In questo primo lavoro didattico, Andreas Weitzel, fondatore e capo istruttore dell'Accademia SYSTEMA Weitzel (Augsburg, Germania) e uno dei principali istruttori di SYSTEMA in Europa, spiega le basi più importanti del combattimento. In primo luogo definisce chiaramente il modo naturale di camminare, concentrandosi sul corretto svolgimento di ogni passo, per poi mostrare come utilizzare questo lavoro in applicazioni di combattimento. Una varietà di argomenti diversi sono spiegati in questo DVD, tra cui: Come sbilanciare un attaccante; Come colpire con i pugni e calciare correttamente; Come difendersi da prese, takedown, colpi e calci. Le dichiarazioni di questo video sono semplici ma chiare, in modo da facilitare a tutti la comprensione e l'apprendimento. Durante la sua spiegazione, Andreas include sempre e si concentra sui principi e fondamenti del SYSTEMA, mostrando come i diversi argomenti sono strettamente collegati tra loro. Allo stesso modo è mostrato il lavoro libero contro diversi attacchi a mani vuote e con armi in condizioni realistiche e alla massima velocità di esecuzione. In questo video, Andreas è assistito da Michael Hazenbeller (Rastatt) e Thomas Gössler (Augsburg), due istruttori esperti di Systema.
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“L'uomo inventò dio per paura, quindi il problema non è dio, ma la paura”. (U.P. Krishnamurti) olui che si adatta alla propria natura tende a persistere, colui che va contro la sua essenza finisce prematuramente. Gli esseri viventi affrontano un vento costante, un'opposizione permanente e sostenuta nel loro deambulare nell'esistenza: è il vento della vita. Castaneda lo chiamava “la tumbadora” e sosteneva che tutti gli esseri viventi fossero continuamente ed indiscriminatamente colpiti da palle di “fuoco” lanciate contro le nostre bolle di energia. Quando queste palle di fuoco trovavano una fessura, il picchiettio persistente continuava finché non rompevano la bolla. Così vedevano la morte i veggenti della sua stirpe. L'immagine, inquietante, mi sembra tuttavia molto descrittiva. Il vento della vita, a volte martellante, altre tormentoso, ci sfida costantemente come individui, mettendo in discussione la nostra visione di noi stessi, dei nostri desideri e dei nostri obiettivi. Configurare la nostra struttura di fronte a questo vento significa prendere posizione davanti alla vita stessa. Mantenere spiegate le nostre vele in pieno temporale è stupido, quanto mantenerle ammainate con un buon vento di poppa. Non tutti siamo lo stesso tipo di veliero; i nostri alberi non hanno la stessa capacità o portata, la nostra chiglia non ha la stessa robustezza, ma alla fine tutti possiamo decidere quando issare o meno le vele, tutti possiamo dirigere coscientemente il timone. In sostanza è questa la libertà, non qualsiasi altra cosa. Quando gli esseri viventi vivono in sintonia alla loro natura, stanno con naturalezza adottando ed adattando la migliore delle posizioni di fronte ai venti della vita. Quando in modo artificioso c'impegniamo in un'altra struttura o posizione rispetto alla nostra, l’attrito cresce a causa della resistenza creata ai venti del divenire, e ciò ci condurrà presto o tardi alla calamità. Il coraggioso impegno Prometeico dell'essere umano l'ha allontanato sempre più dalla sua natura animale. Mangiare il frutto dell'albero del bene e del male, fu il primo atto di questo cammino. Tuttavia questa possibilità faceva parte della nostra natura: Catalogare il mondo, percepirlo attraverso l'analisi ed infine sottometterlo alla visione della ragione. Seguiamo un cammino possibile, spinti dai venti della vita: Più consapevolezza, maggiore complessità. In avanti, in alto, questo imponeva l’evoluzione. L'altro ieri scendevamo dall'albero, per alzarci su due zampe; oggi costruiamo la società dell'informazione. E’ passato assai poco tempo, se vediamo il tutto da una prospettiva biologica. I cambiamenti evolutivi in biologia richiedono molto più tempo per maturare. Dal momento in cui l’Homo Sapiens Sapiens apparve, non esistono differenze sostanziali tra la nostra struttura e quella dei nostri primi antenati. Sembra che semplicemente ci siamo dedicati ad esplorare moltissimo le possibilità di una struttura che possiede un potenziale maggiore rispetto a quanto avremmo mai potuto immaginare: il cervello umano. I grandi cambiamenti successivi hanno avuto
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luogo molto di più nel piano della cultura che in quello della biologia. Ogni cultura è basata sul tabù. Una volta definito cosa è male, il resto che rimane è il bene. Il mondo si divide quindi in ombre e luci. Fu un eccellente strumento utile ad aiutarci a sopravvivere e a prosperare, ma la sua apparizione cominciò presto a creare contraddizioni tra la nostra natura biologica e la nostra funzione individuale. Essenzialmente continuiamo ad essere mammiferi, con un software originale installato nel nostro computer centrale, ma eseguiamo funzioni di un'altra cosa. Da qui la base fondamentale dello sconcerto, del dolore e della perplessità dell'essere umano. Non ci siamo sentiti mai comodi in quest'abito su misura, regalo dei requisiti dell'evoluzione. La nostra nuova condizione di “civilizzati” ci ha dotati di magnifiche connessioni sinaptiche e di un mucchio di nuove abilità, a sfavore, chiaramente, di altre. Quanto ci piace glorificarci, abbiamo adorato il vitello d’oro con testarda cecità. I pollici che ci resero quello che siamo, servono ora per giocare alla Playstation. Nel frattempo cerchiamo senza trovarla una definizione che ci tiri fuori dal mondo animale, che non ci sta bene e veste male. Una pretesa che non è altro che una riga fatta sulla sabbia del deserto, riga che volta per volta il vento della vita si incarica di cancellare. In questa impresa, siamo arrivati a scoprire la sequenza dei geni della specie e a definire strutturalmente dove risiede quella linea divisoria, ma tale linea è risultata talmente infinitesimale che non ci siamo ancora svegliati dallo spavento. A livello funzionale non siamo riusciti nemmeno a segnarla. Uno scienziato giapponese poche settimane fa ha posto fine ad un altro dei miti umani, quello “dell’ingegnoso” Homo Sapiens, facendo un test con il computer ad un gruppo di giovani universitari giapponesi, che hanno perso alla grande (una goleada) di fronte ad un gruppo di scimpanzé. E’ risultato che loro erano più veloci e avevano più memoria nel marcare serie alfanumeriche su uno schermo. Che figura! Né Citius, né altius, né fortius! Quindi, addirittura non siamo poi così ingegnosi! Come se non bastasse, oggi per sopravvivere da soli in natura avremmo meno possibilità di un Maradona che gioca a pallacanestro. Abbiamo sprecato il capitale genetico? È il calcio tutto quello che possiamo aspettarci dai geni dell’evoluzione della vita nella Terra? Io ho molta stima per gli esseri umani, parafrasando Groucho Marx, malgrado sia un club nel quale hanno ammesso personaggi come me, soprattutto, chiaramente, proprio perché vi appartengo. Siamo cresciuti come cimici, e ci siamo trasformati nella vera piaga del Pianeta, ma non smetto di stupirmi dei risultati di alcuni dei miei fratelli genetici. Sono veramente in pochi quelli che hanno fatto grandi cose, mentre la maggioranza ha fatto e continua a fare il minimo sindacale, senza dare il minimo contributo per considerarsi veramente membro di questo elitario club. Così, a grandi linee e guardando nel complesso la storia, facciamo schifo. Poche luci in un panorama di profonda oscurità. Viviamo immersi nella paura e c'inventiamo deità su misura.
Di conseguenza, il problema non sta negli dei, come dice U. P. Krishnamurti, ma nella paura. Esporre la prua, qualunque sia il tuo destino, affrontando i venti della vita. Come non temere ciò che è sconosciuto? Temiamo i cambiamenti di un’entità meteorologica che può portarci il temporale in qualunque momento. Temiamo a ragione, perché la forza di carattere e le conoscenze, il nostro unico timone di fronte a tali inquietudini, sono a portata di pochi, anche perché persino i più intelligenti, i più abili e i più valorosi hanno naufragato qualche volta. Che cos’è toreare? Domandarono al Maestro Rafael el Gallo, ed egli disse: “Non lo so. Credevo che Joselito lo sapesse… e poi un toro l'ha ucciso a Siviglia”. Non c’è niente di antinaturale nella paura, solo la pazzia o l'incoscienza ci hanno permesso di prescindere da essa. Il coraggio è l'unica risposta, non come opposto della paura, bensì come forza propria, un motore che ci spinge in modo incosciente verso un'anelata meta, il più delle volte spinti da forze difficili da spiegare. Non si distrugge o combatte la paura, così come non possiamo combattere il palpitare del cuore: è un piatto che viene col menù della vita. Al massimo possiamo amministrare la nostra reazione di fronte ad essa, rieducare il nostro istinto, non annullarlo. Quanto più vicina alla nostra natura essenziale sarà la forma che adottiamo di fronte ai venti della vita, tanto meglio sarà. Appiattirsi di fronte ad un uragano è da saggi, non da codardi. Esporsi con fare provocatorio e fiero sulla prua è una bella scena da film: nella vita reale, le navi si governano dal ponte. Arrivano tempi difficili, temporali ed uragani diversi frusteranno la nostra rotta. Non c'è porto dove ripararsi in mezzo all’oceano mare della vita e vedo alcuni che ancora navigano qui e là a vele spiegate. Nel frattempo non ci rimane che l'allenarsi, il concentrarsi, il diventare più forti, stabili nel corpo e nel carattere, dato che arriveranno tempi in cui mettere alla prova le nostre capacità. I venti della vita, questo è sicuro, in un certo momento frusteranno la nostra rotta ed https://www.facebook.com/alfredo.tucci.5 allora, solo allora, tutto quello su cui ci saremo allenati acquisirà senso e significato. Nella rotta del vostro vivere vi auguro una buona traversata. Non vi auguro bel tempo, perché di sicuro cambierà in qualsiasi momento, ma vi auguro saggezza e forza con cui disporre del timone, per sapere quando issare e quando ammainare le vele e, se è possibile, godetevi tutto questo con intensità, onorando così il meglio del potenziale umano mentre fate vostro il miracolo del vivere.
Grandi Campioni Tito mi ha chiesto chiaro e diretto: "Vuoi che io faccia quello che si fa solitamente in tutti i video?", mi ha sbottato all'improvviso prima di iniziare la registrazione. Sorpreso dalla domanda, ho r i s p o s t o : " Vo r r e i c h e p o t e s s i condividere tutto quello che desideri di insegnare; nessuno meglio di te sa cosa interessa di più agli studenti del grappling". Il risultato: due lavori tecnici avanzati nelle posizioni più svariate, sia offensive che difensive. Ma non illudetevi, quando diciamo avanzato, intendiamo proprio quello! Se non si dispone di un buon livello di Grappling, le tecniche che ne vedrete vi supereranno. Non c'è bisogno di aggiungere alcun commento, perché stiamo parlando di un livello molto molto avanzato. Chiunque sia in grado di veramente leggere i movimenti di T ito sarà probabilmente stupito dalla creatività delle sue combinazioni, e soprattutto la facilità e la fluidità con le quali li
sviluppa. Se il livello non è abbastanza alto, ci vorrà un altro tipo di video, un video che offra le spiegazioni passo dopo passo, e che ci auguriamo di girare in una fase successiva. Per il momento, semplicemente lasciatevi stupire dal talento, la creatività e la maestria di quest’uomo... un campione straordinario, un ottimo combattente e un grande maestro. Alfredo Tucci
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“Le persone sono libere di sceglier quello che voglian sicuramente maggiore è la graduazione, migliore è la qualità degli insegnamenti, almeno in teoria ma non ritengo ch sia un problema reale; ognuno ha qualcosa da insegnare, se sol un po'.”
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Tito Beltran, la fluidità del BJJ Morbidezza, fluidità, efficienza ... ARTE, sono alcune delle parole che potrebbero essere utilizzate per definire il Maestro Tito Beltrán eseguendo tecniche di lotta al suolo. Durante l'intervista il Maestro Tito Beltrán ci parla dei suoi inizi, i suoi progetti più immediati, in definitva, parla di puro BJJ. Testo: Ricardo Diez Sanchis Foto: © Affredo Tucc
Budo International: Tito, prima di tutto, grazie mille per questa intervista.
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La prima domanda è quasi obbligatoria, qual è stato il tuo primo contatto con BJJ? Tito Beltrán: Il mio primo contatto con il Brazilian Jiu Jitsu è stato nel mese di ottobre 1997, quando Robin Gracie è venuto in Spagna, sin dal primissimo giorno ci siamo allenati con lui, anche se prima di allora io fossi stato praticando MMA, dove abbiamo aggiunto un po' di lotta al suolo già nel nostri programmi d'allenamento.
che insegnano BJJ, pur avendo un basso grado, e credo che questo possa finire per danneggiare l'arte stessa. Qual è la tua opinione su questo problema che sta accadendo nel nostro paese? T.B.: Le persone sono libere di scegliere quello che vogliano; sicuramente maggiore è la graduazione, migliore è la qualità degli insegnamenti, almeno in teoria, ma non ritengo che sia un problema reale; ognuno ha qualcosa da insegnare, se solo un po'.
B.I.: Da quel gior no che hai indossato il tuo kimono per la prima volta fino ad oggi, come valuti lo sviluppo del BJJ nel nostro paese? T.B.: É cambiato molto, prima eravamo quattro e ora siamo quattrocentomila, il cambiamento è stato incredibile, ora c'è Brazilian Jiu Jitsu praticamente ovunque, con scuole di qualità, ci sono sempre più combattenti, gente nuova, persone già consacrate che hanno un alto livello. Ci sono bravi competitori in Spagna, molto bravi certamente.
B.I.: Succede in altri paesi? T.B.: Veramente non lo so. Non so ciò che accade in altri paesi, ma credo che oggi il Brazilian Jiu Jitsu è molto diffuso dapertutto e ci sono molte persone diplomati in tutto il mondo; se in un determinato luogo, purtroppo, non c'è alcuna cintura nera, ma c'è una cintura viola o marrone che stanno insegnando, beh, non c'è male.
B.I.: Visto dall'esterno, come un semplice spettatore, si ha la sensazione che ci siano persone
B.I.: Tito, tu hai al tuo attivo un record impressionante, potrei far memoria dei titoli più importanti? T.B.: Così a memoria, con la IBJJF, ho vinto due volte l'Open di Roma; quello di Madrid una volta:
“Se il livello non è abbastanza alto, ci vorrà un altro tipo di video, un video che offra le spiegazioni passo dopo passo, e che ci auguriamo di girare in una fase successiva. Per il momento, semplicemente lasciatevi stupire dal talento, la creatività e la maestria di quest’uomo ... un campione straordinario, un ottimo combattente e un grande maestro.” “Ma non illudetevi, quando diciamo avanzato, intendiamo proprio quello! Se non si dispone di un buon livello di Grappling, le tecniche che ne vedrete vi supereranno.”
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“Ho più di 800 combattimenti con solo 31 sconfitte.”
“Morbidezza, fluidità, efficienza ... ARTE, sono alcune delle parole che potrebbero essere utilizzate per definire il Maestro Tito Beltrán eseguendo tecniche di lotta al suolo.”
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dopo Monaco, Zurigo e Copenhagen, in tutti ho vinto nel mio Peso e in Assoluto. Poi ho vinto due Campionati Europei senza kimono (Peso e Assoluto), un Campionato Europeo di Brazilian Jiu Jitsu (Peso e Assoluto) e poi il Campionato del Mondo di Grappling nel mio Peso. In precedenza avevo vinto quattro Coppa Gracie; anche ho vinto cinque Coppa Behring, due UGC (Ultimate Grappling Challenger) consecutivi, che è una competizione senza limiti di tempo in Germania, dove solo viene premiata la finalizzazione. Ho vinto gli Open di Pariggi, Svizzera e Vittel; ho vinto il Campionato di Spagna (FILA) nel mio Peso e Assoluto. Vinci l'Open Internazionale di Gracie, due selettive di ADCC, Peso, oltre ad un Assoluto. Non so, un sacco, ho più di 800 combattimenti con solo 31 sconfitte. B.I.: Di tutti questi, quale ti ricordi con più affetto? T.B.: Beh, ricordo tutti con grande affetto, ma forse il Campionato Europeo dell'anno scorso sia stato speciale per me, perché ho avuto un problema medico che mi ha tenuto in ospedale tredici giorni e mi ha fatto perdere il viaggio al Mondiale, dopo di aver pagato tutto; alla fine non sono stato in grado di andare; ma dopo ho combattuto la finale del Campionato Europeo contro colui che aveva vinto nel campionato del mondo a cui non avevo potuto partecipare, e io l'ho vinto per finalizzazione. Per me questo è stato molto speciale, sai, perché quello che avevo avuto era stato abbastanza serio ed io ero venuto perfino a pensare ad un possibile ritiro o qualcosa del genere. Non lo so, i medici mi avevano spaventato in qualche modo e per me questo è stato speciale. Poi mi hanno costretto a combattere nell'Assoluto, che ho cercato di rifiutare perché avevo appena lasciato l'ospedale, comunque ho vinto semifinale e finale per finalizzazione, che era super importante per me. B.I.: Hai combattuto in eventi BJJ, Grappling e MMA, qual è la tua opinione di queste esperienze? T.B.: Combattere è qualcosa di super importante per me, sono un competitore e
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“Combattere è qualcosa di super importante per me, sono un competitore e amo la lotta, ne ho bisogno; è una cosa che mi fa sentire vivo, mi fa superare le paure.”
amo la lotta, ne ho bisogno; è una cosa che mi fa sentire vivo, mi fa superare le paure, mi fa crescere e la valutazione per me è un dieci, senza dubbio, e magari possa durare! B.I.: Come Maestro, hai creato le Accademie Crazy, senza dubbio una responsabilità di più, dal momento che il nome di queste accademie è strettamente legato al tuo. Quante ci sono attualmente in Spagna? E come sei riuscito a controllare che il BJJ di ciascuna sia ottimale? T.B.: Ci sono Accademie Crazy in Valencia, Castellón, Alicante, Barcellona, Madrid, Siviglia, Ibiza, Maiorca, A Coruña, Asturie, León e Malaga. Ogni scuola ha il suo istruttore in cui confido; in alcune sono cinture nere, in altri sono docenti di un grado inferiore, e quello che faccio con loro è organizzare seminari due volte l'anno, e, naturalmente, sanno che possono farmi qualsiasi domanda o richiesta, ma sostanzialmente io li insegno nei seminari o vengono ad allenarsi con me.
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B.I.: E poi un giorno hai deciso di prendere in mano le valigie e andare in Brasile per bere dalle fonti originali della tua arte ... cosa ti ricordi di quell'esperienza? T.B.: Bene, un altro aneddoto, ho preso la mia valigia e sono andato lì e sono stato praticando per ventisei giorni, credo. Il Brasile è un luogo super bello, molto cool. Gli allenamenti sono diversi da qui, nel senso che c'è molto di più di qualità nell'allenamento perché l'hanno fatto da un lungo tempo; ci sono molte più cinture nere in ogni classe.
Le lezioni sono difficili. L'allenamento per la competizione è molto, molto duro, e ti porta a vedere un po' dell'essenza. Anche se oggi ci sono ottime squadre e e luoghi per allenarsi con una qualità impressionante, infatti, tutti i grandi campioni sono stabiliti al di fuori, e si possono trovare negli Stati Uniti o anche in Europa; in Spagna ci sono palestre con qualità paragonabile a quello che si può trovare là fuori; naturalmente, abbiamo ancora bisogno di
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“Allenare. Questo è il segreto per raggiungere ogni posto, allenare. Dedizione, disciplina, rispetto e voglia, voglia, voglia, una forte voglia.â€?
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crescere più in Spagna e man mano cresciamo, questo sarà più come in là, ma Brasile ha un'atmosfera speciale; è come fare Muay Thai a Thailandia, quando in realtà si può praticare ovunque. Ma allenarti con Carlson Gracie, De la Riva, ecc, è davvero speciale ... puoi divertirti con tutte le scuole! B.I.: Quale consiglio vorrei dare a quei giovani che vogliano seguire il percorso che hai segnato? T.B.: Allenare. Questo è il segreto per raggiungere ogni posto, allenare. Dedizione, disciplina, rispetto e voglia, voglia, voglia, una forte voglia. B.I.: Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? T.B.: A marzo ho il Campionato Europeo e l'Open di Roma, farò entrambi e poi ho intenzione di avere un intervento chirurgico alla schiena, perché ho un sacco di dolore e non posso allenarmi a proprio agio, e Dio piacendo, vorrei fare i due mondiali: Brazilian Jiu Jitsu e Grappling. B.I.: Si aspetta alcuna sponsorizzazione per finanziare le avventure? T.B.: Per fortuna, ho abbastanza persone che mi sostengono, altrimenti sarebbe impossibile. Nutridik, Growbarato, Hard Wolf, Hoplitas Guerreros, D'Angelo Tatto, ADOG Gym, Tarracosbull International, Values e Premier Service. B.I.: Vuoi aggiungere qualcosa? T.B.: Certo, desidero ringraziare Alfredo Tucci e la rivista Budo International per l'opportunità di lavorare con loro. Anche una cosa importante: che si continui a lavorare insieme per l'unione e il Brazilian Jiu Jitsu in Spagna; questo sarebbe una mia piccola richiesta. Infine voglio affermare che tutto quello che faccio lo dedico a mio figlio Yan Beltrán.
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“Brasile ha un'atmosfera speciale; è come fare Muay Thai a Thailandia, quando in realtà si può praticare ovunque.”
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“Serie di tecniche raggruppate nelle più svariate situazioni di difesa e di attacco di Grappling.”
“Due opere eccezionali, una dimostrazione di tecniche con soluzioni innovative per le situazioni di combattimento a terra.”
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Cosa succede quando due persone praticano ChiSao? Qual è il significato della loro pratica e quali sono gli obiettivi? In questo terzo DVD, "Chi Sao dalla base ad un livello avanzato," Sifu Salvador Sánchez affronta forse l'aspetto più importante del Wing Chun: il ChiSao, l'anima del sistema stesso, che fornisce il praticante di alcune caratteristiche speciali che sono completamente diversi dagli altri, e gli dà grandi virtù. Questo lavoro si occupa di alcuni aspetti di principio piuttosto semplici, ma come si approfondisce in loro, diventano sempre più sorprendenti. Si tratta di una caratteristica molto chiara nella cultura tradizionale cinese; ciò che è molto evidente a prima vista, contiene tuttavia una seconda o terza lettura, che sicuramente cambierà il vostro approccio, la pratica e la comprensione. Discuteremo come praticare Chi Sao attraverso i nostri drills e il modo di applicarli quei drills, quella capacità nello sparring, che collega alcuni concetti, forse non tanto legati al Kung Fu tradizionale, come ad esempio la biomeccanica, le strutture, la conoscenza della fisica, ecc., al fine di ottenere risultati migliori nella nostra pratica.
REF.: • DVD/TAOWS3
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
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Giappone e le Arti della Guerra Nel corso della storia, vediamo che i racconti, per la maggior parte, differiscono dalla realtà quando questa viene presentata a noi. Forse la maggior parte delle favole nascano dal punto di vista specifico degli storici e non da una visione incurante dei fatti. Possiamo capire che la storia abbia il ruolo di rappresentare ed esemplificare nel modo che le tocca, e non ritrarre con precisione un'epoca lontana, a cui non abbiamo accesso con mezzi scientifici ad una rappresentazione in loco . Il romanticismo e la buona intenzione degli storici ci ritraggono la nobiltà del tempo e delle sue forme sociali. La realtà delle forme e il loro uso sono al di là del pensiero appena citato possiamo vedere questo oggi. Gli eventi mondiali mostrati in televisione, non riescono a rappresentare con immagini e testi, il dolore provato da coloro che li testimoniano. Lo stesso vale per la storia e la ricerca. Molte delle tecniche practicate all'interno delle forme presentate nelle scuole tradizionali, corrispondono a realtà esistenti per il periodo in cui le esigenze locali hanno dettato il modo migliore per risolvere una situazione. Potremmo analizzare questo attraverso la tradizione Samurai. Per quanto le forme di guerra siano state devastanti per il tempo, le tecniche sviluppate corrispondevano alle forme presentate dai nemici. Cioè, sarebbe difficile oggi che la polizia locale, con spade e lance, potrebbe combattere le azioni dei terroristi e contrabbandieri armati con armi moderne. Questo è un modo logico e razionale di pensare. Quindi, è un fatto che le scuole tradizionali conservano con la massima acribia loro tecniche storiche, alimentate dal romanticismo e dalla passione per le arti della guerra. La realtà, sia attuale o antica, rappresenta il fattore di verità e non ci permette di sognare da questo fatto. La realtà è espressa dagli eventi che sono in vigore per tutti e non da ipotesi. I sogni ci permettono di viaggiare e la verità ci riporta alla realtà. Tuttavia, entrambi gli aspetti sono importanti quando ben compresi e laborati. Resta inteso, cercando in profondità, che il classico e il moderno non si trovano all'interno delle attuali realtà combattive di questo XXI secolo. La bomba atomica è un esempio chiave di questa separazione, ma nei nostri sogni, cammineranno sempre insieme.
Bugei
Sia attraverso l'adattamento alla modernità sia attraverso la conservazione ... il passato e il presente diventano uno ..., ma rimangono consistenti nei loro posizionamenti. Mi spiego meglio facendo uso della storia. I giapponesi hanno iniziato a organizzarsi come un popolo guerriero nel Periodo Kamakura. Tuttavia, questo periodo, guidato dai guerrieri samurai, è stato caratterizzato dalle nuove tendenze religiose emerse e la ricerca intensa per il sostegno spirituale, portando il Buddismo alla gente. Fino al periodo Heian (794-1192), questa forma di religione era praticata quasi esclusivamente dai nobili. Con la divulgazione della fede buddista, sono sorte varie sette, chiamate in genere "Nuovo Buddismo di Kamakura". L'emergere di nuove sette è stato guidato dall'idea della fine del mondo (mapp shis ), che si è diffusa dapertutto in epoca tardo Heian, causata dall'instabilità sociale - una conseguenza della guerra tra i clan Taira e Minamoto dalla miseria e calamità. I monaci Eisai (1141-1215) e Dogen (1200-1253) hanno studiato in Cina (dinastia Sung) con la setta Zen, che utilizzano la meditazione per raggiungere il Nirvana, e quando sono tornati in Giappone, hanno fondato rispettivamente la setta Rinzaish e la setta S t -sh .
Bugei Shinran (1173-1262), discepolo del monaco Honen (1133-1212), fondò la setta J do-Shinsh , e al momento dell'invasione dei Mongoli, il monaco Nichiren (1222-1282) ha fondato la setta Nichiren-sh , che ha predicato la salvezza dell'anima e del paese. Tutte queste nuove sette hanno in comune la semplicità e la mancanza di una pratica rigorosa e ascetica, permettendo a chiunque di praticare e trovare la salvezza dell'anima umana. Quando Yoshimitsu, il terzo Sh gun del clan Ashikaga, si stabilì a Kyoto, all'inizio del Periodo Muromachi, il Giappone ha visto un periodo di relativa pace e prosperità, rotto dalla Guerra nin, che ha promosso la nascita dei Sengoku daimy , letteralmente, i "signori feudali dei paesi in guerra", che hanno conquistato il potere con la forza, e che hanno portato il Giappone a un periodo di oltre un centinaio di anni di infinite battaglie.
La Guerra nin (1467 ~ 1477) La successione al trono dello Sh gun (comandante supremo dei samurai, o dittatore militare in Giappone) è stata la ragione per la Rivoluzione nin. Hino Tomiko (1440-1496), moglie dell'ottavo Sh gun, Ashikaga Yoshimasa (1436-1490), voleva che suo figlio Yoshihisa (1465-1489) occupasse il trono. A tal fine, ha chiesto aiuto al Shugo Daimy (comandante della sicurezza nazionale), Mochito Yamana, poi monaco S zen (1404-1473). Ma Yoshimasa aveva già nominato suo fratello Yoshimi (1439-1491) come suo successore, perché il suo figlio maggiore era morto da bambino e il matrimonio non ebbe figli da più di dieci anni. Ma subito dopo che Yoshimi avesse designato successore, Tomiko rimase incinta e diede alla luce un bambino. Yoshimasa ha chiesto aiuto a Hosokawa Katsumoto (14301473) - fino a quel momento Kanrei (una sorta di primo ministro) - per mantenere il fratello come suo successore. Questo conflitto ha servito come pretesto per il confronto di entrambi i signori feudali, che cercavano di conquistare maggiori poteri. Il saldo della
Rivoluzione nin è stato pessimmo per Kyoto, siccome la città è stata ridotta in cenere. I due leader, Katsumoto e Sozen, sono morti di malattia. Tuttavia, Hino Tomiko Durante la guerra è diventata ricca, prestando denaro ai signori feudali e aplicando interessi di ricarica. Inoltre, la volontà della moglie di Yoshihisa ha prevalso e suo figlio Yoshimasa è diventato il nono Sh gun del clan Ashikaga.
Hino Tomiko (1440 ~ 1496) Figlia di nobili, Tomiko ha sposato lo Sh gun Ashikaga Yoshimasa a 16 anni. Yoshimasa, allora 21, aveva già diversi concubine e bambini. Tomiko è conosciuta come uno dei personaggi malvagi della storia del Giappone, per aver causato la Guerra nin, un fatto che ha portato l'arcipelago ad una guerra di oltre cento anni, fino all'unificazione del paese, raggiunta da Oda Nobunaga e Toyotomi Hideyoshi. La moglie di Yoshimasa è stata non solo uno dei principali responsabili per l'incidente nin, ma anche ha imposto il pagamento di pedaggi ai daimyo che sono venuti a Kyoto per partecipare alla rivolta, e ha creato la tassa fiscale di transito per le persone e le merci che entravano nella capitale. La tassa, una misura abusiva, è stata ritirata dopo la ribellione dei contadini, trasportatori e commercianti. Nonostante la sua fama ei suoi atteggiamenti controversi, Tomiko era una donna forte e colta, e con la sua fortuna ha mantenuto l'arte, che fiorì in quel momento e che dura fino ad oggi. Anche se ha svolto un ruolo di primo piano nella scena politica giapponese, come donna è stata estremamente infelice. Il suo matrimonio è fallito e non è stata fortunata con i suoi figli. Il suo primogenito è morto essendo un bambino; il suo secondo figlio, Yoshihisa, non è
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stato né un buon figlio, né un buon politico, nonostante i tanti problemi che aveva dovuto attraversare per farlo Sh gun; il terzo figlio, che amava di più e su cui aveva riposto grandi speranze, è morto a 16 anni di età. Yoshihisa, con chi Tomiko non ebbe mai un buon rapporto, morì con 25 anni. Tomiko è morta all'età di 56 anni, sei anni dopo dalla norte di suo marito Yoshimasa, e dopo aver partecipato nella successione del decimo Sh gun, Yoshiki, figlio di Yoshimi.
Sengoku-Jidai - La Era del Paese della Guerra (1467 ~ 1573) Mentre i signori feudali (shug daimy ) combattevano a Kyoto, i vassalli che erano rimasti nei loro feudi, hanno usurpato il potere, inaugurando una guerra tra le più forti, per cercare di conquistare il dominio del Giappone, soppiantando i loro superiori, o tradendo amici e parenti, per ottenere più potere e territori. Quei nuovi signori emergenti sono stati chiamati Sengoku daimy . Hanno costruito castelli sulle cime delle montagne, dove potevano avere una buona visibilità in caso di un attacco nemico, ma di solito abitavano palazzi costruiti sulla parte piana, ai piedi della montagna, attorno ai quali sono sorte le città. Eccezionale tra quelli Sengoku daimy è stato Oda Nobunaga, di Owari (Prefettura di Aichi), uno stratega freddo e grande, che ha annientato i suoi nemici uno dopo l'altro, ed ha anche ordinato di bruciare il tempio Enryakuji, perché i suoi monaci avevano disobbedito ai suoi ordini. Nel 1573, Ashikaga Yoshiaki (1537-1597), quindicesimo Sh gun, è stato espulso da Kyoto da Oda Nobunaga, chiudendo così il Periodo Muromachi. Come possiamo vedere, se confrontato con le altre culture e dinastie, il Giappone è stato lento a sviluppare le sue specifiche forme di guerra, e di come organizzarle. Così, si capisce che se il Bujutsu è un'arte millenaria, come alcuni sostengono, una riflessione è necessaria per ciò che noi chiamiamo - con la forza del linguaggio - letteralmente, un periodo
Bugei
“Non possiamo confrontare il Giappone con l'India, che ha registrazioni delle pratiche corporee di almeno 13.000 anni. Siamo realistici e cerchiamo di chiarire le veritĂ contenute nella storia.â€?
storico. Non possiamo confrontare il Giappone con l'India, che ha registrazioni delle pratiche corporee di almeno 13.000 anni. Siamo realistici e cerchiamo di chiarire le verità contenute nella storia. Ogni cultura ha sviluppato le sue abilità di guerra secondo la sua realtà storica. Non potremmo dire oggi quale sarebbe il risultato di uno scontro tra i guerrieri arrivati da diversi paesi ed epoche. Avrebbero dovuto affrontare sempre vantaggi e svantaggi! Con una visione più realistica, la forma non è semplicemente forma, poiché la forma dipende dalla mente e la mente non è semplicemente mente, perché la mente dipende dalla forma. Mente e forma si creano e negano l'una l'altra. Ciò che esiste, esiste in relazione a ciò che non esiste, e ciò che non esiste, non esiste in relazione a ciò che esiste. Questa è una vera visione! Attraverso questa visione nulla si vede e nulla è invisibile. Tale visione raggiunge tutte le dieci direzioni senza vedere: perché nulla è visto; perché non vedere è vedere; perché vedere è non vedere. Quello che i mortali vedono sono illusioni. La vera visione è indipendente da vedere. E impegnati in una battaglia, reale o immaginaria, la mente e il mondo sono opposti e la visione nasce dove entrambi si incontrano. Quando la mente non si muove internamente, il mondo non spunta esteriormente. Quando il mondo e la mente sono entrambi trasparenti, ecco la vera visione e tale comprensione è la vera comprensione.
“Molte delle tecniche practicate all'interno delle forme presentate nelle scuole tradizionali, corrispondono a realtĂ esistenti per il periodo in cui le esigenze locali hanno dettato il modo migliore per risolvere una situazione.â€?
Minou Risso
mail: budo.cinturanera@gmail.com
Il cosidetto Vovinam Integrale si raggiunge semplicemente tornando al vero Vovinam del Fondatore. L'obiettivo del fondatore era chiaramente e apertamente dichiarato: "raccolta di tecniche efficaci, assimilare la loro essenza e trasformare loro in tecniche di Vovinam", e in effetti, questo concetto rimane ancora in vigore ed è obbligatorio per tutti i Maestri di Vovinam in tutto il mondo. Vovinam è quindi un concetto di ricerca per ottenere uno stile super efficace. Tuttavia, oggi il 90% degli insegnanti Vovinam l'hanno dimenticato e si piegano ad un programma troppo caricato, troppo fisso, troppo estetico e talvolta del tutto inefficace in numerose Il Vovinam tecniche. Integrale è semplicemente riscoprire l'essenza originale dell'arte del Maestro Nguyen Loc. Per questo, abbiamo i principi, le tecniche di base, e non ci resta che tor nare a praticare il modo efficace di ogni tecnica e applicare il principio fondante. In questo DVD, per mano del Maestro Patrick Levet, studieremo la base del Vovinam Integrale, le minacce e gli attacchi di coltello, i controattacchi integrali, e la difesa contro la Dam Thang (pugno diretto) Dam Moc (pugno in gancio), Dam Lao (pugno di giavellotto) nonché leve di base delle gambe.
REF.: • DVD/VIET6
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
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News
Avi Nardia & Carlos Newton. News. L'ANA (Avi Nardia Academy), team Internazionale guidato dal sacerdote Padre Bob Maslanka e dal Guardia del Corpo e il team manager Andy Skiba, si è recato in Polonia per insegnare nell'accademia della polizia a Danzica e l'unità antiterrorismo della polizia, CAPAP. La squadra ANA ha anche insegnato in un club locale di wrestling, nonché nel club di MMA della campionessa UFC, Joanna Jedrzejczyk. Nella squadra di ANA è stato il famoso campione UFC e laureato dalla Accademia di Polizia Canadese, Carlos "Ronin" Newton, per insegnare MMA e tecniche di combattimento.
Un altro membro del team di ANA, Eyal Goldstein (Israele) ha insegnato KAPAP Krav Maga e addestramento tattico e di coltello. Il Maestro Serbo Maestro di armi dell'ANA, Željko Vujčić, ha insegnato l'uso, l'allenamento e la sicurezza delle armi da fuoco La squadra, sotto la guida di Avi Nardia, è stato anche onorata di essere ospiti del presidente polacco, Lech Walesa, al quale hanno presentato il libro Kapap Israeli Krav Maga, scritto da Avi Nardia. Sebastian Dziubański è l'incaricato di coordinare e consolidare il Kapap Krav Maga Israeliano in Polonia.
Il Maestro Shaolin Shi Yanti è un monaco della 34a generazione del Tempio Shaolin Songshan e un discepolo diretto del Venerabile Abate Shi Yong Xin. In questo suo primo lavoro per Budo International, ci presenta la Luohan Shibashou, una delle più vecchie e più rappresentative forme fondamentali di mano vuota del Tempio di Shaolin. Secondo il libro "Shaolin Quan Pu", durante la dinastia Sui, i monaci guerrieri del Shaolin hanno sviluppato una serie di movimenti semplici, scelti in base al "18 statue Luohan", da cui il nome Luohan Shi Ba Shou (18 mani di Luohan). Lo stile di questo Taolu è particolare e nei suoi continui movimenti possono essere chiaramente viste combinazioni di movimenti reali e irreali, di difesa e di contrattacco, e una varietà di movimenti nascosti. Le principali tecniche di mano in questo Taolu sono quelle delle palme, e l'apprendimento richiede grande agilità e coordinazione, oltre che la padronanza delle posizioni Xubu, Dingbu, Gongbu e Mabu e le loro caratteristiche.
REF.: • DVD/YANTI-1 Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
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Tai Chi
Grandi Maestri
Il Tai Chi è uno degli stili Cinesi più praticati al mondo. Ha rapidamente preso piede in Occidente per l'apparente semplicità dei suoi esercizi ed i suoi benefici per la salute. Eppure non sono pochi gli equivoci derivati da tutta questa evoluzione e negli ultimi anni un'ondata revisionista ha inquietato coloro che pensavano che “fosse tutto già scritto”. Tra i personaggi di questo processo troviamo il Gran Maestro Fu Sheng Yuan, senza dubbio uno dei più attivi luminari in quanto erede della tradizione di Tai Chi più grande del pianeta, lo stile Yang. Non è la prima volta che il Gran Maestro Fu appare sulle nostre pagine, né sulla nostra coper tina, ma per la prima volta si è presentato accompagnato da suo figlio ed erede. Aveva in sospeso con gli amanti del Tai Chi ed i lettori di Budo International una terza edizione dei suoi video sulla f o r m a Ya n g e d i n q u e s t a occasione abbiamo finalmente registrato questa terza parte della forma e delle sue applicazioni. Si è chiuso così il cerchio di un lavoro che rimane sia per il piacere e l’apprendimento degli allievi, che per gli annuali della storia. Considerato l’importante evento, cogliamo l'occasione per farlo intervistare da José Gago. Un'intervista delle più interessanti, che susciterà senza dubbio qualche polemica tra gli studiosi della materia. Alfredo Tucci qÉëíç=áåíÉêîáëí~W= gçë¨=d~Öç cçíçW= «=ïïïKÄìÇçáåíÉêå~íáçå~äKÅçã
Tai Chi B.I: Molta gente pensa che il Yang Taiji sia solo una ginnastica rilassante e per persone adulte. Da cosa deriva tutto ciò? Gran Maestro Fu: Il Taiji Quan è un'arte marziale di primo ordine, Yang Luchan fu soprannominato Yang Budi (Yang l'invincibile). Nel ’56 la commissione per lo sport del governo cinese, creò una forma semplificata di 24 esercizi per la salute, la quale diventò molto popolare; è per questo motivo che la gente la pensa così. Molti maestri ed allievi conoscono solo quel lavoro semplificato dalla commissione per lo Sport, mirato alla salute ed al rilassamento, questa è l'idea che si sono fatti del Taiji. Questo estremo è arrivato all’esagerazione tanto che in un'occasione, durante un viaggio in Australia di mio padre, il Gran Maestro Fu Zhong Wen, nel salone dell’hotel venne realizzato un evento in cui Fu Zhong Wen accoglieva i maestri di Taiji, li vedeva eseguire le loro forme e dava un’opinione sul lavoro. Arrivò il turno di un maestro dall’aspetto debole e malaticcio, eseguiva i movimenti così lenti e rilassati, con le mani e dita arrotondate, posizioni alte, come ondeggiando etc... e mio padre non seppe cosa dirgli. Di fronte all'insistenza del maestro, che desiderava ricevere la sua opinione, Fu Zhong Wen gli disse: Ti stai bagnando i piedi. Se prendi una canna per irrigare e ne stringi l’apertura, l'acqua esce con una pressione ed una energia tali da arrivare lontano, ma se non stringi la bocca della canna, l'acqua uscirà senza pressione e ti bagnerai i piedi. Il tuo Taiji è solo Yin, manca di energia. B.I: Fu Zhong Wen non partecipò alla creazione della forma semplificata dei 24 esercizi? G.M.Fu: Sì, all'inizio mio padre fece parte della commissione, voleva estendere il Taiji a tutti. Yang Chen Fu gli affidò l'incarico e per questo, nel 1944, creò l'associazione Yong Nian, ma non capì perché l'addetto del governo Li Tien Yi, maestro di Ba Gua, volesse non solo ridurre la forma per popolarizzarla, ma cambiarne anche i movimenti, alterando così la tecnica
Grandi Maestri
“Il Taijiquan è un sistema taoista che ricerca l'armonia e l'equilibrio; non può danneggiare il corpo”
Tai Chi corretta delle 8 energie ed i 10 principi, trasformandola in un movimento molto estetico e rilassante, ma senza fondamento marziale. Non potendo opporsi a questi cambiamenti, abbandonò la commissione e non volle partecipare al lavoro. Dovette però consegnare i libri dello stile, affinché la commissione potesse avere la base per creare la nuova forma. B.I: Se i 10 principi non vengono eseguiti, stiamo facendo Taiji? G.M.Fu: In un trattato, scritto da Wang Zhong Yue nell'epoca della dinastia Ming, si dice che i 10 principi si devono realizzare sempre. Mio padre, dopo più di 80 anni di p r a t i c a g i o r n a l i e r a , sosteneva che gli
sembrava di non applicare ancora i 10 principi in tutti gli esercizi. Eseguire i 10 principi è molto difficile, ma quando ti alleni devi cercare quella perfezione. Quando cambi sistematicamente gli esercizi, li alteri e attribuisci ai principi un'altra interpretazione diversa dall'originale affinché quadri con la tua versione, non stai più facendo Taiji Quan; sarà qualcosa di migliore o di peggiore, ma starai facendo un'altra cosa. B.I: Oggi stanno sorgendo molte domande sul Taiji marziale. A che cosa crede sia dovuto tutto ciò? G.M.Fu: Perché vi sono maggiori contatti con la Cina ed è più facile accedere alle informazioni. Si sta scrivendo molto sul Taiji. Si narra la storia di Yang Luchan e dei suoi discendenti e di come siano divenuti famosi in Cina,
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Tai Chi
“Potranno essere molto forti, avere molta flessibilitĂ , alzare lentamente la gamba fino in verticale, muoversi lentamente, ma se non comprendono l'esecuzione corretta dei 13 movimenti ed i 10 principi, non stanno facendo Taiji Quan.â€?
Grandi Maestri
Tai Chi perché nel XIX secolo, quando esistevano ancora le sfide a morte, nessuno poteva vincerli. Allora la gente si domanda “com’è possibile tutta quell'efficacia con degli esercizi così distesi, che sembrano una ginnastica per la terza età?” Questo sta risvegliando la curiosità ed il desiderio di scoprire quel potere interno del Taiji.
B.I: Questa curiosità di conoscere il Taijiquan è buona per la sua diffusione? G.M.Fu: Senza dubbio, ma come in tutte le cose, c’è un Ying ed un Yang. Molti “maestri”, sia orientali che occidentali, sfruttano la domanda per presentare la loro versione e fare cassa. Quello che insegnano non ha nulla a che vedere con l’originale, ma, approfittando del successo che sta avendo il nome, per pubblicizzarsi lo chiamano Yang Taiji. Non può essere insegnato ciò che non si conosce e se vogliono cambiare il nome, che lo facciano mettendo il loro cognome, non quello della famiglia Yang. B.I: Le applicazioni degli esercizi di Yang Taiji Quan che si stanno pubblicando, sono corrette? G.M.Fu: La maggior parte di quelle che ho visto in vari libri e riviste non lo sono. B.I: Perché? G.M.Fu: Perché i maestri hanno imparato il Taiji semplificato per la salute ed ignorano l'applicazione reale dei 13 movimenti, come si insegnano e combinano in ogni esercizio, l'angolo b i o m e c c a n i c o c o r re t t o e c c … p e r t a n t o , p e r l a
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similitudine degli esercizi, non fanno altro che estrapolare le applicazioni degli stili esterni ed utilizzarli nel Taiji. Potranno essere molto forti, avere molta flessibilità, alzare lentamente la gamba fino in verticale, muoversi lentamente, ma se non comprendono l'esecuzione corretta dei 13 movimenti ed i 10 principi, non stanno facendo Taiji Quan. Fanno un buon Kung Fu fisico, ma non comprendono l'autentico Taiji Quan. B.I: Ogni esercizio della Forma racchiude più di un'energia? G.M.Fu: Sì, ogni esercizio possiede la combinazione di diverse energie e cambi di direzione. Per esempio: “suonare il liuto” è la combinazione di 4, peng, li, chay e liee. B.I: Quindi “suonare il liuto” non è una lussazione? G.M.Fu: No. È la combinazione di varie energie, a seconda della reazione o applicazione della forza dell'attaccante, che può avere come risultato una lussazione. In un'applicazione reale, le energie potranno essere diverse da quelle menzionate, dipenderà da come reagirà l'attaccante. Il Taijiquan non possiede delle tecniche fisse. B.I: Nel Taijiquan non ci sono prese? G.M.Fu: No, il Taiji non è Qinna. Il Taiji usa la forza dell’avversario, unendosi ad essa e resistendola con l'applicazione delle 8 energie e delle 5 direzioni. È in sé un sistema completo, non utilizza tecniche di presa e di proiezione simili allo Shuai Jiao o al Qinna. Il Taiji Quan utilizza il proprio metodo e non ha nulla a che vedere con le applicazioni comuni degli stili esterni. B.I: Ci sono maestri che insegnano direttamente il Tui Shou perché la gente vuole fare qualcosa di più pratico ed applicabile rispetto alla forma. Che cosa ne pensa? G.M.Fu: Che stanno sbagliando. Il Taiji è un sistema taoista completo ed integrale, per la salute e la difesa. Il Taiji è Ying Yan, e questo concetto impregna tutti gli aspetti del Taijiquan, le parti (tecniche della forma ecc.) ed il tutto (l'insieme del sistema). La forma è fondamentale per fortificare l'interiore. Voler correre significa andare lentamente, andare lentamente significa correre. B.I: Può spiegarci qualcosa di più di questo? G.M.Fu: Se tu non hai soldi in banca, non puoi usare la carta di credito. Per un buon taoista questa dovrebbe essere una spiegazione sufficiente, ma lo spiegherò un po’ meglio. Il Taijiquan è un sistema taoista, cerca l'armonia, l'equilibrio, non può danneggiare il corpo. Prima lavora sul rinvigorimento fisico con la forma, specialmente le gambe; la forma crea modelli di movimento specifici in base alle 13 energie o movimenti, migliora la propriocezione, le capacità psicomotorie ecc., nutre ed aumenta il Qi, armonizza e fortifica il corpo e la mente.
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Tai Chi Prima di usare la carta di credito/bancomat e spendere il denaro accumulato bisogna mettere i soldi guadagnati nel conto corrente, La fase seguente corrisponde al Tui Shou e al Fa Jin, esercizi di esplosione per esteriorizzare l'energia. Questi esercizi consumano il Qi e danneggiano il corpo, spendendo quel saldo attivo che avevamo accumulato. Se vogliamo seguire una corretta progressione senza danneggiare la nostra salute, dobbiamo nutrire nuovamente il Qi ed armonizzare il corpo, questo aspetto spetta alla forma. Nel Yang Taijiquan il ciclo Ying Yan è presente nel tutto e nelle parti. Eseguire per prima cosa il Tui Shou non è positivo per la salute, né per l'applicazione marziale, perché il modello dei movimenti specifici non sarà corretto, né per Fajin né per il Tiu Shou. B.I: Perché non ha insegnato il taiji Marziale? G.M.Fu: Sì che lo insegno, ma per resistere all'allenamento del Taijiquan marziale bisogna cominciare da giovani. Il lavoro di rinvigorimento dura anni e la maggior parte della gente non dispone del tempo necessario o della perseveranza. Si comincia dall'interiore e sono ore di lavoro quotidiano. Se non esegui la 1º fase di accumulazione del Qi, non lo puoi spendere e alla lunga danneggerai seriamente la tua salute. Normalmente la gente non passa per questa 1º fase, ma colui che persiste continua ad avanzare, non vi sono segreti. Alcuni maestri spagnoli si trovano già in quella 2º tappa. Yang Luchan studiò nella casa di Chen Chang Xing, si recò lì in tre occasioni a distanza di 6 anni. Solo nella 3º occasione, dopo 12 anni di insistenza nella pratica, Chen Chang Xing cominciò ad insegnargli personalmente tutto il sistema. Terminata questa terza tappa, Chen Chang Xing lo lasciò dicendogli: Ti ho passato tutta la mia conoscenza di Mien Quan, ora nessuno può equipararsi a te. Se combatti contro un uomo di metallo o d’acqua potrai non vincere, ma nessun uomo nato da donna potrà vincerti. Quando possiedi qualcosa di molto importante, lo condividi interamente solo con le persone che dimostrano buon cuore; questo era fondamentale all'epoca di Yang Luchan e lo è ancor oggi. Per questo motivo lo Yang Taijiquan possiede 4 principi: diligenza, perseveranza, rispetto e sincerità. B.I: Da dove viene la credenza generalizzata che lo Yang Taijiquan provenga dallo stile della famiglia Chen?
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“Quando possiedi qualcosa di molto importante, lo condividi interamente solo con le persone che dimostrano buon cuore; questo era fondamentale all'epoca di Yang Luchan e lo è ancor oggi.â€?
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G.M.Fu: Negli anni ’60 due persone scrissero sulla storia del Taiji: Giu Luxin di Shangai, e Tan Jao di Beijing. Giu Luxin pubblicò a Jong Kog un libro sullo stile della famiglia Chen. Andò al villaggio, fece delle domande e gli diedero quella versione, ma non andò a fare domande alla famiglia Yang, e ciò che racconta non è corretto. B.I: Da dove proviene il Taijiquan? G.M.Fu: Nell'anno 1800 circa, un forestiero giunse al villaggio Chen, a Chen Jia Gou, ed osservò Chen Chang Xing allenarsi coi suoi allievi nello stile della sua famiglia Pao Chui (Pugno di cannone). Chan Fa, che era il nome del viaggiatore, li guardava ed ogni tanto gli scappava una risata. Chang Xing infastidito, si avvicinò al forestiero e gli chiese perché ridesse, allora Chan Fa gli domandò se quegli esercizi fossero un'arte marziale. Chang Xing gli rispose che certamente lo erano, allora il forestiero gli disse che ciò che stava eseguendo era molto duro e non era adatto per il combattimento. Questo fece sì che Chen Chang Xing sfidasse il forestiero a combattere. Chan Fa lo proiettò varie volte senza problemi; Chen rendendosi conto della sua inferiorità smise quindi di attaccare e chiese a Chan Fa di rimanere nel paese e di diventare il suo maestro. Chan Fa gli rispose che l'anno seguente, in quello stesso periodo, sarebbe ritornato e gli avrebbe insegnato il suo stile Mien Chuan (pugno di cotone o i 13 movimenti), ma in cambio avrebbe dovuto rispettare alcune condizioni, smettere di praticare quegli esercizi Pao Chui così duri, e fare grandi mucchi di mattoni e rami per cambiare la sua attività e rilassarsi, solo allora sarebbe diventato il suo maestro. Chen Chang Xing accettò e l’anno seguente, quando Chan Fa ritornò e vide i mucchi di mattoni, tronchi, ecc., rimase e cominciò ad insegnargli Mien Quan, ora noto come Taiji Quan. Il Mien Quan non proviene dallo stile della famiglia Chen. Il Pao Chui è un grande stile di Wushu che merita tutto il nostro rispetto, ma non è l'origine del Taiji Quan. Negli anni ‘30, Yang Cheng Fu scrisse 2 libri, in essi si menziona solamente il Taiji Quan, non era necessario chiamarlo stile Yang perché esisteva un solo Taiji, quello della famiglia Yang. B.I: Yang Chen Fu cambiò qualcosa nella forma o nel sistema di Taijiquan? G.M.Fu: No, lo ripeteva sempre durante le lezioni e lo scrisse nei suoi libri che non si poteva cambiare nulla del sistema. Se i suoi antenati, che furono
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dei lottatori migliori rispetto a loro, tanto da essere soprannominati “invincibili”, non cambiarono nulla, chi mai avrebbe potuto avere l’autorità di cambiare qualcosa? Quando Yang Cheng Fu insegnò a Shangai, cominciò ad eseguire i calci lentamente, mentre nella forma si eseguivano rapidi, perché a quell'epoca si insegnava già il Taiji ma solamente per la salute. Quello non fu un cambiamento che danneggiò il sistema, l'essenza e lo spirito erano gli stessi, perché il lavoro di Fajin era sempre separato dalla forma. Tuttavia, a Fu Zhong Wen e ad altri discepoli maggiori insegnò la parte marziale. B.I: C’è chi dice che la forma è recente, che prima si facevano solo i 13 movimenti con tecniche sciolte. È vero? G.M.Fu: Mio padre si sposò con Zou Kuei Cheng, nipote di Yang Chien Hou, io sono trisnipote di Yang Chien Hou, nelle mie vene scorre il sangue della famiglia Yang. Mio padre studiò con Yang Chen Fu fino alla sua morte, nel 1936. Lo accompagnava in tutti i suoi viaggi, era lui che faceva le dimostrazioni e rispondeva alle sfide e Yang Chen Fu non dovette mai alzarsi dalla sua sedia per aiutarlo. Si occupò come un figlio delle questioni di Yang Chen Fu, durante e dopo la vita del suo maestro, organizzando una grande funzione funebre, salvaguardando il benessere della sua vedova ed insegnando Taiji ai suoi figli. Praticò Yang Taijiquan per 81 anni, dal 1913, a soli 10 anni, fino alla sua morte, nel 1994, a 91 anni, eppure sembra che tutti conoscano meglio di noi la storia della famiglia, ciò che aveva e ciò che non aveva. La forma è fondamentale nel sistema. È quella che nutre il Qi, quella che fortifica la base principale, che sono le gambe, quella che conserva i modelli tecnici, ecc.; la forma c’è da sempre. B.I: Si dice che vi siano state 2 forme differenti, una breve ed un’altra più lunga. E’ così? G.M.Fu: Secondo la morfologia di ognuno si possono vedere movimenti più brevi o più lunghi, ecc., ma non si cambiò mai nulla dell'essenza delle 13 energie o Mien Chuan. V'è solo una forma. Ognuno scrive ciò che gli pare, se c’è chi preferisce fare caso a quei commenti piuttosto che ai membri della famiglia, che hanno dedicato la vita a conservare questa conoscenza e a trasmetterla di generazione in generazione, che siano liberi. Mio padre diceva che la famiglia Yang ha solamente questa forma. È come il tennis, tutti giocano con una racchetta ed una palla, ed i colpi sono gli stessi, ma ognuno gioca in maniera differente. Dipende dal Kung Fu (tempo e lavoro), dalla pratica e dalle capacità di ognuno.
Tai Chi "Il serpente verso il basso." Il GM Fu cambia il peso all'indietro sulla gamba destra. Con il suo braccio sinistro esegue Peng (respingere) verso l'alto per fermare l'attacco. Se il pugno viene dal basso, sarebbe Peng verso il basso come nella forma. Il braccio sinistro del GM Fu devia fuori l'attacco mentre sposta il peso in avanti. Con il braccio destro fa Lie (separare) e con el sinistro fa Chay (tirare), mentre colpisce con il ginocchio. Con il movimento del braccio destro (Lie) lancierà l'attaccante a terra a diversi metri di distanza. Non vi è alcuna proiezione sopra la spalla, mettendo la mano tra le gambe dell'attaccante, come dice commomente. Sarebbe una proiezione di Shuai Jiao.
(Chou) Tecnica di gomito: Il Masetro Fu fa Peng (respingere) il braccio destro e invece di girare verso l'esterno, gira verso l'interno, devia il braccio dell'aggressore con la mano sinistra e esegue Chou, colpo del gomito destro. Non un semplice colpo di gomito; come si vede nelle foto, la energia che parte dalle gambe con la variazione del peso, respinge l'attaccante a diversi metri.
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DVD & Video
Maha Guru Horacio Rodriguez è l'erede della stirpe di Pendekar Pak Victor De Thouars, di Pukulan Pencak Silat Serak, un sistema di combattimento importato dall'Indonesia agli Stati Uniti dai fratelli De Thouars nel 1960. Per molti anni, questa potente e sofisticata scienza è stata trasmessa oralmente in segreto solo a studenti selezionati (questi includono notevoli artisti marziali come Sijo Bruce Lee e Guro Dan Inosanto). Il Pukulan Pencak Silat Serak è un sistema completo con un programma di apprendimento di 10 fasi d'allenamento. Questo primo DVD della serie insegna posizioni di Tiga Lanka, i Sambuts di base 1-15, tecniche di finalizzazione, i Buang o takedown e le chiavi di presa, Tendjekan, difesa contro gli attacchi di massa, campi d'azione, cambi di gioco di gambe senza perdere spazio, punti di connessione Garisan, reindirizzare, base-angolo-leva, modi di occupare lo spazio, proiettare pressione in avanti per eludere o evitare un attacco, e come mantenere il controllo costante per dominare e ottenere il controllo finale.
REF.: • DVD/SERAK-1
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
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Keysi
KEYSI E IL VALORE DEI NOSTRI SBAGLI "Non dobbiamo abbattere i nostri sogni, dobbiamo abbattere le barriere che ci impediscono di soddisfare i nostri sogni."
Se, da ragazzo, fosse stato chiesto che cosa volevo essere quando fosse cresciuto avrei risposto: "Non so cosa voglio essere, ma so che il mio destino sarà sempre legato alle Miniere di Utrillas ". Sinceramente, il sogno è molto importante, ma sognare non è sufficiente; vi è ancora molta strada da fare, la strada della vita in modo che alla fine di essa ti possa sentire orgoglioso di chi sei e dove sei raggiunto, all'interno di un codice d'onore, senza eccezioni.
H
o sognato ogni notte che al risveglio sarei altrove a far avverare il mio sogno, sognavo che non dovrei di svegliarmi per entrare nella miniera e sapevo che mi stavo arrampicando sugli specchi e anche sapevo che non dovevo allentare la presa, ma la sveglia non aveva alcuna pietà, e alle 05:00 la magia era spezzata ed io tornavo alla realtà, a mettere i piedi sulla terra di nuovo, e un altro giorno a
Keysi ripetere a me stesso allo specchio: "Non arrenderti!" Dopo aver lavorato nelle miniere di carbone per sette anni e sognare ogni giorno con un destino diverso, pur essendo orgoglioso delle mie origini, come ogni figlio di un minatore, ricordo che il mio desiderio era stato quello di raggiungere l'età per entrare nelle miniere, siamo nati con il carbone nelle nostre vene. Ho compiuto 14 anni ed ero lì, con altri figli di minatori; allora è comparso il nostro angelo custode, il signor "Toco"; questo uomo ci ha insegnato a sopravvivere nelle profondità della terra, grazie per tutto il suo consiglio! Era il nostro primo giorno; era venuto il tempo di indossare la maschera di sicurezza e la batteria luce in vita con una cintura di pelle spessa, regolare il casco alla testa, fissare la lampada sul casco e iniziare a camminare verso l'ingresso della miniera; è stato il mio primo giorno di sette anni di lavoro all'interno; onestamente, alla fine ti accomodi, smetti di preoccuparti di ciò che vuoi nella vita, chi sei, dove stai andando e perche fai quello che fai; ora mi guardo indietro, è trascorso un lungo ma breve periodo di tempo, ho cambiato in molti aspetti, ma nulla è cambiato in me su chi sono e da dove vengo. Sono nato un minatore e sarò sempre un minatore.
Per capire Keysi devi sapere da dove viene; lavorare in una miniera vi insegna a lavorare in team con un unico obiettivo: sopravvivere! Non importa da dove sei o quale religione professi o il colore della tua pelle, dentro la terra siamo tutti neri; il carbone ci dà quel colore speciale che ci rende tutti uguali; avremmo potuto discutere con qualcuno durante il fine settimana, ma dentro, quando il pericolo sembra essere in attesa che tu abbia una svista per finire con la tua vita, non ci sono differenze, senza sospetto o dubbio, siamo tutti uno; o usciamo tutti o rimaniamo tutti. Ho pianto molto senza sapere perché lo facevo, ho visto mia madre piangere e questo ha fatto piangere anche a me. Un giorno, dopo aver sentito la sirena della miniera, non capivo cosa stava succedendo, ma ho potuto vedere che mia madre era molto triste; le ho chiesto cosa stava succedendo e la sua risposta è stata: "Tranquillo, non succede nulla." Eravamo
Keysi abituati a sentire la sirena, ma quel giorno aveva un suono molto speciale. Quel giorno ho scoperto la differenza tra un suono e l'altro, quel giorno mi sono svegliato al mondo reale; il suono speciale aveva annunciato che era avvenuta qualcosa di terribile all'interno della miniera, ho capito perché mia madre piangeva e mi sono reso conto che il Cavaliere Morte aveva tornato a camminare attraverso le viscere di quella piccola città mineraria; mia madre era sempre spaventata, come le madri di tutti i miei amici e le moglie dei minatori ... Chi era caduto quel giorno? Nel corso della mia vita come un professionista nei circoli di difesa, ho cercato di fare due cose in ogni seminario; da un lato, trasmettere l'idea che se si vuole veramente qualcosa nella vita, l'impegno e il duro lavoro non è sufficiente, bisogna credere in quello che si fa e combattere per chi si vuole essere; e in secondo luogo, trasmettere il meglio di me, Keysi è il risultato di un sogno che si avvera, è la conseguenza di una mente sognante. Io la distinguo come una mente creativa forte e aperta, sempre pronta ad imparare e ad essere un apprendista per sempre. Durante questo periodo ho scoperto molte cose dentro di me che non conoscevo, perché avevo bisogno di sapere prima chi sono e dove sto andando senza mai dimenticare da dove vengo.
Keysi
Allenamento
Nessuno può dubitare che Raul Gutierrez, oltre a essere un Maestro dedicato, sia anche un allenatore straordinario. E lui stesso è la prova vivente, in quanto rimane in una forma fisica davvero invidiabile, mostrando una età biologica molto inferiore alla sua età cronologica. Quindi, chi meglio di lui può insegnare le tecniche d'allenamento? Continuando la sua serie di articoli sui calci, il Maestro Raúl Gutiérrez discusse di seguito qualche esercizi d'allenamento di calci. In prossime puntate, il Maestro anche suddividirà altr e tecniche d'allenamento con i pesi, tecniche di braccia e addestramento al combattimento.
Allenamento
Fu-Shih Kenpo. Con Raúl Gutiérrez. "Yoko Geri". 3) Spostamento laterale congiungendo la gamba destra alla gamba sinistra, sollevare il ginocchio sinistro e calcio laterale sinistro. Lo stesso esercizio, ma ora incrociando la gamba sinistra per ottenere la profondità e la potenza di impatto. Eseguire lo stesso spostamento con la gamba destra. 3 o 4 ripetizioni in serie di 12, 14, 16, 18 o più, a seconda della propria capacità. Lo stesso esercizio è fatto eseguendo un passo indietro dalla gamba sinistra verso la destra, come sfuggendo un'attacco, e poi calci con sinistra. Eseguire serie su entrambi i lati.
La Colonna di Raúl Gutiérrez
Fu-Shih Kenpo. Con Raúl Gutiérrez "Ura mawashi geri". 4 °) Spostamento laterale congiungendo la gamba destra alla gamba sinistra, sollevare il ginocchio sinistro aperto e calcio circolare in gancio rovescio sinistro (Ura mawashi geri). Lo stesso esercizio, ma ora portando la gamba sinistra alla destra e calcio circolare in gancio in senso inverso con la gamba destra. 3 o 4 ripetizioni in serie di 12, 14, 16, 18 o più, a seconda della propria capacità. Lo stesso esercizio è fatto eseguendo un passo indietro dalla gamba sinistra verso la destra, come sfuggendo un'attacco, e poi calci con sinistra. Eseguire serie su entrambi i lati.
Allenamento
Fu-Shih Kenpo. Con Raúl Gutiérrez. "Combinazioni". 5) Dalla guardia frontale eseguiamo un calcio frontale destro a livello mezzo (Mae Geri Chudan), ruotiamo ora il nostro fianco per applicare un calcio circolare a livello alto (Mawashi Geri Jodan) con la stessa gamba, poi raccogliamo la gamba per eseguire un calcio laterale a livello alto (Yoko Geri Jodan). Lo stesso esercizio, ma ora sul lato opposto. 3 o 4 repetizioni in serie di 12, 14, 16, 18 o più a seconda della propria capacità. Innumerevoli possibilità possono essere trovate semplicemente dominando e combinando in diversi modi questi tre tecniche: calcio frontale, calcio laterale e calcio circolare...
La Colonna di Raúl Gutiérrez Fu-Shih Kenpo. Con Raúl Gutiérrez. "Combinazioni". 6) Dalla posizione del cavaliere di ferro (Kiba Dachi), eseguiamo un calcio circolare con la gamba sinistra alla zona inferiore (Gedan), e dopo alla zona centrale (Chudan); d'ora in poi, un po' più alto e si finisce con la zona superiore (Jodan). 3 o 4 ripetizioni in serie di 12, 14, 16, 18 o più, a seconda della propria capacità. Poi continueremo il nostro allenamento con diverse altezze e alternando combinazioni. Per esempio: basso, alto, mezzo, zona intermedia. O semplicemente basso, alto. Alto, basso. Basso, mezzo, alto o viceversa. E con entrambe le gambe.
Allenamento
La Colonna di Raúl Gutiérrez
Fu-Shih Kenpo. Con Raúl Gutiérrez. "Combinazioni". 7) Dalla posizione del cavaliere di ferro (Kiba Dachi), congiungendo la gamba destra alla gamba sinistra, sollevo il ginocchio in preparazione di... un calcio laterale Abbasso la gamba in senso contrario ed eseguo un calcio laterale destro. 3 o 4 ripetizioni in serie di 12, 14, 16, 18 o più, a seconda della propria capacità. Dobbiamo fare questo con i vari calci e combinazioni. Cioè, una volta per ogni lato di equilibrare e compensare le differenze tra la capacità e / o le limitazioni delle nostre gambe.
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"Forse uno dei migliori spettacoli teatrali per quanto riguarda gli argomenti marziali." Magnifica rappresentazione nel Teatro La Rambleta, di Valencia, Spagna, dello spettacolo teatrale "I Shizen. Il popolo di Tengu", una grande iniziativa dell'Ambasciata del Giappone in Spagna, uno spettacolo audiovisivo proprio inquadrato nell'anno duale Spagna-Giappone, che celebrano anche la creazione di relazioni tra i due paesi. Lo spettacolo, creato per l'occasione, è stato anche parte della celebrazione pubblica della Kaze no Ryu, della cerimonia di laurea dei 6 nuovi Shidoshi, o Joho, come sono conosciuti nella lingua Shizengo. Un documentario su questa rappresentazione, viene prodotto con il suo making off, back stage, interviste, ecc, che includerà gran parte dello spettacolo, al fine di garantire che tutti coloro che sono interessati alla cultura Shizen in tutto il mondo, che non hanno assistito allo spettacolo, possano accedere ad esso e condividere, imparare e godere! "Il popolo di Tengu" è stato progettato come una presentazione pubblica della tradizione Shizen, in cui si ha storicamente e culturalmente inquadrato, ed evidenziando i suoi due aspetti più interessanti: da un lato la sua tradizione marziale, Bugei, e dall'altro la sua cultura spirituale: l'E-Bunto .
Nuovo
"La magia, il fascino, ha il gusto dello genuino. La forza di una cultura e di un popolo messa in scena nei suoi costumi." Sei Nuovi Shidoshi hanno celebrato la loro laurea secondo la tradizione Shizen, con tutte le sue cerimonie, antichi rituali e danze intorno al fuoco, la freccia cerimoniale, e la grande compagnia dei loro cari; con generositĂ e abbondanza, loro hanno celebrato e onorato tutti i mondi visibili e invisibili, nel "vecchio stile" del potente popolo di Tengu in una notte magica e indimenticabile... Chi ha detto che non esistono piĂš delle cose reali? La Festa di Promozione dei nuovi Joho (Shidoshi) del lignaggio Kawa, nella scuola Ogawa Ryu Kaze no Ha, diretta da Shidoshi Jordan Augusto Oliveira.
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Un Fondamento costruito sulla Ridondanza: il primo segreto per il combattimento efficace con punti tattici di pressione. Dal Maestro: Mark S. Gridley Foto: www.budointernational.com l praticante curioso può facilmente fare una rapida ricerca nell'Internet sui "segreti del combattimento con punti di pressione". Dato che io sono un praticante incessantemente curioso, ho fatto proprio così e ha prodotto 25,600,000 risultati. Mentre ci sono molti eccellenti risorse disponibili, ci sono stati pochi quelli che iniziano con il primo segreto di un combattimento efficace con punti di pressione. Ho trovato un certo numero di studenti alla ricerca di segreti, materiali avanzati, o scorciatoie, mentre manca l'importanza primaria di costruire sui fondamenti marziali per sviluppare una base per l'applicazione. Sono stato molto fortunato e sono veramente grato di aver ricevuto istruzioni di quelli che a mio parere sono alcuni dei migliori e più esperti insegnanti in tutto il mondo. Naturalmente gran parte del mio successo e apprendimento è dovuto direttamente alle opportunità e il percorso che mi hanno contribuito e alla sua guida. Riflettendo sugli ultimi decenni di studi, ho trovato un filo comune tra questi individui. Loro mi hanno permesso di fare errori e, a volte, fallire in modo da poter aprire il mio cuore e la mente ai loro insegnamenti e lezioni. In ogni caso hanno iniziato aiutandomi nella costruzione di una solida base in cui i loro "segreti" aumentavano, ma le basi erano sempre abbastanza forti per mantenersi in piedi da soli. Questo è l'oggetto di questo articolo, in cui il mio obiettivo sarà quello di incoraggiare i praticanti a rafforzare i loro fondamenti al fine di costruire sul principio della ridondanza. Come esploriamo il termino fondamento, il pensiero più comune si svolge ai concetti della costruzione, come la parte di sostegno del pesso di un edificio. Sebbene possiamo usare questo come una buona analogia, io preferisco la definizione utilizzata dal Oxford Dictionary, che è "base sottostante, o un principio di qualcosa." Questo è come un praticante dovrebbe
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vedere la sua pratica di qualsiasi "segreto" che richieda una conoscenza approfondita del principio su cui si basa. Un semplice esempio è sapere che il modo migliore per attivare un punto di pressione colpendo è quello di iniziare in primo luogo imparando a colpire in modo efficace. Dopo aver costruito una base efficiente è molto più facile da applicare i "segreti" o conoscenze del metodo, l'angolo e la direzione per attivare l'obiettivo in modo efficace. Nel programma Combat Hapkido Tactical Pressure Point, le nostre tre regole definitorie sono: 1. Ridondanza. Non si deve mai fare affidamento esclusivamente su obiettivi vitali / punti di pressione. Tutte le tecniche devono funzionare a causa dell'incorporazione di molteplici principi indipendentemente dalla attivazione del bersaglio.
2. Sempre scegliete l'economia di movimento. Ad esempio, non passar mai un bersaglio per colpire un altro. L'efficacia è il risultato diretto della corretta meccanica del corpo e l'applicazione di principi. Le tecniche falliscono a causa dell'applicazione impropria di principi scientifici, il più delle volte a causa di movimenti inefficienti. 3. Responsabilità. Ci sono considerazioni morali e legali in ogni situazione. Sarete ritenuti responsabili per entrambe le azioni e le omissioni. È intenzionale che la ridondanza sia la prima regola e rafforza il motivo per cui una solida base marziale è così importante. Nella scrittura professionale gli aspiranti autori sono incoraggiati ad evitare la ridondanza perché può portare a ripetizione non necessari o sovrapposizioni di parole. Tuttavia in ingegneria, il concetto di ridondanza è fondamentale per
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aumentare l'affidabilità di un sistema o componente. Questo è spesso un backup o fail safe di qualche tipo. L'importanza del nostro studio è la base in cui utilizzare il principio di ingegneria di ridondanza in quanto si applica alle Arti Marziali nell'autodifesa. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere la "tris" di tornare a casa in tutta sicurezza, evitando l'obitorio, l'ospedale e il sistema giuridico, travolgendo la nostra minaccia con numerose ridondanze, il che rafforza una solida base. Ho avuto la fortuna di incontrare molte persone in tutto il mondo a seminari che ho frequentato o anche avuto l'onore di condividere insegnando. Spesso mi sono chiesto e ho anche ricevuto domande su teorie energetiche o applicazioni di metodi energetici nel combattimento di punti di pressione. Mi piace questo tipo di conversazioni in quanto è una zona affascinante di studio e di quello che sembra essere un campo illimitato di ricerca. Tuttavia, il fatto di semplicemente comprendere o conoscere le teorie elementari o i concetti energetici non avrà alcuna utilità se non si ha imparato ancora a tenere le mani in autodifesa. Alcune delle migliori opere a cui sono stato esposto nei miei studi hanno tutti sempre iniziato con una solida base su cui potrebbe quindi essere applicata la conoscenza. Molti artisti marziali hanno familiarità con la citazione spesso citata dal leggendario Bruce Lee ... "Sapere non è sufficiente, dobbiamo applicare. Volere non è abbastanza, dobbiamo fare. Al fine di "applicare" dobbiamo essere in una posizione che ci permetta di "fare".
Questo è ciò che fa una solida base per il praticante in evoluzione. Una domanda che mi pongo spesso prima di inseguire al prossimo segreto è che se avrò costruito una base su cui utilizzare le conoscenze. Un confronto sarebbe uno studente che cerca un dottorato in scienze neurologiche a chi manca una buona conoscenza di anatomia e fisiologia di base. In uno scenario di autodifesa, la conoscenza che la "posizione del gatto" sollevando il tallone anteriore può aumentare l'energia Metallo Yin è di poca utilità se non si ha imparato l'importanza dell'equilibrio e della rottura dell'equilibrio, o cose anche più basilari e dolorosi, come ad esempio tenere le mani mentre si è attaccato da più aggressori. Durante l'allenamento io incoraggio i miei studenti a concentrarsi su se stessi e l'apprendimento che viene spesso dalle applicazioni di "prove di pressione" e concetti. Una caratteristica comune di questi allenamenti dopo una revisione delle azioni è la lezione dell'importanza di padroneggiare le basi prima di tentare di applicare i concetti avanzati. Quando applichiamo un nuovo "segreto", possiamo garantire che ci stiamo proteggendo da ferite nel processo, mentre pratichiamo un sistema di ridondanza e fail-safe? Durante un recente allenamento, con non meno di sei Grandi Maestri molto competenti ed esperti in Punti di Pressione, tutti hanno sottolineato e dimostrato l'importanza di un buon allineamento anatomico per migliorare le potenzialità fisiologica e l'efficienza del loro movimento prima di menzionare
anche un punto di pressione. Questa affermazione è servito a dimostrare me che questo articolo è stato necessario tanto quanto qualsiasi discussione tecnica circa i "segreti". In breve, mi auguro che vi stiate mettendo in discussione la forza dei vostri fondamenti e la valutazione delle ridondanze all'interno dell'allenamento, come si continua sulla strada della conoscenza e l'esplorazione dei segreti nel combattimento con i punti di pressione. Naturalmente, questo articolo non può coprire questo argomento nella sua interezza e vi incoraggiamo a scavare più in profondità per comprendere meglio questa importante area dell'autodifesa. In un prossimo articolo inizieremo a scavare in più "segreti" in modo più dettagliato. Naturalmente, non bisogna aspettare; tutte queste informazioni sono disponibili attraverso l'insegnamento della serie DVD Punti di Pressione Tattici, che possono essere ordinati direttamente con l'Associazione Internazionale dei Servizi Difesa il cui web è www.dsihq.com e Budo International in www.budointernational. com. Si prega di forte entrenad, vivere con onore, e bene. Defensive Services International a www.dsihq.com, e Budo International a www.budointernational.com Per favore, allenatevi con sidurezza, vivete con onore e siate bene. Per informazioni su certificazioni, seminari o domande, per favore, si prega di contattare: info@dsihq.com
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Combat Hapkido “Ho trovato un certo numero di studenti alla ricerca di segreti, materiali avanzati, o scorciatoie, mentre manca l'importanza primaria di costruire sui fondamenti marziali per sviluppare una base per l'applicazione.�
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“Press Punch” - Pugno di Pressione. (Foto da C1 a C4 - modellate da Judy Chan e Y.F. Leung) Nel caso in cui si sente che la forza proveniente dal vostro avversario non è accelerata spingendo in avanti contro di voi e, inoltre, non è così potente come previsto, si potrebbe premere verso il basso il braccio dell'avversario con la vostra forza gomito e attaccarlo tramite la linea di mezzeria. Attacco e difesa funzionano contemporaneamente.
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Lap Punch (Foto D1 a D5 - modellate da Rachel Chong e Keith K. H. Lam) Quando il tuo avversario lancia pugno diretto a breve distanza, è possibile utilizzare il Braccio Ala con posizione girando per annullare la forza che viene, e deviare il braccio dell'avversario piÚ lontano. Il tuo polso della Mano in Guardia può trascinare verso il basso la mano del tuo avversario rapidamente e lanciare un attacco diretto contro di lui.
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Pak Punch (Foto E1 a E4 - modellate da S. F. Luk e Patrick Chan) Ha stili interni ed esterni, e stile dopo-contatto e stile prima di contatto. Il Pak Punch esterno è perfetto per il conflitto dello stile prima di contatto, mentre il Pak Punch interno è piuttosto utilizzato per l'attacco dopo il contatto.
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Tan Punch (Foto F1 a F4 - modellate da C. K. Ng e K.K. Ko) Ha stili interni ed esterni. Il Tan Punch interno è perfetto per contrattaccare gli attacchi a catena del tuo avversario da direzioni esterne su entrambi i lati. Ăˆ possibile lanciare il Tan Punch direttamente lungo la linea centrale. Se il tuo avversario gira di latom o gira il suo corpo attaccando con l'altra mano, è possibile cambiare Tan Punch esterno per
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annullare il suo attacco. Per massimizzare la forza d'annullamento, il Tan Punch deve essere avviato con forma parabolica (vale a dire, in curva da l'alto verso il basso).
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Ving Tsun Forma del Manichino di Legno (Foto G1 a G2 - modellate da W.S. Chung) Le Mani Rotolanti comprendono la Mano Tan mano e il Braccio Low Wing. Se le tue mani sono sotto il controllo del tuo avversario, o sona state trascinati lateralmente in una posizione di svantaggio, le Mani Rotolanti possono smontare il controllo del tuo avversario con la forza rotolante. Combinando le Mani Rotolanti con un Calcio Laterale, le Mani Rotolanti possono annullare una spazzata, mentre il calcio laterale può colpire il ginocchio della gamba di bilanciamento dell'avversario.
Il Bastone di Sei Punti e Mezzo (Foto H1 - modellata da Gary S. K. Wong)
I Coltelli Bart Charm (Foto H1 - modellata da Sifu Chan Kim Man)
Il Bastone di Sei Punti e Mezzo comprende il bastone di tiro, il bastone di presa, il bastone di blocco, i bastoni di erogazione di Leung Yi, il bastone circuitazione, e il bastone puntando in diagonale verso il basso, il bastone girevole e il bastone di tiro diagonale. Dato che l'ultimo movimento del bastone non è stato completato, ci prendiamo come un bastone di mezzo passo. Le tecniche del bastone possono rafforzare il potere globale della vita, i gomiti, le spalle, la parte inferiore del corpo e la postura.
I Coltelli Bart Charm comprendono tagliare, spingere, sezionare, ritagliare, coltivare, affondare, girare, ed erogare spadone. I Coltelli Bart Charm sono l'estensione delle nostre braccia, e le sue applicazioni sono simili con le abilità delle nostre mani. Ma i modi dei movimenti sono completamente diversi fra loro. Il movimento della posizione e la forza di rotazione della vita sono al centro dei Coltelli Bart Charm. Nel combattimento della vita reale o nell'arena, il pugno Character Sun Thrust Punch è comunemente usato.
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Egli è uno dei Maestri di Aikido più interessanti che abbia mai incontrato. Un uomo sereno ed elegante in ogni dettaglio, Nomura ha fatto diversi DVD con Budo International e, sopratutto, un libro che è stato un grande successo. Oggi questo libro è già disponibile in formato digitale, e in questa occasione, passiamo in rassegna il contenuto con un estratto dello stesso in for ma di intervista. Alfredo Tucci
Aikido “O’Sensei diceva che la pratica dell’Aikido e la pace mondiale sono connesse ad un livello individuale. Attualmente molte persone praticano l’Aikido, data la sua diffusione in tutto il mondo.”
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Il Maestro Kazuo Nomura è stato intervistato da Malet Alexandre Budo International: Quando ha iniziato a praticare l’Aikido? Kazuo Nomura: Ho iniziato con l’Aikido nel 1969, sotto la direzione dell’ultimo Bansen Tanaka Shihan. Ho ricevuto il grado di 6º Dan nel 1982. B.I.: Cos’è l’Aikido? K.N.: L’Aikido è un’arte marziale moderna consolidata da elementi dell’antico Ju Jitsu giapponese ed è stata creata da Morihei Ueshiba, chiamato anche O'Sensei. Partendo da un’arte marziale, egli la trasformò in uno stile di vita (michi, do). Attraverso la pratica delle tecniche, un fondamento mentale sviluppato che ci insegna come vivere. O’Sensei diceva che la pratica dell’Aikido e la pace mondiale sono connesse ad un livello individuale. Attualmente molte persone praticano l’Aikido, data la sua diffusione in tutto il mondo.
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B.I.: In accordo con la sua esperienza, cos’è l’Aikido? K.N.: E’ “Il Budo dell’Amore e della Pace”. Non si tratta di combattere conto altre persone, ma di uno stile di vita con il quale posso coltivare la mia coscienza. Attraverso la pratica miglioro; mi insegna a fissarmi un obiettivo per perfezionare il mio carattere. L’obiettivo sempre irraggiungibile è possedere il carattere di Dio, puntare alla perfezione. O’Sensei disse: “L’allenamento spirituale finisce quando si muore”. B.I.: La società di oggi è insicura e violenta. Non è difficile applicare il principio del “Budo dell’Amore e della Pace” nella nostra società? K.N.: Quando si affronta la questione della violenza, alcune persone pensano che le armi siano necessarie. Vi sono anche quelli che pensano che dovremmo semplicemente evitarla. Ed è lì che vediamo il primo passo nel Bujitsu, passando dall’impiego della violenza, all’uso corretto della forza. Nella pratica dell’Aikido, vogliamo passare dal livello della tecnica al cammino Do, per evolvere poi verso la tappa successiva. Attraverso la nostra pratica di Aikido possiamo incontrare la risposta alla domanda finale su come proteggersi e come affrontare la violenza.
B.I.: Che insegnamenti principali di Tanaka Bansen Shihan hanno influito di più nella pratica di oggi? K.N.: L’Aikido ci insegna tutto. In particolare ricordo che diceva “entra dal basso”. Abbassa i fianchi, sii uno solo con il movimento d’entrata dal basso. E’ una tecnica che si applica anche nella vita quotidiana. C’è un detto che afferma: “Il riso che è completamente maturo, inclina la testa”. Sta a significare che quanto più una persona cresce come essere umano, tanto più diventa modesta. Questo descrive perfettamente il concetto. B.I.: Cosa si può raggiungere attraverso la pratica dell’Aikido? K.N.: L’Aikido è il metodo perfetto per difendersi e per rimanere sani. Attraverso la pratica si può coltivare il sentimento della pace che è connesso con il rilassamento della mente. Le relazioni personali migliorano e si sviluppa un sentimento di gratitudine per tutto ciò che ci circonda. Non si tratta delle tecniche, ma del modo in cui vivere la vita. B.I.: In che cosa differisce l’Aikido dalle altre Arti Marziali? K.N.: L’Aikido è molto diverso dalle altre Arti Marziali per distinti aspetti. Le tecniche non servono per lottare e per
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Aikido “L’Aikido è il metodo perfetto per difendersi e per rimanere sani. Attraverso la pratica si può coltivare il sentimento della pace che è connesso con il rilassamento della mente.”
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vincere. E’ un addestramento del comportamento per aspirare alla perfezione come essere umani. La ricerca della pace e dare il meglio di noi stessi per migliorarci, è ciò che rende unico l’Aikido. Nell’Aikido è importante cooperare con il tuo compagno di allenamento. Questo significa che entrambi devono concentrarsi nel movimento corretto. Uke dà la sua energia a nage (tori) per ottenere il massimo dalla tecnica. Non si tratta di chi sia il più forte, ma di chi riesca a perfezionare il movimento. Questo perfezionamento del movimento si raggiunge in parte senza forzarlo, ma incontrando la maniera più ragionevole di muoversi in accordo con la propria forza. B.I.: Cosa si intende per “livello alto nell’Aikido”? K.N.: Nell’Aikido ripetiamo: “Pratica una tecnica alla volta”, perché dobbiamo poter eseguire la tecnica senza pensare ad essa. In definitiva, dobbiamo poter lasciare andare la nostra mente senza preoccuparci del movimento. Possiamo trascendere la forma senza cercare di essere speciali rispetto ad essa. In questo stato possiamo manifestare infinite possibilità. Non vi è alcun limite e questo è l’input per sperimentare il Budo. B.I.: Come funziona il Ki nell’Aikido? K.N.: Penso che il Ki si basi sulla coscienza e sull’energia, giungere ad essere cosciente del movimento dell’altra persona
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e fondersi col suo Ki. Questo significa inoltre fondersi con l’energia dell’universo (tutta l’energia naturale). Il Ki ha una forza che si connette. Si cerca di sviluppare una coscienza comune con l’altra persona, anche se l’avversario è un nemico. Allo stesso modo si cerca di riconoscere le proprie benedizioni. B.I.: Qual è il suo consiglio in riferimento alla pratica dell’Aikido? K.N.: Prima di tutto abbiamo bisogno del potere della respirazione. Nella pratica non usiamo solamente i nostri muscoli, come forma che va oltre la pratica, usiamo il potere del rilassamento con la visualizzazione e l’intenzione. Il nostro potere deve provenire dal nostro centro (tanden), dobbiamo lasciar cadere il nostro peso e stabilire il nostro senso nel centro. La somma delle nostre coscienze può essere liberata in una sola volta dal nostro tanden. B.I.: E in relazione all’addestramento con armi? K.N.: Quando si inizia per la prima volta l’allenamento, l’uso delle armi tende ad interferire con il processo di apprendimento della forma e del movimento. Dopo aver imparato il movimento corretto, penso che la pratica con le armi sia positiva e dobbiamo essere in grado di saperle usare. E’ anche un modo di imparare il movimento da un punto di vista differente. B.I.: Cos’è importante per migliorare? K.N.: Non essere presuntuosi. Ricorda che non sarai mai perfetto anche se continui a praticare. Tutti possiamo migliorare, sempre. Inoltre puoi migliorare solo se continui a praticare con pazienza e perseveranza. E’ importante concentrarsi anche sui buoni esempi ed imitarli.
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“Il nostro potere deve provenire dal nostro centro (tanden), dobbiamo lasciar cadere il nostro peso e stabilire il nostro senso nel centro.�
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E’ molto importante anche essere obiettivi sulla nostra destrezza. Riconoscere i punti di forza e i punti deboli. B.I.: Che consiglio dai a coloro che iniziano per la prima volta a praticare l’Aikido? K.N.: Al principio ricordare tutti i dettagli di ciascuna tecnica può sembrare impossibile. Quando arrivi a ricordarli, sei giunto al primo livello. Senza dubbio molte persone hanno mollato prima di giungere a questo livello. Essendo un’Arte Marziale completa, l’Aikido è aperto a tutti. Per questo motivo vi è una tendenza ad avvicinarsi e ad investigare l’Aikido in maniera troppo superficiale. Se non prendi sul serio la pratica, ti starai esercitando solamente sui movimenti. Per tanto il mio consiglio è di cercare di sviluppare un sentimento per ciascun movimento e di non preoccuparti troppo dei dettagli. Nessuno può eseguirlo in maniera perfetta all’inizio, cerca solamente di farlo meglio che puoi, prestando attenzione a coloro che ti circondano. B.I.: Quali sono gli altri livelli? K.N.: Il primo livello è seguire i principi delle tecniche. Puoi rafforzare il tuo corpo ed incrementare la tua concentrazione. Il secondo livello è pensare e fissare l’obiettivo per migliorare. Per raggiungere gli obiettivi devi riuscire a raggiungere la flessibilità e a modellarti in accordo con le tue necessità. Diventa moderato, stabile fisicamente e mentalmente, così la tua energia fluirà più facilmente.
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Il terzo livello è praticare, in Giappone usiamo la parola “Keiko”. All’interno del terzo livello la tua pratica nel dojo e nella vita quotidiana è un tutt’uno. Qualunque cosa tu faccia o pensi, devi essere cosciente che è parte della pratica. Tutto è pratica e pertanto il tuo allenamento non ha una forma, ma è completo. E’ Budo. La tua energia si fonde con tutto. Senti le cose prima di ascoltarle, vederle, annusarle o toccarle. Riassumendo brevemente. Il sistema di 3 livelli può condurti verso 3 importanti destrezze marziali: 1) La Solidità 2) Il controllo 3) La sensibilità (l’avversario è già sconfitto prima di iniziare il combattimento) B.I.: Cosa intende con la frase “l’avversario è già sconfitto”? Ha detto che non si tratta di vincere! K.N.: Voglio dire che l’obiettivo è vincere senza combattere e non vincere combattendo. Il mio allenamento è basato su questo principio. B.I.: Come viene praticato questo principio? K.N.: Semplicemente allenandoti, essendo veramente amorevole con gli altri. Inizia con la tua famiglia e nel dojo. Allora sarai più cosciente della realtà nello spazio che ti circonda. B.I.: Grazie Maestro Nomura.
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In esclusiva per Budo International il DVD del Maestro Marco Morabito sulla difesa personale con la presentazione in anteprima del Krav Maga Israeli Survial System. Con questa opera verranno illustrate le tecniche e il metodo alla base di questo sistema in modo chiaro e trasparente. Nessun segreto quindi, ma una colossale opera che vi porterà nel vivo della difesa personale israeliana. Le tecniche sono illustrate in modo da essere facilmente comprensibili da tutti. Un’occasione davvero unica per avvicinarsi alla difesa personale o per approfondire le proprie conoscenze sul tema. L’autore di quest’opera è uno dei maggiori esponenti a livello mondiale di difesa personale e conta al suo attivo diverse esperienze in campo militare e società di sicurezza; pluripremiato in diverse nazioni, ospitato per corsi e seminari in tutto il mondo è diventato un portavoce internazionale di vari sistemi di combattimento corpo a corpo e difesa personale poco conosciuti ma estremamente efficaci. Studiando dal Giappone agli Stai Uniti, passando per Polonia, Spagna, Capo Verde, Germania, Israele, Francia e Russia. Una continua ricerca nelle zone più remote del mondo, come la Siberia e il deserto del Texas, senza mai fermarsi in una ricerca instancabile di acquisire nuove conoscenze senza mai smettere di porsi domande. Il Krav Maga Israeli Survial System non è una disciplina, un complesso di rigide regole ma un metodo, un processo in continua e perenne evoluzione. Questo lo rende adattabile ad ogni situazione e circostanza, permeabile a qualsiasi cambiamento, quindi in grado di fare tesoro dei propri errori cogliendo la propria esperienza come opportunità per migliorare.
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
ORDINALA A:
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“Ciò che abbellisce il deserto è che in qualche parte nasconde un pozzo d’acqua.” Antoine de Saint-Exupery “Quello che sappiamo è una goccia d’acqua; quello che ignoriamo è l’oceano” Isaac Newton Fluire non significa essere negligenti; l’acqua non lo è. Non c’è meandro che non copra, a tutto arriva. Dicono gli Asturiani che l’acqua ha “un muso molto fine”. Senza fretta, adattandosi alle circostanze, l’acqua è la metafora della persistenza e dell’adattabilità estrema. Il paradigma del cambiamento nella forma, senza trasformare l’essenza. L’acqua catalizza la vita, senza di essa la terra si secca e rimane deserta; il fuoco senza controllore inonda ogni cosa e l’aria, convertita in bufera di sabbia, non può portare la fertilità delle nuvole né la forza dei cambiamenti; persino il metallo con il suo uso è tornito nelle fucine! L’acqua ci conforta, ci pulisce, ci benedice. Immersi nei fiumi del momento, nuotiamo, lottiamo, naufraghiamo. Fluire, riconvenirsi davanti agli ostacoli, andare verso il basso, non opporsi a niente, l'acqua è la perfetta analogia dell'umiltà, dell'adattamento e del non conflitto. L'acqua vince senza obiettivo; seguendo la sua natura circonda qualunque ostacolo e ci insegna come vincere, ma con saggezza, senza logorio, senza perdere di vista l'obiettivo. Che cos’è una roccia sulla strada? Una montagna? Perfino incassata, filtra, o se tal cosa non è possibile, evapora; niente ferma il suo destino. Il fiume della vita ha lasciato sulle mie sponde questi testi che oggi condivido in formato libro. E dico “ha lasciato” perché ogni paternità è alquanto confusa, giacché tutti siamo parenti di coloro che ci precedettero, di coloro che c'ispirarono e inspirano, delle galleggianti nuvole dell'inconscio collettivo e perfino, chi lo sa, degli spiriti e delle coscienze che ci circondano. Non ho nulla da insegnare, perché nulla so, però chi vuole ascoltare i miei versi, lascio qui sincere e sentite riflessioni, ogni giorno più sentite che pensate, perché la mente è un ingannevole marchingegno che vede quel che vuol vedere e del quale ho imparato a sospettare.
In questo DVD, G.M. Larry Tatum (10 ° Dan) sviluppa tecniche del programma Kenpo al più alto livello. In particolare, alcuni delle sue "preferite", come Flashing Mace, Parting Wings, Entwined Lance… Magistralmente eseguite, e sulla base dell'esperienza del movimento, G.M. Tatum incorpora i suoi insegnamenti innovativi in queste tecniche che vi aiuteranno a aggiungere conoscenze e completare la vostra formazione nel sistema Kenpo. Inoltre, esse forniscono l'individuo con la scelta migliore per l'autodifesa, sulla base del pensiero logico e pratico, e lo mettono nel cammino della comprensione dell'arte del Kenpo. Questi sono i sistemi auto-difesa e di combattimento dei tempi moderni in cui viviamo. Essi sono stati progettati in modo che il praticante ottenga tutti i benefici che forniscono la pratica di queste tecniche. Questo DVD ha il sostegno del Maestro Adolfo Luelmo (9 Dan), che prosegue con una serie di tecniche eseguite in modo agevole e forte, per situazioni di aggressività estrema, in cui si possono apprezzare diversi stati dei movimenti, in un modo logico ed efficace. Finalmente, il Maestro Camacho Assisi (8 ° Dan), mostra una tecnica che combina la forza delle braccia e la sua esperienza con le gambe.
REF.: • DVD/LARRY4
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