Rivista Arti Marziali Cintura Nera 331 – Marzo 1 parte

Page 1


En este primer DVD de “Wind Warriors 21”, el Maestro Rui Ribeiro presenta un trabajo que cualquiera puede realizar, en artes marciales tradicionales y en deportes de combate, para mejorar vuestra salud, vuestras tecnicas y vuestra forma de trabajar tanto en entrenamiento como en combate. Evidencia, referencia y control en Artes Marciales, Deportes de Combate y en la Vida, el hombre debe ser salvaje, natural y preparado. No muestres miedo. Conoce tu cuerpo. Establece una relación con tu Espíritu.Tómate el tiempo necesario para comprender los valores de lo que eres. Siente las diferencias de tu constitución, la forma en que tu cerebro actúa. Existen señales externas para avisarte de nuevos errores. Comprender las señales, la relación del cuerpo y el alma, la relación con los demás, con tus sentidos. NATURALEZA / RAZÓN. Logros de la Evolución / Tipo de Sistemas. Todo depende de ti. Haz de tu cuerpo un lugar vacío. En el ejercicio de nada sólo el espíritu puede ser atacado, si pierdes el instinto natural. OSS.

Ref.: • DVD/RIBeIRO-1 All DVDs, wichi is produced by Budo International, si provided and alone in the formats DVD-5 or MPEG-2, in VCD, DivX or the like is however neves offered with a special holograma sticker. Besides our DVD is characteristed coverings by the hig quality in pressure and material. If this DVD and/or the DVD covering do not corespond to the requirements specified above, it concerns illegal pirat copy.

ORDERS: Budo international.com



“Che macchina strana è l'uomo! La riempi di pane, vino, pesce e ravanelli, ed escono respiri, risate e sogni”. Nikos Kazantzakis “Zorba il Greco”

li esseri umani ... Che strano miscuglio di tutto ciò che contiene il pianeta che ci partorì! Lungo le nostre vene scorrono i minerali che nasconde nel suo seno la terra; nel nostro corpo, come nel pianeta, l'acqua riempie i nostri fiumi di “acque” diverse; la stessa elettricità che illumina le tempeste dei nostri cieli, scuote il nostro sistema nervoso ... sistole, diastole, a ogni respirazione, a ogni alito, trasformiamo l’ossigeno in anidride carbonica ... Un corpo vivente, laboratorio di simbiosi batteriche, frutto di milioni di anni di evoluzione, di adattamento, un corpo che mantiene un’invisibile fiamma che lo anima, lo risveglia o lo abbandona, giunto il suo momento. Gli esseri umani sono capaci delle cose più meravigliose, ma anche delle più orribili. Tutte le energie che fluttuano sul nostro pianeta e nei suoi cieli, ci circondano, ci avvolgono e a volte ci ingabbiano; alcune ci distruggono, mentre altre ci cullano, o ci seducono con promesse, regali e attenzioni. Nulla è estraneo a noi, perché tutti gli elementi del pianeta convivono nel nostro essere affinché avvenga la consapevolezza. L'uomo è una sintesi del Pianeta e come esso, alberga un potenziale immenso sia per la luce sia per l’oscurità. Tuttavia, la maggior parte dei suoi abitanti transita attraverso di esso ignara di tutto questo, ripetendo come in una litania la prima persona singolare, in ogni momento, come un mantra incessante, disperato e conflittuale; perché quando dico “io”, traccio una linea al suolo; quando divido, creo lo spazio per un conflitto futuro; quando dico “io”, e solo “io”, divento un mostro insaziabile, la cui unica missione e obiettivo saranno sempre di più dello stesso. La quantità non è mai la risposta, perché questa, la risposta, versa prima nel sottile, nel qualitativo, nella trasformazione e trascendenza. Mentre la prima opera in un unico piano, il secondo porterà a nuove costruzioni e realtà. Si cresce verso l’alto! In larghezza solo s’ingrassa! Misero è il credere che tutto incominci e finisca in questo corpo con il quale ci s’identifica e con le sue pulsioni, pensare che sia lì dove tutto comincia, finisce e giace la sua ultima identità. L'uomo si compiace di tutto ciò per un tempo, ma prima o poi la vita lo colloca, per amore o per dolore, davanti ai suoi limiti, la sua finitezza e il disincanto arriva al tuo porto, per chiederti: “Questo è tutto?”. Molto si è parlato durante i secoli su questo mistero. Assennati pensatori, scienziati famosi, profeti illuminati hanno perseguito risposte nascoste dietro un velo di apparenze che ogni cultura modulò, che ogni tempo

G

“Un solo desiderio mi pervade: quello di scoprire ciò che si nasconde dietro il visibile, di scavare il mistero che la vita mi dà e mi toglie, e di sapere se una presenza invisibile e immutabile si nasconde oltre il flusso incessante del mondo”. Nikos Kazantzakis

trasformò nei suoi stessi dilemmi. Incantati dalle congetture, bisognosi di appoggi, molti e molti camminanti persero la Luna, cercando di guardare il dito. L'uomo, tuttavia, avanza nella sua ricerca come gruppo, ma la realizzazione di qualsiasi risultato in questo cammino verso il mistero può essere solo personale. Maledetto l'uomo che crede in un altro uomo! Recita il detto Shizen. Mentre le strade possono essere comuni a più di una persona, la giornata vissuta sarà sempre individuale, le risposte, singolari, perché in definitiva, l'infinito possiede infinite letture. Come ogni fiocco di neve, possediamo una struttura unica e irrepetibile e questo prisma polarizza la luce in un modo unico. Un passo inevitabile, lo dichiarano tutti i grandi, è uscire dal torpore dell’ignoranza, risvegliarsi dal letargo, dallo stordimento di chi dorme in altre realtà. La coscienza è una grande piramide, alla quale poche pietre scalano la sua cima, mentre milioni sostengono la sua base. Quelle in alto, naturalmente meno, necessariamente più piccole, hanno perso scolpite nella loro ascensione, gran parte degli aspetti più grossolani di una natura comune. La Maestria è più una scultura in cui togliamo ciò che eccede, piuttosto che un pezzo di ceramica alla quale si aggiungono cose. La nostra pasta non è così plasmabile. Nasciamo estremamente predeterminati, per vivere esperienze molto diverse, dicono quelli che sanno di tutto ciò, per sperimentare quello per cui il nostro spirito è chiamato. Un esercito di “dormienti” vaga per il pianeta, stupito e perplesso, cercando di incastrare il mondo nel suo parere e convenienza, piuttosto che guardarlo faccia a faccia. Ed è che, i risvegli non sono confortevoli e l'inerzia è una forza difficile da rompere se non c’é sforzo cosciente mantenuto e gestito; tuttavia, avvolte nella loro oscurità, si accendono qui e là ogni giorno nuove luci, e talvolta i loro portatori sanno unirsi per illuminare l'oscurità in cui si trovavano, per crescere assieme. Dall’altro lato del paradigma cosciente e inconscio, un esercito si riarma continuamente diffondendo luce là ovunque passa, lasciando una scia di grandezza, lezioni intrise in ogni incontro, in ogni atto, come di chi semina senza intenzione un campo, solamente passando attraverso di esso. Maestro è semplicemente uno che ha saltato il muro che tutti temevano, per assaporare la grandezza di questo cambiamento e, invece di rimanere lì ad assaporare la messe della sua realizzazione, è ritornato sul muro per avvisare i suoi compagni. Sia quale sia, stimato lettore, il tempo e il luogo del tuo percorso personale, ricorda che forse tutto quello Traduzione: Chiara Bertelli


“La Maestria è più una scultura in cui togliamo ciò che eccede, piuttosto che un pezzo di ceramica alla quale si aggiungono cose. La nostra pasta non è così plasmabile”.

che i tuoi sensi percepiscono, quello che la tua mente è in grado d’inquadrare, non è il limite del possibile per la capacità della tua coscienza ed esperienza vitale. Nel momento in cui ammetti questa possibilità, la vita può convertirsi nell’avventura della coscienza e, come il grande Nikos Kazantzakis, consegnarti al suo stesso anelito: “Un solo desiderio mi pervade: quello di scoprire ciò che si nasconde dietro il visibile, di scavare il mistero che la vita mi dà e mi toglie, e di sapere se una presenza invisibile e immutabile si nasconde oltre il flusso incessante del mondo”. In questo preciso istante, potrai affermare che stai scavando i prolegomeni di un cammino spirituale. Chi si conforma, è perché vuole o teme! Felice giorno a tutti!




Grappling


DVD Grappling con il Maestro Tito Beltrán. Per Ricardo Diez Sanchis.

La rivista "Cintura Nera" è in costante ricerca affinché i suoi lettori siano informati al massimo di tutte le novità e i progressi che si generano nel vasto panorama delle Ar ti Marziali. Questa volta ha preparato un DVD con uno dei migliori istruttori di BJJ e Grappling. In questo lavoro, il Maestro Tito Beltrán sezionerà ciascuna delle posizioni sia in attacco che in difesa. Senza dubbio un DVD indispensabile per coloro che vogliano approfondire nel combattimento a terra.


Grappling


Grandi Combattenti Grappling, gli scacchi umani Senza dubbio, la lotta Grappling è la cosa più vicina agli scacchi per quanto riguarda agli sport di combattimento. Quando nel corso di un combattimento c'è la possibilità di colpire, tutto il nostro "piano di gioco" può essere neutralizzato in un solo colpo. Un colpo isolato, un colpo con gli occhi chiusi, un colpo accidentale e l'incontro comincerà a diventare favorevole per l'avversario, anche se fino a quel momento avevamo dominato la lite con un'autorità insultante. Nel Grappling, è quasi impossibile che tali incidenti siano dati, la cosa logica è che vinca chi più sa. A parte i regolamenti sportivi, dove ovviamente si può vincere per i punti, nel puro Grappling si vince per sottomissione, cioè, quando riusciamo che l'avversario batta il tatami in segno di resa. La sottomissione a livello strategico può essere ottenuta in due modi: 1. Quando il rivale esegue l'attacco più rapido di quanto io possa reagire. 2. Quando l'avversario attacca con una tecnica non conosco e non rilevando la minaccia, quando voglio difendere è troppo tardi.


Grappling "Sii come l'acqua" “Be water my friend” è diventata una dei più famose citazioni di tutta la storia; è stata una delle frasi pronunciate per il leggendario Bruce Lee, in cui ci parla dell'adattamento; la capacità di sapere adattarsi alle questioni che ci solleva un combattimento è una delle maggiori qualità di un buon grappler. In questo primo DVD che ci offre, il Maestro Tito Beltrán ha voluto iniziare con tecniche avanzate, dove l'alunno possa godere dalla sua casa della visualità di un sport moderno come il Grappling, e vedere la fluidità con la quale si muove per raggiungere una posizione di vantaggio, senza movimenti bruschi o violenti, l'importanza di adattare alle mosse offensive e difensive eseguiti dal nostro avversario, in un combattimento "soave", il


Grandi Combattenti


Grappling

cui fine spietato è quello di cercare la sottomissione del rivale, la sua resa senza palliativi. Si tratta di un DVD in cui vedremo come da qualsiasi posizione si può raggiungere la tanto cercata schiena, la cosa "massima" per un grappler per quanto nell'ambito del regolamento ci da un punteggio molto alto, e perché da lì si può attaccare e finire la lotta in modo rapido e con autorità. Sarete d'accordo con me che molte volte, dopo lottare per raggiungere la schiena, il rivale si sforza al massimo, come è logico d'altra parte, affinché non gli facciamo battere sul tatami, e quello vantaggio competitivo ci dà un risultato sterile, e il Maestro Tito Beltrán ci spiega al dettaglio quasi millimetrico come assicurare perfettamente la posizione ed attaccare da lì con le maggiori garanzie. Rispetto alle tecniche che spiega il Maestro, è sicuro che le conosci tutte; il segreto di questo DVD è che lui le prende da qualsiasi posizione; così arriverai al armbar, leglock, Kimura o "mataleón" da posizioni che nemmeno conoscevi, eppure sono sempre state lì; inoltre a conoscere nuove forme molto più sofisticate di attacco, potrai anche ritornare alle tecniche che conosci già e verificare perché non ti funzionano. Lì troverai la "pietra rosetta", la chiave del buon Grappling... IL DETTAGLIO. Il più piccolo dettaglio, il frammento più insignificante, quello che passa inavvertito per un occhio non educato, è quello che converte una tecnica in letale o in fallita.


Grandi Combattenti


Grappling


“Sicuramente un DVD con tecniche avanzate di Grappling affinché conosciate la fluidità e la versatilità di questo sport e che in futuro sarà accompagnato da altri Maestri e altri DVD per fare un'ottima videoteca di quest'Arte spettacolare.”


Nel DVD conoscerai alcuni dei principi che sono universali su un tatami, in modo da poterli applicare nell'allenamento o la competizione con Gi o Nogi e anche quando le MMA arrivano a quel punto in cui è meglio conoscere le sottomissioni, perché i colpi non hanno un percorso sufficiente e, conseguentemente, mancano forza. Anche in questo DVD conoscerai concetti che potrai applicare nelle battaglie per le posizioni; è molto importante assicurare la posizione, non perderla né regalarla; un vantaggio in combattimento è quello di prendere l'iniziativa, così otterrai che i tuoi attacchi alle articolazioni siano più effettivi ed i tuoi strangolamenti molto più stretti, in definitiva, più precisi. Che cosa mi dici del Passare la Guardia? Questo è senza dubbio il compito più complesso del Grappling e del Brazilian Jiu-Jitsu, e in questo spettacolare DVD potrei trovare il modo di rompere la temuta Guardia del rivale in un modo così spettacolare come efficace. Nel caso di rimanere bloccati in questa posizione, su questo DVD troverai spettacolari trucchi di "magia" per migliorare la tua posizione e continuare ad avanzare nel tortuoso percorso per sconfiggere il tuo rivale. E, naturalmente, potrai godere di alcuni dei completamenti più potenti del Grappling, ma inoltre non perdono neppure un tantino di efficienza


Grappling


Grappling


Grandi Combattenti per poter applicarle nei combattimenti di MMA e BJJ.

Un po' di storia Il Grappling nacque dalla passione dello sceicco Tahnoon Bin-Zayed Al-Nahian, figlio del re degli Emirati Arabi, per i primi incontri di UFC, quando lo sceicco Tahnoon scoprì questa attività sportiva durante il suo soggiorno universitario negli Stati Uniti. In seguito divenne un ottimo combattente raggiungendo il grado di cintura nera di BJJ dalle mani del professor Nelson Monteiro (Gracie Barra). Quando è ritornato al suo paese, Tahnoon ha deciso di parlare con suo padre, il re, al fine di organizzare un campionato di "Vale Tudo" negli Emirati Arabi Uniti, ma in quel momento il padre gli aveva consigliato di non fare questo tipo di competizione, in modo che l'entusiasta sceicco Tahnoon Bin- Zayed, ha deciso di fare una competizione con i migliori combattenti di "Vale Tudo" del momento, ma rimuovendo i colpi; così è nato il Grappling e uno degli eventi più importante nel mondo oggi ... la ADCC (Abu Dhabi Combat Club). Nel 1998 si è tenuto ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) il primo Submission Wrestling World Championship. Nel corso della sua storia, nei ADCC World Championships hanno partecipato la pratica totalità dell'elite mondiale del Submission Grappling o Lotta di Sottomissione di tutto il mondo, e si potrebbero sottolineare nomi come: Rodrigo Minotauro, Vitor Belfort, Ricardo Arona, Tito Ortiz, Royler Gracie, Dean Lister, Renato Babalú, Murilo Bustamante, Mark Kerr, Aleixandre Pequeno, Jeremy Horn, Fabricio Werdum, Vitor Shaolin, Ricardao Morais, Renzo Gracie, Mario Sperry, Matt Lindland, Aleixandre Soca, Matt Hume, John Lewis, Frank Triggs, Rodrigo Gracie, Carlos Newton, Oleg Taktarov, Ricco Rodriguez, Vinicius Magalhaes, Andre Pederneiras, Jean Jacques Machado, Ricardo Liborio, Fabio Gurgel, Saulo Ribeiro, Roberto Traven, Jeff Monson, Kikuta Sanae, Rigan Machado, Travis Fulton, Carlao Barreto, Kaoru Uno, Carlos Machado, Hayato Sakurai, Saulo Ribeiro, Jorge Macaco, Travis Lutter, Rodrigo Medeiros, Nino Schembri, Remco Pardoel, Genki Sudo, Takanori Gomi, Rolles Gracie, Tsuyoshi Kosaka, John Olav Einemo, Marcio Pe de Pano, Tom Erikson, Leo Vieira, Barret Yoshida, Marcelo García, Fernando Terere, Denis Kang, Ronaldo Jacare, Ryan Gracie,

“Rispetto alle tecniche che spiega il Maestro, è sicuro che le conosci tutte; il segreto di questo DVD è che lui le prende da qualsiasi posizione.”


Grappling



Grandi Combattenti


Grappling

“Anche in questo DVD conoscerai concetti che potrai applicare nelle battaglie per le posizioni; è molto importante assicurare la posizione, non perderla né regalarla; un vantaggio in combattimento è quello di prendere l'iniziativa, così otterrai che i tuoi attacchi alle articolazioni siano più effettivi ed i tuoi strangolamenti molto più stretti, in definitiva, più precisi.” Fernando Margarida, Aleixandre Cacareco, Xande Ribeiro, Roger Gracie, George St. Pierre, Juan Jucao, Leo Santos, fra tanti altri.

Contenuto del DVD Il DVD inizia con un lavoro dalla "Guardia difensiva", vale a dire, il Maestro Tito Beltrán è giù, e da questa posizione potremo conoscere diversi completamenti, dalle chiavi di braccio agli strangolamenti, e perfino chiavi di gamba o come andaré alla schiena. In un secondo blocco, il Maestro Tito Beltrán opera dalla "Mezza guardia offensiva", ora lavora sù e l'avversario gli ha preso una delle sue gambe. Da questa posizione ci insegna a liberare la gamba intrappolata e, naturalmente, diversi completamenti: chiavi di gamba, ghigliottine, etc. Nel terzo blocco ci insegna le tecniche di "Mezza guardia difensiva", cioè, ora è lui che è giù e di nuovo ci sorprende con chiavi di gamba, Kimura nonché uscite diverse per migliorare la nostra posizione. Naturalmente, abbiamo diversi "passi della guardia". Tutti quelli che siamo stati addestrati in Grappling sappiamo della difficoltà di "aprire la guardia", e in questo DVD, il Maestro Tito Beltrán ci mostra alcune maniere di farlo veramente spettacolari!!! C'è un blocco dedicato esclusivamente alla posizione "Crociata"; dal punto di vista offensivo è una delle posizioni più versatili, per la facilità con che possiamo passare da una posizione ad un'altra, nonché il grande arsenale di attacchi che c'è da quella posizione. Un'altra posizione di vantaggio è la "montata", una posizione dove il Maestro Tito Beltrán ci mostra infinità di risorse tecniche per riuscire a fare colpire il tatami al nostro rivale. Nel DVD ci da anche l'opportunità di esplorare la "Guardia X" sia in attacco che in difesa. E, naturalmente, conosceremo anche attacchi diversi da una delle posizioni più temute ... "la schiena". Sicuramente un DVD con tecniche avanzate di Grappling affinché conosciate la fluidità e la versatilità di questo sport e che in futuro sarà accompagnato da altri Maestri e altri DVD per fare un'ottima videoteca di quest'Arte spettacolare.


Grappling


Grandi Combattenti





Arti intelligenti - Quando usiamo il cervello in un Arte Marziale - Un'Arte Marziale completato Il Terrorismo e l'Arte del gioco, da Avi Nardia "Devi essere crudele per essere gentile." Terrore significa molta paura. La paura ferisce più di una spada. Ecco l'arma del terrore. "Tutti vogliono essere un eroe fino a quando è il momento di essere un eroe..." "La mia paura più grande è quella di morire incompleto, perché resta molto da fare e così poco tempo per farlo con lo stile di vita incredibilmente frenetico che ho creato." Mio Maestro: Hanshi Patrick McCarthy. Questa frase ha funzionato nella mia mente per anni. Qualche tempo dopo, ho trovato le parole di Platone: "Un eroe nasce su cento, un uomo saggio si trova fra mille, ma un uomo completo non può essere trovato né fra centomila uomini."



Esperti del Mondo iciamo “dopo la guerra, la barra è piena di eroi”, lo vediamo in FaceBook, come tutti sono eroi di week-end, ma come Artisti Marziali vogliamo essere completi. Oggi viviamo in un mondo che pretende di essere "realtà" come un reality show, la realtà della T.V., la realtà delle Arti Marziali, e sembra che stiamo arrendendoci alle grandi illusioni di persone inferiori che giocano illusoriamente con le vite degli altri. Ogni istruttore cerca di fare i video in modo di mostrare di essere l'istruttore più fresco e devastatore e che domina la paura, ma dimenticano che quando insegniamo Arti Marziali, prima dobbiamo insegnare la compassione. Vediamo il terrore nei film di Hollywood come "September 11", e ora ogni gruppo vuole perpetrare il più grande attentato terroristico per impressionare e vincere la corona di Miglior Terrorista- per questo diciamo ha passato "Da Hollywood a Holly Land, in qualunque parte della terra". Ora il suo campo d'azione non è solo una parte del mondo, ora il virus terrorista colpisce ovunque. Oggi, in tutto il mondo, tutti noi paghiamo un gran prezzo per questo gioco poiché tutti ci affrontiamo a gruppi radicali. Il concorso è per il titolo di chi è più cattivo e brutale. Al Qaeda si presenta come una fantasia Disney rispetto ai nuovi gruppi. Anthony Poshepne era una leggenda della CIA (si vede più avanti nel film) durante la guerra del Vietnam. Quando il capo della Stazione della CIA chiese dei suoi conti di corpi, disse ai sostenitori che tagliassero le orecchie dei nemici morti, che teneva in un sacchetto di plastica. Quando Poshepne considerò che aveva sufficienti orecchie le inviò all'ambasciata a Vientiane. Anthony Poshepne era una leggenda della CIA (si può vedere più avanti nel film) durante la guerra del Vietnam. Quando il capo della Stazione della CIA chiese dei suoi conti di corpi, disse ai sostenitori che tagliassero le orecchie dei nemici morti, che teneva in un sacchetto di plastica. Quando Poshepne considerò che aveva sufficienti orecchie le inviò all'ambasciata a Vientiane. Poshepne si guadagnò il rispetto delle forze di Hmong con pratiche che erano considerate barbare per norme dell'agenzia. Pagò ai combattenti hmong affinché gli portassero le orecchie di soldati nemici morti e, almeno una volta, inviò una borsa di orecchie all'ambasciata degli Stati Uniti in Vientiane per verificare gli scrutini di corpi. Lasciò cadere le teste tagliate in posti del nemico due volte in una raccapricciante operazione psicologica. Per inciso, ha smesso di inviare le orecchie alla CIA quando ha visto che i locali tagliavano le orecchie ai suoi propri figli perché lui pagava per le orecchie e loro avevano bisogno dei soldi per sopravvivere. Questo dimostra la prima legge della sopravvivenza umana: in primo luogo prenditi cura di te stesso. Il 19 novembre, 1935, una nave rapita, la barca britannica HMS Lord Rodney, arrivò con 500 cannibali maori armati con cannoni, pali ed asce, che procederono a schiavizzare ad alcuni Moriori ed ammazzarono e cannibalizzarono ad altri. Un hui o consiglio degli anziani Moriori è stato convocato nell'insediamento chiamato Te Awapatiki. Nonostante la conoscenza della predilezione dei maori di uccidere e mangiare i vinti, e nonostante l'avvertimento di alcuni dei più grandi leader Moriori che il principio di Nunuku non era ora opportuno in quel momento, due capi - Tapata e Torea - hanno dichiarato che "la legge Nunuku non era nessuna strategia per la sopravvivenza, e il fatto di variare a seconda del cambiamento delle condizioni, è stato un imperativo morale."

D



Esperti del Mondo Un sopravvissuto dei Moriori ricordò: "[i maori] hanno iniziato a ucciderci come pecore ... eravamo terrorizzati, siamo fuggiti nella boscaglia, ci siamo nascosti in buche sotterranee e in qualsiasi luogo per sfuggire i nostri nemici. Loro hanno scoperto e ucciso uomini, donne e bambini in modo indiscriminato." Un conquistatore Maori ha spiegato: "Prendiamo possesso... di accordo con le nostre abitudini ed abbiamo catturato a tutta la gente. Non è fuggito nessuno..." Gli invasori hanno ucciso ritualmente il 10% della popolazione, un rituale che includeva impalare le donne e i bambini nella spiaggia e lasciar loro morire con gran dolore durante vari giorni. Gli invasori Maori vietarono di parlare la lingua Moriori. I Moriori sono stati costretti a profanare i suoi posti sacri orinando e defecando su essi. Dopo l'invasione, i Maori hanno vietato ai Moriori di sposarsi con gente della sua stessa etnia, o avere figli tra loro, e sono diventati schiavi degli invasori Ngati Tama e Ngati Mutunga. Molte donne Moriori avevano bambini dei suoi padroni Maori. Vediamo ancora una volta nella storia che mentre è grande essere vegetariano e umano, e manterner i valori morali, a volte però contro il nostro istinto di base per la sopravvivenza, dobbiamo combattere con cannibali senza etica o morale o qualsiasi codice, altrimenti rischiamo di diventare schiavi dei barbari che violentano e ci uccidono e finalmente servire loro come cibo. Questo mi porta al primo istinto umano, l'istinto di sopravvivenza che molti hanno dimenticato. Sia l'attacco terroristico della Francia che l'attacco del 11 settembre degli Stati Uniti, ci ricordano la prima regola: Se abbiamo l'intenzione di combattere, dobbiamo essere crudeli per essere gentili. L'arte della guerra non quello di coltivare fiori e nascondere agli altri il lato oscuro dell'uomo, il male che vorremmo dimenticare e ignorare, ma non possiamo. Abbiamo incontrato il nemico e abbiamo deciso di giocare il gioco chiamato "bruciare la nave". È il punto di non ritorno, cioè, il punto oltre il quale dobbiamo continuare il nostro attuale corso di azione, perché tornare indietro è fisicamente impossibile, troppo costoso oppure pericoloso. Quando Hernan Cortes è arrivato in Messico nel 1519, al comando di 600 uomini, dopo un lungo e insidioso viaggio attraverso l'Atlantico, ha dato un ordine molto interessante: Bruciare le barche. L'ordine del conquistatore spagnolo è stato dato prima della sua imponente missione di lottare, sconfiggere e saccheggiare le ricchezze di tutto l'impero azteco - per evitare qualsiasi ritorno. Oggi il terrore gioca allo stesso gioco di bruciare la barca: non c'è punto di ritorno. Il cosidetto "chicken game" è un gioco in cui due autisti guidano l'uno verso l'altro in una rotta di collisione ed uno di loro dovrà deviare la sua machina, altrimenti entrambi potrebbero morire nell'incidente; ma se uno sbanda e l'altro no, è chiamato "chicken" dai suoi compagni, il che significa “gallina”, cioè, “coniglio”, “vigliacco”, “codardo”. Ora i suoi compagni dovranno decidere il loro destino, il loro status. In Francia si dice "Vaut mieux prévenir que guérir" - "È meglio prevenire che curare" - tuttavia è troppo tardi per evitare. Ma in tutto il mondo possiamo vedere che - Tous pour un, un pour tous - "Tutti per uno, uno per tutti" (I Tre Moschettieri, Alexandre Dumas) - VINCIAMO IL TERRORE COME UNO!












“Il filo di Ferro”

La Forma Segreta

1 - 2 - 3 - 4 LUGLIO 2017 Genova (Casella) – Italia I° Special Seminar Hung Gar Insegnata e analizzata in tutti i suoi segreti dal grand master Paolo Cangelosi La forma dei 6 stati d’animo, delle 5 emozioni, dei 12 ponti, accompagnata dal suono del canto interiore, poema sonoro del grande maestro TIK KIU SAM. Lo stage è aperto a tutti coloro che vogliono approfondire il livello avanzato del kung fu. Lo stage si terrà in un luogo immerso nella natura ed include studio, pratica, vitto e alloggio. Una vera full immersion.


LE ISCRIZIONI SONO APERTE E A NUMERO CHIUSO Per informazioni e dettagli: tel. +39 010 8391575 cell. +39 340 6848475 email: cangelosipaolo@libero.it www.sifupaolocangelosi.com fb: School Sifu Paolo Cangelosi - Headquarter Kung Fu Genova - ITALY


Tai Lei, letteralmente "piattaforma rialzata", è un concetto ben noto dai combattenti di Ar ti Marziali tradizionali dello stile di Kung Fu. Lo associamo con competizioni in tornei tra due partecipanti, come, ad esempio, l'U.S. Inter national Kuoshu Campionship Tournament, qualificato di alta qualità. Ma cosa si nasconde veramente dietro Lei Tai? Da dove viene e come si è sviluppato in quello che è oggi?


Kung Fu


“Per secoli, il Lei Tai non ha conosciuto alcuna regola ed è stata una piattaforma sulla quale si riceveva onore e non di rado si lottava a vita o morte.â€?


Kung Fu econdo la U.K. Kuoshu Federation, gli inizi del Tai Lei risalgono fino agli albori dell'anno 221 aC, dove i soldati imperiali disputavano tornei di una disciplina simile ad un tipo di wrestling (Shuai Jiao). Il vincitore di questi duelli, non era raro avere accesso a posti di lavoro preziosi come istruttore o guardia del corpo del comandante. Al più tardi, nella dinastia Song (a partire dal 960 d.C.) è conosciuto il Lei Tai "convenzionale", che è stato utilizzato anche per organizzare tornei, lottando per risolvere i conflitti. Allora ci sono stati così tanti tipi diversi di Lei Tai come oggi stili di Kung Fu. In linea di principio, si trattava sempre della stessa cosa: una piattaforma rialzata sulla quale si teneva un combattimento. Alcune fonti riferiscono che, in particolare il nuovo Maestro di Kung Fu appena arrivato alla località, utilizzava questo mezzo per farsi un nome e perfino occupare il posto. A quanto pare, il nuovo arrivato costruiva la piattaforma con le proprie mani e un determinato giorno sfidava tutti i combattenti presenti. Non era raro che il nuovo Maestro o il suo partner vendessero vicino alla piattaforma di Lei Tai la sua propria medicina (Dit Da Jow) per curare i feriti. Se il nuovo Maestro vinceva tutti gli aspiranti diventava il nuovo campione della località. Nulla si opponeva al successo della sua scuola o del suo centro medico. Si deve presumere che raramente tali combattimenti "pacifici", in proporzione, si riprendevano perdite umane. Un'altra cosa erano le sfide private e le dispute (per esempio, tra bande o scuole) che si svolgevano nel Lai Tai. Non c'erano mai regole, in nessuna delle versioni, eccetto che quel che cadeva dalla piattaforma, o era gettato fuori, perdeva il combattimento. Nelle risse più gravi, era normale firmare previamente un contrato che, in caso che morisse uno dei due combattenti, vietasse i suoi parenti di vendicarsi contro il nemico o la sua famiglia. Alcune fonti riferiscono che le piattaforme erano costruite così alte affinché che il perdente non potesse sopravvivere. Perfino si racconta che attorno al Lei Tai si mettevano armi avvelenate, lance ed alabarde, per garantire la morte del perdente che cadeva dalla piattaforma.

S



Kung Fu Nella storia si è dimostrato che quasi ogni cultura ha sviluppato una sorta di lotta svizzera o lotta per misurarsi, senza che debba morire qualcuno. Nel caso di Lei Tai naturalmente si tratta di una versione asiatica / cinese di combattimento. Con la differenza che, date le circostanze, i rapporti possono portare a una battaglia tra la vita e la morte. Il Tai Lei si è sviluppato naturalmente nel corso degli anni, ma nemmeno fa cinquanta anni che combattenti in China / Hong Kong perdevano la vita in combattimenti di Lei Tai. Oggi questo è un'altra cosa e allo stesso tempo c'è un certo dilemma: le regole dovrebbero impedire che nessuno perda la vita in un combattimento di Lei Tai, ma al contempo si vuole preservare la severità e la tradizione dell'arte. Un elenco di tutte le regole sarebbero oltre la portata di questo articolo. Le principali regole di Lei Tai oggi sono: - La lotta si svolge come al solito, se possibile, su una piattaforma. - Gli attacchi in alcune parti sensibili del corpo, come gli occhi, genitali, articolazioni, ecc non sono ammessi. - Le aggressioni poco etiche e incontrollate, o il comportamento irrispettoso di un combattente sono puniti con la squalifica. - L'attrezzatura di protezione è costituita da: casco (con griglia o protezione della bocca), sospensorio (uomini), guanti 4 oz, pantaloni lunghi (divisa), scarpe leggere di Kung Fu, maglietta dell'organizzatore del torneo. Ecco le domande più importanti chieste per quanto riguarda il soggetto Lei Tai:

Qual è la differenza tra Lei Tai e Sanda? Il Sanda si considera in se stesso anche come una versione sportiva del combattimento nelle Arti Marziali asiatiche; la sua origine è, tuttavia, diversa di quella del Lei Tai. Non si trova sulla scena del Kuoshu (trad. di Kung Fu), bensì a Pechino, nei circoli di Wushu moderno rispettivamente. In Sanda si tratta piuttosto dello sport, poiché si combatte in un ring di pugilato e con guantoni da boxe ingombranti (10 oz o più). Anche nel vestito, si riconosce al Sanda per una differenza, poiché si pratica con pantaloncini di Boxe e con la parte superiore del


Kung Fu “Nelle risse piĂš gravi, era normale firmare previamente un contrato che, in caso che morisse uno dei due combattenti, vietasse i suoi parenti di vendicarsi contro il nemico o la sua famiglia.â€?


corpo nudo. Le differenze nelle regole sono relativamente piccole.

Qual è il rapporto tra MMA e Lei Tai? Purtroppo, soprattutto molti giovani in Occidente, oggi considerano le MMA ("Mixed Martial Arts") come la saggezza finale nelle Arti Marziali. Certamente, a mio avviso, le MMA possono onestamente prendersi il merito per il tentativo di estrarre la cosa migliore dalla combinazione di tutto quello che esiste. Una buona idea che 5000 anni fa ebbero molti cinesi e che fino ad oggi è stata raccolta nei riusciti, efficienti e conosciuti stili di Kung Fu. In questo senso una sola cosa in comune tra il Lei Tai e MMA, la differenza è che il MMA dall'inizio è basata su regole. Il Kung Fu è stato sviluppato per la guerra. Vero: da un paio di decadi, anche il Lei Tai ha regole che proteggono i partecipanti dalla morte. Nelle sue origini di fondo non si trovano mai regole. Questo è il motivo per cui si considera che, almeno nella nostra scuola KUNG FU SCHULE MARTIN SEWER, al combatente Lei Tai solamente lo separa un passo intermedio per arrivare ad essere un buon combattente. Alla fine, la nostra arte non conosce regola. È stato creato per la strada e per sopravvivere. In breve, per me c'è sempre due lati quando parlo di Lei Tai o penso su ciò: da un lato dobbiamo essere contenti che ci siano oggi strutture date, righi ed arbitri e che sia possibile partecipare in un Lei Tail senza temere direttamente per la nostra vita. D'altra parte, queste regole limitano naturalmente le possibilità dei nostri combattenti e la nostra arte, il che equivale ad una legatura. Secondo il caso, mi manifesto in uno o un altro senso. Una cosa che non dobbiamo dimenticare: per secoli, il Lei Tai non ha conosciuto alcuna regola ed è stata una piattaforma sulla quale si riceveva onore e non di rado si lottava a vita o morte. Oggi non tanto quanto allora. Invece oggi, più che mai, siamo in grado di curare e avere in alta considerazione altro valore di Lei Tai: questo è il fare amicizie in combattimento.


Sifu Alfred Johannes Neudorfer e Sifu Rosa Ferrante Bannera, fondatori del Wing Tsun Universe, WTU, un movimento caratterizzato non dall'uso di tecniche, ma della qualità, gli scambi, i principi e concetti di movimento, centrano il loro primo DVD nella Siu Nim Tao (SNT) o "9 vie". La SNT è alla base del Wing Tsun, Wing Chun e WTU. La comprensione di essa è la condizione fondamentale per tutto ciò che viene dopo, perché se si guarda a come le persone eseguono le sequenze di questo movimento, si può dedurre che cosa saranno in grado di fare. Se qualcosa non va nel movimento, tutto ciò che il praticante possa sviluppare dopo sarà sbagliato. I movimenti del WTU (forme) implicano funzioni inerenti, delle quali possono deviare applicazioni. Il significato dei movimenti primari, fa che derivino in altri e che generino applicazioni basate nei principi e le interazioni che aiutano alla loro comprensione. Il WTU incorpora ugualmente un "set" extra che i suoi fondatori hanno considerato necessario, dovuto alle circostanze attuali. Il DVD include il Movimento (la forma) Siu Nim Tao, le sue 9 sequenze e le applicazioni, le sequenze 1 a 3 del primo movimento con un compagno d'allenamento (Chi Sao) e una intervista rivelatrice con i fondatori della WTU.

REF.: • DVD/WTU1

Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

ORDINALA A:

Budo international.com











Kajukenbo


KAJUKENBO/KOSHO RYU. Silhouette / Focus / Visione Periferica In questo nuovo articolo ci concentreremo sull'allenamento di quello che noi chiamiamo "Silhouette / Focus / Visione Periferica." A cosa si riferisce tale nome? Ebbene, si riferisce all'allenamento che si esegue da solo, cosidetto “Solo Training� in Kajukembo, sia praticando tecniche di fronte allo specchio del Gym, o tipo shadow boxe.


Kajukenbo In questo punto, vi domanderete ancora: Ma alla fine, che cosa significa esattamente? Beh, molto semplice, è qualcosa che dimentichiamo molto spesso nella nostra pratica giornaliera. Sia che ci stiamo praticando pugni, contrattacchi o trucchi, Grab Arts o Palamas, ecc, dobbiamo tenere a mente la silhouette del nostro avversario o compagno d'allenamento se vogliamo realizzare le nostre tecniche in modo accurato e nel punto giusto di impatto, perché non tutto serve nella ricerca della velocità o la potenza; ciò che realmente renderà le nostre tecniche efficaci sarà la precisione nel colpire nel punto giusto, in modo da ottenere il risultato di cui abbiamo bisogno per la nostra Autodifesa.




Kajukenbo



Kajukenbo È semplice e facile da eseguire, basta cercare quei punti di riferimento dentro noi quando facciamo il SoloTtraining; in questo modo sapremo in ogni momento dove e per che cosa stiamo praticando da soli, e il nostro allenamento avrà senso. Un altro dei principi che dobbiamo prendere in considerazione è la Visione Periferica. Cos'è la Visione Periferica? Qualcosa che dobbiamo sempre avere in mente quando eseguiamo la nostra tecnica e "alla fine". E cosa vuol dire "alla fine"? Il momento in cui, dopo aver lavorato la Silhouette e il Focus, si ottiene la visione periferica del nostro ambiente, cioè, avversari potenziali, oggetti, etc. Perché? È chiaro: perché possiamo ricevere un altro attacco da un angolo morto, o trovare oggetti nella nostra strada che potrebbero farci perdere l'equilibrio o cadere a terra con tutti i pericoli che ciò comporta nel nostro obiettivo di difenderci. Come avanziamo nei nostri allenamenti dobbiamo focalizzarli alla realtà, naturalmente, dentro alcuni limiti per evitare di danneggiare il nostro compagno. A questo scopo abbiamo tutti i tipi di protezioni per lavorare con la massima realtà e il potere delle nostre tecniche, ma sempre senza perdere l'essenza di quello che stiamo lavorando e il motivo per cui lo stiamo lavorando. Non abbiamo scuse per non lavorare ed progredire un po' più ogni giorno; molta gente si scusa affermando che non sempre hanno un compagno d'allenamento alla sua portata; ebbene, ecco un'altra ragione per il Solo Training. Inoltre, non solo si praticano questi 3 principi, ma anche il coordinamento, la velocità, la tecnica, gli spostamenti, i tempi di esecuzione e qualcosa di molto importante: la relazione spaziale. Chi può chiedere di più, no? Come si può verificare, si tratta di un lavoro molto importante nel tuo addestramento di Kajukenbo / Kosho Ryu Kenpo. Devo ringraziare il mio Sifu in Kajukenbo KSDI e Kajukenbo Kosho Ryu Kenpo, SGM Cherry Ortega per tutto ciò qui spiegato in riferimento a questi Concetti / Principi, e per i suoi insegnamenti e il supporto continuo nell'Arte, la Scienza e lo Spirito. Tutta la conoscenza proviene da fonti tramandate di generazione in generazione e ora è nelle nostre mani. Che non si perdano, per ciò vale la pena qualunque sforzo. Da qui voglio invitare tutti gli interessati a partecipare nella 8 º Seminario Internazionale Città di Ponferrada, nella celebrazione dell'anniversario del nostro SGM Cherry Ortega. Avremo un fine settimana pieno di allenamenti vari, Kajukenbo, Kosho Ryu Kenpo, Eskrima, Judo, ecc Lavoreremo sia in palestra e in piena natura, vale a dire, in montagna e anche in acqua. Avremo tra noi SGM Josè Ortega "Cherry", una leggenda vivente del Kajukenbo nei nostri giorni, GM Zoraida Patiño, Sensei José Antonio e GM Licesio Prieto. Sarà l'occasione per vedere in azione tutti questi principi che esponiamo qui. Potrete anche essere in grado di conoscere di prima mano la storia dell'Arte, la Scienza e la cosa che molto spesso dimentichiamo: lo Spirito. Un'altra delle nostre novità è la formalizzazione e la legalizzazione della European Kajukenbo Kosho Ryu Kenpo Association. Il nostro sito è pienamente operativo per il rilascio delle licenze, l'affiliazione dei club, Gym, insegnanti, corsi di istruttori, delegazioni europee del EKKA, ecc Sbrigati! Avremo anche web Academy, lavoro organizzato per i programmi di insegnamento passo a passo. Vi aspettiamo! Per ulteriori informazioni contattare osteokali@hotmail.com. GM Licesio Prieto. Aloha & Mahalo



Kajukenbo






Minou Risso

mail: budo.cinturanera@gmail.com

















Lo sviluppo internazionale del Gruppo KMRED Il Gruppo KMRED, che ha sviluppato la tecnica e i concetti pedagogici di Krav Maga rosso, è sollecitato sempre di più per scoprire e sviluppare questo approccio all'Autodifesa moderna e minimalista. In primo luogo, il metodo ha acquisito le sue lettere di nobiltà nei mezzi professionali, le forze armate e di sicurezza, sedotti dal suo "pragmatismo" e la sua pedagogia specifica che permette il suo apprendistato e il suo insegnamento.

Attualmente in Francia, ma anche all'estero, molti gruppi militari specializzati sono venuti a impregnarsi nel nostro concetto e acquisire l'esperienza e la formazione necessaria per essere in grado di utilizzarlo a effetti operativi. Abbiamo molte lettere di raccomandazione e riconoscimenti di queste unità specializzate. Nel 2017, la maggioranza di esse, stabiliranno una collaborazione a lungo termine col nostro gruppo. Ma lo sviluppo del concetto Krav Maga R.E.D non si limita ai mezzi professionisti, al contrario, è proprio nel seno del pubblico civile dove sta acquisendo ora un'alta notorietà.



La Francia, il luogo di nascita del concetto, ha ospitato piÚ di 40 seminari che sono stati sviluppati dai 4 angoli del paese negli ultimi due anni, ma è stato anche insegnato in molti paesi stranieri, come il Regno del Bahrein, con Ahmed Al Ghazal, che è istruttore e rappresentante del gruppo per il Medio Oriente.



Ora l'Italia è il paese che inizierà lo sviluppo di Krav Maga Ricerca, Evoluzione e Sviluppo. Questo progetto è nato l'estate scorsa nel mese di luglio, quando il Signore Alessandro Del Pia, presidente di una delle più importanti federazioni di Krav Maga e di Autodifesa di Italia, la FEDERKRAVMAGA, ha invitato Christian Wilmouth (Capo Istruttore e Direttore Tecnico del Gruppo KMRED) come uno dei partecipanti più importanti del "13th Internacional Self Defense Summer Camp" a Roma. Questo ha permesso l'incontro di un gran numero di docenti provenienti da diverse "correnti" dell'Autodifesa italiana. Al termine di questi quattro giorni di azione e


dimostrazione del metodo, un gruppo di praticantii confermati da questa Federazione, tra cui 2 istruttori professionisti, sono andati al KMRED Nazionale Training Center (Francia) per formarsi nelle specialitĂ del nostro metodo. In questo modo hanno integrarto il programma KMRED Instructor e questo ha condotto all'organizzazione del 1Âş seminario KMRED in collaborazione con la FEDERKRAVMAGA, il fine settimana dal 20-22 Gennaio 2017.


Il seminario si è svolto a Cortona, nella Toscana, ed è stato organizzato dal club "Squadra 17", di Denis Pucci e Alessandro Rugis Ruggiero, i quali convalidarono con successo in questa occasione i suoi diplomi di Istruttore "Stricking" KMRED. Il seminario, che ha risposto a tutte le aspettative e le promesse, ha anche accolto il nostro rappresentante KMRED in Sardegna, Carlo Erriu, che sempre riesce a essere presente quando un seminario si svolge vicino alla sua isola. Infatti, dopo il seminario di Roma, Carlo, che è istruttore di varie discipline, ha organizzato il 1 ° seminario di KMRED in Sardegna. La nostra collaborazione con lui e il suo impegno per il gruppo ci ha portato a nominarlo rappresentante di KMRED nell'isola, finché finisca i suoi studi come istruttore del nostro metodo.




"Desidero congratularmi vivamente con tutti voi per il lavoro esemplare che avete svolto dal nostro incontro e soprattutto voglio ringraziarvi per l'eccellente ospitalità con che mi avete accolto. So d'ora in poi che il "KMRED FAMILY Italia" esiste e sarà presto ampliata grazie a Denis Pucci, che ci rappresenta oggi in Toscana, Alessandro Ruggiero che porterà i colori del gruppo in Umbria, e Carlo Erriu che è responsabile per la Sardegna. C. Wilmouth. "


Pertanto, oggi siamo molto felici di annunciare che la FEDERKRAVMAGA d'Italia, integrerà il KMRED, Krav Maga R.E.D., come un "metodo A PIENO TITOLO, con le sue specificità e il suo livello di domanda", e "lavorerá per il suo sviluppo in stretta collaborazione con Christian Wilmouth e il suo gruppo." L'avventura è appena iniziata, dal momento che molti seminari sono già stati pianificati in Italia (Roma, Merate) e in Sardegna per l'estate prossima.


E soprattutto una nuova fase di sviluppo del gruppo KMRED si terrà in maggio con un tour per Sud America da Christian Wilmouth per interventi in ambienti civili e professionali in Brasile, Argentina e Paraguay. Il futuro è davanti a noi! KMRED INTERNATIONAL FAMILY












Wing Tsun / Wing Chun / WTU Wing Tsun Tu t t e q u e s t e d i s c u s s i o n i n e l l a scena del Wing Chun / Wing Tsun, su se una cosa è tradizionale o no, è una sciocchezza. Il fatto è che il W i n g C h u n / W i n g Ts u n n o n esisterebbe se non ci fossero state persone che erano tradizionali. Non



si sarebbero mai sviluppati le basi dai quali sono cresciuti le diverse varianti dell'Arte nel corso degli anni, nonché le circostanze e la comprensione degli insegnanti. E così, il per corso del nostr o W ing Chun / W ing Tsun / WTU Wing Tsun è un buon riflesso della natura, che è molto varia e non una monocoltura.



Caos e ordine L'ordine del cosmo è il "caos" nella comprensione dell'uomo. L'ordine è un concetto per l'uomo. Più ordine è inserito in un sistema, più movimento è estratto e più si avvicina alla morte. Nel collettivo umano, l'ordine più vicino alla morte è la burocrazia dei burocrati. Ogni creatività e movimento è fermato. Ci sono solo regole per le proprie regole e l'amministrazione e l'archivio e l'inseguimento dell'ordine. D'altra parte, vi è l'anarchia, il neonato è il più vicino ad essa. Non ci sono strutture, solo potenziale. Forse la cosa migliore sia quella di convivere in un ambiente salutare e la prevenzione di evitare gli estremi. Tuttavia, si deve sempre lasciare abbastanza spazio, perché in ogni opportunità bisogna correre il rischio. E la più grande opportunità è la libertà umana che, in ogni caso, deve essere sempre compensata, cioè, gli avvenimenti devono essere valutati sempre nel suo contesto e mai isolati. Voglio definire l'obiettivo come un triplo "sistema di valori": (1) Il carattere personale dello sviluppo personale (2) Il luogo della natura dell'uomo e i suoi doveri (3) L'obbligo della persona di completare il suo sviluppo


WT Universe


WT Universe


Allora, dov'è la difficoltà? Si potrebbe dire, quindi, che la capacità di adattamento dell'uomo porta ad un ordine schiacciante.

Consideriamo ora in breve questa idea in quattro aree: 1) Nella collettività 2) Nelle Arti Marziali WTU Wing Tsun 3) Nello sviluppo umano personale 4) In relazione all'essere 1. L'ordine umano nelle comunità sembra degenerare in processi collettivi e burocratici. Alla fine, a seconda dello stato della tecnica, si stabilisce un dispositivo di controllo burocratico. Questo dispositivo è guidato da un'élite che ha subito il massimo grado di adattamento nel cosiddetto sistema educativo. L'ideale sembra essere uno stato di ape o formica, ma l'universo si fermerebbe in questo modo, perché il movimento è vita. Se il movimento diminuisce, tutto si raffredda e solidifica. Spesso siamo stati testimoni di questo processo, ad esempio, nel confucianesimo, nel comunismo, nel fascismo e nelle religioni. Gli imperi sembrano apparire e scomparire ripetutamente. Perfino la nostra cosidetta economia di mercato capitalista non sembra essere al sicuro da questo.



WT Universe La mancanza di adattabilità porta alla sovrapposizione dei sistemi di regolazione. Quando i sistemi sociali diventano rigidi, non sono più in grado di distinguere tra la forma di base e il contenuto, ed esagerano la facciata, le parole, i suoi punti di vista, e poi considerano il progresso finale. Non sono più in grado di distinguere se qualcosa è un'opinione, o si tratta di un impulso introdotto in una situazione. I gruppi di lavoro cominciano a funzionare gestendo questi sistemi di controllo. Anche la cosiddetta economia di libero mercato comincia a spremere il mercato in un sistema rigido di regole, e i funzionari e burocrati nel mondo degli affari e della politica iniziano a gestire il mondo. 2. Nelle Arti Marziali, gli ordini sono i diversi stili con i loro limiti e le loro innumerevoli norme. Lo sport di combattimento si basa su un ordine, chiamato regole, di qualsiasi tipo. Essi tentano di sottomettere un ordine che corrisponde allo stile, cercano di catturare il caos della lotta e il confronto con l'ordine semplificato dello stile, ma questo non è possibile. Nel WTU WingTsun aumentiamo la qualità dell'essere umano affinche impari a fare giocolieri con stati sempre più alti di caos. Il WTU Wing Tsun è un modo di armonizzare la propria divisione nei differenti frammenti o, come diciamo, centri.

3. Rinchiudere l'essere umano nella prigione del condizionamento sociale in restrizioni e renderle utili per il gruppo è una perversione in modo permanente e una limitazione dell'essere umano. Non si tratta che l'uomo sia per il collettivo, bensì che l'organizzazione collettiva sia per l'uomo. Cioè, mantenere le condizioni affinché il quadro di sviluppo dei potenziali umani olistici sia possibile. Questo non ha nulla a che fare con una somministrazione dalla nascita alla morte, e c'entra con adattare in modo permanente le condizioni del quadro sociale alle mutevoli condizioni esterne, e compensarle. 4. Il cosmo è il caos dal punto di vista umano e l'ordine percepito è il livello momentaneo di comprensione umana di questo caos. La parte umana in questo cosmo, è minima. Per la ragione, non dovremmo cercare di fare un'immagine di esso. Parliamo sempre di noi stessi, non di "Dio".


WT Universe




Un praticante Kali guarda un attacco come un pugno, non tanto come un attacco, ma come un obiettivo che viene offerto e deve essere distrutto sistematicamente attraverso immobilizzazioni e attacchi. Questo non è troppo lontano dal modo di pensare di Kyusho tranne che le strutture sulle quali puntiamo sono inter ni e non ester ni. Così aggiungendo l'arte più esterna più del Kali e il Trapping, stiamo influendo in una gamma ancora più ampia nella stasi umana. Kyusho è uno studio dell'anatomia umana, non è un Arte Marziale (anche se potrebbe ed è stato evidenziato come uno di loro), ma il suo utilizzo con o in un Arte Marziale è naturale, e aggiunge una maggiore dimensione. Così può essere integrato facilmente ed efficacemente in qualsiasi stile di Arte Marziale. Il praticante Kali armato con la conoscenza di Kyusho può portare la pratica del Kali ad una prospettiva completamente più profonda. In questo secondo volume vi mostreremo gli obiettivi inerenti o possibili de Kyusho nella testa, utilizzando le azioni delle stesse trappole di braccio che appaiono sul primo DVD. Un lavoro di collaborazione del Maestro di Kali Raffi Derderian e il Maestro Evan Pantazi.

REF.: • DVD/KYUSHO 25

Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

ORDINALA A:

Budo international.com






Psicologia e Arti Marziali


Psiche Marziale Caccia al Tesoro Vi è mai capitato di cercare curiosando tra le vecchie cose e trovare una vecchia scatolina della quale ricordate le fattezze, ma non siete certi del contenuto? Vedendo quella scatola sapevate di possederla, ad intuito ricordate che dentro c’è qualcosa che potrebbe essere preziosa, ma non sapete cosa. Il gesto di aprirla a quel punto diventa impossibile da trattenere, come un bambino che ruba la marmellata o meglio come Indiana Jones che scopre il tesoro, vi accingete ad aprire lo scrigno, e come nelle favole qualcosa di prezioso vi abbaglia sin dal primo momento. Questo è quanto mi è accaduto riaprendo una vecchia scatola che sapevo di possedere da tempo, ma che solo il fatto di possederla mi aveva indotto a trascurarla, a darne per scontato il contenuto. Lo scrigno contenente materiale prezioso, a cui mi riferisco, sono le tecniche marziali, che il tempo mi ha fatto a c c u m u l a r e . Tu t t i n o i m a r z i a l i s t i possediamo un determinato repertorio di tecniche, che man mano si accresce, tanto che l’accumulo spesso ci induce a preoccuparci più del numero di tecniche posseduto piuttosto che del valore contenuto in ognuna di esse. Ma quale sarà il valore delle tecniche? Tutto sommato sono solo movimenti, solo calci, solo pugni e gesti simili. E invece no, dentro ogni tecnica c’è un’anima! Scoprire l’anima che alimenta i gesti che tutti i giorni io ripeto “cento volte cento” in palestra, è stato come riscoprire un nuovo volto dell’arte marziale, conferirle ancora una volta potere e facoltà di formare l’individuo. Alfredo Tucci Dottoressa Rosa Maria Distefano. Responsabile del Settore di Psicologia della IMTF. E-mail:


Psicologia e Arti Marziali L’anima delle tecniche L’anima delle tecniche è qualcosa che va scoperto attivando la nostra quinta essenza, attivando la nostra capacità di “sentire “ i gesti che studiamo, piuttosto che semplicemente farli. Attivando la nostra capacità di percepire ad ampio raggio il senso profondo dei movimenti che realizziamo, andremo a scoprire che dentro ogni tecnica, che i nostri maestri ci mostrano, c’è un principio di vita, c’è un indizio relazionale, c’è un suggerimento strategico di comportamento. Per scoprire l’anima psichica che si nasconde ed alimenta ogni tecnica, dobbiamo liberarla dalla immobilità che la forza fisica le impone e

lasciarne fluire l’energia. Se di ogni movimento eliminiamo lo strato superficiale dettato dalla sola forza muscolare, consentiamo all’energia che lo alimenta di venire fuori. Scopriremo cosi che non è solo un gesto ma è un movimento energetico all’interno della relazione con il nostro avversario. Vi faccio un esempio pensate agli antichi guerrieri che solo utilizzando la postura della posizione di guardia attivavano un movimento energetico che già era confronto, riuscivano a risolvere uno scontro anche solo dal momento iniziale rimanendo fermi. O ancora, pensate a tutte le arti marziali interne, dove si promuove il movimento energetico della persona a tal punto da usare solo questo come arma sia di difesa




Psicologia e Arti Marziali quanto di attacco nei confronti dell’avversario. O ancora, pensate al principio del confronto strategico, dove ogni gesto non realizzato utilizzando il principio della forza muscolare, ma è scelto secondo il principio della forza mentale. Dentro ogni tecnica, infatti, come uno scrigno, è contenuto un tesoro. Un principio psicologico di cui possiamo fare tesoro per riprodurlo non solo nei confronti dei nostri avversari in palestra, che seppur forti non sono mai i più pericolosi, ma soprattutto nei confronti dei nostri avversari nella vita, che sono sicuramente più insidiosi e determinati nell’idea di annientarci. Quando la minaccia ci sta per colpire in viso… Proviamo a concretizzare quanto detto con un esempio di tecniche reali. Pensiamo alle occasioni in cui il nostro nemico sta di fronte a noi e sentiamo che vuole colpirci con un’azione diretta, che sia un pugno, uno sguardo, comunque la sua azione è facilmente intuibile come un’ondata di energia negativa che ci viene incontro. Questo, se riflettiamo, accade spesso in palestra quando un jab sta per impattare contro il nostro naso, ma avviene ancora più di frequente nella vita di tutti i giorni quando incrociamo lo sguardo, la parola o l’azione di qualcuno che senza mezzi termini vorrebbe annientarci. È questo il momento di decidere, che cosa fare? Certo non possiamo prenderci un pugno sul viso ogni volta che i nostri avversari prendono contatto con noi. Anche perché in palestra un pugno fa male, ma nella vita essere investiti continuamente dall’energia negativa dei nostri avversari è anche peggio. Per gestire questa situazione un mio maestro, degno di questo nome per saggezza e semplicità d’espressione mi disse: “Tu, in questi casi, devi usare un MON YAN LAK”. All’inizio non capii, ma intuii. Il Mon Yan Lak, secondo l’antica arte marziale del Siam, che il maestro in questione insegna, è traducibile per tutti come un front kick. Un calcio d’arresto. Provandolo e riprovandolo, sentendo il senso profondo nascosto in quel movimento intuii che il Mon Yan Lak non era un calcio, ma ancor prima era un principio psicologico per insegnarmi a gestire le relazioni nella vita. Quando un avversario ci lancia il suo gesto di sfida, sta a noi lasciare che questo possa entrare nella nostra guardia o che venga arrestato entro un limite di sicurezza. Provate a sentire l’effetto psicologico di un calcio d’arresto, è come dire: “Oltre questo punto non andrai”. All’interno del mio giardino non entri. Fermati! Il mio spazio non è calpestabile! Non è necessario che sia un gesto aggressivo nei confronti dell’altro, è solo un gesto assertivo per stabilire i confini all’interno dei quali la sicurezza è garantita. Quando un Mon Yan Lak o front kick viene eseguito non solo come gesto atletico, ma è sostenuto dall’intrinseco valore psicologico, allora sì che cominciano ad essere veramente efficaci. Un tesoro dimenticato Attraverso questo metodo d’indagine psicologico, questa nuova ottica con cui ristudiare le tecniche che abbiamo accumulato e conservato nel nostro bagaglio marziale, potremmo riscoprire di possedere nuovi tesori di cui non conoscevamo neppure l’esistenza! Vi assicuro che è una caccia al tesoro molto interessante e ricca di sorprese. Buona caccia!

“In palestra, è stato come riscoprire un nuovo volto dell’arte marziale, conferirle ancora una volta potere e facoltà di formare l’individuo.”


Psicologia e Arti Marziali


“Per scoprire l’anima psichica che si nasconde ed alimenta ogni tecnica, dobbiamo liberarla dalla immobilità che la forza fisica le impone e lasciarne fluire l’energia.”










Vi presentiamo il secondo lavoro del gruppo KMRED. Questo video, che porta il nome di "Concetto e Pedagogia", ha lo scopo di farvi scoprire una parte del concetto Krav Maga Research, Evolution and Development (Krav Maga Ricerca, Evoluzione e Sviluppo), nonché la pedagogia che si sviluppa nel seno dal nostro gruppo. I differenti esercizi che scoprirete qui non intendono "rifatevi gli occhi" né dimostrare le nostre attitudini combattive, perché qui la nostra priorità è quella di spiegare come prepariamo i nostri alunni affinché si trasformino in "guerrieri" capaci di "adattarsi" alle differenti evoluzioni di un combattimento in strada."

REF.: • DVD/KMRED-2

Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

ORDINALA A:

Budo international.com




qÉëíç=É=cçíçW=açå=t~êêÉåÉê

Noto negli Stati Uniti come “Mister Tecnica”, Teruo Chinen è uno dei Maestri più famosi al mondo del Goju Ryu tradizionale di Okinawa. Viaggiatore instancabile, è stato legato alla tradizione di Okinawa e ai suoi massimi esponenti quali Miyazato Sensei o Morio Higaonna, sviluppando un lavoro didattico favoloso in 50 paesi. Di questo lavoro è importante sottolineare la serie completa di video sul suo stile, del quale questo mese uscirà il primo volume tradotto finalmente in Spagnolo, Tedesco, Italiano, Francese ed Inglese. Un lavoro straordinario e di eccezionale qualità. “Mr. Tecnica” ci spiega dettagliatamente e con precisione le chiavi dello stile Go Ju e ci conduce con queste serie attraverso la geografia di una disciplina leggendaria, con le sue tecniche, i suoi kata, i suoi attacchi e le sue difese, in sostanza verso ciò che viene considerato il sapere del più puro Goju Okinawense.. Un'occasione unica per approfondire la conoscenza del Karate più puro, ricolmo di aromi di tradizione e qualità. Alfredo Tucci

Karate



Karate

“Mister Tecnica” Teruo Chinen Abbiamo soprannominato Sensei Chinen “Mister Tecnica”. Quando vedi Sensei Teruo Chinen eseguire qualche movimento dell'Okinawa Goju Ryu Karate Do, arte che ha aiutato a diffondere in tutto il mondo, finisci inevitabilmente col domandarti come qualcuno possa eseguire un kata in maniera così perfetta. Ha cominciato ad allenarsi in giovane età, nel dojo del giardino del fondatore del Karate Goju Ryu, Chojun Miyagi. Erano gli inizi degli anni ‘50 e benché a quell'epoca fosse ancora molto giovane, ricorda con orgoglio i suoi incontri col maestro. Dopo essersi allenato con Sensei Miyazato e dopo la morte del Maestro nel 1953, ha continuato ad allenarsi fino a che non si è trasferito a Tokyo, per aiutare il suo sempai Morio Higaonna. Secondo i racconti del Maestro Chinen, in quel periodo l'allenamento era eccezionale. Ci ha parlato della prima volta in cui ha visto il Jiu Kumite, mentre Peter Urban stava lottando in un torneo nel 1957, a Tokyo. Ci ha anche raccontato che sia lui che Sensei Higaonna sono rimasti impressionati dal Kumite; sono tornati allo YoYogi Dojo ed hanno iniziato a praticare tra loro e col resto degli allievi questo stile libero di lotta. Quello stile di Kumite non era mai stato praticato - in realtà anche oggigiorno viene praticato da una minoranza dei dojo di Okinawa - ma Sensei Chinen è un fermo sostenitore del suo valore e del



Karate

beneficio che apporta agli allievi. Nell'intervista, il Maestro ha parlato anche del cibo e dell’alimentazione e ci ha raccontato di mangiare molto pesce, la maggior parte della sua dieta è a base di pesce e frutta. Secondo lui, questa combinazione di alimenti è la ragione per cui gli abitanti di Okinawa hanno una speranza di vita media tra le più alte al mondo. Il suo stile genuino di Goju attribuisce molta importanza alla preparazione fisica e, personalmente, è un eccellente esempio di un sensei in buona forma. Gli esercizi che pratica sono unici, sono essenzialmente esercizi di ginnastica: fa flessioni inimmaginabili ed addominali, mentre si aggrappa ad un albero con le gambe. Si possono intravedere nelle foto. Ha ricevuto l’invito per visitare Spokane (Washington). La sua tecnica ha prodotto un tale furore che non l’hanno più lasciato andare via ed ancora oggi Spokane continua ad essere la sua casa. Attualmente il Maestro Chinen viaggia in tutto il mondo, dalla Russia al Perù, al Cile…agli Stati Uniti e al Canada. I viaggi gli hanno fornito una tale esperienza che siamo sicuri potrebbe spezzare in due un makiwara. Non è solo il tecnico dei tecnici, ma anche il gentiluomo tra i gentiluomini, perché possiede lo straordinario dono di essere una delle persone più gradevoli che abbia mai conosciuto. La sua voce soave, il suo eccellente portamento ed il suo sorriso potrebbero essere le sue armi migliori e quando lo vedi nel dojo, ti rendi anche conto che è uno dei migliori al mondo ad eseguire l'Okinawa Goju. Quando insegna una tecnica è in grado di trasmettere l'essenza di ogni forma come nessun altro e ha cura dei minimi dettagli, cosa che si rende visibile in ogni suo



Karate

movimento. L'unico modo per descriverlo fedelmente è definirlo una poesia in movimento. Rising Sun Productions ha avuto la fortuna di poter aggiungere il suo nome alla lista di maestri di arti marziali di fama internazionale e siamo orgogliosi di potervi offrire questa serie di DVD intitolata “I Segreti Profondi dell'Okinawa Goju”. In essi, il maestro insegna la base, il bunkai e la forma di tutti i kata. Insegna inoltre tecniche di difesa personale e kumite dell’Okinawa Goju.

Intervista a Teruo Chinen Budo International: Sensei, ci parli della sua vita. Teruo Chinen: Sono nato nel 1941 a Kobe, in Giappone. Ci siamo trasferiti ad Okinawa quando ero ancora molto giovane. La casa di Miyagi Sensei si trovava solo a tre strade dalla nostra, è stato mio zio a presentarmelo. Il mio istruttore è stato Miyazato Sensei, naturalmente sotto la guida di Miyagi. Quando il Maestro Miyagi è morto, le sue attrezzature per l’allenamento sono state trasferite nel nuovo dojo, il Jundokan, dove io ho dato una mano a Miyazato con le lezioni. B.I: Come ha deciso di lasciare il suo paese e di allenarsi all'estero? T.C: Sono arrivato negli Stati Uniti nel 1969, ma dal 1958 mi sono dedicato ad aiutare Norio Higaonna nel suo dojo di Tokyo (Yoyogi dojo) dove insegnava a stranieri. Questo mi ha permesso di acquisire una maggior esperienza in questo senso e poiché a quel tempo c’era una forte domanda di istruttori di


Goju Ryu, ho finito col decidermi. Teoricamente sarei dovuto andare in Brasile, ma per i casi della vita…sono finito negli Stati Uniti. All’inizio pensavo di rimanere non più di tre mesi, ma il lavoro era tantissimo, il livello era bassissimo e ho cambiato i miei piani. A quei tempi, la situazione in Brasile era abbastanza caotica e così ho deciso definitivamente di rimanere qui. Ho insegnato Karate nelle università, nello YMCS, nei Lions, ecc.… B.I: Che cosa pensa dell'evoluzione del Karate in Occidente? T.C: Credo che l'interesse per il Karate tradizionale stia crescendo. Negli ultimi 28 anni ho viaggiato in 50 paesi, molti di essi sono ancora in uno stato di sottosviluppo e lottano per la sussistenza, altri, come il Sudafrica, possiedono un elevato livello, se paragonato a quelli vicini. Per esempio: Quello è un paese di Shotokan! Tutti praticano Shotokan! Ma in generale dobbiamo capire che, a parte il fattore politico ed economico, è la capacità degli istruttori a creare il livello dei praticanti. B.I: Che cosa spera per il futuro del Karate? T.C: Desidero che le nuove generazioni non siano migliori solo tecnicamente, ma anche che non abbandonino le conoscenze relazionate alle tradizioni della nostra Arte Marziale. Per chi ha vissuto i vecchi tempi, condividere la conoscenza è qualcosa di incredibile. Oggigiorno i sistemi di comunicazione ci permettono di accedere ad un'informazione che anticamente era segreta e che si insegnava solo a porte chiuse dentro i dojo del Giappone e della Cina. Io stesso ho realizzato una serie di video che permettono a molti allievi di accedere a conoscenze che ho impiegato anni a riunire. Indubbiamente si ha bisogno della supervisione e del contatto diretto con un Sensei, ma attraverso questo mezzo, una persona può migliorare moltissimo il proprio allenamento ed io mi


Karate

sono impegnato affinchÊ l'informazione fornita sia il piÚ dettagliata possibile. Nel lavoro dobbiamo essere responsabili, per questo gli allievi si fidano di noi nel lungo termine. B.I: Che cosa pensa delle diverse organizzazioni presenti rispetto agli stili di Okinawa? T.C: Ad Okinawa le scuole sono sempre qualcosa di molto personale, ma riguardo agli stili, la divisione tra scuole è una cosa piuttosto arbitraria. Tutti noi che pratichiamo Goju Ryu di Okinawa partiamo dallo stesso punto



Karate

ed abbiamo una base comune: ciò che cambia sono i dettagli e hanno più a che vedere con la personalità del Maestro. B.I: Che cosa pensa dell'allenamento del Kobudo e del Karate? T.C: Senza dubbio sono pratiche complementari, perfino l'allenamento del Kendo! Il sistema di armi di Okinawa: Kon/bo, Sai, Tonga o Nunchaku, permette uno sviluppo della coordinazione e del kime eccezionale. Allo stesso modo, i praticanti di armi devono possedere dei buoni fondamenti a mani nude. B.I: E della competizione? T.C: Il Kumite è un’ottima pratica. Personalmente incoraggio la gente a realizzarlo. Io gareggiavo abitualmente, perfino nel Kendo e nel Judo! Ero un eccelso perdente (ride). È interessante soprattutto per le cinture nere più giovani, così pure per gli allievi che non hanno ancora raggiunto quel livello, dà loro l’occasione di misurarsi con sé stessi, in un contesto diverso. Tuttavia, non è bene abusarne, per le regole che possiedono, le competizioni tendono ogni giorno di più ad uniformarsi e le persone perdono il sapore unico del classico e perfino l'occasione di sviluppare una propria impronta, qualcosa che a partire da un certo grado è l'essenza stessa del Karate. B.I: Grazie Sensei. T.C: Grazie a voi e spero che la diffusione dei miei video in Europa permetta agli allievi europei di approfondire il loro lavoro. Il maestro Teruo poco dopo l'intervista che ha fatto Budo International, scomparso il 9 settembre 2015,


“Il Kumite è un’ottima pratica. Personalmente incoraggio la gente a realizzarlo. Io gareggiavo abitualmente, perfino nel Kendo e nel Judo! È interessante soprattutto per le cinture nere più giovani, così pure per gli allievi che non hanno ancora raggiunto quel livello.”


Karate


In questo DVD, G.M. Larry Tatum (10 ° Dan) sviluppa tecniche del programma Kenpo al più alto livello. In particolare, alcuni delle sue "preferite", come Flashing Mace, Parting Wings, Entwined Lance… Magistralmente eseguite, e sulla base dell'esperienza del movimento, G.M. Tatum incorpora i suoi insegnamenti innovativi in queste tecniche che vi aiuteranno a aggiungere conoscenze e completare la vostra formazione nel sistema Kenpo. Inoltre, esse forniscono l'individuo con la scelta migliore per l'autodifesa, sulla base del pensiero logico e pratico, e lo mettono nel cammino della comprensione dell'arte del Kenpo. Questi sono i sistemi auto-difesa e di combattimento dei tempi moderni in cui viviamo. Essi sono stati progettati in modo che il praticante ottenga tutti i benefici che forniscono la pratica di queste tecniche. Questo DVD ha il sostegno del Maestro Adolfo Luelmo (9 Dan), che prosegue con una serie di tecniche eseguite in modo agevole e forte, per situazioni di aggressività estrema, in cui si possono apprezzare diversi stati dei movimenti, in un modo logico ed efficace. Finalmente, il Maestro Camacho Assisi (8 ° Dan), mostra una tecnica che combina la forza delle braccia e la sua esperienza con le gambe.

REF.: • DVD/LARRY4

Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

ORDINALA A:

Budo international.com















Krav Maga Israeli Survival System: la nuova frontiera del Krav Maga. Dopo il successo del primo DVD, il Gran Maestro Marco Morabito esce inedito su Budo International con il DVD dedicato alle armi: le conoscenze di Morabito in campo civile e militare si intrecciano in una miscela esplosiva di tecnica e innovazione. Niente è lasciato al caso e non vi sono segreti: con «cognitio experimentalis» vengono esaminati con gran cura e dovizia di particolari le aggressioni a mano armata più comuni. Si analizzeranno varie tecniche con le armi più comuni ma teniamo presente che non esiste un “modello universale di aggressione”, le tipologie di attacco sono illimitate e quindi infinite sono anche le modalità di difesa. La tecnica è solo la base di studio per acquisire fluidità e consapevolezza dei movimenti ma lo scopo è rendere istintiva la nostra difesa accorciando i tempi di reazione. Come sul ring, non avremo mai la certezza matematica di uscir ne vincitori, ma possiamo aumentare le nostre possibilità di riuscita: “chi combatte rischia di perdere, chi non combatte ha già perso”. Morabito, con il suo Krav Maga Israeli Survival System vuole rompere gli schemi e mostrare al pubblico qualcosa di assolutamente innovativo, lontano dalle solite tecniche vetuste, emulate ormai da decenni. In questo DVD vedrete, quindi, qualcosa di assolutamente innovativo dove la tecnica si fonde con l’esperienza e ogni cosa assume contorni nitidi e definiti. Nulla è lasciato al caso e gli errori più comuni vengono analizzati e smascherati senza indugio. Troverete nel Krav Maga Israeli Survival System un nuovo metodo di difesa eccezionale e autentico.

REF.: • DVD/KMISS 2

Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

ORDINALA A:

Budo international.com


Il Pukulan Pencak Silat Serak è un sistema basato sulle armi e le mani vuote contemporaneamente. Incorpora numerose armi di nuova generazione nonché spade, coltelli, kerambits circolari, barre, bastoni di diversa lunghezza ed altre armi più particolari. Perfino nei metodi di allenamento con mani vuote, affrontiamo l'avversario che ci attacca con armi in entrambe le mani ed a vari rivali allo stesso tempo. Questo tipo d'allenamento ci fa più coscienti di tutto ciò che accade durante un alterco e di cosa fare e non fare di fronte ad attacchi da uno o più aggressori armati. In questo secondo DVD, Maha Guru Horacio Rodrigues, erede del lignaggio di Pendekar Pak Víctor Di Thouars, di Pukulan Pencak Silat Serak, abborda la forma particolare in cui si allena e si usa l'armamento, sedendo le basi per progetti futuri più avanzati dello studio e l'applicazione della tecnica. Questo video include i principi del lavoro, angolazioni, Sambuts, Jurus ed esercizi con la spada corta "Pedang", il coltello corto "Pissau", il bastone corto "Tonkat Matjan", Sarong, e le applicazioni di autodifesa a mani vuote.

REF.: • DVD/SERAK-2

Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

ORDINALA A:

Budo international.com












Consonanza e v

Quando la Via del Guerrie


vuoto ro raggiunge la spiritualitĂ !




Kulintang: Relazione tra musica e combattimento nelle Arti Filippine Le Arti Marziali del sud-est Asiatico (Kali, Escrima, Arnis, Kuntaw, Silat) sono una parte importante ed integrata nella vita quotidiana delle diverse società nella regione malese. Tuttavia, l'Arte della guerra è solo una parte del vasto spazio culturale dove si sviluppa. In r ealtà la maniera di imparare, di praticare e d’insegnare un'Arte Marziale è spesso identica al tir ocinio di altri rami delle arti classiche dell'arcipelago malese. La peculiare ed unica musica del Kulitang (gong e tamburo) del Sud delle Filippine (Mindanao) è un esempio perfetto per dimostrare la relazione tra le arti del combattimento ed il resto delle arti dell'arcipelago. Il gioco delle campane e dei gong delle tribù di Maranao, di Yakan, di Tausug e di Maguindanao possiede le stesse tradizioni di trasmissione delle Arti Marziali di Mindanao. Non esistono appunti o sistemi scritti di questa musica, tanto complessa nella sua struttura che risulta difficilissima da analizzare, dato che i ritmi e le melodie sono concatenate, ripetendosi anche all’infinito.


Sud-est Asiatico Arts

“Le Arti Marziali del sud-est Asiatico (Kali, Escrima, Arnis, Kuntaw, Silat) sono una parte importante ed integrata nella vita quotidiana delle diverse societĂ nella regione malese.â€?



Sud-est Asiatico Arts e tradizioni, i contenuti dell'insegnamento, gli esercizi, le melodie ed i frammenti, tutto ciò s’impara e si trasmette per tradizione orale. Gli anziani insegnano ai giovani. Dall'infanzia s’impara attraverso l'intuizione e l’imitazione di questa forma peculiare di musica, s’impara e si sperimenta. Dopo aver imparato le melodie si combinano in modo virtuoso ed infinito, si mescolano e si gioca con loro. Una volta registrata nella memoria, si trasforma in un gioco di distinte variabili di alcuni dei temi principali, s’improvvisa in modo libero e si fonde con le nozioni.

L

L’apprendimento e l’applicazione di questa musica sviluppa abilità importanti quali il Timing, la cadenza ed il ritmo ad un elevato livello. Ognuno dei componenti di un gruppo musicale imparano i cinque strumenti sia per formarsi come musicisti, che per adattarsi al flusso del ritmo. Una caratteristica che condividono tutti gli artisti di Kulitang è che si divertono in questo gioco di presentare e praticare la loro musica, tuttavia si avverte la rigorosa severità della loro preparazione. Queste caratteristiche sono comuni al resto delle Arti Marziali Filippine. Gli artisti marziali di questa zona

“Bisogna sottolineare che l'Arte Marziale è intensamente legata alla musica di Kutilang, dato che si combinano regolarmente in esibizioni e feste ufficiali. L’una si appoggia all’altra e condividono le stesse radici culturali, pur avendo continuamente seguito un percorso evolutivo fino ai nostri giorni.”


imparano e vivono gli aspetti tecnici (attacchi, difese, contrattacchi, lavoro di piedi, ecc...) come espressione corporale dei concetti teorici del combattimento. Le diverse tecniche e i diversi movimenti si possono concatenare in maniera infinita, e si trasmettono come interpretazioni variabili di alcune regole basilari. Vale a dire, nell'applicazione l'allievo si sta preparando per imparare le possibili combinazioni, per usarle poi assieme ai diversi contrattacchi. Di fronte all'agilità e all’esigenza dell'allenamento con armi, le caratteristiche del Timing, della cadenza e della sensazione del ritmo sono vitali per una preparazione soddisfacente. Dopo aver compreso ed assimilato il fatto che tecniche e movimenti si possono sostituire, gli allievi di Arti Marziali Filippine imparano i diversi tipi di arma: il bastone, coltello a serramanico, coltello normale, doppio coltello, bastone lungo e lancia. Ognuno di essi devono essere utilizzati in modo efficace e sostituibile, dato che dipendono dagli stessi concetti ed hanno la stessa struttura tecnica. Gli artisti marziali delle Filippine svilupparono nei loro Drills (sequenze di allenamento) con compagno, un atteggiamento di “gioco”, al fine di allenarsi assieme e di raggiungere gli obiettivi degli esercizi. Si divertono praticando i loro esercizi, comprendendo che si tratta di un gioco severo e che uno sbaglio può causare molti danni. Questo atteggiamento è particolarmente apprezzabile in esercizi con compagno come Sumbrada, Numerado o Abbecedario. Bisogna sottolineare che l'Arte Marziale è intensamente legata alla musica di Kutilang, dato che si combinano regolarmente in esibizioni e feste ufficiali. L’una si appoggia all’altra e condividono le stesse radici culturali, pur avendo continuamente seguito un percorso evolutivo fino ai nostri giorni. Gli evidenti parallelismi tra la musica Kulitang ed il Kali/Esgrima ci dimostrano che queste forme di Arte provengono dalla stessa coscienza e si basano sullo stesso modo di pensare e di vivere, in una concezione del mondo condivisa da tutta la gente di questa parte del globo. Questa coscienza comune invade tutta la cultura e, a partire da essa, si sono sviluppate la musica e le Arti Marziali. Questo fatto è fondamentale per capire la destrezza e la bellezza di queste due forme di Arte, che ai giorni nostri si mostrano in continua evoluzione.

“Una caratteristica che condividono tutti gli artisti di Kulitang è che si divertono in questo gioco di presentare e praticare la loro musica.”


Sud-est Asiatico Arts





In questo nuovo DVD di Vovinam, Patrick Levet ha voluto mostrare gli aspetti dell'uso e manipolazione del Bastone Vietnamita. Anche se poco conosciuto, il bastone lungo vietnamita è, senza dubbio, l'arma più importante tra tutte le armi delle Arti Marziali tradizionali del Vietnam. La scuola Vovinam, nel suo programma ufficiale, propone solo la Forma del Bastone (Tu Tuong Con Phap) e i contrattacchi di bastone contro bastone (Phan The Con), senza spiegare i movimenti intermedi. Ma il Bastone Vietnamita va ben al di là di questi due aspetti, e il Maestro Levet ci offre due DVD dettagliati su tutte le applicazioni dei numerosi movimenti intermedi della Quyen del Bastone. Questo primo volume comprende una serie di esercizi specifici di riscaldamento e bodybuilding col bastone, guardia, principi fondamentali, manipolazione stilistica dell'arma, difesa contro il disarmo, blocchi e schive, spostamenti, nonché le tecniche di combattimento. Un lavoro originale che mostra per la prima volta il Bastone Vietnamita in un modo completo ed esaustivo.

REF.: • DVD/VIET7 Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

ORDINALA A:

Budo international.com




REF.: • DVD/TOYAMA-2

Questo DVD è il risultato promosso per la filiale spagnola della Zen Nihon Toyama-Ryu Iaido Renmei (ZNTIR – Spain Branch), per fare conoscere il contenuto tecnico dello stile Toyama-Ryu come praticato nel Honbu Dojo della ZNTIR, in Machida, Tokyo, senza cambiamenti, né alterazioni. La fedeltà del programma è tale che è il suo presidente e massimo responsabile tecnico, Yoshitoki Hataya Sensei, chi, accompagnato da alcuni membri, esegue tutto il compendio del programma attuale dello stile. È per questo che in lui si può trovare la struttura di base della metodologia che viene applicata, dagli esercizi codificati di riscaldamento e di preparazione e attraverso gli esercizi di taglio; le guardie; i kata della scuola, compresi quelli corrispondenti alla Scuola Militare Toyama, il Gunto Soho e la sua spiegazione; il lavoro in coppia, sia in Kumitachi e Gekken Kumitachi, e la pietra angolare su cui si basa la Toyama-Ryu, vale a dire, Tameshigiri o esercizi i taglio su un bersaglio reale. La Zen Nihon Toyama-Ryu Iai-Do Renmei, ZNTIR, è l'organismo che attualmente, una volta riveduti ed adeguati i concetti e la metodologia di una scuola proveniente da un metodo di combattimento reale, pretende di mantenere viva questa tradizione e le forme originali mediante un sistema che unifica il corpo, la mente e lo spirito di una forma realistica ed efficace. Grazie all'impegno di alcuni laureati della Scuola Militare Toyama (Rikugun Toyama Gakkoo), che hanno continuato in gran segreto mantenendo viva l'arte fino alla rimozioni dei divieti e la devoluzione della sovranità al paese giapponese, oggigiorno possiamo conoscere un stile di scherma incorniciato tra le attuali scuole di Iai-Do. Si tratta di un DVD meticoloso in diverse lingue, che dimostra di essere una fonte preziosa per ricercatori e praticanti della spada giapponese, e per gli artisti marziali in generale, o quelli interessati alla storia del Giappone e la sua ultima guerra mondiale. È una vera fortuna il potere osservare le tecniche che contiene, e, almeno per gli investigatori seri, vale la pena di averla nella sua videoteca. Noi, gli apprendisti dello stile, desideriamo condividere lealmente la conoscenza della nostra scuola di scherma giapponese, nella speranza che contemporaneamente, i valori interni propri di quegli uomini di armi impregnino alle nuove generazioni e permettano scorgere un revulsivo, di una forma tradizionale molto differente all'attuale approccio delle discipline di combattimento di origine giapponese. Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.

ORDINALA A:

Budo international.com


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.