NUOVE ASCENSIONI a cura di Carlo Caccia
Emozionanti scoperte autunnali L’estate ormai alle spalle e le giornate sempre più brevi. Ma le rocce carniche chiamano e Roberto Mazzilis, Fabio Lenarduzzi e Samuel Straulino rispondono, aprendo due vie sulla parete sud della Creta Monumenz (2497 m) e un’altra sulla parete nord della Creta di Timau (2217 m) A sinistra, Samuel Straulino in azione sulla parete nord della Creta di Timau. Nella pagina accanto, da sinistra, la parete sud della Creta Monumenz con le vie Straulino-Della Pietra-Mazzilis (a sinistra) e Mazzilis-Lenarduzzi (a destra); la parete nord della Creta di Timau con la via Mazzilis-Straulino e, infine, Samuel Straulino in apertura sulla Creta Monumenz (foto Roberto Mazzilis)
i attende l’estate, che arriva portando il caldo. Ma quando l’afa si fa opprimente, si comincia a sognare l’autunno, con tutta la sua magia: una festa di luci, ombre e colori da gustare giorno per giorno, prima dell’ineluttabile comparsa dell’inverno. Così, anche se il sole non ha più voglia di fare gli straordinari, alcuni alpinisti sono sempre in cerca di novità, attratti pro-
S
76 / Montagne360 / ottobre 2021
prio dall’incanto che racconta la pace delle montagne. E se l’estate ha visto i nostri sui grandi palcoscenici – ad esempio sul Pilastro della Plote della Creta da Cjanevate (2769 m) –, l’autunno li richiama pacatamente altrove –, come sulla parete sud della Creta Monumenz (2497 m). Ossia: dalla meraviglia numero uno delle Alpi Carniche a quella che ne paga la vicinanza,
innalzandosi al suo cospetto sul fianco opposto del vallone della Cjanevate. Il solco è orientato da ovest a est, chiuso a nord dalla regina e a sud dalla sua dama di compagnia: le due vette distano tra loro poche centinaia di metri e la seconda, facilmente raggiungibile a piedi, regala una vista spettacolare sulla più celebrata. Ma perché “Monumenz”? A cosa si riferisce questo curioso toponimo? È presto detto: i “monumenti” sono i fenomeni carsici del versante meridionale della montagna, caratterizzato da notevoli campi solcati. Ma torniamo agli alpinisti e, per la precisione, a Roberto Mazzilis. Ricordate? Il 13 settembre 2020, come abbiamo raccontato nel numero di maggio, il re delle Carniche era sul Pilastro della Plote, impegnato con Roberto Simonetti nell’apertura di una via di 430 metri con difficoltà massime di VIII+. Ecco: esattamente una settimana dopo, domenica 20 settembre, Mazzilis ha messo le mani sulla Sud della Creta Monumenz e in compagnia di Fabio Lenarduzzi vi ha lasciato – parole sue – «quella che può essere considerata la via più bella di questa stupenda parete calcarea, il cui unico “difetto” sta nel fatto di