STORIE DI MONTAGNA
Le valanghe di Santa Lucia A distanza di un secolo il versante nord della Marmolada conferma la predisposizione alle grandi valanghe distruttive di Giuseppe (Alfio) Ciabatti *
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ue episodi che confermano la predisposizione del versante nord della Marmolada alle grandi valanghe distruttive e le conseguenze drammatiche dovute a scelte inopportune. Se il 13 dicembre è ricordato comunemente come il giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre del 1916 si ricorda per un altro motivo. Fu un giorno particolarmente nero per le valanghe che travolsero tanti soldati durante la Grande Guerra, senza distinzione per le loro divise. Passò alla storia come la Santa Lucia Nera. A distanza di circa un secolo, la sera del 5 dicembre 2020, un’altra grande valanga ha travolto il rifugio Pian dei Fiacconi, poco lontano dal Gran
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Poz, distruggendolo, in una situazione nivometeorologica analoga. Fortunatamente non ci sono stati danni a persone. LA VALANGA DEL 1916 Era ancora buio e non era molto freddo quella notte del 13 dicembre 1916, quando il giovane soldato dei Landesschützen, di sentinella all’accampamento del Gran Poz, a circa 2250 m di quota all’ingresso della città di ghiaccio sulla Marmolada, sentì arrivare dalla montagna il soffio potente della valanga, ma non poté fare nulla se non un breve urlo. Erano tre giorni che nevicava intensamente e il giorno precedente la temperatura si era alzata.
Sotto, alpini sul fronte delle Alpi in alta quota (Archivio Diaristico Nazionale - Pieve Santo Stefano)