Maestro e amico, incoraggiandolo a riconnettersi di nuovo. Risultato di detta conversazione, mesi più tardi, questo secondo Maestro portò nella vita del primo un'opportunità di lavoro meravigliosa che probabilmente cambierà la sua vita. Amici, lo dice già il proverbio: “si prendono più mosche con il miele che con l’aceto”! Anche se fosse solo per ragioni pratiche, meglio farebbero alcuni a fingere umiltà che spiegare l'inconfondibile piumaggio dell'arroganza. Arrogarsi implica attribuirsi una facoltà o una cosa che non si possiede e che si esprime in modo dispotico o con disprezzo verso gli altri. L'arrogante è idiota, una parola la cui radice greca, “ιδιος” parla di colui che è “solo” e si occupa solamente delle sue cose. Ignorare gli altri, collocarli sotto, porta sempre sventura, perché agli occhi di chi realmente conta, scopre il luogo per il quale realmente transitiamo e non dimentichiamo che niente Traduzione: Chiara Bertelli
“Che bisogno ha un Maestro di parlare male di altri?” “Quanti Maestri sono necessari per fare una tecnica? Uno per farla... mille per criticarla"
disturba di più un altro arrogante dell’arroganza, e questa, senza dubbio, in positivo o in negativo, avvicina tutti gli uomini importanti che ci sono stati nel mondo. La bisettrice, alla presenza dell'arroganza, sta più in come ognuno ha a che fare con essa che nel fatto che esista. C’è anche qualcosa di positivo nel negativo. L'arroganza, in positivo, è quella cosa che non permette all’altro di calpestarti, quella che colloca ognuno al suo posto con i fatti, in silenzio, con un sorriso. Temete molto di più questi, che quelli che si vestono di volant e gridano ai quattro punti cardinali la loro superiorità e la loro grandezza, perché quegli altri, silenziosamente, sono in realtà quelli che faranno della tua vita un inferno senza che tu te ne accorga, perché se l'arroganza è Yang la vendetta è Yin e... occhio, perché camminano sempre per mano! Non svegliate il Drago addormentato, perché il fumo che esce dalle sue narici, nasconde il fuoco della distruzione; perché la coda che agita nel sonno con piccoli e innocenti rantoli, è la leva dell'inferno quando decide di colpire i suoi nemici e soprattutto perché quando un vecchio Drago gira la sua testa, lo fa una volta e per sempre... freddo come un rettile, al suo interno si cuociono gli inferni. Brutto affare...
Vietnam
Il bastone vietnamita Armonia tra flessibilità e durezza Vietnam... simbolo di una cultura dell'Estremo Oriente per alcuni, simbolo di un popolo in guerra contro le grandi potenze militari del pianeta per altri, il Vietnam è un paese meraviglioso con un popolo accattivante. Dopo aver vissuto così tanti anni in quel paese, il fascino di questo luogo sul pianeta e il rispetto per la sua gente rimane per me come il primo giorno in cui ho messo piede sul suolo del Vietnam. Dopo 25 anni di esperienza con la gente del Vietnam, non hanno mai smesso di perpetuare la caratteristica principale che li caratterizza: è un popolo duro, resistente, che sa adattarsi a qualsiasi situazione per quanto sia tragica. Questa qualità di adattamento è anche la particolarità del bastone lungo vietnamita.
Patrick Levet “Sconosciuto, raramente mostrato in pubblico, il bastone lungo vietnamita è senza dubbio la più importante di tutte le armi delle Arti Marziali Vietnamite tradizionali.”
Vietnam
omunemente, si dice che il bastone vietnamita sia fatto di bambù. E bambù è il simbolo del Vovinam, insieme con il motto "l'armonia tra durezza e flessibilità". Tutto un programma. Ma in realtà, il bastone vietnamita è fatto di un materiale chiamato vimini. A differenza del bambù, il vimini è solido al suo interno, più precisamente, pieno di piccoli tubi in senso longitudinale, ed è questo ciò che conferisce il suo potere al bastone. Ha un guscio molto duro all'esterno e una consistenza fibrosa all'interno. Così, come la gente del Vietnam, il bastone può essere piegato, può essere flesso, ma ritorna sempre allo stato originale senza perdere la sua durezza. Grazie a queste capacità, le tecniche del bastone vietnamita sono molto più varie di quelle del Jo o del Bo giapponesi. Nel nuovo DVD di Vovinam, ho voluto mostrare gli aspetti dell'uso e gestione del bastone vietnamita, chiamato Côn o Bong. Sconosciuto, raramente mostrato in pubblico, il bastone lungo vietnamita è senza dubbio la più importante di tutte le armi delle Arti Marziali Vietnamite tradizionali. Il suo utilizzo è così vecchio che non si sa più quando è stata la prima volta
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“Comunemente, si dice che il bastone vietnamita sia fatto di bambù. E bambù è il simbolo del Vovinam, insieme con il motto ‘l'armonia tra durezza e flessibilità’.”
Patrick Levet
“Gli anziani raccontano che i primi a usare il bastone in Vietnam (molto prima che il paese fosse chiamato Vietnam) furono gli uomini che trasportavano merci con un palo o bastone lungo.�
Vietnam
Patrick Levet
“…nel territorio chiamato oggi il Vietnam, il bastone viene usato come arma di difesa o di attacco da molto prima dell'Età del Bronzo.”
che il popolo vietnamita abbia cominciato ad usarlo come arma di combattimento. Nessuno mette in dubbio il carattere antico del uso del bastone vietnamita. È molto probabile che non rimanga oramai nessuna delle vecchie scuole marziali di quelli tempi remoti, ma tutti gli storici concordano su un fatto: nel territorio chiamato oggi il Vietnam, il bastone viene usato come arma di difesa o di attacco da molto prima dell'Età del Bronzo. Quando è apparso il bronzo (circa - 2500 aC), sono anche apparsi le armi di taglio: spade, sciabole, asce, punte di freccia, coltelli, ecc. Ma prima che l'Età del Bronzo, l'arma più comune per le persone è stato il bastone lungo. Gli anziani raccontano che i primi a usare il bastone in Vietnam (molto prima che il paese fosse chiamato Vietnam) furono gli uomini che trasportavano merci con un palo o bastone lungo. Questo tipo di trasporto è ancora oggi usato in Vietnam. Si tratta di un palo lungo fornito di scanalature nelle estremità, nelle quali si impicca un carico di uguale peso ad ogni lato. Il centro del bastone è sistemato dietro la
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testa, alla nuca... e via! Si dice che i ladri dell'epoca cercavano di impadronirsi delle merci per venderle in seguito. L'uso del bastone come arma di difesa avrebbe incominciato in questo modo. Centinaia di anni hanno trascorso. Vietnam oggi ha attraversato diversi secoli di occupazione cinese, quasi un secolo di occupazione francese, e numerose guerre. Di conseguenza, le cento scuole di Arti Marziali vietnamite sono piena di Quyen (Kata) di bastone, nonché molti sistemi d'allenamento con questa arma. Il Vovinam, la scuola moderna fondata in Vietnam nel 1938, anche usa il bastone nel suo programma d'allenamento. Tuttavia, per quest'ultimo lavoro su DVD, invece di mostrare solo i contrattacchi del Vovinam, come si fa solitamente, ho preferito offrire un lavoro molto più completo, molto più vicino all'allenamento tradizionale. Infatti, la scuola Vovinam, nel suo programma ufficiale, propone solo la forma di bastone (Tu Tuong Con Phap) e i contrattacchi di bastone contro bastone (Phan The Con). Ma il bastone vietnamita va ben al di là di questi due aspetti. Inoltre, molti praticanti di Vovinam non maneggiano bene il
“…per quest'ultimo lavoro su DVD, invece di mostrare solo i contrattacchi del Vovinam, come si fa solitamente, ho preferito offrire un lavoro molto più completo, molto più vicino all'allenamento tradizionale.”
Patrick Levet
“Si dice che i ladri dell'epoca cercavano di impadronirsi delle merci per venderle in seguito. L'uso del bastone come arma di difesa avrebbe incominciato in questo modo.�
Vietnam bastone dovuto al fatto che hanno imparato solo l'intera forma e i contrattacchi, senza mai lavorare nè le basi nè il maneggio. Nelle scuole di Arti Marziali tradizionali vietnamite, a differenza del Vovinam, il bastone si insegna in primo luogo passando per le basi, esattamente come per le tecniche di mani vuote. Questo punto di vista è quello che ho voluto aggiungere al bastone lungo che si pratica nel
Vovinam: insegnarlo tutto dalle basi. Tuttavia, nel momento di filmare sorse il problema dal volume enorme di immagini di video. Sarebbe stato un peccato tagliare il numero di tecniche. Inoltre, questo avrebbe cancellato il proposito del lavoro in video. Lo scopo era quello di proporre un lavoro completo, molto più completo di ciò che viene insegnato nel programma del Vovinam di Vovinam. L'abbiamo risolto proponendo 2 volumi
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Vietnam di DVD invece di uno, con cui, ho potuto presentare esercizi specifici che nessun maestro di Vovinam è stato in grado di insegnare fino ad oggi. Vedremo il bastone da molti punti di vista e con alcuni usi molto diversi. Dal maneggio stilistico dell'arma di difesa contro il disarmo, attraverso i blocchi e le schive, nonché tecniche di combattimento. Questo nuovo lavoro di video presenta il bastone vietnamita come dovrebbe essere. Ho voluto anche includere una serie di esercizi di riscaldamento specifico per il bastone, nonché esercizi specifici di fitness con il bastone lungo vietnamita. Naturalmente, i contrattacchi sono spiegati in dettaglio sotto tutte le angolazioni, ma quello che risalta in questi due DVD è la presentazione e le spiegazioni della Forma del bastone vietnamita, il Quyen "Tu Tuong Con Phap". Normalmente, i maestri solo insegnano il Quyen del bastone senza spiegare i movimenti intermediari. Da conseguenza, i praticanti solamente conoscono le applicazioni di 12 tecniche: i 12 contrattacchi. Ma tutti i movimenti intermediari rimangono inspiegabili. Ho voluto porre rimedio a questa mancanza, ed è per questo che, in questi 2 DVD, spiego con cura tutte le applicazioni dei numerosi movimenti intermediari del Quyen di Bastone. In questi due DVD sono assistito da due campioni del bastone vietnamita vietnamita, il maestro Vicens Noll, più volte campione del mondo del Quyen Bastone, e Frederic Selbonne, campione francese Quyen Bastone. Si può dire che con questi due volumi di DVD abbiamo un lavoro originale poiché è la prima volta che si mostra il bastone vietnamita in un modo così completo ed esaustivo.
Patrick Levet
Le tecniche di Chin Na richiedono uno studio approfondito non solo delle articolazioni del corpo, ma anche dell'Anatomia in generale. Chin significa "cattura" e Na significa "controllo". Quindi possiamo dire che Chin Na sono quelle tecniche di presa, pressione e dislocazione, per le quali possiamo controllare il nostro avversario in una situazione di difesa. Le tecniche Chin Na di Shaolin sono utilizzate per neutralizzare o interrompere un attacco. Anche se le sue origini risalgono praticamente alla fondazione stessa del Tempio Shaolin, è ben noto che già durante l'ultima dinastia cinese, le tecniche di Chin Na erano molto popolare fra la popolazione in generale, ed è stato in quell'epoca che le tecniche di cattura e di controllo hanno vissuto il loro momento del boom e di espansione. La pratica di Chin-na dovrebbe essere fatta ponendo una maggiore enfasi sullo sviluppo del controllo e la sensibilità richiesta per lasciare un attaccante indifeso da alcuni dei 5 principi di Chin Na: Strappare il muscolo o il tendine, Posizionare le ossa in modo incorretto, Bloccare o tagliare la respirazione, Bloccare una vena o un'arteria, Pulsare un canale di Qi.
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Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
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Il Kyusho Autentico in Karate La Tigre Emergente Il Pangainoon (più tardi chiamato Uechi Ryu per alcuni gruppi) è uno stile cinese basato sulla miscela di tre animali: la Tigre, la Gru e il Drago. • La tigre rappresenta la forza e la devastazione incessante sull'avversario a distanza ravvicinata. • La Gru rappresenta un'azione equilibrata con l'attacco di precisione a lungo raggio. • Il drago rappresenta il cielo e la capacità di trasformare o utilizzare tutte le qualità degli altri animali a qualsiasi distanza. Così tante persone vedono solo la Tigre o la Gru, ma non vedono il Drago, che è è la Tigre dentro la Gru... o la Gru dentro la Tigre. Questa posizione classica della Gru in Uechi Seisan è spesso interpretata come un'azione difensiva di blocco e contemporaneamente come un pugno, un calcio o una presa. iamo un'occhiata a quello che sta dentro questa apparente posizione di Gru dello stile di Pangainoon / Uechi Kata Seisa... Come è stata interpretata da Kanei Uechi... è più profonda del tipico Bunkai. In primo luogo dobbiamo osservare il Maestro Uechi con molta attenzione mentre le sue mani si muovono su e fuori per terminare la posizione con mano di "Filo d'erba", molto diversa da quella del vecchio Bubishi (sulla base degli stili Tigre e Gru).
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Evan Pantazi
Kyusho International
Nel corso del tempo, questa mano potrebbe essersi evoluta o mutata nel Shoken che utilizzano così spesso. Per quanto riguarda la gamba alzata, dobbiamo osservare che il piede non è piegato verso l'alto per eseguire una azione di blocco contro un calcio. La ragione per cui il piede deve essere flesso se si blocca un calcio basso è perché i muscoli e i tendini dello stinco, contraggono e aumenta la massa e la densità per proteggere la struttura interna della gamba durante l'attacco. Questa azione, anche se più forte nella protezione, non si alza tanto alto e rapido dovuto all'attrazione dei gruppi muscolari antagonistici della gamba. Quando il piede è puntato, come mostrato nel vecchio film del Maestro Uechi, si può supporre che la gamba è stata intesa come un attacco contro l'avversario. Tuttavia, come mostrato nel film di Bunkai precedente, questa azione non è ancora abbastanza efficiente o distruttiva per smettere completamente l'avversario (questo è un livello di base del Bunkai). La ragione è che c'è molta distanza per spostarsi e prendere l'avversario a una posizione vulnerabile di equilibrio e seguire tutte le possibilità fino a quando il piede tornerà a stare saldamente appoggiato nel suolo per stabilirsi, guadagnare potere o fare la transizione. Vedremo anche che, tirando l'avversario per coprire quella distanza, il suo corpo si indurisce, condensando il torso e proteggendo più ancora le strutture vulnerabile o vitali interne del corpo. Se l'attacco è una semplice spinta o un colpo, utilizziamo la posizione per deviare, il che lascia ancora meno obiettivi vitali all'avversario.
Evan Pantazi
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Un secondo livello di Bunkai potrebbe essere sbloccato utilizzando il pollice per bloccare nei nervi del braccio per indebolire e portare l'avversario in una posizione più vulnerabile. Possiamo scalare o avanzare facilmente il livello di Bunkai e potenzia mentre analizziamo ed implementiamo le azioni che richiede questa Ji Hand (Filo d'Erba semplice). Tuttavia, dobbiamo usare l'azione corretta di rotazione che esegue questa mano... dal momento che è diversa nella forma, funzione e effetto sull'avversario. La Tiger Claw ha un'azione di torsione diversa che non permette la stessa penetrazione o azione sugli obiettivi vitali del corpo, nello stesso modo che fa il semplice filo d'erba e quindi non può essere scambiata con l'aspettativa che funzioni e causi un effetto. L'uso della mano "filo d'erba semplice" con questa torsione specializzata consentirà girare verso l'interno e che si incroci il pollice affinché arrivi ad essere più potente nonché penetrante. Questo viene fatto usando lo Yin e lo Yang, e se il polpastrello sta girando verso l'esterno, le altre dita e il pollice stanno girando verso l'interno... tutto funziona insieme. Questo è in congiunzione con le mani, le braccia, le spalle e i muscoli della schiena, che sostengono questa azione straziante per una maggior unità, potenza ed effetto. Questa azione di lacerazione non è un'azione dello stile della Grua, si trova nell'ambito della Tigre e funziona molto bene se usata in tale intervallo di presa e attributo.
Obiettivi seri Con l'azione del Kata e la Mano Ji, siamo in grado di attaccare alcuni obiettivi molto pericolosi all'interno del collo... ma questo è finora solo il livello di laureato. I nostri pollici possono approfondire al di là gli strati di pelle e muscoli di penetrare abbastanza in profondità per cogliere, comprimere e possibilmente rompere i vasi sanguigni e nervi in questo settore. Siamo in grado di accedere all’arteria carotide, la vena giugulare, le cervicali trasversali, nonché il nervo frenico e il nervo vago (e altri rami minori). La struttura più profonda è il nervo vagale, è di vitale importanza per la funzione del cuore, ma anche valutiamo il nervo frenico
Evan Pantazi
“Sólo en el Kyusho Internacional se entienden estas realidades, se discuten y/o dr entrenan y se puede desbloquear nuestro Kata o nuestro estilo. Esto es para todos los Katas y estilos, no sólo para el Uechi-Ryu o Pangainoon...”
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che innerva il diaframma e la respirazione. Tutti gli altri nervi servono a indebolire e controllare le altre parti del corpo ... anche questo farà che il recettore prenda una posizione coccoloni o seduto con le gambe estese. Questo permette allora che il ginocchio ascendente punti al perineo e l'ano, dove si trovano vari nervi. Questi nervi hanno anche una correlazione e influenzano il cuore .... quindi si sta puntando al centro delle tre obiettivi (a proposito, la prossima Mano di Sangue può essere usata anche contro cuore, asecendendo al livello di maestro). Ora tenete a mente che questo non è un annuncio del "vero" significato del movimento, ma spiega una escalata grave di affezioni nel corpo e imita le azioni del Maestro Uechi. Essa va anche ben oltre le spiegazioni tipiche e di base per questa azione. La gente dovrebbe vedere un significato più ampio del semplice blocco e la ginocchiata ... non sarebbe stata un'azione venerata, un atteggiamento o un attacco marziale che rimanesse per secoli se fosse così semplice nell'applicazione. É sbagliata l'azione semplice? ... no, ma c'è di più (molto di più), se lo volete. Ora anche bisogna vedere "che cosa" passerebbe secondo il tipo di formazione dello Scenario, così con la stessa posizione... per esempio, guardate il film dove le gambe del recettore vacillano e saltano indietro lontano dall'attacco. In questo caso un ginocchio diretto al cuore anche causerà gravi perturbazioni, malfunzionamenti e affezioni pericolose nel recettore ... ancora una volta, la postura ha possibilità illimitate ed per questo è stata aggiunta al Kata per conservarla per coloro che capiscono gli aspetti del Kyusho. Questi dettagli sono sbloccati una volta che uno è adetto delle 6 mani Ji e le azioni di torsione che manifestano (insieme con il concetto di Yin e Yang, o che la spinta ha bisogno della Tirata e la Tirata ha bisogno della spinta per succedere).
Raccolta e pensieri supplementari Ho anche aggiunto una collezione girata con Robyn Cody, perche sempre discutiamo e analizziamo gli effetti perfino delle azioni più leggere per comprendere più a fondo l'esperienza del recettore. Un'altra idea per questa posizione sarebbe o potrebbe essere diverso se l'individuo ha bisogno o è pronto per una ritirata spontanea e riflessiva da parte dell'avversario. L'esempio (uno dei tanti) è che una mano raggiungerà l'obiettivo facendo prima che la testa dell'avversario si giri allontanandosi da quella mano attaccante e per tanto proteggendo quell'obiettivo desiderato. Tuttavia, quando si studiano
Evan Pantazi gli effetti reali del Kyusho, si allena per vedere sempre gli obiettivi presentati dall'avversario, anche in ritirata. In questo caso si ritira e protegge una delle aree del seno carotideo, ma rivela un altro obiettivo di accesso insieme alla carotide laterale, ora più accessibile e vulnerabile dovuto all'azione allungamento durante la rotazione della testa. La trachea è ora molto più accessibile e vulnerabile a causa di questa posizione, quindi l'attacco è ora sulla trachea con un pollice, e sulla carotidea con l'altro.La trachea sta indifesa e sarà più facilmente danneggiata con questo attacco laterale che se lo tentiamo frontalmente. Questo causerà
soffocamento nonché restrizioni di sangue al cervello, effetti neurologici nel cervello e in tutto il corpo, e anche la disfunzione e / o scosse al cuore e altre strutture. Solo in Kyusho Internazionale sono capite, addestrate e discusse queste realtà... e può aprire il vostro Kata o stile. Questo è per tutti i Kata e stili, non solo Uechi-Ryu o Pangainoon ... potete guardare il film gratuitamente in: http://www.kyusho.com/seisan-tiger-in-crane/ e poi entrare in contatto con noi in www.kyusho.com, in modo che possiamo aiutarvi a raggiungere questo livello nel vostro addestramento di Kata.
REF.: • DVD/TOYAMA-2
Questo DVD è il risultato promosso per la filiale spagnola della Zen Nihon Toyama-Ryu Iaido Renmei (ZNTIR – Spain Branch), per fare conoscere il contenuto tecnico dello stile Toyama-Ryu come praticato nel Honbu Dojo della ZNTIR, in Machida, Tokyo, senza cambiamenti, né alterazioni. La fedeltà del programma è tale che è il suo presidente e massimo responsabile tecnico, Yoshitoki Hataya Sensei, chi, accompagnato da alcuni membri, esegue tutto il compendio del programma attuale dello stile. È per questo che in lui si può trovare la struttura di base della metodologia che viene applicata, dagli esercizi codificati di riscaldamento e di preparazione e attraverso gli esercizi di taglio; le guardie; i kata della scuola, compresi quelli corrispondenti alla Scuola Militare Toyama, il Gunto Soho e la sua spiegazione; il lavoro in coppia, sia in Kumitachi e Gekken Kumitachi, e la pietra angolare su cui si basa la Toyama-Ryu, vale a dire, Tameshigiri o esercizi i taglio su un bersaglio reale. La Zen Nihon Toyama-Ryu Iai-Do Renmei, ZNTIR, è l'organismo che attualmente, una volta riveduti ed adeguati i concetti e la metodologia di una scuola proveniente da un metodo di combattimento reale, pretende di mantenere viva questa tradizione e le forme originali mediante un sistema che unifica il corpo, la mente e lo spirito di una forma realistica ed efficace. Grazie all'impegno di alcuni laureati della Scuola Militare Toyama (Rikugun Toyama Gakkoo), che hanno continuato in gran segreto mantenendo viva l'arte fino alla rimozioni dei divieti e la devoluzione della sovranità al paese giapponese, oggigiorno possiamo conoscere un stile di scherma incorniciato tra le attuali scuole di Iai-Do. Si tratta di un DVD meticoloso in diverse lingue, che dimostra di essere una fonte preziosa per ricercatori e praticanti della spada giapponese, e per gli artisti marziali in generale, o quelli interessati alla storia del Giappone e la sua ultima guerra mondiale. È una vera fortuna il potere osservare le tecniche che contiene, e, almeno per gli investigatori seri, vale la pena di averla nella sua videoteca. Noi, gli apprendisti dello stile, desideriamo condividere lealmente la conoscenza della nostra scuola di scherma giapponese, nella speranza che contemporaneamente, i valori interni propri di quegli uomini di armi impregnino alle nuove generazioni e permettano scorgere un revulsivo, di una forma tradizionale molto differente all'attuale approccio delle discipline di combattimento di origine giapponese. Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
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WT Universe Arti Marziali - Sport da Combattimento Quando ho iniziato le Arti Marziali giapponese Judo e Karate in giovanissima età , non solo mi ha colpito l'esotismo dell'epoca, ma soprattutto ciò che era trasmesso nel termine "DO" e che in quel momento era anche inseparabile dalle arti. I tempi stanno cambiando, nuovi nomi stanno emergendo e molte cose devono essere adattate. Ma qualche parole di Gichin Funakoshi sono rimaste nella mia testa, facendo riferimento alle Arti Marziali, senza alcuna formazione formale o etichetta formale: "Alla fine, senza allenamento formale, solo hai la tecnica" Se guardo la scena di oggi, mi manca il "DO". "Quello che rappresentiamo"
WT Universe Un suggerimento: Leggete tutto tre volte! 1. Per la prima volta - in modo meccanico, come siete abituati a leggere tutti i vostri libri, testi e documenti moderni. 2. Per la seconda volta, leggete per voi come lo fareste per qualcun altro. 3. E non fino alla terza volta: Provate a avanzare all'essenza di ciò che avete letto, solo allora si può trovare lo scopo piÚ profondo; vi lo desidero con tutto il cuore. G. I. Gurdjieff Wing Tsun Universe (CPL) non vede se stesso come un'altra associazione di autodifesa, Arti Marziali, eccetera. Noi ci vediamo come un movimento, un movimento per lo sviluppo armonioso e la distribuzione del potenziale umano. Entrambi i termini, sviluppo e diffusione, intesi in senso di cambiamento naturale che viene da dentro, non di un aumento
“Noi ci capiamo noi stessi come un altro anello di una lunga catena di filosofie attivi.�
WT Universe di influenze esterne artificiali, bensì la comparsa di ciò che è già stato lì. Noi ci capiamo noi stessi come un altro anello di una lunga catena di filosofie attivi. Una filosofia che, per il tempo e il suo posto, può prendere forma correlativa alla cultura data ed entrare in vigore. Come probabilmente già sapete, nel nostro approccio, fatto in tre modi diversi, ci sono aree basilari nelle quali i nostri membri si allenano per evolvere armonicamente, vale a dire: Centro di Movimento - "La scuola del istante" con i campi: • LOTTA WTU • SALUTE WTU
“Noi vediamo la WTU come un movimento di persone che, con i loro strumenti, a parte la religione, la politica, la speculazione, le dottrine e le castrazioni culturali, si ritrovano in gruppo e lavorano nell'integrazione di tutti gli aspetti della personalità e l'attivazione completa dei più diversi potenziali.”
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AGGRUPPAMENTO WTU ESERCIZI WTU SANGUE GIOVANE WTU LEGA VETERANI WTU
Gruppi di lavoro: Gruppi di pratica, Circoli, Club, Logge Il Centro del Pensiero - "La scienza della coscienza" • Fasi I-IV del WTU e incontro con la Gran Loggia Centro dell'Emozione - "La Via del Cuore" • I sette festival WTU • Arti e Arti Marziali (AMA) WTU Circolo Segreto WTU - L'essenza dei tre centri. Conoscenza in: • forma / contenuto • precisione • delicatezza Per coloro che hanno già sviluppato ed armonizzato i centri in una certa misura e partecipano alla esplorazione di un nuovo territorio di movimento nozionale, emotivo o fisico da se stessi. Gruppi di lavoro: Grandi Logge I seguenti elementi forniscono un quadro di riferimento di aiuto, o guide per lo sforzo degli apprendisti per ampliare i loro orizzonti, e per tale ragione la gente spesso vengono ad allenarsi con noi in primo luogo.
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1. La percezione dell'udito e la comprensione uditiva 2. Cameratismo e fraternizzazione 3. Abilità di fare la scelta giusta, senza pentimenti né rimorsi 4. Rinuncia di tutti i tipi di pregiudizi 5. Rapido raggiungimento dello stato di allerta mentale 6. Acutezza del pensiero e introspezione 7. Viaggi e movimento 8. Rinuncia di onori e di credito 9. Assenza di avidità e cupidigia Una conoscenza di base di quello che segue è la base per tutte le ulteriori sforzi: • condizionamento • attenzione • identificazione Competenze imprescindibili che continuiamo a lavorare e cerchiamo di capire che cosa significhino per i tre centri: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.
Attenzione Elasticità Equilibrio Sensibilità Movimento di tutto il corpo Coordinamento Intensità Attitude Intuizione
In questo articolo voglio solo andare brevemente sulla capacità della "volontà", Thelema, è l'antica parola greca per essa. Gli esercizi delle lezioni si basano su questi 10 elementi. Secondo la capacità dello studente, il Maestro dovrà mostrargli un metodo specifico di allenamento, il che gli consentirà di unire tutti questi dieci elementi in una capacità combinata. Questi fattori sono la base per il lento sviluppo di un individuo che, senza aiuto, appena potrebbe essere visto, influenzato o mantenuto affatto. Due r equisiti per la persona che voglia seguire la propria volontà con la testa alzata, invece di essere schiavo dei sensi, sono i seguenti: • L'approccio corretto, l'atteggiamento interiore, acquisito attraverso una certa condotta di vita. • Le competenze necessarie, ottenute solo attraverso una formazione adeguata. "Fai quello che vuoi, sarà tutta la legge" "L'amore è la legge, amore sotto la volontà."
WT Universe A. Crowley Credo che sia anche importante segnalare che questa volontà non dovrebbe confondersi con una riunione di affetti ed appetiti, o quello che uno "desidererebbe". Tutto ciò che dipende della chimica fisica, non ha nulla a che fare con la vera volontà. La vera volontà, al contrario, spesso si oppone a questi pregiudizi, che sono programmati per ereditarietà e le influenze ambientali su tutti noi. "Una delle connivenze più affascinanti della condizione umana è una connessione macabra tra la stupidità e l'auto-riflessione. Solo la sciocchezza umana fa che l'uomo r espinga tutto quello che non concordi con le sue aspettative auto-riflette." C. Castaneda Se vi unite alla WTU, dovete trasformarvi in pensatori liberi pragmatici lottando per l'autoespressione individuale e lo
spiegamento dei propri potenziali inerenti della mente e il corpo, come un lungo obiettivo personale disprezzato in questa vita. Ci si potrebbe chiedere se siete gli unici che sono costantemente pensando di vivere la vita a propria discrezione, secondo la vostra volontà e le idee personali che seguono la stessa natura umana, e disturbandovi per le restrizioni artificiali, sociali, e le dottrine di sentimento innaturale, dai quali la gente spera che uno si preoccupi. Ebbene, la risposta è no. Noi del WTU, proprio come voi, come esseri umani assumiamo tutta la responsabilità per la nostra vita e le azioni, per quello che facciamo e quello che non facciamo, senza alcun pentimento. Noi vediamo la WTU come un movimento di persone che, con i loro strumenti, a parte la religione, la politica, la speculazione, le dottrine e le castrazioni culturali, si ritrovano in gruppo e lavorano nell'integrazione di tutti gli aspetti della personalità e l'attivazione completa dei più diversi potenziali. Salve
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KAJUKENBO TRADIZIONE O EVOLUZIONE KAJUKENBO KOSHO RYU/ADVANCED METHOD In questo nuovo articolo analizzeremo il Metodo Tradizionale / Original del Kajukenbo vedendo il programma tecnico, i nomi piĂš comuni e i titoli usati nell'Arte. Iniziamo ricordando gli esercizi di base come ad esempio: Stances/Posizioni, Bolcks/Blocchi, Colpi / Tecniche di mani, Kicks / tecniche di gamba, Judo / Tecniche di proiezioni, Rolls / Tecniche di caduta, Footwork / Spostamenti, e diversi set di Coordinamento / Combinazione.
Kajukenbo
D
opo il lavoro di base, le forme / Palamas; Ricordiamo che sono state originariamente chiamate Pinyans, ma in onore al luogo di nascita del Kajukenbo, all'inizio degli anni '90, il loro nome venne cambiato in Palama Set. Oggi ne abbiamo 14 Palamas, che sono stati aggiunti gradualmente al sistema; in base alle diverse istruttori, la Palama 8, oggi 11 Naihanchi, è stata eseguita in onore di Joseph Emperado. Ci sono scuole che solo lavorano 11, 13, giacché nel lavoro di base, hanno 3 o 4 Kata proprie delle sue scuole. Quando lavoriamo o visioniamo le forme Pinians/Palamas ci rendiamo conto delle sue Origini: Kenpo Karate, Kung Fu. Tutto questo lavoro di forme è il programma fino a Cintura Negra 1º Dan; era in questo punto dove Sijo A. Emperado dava la libertà di creazione ed evoluzione propria del Kajukenbo. Oggi vediamo nei programmi di molte scuole che questi Palamas non sono più mantenute e ciascuno si evolve / cambia il programma di base al suo capriccio. Il Kajukenbo Kosho Ryu / Advanced Method mantiene il programma Originale / Tradizionale, per dopo, dalla cintura nera in poi, costruire il proprio programma e che distingue la persona dagli altri.
Kajukenbo
Licesio Prieto
Kajukenbo Le tecniche Punch Counters/Tricks, 21 Grab Arts, 15 Stick Counters, 13 Knife Counters, 15 Two Man Attack, 8 Three Man Attack, 1 a 3. Come tecniche più avanzate ne abbiamo le così dette Tecniche del Alfabeto, dalla Cintura Verde in poi, anche le tecniche di combattimento per le gare sportive di oggi e il Full Contact Sparring. In Kajukenbo Kosho Ryu / Advanced Method, abbiamo anche i Counter e i Drills provenienti da Adgung Tony Ramos. Ricordiamo che Kajukenbo nacque come un'arte di autodifesa e come un MMA, un argomento che molti oggi sbandierano e cercano di affermare che vale tutto e in qualsiasi modo, senza alcun rispetto per le regole minime del programma originale; si tratta di una controversia tra Tradizione ed Evoluzione; è buono permettere che ognuno segua la strada che desideri, ma dal mio modesto parere, dovremmo evolvere dalla tradizione mostrando rispetto alla nostra Arte, e se ciò
che vuoi fare è qualcosa di completamente diverso, va avanti e falo, ma chiamalo da un altro nome. Ecco perché i rami o le espressioni dell'Arte di Kajukenbo sono buone, a patto che siamo fedeli al programma.
Gradi o colori delle cinture La prima sarebbe bianca, poi gialla, arancione, viola, blu, verde, abbiamo 3 cinture marroni e poi cominciamo con gli studenti di cintura nera; molte persone non mantengono questo oggi e vanno direttamente in Cintura Nera 1 ° Dan. Da questo grado fino al 4 ° Dan si aggiunge una linea rossa alle cinture. 5 ° Dan: Nero con bordi rossi. 6 ° Dan: Rosso / Bianco. 7 ° Dan: Rosso / Nero. 8 ° Dan: Rosso con bordi neri. 9 ° Dan: Rosso con i bordi d'argento. 10 ° Dan: Rosso e bordi dorati o completamente Dorato. Queste cinture possono essere utilizzate solo dai Fondatori della Kajukenbo, nessun altro può indossarle. É stato firmato in una lettera dai Professori e i Grandi Maestri; si dice che non ci sia un successore di Adriano Emperado.
Licesio Prieto
Kajukenbo Titoli • Sijo: è il grado più alto e rappresenta il fondatore della scuola. Questo titolo è stato esclusivamente concesso ad Adriano Emperado e nessun altro potrebbe usarlo. • GGM: un titolo che è stato assegnato ad alcuni in riconoscimento, come se fosse un 10 ° Dan onorario. • SGM: i 9 º Dan più veterani. • GM: 9 ° Dan. • Insegnante: 8 ° Dan. • Sigung: 6 º e 7 º Dan. • Sifu: 3 º Dan a 5 º Dan. • Sibak: 1 ° Dan a 3 º Dan. • Sisuk: Alunno aspirante a Cintura Nera. Questi sono quelli usati oggi con la denominazione cinese e americana. Durante gli anni 70 e ben avanzati negli anni 80, la denominazione cinese fu mantenuta nell'Arte e c'erano solo due titoli: Sifu o Insegnante. È stato dopo, da quando ha iniziato a crescere, che ha iniziato a usare i titoli diversi per differenziare gli insegnanti più veterani di Kajukenbo. Noi all'interno del Kajukenbo Kosho Ryu/Advanced Method manteniamo quattro titoli come norma: Sifu, Maestro, GM e SGM. Ricordate che tutti i titoli cinesi hanno un significato, come padre, zio, nonno, ecc, e non tutti possono portarli. Un piccolo commento per finire. Ognuno pratica il sistema che gli piace di più o meglio si adatta alla sua persona. Non c'è né migliore né peggiore ma solo un'arte: Kajukenbo. Si tratta di un piccolo abbozzo di quello che ha la nostra Arte del Kajukenbo, Kosho Ryu / Advanced Method. Informatevi di come possiamo aiutarvi se siete interessati nel nostro sistema, ma bisogna sempre mantenere una massima: Rispetto, rispetto, rispetto.
“Ognuno pratica il sistema che gli piace di più o meglio si adatta alla sua persona. Non c'è né migliore né peggiore ma solo un'arte: Kajukenbo.”
Minou Risso
mail: budo.cinturanera@gmail.com
PRESENTAZIONE DEL GRUPPO KMRED Questo mese abbiamo voluto presentare ai nostri lettori il GRUPPO KMRED. In r ealtĂ , molte persone ci chiedono dell'origine del sistema di autodifesa e combattimento Krav Maga RED, comunemente chiamato "KMRED", o anche come diventare uno dei nostri istruttori, ecc. Ecco alcuna informazione che auspicabilmente vi aiuterĂ a conoscerci meglio.
I fondatori: Wilmouth Christian (Francia), Faustino Hernรกndez (Francia), Dan Zahdour (Danimarca) Le nostre origini:
Il sistema KMRED è il frutto di più di 15 anni di ricerca. I Fondatori, creatori del sistema KMRED, provengono tutti dai settori professionali della sicurezza e degli sport di combattimento da più di 30 anni e sono considerati come esperti in questi campi.
Il nostro lemma: "Tra l'essere e l'apparire, abbiamo scelto: Alunno un giorno, alunno sempre."
I valori fondamentali del gruppo: -Rispetto, Umiltà, Coraggio, Esigenza di sé stesso -Credibilità
La nostra identità: Noi abbiamo la nostra stessa identità TECNICA che si adatta a noi. Noi non imitiamo nessuno. Per noi, KMRED non è un business, è una passione, uno stile di vita; non siamo una nuova
“La nostra ricerca: La creazione di un combattente ADATTABILE.”
federazione, siamo un "gruppo di lavoro". Il nostro approccio è autentico e lo condividiamo con tutti coloro che hanno una mente realmente aperta. La nostra ricerca: La creazione di un combattente ADATTABILE. Ricercare concetti e tecniche di combattimento, inserirli, farli evolvere e dopo svilupparli al fine di mettere a disposizione degli utenti un metodo di autodifesa 'Adattativa.'
L'idea principale: Il concetto dei 3 GIORNI A 5 GIORNI Nella nostra indagine, tor niamo al concetto di "Close Combat". Il primo pensiero del combattimento corpo a corpo è quello di mettere a disposizione dei 'professionisti' un metodo operativo di combattimento per sopravvivere o salvare vite umane. Per questo dobbiamo prendere in considerazione la nozione del tempo. Di quanto tempo ha bisogno un professionista per mettersi in forma? Prima, era tra 15 giorni e 3 mesi per i più fortunati. In realtà, una domanda sorge spontanea: Ci sarà tempo sufficente per imparare "molti" tecniche? Soprattutto quando si sa che in una situazione di stress l'applicazione tecnica è piuttosto complicata. Inoltre, per essere efficace, una "tecnica" deve essere imparata e praticata per molto tempo finchè non si riesce a padroneggiare il movimento, giusto? A tal fine abbiamo ideato un esercizio che potrebbe sembrare semplice, sebbene risulta difficile, ma ricco in insegnamenti. L'idea è quella di dire che tutto quello che abbiamo è di 3 a 5 giorni, prendendo un gruppo di persone con profili diversi per dare loro le probabilità massime di sopravvivenza in una rissa di strada, con nozioni di difesa di base contro pugni, calci, prese, strangolamenti, attacchi con corpi contundenti o perfino attacchi di coltello. E lì... non c'è altra scelta che non sia tornare alla COSA BASILARE!!! - Numero ultra-ridotto di tecniche - Basi e principi come la STABILITÀ, lo SPOSTAMENTO, la PROTEZIONE e lo “STRIKING”.
“Nella nostra indagine, torniamo al concetto di "Close Combat".”
“Gli studenti del gruppo KMRED hanno la possibilità di sostenere gli esami di livello 1 al livello 5. Non è obbligatorio fare questi esami.”
“Il programma tecnico KMRED è il risultato di molto lavoro di ricerca, analisi e sperimentazione.”
- Condizionamento mentale - Sviluppo del’ “aggressività naturale”, della parte “animale” dentro di noi.
Il nostro programma Le nostre scelte tecniche Il programma tecnico KMRED è il risultato di molto lavoro di ricerca, analisi e sperimentazione. Abbiamo tentato di rispondere ad ogni problema in ciò che si riferisce alle aggressioni violente. A tal fine abbiamo svolto un processo di lavoro: (1) Un gruppo di una dozzina di monitori, istruttori e capi istruttori si incontrano per lavorare attorno ad un tema di aggressione. (2) Tutte le risposte tecniche derivanti dall'esperienza dei membri del gruppo sono esposti. (3) Tutti i commenti sulle esperienze si confrontano con le diverse soluzioni tecniche per una prima valutazione. (4) Un lavoro di ricerca di tutti i dati di aggressioni reali in videocassetta è effettuato dai membri del gruppo e dopo è
accuratamente analizzato per determinare i comportamenti ricorrenti di attaccanti e difensori. (5) I comportamenti più frequenti di "Attaccante / Attacco", gli atteggiamenti e le reazioni diverse sono isolati e poi riprodotti durante le molte ore d'allenamento di "high intensity" con protezione totale, la massima intensità e ambiente deteriorato. (6) Il gruppo di lavoro confronta allora l'analisi dei dati di videocassetta di aggressioni reali col risultato delle analisi dei videi degli allenamenti "alta intensità" per determinare le basi e i principi tecnici con più probabilità di funzionare. Tutto questo per mettere in moto il nostro "programma" di lavoro tecnico e pedagogico.
KMRED, una scuola di combattimento: Il sistema KMRED è innanzi tutto un sistema di combattimento. Oltre a praticare il programma tecnico di autodifesa, gli studenti devono praticare all'interno del "metodo": Boxe inglese, Kickboxing o K1, Muay Thai, Boxe Francese, Jiu Jitsu Brasiliano e anche il Wrestling, ma adattando tutti i contributi tecnici di questi discipline al contesto della "legittima difesa"!
“Abbiamo tentato di rispondere ad ogni problema in ciò che si riferisce alle aggressioni violente.”
“Il sistema KMRED è innanzi tutto un sistema di combattimento.”
Gruppo KMRED e Sviluppo
Le formazioni del Gruppo KMRED
Non abbiamo la vocazione "commerciale" per cercare scuole o aprire nuovi club, tuttavia, quando alcuni istrutttori o certe strutture ci chiedono di far parte della nostra scuola, li accogliamo con piacere, purche soddisfino certi prerequisiti, come credere e impregnarsi del concetto, eseguendo un periodo d'allenamento di 1 settimana a 2 mesi, e rappresentare onestamente i valori del gruppo. Attualmente il gruppo conta su vari club e rappresentazioni in Francia, Danimarca, Brasile, Italia, Mezzo Oriente, Monaco, la Corsica, la Sardegna e nell'Isola della Riunione.
Il gruppo ha 2 rami di formazione, uno per i civili e uno per i professionisti. Per eseguire una formazione d'istruttore KMRED all'interno del gruppo, ci sono 2 possibilità: (1) Allenarsi in un club KMRED ed essere stato presentato da un istruttore autorizzato. (2 Provenire di fuori del gruppo KMRED e seguire l'allenamento scelto. Per questo ci sono "requisiti" per l'ammissione alla formazione. (Per ulteriori informazioni contattare Wilmouth Christian, direttore tecnico del National Training Center KMRED: kmredprofrance@orange.fr
Il sistema di valutazione del Gruppo KMRED
Una caratteristica del metodo di KMRED è che il gruppo ha dissociato l'insegnamento per moduli, il che permette ai potenziali candidati a scegliere la specialità che più piaccia a loro. - Instructor KMRED opzione "STRIKING". Specialità di difese in attacchi di Pugni, Calci, Prese, Strangolamenti in piedi o a terra. -Instructor KMRED opzione "KNIFE and STICK". Specialità di difesa contro gli Attacchi di Coltello ed Oggetti Contundenti
Gli studenti del gruppo KMRED hanno la possibilità di sostenere gli esami di livello 1 al livello 5. Non è obbligatorio fare questi esami. È necessario un periodo minimo di pratica per ogni livello: Livello 1 (da 1 anno a 2 anni), Livello 2 (da 3 anni a 4 anni), Livello 3 (di 5 anni a 6 anni), Livello 4 (7 anni a 9 anni) e il livello 5 (10 anni +)
“Una caratteristica del metodo di KMRED è che il gruppo ha dissociato l'insegnamento per moduli, il che permette ai potenziali candidati a scegliere la specialità che più piaccia a loro.”
-Instructor KMRED opzione "THREAT". Difesa contro Minacce con Coltelli e Armi da fuoco corte, lunghe e aiuta agli altri.
- Instructor KMRED opzione "FULL". Il Titolo di Full Istruttore è assegnato ai titolari dei 3 diplomi d'istruttore: "Striking", "Knife e Stick" and "Threat". - Instructor KMRED opzione "PRO TRAINING SOLUTIONS." Specialità Tecniche d'Interventi Professionali a mani vuote e Palo Telescopico. - Capo Istruttore KMRED Il Titolo di Capo Istruttore viene assegnato ai titolari dei 4 diplomi di istruttori: "Striking", "Knife e Stick", "Threat" e "Pro Training Solution".
KMRED National Training Center Il gruppo KMRED ha un centro nazionale di addestramento nel sud-ovest della Francia, che è uno dei punti di partenza per molti progetti nazionali ed internazionali, e speriamo che permetterà a molte persone di seguire una formazione avanzata sull'evoluzione nel settore del "concetto" di legittima difesa. Indirizzo: KMRED Nazionale Centro di Formazione 05 rue d'Ossau 40180 Narrosse (Francia)
“Oltre a praticare il programma tecnico di autodifesa, gli studenti devono praticare all'interno del "metodo": Boxe inglese, Kickboxing o K1, Muay Thai, Boxe Francese, Jiu Jitsu Brasiliano e anche il Wrestling, ma adattando tutti i contributi tecnici di questi discipline al contesto della ‘legittima difesa’!”
L'IDENTITÀ E LE NORME KMRED Vestiti di addestramento del Gruppo KMRED. I costumi utilizzati nella pratica del sistema KMRED sono molto diversi. Col desiderio di "libertà" che entrambi i club e gli istruttori hanno, lasciamo questo alla scelta personale di ognuno. Shorts, pantaloni sportivi, tute sportive, ecc.
Tuttavia, ci sono 3 regole da rispettare: - Non essendo un sistema di Arte Marziale, ma una disciplina di autodifesa, non usiamo le cinture. - Le camicie del Club devono mostrare l'iscripzione KMRED da qualche parte. - Gli abiti devono essere conformi con i valori del Gruppo. Materiale d'allenamento dei club: Inoltre alla specificità del metodo e alcuni esercizi tipici del KMRED, i club rappresentanti del gruppo devono avere almeno: - Bear Paws - Corazze di protezione tipo "Taekwondo". - Caschetti di protezione completa sparring Giubbotti israeliani da combattimento Materiale individuale d'allenamento dei praticanti di KMRED: Essendo la sicurezza dei nostri studenti una delle nostre priorità, l'uso di protezioni individuali è assolutamente un obbligo per i club KMRED. L'attrezzatura ideale è composta da: - Paradenti - Conchiglia - Guanti da Boxe (min 10 OZ) - Guanti da MMA - Parastinchi - Protettori di gomiti - Protettori di ginocchie
Kung Fu
GIRARE UN FILM A HONG KONG Il campo autunno (autumn camp) della mia scuola è stato da sempre un componente molto importante del nostro programma annuale, o meglio del nostro programma educativo. Innanzitutto, credo che sia necessario per ogni studente Cintura Nera di visitare l'Asia o Hong Kong per il caso, almeno una volta nella vita. Inoltre, il fatto che si impegnano a lezioni e formazione di due settimane rappresenta un vero e proprio cambiamento di vita e di un'esperienza molto formativa per lo studente. In passato, In passato abbiamo vissuto numerose sorprese nel nostro campo autunno, che il più delle volte hanno coinvolto il mio sifu, la leggenda del Kung Fu il Dottore Chiu Chi Ling. Ma quest'anno la sorpr esa è stata ancora maggiore.
C
ome al solito, i partecipanti si son riuniti prima di iniziare il campo nel lobby dell'albergo concordato a Hong Kong. Il piano per il gior no è stato piùttosto l'adeguarsi al fuso orario e il clima, nonché conoscere la città e, naturalmente, fare un po' di shopping. Durante i primi giorni, io cerco sempre di
Kung Fu
insegnare ai miei alunni la maggior parte possibile di posti d'interesse, prima di metterci al lavoro. Così, per esempio, visitiamo il Victoria Peak e il "Big Buddha", dove sono estate fatte, come da prassi ormai consolidata, numerose foto di ricordo. Ciononostante, la maggioranza delle foto sono state fatte dopo il campo autunno. Molti anni fa feci un viaggio all'Asia con mia moglie, per verificare quale sarebbe il posto più adeguato per fare l'allenamento del campo autunno. Allora abbiamo trovato Mui Wo, rispettivamente con il Silvermine Hotel, che offriva una perfetta infrastruttura e la tranquillità necessaria per svolgere una tale attività. E lì ci siamo recati dopo i primi giorni in Hong Kong City. E qui è venuta la sorpresa. Prima dell'arrivo dei partecipanti nel campo autunno, io sono rimasto a Hong Kong in occasione di un incontro con gli istruttori. Lì, osservando la scuola del mio Sifu, ha attirato la mia attenzione che c'erano alcune finestre aperte. Non c'era nessuna luce accesa e per quel motivo i miei istruttori ed io non ci abbiamo dato troppa importanza. Il motivo l'abbiamo trovato più tardi, quando eravamo in strada, passeggiando con i partecipanti del campo autunno: abbiamo trovato Chi Chi Ling. Certamente mi son rallegrato molto di trovarlo. E per alcuni dei miei
Kung Fu
allievi che ancora non l'avevano incontrato personalmente è stata un'esperienza molto arricchente. Naturalmente, seguendo i costumi della Cina di Hong Kong, abbiamo andato immediatamente a mangiare e scambiare opinioni. Seduti al tavolo, il mio Sifu mi ha fatto la seguente sorpresa. Lui era andando alla Cina, dove gli aspettava le riprese di un film. Eccitato dall'incontro col suo Successore dello Stile e i suoi allievi, il Dottore Chiu Chi Ling ha deciso sulla macchia che i partecipanti del campo autunno definitivamente dovrebbero essere coinvolti nel film. Naturalmente, non abbiamo avuto bisogno di pensarci due volte, immediatamente abbiamo colto l'occasione e richiesto i visti d’ingresso per la Cina. Non sapevamo cosa stava per succedere né quando, così ci siamo impegnati con tutto il cuore e con grande vigore per le lezioni e l'allenamento che era stato progettato per il campo autunno. Per alcuni partecipanti, le lezioni di diverse ore al giorno erano troppo dure, ma la parte più intensiva sarebbe in Cina. Infine, i vsiti d’ingresso sono stati concessi nel tempo e immediatamente abbiamo
Kung Fu
viaggiato alla scena delle riprese. Abbiamo avuto solo tre giorni di tempo per girare le scene e imparare la coreografia, cosa che abbiamo fatto per ore e ore il primo giorno dei tre. Quando la notte, dopo aver provato per ore (non si era ancora girata alcuna scena), e mentre cenavamo con la troupe cinematografica, verso le 20:00 ore, hanno annunciato improvvisamente: "O.K., andiamo a lavorare." Sorpresi ma pronti, siamo andati al set di ripresa, dove abbiamo iniziato alle 22:00. Io avevo già una certa esperienza in questo settore a causa del mio Sifu e di alcuni progetti di film con lui. Comunque sono rimasto sorpreso di quello che ci aspettava. La sorpresa è stata ancora più grande per i miei allievi, comunque, abbiamo girato ogni scena che ci è stata richiesta e presentato le nostre migliori abilità interpretative senza una pausa fino alle 5:00 ore del mattino. Dopo circa due ore di sonno, ha continuato modo la mattinata nello stesso e così durante tutto il giorno fino alla notte. Abbiamo mangiato
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quasi nulla e non abbiamo appena avuto brevi pause per bere o andare alla toiletta. Una volta che l'ultima scena è stata girata, si poteva vedere che eravamo esausti, ma felici, e che avevamo bisogno di un sonno ristoratore. A causa delle numerose scene e l'intenso lavoro davanti alle telecamere, solo più tardi abbiamo capito quanto importante sia stato per la troupe cinematografica di averci avuto a tutti noi coinvolti nelle riprese del film. Così, ad esempio, si è voluto solo un giorno per imprimere e pubblicare un gran poster del film "Comedy Hero" (il nome del progetto) con la nostra immagine. Inoltre, il fatto che la cerimonia d'apertura delle riprese del film sia accaduta alla fine dei nostri tre giorni di riprese, ci ha rivelato che la ripresa ufficiale del film era appena iniziata e che loro avevano spontaneamente deciso di anteporre la nostra parte in tempo per per renderla possibile. Subito dopo le riprese del film abbiamo viaggiato indietro a Mui Wo e poi indietro alla Svizzera, poiché il campo autunno era arrivato alla sua fine.. Sul volo di ritorno a casa, io pensavo sugli avvenimenti e circa quello che il mio sifu stava tentando di instillare nel giovane Martin sempre più: "Noi siamo i migliori. Noi siamo gli esperti. Quando tu hai bisogno del vero Shaolin Kung Fu, vieni alla nostra famiglia". In quel momento io avevo questa opinione, forse per un po' esagerata. Ma oggi, attraverso un'esperienza come questa ripresa cinematografica, io so che c'è davvero molta verità in tale asserzione. Il mondo di film a Hong Kong sta rivolgendosi alla nostra famiglia nella questione di produzioni di questo genere per decadi. Il mio Maestro ha insegnato al Hong Kong Police Department, al U.S. Army e a molti attori famosi. Quanto a me, anch'io mi sono trovato nelle stesse situazioni negli ultimi anni. Mi riferisco a un Coaching per un dipartimento dell'Esercito Svizzero o l'istruzione di persone in una posizione di leadership e le presentazioni che hanno durato per molti giorni. Questa ripresa del film, spontanea con i miei studenti, è stata ancora una volta un'altra di quelle esperienze che appoggiano le allegazioni del mio Sifu: Se sei alla ricerca di vero Kung Fu di professionisti, venga da noi.
Cosa succede quando due persone praticano ChiSao? Qual è il significato della loro pratica e quali sono gli obiettivi? In questo terzo DVD, "Chi Sao dalla base ad un livello avanzato," Sifu Salvador Sánchez affronta forse l'aspetto più importante del Wing Chun: il ChiSao, l'anima del sistema stesso, che fornisce il praticante di alcune caratteristiche speciali che sono completamente diversi dagli altri, e gli dà grandi virtù. Questo lavoro si occupa di alcuni aspetti di principio piuttosto semplici, ma come si approfondisce in loro, diventano sempre più sorprendenti. Si tratta di una caratteristica molto chiara nella cultura tradizionale cinese; ciò che è molto evidente a prima vista, contiene tuttavia una seconda o terza lettura, che sicuramente cambierà il vostro approccio, la pratica e la comprensione. Discuteremo come praticare Chi Sao attraverso i nostri drills e il modo di applicarli quei drills, quella capacità nello sparring, che collega alcuni concetti, forse non tanto legati al Kung Fu tradizionale, come ad esempio la biomeccanica, le strutture, la conoscenza della fisica, ecc., al fine di ottenere risultati migliori nella nostra pratica.
REF.: • DVD/TAOWS3
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
ORDINALA A:
Budo international.com
Wu Shu
"Come in ogni sport, esiste per il Wushu un insieme di criteri che servono a valutare ognuna delle sue modalitĂ di competizione: questa regola copre tutti gli aspetti del rendimento dell'esecutore."
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Valutando le routine del Wu Shu Questo antico poema descrive chiaramente l’insieme di attributi che ogni esperto di Wu s h u d e v e a v e r e , m a c h e r elazione esiste tra un'Ar te Marziale ed uno sport? In che cosa consiste la competizione di Wushu? Come si valutano le routine di Wushu? Nel presente articolo tenteremo di fare chiarezza a questi quesiti contando sull’opinione esperta dello Zhou Shoufu, rinomato M a e s t r o d i Wu s h u d e l l a provincia di Hunan, Cina.
“Il terzo punto rappresenta l'aspetto sportivo inerente all'Arte. Senza focalizzarsi sul livello raggiunto, il "competitore" di Wushu ottiene uno sviluppo integrale di tutto il suo organismo, portando al massimo tutte le capacitĂ del suo corpo e della sua mente.â€?
Wu Shu a sempre, la società ha conferito all'esercizio ed allo sport una funzione basilare per il mantenimento e lo sviluppo della salute dell’essere umano. Le Arti Marziali cinesi, conosciute come Wushu, non sono un'eccezione a questa regola, manifestandosi anche come una forma di cultura, di educazione e di promozione della salute nei suoi aspetti ricreativi, educativi o competitivi. Ad un livello generale, possiamo classificare il Wushu secondo le ragioni della sua pratica, ottenendo il seguente risultato: 1) per mantenersi in forma e prolungare la vita; 2) per imparare abilità di attacco e di difesa personale; 3) per partecipare a competizioni; 4) per studiare e trasmettere la cultura tradizionale cinese; 5) oppure per ottenere una combinazione dei quattro punti precedenti. Per questa ragione il Wushu è estremamente ricco in contenuti, formato da diverse sfaccettature in relazione tra loro, nella misura in cui il praticante imposta i suoi obiettivi specifici. Il terzo punto rappresenta l'aspetto sportivo inerente all'Arte. Senza focalizzarsi sul livello raggiunto, il "competitore" di Wushu ottiene uno sviluppo integrale di tutto il suo organismo, portando al massimo tutte le capacità del suo corpo e della sua mente. Nell’ambito della competizione di Wushu troviamo due
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Wu Shu grandi divisioni, le routine ed il combattimento libero, anche conosciuti rispettivamente come Taolu e Sanda. In questo articolo ci concentreremo sulla competizione di routine, lasciando il Sanda per un futuro articolo. La competizione di routine di Wushu si può considerare come un'interpretazione spettacolare delle abilità di attacco e di difesa del Wushu, all’interno di una cornice di disciplina sportiva di esibizione. Gli esecutori dimostrano sequenze di movimenti su un tappeto di 14 metri di lunghezza per 8 metri di larghezza, durante 1 minuto e 20 secondi. Prima dell'inizio di ogni fase della competizione, ha luogo una serie di riscaldamenti ufficiali, nei quali i competitori hanno l'opportunità di provare l'area di competizione ed i giudici di familiarizzare con ognuno dei partecipanti. Quando arriva il momento di cominciare,
Analisi l'area di competizione rimane vuota ed i partecipanti si preparano ad uscire nell'ordine precedentemente stabilito con sorteggio. Al richiamo del suo nome, il partecipante si avvicinerà per salutare il giudice principale con il saluto di "palmo e pugno", dopo il gesto di approvazione della tavola dei giudici, entrerà nell'area di competizione e si dirigerà al punto di partenza per cominciare la sua routine. Quando qualsiasi parte del suo corpo si starà muovendo, si considererà iniziata la dimostrazione e comincerà il
conteggio del tempo, il quale non si fermerà finché il competitore non realizza i movimenti finali e posiziona con i piedi uniti. Una volta conclusa la sua routine, aspetterà i risultati in un posto designato fuori dell'area di competizione. La tavola centrale si incarica di annunciare il punteggio ottenuto ed il competitore risaluterà il giudice principale con il saluto di "palmo e pugno". Come in ogni sport, esiste per il Wushu un insieme di criteri che servono per valutare ognuna delle sue modalità di competizione, questa regola copre tutti gli aspetti del rendimento dell'esecutore. Il codice contiene anche regole sui giudici: le varie categorie di giudici, il loro posizionamento durante le competizioni e le loro funzioni specifiche, norme di condotta per competitori, descrizione dell'area di competizione, ecc... Per ognuna delle prove, il punteggio maggiore è di 10 punti. I criteri specifici di valutazione e di riduzione sono i seguenti: 1. La qualità dei movimenti attribuisce 6 punti. Si realizzano riduzioni del punteggio
totale appena si verifica la più leggera discrepanza con le specificazioni tecniche rispetto a due settori, le figure e le tecniche. Si considera "figura" la posizione delle mani, dei piedi, del corpo e dello sguardo; questo viene considerato dai giudici quando il competitore realizza ogni movimento. La parte della "tecnica", come si può dedurre, include tutte le tecniche specifiche di attacco e di difesa, lavoro di gambe, salti, equilibri, maneggio specifico di armi, ecc… Una discrepanza lieve penalizza di cinque centesimi di punto, una notevole di un decimo ed una grave di due decimi di punto. La riduzione non sarà di più di due decimi se si verificano vari errori in uno stesso movimento. 2. La forza e la coordinazione attribuisce 2 punti. Si concede tutto il punteggio al partecipante che applica correttamente la forza con sicurezza e pulizia di esecuzione, coordinando i movimenti di mani, gambe, corpo, testa ed occhi. Le posizioni devono anche mostrare energia e fermezza e le armi devono integrarsi come un'estensione del corpo del praticante. I giudici realizzano una valutazione globale dell'esercizio e poi applicano la riduzione sul punteggio una sola volta. 3. Il vigore, il ritmo, lo stile, la capacità, la struttura e la coreografia conferiscono 2 punti. Si concede il massimo del punteggio (2, per l’appunto) al partecipante che dimostra un buon ritmo, uno stile
Wu Shu
"Riassumendo, il competitore di routine di Wushu deve presentare un'esecuzione vigorosa e fluida, applicando la forza adeguata al movimento che realizza."
caratteristico, grande capacità, movimenti ben concatenato e buona utilizzazione dell'area di competizione. Esattamente come nel punto 2, i giudici realizzano una valutazione globale dell'esercizio e poi applicano la riduzione sul punteggio una sola volta. Riassumendo, il competitore di routine di Wushu deve presentare un'esecuzione vigorosa e fluida, applicando la forza adeguata al movimento che realizza. Nel caso della forma a mani nude, le quattro tecniche principali di Wushu (colpi, calci, prese e proiezioni) devono essere messe ben in luce; nel caso del maneggio di un’arma, si devono evitare tutti quei movimenti impropri come maneggiare una spada come se fosse una sciabola, o viceversa; ogni arma possiede le sue caratteristiche che devono essere rispettate alla lettera. Il praticante deve essere altamente concentrato, conferendo al suo corpo scioltezza e flessibilità, e allo stesso tempo fermezza e solidità. Gli occhi e la mente giocano un ruolo preponderante, solo quando lo stato della mente si combina totalmente con la forma del corpo, si può veramente dimostrare la destrezza acquisita. Nei salti, l'esecuzione deve essere fatta verso l’alto, la posizione del corpo in aria fluida e l'atterraggio stabile. Il regolamento prevede anche una sezione dove si specificano i criteri di riduzione per altri errori, tra loro si menzionano: toccare
Wu Shu “A sua volta, è importante sottolineare che le dimostrazioni di abilità fisica nei salti e nelle acrobazie sono solo un’aggiunta di vistosità alle routine di Wushu.”
con qualsiasi parte del corpo il terreno fuori dell'area di competizione, perdita dell'equilibrio, appoggi addizionali, cadute, incongruenza nei movimenti iniziali e finali, insufficienza nel tempo richiesto, mancanza o aggiunta di movimenti, disturbo o rottura del vestiario o dell'arma, ecc... Questi errori vengono decurtati dal giudice centrale sul punteggio totale ottenuto dall’atleta. Per ottenere risultati soddisfacenti nella competizione di routine di Wushu, si deve prestare totale attenzione a certi elementi che fanno la differenza tra i campioni ed il resto degli atleti. La pratica e la maestria degli esercizi basilari, chiamati Jibengong, è senza dubbio il pilastro centrale del successo di un competitore. Come dice il proverbio cinese: "Maggiore sarà la profondità della radice, maggiore sarà la frondosità e lo spessore dell'albero". Con il dominio integrale degli esercizi basilari e dopo la pratica costante degli stessi, il competitore avanza di livello in livello quasi senza rendersene conto. Gli esercizi basilari includono esercizi di spalle, braccia, vita e gambe; allungamenti, calci, salti ed esercizi combinati tipici delle routine di Wushu. Un livello accettabile di esercizi basilari si ottiene solo mantenendo un atteggiamento di rigorosa comprensione delle specificazioni tecniche ed un
“La competizione di routine di Wushu si può considerare come un'interpretazione spettacolare delle abilità di attacco e di difesa del Wushu, all’interno di una cornice di disciplina sportiva di esibizione.”
Wu Shu
livello di sforzo e di concentrazione ottimi per un periodo di allenamento molto lungo. A sua volta, è importante sottolineare che le dimostrazioni di abilità fisica nei salti e nelle acrobazie sono solo un’aggiunta di vistosità alle routine di Wushu, è per questo che l’atleta deve fare attenzione in particolare che l'applicazione marziale sia chiaramente dimostrata nei movimenti quali: colpire, difendere, schivare, afferrare, lussare, tagliare, pungere, ecc... In questo modo, spingendo con il palmo si dovrà applicare la forza al lato esterno del palmo, stendendo il braccio totalmente, spingendo la spalla del braccio che spinge in avanti; tagliando con la sciabola si dovrà applicare la forza nella parte tagliente della stessa; oppure spazzando con il palo si dovrà realizzare il movimento a livello del suolo trasferendo la forza all'estremo superiore dell'arma; se così non è, anche se il praticante
Wu Shu dimostra grazia ed eleganza, la presentazione non sarĂ altro che una semplice routine ginnica senza nessuna essenza reale di Wushu. Infine, ma non per questo meno importante, dobbiamo ricordare le parole che gli esperti di Wushu utilizzano sempre: fiducia, perseveranza, pazienza ed entusiasmo. Da queste pagine vorrei ringraziare per la sua collaborazione il Maestro Zhou Shoufu ed i membri della Delegazione di Wushu della Provincia di Hunan, presieduta dai signori Zhou Runquan, Vice-Direttore della Commissione per lo Sport di Hunan, Zhou Kechen, Direttore della Divisione Sport di massa della Commissione per lo Sport di Hunan, e Li Dexu membro dell'Associazione Cinese di Wushu.
"Muovendosi come un tuono, quieto come una montagna, alzandosi come una scimmia, cadendo morbido e leggero come un uccello, sicuro come un gallo su una zampa, fermo come un grosso pino, girando veloce come una ruota, piegandosi e stirandosi come un arco, galleggiando graziosamente come una foglia nel vento, sprofondando come un pezzo di metallo pesante, spiando con lo sguardo attento di un'aquila in volo, accelerando come una raffica di vento."
Pensatori
“Non ho una strategia qualsiasi”
"Non ho una strategia qualsiasi. Faccio del Sakkatsu Jizai (in italiano, “libero di uccidere e libero di restaurare la vita”) la mia strategia”. Questo verso appartiene ad un poema del XIV secolo, scritto da un Samurai anonimo. Questo poema fu inteso come una rappr esentazione del motto del Samurai. Elenco dei principi e dei concetti che definirono le vere ragioni dell’esistenza del Samurai. Apparentemente, ognuno dei semplici versi contiene, in realtà, una verità filosofica, marziale e psicologica molto forte. Tuttavia, queste verità possono esser e scoper te solo dalla persona disposta a dedicare il tempo e lo sforzo necessari al loro studio. Prima di discutere la rilevanza di questo verso, esaminiamo un po’ meglio il concetto di strategia.
“Lamentablemente, muchos artistas marciales dan importancia a las técnicas, pero ignoran la estrategia. Entrenan continuamente los miles de técnicas de su arte en particular, sin la racionalidad necesaria para discernir cuando utilizar unas u otras. Es como si hubieran convocado un enorme ejército de soldados, sin un general al mando.”
Pensatori
Strategia: il Generale La parola “strategia” viene dal greco “estrategos”, che designa la posizione militare del generale. Strategia assunse il significato del modo secondo il quale un generale posiziona i suoi soldati, progetta la sua battaglia e combatte le sue guerre. Un buon generale è l'equivalente di una buona strategia. Oggi utilizziamo questo termine in un contesto più ampio della semplice “impostazione abile per raggiungere i nostri obiettivi”. Per l'artista marziale sarà necessario distinguere tra i concetti di strategia e di tecniche. Tecniche come calci, colpi, blocchi, tra le altre, sono usate al servizio della strategia. La vostra strategia, o piano di battaglia, potrà essere volta a mantenere il vostro avversario distante. Le vostre tecniche possono, quindi, includere attacchi con calci. Se la vostra strategia è quella di lottare ad una corta distanza, le vostre tecniche potranno includere un rapido gioco di gambe combinato con gomitate e ginocchiate. La vostra strategia detterà gli strumenti e le tecniche che dovrete utilizzare per un confronto specifico. Se il numero di nemici che attacca è eccessivo, la vostra strategia potrà essere quella di scappare e fuggire diventerà quindi la miglior tecnica possibile! Sfortunatamente, molti artisti marziali danno importanza alle tecniche, ma ignorano la strategia. Allenano continuamente le migliaia di tecniche che contiene la loro Arte, senza considerare la razionalità di quando e quali utilizzare. È come se avessero radunato un enorme esercito, ma non avessero un generale per comandarlo e guidarlo.
Quando, dove, perché La strategia vi aiuta a determinare quando, dove e perché usare una tec- nica piuttosto che un’altra. Avere gli strumenti adeguati sarà essenziale ma, tuttavia, futile senza una buona conoscenza del loro utilizzo. Che tecniche preferisci? Sono quelle più appropriate alla tua abilità fisica? La tua corporatura, il tuo peso e la tua forza devono aiutarti a scegliere le tecniche che funzioneranno meglio per te. Per esempio, una persona con le gambe lunghe potrà trovare i calci più vantaggiosi. Una persona più piccola, con un corpo più leggero, potrà preferire tecniche basate sulla velocità e su movimenti rapidi ed agili. Pesi massimi potranno preferire le tecniche di knock-out con un colpo solo, mentre i pesi piuma potranno trovare combinazioni di colpi più adeguate alla loro stazza.
“Guerra e pace, odio ed amore, morte e vita: le eterne dualità della natura. Il compito del guerriero è quello di raggiungere un equilibrio di ambedue le abilità.”
Pensatori
Dunque, la strategia comporta una conoscenza delle tecniche fisiche che meglio si adattano al proprio corpo. Una strategia corretta include anche considerazioni sul proprio aspetto psicologico. Una coscienza della propria personalità aiuterà a determinare la giusta strategia di lotta.
Sei un lottatore aggressivo e combattivo? La tua strategia potrà essere avanzare frontalmente e superare il tuo avversario. Bruce Lee diede importanza al confronto diretto in linea centrale del Wing Chun, una corrente continua di pugni in avanti. Questo movimento aggressivo rifletteva la sua personalità combattiva, energica. Preferisci aspettare un attacco avversario per poter contrattaccare rapidamente? Anche la scelta di questa strategia riflette caratteristiche della tua personalità. Sei paziente e restio a cominciare un confronto. Se sei più aggressivo, ti potrà risultare più comoda una strategia aggressiva di lotta, con attacchi duri. Se hai più controllo, potrai adottare tecniche restrittive, come le leve articolari. Se la tua personalità è più pacifista, la strategia potrà basarsi su tecniche di deviazione ed evasione. La strategia deve basarsi sul come usare le tue caratteristiche fisiche e psicologiche, affinché tu riesca a trovare l'arte marziale più appropriata e, all’interno di quest’arte in particolare, le migliori tecniche per raggiungere i tuoi obiettivi.
Nessuna strategia Torniamo alle segrete parole del nostro poeta guerriero. Che cosa vorrà dire non avere “una strategia qualsiasi”? E in che misura il Sakkatsu Juzai sarà una strategia? Il fatto che il Samurai affermi di non avere una strategia è, paradossalmente, la sua strategia. Non ha una qualsiasi strategia della quale essere prigioniero. Piuttosto, la sua strategia sarà accettare due principi. Nella ricerca di questi principi si sentirà libero di utilizzare qualsiasi o tutte le strategie e le tecniche concomitanti. I due principi sovrapposti riflettono la dualità delle Arti Marziali e, di fatto, la dualità della vita stessa. Vita e morte non sono altro che i due lati della stessa medaglia. Non sono opposti, bensì
Pensatori
complementari. L’uno non può esistere senza l'altro. Possono solo coesistere condividendo un ciclo interminabile nell'eternità. La strategia del Samurai è essere in armonia con la forza dell'universo. Può togliere la vita, può “restaurare” la vita. Fluisce per ordine della natura, invece di opporsi ad essa. “Libero di uccidere” può, a prima vista, sembrare morbido od ostile. Ma in realtà non è nessuna delle due cose. “Libero di uccidere” riflette una coscienza del ruolo di se stesso nell'universo. Se l'uomo ha la libertà di uccidere ma lo fa senza una giusta causa, violerà i principi morali ed etici che guidano l'universo. “Libero di uccidere” significa che l'uomo ha l'ultima responsabilità mentale per rispettare ed alimentare la vita, non per sprecarla o per abusarne. Il poeta Samurai dice a chi ascolta che l'individuo è talmente libero da poter togliere una vita o restaurarla. Ciò significa che il potere di distruggere deve essere equilibrato con il potere di creare. Se non puoi restaurare la vita, non la togliere. Se non puoi curare l'osso rotto, non lo rompere. Se non puoi creare pace, non devi creare violenza. Se non puoi alleviare il dolore, non lo infliggere. Guerra e pace, odio ed amore, morte e vita: le eterne dualità della natura. Il compito del guerriero è quello di raggiungere un equilibrio di ambedue le abilità. Così, la strategia sarà quella di mantenere te stesso, gli altri ed il mondo in un equilibrio armonico. Se le circostanze creano una spaccatura di tale armonia, devi “restaurarla” al più presto possibile. Se l'aggressione dell'altro è diretta a te e sei in armonia con l'universo, l’altro starà trasgredendo i principi dell'universo. Correggi la sua trasgressione e restaura l'armonia, ma non ti trasformare nel trasgressore.
Comandante supremo La strategia include la conoscenza del quando, del come, del dove e del perché usare le tue abilità marziali. E ciò che è ancor più importante, come ci dice la dottrina del Samurai, la sintonia con l'ordine dell'universo deve dettare la nostra strategia. Se la strategia è il Generale, l'armonia con l'universo deve essere il Comandante Supremo. Rispetta e segui questo Comandante Supremo e la tua strategia sarà sempre corretta. Il Dott. Thomas J. Nardi, psicologo ed istruttore dell'Università, possiede un'esperienza in Arti Marziali ed Arti di guarigione di più di trent’anni. È cintura nera di Wei Kuen Do, Goju Ryu, Escrima moderno e Jalmaani Kuntao Silat. Vive a New York, USA.
“La strategia include la conoscenza del quando, del come, del dove e del perché usare le tue abilità marziali. E ciò che è ancor più importante, come ci dice la dottrina del Samurai, la sintonia con l'ordine dell'universo deve dettare la nostra strategia.”
Krav Maga Israeli Survival System: la nuova frontiera del Krav Maga. Dopo il successo del primo DVD, il Gran Maestro Marco Morabito esce inedito su Budo International con il DVD dedicato alle armi: le conoscenze di Morabito in campo civile e militare si intrecciano in una miscela esplosiva di tecnica e innovazione. Niente è lasciato al caso e non vi sono segreti: con «cognitio experimentalis» vengono esaminati con gran cura e dovizia di particolari le aggressioni a mano armata più comuni. Si analizzeranno varie tecniche con le armi più comuni ma teniamo presente che non esiste un “modello universale di aggressione”, le tipologie di attacco sono illimitate e quindi infinite sono anche le modalità di difesa. La tecnica è solo la base di studio per acquisire fluidità e consapevolezza dei movimenti ma lo scopo è rendere istintiva la nostra difesa accorciando i tempi di reazione. Come sul ring, non avremo mai la certezza matematica di uscir ne vincitori, ma possiamo aumentare le nostre possibilità di riuscita: “chi combatte rischia di perdere, chi non combatte ha già perso”. Morabito, con il suo Krav Maga Israeli Survival System vuole rompere gli schemi e mostrare al pubblico qualcosa di assolutamente innovativo, lontano dalle solite tecniche vetuste, emulate ormai da decenni. In questo DVD vedrete, quindi, qualcosa di assolutamente innovativo dove la tecnica si fonde con l’esperienza e ogni cosa assume contorni nitidi e definiti. Nulla è lasciato al caso e gli errori più comuni vengono analizzati e smascherati senza indugio. Troverete nel Krav Maga Israeli Survival System un nuovo metodo di difesa eccezionale e autentico.
REF.: • DVD/KMISS 2
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
ORDINALA A:
Budo international.com
Hwa Rang Do
Motivazione Razionale ed Emozionale (LA MISSIONE DELLA WORLD HWA RANG DO® ASSOCIATION) HWA RANG DO®: Un’eredità di Lealtà, instancabilmente alla ricerca della Verità, dedita al rafforzamento dell’essere umano ed al servizio dell’intera umanità
Hwa Rang Do ran parte del comportamento umano e delle nostre scelte di ogni giorno può essere collegato a delle motivazioni di origine razionale o emozionale (o combinazione delle due). Chi, la mattina, non si è trovato mai a combattere tra la tentazione di rimanere a letto un po’ di più e quella di alzarsi per fare qualcosa? ‘Dovrei rimanere a letto un po’ di più e godere della cosa stando sotto le coperte? Oppure dovrei alzarmi per fare qualcosa?’ Questo è un tipico esempio di conflitto interiore tra il sistema emozionale (rimanere a letto) e quello razionale (alzarsi e fare) delle motivazioni individuali. Il sistema emozionale delle motivazioni si riferisce alla soddisfazione qui ed ora di un bisogno. Dirige il comportamento spontaneo portando le persone verso le direzioni che le fanno sentire bene nell’immediato. Questo sistema è tipicamente
G
Hwa Rang Do sviluppato nelle prime fasi della vita. D’altra parte, il sistema razionale delle motivazioni individuali porta le persone verso quegli obiettivi che vorrebbero raggiungere a lungo termine nella loro vita, fondati su attitudini e valori personali. Si tratta di un qualcosa di cosciente ed è normalmente sviluppato nella parte finale della vita, dato che richiede di procrastinare il piacere immediato per raggiungere una maggiore soddisfazione più tardi. Questi due sistemi devono operare in maniera bilanciata in maniera da guidare al meglio la vita di tutti i giorni. La pratica del Hwa Rang Do® come influenza i due sistemi motivazionali umani e come ci aiuta a mantenere equilibrio tra essi? Si può pensare ad un piccolo guidatore su di un grande elefante. Il sistema cognitivo è il piccolo guidatore, egli cerca di guidare quello emozionale che è l’elefante (comunemente le persone sono più emozionali che razionali). Si può anche
Hwa Rang Do pensare che il lato emozionale è il carburante mentre quello cognitivo le ruote, il tutto riferito ad un auto che è la persona naturalmente. Lo studente di Hwa Rang Do® spinge costantemente se stesso a superare alcuni dei suoi limiti personali, ciò al fine di migliorare, di controllare le emozioni e raggiungere alti obiettivi nella sua vita. Nella nostra pratica marziale spesso sbagliamo. Spesso cadiamo nel nostro cammino verso gli obiettivi e poi ci rialziamo. La nostra attenzione è verso gli obiettivi e comunque godiamo dell’arduo cammino verso di essi. Il piccolo guidatore sopra l’elefante ogni giorno diviene più forte senza diminuire la potenza dell’animale che cavalca. E’ davvero fantastico vedere cosa l’essere umano può fare e come si sente quando ha realizzato un notevole equilibrio tra i due sistemi motivazionali. Circa l’autore: Giuseppe Morelli Executive Director at Deutsche Borse Group, MBA graduate, Assistant Instructor Hwa Rang Do Branch Luxembourg. http://www.hwarangdo.com http://www.hwarangdo.it http://www.hwarangdo.nl http://www.hwarangdo.lu http://taejoonlee.com http://cyberdojang.com
In questo DVD, G.M. Larry Tatum (10 ° Dan) sviluppa tecniche del programma Kenpo al più alto livello. In particolare, alcuni delle sue "preferite", come Flashing Mace, Parting Wings, Entwined Lance… Magistralmente eseguite, e sulla base dell'esperienza del movimento, G.M. Tatum incorpora i suoi insegnamenti innovativi in queste tecniche che vi aiuteranno a aggiungere conoscenze e completare la vostra formazione nel sistema Kenpo. Inoltre, esse forniscono l'individuo con la scelta migliore per l'autodifesa, sulla base del pensiero logico e pratico, e lo mettono nel cammino della comprensione dell'arte del Kenpo. Questi sono i sistemi auto-difesa e di combattimento dei tempi moderni in cui viviamo. Essi sono stati progettati in modo che il praticante ottenga tutti i benefici che forniscono la pratica di queste tecniche. Questo DVD ha il sostegno del Maestro Adolfo Luelmo (9 Dan), che prosegue con una serie di tecniche eseguite in modo agevole e forte, per situazioni di aggressività estrema, in cui si possono apprezzare diversi stati dei movimenti, in un modo logico ed efficace. Finalmente, il Maestro Camacho Assisi (8 ° Dan), mostra una tecnica che combina la forza delle braccia e la sua esperienza con le gambe.
REF.: • DVD/LARRY4
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Budo Classics In omaggio al nostro collaboratore, precocemente e tristemente scomparso, riproduciamo qui un suo articolo, in cui ci introduce nel suo video e nella sua particolare visione del Jiu Jitsu. Riposi in pace. Il Ju Jitsu in Europa è di moda e sempre più giovani interessanti spuntano nell’orizzonte. È logico che la provenienza di questi pionieri del ritorno alla corta distanza è molto vincolata al Judo e al Ju Jitsu tradizionali ed in questo terreno la Francia, senza dubbio, è una fonte continua. Da quando il Ju-Jitsu ha fatto la sua apparizione in Europa, abbiamo visto davvero pochi giovani con tanto futuro e con altrettanto presente come Philippe Loubet.
Jiu JItsu Il suo è un Ju-Jitsu combattivo, che non fugge dall'innovazione e dal sincretismo, prendere un po’ da qui e un po’ da là, rivedere e mettere in discussione… chi si ferma, perde il treno! Philippe ha una lunghissima storia nel Judo sportivo, fatto questo che è sempre una garanzia, ma la sua passione è sempre stata più vicina al combattimento r eale che a quello spor tivo. Gli piace allenarsi duramente, e non si lascia scappare l’opportunità di aggiungere nozioni al suo bagaglio tecnico. Ce lo raccomandò Sifu Víctor Gutiérrez, che è sempre impegnato nei suoi viaggi e finisce per conoscere molti personaggi interessanti. Ci disse: “Questo sì che lavora veramente!”. E, (bisogna dirlo), provenendo dalla bocca di Víctor, è un enorme complimento! Qualche allievo di Carlson sembra che abbia provato la sua medicina, ma doveva essersi “annoiato” parecchio, perché “si è addormentato” rapidamente. Il suo lavoro è sinuoso, deciso e molto tecnico, un Ju Jitsu che attinge dalla tradizione e si aggiorna nel miscuglio degli stili incrociati di oggigiorno, ma che conserva l'essenza di una radice guerriera, che cerca soluzioni efficaci per la difesa. Riconosce il valore e lo studio delle
Budo Classics forme tradizionali, incluso dei Kata nel processo formativo degli allievi. Ha creato la sua scuola: chi gli può negare questo diritto? Ha qualcosa da dire e sta creando le fondamenta per farlo; se vi piacciono queste cose… con o senza kimono, non vi perdete il suo primo video: farà molto parlare di sé!
Loubet Ju-Jitsu Come sono arrivato alla mia sintesi La creazione del Loubet JuJitsu nasce dal mio carattere aperto, dato che mi piace lottare con ogni tipo di lottatore. Sono sempre stato disposto allo scambio di idee, soprattutto in relazione con altri stili, così come a ruzzolare al suolo con un’infinità di artisti marziali, con il rispetto che merita ogni persona e lasciando da parte l'orgoglio. Così, mi sono fatto molti amici e sono cresciuto. Ovviamente questo, senza una buona base, non è così utile, ma forse la grande spinta sorge dal lavoro di sicurezza in locali e concerti, dove c'è un’infinità di “tecniche da allenare” e niente più. A regnare è l'efficacia diretta e semplice, e soprattutto il non fare niente di rischioso, ampliando il mio bagaglio professionale e il mio campo visivo, senza scartare
negli attacchi i morsi, le dita negli occhi, le prese e i colpi ai genitali degli aggressori. Devo anche ringraziare Víctor Gutiérrez e Lázaro García del Wing Tsun, che mi hanno insegnato ad “assorbire” concetti dal loro magnifico ed efficace sistema di lotta.
Le basi Per capire il concetto Loubet JuJitsu dobbiamo risalire all'epoca
feudale dei Samurai, dove non esistevano regole. Il Ju-Jitsu è una Difesa Personale giapponese che risale a più di 2000 anni fa. Esistevano ed esistono molti stili di Ju-Jitsu, sia con regole, che senza. Utilizzare le tecniche del Kime No Kata (forme delle decisioni), del Nage No Kata (forme delle proiezioni), del Katame No Kata (forme dei controlli) per consolidare una buona base di lavoro ed una disciplina di studio.
Jiu JItsu
Budo Classics La pratica del Goshin Jutsu No Kata (forme moderni di difesa) risale al gennaio del 1956, fu elaborata in tre anni da esperti del Kodokan e non mi ha convinto della sua efficacia. Il Kata continua ad essere - oggi come anticamente - la fonte, il riferimento, il vincolo tra le generazioni di praticanti, che hanno così la sicurezza di raggiungere l'autenticità di una tradizione. Il Kata compie una doppia funzione: conservare e trasmettere allo stesso tempo l’opera e il suo spirito. Anche se è imprescindibile, sarà solo una base di lavoro, che impieghiamo a partire dal 5º programma.
Voglio trasmettere ai praticanti e a quelle persone che vogliono sentirsi più sicure, un nuovo concetto di difesa personale, un Ju-Jitsu più reale, più impattante, più efficace. Il Loubet Ju-Jitsu ha una pedagogia sufficientemente sviluppata per offrire il suo metodo di pratica a tutti. Il Loubet Ju-Jitsu è una difesa personale reale con la quale che non si può competere. Il suo concetto è rompere la distanza per entrare il prima possibile in un corpo a corpo. Perciò seguiamo un principio fondamentale: approfittare della forza e dell'inerzia dell'avversario. La nostra
Jiu JItsu posizione di lavoro in Nage Waza - in piedi - sarà sempre Migi-Jigo-Tai o Hidari-JigoTai, le braccia in avanti, leggermente piegate, i gomiti verso il basso e le mani aperte all'altezza degli occhi. Negli esercizi di spostamenti cerchiamo sempre la posizione adeguata per ottenere un buon equilibro. Per rompere la distanza ed entrare nel corpo a corpo esistono diversi modi. Il primo è approfittare degli attacchi dell'avversario: a questo scopo si deve sviluppare una forma coerente per evitare d’essere colpiti. Nella seconda forma si tratta di provocare una reazione nell'avversario. Nella lotta in piedi pratichiamo Atemi Waza con i gomiti e le ginocchia che sono molto efficaci nella distanza corta, così come le tecniche di Nage Waza, strutturate in cinque serie di proiezioni: Te-Waza (con le mani), KoshiWaza (con i fianchi), Ashi-Waza (con le gambe), Ma-Sutemi-Waza (sacrificio sulla schiena), Yoko-Sutemi-Waza (sacrificio sulla parte laterale della schiena), cercando sempre l'impatto più violento possibile verso il suolo o la parete.
“Il Kata continua ad essere oggi come anticamente la fonte, il riferimento, il vincolo tra le generazioni di praticanti, che hanno così la sicurezza di raggiungere l'autenticità di una tradizione.”
“Il Loubet Ju-Jitsu ha una pedagogia sufficientement e sviluppata per offrire il suo metodo di pratica a tutti. Il Loubet JuJitsu è una difesa personale reale con la quale che non si può competere.”
Budo Classics Ad un livello più avanzato, molte tecniche si praticano in Maki-Komi (cadere sopra l'avversario) e vari Shime-Waza (strangolamenti) e Kansetsu-waza (lussazioni). Gli strangolamenti si realizzano con le mani, gli avambracci e le gambe. A livello della carotide provocano un'incoscienza temporale. All'altezza della Trachea: asfissia e svenimento. Mentre le tecniche di lussazioni hanno come obiettivo il rompere le articolazioni più piccole, come i gomiti, i polsi, le dita, le caviglie. Utilizziamo anche tutte le possibili prese al collo ed uscite varie. Il lavoro di Ushi-Komi (ripetizioni della stessa tecnica) risulta indispensabile per sviluppare riflessi ed automatismi. La pratica si svolgerà sia in forma statica che in spostamento, dato che favorisce lo squilibrio dell'avversario. Il lavoro di Nage-Komi è importante per ottenere una buona sensibilità nella pratica delle tecniche di proiezioni, per abituarsi alle cadute, per imparare a muoversi e a girare in aria. La forma di Randoris può essere sviluppata con o senza colpi. La distanza corta, il corpo a corpo non permette di sferrare calci all'avversario, ma di proteggerci da un possibile attacco di gambe nel momento di transizione, il nostro punto debole, dove siamo vulnerabili in questo tipo di attacchi: poi è ormai tardi per i calci. Il lavoro del Nage-No-Kata è importante nella pratica del Loubet Ju-Jitsu in piedi. Questo Kata ideato da Sensei Jigoro Kano Shihan, fondatore del Judo, mostra la difesa e l’attacco in piedi (Nage Waza), i movimenti del corpo (Tai Sabaki) e gli spostamenti (Shintai). Il Loubet Ju-Jitsu è molto completo grazie ad un lavoro al suolo molto elaborato. Il lavoro Ne Waza (al suolo) consiste nell’imparare gli Osae Komi Waza (controlli), poiché di essi si utilizzano le tre direzioni d’uscita di ogni tecnica. Si praticano gli Shime Waza (strangolamenti) e le prese dolorose alle cervicali e al plesso solare. Dopo una caduta è impossibile conoscere la reazione dell'avversario. Ragion per cui bisogna imparare varie posizioni al suolo: - “incrociare” sulle gambe dell'avversario. - difendersi quando vuole “incrociare”. - controllarlo quando è in posizione difensiva quattro zampe -
- difendersi contro pugni. - lavorare di Shime Waza e di Kansetsu Waza lussazioni - praticare Ne-Waza con Atemis. - praticare Uchi-Komi - ripetizioni della stessa tecnica - avere buone difese al suolo quando l'avversario è in piedi e vuole colpirci o entrare nel corpo a corpo. Il lavoro del Katame No Kata è fondamentale nella pratica del Loubet Ju-Jitsu al suolo. Questo Kata ideato da Sensei Jigoro Kano Shihan, mostra le tecniche di controllo (Osae Komi Waza), quelle di strangolamento (Shime Waza) e quelle di lussazione (Kansetsu Waza). Il Loubet Ju-Jitsu sviluppa un metodo di difesa contro bastone e coltello. Perciò bisogna mantenere il controllo di se stessi ed imparare a liberare la mente. È a partire dal 6º programma che s’insegna questo metodo in modo efficace e sicuro. C o m e p re - f a s e i n q u a l s i a s i s p o r t e specialmente nelle Arti Marziali, bisogna eseguire esercizi di riscaldamento per condizionare il nostro corpo. Nella pratica del Loubet Ju-Jitsu si realizza un riscaldamento completo, integrato con esercizi di agilità - in piedi e al suolo -, di tonificazione, di flessibilità e di rafforzamento del collo. Con l'esercizio di Kumi-Kata effettuiamo un eccellente lavoro cardiovascolare, così come il rafforzamento delle mani e degli avambracci. Per quanto concerne il lavoro di Ukemi Waza (cadute), esso si struttura in tre direzioni di cadute: - Ma Ukemi - Yoko Ukemi - Ushiro Ukemi Tanto individualmente quanto a coppie o in gruppo, con questo metodo di riscaldamento prepariamo il corpo evitando lesioni. A partire dal 6º programma, per il riscaldamento utilizziamo la prima parte del Seiryoku-Zenyo No Kata (il migliore utilizzo dell'energia). Si tratta di un Kata individuale di esercizi fisici, integrato da una serie di 28 Atemis. La seconda parte è molto simile al Kime No Kata (forma delle decisioni) e non conferisce niente di nuovo.
Uniformità Il Judogui è il vestito ufficiale per praticare il Loubet Ju-Jitsu. Il colore della cintura definisce il livello del praticante. Principiante: cintura bianca. 1° Programma: cintura gialla. 2º Programma: cintura arancione. 3° Programma: cintura verde. 4º Programma: cintura azzurra. 5º Programma: cintura marrone. 6º Programma: cintura nera 1° Dan. 7º Programma: cintura nera 2º Dan. 8º Programma: cintura nera 3° Dan. 9º Programma: cintura nera 4º Dan. 10º Programma: cintura nera 5º Dan. A partire dalla cintura nera prepariamo istruttori ufficiali Loubet Ju-Jitsu con una formazione molto completa strutturata in cinque campi. 1.- Metodo di allenamento. 2.- Pedagogia. 3.- Anatomia. 4.- Concetto Loubet Ju-Jitsu. 5.- Tecniche. Il Loubet Ju-Jitsu è un concetto di difesa personale reale, nel quale chiunque potrà trarre profitto dall'efficacia di questo sistema.
“Voglio trasmettere ai praticanti e a quelle persone che vogliono sentirsi più sicure, un nuovo concetto di difesa personale, un Ju-Jitsu più reale, più impattante, più efficace.”
Budo Classics In relazione alla difesa femminile si approfondiscono due aspetti molto importanti come il lavoro al suolo e gli attacchi a punti vitali. Per i giovani sviluppiamo un metodo di difesa centrato soprattutto sulle tecniche di proiezione ed i controlli. Quanto ai bambini focalizziamo la loro preparazione fisica e tecnica sul Judo, a partire dai quattro anni, includendo tanta psicomotricità. In definitiva, un complesso di tecniche inesauribili adattate a tutti, dato che si tratta di un lavoro logico, per nulla complesso, per il quale non vi è bisogno di capacità eccezionali.
TITOLI: Maestro Nazionale di Judo JuJitsu, per il Ministero dello Sport francese nº 3186130.
Cintura nera 5º Dan di Judo e Ju-Jitsu per il Collegio Nazionale di cinture nere nº _9031-602. Federazione FFJDA - Francia Quattro medaglie d’argento e due medaglie di bronzo nei Campionati Nazionali di Judo. Selezionato in più di 30 occasioni a livello nazionale. Sei volte selezionato a livello internazionale per squadre. Più di 20 partecipazioni in tor nei internazionali con varie medaglie. Dieci anni e mezzo come allenatore di gruppi di non vedenti “Aveugle”.
Jiu JItsu MAESTRO: 29 anni di pratica di Judo e Ju-Jitsu. 13 anni di competizioni a livello internazionale. 16 anni come istruttore di Judo, Ju-Jitsu e membro della nazionale. Fondatore di due scuole di Judo Ju-Jitsu nel sud della Francia. Formazione di 42 cinture nere di Judo Ju-Jitsu. Formazione di vari campioni a livello mondiale. Direttore di 65 corsi di Judo e Ju-Jitsu a livello mondiale.
Attualmente direttore tecnico di Loubet Ju-Jitsu nella palestra Fit & Fun Palma Mallorca “Sede Centrale” Istruttore di polizia specialista in “riduzioni”.
COME CONTATTARLO: Nome:Philippe. Cognome Loubet-Sartrou. Professione: Istruttore di Judo Ju-Jitsu e Professore di Solfeggio. Data di nascita: 18 ottobre 1967. Luogo: Toulouse (Francia). Telefono: + 34 667928806 - 600 323 801
“La creazione del Loubet Ju-Jitsu nasce dal mio carattere aperto, dato che mi piace lottare con ogni tipo di lottatore.”
Un praticante Kali guarda un attacco come un pugno, non tanto come un attacco, ma come un obiettivo che viene offerto e deve essere distrutto sistematicamente attraverso immobilizzazioni e attacchi. Questo non è troppo lontano dal modo di pensare di Kyusho tranne che le strutture sulle quali puntiamo sono inter ni e non ester ni. Così aggiungendo l'arte più esterna più del Kali e il Trapping, stiamo influendo in una gamma ancora più ampia nella stasi umana. Kyusho è uno studio dell'anatomia umana, non è un Arte Marziale (anche se potrebbe ed è stato evidenziato come uno di loro), ma il suo utilizzo con o in un Arte Marziale è naturale, e aggiunge una maggiore dimensione. Così può essere integrato facilmente ed efficacemente in qualsiasi stile di Arte Marziale. Il praticante Kali armato con la conoscenza di Kyusho può portare la pratica del Kali ad una prospettiva completamente più profonda. In questo secondo volume vi mostreremo gli obiettivi inerenti o possibili de Kyusho nella testa, utilizzando le azioni delle stesse trappole di braccio che appaiono sul primo DVD. Un lavoro di collaborazione del Maestro di Kali Raffi Derderian e il Maestro Evan Pantazi.
REF.: • DVD/KYUSHO 25
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
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Sifu Alfred Johannes Neudorfer e Sifu Rosa Ferrante Bannera, fondatori del Wing Tsun Universe, WTU, un movimento caratterizzato non dall'uso di tecniche, ma della qualità, gli scambi, i principi e concetti di movimento, centrano il loro primo DVD nella Siu Nim Tao (SNT) o "9 vie". La SNT è alla base del Wing Tsun, Wing Chun e WTU. La comprensione di essa è la condizione fondamentale per tutto ciò che viene dopo, perché se si guarda a come le persone eseguono le sequenze di questo movimento, si può dedurre che cosa saranno in grado di fare. Se qualcosa non va nel movimento, tutto ciò che il praticante possa sviluppare dopo sarà sbagliato. I movimenti del WTU (forme) implicano funzioni inerenti, delle quali possono deviare applicazioni. Il significato dei movimenti primari, fa che derivino in altri e che generino applicazioni basate nei principi e le interazioni che aiutano alla loro comprensione. Il WTU incorpora ugualmente un "set" extra che i suoi fondatori hanno considerato necessario, dovuto alle circostanze attuali. Il DVD include il Movimento (la forma) Siu Nim Tao, le sue 9 sequenze e le applicazioni, le sequenze 1 a 3 del primo movimento con un compagno d'allenamento (Chi Sao) e una intervista rivelatrice con i fondatori della WTU.
REF.: • DVD/WTU1
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Il Pukulan Pencak Silat Serak è un sistema basato sulle armi e le mani vuote contemporaneamente. Incorpora numerose armi di nuova generazione nonché spade, coltelli, kerambits circolari, barre, bastoni di diversa lunghezza ed altre armi più particolari. Perfino nei metodi di allenamento con mani vuote, affrontiamo l'avversario che ci attacca con armi in entrambe le mani ed a vari rivali allo stesso tempo. Questo tipo d'allenamento ci fa più coscienti di tutto ciò che accade durante un alterco e di cosa fare e non fare di fronte ad attacchi da uno o più aggressori armati. In questo secondo DVD, Maha Guru Horacio Rodrigues, erede del lignaggio di Pendekar Pak Víctor Di Thouars, di Pukulan Pencak Silat Serak, abborda la forma particolare in cui si allena e si usa l'armamento, sedendo le basi per progetti futuri più avanzati dello studio e l'applicazione della tecnica. Questo video include i principi del lavoro, angolazioni, Sambuts, Jurus ed esercizi con la spada corta "Pedang", il coltello corto "Pissau", il bastone corto "Tonkat Matjan", Sarong, e le applicazioni di autodifesa a mani vuote.
REF.: • DVD/SERAK-2
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In questo primo lavoro didattico, Andreas Weitzel, fondatore e capo istruttore dell'Accademia SYSTEMA Weitzel (Augsburg, Germania) e uno dei principali istruttori di SYSTEMA in Europa, spiega le basi più importanti del combattimento. In primo luogo definisce chiaramente il modo naturale di camminare, concentrandosi sul corretto svolgimento di ogni passo, per poi mostrare come utilizzare questo lavoro in applicazioni di combattimento. Una varietà di argomenti diversi sono spiegati in questo DVD, tra cui: Come sbilanciare un attaccante; Come colpire con i pugni e calciare correttamente; Come difendersi da prese, takedown, colpi e calci. Le dichiarazioni di questo video sono semplici ma chiare, in modo da facilitare a tutti la comprensione e l'apprendimento. Durante la sua spiegazione, Andreas include sempre e si concentra sui principi e fondamenti del SYSTEMA, mostrando come i diversi argomenti sono strettamente collegati tra loro. Allo stesso modo è mostrato il lavoro libero contro diversi attacchi a mani vuote e con armi in condizioni realistiche e alla massima velocità di esecuzione. In questo video, Andreas è assistito da Michael Hazenbeller (Rastatt) e Thomas Gössler (Augsburg), due istruttori esperti di Systema.
REF.: • DVD/SYSWEITZEL1
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