REF.: • DVD/TOYAMA-2
Questo DVD è il risultato promosso per la filiale spagnola della Zen Nihon Toyama-Ryu Iaido Renmei (ZNTIR – Spain Branch), per fare conoscere il contenuto tecnico dello stile Toyama-Ryu come praticato nel Honbu Dojo della ZNTIR, in Machida, Tokyo, senza cambiamenti, né alterazioni. La fedeltà del programma è tale che è il suo presidente e massimo responsabile tecnico, Yoshitoki Hataya Sensei, chi, accompagnato da alcuni membri, esegue tutto il compendio del programma attuale dello stile. È per questo che in lui si può trovare la struttura di base della metodologia che viene applicata, dagli esercizi codificati di riscaldamento e di preparazione e attraverso gli esercizi di taglio; le guardie; i kata della scuola, compresi quelli corrispondenti alla Scuola Militare Toyama, il Gunto Soho e la sua spiegazione; il lavoro in coppia, sia in Kumitachi e Gekken Kumitachi, e la pietra angolare su cui si basa la Toyama-Ryu, vale a dire, Tameshigiri o esercizi i taglio su un bersaglio reale. La Zen Nihon Toyama-Ryu Iai-Do Renmei, ZNTIR, è l'organismo che attualmente, una volta riveduti ed adeguati i concetti e la metodologia di una scuola proveniente da un metodo di combattimento reale, pretende di mantenere viva questa tradizione e le forme originali mediante un sistema che unifica il corpo, la mente e lo spirito di una forma realistica ed efficace. Grazie all'impegno di alcuni laureati della Scuola Militare Toyama (Rikugun Toyama Gakkoo), che hanno continuato in gran segreto mantenendo viva l'arte fino alla rimozioni dei divieti e la devoluzione della sovranità al paese giapponese, oggigiorno possiamo conoscere un stile di scherma incorniciato tra le attuali scuole di Iai-Do. Si tratta di un DVD meticoloso in diverse lingue, che dimostra di essere una fonte preziosa per ricercatori e praticanti della spada giapponese, e per gli artisti marziali in generale, o quelli interessati alla storia del Giappone e la sua ultima guerra mondiale. È una vera fortuna il potere osservare le tecniche che contiene, e, almeno per gli investigatori seri, vale la pena di averla nella sua videoteca. Noi, gli apprendisti dello stile, desideriamo condividere lealmente la conoscenza della nostra scuola di scherma giapponese, nella speranza che contemporaneamente, i valori interni propri di quegli uomini di armi impregnino alle nuove generazioni e permettano scorgere un revulsivo, di una forma tradizionale molto differente all'attuale approccio delle discipline di combattimento di origine giapponese. Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
ORDINALA A:
Budo international.com
“Prima di tutto, questo è un mondo di energia e dopo, un mondo di oggetti. Se non partiamo dalla premessa che è un mondo di energia, non saremo mai in gardo di percepire l’energia direttamente”. Carlos Castaneda
he le cose siano nascoste alla vista, non vuol dire che siano invisibili. Anche l’invisibile agli occhi non necessariamente lo sarà con altri mezzi. La maggiore delle cecità, però, è quella di chi non vuol vedere. Da bambini siamo condizionati dal consenso dell’ambiente e dalle persone che ci educano, ad accettare un Universo di realtà coerente alle sue stesse premesse. Di conseguenza, è naturale che impariamo semplicemente a negarci di considerare tutto quello che va fuori dalle stesse. In casi estremi, questa negazione e quando le persone sono molto sensibili all’invisibile, genera contraddizioni di disadattamento così grandi che l’individuo, imprigionato in un mare bipolare, è del tutto incapace di transitare coerentemente tra i due mondi, quello delle sensazioni personali dell’invisibile e quello della rocciosa coerenza del consenso di gruppo, in maniera tale che non è raro che finisca internato in un manicomio o “impasticcato” al limite dello stordimento. La percezione dell’invisibile non è impossibile, e non parlo del soggettivo, che sempre potrà essere causa di controversia, ma della constatazione alla quale si arriva attraverso strumenti in grado di rendere oggettiva la decodifica di energie e tensioni, come quando si usa un manometro per misurare la pressione arteriosa o meglio ancora, un contatore Geiger per riconoscere la presenza di radiazioni invisibili. La realtà è una costruzione precondizionata filtrata dai sensi e passata dal setaccio dei preconcetti di gruppo. Avere a che fare con l’invisibile richiede un salto nel vuoto o, che è la stessa cosa, un’iniziazione a un qualche tipo di paradigma talmente contrapposto al nostro, che generi una rottura nella nostra descrizione del mondo. Questa stessa rottura è la porta che apre la possibilità di un salto coscienziale sufficiente per aprirci all’inimmaginabile; però per farlo, è necessario avvicinare questa distanza con un nuovo quadro di riferimenti che accettino, di là dell’ambivalenza, una concezione nuova dell’Universo e della vita. Per non scivolare nel soggettivo, i paradigmi coscienziali non possono basarsi esclusivamente sulla fede, poiché tutti noi siamo stati educati alla ragione. In caso contrario, si produrrà una sostituzione (religione versus ragione) o, nel caso migliore, una convivenza bipolare, che ci stirerà come una gomma al limite di ciò che è accettabile per la più elementare delle coerenze, e senza di essa, non c’è né ci sarà mai un autentico potere in tale posizionamento. La coesione è indispensabile per affrontare i venti della vita, così come la sobrietà lo è per affrontare l’infinito.
C
“Nessun problema può essere risolto dallo stesso livello di coscienza che lo creò”. Albert Einstein. “Non credo che la coscienza sia generata dal cervello. Credo che il cervello è più un ricettore della coscienza”. Graham Hancock.
Il vantaggio che ho trovato nello studio dell’e-bunto, la scienza degli sciamani Shizen, versa precisamente su questo punto, la possibilità di interagire con l’invisibile con strumenti e constatazioni perfettamente oggettive, in una “scienza” dell’invisibile che però è necessariamente perturbatrice dei nostri consensi. La cosa forse più straordinaria in questo viaggio, è stato incontrarmi lungo una strada così antica con compagni a priori assurdi e impropri. Chimici, ingegneri, fisici quantici, trovano appassionanti e coerenti i principi e le formule dei Miryoku, gli sciamani Shizen. In quale modo quegli uomini riuscirono a raggiungere queste conoscenze in modo empirico e senza gli strumenti della scienza attuale, è una risposta che non è facile da condividere qui. Per questo è necessario attuare un’immersione nel loro mondo e questo è quello che significa essere iniziato. Carlos Castaneda dovette attraversare mille calamità per decostruire il suo roccioso universo coscienziale e iniziare ad affacciarsi alla visione degli antichi sciamani Toltechi. La descrizione del processo durante questo interim diede luogo ad alcuni dei libri più influenti nel pensiero nel XX secolo. Io, come lui, studioso di antropologia, mi affaccio a questo re-incontro tra mondi così lontani con la certezza che esiste tra entrambi un ponte, però questo sarà sempre interno e individuale, una acrobazia coscienziale che richiede un salto interiore colossale, ciclopico, e come lui vedo che esiste negli individui pochissima energia disponibile per realizzarlo. Niente però è del tutto impossibile, soprattutto quando la forza che spinge al suo raggiungimento è la necessità... e ve né molta. L’essere umano moderno, in generale, ha perso ogni connessione con il suo io interiore, ha negato la sua esistenza o l’ha trasferita esclusivamente a un organo, il cervello. Confondendo la macchina con il macchinista, si è congelato nella sua ricerca. Tuttavia, la scienza stessa alla sua ultima frontiera, non smette d’aprire porte verso la rottura dei paradigmi comunemente accettati nel nostro quotidiano. Siamo capaci di esplorare le sue applicazioni (non tarderanno molto a essere venduti nei negozi i computer quantici), però è incapace di assumersi le conseguenze che questa conoscenza crea nella nostra descrizione del quotidiano. Sappiamo che lo spazio tempo sono dimensioni permeabili, però non concepiamo che noi possiamo trascenderle, poiché la vera magia, quella che gioca con il Magnus, “il grande”, avviene perché noi ritorniamo grandi. Quando gli sciamani, dalla forza interiore della loro certezza, si convertivano in fuoco, aria, acqua e terra, riuscivano a far tremare l’Universo trascendendo i limiti
Traduzione: Chiara Bertelli
“Sappiamo che lo spazio tempo sono dimensioni permeabili, però non concepiamo che noi possiamo trascenderle, poiché la vera magia, quella che gioca con il Magnus, “il grande”, avviene perché noi torniamo grandi.”
del continuum spazio tempo, perché al di là della materia siamo coscienza, spirito, e siamo fatti di tutto quello che è costituito l’Universo. La lezione degli antichi, quella di muovere a volontà il duale del nostro essere per sintonizzare le bande necessarie e toccare queste frequenze, lungi dall’essere impossibile, è qualcosa di constatabile. La scienza dell’occulto però è una frontiera che si supera solo attraverso la trasformazione del nostro essere e il primo passo è voler farlo veramente, perché credetemi, c’è da lavorarci! E molto!
WT Universe SALVE, come diciamo nel WTU (Wing Tsun Universe). Questo mese arriva sul mercato il nostro primo DVD in collaborazione c o n A l f r e d o Tu c c i e B u d o International. Abbiamo deciso di sceglier e il contenuto di Siu Nim Tao (SNT) o le 9 Strade. SNT è la base del Wing Tsun / Wing Chun Wing Tsun e il WTU. La compr ensione di esso è la condizione fondamentale per tutto ciò che viene dopo. I movimenti di WTU (forme) sono funzioni inerenti, da dove possono derivare applicazioni. Il significato dei movimenti primari fa che derivino in altri e generino applicazioni basate sui principi e le interazioni che aiutano alla sua comprensione. Nel WTU abbiamo introdotto un set supplementare perché ritengo che sia necessario a causa delle circostanze attuali. Inoltre, in questo video mostriamo il primo movimento associato (Chi Sao). Ringraziamo Alfredo Tucci per questa possibilità che ci ha offerto.
WT Universe
"Le persone che ci ispirano": G. I. Gurdjieff e Wing Tsun In questo e in prossimi articoli presenteremo "Le persone che ci ispirano," il suo lavoro, le filosofie e le idee. Tra quelle "persone che ci ispirano" è G. I. Gurdjieff è. Qualcuno potrebbe chiedere, come può questo "Maestro della Saggezza" vincolarsi precisamente al Wing Tsun? Primo: Naturalmente, non tutte le persone che sono una "fonte di ispirazione per noi", come nel nostro sito, sono collegati necessariamente col Wing Tsun stesso. Sono persone che, dai loro insegnamenti e il modo in cui si presentano, hanno dato un notevole impulso alle nostre vite. Si potrebbe dire che tutti abbiano una cosa in comune: Ognuno ha forgiato il suo percorso, indipendentemente da ciò che sia stato detto su di lui o lei, o quali difficoltà abbiano potuto trovare facendolo. Tutti avevano un'idea individuale della verità che sta dietro tutto. Neanche erano imitatori. E, anturalmente, alcuni di loro sono stati criticati, e forse continuano a esserlo, poiché ci sono persone che sentono la necessità di parlare degli altri senza alcun rispetto, spesso senza neanche avere letto una delle sue opere o argomentazioni, o
ripetendo quello che hanno sentito altrove. Dobbiamo notare, inoltre, che i veri Maestri spesso trasmettono l'immagine di se stessi, che rischia di spaventare la gente troppo condizionata ad una forma concreta di pensare ed alla sua routine giornaliera, il che risulta in qualcosa di simile a una necessaria preselezione. Le persone che non possono distinguere tra la forma e il contenuto, semplicemente non sono in grado di prendere questa strada. Comunque, G. I. Gurdjieff può anche essere associato con il Wing Tsun. Dopo aver iniziato il suo lungo viaggio in Europa nei primi anni del XX ° secolo, ha
lasciato la sua casa ed è andato a Mosca, Turchia, Germania e finalmente si è stabilito nella Francia (Fontainebleau, vicino a Parigi, dove fu poi sepellito). È anche dove stabilì il suo "Istituto per lo Sviluppo Armonico dell'Uomo", portando con sé, ciò che oggi chiamiamo Wing Tsun. In Russia, la gente ha cominciato a praticare immediatamente le sue tecniche. Nella Francia, lui non si ha spinto più lontano di presentarle al suo pubblico. I tempi non erano ancora maturi e lui ha iniziato ad insegnare i "Movimenti di Gurdjieff. Ma ne parleremo di più negli articoli successivi. Una volta nella mia vita mi sono chiesto, "Cosa sono queste forze persistenti nell'uomo, che persino resistono con fermezza ad ogni possibile alterazione della coscienza?" Durante questo periodo ho trovato il libro "In Search of the Miraculous: Fragments of an Unknown Teaching"
“G. I. Gurdjieff può anche essere associato con il Wing Tsun. Dopo aver iniziato il suo lungo viaggio in Europa nei primi anni del XX ° secolo.”
(Frammenti di un insegnamento sconosciuto), di P. D. Ouspensky. E non era facile da leggere. Con mia grande sorpresa, il "miracolo" è stato descritto in modo abbastanza obiettivo e giusto. Questo stile prosaico ha attirato la mia attenzione con forza. Nel suo libro, Ouspensky descrive gli insegnamenti di un greco caucasico, che aveva attirato la sua attenzione a causa di un articolo in un noto giornale circa la scena del balletto di Mosca, dal titolo "La Lotta dei Maghi". È stato nel 1915, la Prima Guerra Mondiale era nelle sue fasi iniziali. Ouspensky, gior nalista e matematico, che era già stato in India alla ricerca del "miracolo", senza successo, era scettico. Ma è stato incoraggiato affinché conoscesse personalmente i "Maestro", e dopo il loro primo incontro la sua opinione è cambiata completamente. Il nome del Maestro era Gurdjieff. Per me, la lettura di "Frammenti di un insegnamento sconosciuto" è stato una prima illuminazione in un percorso serio di "lavoro su di me". Mi sono reso conto dopo aver trovato la chiave a mondi fino ad allora sconosciuti a me. Idee completamente nuove sviluppate prima di me. Il linguaggio obiettivo del libro ha contribuito senza dubbio al mio fascino, perché non mi piace i concetti vaghi e sfumati del nostro mondo, e le dichiarazioni pii su Dio, di tutto il mondo e i suoi fratelli. Il libro di Ouspensky non è una cartella di lavoro, tuttavia fornisce suggerimenti concreti, come ad esempio i metodi di auto-riflessione. L'auto-riflessione tratta sulla consapevolezza e la presa de coscienza dei nostri tre centri principali (il centro del movimento, il centro delle emozioni e il centro di pensiero), e sullo scopo di sincronizzare essi col passare del tempo. Questo è stato un concetto totalmente nuovo per me; nessun filosofo, psicologo o società segreta conosciuta mi avevano mai parlato su di esso. Gurdjieff concepiva l'uomo come un essere con tre menti almeno in teoria - che, in generale, non stanno sufficentemente sviluppati né hanno un vincolo abbastanza forte. Così ho iniziato a praticare l'auto-riflessione, la meditazione sulle tre menti e, naturalmente, ho provato di sincronizzarle tra esse. Dopo un po' di tempo ho avuto in realtà la "sensazione" di svegliare i miei tre centri, come descritto da Ouspensky. Con la pratica, io realmente riuscii a migliorare la mia capacità di vincolarle, rappresentato nella teoria come una necessità fondamentale per un vero e proprio risveglio, o per realizzare me stesso. Certamente, "la coscienza" era solo un modo di nozione. Avevo intensificato la convinzione di averli sincronizzati, ma sono pienamente consapevole che ero in un unico centro: Nel centro dei pensieri - e ho fatto tutto il possibile per "essere cosciente". Cosicché continuai a occuparmi di Grudjieff e le sue radici. Ma ne riparleremo più avanti.
WT Universe “Allora, che cosa dovrebbe essere così tradizionale su Wing Tsun? Esercizi certamente non rigorosi che differenti persone hanno sviluppato in differenti momenti e in differenti posti, dovuto ai suoi differenti livelli di comprensione, ogni volta più differente degli altri. "Tradizionali" in Wing Tsun sono i suoi principi.”
La "tradizione" e la "TRADIZIONE" Parlando di "tradizione", oggi si deve affrontare - a seconda del tema - i più diversi tipi di reazioni: 1. La tradizione viene spesso associata con i valori e le opinioni obsoleti di un tempo passato, e semplicemente vecchio. Quelli valori in se stessi sono in genere solo frammenti, completamente strappati dal loro contesto e circostanza iniziale, frammenti che, anche se probabilmente non siano più in grado di adattarsi al nostro comportamento e pensiero moderno, ma continuano a essere fortemente attraenti per alcune persone ed è per questo che sono mantenuti.
2. La tradizione, per alcune persone, può contemporaneamente avere un altro significato: fare le cose come le hanno sempre fatto (che di solito è anche il modo in cui le hanno imparato a fare). Cioè, viene vista come "tramandata di generazione in generazione", il che le da una certa legittimità, l'istituzione e il diritto di esistere. 3. "TRADITION" (scritto appositamente in maiuscole per distinguerla chiaramente delle versioni anteriori), si riferisce a una trasmissione assoluta, non in modo diverso, ma semplicemente nella sua essenza - il contenuto. Ma ne riparleremo più avanti. Parlando ora della tradizione del Wing Tsun, o del "Wing Tsun
tradizionale" (e tutte le sue forme di scrittura), ci chiediamo che cosa ne potrebbe dire. Che cosa è Wing Tsun? Si tratta di un insieme di principi; un essere umano, a seconda del grado di sviluppo delle competenze necessarie, può produrre un effetto. Allora, che cosa dovrebbe essere così tradizionale su Wing Tsun? Esercizi certamente non rigorosi che differenti persone hanno sviluppato in differenti momenti e in differenti posti, dovuto ai suoi differenti livelli di comprensione, ogni volta più differente degli altri. "Tradizionali" in Wing Tsun sono i suoi principi. Per essere in grado di assimilare questi principi, è fondamentale non concentrarsi sui modi in cui essi vengono insegnate, o sul tipo di strumenti utilizzati per l'insegnamento e che sono ben conosciuti dallo studente in modo da poter facilmente sviluppare e armonizzare le competenze necessaria. Neanche bisogna incentrarsi in usare attrezzi "tradizionali", come il Palo lungo o i coltelli doppi), o qualcosa di diverso con cui non si sia familiarizzato (come la spada, l'alabarda, l'accetta o il coltello di combattimento, ecc). Bisogna essere in grado di fare un esercizio per capire le competenze che si stanno esercitando, e sapere che gli stessi strumenti, trattati in modo diverso, possono sembrare abbastanza divergenti. Il punto è il principio o principi per i quali uno si sta muovendo. Se una persona ha qualche abilità, quello che è importante per noi è vederla eseguire un esercizio, invece di sapere se conosce o meno i programmi specificati delle diverse scuole e forme dell'Arte. Parlando di "TRADIZIONE" quando si tratta di WTU, mi riferisco a qualcosa di molto speciale, in cui solo si prende in considerazione l'aspetto del movimento e / o l'istinto nel Wing Tsun, concentrati in un unico campo di lavoro dell'esistenza umana.
“Gli altri campi per il WTU sono ‘il pensiero’ e ‘l'emozione’.”
Gli altri campi per il WTU sono "il pensiero" e "l'emozione". I tre settori devono armonizzare tra di essi. Se solo si sviluppa intensamente un campo, si può ottenere un rapido successo e un aumento nella materia e nell'energia, ma la persona che fa questo è fuori equilibrio, insoddisfatta e non può affrontare difficoltà inaspettate. Se uno si occupa della "TRADIZIONE" per un bel po' di tempo, si sentono molte cose circa il condizionamento. La genetica o provenienza etnica non sono state mai un ostacolo quando si tenta di invischiarsi in qualcosa di nuovo o complesso, tuttavia il "condizionamento" è sempre un grosso problema. Per ottenere una comprensione più profonda di questo, dobbiamo citare alcuni parametri di riferimento. La nostra osservazione ha raggiunto tre ragioni fondamentali e fasi della situazione: • In primo luogo, vi è piacere: qui le persone tendono a imparare molto poco, anche se alcuni potrebbero avere una diversa opinione su questo, essendo pieni di emozioni nel momento, sono influiti per queste in tutto quello che portano a termine, per così dire. In questa fase, la persona semplicemente si sta divertendo, anche se lui o lei pensino che il fatto di essere una persona "buona", è guidato dall'avidità.
WT Universe • In secondo luogo è l'occupazione: Qui le persone cercano di utilizzare il materiale che hanno davanti (prima che siano pronti a capirlo in modo efficace). Qui si tratta di ciò è dovuto alla impazienza e l'egoismo. • Finalmente, in terzo luogo vi è l'evoluzione: Qui si è in sintonia con se stessi, la conoscenza può davvero avere un effetto personale e attivarsi nell'individuo. I compiti risultanti e le abilità necessarie di un Maestro sono ora i seguenti: 1. Avere l'esperienza necessaria per sapere le coordinate dell'obiettivo del quale si aspira. 2. Avere le qualità per valutare ogni persona e le sue esigenze individualmente. 3. La capacità di osservare il processo di apprendistato e dare le istruzioni e i consigli necessari per il momento giusto e l'apporto corretto. Come "TRADIZIONE" si intendono quelle qualità necessarie per fare che le abilità umane si sviluppino senza che ci siano uno spazio ed un tempo possibile in un posto specifico e in un momento determinato. Si tratta di competenze che consentano a qualcuno di utilizzare tale conoscenza per creare e adattare gli strumenti utili per il luogo e le circostanze, in modo che i risultati e le capacità richieste possano essere ottenuti, e queste situazioni che si vedono nella teoria e nei principi, possano essere eseguite nella vita e l'esistenza.
“Come "TRADIZIONE" si intendono quelle qualità necessarie per fare che le abilità umane si sviluppino senza che ci siano uno spazio ed un tempo possibile in un posto specifico e in un momento determinato.”
WT Universe Il futuro del WTU (Wing Tsun Universe) Come ho detto in una intervista nel WTU Alhambra recentemente, la WTU ha appena compiuto 5 anni di etĂ il16/9/2016 e sta entrando in una nuova fase della sua esistenza. Noi riteniamo che la WTU sia un organismo che si sviluppa nello spazio e nel tempo. Consideriamo anche il WTU come una confluenza di tre TRADIZIONI predecessore per un nuovo tempo. Il WTU ha nulla a che fare con la politica, la religione o altri fenomeni collettivi. Si vede se stessa come una organizzazione che sviluppa armonicamente solo i potenziali umani e le loro reti in tre aree specifiche: Movimento del centro: Scuola del momento. Centro cerebrale: Scienza della coscienza Sentire il centro: Percorso con il cuore Pubblicheremo due libri nel prossimo futuro: I frammenti del pensiero - incontro con l'ignoto (articoli WTU Parte 1) e WTU Guida - pietre miliari del WTU Wing Tsun. E con questo finiamo questa colonna come l'abbiamo iniziato: SALVE!
“Consideriamo anche il WTU come una confluenza di tre TRADIZIONI predecessore per un nuovo tempo.”
WT Universe
“L'auto-riflessione tratta su consapevolezza e la presa coscienza dei nostri tre cen principali (il centro del movimento, il centro dell emozioni e il centro di pensiero), e sullo scopo d sincronizzare essi col pass del tempo.�
ulla de ntri
le
di are
WT Universe
WT Universe “Parlando di "TRADIZIONE" quando si tratta di WTU, mi riferisco a qualcosa di molto speciale, in cui solo si prende in considerazione l'aspetto del movimento e / o l'istinto nel Wing Tsun, concentrati in un unico campo di lavoro dell'esistenza umana.�
Un praticante Kali guarda un attacco come un pugno, non tanto come un attacco, ma come un obiettivo che viene offerto e deve essere distrutto sistematicamente attraverso immobilizzazioni e attacchi. Questo non è troppo lontano dal modo di pensare di Kyusho tranne che le strutture sulle quali puntiamo sono inter ni e non ester ni. Così aggiungendo l'arte più esterna più del Kali e il Trapping, stiamo influendo in una gamma ancora più ampia nella stasi umana. Kyusho è uno studio dell'anatomia umana, non è un Arte Marziale (anche se potrebbe ed è stato evidenziato come uno di loro), ma il suo utilizzo con o in un Arte Marziale è naturale, e aggiunge una maggiore dimensione. Così può essere integrato facilmente ed efficacemente in qualsiasi stile di Arte Marziale. Il praticante Kali armato con la conoscenza di Kyusho può portare la pratica del Kali ad una prospettiva completamente più profonda. In questo secondo volume vi mostreremo gli obiettivi inerenti o possibili de Kyusho nella testa, utilizzando le azioni delle stesse trappole di braccio che appaiono sul primo DVD. Un lavoro di collaborazione del Maestro di Kali Raffi Derderian e il Maestro Evan Pantazi.
REF.: • DVD/KYUSHO 25
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
ORDINALA A:
Budo international.com
Gli obiettivi della Scimmia (Bubishi)
Due numeri fa, abbiamo iniziato una piccola esplorazione di alcuni applicazioni Kyusho e come si potrebbe ottenere un knockout... con Kyusho nella gamba. Nel primo segmento, abbiamo spiegato un KO Kyusho, che è possibile con un solo colpo alla gamba nella parte posteriore del ginocchio, e ne abbiamo spiegato le ragioni mediche che potrebbero causare una perdita di fiducia. Perfino abbiamo indicato i video di YouTube che mostrano l'applicazione in persone diverse affinché potesse vedersi l'applicazione effettiva, nonché l'effetto sull'individuo. In questo numero esploreremo un'altra applicazione Kyusho nella gamba che può portare a perdere conoscenza mediante una combinazione di attacco ai nervi e vascolare.
er quanto riguarda l'immagine di sopra, possiamo vedere la zona interna della caviglia che non solo ha strutture nervose e vascolari, ma inoltre stanno vicino alla superficie della pelle. Ora, con il cerchio rosso viene suggerita l'area nella quale si può utilizzare questa applicazione, che è ha aprossimativamente le dimensioni di un pugno... non è quindi un piccolo punto di pressione che richieda una precisione millimetrica (consultate i nostri scritti precedenti che indicano che il Kyusho no si tratta di punti di pressione, punti di agopuntura). Ma occorre capire bene l'anatomia e conoscere il modo migliore per colpire questi obiettivi vitali. Come abbiamo detto fin dall'inizio della nostra esplorazione Kyusho con Budo International, 13 anni fa, gli obiettivi vitali devono essere attaccati in un percorso corretto. Battendo, premendo o allungando le strutture causeremo solo un disturbo lieve ed una possibile disfunzione. Tuttavia, quando usiamo la traiettoria che traccia l'angolo nel corpo, il senso della marcia e la profondità, nonché l'obiettivo previsto nell'attacco, soltanto allora potremo applicare correttamente il Kyusho. Questo è anche il motivo per cui molti artisti marziali non hanno trovato questi obiettivi o un uso più vitale; d'altra parte, un principiante in studi di Kyusho non può ottenere gli stessi risultati di un professionista sperimentato. In questo obiettivo nella caviglia dobbiamo prima capire che stiamo lavorando con i nervi e i vasi sanguigni. Non è necessario conoscere i suoi nomi, ma per coloro interessati, sono il nervo safeno, la vena safena e l'arteria tibiale posteriore. Ci sono 3 modi per attaccare questa sezione di strutture vitali con diversi gradi di valore per l'artista marziale. Tuttavia, i tre metodi richiedono che il praticante attacchi questi obiettivi per forzare i nervi e il tessuto vascolare contro la parte posteriore della tibia. Questo può essere raggiunto mediante pressione e allungamento combinato, o attraverso un colpo. I colpi causano dolore severo, e quello della gamba causerà indebolimento del corpo e perfino paralisi della gamba ed il piede La pressione e l'allungamento dei nervi e il tessuto vascolare nella parte posteriore della tibia e dall'osso verso il piede, causerà dolore severo, retrazione e indebolimento della gamba, paralisi della gamba e del piede o addirittura la perdita di conoscenza con l'applicazione corretta. Colpire queste strutture o questo obiettivo in direzioni diverse causerà risultati diversi e ancora una volta i
P
principianti troveranno difficoltà a raggiungere i risultati desiderati in modo rapido. Per esempio, battere verso l'alto nella parte posteriore della tibia farà che i muscoli laterali delle gambe si tendano,sollevando la gamba verso l'esterno e verso l'alto. Battendo direttamente nell'osso, tutti i muscoli delle gambe perderanno il controllo e la gamba crollerà sotto il peso corporeo; anche questo succede quando si attacca leggermente verso il basso, tuttavia, questo anche colpisce il sistema sanguigno e provoca una caduta rapida della pressione arteriale e svenimenti a causa di essa. Con tutti gli attacchi si possono causare nausea, paralisi, vertigini e perdita di coscienza, tuttavia, la tendenza al ribasso causerà spegnimento neurologico nonché svenimenti e abbassamento della pressione sanguigna. Reazioni. Quando questo punto viene colpito in modo corretto, ha molti effetti fisici sul ricevitore: L'intero corpo è indebolito, si produce un rapido ritiro delle estremità, dolore severo, perdita della funzione motoria fisica, le gambe smettono di reggere il peso del corpo, paralisi della gamba e il piede, nausea, paralisi degli arti, vertigini, incoscienza, temporanea perdita di conoscenza e di controllo motore. Vedete questo video: https://www.youtube.com/watch?v=RcKg6lQZNQE
Uso nel Bubishi Gli obiettivi della scimmia sono solo uno dei dodici insiemi di obiettivi nel Bubishi ... con l'etichetta "Sichen" o le posizioni dello zodiaco. In queste si descrivono l'obiettivo e la relazione con il tempo, sia il momento
“La pressione provocherà un dolore severo, la ritrazione e l'indebolimento della gamba, paralisi della gamba ed il piede.”
migliore per attaccare, o il momento per ottenere una disfunzione o causare la morte. Questi periodi di tempo per ottenere gli effetti cercati sono il risultato di un attacco al sangue e gli organi anziché i nervi ... perché il nervo ha solitamente una reazione istantanea. Quando si guarda in questo manuale, è necessario prendere in considerazione i metodi della lotta antica e l'utilizzo di armi come spade, pugnali, lancie e frecce; questa epoca può essere collegata più al tempo che tarderebbe un corpo a morire dissanguato, a avere un'emorragia interna (che provoca varie e numerose malattie letali... ricordate che in quel momento non esisteva assistenza medica), o morire per l'intossicazione del corpo. Quindi, se il soggetto principale è stato l'attacco del sangue (Dim Mak), allora dobbiamo basare le nostre azioni contro queste strutture del sangue come in questo attacco. Possiamo vedere questo nei frammenti di video precedenti; tre attacchi del sangue nel nervo della caviglia e i tessuti vascolari. Con tutti gli attacchi di sangue, il corpo si vede svanire e perdere la forza, la coscienza o il controllo fisico, come cade la pressione sanguigna e si verificano svenimenti rapidamente come un risultato. Vediamo che il polso rapido o la compressione aggiunti all'attacco ai nervi (migliore per la protezione moderna), hanno un effetto immediato. Questo attacco nervoso è molto più drammatico, e meno dannoso, è possibile combinarlo con l'attacco del sangue, in questo modo... possiamo utilizzare entrambi facilmente. Questi obiettivi Bubishi vengono utilizzati solo nel sangue o il nervo ... nessuno può dire con certezza, tuttavia, che il manuale d'attacco propenda più al sangue come base per l'attacco. Ma per fortuna, con lo studio del Kyusho attraverso Kyusho International (non vi sono altri gruppi di Kyusho che abbiano questa conoscenza o abilità reale), è possibile realizzare questo livello.
In questo DVD, G.M. Larry Tatum (10 ° Dan) sviluppa tecniche del programma Kenpo al più alto livello. In particolare, alcuni delle sue "preferite", come Flashing Mace, Parting Wings, Entwined Lance… Magistralmente eseguite, e sulla base dell'esperienza del movimento, G.M. Tatum incorpora i suoi insegnamenti innovativi in queste tecniche che vi aiuteranno a aggiungere conoscenze e completare la vostra formazione nel sistema Kenpo. Inoltre, esse forniscono l'individuo con la scelta migliore per l'autodifesa, sulla base del pensiero logico e pratico, e lo mettono nel cammino della comprensione dell'arte del Kenpo. Questi sono i sistemi auto-difesa e di combattimento dei tempi moderni in cui viviamo. Essi sono stati progettati in modo che il praticante ottenga tutti i benefici che forniscono la pratica di queste tecniche. Questo DVD ha il sostegno del Maestro Adolfo Luelmo (9 Dan), che prosegue con una serie di tecniche eseguite in modo agevole e forte, per situazioni di aggressività estrema, in cui si possono apprezzare diversi stati dei movimenti, in un modo logico ed efficace. Finalmente, il Maestro Camacho Assisi (8 ° Dan), mostra una tecnica che combina la forza delle braccia e la sua esperienza con le gambe.
REF.: • DVD/LARRY4
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
ORDINALA A:
Budo international.com
REF.: • KMISS-1
In esclusiva per Budo International il DVD del Maestro Marco Morabito sulla difesa personale con la presentazione in anteprima del Krav Maga Israeli Survial System. Con questa opera verranno illustrate le tecniche e il metodo alla base di questo sistema in modo chiaro e trasparente. Nessun segreto quindi, ma una colossale opera che vi porterà nel vivo della difesa personale israeliana. Le tecniche sono illustrate in modo da essere facilmente comprensibili da tutti. Un’occasione davvero unica per avvicinarsi alla difesa personale o per approfondire le proprie conoscenze sul tema. L’autore di quest’opera è uno dei maggiori esponenti a livello mondiale di difesa personale e conta al suo attivo diverse esperienze in campo militare e società di sicurezza; pluripremiato in diverse nazioni, ospitato per corsi e seminari in tutto il mondo è diventato un portavoce internazionale di vari sistemi di combattimento corpo a corpo e difesa personale poco conosciuti ma estremamente efficaci. Studiando dal Giappone agli Stai Uniti, passando per Polonia, Spagna, Capo Verde, Germania, Israele, Francia e Russia. Una continua ricerca nelle zone più remote del mondo, come la Siberia e il deserto del Texas, senza mai fermarsi in una ricerca instancabile di acquisire nuove conoscenze senza mai smettere di porsi domande. Il Krav Maga Israeli Survial System non è una disciplina, un complesso di rigide regole ma un metodo, un processo in continua e perenne evoluzione. Questo lo rende adattabile ad ogni situazione e circostanza, permeabile a qualsiasi cambiamento, quindi in grado di fare tesoro dei propri errori cogliendo la propria esperienza come opportunità per migliorare.
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
ORDINALA A:
Budo international.com
Il Pukulan Pencak Silat Serak è un sistema basato sulle armi e le mani vuote contemporaneamente. Incorpora numerose armi di nuova generazione nonché spade, coltelli, kerambits circolari, barre, bastoni di diversa lunghezza ed altre armi più particolari. Perfino nei metodi di allenamento con mani vuote, affrontiamo l'avversario che ci attacca con armi in entrambe le mani ed a vari rivali allo stesso tempo. Questo tipo d'allenamento ci fa più coscienti di tutto ciò che accade durante un alterco e di cosa fare e non fare di fronte ad attacchi da uno o più aggressori armati. In questo secondo DVD, Maha Guru Horacio Rodrigues, erede del lignaggio di Pendekar Pak Víctor Di Thouars, di Pukulan Pencak Silat Serak, abborda la forma particolare in cui si allena e si usa l'armamento, sedendo le basi per progetti futuri più avanzati dello studio e l'applicazione della tecnica. Questo video include i principi del lavoro, angolazioni, Sambuts, Jurus ed esercizi con la spada corta "Pedang", il coltello corto "Pissau", il bastone corto "Tonkat Matjan", Sarong, e le applicazioni di autodifesa a mani vuote.
REF.: • DVD/SERAK-2
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
ORDINALA A:
Budo international.com
In questo primo lavoro didattico, Andreas Weitzel, fondatore e capo istruttore dell'Accademia SYSTEMA Weitzel (Augsburg, Germania) e uno dei principali istruttori di SYSTEMA in Europa, spiega le basi più importanti del combattimento. In primo luogo definisce chiaramente il modo naturale di camminare, concentrandosi sul corretto svolgimento di ogni passo, per poi mostrare come utilizzare questo lavoro in applicazioni di combattimento. Una varietà di argomenti diversi sono spiegati in questo DVD, tra cui: Come sbilanciare un attaccante; Come colpire con i pugni e calciare correttamente; Come difendersi da prese, takedown, colpi e calci. Le dichiarazioni di questo video sono semplici ma chiare, in modo da facilitare a tutti la comprensione e l'apprendimento. Durante la sua spiegazione, Andreas include sempre e si concentra sui principi e fondamenti del SYSTEMA, mostrando come i diversi argomenti sono strettamente collegati tra loro. Allo stesso modo è mostrato il lavoro libero contro diversi attacchi a mani vuote e con armi in condizioni realistiche e alla massima velocità di esecuzione. In questo video, Andreas è assistito da Michael Hazenbeller (Rastatt) e Thomas Gössler (Augsburg), due istruttori esperti di Systema.
REF.: • DVD/SYSWEITZEL1
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
ORDINALA A:
Budo international.com
Jiu Jitsu Il corso per ottenere il grado di professore di Gracie Jiu-jitsu, chiamato "la strada al Diploma d'Insegnante di Jiu-Jiitsu" (abbreviato DIJJ) si tratta di quattro (4) giorni d'allenamento intensivo (teoria e pratica), per ottenere il certificato ufficiale di professore di Gracie Jiu-Jitsu. Indipendentemente dal fatto che la persona provenga dallo sport brasiliano JiuJitsu, o altra Arte Marziale, il corso è aperto a qualsiasi organizzazione e stile, e tutti possono partecipare a questo allenamento. La formazione si terrà dal mezzogiorno del giovedì fino alle prime ore pomeridiane della domenica. Diverse ore al giorno di studio e formazione insieme. Io lo so che tutti gli studenti possono raggiungere un buon livello del nostro programma di 54 lezioni autentiche dal Maestro Pedro Hemetério in Gracie Jiu-Jitsu.
Didattico
Formazione per ottenere il "Diploma d’Insegnante di Jiu-Jitsu"
Jiu Jitsu e persone che ricevono il DIJJ, possono aderire come membri (capo squadra) alla Rete di Jiu-jitsu Vacirca Brothers. In qualità di Maestri attivi nella nostra squadra di Gracie Jiu-Jitsu, verrano chiesti che, almeno una volta l'anno, partecipino a un seminario di aggiornamento di due giorni (sabato e domenica). Questo seminario di aggiornamento è gratuito per gli insegnanti affiliati di Gracie Jiu-Jitsu e garantisce la continuità della sua autorità di insegnare Gracie Jiu-Jitsu all'interno della squadra Vacirca Brothers. Loro, come leader della squadra attiva, accetteranno che i suoi studenti di Gracie Jiu-Jitsu, indipendente dal livello della sua cintura, età e sesso, si registrino con noi. La persona registrata paga 60 CHF / EUR.- all'anno. La licenza è sempre rinnovata nel novembre di ogni anno e copre fino al novembre dell'anno prossimo. Come Maestri (capo squadra) sono esenti dal pagamento della tassa di licenza non appena ci siano 10 persone nel suo gruppo o scuola che paghino la licenza con noi. Le persone che desiderino partecipare alla formazione intensiva dovrebbero riportare il seguente: Mente. Almeno 20 anni e 3-4 anni di esperienza di combattimento, qualunque sia lo stile, con o senza Gi. La cosa ideale sarebbe che avessero alcuni anni di esperienza nell'insegnamento in una Arte Marziale. Per l'allenamento si ha bisogno di un kimono bianco / Gi, e un bastone d'allenamento (della lunghezza di un braccio approssimativamente) nonche
L
un coltello d'allenamento e una pistola finta (preferibilmente tutti fatti di gomma). Date e ore d'allenamento: Giovedí 3 novembre 2016 (12:00) fino a domenica 6 novembre 2016 (14:00) Organizzare l'arrivo e la partenza in modo che non si perda tempo. Contenuti dell'insegnamento: Apprendistato delle 54 classi del programma di Pedro Hemetério, che lui ha imparato dal suo Maestro Helio Gracie. Teoria e pratica del metodo d'insegnamento e l'uso di materiale didattico. Date d'allenamento: Questi sono disponibili su richiesta personale via e-mail a jiujitologist@gmail.com Normalmente, si svolgeranno nei seguenti mesi: ottobre, febbraio e maggio Costo del corso: Il prezzo di tutta la formazione di 4 giorni è di 1050.00 CHF / EUR, compreso l'alloggio esclusivo e il cibo. L'alloggio è disponibile in un albergo nelle vicinanze (camera doppia, poche camere singole disponibili, o nel TATAMI del Dojo (portare il
proprio sacco a pelo). Le spese di alloggio saranno pagati in anticipo. Le persone che assistano al seminario annuale di aggiornamento con certificato DIJJ, ma non attive nella squadra Vacirca Brothers, pagheranno per l'allenamento annuale sabato / domenica 450.00 CHF / EUR I membri attivi della rete che abbianno due o più anni di licenze, pagheranno a novembre 2016 solo CHF / EUR per la formazione. Si noti che il numero di partecipanti è limitato. Il pagamento del corso è fino all'inizio della formazione, il costo del corso può essere pagato in un massimo di tre versamenti consecutive. Per il corso in novembre 2016 saranno consegnati 350.00 CHF / EUR (o 284,00 CHF / EUR per i membri attivi). Il pagamento deve essere ricevuto i giorni: 28 agosto, 28 settembre e 28 ottobre. Si prega di notare che non possiamo rimborsare il denaro pagato o il pagamento delle tasse. In caso di cancellazione o non presentarsi nel corso, verranno addebitate le seguenti tariffe: 60-30 giorni prima dell'inizio del corso - 350,00 CHF / EUR (o 250,00 CHF / EUR per i membri attivi). 29 giorni prima dell'inizio del corso 700.00 / 500.00 CHF / EUR. Quando il corso inizia - il 100% del costo del corso.
La registrazione e naturalmente la conferma: La registrazione per la formazione intensiva, è valida sempre e sicuramente solo dopo il ricevimento della somma totale del corso. Il costo totale del corso dovrà essere versato nel conto radice: PostFinance, IBAN CH38 0900 0000 2516 0591 titolare del conto 9: Franco Vacirca, Chaletweg 9, CH-8050 Zurigo, Svizzera.
Si prega di inviare l'applicazione DIJJ, o per un seminario di aggiornamento, al più tardi (1) mese prima dell'inizio del corso dato da uno di noi tramite e-mail a: jiujitologist@gmail.com (Si prega di sollecitare il modulo di iscrizione via e-mail). Si noti che si dovrà presentare le ricevute dei pagamenti. Queste sono considerate come l'ID del Corso.
Certificato del corso Quelli che abbiano partecipato al corso intensivo durante il DIJJ di quattro giorni, ma non possiedano ancora una cintura di GJJ o BJJ, faranno una prova totalmente gratuita per la cintura azzurra di Gracie Jiu-Jitsu. Tuttavia, la semplice partecipazione al corso non garantisce nessuna cintura di GJJ. La cintura sarà certificata dai Vacirca Brothers sulla base del test. Anche si ottiene il certficato "la strada alla DIJJ" e potete iniziare con il vostro gruppo GJJ per allenarlo nella vostra città, ed affiliarlo a noi come si menzionò prima. Le persone che abbiano partecipato al corso intensivo di DIJJ durante i quattro giorni, ma possiedano un BJJ ufficiale o un GJJ valido, saranno anche rivalutate per il livello della cintura attuale o la successiva. Inoltre, sarà concesso loro il certificato con la "strada alla DIJJ" e potranno iniziare con il proprio gruppo GJJ come già accennato. Le persone che abbiano partecipato al corso intensivo di DIJJ durante i quattro giorni, e siano anche Cintura Nera (barra bianca) o Cintura Nera (barra rossa) riceveranno il certificato di "Diploma di Professore di Jiu-Jitsu" ed "eccellente e magistrale dominio della tecnica". La Cintura Nera (barra blu) dei Vacirca Brothers è il più alto riconoscimento dall'Accademia Gracie Jiu-Jitsu e i Vacirca Brothers.
Jiu Jitsu
Minou Risso
mail: budo.cinturanera@gmail.com
Hwa Rang Do
CyberDojang.com (LA MISSIONE DELLA WORLD HWA RANG DO® ASSOCIATION) HWA RANG DO®: Un’eredità di Lealtà, instancabilmente alla ricerca della Verità, dedita al rafforzamento dell’esser e umano ed al ser vizio dell’intera umanità.
Il Granmaestro di Hwa Rang Do® Taejoon Lee (8° dan & Presidente della World Hwa Rang Do® Association) ha realizzato una piattaforma online, aperta a tutti, cyberdojang.com, che raccoglie una incredibile quantità di materiale tecnico su tutti gli aspetti del Hwa Rang Do® e consente di apprenderlo anche agli studenti che non hanno l’opportunità di allenarsi sempre vicino a Lui. Si tratta di un approccio moderno ed innovativo alla pratica tradizionale di un’Arte Marziale come il Hwa Rang Do®. Strumenti innovativi per una pratica antica: questa è la filosofia aperta verso il futuro della World Hwa Rang Do® Association. Alcuni testimonial di studenti europei che impiegano con entusiasmo tale piattaforma:
Hwa Rang Do
“Come praticante ed insegnante di Hwa Rang Do so bene cosa significhi affrontare lo studio non solo del curriculum di cintura ma anche di ogni aspetto della nostra bellissima e vastissima Arte. Poter ricordare tutte le tecniche, soprattutto dei gradi piĂš avanzati diventa quasi impossibile quando non hai dei buoni appunti e supporti didattici. Con il
Cyberdojang.com, il nostro Granmaestro Taejoon Lee ha voluto fornirci non solo un facile strumento per poter accedere velocemente e con chiarezza agli appunti della nostra cintura, ma soprattutto un eccezionale strumento che ci aiuti progredire in ogni aspetto della nostra Arte mantenendo uno standard tecnico di altissimo...” Istr. G.Catania “...grazie a Cyberdojang.com ho ottenuto un grande insegnamento: ho imparato ad osservare più nel dettaglio le tecniche. Anche quando pensavo di aver acquisito una tecnica e di essere in
grado di applicarla, riguardando i video scoprivo sempre qualche dettaglio in più che a prima vista non notavo e che mi faceva realizzare che in realtà la tecnica l'avevo imparata grossolanamente…” D.Pizzo “...Cyberdojang.com è fondamentale per gli studenti a lunga distanza come me. Il materiale caricato è davvero prezioso e molto dettagliato. Poter
vedere le tecniche fatte e spiegate direttamente dal Granmaestro, poter vedere tutti gli errori da evitare ed i dettagli di ogni tecnica, ti portano a migliorare e ad essere più preciso nell'esecuzione. Il materiale è davvero chiaro e professionale. Cyberdojang.com è sicuramente un'enorme possibilità per studenti di Hwa Rang Do ma anche per chi non è iscritto alla WHRDA…grazie!… ” M. Repetto “...non sono uno studente di Hwa Rang Do ma ho voluto iscrivermi al Cyberdojang.com per seguire le lezioni di filosofia del maestro Taejoon Lee. Poter rivedere i video delle sue discussioni è grandioso! Sono così ricche di concetti ed insegnamenti che sentirle una sola volta, anche dal vivo, non basta…” A. Rossi
Hwa Rang Do
Circa l’autore: Istruttore Capo di Hwa Rang Do®, Tenente Colonnello dei Carabinieri ed Ingegnere Marco Mattiucci è il Capo delle EU Branches della World Hwa Rang Do® Association ed uno dei principali seguaci del Grandmaster Taejoon Lee. http://www.hwarangdo.com http://www.hwarangdo.it http://www.hwarangdo.nl http://www.hwarangdo.lu http://taejoonlee.com http://cyberdojang.com
Hwa Rang Do
Vi presentiamo il secondo lavoro del gruppo KMRED. Questo video, che porta il nome di "Concetto e Pedagogia", ha lo scopo di farvi scoprire una parte del concetto Krav Maga Research, Evolution and Development (Krav Maga Ricerca, Evoluzione e Sviluppo), nonché la pedagogia che si sviluppa nel seno dal nostro gruppo. I differenti esercizi che scoprirete qui non intendono "rifatevi gli occhi" né dimostrare le nostre attitudini combattive, perché qui la nostra priorità è quella di spiegare come prepariamo i nostri alunni affinché si trasformino in "guerrieri" capaci di "adattarsi" alle differenti evoluzioni di un combattimento in strada."
REF.: • DVD/KMRED-2
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
ORDINALA A:
Budo international.com
Intervista
Autodifesa
Senz’ombra di dubbio il coltello è l'arma bianca più temuta nelle mani di un aggressore. Sono pochi gli esperti che osano seriamente occuparsi di esso come motivo di lavoro monografico; il coltello è "la brutta della compagnia" dei sistemi di difesa! La ragione? Il coltello è un'arma molto accessibile ed impossibile da proibire: qualsiasi negozio di ferramenta è una potenziale armeria, ogni sezione di articoli da arredamento di un qualsiasi grande magazzino è un arsenale alla portata di tutti, ogni bar un fornitore sporadico, ogni tagliacarte una minaccia. Il coltello, inoltre, possiede quella semplicità, quella facilità di utilizzo così naturale che fa di lui l'arma che qualsiasi persona sa usare senza lezioni specializzate; tuttavia per difendersi da esso bisogna diventare dei veri esperti. Gli errori non sono ammessi. Anche in un allenamento, il pericolo avvolge sempre gli studenti, quando si allenano con un coltello vero.
Intervista
“‘L’essenziale è perfetto.’ Questa frase di Leonardo Da Vinci sintetizza con efficacia l’idea dalla quale il programma è stato generato.”
Autodifesa
enz’ombra di dubbio il coltello è l'arma bianca più temuta nelle mani di un aggressore. Sono pochi gli esperti che osano seriamente occuparsi di esso come motivo di lavoro monografico; il coltello è "la brutta della compagnia" dei sistemi di difesa! La ragione? Il coltello è un'arma molto accessibile ed impossibile da proibire: qualsiasi negozio di ferramenta è una potenziale armeria, ogni sezione di articoli da arredamento di un qualsiasi grande magazzino è un arsenale alla portata di tutti, ogni bar un for nitore sporadico, ogni tagliacarte una minaccia. Il coltello, inoltre, possiede quella semplicità, quella facilità di utilizzo così naturale che fa di lui l'arma che qualsiasi persona sa usare senza lezioni specializzate; tuttavia per difendersi da esso bisogna diventare dei veri esperti. Gli errori non sono ammessi. Anche in un allenamento, il pericolo avvolge sempre gli studenti, quando si allenano con un coltello vero. Mike Faraone è ben conosciuto per il suo lavoro realista dal taglio duro, che non si sottrae dall'impegno davanti alle situazioni difficili. Lì dove altri se la svignano, Faraone si diverte, brilla e si fa notare. Perciò gli abbiamo chiesto di realizzare un video su quest’arma, che fa parte del suo programma di SEAL, ed ha svolto un lavoro veramente interessante. Il suo modo di affrontare le situazioni con quest’arma sono pratiche e veramente realiste. La sicurezza con la quale
S
Intervista
Autodifesa
lui e i suoi istruttori utilizzano quest’arma, non è esente da un enorme rispetto, al quale fanno costantemente riferimento in tutto il video. Faraone sta sviluppando una forte associazione a livello internazionale, con viaggi continui partendo dalla sua amata Italia. Prende molto sul serio il suo lavoro ed i suoi allievi lo ringraziano anche se questo significa perdere quasi costantemente i loro fine settimana. E’ assai conosciuta la sua lunga carriera, nella quale dobbiamo sottolineare la sua istruzione sotto la guida di personaggi come Paul Vunack o Dan Inosanto. Per questo è presente in lui quella formulazione pratica, adattata e creativa tipica del JKD, quel brodo primordiale dal quale sono nati molti dei più emersi talenti marziali degli ultimi decenni. Tuttavia Faraone è andato più in là di sigle specifiche, sviluppando un lavoro molto professionale e caratteristico che possiede personalità propria. Nell'intervista-conversazione con lui che qui di seguito vi offriamo, troverete la sua opinione riguardo al coltello e ad altri argomenti, come un’evidente e diffusa "efficacia" che sono convinto sarà di grande interesse per tutti voi. Testo: Dott. Nadia B. Giuffrè Foto: © Budo international Publ. Co.
“Senz’ombra di dubbio il coltello è l'arma bianca più temuta nelle mani di un aggressore. Sono pochi gli esperti che osano seriamente occuparsi di esso come motivo di lavoro monografico; il coltello è "la brutta della compagnia" dei sistemi di difesa!”
Autodifesa
IL PERCORSO DI TAGLIO
ARTE SUPERIORE, L'ARTE MORTALE, ARTE SEGRETA Il combattimento con il coltello ha assunto, nei secoli, le denominazioni più disparate, tutte tese ad indicare una disciplina tramandata da pochi conoscitori a pochi selezionati apprendisti. Ci si avvicinava alla pratica di lama con una sacralità particolare, poiché il coltello, nella sua onesta semplicità, è quanto di più amico e temibile possa accompagnare un uomo. Il filo, nella sua pulizia, diviene metafora di ciò che realmente è il combattimento, ossia una pratica diretta, eccellente nella fattura ed essenziale nella forma. Le dinamiche sulle quali la lama si muove disegnano, attraverso il movimento, la potenza della mano nuda, e nascondono mostrando. Palesano ciò che a chi sa cercare, appare evidente. La lama acquisisce i connotati di chi la porta, si tinge di luce chiara o sinistra secondo l’indole della mano che la guida. Signoreggiare la lama significa innanzitutto saperla conoscere, usarla nel quotidiano, farsela amica.
Intervista Risolvere, con il suo ausilio, piccoli impacci d’ordine pratico, e poter confidare in lei, come all’ultimo amico al quale si chiede aiuto, qualora sia in gioco la nostra incolumità. La lama gode di un’elevata "assorbenza" e della capacità di riflettere, attraverso la sua storia, il grado di consapevolezza di chi l’accompagna. E’ per questa motivazione che l’insegnamento della Via tagliente è, nei secoli, stato riservato a quell’elite di persone che, insieme alla lama, hanno dimostrato di saper controllare la propria ira cieca. Ad oggi, i maestri filippini più anziani, coloro che realmente conoscono ed hanno utilizzato il proprio scibile per sopravvivere, insegnano questa scienza unicamente agli allievi più fidati. Questo ben descrive il mondo sotterraneo intorno al quale gravita il combattimento alla lama corta, in oriente come in occidente.
“Nel Pugilato, nella Muay Thai ed in numerose altre arti, è considerato normale incassare un colpo o assorbirlo, per poi rispondere. Una tale strategia autopunitiva risulta inattuabile nel caso di combattimento con lama.”
Autodifesa
Coloro che davvero sanno, sono concordi nell’affermare che non sia possibile difendersi da un esperto di coltello. Budo International: Questo il pensiero di Mike Faraone, perché allora dedicare un video a questo argomento? Mike Faraone: In passato ho subito le pressioni e le minacce esplicite di coloro che avrebbero voluto, ed ancora vorrebbero, mantenere segreta questa conoscenza. Sono convinto che il silenzio crei un terreno fertile per coloro che, pur nell’ignoranza, urlano al mondo di sapere, a danno di quanti, in buona fede, affidano la propria vita a tecniche suicide. Il silenzio amplifica la confusione, ed è tempo di ristabilire l’ordine delle cose. Dopo i tragici accadimenti di New York, l’attenzione del mondo nei confronti del combattimento di coltello ha toccato l’apice. Così, cavalcando l’attualità si sono levate da ogni dove, le voci di coloro che si dicono conoscitori di metodi più efficaci di difesa a mani nude contro il coltello. Io non pretendo di essere il detentore della verità assoluta, ma ritengo dovere morale fare chiarezza sull’argomento, ed affermo in modo imperativo che non esistono metodi di difesa da coltello. Esiste unicamente la sopravvivenza da coltello, il resto è solo marketing, ed è pericoloso. B.I.: Ci parli del nuovo video. M.F.: Chi cerca un sistema che permetta a chiunque di affrontare avversari armati di
Intervista
Autodifesa
coltello con l’ausilio di una videocassetta, rimarrà sicuramente deluso. Si tratta di un video esclusivamente didattico ed illustrativo, nel quale è introdotto un programma "step by step" che permette di riscontrare quanto facile possa essere (nella fase iniziale), usare un coltello in combattimento, e quanto alto risulti il potenziale offensivo di chi lo maneggia. Per raffronto appare chiaro quanto difficoltosa possa dirsi qualunque difesa disarmata, se non ad un altissimo livello d’addestramento. Sono poi introdotte, nella parte conclusiva, strategie che permettano di sopravvivere ad un tale confronto, e che saranno approfondite in un prossimo ausilio didattico. B.I.: Nella sua scuola il coltello è insegnato a tutti? M.F.: Lo studio del combattimento con il coltello è riservato agli istruttori, a coloro che, dopo anni di pratica, sono stati accolti in seno all’associazione. Non esistono segreti che vogliamo tenere nascosti, ma solo tecniche e metodologie che non è possibile insegnare in classi collettive d’allievi. Così
Intervista
com’è impossibile imparare ad usare un’arma da fuoco utilizzando unicamente una replica, similmente non è possibile imparare ad usare una lama usando unicamente attrezzi d’allenamento, senza filo o in materiale plastico. La disciplina dell’acciaio non è per tutti, come non è per tutti essere istruttori SEAL Program. B.I.: Qual è la relazione tra la tecnica di mano e quella armata? M.F.: Nel Pugilato, nella Muay Thai ed in numerose altre arti, è considerato normale incassare un colpo o assorbirlo, per poi rispondere. Una tale strategia autopunitiva risulta inattuabile nel caso di combattimento con lama. Questa dinamica non è quindi applicabile in maniera "universale", costringe cioè a modificare il sistema offensivo quanto quello difensivo, tanto l’allenamento della sensibilità tattile (se possiamo permettere, in allenamento, che una mano ci sfiori, non possiamo fare questa concessione ad un coltello affilato), quanto le strategie impiegate. La tecnica diviene così più semplice (sfrondata da vezzi stilistici) e più sofisticata (poiché nulla deve essere lasciato al caso).
Autodifesa
Intervista
Tutto il programma tecnico di SEAL Program attinge dal combattimento con il coltello, come avviene nel Kali e nell’Aikido originale, dove ogni tecnica è desunta dal combattimento armato ed adattata al corpo a corpo. B.I.: Qual è la struttura tecnica del programma? M.F.: "L’essenziale è perfetto." Questa frase di Leonardo Da Vinci sintetizza con efficacia l’idea dalla quale il programma è stato generato. Esistono scuole di combattimento armato che obbligano i propri studenti ad imparare decine e decine di tecniche d’attacco e di difesa. La maggior parte dei sistemi di Kali filippino adotta 12 angoli d’attacco, con 12 difese considerate basilari per ognuno di essi: stiamo parlando di 144 tecniche di base (e ci sono sistemi che contano 64 angoli d’attacco!). Il nostro programma consta di soli tre movimenti di base, che possono essere utilizzati tanto in attacco che in difesa. B.I.: Tutto qui? M.F.: L’efficacia non è direttamente proporzionale al numero delle tecniche che si conoscono, ma alla loro scientificità, applicabilità e funzionalità.
“L’efficacia non è direttamente proporzionale al numero delle tecniche che si conoscono, ma alla loro scientificità, applicabilità e funzionalità.”
Intervista
Il Maestro deve possedere grande coerenza, così grande da saper retrocedere affermando chiaramente di essersi sbagliato, se avviene.
Il 90% delle arti tradizionali e non, sono assolutamente inefficaci in un contesto di combattimento reale, armato o no che sia. Bisogna spiegare che quei semplici tre movimenti possono essere elaborati ed evoluti, per fornire risposte mirate sempre più efficaci, attraverso metodologie di allenamento di difficoltà progressivamente crescente, ma non per questo meno realistiche. Abbiamo così tutto ciò che ci serve: • Meccaniche d’allenamento • Tecniche d’attacco • Tecniche di difesa • Tecniche di contrattacco
Autodifesa
“Si tratta di un video esclusivamente didattico ed illustrativo, nel quale è introdotto un programma "step by step" che permette di riscontrare quanto facile possa essere (nella fase iniziale), usare un coltello in combattimento, e quanto alto risulti il potenziale offensivo di chi lo maneggia.â€?
"La posizione del Maestro non è un’oasi di reverenza all’interno della quale coltivare adepti che garantiscano discreti livelli di popolarità e guadagno".
Autodifesa
Credo però che più che le parole, possa essere esemplificativa la visione del video, nel quale è possibile riscontrare come questi soli tre elementi possano dare vita ad un sistema tutt’altro che lacunoso. Non è mai questione di quante tecniche si adoperino, ma di quali, e soprattutto di come vengono utilizzate. Il video è stato girato usando lame vere ed affilate. Non è certo un sistema d’allenamento consigliato ai principianti, tanto meno agli autodidatti. I l p ro g r a m m a i l l u s t r a t o s i p re p o n e l ’ i n s e g n a m e n t o d i u n a d i d a t t i c a e ff i c a c e , c h e permetta all’uomo (perché tale è, sopra ogni cosa, tanto un Maestro quanto un allievo), in una situazione di pericolo reale, quanto meno di non rendere vedova la propria compagna od orfani i propri figli. Perché è di questo che stiamo parlando. Credo sia tempo di ribadire con onestà e chiarezza alcuni
concetti fondamentali, che molti "maestri" sembrano aver dimenticato. La posizione del Maestro non è un’oasi di riverenza, all’interno della quale coltivare adepti che garantiscano discreti livelli di popolarità e guadagno. Il Maestro ricopre il ruolo più scomodo, possiede la responsabilità più grande. Il Maestro deve possedere grande coerenza, così grande da saper retrocedere affermando chiaramente di essersi sbagliato, se avviene. Il Maestro sa e ricorda che il proprio errore costa la vita dell’allievo. Il Maestro per primo rispetta l’allievo, così da insegnargli l’essenza stessa del rispetto, perché se è comune la gentilezza nei confronti di chi temiamo, più virtuosa è la sua manifestazione riguardo chi ci è sottoposto. Così nel combattimento: è intelligente retrocedere di fronte a chi può seriamente lederci, ma è davvero grande retrocedere di
fronte a colui che possiamo ledere. Il Maestro è allievo di tutti, perché sa cercare, e la verità si nasconde in ogni piega della vita. Il Maestro è gentile. Il Maestro sorride. Da grande guerriero, ama la pace, e sa che l’essenza della pace è l’amore. B.I.: Un vero vademecum per Maestri! M.F.: I Maestri non necessitano vademecum, e non ne avranno a male. Coloro che si sentono offesi, si domandino il perché. Preferisco pensare a questo piccolo sfogo come ad un vademecum per allievi. Spero che ognuno abbia letto in questa descrizione il ritratto del proprio insegnante. Esiste un modo infallibile per capire se ci si trova di fronte alla persona giusta. La prossima volta che andrete a lezione, fate una carezza al vostro Maestro, ed osservate cosa succede…
KAJUKENBO CHE C'Ăˆ DIETRO IL NOME La storia del Kajukenbo inizia sull'isola di Oahu, Hawaii, dove diversi uomini cominciarono segretamente ad allenarsi insieme in vecchi magazzini e edifici abbandonati. Fu cosĂŹ che Adriano Emperado, Joseph Holck, Peter Y.Y. Choo, Frank Ordonez e George "Clarence" Chang hanno fatto un patto impegnandosi a creare un'arte di combattimento.
Kajukenbo
“La storia ci racconta che per dimostrare l'efficacia delle loro tecniche originali, tutti e cinque fondatori di solito erano coinvolti in lotte stradale nei bassifondi di Palamas (i peggiori sobborghi delle Hawaii in quell'epoca).�
“Se la tecnica aveva succeso nella rissa in strada, era adottata come parte del sistema.”
Q
uesti cinque praticanti di Arti Marziali, ognuno con il suo corrispondente stile, hanno sviluppato il Kajukenbo per completare gli stili degli altri al fine di raggiungere l'efficacia nella lotta a tutte le distanze e le velocità. Nel giro di due anni, dal 1945 al 1947, questi uomini sono stati unendo le loro conoscenze in altre Arti Marziali e hanno creato una nuova disciplina, il Kajukenbo, che è stato sintetizzato nella città di Palamas, in Hawaii, tra gli anni 1949-1952. Loro hanno anche creato la Società di Cinture Nere (Black Belt Society). Si è deciso che il Kenpo sarebbe la struttura attorno alla quale si costruirebbe il Kajukenbo. Le arti originali di base sono Karatè, Tang Soo Do, Judo, Ju-Jutsu Dan Zan Ryu, Kempo e Chu'an Fa Kung Fu (boxe cinese) nonché il Pugilato occidentale. Dobbiamo ricordare che alcuni dei primi studenti provenivano dalla Boxe, tra cui Jaime Basquez, che era sul punto di competere per il titolo mondiale di boxe nel suo peso, da qui il nome Ka-Ju-Ken-Bo. Peter Young Yil Choo - Campione hawaiano di Boxe (e Tang Soo Do) Joseph Holck - Judo Kodokan e Ju-Jitsu Dan Zan Ryu Frank F. Ordoñez - Maestro di Judo Kodokan e Sekeino Ju-Jitsu Adriano concetti diretti - Kara-ho Kempo ed Eskrima George "Clarence" Chang - Boxe Cinese Sil Lum "Kung-Fu" Shaolin Nord e Sud. La storia ci racconta che per dimostrare l'efficacia delle loro tecniche originali, tutti e cinque fondatori di solito erano coinvolti in lotte stradale nei bassifondi di Palamas (i peggiori sobborghi delle Hawaii in
Kajukenbo
“Non dobbiamo dimenticare che molti dei primi praticanti dell'Arte erano soldati, e grazie a loro il Kajukenbo si diffuse per tutto il Continente Americano e dopo all'Europa.”
quell'epoca). Se la tecnica aveva succeso nella rissa in strada, era adottata come parte del sistema. Non dobbiamo dimenticare che molti dei primi praticanti dell'Arte erano soldati, e grazie a loro il Kajukenbo si diffuse per tutto il Continente Americano e dopo all'Europa. In particolare nella Travis Air Force Base, in California, dove il Maestro Aleju Reyes ha aperto la prima scuola al di fuori delle isole Hawaii nel 1958, dando l'istruzione in modo molto speciale ai membri della Forza Aerea degli Stati Uniti d'America. Dopo il 1959, Charles Gaylord, Tony Ramos, Aleju Reyes e Joe Halbuna, che avevano ricevuto le sue cinture nere del Maestro Emperado, trasmisero il Kajukenbo sul Continente Americano. Ognuno di loro aprì la sua scuola di Kajukenbo in California. Nel 1969, Tony Ramos si è allenato e scambiato idee con Bruce Lee. Aleju Reyes è morto nel 1977, e Tony Ramos è morto in Hawaii nel 1999. Charles Gaylord ha continuato a lavorare sul sistema e ha sviluppato il cosìdetto Gaylord Method (Chuan Fa). È stato il Presidente dell'Associazione Kajukenbo di America (Kajukenbo Association of America) ed è morto nel 2009. Ci sarebbe anche un giovane Al Dacascos, che ha fondato il Wun Hop Kune Do negli anni 60/70. Tutti loro sono stati promossi da Adriano Emperado a Cintura Nera 5º Dan nel 1967, per il suo lavoro nel diffondere l'Arte, perché in realtà sono loro che hanno portato il Kajukenbo al di fuori delle Hawaii e l'hanno fatto conoscere al resto del mondo.
Nell'arte di Kajukenbo, fino alla morte di Emperado, c'erano cinque sviluppi o fasi dell'Arte bene definiti.
Metodi: Kenpo Karate, chiamato anche Metodo Emperado. Chuan Fa, con due linee: il Metodo Ramos e il Metodo Gaylord. Tum pai. Wun Hop Kune Do. Oggi ci sono molti altri Metodi dell'Arte, come ad esempio il Kajukenbo Kosho Ryu / Metodo Avanzato, ecc Molti considerano Sijo Emperado come il fondatore del Kajukenbo ed lui è davvero un cofondatore del sistema, ricordate che sono stati 5 persone che gli hanno dato il nome e la forma. Sijo Adriano Emperado è il fondatore del Kajukenbo Self Defense Institute (K.S.D.I ). Nel 1973, Edward C. Sheppard (un membro della Forza Aerea Americana, allievo di Richard Peralta) che era di stanza alla Base Aerea di Torrejón de Ardoz, nella Spagna, ha iniziato a insegnare questo sistema nella zona americana, e così sarebbe nato il Kajukenbo in Europa, benché ci fosse anche un altro istruttore in Germania, Al Dacascos, formando le sue scuole WHKD, negli anni '70. Purtroppo, attualmente la mancanza di unione del Kajukenbo è sempre più avanzata, ma l'Arte continua a crescere un po' più ogni giorno... EVOLUZIONE
Durante la pausa estiva, come ogni anno, ha avuto luogo l’U.S. International Kuo Shu Championship Tournament. Per decadi, noi, come scuola, abbiamo partecipato regolarmente in questo grande evento per competere su un livello internazionale. Quest'anno, il Gran Maestro Huang, l'organizzatore responsabile e Presidente della Federazione Mondiale di Kuoshu, mi ha onorato con un premio di persona per questo. Nel mondo delle Arti Marziali tradizionali, I tornei si basano per lo più sul raggruppamento, l'amicizia e la possibilità di competere con le persone più laboriose della scena in full o light contact, nonché forme a mani vuote e con armi.
Successo in America
hiunque sia già stato là, sa che il volo, l'albergo e molte altre cose sono pagate da ogni singolo partecipante, il che significa uno sforzo supplementare oltre alla preparazione fisica. La motivazione, tuttavia, non è in proporzione a quello che la delegazione invitata può aspettare. L'U.S. International Championship Tournament è uno dei tornei più grandi e più professionali nella comunità di Arti Marziali e attira molti dei migliori atleti di ogni anno. L'intero complesso alberghiero è stato un riflesso del Kung Fu tradizionale in questo fine settimana. I locali di 3000 m2, che l'hotel ha da offrire per congressi, matrimoni e eventi aziendali sono stati trasformati in zone di combattimento. Nel mezzo della più grande sala da ballo, è stato installato lo scenario Lei Tai, una piattaforma sopraelevata sulla quale sono stati celebrati tutti i combattimenti a pieno contatto. Naturalmente queste scenari erano
C
proprio di fronte alla galleria, dove sono stati seduti gli ospiti d'onore. Anche quest'anno, tra questi VIP ci sono stati numerosi maestri di alto rango provenienti da diversi stili di Kung Fu e anche rappresentanti del governo degli Stati Uniti. Parole di Barack Obama consegnate da un suo rappresentante elogiando l'evento, accompagnarono l'imponente cerimonia d’apertura e benvenuto ai numerosi partecipanti. Il gran numero di partecipanti perfino permette gli organizzatori a ridurre le spese di albergo per i membri della squadra arbitrale. Questi sono fatti, che, per quanto mi riguarda, parlano per la grandezza e professionalità ad un evento senza scopo di lucro, come un torneo di Kung Fu tradizionale. Il venerdì, le diverse squadre provenienti da tutte le parti del mondo sono arrivati in albergo. Gli atleti, la maggior parte combattenti, furono registrati, appesantiti, esaminati e informati. Da questo momento in poi già, i miei istruttori, tutti arruolati come arbitri, e proprio come tutti i funzionari, erano completamente coinvolti nel torneo. Ognuno è stato informato su cosa fare nei giorni seguenti. È stato il più grande piacere di rivedere alcuni volti familiari e le camere erano piene di gioia e di rispetto reciproco. Nella calma prima della tempesta l'eccitazione era sempre presente, eppure tutti trattarono l'un l'altro in modo cordiale e amichevole Anche i combattenti che lotterebbero l'un l'altro alle estremo, avevano trascorso un grande momento insieme. Dopo una cerimonia di apertura sensazionale, il sabato mattina, come ospiti d'onore, noi tutti siamo stati introdotti al pubblico e il torneo ha cominciato. Gli spettatori si spartirono per tutta la zona del hotel, e più di 280 contendenti si lanciarono a combattere professionalmente e brillantemente sotto la direzione dei bene istruiti arbitri. Alcuni degli aspetti salienti del torneo sono stati, naturalmente, i combattimenti a pieno contatto e le dimostrazioni dei maestri e anche molti premi e nuove gradazioni, che inclusero anche i miei istruttori ed io. Ognuno dei miei instruttori è stato premiato con il grado di maestro, che avevano già ricevuto dal mio sifu. Io stesso son stato anche premiato. Non solo con il grado di maestro, ma anche con il premio che onora il sostenere regolarmente l'evento con la mia scuola in modo essenziale per molti anni. Questo è un onore particolarmente grande, in quanto il Gran Maestro Huang (un buon amico e l'organizzatore del torneo) mi ha consegnato il premio personalmente. Gli studenti che sono venuti con noi al fine di partecipare nel torneo hanno anche avuto successo. Questo costituì una bella fine della competizione e gli onori. Qui posso citare, ad esempio, Claudio Löffler, che ha vinto la medaglia d'oro nella sua categoria di light-contact. Una parte, che è stata celebrata piuttosto a porte chiuse, è stato l'incontro ufficiale della World Kuoshu Federation, a cui ho preso parte come nuovo presidente per l'Europa. Sono state discusse decisioni importanti che non voglio rivelare fin d'ora. Eppure, si può annunciare che, con grande entusiasmo, siamo in grado di anticipare il campionato del mondo, che dovrebbe avvenire a Baltimora nel 2018. Dopo due giorni pieni di competizioni, premi e gioiosi riunioni, l'evento si è chiuso con un'elegante cena di gala. Vestiti per l'occasione, la nostra delegazione, naturalmente, ha preso parte anche in quella parte
“Este es un gran honor en particular, dado que el Gran Maestro Huang (un buen amigo y organizador del torneo) personalmente me entregó el premio”
del torneo e ancora una volta ci è piaciuto essere con i nostri amici di Kung Fu e avere grandi conversazioni con loro. Al mattino si ha potuto chiaramente sentire una vibrazione di "Cosa? Tutto è già finito?" tra gli atleti e gli organizzatori. Nonostante tutto, siamo stati contenti che abbiamo avuto un paio di giorni più tranquilli davanti a noi; quando abbiamo potuto rivedere il torneo e riposare un po'. In sintesi: In passato la dimensione della nostra delegazione è sempre stata diversa. Tuttavia, non siamo mai ritornati a casa senza successi nel torneo e premi. Qui penso a tutte le belle vittorie sul piedistallo nelle categorie di forme, light-contact e Lei Tai. Quest'anno, tuttavia, la nostra delegazione era tutto circa la mia carriera e miei istruttori. Pascal Plüss, Fadri Canale e Kitaro e Jiro Waga, capi istruttori della KUNG FU SCHULE MARTIN SEWER, sono stati premiati con il grado di maestro della Federazione Mondiale di
Kuoshu. Come parte integrante della squadra arbitrale, mi hanno fatto sentire particolarmente orgoglioso con il loro duro lavoro e la partecipazione alla organizzazione del torneo. Grazie alle numerose buone conversazioni con i miei fratelli di Kung Fu, mi sono divertito molto. Soprattutto perché mi è stato detto che era molto ispiratore riuscire a vedere un tale sostegno e un Kung Fu così buono da un piccolo paese come la Svizzera. E ci riempie di gioia di sentire questo e la verità è: è un onore per me rappresentare la mia famiglia di Kung Fu in un evento così grande con persone così grandi. Attendiamo con impazienza il 2018 e il Campionato del Mondo, quando ci incontreremo di nuovo con i nostri fratelli e sorelle.
“Grazie alle numerose buone conversazioni con i miei fratelli di Kung Fu, mi sono divertito molto.”
Aikijujutsu‌ Dissolvere l'ansia... Molti di quelli che sono coinvolti con il processo della ricerca per l'interazione Musubi - e cercano di diventare un Uke duro e rigido, quando non riescono a eseguire la tecnica, di solito diventano molto ansiosi e finiscono per destabilizzare la propria energia attraverso la frustrazione. In via generale, sia in prese o colpi, attraverso il primo impatto di ansia l'Hara diventa rigido e indirettamente favorisce il ristagno di movimento.
S
cientificamente, l'ansia può essere manifestata in tre livelli: neuroendocrino, viscerale e quello della coscienza. Il livello neuroendocrino corrisponde agli effetti della adrenalina, la noradrenalina, il glucagone, l'ormone antidiuretico e il cortisone. Nel livello viscerale, l'ansia dipende dal sistema nervoso autonomo (ANS), che reagisce sempre eccitandosi (simpatico) in risposta a un allarme, o rilassandosi (sistema vagale) nelle fasi di esaurimento. Nella coscienza, l'ansia si manifesta con due sentimenti spiacevoli:
1- Attraverso la consapevolezza delle sensazioni fisiologiche della sudorazione, palpitazioni, preoccupazione, ecc. 2- Con la consapevolezza di essere nervoso o timoroso. Per il Haragei, è il momento in cui l’Hara inizia a produrre una energia densa e favorisce la rappresaglia della condizione di movimento; i fianchi si fanno pesanti e le gambe sembrano farsi rigide; il raziocinio diventa lento e nuvoloso. In questo momento, l'elettricità trasportata dal sangue (Ki), accumula la sua carica Yin nelle terminazioni ossee delle articolazioni, il che rallenta il corpo, mentre l'aspetto yang passa per coordinare il sistema respiratorio, rendendolo accelerato e pesante. È in questo momento che tale esperienza varia di un Kōhai a un allievo; di un allievo a un istruttore; e di un istruttore a un maestro. Cioè, il tempo di pratica e l'esperienza favoriscono la stabilizzazione di questa azione dell'Hara. Tuttavia, per quanto riguarda il Kōhai - e lo dico sottolineando il fatto che per gli insegnanti, i modelli singoli di ansia variano notevolmente - alcuni di loro appaiono durante l'esperienza di frustrazione, che di conseguenza genera l'ansia relativa ad una risposta sintomi cardiovascolari quali palpitazioni, sudorazione o senso di costrizione toracica; altri mostrano sintomatologia gastrointestinale, come nausea, vomito, diarrea o una sensazione di vuoto nello stomaco; altri ancora possono anche mostrare un distress respiratorio o predominanza di tensione muscolare esagerata con spasmi, torcicollo e mal di schiena. Cioè, i sintomi fisichi e viscerali variano da persona a persona.
Aikijujutsu
“Molti che si sono sentiti frustrati con la pratica marziale, anche se non ha a che fare con il concetto AIKI, sanno che colui che disciplina se stesso nella Via, quando incontra condizioni avverse, affronta il dubbio dell'esistere, di se stesso, della forza in azione, della veritĂ interna ed esterna...â€?
Psicologicamente, l'ansia potrebbe monopolizzare le attività psichiche e compromettere l'attenzione e la memoria e perfino l'interpretazione fededegna della realtà. La cosa migliore è stabilire i processi di respirazione sottolineando la razionalizzazione dei momenti. Organizzare in modo coerente e consapevole, attraverso più volte, la stessa situazione ora fatto lentamente, spiegando le ragioni per cui tutto quello che è successo. Una volta che avete capito, l'aggiunta di varie riflessioni e conclusioni, favorisce l'acquisizione di esperienza, il che ci porta subito dopo al superamento.
Rilassa il tuo spirito! D'altra parte, a differenza dei ragionamenti precedenti, questo ci risveglia alla forza attiva imminente. Se cerchiamo l'origine della parola, del latino Vacuu, adg, assolutamente vuoto; che contiene assolutamente nulla; s. m, spazio circoscritto senza materia; Fig, noia; rabbia; privazione; assenza; mancanza. Analogamente, è il momento in cui ci sentiamo vulnerabili in Aikijujutsu. Spiego: Molti che si sono sentiti frustrati con la pratica marziale, anche se non ha a che fare con il concetto AIKI, sanno che colui che disciplina se stesso nella Via, quando incontra condizioni avverse, affronta il dubbio dell'esistere, di se stesso, della forza in azione, della verità interna ed esterna... e questo fa Uke, l'avversario, più forte e più potente: quando siamo presi nel vuoto, esaltiamo la parte esterna che è più evidente.
“In silenziosa armonia con la Via, il vento del piacere non mi disturba. Questo è il significato di accettare il Karma.”
Se lo guardiamo attraverso i vecchi modi delle pratiche marziali, il vuoto era dotato di conoscenze mistiche ed invisibili, e certamente che, davanti a questo dubbio, i maestri direbbero: "Karma! Apprendistato!" È logico! Comunque, negli esseri prodotti dalle condizioni del karma, non si può trovare alcuna sostanza immutabile, e la gioia, come la sofferenza, sono anche i risultati di azioni intenzionali del passato. Il Ki e la sua grandezza rafforzano o indeboliscono quelli che consentono loro di agire a favore della riflessione. Per i maestri più antichi, questo significa che dobbiamo accettare il destino con coraggio. Si vinca o si perda, che ognuno accetti il suo karma. Il cuore non sa nulla di aumenti o diminuzioni. Ricordo qui parole che parlano di questo: "In silenziosa armonia con la Via, il vento del piacere non mi disturba. Questo è il significato di accettare il Karma". Per il concetto AIKI, la casualità non ha potuto organizzare previamente tante condizioni necessarie per lo sviluppo della vita: la formazione dei pianeti, la radiazione solare, la presenza di un'atmosfera e la sua adeguata composizione chimica, l'umidità, gli oceani, le terre sommerse, il calore, la luce, la presenza nell'ambiente di sostanze utilizzabili ... tutto dosato affinché la vita fosse possibile, poiché qualsiasi eccesso o carenza l'avrebbe distrutto. È come se ora arriviamo a un Dojo e lo guardiamo con la nostra coscienza: in un primo momento tutto è il caos, e da questo nasce un ordine meraviglioso. Costruendosi, edificandosi attraverso piani, l'essere biologico che ora vediamo funzionare, e nel tempo evolvere, è un organismo fatto di parti comunicanti, che convivono scambiando i materiali di nutrimento, combinandosi e fondendosi in una sola vita. L'AIKI di cui tutti parlano dell'interazione (Yu) e del vuoto (Un), favorisce appena a quelli che si lasciano portare da lui. In questo caso, la casualutà non può, in
“Principalmente agendo come Tori, che è molto diverso di essere Uke, non dobbiamo fare l'errore di pensare che un semplice attacco possa determinare il momento.”
Aikijujutsu
alcun modo, predisporre tutto questo, o possibilitare la sua utilizzazione fino a scoprire il modo di produrre il miracolo dell'interconnessione umana.
Cosa ci fa fluire? Davvero niente! Un dojo non ha le stesse proprietà di un fiume che, indipendentemente dalla nostra volontà, con la forza delle sue acque ci conduce in altre direzioni. Ciò significa che situazioni diverse ci portano a diversi ragionamenti. Uke, Tori, Dojo... sono tutti parte dell'universo interpersonale, che stabilisce condizioni diverse per una buona tecnica personale; principalmente agendo come Tori, che è molto diverso di essere Uke, non dobbiamo fare l'errore di pensare che un semplice attacco possa determinare il momento. Anche se gli studi sono realizzati in forma di Seiteigata, ogni movimento possiede una fase completa in sé stesso; se Uke altera la sua tecnica in un movimento, allora avremo due fasi da completare; e così, ognuna ha il suo proprio passato e futuro. Ecco perché, nel momento in cui le tecniche sono completate, nell'apice della ricercata armonia, la mente si chiama non-mente.
Aikijujutsu
Poi, quando la tecnica ha già raggiunto la fine, il momento in cui Uke non interagisce più con l'istante, è anche una fase completa in sé; essa ha il suo passato e il suo futuro; allora diciamo che il tempo è non-tempo. In questa fase di comprensione, Tori è semplicemente la persona che esegue la tecnica e Uke è solo la persona che la riceve. Pertanto, quando il momento si manifesta sotto la forma di fluidità, significa semplicemente la stessa cosa: niente la fa fluire, se non l'interferenza da entrambi i lati. Il nostro problema, allora, non è il fatto di sapere che cosa sia l'indipendenza, la vera funzione della tecnica, né i personaggi Tori e Uke, ma sapere qual è il significato dell'interazione di tutti in un unico momento. Con la comprensione del momento, dell'istante, il Dojo figurativo diventa una via per questi rapporti, che è il comportamento tra i praticanti umani, quelli che credono che stanno sempre imparando. Siano intimi o sconosciuti, vicini o distanziati, inizieremo a capire l'intero processo dell'esistenza e del conflitto tra la tecnica stessa, il modo in cui la eseguiamo e l'indipendenza realtà / fantasia. Noi tutti amiamo parlare di fluidità, ma dimentichiamo che inizia molto tempo prima che entriamo nel Dojo.
“Nel momento in cui le tecniche sono completate, nell'apice della ricercata armonia, la mente si chiama non-mente.”
Aikijujutsu “Noi tutti amiamo parlare di fluidità, ma dimentichiamo che inizia molto tempo prima che entriamo nel Dojo.”
Il cosidetto Vovinam Integrale si raggiunge semplicemente tornando al vero Vovinam del Fondatore. L'obiettivo del fondatore era chiaramente e apertamente dichiarato: "raccolta di tecniche efficaci, assimilare la loro essenza e trasformare loro in tecniche di Vovinam", e in effetti, questo concetto rimane ancora in vigore ed è obbligatorio per tutti i Maestri di Vovinam in tutto il mondo. Vovinam è quindi un concetto di ricerca per ottenere uno stile super efficace. Tuttavia, oggi il 90% degli insegnanti Vovinam l'hanno dimenticato e si piegano ad un programma troppo caricato, troppo fisso, troppo estetico e talvolta del tutto inefficace in numerose Il Vovinam tecniche. Integrale è semplicemente riscoprire l'essenza originale dell'arte del Maestro Nguyen Loc. Per questo, abbiamo i principi, le tecniche di base, e non ci resta che tor nare a praticare il modo efficace di ogni tecnica e applicare il principio fondante. In questo DVD, per mano del Maestro Patrick Levet, studieremo la base del Vovinam Integrale, le minacce e gli attacchi di coltello, i controattacchi integrali, e la difesa contro la Dam Thang (pugno diretto) Dam Moc (pugno in gancio), Dam Lao (pugno di giavellotto) nonché leve di base delle gambe.
REF.: • DVD/VIET6
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
ORDINALA A:
Budo international.com
Vi siete mai chiesti, cosa prova una donna quando si trova in una situazione di confronto fisico, sia esso per strada o in palestra? Cosa pensa una donna, quando deve confrontarsi con un uomo che, il 99% delle volte, è più gr osso, più alto e più potente di lei? Ma, soprattutto, è un uomo che, sostenuto da un modello culturale assai diffuso, è abituato ad assumer e di fr onte alle donne il ruolo d’aggressore, addebitando loro l’inevitabile ruolo di vittime?
Dott. Rosa Maria Distefano Responsabile Settore Psicologia dell’IMTF E-mail: dlilla@tiscalinet.it
LA DONNA È VERAMENTE VITTIMA?
“Hoy en día se aprecia un rápido e incesante cambio, gracias no sólo a la renovación cultural, sino al descubrimiento de las Artes Marciales por parte de las mujeres”
Psicologia
U
na donna, posta in una situazione di confronto fisico, il più delle volte, costretta da un’antica abitudine culturale, riconosce nel ruolo di vittima l’unico vestito per lei possibile da indossare. Il ruolo di vittima per la donna è il più sicuro, infatti, essendo l’unico conosciuto, e quello che più facilmente gestisce al fine di risolvere il confronto con l’uomo nel modo per lei più conveniente. In questo le donne sono diventate delle mirabili esperte, sono capaci di gestire il ruolo di vittima in modo sopraffino, modulando il vittimismo ed arricchendolo con modi di fare manipolativi e seduttivi, che giocando sul rinforzo del potere dell’uomo aggressore lo placano e lo annientano. Eppure una volta non era così: " E’ temeraria e avventurosa, si infila sempre in situazioni azzardate, come arrampicarsi su un cancello dal quale poi guarda giù un po’ preoccupata, evidentemente chiedendosi come farà a scendere, ma fiduciosa che le cose si metteranno per il meglio. Il segno distintivo del suo carattere è la fiducia. Appena si libera da una situazione problematica, si infila immediatamente in un’altra. La sua voglia di provarsi in imprese che sgomentano bambini più grandi, non conosce soste né ostacoli. Ama il mondo con una passione entusiastica, assapora con intensità tutto quello che le accade intorno, tutto quello che si muove." Questa è Alessia, una bambina qualunque descritta da Elena Giannini Bellotti nel libro “Dalla parte delle bambine”. Alessia si muove nel mondo con tenacia e vitalità, ricercando la sua autonomia espressiva, protagonista attiva d’ogni sua azione. Leggendo di lei, od osservando una qualunque bambina, ci si chiede quale potente strategia educativa può ridurre una bambina ad abbandonare la propria indole vitale e curiosa, per lasciarsi incapsulare in una donna spenta e timorosa di esprimersi, ormai dimentica delle proprie potenzialità espressive nella vita se non quelle offerte dal ruolo di vittima.
La donna marzialista Oggigiorno, però, tutto ciò inizia a subire un rapido ed inarrestabile cambiamento, e questo grazie non solo ad un rinnovamento culturale ma anche alla scoperta da parte delle donne delle arti marziali. In una palestra marziale le donne hanno la preziosa occasione di scoprire una nuova sfaccettatura della propria femminilità. Una donna addestrata al confronto, sia con donne di pari peso sia con uomini d’ogni dimensione, scopre che il vestito di vittima comincia a starle stretto, che forse può adottare nuove forme espressive che la rendano non solo più efficace ma soprattutto più soddisfatta di se stessa. Una donna marzialista che si avventura in un’esperienza di pratica marziale, sin dalle prime occasioni di confronto, scopre in primo luogo i propri punti deboli, che non sono solo caratteriali, ma anche puramente fisici. Una donna, infatti, ancor prima che un uomo, scopre che nelle occasioni di confronto i colpi di pugno sono spesso più dannosi per l’incolumità delle proprie mani che per l’avversario che li riceve. Scopre che, nel confronto fisico con un avversario più grande, staccare le gambe da terra per sferrare mirabili calci volanti è molto pericoloso. Infatti, una donna a causa del suo peso estremamente leggero rispetto all’avversario maschio, staccando i piedi da terra diventa come una foglia in balia del vento.
Psicologia Nuove forme di confronto Tali consapevolezze di limiti sia fisici sia psichici, aprono la strada ad una nuova impostazione del combattimento, grazie alla quale la donna da vittima si trasforma in guerriera. La donna guerriera, a differenza di quella vittima, è sostenuta dalla consapevolezza che può scegliere e che l’efficacia delle sue azioni aumenta quanto più ella stessa crede in se stessa ed in quello che fa. Così facendo la donna guerriera scopre che l’arma più efficace, che può adottare nel confronto con un qualsiasi avversario, è se stessa. Sostenuta da questa forza psicologica la donna guerriera affila nuove armi, spesso meno utilizzate dagli uomini, ma ritenute dai più noti esperti di tecniche da combattimento estremamente funzionali per i combattenti di peso leggero. Regine tra tutte queste armi speciali sono i gomiti. Le gomitate eseguite in fluida rotazione, con scioltezza e gomiti debitamente induriti ed affilati diventano armi micidiali capaci di infliggere ferite profonde e fratturare le ossa. Infine, la donna marzialista, proseguendo con costanza e tenacia il suo percorso di formazione marziale, lungo la strada che la porterà a sentirsi non più vittima degli eventi e delle azioni altrui, ma protagonista della sua vita, scoprirà ancora una nuova realtà: il suo aggressore maschio, che sino ad ora nel suo immaginario di vittima era ritenuto come un essere invincibile, in realtà può essere anch’esso condizionato da limiti sia fisici sia psichici. Qualunque aggressore, infatti, sia esso alto come un gigante o grosso come un lottatore di Sumo, ha fisicamente dei punti deboli: occhi, testicoli, gola ed altri ancora. Quando una donna riesce a violare uno solo di questi punti del suo aggressore maschio, consegue con un sol gesto un doppio effetto invalidante nel suo avversario. Il dolore profondo ed improvviso, generato dalla violazione di uno di questi punti deboli, causa in colui che la subisce un’improvvisa destrutturazione dell’intero palinsesto di forza fisica e psichica. Si è così compiuto l’incantesimo: la donna, non solo si è trasformata da vittima a guerriera, ma per un momento con la sua azione ha interamente invertito i ruoli del confronto, trasformando in vittima il suo stesso aggressore. Questo è un momento di fatale importanza, che personalmente credo le donne debbano imparare a gestire con molta attenzione ed intelligenza. Ritenendo questo un argomento interessante e degno d’approfondimento, mi ripropongo di dilungarmi su di esso in una nuova occasione.
Il potere dell’arte marziale Questo processo d’evoluzione del ruolo femminile nella società, da vittima a donna protagonista, in realtà è già stato avviato dall’insediamento delle donne in nuovi ruoli nel campo del lavoro e del potere. Occasioni che hanno dato l’opportunità alle donne di scoprire nuove forme d’espressione veicolate però solo dalla loro vivacità intellettuale. L’esperienza marziale, a differenza delle precedenti, consente alle donne di trovare nuove forme d’espressione della loro femminilità utilizzando però canali non solo intellettuali, ma anche corporei ed emotivi. Ciò fa si che la trasformazione della donna da vittima a ad essere umano capace di esprimersi in modo assertivo e soddisfacente, mediato dalle arti marziali, sia una trasformazione di gran lunga più consistente e duratura nel tempo, di quella ottenuta solo con canali di tipo intellettivo.
“Infine, la donna marzialista, proseguendo con costanza e tenacia il suo percorso di formazione marziale, lungo la strada che la porterà a sentirsi non più vittima degli eventi e delle azioni altrui, ma protagonista della sua vita, scoprirà ancora una nuova realtà: il suo aggressore maschio, che sino ad ora nel suo immaginario di vittima era ritenuto come un essere invincibile, in realtà può essere anch’esso condizionato da limiti sia fisici sia psichici.”
“Ciò che abbellisce il deserto è che in qualche parte nasconde un pozzo d’acqua.” Antoine de Saint-Exupery “Quello che sappiamo è una goccia d’acqua; quello che ignoriamo è l’oceano” Isaac Newton Fluire non significa essere negligenti; l’acqua non lo è. Non c’è meandro che non copra, a tutto arriva. Dicono gli Asturiani che l’acqua ha “un muso molto fine”. Senza fretta, adattandosi alle circostanze, l’acqua è la metafora della persistenza e dell’adattabilità estrema. Il paradigma del cambiamento nella forma, senza trasformare l’essenza. L’acqua catalizza la vita, senza di essa la terra si secca e rimane deserta; il fuoco senza controllore inonda ogni cosa e l’aria, convertita in bufera di sabbia, non può portare la fertilità delle nuvole né la forza dei cambiamenti; persino il metallo con il suo uso è tornito nelle fucine! L’acqua ci conforta, ci pulisce, ci benedice. Immersi nei fiumi del momento, nuotiamo, lottiamo, naufraghiamo. Fluire, riconvenirsi davanti agli ostacoli, andare verso il basso, non opporsi a niente, l'acqua è la perfetta analogia dell'umiltà, dell'adattamento e del non conflitto. L'acqua vince senza obiettivo; seguendo la sua natura circonda qualunque ostacolo e ci insegna come vincere, ma con saggezza, senza logorio, senza perdere di vista l'obiettivo. Che cos’è una roccia sulla strada? Una montagna? Perfino incassata, filtra, o se tal cosa non è possibile, evapora; niente ferma il suo destino. Il fiume della vita ha lasciato sulle mie sponde questi testi che oggi condivido in formato libro. E dico “ha lasciato” perché ogni paternità è alquanto confusa, giacché tutti siamo parenti di coloro che ci precedettero, di coloro che c'ispirarono e inspirano, delle galleggianti nuvole dell'inconscio collettivo e perfino, chi lo sa, degli spiriti e delle coscienze che ci circondano. Non ho nulla da insegnare, perché nulla so, però chi vuole ascoltare i miei versi, lascio qui sincere e sentite riflessioni, ogni giorno più sentite che pensate, perché la mente è un ingannevole marchingegno che vede quel che vuol vedere e del quale ho imparato a sospettare.
Cosa succede quando due persone praticano ChiSao? Qual è il significato della loro pratica e quali sono gli obiettivi? In questo terzo DVD, "Chi Sao dalla base ad un livello avanzato," Sifu Salvador Sánchez affronta forse l'aspetto più importante del Wing Chun: il ChiSao, l'anima del sistema stesso, che fornisce il praticante di alcune caratteristiche speciali che sono completamente diversi dagli altri, e gli dà grandi virtù. Questo lavoro si occupa di alcuni aspetti di principio piuttosto semplici, ma come si approfondisce in loro, diventano sempre più sorprendenti. Si tratta di una caratteristica molto chiara nella cultura tradizionale cinese; ciò che è molto evidente a prima vista, contiene tuttavia una seconda o terza lettura, che sicuramente cambierà il vostro approccio, la pratica e la comprensione. Discuteremo come praticare Chi Sao attraverso i nostri drills e il modo di applicarli quei drills, quella capacità nello sparring, che collega alcuni concetti, forse non tanto legati al Kung Fu tradizionale, come ad esempio la biomeccanica, le strutture, la conoscenza della fisica, ecc., al fine di ottenere risultati migliori nella nostra pratica.
REF.: • DVD/TAOWS3
Tutti i DVD prodotti da Budo International vengono identificati mediante un’etichetta olografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità. Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o la copertina non coincide con quella che vi mostriamo qui, si tratta di una copia pirata.
ORDINALA A:
Budo international.com