Carnet Verona - ottobre 2024

Page 1


N.143 – Ottobre 2024

EDITORIALE

Sempre più ottobre per la nostra città significa arte e cultura, sulla scia dell’evento fieristico ArtVerona, numerose sono le iniziative che coinvolgono le istituzioni della nostra città nel promuovere ed attirare una forma di turismo artistico in quella che sta diventando sempre più una città riferimento per l’espressione artistica e musicale internazionale.

Un approfondimento ricco, quindi verterà su queste possibilità che potrete vivere in questo mese, comprendere come il linguaggio, l’immagine, l’interazione, la tecnologia applicata sta profondamente cambiando il nostro modo di essere e di percepire la realtà, come dobbiamo essere in grado di comprendere quanto sia giusto esplorare e quanto sia giusto conservare.

Una citazione famosa di Dostoevskij dice che la “Bellezza salverà il mondo”, credo fortemente che la creazione di nuove reti e percorsi legati all’arte, alla bellezza, all’espressione dell’animo umano, possano aiutare ognuno di noi ad avvicinarci all’altro, al diverso, così da non aver più paura di quello che non conosciamo o non percepiamo. La diversità o la non conoscenza sia piuttosto uno stimolo al confronto, uno stimolo all’interesse, uno stimolo al progresso, uno stimolo che possa concorrere alla costruzione della società dell’amore.

Abbiamo quindi la fortuna di vivere un territorio ricco di questi stimoli, ponte anche per l’internazionalizzazione e la contaminazione, facciamo contaminare e contaminiamoci con la bellezza.

Foto di archivio ArtVerona 2023 (ph Resmes.it)

La rete per la “Cultura in Rete” riaccende i motori

Lirica e sinfonica, su il sipario al Filarmonico

28 Believe Film Festival, il festival realizzato dai giovani, per i giovani

30 Hostaria 2024: un brindisi a 10 anni di cultura e vino

32 Officina18: lo spazio di coworking dove idee e successo si incontrano

34 Alla scoperta di Verona: Santa Marta

38 “Il giaguaro mi guarda storto” parola di Mannino Carnet nei dintorni

40 “Il campo delle zucche” di Flover torna a colorare l’autunno

43 Torna anche quest’anno il Premio Masi, alla sua 43 edizione

46 La magia di Moonlight Lessinia

Carnet Verona

Registrazione Tribunale di Verona nr. 1573 del 9/12/2003

Nr. Iscrizione ROC 21254

Questo periodo è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Edito da Edyto Srl

Via Cefalonia, 3 – Marano di Valpolicella (VR)

Numero nr. 143 – ottobre 2024

Editori

Nicolò Ballarini

Alberto Cetti

Direttore responsabile

Giancarla Gallo

Hanno collaborato

Giorgia Castagna

Agnese Ceschi

Miriam Cetti

Federica Clemente

Andrea Molinari

Georgia Passuello

Francesca Saglimbeni

Marta Tarasconi

Identità grafica

Andrea Rubele

Impaginazione grafica

Ilenia Cauchioli

Stampa

Grafiche Marchesini

Via Lungo Bussè, 884

– Angiari (VR)

49 Casa Sartori 1898: la cornice perfetta per valorizzare ogni occasione

50 Vendemmia tardiva: una tecnica che regala un nettare dolce e aromatico

52 La vendemmia di Scriani

Carnet benessere

54 Nasce a Verona il primo corso di laurea in osteopatia

56 Benessere mentale mai più tabù ma peggiora nei ragazzi

58 La vista è un bene prezioso, tenetela d’occhio!

61 Tumori e stili di vita, il super protocollo di Verona

Carnet natura

64 Autunno a Verona, tra foliage e marroni

Contatti redazione@carnetverona.it info@carnetverona.it commerciale@carnetverona.it

In copertina: Alberta Whittle, between a whisper and a cry, 2019 (film still)

Courtesy l’artista e The Modern Institute/ Toby Webster Ltd., Glasgow

Carnet sport

66 Trail dei Folendari: il 27 ottobre la V edizione

Carnet per bambini

68 I colori dell’autunno: Lessinia a portata di bambini

Carnet sostenibilità

70 Il futuro - e il presente - delle energie rinnovabili

Carnet cultura

72

L’angolo dei libri

74 Arte in giro

76 Un salto nel cinema

Calendario

78

Gli eventi di ottobre

DA PANTA REI A TOMORROWS – A LAND OF WATER : L’ACQUA DA VERONA AI CONFINI DEL MONDO

Un anno di appuntamenti d’arte con Fondazione Cariverona, a cura di Urbs Picta, per indagare il nostro bene più prezioso e la necessità di salvaguardarlo: l’acqua.

in collaborazione con Fondazione Cariverona e Urbs Picta

Due mostre, un convegno nazionale, una residenza d’artista e un ricco programma pubblico sono gli elementi distintivi di PANTA REI, ampio progetto di Fondazione Cariverona dedicato al tema

dell’acqua e dell’emergenza idrica, indagato attraverso i linguaggi delle arti visive in un’ottica transdisciplinare, a partire dalla propria collezione d’arte, lungo un intero anno di programmazione fino a ottobre 2025.

Con la curatela di Urbs Picta e la direzione artistica di Jessica Bianchera, il progetto declina la tematica in due ambiti principali: uno territoriale, con una riflessione sulle acque urbane che si esprime in diverse azioni in città, e uno più universale, per un’analisi ad ampio raggio delle dinamiche legate alla crisi idrica anche in senso sociale e geopolitico, grazie alla mostra “TOMORROWS – A Land of Water”, ospitata a Castel San Pietro dal 12 ottobre al 10 novembre, e al convegno nazionale “Acque, presente e futuro: stato e prospettive di tutela” previsto nel marzo 2025. La riflessione si apre, quindi, con l’indagine sul rapporto tra Verona e il suo fiume, proposta dalla mostra che dà il titolo all’intero progetto: “PANTA REI. Verona e l’Adige nelle

Lina Dib, THRESHOLD, 2017 (video still), proiettori, fotocamere, suono, software personalizzato. Galveston Arts Center, 2018, Texas (ph courtesy l’artista)

opere della Collezione d’Arte di Fondazione Cariverona”, ospitata dalla Fondazione nella sua sede di Palazzo Pellegrini fino al 30 agosto 2025. Ventuno opere realizzate tra i primi del Settecento e la metà del Novecento – a partire dalla celebre “Donna che nuota sott’acqua” (19411942) di Arturo Martini, fra i pezzi di maggiore pregio della collezione della Fondazione che rinomina l’attuale Sala Basaldella in Sala Martini – offrono un’analisi della trasformazione urbanistica, sociale e culturale della città scaligera in relazione all’Adige. Tra queste le vedute settecentesche di Bernardo Bellotto e Gaspar van Wittel. E ancora la Verona di metà Ottocento ritratta da Carlo Ferrari e Rubens Santoro, mentre artisti come Bartolomeo Bezzi e Angelo Dall’Oca Bianca registrano le trasformazioni di inizio Novecento e riflettono su come il fiume e i suoi dintorni siano diventati parte integrante del patrimonio culturale e storico della città. Infine, le opere successive di Augusto Manzini, Angelo Zamboni ed Ebe Poli offrono una sintesi delle ultime trasformazioni artistiche e urbane di Verona, catturandone l’essenza non solo all’interno del paesaggio cittadino ma anche in campagna.

L’indagine territoriale prosegue anche con la residenza dell’artista e ricercatrice Oriana Persico, dal titolo evocativo “Udatinos. Sensibili all’acqua”,

volta a dare vita per l’autunno 2025 a un’installazione collaborativa che si incentra sull’ecologia del fiume Adige, oltre al vasto programma pubblico, che per tutto l’anno propone diverse iniziative per il grande pubblico, tra cui la conferenza “Luca Bochicchio: Arturo Martini e la Donna che nuota sott’acqua” e la tavola rotonda “Verona e il suo fiume”, e laboratori per scuole e famiglie. Il programma completo con giorni e orari delle iniziative, tutte gratuite, è consultabile all’indirizzo www. fondazionecariverona.org/ Nostri-progetti/panta-rei/.

Arturo Martini, Donna che nuota sott’acqua, 1941-1942ca
Gaspar van Wittel, Veduta di Verona con l’Adige e la chiesa di San Giorgio in Braida, 1720ca
Bernardo Bellotto, Veduta di Verona con Castelvecchio e il ponte Scaligero da monte dell’Adige, 1745ca

CARNET VERONA E CARNET GARDASEE, DUE RIVISTE IN UNA.

VIVERE le esperienze

della città, del Lago di Garda e della provincia

SCOPRIRE luoghi insoliti e curiosità del territorio

CONOSCERE storie, tradizioni, esperienze

Seguici sui nostri canali social e sul sito

instagram Facebook-square telegram-plane | carnetverona.it

ARTVERONA: L’ARTE IN SCENA PER RIFLETTERE SULL’ATTUALITÀ

Dall’11 al 13 ottobre una serie di iniziative artistiche che coinvolgeranno i padiglioni fieristici di Veronafiere

ma anche altri luoghi dell’arte cittadini.

Ottobre è il mese dell’arte a Verona. Si rinnova infatti per la diciannovesima edizione l’appuntamento con ArtVerona, in programma dall’11 al 13 ottobre 2024 nei padiglioni 11 e 12 di Veronafiere. La manifestazione è nucleo di una serie di iniziative artistiche che coinvolgeranno i padiglioni fieristici, ma anche altri significativi luoghi dell’arte cittadina, come i Musei Civici.

ArtVerona intende configurarsi come una piattaforma di scambio capace di riflettere sull’attualità. L’edizione numero diciannove della fiera segna un importante rinnovamento in termini organizzativi, puntando a mantenere alto il livello qualitativo delle gallerie espositrici e dei progetti collaterali, che anno dopo anno rinsaldano l’alleanza con le imprese, le istituzioni e

il tessuto culturale cittadino. “Con lo straordinario intervento site-specific e time-specific di Ugo Rondinone, l’Habitat di Fabio Mauri, il progetto alla GAM di Mario Merz, il programma di accoglienza di gallerie e collezionisti, i numerosi premi e moltissime altre proposte in fiera e in città, l’edizione 2024 di ArtVerona completa il percorso iniziato cinque anni fa per promuovere e valorizzare il sistema dell’arte italiano” spiega Stefano Raimondi, direttore artistico di ArtVerona. Le sezioni della fiera: Main Section, Innova e Curated by La fiera sarà suddivisa in tre sezioni, a cui si aggiunge una nutrita partecipazione del mondo editoriale e degli spazi no profit. La Main Section, cuore della manifestazione, ospita una importante e selezionata presenza di gallerie d’arte moderna

e contemporanea, con proposte che spaziano dalle opere degli artisti storici fino ai più giovani. Innova, curata da Hannah Eckstein, si concentra sulle gallerie emergenti più sperimentali e di ricerca, mentre Curated by, curata da Giacinto di Pietrantonio, è la sezione rivolta alle giovani gallerie che riflette sulla collaborazione tra queste e un curatore indipendente, chiamato a realizzare il progetto dello stand in chiave curatoriale. Il Red Carpet, l’installazione più iconica della fiera

Sarà lo svizzero Ugo Rondinone l’artista invitato a realizzare il Red Carpet di oltre 400 mq che aprirà la prossima edizione di ArtVerona. L’iniziativa è frutto di una partnership oramai consolidata con

Aquafil S.p.A., tra le principali aziende produttrici di fibre sintetiche derivate da materiali di riciclo. Dopo gli artisti Paola Pivi (2021), Stefano Arienti (2022) e l’americano Peter Halley (2023), un altro grande nome internazionalmente riconosciuto realizzerà l’istallazione più iconica della fiera, fruibile solo nei tre giorni della manifestazione e allestita all’ingresso dei padiglioni 11 e 12, nella Galleria dei Signori.

Habitat: fiore all’occhiello del percorso di ArtVerona

Uno dei progetti cardine del recente percorso di ArtVerona, Habitat, alla sua terza edizione,

permetterà di approfondire l’opera di due grandi maestri dell’arte italiana osservandola da un punto di vista inedito. L’Habitat in fiera, realizzato in collaborazione con lo Studio Fabio Mauri sarà dedicato all’opera di Fabio Mauri, tra gli artisti più evocativi e lirici del nostro tempo, e presenterà per la prima volta la collezione completa degli Zerbini, realizzati a più riprese tra il 1995 e il 2009, in cui l’artista invita il pubblico ad entrare nell’opera calpestandola, immergendosi nel suo significato indissolubilmente insito nella materia.

Al Palazzo della Ragione, la Galleria d’Arte

Fabio Mauri (ph Claudio Abate)
Ugo Rondinone, seven magic mountains, 2016 (ph Gianfranco Gorgoni)

Moderna Achille Forti realizzerà invece la mostra Mario Merz, figura imprescindibile dell’Arte Povera, noto a livello internazionale. “Il numero è un animale vivente” è nata in collaborazione con la Fondazione Merz di Torino (approfondimento all’articolo seguente dedicato a Art&TheCity). La fondamentale collaborazione tra artisti e curatori Quest’anno, al fine di incrementare la dinamicità del sistema italiano, saranno presenti curatori e direttori provenienti dalle più importanti istituzioni del nostro Paese, per avviare proficui scambi ed opportunità con le gallerie presenti in fiera. Confermato anche Standchat, a cura di Saverio Verini, in collaborazione con il Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università degli Studi di Verona. Standchat racchiude una serie di dialoghi

a tre voci tra il curatore e alcuni degli artisti e dei galleristi presenti ad ArtVerona. Un’occasione aperta al pubblico per familiarizzare con la pratica dell’artista, in modo diretto e informale, ma anche per capire meglio il ruolo e la sensibilità del gallerista. LAB, a cura di Giulia Floris, è dedicato alle residenze d’artista e ai progetti no profit. A ciascuno spazio invitato viene chiesto di sviluppare un progetto originale per la fiera in relazione a un programma di residenza istituzionale in corso in Italia. L’idea di un format specifico sulle residenze d’artista nasce a partire dalla mission di queste istituzioni, che è quella di ospitare e favorire lo sviluppo di un progetto di ricerca in dialogo con la realtà ospitante.

Mario Merz, Senza titolo, 2002 (ph Marcelo Setton)
Mario Merz, 1994, Amsterdam, Stedelijk, per ‘Couplet 2’ (ph Martijn van Nieuwenhuyzen)

ART&THECITY: LA CITTÀ SI VESTE DI CONTEMPORANEO

Non solo appuntamenti dedicati agli esperti, grazie ad Art&TheCity tante occasioni per scoprire, approfondire e condividere il mondo dell’arte contemporanea.

Con l’arrivo a Verona dall’11 al 13 ottobre della fiera dedicata all’arte contemporanea, appuntamento ormai fisso per la nostra città e il settore artistico, torna anche Art&TheCity la succursale fuori salone dell’evento, che attraverso numerosi progetti collaterali di qualità contribuisce a rendere l’offerta culturale di Verona di alto livello e soprattutto ad avvicinare l’arte contemporanea alla cittadinanza. Un mondo non solo per gli addetti ai lavori, quindi, ma per tutti, appassionati e non, che semplicemente si lascino incuriosire e vogliano conoscere da più vicino il mondo del contemporaneo: un mondo da cui vale la pena lasciarsi sorprendere e ispirare. È dalla collaborazione con le più importanti istituzioni e associazioni del territorio che questo è possibile e si rinnova, consolidandosi, ogni anno e creando un esteso programma culturale. Dalla sinergia con i Musei Civici di Verona-Galleria d’Arte Moderna Achille Forti

prosegue per il secondo anno il progetto Habitat, dedicato agli ambienti artistici immersivi, con la mostra Mario Merz. Il numero è un animale vivente curata da Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi, con importanti prestiti provenienti dalla Fondazione Merz di Torino. L’esposizione, visitabile fino al 30 marzo 2025, valorizza il lavoro del grande maestro dell’Arte Povera, che ha fatto della compenetrazione tra opera e ambiente il fulcro della propria ricerca, e si concentra sugli elementi archetipici che

costantemente ritornano nella produzione dell’artista. Fondazione Cariverona insieme ad ArtVerona ospita nelle storiche sale di Castel San Pietro la mostra TOMORROWSA Land of Water, a cura di Jessica Bianchera e Marta Ferretti, con ContemporaneaUniversità di Verona e Urbs Picta, che continua il percorso tematico transdisciplinare sulle problematiche ambientali globali iniziato lo scorso anno con TOMORROWS-Notes on the Future of the Earth. Quest’anno la mostra, attraverso

Mario Merz, La natura è l’equilibrio della spirale, 1976 (ph Renato Ghiazza)

Elena Mazzi, The upcoming Polar Silk Road, 2021 (video still), video HD, colore, suono, 9’45’’ L’opera è progetto vincitore dell’avviso pubblico Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere - Sezione Over 35 (MAECI- DGSP/MiC-DGCC, 2020) Courtesy l’artista e Collezione Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / museo Madre

opere video e installazioni di artiste internazionali - DAVRA research collective (Saodat Ismailova, Madina Joldybek, Zumrad Mirzalieva), Lina Dib, Elena Mazzi, Alberta Whittle - esplora quattro casi emblematici nelle dinamiche tra la specie umana e l’ambiente, con particolare attenzione all’acqua, elemento cruciale sia nella sua fisicità quanto nei suoi significati simbolici, e alle conseguenze geopolitiche e sociali dell’emergenza idrica. Ci raccontano le curatrici: “Il nostro obiettivo è invitare il pubblico a ripensare il rapporto con l’acqua e a considerare l’importanza di un impegno concreto per la sostenibilità e la salvaguardia delle risorse naturali, per garantire un futuro possibile per tutte le forme di vita sulla Terra. L’arte diventa così uno strumento di indagine e trasformazione, capace di creare nuovi immaginari e soluzioni per affrontare le sfide del nostro tempo».

In città

La mostra visitabile fino al 10 novembre sarà arricchita da visite guidate gratuite il sabato e la domenica. Tra gli appuntamenti più amati torna LIVES! Il format a cura di Nicolas Ballario, giornalista culturale ed esperto d’arte contemporanea, e Rodrigo

D’Erasmo polistrumentista, compositore e membro degli Afterhours. Un’esibizione dal vivo, fatta di parole e musica, dal ritmo frenetico e in continua evoluzione ci aspetta sabato 12 ottobre per raccontarci l’artista statunitense Jeff Koons, noto per le sue opere ironiche e provocatorie, un momento di festa per ArtVerona da non perdere. Attesa anche la seconda edizione di Attraverso Veronetta una passeggiata a cura di Maria Marinelli che ci porta a scoprire un quartiere dalla grande vivacità culturale, ricco di voci e contaminazioni, lontano da ogni forma di omologazione, che ben si avvicina allo spirito dell’arte nel dar spazio a tutte le realtà

TOMORROWS – A

Land of Water

Opening venerdì 11 ottobre, ore 21.30 – Castel San Pietro con live performance di Lorenzo Senni e dj set di Ritmica a cura di Path Festival

Nicolas Ballario (ph Fabrizio Spucches)

EARLY WORKS 19641984, WIM WENDERS IN MOSTRA

Lo spazio Il Meccanico ospita la mostra dedicata al grande regista tedesco.

All’interno del programma del Festival Grenze Arsenali Fotografici, che giunge quest’anno alla sua settima edizione, allo spazio Il Meccanico, in Via San Vitale 2b, è in corso dal 14 settembre la mostra dedicata a Wim Wenders, Early Works 19641984. Un’esclusiva assoluta per l’Italia, la mostra, visitabile fino a martedì 15 ottobre, raccoglie gli scatti catturati tra Algeria, Inghilterra, Indonesia, Islanda, Australia, Stati Uniti e Russia del grande regista tedesco. Wim Wenders, infatti, esponente del Nuovo cinema tedesco, è noto al grande pubblico per le pellicole Paris, Texas (vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1984), Il cielo sopra Berlino e più recentemente Buena Vista Social Club e il documentario su Papa Francesco – Un uomo di parola. In mostra le fotografie ritraggono i soggetti più diversi: panoramiche su paesaggi naturalistici, scorci di quotidianità di paese o metropolitana, vedute liriche e malinconiche in cui l’elemento umano sbiadisce o risalta con

forza. Il grande regista offre, in maniera indiretta e non programmatica, una via d’accesso per accostarsi al proprio stile e intuire la visione che anima il proprio sguardo sul mondo.

Dall’intervista di Simone Azzoni, curatore della mostra.

SA: Cosa le interessa mettere al centro dell’inquadratura (sia essa fotografica o cinematografica)? Il paesaggio? Il personaggio? Uno specchio che riflette il regista, il fotografo (controscatto)?

WW: La cornice è uno degli strumenti essenziali di tutti noi pittori, fotografi e registi. Qualsiasi quadro, fotografia o immagine cinematografica inizia con lo stesso elemento di base: una

cornice vuota. Questa cornice vuole essere riempita e chiede di essere definita: cosa c’è dentro e cosa resterà per sempre fuori? Per il pittore, la cornice inizia come una tela bianca, per il fotografo sono

le linee che circondano il campo visivo quando si guarda attraverso il mirino, e per il regista possono essere i confini del disegno dello storyboard o le dimensioni dello schermo elettronico che mostra l’inquadratura futura. […]

Wingless, Bali, 1977 © Wim Wenders, Courtesy of Wenders Images
Helen & Joe, Pittsburgh, Pennsylvania 1976 © Wim Wenders, Courtesy of Wenders Images
Wim Wenders, 2023 (ph Donata Wenders)

CONTEMPORANEA, IL

PROGETTO DI UNIVR SUI LINGUAGGI DELLA CONTEMPORANEITÀ

Uno spazio di dialogo tra il mondo universitario e la città di Verona, con uno sguardo attento e dinamico alla nostra società, in continua evoluzione.

di Federica Clemente «

La contemporaneità è un paesaggio costellato di sfide e di opportunità». È così che l’Università di Verona presenta il progetto Contemporanea, aggiungendo: «un luogo come l’Università da una parte, deve interrogare il tempo presente attraverso i saperi e le tecniche che custodisce dall’altra, deve continuamente partecipare a tenere aperto uno spazio che sia rivolto a ciò che è nuovo, inatteso ed enigmatico». Contemporanea è un percorso nell’arte contemporanea ospitato all’interno degli spazi universitari, grazie alla collaborazione con l’associazione AGIVERONA dei collezionisti Giorgio e Anna Fasol. Cominciato con l’apertura

della mostra Contemporanee/Contemporanei al Polo Santa Marta nel 2019, che presenta opere di giovani artiste e artisti, prosegue oggi con Contemporanea, una piattaforma transdisciplinare che vuole incoraggiare il confronto e il dialogo tra arte e ricerca scientifica attraverso iniziative culturali e percorsi formativi dedicati agli studenti così come all’intera cittadinanza. La forza dell’arte contemporanea, capace di destabilizzare e aprire a nuovi interrogativi e nuovi punti di vista, ospitata all’interno degli spazi frequentati quotidianamente dagli studenti, acquisisce ancor più rilevanza, trasmettendo la necessità di andare oltre, di aprire a nuovi immaginari. Il tutto in dialogo

constante con la città e la cittadinanza, facendo di Verona polo universitario internazionale. Il progetto Contemporanea comprende diverse opere negli spazi universitari tra cui la mostra ospitata all’interno di Ca’ Vignal, il nuovo polo scientifico e tecnologico sede del dipartimento di Informatica, dal titolo Bios Techne Corpo Ambiente e Tecnologia. La mostra è curata da Luca Bochicchio, docente di Storia dell’arte contemporanea dell’ateneo e Jessica Bianchera, presidentessa dell’associazione culturale Urbs Picta. Un dialogo costante quello che si crea tra le ventinove opere in mostra, sempre della collezione AGIVERONA, con le attività e le materie di studio e ricerca che si svolgono nel polo universitario. Dopo una prima sezione introduttiva ospitata presso Ca’ Vignal 1, composta dalle opere di Loris Cecchini e Elena Mazzi, il percorso prosegue poi al civico 3 con al piano terra una panoramica sulle tematiche corpo, ambiente e tecnologia. Il percorso espositivo continua poi al primo piano dove l’attenzione e la riflessione del visitatore è condotta sull’ecosistema (ambientale e sociale) e sui precari equilibri tra natura e sviluppo tecnologico. Il terzo piano conclude il percorso ponendo al centro la vita umana, con la sua struttura, le sue sfumature e derive.

Data la sua natura, il progetto Contemporanea è in continua evoluzione, per promuovere e realizzare percorsi formativi ed eventi culturali sul tema della contemporaneità e della società civile.

Sabato 12 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo, in concomitanza anche con ArtVerona, si terrà una visita guidata su prenotazione alla mostra “Bios Techne” a Cà Vignal in Borgo Roma. Prenotazioni sul sito contemporanea.univr.it.

FORTUNATO DEPERO. SETE DI FUTURISMO, FAME D’AMERICA.

E.ART.H. Foundation presenta nei suggestivi

spazi degli Ex Magazzini Generali una nuova mostra che realizza un’accurata

indagine nell’opera del celebre artista.

Il 25 settembre si è inaugurata presso gli spazi di E.ART.H, EATALY Art House, una mostra, realizzata in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e con l’Università di Verona – Dipartimento Culture e Civiltà, sulla figura del pittore, scultore e designer Fortunato Depero (Fondo, 1892 – Rovereto, 1960).

Curata da Federico Zanoner e Luca Bochicchio l’esposizione è stata concepita appositamente per gli spazi riconvertiti della Stazione Frigorifera Specializzata “La Rotonda”, che negli anni Trenta del Novecento fu il più grande magazzino frigorifero d’Europa e che ora, sede di EARTH e di Eataly, rivivono e sono accessibili al pubblico. Il progetto, che annovera un’ampia selezione tratta dal patrimonio futurista conservato al Mart di Rovereto, ricostruisce l’evoluzione della ricerca artistica di Depero dagli anni Dieci agli anni Cinquanta, in un

In città

Fortunato Depero incontra il movimento futurista a Roma, la “sete di Futurismo” lo accompagna fino a Rovereto, dove nel 1919 fonda la Casa percorso cronologico che pone particolare attenzione ai temi legati alla tavola, al cibo e ai luoghi della sua consumazione. Si parte dal 1914, quando

Fortunato Depero, Bevitore (per bibita Tamarindo Erba), 1923 collage su cartoncino, 34 x 38 cm Mart, Deposito a lungo termine

Carnet Verona

d’Arte Futurista Depero, realizzando un’incubatrice d’arte totale che dalla pittura si estende fino alle arti applicate e decorative.

Negli anni Venti, con l’emersione dell’arte pubblicitaria, l’artista inaugura una felice collaborazione con diverse aziende, tra cui con Campari, dove l’artista mette in campo l’ironica fantasia creatrice che lo rende celebre e che contribuisce al successo internazionale dell’iconico aperitivo.

Nel 1928 approda a New York, rispondendo alla “fame d’America” che da anni lo assilla. Immerso nell’atmosfera della Grande Mela, caratterizzata dai fast-food, dal proibizionismo e dai banchetti nei grattacieli, l’artista si dedica a decorazioni di ambienti e ristoranti, intavolando strategie per promuoversi e intercettare commissioni e affari.

Tornato in Italia nel 1930 il suo lavoro ha un affondo nel tema del cibo, osservato sia attraverso le originali ricette illustrate, ispirate alla cucina futurista di Filippo Tommaso Marinetti e Fillìa, sia con un ritorno a motivi più tradizionali, quali le scene di osteria ispirate dal contesto trentino.

Il percorso si conclude

negli anni Cinquanta attraverso altre esperienze pubblicitarie di Depero.

A chiusura e completamento dell’esposizione è presente un corpus di documenti tratti dall’archivio storico dell’artista, che vedono manoscritti, corrispondenze e materiale a stampa affiancare le opere in mostra e accompagnare il visitatore in un itinerario completo attraverso la vicenda artistica e umana di uno dei protagonisti del panorama artistico italiano della prima metà del Novecento.

La mostra è visitabile con ingresso gratuito fino al 1° marzo 2025.

Lorenzo Vitturi. Borgo Roma. Paesaggio in transizione. Sempre presso gli spazi di EARTH Foundation, è visitabile la mostra dedicata al progetto inedito realizzato da Lorenzo Vitturi (Venezia, 1980), uno degli artisti e fotografi tra i più influenti nel panorama artistico nazionale, che a partire dall’osservazione del quartiere di Borgo Roma ha generato una mappatura poetica di luoghi fisici e relazioni sociali che segnano la storia passata e presente dell’area. Curata da Giangavino Pazzola, in collaborazione con Giulia Adami, l’esposizione che include fotografie e installazioni, sarà aperta al pubblico gratuitamente e visitabile fino al 6 gennaio 2025.

Fortunato Depero, Bozzetto per manifesto pubblicitario Unica, 19271928 collage, 57 x 41,8 cm Mart, Fondo Depero
Fortunato Depero, Bozzetto per manifesto pubblicitario Unica, 1927-1928 collage, 57 x 41,8 cm Mart, Fondo Depero

TORNANO LE MOLTE ANIME DEL TEATRO RISTORI CON LA STAGIONE 24/25

Il grande jazz, la danza e le serate d’autore.

Il Ristori Baroque Festival e le attese

Cene-Spettacolo di dicembre. Una nuova stagione artistica pronta a stupire.

in collaborazione con Teatro Ristori

Saranno più di trenta gli appuntamenti che caratterizzeranno la nuova stagione artistica del Teatro Ristori di Verona tra arti, generi musicali e format diversificati. Un delicato mosaico tra innovazione e classicità. Le “anime” che scandiranno il cartellone artistico 2024/2025 vedranno sotto i riflettori il grande Jazz, che aprirà e chiuderà con nomi di rilievo internazionale (come Hiromi e Ray Gelato, quest’ultimo per la prima volta a Verona), la danza e le serate d’autore. Discipline, che porteranno nel teatro della città scaligera artisti di grande richiamo, come la compagnia Machine du Cirque dal Québec o la tedesca Familie Flöz famosa per i linguaggi non-convenzionali. Tornerà il Ristori Baroque Festival: la terza edizione della rassegna

celebrerà la musica tra il XVII e XVIII secolo come linguaggio universale con compositori ispirati dall’arte retorica per costruire un discorso musicale in grado di commuovere il pubblico. Le suggestioni barocche vedranno anche numerosi appuntamenti “off”, diffusi per la città e in ambientazioni insolite. A dicembre invece il Ristori si trasformerà in culla della cultura e della convivialità con le attese Cene spettacolo vista palcoscenico. Le festività natalizie saranno animate dai Neri Per Caso, veri fenomeni del canto a cappella; il tradizionale Gospel del coro californiano JP & the Soul Voices e con i Black Blues Brothers, spettacolari acrobatiequilibristi. Torna, infine, il concerto di Capodanno, per festeggiare a teatro l’arrivo del 2025. Nel pomeriggio del primo giorno del nuovo anno I Virtuosi Italiani accompagneranno il pubblico nella frizzante atmosfera di Vienna.

Ottobre al Teatro Ristori

La nuova stagione artistica prenderà in via con la jazzista giapponese Hiromi in Sonicwonder (10 ottobre), pianista che nello show di apertura Tokyo 2020 ha stupito il mondo. L’equipaggio musicale con destinazione “Sonicwonderland” sarà composto da Adam O’ Farrill alla tromba, Hadrien Feraud al basso e Gene Coye alla batteria. Seguirà il primo appuntamento di teatro per famiglie con “Orzowei” a cura dell’Atelier Elisabetta Garilli (13 ottobre). Un romanzo pedagogico che porta indietro nel tempo per modalità divulgative e didattiche, ma calato profondamente nella realtà di oggi. Il 18 ottobre tornerà il grande jazz con Peter Erskine Trio & Bob Mintzer. Un quartetto formidabile, per la prima volta insieme in

Europa: Peter Erskine alla batteria, Alan Pasqua al pianoforte, Darek Oles al contrabbasso e Bob Mintzer al sax. Ottobre vedrà il debutto anche delle Serate d’Autore con Beppe Severgnini e Carlo Fava, “Lo zen e l’arte della manutenzione dei social” (31 ottobre). Tra tecnologia, morale, diritto, senso civico un viaggio attraverso le parole, la musica e l’ironia accompagnati da alcuni grandi del passato, da Robert Pirsig a Giorgio Gaber.

Beppe Severgini e Carlo Fava
Peter Erskine
Orzowei

LA RETE PER LA “CULTURA IN RETE”

RIACCENDE I MOTORI

Espressione

del progetto sono le rassegne al Camploy, tra cui Altro Teatro City, che questo mese riparte con nuove produzioni di Fondazione Aida e Bam!Bam!Teatro.

di Francesca Saglimbeni

Una rete per la “Cultura in Rete”. Quartier generale: Verona. È l’impegno siglato tre anni fa da 14 imprese culturali del teatro e della danza scaligere sotto l’acronimo di RSVP, progetto Capitani coraggiosi - Bam!Bam!Teatro

finanziato dalla Regione Veneto tramite il bando “Cultura in rete - Interventi per lo sviluppo di ecosistemi culturali territoriali”, con obiettivo di creare un ponte vuoi tra gli stessi professionisti del mondo dello spettacolo, vuoi tra questi ultimi

e l’amministrazione locale.

Un dialogo necessario soprattutto dopo i colpi inferti al settore dalla recente pandemia, utile, secondo l’Assessora alla Cultura del Comune di Verona, Marta Ugolini, «a condividere esperienze e buone pratiche di

successo sul territorio nazionale; superare la frammentazione locale e dare, così, nuovo nutrimento alla stessa comunità cittadina, amante del teatro e delle arti, anche in un’ottica di audience developement ed engagement; potenziare le arti performative tramite un circuito promozionale diffuso».

Tra le espressioni concrete del progetto si annoverano l’ETV in town, «novità 2024, con la quale abbiamo portato le compagnie di professionisti della RSVP “nella città” – spiega il direttore artistico Carlo Mangolini –, che già l’estate scorsa hanno animato diverse location in concomitanza con la storica kermesse del Romano», e la rassegna Altro Teatro City, a sua volta spin-off di Altro Teatro, «che viceversa offre ai soggetti della rete uno spazio tutto per sé sul palcoscenico al chiuso del Camploy».

Primo titolo in cartellone, questo ottobre, è “La banda dei vecchi bacucchi”, produzione di Fondazione Aida e Theama Teatro, che nella forma della commedia dell’assurdo, celebra la vitalità e lo spirito indomabile della terza età. La Prima

Nazionale debutterà, infatti, proprio nella ricorrenza della Festa dei Nonni, il 2 ottobre alle 21.00. Lo spettacolo è tratto dal capolavoro di Florence Thinard, scrittrice e giornalista, finalista del Premio Strega Ragazze e Ragazzi e del Premio Bancarellino, e narra di una “banda” di nonni decisa a reagire ai soprusi e ribellarsi a una società che vorrebbe metterli ai margini. Quando, un giorno, una vecchietta viene scippata, si impegnano tutti insieme a riacciuffare il ladro, che però si rivela diverso da come si aspettavano. Piuttosto di assicurarlo alla giustizia, finiscono per aiutarlo a liberarsi dai teppisti e a conquistare la ragazza di cui è innamorato (nel cast, Eliana Crestani, Kevin Munaro, Pino Costalunga, Paolo Rozzi e Gilda Pegoraro, diretti da Piergiorgio Piccoli. Scenografia di Federico Balestro).

In scena il 31 ottobre un pluripremiato spettacolo “Capitani coraggiosi” (612 anni) coproduzione di Bam!Bam!Teatro con Fondazione Musicale Santa Cecilia e Teatro Comunale Luigi Russolo di Portogruaro, tratta

dal romanzo di formazione di Rudyard Kipling. Protagonista Harvey, un ragazzino viziato, figlio di padre miliardario abituato ad essere servito ed esaudito in ogni suo desiderio. La sua supponenza suscita in amici e compagni disdegno. Durante un viaggio sul transatlantico del padre, per sfuggire e nascondersi dai coetanei, cade maldestramente in mare, ma il ragazzo viene salvato da Manuel, un pescatore di merluzzi, che lo porterà a bordo di un peschereccio dove scoprirà che il suo viaggio durerà qualche mese. Un tempo abbastanza lungo per imparare tante cose sulla vita, sulla condivisione e sul lavoro. Lo spettacolo, diretto da Lorenzo Bassotto con in scena lo stesso Bassotto e Roberto Maria Macchi è, fra gli altri, vincitore del Festival internazionale teatro ragazzi nuove figure di Porto S. Elpidio e premio del pubblico “La rosa d’oro” al Festival nazionale teatro ragazzi di Padova, oltre ad aver ricevuto la menzione speciale del pubblico dei ragazzi al Festival del Teatro Ragazzi Strabimbi 2022.

La banda dei vecchi bacucchi - Fondazione Aida

LIRICA E SINFONICA, SU IL SIPARIO AL FILARMONICO

Dopo

la fortunata stagione areniana, opere e concerti tornano sul palco del prestigioso teatro cittadino con tante prime assolute.

di Francesca Saglimbeni

Il meglio della proposta lirico sinfonica italiana è pronto, dopo la pausa estiva, a tornare sul palcoscenico del Filarmonico. Si aprirà con “Stravinsky Ebony Concerto”, in programma venerdì 11 ottobre alle 20.00, con replica il 12 alle ore 17, in cui il maestro Pietro Borgonovo dirigerà l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona e il clarinetto solista Lorenzo Paini.

In repertorio il Siegfried-Idyll, (l’Idillio di

Sigfrido), scritto da Richard Wagner per orchestra da camera in dedica alla seconda moglie Cosima Liszt, nell’anno del loro matrimonio, seguito alla nascita del loro figlio Siegfried (6 giugno 1869). Un breve poema sinfonico contenente una lirica rievocazione di affetti e di momenti familiari.

Per sola orchestra sarà anche la

Kammersymphonie in mi maggiore op. 9, di Schönberg. Mentre lo strumento solista sarà protagonista sia di Ebony concerto per clarinetto e orchestra jazz di Stravinsky e il Preludio, Fuga e Riffs di Bernstein.

Per illustrare il primo, ci serviamo delle parole del grande critico musicale Sandro Cappelletto:

Pietro Borgonovo Lorenzo Paini

«il concerto – scrive - è diviso in tre momenti, esemplare traduzione formale del desiderio onnivoro del compositore che qui si esibisce in un concerto grosso per orchestra jazz con tempo lento centrale, desunto dallo slow dei blues. Il grande assimilatore ha ormai metabolizzato il furore ritmico del jazz, lo ripropone come maniera, naturalmente alla sua maniera, in un esempio illustre di traduzione-invenzione. Nel desiderio, forse neppure troppo occulto, di dimostrare che anche il jazz e il blues potrebbero essergli debitori, o perlomeno che esiste un modo stravinskyano di scrivere jazz, di suonare blues (…)».

Quanto all’opera di Bernstein, sempre volta a

fondere classica e jazz, mentre Preludio (primo movimento) e Fuga (secondo movimento) sono concepite nelle forme barocche, il terzo movimento è seguito da ripetizioni senza sosta di “riff”, figura melodica ripetuta e breve. Il cartellone operistico del teatro al chiuso proporrà, quindi, Stiffelio, melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi, nell’allestimento del Teatro Regio di Parma in coproduzione con Opéra de Monte-Carlo. Il 27 ottobre ore 15.30, sarà di scena quella che è la prima rappresentazione a Verona in tempi moderni, poi replicata con diversi cast di interpreti solisti il 29 ottobre alle 19.00, il 31 ottobre alle 20.00 e il 3 novembre alle 15.30. Punto fermo, l’Orchestra e il Coro di Fondazione Arena, rispettivamente diretti da Leonardo Sini e Roberto Gabbiani.

L’opera, che vede la regia di Guy Montavon

affronta il tema dell’adulterio, perpetrato qui ai danni di un pastore protestante, e termina con un insolito lieto fine. Stiffelio è oggi considerato il punto di svolta dalla concezione epica e tragica del periodo giovanile ai melodrammi borghesi della piena maturità. L’ambientazione quasi contemporanea e il rapporto complesso e doloroso tra la protagonista femminile e l’autorità paterna preannunciano, infatti, La Traviata.

Teatro Filarmonico
Leonardo Sini (ph Laila Pozzo)
Stiffelio (ph Roberto Ricci Teatro Regio di Parma)

BELIEVE FILM FESTIVAL, IL FESTIVAL

REALIZZATO DAI GIOVANI, PER I GIOVANI

Dal 24 al 27 ottobre il concorso cinematografico under24 prenderà vita in centro città, dal Teatro Ristori alla Multisala Rivoli.

di Federica Clemente

Alla sua settima edizione, il Believe Film Festival è pronto ad accendere i riflettori in città, da giovedì 24 a domenica 27 ottobre. Saranno diverse le

location del festival dedicato ai giovani cineasti e attori, dai 14 ai 24 anni: quest’anno il festival, infatti, assume il carattere di festival diffuso, tra i corti in concorso al Teatro

Ristori e le proiezioni speciali e gli eventi alla Multisala Rivoli. L’unicità del Believe Film Festival sta proprio nella sua caratteristica principale: è il festival organizzato “dai giovani,

per i giovani”, diventato ormai un punto di riferimento e di incontro per le troupe under 24 di tutta Italia che propongono i loro cortometraggi sperando di essere selezionati tra i venti finalisti che arrivano ad essere proiettati proprio in città. «Vogliamo che Verona torni ad essere per quattro giorni capitale del cinema giovane – sottolinea il direttore Francesco Da Re –per questo, oltre alle tre sezioni di concorso al Teatro Ristori: Sezione esordienti, Selezione ufficiale, Believe extra, abbiamo scelto di selezionare ulteriori cortometraggi fuori concorso per coinvolgere la cittadinanza in una grande festa del cinema giovane, per un totale di trentadue corti».

Il programma della quattro giorni è fitto di appuntamenti, per i giovani, per la scuola e per tutta la cittadinanza: «Questa settima edizione porta con sé due importanti novità –prosegue Da Re. – La prima è il coinvolgimento del Multisala Rivoli, all’interno del quale si svolgeranno, nelle mattinate di venerdì 25 e sabato 26 proiezioni speciali, eventi, workshop formativi aperti - secondo il calendario - a concorrenti e cittadinanza. La seconda è il raddoppio della proposta per le scuole che passa da una a due mattinate dimostrando quanto la peer to peer education sia considerata sempre più importante dagli insegnanti».

Si comincia quindi giovedì

24 con un’accoglienza speciale per i concorrenti, per entrare poi nel vivo venerdì 25 al mattino con la prima delle due matinée per le scuole al Teatro Ristori (la seconda sarà sabato 26). Qui il giovane pubblico si confronta con i registi suoi coetanei, creando momenti di dialogo e confronto sulle tematiche che li coinvolgono e li interessano in prima persona. Contemporaneamente al Rivoli si terranno proiezioni, eventi e workshop durante i quali i giovani concorrenti del BFF potranno confrontarsi e

acquisire nuove conoscenze, mentre la cittadinanza potrà entrare in contatto e comprendere maggiormente il mondo del cinema italiano, specialmente di quello under24. Believe Film Festival è a tutti gli effetti un concorso, quindi venerdì 25 ottobre nel

pomeriggio, saranno proiettati e premiati i corti della sezione Believe extra, mentre sabato 26 toccherà alla Sezione esordienti e alla Selezione ufficiale. Ad accogliere i giovani concorrenti un red carpet di tutto rispetto che li condurrà in sala dove verranno proiettati i loro cortometraggi. Al termine della proiezione la consegna dei premi e la lettura delle motivazioni da parte della giuria presieduta da Francesca Amitrano, direttrice della fotografia della serie Mare Fuori, in onda su Rai2, e composta da Daniela Bassani, David di Donatello 2024 per il miglior suono di “Io Capitano” di Matteo Garrone e dal giovane regista Stefano Moscone.

Il Festival si chiude domenica 27 con diversi eventi culturali per i cineasti, per rendere unica la loro esperienza a Verona. Il programma completo su www.believefilmfestival.it.

Carnet Verona

è mediapartner del Believe Film Festival.

HOSTARIA 2024: UN BRINDISI A 10 ANNI DI CULTURA E VINO

Dall’11 al 13 ottobre Verona si trasforma

in una osteria a cielo aperto.

Adare il via alle celebrazioni l’incontro delle aziende previsto per giovedì 10 ottobre, a Villa Brasavola de Massa, in piazza Cittadella nel cuore di Verona. Con questa première esclusiva per le cantine coinvolte si apre la decima edizione di Hostaria. Per le piazze più significative ed angoli suggestivi della città scaligera invece si inizierà a brindare da venerdì 11 a domenica 13 ottobre. Degustazioni, eventi culturali e intrattenimento, il tutto con uno sguardo al sociale e all’ambiente. Il centro storico si trasformerà

ancora una volta in una cantina o meglio, una osteria a cielo aperto, con centinaia di etichette da scoprire, all’interno di un programma di appuntamenti gratuiti, con musica, ospiti che lo scorso anno ha registrato più di 40 eventi culturali e di approfondimento. Hostaria sarà un viaggio alla scoperta del comparto enogastronomico del nostro Paese: dal Veneto al Friuli Venezia Giulia passando dall’Emilia Romagna, Abruzzo e Toscana fino al Salento. Una vera e propria festa dei piccoli produttori, grandi Consorzi, senza tralasciare la cucina italiana, candidata a Patrimonio Unesco. Saranno così oltre 380 le aziende presenti in questa decima edizione. Non mancheranno il Consorzio Tutela Vini di Soave con decine di unità geografiche, il Consorzio Tutela Lessini Durello nella storica loggia Frà Giocondo, in Piazza dei Signori con oltre

trenta case spumantistiche. Un focus speciale sui piccoli produttori toscani collocati in via Roma che per l’intero week end si trasformerà in Via dei Rossi di Toscana.

Non solo vino. In queste dieci edizioni sono stati ospiti la scrittrice Eliana Liotta, gli scrittori Matteo Bussola e Mauro Corona, il fondatore di Slow Food Carlo Petrini, il teologo Vito Mancuso, le campionesse olimpiche Sara Simeoni, Federica Pellegrini, Tania Cagnotto, i cantautori Enrico Ruggeri, Red Canzian e Omar Pedrini ed i comici Paolo Migone, Gianluca Impastato e Flavio Oreglio. Per questa edizione numero dieci non mancheranno sorprese e momenti di approfondimento.

Info utili

Gli ingressi ad Hostaria 2024 sono collocati in due punti strategici: Piazza Bra e Piazza dei Signori.

Il percorso che si snoda tra via Roma, Piazza Bra ed i suoi giardini, Cortile Mercato Vecchio, Cortile del Tribunale, Piazza dei Signori, Giardini di Piazza Indipendenza passando per le principali vie e piazze pedonali del Centro Storico di Verona.

Gli stand Enogastronomici e le attività culturali sono concentrati in 5 macro aree. Area 1: Via Roma e Piazza Bra Area 2: Cortile Mercato Vecchio Area 3: Piazza dei Signori nelle logge

Area 4: Cortile del Tribunale

Area 5: Giardini Piazza Indipendenza

Hostaria Classico, costa 18 euro e comprende otto token degustazione, due “chicche” ed il kit con calice in Tritan e taschina omaggio. Con un solo euro in più, è compreso anche l’abbonamento giornaliero all’autobus urbano, per muoversi in totale sicurezza.

In città

OFFICINA18: LO SPAZIO DI COWORKING DOVE IDEE E SUCCESSO SI INCONTRANO

Officina18 è più di uno spazio di coworking, è un motore di innovazione, creatività e successo professionale. Situato nel cuore produttivo della città, è stato riprogettato per offrire ai professionisti di ogni settore l’ambiente ideale per crescere e collaborare.

Che tu sia un freelance alla ricerca di un ambiente dinamico, una startup che vuole connettersi con una comunità vivace, o un team aziendale che ha bisogno di spazi flessibili e funzionali, Officina18 ha tutto ciò che ti serve per potenziare la tua produttività e raggiungere i tuoi obiettivi.

Ambiente e servizi: un luogo fatto per ispirare

Gli spazi, offrono soluzioni di lavoro che si adattano a qualsiasi esigenza: postazioni individuali per chi preferisce la concentrazione, sale riunioni attrezzate per collaborare con il proprio team o incontrare clienti e angoli relax dove prendersi una pausa rigenerante. Officina18 offre connessione internet, un’area caffè sempre a disposizione e accesso dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 20. Questa flessibilità ti permette di lavorare ai tuoi progetti quando ne hai bisogno, senza rinunciare a un ambiente confortevole e professionale.

Una comunità di professionisti: connessioni che fanno crescere

Uno dei maggiori punti di forza di Officina18 è la sua comunità. Qui lavorano professionisti provenienti da diversi settori, pronti a condividere idee, scambiarsi consigli e collaborare su progetti innovativi. È un ambiente che promuove naturalmente il networking e la creazione di relazioni lavorative di valore.

Oltre al coworking quotidiano, Officina18 ospita eventi serali associativi e di personal grow, ideati per stimolare lo sviluppo professionale e personale della sua comunità e ampliare la propria rete di contatti.

Flessibilità e soluzioni personalizzate: il coworking che si adatta alle tue esigenze

Che tu sia alla ricerca di un posto dove lavorare occasionalmente o di uno spazio fisso per la tua attività, Officina18 offre la flessibilità necessaria per adattarsi a ogni esigenza.

Inoltre, grazie alla sua versatilità, lo spazio è disponibile anche per l’organizzazione di eventi privati, che si tratti di workshop, conferenze, o eventi aziendali, Officina18 si adatta perfettamente a qualsiasi esigenza, offrendo un ambiente dinamico e multifunzionale.

Offerta speciale per i possessori della tessera “MyCarnet”

Se possiedi la tessera “MyCarnet”, hai diritto a una giornata omaggio a Officina18, un’occasione perfetta per sperimentare il coworking. Contattaci per maggiori dettagli e per approfittare di questa opportunità unica! Officina18 è più di uno spazio di coworking: è un luogo dove la tua attività può crescere. Prenota oggi la tua visita e scopri perché Officina18 è la scelta giusta per il tuo futuro professionale.

Un coworking di 1.200 mq per dare vita ai tuoi progetti!

VIENI A TROVARCI

PER INFO

Un unico ambiente dove lavorare, da solo o con i colleghi, organizzare e partecipare a riunioni, eventi e momenti di networking. hello@officina18.it Via N. Copernico 18, Vr www.officina18.it

ALLA SCOPERTA DI VERONA: SANTA MARTA

Un imponente edificio dalla storia affascinante

ma ancora poco conosciuto, da Provianda a polo universitario, da spazio militare a luogo di incontro tra l’Università e la sua città.

Se ci inoltriamo all’interno del quartiere di Veronetta, un’area racchiusa tra il corso dell’Adige e Porta Vescovo, troviamo zone ancora poco conosciute a molti veronesi, perché per anni protette dalle mure sono state nascoste agli stessi cittadini. Questo è il caso della sede universitaria di Santa Marta, un imponente edificio ricco di suggestione e di storia che grazie a un importante restauro ha avuto una sorprendente e altrettanto innovativa evoluzione.

Il grande complesso di Santa In

Marta venne edificato tra il 1863 e il 1865, negli ultimi anni della dominazione della nostra città da parte dell’Impero asburgico, come Provianda, il K. K. Militar – Verpflegsetablissement, ovvero un panificio che doveva garantire la sussistenza del suo grande corpo d’armata. Infatti, quale parte fondamentale del famoso “Quadrilatero lombardo – veneto”, Verona divenne una vera piazzaforte: centro vitale, logistico e di rifornimento dell’intera guarnigione austriaca impegnata nelle guerre d’Indipendenza.

città

Per costruire il panificio si scelse l’area di Campo Marzio, un terreno di grandi dimensioni in prevalenza costituito da spazi liberi, protetto dalla cinta magistrale e, elemento fondamentale, vicino alla stazione di Porta Vescovo, condizione che permise la costruzione di un raccordo diretto con la ferrovia, indispensabile per le esigenze logistiche che il complesso rivestiva. Il nome Santa Marta venne preso dalla chiesa e il monastero di origine duecentesca, che erano tra i pochi edifici preesistenti nel luogo, in seguito demoliti.

La Provianda fu un’opera architettonica imponente e all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Il progetto venne

affidato a ufficiali ingegneri di eccellente formazione e talento, i cui nomi e stemmi sono stati incisi su un pilastro di marmo

rosso veronese posto all’ingresso del nuovo panificio: Andreas Tunkler, Ferdinand Artmann e Anton Naredi-Rainer.

Due grandi edifici gemelli, il Silos di Ponente e il Silos di Levante, costituivano i magazzini di lunga conservazione, progettati per soddisfare le migliori condizioni di temperatura e innovativi meccanismi di difesa contro l’umidità, la fermentazione e la proliferazione degli insetti. Lo stabile più importante è il panificio, un imponente edificio di cinque piani, di cui uno interrato, lungo ben118 metri e largo 49. Al suo interno avveniva l’intero ciclo della produzione di pane e gallette, grazie a un’ampia serie di macchinari azionati dalla forza del vapore e ben 12 forni in muratura. Esso era usato inoltre come deposito di farine e altri generi di sussistenza. Lo stile architettonico riprende quello delle altre opere austriache costruite a Verona in quegli anni: il “Rundbogenstyl” (stile dell’arco a tutto sesto), lo stile nazionale asburgico che è presente non solo nella facciata, ma anche nell’organizzazione dello spazio interno, nell’alternanza di pilastri, archi e volte a calotta sferica con monta ribassata: le eleganti “volte boeme”.

Originariamente doveva esserci un terzo edificio, adibito al comando e all’amministrazione, ma i lavori non vennero mai iniziati.

Nel 1866 con il passaggio di Verona al Regno d’Italia lo stabilimento passò sotto la direzione del Regio Esercito che ne mantenne la funzione originaria, seppur ridimensionata, fino alla Seconda Guerra Mondiale.

Oggi, grazie al restauro iniziato nel 2009 è avvenuta la riconversione dell’intero complesso a innovativo polo universitario, inaugurato nel 2015. L’importante intervento

è stato volto al recupero della struttura nel rispetto della sua storia, ancora visibile in ogni dettaglio, all’interno di un più ampio progetto di riqualificazione del quartiere di Veronetta, creando nuovi spazi aperti non solo all’Università ma all’intera cittadinanza. Un esempio la creazione di una mostra permanente “Santa Marta. Storie e percorsi in mostra” che ne ripercorre la storia dalla sua originale funzione produttiva fino ai lavori di recupero edilizio e alle sue nuove destinazioni d’uso.

Grazie all’Università di Verona è stato restituito alla

collettività un luogo ad essa precluso prima dagli austriaci, poi dall’esercito italiano: Santa Marta è stata trasformata “da luogo militare a luogo culturale e formativo, da spazio chiuso, fortificato e controllato, finalizzato al sostentamento in guerra, in un edificio utilizzato per fini pacifici, aperto all’incontro e allo scambio con l’auspicio – dell’allora rettore Sartor – che diventi un luogo famigliare del paesaggio culturale e sociale di Veronetta”.

“IL GIAGUARO MI GUARDA STORTO” PAROLA DI MANNINO

A Verona il grande ritorno di Mannino con il nuovo spettacolo: “Il giaguaro mi guarda storto”

scritto a quattro mani dall’artista

con Giovanna Donini, in collaborazione con Maria Nadotti.

Sul grande palco del teatro Filarmonico dal 2 al 6 ottobre torna a calcare la scena un’attrice eclettica, con un’esperienza artistica che spazia tra teatro, televisione, radio e cinema, narratrice, comica, attrice, regista: lei è Teresa Mannino. Lo spettacolo “Il giaguaro mi guarda storto”, scritto da Teresa Mannino con Giovanna Donini, in collaborazione con Maria Nadotti, è brioso e vivace, ambientato tra gigantesche bolle di sapone colorate nella scena di Maria Spazzi. Parla di donne, di “animali umani”, del futuro nel pianeta, di timori generalizzati che aprono alla speranza seguendo il fil rouge del desiderio. Ed è proprio così che l’amata artista ritorna sul palco veronese dopo lo straordinario successo del 2020 nella nostra città. Lo show, attualmente in tournée nei principali teatri italiani,

In città
Teresa Mannino, Il giaguaro mi guarda storto (ph Lorenza Daverio)
Teresa Mannino, Il giaguaro mi guarda storto (ph Lorenza Daverio)

registra ovunque il sold out. L’attrice e comica siciliana, celebre anche alle platee televisive per le sue partecipazioni e la conduzione a Zelig, torna dunque dal vivo al suo pubblico, sui palchi dei teatri, piena di desideri, racconti e interrogativi.

«“Ritorno piena di desideri, racconti e interrogativi. Il primo desiderio - confida Mannino - è quello di ritrovarvi, scambiare sguardi con ogni spettatrice e con ogni spettatore seduto in platea dalla prima all’ultima fila, nessuno escluso, per scoprire chi siamo diventati dopo questa assenza epocale.

Dai racconti d’infanzia alla difficile relazione che abbiamo con l’attesa, dalla perplessità nei confronti degli animali umani alla stima per le formiche, il filo conduttore sarà il desiderio, stupore vitale che accende sogni, infuoca cuori e libera movimento. Durante il nostro incontro potrete danzare con me, guardare in silenzio, fare domande o dare risposte. Potrete anche chiudere gli occhi - scherza l’attrice - ascoltare le mie parole come fossero una ninna nanna e addormentarvi, l’importante è non smettere di sognare e tenere gli occhi ben aperti una volta fuori dal teatro».

Non vi resta quindi che scegliere una tra le cinque serate, uniche date in Triveneto e acquistare il vostro biglietto per una serata di vero show. Sì, perché l’artista si è dimostrata

prontissima anche ai grandi palchi: come dimenticare la sua grande performance a Sanremo 2024 dove il suo talento comico (femminile) e la sua capacità di affrontare temi d’attualità con spirito critico? Impossibile dimenticare.

Teresa Mannino, Il giaguaro mi guarda storto (ph Lorenza Daverio)
Teresa Mannino, Il giaguaro mi guarda storto (ph Giuseppe La Spada)

“IL CAMPO DELLE ZUCCHE” DI FLOVER TORNA A COLORARE

L’AUTUNNO

Un luogo d’incanto pensato per grandi e bambini, tra giochi, attrazioni e golosità.

Un appuntamento fisso di Flover per dipingere l’autunno di arancione. Con una protagonista assoluta: la zucca. Tra giochi, animazioni, prodotti del territorio e tante novità, torna alla Flover Farm di Bussolengo “Il Campo delle Zucche”, un luogo pieno di sorprese che da sabato 28 settembre al 31 ottobre aprirà le

Nei dintorni

porte a tutti i visitatori. In una location creata ad hoc per l’occasione, ad un centinaio di metri dal Garden di Bussolengo, gli ospiti del labirinto saranno rapiti dal travolgente divertimento e dalla voglia di scoprire le attrazioni. Le zucche, presenti in tutte le forme, saranno al centro di giochi, spettacoli, laboratori e

naturalmente del menù.

La lista di attrazioni è lunghissima. Anche quest’anno verranno esposte oltre venti varietà di zucche ornamentali, che potranno essere anche acquistate. I gruppi di amici potranno poi sfidarsi in una serie di giochi che metteranno alla prova le proprie capacità e permetteranno, ai più

competitivi, di sancire il vincitore: dallo scivolo dal quale lanciarsi a tutta velocità, al bowling con le zucche, passando per “Acchiappa la zucca”, la rivisitazione in stile Farm del tradizionale gioco dei cigni del luna park. Non mancheranno inoltre la gara delle carriole e il trattore della Farm. Tornerà infine la piscina di mais.

Dopo una rilassante passeggiata tra le zucche della Flover Farm, sarà possibile poi mettere alla prova le proprie capacità di orientamento nell’intricato labirinto di mais, un ingarbugliato percorso di 2600 metri quadri, nel quale trovare l’uscita sarà la più grande sfida. Altra novità sarà il grande contadino, scultura di paglia di riso presente all’interno della Farm.

Nel “Campo delle Zucche” sono previste anche attività didattiche dedicate ai più piccoli che sabato e domenica potranno scatenarsi ballando la Farm Dance e partecipare all’Accademia di Lady Autumnia, uno show didattico alla scoperta delle zucche. Da non perdere il laboratorio “E tu

che zucca sei?” che permetterà ai giovani visitatori di raccogliere direttamente dal campo la propria zucca e decorarla scegliendo tra quattro stili diversi: Zuccarina, Zuccaramella, Zuccanaglia, Zuccaraibi. (Il costo è di 15 euro, compreso di zucca). E il delicato frutto dell’autunno sarà assoluto protagonista anche nelle prelibate ricette del menù della Flover Farm, che proporrà piatti accompagnati dai prodotti del territorio. Nel Campo delle Zucche è stata riservata un’area ristoro per una golosa pausa in compagnia, dove assaporare pranzi e merende

prima di tornare a divertirsi tra le attrazioni del Campo. La Flover Farm è aperta dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19, con ingresso con Pass Zucche al costo di 5 euro. Sabato e domenica (compresi festivi) dalle 10 alle 19 previo ingresso con Pass Zucche al costo di 8 euro (bambini sotto al metro gratis e i residenti del Comune di Bussolengo avranno uno sconto di 2 euro). Per avere informazioni specifiche su orari e scoprire tutte le attività, i laboratori e i corsi organizzati all’interno del labirinto è possibile consultare il sito www.flover.it.

Nei dintorni

TORNA ANCHE QUEST’ANNO IL PREMIO MASI, ALLA SUA 43 EDIZIONE

Appuntamento il 25 ottobre in Valpolicella per celebrare “la Bellezza come strumento di ispirazione e miglioramento per tutte le generazioni, in Veneto e nel mondo”.

Uno degli eventi culturali più importanti e attesi dalla nostra città nel mese di ottobre è certamente il premio Masi, che da più di quarant’anni premia le eccellenze della nostra terra, il Veneto, che si sono distinte portando in tutto il mondo il loro sapere ed elevando i valori del nostro territorio.

Era la fine degli anni Settanta quando tre amici, Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, lo scrittore Cesare Marchi e il giornalista Giovanni Vicentini, riflettevano sull’identità regionale e sui valori fondamentali della nostra terra. Ed è proprio da quella chiacchierata che nel 1981 prende forma il Premio Masi, nella sua prima edizione, con il riconoscimento alla Civiltà Veneta conferito a personaggi originari delle Venezie che si sono distinti nei campi della letteratura, dell’arte, del giornalismo, della scienza, dello spettacolo e dell’economia, e che con la loro opera hanno promosso e valorizzato le capacità della gente veneta nei più vasti campi dell’attività umana, facendosi portatori dei valori fondamentali di questa terra. Nel corso degli anni, a questo

importante riconoscimento, assegnato a tre personalità venete per nascita, famiglia o adozione, se ne sono aggiunti altri due di respiro internazionale. Dall’amore e l’attenzione per la cultura e produzione del vino, che rappresentano caratteri peculiari del territorio veneto, nasce Il Premio Masi Internazionale Civiltà del Vino che rivolgendosi al mondo della vitivinicoltura internazionale premia le personalità che più hanno contribuito ad esaltare l’antica cultura della vite.

Riservato a personaggi che hanno contribuito a diffondere un messaggio di cultura, solidarietà e progresso civile nel mondo è il Premio Internazionale Grosso d’Oro Veneziano che ispirandosi ai lunghi secoli di pace e di prosperità della Repubblica Serenissima consegna come premio simbolico la prima moneta d’argento coniata a Venezia alla fine del Trecento. Quest’anno per la 43° edizione il tema è “Il circolo virtuoso della Bellezza”, che sottolinea la ricerca dell’armonia e dell’umanesimo come contrappunto all’estrema e asettica forma della specializzazione e

settorializzazione estreme in un mondo sempre più tecnologico. “La Bellezza non è solo estetica, ma valore civico fondamentale che ci unisce e ci aiuta a mantenere viva la nostra umanità di fronte alle sfide del progresso” afferma la Presidente della Fondazione Masi, Isabella Bossi Fedrigotti.

Per questo il Premio Civiltà Veneta viene attribuito all’imprenditore triestino Riccardo Illy “in riconoscimento del suo apporto all’eccellenza del prodotto Illy e alla rinomanza globale del marchio nel binomio Buono e Bello”; allo scultore

Illy

vicentino Arcangelo Sassolino “in riconoscimento della sua ricerca e della conseguente Nei dintorni

Isabella Bossi Fedrigotti, presidente Fondazione Masi
Riccardo

opera legata a filo doppio al Bello artistico espresso dalla materia e i suoi fenomeni, dalle meccaniche e tecnologie” e all’attivista ambientalista e scrittrice Sara Segantin, originaria della provincia di Trento, “per l’impegno, le pubblicazioni e le collaborazioni che collocano lei e la sua opera in una dimensione di incanto per il Bello e il Buono della natura, con attenzione alla sostenibilità e alla ‘giustizia climatica’ necessaria alla sua conservazione.”

Il Premio Internazionale

Civiltà del Vino va a Donatella Cinelli Colombini, produttrice toscana e pioniera nel promuovere movimenti culturali vitivinicoli grazie “alla sua pluriennale attività di produttrice e alla sua sensibilità femminile a favore dell’ambiente e del vino” come dichiara il Vicepresidente della Fondazione e Presidente di Masi, Sandro Boscaini. Infine, il Grosso D’Oro

Veneziano è conferito all’Opera Don Calabria, ‘multinazionale del bene’ nata a Verona, oggi attiva nei 5 continenti. Commenta Marco Vigevani, Segretario della Fondazione Masi: “In tempi sfregiati da tante tragedie e brutture, ed appesi a fragili speranze, il Premio Masi si contrappone con il suo impegno nel celebrare coloro che, attraverso la loro opera, contribuiscono a un mondo più bello, armonioso e coeso. Il Grosso D’Oro Veneziano, in particolare, riconosce le organizzazioni che, come l’Opera Don Calabria, trasformano le difficoltà in opportunità per il bene comune, si dedicano alla solidarietà e alla cooperazione dimostrando come sia possibile

superare le sfide contemporanee e promuovere un futuro più giusto e inclusivo per tutti”. La cerimonia di premiazione, da sempre nel periodo simbolico della vendemmia, prevede la suggestiva firma da parte dei premiati sulla Botte di Amarone presso le storiche cantine Masi, per poi proseguire con un momento di riflessione e confronto nel nuovo complesso polifunzionale Monteleone21 a Gargagnago di Valpolicella, attualmente in fase di completamento. L’evento il 25 ottobre sarà poi trasmesso su TeleArena in prima serata il 27 ottobre.

Arcangelo Sassolino
Sara Segantin
Opera Don Calabria
Sandro Boscaini, vicepresidente Fondazione Masi
Donatella Cinelli Colombini
Nei dintorni

LA MAGIA DI MOONLIGHT LESSINIA

Nelle notti di luna piena, immersi nella natura incontaminata del Parco Naturale della Lessinia, escursioni e degustazioni si incontrano.

Qualche giorno fa si è svolto il primo appuntamento di questa rassegna di eventi in alta Lessinia che, nelle notti di luna piena, porterà escursionisti e appassionati di natura ed enogastronomia a prendere parte a un’esperienza unica fatta di cammino, natura e cene degustazione, organizzata da Altalessinia. com in collaborazione con il Consorzio per la Tutela del Formaggio Monte Veronese DOP e con l’Associazione VinNatur.

Tutti gli appuntamenti prevedono infatti un’escursione serale di trekking leggero nei luoghi e sui sentieri più belli della Lessinia come la Valle delle Sfingi, la dorsale degli alti pascoli, le trincee di malga Pidocchio, i paesaggi di Passo Malera, e molti altri ancora. Ogni appuntamento è poi caratterizzato da una cena degustazione in un rifugio o malga del territorio, dove gli escursionisti saranno accolti dai piatti tipici della montagna veronese e da una degustazione di Monte Veronese DOP in varie stagionature. A rendere la serata ancora più speciale, sarà protagonista ogni volta un produttore di VinNatur, che ci guiderà nella degustazione dei suoi vini naturali, insieme ad aneddoti e

curiosità sul legame tra il calendario astronomico, i cicli lunari e le attività in vigna e in cantina.

Tutte le date in programma e le informazioni per iscriversi sono disponibili sul sito web www.altalessinia.com oppure rivolgendosi alla segreteria organizzativa al +39 320 0736306

CASA SARTORI 1898: LA CORNICE PERFETTA PER VALORIZZARE OGNI OCCASIONE

Sartori di Verona pone le sue radici e il suo cuore pulsante nell’elegante cornice di Villa Maria.

Sartori di Verona è un nome che evoca storia, passione e raffinatezza e Villa Maria ne incarna l’essenza più autentica. Questa magnifica dimora settecentesca, circondata da cinque ettari di giardini perfettamente curati compresi di un piccolo vigneto, è la cornice ideale per rendere indimenticabile ogni tipo di evento, in qualsiasi stagione dell’anno.

Gli spazi sono pensati per accogliere momenti unici, sia all’interno dei saloni, arredati con gusto ed eleganza, sia all’esterno, tra i sentieri fioriti e gli angoli suggestivi del parco. Le sale della villa, con i loro soffitti affrescati, offrono un’atmosfera

calda e accogliente nei mesi invernali, mentre i giardini diventano un palcoscenico perfetto per cerimonie all’aperto durante la primavera e l’estate.

Ogni evento è arricchito dalla magia dei vini Sartori di Verona, veri protagonisti delle degustazioni. La passione e la maestria degli enologi si riflettono in ogni calice, regalando agli ospiti un’esperienza sensoriale irripetibile. I vini, espressione autentica del territorio e dell’arte vinicola della Valpolicella, trasformano ogni brindisi in un momento da ricordare.

Il fascino della villa, unito alla cura e alla professionalità dello staff di Casa Sartori,

ne fanno il luogo ideale per ospitare matrimoni da sogno, eventi privati ed esclusivi incontri aziendali. La versatilità degli spazi e la bellezza senza tempo della location si adattano perfettamente a ogni esigenza, offrendo una scenografia incantevole.

Scegliere Casa Sartori significa scegliere una tradizione fatta di eleganza, gusto e legame con il territorio, per vivere un evento che resterà impresso nella memoria di tutti i nostri ospiti.

Via Casette, 4 - Santa Maria, Negrar di Valpolicella (VR) www.casasartori1898.it

Per informazioni o richieste speciali: hospitality@casasartori1898.com

Casa Sartori 1898

VENDEMMIA TARDIVA: UNA TECNICA CHE REGALA UN NETTARE

DOLCE E AROMATICO

La sommelier Corinna Gianesini

racconta la tecnica della surmaturazione in pianta degli

acini di uva.

Asettembre è tempo di vendemmia, o forse non sempre. Qualche “coraggioso” produttore di vino ritarda la vendemmia di porzioni di raccolto per lasciar maturare i grappoli ancora un po’ sulla pianta nei mesi autunnali. Questa tecnica si chiama vendemmia tardiva: che cos’è veramente e cosa produce sui vini?

Lo abbiamo chiesto alla sommelier e comunicatrice veronese Corinna Gianesini, Curatrice della guida

Slow Wine per il Veneto e Ambassador della Banca del Vino di Pollenzo.

Cos’è la vendemmia tardiva?

Il termine “tardiva” raccoglie in sé il senso di questa tecnica vitivinicola. Si tratta cioè della vendemmia di uva che viene lasciata ad appassire sulla pianta oltre il termine della sua normale maturazione. L’uva quindi non viene vendemmiata

a settembre, ma prosegue la sua vita attaccata al tralcio durante l’avvento dei freschi mesi autunnali.

Cosa produce sui vini questa vendemmia?

Durante questo periodo di surmaturazione in pianta gli acini tendono a disidratarsi lentamente. La vite in autunno inizia a rallentare progressivamente la propria attività linfatica così gli acini tendono a perdere molto lentamente una parte dell’acqua che hanno al proprio interno. Questo non è un semplice processo di asciugatura, ma una sorta di seconda maturazione durante la quale gli zuccheri e gli acidi contenuti nell’acino si concentrano sempre di più, e nel frattempo si creano nuovi legami chimici che danno origine e sostanze che doneranno al vino nuove sfumature aromatiche e una tessitura setosa.

Che rischi e vantaggi ci sono nel praticare questa tecnica?

I grappoli, per poter affrontare la vendemmia tardiva, devono essere perfettamente sani e ben areati, perché quando il clima diventa più fresco e umido il rischio che possano essere attaccati dalla muffa grigia è molto alto, mettendo a repentaglio la bontà dei frutti. Per contro, quando l’attacco della muffa avviene in piccola quantità ed in un ambiente ben ventilato gli effetti sull’acino possono essere molto interessanti. In questo caso si parla infatti di “muffa nobile” perché il fungo si nutre degli zuccheri dell’uva ed entra in simbiosi con l’acino inducendo la produzione di sostanze aromatiche complesse che doneranno al vino sensazioni speziate e intriganti.

Perché le aziende scelgono di ricorrere a questa tipologia di vendemmia?

La scelta di ricorrere alla vendemmia tardiva è una grande sfida per il viticoltore, perché gli acini restano esposti alle intemperie per lungo tempo. Affrontare il peso del rischio meteorologico e nel

frattempo controllare quasi quotidianamente lo stato sanitario delle uve è un impegno oneroso a cui non tutti sono disposti. Tuttavia alcuni coraggiosi vignaioli lo affrontano perché i grappoli che vengono vinificati con questa tecnica sono un concentrato di meravigliosa energia. Il vino che deriva da questa tecnica è un nettare dolce, suadente, profondo e sfaccettato negli aromi, con sensazioni di miele, note tostate e spezie. Una vera bontà!

Quali tipologie di vitigni del Veronese si prestano meglio a questa tipologia di vendemmia?

La garganega è forse il vitigno che si presta maggiormente a questo tipo di vinificazione. Nella nostra regione la troviamo vicino al Lago di Garda, dove è l’uva principale nella creazione del Custoza, per poi spostarci nella zona della doc Soave e, ancora più ad est, nella doc Gambellara. Il Recioto di Soave ed il Recioto di Gambellara sono vini dalla storia antichissima (lo producevano già i Romani) e in entrambe le denominazioni sono presenti produttori che utilizzano la vendemmia tardiva in vigneto, piuttosto che il diffusissimo appassimento in fruttaio.

Spazio agli abbinamenti ora…

I vini ottenuti attraverso la vendemmia tardiva, come abbiamo visto, sono vini molto ricchi di zucchero. Siamo spesso abituati ad abbinarli a preparazioni dolci, come delle torte o della pasticceria secca. Vi invito invece ad assaggiarli in abbinamento a pietanze salate. Si può abbinarli ad un tagliere di formaggi stagionati, o erborinati, come il gorgonzola, oppure a degli affettati dal sapore forte, come dei cacciatorini speziati, del salame felino, della mocetta o dei salamini piccanti. Se amate i ricordi marini provate l’abbinamento con delle acciughe sotto sale o con delle olive in salamoia. Il contrasto tra l’aromatica dolcezza del vino e la gustosa sapidità dei cibi vi conquisterà.

Corinna Gianesini

LA VENDEMMIA DI SCRIANI

Inizia verso metà settembre a seconda

dell’annata, prevalentemente a mano per permettere

la massima qualità delle uve.

La vendemmia è uno dei momenti più importanti per la vita di un’azienda vinicola, perché è il momento in cui si raccolgono letteralmente i frutti dell’annata, che talvolta può essere perfetta, ma altre volte può essere complessa anche per ragioni meteorologiche.

Abbiamo chiesto a Scriani, cantina che sorge a Fumane, nel cuore della Valpolicella, di raccontarci come avviene questo delicato processo.

Come è la vendemmia in Valpolicella?

Per noi produttori della Valpolicella la vendemmia è un momento molto delicato in quanto le uve vengono raccolte normalmente tutte a mano, non utilizzando macchinari. Questo perché avendo vini di alta qualità e prodotti con la tecnica dell’appassimento come Amarone e Recioto non possiamo permetterci che neanche un singolo grappolo non sia perfetto.

La vendemmia è un momento di lavoro ma anche di grande festa. È un momento dove si sta tutti all’area aperta e dove si raccolgono i frutti di un anno di lavoro. Un’enorme emozione per noi produttori che festeggiamo

per tradizione al termine con la Gazzega, un momento dove ci riuniamo tutti e festeggiamo la fine del raccolto.

Quando avviene la vendemmia?

Le uve in Valpolicella vengono raccolte solitamente verso la metà di settembre. Chiaramente ogni anno è a sé stante e in base all’andamento climatico della stagione si anticipa o posticipa di un pò.

La cosa importare e che non tutti sanno è che non siamo noi a decidere il giorno di inizio della vendemmia, ma il nostro Consorzio per la Tutela Vini Valpolicella che in base al grado zuccherino delle uve ci comunica un giorno di inizio lavori.

Come vengono raccolte le uve?

In Valpolicella si utilizza la tecnica dell’appassimento, questo vuol dire che per alcuni vini le uve vengono raccolte in cassettine di legno e messe ad appassire per un certo tempo. Non per tutti i vini si utilizza questo metodo, il Valpolicella Classico ad esempio non ne ha bisogno essendo un vino fresco e giovane.

Come avviene la raccolta a mano?

Le uve raccolte a mano vengono selezionate grappolo per grappolo, guardate e controllate prima di essere effettivamente raccolte.

Una volta raccolto il grappolo viene posizionato nel plateaux (cassettina di legno o plastica). I grappoli devono poter respirare e riposare per l’appassimento e quindi non possono essere sovrapposti.

La raccolta viene fatta esclusivamente da noi questo perché basta solo un chicco rovinato che poi, messo in appassimento, fa marcire anche gli altri grappoli.

Meglio il legno o la plastica per le cassettine dell’appassimento?

Per quanto riguarda le cassettine il legno lavora meglio con l’appassimento, ma la plastica è più pratica e stabile, quindi per gli spostamenti più vicini viene utilizzato il legno, mentre per gli spostamenti più distanti in collina viene utilizzata la plastica.

QUANDO LA VENDEMMIA È “TARDIVA”

La vendemmia copre un arco temporale di circa un mese a seconda del tipo di uve e vino prodotto. Talvolta può arrivare anche oltre la metà di ottobre e l’inizio di novembre. Come per Carpanè, la Corvina Veronese IGT di Scriani le cui uve vengono raccolta a metà ottobre. Carpanè esprime in modo armonico le diversità della Valpolicella, nella quale è nato, valorizzando le “irregolarità” emergenti rispetto ai canoni organolettici dei prodotti del territorio.

Azienda agricola Scriani

Via Ponte Scrivan, 7 - 37022 Fumane (VR) www.scriani.it

Canali Meta @scriani

CARPANÈ

CORVINA VERONESE - IGT

100% CORVINA

Vinificazione: dopo un periodo di surmaturazione naturale in fruttaio di ca. 30 giorni, la fermentazione avviene in botti troncoconiche di rovere da 50 hl, per ca. 25 giorni.

Caratteristiche organolettiche: Colore rosso rubino deciso, profumo di fiori e frutti di bosco; al palato offre gradevoli sensazioni erbacee con sapori di spezie e mandorle amare.

Abbinamenti: questo vino si abbina con piatti di carni rosse e formaggi a lunga stagionatura.

NASCE A VERONA IL PRIMO CORSO DI LAUREA IN OSTEOPATIA

Il corso prenderà il via già dal primo ottobre e i posti a disposizione sono 40 cui si accederà previo test di ingresso esattamente come accade per gli altri indirizzi sanitari.

In Italia sono già 12mila gli operatori che, sulla base di una formazione molto disomogenea, svolgono l’attività di osteopata lavorando in autonomia o in collaborazione con

altri professionisti della salute in studi privati. L’attrattività di questa professione è ancora più chiara se si considerano la richiesta crescente di prestazioni professionali e i fabbisogni di

prevenzione previsti negli obiettivi di salute inseriti nei Piani sanitari nazionali e regionali. Per valorizzare una risorsa professionale già presente e garantire, allo stesso tempo, un percorso formativo omogeneo e pertinente agli obiettivi di salute definiti dal Ministero della Sanità, il Mur, con decreto dell’1 dicembre 2023, ha istituito il corso di Laurea triennale di Osteopatia. L’università di Verona, assieme a Firenze, è stata la prima in Italia ad attivare il nuovo corso, offrendo una qualificazione universitaria in questo settore importante per la salute e confermando il suo ruolo nel sistema universitario nazionale. A parlarne il magnifico rettore Pier Francesco Nocini: «Forti delle conoscenze e competenze nel settore e grazie a una struttura didattica capace e coerente con le sfide che il nostro Ateneo sta affrontando, anche a

livello organizzativo, abbiamo colto l’opportunità di istituire, primi in Italia, il nuovo corso di laurea in Osteopatia. La nostra università è, inoltre, riferimento su tutto il territorio nazionale in questo settore grazie all’esperienza decennale del Master di primo livello in Osteopatia nelle disfunzioni neuro muscolo scheletriche che ha formato più di 1500 professioniste e professionisti provenienti da un percorso di laurea nelle professioni sanitarie. Il nuovo corso di laurea – spiega il rettore – già attivo dal prossimo anno accademico fornirà alla rete dei servizi della salute territoriale e nazionale professioniste e professionisti competenti negli interventi di prevenzione che sapranno portare il loro contributo anche nella ricerca scientifica e nello sviluppo di questa disciplina. Collocare la formazione dell’osteopata all’interno del sistema universitario consentirà, infatti, di esplorare gli ambiti di applicazione dell’osteopatia attraverso una ricerca in grado di contribuire all’utilizzo più appropriato degli interventi osteopatici nell’ambito delle cure primarie».

La nuova figura professionale sarà in grado

di prevenire i sintomi o disturbi dell’apparato locomotore, in tutte le fasce di età individuando e trattando le disfunzioni somatiche, non riconducibili a patologie, con tecniche di valutazione e trattamento manuale. Potrà operare in autonomia o collaborare in team multiprofessionali contribuendo al benessere del paziente nell’ambito degli interventi previsti dalle linee guida e dalle buone pratiche. Il corso di laurea, ad accesso programmato regionale, avrà 40 posti assegnati per il prossimo anno accademico. Le lezioni saranno svolte da docenti della facoltà di Medicina e chirurgia dell’ateneo e da esperti dei vari settori professionali, soprattutto per le scienze caratterizzanti osteopatiche. Per le discipline osteopatiche saranno, inoltre, individuati docenti che rispondano ai profili definiti dal Mur di concerto con il Ministero della Salute che abbiano comprovata esperienza clinica e didattica in ambito osteopatico. Centrale l’attività pratica e di tirocinio che saranno svolte sotto la supervisione di personale specializzato dell’Ateneo.

Magnifico rettore Pier Francesco Nocini

BENESSERE MENTALE MAI PIÙ TABÙ MA PEGGIORA NEI RAGAZZI

A sdoganare il tema mental health sono intervenute diverse star con interviste, programmi o sui social network per raggiungere più persone e in particolare i ragazzi.

La Giornata Mondiale della Salute Mentale (World Mental Health Day) è una ricorrenza che si celebra il 10 ottobre di ogni anno.

Soprattutto dopo la pandemia la salute mentale ha acceso i riflettori nel dibattito pubblico. Si è sempre più consapevoli, infatti, dell’importanza cruciale

del benessere psicologico per la qualità delle nostre vite. Salute mentale non significa solo assenza di disturbi psicologici, ma il giusto equilibrio tra

benessere emotivo, psicologico e sociale. Questa stabilità ci permette di affrontare le sfide quotidiane e contribuire attivamente al benessere della comunità. A fornire dati interessanti è l’indagine annuale di Ipsos, condotta in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale che ha esplorato i cambiamenti nel modo in cui le persone percepiscono la propria salute mentale e i fattori che hanno un impatto sul loro benessere mentale. Come mostra anche l’ultima rilevazione dell’Ipsos Global Health Service Monitor, la salute mentale è oggi la prima preoccupazione quando si chiede alle persone quali siano i principali problemi sanitari che il proprio Paese deve oggi affrontare; in aumento di ben 17 punti percentuali rispetto al 2018. Negli ultimi anni, a sdoganare il tema mental health sono intervenute anche diverse star internazionali e non solo, che mettendosi a nudo delle loro fragilità hanno dato un buon esempio sulla necessità di raccontare e parlare delle proprie esperienze e fragilità. Lo hanno fatto durante interviste rilasciate a importanti testate o programmi

televisivi o ancora sui social network, per riuscire ad arrivare a quante più persone possibili e in particolare ai ragazzi.

Sì perchè dopo l’inizio della pandemia, è proprio tra i più giovani che si era riscontrato il peggioramento più consistente dell’indice di salute mentale. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, nel mondo un individuo su sette tra i 10 e i 19 anni soffre di disturbi mentali. In Europa, ben 9 milioni di adolescenti sono alle prese con problemi di salute mentale, segnati principalmente da depressione, ansia e disturbi comportamentali. Anche in Italia la situazione è altrettanto grave. Dall’ultima indagine di Telefono azzurro 1 ragazzo su 5 si sente in ansia, e per 1 su 3 chiedere aiuto ad un esperto di salute mentale è motivo di vergogna. Questi dati trovano conferma nell’aumento dei contatti da parte dei bambini con le linee di assistenza e supporto dedicate. L’OMS nel 2022 ha registrato oltre 12.638.633 contatti alle linee di ascolto sul tema della salute mentale

e delle violenze dai minori. Ancora una volta quindi gli esperti dicono di «ascoltare le voci dei bambini e degli adolescenti per rispondere in modo adeguato ed efficace ai loro bisogni di salute mentale. Una comunicazione efficace favorisce la fiducia e incoraggia l’apertura portando a un sostegno e a un intervento migliori...» ma la cronaca nera ci racconta, ahimè, altro.

LA VISTA È UN BENE PREZIOSO, TENETELA D’OCCHIO!

Ottobre

è

il mese della vista: tutto quello che c’è da sapere sulla salute degli occhi

(e non solo) con Ottica di Virgilio.

Lo sapevate? Ottobre è il mese della vista, un’opportunità imperdibile per ricordarsi dell’importanza della salute degli occhi. Controllare la vista regolarmente è cruciale per prevenire e diagnosticare con anticipo possibili malattie oculari. Per chi già usa occhiali o lenti a contatto è consigliabile fare un controllo annuale, mentre per i più giovani può essere sufficiente ogni due anni. All’Ottica di Virgilio di Dossobuono è possibile misurare l’acuità visiva, misurata

attraverso gli ottotipi, ovvero i classici pannelli di lettere o simboli di grandezza decrescente, ma anche effettuare la visita oculistica completa agli Studi Medici Catullo, in sinergia e a due passi dal negozio, per rilevare patologie come il glaucoma o la degenerazione maculare, che spesso non mostrano sintomi nelle fasi iniziali. Molti, sbagliando, attendono l’insorgenza della presbiopia, ovvero la progressiva e naturale incapacità dell’occhio di mettere a fuoco gli oggetti più vicini, per effettuare un controllo oculistico. Il consiglio è quello di non aspettare che i problemi diventino evidenti, normalmente verso i quarant’anni, preservando così la salute visiva a lungo termine.

Una buona vista è fondamentale nella vita di tutti i giorni: nello sport e nelle attività quotidiane, una visione ottimale è propedeutica a una postura corretta: si evitano, per esempio, tensioni muscolari dovute a posizioni sbagliate davanti al computer. In particolare, poi, è essenziale per una guida sicura: reagire prontamente a situazioni di emergenza, leggere correttamente segnali e indicazioni stradali è fondamentale. Al contrario, invece, si rallentano i tempi di reazione e si aumenta il rischio di incidenti. Oltre a questo, per rinnovare la patente, le commissioni richiedono i test visivi come la sensibilità al contrasto, la suscettibilità all’abbagliamento, il tempo di recupero dopo l’abbagliamento e la visione crepuscolare. Si tratta di esami a cui sottoporsi non sempre semplici da trovare, ma Studi Medici Catullo insieme al Campo visivo (quando richiesto) li

mette a disposizione tramite appuntamento. Anche la dieta fa differenza per gli occhi. Idratarsi è importante per mantenere ben lubrificata tutta la struttura oculare e prevenire

la secchezza. I mirtilli, ricchi di antociani, migliorano la circolazione sanguigna nei capillari oculari e proteggono la retina. Carote e melone, contenenti betacarotene, sono essenziali per la salute della retina e la visione notturna.

Per i più piccoli, invece, è consigliabile eseguire un controllo ortottico a partire dai 3 anni seguito poi da un controllo oculistico pediatrico se necessario. In ogni caso, quando il medico oculista prescrive degli occhiali, la qualità delle lenti è cruciale per una visione chiara e confortevole e da Ottica Di Virgilio, acquistando una coppia di lenti per il controllo progressione miopica dei bambini, gli adulti possono ottenere lenti a un prezzo speciale. In negozio è anche possibile abbinare un secondo occhiale, da sole per proteggere gli occhi dai raggi UV o da ufficio per l’affaticamento visivo dovuto alla luce blu. Quindi ricordate… la vista è un bene prezioso, tenetela d’occhio!

Ottica Di Virgilio

Vuoi farti condurre, o

hai

di guidare? In ogni caso: eccoci! 24h/24h 365 gg/anno

voglia

Noleggio con Conducente di Auto-Van-Minibus-Bus

Noleggio Pulmini 9 posti e Camper

Transfer da e per destinazioni specifiche anche di più giorni

Transfer Discoteche e Servizi Navetta

Convenzioni aziendali

Contattaci senza impegno il nostro staff ti aspetta!

Prenota subito il tuo servizio utilizzando il codice a lato e avrai uno sconto del 10%

 045 4854929 (anche via WhatApp!)  commerciale@zaupasrl.com � Via Locchi 37/A — 37124 Verona

TUMORI E STILI DI VITA, IL SUPER PROTOCOLLO

DI VERONA

Nutrirsi

correttamente

e fare movimento migliorano qualità di vita ed efficacia delle terapie.

E grazie a FORCE ora esistono anche evidenze scientifiche.

Con ottobre torna il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Motivo in più per parlare di stili di vita, oltre che come fattore di prevenzione primaria, come strumento utile a contrastare alcuni sintomi della malattia ed effetti collaterali delle terapie oncologiche. Al riguardo, presso la U.O.C. di Oncologia

dell’Aoui diretta dal professor Michele Milella, nel 2019 Verona è resa capofila nazionale di un progetto, FORCE - Focus On Research and CarE, volto a raccogliere evidenze scientifiche sul legame tra benessere psico-fisico ed efficacia delle terapie.

«FORCE fornisce ai pazienti un servizio di supporto psicologico, nutrizionale e di esercizio fisico (seguendo annualmente più di 300 pazienti

oncologici) e al contempo evidenze scientifiche a ulteriore supporto dell’implementazione di tali aspetti in pratica clinica: più di 44 lavori, di cui 24 con dati raccolti nell’Aoui scaligera sono stati pubblicati dal nostro gruppo su riviste scientifiche internazionali», ricorda la coordinatrice Sara Pilotto, professoressa in Oncologia Medica al Dipartimento di Ingegneria per la Medicina di Innovazione. «I pazienti oncologici hanno spesso difficoltà ad alimentarsi in maniera adeguata – prosegue Ilaria Trestini, dietista clinico dell’Aoui –, i cambiamenti nelle scelte alimentari, indotti anche dalla presenza di effetti collaterali dei trattamenti, insieme alle alterazioni metaboliche che il tumore provoca nell’organismo, possono portare a una modifica del peso corporeo e della massa muscolare. Pertanto, una maggior attenzione a tavola è importante anche dopo una diagnosi oncologica e durante il percorso terapeutico, così come nella prevenzione delle recidive». Purché la dieta sia costruita sui fabbisogni e preferenze del paziente, in base alle risultanze scientifiche. «Varie pubblicazioni hanno ampiamente documentato come garantire un buono stato nutrizionale migliori la qualità di vita, la tolleranza e l’efficacia ai trattamenti medici e chirurgici». Analogo discorso vale l’esercizio fisico. Malattia

e trattamenti debilitano l’organismo, e dopo la diagnosi è tendenza diffusa ridurre ulteriormente il movimento, «mentre alcuni studi – riferisce Alice Avancini, chinesiologa e assegnista di ricerca nella sezione di Oncologia del citato

dipartimento universitario – evidenziano come una pratica regolare contribuisca a rinforzare il sistema immunitario, diminuire lo stato infiammatorio dell’organismo, aumentare forza, massa muscolare e fitness cardiorespiratoria, nonché contrastare alcuni dei più comuni effetti collaterali tra cui ricordiamo la fatigue correlata al cancro e tollerare meglio le terapie». L’importante è che si rispettino caratteristiche, fisiche e cliniche del paziente. «Attività aerobiche quali camminare, fare bicicletta ed esercizi di forza, svolti almeno ad un’intensità moderata, devono essere i pilastri fondamentali di ogni programma. Proprio una ricerca condotta dal nostro gruppo ha evidenziato che una pratica fisica supervisionata da chinesiologi specializzati è sicura, fattibile ed efficace anche in caso di malattia metastatica».

L’Aoui scaligera vanta, poi, un altro fiore all’occhiello nell’umanizzazione delle cure: il progetto Convivio, attivo tra le corsie ospedaliere dell’Oncologia di Borgo Trento e di Borgo Roma da undici anni, per offrire ai pazienti in attesa della terapia, la possibilità di incontrare professionisti del benessere psicofisico e trascorrere piacevoli momenti ricreativi. «Da quest’anno c’è anche il contributo degli igienisti dentali dello stesso ospedale, a disposizione dei pazienti che a causa di determinati tipi di cancro subiscono danni ai denti», spiega Clelia Bonaiuto, già dietista dell’Oncologia e referente di Convivio, «nato proprio per accogliere

e seguire il paziente anche oltre il percorso clinico, e non lasciarlo solo nella prova della malattia». Da non trascurare la cura dell’aspetto fisico. Cruciale per le donne, ma non solo. Ecco che una volta a settimana arrivano al Convivio Giovanna Olivieri e Jessica Catone, estetiste di APEO specializzate nel valutare le tossicità cutanee di chemio e radioterapia utili ad applicare protocolli estetici mirati. Oltre a uccidere le cellule tumorali, «tante terapie e farmaci producono un effetto aggressivo su pelle (eritemi, edemi) e unghie, compromettendo la qualità della vita anche i termini di relazione. Quando la pelle risulta intossicata dalle terapie interveniamo con differenti tecniche di pedicure, manicure, unghie, massaggio, trattamento della cicatrice, makeup, finalizzate a eliminare i sintomi o arginare la progressione del disturbo a monte – dice Jessica – perché nei casi in cui, ad esempio, si verifichi inspessimento e conseguenti fessurazioni dell’unghia e qualora non trattate, tale condizioni degenerino in forme più gravi come i granulomi, «la competenza diventa tuttavia del medico».

Praticato nei tempi e modi debiti, il trattamento estetico resta un valido strumento per ridurre lo stress emotivo e consentire a questi pazienti il normale svolgimento di attività quotidiane come vestirsi e indossare le scarpe.

Medici del Convivio: Clelia Bonaiuto, Michele Milella e Daniela Cafaro
Jessica Catone durante un trattamento estetico

AUTUNNO A VERONA, TRA FOLIAGE E MARRONI

Autunno veronese: tra foliage incantevole, tradizioni locali e sapori autentici, un’esperienza multisensoriale.

L’autunno è una stagione che affascina con la sua atmosfera unica, caratterizzata da colori stupendi e profumi intensi. Nella provincia di Verona, questo periodo dell’anno si arricchisce di tradizioni che celebrano

sia la bellezza del paesaggio, con il fenomeno del foliage, sia i sapori della terra, con il marrone protagonista delle sagre locali. È un momento in cui la natura e la cultura si intrecciano, offrendo esperienze che coinvolgono tutti i sensi.

Il foliage è uno degli spettacoli naturali più attesi dell’autunno. Le foglie degli alberi si tingono di tonalità che spaziano dal rosso al giallo dorato, creando paesaggi incantevoli. Nel veronese ci sono tantissimi luoghi per ammirare questo fenomeno che rende

unica questa stagione e il Parco Naturale Regionale della Lessinia è una destinazione imperdibile: i suoi boschi si trasformano in un mosaico di colori.

Un altro luogo dove il foliage raggiunge il suo massimo splendore è la Valpolicella. Famosa per i suoi vigneti, la Valpolicella in autunno si veste di nuovi colori. I vigneti, che producono vini rinomati come l’Amarone e il Valpolicella, assumono sfumature calde che contrastano con il verde

intenso dei cipressi e degli oliveti. È il momento ideale per esplorare le colline, magari approfittando delle numerose cantine aperte al pubblico per degustazioni e visite guidate. Anche il Lago di Garda, visto dai vari rifugi presenti sulle montagne che lo costeggiano, offre paesaggi autunnali sbalorditivi. In particolare, il Monte Baldo è rinomato per la sua biodiversità botanica, mentre sul lato opposto si trova il suggestivo percorso verso la Madonna della Corona a Spiazzi. Imperdibile è anche la (semplice) camminata sulla Rocca di Garda, tra Garda e Bardolino, con vista sul lago e l’Eremo di San Giorgio, immerso tra boschi e vigneti che circondano le acque azzurre. Simbolo indiscusso

dell’autunno è il marrone, una varietà di castagna pregiata protagonista di numerose feste e sagre che animano il territorio. Tra le manifestazioni più significative c’è la Festa del Marrone di San Zeno di Montagna, che si tiene annualmente tra ottobre e novembre. Durante la festa, il paese si riempie di bancarelle che offrono specialità a base di marroni visto che il borgo è noto per la produzione di marroni di alta qualità.

L’autunno veronese è infatti un periodo in cui si celebrano le radici agricole e culturali del territorio, quando l’arrivo dell’autunno segnava per i contadini l’inizio di un periodo di raccolta e conservazione di quanto seminato. In provincia di Verona questa stagione è un’esperienza che va oltre la semplice osservazione della natura. È un periodo in cui si riscoprono i sapori antichi, si celebrano i prodotti della terra e si vive la cultura del territorio in tutte le sue sfumature. Dalle passeggiate nei boschi, dove il foliage regala panorami indimenticabili, alle sagre che esaltano la bontà dei marroni, ogni momento è un invito a scoprire e a lasciarsi sorprendere dalla ricchezza della nostra terra.

TRAIL DEI FOLENDARI: IL 27 OTTOBRE LA V EDIZIONE

Un’esperienza di trail running unica

attraverso il meraviglioso paesaggio di Cerro Veronese. Scopri i percorsi di 30 km e 15 km pensati

per ogni tipo di atleta.

La quinta edizione del “Trail dei Folendari” è un appuntamento imperdibile per gli appassionati di trail running, una specialità della corsa a piedi che si svolge in ambiente naturale, generalmente su sentieri. Quest’anno l’evento propone due percorsi competitivi: uno di 30 chilometri con un dislivello di 1500 metri e uno di quindici chilometri con un dislivello di 750 metri.

La grande novità del 2024, però, è l’introduzione del percorso di quindici chilometri in modalità non competitiva, pensato per chi vuole godersi la corsa senza la pressione della gara sullo

stesso tragitto di quello competitivo.

L’appuntamento è in programma il 27 ottobre e il percorso prende il via dal centro di Cerro Veronese, attraversando poi la suggestiva val Squaranto. I partecipanti avranno la possibilità

di raggiungere il forte di Santa Viola e di “esplorare” la parte ovest del comune tramite il sentiero delle sorgenti. Il tracciato, caratterizzato principalmente da single track e mulattiere di sottobosco, offre un’esperienza affascinante e impegnativa immersa nella natura.

Il percorso di quindici chilometri è già segnato in modo permanente e consente ai corridori di potersi allenare sullo stesso tracciato prima della gara. Un’opportunità ideale per familiarizzare con il percorso e migliorare la propria preparazione fisica in vista dell’evento.

Le gare avranno una durata massima tra le quattro e le cinque ore e per questo durante l’itinerario saranno a disposizione dei punti di ristoro. È anche consigliato a tutti i partecipanti di dotarsi di adeguate scorte alimentari e da regolamento chi corre la 30 km dovrà portare

con sé una riserva idrica di almeno mezzo litro e un telefono cellulare con la batteria carica e il numero visibile, da tenere addosso o nello zaino. Gli atleti delle gare competitive riceveranno trofei e prodotti come premio: i riconoscimenti, in particolare, andranno ai primi cinque classificati assoluti tra gli uomini e alle

prime cinque classificati assolute tra le donne.

Le iscrizioni sono aperte online e la chiusura è prevista per il 21 ottobre 2024, o al raggiungimento di 700 partecipanti. Le quote di iscrizione per il percorso cambiano in base alle date e i prezzi sono consultabili sull’apposito sito www. traildeifolendari.it, così come tutti i requisiti per partecipare e altre informazioni più tecniche.

La quota di partecipazione comprende un pacco gara con i gadget degli sponsor e per le gare competitive è prevista anche la rilevazione del tempo. Tutti i partecipanti riceveranno una medaglia finisher e un diploma finisher scaricabile online. L’iscrizione comprende anche un’assicurazione con copertura per gli infortuni di gara e un piano medico-sanitario gestito dalla Croce Rossa Italiana. Gli organizzatori garantiranno quindi servizi e assistenza per assicurare un’esperienza completa e sicura.

Il Trail dei Folendari valorizza infatti la bellezza

dei sentieri di montagna e delle strade sterrate, ma anche lo sport e l’agonismo degli atleti che correranno per arrivare tra le prima posizioni. Che tu sia un corridore competitivo o un amante della natura in cerca di una nuova sfida, questo evento avrà sicuramente qualcosa di speciale da offrirti.

LESSINIA A PORTATA

DI BAMBINI

Hai mai visitato la Lessinia in autunno?

Un’esplosione di colori e panorami inaspettati.

I monti Lessini sono scenario ideale per passeggiate con bambini e attività all’aperto.

La fine dell’estate ci ha sempre portato un po’ di tristezza ed è per questo che, con l’arrivo dell’autunno, cerchiamo sempre qualche simpatica attività anti noia da fare con i nostri bambini. L’importante è non farsi prendere dalla pigrizia se il tempo non è clemente. All’inizio le giornate uggiose ci faranno passare la voglia di uscire ma una volta rientrati saremo ancora più contenti per aver goduto di qualche ora all’aria aperta. Di seguito, quindi, trovate diverse attività e passeggiate autunnali da organizzare con la vostra famiglia tra i Monti Lessini. Tra le più gettonate nei pressi del centro di Camposilvano, la Valle delle sfingi. Uno spettacolo geologico strabiliante: la roccia calcarea di cui è composta la zona, infatti, ha subito nei millenni un fenomeno di erosione modellando strani massi isolati che spuntano qua e là sul prato. La chiamano anche la Città di Roccia e camminare tra questi monoliti giganteschi è abbastanza impressionante e con i colori dell’autunno ancora di più. Durante la passeggiata i bambini si possono divertite a frugare tra le foglie secche e a raccogliere le più colorate e l’indomani fare dei disegni colorati o magari dei segnalibri originali. Non mancano poi le visite ai musei anche quelli a cielo aperto. Sì perchè in Lessinia oltre al Museo Geopaleontologico e la grotta del Covolo, il primo un museo molto interessante per gli appassionati di archeologia,

geologia e paleontologia, il secondo una grotta carsica usata come riparo già nella preistoria. Imperdibile poi il Museo nel Bosco, tra Roverè Veronese e la frazione di San Francesco. In questo boschetto misto di faggi e abeti, sono state collocate lungo un sentiero in sali e scendi dieci opere di Gianni Franceschini rappresentanti le Donne dei Monti. Un percorso fatto ad anello di poco meno di un chilometro, insomma su misura di bambino. Ed infine sempre nelle vicinanze in una piccola contrada composta da qualche case e nel bel

mezzo di pascoli e boschi troverete “Le statue del castagneto di Corlaiti” dello scultore Bruno Corradi che ha deciso di decorare un angolo dei suoi boschi con statue lignee raffiguranti gnomi, personaggi fantastici ed animali. Le statue si trovano proprio a bordo strada: lascia l’auto al piccolo tempietto prima della contrada e torna sui tuoi passi per passeggiare tra queste bellissime sculture. Il bosco che le ospita è un castagneto che in ottobre è in piena produzione e sarà un modo per mostrare ai piccoli ricci e castagne.

IL FUTURO - E IL PRESENTE - DELLE ENERGIE RINNOVABILI

Come sono diventate così importanti per le nostre vite e le nostre città. Ne parliamo con Tommaso Ferrari.

Sulle energie rinnovabili siamo arrivati tardi ma, con le giuste accelerazioni, possiamo ancora raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica entro il 2050. Intanto quest’anno abbiamo ottenuto risultati importanti: nel primo semestre del 2024 infatti, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia ha superato per la prima volta quella da fonti fossili. Un risultato molto importante. La strada da fare è ancora tanta e per lo più in salita, ma le premesse sono più che buone: ecco perché in un quadro così delicato è più che mai necessario essere consapevoli del potenziale e dei vantaggi delle fonti rinnovabili, come aziende ma anche come semplici cittadini. Sempre più città infatti stanno ricorrendo alle rinnovabili per far sì che i propri abitanti possano migliorare la qualità della loro vita. Ne abbiamo parlato con Tommaso Ferrari, che oltre ad essere Assessore alla transizione ecologica, all’ambiente e alla mobilità del Comune di Verona, è anche Tommaso Ferrari

ingegnere ambientale, e che ha sottolineato come l’impiego delle rinnovabili rappresenti un elemento cardine nel raggiungimento degli obiettivi verso la carbon neutrality.

Il ruolo delle città nella transizione ecologica è sempre più centrale: si è portati a pensare che questo sia sinonimo di scomodità, ma non è affatto così. Avere strategie per adattare e mitigare i cambiamenti climatici è una sfida di competitività per le città e di qualità della vita per i cittadini e le cittadine. È necessario quindi, evidenzia Ferrari, sperimentare diversi approcci che possano migliorare la qualità della vita e al contempo essere alternative efficaci ed efficienti rispetto alle nostre abitudini. Le città devono e dovranno essere un nucleo di sperimentazione.

È proprio grazie all’innovazione che, a piccoli passi, ci stiamo avvicinando alle smart cities, ovvero città eque, pensate e progettate per tutti e tutte. La tecnologia qui è un elemento chiave: come sottolinea Ferrari c’è bisogno di trasformare gli spazi urbani e ripensarli per le persone, ma anche di concepire nuovi modelli energetici comunitari. Una smart city ha

benefici non solo sulla vivibilità e sulla mobilità, ma anche sulla salute dei cittadini stessi. Nel tempo sono cambiate e si sono evolute le necessità dei cittadini, e delle città stesse: imparare a ripensare gli spazi urbani e le loro funzioni è oggi più che mai di vitale importanza e per farlo serve attivare processi inclusivi e di ascolto verso cittadini e cittadine. Il mondo dei privati corre veloce e le pubbliche amministrazioni devono avere il coraggio di fare scelte diverse e innovative, anche se

questo comporta una rottura con il passato. È proprio dalla partnership tra pubblico e privato che possono nascere progetti interessanti che avranno come beneficiari anche i cittadini stessi. Come racconta Ferrari, la sfida più grande per la nostra città è proprio quella di abituarsi alla trasformazione, che deve sempre più essere vista come status. E la transizione ecologica dovrebbe essere, per tutti, la priorità: anche per la politica, che ha l’arduo compito di incanalare tutta la città in un’unica direzione condivisa.

Nel tempo sono cambiate e si sono evolute le necessità dei cittadini, e delle città stesse: imparare a ripensare gli spazi è oggi più che mai di vitale importanza e, anche in questo caso, ognuno deve dare il proprio contributo.

Se vuoi approfondire il tema delle rinnovabili: mcTER EXPO, la Fiera Internazionale efficienza energetica e rinnovabili. 16-17 ottobre presso Veronafiere. Tutte le info su: https://www. mcter.com/expo/evento.asp

L’ANGOLO DEI LIBRI

Le letture consigliate questo mese

Catena Fiorello, Giunti

Francesca Giannone, Nord Granita e baguette Domani, domani

A giugno Monte Pepe si prepara all’arrivo dell’estate. Ad accogliere masse di turisti curiosi di assaggiare gli arancini più famosi dell’isola siciliana, ma anche di conoscere Rosa, Nunziatina, Maria, Giuseppa e Sarina, “le Signore di Monte Pepe”, proprietarie dell’ormai noto “Regno degli arancini”. Fra amori finiti, relazioni che fioriscono, arrivi e partenze, le quattro cuoche dalle mani d’oro condividono un comune timore: Luciano Bellini, ex direttore di un

albergo poco distante da Monte Pepe, chiamato a Parigi a dirigere un hotel a cinque stelle, le ha invitate tutte nella nuova struttura di lusso, con il preciso compito di incantare i clienti più facoltosi ed esigenti, attraverso i colori e i profumi della tavola mediterranea. Grazie all’incontro con i sapori di una delle più straordinarie tradizioni popolari al mondo, la capitale della bellezza ed eleganza per eccellenza, diventerà così teatro di un nuovo e inatteso amore.

Da leggere tutto d’un fiato. Tutti specchio di una parte di noi.

Il nuovo romanzo di Giannone, autrice del fortunato romanzo La portalettere (vincitore del Premio Bancarella 2023), è ambientato nel Salento del 1959. I fratelli Lorenzo e Agnese perdono tutto con la vendita del saponificio di famiglia. Lorenzo reagisce andando via, determinato a riprendersi la fabbrica grazie al denaro. Agnese, invece, decide di rimanere a lavorare sotto il nuovo proprietario.

La loro divergenza li spingerà su strade molto diverse. Una storia di passione, che unisce ma allo stesso tempo divide, in una Italia in profonda trasformazione, dove oltre al sacrificio c’è spazio anche per la rinascita di ciascuno.

Massimo Recalcati, Einaudi

La legge del desiderio. Radici bibliche

della psicoanalisi

Di genere più impegnato, ma sempre di gran piglio sapienziale, come quello che lo psicoanalista milanese sa sempre rendere, in questo suo recentissimo saggio Recalcati sfida luoghi comuni e stereotipi della lettura psicoanalitica del cristianesimo mostrando con grande audacia come la testimonianza di Gesù sia innanzitutto testimonianza della vita indistruttibile del desiderio. «Non abbiate paura!», è il monito

che Gesù indirizza agli uomini. Così affermando un’altra Legge, che li autorizza a coltivare il proprio desiderio – la propria vocazione, i propri talenti. È l’eredità fondamentale del messaggio cristiano ripresa dalla psicoanalisi di Freud e Lacan: la parola di Gesù mette in valore una Legge che attraverso il desiderio serve la vita.

Walt Disney Company Italia Inside out 2

Dal film al libro. Per i piccoli dai 5 anni in su la casa editrice disneyana ha pubblicato un bellissimo libro a colori sulle vicende di Inside Out 2 (Disney/Pixar), recentemente proiettato sul grande schermo. Una nuovissima avventura ambientata su un particolare “set”, ossia la mente dell’ormai adolescente Riley, che dopo Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura, conosciute con la pellicola del 2015, fa qui esperienza di nuove emozioni

(Ansia, Noia, Invidia e Imbarazzo) legate alle difficoltà tipiche della sua età a causa delle quali la ragazzina dovrà arrivare persino al rischio di perdere amici e affetti familiari. Il volume traduce la storia che ha appassionato sia grandi che piccini in una sequela di immagini colorate a piena pagina, volte ad affascinare i giovani lettori accompagnandoli in mondi fantastici attraverso l’arte dell’illustrazione.

ARTE IN GIRO

I migliori appuntamenti artistici del mese

a cura di Agnese Ceschi

Dal 28 settembre 2024 al 4 marzo 2025

Matisse e la luce del Mediterraneo

Mestre, Centro Culturale Candiani Dopo la recente mostra su Monet, il nuovo progetto espositivo al Centro Culturale Candiani, che nasce dalle collezioni civiche di arte moderna conservate a Ca’ Pesaro, arricchito da prestigiosi prestiti internazionali, è dedicato ad un altro maestro delle avanguardie del Novecento: Henri Matisse. La mostra, dedicata al

Pablo Picasso, VALLAURIS - 1956 EXPOSITION, Musée national PicassoParis RMN-Grand Palais (Musée national Picasso-Paris) / Adrien Didierjean © Succession Picasso by SIAE 2024

Dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025

Picasso lo straniero

Milano, Palazzo Reale

Pablo Picasso è tra gli artisti più amati e conosciuti del Novecento, ma non tutti sanno che nonostante sia nato a Malaga in Spagna, si stabilì molto giovane a Parigi e la Francia divenne la sua casa. Nonostante ciò, l’artista non ottenne mai la cittadinanza francese. Nasce da questo spunto la mostra a Palazzo Reale che mira a comprendere come Picasso abbia plasmato la propria identità vivendo nella difficile

maestro e capostipite dei Fauves - le belve, i selvaggi - pittore della gioia di vivere, mette in primo piano la luce ed il colore insieme all’importanza, quasi un’ossessione, del disegno per Matisse. In mostra oltre cinquanta opere, partendo dalle preziose raccolte di grafica della Galleria Internazionale d’Arte Moderna poste accanto ai capolavori del maestro provenienti da importanti musei internazionali.

condizione di immigrato. L’idea originale del progetto è nata da Annie Cohen-Solal, curatrice scientifica della mostra con la curatela speciale di Cécile Debray, presidente del MNPP, e la collaborazione di Sébastien Delot, direttore delle collezioni del MNPP. “Picasso lo straniero” presenta più di 80 opere dell’artista, oltre a documenti, fotografie, lettere e video, provenienti dal MNPP e dal Musée National de l’Histoire de l’Immigration di Parigi: un progetto che apre a più riflessioni sui temi dell’accoglienza, dell’immigrazione e della relazione con l’altro.

Henri Matisse, Felce, frutta e figura femminile, 1947. In deposito dalla Biennale, 1951 (ph Musei Civici di Venezia)
Cultura

Henri Cartier-Bresson, Incoronazione di Giovanni XXIII, Città del Vaticano, 1958 © Fondazione Henri CartierBresson / Magnum Photos

Dal 28 settembre 2024 al 26 gennaio 2025

Henri Cartier-Bresson e l’Italia

Rovigo, Palazzo Roverella

La mostra monografica sul celebre fotografo Henri Cartier-Bresson è incentrata sul lungo rapporto tra il maestro francese e il nostro Paese: colui che è stato definito “l’occhio del secolo” e l’Italia. Circa 200 fotografie e numerosi documenti – giornali, riviste, volumi, lettere –

IN BREVE

Dal 14 settembre 2024 al 29 gennaio 2025

Edvard Munch

Milano, Palazzo Reale

ripercorrono le tappe di un rapporto iniziato già negli anni Trenta, e proseguito sino al momento in cui Cartier-Bresson ha abbandonato la fotografia, negli anni Settanta.

Fino al 20 ottobre 2024

Surrealismi. Da de Chirico a Gaetano Pesce

Rovereto, Mart

Fino al 24 novembre 2024

La Biennale di Venezia

Venezia

UN SALTO NEL CINEMA

Grandi e piccoli film

da

vedere e condividere

a cura di Believe Film Festival

Con i primi di settembre si è chiusa a Venezia l’81ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica con l’assegnazione del Leone d’oro a Pedro Almodovar con il suo The room next door. Eravamo presenti anche noi insieme a tantissimi giovani e lavoratori del settore per scoprire le tendenze del cinema e vedere i grandi film della prossima stagione.

Siamo i giovani dell’Associazione Believe APS e da questo mese vi accompagneremo in questa nuova rubrica che abbiamo chiamato “Un salto nel cinema, grandi e piccoli film da vedere e condividere” certo perché il cinema non sono solo i grandi film blockbuster, ma anche i tanti film minori che possono aiutarci a parlare, riflettere, fare cultura. Ogni mese vi proporremo tre film che ci sono piaciuti o che

ci sembrano interessanti da vedere, è difficile dire se siano i più belli, forse è più giusto dire che ci hanno colpito e ci impegneremo a spiegarvi il perché. Insieme ai film da vedere in sala vi proporremo ogni mese un cortometraggio da vedere a casa attraverso la piattaforma believeplay.tv che noi chiamiamo “La casa del cinema giovane” in quanto contiene centinaia di cortometraggi (che di fatto sono piccoli film) realizzati da giovani tra i 14 e 24 anni e spesso transitati attraverso il Believe Film Festival che trovate nelle pagine precedenti. La proposta del cortometraggio è per far conoscere quanta bellezza si cela nel lavoro dei giovani e per offrirvi l’opportunità di dialogare tra amici, tra genitori e figli, tra insegnanti e studenti, su uno dei tanti temi che vi proporremo a partire dal

punto di vista del giovane regista. Noi siamo pronti, se vorrete intervenire o regalarci il vostro punto di vista potrete farlo attraverso il nostro profilo instagram @believefilmfestival. Essendoci presentati lo spazio si è fatto breve, pertanto questo mese vi proponiamo solo due titoli. Buona visione.

Cultura

Regia: Todd Phillips

Durata: 138’

Interpreti: Joaquin Phoenix, Lady Gaga, Brendan Gleeson, Catherine Keener, Zazie Beetz

Uscita in sala: 2 ottobre 2024

Regia: Sofia Arciero

Durata: 13’

Interpreti: JSebastian Jan Marzak, Ilde Mauri, Sheila Camnasio, Stefano Malagnino

Disponibile su: believeplay.tv

Joker 2

Il secondo capitolo di Joker segue Arthur Fleck mentre affronta la sua duplice identità. Grazie all’amore, Arthur riscopre la forza della musica, una passione che ha sempre portato dentro di sé. Questo film è un musical in cui Joaquin Phoenix e Lady Gaga si alternano in grandi canzoni, tra cui “What the World Needs Now Is Love” (nella versione di Tom Jones) e “When You’re Smiling (The Whole World Smiles with You)” di Frank Sinatra. La scelta del regista Todd Phillips di realizzare un musical è decisamente audace, ma ben ponderata. La musica diventa uno strumento potente per esprimere le emozioni e il malessere di Arthur, rendendo

visibile quello che nel film viene definito “Il processo del secolo”. Tuttavia, Joker 2 può non soddisfare completamente le aspettative dello spettatore; in ogni caso, offre uno spunto di riflessione sulle difficoltà dei temi politico-sociali e sulla facilità con cui può nascere la violenza, indipendentemente dalla posizione sociale.

Ve lo consigliamo? Certo, la straordinaria interpretazione di Joaquin Phoenix è, senza dubbio, un motivo imperdibile per vedere il film in sala.

Gray Baird; la giovane attira fin dall’inizio l’attenzione dell’intera nazione cantando durante la Mietitura e il giovane Snow vede in lei la speranza del riscatto sociale.

Il panda minore

Il cortometraggio, che concorreva nella Selezione Ufficiale della sesta edizione del Believe Film Festival, racconta la storia del giovane Thomas che, aspettando l’aiuto della sorella maggiore a causa di un guasto della vecchia panda, intraprenderà un viaggio interiore scoprendo, attraverso un dialogo con la macchina, il suo passato e se stesso, affrontando il dolore e i ricordi che lo costringeranno a confrontarsi con la verità. Il corto, diretto dalla giovane regista romana Sofia Arciero, alterna immagini di Thomas a flashback sempre più emozionanti. La regista ha ottenuto la menzione speciale della giuria e l’attore Sebastian Jan Marzak ha vinto il premio Giovane attore.

Inquadrando il QR code verrete rimandati direttamente al sito believeplay.tv per vedere il cortometraggio. È necessaria la registrazione gratuita.

Cultura

CALENDARIO

Ottobre 2024

fino a domenica 6 ottobre

Museo Archeologico al Teatro Romano arte

Immagini di terracotta museoarcheologico.comune.verona.it

fino a lunedì 7 ottobre

Galleria d’arte moderna Achille Forti arte

Contemporaneo non-stop gam.comune.verona.it

fino a domenica 13 ottobre

Isola della Scala enogastronomia

56^ Fiera del Riso www.fieradelriso.it

fino a martedì 15 ottobre

Veronetta e Bastione delle Maddalenearte arte

Grenze - Arsenali Fotografici grenzearsenalifotografici.com

fino a martedì 15 ottobre

9:30 - 12:30 - 14:00 - 19:00 (chiuso lunedì) Il Meccanico arte

Wim Wenders - Early works 1964-1984 grenzearsenalifotografici.com

fino a giovedì 31 ottobre lun-ven 15:00 - 19:00 / sabdom 13:00 - 19:00

Flover Farm Bussolengo per bambini

Il campo delle zucche www.flover.it

fino al 1° marzo 2025 da mercoledì a domenica 11:00 - 19:00

E.ART.H - Eataly arte

Fortunato Depero. Sete di Futurismo, fame d’America eatalyarthouse.it

fino al 6 gennaio 2025 da mercoledì a domenica 11:00 - 19:00

E.ART.H - Eataly arte

Lorenzo Vitturi. Borgo Roma. Paesaggio in transizione. eatalyarthouse.it

fino al 30 agosto 2025 Palazzo Pellegrini arte

Panta Rei www.fondazionecariverona.org/ Nostri-progetti/panta-rei/ù

martedì 1, mercoledì 2 e venerdì 4 ottobre 21:00

Teatro Nuovo teatro

Silent Dante www.teatrostabileverona.it

da martedì 1 a domenica 6 ottobre 21:00 - 17:00

Teatro Filarmonico teatro

Teresa Mannino - Il giaguaro mi guarda storto

mercoledì 2 ottobre 21:00

Teatro Camploy per bambini

La Banda dei Vecchi Bacucchi www.fondazioneaida.it

da giovedì 3 a lunedì 7 ottobre

Lungolago Bardolino enogastronomia

93^ Festa dell’uva e del vino Bardolino

venerdì 4 ottobre 18:00

Libreria Feltrinelli presentazione

Riccardo Bertoldi - Se mi amassi davvero www.lafeltrinelli.it

venerdì 4 ottobre

21:00

Teatro DIM per bambini

La Banda dei Vecchi Bacucchi www.fondazioneaida.it

venerdì 4, sabato 5, domenica 6 e mercoledì 9 ottobre

21:00 (domenica ore 18:00)

Teatro Modus teatro Il sabato del villaggio. Divieto di sosta0-24 modusverona.it

domenica 6 ottobre

10:00 - 17:00

Parco Giardino Sigurtà manifestazione

Giornata dei Bambini www.sigurta.it

Per tutta la giornata si terranno attività, giochi e spettacoli dedicati ai bambini dai 3 ai 12 anni d’età, come: la rappresentazione di Biancaneve on the road; lo show itinerante delle Bolle di sapone che vede protagonista un Principe giardiniere; la performance clownesca poetica e un po’ romantica di un’equilibrista e funambola; l’energia contagiosa di Mago Righello e le acrobazie di un trampoliere e giocoliere; e tante altre sorprese.

sabato 5 ottobre

9:20

Contrada Larici sport - Flow. Wellbeing in nature Incontro Yoga e meditazione in Lessinia: “Riappropriarsi della propria luce” www.altalessinia.com

sabato 5 e domenica 6 ottobre

10:00 - 13:00 / 14:00 - 19:00

Forte Lugagnano manifestazione

La seconda guerra mondiale a Verona www.viverelastoria.it

domenica 6 ottobre

8:00 - 18:00

Piazza San Zeno manifestazione

Verona Antiquaria

domenica 6 ottobre 21:00

Teatro Nuovo musica - Verona Piano Festival Finale del Verona International Piano Competition 2024

giovedì 10 ottobre 20:30

Teatro Ristori musica

Sonic Wonderland www.teatroristori.org

giovedì 10 ottobre

19:30

Teatro Satiro OFF teatro Io, salvo casashakespeare.it

venerdì 11 ottobre

19:00

E.ART.H - Eataly arte

Calici d’arte - Fortunato Depero eatalyarthouse.it

venerdì 11 e sabato 12 ottobre

20:00 e 17:00

Teatro Filarmonico musica

Stravinsky Ebony Concerto www.arena.it/teatro-filarmonico-verona

venerdì 11 ottobre

21:00

Teatro Modus teatro

Non fui gentile, fui Gentileschi modusverona.it

venerdì 11 ottobre

21:30

Castel San Pietro arte

Opening con live performance e dj set TOMORROWS

- A Land of Water

www.fondazionecariverona.org/ Nostri-progetti/panta-rei/

da venerdì 11 a domenica 13 ottobre

11:00 - 19:00

Fiera di Verona fiera

ArtVerona artverona.it

da venerdì 11 a domenica 13 ottobre

11:00 - 19:00

Fiera di Verona fiera

Verona Tattoo Expo www.veronatattooexpo.com

da venerdì 11 a domenica 13 ottobre Centro città enogastronomia

Hostaria www.hostariaverona.com

da venerdì 11 ottobre al 30 marzo 2025

Galleria d’arte moderna Achille Forti arte arte

“Mario Merz. Il numero è un animale vivente” gam.comune.verona.it

sabato 12 ottobre arte

Giornata del contemporaneo www.amaci.org

sabato 12 ottobre

21:00

Teatro Fucina Machiavelli musica

Tutto ciò che è prezioso è fragile. Serata di presentazione della X stagione www.fucinaculturalemachiavelli.com

sabato 12 ottobre

16:00

E.ART.H - Eataly per bambini

Laboratorio - Il mondo animato di Depero eatalyarthouse.it

sabato 12 ottobre

21:00

Teatro Modus teatro

Un bene da morire modusverona.it

sabato 12 ottobre presentazione

LIVES! La vita di Jeff Koons in parole e musica artverona.it

da sabato 12 ottobre al 10 novembre

Castel San Pietro arte

TOMORROWS – A Land of Water

www.fondazionecariverona.org/ Nostri-progetti/panta-rei/

domenica 13 ottobre

10:00

Mozzecane sport Corsa in rosa www.seipercorrere.it/lacorsainrosa

domenica 13 ottobre

10:00 - 18:00 Valpolicella enogastronomia

Val Polis Cellae www.stradadelvinovalpolicella.it

domenica 13 ottobre

17:00

Teatro Ristori per bambini Orzowei www.teatroristori.org

lunedì 14 ottobre

20:30

Teatro Ristori musica

Duo Canino - Ballista www.amicidellamusicavr.it

mercoledì 16 ottobre

21:00

Teatro Modus musica

Giovanna Marini, musica fra tradizione e sperimentazione modusverona.it

mercoledì 16 e giovedì 17 ottobre

10:00 - 18:00

Fiera di Verona fiera MCTer Expo www.mcter.com

giovedì 17 ottobre 20:00

Teatro Nuovo musica

Jinghui Guangxuan Symphony Orchestra www.teatrostabileverona.it

giovedì 17 ottobre

20:30

Teatro Ristori musica

Silvia Nair, Federico Mondelci & I Virtuosi Italiani www.ivirtuositaliani.eu

giovedì 17 ottobre 19:00

Malga Lessinia manifestazione

Moonlight Lessinia www.altalessinia.com

venerdì 18 ottobre 20:30

Teatro Ristori musica

Peter Erskine Trio & Bob Mintzer Sax www.teatroristori.org

venerdì 18 ottobre

19:00

E.ART.H - Eataly arte Calici d’arte - Lorenzo Vitturi eatalyarthouse.it

venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 21:00 - 18:00

Teatro Modus teatro

Generali a merenda modusverona.it

sabato 19 ottobre 09:00 - 16:00

Malga San Giorgio sport - Flow. Wellbeing in nature

Psico-trekking immersivo in natura a Malga San Giorgio www.altalessinia.com

sabato 19 ottobre

21:00

Teatro Fucina Machiavelli teatro

Io amo Italia www.fucinaculturalemachiavelli.com

sabato 19 ottobre

9:00 - 19:00

Parco Giardino Sigurtà manifestazione

Sabato d’Artista www.sigurta.it

Quarto appuntamento per Sabato d’Artista: chi desidera cimentarsi nella pittura o nel disegno en plein air, avvolto dai colori del foliage e dagli scenari del Giardino, dovrà inviare una mail di richiesta all’indirizzo marketing@sigurta.it allegando un esempio dei propri lavori artistici in formato pdf o jpg (2MB massimo) oppure indicando un link di riferimento al proprio sito internet o pagina social. Le candidature apriranno un mese prima dell’evento e i 30 artisti selezionati avranno un’entrata free al Parco per l’intera giornata.

lunedì 21 ottobre

20:30

Teatro Ristori musica

Arsenii Mun, pianoforte www.amicidellamusicavr.it

giovedì 24 ottobre

20:30

Spazio San Pietro in Monastero musica

Lucie Horsch & I Virtuosi Italiani www.ivirtuositaliani.eu

giovedì 24 ottobre

19:30

Teatro Satiro OFF teatro Ismael casashakespeare.it

da giovedì 24 a domenica 27 ottobre

Teatro Ristori e Multisala Rivoli festival

Believe Film Festival www.believefilmfestival.it

venerdì 25 ottobre

20:30

Teatro Stimate per bambini

Fiabe in concerto | Speciale Halloween www.fondazioneaida.it

venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 21:00 - 18:00

Teatro Modus teatro

Il ponte sugli oceani. Amori modusverona.it

sabato 26 ottobre

21:00

Teatro Nuovo teatro

Chiara Anicito - Cammela e il gruppo delle mamme

sabato 26 ottobre 16:00

E.ART.H - Eataly per bambini

Laboratorio - Arrediamo il Cabaret del Diavolo “Tutti all’Inferno” eatalyarthouse.it

domenica 27, martedì 29 e giovedì 31 ottobre 15:30, 19:00 e 20:00

Teatro Filarmonico opera Stiffelio www.arena.it/teatro-filarmonico-verona

Calendario

domenica 27 ottobre

9:00 - 19:00

Parco Giardino Sigurtà manifestazione

Rievocazione storica www.sigurta.it

La Rievocazione Storica è il grande appuntamento con il passato proposto dal Parco Giardino Sigurtà. Soldati, cavalli e rievocatori per un viaggio nella storia dal sapore autunnale.

domenica 27 ottobre

10:30

E.ART.H - Eataly sport

Yoga nell’arte eatalyarthouse.it

domenica 27 ottobre

21:00

Teatro Fucina Machiavelli musica

Quartetto Arlecchino www.fucinaculturalemachiavelli.com

domenica 27 ottobre

09:00

Cerro Veronese sport

Trail dei Folendari www.traildeifolendari.it

lunedì 28 ottobre

21:00

Teatro Filarmonico musica

Ligabue - In teatro dedicato a noi

mercoledì 30 ottobre

20:30

Teatro Ristori musica

Julian Rachlin & I Virtuosi Italiani www.ivirtuositaliani.eu

giovedì 31 ottobre

20:30

Teatro Ristori teatro - Serate d’autore Lo zen e l’arte della manutenzione dei social www.teatroristori.org

giovedì 31 ottobre

20:45

Teatro Camploy per bambini - Altro Teatro City Capitani coraggiosi www.bambamteatro.com

Una formula, doppio vantaggio.

Con la card MyCarnet, oltre all’abbonamento annuale per ricevere a casa la rivista, avrai diritto a sconti, biglietti omaggio e altri regali riservati agli abbonati.

Vivi tutti gli eventi e le esperienze culturali di Verona e provincia, a prezzi speciali.

Abbonati gratuitamente* ora usando il codice sconto CARNETRIVISTA

ora!

Abbonati

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.