"L'uomo superiore aspira sempre alla virtù; l'uomo comune aspira alla comodità". Confucio
opo 28 anni di redazione della rivista Budo International Publishing Co. la società che conduco è lieta di annunciare la sua comparsa il mese prossimo in lingua Cinese. L'importanza di questa nuova edizione non sfuggirà a nessuno, non solo per ragioni formali – ovvio, è la lingua parlata da quasi il 25% dell'umanità - ma per ragioni simboliche, poiché la Cina divide con l’India il privilegio di essere la culla delle Arti Marziali. Il fatto stesso che una casa editoriale Occidentale sia diventata la prima e unica nella storia del mondo a realizzare una rivista mensile di Arti Marziali in sette lingue, non è inoltre una coincidenza ma un segno dei tempi. La globalizzazione sta permettendo che il meglio dell’Oriente si veda in Occidente e viceversa. Con questa edizione in lingua Cinese si può dire senza temere di sbagliare, che il circolo virtuoso è completato, che in qualche modo "ritorniamo" a casa. La Cina si riunirà così attraverso questo mezzo, con la modernità negli sport e nelle Arti Marziali del XXI secolo; Arti che hanno subito molte trasformazioni da quando sono uscite dai loro monasteri, ma anche nella forma migliore della loro tradizione. Molte sono le scuole e i lignaggi persi in casa propria nel corso dei secoli ma mantenuti dalla diaspora di milioni di emigranti sparsi nei cinque continenti. Con l’edizione in Cinese, questo mezzo di comunicazione si converte sicuramente in un riferimento senza paragoni per le Arti Disciplinari. Alcuni dati saranno sufficienti per capire la grandezza di questo passaggio epocale:
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"Un viaggio di mille miglia inizia con il primo passo. " Lao Tse
il Cinese mandarino è parlato da circa 1.000 milioni di persone; l’Inglese da 600 milioni; lo Spagnolo da 500 milioni di persone (e in rapida crescita); il Portoghese 260 milioni di persone. Il tedesco da 150 milioni e mentre l'italiano cammina già verso i 70 milioni, il francese raggiunge gli 80 milioni. Tra le 10 lingue più parlate al mondo, questa rivista è fatta in sette! ... L’edizione in arabo, giapponese e russo completerebbe il mosaico ... Beh, tutto si farà ... Chi lo sa! Se 30 anni fa qualcuno mi avesse detto che saremmo arrivati ??a fare la rivista in tutte queste lingue, non ci avrei creduto e ora siamo qui. Vi risparmio l'elogio sui benefici del nostro prodotto; i fatti parlano sempre più che le spiegazioni, ma soprattutto non lo farò perché nel corso degli anni abbiamo imparato a guardare tanto con umiltà i successi quanto con benevolenza i fallimenti, convinti che non sono mai il risultato di una sola volontà né di molte, ma dell'intersecazione di molteplici fattori, del destino e dell’opportunità. Per la Cina questo mezzo sarà anche una magnifica occasione di condividere con il resto del mondo molto di ciò che fa tesoro in questo settore, mentre per l’Occidente, sarà aprire le porte di quel "mondo dentro questo mondo" che è il gigante cinese, una bolla quasi vergine per la maggior parte dei Maestri e degli stili, in un territorio che si trova come nessun altro, in un processo di espansione e di crescita senza uguali.
Traduzione: Chiara Bertelli
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Grandi Maestri
In questo testo in forma d’intervista, il Grandmaster Dottor Chiu Chi Ling parla apertamente e direttamente con il suo allievo, il Maestro Martin Sewer, insegnante e successore prescelto. Attraverso molti anni di un intenso rapporto maestro- discepolo, vi è stato stabilito un vincolo di alta qualità, fiducia e sincerità. Per questo, il Dottor Chiu parla di soggetti che non aveva mai apertamente discusso prima in nessun altro mezzo di comunicazione. É certamente un privilegio per tutti i nostri lettori e studiosi di arti cinesi in generale, che trasformerà per molti anni questa rivista in un pezzo di ricerca. Dal nostro editoriale, vogliamo dunque ringraziare Sifu Martin Sewer per la sua dedizione che ha reso possibile la pr esentazione di questo lavor o di giornalismo marziale. Come risultato dei suoi oltre 68 anni di esperienza e coinvolgimento nelle arti di combattimento cinesi, Dott. Chiu Chi Ling è sicuramente uno dei pochi che abbia la prerogativa e allo stesso tempo il peso dell'obbligo di trasmettere le Arti Marziali alle generazioni future dal suo medesimo sfondo. Siamo quindi fiduciosi che quest’articolo sarà utile per quelli che siano veramente interessati ad esse. Emergeranno domande e risposte ma saranno anche visti aspetti della sua storia, segreti e scienza appresi da altri punti di vista. Il Grande Maestro Chiu Chi Ling, grande anche nella sua posizione umile, ha più volte insistito sul fatto che lui "non sa tutto", quindi, se qualcuno di voi avesse domande o commenti, o forse una conoscenza più profonda, non esitate di metterlo in contatto, ovviamente, nel modo giusto.
Intervista con l'esponente massimo dello Shaolin Kung Fu: Grandmaster Dott. Chiu Chi Ling, Maestro di 10 Grado, e il suo allievo Maestro Martin Sewer, Maestro di 8 Grado. Il Kung Fu si è sviluppato nel Tempio Shaolin? CCL: Le Arti Marziali cinesi sono molto, molto vecchie e hanno una storia molto lunga. Nei tempi antichi la gente sapeva di queste storie. Nel sud della Cina, anche in Giappone, Corea, Singapore, ecc ... le Arti Marziali erano molto diffuse. Non è possibile determinare l'origine esatta delle arti marziali cinesi. Secondo la tradizione, i primi uomini che si stabilirono in Cina, lo fecero sulle rive del Fiume Giallo. I primi abitanti della Cina si stabilirono sulle rive del Fiume Giallo, e le prime battaglie e le guerre sono state svolte per raggiungere i posti migliori accanto all'acqua o vicino ai territori di caccia. Frammenti d'informazioni, che hanno anche la loro origine nelle antiche tradizioni letterarie e artistiche cinesi, suggeriscono che già nella Dinastia Zhou (1027-256 a.C.) c’erano delle Arti Marziali molto sviluppate. Questo è stato molto tempo prima dell'origine dei Templi Shaolin Nord o Sud. Contrariamente alle affermazioni di alcune persone del Tempio Shaolin oggi, questo è avvenuto molto prima della fondazione del tempio. La gente di Shaolin sostiene che siano stati loro a inventare il Kung Fu, che viene da loro. Questo non è vero. Wushu, Kung Fu... perché tanti nomi? CCL: Le arti marziali hanno avuto nomi differenti in momenti diversi. Le tecniche e le idee, al contrario, sono state sempre le stesse. Kwok SEUT (Kuoshu) = arte nazionale Mou SEUT (Wu Shu) = arte guerriera Kuen Gerk = pugno, calcio
“... già nella Dinastia Zhou (1027-256 a.C.) c’erano delle Arti Marziali molto sviluppate. Questo è stato molto tempo prima dell'origine dei Templi Shaolin Nord o Sud.”
Kwok Soi = spirito nazionale, anima Boji = combattimento, lotta Duai da = lotta, normale, uomo contro uomo. Espressioni cantonesi (espressioni mandarini tra parentesi) Questi sono i nomi di Kung Fu. Anni fa, non erano ancora noti stili o clan. Tutto è stato praticato ed esercitato sotto questi nomi, e le tecniche sono state conservate dai tempi antichi fino ad oggi. NON da Shaolin, ma dagli uomini che le hanno portate dalle loro lotte, guerre e battaglie. É certo che Ta Mo (Bodidharma) portasse con sé il Kung Fu dall'India e lo introducesse nello Shaolin? CCL: Può essere vero che abbia portato qualcosa, ma di sicuro non è stato il fondatore o l’inventore del Kung Fu o Shaolin Kung Fu. Kung Fu esisteva da molto prima. Se Ta Mo l'avesse portato in Cina, da dove sarebbe sbucato? Era il suo Kung Fu migliore di quello che era stato praticato in Cina fino allora? Non si sa. Nessuna informazione ha raggiunto i nostri gior ni a dimostrare che lui vincesse tutti i combattimenti. Nessuna sfida storica è conosciuta. Comunque è vero: in quel tempo la Cina aveva eccellenti sistemi di combattimento. Allora, da dove viene il Kung Fu? CCL: In quei remoti anni (prima che la Cina esistesse), molti paesi erano in guerra. Da quel tempo ne abbiamo ottenute di esperienze e di conoscenza. Le tecniche e le strategie sono state continuamente migliorate e affinate in modo empirico. 3000 - 4000 anni fa, nel tempo in cui la Cina è nata, c'erano molte guerre e lotte. Numerosi paesi erano in conflitto. Giappone, Taiwan, Tailandia e Mongolia erano in guerra tra loro. A quel tempo sono state testate e integrate molte tecniche. Nei tempi di Chun Chi Wan (Zhou Cheng Wang), che ha portato la pace ai diversi regni (Dinastia Zhou 1027 a.C. - 256 a.C.). Il Kung Fu è nato attraverso l'esperienza dei migliori combattenti? CCL: La Cina è molto più antica dell' Europa e per questo c'è tanta conoscenza ed esperienza nel
Grandi Maestri “La storia del monastero Shaolin del Sud è, a differenza di quella del Kung Fu, molto giovane.”
campo delle Arti Marziali. Ogni dinastia aveva Generali che erano esperti di Arti Marziali. Loro erano i responsabili per la difesa del paese. Intorno al 100 d.C., vi troviamo Guan Gung (Kwan Kung), Lau Bei, Chang Fei, Chiu Yean (Chiu Zhi Long)... Guan Gung era noto per la sua alabarda, che in seguito è stata chiamata con questo nome in onore a Guan Dao. L'imperatore della Dinastia Song o i suoi Generali erano tutti esperti di Arti Marziali, come ad esempio il Generale Yue Fei o l'imperatore Chiu Hung Yin. Wong Fei Hung e Lam Sai Wing, del sistema Hung Gar, sono stati onorevoli istruttori di Arti Marziali dell'esercito cinese. Hanno anche aiutato la gente e hanno vinto il rispetto e l'apprezzamento nel cerchio delle Arti Marziali. É facile vedere che la Cina aveva molte guerre e battaglie, le cui esperienze sono state trasmesse alle generazioni successive. É importante che siano state trasmesse alle nuove generazione di Maestri. C'era qualche possibilità di guadagnarsi da vivere con il Kung Fu? CCL: In quel tempo, per ottenere un buon lavoro in Cina era necessario conoscere bene la pratica di Kung Fu. Altrimenti sarebbe stato impossibile, per esempio, essere un ufficiale in servizio. Per l'esercito erano ricercati i migliori maestri di Kung Fu. (Vedi Feiu Hung Wong e Lam Sai Wing). Il governo cercava questa gente, e solo i più bravi avevano la possibilità. Hung Gar per difendere il paese? CCL: La Cina meridionale è ed era strategicamente molto importante e di grande importanza per il paese. Per questo motivo l'esercito era stato fortemente rappresentato nel Sud. Così lo stile Hung Gar è stato notevolmente diffuso. Non tutti i praticanti di Hung Gar erano in grado di completare l'apprendimento di tutto il sistema e per questo motivo molti hanno creato poi uno stile proprio. Grandmaster Chiu, Lei è diventato un attore. Perché? CCL: Appartengo alla famosa linea di Wong Fei Hung ed io pratico il vero Hung Gar. Il pubblico voleva vedere vero Kung Fu, e Hung Gar è lo stile più conosciuto. Con Jackie Chan, Jet Li, Stephan Chow e molti altri, ho fatto oltre 70 film. È Hung Gar il più noto sistema? CCL: Nel sud della Cina c’erano 5 famiglie note di Kung Fu (in quest’ordine):
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"Hung", "Lau", "Choy", "Li", "Mok" Non sono stati così tanti come dicono i maestri attuali. In quel tempo non c'era nessun altro stile conosciuto. Questi cinque stili erano i prevalenti nel sud della Cina. Che dire attori che non conoscevano l’Hung Gar? CCL: Il noto attore Kwan Tak Hing, che in molti film incarna Wong Fei Hung, ha dovuto imparare Hung Gar per recitare. La verità sullo Shaolin del Sud? CCL: La storia del monastero Shaolin del Sud è, a differenza di quella del Kung Fu, molto giovane. La dinastia Qing è finita nel 1644. "Fan Qing Fok Ming finì con Qing e cominciò con Ming", era un detto popolare tra i patrioti. A quel tempo incerto e guerriero, il Tempio Shaolin del Sud era un luogo eccellente per nascondersi. I patrioti venivano da ogni parte per unirsi contro il governo. Molte persone straordinarie del Kung Fu raggiunsero il Tempio Shaolin del Sud. Gemellati tra di loro, insieme hanno cercato di far cadere il governo e rimettere il paese in mano ai cinesi. A quel tempo molte nuove tecniche e armi sono state incluse nel sistema Hung. Molte di queste strategie, tecniche e le armi erano ormai vecchie. Alcune di queste tecniche sono: - Long Pa Kua Ng Kwan (Forma del Palo) - Do Guan Chun Chau (Forma dell'Alabarda) - Diu Bin Gil (una forma dell'Alabarda) - Dai Yu Gar (Forchetta della Tigre) - Panchina - Rastrello 9 denti - Im Do (coltello) - Falce in mezzaluna Molti strumenti sono stati utilizzati come armi. La gente ha imparato a riutilizzarli per combattere. Ci sono anche armi camuffate, come aghi e frecce avvelenate. Anche il bastone buddista è stato usato per combattere. Chiu Kow (mio padre) era un esperto nella gestione della frusta a 9 punte. C'erano molte armi che la gente portava, e avevano la sua origine nel loro utilizzo quotidiano. L'arma più nota e abituale era, naturalmente, la spada. Dove si trova il vero Kung Fu? CCL: Taiwan è molto tradizionale nel Kung Fu cinese. Il punto è che, dopo che Mao ha vietato tutto, si è dovuto tenere in vita e promuovere le tradizioni. Questo può essere compreso facilmente dal punto di vista storico. Durante la guerra civile,
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“Oggi, l'espressione Wushu Moderno è molto utilizzata. Anche in questo articolo.”
negli anni 1926 - 1928, la Cina ha cominciato l'operazione bellica del nord. Il Generale Tschiang Kai Schek e Mao Tse Tung hanno scritto storia cinese con l'Armata Rossa. É scritto nei libri di storia, ed è comprensibile a chiunque. Taiwan conosce e coltiva le tradizioni cinesi. Era necessario ottenere che il popolo cinese fosse sano e vigoroso. Tutti dovevano imparare Kung Fu allo scopo di avere un paese salutare e forte. Il Kung Fu è stato portato a Taiwan e insegnato in gran parte nel senso delle antiche tradizioni. Questo modo di pensare ha salvaguardato molte parti della cultura cinese. Non c'è un altro Kung Fu in Cina? CCL: La Cina invece è stata controllata da Mao Tse Tung. Tutto è cambiato. La lingua e la cultura, molti templi antichi sono stati distrutti, le religioni sono state vietate e rimosse. Le credenze del popolo sono state distrutte. Mao era idolatrato, e tutto fu adattato a lui. Il Kung Fu non ha avuto miglior fortuna. I praticanti di Kung Fu sono stati incarcerati oppure eliminati. Insegnare, imparare o conoscere qualcuno che fosse stato legato al Kung Fu, era motivo di punizione. Tutto cambiò. Per più di 10 anni le credenze di Mao dovevano essere accettate. Tutto si è fermato. Era impossibile imparare o insegnare Kung Fu. Non si poteva nemmeno parlare di Kung Fu o Shaolin. Fortunatamente Hong Kong, Malesia e Singapore sono state salvate. Solo la Cina ha avuto questi problemi. Molte persone fuggirono dalla Cina. Naturalmente anche molte brave persone del cerchio del Kung Fu. Per loro era impossibile fare una vita in Cina. Questi sono stati motivi principali per fare emigrare queste persone. I grandi del Kung Fu si sono riuniti al di fuori della Cina? CCL: Taiwan e altri paesi continuarono e conservarono le tradizioni. Hong Kong è
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“Se Ta Mo l'avesse portato in Cina, da dove sarebbe sbucato? Era il suo Kung Fu migliore di quello che era stato praticato in Cina fino allora? Non si sa.�
diventata il centro del vero Kung Fu. Molte famiglie di Kung Fu si riunirono lì e formarono una forte comunità. Soprattutto erano noti gli stili Hung Gar e Chiu Kow. Queste tradizioni sono ancora insegnate nei templi Shaolin? CCL: Il Tempio Shaolin è stato distrutto. I monaci non potevano più allenarsi. Come potevano insegnare agli studenti? Come possono dire i monaci che si allenano e insegnano il vero Kung Fu? Indossano abiti da monaco, portano la testa rasata, ma si può vedere che è solo il Kung Fu Moderno. L'antico e vero Shaolin Kung Fu non è più visibile. Lo Shaolin Kung Fu tradizionale è stato perso nel tempio. Anche i laici possono apprezzarlo. Falsi monaci e falso Kung Fu? CCL: Le persone al tempio non conoscono alcun Kung Fu tradizionale. Ho avuto contatti con il Tempio Shaolin del Sud nel Fukien. Mi hanno dato un biglietto da visita. Sono cinese e parlo cinese. É molto facile per me capire, quello che dice la scheda. L'Abate è il "responsabile" dal Tempio Shaolin, non è un monaco combattente. Egli è il rappresentante di pubbliche relazioni per il monastero, non è un
maestro di Kung Fu. Quello che insegnano nel tempio è il Wushu moderno. Il Kung Fu tradizionale è completamente perso. Se volete saper ne di vero Kung Fu, oggi dovete andare a imparare al di fuori della Cina. Solo in questo modo si può imparare finalmente il Kung Fu reale, originale e cinese. Poi si potrebbe riprendere di nuovo a Shaolin... ma suona relativamente paradossale. Quelli che hanno imparato il vero Kung Fu devono far conoscere al mondo ciò che è il vero Kung Fu! CCL: Il perché di quest’articolo... Nam Chuan viene da Chiu Kow? CCL: Mio padre, Chiu Kow, ha vinto tornei d'eliminazione in Hong Kong, Guangzhou e poi i campionati nazionali a Pechino (1955-1956). Tutti sapevano che era un nativo del Sud. La gente chiamava il suo Kung Fu, Nam Kuen (Cantonese), e rispettivamente Nan Chuan (mandarino). Egli ha insegnato la Forma della Tigre / Gru (Fu Hok Seung Yin Kuen), e la gente è stata interessata a imparare questa forma. Chiu Kow cominciò a insegnare quelli che erano interessati a Pechino, ma solo mostrò la forma. Il
“Non tutti i praticanti di Hung Gar erano in grado di completare l'apprendimento di tutto il sistema e per questo motivo molti hanno creato poi uno stile proprio.”
Grandi Maestri tempo non gli ha permesso di approfondire veramente nel sistema. Al governo piacque questa forma e voleva possederla per le Olimpiadi. Mio padre è stato accolto a Pechino presso il Padiglione Nazionale e ha ricevuto dalle mani di Mao Tse Tung un’attestazione lodando il suo straordinario Kung Fu. Chiu Kow è stato premiato dopo la sua vittoria. A Hong Kong, Canton, Macao e molte altre regioni, mio padre è apparso nei giornali e varie organizzazioni e associazioni gli hanno reso omaggio. Vari produttori lo cercavano per le scene nei suoi film. Il Wushu proviene dall'Hung Gar? CCL: Dalla forma originale Tigre / Gru, il governo ha fatto una nuova forma e l'ha chiamato Wushu. Sono anche state prodotte Tute sportive in nuovi colori. La forma è stata adattata per i tornei. La durata è stata diminuita in modo che non ci vuole tanto tempo per essere eseguita. É stata la prima forma ufficiale del Pugno Wushu del Sud. Dopo il Campionato Nazionale, il governo ha incoraggiato il Wushu Moderno e dimenticato il Kung Fu tradizionale. Questa era la seconda volta in Cina che il Kung Fu tradizionale è stato perso. La prima volta era stata con il divieto di Mao. Wushu Moderno? CCL: Oggi, l'espressione Wushu Moder no è molto utilizzata. Anche in quest’articolo. Tutte queste espressioni confondono le persone. Il Wushu Moderno ha più salti, acrobazie e molti elementi di ginnastica. Se oggi si pratica il Wushu Moderno, sarebbe molto più produttivo che fare ginnastica a corpo libero sul suolo. "Sin Wushu" significa Wushu Nuovo. Nel frattempo, questa espressione è stata integrata nella lingua cinese. La conservazione e la cura del Karate, Judo, Jiu Jitsu e molte altre arti sono di un valore inestimabile.
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E che cosa succede con il Kung Fu Cinese? Perché il governo cinese non fa qualcosa al riguardo? CCL: Comunismo - In soli 50 anni il governo ha distrutto quasi tutta una conoscenza secolare. Infine alcune domande circa lo sviluppo del Kung Fu in Occidente. Cosa ne pensi al riguardo? Gli studenti occidentali sono in grado di imparare Kung Fu? CCL: Gli studenti in Occidente sono molto bravi a imparare le nostre arti. Essi investono tempo ed energie nelle loro lezioni. Hanno solo difficoltà con la nostra cultura, e la comprensione del comportamento e del rispetto. Questi aspetti sono molto importanti p e r m e e n o n v o r re i e s s e re t ro p p o fastidioso, ma devo sottolineare ancora una volta che insieme alle abilità di combattimento è essenziale coltivare anche la struttura della famiglia, il rispetto e le buone maniere. Ho scuole in Messico, Algeria, Italia, Belgio, Stati Uniti d'America, Cina, Svizzera e molti altri paesi. In totale
circa 30.000 studenti. Quando non sto partecipando a un film, come ora con Stephan Chow, normalmente sono in viaggio per tenere seminari. Circa nove mesi l’anno! Ha scelto Martin Sewer, uno svizzero, come suo successore, perché? CCL: Martin Sewer mi segue da oltre 25 anni. Dalla sua infanzia ha praticato le Arti Marziali. Ha imparato e praticato Kung Fu molto duro. Martin ha dedicato la sua vita al sistema Hung Gar e gestisce diverse scuole. Molti studenti lo seguono. È un uomo e un Maestro eccellente. I suoi studenti sono stati e sono eccellenti al di sopra della media. Ho detto pubblicamente nel 2007 per la prima volta che lui è il mio successore e l'ho confermato attraverso clip su YouTube. Se qualcuno vuole davvero imparare la vera arte, con Martin Sewer è sulla strada giusta. La ringrazio molto Grandmaster Dott. Chiu Chi Ling, per questa intervista. CCL: Grazie anche per il simposio e mi auguro che tutti i lettori godano molto delle Arti Marziali.
“Ho scuole in Messico, Algeria, Italia, Belgio, Stati Uniti d'America, Cina, Svizzera e molti altri paesi. In totale circa 30.000 studenti. Quando non sto partecipando a un film, come ora con Stephan Chow, normalmente sono in viaggio per tenere seminari. Circa nove mesi l’anno!”
La semplicità apparente... Molte delle pubblicazioni che parlano di Wing Chun Kuen (riviste, forum, pubblicità, ecc), affermano con grande convincimento che la caratteristica più importante del Wing Tsun sia la semplicità. Forse anni fa potrei essere stato più o meno d'accordo. Ora, più vado avanti nella pratica di quest'arte, più mi accorgo che questa semplicità sia soltanto nell'aspetto esterno. A mio parere, questo sistema di "rara" apparenza e posture leggere, racchiude una difficoltà riservata solo a quelli che siano disposti ad andar e un lungo cammino e abbiano la capacità di vedere e capire una frase mitica di quel grande genio, Leonardo da Vinci che diceva qualcosa come: "La semplicità è il massimo in termini di sofisticazione." Questa fantastica citazione riassume in sostanza lo spirito che dovrebbe aprire la strada alla pratica del Wing Chun, e che, a mio parere, è stata confusa in innumerevoli occasioni.
L
a base dello stile, sia tecnica sia filosofica, cerca di LIMITARE qualsiasi svolgimento tecnico / mentale al sistema BINARIO, e quindi alla riduzione al minimo di tutti i processi decisionali. Uno o zero, positivo o negativo, bianco o nero, YING o YANG. Qualcosa di semplice in apparenza, ma in pratica è la più difficile di tutte le battaglie. Come ha detto il grande Maestro Wong Shun Leung: "L'uomo ha la strana malattia di complicare le cose." Il Maestro Wong, forse
uno dei più grandi maestri di Wing Chun in epoca moderna, è sicuramente un chiaro esempio del dilemma che genera cercar di semplificare eccessivamente qualcosa che in pratica non è così. E non è così a causa di quella "strana malattia di complicare le cose", inerente a ogni uomo. Pochi (pochissimi direi) sono quelli in grado di rimanere isolati da rumori e movimenti e condurre un processo mentale e tecnico a prescindere da qualunque sia il tentativo dell'avversario in qualsiasi scenario o situazione. É proprio lì che la prima battaglia è combattuta. Se definiamo la strategia globale di WingTsun Kuen, sarete d'accordo con me che non sembri troppo "complicato". Essa è chiaramente tracciata dai suoi principi: 1. Se la strada è libera, AVANZA. 2. Se hai inciampato contro il tuo nemico, INCOLLATI ALL'AVVERSARIO (non retrocedere). 3. Se la forza (o il momento di forza) è superiore alla tua, CEDI. 4. Se l'avversario indietreggia, SEGUILO. Comunque, penso che dovremmo cercare di spiegare un po' di più, anche se solo per quelli che non praticano Wing Chun Kuen su una base regolare: 1) Rimanere in una postura perfettamente immobile agli occhi del nemico (ma pieni della forza elastica) in attesa che lui ENTRI nella nostra distanza d'applicazione. 2) Non mostrare il minimo movimento o tensione, né un solo millimetro agli occhi del nostro nemico. Aspettare come un predatore in attesa di prede. 3) Nello stesso istante l'avversario entra nella distanza, saltare addosso a lui con tutto il corpo protetto da mani e gambe cercando di chiudere lo spazio tra entrambi nel modo più veloce possibile. È necessario penetrare il suo movimento quando l'attacco (o tentativo) è iniziato. Più si è in grado di sopportare, meno capacità di risposta avrà il nemico. 4) Se, durante l'incontro con il nemico, si trova un percorso chiaro (senza ostacoli), colpire non-stop sino alla vittoria senza farlo recuperare dal flusso di continui attacchi. Se, invece, si trovano degli ostacoli, incollarsi a lui con le braccia e le gambe per inibire i suoi attacchi, sviare o spostarsi in un angolo sicuro, ma sempre con l'intenzione di liberarsi dei suoi arti, e passare la sua "guardia" per colpire di nuovo in modo continuo e fluido.
E un dettaglio molto importante: una volta il conflitto iniziato, lo si deve portare alla fine senza permettere alcun tentativo da parte dell'avversario (questo accadrà se gli si consente di muoversi via e rifarsi ancora). Come vedete, quello che a molti sembrerà semplice ... forse non sarà così nella pratica. In realtà, tutto diventa complesso perché non è stata adeguatamente spiegata la necessità di separarlo in due parti (ancora una concezione taoista), considerando da un lato la STRATEGIA del sistema, e dall'altro la TECNICA. È la tecnica che permette di svolgere la strategia. E la strategia è resa possibile dall'esistenza di tali tecniche / attributi acquisiti attraverso la pratica. Separate e diverse ma complementari (Yin e Yang). Credo fermamente che la comprensione di queste due idee, diverse anche se complementari, rappresenta un punto di partenza adeguato per l'allenamento, e soprattutto un eccellente obiettivo che traccerà la rotta della nostra pratica. Ancora una volta, questo concetto ci servirà allo stesso tempo come ORIGINE e FINE mostrando in questo modo l'influenza inseparabile del taoismo nel WingTsun Kuen. Riguardo alla tecnica... un praticante di Wing Tsun dovrebbe capire che la riduzione al codice binario 1 e 0 rappresenta un numero di vantaggi rispetto ad altri stili. Cerchiamo brevemente di spiegare questo concetto: quando qualcuno che non pratica il nostro stile osserva da fuori un maestro
qualificato eseguire le sue tecniche, ciò che lo sorprende di più è la velocità con cui il maestro di Wing Tsun muove le mani e soprattutto la precisione e apparente "semplicità" con cui supera gli altri. Io dico di solito che la velocità di un praticante di Wing Tsun ha nulla a che fare con la velocità genetica dei praticanti normali di Arti Marziali. In realtà, i più veloci sono di solito praticanti per lo più anziani. La radice di questa velocità si basa soprattutto sul NO PROCESSAMENTO MENTALE delle reazioni e delle tecniche. Cioè, il praticante Wing Tsun, attraverso la formazione metodica delle reazioni e tecniche nel Chi Sao, riesce a ridurre al minimo qualsiasi risposta. Nel nostro universo è il BINARIO: 1 e 0, vale a dire, un praticante urta con un braccio del nemico; in quello scontro il praticante percepisce (per mezzo della sua sensibilità tattile), se c'è un cammino APERTO 1, oppure OCCUPATO / CHIUSO 0 (zero). Una delle due reazioni genererà la risposta acquisita nell'allenamento: 1 = colpire avanzando, 0 = rimanere incollato alla parte con cui ha urtato.
Se, dopo urtare con il nostro attacco, l'avversario muove la mano per chiudere il nostro ingresso, questo significa che c'è un'apertura altrove. Cedere alla forza superiore non è che trovare / sentire che la porta è chiusa e cercar di entrare da un'altra posizione automaticamente 1/0. Come potete vedere, questo processo viene ripetuto più e più volte in ognuna delle situazioni che occorrono nel WingTsun in qualsiasi scontro. La maestria si ottiene quando si è in grado di sentire queste cose, senza dover pensare a quel processo elettivo di zero o uno ma è il corpo stesso che, attraverso la formazione, lo fa automaticamente. Dopo tale spiegazione complessa, chi oserebbe dire che lo stile Wing Chun Kuen è "semplice"? Certamente, io non lo farei. Com'è solito in innumerevoli casi, tendiamo a ignorare o cercare di semplificare ciò che non capiamo o ci supera per la sua grande complessità. A mio parere, questa è la causa di molti dei mali che interessano i sistemi cinesi. Per fortuna (penso che sia un tesoro che influenza grandemente la vita delle persone che riescono a capirlo), la filosofia buddista, confuciana e taoista (specialmente quest'ultima) sono una parte critica del DNA del sistema ed è impossibile ottenere il dominio dell'arte separando ciò che è inseparabile. Ogni tentativo di separazione snatura lo stile e lo trasforma in una "caricatura" di quello che è realmente. Infatti, può sembrare lo stesso, ma in fondo non ha a che fare con la realtà, quindi lasciatemi dire senza tema di smentita che la SEMPLICITÀ non si trova tra le principali virtù di questo stile. O, ancora una volta, parafrasando il mio ammirato Leonardo Da Vinci: "La semplicità è il massimo in termini di Sofisticazione". Con tutto il mio rispetto Sifu Salvador Sánchez TAOWS Academy
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"Essere un istruttore di KMRED è, soprattutto, essere un combattente." English Boxing, Muay Thai, la Boxe Francese, Kick Boxing e K1 sono le discipline di base che insegnano o praticano tutti gli istruttori e i futuri istruttori del gruppo KMRED Krav Maga Research, Evolution and Development. Infatti, tutti coloro che vogliono diventare insegnanti del sistema KMRED sono costretti a praticare regolarmente un combattimento sportivo. É, a nostro parere, un elemento essenziale della costruzione di un buon insegnante di autodifesa.
"Ricevere colpi" non è naturale, così come non è una capacità umana innata essere in grado di eseguire un colpo qualsiasi in modo efficace, e solo attraverso la pratica di queste discipline potrà l'insegnante futuro o praticante ottenere un "profilo" di combattente. Ecco perché, ad esempio, Christian Wilmouth, fondatore del Gruppo Co KMRED e un insegnante di Muay Thai Boxing, va ogni anno a Thailandia per allenarsi nei campi d'addestramento. Quest'anno, accompagnato da Julien Cavalié, un istruttore qualificato, e Billy Ouahab, un assistente istruttore nella fase di finire la sua formazione, Christian Wilmouth ha
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frequentato un campo di addestramento Muay Thai sull'isola di Koh Samui, in JUN MUAY THAI, un programma intensivo di 15 giorni e 5 ore il giorno, a cui sono state aggiunte diverse ore di lezioni private. Muay Thai è una disciplina molto interessante per l'autodifesa, perché la sua pratica include l'uso di molte diverse "armi", come pugni, gambe, e altri strumenti molto adeguati per combattere a breve distanza, come i gomiti e le ginocchia, e altre tecniche di combattimento a corpo a corpo conosciute come "Clinching", che completano perfettamente l'arsenale di combattimento dei praticanti del sistema KMRED. In totale, "Otto Armi" più le tecniche di lotta "a corpo a corpo", che consentono una vasta gamma di combinazioni di percussione e takedowns.
Un altro aspetto molto interessante nella preparazione di un buon insegnante o praticante di autodifesa, in particolare nell’ambiente formativo all'interno del gruppo KMRED, è il fatto di immergersi nella vita di un campo professionale di Muay Thai, presso la fonte stessa di questa disciplina, che incoraggia il praticante a superarsi ogni giorno fisicamente e mentalmente. Il corpo è testato tutti i giorni, e solo la volontà, il coraggio e la voglia di eccellere permettono di sostenere il ritmo quotidiano dell'allenamento. Il seminario di quest'anno è stato tenuto in un campo chiamato "JUN MUAY THAI" sull'isola di Koh Samui, dove dava lezioni una dozzina d’istruttori con non meno di un centinaio di combattimenti nei loro curriculum.
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Gli allenamenti due volte il giorno (2h30 per sessione) sono stati l'occasione per Julien Cavalié e Billy Ouahab per perfezionare le loro tecniche di calci e pugni, le gomitate e le ginocchiate, lavorando in seguito al sacco e con i pao e poi mettendo in pratica le competenze acquisite durante le sessioni di sparring con gli allenatori del campo. Momenti indimenticabili, intrisi di umiltà e rispetto che sono stati rimasti pienamente incisi nello spirito coltivato dal gruppo KMRED. Il combattimento è l'essenza di un’autodifesa realistica e quando si ha la possibilità di praticare una disciplina come la Muay Thai nel suo luogo di
origine, si può solo uscire altamente arricchito da questa esperienza. Il gruppo KMRED vuole ringraziare specialmente Jun, capo della JUN MUAY THAI, e Khru Lek, per la qualità dell'istruzione che abbiamo ricevuto lungo queste due settimane. Ora sappiamo che altri istruttori e futuri istruttori di Krav Maga Red viaggeranno nei mesi e negli anni a venire a tale struttura. Grazie a questo tipo di esperienza, possiamo essere d'accordo con il nostro motto: "Tra l'essere o l'apparire, ne abbiamo scelto... allievo un giorno, allievo sempre... "
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Weng Chun Kung Fu: Forte e flessibile in 3D! Trasforma i tuoi muscoli, nervi e fasce La trasformazione di muscoli e tendini (Chin, Yi Jin Jing) come un particolare "metodo di fitness" di Shaolin, è una parte integrante del Weng Chun Kung Fu. Quest’approccio olistico mira a sviluppare i diversi poteri del praticante Weng Chun, per evitare lesioni durante l'allenamento e, se necessario, per il miglioramento e guarigione, così come la prevenzione di esaurimento per l'intensità dell’allenamento prolungato per anni..
Seguendo in 3D A questo scopo, vari esercizi vengono praticati per sviluppare la forza, la flessibilità, la resistenza, l'equilibrio e la velocità, e sono combinati con la respirazione per formare un'unità scorrevole. I loro nomi (come, ad esempio, "La tigre affamata") provengono dalle Cinque animali, i cinque elementi, o di altri concetti della filosofia zen (Chan) di Shaolin. Il flusso costante durante l'esecuzione degli esercizi porta il praticante a una distanza sempre maggiore dei pensieri e delle preoccupazioni della vita quotidiana e a una presenza migliore nel Qui e Ora. Questo non solo aiuta la gioia della pratica, ma sviluppa anche la capacità del combattente di adattarsi spontaneamente e in modo flessibile alle mutevoli esigenze di ogni situazione di combattimento. Gli esercizi di catena lunga sono particolarmente efficaci. Un'altra caratteristica di quest’antica arte Shaolin è l'approccio olistico e la tridimensionalità degli esercizi. Pertanto, lo stretching e gli esercizi di forza di solito sono eseguiti in una forma tridimensionale e di catena lunga invece di allungare e rafforzare le diverse parti del corpo separatamente, com’è l'abitudine comune nel "mondo occidentale". L'esercizio ciclico della "Tigre affamata", come dimostrato in quest’articolo, mostra il collegamento della catena movimenti della parte anteriore e posteriore del corpo. La catena di mosse comprende tutto il corpo dalle piante dei piedi, attraverso le gambe, glutei e parte bassa della schiena e pure il torace, la testa e le braccia. La direzione di movimento degli esercizi si basa sulla comprensione delle vie Qi del corpo, che fluiscono dal basso verso l'alto, dall'alto verso il basso, dall'interno all'esterno, dall'esterno all'interno, o i percorsi di circolazione in diagonale e quelli che lo fanno lungo la spina dorsale, per citarne alcuni. L'interessante ricerca del Dott. Schleip, direttore della”Fascia Research Project" presso l'Università di Ulm, ci permette oggi di comprendere i metodi e gli effetti dell'allenamento tradizionale cinese del Weng Chun, anche dal punto di vista scientifico. Secondo il libro "Faszien-Fitness" (vedi Fascia: La Rete di Tensione del Corpo Umano, da R. Schleip e Th W. Findley), i quattro principi, "allungare, piegare, stimolare, sentire", rappresentano gli elementi di base dell'allenamento fasciale, che possono essere anche trovate all'interno del nostro metodo Shaolin, dove lo stato d'allerta, la "vigilanza" - ossia la sensazione imparziale del corpo durante e dopo l'esercizio fisico - è anche parte integrante.
Potere esplosivo senza sforzo Uno degli obiettivi nell'allenamento della forza è lo sviluppo della "Fajin", o l'arte di usare le forze interne del Kung Fu per liberare potere esplosivo in modo semplice. Questo potere permette più movimenti Fajin con minore sforzo e quindi con un'energia e velocità a un livello che non sarebbe realizzabile solo con l'uso dei
Foto: Andreas y Gabriela Hoffmann, Testo: Andreas Hoffmann, Christoph Fuß
muscoli. La base della Fajin è di accedere al "effetto catapulta" (Dott. Schleip / Bayer), delle fasce e tendini, consentendo un maggior sviluppo di questa forza esplosiva specifica.
Diventare l'Eterna Primavera (Weng Chun) Quando il praticante si accorgerà di questa trasformazione nel suo progresso e nell’ambiente della sua vita quotidiana, il suo cammino e i suoi movimenti diventeranno più elastici e luminosi, la sua posizione si raddrizzerà facilmente e lui potrà sentire e vivere il Weng Chun. Questo è l'Eterna Primavera! O, nelle parole di un proverbio popolare degli stili interni di Kung Fu: "Praticate e riuscite a divenire forti come un boscaiolo, flessibili come un bambino, e tranquilli come un uomo saggio". Provate a fare due dei nostri esercizi "Forte e Flessibile 3D" del Weng Chun.
Gruppo 1: L'esercizio di forza della tigre affamata Obiettivo: sviluppare i movimenti di tutto il corpo, aumentare la forza, l'equilibrio, la coordinazione, la velocità e la transizione a terra. Ogni esercizio inizia e finisce con la posizione del cavallo. Imparate un esercizio dopo l'altro e poi godete fluendo attraverso tutti gli esercizi. Ripetete 4-10 volte ogni esercizio o 410 volte l'insieme. A: Respiro della Tigre 1. Con entrambe le braccia sopra la testa, respirare. 2. Tirare verso il basso con gli Artigli della Tigre. Tirare, respirare e rendere la posizione del cavallo. B: Forza del giro. Artiglio della Tigre 3D G 1. Posizione del cavallo. 2. Artiglio della Tigre con la mano destra. 3. Posizione del cavallo.
4. Artiglio della Tigre mano sinistra. 5. Posizione del cavallo. C: 3D Equilibrio della Gru 1. Posizione del cavallo. 2. Equilibrio, colpo di ginocchio3. Equilibrio nel rovesciare. 4. Equilibrio scudo di ginocchio. 5. Equilibrio Sommo. 6. Posizione del cavallo. 7. Equilibrio colpo di ginocchio. 8. Equilibrio nel rovesciare. 9. Equilibrio scudo di ginocchio. 10. Equilibrio Sommo. 11. Posizione del cavallo. D: Flessione dell'Artiglio della Tigre: 1. Posizione del cavallo. 2. Transizione a terra. 3. Artiglio della Tigre braccio destro. 4. Artiglio della Tigre braccio sinistro. 5. Posizione Flessione. 6. Flessione. 7. Flessione. 8. Tornare alla posizione del cavallo.
9. Posizione del cavallo. E: 3D Potenza di calcio 1. Posizione del cavallo. 2. Calcio di destra. 3. Posizione del cavallo. 4. Calcio di sinistra. 5. Posizione del cavallo. F: 3D Calcio basso 1. Posizione del cavallo. 2. Ruotando a sinistra, transizione a terra. 3. Calcio basso di destra (Foto: calcio basso 2.jpg) 4. Posizione del cavallo. 5. Ruotando a sinistra, transizione a terra. 6. Calcio basso di sinistra. 7. Posizione del cavallo. Gruppo 2: Esercizio d'allungamento della Tigre Affamata Obiettivo: "Catena lunga", allungamento e mobilizzazione della parte anteriore e posteriore del corpo, della colonna vertebrale; avere la percezione della tridimensionalitĂ del corpo: Parte inferiore, mezza e superiore, sentendo nella posizione del drago, lo aumento della potenza, la coordinazione, l'equilibrio e la resistenza del corpo. A: Ciclo 1- In piede 1. Foto allungamento. 2. Foto allungamento. 3. Foto allungamento. 4. Allungamento. 5. Allungamento. 6. Allungamento. 7. Allungamento.
B: Ciclo 2 - Transizione a terra 1. Allungamento della Tigre, 2. Allungamento della Tigre. 3. Allungamento della Tigre. 4. Allungamento della Tigre. 5. Allungamento della Tigre. 6. Allungamento della Tigre. C: Ripetere il ciclo 1 in piede D: Ciclo 2 Transizione - lasciare la gamba davanti 1. Allungamento della Tigre . 2. Allungamento della Tigre. 3. Allungamento della Tigre. 4. Allungamento della Tigre. 5. Allungamento della Tigre. 6. Allungamento della Tigre. Andreas Hoffmann apprese i movimenti marziali interni e di guarigione 40 anni fa a Hong Kong e Cina, nei suoi viaggi di studio, che l’hanno portato ai Templi Shaolin del Nord e del Sud. Ha studiato con il leggendario Gran Maestro di Weng Chun, Wai Yan; con la leggenda dello stile Drago, Lam Wun Quon e con il Gran Maestro di Hung Gar, Chiu Chi Ling, e anche con molti altri maestri cinesi. Ha anche imparato le Arti Marziali interne taoiste della famiglia Fu. Inoltre, ha studiato Ginnastica Naturale con il suo fondatore, Alvaro Romano, e con Rickson Gracie, negli Stati Uniti, e il "linguaggio del corpo" con Jean Bouffort. Il Maestro Hoffmann vive e insegna a Bamberg, in Germania ed è costantemente in viaggio per insegnare in tutto il mondo.
Il DVD "Krav Maga Ricerca e Sviluppo" sorgè dalla voglia di quattro esperti di Krav Maga e sport da combattimento: Christian Wilmouth, Faustino Hernandez, Dan Zahdour e Jerome Lidoyne. Ad oggi, loro dirigono molti club e conducono un gruppo di una ventina di professori e istruttori di molteplici discipline, dalla Krav Maga alle MMA, Mixed Martial Arts. Questo lavoro non è destinato a mettere in evidenza un nuovo metodo nè una corrente specifica di Krav Maga. Il suo scopo è semplicemente quello di presentare un programma di Krav Maga messo a fuoco sull'importanza del " c o n t e n u t o " , condividendo in questo modo le nostre esperienze.
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Tutti i DVD prodotti da Budo Inter national vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
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Il Programma Kyusho Tactical Control (KTCP) è stato progettato per controllare la scalata dei conflitti attraverso la ricerca giuridica e medica, spiegamento tattico, test sul campo e coordinamento. Questo programma è stato progettato appositamente, ma non esclusivamente, per le Forze dell'Ordine Pubblico, Sicurezza, Emergenza, Guardia Costiera, Militari, Agenzie Governative, Escort e sicurezza personale. Questo modulo base è costituito da un insieme di 12 obiettivi principali integrati in 4 moduli di controllo della scalata di forza. Ci sono numerose strutture deboli nel corpo umano che possono essere utilizzate da un agente per ottenere semplicemente il controllo di un individuo, più efficienti rispetto al tradizionale utilizzo della forza come indica il protocollo. Di là dalla fase di ordine verbale, in una situazione di crescente conflitto, è in questi punti Kyusho (vitale) dove l'agente può fare uso dei sistemi interni di controllo fisico, come i nervi, la struttura dei tendini e i naturali riflessi nervosi del corpo. Non richiede grande forza nemmeno un complesso controllo motore o la vista, soggetti di fallimento in stati di alta adrenalina. Questa informazione è dedicata ai membri coraggiosi e resistenti delle Agenzie in tutto il mondo. Grazie per quello che fate!
REF.: • KYUSHO 22
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Il ROS è un metodo d'intervento formidabile creato dal capitano Jacques Levinet, 10° Dan Black Belt della Police Training ROS, per unità generali e speciali della polizia e alcuni professionisti della sicurezza. Unità speciali d'intervento come l'ERIS in Francia, alcune unità dell'esercito e altri gruppi di difesa, come la Spetsnaz in Russia o il GAD in Argentina, hanno già ricevuto istruzione in Police Training ROS con l'esperto francese. Adesso sono in corso progetti di formazione ROS per la Polizia di Qatar e le forze di sicurezza in Vietnam.
POLICE TRAINING ROS. REAL OPERATIONAL SYSTEM Capitano Jacques Levinet Il ROS si basa su quattro elementi fissati dal capitano Jacques Levinet: • Il Tonfa d'intervento della polizia. • Il Bastone estensibile della polizia. • Il Police Self Pro Krav (SPK). • I Gesti e tecniche d’intervento della polizia (GTPI). L'originalità del metodo è dovuta all'utilizzazione complementare delle tecniche autodifesa di mano vuota SPK adattate alla GTPI, con l'uso di pistole, manette, perquisizione, lavoro di squadra e altri mezzi coercitivi. A questo scopo, sono insegnate tecniche di guida, coercizione, takedown, neutralizzazione, sollevamento, l'uscita dal veicolo, controllo di sicurezza e modi di ammanettare un arrestato in posizioni diverse, tutte associate con uscita degli ambienti ostili, di giorno e di notte, in ambiente aperto e chiuso, come una squadra, con l'evacuazione o la protezione. Il REAL OPERATIONAL SYSTEM è impegnato all’efficienza ed evita infiorettature e fronzoli rispettando l'autodifesa e la legislazione sulle armi da fuoco dei paesi in cui si applica la formazione ROS. I titoli di POLICE ROS sono qualifiche professionali controllati e rilasciati esclusivamente dal capitano Jacques Levinet, fondatore della disciplina. ROS è un marchio registrato da Jacques Levinet Academy nell’INPI (Istituto Nazionale della Proprietà Industriale). É insegnato solo alla polizia e alcuni professionisti della sicurezza.
“L'esame per passare di grado consiste in una prova tecnica e una prova d'intervento su una situazione reale.�
Tutti gli attacchi sono considerati, dal nunchaku alla mazza da baseball, oltre ai coltelli o spade, in tutti gli ambienti, aperti o chiusi, in auto o davanti a una folla o un gruppo ostile.
FORMAZIONE E AFFILIAZIONE DEL POLICE ROS UN METODO COMPLETO ED EVOLUTIVO • Il ROS Tonfa si libera di tecniche impossibili e irrealistiche, come cercar di afferrare la mano armata dell'aggressore. Il blocco e la risposta devono essere simultanei. Per aderirsi alla realtà gli allenamenti sono spesso eseguiti su terreni duri, senza materiale di schiuma. La messa in scena è programmata durante l'allenamento. • Il ROS Baton sviluppa nuove forme d'afferrare con il bastone piegato e dispiegato e l'uso del bastone corto come yawara grazie ad una punta conica nel tallone. Queste tecniche operative for niscono mezzi di pressione, risposte concentrati o chiavi per un lavoro in uno spazio più ridotto, come in una protezione personale.
• POLICE SELF PRO KRAV L'obiettivo cercato è che un ufficiale di polizia sia in grado di difendersi con la sua dotazione e tutte le armi nella cintura, e finire l'intervento, con o senza un'arma, grazie ad alcuni chiavi operative nel dominare e arrestare una persona. Tutti i gesti di polizia sono appresi attraverso il ROS (ammanettamento, evacuazione, protezione, piano d'azione e d'intervento). Lo scopo dello SPK Police è la professionalità.
• Corso tecnico - Con gradi da cintura gialla a cintura nera, e poi ROS Dan (dal Primo al Decimo Dan). Le cinture non sono indossate in classi, perché gli studenti sono addestrati in loro uniformi con le sue cinture di servizio complete. • L'esame per passare di grado consiste in una prova tecnica e una prova d'intervento su una situazione reale. • I gradi ROS Dan (10 in totale) sono concessi con la massima serietà, rispettando il tempo tra ogni grado, da una commissione internazionale di gradi. Tutti i test sono fatti davanti a una giuria di professionisti. I gradi sono rappresentati da barre sulla spalla. • Corso Istruttore - Attraverso la formazione iniziale e continua per istruttore, capo istruttore ed esperto ROS. L'Accademia rilascia questi certificati di formazione per la sua registrazione come ente di formazione presso il Ministero del Lavoro, in Francia. L'Esame d'istruttore consiste in prove tecniche, scritte e educative. L'Accademia Jacques Levinet tiene conto della capacità dei candidati e si rifiuta di rilasciare certificati di convenienza in modo di non offuscare la sua affidabilità. La moralità è richiesta in modo che gli istruttori ROS dovranno adempire un impegno d'onore e un codice etico. Per tutte queste ragioni, i gradi ROS sono molto richiesti. • Formazione iniziale e continua di unità di polizia.
INTERNATIONAL POLICE CONFEDERATION (IPC)
• La polizia comunale, la polizia penitenziaria e le forze di sicurezza possono ricevere istruzione iniziale di ROS per acquisire un Certificato d'Attitudine Tecnica o CAT, che permetta loro di trasportare e usare il tonfa o il bastone estensibile con il permesso dei loro superiori. • Una formazione continua può essere programmata in modo da mantenere l'istruzione iniziale e migliorare la capacità delle forze di sicurezza in situazioni d’intervento. • Corso di Affiliazione - Formatori e allenatori di diversi stili e le unità possono diventare membri della Federazione Inter nazionale AJL attraverso di essa e il ROS dell’International Police Confederation (IPC) ottenere il riconoscimento del loro sistema e, eventualmente, il loro grado. Una passerella d'omologazione è stata creata per riconoscere i gradi e le qualifiche d’istruttore alla luce della documentazione di supporto fornita. Alcune rappresentazioni sono state stabilite come DTN (Direttore Tecnico Nazionale), DTR (Direttore Tecnico Regionale) e DTD (Dipartimento Direttore Tecnico) in tutta la Francia e all'estero.
Quest’organizzazione, che è un ramo dell'Accademia Jacques Levinet (AJL) è un collegamento tra le diverse unità delle forze dell'ordine per scambiare pratiche tecniche e operative di polizia, cooperazione, ed esperienze tra i membri delle forze di sicurezza, gli esperti e le organizzazioni di tutto il mondo. Una passerella d'appartenenza ha avuto luogo tra l’AJL e IPC.
ACCADEMIA INTERNAZIONALE PER LA POLIZIA Il Police Training ROS tende a una forte professionalizzazione delle forze dell'ordine e una selezione dei formatori nel campo d’intervento per il riconoscimento inter nazionale. Attraverso l'Accademia Jacques Levinet e l’International Police Confederation, il ROS è rappresentato in una cinquantina di paesi del mondo. Il ROS è un nuovo modo per i poliziotti, i gendarmi, i costumi, le prigioni e le agenzie di sicurezza per meglio soddisfare la loro missione in modo operativo con professionalità, etica e moralità.
POLICE TRAINING ROS ACADEMY (AJL) POLICE INTERNATIONAL CONFEDERATION (IPC) Tel .: +33 (0) 467 075 044 E-mail AJL: contact@academielevinet.com Web Site: www.policetrainingros.com E-mail IPC: contact@international-policeconfederation.com Web Site: www.international-policeconfederation.com
“L'originalità del metodo è dovuta all'utilizzazione complementare delle tecniche autodifesa di mano vuota SPK adattate alla GTPI, con l'uso di pistole, manette, perquisizione, lavoro di squadra e altri mezzi coercitivi.”
Nella Taekwon-Do, punto vitale è definito come qualsiasi area sensibile o fragile nel corpo vulnerabile ad un'attacco.È essenziale che lo studente di Taekwon-Do possieda una conoscenza dei diversi punti in modo da poter utilizzare il corretto strumento d'attacco o bloccaggio. L'attacco indiscriminato è riprovevole per essere inefficiente e uno spreco di energia."Generale Choi Hong Hi, THE ENCYCLOPEDIA OF TAEKWON-DO, Volume II, pag 88. Il Taekwon-Do è una delle arti marziali più diffuse e professionali attualmente nel mondo (fondata il 11 aprile 1955 dal generale Choi Hong Hi), e continua a prosperare anche dopo la morte del suo fondatore nel mese di giugno 2002. Nel corso del tempo i fattori sportivi hanno ottenuto priorità e gran parte dei metodi originali di autoprotezione sono stati ignorati o scartati. Negli scritti originali del generale Choi, una gran parte dell'attenzione, la struttura e anche l'uso di punti vitali "Kupso" (o Kyusho), nonché lo sviluppo di armi per accedervi, fu delineata, ma non è satata mai completamente insegnata. Kyusho International ha sviluppato un programma per illuminare, educare, integrare e restituire a questa incredibile arte marziale i concetti del suo fondatore. Questo nuovo programma ha il pieno sostegno del figlio del fondatore, Choi Jung Hwa. L'obiettivo di questa serie è quello di indagare i modelli (TUL), che vengono eseguiti in conformità con i precetti del fondatore nella "The Encyclopedia of Taekwon-Do" (15 volumi scritti dal generale Choi Hong Hi, compresi i suoi "punti vitali"). Attraverso questa struttura, il Kyusho sarà inizialmente integrato di nuovo nel Taekwon-Do. Kyusho International è orgogliosa di aiutare in questo compito di collaborazione monumentale e storica.
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Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
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La carriera di Silvio Simac ha preso un viaggio emozionante dall'essere mondiale medaglia d'oro in Taekwon-do di scambio di colpi sullo schermo d'argento contro Jet Li, Jason Statham, Scott Adkins, Keanu Reeves e Michael Jai White a lavorare in tutto il mondo di Hollywood, Bollywood, Europa e Hong Kong insieme a Yuen Wo Ping, Arnold Sczwarzenegger, Don Wilson e Cynthis Rothrock. Italia ha visto Silvio scorso anno prendono parte 10 anni di corsa numero 1 show Ballando con le stelle "Ballando con le Stelle" come carattere mistico Joe Maska.
Molti di noi si trovano in crolli motivazionali come i nostri altipiani entusiasmo, tuffi self drive e il progresso rallenta. A volte è come un ciclo continuo in cui siamo motivati ??per un periodo di tempo, ma poi a poco a poco perde la messa a fuoco, il fuoco e il desiderio. Ogni anno facciamo nuove risoluzioni coscientemente con entusiasmo e eccitazione, ma nel corso del tempo torniamo ai nostri vecchi modi subconscio e le abitudini che siamo abituati, perdere la motivazione e spesso uscire quando ha presentato le sfide. Testo & Foto: Silvio Simac enete a mente le sfide sono buono e positivo. Il nostro ambiente, la natura e l'universo evoluto attraverso le sfide, quindi ha dovuto cambiare e adattarsi in base allo stimolo presentato. Si tratta di una legge naturale dell'evoluzione. Sfida = Change. Per esempio, se mettiamo in discussione il nostro corpo con resistenza stimolo, si adatterà, cambiamento e diventare più forte secondo la sfida per sopravvivere sollecitazioni future. Stessi lavori per la mente e l'anima. Come dice il proverbio "No Pain, No Gain". No Sfida, nessun cambiamento. Sulla nostra ricerca dell'eccellenza personale ci rivolgiamo a numerose fonti di conoscenza, informazione e orientamento. Per tracciare il nostro cammino, si deve pianificare una
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strategia per non pianificare, si prevede di fallire. Pertanto è fondamentale identifichiamo situazione presente e dove vogliamo andare. Lungo questo percorso o viaggio è vitale abbiamo fissato le tappe e le vette con gli obiettivi pre determinati punti e in cui ci riflettiamo indietro, ri-nuovi i nostri obiettivi e la motivazione. C'è Non c'è nulla di più potente per l'auto-motivazione che l'atteggiamento giusto. Non è possibile scegliere o controllare la circostanza, ma potete scegliere il vostro atteggiamento verso le circostanze. Il tuo atteggiamento determina l'altitudine. Nessuno può motivare nessuno a fare qualcosa. Tutto ciò che una persona può fare per un altro è fornire loro incentivi per motivare se stessi. Catalizzatore motivazionale può venire da un certo numero di fonti: allenatori, compagni di squadra, gli
"Essere disposti a lasciare la vostra zona di comfort. La barriera più grande per realizzare il vostro potenziale è la tua zona di comfort. Grandi cose accadono quando fate amicizia con la vostra zona di disagio." amici, la famiglia, l'impegno di lavoro, sostenitori, e metodi di auto-aiuto possono essere tutti strumenti efficaci per motivare un atleta per eseguire. * Essere disposti a lasciare la vostra zona di comfort. La barriera più grande per realizzare il vostro potenziale è la tua zona di comfort. Grandi cose accadono quando fate amicizia con la vostra zona di disagio. * Tenere apprendimento. Leggere e cercare di prendere in tutto ciò che si può. Quanto più si impara, più sicuri si
diventa a iniziare il vostro viaggio. Allo stesso modo si mappa il tuo viaggio prima di guidare fuori per la destinazione desiderata. * Non abbiate paura di sbagliare. Saggezza ci aiuta ad evitare di commettere errori e viene da fare un milione di loro. * Non indulgere nel pensiero autolimitante. Pensate che abilita, pensieri espansive. * Scegli di essere felice. Le persone felici sono facilmente motivati. La felicità
è il vostro diritto di nascita e la natura umana, quindi non accontentarsi di niente altro. * Trascorrere almeno un'ora al giorno in auto-sviluppo. Leggere buoni libri, meditare o ascoltare audio ispiratori. Guidare da e per lavoro offre un'ottima occasione per ascoltare automiglioramento audio. * Finisci ciò che si avvia. Così molti di noi diventano sparsi come cerchiamo di realizzare un compito. Termina un compito prima di iniziare un'altra.
“Scegli di essere felice. Le persone felici sono facilmente motivati. La felicità è il vostro diritto di nascita e la natura umana, quindi non accontentarsi di niente altro.” * Vivere pienamente nel momento presente. Quando si vive nel passato o il futuro si diluire l'essenza della vita e non sono in grado di far accadere le cose nel presente. * Non smettere quando si verifica una battuta d'arresto o frustrazione. Il successo potrebbe essere proprio dietro l'angolo. Godetevi il viaggio piuttosto che soltanto raggiungendo verso la vostra destinazione. Ogni passo conta. Preparatevi tempo specifico, realistico, a breve termine, così come gli obiettivi a lungo termine
* Sognare in grande. Se c'è qualcosa per la legge di aspettativa poi ci stiamo muovendo nella direzione dei nostri sogni, obiettivi e aspettative. Tutti noi abbiamo una fonte di energia non sfruttata che può essere messa a frutto per produrre risultati superiori. Promuovere la motivazione è fondamentalmente un cambiamento di atteggiamento, lo sviluppo di un positivo 'può fare' mentalità e impegnarsi in comportamenti sistematici - gli obiettivi di processo a breve termine - che facilitano il miglioramento.
Un guerriero intelligente deve coltivare la capacità di esprimersi dall'interno verso l'ester no, non cercare un'immagine di se stessi dall'esterno, come se nello specchio. Acquietare la mente e ascolta il tuo cuore per esso vi porterà su un percorso di eterna e interna saggezza, la forza, il coraggio, la pace e la felicità. Buttare via la vostra vanità, e perseguire obiettivi interni. imparare a riconoscere la differenza tra motivazioni interne ed esterne. La Via delle Arti Marziali è una disciplina dedicata alla
Reportage
Training
“La straordinarietà di arte marziale è che si lavora attraverso il proprio corpo e costruire un rapporto con essa al fine di comprendere il potere di equilibrio attraverso le proprie esperienze.” perfezione di carattere, non la raccolta o premi e la lode. Attenzione di rango; treno per raggiungere l'eccellenza personale; non certificati e le cinture. Ricordate tutti i sistemi sono artificiali. C'è un solo vero Via delle Arti Marziali. La straordinarietà di arte marziale è che si lavora attraverso il proprio corpo e costruire un rapporto con essa al fine di comprendere il potere di equilibrio attraverso le proprie esperienze. Questa comprensione diretta inizierà, naturalmente, di trovare la sua strada nelle altre principali aree del vostro essere, vale a dire la vostra mente e le vostre emozioni. Poi, lentamente, una nuova percezione di se stessi inizierà ad emergere in cui il corpo, la mente e le emozioni lavorano in armonia dinamica tra loro, portando un'ampia integrazione di "unicità" con voi stessi e il vostro ambiente. Rimanere concentrati e motivati. Di 'la tua dose giornaliera da 5 D's. Sogno, Desiderio, disciplina, determinazione e dedizione. Godetevi il viaggio. "Sogno la vostra vita, allora Vivi il tuo sogno" Silvio Simac
Tenendo sempre come sfondo l’Ochikara, “la grande forza” (chiamata e-bunto nel dialetto degli Shizen), la saggezza segreta degli antichi sciamani giapponesi, i Miryoku, l’autore ci sommerge in un mondo di riflessioni genuine, capaci allo stesso tempo di smuovere nel lettore il cuore e la testa, collocandoci continuamente di fronte all’abisso dell’invisibile, come vera, ultima frontiera della coscienza personale e collettiva. La spiritualità non come religione, ma come studio dell’invisibile, è stato il modo per avvicinarsi al mistero dei Miryoku, nel segno di una cultura tanto ricca quanto sconosciuta, allo studio della quale l’autore si è dedicato intensamente. Alfredo Tucci, direttore dell’editrice Budo International e autore di un gran numero di titoli sulla via del guerriero negli ultimi 30 anni, ci offre un insieme di riflessioni straordinarie e profonde, che possono essere lette indistintamente senza un ordine preciso. Ciascuna di esse ci apre una finestra dalla quale osservare i temi più svariati, da un punto di vista insospettabile, a volte condito da humour, altre da efficacia e grandiosità, ponendoci di fronte ad argomenti eterni, con lo sguardo di chi ci è appena arrivato e non condivide i luoghi comuni con i quali tutti sono abituati ad avere a che fare. Possiamo affermare con certezza che nessun lettore rimarrà indifferente davanti a questo libro, tale è la forza e l’intensità del suo contenuto. Dire questo, è già un bel dire in un mondo pieno di presepi collettivi, di ideologie interessate e tendenziose, di manipolatori e in definitiva, di interessi spuri e di mediocrità. E’ dunque un testo per animi nobili e persone intelligenti, pronte a guardare la vita e il mistero con la libertà delle menti più inquiete e scrutatrici dell’occulto, senza dogmi, senza moralismi di convenienza, senza sotterfugi.
National Technical Director BELGIUM Black belt 5th Dan Aikijutsu Mail - galway-8@hotmail.com Tel. - +32.494.773.812
National Technical Director SWIZERLAND Assistant Self Pro Krav Mail - thamara60@yahoo.com Website: http://clubspkdouvaine.e-monsite.com
National Technical Director PORTUGAL - Instructor Black belt 4th Dan Kempo - 1er Dan Self Pro Krav Mail - vitorlagarto@sapo.pt Website http://www.kiryukenpo.com
National Technical Director SRI LANKA Instructor Black belt 7th Dan Toreikan US - CN. 4th Dan Kick Boxing Mail - thamara60@yahoo.com Website - http://www.karimdizaj.com
National Technical Director ALGERIA Instructor Black belt 4th Dan Jiu Jutsu CN. 3th Dan Ta誰 Jutsu Mail - bentaiji@yahoo.fr Tel. - +212.774.509.241
National Technical Director QATAR Instructor Black belt 5th Dan Karate CN. 4th Dan Aikido Mail - karimdizaj@gmail.com Website - http://www.karimdizaj.com
Regional Technical Director SETUBAL (PORTUGAL) Instructor Black belt 1er Dan Kravmaga Mail - santos80filipe@gmail.com Tel. +351.967.272.706
Regional Technical Director ALGER ALGERIE - Instructor 1th Degree Self Defense - Instructor Tonfa Mail: h.brahimi70@laposte.net Tel. +213.662.208.857
National Technical Director TUNISIA Instructor Black belt 4th Dan Taekwondo National Trainer Mail: aymenbenmassaoud@hotmail.com Tel. - +216.252.536.30
Nat Instruc 1er Da M Web
National Technical Director MAURITIUS ISLAND Instructor National Trainer MM Mail - didierameer@hotmail.co Tel. - +230.578.142.27
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ional Technical Director SPAIN ctor Black belt 4th Dan Kempo an Self Pro Krav and Police ROS Mail - dbuisanwolf@gmail.com bsite - http://www.davidbuisan.es
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National Technical Director AUSTRIA and BULGARIA Instructor Black belt 1er Dan Self Pro Krav - CN. 1er Dan Police ROS Mail - bsa@bsa-association.com website: http://bsa-security.com
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Regional Technical Director LOS ANGELES (USA) - Instructor CN. 1th Dan Kravmaga and Self Pro Krav Mail: Sidisafitness@yahoo.com Web: http://www.academielevinet.com
Regional Technical Director ANTILLES - Assistant Self Pro Krav Mail - splashfwi@gmail.com Tel. 06.90.56.90.24
National Technical Director LUXEMBOURG Instructor Black belt 1er Dan Self Pro Krav CN. 1er Dan Cane Defense Mail - galway-8@hotmail.com Website - http://www.selfdefense.lu
Regional Technical Director ADRAR ALGERIE Assistant Self Pro Krav Mail reflexologue.bien.etre@gmail.com Tel. +213 7 81 31 15 95
Minou Risso
mail: budo.cinturanera@gmail.com
1 individuazione punto di applicazione.
2 evidenz
iazione.
ARTE DEL COMBATTIMENTO, 5 ELEMENTI L’ essenza del Kenpo, in accordo con la nostra metodologia, è legata alla comprensione di 5 teorie: 1 Spazio, 2 Tempo, 3 Percezione, 4 Struttura, 5 Energia. Spazio: 3 fasi, 3 distanze Il praticante di Arti Marziali, attraverso la dura pratica, apprende come percepire, elaborare ed agire / reagire di fronte ad un pericolo. La corretta percezione del proprio corpo in relazione allo spazio è essenziale, al fine di elaborare ed effettuare una risposta, un movimento complementare a quello del proprio avversario, nel giusto tempo, nella giusta distanza. Vi sono 3 distanze di combattimento, più una distanza di sicurezza definita “distanza zero”. Nella distanza Zero (DZero) i due corpi, attraverso la semplice estensione degli arti, non possono arrivare a toccarsi. E’ importante capire che un combattimento inizia sempre dalla DZero ed è utile, a livello didattico, insegnare come percepire questa distanza e la transizione alla distanza successiva. Per combattimento si intende un confronto fra due praticanti, due artisti marziali, due atleti. L’ aggressione è una condizione differente. Un’ aggressione spesso inizia già in una distanza estremamente ravvicinata. Nonostante ciò, per poter percepire correttamente una distanza di corpo a corpo, è necessario saper identificare e controllare efficacemente le distanze precedenti, per poter capire in modo chiaro che l’ atteggiamento del corpo dell’ aggressore comunica una
3 applicazione artemisia.
invasione del nostro spazio vitale e quindi l’ inizio di una aggressione. Partendo quindi dalla distanza Zero, impariamo a percepire e lavorare su 3 distanze: Distanza 1 (D1) definita distanza di scherma. Distanza 2 (D2) definita distanza di intrappolamento. Distanza 3 (D3) definita distanza di corpo a corpo. In ogni distanza viene collocata una determinata condizione di combattimento, denominata fase, le cui caratteristiche verranno illustrate a seguito. D1 – fase Tai Sabaki, posizionare il corpo I due avversari, partendo dalla DZero, possono interagire e colpirsi, effettuando degli spostamenti, dei passi, mantenendo una buona mobilità e libertà, senza cioè avere nessuna parte del corpo in contatto con quella dell’ avversario. In questa distanza, definita “scherma”, si applicano prevalentemente tecniche a lunga gittata, utilizzando intuito e percezione visiva. Una percezione chiara della DZero consente una progressione consapevole nella distanza di scherma. In questa, come nelle altre fasi, vi è la possibilità di effettuare una progressione nella distanza successiva, oppure una regressione nella distanza precedente. Nella distanza di scherma, ci troviamo a gestire la fase definita “Tai sabaki”, nella quale è necessario, costantemente, operare adattamenti ed allineamenti sempre differenti rispetto alle linee di forza dell’ avversario, per poter approfittare di un vantaggioso posizionamento. D2 – fase Irimi, penetrare Nella seconda distanza D2 non solo è possibile ma necessario ricercare il contatto per poter operare un controllo delle armi dell’ opponente e colpire simultaneamente. Il contatto consentirà l’ applicazione di tecniche di intrappolamento che inibiscano la mobilità dell’ avversario portandolo a perdere il proprio baricentro, attraverso la progressione del nostro corpo che entra nel suo spazio vitale. Questa fase di combattimento viene definita, per questo, Irimi: penetrare, entrare. Le tecniche utilizzate nella fase Irimi sono corte, rapide e concatenate, vi è sempre una applicazione simultanea di controllo e attacco. Le qualità propriocettive entrano in
4 accenzione con bastoncino di incenso e cauterizzazione.
gioco e prendono il posto, nella scala delle priorità, della percezione visiva che, comunque, contribuisce alla buona gestione di questa fase. Attimo per attimo è importante operare costanti adattamenti alla forza, alle pressioni dell’ avversario e saper valutare se effettuare una regressione alla D1 e tornare a tirare di scherma, lavorare nella D2 o eventualmente effettuare una progressione nella D3 per chiudere in corpo a corpo. D3 – fase Kuzushi, prendere il baricentro Nella distanza di corpo a corpo abbiamo più parti del corpo in contatto con l’ avversario. E’ necessario, nella D3, mantenere un contatto costante con l’ opponente e portarlo costantemente fuori equilibrio per poter applicare tecniche di demolizione a corta gittata: gomiti e ginocchia, l e v e ,
strangolamenti. In questa fase è molto frequente, giocando costantemente sullo squilibrio ed attacco simultaneo, poter portare l’ avversario al suolo. Questa fase di combattimento viene definita Kuzushi (squilibrare), le qualità propriocettive sono assolutamente predominanti, si possono applicare le 3 energie: in particolare la verticalizzazione, ampiamente usata nel corpo a corpo, nelle proiezioni, nelle tecniche di demolizione discendenti.
EQUILIBRIO ENERGETICO / TERAPIA – LA MOXIBUSTIONE L’ Arte Marziale, praticata nel rispetto delle molteplici capacità dell’ essere umano, sviluppa 3 Aree complementari: Arte del combattimento – Elevazione spirituale – Equilibrio energetico/terapia. Tratteremo oggi la 3^ area. La Moxibustione è un ramo importante della medicina tradizionale orientale, anticamente si chiamava SIURUO: "cauterizzazione".
L’ applicazione viene eseguita sui punti di agopuntura, ma anche, localmente, su ogni punto del corpo, ove si presenti il bisogno di trattare artrosi, traumi, tendiniti, er nie vertebrali e molto altro. Per le applicazioni, generalmente, viene usata l'artemisia, erba dalle caratteristiche molto particolari; quando la si accende per riscaldare il punto interessato, brucia uniformemente, sviluppando calore continuo fino al suo esaurimento. Il calore, attraversando i punti del sistema dei meridiani e dei collaterali, si trasmette ad essi. L'artemisia, erba perenne appartenente alla famiglia delle composite tubuliflore, nasce, cresce e si sviluppa spontaneamente nella maggior parte dell'emisfero boreale e ne esistono circa 200 specie. In Europa è presente l'artemisia vulgaris, in Italia sono presenti circa 20 specie, cresce nei terreni lasciati incolti e sul ciglio delle strade. Esistono circa 40 differenti metodi di applicazione della moxibustione, alcuni prevedono l’ uso di zenzero interposto fra il punto di agopuntura e l'artemisia, aglio, sale ecc.
La tecnica di pratica può essere - Diretta: Mettendo il “chicco” di artemisia direttamente sulla pelle, in corrispondenza del punto individuato. In base alla patologia da trattare, è necessario agire più o meno in profondità, di conseguenza la grandezza del chicco e l’ intensità della cauterizzazione variano in relazione alla specifica esigenza. La pratica diretta lascia piccole bruciature sulla pelle che vengono rapidamente riassorbite. - Indiretta: I punti di agopuntura vengono avvicinati da sigari di artemisia, simili ad un sigaro tradizionale, e riscaldati. Gli effetti prodotti sono straordinari: stimolazione energetica, migliore circolazione sanguigna, rafforzamento del metabolismo, rimozione della stasi del sangue, riduzione di eventuali processi degenerativi quali l'artrosi
ed altre malattie. Questo metodo, inoltre, favorisce considerevolmente la prevenzione, promuovendo la rigenerazione di sangue e tessuti ed aumentando la resistenza della persona attraverso un rafforzamento dei corretti equilibri. Il Maestro Marcello Spina, Presidente Fu Shih Kenpo Karate Italia, ha avuto, per anni, la fortuna di collaborare con il prof. Nabuaki, grande esperto del settore, agopuntore della scuola giapponese Riodoraku. Egli pratica, in armonia, la Moxibustione, unitamente all’ uso degli aghi. Il professore si rivelò estremamente scrupoloso nell’ applicazione dei suoi metodi e nella cura delle persone, tanto che, ogni assistito, finiva per manifestare grande fiducia ed apprezzamento nei c o n f ro n t i d i q u e s t a m e t o d o l o g i a , a n c o r a p o c o conosciuta in Occidente. Il Maestro Spina ama portare avanti lo spirito e le tecniche acquisite attraverso questa esperienza unica quarantennale, aiutando tante persone a ripristinare il proprio equilibrio fisico ed energetico. In Fu Shih Kenpo karate Italia, inoltre, vengono istruiti, nello Shiatsu e nella moxibustione, attraverso specifici corsi, coloro i quali sentono di voler condividere queste conoscenze e capacità.
Savate
L'Arte Francese da Combattimento per eccellenza, la Savate, presentata da uno dei suoi campioni internazionali piÚ rispettati. Uno dei video su questo stile è stato introdotto da Fred Rado, ecco un buon ricordo della storia e le caratteristiche del sistema.
Va lontano… fin dove ti portano le tue gambe! Sebbene si sappia che nel Savate si usano mani e gambe, per la maggior parte dei praticanti di altri stili è l’uso delle seconde che ha da sempre attirato maggiori adesioni ed ammirazione. Sia come sport da combattimento, che nel suo versante di autodifesa, il Savate fornisce ai suoi praticanti una notevole abilità nell'uso delle estremità inferiori e, di conseguenza e necessariamente, di un acuito senso dell'equilibrio. L'abilità di reagire sulla lunga distanza e di provocare l’avversario fanno di questo sistema un gioco continuo di finte e di anticipi. Fintare con le gambe è una vera e propria arte, quando osserviamo un buon lottatore di Savate; contrattaccare, parare ed ovviamente colpire con
Savate “L'esecuzione delle tecniche di Savate è particolarmente caratterizzata, il che permette di riconoscere a prima vista lo stile.â€?
Arti di Combattimento durezza vari obiettivi, per di seguito pr opria personalità, ma che non ha ricevere una lunga serie di colpi di pugno ancora trovato il posto che merita nel che ti investono non appena chiudi la mondo Marziale. distanza. Questo mese vi portiamo dalle mani di Uno stile di cavalieri… senza dubbio, ma questo esperto istruttore francese, un che non sottovalutano i trucchetti nei appassionato del Savate e del Free Fight, loro combattimenti da s t r a d a , un lavoro che vi avvicinerà ai concetti, incorporando tecniche sempre più efficaci alla storia e ai segreti di questa formula e letali nel loro arsenale. spettacolare di autodifesa. Il Savate, l'Arte del combattimento tradizionale francese per eccellenza, uando parliamo del Savate, le prime immagini che ci vengono in mente cominciò veramente a farsi conoscere al differiscono molto a seconda delle di fuori della Francia solo alcune decadi persone e dei paesi ai quali ci si rivolge. fa. Uno stile elegante, dove le gambe Per alcuni, il nome ricorda le “Brigades du acquisiscono un'importanza essenziale sia Tigre” (Le Brigate della Tigre), una serie nell’attacco che nella difesa, il Savate televisiva degli anni ‘70, emessa nelle catene francesi, continua ad essere uno stile con una dove potevamo vedere dei poliziotti dell’inizio del XX
Q
Savate secolo, con baffi a forma di manubrio di bicicletta, che si allenavano con fuseaux e casacca per imparare le tecniche del nuovo sport in voga. Per altri, si tratta di uno sport da combattimento estremamente efficiente e spettacolare, sapiente miscuglio di fluidità, eleganza ed efficacia. Il Savate è uno sport multiforme, sia a livello dell'immagine che proietta che dell'essenza che lo compone. Al di fuori dell'Esagono, il Savate è più conosciuto come Pugilato francese o “French Footfighting” per gli Anglosassoni. Il nome Savate viene dal gergo ed identifica una vecchia scarpa. La particolarità dei suoi praticanti era e continua ad essere l'uso della scarpa come temibile arma di colpo. Si tratta dell'unico sistema da combattimento che utilizza le percussioni di mani e piedi le cui origini sono europee, poiché la maggior parte degli altri stili vengono dall'Asia o dagli Stati Uniti. Ma ritorniamo ai principi del Savate per parlare un po' di storia. Le sue origini risalgono al XVIII secolo. Nel sud della Francia, i marinai lo utilizzavano come metodo di combattimento basato sui calci. Dato che si allenavano sulle barche durante il loro tempo libero, appoggiavano le mani a terra per stabilizzare l’equilibrio ed approfittavano della
posizione per sferrare attacchi di gambe. Questo sistema si chiamava “chausson” (la pantofola), riferendosi alle scarpe che portavano anticamente i marinai quando navigavano. Nel nord della Francia sorse un altro sistema di combattimento: il Savate. Si trattava di un miscuglio di tecniche che permettevano i colpi di gambe e di mani. Le tecniche di calci erano utilizzate senza avere la possibilità di appoggiare le mani al suolo. I colpi di mano si eseguivano a mani aperte (senza l’utilizzo di guanti) e si chiamavano schiaffi. A quel tempo, i confronti multidisciplinari erano molto frequenti. Prendevano la forma di sfide dove ogni combattente rappresentava il proprio stile di combattimento, il migliore e il più efficace per lui. È sorprendente constatare che a quell'epoca il combattimento libero vivesse giorni felici. Benché i Pride o gli Ultimate Fighting sembrino oggi qualcosa di nuovo, non lo sono affatto. Si tratta solamente dell'esplosione mediatica di questi ultimi anni, che ha reso queste competizioni famose al grande pubblico…ma questo è un altro discorso!
“Il nome Savate viene dal gergo ed identifica una vecchia scarpa. ”
“Nel nord della Francia sorse un altro sistema di combattimento: il Savate. Si trattava di un miscuglio di tecniche che permettevano i colpi di gambe e di mani.�
Savate Dopo uno di questi confronti multi-disciplinari, il difensore del Savate ebbe alcuni problemi di fronte ad un pugile inglese. Scoprì sulla sua pelle la temibile efficacia dell'utilizzo dei pugni in un combattimento e decise di studiare questo sistema, chiamato Pugilato Inglese. Una volta assimilate le tecniche, decise di aggiungere i colpi con il pugno chiuso alle tecniche utilizzate nel Savate, diede ai principianti dei guanti da Boxe e creò il Pugilato o Boxe Francese. A quell'epoca, Parigi aveva grandi problemi di delinquenza e d’insicurezza. Questo metodo diventò presto molto popolare sia come metodo di difesa personale, sia per il fatto che permetteva il mantenimento della condizione fisica. Sorsero numerose palestre di Savate. Parallelamente al Pugilato Francese che è un sistema di combattimento a mani nude, nelle accademie si studiavano altri due metodi, utilizzando come armi il bastone ed il palo. Il bastone è un sistema di combattimento di difesa personale basato sull'utilizzo di un bastone da passeggio. A quell'epoca, si tratta di un articolo che andava di moda, un segno di distinzione sociale molto utilizzato. Il suo utilizzo avveniva con una sola mano, al contrario del palo, più lungo e più grosso, che si usava con due mani. Il padre spirituale, riconosciuto come tale, del Savate è Joseph Charlemont, poiché fu il primo a scrivere e a codificare le tecniche utilizzate nel 1877. Il Savate diventò sempre più popolare, tra le altre cose all’interno dell'aristocrazia, che trovava in esso un mezzo elegante ed efficace per
lottare contro i briganti ed i piccoli malviventi. La popolarità del Savate non smise di crescere fino al principio del XX secolo, dove si calcola più di 100.000 praticanti. L’inizio della Prima Guerra Mondiale privò la disciplina della maggior parte dei suoi membri ed il Savate cadde nel dimenticatoio. Bisognerà aspettare il principio degli anni ‘60 affinché rinasca dalle sue stesse ceneri. Attualmente, 27 nazioni sono rappresentate all’interno della Federazione Internazionale di Savate (FIS) ed il numero di praticanti aumenta senza sosta, al di fuori delle frontiere dell'esagono.
Il Savate da competizione può essere praticato in due modi molto diversi, in corrispondenza delle differenti necessità dei praticanti (chiamati tiratori), ma che molto spesso si completano: l'assalto ed il combattimento. Nell’assalto, la forza dei colpi è esclusa e la potenza di tutti i tocchi deve essere controllata. Il sistema dei punti dei giudici considera l'esecuzione e la scelta delle tecniche utilizzate, così come il numero di tocchi effettivi. Nel combattimento, la ricerca dell'efficacia si esegue attraverso l'utilizzo di colpi a piena
“Il Savate da competizione può essere praticato in due modi molto diversi, in corrispondenza delle differenti necessità dei praticanti”
Savate potenza. In questa forma di competizione, i giudici considerano criteri come l'efficacia dei tocchi, la quantità e la strategia utilizzata da ognuno dei combattenti. L'esecuzione delle tecniche di Savate è particolarmente caratterizzata, il che permette di riconoscere a prima vista lo stile. L’uniforme integrale che indossano i tiratori è costituita da un unico pezzo che copre le gambe ed il torso. Generalmente in lycra, le forme e i tessuti utilizzati possono variare. Nel Savate, le tecniche di pugno sono le stesse che si usano nel Pugilato Inglese ed i colpi si danno al corpo e alla testa. Per le tecniche di piede, i tocchi devono prodursi esclusivamente con la scarpa, con la parte superiore, la punta o la suola a seconda delle tecniche utilizzate. I bersagli si trovano su tre livelli: basso, a livello delle gambe, medio, a livello del corpo, ed alto, a livello del viso. L'utilizzo della scarpa per gli attacchi di gamba permette, se si ha una buona posizione di guardia, di usare una sola distanza per attaccare con i pugni o i piedi. Questo permette di guadagnare tempo sugli spostamenti e rende la pratica molto più rapida. Inoltre, l'utilizzo della scarpa permette di avere un'arma molto più fine e precisa del piede nudo o della tibia. L'Arte del Savate consiste anche in un gioco di equilibrio, di finte e di spostamenti per trovare il varco nella guardia dell'avversario. L’allenamento obbligatorio della maggior parte dei calci permette di effettuare varie tecniche con la stessa gamba senza riposarla. Questo fatto conferisce al Savate la sua caratteristica rapidità d’esecuzione. Se è vero il fatto che “armare” i colpi dà un'impressione di fluidità e di leggerezza, numerosi detrattori del Savate hanno modificato le loro impressioni dopo aver sperimentato una sferzata di
punta al plesso solare o il tallone di un “chassé d'arrêt”. Per accelerare lo sviluppo del Savate ad un livello internazionale, il termine “Boxe Francese” è stato relegato in secondo piano, per evitare una connotazione considerata come troppo sciovinista da alcuni. All’interno della Federazione del Savate, si sono sviluppate varie discipline sorelle. Oltre al bastone e al palo di cui abbiamo parlato precedentemente, esistono altre due discipline: il Savate forma e il Savate difesa. Il Savate forma è una disciplina che permette di effettuare tecniche di Savate sincronizzate al ritmo di una musica, senza confronto né contatto. Il Savate difesa riprende lo spirito originario del Savate di difesa personale. Oltre alle tecniche del Savate tradizionale, riprende numerose tecniche proibite nel Savate, per un uso mirato alla difesa personale.
Anche armi bianche come il bastone telescopico o il tonfa appartengono a questa disciplina e se ne insegna l’utilizzo. Durante la sua storia, dalla sua creazione fino ai giorni nostri, il Savate ha saputo evolvere preservando il carattere delle sue origini e la sua identità distintiva. Offre ad un pubblico molto vario, di qualsiasi età o sesso, di trovare all’interno di una pratica marziale, virtù molto differenti. Alcuni vi si avvicinano per le sue qualità di mantenimento fisico, un buon esercizio cardiovascolare assieme ad un rinvigorimento muscolare e ad un lavoro di flessibilità. Altri sono più interessati al suo aspetto competitivo, nel duello con l'assalto e/o nel combattimento. E gli ultimi vi si avvicinano per il suo concetto di difesa personale, sempre aggiornato, tra le altre cose con l'arrivo recente del bastone telescopico e del tonfa.
Le Arti Marziali Europea
Quale arma rappresenta meglio la cavalleria militar e eur opea del Medioevo se non la spada? La Spada medievale è uno strumento pesante, realizzato per combattere il più delle volte con armature. Le sue dimensioni ed il suo peso costringono i praticanti a realizzare una sintesi di movimenti, che è un perfetto esercizio per riassumere l’essenziale in modo pratico e necessario. I movimenti e le “fioriture” che altre armi permettono, sono in questo caso proibitivi, tuttavia la potenza del suo colpo è incomparabile e letale. Nel suo impagabile recupero delle nostre tradizioni guerriere, il gruppo
La Spada “La via della spada è una Via nobile e leale seguita ai quattro punti cardinali fin dai tempi del fuoco e del ferro dagli uomini d’arme, i guerrieri guidati dallo spirito della Cavalleria e dell’onore che da sempre li distingue”
Classici Occidentali italiano “Nova Scrimia” non ha voluto perdere l'occasione di realizzare un vero e proprio studio pratico di quest’arma. Come sempre le sue fonti sono particolarmente ricche: testi classici italiani e di altri paesi europei hanno alimentato la loro conoscenza, ma, come loro stessi affermano, nulla sarebbero senza una pratica intensa ed appassionata. Questo lavoro ha avuto, com’è abitudine per questo gruppo, un suo riflesso in un video istruttivo, che è senza dubbio un tesoro documentale, ma anche un'opera marziale notevole, piena di metodologia e di applicazioni pratiche estremamente interessanti. Con un voluminoso bagaglio ripieno di materiale hanno viaggiato dall'Italia fino ai nostri studi, per condividere con i nostri gentili lettori i loro studi e le loro pratiche. Un'esperienza grazie alla quale ogni volta tutti, in redazione, si divertono molto, per la personalità, l’intelligenza e il buon umore di questo gruppo di nobili cavalieri italiani. E dico nobili -dato che lo sono-, non per il loro alto lignaggio, bensì per il loro lavoro; il punto è che il loro è uno di quei compiti che nobilitano, perché che si può fare di più del recuperare il meglio dei nostri antenati e di rivalutare le nostre tradizioni. Quelli che già conoscono le loro precedenti opere potranno, ancora una volta, trarre benefici da questa novità. A coloro che non l'hanno ancora fatto… raccomando l'assaggio. Alfredo Tucci
Il potere della Spada “E quando gli verrà cinta la spada, debbono estrarla dal fodero e dargliela nella mano destra e fargli giurare queste tre cose. La prima di non esitare a morire per la sua Legge, se fosse necessario. La seconda per il suo Signore naturale. La terza per la sua terra.” Alfonso X El Sabio -
Classici Occidentali
Le Arti Marziali Europea
Las siete partidas, il partida Mano e Mezza
“La spada medievale che porta tale nome (dai Mastri di Scrimia è anche chiamata spada da doi mane) è l’arma manesca bianca che per due secoli, dal 1300 alla fine del 1400, rappresentò in buona parte dell’Europa, il simbolo più nobile e reale del cavaliere”
Se la katana è il simbolo del Samurai, il guerriero orientale per eccellenza, la spada medievale detta mano e mezza è il simbolo del Cavaliere, il guerriero occidentale per antonomasia. Come la katana, la spada da una mano e mezza è insieme arma e strumento, mezzo e Via. È impossibile prescindere da questi valori, perché la vita della spada è legata indissolubilmente all’etica ed il suo utilizzo pratico è plausibile solo come espressione di giustizia e nobiltà di intenti. Ma che cos’è la spada da una mano e mezza? La spada medievale che porta tale nome (dai Mastri di Scrimia è anche chiamata spada da doi mane) è l’arma manesca bianca che per due secoli, dal 1300 alla fine del 1400, rappresentò in buona parte dell’Europa, il simbolo più nobile e reale del cavaliere. A differenza della spada da una mano in uso tra le milizie cittadine, la spada da una mano e mezza in uso tra i nobili ed i cavalieri aveva un manico sovradimensionato, un elso più largo e una lama appena più lunga, di solito a sezione romboidale. Queste e molte altre precise caratteristiche tecniche e di costruzione facevano della mano e mezza l’arma ideale da usare tra cavalieri a cavallo e tra cavaliere in sella contro fanti appiedati. Una volta sceso da cavallo l’uomo d’armi poteva contare ancora sulla stessa spada; impugnandola a due mani grazie alla maggior lunghezza del manico (da qui il nome mano e mezza o doi mane). La utilizzava per duellare e combattere sia nella scaramuccia sul campo, sia nella sbara, il luogo chiuso dove si svolgevano i duelli. A questa spada i Maestri di Scrimia dettero l’aggettivo di Reale, identificando in essa i valori più alti di nobiltà d’intenti, giustizia terrena e umana temperanza. In questa spada i Magistri del Medioevo riversarono tutto il loro saver marziale, le più segrete e oculte pratiche del zogar. Le due Arti fondamentali Abracar e daga a daga che il nobile uomo d’armi ed il Cavaliere dovevano studiare e conoscere,
Classici Occidentali si fondevano nella terza Arte divenendo una, quella della spada a doi mane. La Via marziale tracciata dai Mastri di Scrimia identificava in questa spada l’elemento catartico, il centro dell’arte, anello di congiunzione tra le più dure e spietate leggi del combattimento mortale e le sublimi aspirazioni spirituali che animavano l’uomo d’armi. Questa Via antica e altera è un percorso di comprensione guerriera che conserva ancora oggi il valore vitale del suo nobile intento. Questa spada è ancora maestra di conoscenza, custode dei segreti dell’Arte, scrigno di sapere marziale. I secoli passati non ne hanno scalfito il potere, non ne hanno indebolito le forze. Quello che era è, quello che è rimane.
Spada reale Della spada da una mano e mezza si conoscono diverse cose. Al centro dell’interesse di molti gruppi di Rievocazione Storica sparsi in tutto il mondo, la spada medievale viene studiata con passione e impegno sia per essere proposta in simulazioni di spettacolari duelli, sia con finalità di studio storico culturale. Oggi il fenomeno assume proporzioni sempre più importanti; la produzione di spade medievali di varia foggia e natura, è portata avanti da diversi costruttori e da pochi abilissimi artigiani. In alcuni casi ci si trova davanti a bellissime copie, fedeli riproduzioni di esemplari originali conservati nei Musei. Le repliche più o meno commerciali, oltre che dai gruppi sopraccitati, sono utilizzate in molti film epici, storici, fantastici e di azione. È indiscutibile, infatti, il potere suggestivo che questa nobile spada esercita; grazie ad essa vengono realizzate scene di duelli coreografati di grande intensità dinamica e di notevole effetto cinematografico. Tutto questo non deve assolutamente farci dimenticare che l’arte della spada è, dalle sue origini, prima di tutto una disciplina marziale, un’Arte di combattimento. In essa vive e si perpetua il simbolo della cavalleria e dell’onore, una Via marziale percorribile ancora oggi, perché ancora adesso le Arti Marziali hanno un ruolo preciso e decisivo nella storia e nell’evoluzione dell’uomo. Malgrado questa incerta società rifiuti il simbolo della spada, essa ha ancora bisogno vitale dei guerrieri e del loro spirito, ha necessità dei valori e di quell’etica che è fonte di virtù, coscienza e consapevolezza, a cui si ispirano tutti gli uomini che vivono e vissero in ogni tempo. Per questo, superando ogni dubbio, abbiamo deciso che era giunto il momento di fare quello che si doveva. Per troppo tempo la tecnica di spada è stata tenuta nascosta, occultata al sapere condiviso. Per troppo tempo si è lasciato depositato il velo di oblio sull’antica arte di Scrimia. Malgrado questo, l’Arte, con la sua forza arcana, continuava a vivere aspettando il suo tempo. Ora il tempo è giunto.
Le Arti Marziali Europea
Classics Il video “L’esperienza è conoscenza dei particolari, mentre l’arte è conoscenza degli universali.” Artistotole 384-322 a.C.
LA METAFISICA Perché un video su questa spada? Perché anche se oggi si fa molta attività con la spada medievale, poco è stato dato di vedere sulla sua reale tecnica applicata. La scienza di Scrimia, infatti, non riguarda la conoscenza isolata di alcuni movimenti e di qualche tecnica. Questo tipo di conoscenza non può portare da nessuna parte, a meno che quello che si cerca non sia un bel vestito medievale, qualche colpo tirato più o meno forte sulla spada avversaria per far rumore, lucenti pezzi d’armatura e un po’ di scintille. La conoscenza di cui parliamo è un’altra cosa. E’ conoscenza e cosciente consapevolezza di agire a livello marziale, è tutto l’insieme di informazioni precise, custodite e trasmesse di generazione in generazione. Quello che presentiamo in questo video sono i codici (i Magistri la chiamano scienza antiqua, il saver) che permettono di sperimentare e apprendere in prima persona i fondamentali dell’arte, così com’era ed ancora è. La Scrimia di spada insegnata e codificata dai Mastri d’arme italiani si fonda, infatti, su una serie di conoscenze, concetti e principi antichi. Nulla è casuale, l’azione, la sua contraria e la sua contra - contraria, sono governate da leggi e soluzioni strategico-tattiche precise. La Scrimia non si inventa, né si improvvisa; l’arte della spada è scienza di combattimento, legge di Scherma. Per questo quando decidemmo di girare il video, il nostro obiettivo era già fissato: for nire a chi guardava e sapeva vedere, le chiavi per aprire la porta di quest’arte. Volevamo rendere disponibile la necessaria conoscenza, di modo che chiunque avrebbe potuto valutare concretamente l’arte della spada e sperimentarne i fondamentali. Quale luogo migliore per un video come questo che BUDO? Qui è il luogo ove si radunano i guerrieri di ogni latitudine, di ogni continente, per discutere e condividere sinceramente la conoscenza delle Arti. Non poteva di certo esserci posto migliore. Non poteva esserci pubblico più adatto a giudicare. E cosa troverete nel video? La descrizione della struttura a tre livelli della Scrimia di spada, i termini più antichi spiegati e dimostrati, il sistema di guardie e poste, i colpi di taglio e di punta, il modello difensivo di copertura con l’arma. E ancora, lezioni sull’utilizzo dei passi d’attacco e difesa e dei tre movimenti di rotazione sul cerchio (rotare), con una breve moresca di spade sul cerchio. Una lezione è dedicata ai tre scenari (i luoghi del saver). I tre scenari sono uno degli aspetti più intriganti e occulti della Scrimia. Le applicazioni strategico-tattiche (saver cum sua malitia) degli scenari, sono la pietra angolare del potere dello scarmitor (chi pratica Scrimia). Vengono, poi, presentate in dettaglio le sei contrapposizioni di gioco largo (zogo largo) e
Le Arti Marziali Europea
Classici Occidentali
sviluppate sulla base delle quattro eventualità temporali. Decine di azioni tecniche di spada sono applicate a velocità ridotta, per permettere a chi studia il video di analizzare e comprendere ogni dettaglio tecnico. Ogni contrapposizione è, inoltre, supportata da una tavola tecnica, sulla quale sono riportate le quattro sezioni e le sequenze utilizzate. Insomma, per chi vuole c’è davvero tanto da scoprire e da sperimentare. Nella cassetta sono stati anche aggiunti dei filmati brevi di prove di taglio. Sappiamo che quanto è contenuto in questo video può essere davvero utile a chiunque pratichi Arti Marziali, per sviluppare nuove risorse, nuove abilità. Queste sono certamente possibilità concrete. Ora tocca a Voi.
La Via della Spada “E quando avrà giurato, gli si deve dare la collana, per fargli ricordare queste tre cose, dicendo che Dio lo guidi per il proprio servizio e gli permetta di compiere quanto lì gli ha promesso. E dopo di ciò lo deve baciare in segno della pace e della fratellanza che deve essere osservata fra cavalieri.” Alfonso X El Sabio -
LAS SIETE PARTIDAS, IL PARTIDA La via della spada è una Via nobile e leale, seguita ai quattro punti cardinali fin dai tempi del fuoco e del ferro dagli uomini d’arme, i guerrieri guidati dallo spirito della Cavalleria e dell’onore che da sempre li distingue.
Questo mese, il grande Maestro Taejoon Lee e il suo rappresentante in Europa, Marco Mattiucci, condividono con voi due serie tecniche di Hwa Rang Do, che mostrano la versatilitĂ di questo stile con radici profondamente affondate nella tradizione coreana, insieme a soluzioni di combattimento molto interessanti.
Hwa Rang Do® Yong Too Gi (Continuous Sparring) (LA MISSIONE DELLA WORLD HWA RANG DO® ASSOCIATION) Un’eredità di Lealtà, instancabilmente alla ricerca della Verità, dedita al rafforzamento dell’essere umano ed al servizio dell’intera umanità. Il Hwa Rang Do® Yong Too Gi è uno dei combattimenti sportivi del Hwa
Rang Do® riservato alle cinture nere e colorate che abbiano un’esperienza di almeno 2 o 3 anni di pratica marziale. Si tratta di light contact sparring con protezioni e sono ammessi calci, pugni, colpi di taglio e palmo nonché proiezioni e leve articolari. Il match è senza interruzioni e se si arriva a terra non è possibile continuare a colpire ma si può mirare alla sottomissione con tecniche di grappling.
Nei prossimi articoli maggiori dettagli, nelle sequenze fotografiche alcuni esempi applicativi. Circa l’autore: Istruttore Capo di Hwa Rang Do®, Tenente Colonnello dei Carabinieri ed Ingegnere Marco Mattiucci è il Capo dell’Italian Branch della World Hwa Rang Do® Association ed uno dei principali seguaci del Grandmaster Taejoon Lee.
Técnica
Hwa Rang Do
La Zen Nihon Toyama-Ryu Iai-Do Renmei (ZNTIR) è l'organismo che attualmente, una volta rivisti e adattati i concetti e la metodologia di una scuola proveniente da un sistema di combattimento reale, vuole preservare questa tradizione e le forme originali tramite un metodo che unisce corpo, mente e spirito in maniera realistica ed efficace. Questo DVD è stato creato a cura dei praticanti della Filiale Spagnola della Zen Nihon Toyama-Ryu Iai-Do Renmei (ZNTIR - Spain Branch) per far conoscere a tutti uno stile di combattimento, con una vera spada, creato nello scorso XX secolo e con radici nelle antiche tecniche di guerra del Giappone feudale. Qui potrete trovare la struttura basilare della metodologia che viene applicata nello stile, dagli esercizi codificati per il riscaldamento e la preparazione, passando per gli esercizi di taglio, le guardie, i kata della scuola, il lavoro in coppia e l'introduzione alla pietra miliare su cui si basa il Toyama-Ryu: il Tameshigiri, o esercizio al taglio su un bersaglio reale. Ci auguriamo che la conoscenza dell'esistenza di uno stile come il Toyama-Ryu Batto Jutsu sia una riscoperta di un modo tradizionale e allo stesso tempo differente dalle attuali discipline da combattimento, che attragga coloro che desiderano andare più lontano nella pratica delle arti marziali. Gli appassionati della spada giapponese e i neofiti, troveranno questo DVD utile come punto di riferimento e supporto al proprio apprendimento.
REF.: • TOYAMA1
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