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Registrazione Tribunale di Verona n° 1573 del 09/12/2003 n° iscrizione ROC 19001 Edito da EDITORIALE EVENTI SNC via Nassar, 42/b Settimo di Pescantina (VR) tel. 045 6704400 Direttore responsabile Giancarla Gallo Hanno collaborato Elisa Pasetto Agnese Ceschi
6 Cinema
Progetto grafico Ilaria Ballarini Stampa Grafiche Stella Settore commerciale Patrizia Pavesi www.carnetverona.it patrizia@carnetverona.it tel. 045 6704400 fax 045 6754881
12 Attualità 58 Abitare
52 Enogastronomia carnet /
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18 Arte
66 Immobiliare
38 Regali
28 Salute
Cari lettori, eccoci con un altro numero di Carnet Verona, che coprirà i due mesi di festività tanto attesi Quest’anno mancano molti appuntamenti culturali, ma Verona, la sua provincia e il Lago di Garda hanno ancora molto da offrire. Lo dimostra in primis la nostra copertina, che mette in risalto i corsi di cinema ad altissimo livello che questa città può offrire. Vediamo poi i nostri suggerimenti per i regali di Natale, una delle poche tradizioni che rimarranno intoccate, che spaziano da enogastronomia a doni di benessere. Immancabili i consigli per la salute e l’abitare meglio la propria casa. Giancarla Gallo
Carnet Verona vi augura
buone feste!
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Studio Cinema a scuola con i grandi Maestri
IL FONDATORE MASSIMILIANO CARDIA: «FORMIAMO I GIOVANI TALENTI CON IL GOTHA DELLA SETTIMA ARTE» «Noi non siamo figli d’arte, ma abbiamo fame d’arte». Si riassume in questa frase tutta la filosofia e la determinazione di Massimiliano Cardia, deus ex machina di Studio Cinema, accademia cinematografica da anni punto di riferimento per la formazione dei giovani talenti della Settima Arte, che dalla Capitale oggi ha allargato i suoi orizzonti ben oltre Cinecittà, sbarcando anche a Verona e poi a Firenze. Classe 1973, romano, sin da giovanissimo catturato dal fascino del grande schermo, muove i primi passi nell’arte del cinema e si scontra presto con la difficoltà di accesso alla cultura cinematografica per le persone meno abbienti, seppur di talento. «Sentivo l’esigenza di fare qualcosa di nuovo e coraggioso nell’ambito della formazione in questo settore», racconta. E da quell’esigenza, nel 2009, nasce l’idea di Movie Machine production, che grazie al suo dinamismo offre ai giovani attori, registi, danzatori, artisti, la possibilità di studiare con i più celebri nomi del mondo dello spettacolo internazionale. E’ il periodo dei grandi masterclass internazionali con personaggi del calibro di Susan Batson, Susan Strasberg, Amii Stewart, Lindsay Kemp, Giorgio Albertazzi. Per Cardia, infatti, è il momento dello stage l’occasione privilegiata di apprendimento per i giovani, in cui respirare l’arte direttamente dai più grandi del panorama mondiale e assorbirla per osmosi attraverso la loro guida e il loro prezioso esempio. carnet /
6 Massimiliano Cardia, Ferzan Özpetek e Pino Pellegrino
Poi nasce ufficialmente a Roma la scuola di alta formazione Studio Cinema International, i tempi sono maturi per offrire ai corsisti un parterre di docenti formato dal gotha della cinematografia italiana e internazionale: Ferzan Özpetek, Gabriele Muccino, Pupi Avati, Lina Wertmuller e Abel Ferrara tra i registi, Giancarlo Giannini, Giuliana De Sio, Michele Placido, Laura Morante, Edoardo Leo, tra gli attori. E, ancora, il casting director Pino Pellegrino. «Maestri grazie ai quali, durante l’innovativo percorso di studio caratterizzato da elaborazioni pratiche continue, gli iscritti apprendono le competenze indispensabili per affrontare con padronanza le diverse tecniche della recitazione», conclude Cardia. «Nuovi talenti, insomma, che possano offrire il proprio importante contributo al cinema italiano del futuro, perché i propri sogni si possono realizzare.».
E “Cinecittà” è anche in riva all’Adige LA DIRETTRICE ARTISTICA DI STUDIO CINEMA VERONA: «VOGLIAMO DECENTRARE LA FORMAZIONE CINEMATOGRAFICA»
Studio Cinema Verona Piazza San Tomaso, 4 37129 Verona 045 4571191 / 348 682 3710 info@studiocinemaverona.com studiocinemaverona.com
La sede scaligera di Studio Cinema è nata in riva all’Adige nel 2016, con una direzione artistica al femminile che ha saputo attrarre fin nella città di Giulietta le eccellenze della cinematografia nazionale (e non solo), che normalmente gravitano su Roma: Emanuela Morozzi, 40 anni, regista e produttrice cinematografica, che ha all’attivo più di 30 titoli per cinema e tv. Il suo incontro artistico con Massimiliano Cardia ha dato vita a una fucina di talenti della Settima Arte anche in territorio veneto. «Del resto anche grazie al bando lanciato dalla Regione a sostegno del settore cinematografico e audiovisivo del valore di 5 milioni di euro», spiega, «anche le case di produzione stanno pianificando sempre di più riprese o attività di post-produzione in Veneto». La direttrice artistica, con la bussola sempre rivolta all’orizzonte d’autore, ha una carriera arricchitasi dal 2009 con l’esperienza registica, che l’ha vista nel 2012 in veste di autrice e dietro la macchina da presa per il cortometraggio «L’Alba della Libertà», una visione nuova e umana di Giuseppe Mazzini a 140 anni dalla sua morte. Nel 2015, altra esperienza da regista e autrice con Maria A. Listur del cortometraggio «Giuseppe Verdi. Le memorie nel petto»: la rinascita alla vita del giovane che poi diventerà il grande Verdi. Del 2018, per Artes Produzioni, è il documentario «Le storie dell’Arte: Giuseppe Menozzi». «La mia bandiera è un cinema che faccia delle immagini stesse un canale semantico preferenziale verso gli aspetti meno consciamente razionali dell’essere umano. Un linguaggio, insomma, che parli senza parole», afferma Morozzi. «Come Studio Cinema Verona, il nostro obiettivo è ora decentrare la formazione cinematografica anche in Veneto», conclude Morozzi, «per consentire agli aspiranti attori, ma anche registi e sceneggiatori, di inseguire il loro sogno senza doversi per forza trasferire».
Massimiliano Cardia, Gabriele Muccino e Emanuela Morozzi
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cinema
Il futuro del
cinema
La pandemia ha cambiato molte cose in tutto il mondo. Normalmente, in tempo di tristezza e stress, andare al cinema sarebbe un buon antidoto per tirarsi su. Sfortunatamente, le pandemie e i cinema affollati non si mischiano molto bene. Le sale cinematografiche sono state di nuovo chiuse, anche dopo aver applicato misure di allontanamento sociale. Al festival del cinema di Zagabria, tenutasi interamente online a metà novembre, è stato organizzato in collaborazione con l’Unione Europea il pannello “Come proteggere i cinema durante la pandemia COVID-19?”. Un momento di discussione che sorprendentemente non si è concluso con una nota pessimistica, anzi. “I cinema sono sopravvissuti e sopravvivranno. Devono solo adattarsi ai nuovi tempi e diventare più flessibili “, ha affermato Željana Zovko, europarlamentare croata, aggiungendo che l’UE sta cercando di aiutare il settore culturale aumentando il budget, in particolare i programmi di Creative Europe. Si è poi parlato della difficile convivenza dei cinema con le piattaforme streaming digitali e di come una collaborazione sia possibile in futuro. Quello che è certo è che possono continuare a esistere entrambi, in quanto offrono esperienze totalmente diverse tra loro. Christian Bräuer, Presidente della CICAE (International Confederation of Art Cinemas), ha sottolineato il punto di forza dell’esperienza del cinema tradizionale, e cioè il senso di comunità e di condivisione. Le stesse piattaforme digitali contano ancora molto su l’uscita inziale nelle sale di un film. Il tutto si è concluso affermando che mancanza dei classici kolossal americani previsti per l’estate potrebbe essere una manna inaspettata per le produzioni europee e nazionali, che hanno bisogno dei loro cittadini ora più che mai Cosa sta facendo invece il resto del mondo per mantenere viva l’esperienza cinematografica? Negli Stati Uniti, ma anche in Germania, il cinema drive-in, popolarissimo negli anni ’50 e ’60, stanno tornando alla ribalta. I nuovi drive-in sono per lo più improvvisati, visto che quelli originali sono spariti tutti, e si basano ora sul concetto di “stare insieme sentendosi separati”. Ilaria Ballarini carnet /
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CON L’AUMENTO DELLE ISCRIZIONI ALLE PIATTAFORME DIGITALI E LA CHIUSURA FORZATA DEI CINEMA, È L’ESPERIENZA CINEMATOGRAFICA TRADIZIONALE A RISCHIO DI ESTINZIONE?
Signorvino è un negozio specializzato in vini italiani, la selezione di oltre 1500 etichette offre vini ricercati e di qualità, ideali per soddisfare anche i palati più esigenti. La cucina, a pari passo con il vino, è anch’essa 100% italiana e ripercorre la territorialità e la tradizione del Bel Paese con un’accurata selezione e ricerca delle materie prime. I NOSTRI NEGOZI A VERONA: VERONA: Corso Porta Nuova, 2 | Tel: 045 8009031 VERONA: Via Preare, 15 | Tel: 045 8890097 AFFI (VR): Via San Pieretto, 15 | Tel: 045 7238157 VALLESE (VR): Via Spinetti, 1 | Tel: 045 6984013
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Gli abbracci, i baci, le carezze, le strette di mano
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Un sincero augurio di Buon Natale!
Rimaniamo uniti, e presto potremo tornare ad assaporare insieme i momenti migliori.
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Dir. San. Dr. Davide Cariani Medico Odontoiatra Iscritto all’ordine degli odontoiatri di Verona, iscrizione Albo nr. 1418/2019 Aut. San. Rev. 00 del 20/02/2019 - Pratica 06/03/000133 anno 2019 carnet / 11
Ciao
2020
SALUTIAMO UN ANNO PARTICOLARE. COME SIAMO CAMBIATI? di Giancarla Gallo
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Se ne va il 2020, un anno problematico, indimenticabile, ma nonostante tutto dai grandi insegnamenti, dalle grandi prove. Un maestro, che ci sta dando grandi lezioni di vita. È un saluto amaro per molti, che hanno perso cari o il lavoro e che ora guardano al 2021 sperando che le cose si sistemino, almeno un po’. Forse la fine del contagio, la ripresa delle attività di tempo libero o semplicemente il poter uscire di casa più spesso. E soprattutto basta ansie; c’è voglia di serenità e desiderio di voltare pagina. D’altro canto il 2020 ha portato anche insegnamenti preziosi: abbiamo imparato a meglio convivere con noi stessi e con i nostri coinquilini, nel buono e nel cattivo tempo. Abbiamo riscoperto gli hobby più disparati, dal bricolage alla lettura di quei libri bloccati da anni sulla nostra lista “da leggere assolutamente”. I figli e i genitori hanno ritrovato il piacere dei giochi educativi fatti in casa, relegati ormai da anni ai dispositivi elettronici. Smartphone e iPad, spesso accusati di alienarci l’uno dall’altro, sono stati grandi protagonisti di questo periodo perché ci hanno permesso di mantenere i contatti visivi con amici e parenti. Abbiamo anche imparato a non dare per scontata la nostra salute e a prenderci più cura del nostro corpo e della nostra mente. Ovviamente, passare dal 31 dicembre all’1 gennaio non vuol dire ovviamente che tutto cambierà da un giorno all’altro. Ci attende un periodo impegnativo, ma che ci vede almeno un po’ più preparati.
Ora ci troviamo ad affrontare il Natale, il capodanno e le festività tanto attese da tutti con uno stato d’animo sconosciuto, nuovo. I leader dei Paesi di tutto il mondo stanno attualmente preparando una serie di misure che dovrebbero consentire di celebrare in famiglia, senza eccessivi assembramenti, ma cercando di mantenere l’anima e lo spirito della festa. Come sarà dunque questo Natale? Sicuramente si dovrà rinunciare alla tradizione delle lunghe abbuffate con numerosi parenti e limitarsi a quelli più stretti. Di sicuro i più freddolosi dovranno rinunciare ai viaggi nelle isole tropicali a caccia della tintarella a dicembre. L’unica cosa che forse ci terremo stretti è lo scambio di regali, inviati per posta o frettolosamente scambiati tra due persone distanti fra loro e munite di mascherine. Un lato positivo c’è: l’occasione di dare un nuovo senso a queste feste, nel sentirsi più vicini (virtualmente) agli altri e nell’aiutare chi è stato duramente colpito da questa calamità. E forse, nell’apprezzare di più i nostri cari e ciò che già possediamo. La cosa di cui dobbiamo renderci conto è che siamo cambiati. Questo invisibile organismo che ha distrutto l’economia mondiale, ci ha fatto capire quanto siamo fragili non solo per la salute e l’insicurezza emotiva, ma anche per rivalutare le piccole cose, la vita stessa, le cose che sono veramente importanti, noi, la pace e la serenità. Quindi cerchiamo di essere positivi! Non sul tampone...
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Le star
a cui abbiamo detto addio DA CHI CI HA INSPIRATO A CHI CI HA FATTO SOGNARE
Scrittori, musicisti, attori, sportivi... quest’anno si è portato via tantissimi personaggi famosi, che hanno lasciato una traccia ognuno nel proprio campo e nei nostri cuori. Il mondo del basket piange ancora il suo beniamino Kobe Bryant, mentre il cinema ricorda con affetto i mostri sacri Kirk Douglas, Lucia Bosé e la protagonista di Via col vento” Olivia de Havilland. Senza dimenticarci l’addio prematuro di Chadwick Boseman, protagonsita dell’amatissimo Black Panther, primo film blockbuster dedicato a un supereoe di colore. E poi ancora, ci hanno detto addio gli scrittori Alberto Arbasino, Luis Sepulveda, Carlos Ruiz Zafòn fino al fumettista Quino papà di Mafalda; il mondo della musica ha poi perso il leggendario chitarrista Eddie Val Halen e Stefano D’Orazio, batterista e paroliere dei Pooh. Ma non solo. Vogliamo ricordare altre cinque icone indimenticabili, figure che hanno non solo influenzato ma anche aiutato a fare entrare nell’immaginario collettivo le rispettive arti e discipline. A maggio di quest’anno, a soli 48 anni ci ha lasciati Ezio Bosso, grande musicista, pianista, direttore d’orchestra e compositore. Un artista che ha commosso e incantato il mondo per la sua sensibilità, il suo amore per la musica e il suo impegno nonostante la sua convivenza con una malattia neurdegenerativa che l’aveva costretto in carrozzella ma che non l’ha mai veramente sconfitto. La musica, il suo grande amore e ragione di vita, l’aveva sempre spinto a grandi sfide. Tra i suoi tanti progetti, l’Associazione Mozart14, nata a Bologna per portare la musica nei luoghi del dolore, nelle carceri, negli ospedali. A Sanremo nel 2016 commosse tutti con la sua “Following a Bird”. Settembre scorso il doloroso addio al pianoforte a causa del dolore insopportabile alle dita non l’aveva fermato: quando veniva issato sulla predellina del direttore Bosso tornava se stesso.
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attualità Ennio Morricone ci ha lasciato il 6 luglio alla veneranda età di 91 anni, uno dei più importanti, prolifici e influenti compositori cinematografici di tutti i tempi, con più di 500 film e serie tv in curriculum. Una vera e propria leggenda, Morricone ci ha regalato alcune delle più belle colonne sonore del cinema italiano e mondiale, soprattutto durante la sua collaborazione con Sergio Leone in cui ha ridefinito il modo in cui il mondo intero ricorda i western. La più indimenticabile, “Il Buono, il Brutto e il Cattivo”, soprattutto la parte assomigliante all’ululato di un coyote, entrata nell’immaginario collettivo, menzionata e citata più e più volte in film, serie TV e cartoni animati. Assolutamente da citare l’ultraterrena “Gabriel’s Oboe” di “Mission” e la toccante “Tema d’Amore” per “Nuovo cinema Paradiso” di Tornatore. Morricone vinse due oscar, uno alla carriera e uno per il film di Quentin Tarantino “The Hateful Eight”; ma anche tre Grammy Awards, tre Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize. Ha venduto inoltre più di 70 milioni di dischi. Fascino, eleganza, leggenda del cinema, indimenticabile James Bond, la prima icona che ricordiamo è l’attore scozzese Sean Connery che si è spento il 31 ottobre a 90 anni. A lui dobbiamo l’immensa popolarità dell’agente 007 e della sua famosissima frase di presentazione, per cui divenne celebre in tutto il mondo. Era talmente perfetto per il ruolo che comparve in ben sette dei film della famosa saga, nata nel 1953 dalla penna dello scrittore britannico Ian Fleming, che fu talmente impressionato dalla sua performance che diede delle origini scozzesi al suo protagonista. Nel corso della sua carriera, Sir Sean Connery conquistò un Oscar nel 1988 come miglior attore protagonista per gli Intoccabili, due Bafta e tre Golden Globes. Nominato ‘Sir’ dalla regina nel 2000, l’attore ha interpretato diversi altri film di successo tra cui ‘Caccia a ottobre rosso’ e il blockbuster ‘Indiana Jones e l’ultima crociata’.
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Gigi Proietti da bravo mattatore quale era se ne è andato il 2 novembre, giorno della sua nascita, a 80 anni. Noto per le sue doti di affabulatore e trasformista, ha mietuto notevoli successi a partire dagli anni ‘60. Una carriera lunghissima dunque, più di mezzo secolo in scena e sul set con la sua autoironia e cinismo romano. Considerato uno dei massimi esponenti del teatro italiano, era anche un regista e cantante e per anni ha rallegrato il pubblico italiano come comico, cabarettista e conduttore televisivo. Ultima ma non meno importante la sua carriera di doppiatore, soprattutto nei panni dell’amatissimo ed esuberante Genio della Lampada in “Aladdin” della Disney, ruolo che gli valse l’amore incondizionato dei più giovani. Infine, a fine novembre, se ne è andato improvvisamente a 60 anni anche il “Pibe de Oro”, il ragazzo d’oro, Diego Armando Maradona, a causa di un’insufficienza cardiaca. Più che un campione dalle umili origini, una leggenda, considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, campione del mondo nel 1986 con la nazionale argentina, con cui aveva disputato quattro Mondiali. Figura controversa per le sue sregolatezze, ebbe molti figli e nipoti quasi tutti impegnati nel calcio. Militò anche in Italia con la maglia del Napoli, a cui portò due scudetti, una Coppa Uefa, una Supercoppa, una Coppa Italia e soprattutto la felicità di recarsi alla domenica allo stadio aspettandosi di vedere cose straordinarie. Napoli non dimenticò mai il suo beniamino, tanto che nel 2017 gli diede la cittadinanza onoraria. La sua scomparsa improvvisa ha lasciato nello sgomento non solo l’Argentina e Napoli, ma tutto il mondo. Ricordiamo che Verona fu teatro del suo esordio nel campionato italiano in cui giocò contro l’Hellas di Osvaldo Bagnoli, il 16 settembre 1984. carnet /
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arte
L’Arte varca la soglia
del digitale
NUMEROSI MUSEI NEL MONDO STANNO RENDENDO SEMPRE PIÙ FRUIBILI A TUTTI SUL CANALE ONLINE CONTENUTI DI VARIA NATURA: DALL’APERTURA DELLE PORTE DEI MUSEI, A CONVEGNI TEMATICI, FINO A CORSI E FORMAZIONE PER GLI APPASSIONATI. di Agnese Ceschi. Come creare contenuti digitali di qualità a museo chiuso? Se lo sono chiesti numerosi musei al mondo durante la pandemia e hanno trovato delle piacevoli risposte che permettono agli appassionati di arte di fruire di esperienze uniche. Entrando nel museo anche a porte chiuse. Il digitale permette a tutti in modo molto facile di esplorare i tesori dell’arte e di approfondirne i segreti. Abbiamo fatto una selezione di alcune delle esperienze più interessanti in questo momento per chi da casa volesse farsi trasportare dalla magia della bellezza. carnet /
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Museo del Louvre
Parigi Il più importante museo parigino offre agli appassionati di arte numerose esperienze virtuali che possono essere vissute comodamente da casa, in attesa di riprendere a viaggiare. Molto coinvolgenti sono i tour virtuali di alcune delle più importanti sale del museo o di esposizioni temporanee come quella dedicata alle antichità egiziane o quella dedicata alla nascita dell’artista con opere di Delacroix, Rembrandt, Tintoretto. Un’altra opportunità davvero interessante sono i “closer look”: degli approfondimenti mirati ed interattivi su opere specifiche che hanno fatto la storia dell’arte. Particolarmente raccomandati per la loro bellezza quelli dedicati alla Vittoria di Samotracia e alla statua di Canova Amore e Psiche. Infine un progetto interamente dedicato a Leonardo da Vinci e alla sua Monna Lisa per commemorare i 500 anni dalla morte dell’artista: Mona Lisa Beyond the Glass, un’esperienza di realtà virtuale attraverso un’applicazione scaricabile comodamente su smartphone.
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arte MoMA – The Museum of Modern Art
New York City, USA Il MoMA ha consentito la visualizzazione virtuale delle sue mostre speciali, principalmente attraverso video, file audio e immagini fisse. Inoltre con l’iniziativa Virtual views lancia un ciclo di eventi dove periodicamente fa entrare i visitatori nelle principali esposizioni, ne approfondisce le caratteristiche con curatori ed artisti. Una delle prossime serate è dedicata all’iconica Notte stellata di Van Gogh e sarà giovedì 3 dicembre. Dopodiché il video virtuale sarà disponibile e fruibile a tutti.
Musei Vaticani
Roma Il quinto museo più visitato al mondo, sede di celebri capolavori come gli affreschi della Cappella Sistina, offre un tour virtuale attraverso il quale è possibile visitare 7 diverse gallerie. La visita può anche essere effettuata in modalità 3D stereoscopica se si dispone di un auricolare adeguato.
Collezione Peggy Guggenheim
Venezia Un successo senza precedenti per “L’Arte è Vita”, il nuovo corso online di storia dell’arte della Collezione Peggy Guggenheim, ideato dalla professoressa Alessandra Montalbetti, Pinacoteca di Brera, che in poco più di una settimana dal lancio ha registrato oltre 400 iscritti. “L’Arte è Vita”, due cicli di 4 lezioni ciascuno su Zoom, è riservato ai soci del museo e a tutti coloro desiderino associarsi per l’occasione. Le otto lezioni coprono un ampio raggio di secoli, e sono dedicate a temi della nostra quotidianità: l’arte e l’alchimia, la pubblicità, il cibo, la musica, la letteratura, la moda, la filosofia, il cinema. Il corso inizierà il 30 novembre, ma sarà possibile iscriversi anche dopo sul sito della Collezione Peggy Guggenheim.
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Palazzo Roverella
Rovigo La mostra “Marc Chagall. Anche la mia Russia mi amerà” non si ferma nonostante la chiusura. Palazzo Roverella ha scelto i propri canali social e un ricco programma di attività digitali da condividere con gli appassionati d’arte di tutte le età. Nei canali social di Palazzo Roverella arriva un ricco programma di appuntamenti da seguire collegandosi con un click. #SocialGuide offre ogni sabato, in diretta dalle ore 17.00, una visita con le guide del museo tra le opere della mostra Marc Chagall con approfondimenti sempre diversi.
Palazzo Maffei
Casa Museo - Verona La scienza nascosta nell’arte è un ciclo di 16 trasmissioni online dal 13 novembre 2020 al 15 giugno 2021. Attraverso video e racconti, gli Studenti dell’Università di Verona gettano un ponte tra scienza e arte svelando, nelle opere della Collezione, connessioni che mostrano il dialogo, spesso sottovalutato, tra il sapere scientifico e la creazione artistica. Le Prossime puntate: 11 dicembre – Altichiero da Verona: la ricerca prospettica 23 dicembre – Giovanni Ceschini: la stella di Betlemme e le ipotesi scientifiche
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Lucio Merlini FORME E FIGURE IN CONTINUA EVOLUZIONE. L’ARCHITETTO E ARTISTA LUCIO MERLINI RENDE VISIBILE L’INVISIBILE
STUDIO DI ARCHITETTURA ARCH. LUCIO MERLINI 37069 - Galleria Vezza 27 Villafranca di Verona Tel. 0456304485 www.luciomerlini.com
L’architetto/artista Lucio Merlini si è sempre dedicato all’arte a partire dai suoi studi presso il liceo artistico di Verona e all’università di Venezia, collaborando poi con persone di grande valore professionale. Ha esposto opere in Italia e all’estero affrontando temi che spaziano da visioni intimistiche ad astratte, con tecniche coloristiche ad olio e ad acrilico. L’artista è apparso su riviste e quotidiani di tiratura nazionale mettendo in mostra le sue caratteristiche pittoriche improntate ad una grande leva cromatica e rappresentativa. Nel 2018, l’artista è stato aggiunto ne “Gli artisti nella collezione Sgarbi”, in cui il celebre critico lo ha elogiato, affermando che Lucio Merlini, come i grandi artisti, non segue le mode o ciò che richiede il mercato, ma produce opere per sé stesso, seguendo inspirazioni libere e personali. Sgarbi ha esaltato la presenza di una “pulizia formale”, un grande senso prospettico e di composizione e un uso del colore incisivo e di atmosfera.
DIALOGO, Lucio Merlini Le figure appaiono nella loro fisicità solo come immagini immerse in un paesaaggio urbano ma incapaci di un dialogo. acrilico su tela, cm 120x120 carnet /
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La ricerca artistica di Lucio Merlini, che spazia dalla pittura al design, si incentra soprattutto sul mutamento delle forme e delle figure nel tempo e nello spazio. I suoi soggetti si evolvono attraverso movimenti rappresentati da linee e tagli, che a loro volta li trasformano in qualcosa di astratto, come sentimenti, turbamenti e pensieri. Le sue opere ci spingono a non soffermarci sull’insieme ma a seguire un percorso specifico, un filo di pensiero, segnato da elementi semantici e visivi, ricco di riferimenti culturali e simboli da interpretare. L’arch. Merlini attinge alla scuola metafisica: crea atmosfere tra sogno e realtà , e da forma a concetti invisibili e impossibili.
RICERCA, Lucio Merlini acrilico su tela, cm 65x90
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Le mie ricette colorate
LO STREET ARTIST VERONESE CIBO CI RACCONTA LA SUA RESISTENZA COLORATA E LE SUE OPERE PIÙ BELLE, A PARTIRE DA QUEL PRIMO WÜRSTEL CON SALSA KETCHUP CHE HA COPERTO UNA SVASTICA.
che cancellano l’odio e la violenza di Agnese Ceschi La street art, un’arte che si è “fatta strada” negli ultimi anni alle ribalte internazionali e riconosciuta dalla critica dopo casi eccellenti come l’artista Bansky, è un linguaggio antico, semplice, aperto a tutti, proprio perché pubblico e accessibile facilmente. Per comprendere meglio quest’arte abbiamo intervistato uno street artist veronese che negli ultimi anni si è fatto notare nel panorama nazionale. Pier Paolo Spinazzè, in arte CIBO, classe 1982, laureato in design presso lo IUAV, si definisce un artista a tempo pieno. CIBO, come si evince dal nome d’arte molto esplicativo, ha scelto di usare gli alimenti per coprire con un elemento positivo, comprensibile a tutti, parole e simboli di odio e violenza. Come e quando è nata la tua passione per la Street Art? Disegno da quando ero piccolo, ho avuto la fortuna di avere dei genitori che mi hanno sempre invitato ad approfondire le mie passioni e nel tempo, scegliendo anche un percorso di studi artistici, sono riuscito a farlo diventare un lavoro. Non mi sono avvicinato a questa forma d’arte seguendo le correnti musicali, come è capitato a molti miei coetanei, io ho sempre trovato naturale farlo, d’altronde l’umanità disegna sui muri dalla notte dei tempi. Cos’è per te la Street Art? In un museo ci vai di tua spontanea volontà, ma per strada quando l’opera te la trovi davanti sei costretto a farti un’idea. Street art è tante cose e forse il bello sta proprio lì: a volte cerchi il dissapore, a volte cerchi la dolcezza. Comunicare per strada non è facile, serve il dono della sintesi pur mantenendo il proprio stile. Negli anni molti si sono contraddistinti per carriere eccellenti, come Banksy, ma non dimentichiamo che a volte sono anonimi artisti a trovare la soluzione migliore; la strada è di tutti. carnet /
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Perché è nata l’idea di usare il cibo per coprire messaggi di odio e violenza? Come tutte le cose belle è nata un pò per scherzo, un pò per necessità, ma di base ero stanco di vedere svastiche per la città e, sapendo disegnare, ho provveduto. Ritengo che certi messaggi nel 2020 non dovrebbero esistere e credo anche che un artista di strada debba restituire qualcosa alla comunità. Usare gli alimenti è stato un fortunato esperimento che ha dato i suoi frutti, specialmente considerando l’ambiente in cui mi trovo ad operare maggiormente, cioè Verona e provincia. Era necessario trovare qualcosa che la gente sentisse proprio, perciò condiviso e inattaccabile, qualcosa di comprensibile e neutro, quasi un simbolo. Quale è la tua prima opera? La mia prima opera dove ho capito che questa ricetta avrebbe funzionato è stato un würstel: più lo rovinavano e più salse lo sistemavano. In paese la gente rideva e quelle risa sono state riabilitative per il vandalo che ha smesso di scrivere messaggi neofascisti. Questa mia dedizione a cancellare odio è una forma di volontariato, oltre che di resistenza colorata.
Che tipo di collaborazioni hai messo in campo negli anni? Ho spesso modo di affrontare progetti che comprendono anche altri professionisti. Uno di questi esempi è il MiTile Ignoto, che ha trovato casa ad Ancona grazie alla sensibilità di Legambiente Marche, associazioni del territorio (Il Pungitopo di Ancona) e identità culinarie locali, perché il murales voleva sì elogiare un prodotto tipico come il Mosciolo di Portonovo (presidio Slow Food), ma anche sensibilizzare sull’inquinamento marino dovuto alle microplastiche. Una impepata di cozze colossale che sa ammonire e affamare. Come disegneresti la tua Verona se dovessi rappresentarla con un’opera di street art? Verona ha tante storie culinarie, come può essere la “pastissada de caval” in ricordo della battaglia di Verona del 489, o il Pandoro, nato proprio qui. Se andiamo nelle valli c’è il vino, che è vanto mondiale, e se saliamo ancora di più troviamo il Monte Veronese d’Allevo che è un presidio Slow Food. Perciò quando disegno un formaggio in Lessinia, mi trovo a raccontare il lavoro di molti allevatori e casari, è una responsabilità! Un posto nel mondo dove vorresti andare a realizzare una tua opera? Con i lockdown dovuti al Covid-19 potrei accontentarmi di luoghi molto vicini, ma senza pescare dal cassetto dei sogni (che trabocca sempre) ho molti lavori che mi aspettano, sicuramente la prima tappa sarà la Campania dove disegnerò una tradizione partenopea per Caffè Borbone.
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salute Epidemie, alimentazione, salute PARLA IL DOTT. ALESSANDRO FORMENTI
Poco si è parlato, in questi mesi di epidemia virale, del ruolo del sistema immunitario nella difesa dell’organismo. Oltre alle varie misure adottate come il distanziamento sociale, le mascherine, le sanificazioni e quant’altro, sarebbe buona norma anche mettere il nostro corpo nelle migliori condizioni per potersi difendere dai microrganismi. E’ risaputo che un complesso organico in buone condizioni costituisce un terreno forte, che ben si difende da tutti gli agenti nocivi ambientali, sia di natura tossica che di natura microbica. Ecco quindi che, ancora una volta, torna alla ribalta la dieta, che nell’accezione dell’antica lingua greca, comprende l’alimentazione e lo stile di vita, con il rispetto delle esigenze dell’organismo quali il riposo, il sonno, il livello di stress, la vita all’aria aperta ecc. La nostra specie (Homo sapiens) viene da una lunga storia evolutiva (circa 65 milioni di anni) che si è adattata nel corso dei millenni a interagire con alimenti sia di origine animale sia di origine vegetale In realtà, come per lo scimpanzé e il bonobo nano, i nostri antenati più diretti, i cibi di origine vegetale sono di gran lunga i più importanti. Lo scimpanzé infatti, che ha un apparato digerente molto simile al nostro, sembra ricavare il 94% della sua alimentazione annuale dalle piante (soprattutto frutti maturi), arrivando a ingerire alcune centinaia di fibre vegetali al giornocontro i 10 grammi dello statunitense medio). Attualmente l’uomo che vive nelle società meccanizzate ha profondamente modificato il suo ambiente di vita ma, con una scelta oculata e saggia, può procacciarsi cibi sostanzialmente in linea con le esigenze biologiche carnet /
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del proprio organismo. Anche grazie alle numerose risultanze sperimentali, epidemiologiche e cliniche in nostro possesso, possiamo dire che i cibi più appropriati e salutari a disposizione dell’uomo moderno sono: Frutti freschi e di stagione (es.: d’inverno mela, pera, arancia, mandarino, kiwi ecc.) Ortaggi di stagione crudi e cotti (carote, finocchi, cavoli, radicchi, lattuga, aglio, cipolla ecc.) Cereali completi (Pane, riso, pasta, mais, orzo, segale, avena ecc. integrali Legumi (piselli, fagioli, fagiolini, lenticchie, ceci, soia ecc.) Questi sono dunque gli alimenti da privilegiare e con cui sfamarsi in una dieta corretta; tutti gli altri di origine animale (latte, yogurt, formaggi, uova, pesce, carne), vanno usati con moderazione, con un dosaggio che va, a seconda del soggetto, grosso modo dai 100 ai 300 grammi al giorno complessivamente. Da recenti studi è emerso che le diete povere di proteine animali (10-12% delle calorie totali) sono utili e benefiche per la sopravvivenza e la salute dell’uomo. Ecco quindi che, tornando alla questione dell’epidemia in corso, possiamo ragionevolmente ipotizzare che l’utilizzo di cibi adatti alla nostra specie, insieme ai già citati provvedimenti igienico-sanitari abbia buone possibilità di modulare le principali funzioni del nostro complesso organico, comprese quelle adibite alla difesa dalle malattie.
salute LATTOFERRINA E QUERCETINA COSA SONO E A COSA SERVONO. LA PAROLA AL DOTT. SANDRO FRONZUTI Covid-19 (CoronaVirus Disease 2019) è la malattia provocata da un tipo di Coronavirus chiamato SARSCoV-2. Lo sanno ormai tutti, soprattutto lo sa chi lavora in ambito sanitario, che ogni giorno da quando è stato dichiarato lo stato di pandemia, si è sentito domandare: “ Cosa posso fare per proteggermi dal Coronavirus?“. La domanda se la pone da un pezzo tutta la comunità medico-scientifica, che studia da mesi il virus, i suoi meccanismi e le cure più efficaci per chi viene infettato. Tra i tanti studi pubblicati due hanno attirato particolarmente l’attenzione dei nostri media, perché riguardano sostanze naturali, Lattoferrina (una proteina presente anche nel latte materno) e Quercetina ( flavonoide di cui sono ricchi alcuni tipi di verdure). I due studi, entrambi italiani, hanno dato per il momento risultati molto interessanti, ma devono essere confermati da studi più approfonditi. La Lattoferrina è una glicoproteina responsabile del trasporto del Ferro; come già detto è presente nel latte materno (in particolare nel primissimo, il Colostro) e in altre secrezioni come saliva e lacrime, dove svolge una funzione difensiva. E’ stata scoperta nel latte vaccino ancora nel 1939, ha riconosciute proprietà antimicrobiche e di modulazione del sistema immunitario; grazie a questa azione viene inserita già da tempo all’interno di numerosi integratori. Lo studio su questa sostanza nasce dall’osservazione di alcuni ricercatori dell’Università di Tor Vergata, secondo cui i neonati allattati al seno hanno una bassissima incidenza di infezioni da Covid-19 e conseguenze praticamente nulle; da qui lo studio pubblicato a Luglio sull’ International Journal of Molecular Science effettuato su un gruppo di pazienti positivi asintomatici o con sintomi lievi, tutti guariti completamente in 12 giorni. Questo risultato dipenderebbe dal fatto che questa proteina si comporta da antagonista del virus sequestrandogli il ferro necessario per la replicazione e rendendo così l’ambiente meno ospitale. Il secondo studio è stato condotto dall’Istituto di nanotecnologia del CNR di Cosenza, insieme a un gruppo di ricercatori dell’Università di Zaragoza e Madrid, riguarda la Quercetina, un composto naturale dotato di diverse proprietà benefiche per l’organismo, appartenente alla famiglia dei Flavonoidi (responsabili
Un aiuto dalla natura
fra le altre cose della pigmentazione e della capacità antiossidante di frutta e verdura) presente in elevate concentrazione in capperi, radicchio e cipolla rossa. Questa sostanza ha dimostrato in vitro, non ancora quindi su pazienti, di riuscire a bloccare l’azione di un enzima (chiamato 3C-like proteasi) responsabile dell’integrità strutturale del virus, di conseguenza ne impedisce la replicazione. Come detto inizialmente questi studi necessitano di ulteriori approfondimenti, esistono in commercio integratori di queste due sostanze, che possono essere usati nella prevenzione in quanto privi di effetti collaterali; resta interessante constatare come spesso la natura ci offra già dei validi aiuti ancor prima che noi possiamo saperlo. carnet /
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Smile Gallery invisibile
Un apparecchio per un sorriso di successo IL CENTRO ODONTOIATRICO SMILE GALLERY CI SVELA LA NUOVA FRONTIERA DELL’ORTODONZIA: UN ALLINEATORE INVISIBILE, FACILMENTE ADATTABILE, IN LINEA CON IL BENESSERE DEL PAZIENTE Smile Gallery Viale del Lavoro 32, ZAI - Verona 045 9810389 (lun-gio: 9-19, ven: 9-18) info@smilegallery.it
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Una leggerissima mascherina di resina trasparente, che sparisce alla vista e non crea irritazioni alla bocca, per mostrare senza imbarazzi il proprio sorriso anche mentre si “lavora” per risolvere i propri problemi dentali. La nuova frontiera dell’ortodonzia invisibile è sempre più una realtà anche a Verona, dove tra i primi a introdurre con successo questa vera rivoluzione nell’approccio all’apparecchio ortodontico è stato Smile Gallery, centro odontoiatrico che ha aperto i battenti due anni fa in viale del Lavoro, 32 e che, in questo senso, ha fatto scuola.
«Inventato a fine anni Novanta da una multinazionale americana, questo allineatore trasparente conquista ogni anno il 30-40 per cento del mercato», spiega Davide Elsido, ortodontista del Centro fondato da Davide Cariani, che ne è il direttore sanitario. «Si può usare in quasi tutti i casi di malocclusione dentale, anche per i pazienti più giovani. Richiestissimo dagli adolescenti, più condizionati dall’estetica e in genere meno attenti all’igiene dentale, che con questa metodica risulta infatti più semplice, ha ricreato anche un mercato dell’ortodonzia per adulti, i quali, sentendosi a proprio agio anche in contesti lavorativi, decidono così di risolvere problemi che prima tendevano a trascurare». I vantaggi dell’apparecchio trasparente, infatti, sono molti, a cominciare da una prima seduta molto meno invasiva: per creare l’impronta basta uno scanner, che poi la ricostruisce in 3D su un computer. A differenza dell’apparecchio fisso metallico, poi, l’allineatore trasparente è facilmente rimovibile (va tolto infatti per mangiare e bere e per la corretta igiene orale), non ostacola la pronuncia e richiede meno tempo per eventuali adattamenti e visite di controllo. Motivo per il quale anche il costo ormai è concorrenziale rispetto al sistema tradizionale. «L’ortodonzia trasparente è solo una delle tecnologie più recenti ed evolute che adottiamo nel nostro Centro», conclude Davide Cariani, fondatore e direttore sanitario di Smile Gallery, «e va anche questa nel segno della ricerca del benessere dei pazienti, che è sempre stata la mia ispirazione». Elisa Pasetto
Prima
Davide Cariani
Davide Elsido
Dopo
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La Cura Sono Io
ha bisogno di te A NATALE PROGETTIAMO BELLEZZA
Di Maria Teresa Ferrari, Presidente di La Cura sono Io In un momento così difficile per tutti noi, ho sentito forte il bisogno di concretizzare un progetto che ho nel cuore da quando mi sono ammalata di cancro e ho capito quanto sia importante non sentirsi soli. Essere avvolti in un abbraccio d’amore ti dà la forza di lottare. La prima cura è sempre l’amore: amare vuol dire prendersi cura l’un l’altro. Quando una persona è ammalata, il bisogno di aiuto si nasconde spesso tra lacrime silenziose. Anche per questo, La Cura Sono Io si è presa a cuore un progetto che vedrà la luce proprio a Natale. Lo abbiamo sempre chiamato, per facilitarne la comprensione, “sportello oncologico”, perché raccoglierà in un unico grande “contenitore”, l’APP La Cura Sono Io, tanti servizi preziosi per i pazienti oncologici che spaziano dalla salute alle cure, al benessere. Tra le varie sezioni: l’estetica oncologica, una rete di parrucchieri per il taglio gratuito e la consulenza per la scelta delle parrucche, la nutrizione, il benessere (ginnastica, pratiche di meditazione, arti, ecc.). Non mancherà un servizio fondamentale che riguarda i benefici previsti dalla legge e i diritti sul lavoro. Per saperne di più, seguiteci sul nostro sito e sui social! Per Natale metteremo online i primi servizi e sarà importante che tutti ci aiutiate a diffonderli. Altrettanto prezioso sarà il vostro contributo: con una piccola donazione, ci aiuterete a far crescere l’APP. E per un Natale benefico, alla Libreria Il Minotauro, a Verona in via Cappello 35c, e nel nostro shop solidale sul sito, troverete tante idee regalo scintillati (dai cappelli alle mascherine), ma anche il libro de “La Cura Sono Io. Per vivere ho bisogno di me” (Edizioni Minerva) e le originali e utili creazioni di Valentina d’Andrea. E ricordate sempre che La Cura Siamo Noi. Insieme.
www.lacurasonoio.it IBAN IT 72 D 02008 11718 000104726285 carnet /
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Via del Lavoro 18 - Valgatara di Valpolicella (VR) - tel. 045 6800525 Via Varini 50 - Marco di Rovereto (TN) - tel. 0464 943220 info@ballarini-interni.com
Fate un bel respiro L’UNICA TECNOLOGIA ORIGINALE NATA MOLTI ANNI FA, IN GRADO DI RIMUOVERE 24 ORE SU 24 VIRUS, BATTERI, MUFFE, POLVERI SOTTILI... TECNOLOGIA ORIGINALE
Active Pure è la tecnologia originale, creata dai veri e propri scienziati della nasa molti anni fa, non a caso infatti possiede le certificazioni più importanti al mondo. Con il passare del tempo è stata migliorata, tanto da essere inserita nel 2017 nella Hall Of Fame: un riconoscimento mondiale che hanno ricevuto solo 75 tecnologie negli ultimi 30 anni (tra cui Pacemaker, GPS, LASIK…). Ad oggi Active Pure è l’unica tecnologia testata e certificata nei migliori laboratori mondiali contro il Covid 19: la quantità della carica virale viene abbattuta in 3 ore del 93 per cento e in 7 ore del 99,98 per cento. di Giancarla Gallo L’importanza di respirare aria pulita è prioritaria per la salute. Flavia Bustreo, vicedirettore generale dell’Oms per la Salute della famiglia, ha dichiarato che se non si intraprendono al più presto azioni volte a ridurre l’inquinamento e migliorare le condizioni dell’ambiente in cui si vive e si lavora, in milioni continueranno ad ammalarsi e a morire prematuramente. L’inquinamento indoor purtroppo è sottovalutato drasticamente dalle persone, credendo generalmente di essere al sicuro non abitando in centro città. Questo aspetto in realtà, è solo un’ illusione. La tecnologia Active Pure® agisce 24 ore su 24 tutelando così in maniera continuativa l’ambiente. Rimuove nell’ARIA, SUPERFICI e tessuti virus RNA e DNA in soli 60 minuti di utilizzo, sostanze tossiche (Composti organici volatili COV, microtossine), agenti infettivi (Streptococco, Pneumococco, Legionella, Tubercolosi, infezioni virali, influenza, raffreddore comune, Polmonite, SARS, Virus respiratorio sinciziale), allergeni e polveri sottili. È stata dimostrata l’efficacia sulla riduzione delle assenze per malattie, riduzione di problemi respiratori, elimina le particelle che provocano asma e allergie, elimina i cattivi odori, muffe e umidità, garantisce un miglior riposo notturno (proteggendo anche dal decongestionamento nasale), aumenta per conseguenza il sistema immunitario e da protezione da patologie batteriche e virali. Per info: direzione.sao@gmail.com - 0458626229
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Grazie a questo macchinario pratico e di ridotte dimensioni si ottiene aria pulita, filtrata e igienizzata diverse volte ogni ora. Guardando il lato pratico ActivePure agevola in maniera importante chi deve sanificare anche i negozi di abbigliamento e i capi. Con Beyond si deve pensare solo a lavorare come si è sempre fatto: alla sanificazione continua ci pensa lui, soprattutto senza danneggiare minimamente i capi. Lavorare e ospitare clienti in un locale perfettamente sanificato e sicuro 24 ore su 24 al 100% risulta vantaggioso sotto qualsiasi aspetto. Un dipendente sente che è nell’interesse dell’azienda la sua tutela, di conseguenza si sente più sicuro e tranquillo, riuscendo così a rendere meglio. Questo aspetto potrebbe essere determinante in questo periodo. Ad oggi è presente in moltissime famiglie, uffici, strutture di qualsiasi tipo, in molti ospedali italiani e non. Un regalo veramente utile di questi tempi.
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Intorno al sorriso, oltre il sorriso Estetica del viso e della persona come parte integrante dell’Odontoiatria: la filosofia del Dottor Costa Stare bene con sé stessi è importante, è il fondamentale primo passo per sentirsi a proprio agio anche con le persone che ci circondano. Non si tratta di un’esigenza frivola, tutt’altro: è qualcosa che tutti meritiamo. Io amo definirlo un “valore etico”. Vuol dire apprezzarci per per come siamo, magari non “perfetti” ma sicuramente belli della nostra unicità, di quelle particolarità che rendono ciascuno di noi speciale. Da queste convinzioni nasce la nostra attenzione per l’Estetica. Un interesse che è nato in me molti anni fa, cambiando profondamente il mio modo di essere Medico Odontoiatra. Ricordo bene il momento esatto, che racconto nel libro “Tutto nasce da un sorriso”: quando una paziente, dopo un intervento di riabilitazione orale, mi ha chiesto se potessi fare qualcosa per migliorare anche “ciò che stava intorno al suo sorriso”. Una domanda che significava “ti sei preso cura di una parte, non puoi trascurarne un’altra”. Già, perché il vero benessere è qualcosa che investe tutto il nostro organismo, una rete complessa di equilibri delicati. Questa presa di consapevolezza mi ha fatto intraprendere con decisione la strada della Medicina a Indirizzo Estetico: un percorso affascinante in cui mi hanno seguito e continuano ad affiancarmi con passione i miei collaboratori.
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Un ambito che in Clinica ha preso sempre più spazio, in stretta sinergia con l’Odontoiatria e con le altre specialità del Poliambulatorio. Ci occupiamo di Estetica del viso e della persona proponendo filler con acido ialuronico, trattamenti di biorivitalizzazione e biorivolumetria, peeling, laser, luce pulsata, carbossiterapia, tossina botulinica e molto altro. Percorsi rigorosamente calibrati su ciascun paziente, sui suoi personali desideri, esigenze, aspettative. Perché la ricerca di bellezza, di armonia, deve essere parte integrante dell’Odontoiatria, perché il buon invecchiamento di viso e corpo sono di stretta competenza del “medico del sorriso”. Perché dietro un sorriso c’è sempre una persona, unica e speciale.
CLINICA EZIO COSTA, a Lugagnano di Sona, integra Odontoiatria, Medicina a Indirizzo Estetico e Medicina del Benessere: tre mondi in sinergia, grazie a un team completo di specialisti guidati dalla professionalità e dalla passione del Dott. Ezio Costa e della Dott.ssa Beatrice Costa.
Direttore Sanitario Ezio Costa (Albo Medici Chirurghi Verona n. 04826 - Albo Odontoiatri Verona n. 00232) - Informativa sanitaria ai sensi delle leggi 284/2006 e 145/2018
Uno spazio di oltre 600 metri quadri, aperto 6 giorni su 7 dalle 8 alle 19 in via Friuli a Lugagnano di Sona, che coniuga i servizi di Odontoiatria a quelli della Medicina a indirizzo Estetico e della Medicina del Benessere. Una realtà guidata dal Direttore Sanitario Ezio Costa, che con il suo team lavora da trent’anni per ridare il sorriso e proporre un nuovo modo di prendersi cura del proprio “star bene”. Dall’ambulatorio aperto nel 1989 alla Clinica inaugurata nel 2013, attraverso tappe come l’apertura alla Medicina a indirizzo Estetico, la creazione di una Academy per insegnare ad integrare l’estetica nella professione odontoiatrica, la partnership con il leader dell’implantologia dott. Paulo Malo, il team del dott. Costa non ha mai perso di vista la sua mission: creare e far vivere un vero benessere che nasce dal sorriso per estendersi a tutta la persona.
I nostri servizi Odontoiatria Ortodonzia Pedodonzia (anche in sedazione profonda) Estetica del viso e del corpo Dermatologia Fisioterapia e Osteopatia Podologia Logopedia Nutrizione Ginecologia Ortopedia
CLINICA EZIO COSTA - via Friuli 5, Sona (Verona) - tel. 045 8680233 - www.clinicaeziocosta.it DIRETTORE SANITARIO: Ezio Costa (Albo Medici Chirurghi Verona n. 04826 - Albo Odontoiatri Verona n. 00232) Informativa sanitaria ai sensi delle leggi 284/2006 e 145/2018
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Natale
regali
SE QUEST’ANNO DOVREMO RIDURRE LE INTERAZIONI CON AMICI E PARENTI, RIMANE COMUNQUE LA VOGLIA DI FAR SAPERE LORO CHE SONO NEI NOSTRI PENSIERI
Tra gli accessori più desiderati dell’anno del lockdown, non possono mancare i regali tecnologici. Per l’ormai diffuso home cinema, si va da tablet sempre più leggeri e facili da utilizzare, alle ultime novità nel mondo della televisione come i proiettori a corto raggio. Per andare invece incontro all’ormai diffusa pratica, positiva o negativa a seconda delle preferenze, del lavoro da casa, si va da webcam, microfoni e casse wireless, cuffie bluetooth e sistemi per la connessione wi-fi ultra veloce. Meno innovative ma sempre bene accette sono le sedute ergonomiche, ripiani stand-up per lavorare anche in piedi, occhiali da monitor, stampanti laser, cuscini lombari, portaoggetti e chi ne ha più ne metta. Per i più originali, che ne dite di una fontanella con cascata relax per dare un tocco zen alla casa-ufficio? Per gli spirituali con un animo tech consigliamo invece diffusori di essenze con speaker bluetooth, in grado di abbinare aromi e musica, per dare alla propria abitazione un’atmosfera di centro benessere.
da provare assolutamente è la millenaria medicina ayurvedica all’Hotel Caesius Thermae & Spa Resort di Bardolino o a Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & Spa a Pescantina. O che ne dite di un check up alle centenarie Terme di Sirmione? Ma non solo centri benessere. Molte persone, infatti, trovano serenità in una routine tutta loro fatta di cura del proprio corpo fai-da-te, con prodotti specifici per ogni parte del corpo, momento della settimana o occasione. Per queste persone, date un’occhiata ai prodotti del laboratorio Fitocosmetico del dott. Furia, una fabbrica di prodotti naturalissimi e innovativi.
Guida ai
In particolare, il benessere, non solo fisico ma anche mentale, è diventato parola d’ordine. Ovunque ci voltiamo, vediamo amici e familiari che come noi in un modo o nell’altro stanno sperimentando molto stress a causa dei grandi cambiamenti e delle incertezze all’ordine del giorno. I centri benessere hanno lavorato a fondo per adottare tutte le misure per garantire ai loro ospiti i loro servizi in totale sicurezza. Perché allora non regalare a voi stessi e ai vostri cari delle vere proprie giornate “al rallentatore” dedicate esclusivamente alla cura di sé stessi? Oltre alle classiche DAY Spa con massaggi, trattamenti e le immancabili terme, carnet /
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I doni di enogastronomia rimangono sempre molto apprezzati, non solo per la bontà dei prodotti stessi, ma perché portano con sé la promessa di gustarli insieme a qualcuno a cui vogliamo bene. A Verona e provincia, i vini sono un regalo sempre ben accetto sia dai suoi abitanti sia da amici oltreconfine. E che c’è di meglio di far sapere a qualcuno che come li conosci bene? Per chi ama un sapore deciso, un bell’Amarone per affrontare con spirito guerriero il 2021. Per chi non vede l’ora che arrivi il dessert, un Recioto. Per chi non vuole rinunciare ai bianchi d’inverno, il fresco Lugana o l’asciutto Soave. Le cantine che vi consigliamo per pacchetti regalo eleganti e di tutti i gusti sono Cesari, Tommasi, Montresor, mentre con Collis e Signorvino potete sforare i confini di Verona e sbizzarrirvi con i gusti e i colori di tutta Italia.
Natale Dimentichiamo spesso che il nostro territorio, disseminato di bellissimi uliveti, è anche terra di olio di qualità. Anche l’olio d’oliva è un regalo sempreverde, sia per la sua bontà, sia per i suoi numerosi e a volte inaspettati benefici per la salute. Per esempio, sapevate che un team di scienziati statunitensi ha scoperto che può essere utile per prevenire l’Alzheimer, o quanto meno per diminuire i disturbi che questa patologia comporta? Ma non solo. L’olio extravergine d’olive combatte il colesterolo, rafforza il sistema immunitario, rallenta tumori intestinali e può aiutare a lenire i dolori articolari, dovuti ad infiammazioni o forme di artrosi. Attenzione però, perché l’olio non è solo da mangiare. Il quasi centenario frantoio Salvagno ci insegna infatti che già in antichità l’olio d’oliva era apprezzato per le sue proprietà emollienti e rigenerative e veniva utilizzato per la cura del corpo, grazie anche alla sua particolare consistenza che lo rende adatto per ringiovanire la pelle, nutrirla e renderla più morbida al tatto.
E proprio il frantoio Salvagno offre linee di cosmetici naturali come creme e olii per viso e corpo, adatti per coccolare la pelle dopo una lunga giornata di stress, ma anche detergenti per un bagno rilassante o una doccia rinvigorente. Ilaria Ballarini
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I pacchetti regalo di Signorvino UN PENSIERO SU MISURA IN QUESTO NATALE PARTICOLARE Un Natale tutto da (de)gustare. E’ la proposta di Signorvino, la catena di enoteche e wineshop specializzati nella vendita di vino 100% italiano di qualità, per il Natale 2020. Una festa che anche se si annuncia, per colpa del virus, meno conviviale di quelle passate, non rinuncia a un buon bicchiere di vino per un brindisi di buon auspicio. E il catalogo natalizio Signorvino pullula di idee regalo selezionate fra il meglio della produzione vinicola italiana e aziende artigianali di ottima qualità, con confezioni Made in Italy per tutti i palati e occasioni, da acquistare comodamente anche con un click e spedire (gratuitamente per ordini superiori a 59 euro) in tutta Italia. I nostri affetti meritano il regalo adatto per loro che possano godersi da soli e in compagnia. C’è la proposta “Dolci Auguri”, con Prosecco Valdobbiadene Superiore Brut “Decà” Canel e Mandorlato di Cologna Veneta (21,90 euro); per gli amanti del vino dolce, il Moscato d’Asti Bricco del Sole è proposto con il Panettone al Moscato (27,90 euro); “Coccole natalizie” con Prosecco Brut “Vignér” Vinicola Serena e Offella Antica di Verona (29,90 euro); il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba Tenuta Cucco si sposa invece con la Tagliatella al Barolo (29,90 euro). E, ancora, “Amarone Lovers”, per chi vuole stupire con una bottiglia di Amarone della Valpolicella Farina abbinata a Caramelle all’Amarone (35,90 euro); “Un Grande Natale” è il pacco ideale per gustare Prosecco Valdobbiadene Superiore Brut “con l’Offella (39,90 euro). “Signorvino Lovers” unisce il Prosecco Brut al Valpolicella Superiore Ripasso “Sfojà” Bennati, proposti con Offella, dragées alla nocciola e Cioccolatini (45,90 euro); per chi gradisce regalare solo due vini, ecco pronte la confezione “Un Signor Natale”, con Prosecco Valdobbiadene Superiore Brut e Valpolicella Superiore Ripasso (19,90 euro), oppure “Sotto l’Albero”, con Trento DOC Brut “Perlé” Ferrari e Valpolicella Superiore Ripasso (35,90 euro). “Cheers”, infine, per chi sceglie Franciacorta Brut “Gran Cuvée Alma” Bellavista e Offella (42,90 euro). carnet /
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Nei negozi gli wine specialist sono a disposizione per fornire utili spunti e raccogliere l’ordine, mentre chi se ne intende può anche comporre la sua strenna “tailor made” scegliendo fra più di 1500 etichette direttamente sul sito www.signorvino.com/natale.
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Vini Cesari PUREZZA, ATTESA, ELEGANZA: IL TERRITORIO VERONESE IN UNA BOTTIGLIA I vini Cesari sono espressione del territorio veronese, vini di qualità molto apprezzati anche all’estero. Ma come si potrebbe definirli? Quali parole possono esprimere meglio di altre la loro peculiarità? Ne abbiamo scelte tre, indipendenti ma indissolubilmente legate tra di loro, quasi consequenziali. Una è la purezza. Una qualità preziosa, data dall’assenza di elementi estranei e dalla ricerca di pulizia e trasparenza, nate dall’avvalersi di solo uve autoctone; un risultato non semplice da ottenere, che porta ad esprimere nei vini la massima espressione delle potenzialità dell’uvaggio scelto. La seconda caratteristica fondamentale è l’attesa, parola non scontata in quest’epoca, che a livello produttivo si traduce nella capacità di gestire ogni fase nei giusti tempi; dalla scelta del periodo di vendemmia, al lungo processo di affinamento, fino al giusto affinamento in legno e bottiglia. Solo in questo modo si permette al vino di trovare il giusto equilibrio, la perfetta armonia delle componenti di potenza con quelle della morbidezza. Un incontro che delizia il palato come l’olfatto. La terza è l’eleganza, ovvero una sintesi ideale tra
gusto, profumo, struttura e finezza. Del resto elegante, dal latino “elegans”, significa saper selezionare, saper scegliere: il vigneto giusto, la pulizia ottimale, il sesto di impianto più idoneo allo scopo, in questo caso quello a pergola veronese. E l’eleganza contraddistingue i vini Cesari. A iniziare dall’Amarone, un vino di grande struttura e meravigliosa complessità, inimitabile per equilibrio e armonia. Elisa Pasetto.
Si è concluso a fine agosto il secondo Premio Fotografico Internazionale Jèma “L’attesa”, promosso dalla Cantina Cesari. Una delle tante iniziative culturali volute dall’azienda proprio perché l’arte, sia essa fotografica, pittorica o espressiva, ha molteplici elementi in comune con la sua attività, fatta di passione, tecnica, capacità di interpretare il gusto. Le foto selezionate saranno presto esposte presso la Cantina Cesari di Cavaion Veronese. Foto: Linthout Lorenzo, Basta aspettare carnet /
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Gerardo Cesari Loc. Sorsei 3 Cavaion Veronese (VR) 045 6260928 info@cesariverona.it
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Incarta il benessere REGALA A TE E AI TUOI CARI GIORNATE INDIMENTICABILI DI RELAX E BENESSERE NEL CENTRO TERMALE DELL’HOTEL CAESIUS L’emergenza Covid limiterà i nostri spostamenti e gli incontri nel periodo delle Feste? Ciò non significa rinunciare alle occasioni di relax che questo periodo ogni anno porta con sé. Potrebbe essere, anzi, il momento buono per concentrarsi su se stessi o sulla propria dolce metà, regalandosi una giornata dai ritmi “slow” immersi nell’atmosfera benefica del Centro termale dell’Hotel Caesius Thermae & SPA Resort, 4 stelle categoria superiore adagiato sulla sponda veronese del lago di Garda, a Bardolino. Originale la proposta dell’hotel per un Day Room&Spa, per trascorrere una giornata di benessere senza rinunciare alla comodità. Oltre all’accesso all’area Piscine, Wellness & Spa, sarà a disposizione anche una camera d’appoggio dalle 10 alle 18 per prolungare gli effetti del massaggio relax incluso nell’offerta, rivolta a coppie oppure a singoli. E per chi volesse concludere in bellezza, stanza a disposizione fino alle 20 per prepararsi a una succulenta cena gourmet con menù di terra o di mare per due persone. I regali, fortunatamente, non saranno vietati. E con le tante proposte dell’Hotel Caesius Thermae & SPA Resort c’è davvero da sbizzarrirsi. Dai voucher regalo
Bronzo, Argento, Oro e Platino, spendibili per un soggiorno o qualsiasi altro servizio disponibile nell’Hotel, ai singoli trattamenti beauty, fino ai Day Spa Special, ingressi giornalieri che abbinano all’accesso al Centro Termale & Spa diverse opzioni su misura: massaggi per scoprire la millenaria medicina ayurvedica, lezioni di yoga, o qualche ora di evasione per un gruppo di amiche in “fuga”, tra private Spa e trattamenti viso. Avete figli? Nessun problema, c’è la Baby o la Junior Day Spa, in cui bimbi e ragazzi potranno entrare alle terme con mamma e papà, godendosi un massaggio delicato e una merenda con succo di frutta e biscotti. Per i più esigenti, infine, la strenna ideale è il Day Spa Evelina Flachi, con trattamenti estetici mirati messi a punto dalla celebre nutrizionista, per snellire gambe oppure fianchi e addome, oppure in alternativa uno dei tanti programmi benessere con un mix di trattamenti integrati, rivolti a Lei, a Lui, agli amanti delle sessioni più energiche o alle mamme in dolce attesa. Un regalo sicuramente indimenticabile, perché un oggetto passa, ma un’emozione resta. Elisa Pasetto
Hotel Caesius Thermae & SPA Resort via Peschiera, 3 37011 Bardolino (VR) 045.7219100 caesius@europlan.it www.hotelcaesiusterme.com carnet /
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progettazione
Via del Lavoro 18 - Valgatara di Valpolicella (VR) - tel. 045 6800525 Via Varini 50 - Marco di Rovereto (TN) - tel. 0464 943220 info@ballarini-interni.com
Laboratorio Fitocosmetico del dott. Furia LINEE COSMETICHE ALL’AVANGUARDIA E NATURALI, IN ELEGANTI CENTRI VENDITA, PER REGALI DI CLASSE
Tutta la famiglia Furia è coinvolta e collabora. Il figlio Piero gestisce ora un elegante punto vendita a San Pietro in Cariano, a fianco del Laboratorio (Via Edison 8, 045 770 4701), dove in questo periodo natalizio si possono trovare svariate confezioni regalo e dove c’è l’angolo per i massaggi e il relax. A Verona (Via Sant’Alessio 8, 045 835 2559) la figlia Francesca Furia gestisce il centro estetico, che utilizza i prodotti realizzati dal padre.
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Il Laboratorio Fitocosmetico dott. Gianfrancesco Furia opera dal 1990 nel settore cosmetico conto terzi, imponendosi come uno tra i laboratori più stimati ed affermati del settore. Le tecnologie a disposizione del Laboratorio realizzano piccoli e grandi lotti di prodotto, sempre di elevata qualità, e coprono una vasta gamma di tipologie di cosmetici: emulsioni a caldo e a freddo, emulsioni olio in acqua e acqua in olio, detergenti, gel, unguenti, tonici. Il Laboratorio dispone infatti di turboemulsori sottovuoto con planetario di varie capacità, oltre a miscelatori e scambiatori di calore vari. Per tutte le produzioni viene utilizzata acqua demineralizzata e trattata mediante osmosi inversa. Tutti gli steps vengono sottoposti a controlli costanti e rigorosi e tutte le materie prime utilizzate nella formulazione dei cosmetici sono totalmente sicure. “I progetti di investimento su nuovi prodotti e su nuove materie prime sono costanti” spiega il dott. Gianfrancesco Furia, “viste le enormi opportunità tecniche e scientifiche che il mondo della cosmesi offre, siamo sempre alla ricerca di principi attivi innovativi, per offrire la possibilità di creare cosmetici competitivi e di alta qualità, mettendo sempre e comunque la salute del consumatore al primo posto”. Ricerca, professionalità e sicurezza per il consumatore sono caratteristiche imprescindibili, per questo lo sviluppo di nuovi prodotti prevede test di compatibilità cutanea, analisi chimico fisiche e batteriologiche, prove di stabilità e controllo di qualità sul processo produttivo. I Controlli e le analisi vengono svolte sia internamente che esternamente grazie alla collaborazione con il Centro di Cosmetologia dell’Università di Ferrara. Continue ricerche di prodotti innovativi ed un sistema produttivo tecnologicamente avanzato ma attento alla qualità di un laboratorio artigianale, offrono al cliente linee complete di cosmesi, maschili e femminili, destinate a rivenditori, centri estetici, centri benessere, erboristerie, farmacie. Oltre alla produzione conto terzi il Laboratorio Furia ha una propria linea di prodotti chiamata Filanthos, destinata in particolare ai centri estetici. Giancarla Gallo
dal 1892 nel cuore di Verona
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Natale
La magia della
tavola di Natale Le decorazioni della tavola un elemento fondamentale perché il nostro Natale sia accompagnato oltre che da ottima compagnia e cibo anche da un tocco di magia. Quest’anno più che mai. Come decorare dunque la nostra tavola di Natale ricreando un ambiente sereno e conviviale, ma allo stesso tempo anche funzionale? Che sia tradizionale, elegante o moderna è giusto che ognuno scelga di allestire la tavola secondo il proprio gusto, ma sarebbe importante seguire alcune semplici regole.
LA TOVAGLIA
La tovaglia veste la tavola e condiziona tutto il resto. Indipendentemente dal colore o dai ricami che scegliete, la tovaglia deve essere per prima cosa pulita e ben stirata, oltre che rispettare la forma del tavolo e avere le giuste dimensioni, cadendo almeno 30 cm per lato. La tovaglia è anche alla base della scelta dei colori che caratterizzeranno la nostra tavola. La tovaglia bianca è sempre una scelta giusta, ma per la versione natalizia si può pensare anche di arricchirla con ago e filo con il motivo augurale del vischio, che decora con eleganza e discrezione la preziosa tovaglia natalizia. Tra le più classiche delle tovaglie natalizie, la tovaglia tartan rossa magari abbinata a tovaglioli, runner e centrotavola con altri tessuti a contrasto, puntando per esempio sul verde bosco come colore.
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IL CENTROTAVOLA E I TOVAGLIOLI
Il centrotavola è il cuore della tavola e il polo d’attrazione per i commensali. Deve colpire e conquistare gli ospiti. Se vogliamo dare un tocco in più alla nostra tavola useremo anche il runner, una stoffa lunga e rettangolare, posta al centro del tavolo dove si possono far correre le decorazioni. Una bella idea per le decorazioni di centrotavola e runner è l’uso di elementi naturali, magari recuperati in una passeggiata all’aria aperta in mezzo ai boschi o alle colline: pigne, rami di pino, bacche rosse, rametti, foglie, legni. Una bella idea, più rustica come effetto, è quella di usare i tronchetti di albero come base per le candele da decorare magari con bastoncini di cannella e fettine di arancia essiccate. Per creare dei semplici segnaposti è possibile armarsi di spago e un rametto di rosmarino e creare una coroncina legata all’estremità con al centro il nome della persona scritto su un cartoncino oppure con una pigna al centro del piatto e un cartoncino inserito in uno degli spazi con il nome della persona. Per chi invece vuole cimentarsi in qualcosa di più articolato si possono realizzare dei piccoli alberelli ripieni di cotone con il feltro di varie colori e decorarli con decorazioni fai da te realizzate con materiali come il feltro, il pannolenci o la carta.
PIATTI, POSATE E BICCHIERI
Non dimentichiamoci infine della scelta e della disposizione dei piatti che deve spiccare per ordine e semplicità. Infine guai a farsi trovare impreparati con posatine da dessert, coltelli e forchette o peggio ancora con calici e flute!
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Società Iginio Massari. In basso: Iginio Massari e moglie Marì Damiani. In alto, da sx a dx: Ermanno Gniutti, Debora Massari, Nicholas Gancikoff e Nicola Massari.
Il re dei pasticceri sbarca a Verona
IL PLURIPREMIATO PASTICCERE IGINIO MASSARI CI PARLA DELLA SUA NUOVA PASTICCERIA A DUE PASSI DA PIAZZA ERBE E ALTRI PROGETTI di Elisa Pasetto C’è un regalo dolce, anzi dolcissimo, sotto l’albero di Natale dei veronesi. Iginio Massari, il più grande Maestro pasticcere italiano, com’è riconosciuto nel mondo dell’alta pasticceria, sbarca infatti (dopo Brescia, Milano e Torino) anche a Verona, a due passi da piazza Erbe. Fervono i lavori nel locale che per anni ha ospitato le golosità Loacker, in corso Sant’Anastasia al civico 13, dove ormai tutto è pronto - ultimi ritocchi ed emergenza Covid permettendo - per l’inaugurazione ufficiale di quella che diventerà tappa obbligata per gli amanti della pasticceria più fine. E dove anche i veronesi doc troveranno pane (anzi, dolci) per i loro denti. «In ogni città ci piace portare qualche nuova sorpresa e poi offrire prodotti legati al gusto e alla tradizione locale», spiega il “re” dei pasticceri, noto al pubblico televisivo anche in virtù delle numerose partecipazioni a Masterchef e ad altri format sul piccolo schermo. «Come a Torino carnet /
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abbiamo proposto il meglio della nostra crema pasticcera, in riva all’Adige proporremo l’amato bignè, oltre che il prodotto lievitato per eccellenza, il pandoro. Cercheremo di essere all’altezza», promette Massari, bresciano di nascita, un’esperienza da giovanissimo in Svizzera, e che proprio a Verona nel lontano 1968 ha affinato l’arte delle paste lievitate durante una parentesi lavorativa con Bauli. Trecento concorsi vinti, una marea di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali. Ma la vera competizione, Massari, ammette di averla vissuta solo con sua madre cuoca. «La sua crema bavarese è il mio dolce dei sentimenti», confessa, «la millefoglie con gelato alla vaniglia e cannella il mio elisir di lunga vita». Ora le gare le vive in veste di allenatore, mettendo la sua esperienza al servizio delle nuove generazioni (sette titoli mondiali vinti alla guida della squadra italiana). Mentre nella società che porta il suo nome, in prima linea per affermare l’eccellenza pasticcera italiana nel mondo, ha coinvolto i figli Debora e Nicola, responsabili rispettivamente dell’immagine del brand e della parte produttiva e logistica. L’ultima fatica, dopo oltre 150 libri che propongono ricette e scandagliano materie prime e tecniche artigianali, si intitola «L’arte del dolce. Creazioni per una nuova pasticceria». Qui il pasticcere diventa un artista e sessanta dei suoi dolci inediti dei veri capolavori, fotografati in una sorta di Galleria con la tecnica del chiaroscuro, come fossero quadri di Caravaggio. «Perché il cibo non dev’essere solo buono», chiosa il Maestro, «ma dev’essere bello, elegante e coinvolgente».
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Torta Occh DAL MAESTRO IGINIO MASSARI PER I LETTORI DI CARNET VERONA LA RICETTA DI UNO DEI SUOI DOLCI PIÙ SCENOGRAFICI: LA TORTA OCCHIO MAGICO. METTETEVI ALLA PROVA!
DESCRIZIONE TORTA OCCHIO MAGICO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
Un anello del diametro di cm 22 appoggiato su una teglia coperta da carta da cottura; Quando il dolce è cotto e freddo tagliarlo in tre strati; Metterlo il primo strato nello stesso anello già pulito; Inzupparlo uniformemente; Mettere uno strato di crema al caffè di mm 5; Ripetere l’operazione e mettere sopra lo strato del dolce rimasto; Inzupparlo e con la crema coprirlo a raso filo anello; Metterlo in congelatore per 2 ore per consolidare la struttura; Glassarlo su una griglia; Decorarlo come da fotografia o fantasia;
MASSA MONTATA PER TORTA Ingredienti e dosi: g 188 di burro anidro g 240 zucchero velo g 15 liquore al caffè g 7,5 caffè liofilizzato g 1 sale g 60 tuorlo d’uovo g 180 uova
}
}
}
montare a crema sciogliere e incorporare al burro incorporare piano piano alternandoli agli ingredienti successivi
g 60 fecola di patate g 90 farina bianca 00 g 30 cacao g 6 lievito in polvere g 60 nocciole macinate finemente g 60 mandorle macinate finemente
}
setacciare
Procedimento: con un frullino elettrico montare il burro con lo zucchero, incorporare il liquore con il caffè sciolto, aggiungere piano piano le uova con i tuorli alternandoli con la farina, la fecola, il cacao, il lievito, le nocciole e le mandorle macinate finemente e passate al setaccio. Mettere la massa in un anello del diametro di cm 22 imburrato e infarinato. Cottura a 170 °C per 30 minuti con valvola aperta. carnet /
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hio Magico
BAGNA Ingredienti e dosi: g 100 caffè espresso caldo g 50 zucchero
g 30 liquore al caffè
Procedimento: mescolare caffè e zucchero, quando è freddo inserire il liquore
CREMA AL CAFFÉ Ingredienti e dosi: g 300 burro morbido g 300 cioccolato fondente temperato g 50 grammi caffè espresso pasta caffè all’olio Procedimento: Per la farcitura mescolare tutti gli ingredienti e montare con un frullino elettrico.
GLASSA AL CIOCCOLATO Ingredienti e dosi: g 9 gelatina in fogli g 40 acqua per gelatina g 130 acqua g 130 zucchero
g 130 glucosio g 240 latte condensato g 90 burro di cacao g 25 cacao scuro
Procedimento: Idratare la gelatina nell’apposita acqua; portare a bollore acqua, zucchero e glucosio. Versare gradualmente il composto sul burro di cacao amalgamato con il latte condensato e il cacao, emulsionando per 2 minuti con il mixer. Fare cristallizzare la glassa per almeno 12 ore in frigorifero coperta da un foglio di cellofane; al momento dell’utilizzo, portare la glassa alla temperatura di 35 °C. Glassare il dolce su una griglia, prima si copre il bordo e di seguito il centro passando uniformemente la spatola
PASTA SABLÉE Ingredienti e dosi: burro g 60 baccelli di vaniglia ½ farina bianca 00 g 80
zucchero velo g 40 sale g 1 uova g 10
Procedimento: In una bacinella con un cucchiaio, i semini della vaniglia, la farina. Quando tutto si sarà ben amalgamato, incorporare lo zucchero velo e il sale sciolto nell’uovo. Continuare a lavorare fino quando la pasta sarà ben omogenea. Riporre la pasta in frigorifero dopo averla coperta da un cellophane e lasciarla stabilizzare per 10/12 ore. Quando la pasta sarà lavorabile, stendetela con uno spessore di mm 3 stampate con un piccolo coppa pasta il tondo dell’occhio accompagnato con uno bucato, la cottura a 160 °C per 7/ 8 minuti. Sarà farcito con un po’ di confettura di lamponi passata al setaccio. carnet /
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Salviamo gli ibis 2020, RECORD DI IBIS EREMITA COLPITI DA BRACCONAGGIO: APPELLO AL MINISTRO DELL’AMBIENTE PER ISTITUIRE L’HOT SPOT LUNGO IL TIRRENO
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Si chiamava Afra ed era stata cresciuta dalle mamme adottive del Waldrappteam sulle sponde del Lago di Costanza, dove il progetto LIFE+ “Reason for hope” sta costituendo una nuova colonia di ibis eremita, uccello estinto in Europa dal 1400. Ma il 9 novembre scorso, superata La Spezia durante il viaggio verso le temperature più miti della Toscana, il segnale gps di Afra ne ha indicato inequivocabilmente il decesso. “Caccia illegale”, si leggerà nel rapporto dei Carabinieri Forestali: il settimo caso solo nel 2020, un bilancio negativo mai visto in nessuno dei sei anni di progetto LIFE+ che si aggiunge ai 15 episodi degli anni precedenti. In questo annus horribilis anche per le specie in via di estizione, parte dal Parco Natura Viva di Bussolengo - unico partner italiano dei ricercatori austriaci del Waldrappteam - l’appello destinato al Ministro dell’Ambiente per istituire un hot spot che possa tutelare maggiormente gli uccelli migratori in viaggio: “La linea di costa che va da Grosseto a La Spezia è uno dei punti più critici per la migrazione, un corridoio percorso avanti e indietro a seconda della stagione da migliaia di specie migratorie”, spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva. “E’ proprio in quella zona che dal 2014 - anno d’avvio del progetto europeo LIFE+ - si sono verificati i maggiori casi di bracconaggio. Purtroppo però, parliamo di un tratto costiero non inserito nel piano d’azione nazionale per la lotta ai reati a danno degli uccelli selvatici, che nel 2017 ha identificato hot spot ben definiti. Chiediamo dunque di considerare questa come una vera e propria “zona rossa”, che coinvolge una tra le Regioni d’Italia con più casi di bracconaggio”. Per la morte di Afra, sono stati informati il servizio CITES dell’Arma dei Carabinieri di La Spezia e la Procura della Repubblica di La Spezia, che ha avviato le indagini. Ma a volare liberi nei cieli d’Italia, Austria e Germania, ci sono 150 esemplari di ibis eremita tornati nel Vecchio Continente dopo seicento anni dalla scomparsa a causa della pressione antropica: anche per loro, l’anno della pandemia è stato il peggiore che finora abbiano dovuto affrontare.
I regali solidali di
Emergency UN PACCO ALIMENTARE PER UNA FAMIGLIA ITALIANA IN DIFFICOLTÀ PER L’EMERGENZA COVID, UNA SEDIA A ROTELLE PER UN PAZIENTE IN IRAQ E ANCORA... EMERGENCY, per il Natale 2020, affianca alle sue proposte tradizionali alcuni regali solidali da acquistare online per sostenere pazienti e attività sanitarie in Italia e nel mondo. Su regalisolidali.emergency.it si potrà scegliere, per esempio, se donare un mese di pacchi alimentari ad una famiglia in difficoltà, colpita dalla pandemia in Italia, un mese di farmaci per un neonato in terapia intensiva, una protesi alla gamba per una vittima da mina, una macchina da cucire per chi ha perso gli arti e vuole ricominciare a lavorare. EMERGENCY infatti organizza anche corsi di formazione professionale che aiutino i pazienti ad avviare nuove attività artigiane per favorirne la reintegrazione sociale Tra i regali solidali, anche la possibilità di regalare un abbraccio, una carezza o una stretta di mano a una persona cara: dopo aver scelto il progetto da supportare, basterà inserire l’email a cui far recapitare i propri auguri natalizi, insieme all’attestato e a una dedica personalizzata. Insieme ai regali solidali, ci saranno anche i classici doni di Natale di EMERGENCY, acquistabili con un click su shop.emergency.it/it/reparto/natale: il calendario, l’agenda, la tazza, le borracce in alluminio, la sacca della pace da portare in spalla, la storica maglietta bianca e rossa di EMERGENCY. Tra le novità di quest’anno, nel segno dell’attenzione all’ambiente e all’economia locale, i portachiavi e bracciali green “Ero una mela!”; lo “Scrigno floreale”, un vasetto di torba da seminare come segno di speranza; la nuova edizione della matita che fiorisce. Ad accompagnare i regali, ci sarà un biglietto di auguri eco-sostenibile illustrato da Irene Rinaldi. Ovviamente non mancheranno i dolci di Natale del circuito solidale Fair Trade, con baci di dama, frollini, gocce di cioccolato e molto altro. Anche le aziende potranno acquistare i doni di EMERGENCY su regalisolidali.emergency.it/aziende. Per sostenere EMERGENCY: sostieni.emergency.it carnet /
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«senso dell’abitare» Il nuovo
DANIELA CAPRIOGLIO, PSICOTERAPEUTA E SCRITTRICE HA SPIEGATO AD AFFARI ITALIANI COME È CAMBIATA LA CASA. Secondo la dott.ssa Capridoglio, di recente è cambiato il nostro «senso dell’abitare» e lo si può dedurre dalla rivoluzione del ruolo delle case nelle nostre vite. Durante il lockdown, infatti, la casa si è trasformata in un luogo dove rifugiarsi, sia dal virus, sia dall’ansia di sapere che qualcosa di immensamente grande e al di fuori del controllo di chiunque stesse accadendo nel mondo. È stato in casa che abbiamo avuto paura, ma è stato tramite la casa che abbiamo attivato i nostri meccanismi di difesa per superare e adattarci alla situazione, quasi trasformando l’ambiente in cui viviamo in un oggetto o addirittura «soggetto terapeutico», anche in momenti in cui l’abbiamo odiata con tutto il cuore. Secondo la dottoressa, azioni come pulire, ordinare, distribuire e rinnovare gli spazi domestici hanno contribuito a rassicurarci e a ripararci. In particolare, la cucina ha avuto la meglio come «stanza simbolica di prima assistenza ai bisogni primari» mentre il bagno come «luogo sacro per purificare e rilassare attraverso l’acqua un corpo contratto e garantire la solitudine», il corridoio «per sgranchirsi le gambe», gli armadi per «controllare attraverso l’ordine, il disordine dei pensieri», il balcone, terrazzo o giardino «per collegarsi ad una prospettiva altre noi stessi.» Inoltre, continua Caprioglio, questa nuova situazione ci ha spinto a conoscere meglio noi stessi. Abbiamo capito quali sono i nostri spazi preferiti in base ai nostri bisogni: quali sono adatti socializzare e lavorare, ma anche e quelli per stare da soli e lasciarsi andare. Abbiamo compreso quale sarebbe dunque il nostro «spazio ideale», dove possiamo prosperare. Caprioglio conclude parlando dei parametri essenziali delle case oggi. Gli spazi infatti devono permettere che condivisione e intimità siano bilanciate, dunque cucine capienti ma anche stanze che garantiscano riflessione. È importante, se possibile, avere uno spazio che dia la possibilità di coltivare dei fiori o un orto, terrazzi o giardini che siano. Il verde rimane infatti essenziale per il nostro benessere. Questi spazi naturali fungono anche da transizione tra vita privata e pubblica. Il tutto si può riassumere nel «concetto filosofico e architettonico di armonia tra il pieno e il vuoto, tra il bisogno di privatezza e la necessità di un confronto, tra odori e stagioni mutanti che ci riaggancino ad un ritmo universale.». Ilaria Ballarini carnet /
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Bambini costretti a casa?
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TRA GIOCHI VECCHI E NUOVI SI VOLA CON LA FANTASIA Attività sportive da contatto vietate dal dpcm, mobilità ridotta al lumicino, socialità limitata a qualche chiacchiera nel cambio dell’ora, per chi ha ancora la fortuna di poter andare a scuola. Non è facile la vita dei bambini ai tempi del Covid. E così questi piccoli concentrati di energia, gli under 14 alle prese con la pandemia, sono costretti, come gli adulti, a una vita molto più casalinga. Per combattere l’isolamento e la noia senza scorpacciate di consolle e videogiochi, ecco una lista di attività per il corpo, la mente e il cuore per restituire “colore” alle giornate dei nostri figli. Per i più piccoli, fatta salva la gioia di ascoltare la fiaba preferita dalla viva voce di mamma e papà, anche la tecnologia può riservare belle sorprese: provate a collegarvi alle webcam di zoo o acquari famosi, per osservare gli animali. A quello di San Diego, per esempio, (https://zoo.sandiegozoo.org/live-cams) le webcam attive sono una dozzina, per “spiare” in tempo reale le nuotate degli orsi bianchi, lo spuntino delle giraffe o le arrampicate dei koala. Con i bimbi della primaria, la parola d’ordine è coinvolgimento. Potreste programmare un calendario settimanale rispolverando, in versione kids, le attività più divertenti delle serate con gli amici: dal karaoke, ai tornei di giochi come l’impiccato, nomi-cose-città. Per i più creativi, quale occasione migliore di creare a quattro mani con il proprio cucciolo un bell’album di famiglia con i servizi di photo store online, magari da regalare per le Feste ai nonni? Mentre per gli irriducibili del digitale ci sono i giochi intelligenti, con video e quiz interattivi, su canali come National Geographic Kids. Verso i dieci anni, statene certi, la proposta arriverà in diretta dai ragazzi: “Guardiamo un film insieme?”. E’ l’occasione buona per organizzare un cineforum con titoli ad hoc, o per imbarcarsi per un viaggio 2.0 in uno dei tanti musei che hanno promosso nei loro siti delle visite virtuali. E, poi, le sfide: i bambini le adorano! Via, dunque, alle gare di cucina tra componenti della famiglia, o ai giochi con le carte, che spesso i ragazzi di quest’età ancora non conoscono. E per sgranchirsi un po’ le gambe, in queste giornate così poco dinamiche? Si può allestire un “parkour” home made. Disegnatelo sul pavimento con dello scotch carta, mettete una sedia qui e là, un pouf da scavalcare, magari con un vassoio in mano con una mela o due penne da non far cadere. Per i più grandicelli, il percorso diventa una gara a tempo, con i componenti della famiglia. Perché è questa, per i bambini in tempi di coronavirus, la (ri)scoperta assolutamente più grande. Elisa Pasetto
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Finstral
Finestre per la vita CI REGALANO LUCE NATURALE E BENESSERE, DEFINISCONO L’ESTETICA DEGLI SPAZI E CONTRIBUISCONO A CREARE ATMOSFERA. CARATTERIZZANO INOLTRE L’ARCHITETTURA DI UN EDIFICIO E SI RIFLETTONO POSITIVAMENTE SUL BILANCIO ECOLOGICO.
Finstral è un’azienda altoatesina a conduzione familiare, presente in 14 paesi con 1.500 collaboratori. In 50 anni di storia ha saputo crescere costantemente, fino a diventare leader nel settore dei serramenti in Europa. Oltre alla costruzione di infissi, si dedica all’estrusione dei profili, alla produzione di vetro isolante e alla lavorazione del legno. Nel 2019 ha inaugurato anche un impianto di verniciatura dell’alluminio. Costante, inoltre, l’impegno a favore della sostenibilità, di cui è un esempio l’impianto di riciclaggio. Nei suoi 14 stabilimenti Finstral produce con passione finestre che hanno sempre un nucleo in PVC completamente riciclabile dalle eccellenti proprietà isolanti e si possono combinare con diversi materiali: alluminio, PVC, legno, vetro e l’ecologico ForRes. I serramenti Finstral offrono la massima libertà di personalizzazione, per scegliere la soluzione perfetta in base alle esigenze individuali. Permettono di definire l’aspetto esterno dell’edificio e caratterizzare l’arredamento degli ambienti interni, esprimendo il proprio concetto di bellezza. Per questo Finstral realizza i suoi prodotti secondo una struttura modulare. Così si può scegliere liberamente forma dei profili, materiali, colori e superfici, per comporre su misura le finestre. Chi si occupa di infissi sa che è una cosa straordinaria. carnet /
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Straordinaria è anche la consulenza negli Studio Finstral. Con il principio delle quattro dimensioni e i relativi desk di progettazione, l’azienda altoatesina ha ideato un metodo per accompagnare gli studi di architettura dalla prima idea fino alla scelta del tipo di posa adatto. Ogni dimensione rappresenta un aspetto legato al serramento: il lato esterno, il centro, il lato interno, tutto quello che c’è attorno. Un’altra caratteristica che rende unica Finstral è l’integrazione verticale di tutti i processi produttivi, che garantisce il massimo controllo e il rispetto degli elevati standard qualitativi stabiliti e autocertificati. È una delle poche realtà del settore a occuparsi di tutto direttamente: dallo sviluppo dei prodotti alla loro realizzazione, fino alla posa in opera. La qualità dei sistemi, principio aziendale fondamentale, è frutto di un investimento continuo in tecnologia e ricerca. Il secondo principio a cui ha sempre tenuto fede Finstral è il servizio. Strettamente legato agli investimenti tecnologici e alla ricerca in ambito di materiali, si fonda sulla concezione della finestra come oggetto di design: è architettura e arredamento al tempo stesso. A tal fine, il reparto tecnico sviluppa prodotti sempre più performanti e in linea con le attuali tendenze architettoniche. Il know-how si trasforma in consulenza per la realizzazione di progetti personalizzati e soluzioni in grado di soddisfare le più alte aspettative dal punto di vista funzionale ed estetico. Non sorprende, dunque, come da questi due elementi possano nascere progetti di ampio respiro, in collaborazione con importanti architetti di livello internazionale; ma soprattutto Finstral offre un servizio completo dalla progettazione tecnica, alla produzione del prodotto fino alla posa certificata.
Dati e cifre: • • • • • • •
51 anni di esperienza 1.500 collaboratori 14 stabilimenti (10 in Italia – 4 in Germania) 3.000 unità di finestre diverse al giorno 200 milioni di fatturato 1.000 rivenditori Partner in tutto Europa 100 e più Studio Finstral e Studio Partner in Italia e altri 50 fuori Italia
STUDIO FINSTRAL Via Ongaro 5 37135 Verona Via Aie 10 37050 Mazzantica di Oppeano (VR)
finstral.com
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Kitchen stories di Arclinea A cura di Ballarini Interni
AD OGNI CUCINA LA SUA STORIA Una storia fatta dei piaceri quotidiani della condivisione, la cucina - fulcro della casa – è il luogo in cui gravita tutta la famiglia. Un ambiente fisico articolato e coinvolgente, in cui materiali performanti dialogano tra di loro per creare nuove dimensioni tecnologiche. L’obiettivo di Arclinea, è quello di unire l’uomo all’ambiente circostante, le necessità alle soluzioni tecniche. Produrre, insomma, un ambiente pensato per essere abitato. Il tutto costruito sul terreno fertile del Made in Italy, abbracciando tendenze locali e globali. Arclinea crede che la cucina debba fare propri i sistemi di altri ambienti e raccogliere le nuove sfide tecnologiche. La Collezione Arclinea è un unicum inimitabile di soluzioni, fatto per soddisfare le esigenze di una realtà concreta, quotidiana, creativa e condivisa. Grazie alla collaborazione con il designer Antonio Citterio, Arclinea ha sviluppato negli anni un know-how che ha permesso ad ogni suo nuovo prodotto di integrarsi con gli altri, secondo un originale concetto di sistema. Da questo pensiero sono nate le famose cucine professionali Italia e Artusi, l’ambiente conviviale innovativo Convivium, il monolite materico Lignum et Lapis, e gli spazi flessibili Spatia e Principia. Tutti prodotti aperti al cambiamento ma sempre legati alla tradizione italiana attraverso l’artigianalità, le funzioni e i materiali pregiati. carnet /
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abitare CONVIVIUM + SISTEMA NEW POCKET: IL PIACERE DI CONDIVIDERE. Una cucina come spazio strutturato e senza vincoli dove è possibile rinnovare ogni giorno il piacere dello stare insieme e dove le azioni del cucinare, conservare e preparare si trasformano in emozioni e rituali. La soluzione con un’isola operativa con grande tavolo integrato in legno ci parla di profumi e storie familiari, di posti lontani, di ricette antiche e nuove e soprattutto riunisce tutta la famiglia intorno a un tavolo per mangiare tutti insieme. Convivium rende la stanza calda, efficiente e ospitale, con una parete dedicata al contenimento e due vani attrezzati nascosti da ante a scomparsa del Sistema New Pocket.
Foto: Arclinea, Convivium + New Pocket System, design Antonio Citterio
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Residenza Moscal UN VALORE SEMPREVERDE
Residenza Moscal sorge in Località Cà del Bosco nelle vicinanze di Affi, rinomata località turistica e principale crocevia dei flussi turistici italiani ed europei diretti sul Lago di Garda. Una cittadina dal clima mite, le cui attrazioni storiche, paesaggistiche e turistiche si fondono in un mix ben bilanciato. Le ville saranno dotate dei confort più moderni, con impiantistiche e caratteristiche edilizie tali da garantire la certificazione in Classe energetica A4. Il progetto è infatti stato pensato con cura per garantire una minimizzazione dei consumi energetici e un recupero di energie e delle risorse idriche. Tutto ciò è reso possibile da diversi caratteristiche tra cui: una gestione ottimizzata dei ponti termici e un sistema di isolamento top di gamma per garantire il massimo valore di classe energetica A4 “NZEB”. E poi ancora, serramenti con doppio vetro e oscuranti motorizzate interne alla vetrocamera; impianti in pompe di calore ad alto rendimento per raffrescamento e riscaldamento e ventilazione meccanica controllata; e ovviamente un impianto con pannelli fotovoltaici. Il tutto coronato da un impianto elettrico e antintrusione con comandi di gestione in remoto. La ciliegina sulla torta sono sicuramente le piscine con trattamento d’iniezione dell’acqua con elettrolisi del sale. La selezione dei materiali impiegati, la localizzazione e la progettazione sono stati rigorosi e senza compromessi con l’obiettivo di garantire un prodotto di altissima qualità ed un benessere abitativo di altissimo livello. Un valore, dunque, destinato a durare nel tempo. Magri Agenzia Immobiliare Corso Italia, 136, Garda (VR) 045 7256583 – info@magri.it
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Anfiteatro
immobiliare
IL PROSSIMO PROGETTO DI GFA IMMOBILIARE A COSTERMANO SUL GARDA (VR)
Sulle sue verdi colline dello scenografico Costermano sul Garda, accogliente paesino sulle pendici del Monte Baldo, sorgerà il progetto Anfiteatro, con un’incantevole ed esclusiva vista sul Lago di Garda. Come tributo, le costruzioni prenderanno i nomi delle famosissime opere che di solito vengono messe in scena nel meraviglioso anfiteatro Arena di Verona. Sorgeranno dunque villa Aida, 2 attici prestigiosi dal nome Nabucco e Traviata e 4 appartamenti esclusivi piano terra con giardino, rispettivamente chiamati Guglielmo Tell, Rigoletto, Bohème e Carmen.
Sulle sue verdi colline dello scenografico Costermano sul Garda, accogliente paesino sulle pendici del Monte Baldo, sorgerà il progetto Anfiteatro, con un’incantevole ed esclusiva vista sul Lago di Garda. Come tributo, le costruzioni prenderanno i nomi delle famosissime opere che di solito vengono messe in scena nel meraviglioso anfiteatro Arena di Verona. Sorgeranno dunque villa Aida, 2 attici prestigiosi dal nome Nabucco e Traviata e 4 appartamenti esclusivi piano terra con giardino, rispettivamente chiamati Guglielmo Tell, Rigoletto, Bohème e Carmen.
GFA Immobiliare Affi (VR) Via Pascoli, 21) 045 999002 348 3544944 3496140347 info@gfaimmobiliare.it
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design Mario Bellini - www.bebitalia.com
Sede ed esposizione: Via del Lavoro 18 - Valgatara (VR) - tel. 045 6800525 Showroom: Corso Milano 48 - Verona - tel. 045 569676 Via Varini 50 - Marco di Rovereto (TN) - tel. 0464 943220 www.ballarini-interni.com
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