Carnet Verona - febbraio/marzo 2025

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MUSICA: STAGIONE SINFONICA AL FILARMONICO E TERZA EDIZIONE DEL RISTORI BAROQUE FESTIVAL • SANREMO 2025 • GLI SPECIALI / MUSIC: SYMPHONIC SEASON AT THE PHILHARMONIC AND THE THIRD RISTORI BAROQUE FESTIVAL

EDITORIALE EDITORIAL

Ogni nuovo anno porta con sé cambiamenti e buoni propositi. È vero che ormai siamo a febbraio, ma per noi di Carnet Verona è il primo numero di questo 2025 e condividiamo con voi le tante novità che ci aspettano.

Partiamo quindi con annunciarvi che Carnet Gardasee sarà uno speciale a tutti gli effetti, differenziandosi da Carnet Verona, quattro numeri dalla primavera all’estate, con anche un numero invernale. Su Carnet Gardasee vi racconteremo di ciò che succede sul Lago di Garda, andando anche a parlare delle città del bacino gardesano. Non mancherà però un occhio di riguardo agli eventi e alle notizie di Verona, ovviamente. La nostra città, però, sarà al centro di Carnet Verona, che diventerà bimestrale a continuerà a raccontarvi ciò che accade nell’ansa dell’Adige e in provincia. Sulla rivista cartacea e sul nostro nuovissimo sito vi guideremo per VIVERE. SCOPRIRE. CONOSCERE. sempre di più la città in cui abitiamo. Accanto a questo nascono e si rinnovano cinque rubriche, i nostri speciali. “Orizzonti sostenibili” approfondisce le varie tematiche green, “Alla scoperta di” ci racconta delle bellezze artistiche e architettoniche, “In scena” presenta una selezione di spettacoli in scena in città (nell’area MyCarnet del sito, poi, è possibile iscriversi alla newsletter bisettimanale con la guida completa), “Un salto nel cinema”, recensisce film al cinema e i corti del Believe Film Festival, “Pagina dopo pagina”, ci guida tra le nuove uscite sul catalogo delle biblioteche comunali e per finire “Arte in giro” continua a raccontarci qualcosa in più sulle mostre in città e fuori.

E il nostro buon proposito? Incuriosire voi lettori affinché abbiate voglia di scoprire e conoscere sempre qualcosa in più del nostro splendido territorio.

Buona lettura.

Each new year brings with it changes and good resolutions. It is true that we are now in February, but for us at Carnet Verona it is the first issue of this 2025 and so we want to share with you the many new things that await us this year.

So let us start by announcing that Carnet Gardasee will be a special in its own right, breaking away from Carnet Verona, four issues from spring to summer, with even a winter issue. On Carnet Gardasee we will tell you about what is happening on Lake Garda, also going to talk about the cities in the Garda basin. However, there will be no shortage of events and news from Verona, of course. Our city, however, will be at the center of Carnet Verona, which will become bimonthly and will continue to tell you what is happening in the bend of the Adige River and in the province. In the print magazine and on our brand new website we will guide you to LIVE. DISCOVER. KNOW. more and more about the city in which we live. Alongside this, five columns, our specials, are born and renewed. “Sustainable Horizons” delves into various green issues, ‘Discovering’ tells us about the artistic and architectural beauties, ‘On Stage’ presents a selection of shows staged in the city (in the MyCarnet area of the site, then, you can subscribe to the biweekly newsletter with the complete guide), “A Leap into Cinema,” reviews movies at the cinema and shorts from the Believe Film Festival, ‘Page by Page,’ guides us through new releases in the city libraries‘ catalog, and finally, ‘Art Around,’ continues to tell us more about exhibitions in town and out.

And our good purpose? To intrigue you readers so that you will always want to discover and learn more about our beautiful area.

Happy reading.

grande

Viaggio tra le meraviglie musicali del Barocco Journey through the musical wonders of the Baroque

Le mille e una evocazioni della musica barocca

Il Carnevale di Verona: il 495° Bacanal del Gnoco The Carnival of Verona: the 495th Bacanal Del Gnoco Carnet per bambini

Costumi di Carnevale: idee e tendenze Carnival costumes:

Carnet natura

Perché il 17 febbraio è la Giornata del gatto? Why is February 17 Cat Day?

Carnet nei dintorni

28 Sci e neve: tre mete a 2 ore da Verona Skiing and snow: three destinations within 2 hours of Verona

Carnet sport

31 Il 16 febbraio c’è la Romeo&Giulietta Run February 16 is the Romeo&Giulietta Run CONOSCERE.

Carnet cultura

35 Sanremo 2025: 30 big in gara e tante novità Sanremo 2025: 30 big acts in the competition and many new features

Carnet benessere

38 Febbraio e la giornata dei calzini spaiati February and the day of mismatched socks

40 Lenti a contatto: libertà e comfort Contact lenses: freedom and comfort

Carnet Verona

Registrazione Tribunale di Verona nr. 1573 del 9/12/2003

Nr. Iscrizione ROC 21254

Questo periodo è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Edito da Edyto Srl

Via Cefalonia, 3 – Marano di Valpolicella (VR)

Carnet Verona N. 146 –febbraio/marzo 2025

Editori

Nicolò Ballarini

Alberto Cetti

Direttore responsabile

Giancarla Gallo

Hanno collaborato

Giorgia Castagna

Agnese Ceschi

Miriam Cetti

Federica Clemente

Andrea Molinari

Georgia Passuello

Francesca Saglimbeni

Marta Tarasconi

Identità grafica

Andrea Rubele

Impaginazione grafica

Ilenia Cauchioli

42 Avevamo capelli lunghi: il nuovo romanzo di Francesca “Cheyenne” Roveda

We had long hair: the new novel by Francesca “Cheyenne” Roveda

45 La scrittura che cura

The writing that heals

Carnet persone

47 Un veronese nell’olimpo dell’opera maceratese A Veronese in the Olympus of Macerata opera

Carnet sostenibilità

50 Il Welfare contrattuale secondo l’Ente Bilaterale

Contractual Welfare according to the Ente Bilaterale

52 “Verona come butta?” “Verona what‘s up?”

Carnet innovazione

55 Culla antimalaria, innovazione scaligera Anti-malaria cradle, Scaliger innovation

58 Finstral, sponsor ufficiale FISI

Finstral, official sponsor FISI

Stampa Grafiche Marchesini

Via Lungo Bussè, 884 – Angiari (VR)

Contatti redazione@carnetverona.it info@carnetverona.it commerciale@carnetverona.it

In copertina: Teatro Filarmonico (ph HEADS Collective)

GLI SPECIALI

60 Orizzonti sostenibili: il manifesto Sustainable Horizons: the manifesto

64 Alla scoperta di: il museo del carnevale di Verona Discovering: the carnival museum in Verona

67 In scena On stage

70 Un salto nel cinema A jump into cinema

73 Pagina dopo pagina Page after page

76 Arte in giro Art around VIVERE.

78 Gli eventi di febbraio e marzo

ANCORA GRANDE MUSICA CON FONDAZIONE ARENA GREAT MUSIC AGAIN WITH ARENA FOUNDATION

di by Francesca Saglimbeni in collaborazione con in collaboration with Fondazione Arena di Verona

Prosegue la programmazione di Fondazione Arena, che il 1° febbraio alle 17:00, al Teatro Filarmonico, proporrà “Mozart Grande Messa” (già in scena venerdì 31 gennaio), primo concerto della Stagione sinfonica 2025 con Coro e Orchestra areniani. In repertorio, la Sinfonia in Do Maggiore n. 39 di Michael Haydn, e la Messa in do minore per soli, coro e orchestra K 427, di W.A. Mozart.

Il 2 febbraio alle 11:00, l’appuntamento sarà a Palazzo Maffei all’interno della rassegna “Musei in musica”, per la cui occasione saranno eseguiti quattro dei sei quartetti per fiati di Rossini, perle strumentali di raro ascolto, che il compositore pesarese scrisse tra il 1806 e il 1810, anche nella versione qui proposta per flauto, clarinetto, corno e fagotto.

Dal 16 febbraio, al via le quattro repliche de La Wally, opera in quattro atti di Alfredo Catalani su libretto di Luigi Illica, per la prima volta al teatro Filarmonico (repliche il 19, 21, 23 febbraio, dettagli su www.arena.it). La vicenda, ispirata al racconto Die Geier-Wally di Wilhelmine von Hillern, andrà in scena nella regia di Nicola Berloffa, e nell’allestimento della Fondazione Teatri di Piacenza in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale PavarottiFreni di Modena, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Teatro del Giglio di Lucca.

Il 28 febbraio alle 20:00, il medesimo palco

A seguire, il quarto concerto di Musei in Ettore Pagano

ospiterà il secondo concerto della Stagione Sinfonica, che in occasione dei 50 anni della morte del compositore Šostakovič ha chiamato il violoncellista Ettore Pagano, interprete solista del Concerto per violoncello e orchestra n. 2 in Sol maggiore, op. 126 (replica il 1° marzo alle 17:00).

Musica a Palazzo Maffei, che il 2 marzo alle ore 11 intonerà le note di un Beethoven meno noto (più salottiero e leggero), autore, alla fine del Settecento, della Serenata in Re maggiore per flauto, violino e viola, op. 25, e del Settimino per fiati ed archi in Mi bemolle maggiore, op. 20. Il 16 marzo (con replica il 19, il 21, il 23), al Filarmonico sarà di scena Elektra, tragedia in un atto di Richard Strauss, nel nuovo allestimento di Fondazione Arena. Mentre il 28 marzo alle 20 e il 29 marzo alle 17, sarà il turno del terzo concerto della Stagione Sinfonica 2025, dedicato agli 80 anni della morte di Béla Bartók, con interprete solista il pianista Mikhail Pletnev.

The Arena Foundation’s programming continues with the second repeat of “Mozart Grande Messa,” the first concert of the 2025 Symphonic Season with the Arena Chorus and Orchestra, on Feb. 1 at 5 p.m. at the Philharmonic Theatre. The repertoire includes Michael Haydn’s Symphony in C Major No. 39, and W.A. Mozart’s Mass in C minor for soloists, choir and orchestra, K 427.

On Feb. 2 at 11 a.m., the appointment will be at Palazzo Maffei as part of the “Museums in Music” series, for which occasion four of Rossini’s six wind quartets will be performed, rarely heard instrumental pearls that the composer from Pesaro wrote between 1806 and 1810, including in the version offered here for flute, clarinet, horn and bassoon.

Beginning Feb. 16, the four performances of La Wally, an opera in four acts by Alfredo Catalani to a libretto by Luigi Illica, kicks off for the first

time at the Teatro Filarmonico (performances Feb. 19, 21, 23, details at www.arena.it). TThe show, inspired by the short story Die Geier-Wally by Wilhelmine von Hillern, will be staged under the direction of Nicola Berloffa, and in a staging by the Fondazione Teatri di Piacenza in coproduction with Fondazione Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia and Teatro del Giglio di Lucca.

On Feb. 28 at 8 p.m., the same stage will host the second concert of the Symphonic Season, which on the occasion of the 50th anniversary of the composer Šostakovič’s death has called upon cellist Ettore Pagano, soloist performer of the Concerto for Cello and Orchestra No. 2 in G major, Op. 126 (repeat on March 1 at 5 p.m.).

This will be followed by the fourth Musei in Musica concert at Palazzo Maffei, which on March 2 at 11 a.m. will tune the notes of a lesser-known (more salacious and light-hearted) Beethoven, author in the late 18th century of the Serenade in D major for flute, violin and viola, op. 25, and the Septet for winds and strings in E-flat major, op. 20.

On March 16 (with repeats on March 19, 21, 23), Elektra, a one-act tragedy by Richard Strauss, will be staged at the Philharmonic in the new Arena Foundation production. While on March 28 at 8 p.m. and March 29 at 5 p.m., it will be the turn of the third concert of Symphonic Season 2025, dedicated to the 80th anniversary of Béla Bartók’s death, with pianist Mikhail Pletnev as soloist.

Michael Balke, direttore d’orchestra Elektra
Elektra
Mikhail Pletnev
Musei in Musica

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VIAGGIO TRA LE MERAVIGLIE MUSICALI DEL BAROCCO JOURNEY THROUGH THE MUSICAL WONDERS OF THE BAROQUE

in collaborazione con in collaboration with Teatro Ristori

Ristori Baroque Festival: un’occasione unica per scoprire la vitalità di una musica senza tempo, attraverso uno straordinario viaggio interdisciplinare. Verona ritorna capitale della musica barocca con la terza edizione del Ristori Baroque Festival in programma dal 1° al 15 marzo. Quest’edizione, dal titolo “Evocazioni”, mantiene fede alla volontà di trasmettere le emozioni della musica barocca a un pubblico trasversale attraverso più discipline e

iniziative diffuse in tutta la città. Il Festival aprirà il 1° marzo con il violinista di fama internazionale Fabio Biondi, nonché fondatore dell’ensemble Europa Galante. Accompagnato dalla sua orchestra, Biondi proporrà una delle opere più iconiche del repertorio barocco, Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi. La sua rivoluzionaria interpretazione promette di incantare il pubblico, restituendo la freschezza e l’energia originale di capolavori eterni. Si proseguirà il 4 marzo con il

clavicembalista Nicolò Pellizzari, che nell’esclusivo Spazio di San Pietro in Monastero, esplorerà il confronto tra due grandi dinastie musicali, i Bach e i Couperin. Il 6 marzo, la Compagnia di danza MMCDC offrirà una performance multidisciplinare intitolata Le passioni umane: dialogo tra arti che promette di stupire e coinvolgere. Una coreografia sulla ricomposizione del repertorio vivaldiano studiata da Max Richter, seguitissimo dalle nuove generazioni. Il 7 marzo sarà la volta dell’Ensemble L’Astrée con Francesco D’Orazio

Europa Galante con Fabio Biondi (ph Andrea Morgillo)

e Sandro Cappelletto in Follie e Battaglie, esplorazione musicale tra gli echi della guerra e le follie della creatività. Il 9 marzo, un evento per famiglie sarà animato dall’Atelier Elisabetta Garilli per un pubblico di tutte le età. Uno degli appuntamenti più attesi del festival (fuori abbonamento) è quello del 13 marzo, quando l’Amsterdam Baroque Orchestra, diretta dal leggendario Ton Koopman, eseguirà i celebri Concerti brandeburghesi di Johann Sebastian Bach. Koopman è uno dei più grandi interpreti viventi della musica barocca. Il giorno successivo, il 14 marzo, vedrà protagonista il giovane talento Nicola Benetti in Europa Vagante, viaggio di tre grandi come Bach, Telemann e Händel accomunati non solo da un’imponente personalità musicale, bensì da un legame personale. La chiusura del festival, il 15 marzo, sarà affidata a I Virtuosi Italiani con Acqua in musica, percorso musicale ispirato al tema dell’acqua: elemento simbolico e fonte di ispirazione per numerosi compositori barocchi.

Non solo concerti: la missione del Ristori Baroque Festival è quella di rendere la musica barocca accessibile e coinvolgente per tutti. Accanto agli appuntamenti in cartellone sono

previsti, come per le precedenti edizioni, eventi OFF in diverse location della città. Maggiori dettagli sul sito del Teatro Ristori www.teatroristori.org.

Ristori Baroque Festival: A unique opportunity to discover the vitality of timeless music through an extraordinary interdisciplinary journey.

Verona returns as the capital of Baroque music with the third edition of the Ristori Baroque Festival scheduled March 1-15. This edition, titled “Evocations,” keeps faith with the desire to convey the emotions of Baroque music to a cross-cultural audience through multiple disciplines and initiatives spread throughout the city. The festival will be open on March 1 with internationally renowned violinist Fabio Biondi and founder of the Europa Galante ensemble. Accompanied by his orchestra, Biondi will perform one of the most iconic works of the Baroque repertoire, Antonio Vivaldi’s The Four Seasons. His revolutionary interpretation promises to enchant audiences, restoring the original freshness and energy of eternal masterpieces. It will continue on March 4 with harpsichordist Nicolò Pellizzari, who in the exclusive Spazio di San Pietro in Monastero,

will explore the comparison of two great musical dynasties, the Bachs and the Couperins. On March 6, the MMCDC Dance Company will offer a multidisciplinary performance entitled The Human Passions: dialogue between the arts. A choreography on the recomposition of the Vivaldi repertoire studied by Max Richter, who is being followed by the younger generation. March 7 will be the turn of Ensemble L’Astrée with Francesco D’Orazio and Sandro Cappelletto in Follie e Battaglie, a musical exploration between the echoes of war and the follies of creativity. On March 9, a family event will feature Atelier Elisabetta Garilli for audiences of all ages.

One of the most anticipated events of the festival (nonsubscription) is on March 13, when the Amsterdam Baroque Orchestra, conducted by the legendary Ton Koopman, will perform Johann Sebastian Bach’s celebrated Brandenburg Concertos. Koopman is one of the greatest interpreters of Baroque music. The next day, March 14, will feature the young talent Nicola Benetti in Europa Vagante, a journey of three greats such as Bach, Telemann and Händel united not only by their impressive musical personalities but also by a personal bond. Closing the festival on March 15 will be I Virtuosi Italiani with Acqua in musica, a musical journey inspired by the theme of water: a symbolic element and source of inspiration for numerous Baroque composers.

Not just concerts: the mission of the Ristori Baroque Festival is to make Baroque music accessible and engaging for all. Alongside the scheduled events, OFF events are planned in various locations around the city, as it has been in previous editions. More details on the Ristori Theater website www.teatroristori.org.

MMCDC - Michele Merola Contemporary Dance Company (ph Riccardo Panozzo)

LE MILLE E UNA EVOCAZIONI DELLA MUSICA BAROCCA

THE THOUSAND AND ONE EVOCATIONS OF BAROQUE MUSIC

Tra il XVII e XVIII secolo, le partiture musicali iniziano ad essere costruite secondo il paradigma delle figure retoriche, assurgendo a luogo ideale di evocazione e tessendo, così, nuovi linguaggi, capaci di penetrare le emozioni più profonde dell’umano. Non è allora un caso che la terza edizione del Ristori Baroque Festival (1 - 15 marzo) si intitoli “Evocazioni”. Ad anticiparci alcune curiosità è direttamente Alberto Martini, direttore artistico del Teatro Ristori.

Chi avete scelto per tenere a battesimo la nuova stagione di musica e cultura barocca?

Abbiamo scelto Europa Galante con il suo fondatore Fabio Biondi, un complesso e un musicista conosciuti in tutto il mondo per qualità, personalità e fantasia. A mio avviso il maestro Biondi ha uno slancio estremamente generoso e vivace nell’affrontare il repertorio barocco, soprattutto quello italiano. La sua versione delle Quattro Stagioni di Vivaldi, che presenterà il primo marzo, ha segnato uno spartiacque tra prima e dopo.

Vivaldi era conosciuto e apprezzato in tutta Europa per il suo suono brillante, l’estro, l’imprevedibilità e l’originalità, e credo che Biondi interpreti perfettamente tutte queste caratteristiche. Già da questo primo concerto, dunque, sarà chiaro il perché del titolo “Evocazioni”, assegnato al festival 2025. La musica di Vivaldi, infatti, prende molto spesso spunto dalle diverse espressioni della

Alberto Martini

natura e ce le rappresenta in modo inimitabile. Se chiudiamo gli occhi mentre ascoltiamo la sua musica, potremmo trovarci immersi nell’atmosfera dei dipinti di Canaletto.

Oltre alla musica, un prestigioso spazio sarà dato anche alla danza.

Cercare di far convivere diversi generi musicali o diverse forme artistiche lo trovo estremamente stimolante e coinvolgente. Il 6 marzo vedremo dunque il frutto di una collaborazione tra la MMCDC (Michele Merola Contemporary Dance Company) e I Virtuosi Italiani: una creazione coreografica su alcune pagine di Vivaldi particolarmente evocative e suggestive, tratte da concerti chiamati “Le passioni umane”. La musica dal vivo de “La Follia”, “L’Inquietudine”, “L’Amoroso”, “Il Favorito”, sentimenti e sensazioni dell’uomo, prenderà forma nelle coreografie di Merola. Ma il pubblico rimarrà affascinato anche dalla ricomposizione delle Quattro Stagioni di Max Richter. Un evento dalle diverse anime: barocco, pop, arte moderna, musica e danza contemporanea.

Altre proposte di punta di questa stagione?

Ci sarà il ritorno a Verona di una vera icona dell’ambiente musicale e culturale mondiale, ossia Ton Koopman, che con la sua Amsterdam Baroque Orchestra il 13 marzo ci farà ascoltare i Sei Concerti Brandeburghesi di J. S. Bach. Il loro

ascolto integrale è già di per sé un evento, ma in questo caso avremo il valore aggiunto della sapienza interpretativa del maestro Koopman coadiuvato dai suoi brillanti musicisti. Un tema centrale dell’intera rassegna, vorrei inoltre sottolineare, è l’acqua. Musica e acqua sono entrambe parti creative del mondo, si fondono in un unico movimento, le onde sono sonore e sono la parte fluida della materia, simbolo e manifestazione del ciclico procedere del tempo. Vivaldi la incontra nelle Quattro Stagioni, traducendola mirabilmente,

Fabio Biondi
I Virtuosi Italiani

ad esempio, nel secondo e terzo movimento dell’Estate, dove dopo la canicola imperversa una tempesta. La chiusura del Festival, dunque, sarò affidata a La musica sull’acqua di Georg Friedrich Haendel, scritta per accompagnare i viaggi sul Tamigi del re Giorgio I d’Inghilterra.

Between the 17th and 18th centuries, musical scores began to be constructed according to the paradigm of rhetorical figures, rising to an ideal place of evocation and weaving, thus, new languages, capable of penetrating the deepest emotions of the human. IIt is then no coincidence that the third edition o the Ristori Baroque Ferstival (March 1- 15) is entitled Evocation. To anticipate us to such/some curiosities, is Alberto Martini, the artistic director of the Ristori Threater.

Who did you choose to christen the new season of Baroque music and culture?

We chose Europa Galante with its founder Fabio Biondi, an ensemble and a musician known all over the world for quality, personality and immigration. We are very happy to have him for this inauguration. In my opinion, maestro Biondi has an extremely generous and lively drive in tackling the Baroque repertoire, especially the Italian repertoire. His version of Vivaldi’s Four Seasons, which he will present on March 1, marked a watershed of before and after. Vivaldi was known and appreciated throughout Europe for his brilliant sound, flair, unpredictability and originality, and I believe Biondi interprets all these characteristics perfectly. Already from this first concert, therefore, it will be clear why the title “Evocations” has been assigned to the 2025 festival. Indeed, Vivaldi’s music very often takes its cue from the different expressions of nature and represents them to us in an inimitable way. If we close our eyes while listening to his music, we might find ourselves immersed in the atmosphere of Canaletto’s paintings.

In addition to music, a prestigious place will be available for the dancing.

Trying to bring together different musical genres or different artistic forms I find extremely stimulating and engaging. So on March 6 we will see the fruit of a collaboration between MMCDC (Michele Merola Contemporary Dance Company) and I Virtuosi Italiani: a choreographic creation on some particularly evocative pages of Vivaldi from concerts called “The Human Passions.” The live music of “La Follia,” “L’Inquietudine,” “L’Amoroso,” and “Il Favorito,” human feelings and sensations, will take shape in

Merola’s choreography. But the audience will also be fascinated by Max Richter’s re-composition of the Four Seasons. An event with different souls: baroque, pop, modern art, music and contemporary dance.

Other top proposals this season?

There will be the return to Verona of a true icon of the world’s musical and cultural milieu, namely Ton Koopman, who with his Amsterdam Baroque Orchestra on March 13, we will also hear J. S. Bach‘s six Brandenburg concerts. Listening to them in their entirely is an event in itself. However, we will also have the added value of the interpretative wisdom of maestro Koopman assisted by his brilliant musicians. A central theme of the entire review, I would also like to emphasize, is water. Music and water are both creative parts of the world, they merge into one movement, the waves are sound and are the fluid part of matter, a symbol and manifestation of the cyclical progress of time. Vivaldi encounters it in the Four Seasons, translating it admirably, for example, in the second and third movements of Summer, where a storm rages after the heatwave. Closing the Festival, then there will be Georg Friedrich Haendel’s Music on Water, written to accompany the Thames journeys of King George I of England.

Scoprire In the city
Ton Koopman
MMCDC - Michele Merola Contemporary Dance Company (ph Riccardo Panozzo)

SOL2 EXPO: L’OLIO D’OLIVA PROTAGONISTA

A VERONA SOL2 EXPO: OLIVE OIL PROTAGONIST IN VERONA

Con una storia millenaria e una capacità di resilienza senza pari, l’olivo è coltivato su oltre 11 milioni di ettari nel mondo, con una presenza capillare in tutti i continenti. È il simbolo della plasticità e dell’adattabilità ed è inoltre la coltura agricola più ecosostenibile al mondo, l’unica che assorbe anidride carbonica anziché emetterla.

Con oltre 400 cultivar uniche al mondo, l’olio d’oliva rappresenta per l’Italia una risorsa inestimabile. Per valorizzare al meglio questo prodotto è nato Sol² Expo, una piattaforma di riferimento per l’eccellenza dell’olio extravergine e dei prodotti alimentari legati ai territori, che si svolge proprio a Verona.

Dopo 28 edizioni insieme a Vinitaly Sol² Expo – a full olive experience, il salone internazionale dell’olio di oliva, si prepara al debutto come rassegna indipendente dal 2 al 4 marzo 2025.

Il nuovo format di Veronafiere si distingue infatti per una proposta espositiva che coinvolge non solo l’olio di oliva, ma anche tecnologie, attrezzature per la trasformazione e cosmesi.

Il successo dell’Olio Made in Italy

Dopo 4 anni di stallo sono in positivo le esportazioni di olio d’oliva italiano (a +5,2 milioni di euro), una buona notizia per un comparto alle prese con due campagne olearie consecutive particolarmente leggere.

Stando agli ultimi dati Istat elaborati da Sol² Expo in occasione della Giornata Mondiale dell’Olivo, tra gennaio e agosto 2024 gli oli di oliva italiani hanno registrato vendite fuori

confine per oltre 2 miliardi di euro, mettendo così a segno una crescita a valore del 59% e del 5,4% a volume sul pari periodo 2023.

Trainano i mercati extra-europei, in particolare Usa (+9,6%), Giappone (+6,1%) e Canada (+12,9%), ed in Europa la Germania, secondo partner commerciale tricolore (a +17,9%).

A fare da ambasciatore, l’olio extravergine di oliva (“EU Cat.1”), prodotto simbolo della dieta mediterranea e della qualità della cucina made in Italy, il prodotto più rappresentavo di una coltura, quella dell’olivo, particolarmente

strategica per il Belpease anche per il suo ruolo nella conservazione del territorio.

Secondo i dati del Ministero delle Politiche agricole più del 70% dei 1,1 milioni di ettari dell’olivicoltura italiana è situata in aree di collina o di montagna, dove svolge un ruolo importantissimo non solo in termini paesaggistici e culturali, ma anche di prevenzione del dissesto idrogeologico.

Le novità della manifestazione 2025

Una delle principali innovazioni del 2025 riguarderà l’attenzione ai sottoprodotti della filiera dell’olio di oliva. Studi di settore, infatti, indicano che solo il 15% del peso di un’oliva viene sfruttato a livello commerciale, mentre il restante resta materiale di scarto.

Foglie, sansa e acque di vegetazione rappresentano invece un’opportunità di business grazie alle loro proprietà, particolarmente richieste nei settori alimentare, farmaceutico e cosmetico.

Sol² Expo risponde a queste esigenze di mercato introducendo nuove classi merceologiche provenienti dalla filiera dell’olio di oliva (oli speciali per l’Horeca, oli nutrizionali, prodotti per cosmesi e wellness, prodotti food per horeca e super horeca, oli extravergini artigianali), oltre a tecnologie

avanzate per la produzione e il packaging, con un’area esterna dedicata ai macchinari.

Con una panoramica a tutto tondo su prodotto, tecnologia, formazione e turismo, Sol2Expo – Full Olive Experience accende i riflettori sull’intera filiera dell’olivicoltura italiana, dalla terra alla tavola e dalla produzione alla trasformazione, con focus che spaziano dall’olio all’oliva e tutti i sotto prodotti e derivati, fino a wellness e cosmesi.

With a history dating back thousands of years and unparalleled resilience, the olive tree is grown on more than 11 million hectares worldwide, with a widespread presence on every continent. It is the symbol of plasticity and adaptability and is also the world‘s most environmentally sustainable agricultural crop,it absorbs carbon dioxide instead of emitting it.

With more than 400 unique cultivars in the world, olive oil represents an invaluable resource for Italy. In order to make the most of this product, Sol² Expo, a reference platform for the excellence of extra virgin olive oil and food products linked to the territories, was born in Verona.

After 28 editions together with Vinitaly Sol² Expo - a full olive experience, the international olive oil show, is preparing to debut as an independent exhibition from March 2 to 4, 2025.

In fact, Veronafiere‘s new format is distinguished by an exhibition proposal that involves not only olive oil, but also technologies, processing equipment and cosmetics.

The success of Made in Italy Oil.

After 4 years of stagnation, Italian olive oil exports are on the upswing (at +5.2 million

In the city

euros), good news for a sector struggling with two consecutive particularly light olive oil campaigns.

According to the latest Istat data compiled by Sol2Expo on the occasion of World Olive Day, between January and August 2024, Italian olive oils recorded cross-border sales of more than 2 billion euros, putting them up 59 percent in value and 5.4 percent in volume over the same period in 2023.

Driving the non-European markets, particularly the U.S. (+9.6 percent), Japan (+6.1 percent) and Canada (+12.9 percent), and in Europe, Germany, the second largest tricolor trade partner (at +17.9 percent).

Acting as the ambassador, extra virgin olive oil (“EU Cat.1”), a product that symbolizes the Mediterranean diet and the quality of Made in Italy cuisine, the most representative product of a crop, that of the olive tree, which is particularly strategic for the Belpease also because of its role in land conservation.

According to data from the Ministry of Agriculture, more than 70 percent of the 1.1 million hectares of Italy‘s olive cultivation is located in hill or mountain areas, where it plays a very important role not only in terms of landscape and culture, but also in the prevention of hydrogeological instability.

Innovations of the 2025 event

One of the main innovations of 2025 will concern the focus on by-products of the olive oil supply chain. Industry studies, in fact, indicate that only 15 percent of an olive‘s weight is exploited commercially, while the remainder remains waste material.

Leaves, pomace and vegetation waters, on the other hand, represent a business opportunity due to their properties, which are particularly in demand in the food, pharmaceutical and cosmetic sectors.

Sol² Expo responds to these market needs by introducing new product classes from the olive oil supply chain (special oils for Horeca, nutritional oils, products for cosmetics and wellness, food products for horeca and super horeca, and artisanal extra virgin oils), as well as advanced technologies for production and packaging, with an outdoor area dedicated to machinery.

With a well-rounded overview of product, technology, training and tourism, Sol2Expo - Full Olive Experience turns the spotlight on the entire Italian olive-growing supply chain, from the land to the table and from production to processing, with focuses ranging from oil to olives and all their subproducts and derivatives, to wellness and cosmetics..

Lo sapevi che…

L’olio d’oliva è una produzione senza sprechi?

Si riciclano i noccioli come fonti di energia riducendo le emissioni di carbonio fino all’80%. Grazie al loro alto contenuto energetico e il basso grado di umidità il nocciolino dell’oliva è una materia prima ottimale per la combustione e produce quantità di CO2 riassorbibili durante la crescita dell’olivo e dell’oliva, creando un ciclo praticamente carbon neutral.

IL CARNEVALE DI VERONA: IL 495° BACANAL DEL GNOCO

THE CARNIVAL OF VERONA: THE 495TH BACANAL DEL GNOCO

“ Sarà sempre Carnevale a Verona!” È questo il motto con cui si apre ogni anno ufficialmente il Bacanal del Gnoco il 6 gennaio, giorno dell’Epifania che coincide anche con l’inizio del Carnevale, evento che a Verona è sempre più atteso, più vissuto e partecipato.

La manifestazione di lunghissima tradizione con gli anni è divenuta di stampo internazionale chiamando quasi centomila persone da ogni parte del mondo, questo grazie al grande lavoro del Comitato Carnevale Bacanal del Gnoco, che risiede presso Porta San Zeno, e accoglie anche la sede operativa nazionale del Centro di Coordinamento delle Maschere Italiane, un’associazione che rappresenta più di 200 maschere da tutte le regioni italiane.

Gli appuntamenti e i festeggiamenti organizzati dal Comitato sono moltissimi e culminano nell’evento più atteso: la sfilata del Venerdì Gnocolar, quest’anno alla 495° edizione, che come ogni anno animerà il centro di Verona con un lungo corteo composto da carri allegorici, maschere, majorette, bande musicali, più di cento gruppi in sfilata oltre a tantissimi curiosi e appassionati. Vediamo insieme le più importanti tappe e curiosità dietro questo evento:

L’elezione e incoranazione del Papà del Gnoco

Dal 1531 quando il nobile medico Tommaso da Vico fece e lasciò in eredità la distribuzione degli gnocchi (macaroni) ai suoi cittadini, la figura del

Papà del Gnoco (anticamente Grande Macaron) è il protagonista indiscusso del Carnevale veronese. La sua elezione è un evento molto sentito e partecipato: da sempre anima l’intero quartiere di San Zeno e se un tempo era riservata ai soli 36 capifamiglia del quartiere oggi l’elezione è aperta a tutti i veronesi della città e provincia.

(ph Zeno Focus 24)

Appuntamento di domenica in piazza San Zeno, quest’anno è stata il 19 gennaio, dove viene eletto uno tra i 3 candidati scelti precedentemente. In seguito, il martedì successivo, in Gran Guardia avviene l’Incoronazione ufficiale del Papà del Gnoco Sire del Carnevale, evento in cui il vecchio Papà dona lo scettro e il cappello, i principali simboli della sua maschera, al suo successore dando il via ufficiale alle varie feste e manifestazioni.

Venardì Gnocolar

Venerdì 28 febbraio, la mattina il Papà del Gnoco si presenta dal Prefetto e dal Sindaco a prendere le chiavi della città diventando per un giorno Sire di Verona e al primo pomeriggio da Corso Porta Nuova parte la sfilata che passando per le vie del centro finirà come tradizione in Piazza San Zeno. Il percorso è spesso cambiato nel corso degli anni, una curiosità è che anticamente il corteo arrivato in piazza dei Signori disegnava una figura di chiocciola “il Bogon” che ha più significati legati al mondo degli inferi, ma anche di fertilità e abbondanza: infatti, il Carnevale ha da sempre riferimenti legati alla morte del vecchio per la nascita del nuovo. Altri eventi attesi sono il Gran Ballo di Carnevale sabato 1° marzo in Gran Guardia e la Cavalcata storica Tomaso da Vico domenica 2 marzo.

Forse non tutti sanno che Lunedì Grasso, il 3 marzo, la festa si sposta nel quartiere di Santo Stefano per il LUNIPIGNATAR, che richiama la leggenda di Siro Zuliani che trovò nella cantina della propria casa una pignatta colma di marenghi con cui aiutò la popolazione del suo quartiere. Storia, analoga a quella di San Zeno, da cui nacque il comitato per il Baccanale di S. Stefano e la maschera del Duca de la Pignata e del Dio dell’Oro. Infine, a chiudere gli eventi ufficiali della stagione, la più famosa Festa della Renga a Parona, il 5 marzo, Mercoledì delle Ceneri, a segnare il passaggio tra il Carnevale che finisce e la Quaresima che inizia.

(ph Zeno Focus 24)
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“ It will always be Carnival in Verona!” This is the motto with which the Bacanal del Gnoco officially opens every year on January 6, the day of Epiphany that also coincides with the beginning of Carnival, an event in Verona is always more awaited, more experienced and participated in.

The event of very long tradition with the years has become international in scope calling almost a hundred thousand people from all over the world, this thanks to the great work of the Bacanal del Gnoco Carnival Committee, which resides at Porta San Zeno, and also hosts the national operational headquarters of the Coordination Center of Italian Masks, an association representing more than 200 masks from all Italian regions.

The events and festivities organized by the Committee are many and culminate in the most anticipated event: the Gnocolar Friday parade, this year in its 495th edition, which as every year will enliven the center of Verona with a long procession composed of floats, masks, majorettes, marching bands, more than a hundred groups in the parade as well as many curious onlookers and fans.

Let us see together the most important stages and curiosities behind this event:

The election and coronation of Papà del Gnocco. Since 1531 when the noble doctor Tommaso da Vico made and bequeathed the distribution of gnocchi (macaroni) to his citizens, the figure of the Papa del Gnoco (formerly Grande Macaron) has been the undisputed protagonist of the Verona Carnival. His election is a very heartfelt and participatory event: it has always animated the entire San Zeno neighborhood, and if at one time it was reserved for only the 36 heads of the neighborhood’s families, today the election is open to all Veronese in the city and province. Appointment on Sunday in San Zeno Square, this year on January 19, where one of the 3 previously chosen candidates is elected. Then, on the following Tuesday, the official Coronation of the Gnoco Sire Papa of Carnival takes place in the Gran Guardia, an event in which the old Papa gives the scepter and hat, the main symbols of his mask, to his successor, officially kicking off the various festivities and events.

On Friday, February 28, in the morning the Papa del Gnoco presents himself to the Prefect and the Mayor to take the keys of the city, becoming Sire of Verona for a day, and in the early afternoon from Corso Porta Nuova starts the parade that passing through the streets of the center will end as tradition

in Piazza San Zeno. The route has often changed over the years, a curiosity is that anciently the procession arrived in Piazza dei Signori drew a snail figure “the Bogon” which has more meanings related to the underworld, but also of fertility and abundance: in fact, Carnival has always had references related to the death of the old for the birth of the new.

Other anticipated events are the Grand Carnival Ball on Saturday, March 1 in the Gran Guardia and the Tomaso da Vico Historic Cavalcade on Sunday, March 2.

Perhaps not everyone knows that on Shrove Monday, March 3, the party moves to the neighborhood of Santo Stefano for the LUNIPIGNATAR, which recalls the legend of Siro Zuliani who found in the cellar of his house a piñata full of marenghi with which he helped the people of his neighborhood. A story, similar to that of San Zeno, from which the committee for the Bacchanal of St. Stephen and the mask of the Duke de la Pignata and the God of Gold was born.

Finally, closing the official events of the season is the most famous Festa della Renga in Parona, March 5, Ash Wednesday, marking the transition between Carnival ending and Lent beginning.

(ph Zeno Focus 24)
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COSTUMI DI CARNEVALE: IDEE E TENDENZE CARNIVAL COSTUMES: IDEAS AND TRENDS

Non c‘è Carnevale senza travestimenti, per questo è bene scegliere i più belli. Ogni anno si apre la corsa alla ricerca del più innovativo seguendo tendenze o particolarità. Un tripudio di colori e divertimento: il Carnevale è il momento perfetto non solo per festeggiare, ma per dare spazio alla fantasia con i migliori vestiti, sia per adulti che per bambini. Irriverenti, simpatici o, a volte, senza senso, è innegabile che i travestimenti siano il fil rouge di questa festa che nella nostra città ha origini antiche.

Per avere un‘idea delle tendenze di quest‘anno, ecco i vestiti di Carnevale più richiesti dai bambini per il 2025 secondo le richieste trovate sui motori di ricerca. Super Mario sembra essere tornato in voga già lo scorso anno. Dai videogiochi ai film d‘animazione, Super Mario non passa mai di moda e continua ad affascinare i bambini di generazione in generazione. I bambini che amano i supereroi, prima o poi, chiederanno un costume da Spiderman ma in generale gli Avengers affascinano da Iroman, Hulk, Captain

America, Ant-Man. Tra gli intramontabili come dimenticarsi di Batman, un evergreen del Carnevale. Il maghetto più amato del mondo continua poi ad avere il suo fascino e mentre in TV ripassano i suoi film a Carnevale, i vostri bambini non possono far altro che chiedere il costume di Harry Potter o dei suoi amici. Tra i più originali invece troviamo: Joker, Sonic o il costume da Ghostbusters.

Tra le bambine lo scorso anno a grande richiesta è apparsa Harley Quinn, la bad girl più amata assieme al Costume di Mercoledì la piccolina della Famiglia Addams. Sempre sul podio troviamo poi le principesse della Disney: tra le più gettonate la Principessa Elsa, Asha ispirato a Wish o il ritorno di Vaiana grazie all’uscita nelle sale cinematografiche di Oceania 2. Tra i grandi arrivi dopo l’uscita di Inside Out il vestito di Gioia ma attenzione al fascino di Biancaneve (un grande classico) e con lei la dolce Minni mouse.

Per i più originali il fai da te Anche i vestiti di Carnevale fai da te risultano essere belli, originali e soprattutto divertenti da realizzare, oltre che più economici. Se hai un invito

Per bambini

dell’ultimo minuto o se stai cercando idee per vestiti di carnevale facili per bambini da fare in casa, ecco alcuni spunti.

A carnevale ogni scherzo vale, e vestirsi da cattivi può essere divertente. Un costume di carnevale velocissimo dell’ultimo minuto è quello da ladro. Ti basta avere maglia e pantaloni scuri, un cappello nero e una mascherina per gli occhi che puoi anche ritagliare da un cartoncino. Per completare: una torcia e un sacco (va bene anche una federa bianca rovesciata) dove disegnerai il simbolo dell’euro. Tocco finale qualche banconota finta incollata sull’apertura del sacco. Carino anche il vestito da subacqueo. Recupera in garage la mascherina per il mare (e magari anche le pinne, giusto per l’ingresso alla festa) e completa con una maglia nera e leggings blu o neri come muta. Poi per le bombole del gas ti basteranno due bottiglie di plastica dipinte o ricoperte di nastro adesivo argentato. Per metterle in spalla, incolla uno spago alla base e intorno al collo delle bottiglie o attacca il tutto alla maglietta con del nastro adesivo. Pronti a stupire!?

There is no Carnival without disguises, which is why it is good to choose the best ones. Every year opens the race to find the most innovative following trends or peculiarities.

A riot of colors and fun: Carnival is the perfect time not only to celebrate, but to give space to imagination with the best outfits, both for adults and children. Irreverent, cute or, at times, nonsensical, it is undeniable that disguises are the common thread of this festival that has ancient origins in our city.

To get an idea of this year’s trends, here are the most popular

Carnival outfits for children in 2025 according to requests found on search engines.

Super Mario seems to be back in vogue as early as last year. From video games to animated movies, Super Mario never goes out of style and continues to fascinate children for generations. Children who love superheroes will sooner or later ask for a Spider-Man costume but in general the Avengers fascinate from Iroman, Hulk, Captain America, Ant-Man. The timeless how to forget Batman, an evergreen of Carnival. The world’s most beloved wizard then continues to have his charm, and while they replay his movies on TV at Carnival, your children can’t help but ask for the costume of Harry Potter or his friends. Also, the more original ones instead we find: the Joker, Sonic or the Ghostbusters costume.

Little girls last year by popular demand appeared Harley Quinn, the most beloved bad girl along with Wednesday’s Costume the little one from the Addams Family. Also on the podium are the Disney princesses: the most popular are Princess Elsa, Asha inspired by Wish or the return of Vaiana thanks to the theatrical release of Oceania 2. Admist the big arrivals after the release of Inside Out is the dress of Joy but watch out for the charm of

Snow White (a great classic) and with her the sweet Minni mouse.

For the most original the DIY DIY Carnival dresses also turn out to be beautiful, original and above all fun to make, as well as cheap. If you have a last-minute invitation or are looking for ideas for easy carnival dresses for kids to make at home, here are some ideas. Every trick counts at carnival, and dressing up as a villain can be fun. A really quick last-minute carnival costume is the burglar one. All you need is a dark shirt and pants, a black hat, and an eye mask that you can also cut out of cardboard. To complete: a flashlight and a sack (an inverted white pillowcase is also fine) where you will draw the euro symbol. Final touch some fake banknotes glued on the opening of the sack. Also nice is the diver’s outfit. Retrieve your sea mask from the garage (and maybe fins too, just for the party entrance) and complete with a black shirt and blue or black leggings as a wetsuit. Then for gas canisters, all you’ll need are two plastic bottles painted or covered with silver tape, to put on your shoulder, glue twine to the base and around the necks of the bottles or tape it to the shirt. Ready to amaze!!!

PERCHÉ IL 17 FEBBRAIO È LA GIORNATA DEL GATTO?

WHY IS FEBRUARY 17 CAT DAY?

“ I gatti sono in grado di sostenere lo sguardo di un re”. Basta questo proverbio inglese per ricordarci quanto questi animali siano eleganti. E chi ha un gatto sa benissimo di cosa stiamo parlando. Dal 1990, ogni anno in Italia si celebra la Giornata del Gatto il 17 febbraio. La nascita di questa ricorrenza si deve all’idea della giornalista Claudia Angeletti, che, attraverso la rivista Tuttogatto, lanciò un referendum tra i lettori per scegliere una data simbolica per celebrare questa ricorrenza. La proposta più convincente arrivò da Oriella Del Col, che suggerì il 17 febbraio. Ma perché proprio questa data? La risposta risiede in motivazioni che affondano le radici nella cultura e nella simbologia. Febbraio, infatti, è il mese del segno zodiacale dell’Acquario, che è associato a spiriti liberi, anticonformisti, proprio come i gatti, che amano vivere al di fuori delle regole e delle costrizioni imposte. Inoltre, il numero 17, tradizionalmente considerato sfortunato, era stato a lungo legato al gatto. Tuttavia, questa visione viene ribaltata, perché questi animali sono da sempre associati alla capacità di vivere più volte, un po’ come se avessero a disposizione più di una vita. Da qui, l’idea che il 17, simbolicamente, rappresentasse “1 vita per 7 volte”, un omaggio alla longevità e alla resistenza dei gatti.

L’idea di celebrare il gatto ha radici molto più profonde, risalendo a tempi antichissimi. Gli Egizi, ad esempio, veneravano il gatto come un animale sacro, simbolo di protezione e di eleganza. La dea egizia Bastet, raffigurata con la testa di gatto, era la divinità della casa, della maternità e della gioia, ed

era anche protettrice delle donne e dei bambini. In Egitto, i gatti erano considerati talmente speciali che venivano spesso raffigurati nelle tombe dei faraoni e in altre opere d’arte. La loro funzione non era solo religiosa, ma anche pratica, poiché i gatti erano impiegati per proteggere i raccolti dai

roditori, grazie alla loro incredibile abilità di caccia.

Ma non è solo la storia antica a rendere il gatto un animale così affascinante. Mentre i cani, in genere, cercano sempre la compagnia del loro padrone, i gatti sembrano avere un rapporto più autonomo con il mondo. Non è raro che trascorrano lunghe ore da soli senza mostrare segni di sofferenza. I gatti sono comunque in grado di formare legami molto forti con le persone a cui sono legati, dimostrando affetto in modi che sono sottili, ma intensi.

Come le loro dormite, che possono durare fino a sedici ore al giorno. Ma non perché siano pigri (forse). Si tratta una strategia evolutiva, utile per recuperare le energie necessarie alla caccia, attività che, in natura, consumerebbe molte risorse. Anche la loro comunicazione è particolare: fatta di sguardi, posizioni del corpo e, naturalmente, miagolii, che utilizzano per interagire con gli esseri umani. Un gatto che si struscia contro di noi, per esempio, sta marcando il suo territorio, ma allo stesso tempo ci sta accettando come parte della sua famiglia, un gesto che racchiude un grande significato emotivo.

Questi sono solo alcuni aspetti che ci ricordano quanto siano importanti questi animali nella nostra vita. In un mondo in cui sempre più persone scelgono di adottare un gatto come compagno, è fondamentale sensibilizzare tutti

sulla necessità di garantire loro una vita sana e felice. È infatti sempre una buona opportunità promuovere l’adozione responsabile, combattere il randagismo e ricordare sempre che sì, il cane è il miglior amico dell’uomo, ma un gatto è un gatto.

“ Cats are able to sustain the gaze of a king.” This English proverb is enough to remind us how elegant these animals are. And anyone who has a cat knows very well what we are talking about. Since 1990, Cat Day has been celebrated every year in Italy on February 17. The birth of this anniversary is due to the idea of journalist Claudia Angeletti, who, through the magazine Tuttogatto, launched a referendum among readers to choose a symbolic date to celebrate this occasion. The most convincing proposal came from Oriella Del Col, who suggested February 17. But why this particular date? The answer lies in reasons rooted in culture and symbolism. February, in fact, is the month of the zodiac sign Aquarius, which is associated with free spirits, nonconformists, just like cats, who love to live outside of rules and imposed constraints. Moreover, the number 17, traditionally considered unlucky, had long been linked to the cat. However, this view is being overturned, because these animals have always been associated with the ability to live multiple times, somewhat as if they have more than one life at their disposal. Hence, the idea that

the 17th symbolically represented “1 life for 7 times,” a tribute to the longevity and endurance of cats.

The idea of celebrating the cat has much deeper roots, going back to ancient times. The Egyptians, for example, revered the cat as a sacred animal, a symbol of protection and elegance. The Egyptian goddess Bastet, depicted with a cat’s head, was the deity of the home, motherhood and joy, and was also the protector of women and children. In Egypt, cats were considered so special that they were often depicted in pharaohs’ tombs and other works of art. Their function was not only religious but also practical, as cats were employed to protect crops from rodents because of their incredible hunting skills.

But it is not only ancient history that makes the cat such a fascinating animal. While dogs generally always seek the company of their masters, cats seem to have a more autonomous relationship with the world. It is not uncommon for them to spend long hours alone without showing signs of distress. However, cats are able to form very strong bonds with the people they are attached to, showing affection in ways that are subtle but intense.

Such as their sleeps, which can last up to 16 hours a day. But not because they are lazy (perhaps). This is an evolutionary strategy, useful for recovering the energy needed for hunting, an activity that, in the wild, would consume many resources. Their

communication is also peculiar: made up of glances, body positions and, of course, meows, which they use to interact with humans. A cat rubbing up against us, for example, is marking its territory, but at the same time it is accepting us as part of its family, a gesture that holds great emotional meaning. These are just a few aspects that remind us how important these animals are in our lives. In a world where more and more people are choosing to adopt a cat as a companion, it is crucial to make everyone aware of the need to ensure a healthy and happy life for them. Indeed, it is always a good opportunity to promote responsible adoption, combat straying, and always remember that yes, a dog is man’s best friend, but a cat is just a different pet.

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SCI E NEVE: TRE METE A 2 ORE DA VERONA SKIING AND SNOW: THREE DESTINATIONS WITHIN 2 HOURS OF VERONA

Quando l‘inverno bussa alle porte, gli appassionati di sport invernali iniziano a „migrare” verso le montagne per godersi la neve. Verona non è in Trentino, ma le opzioni sono davvero tante, con alcune località di grande fascino facilmente raggiungibili in auto. Scopriamo

Nei dintorni

insieme tre mete perfette per una giornata o un weekend sugli sci per cui dovrai guidare poco più di due ore: Sarentino, Obereggen e Folgaria. Nascosta nel cuore dell‘Alto Adige e poco più di due ore strada, la Val Sarentino offre un ambiente autentico e sereno, ideale per chi cerca

una pausa lontano dal trambusto poco più a nord di Bolzano. Qui si trova la stazione sciistica di Reinswald, una meta incantevole con ventidue chilometri di piste, perfette per sciatori di ogni livello e che si affacciano su panorami mozzafiato delle Dolomiti. Per gli amanti dello slittino è presente anche un circuito di poco meno di cinque chilometri. Una visita a Sarentino non è però completa senza scoprire le tradizioni locali, come l‘artigianato tipico e i mercatini invernali. La cucina locale aggiunge un tocco speciale alla visita: i canederli, lo speck e lo strudel sono solo alcune delle delizie che puoi gustare, magari accompagnate da un calice di vino altoatesino.

Anche Obereggen è un vero gioiello. Poco più a sud di Sarentino, offre piste ideali sia per principianti sia per sciatori esperti. In particolare, è molto apprezzato lo Ski Center Latemar per la qualità della neve, mantenuta ottimale grazie a un sistema di innevamento all‘avanguardia. L‘efficienza degli impianti di risalita è uno dei punti di forza di Obereggen, che garantisce brevi tempi di attesa e massimo divertimento sulle piste. Tra le discese più iconiche spicca la pista Oberholz, amata dagli sciatori più esigenti. Gli amanti del freestyle possono divertirsi nello snowpark attrezzato con salti, rail e strutture dedicate. Ovviamente non manca la pista per gli slittini, che è anche illuminata di notte. Obereggen non è solo una meta per sciatori. Le famiglie trovano qui un ambiente accogliente e tante attività dedicate. Il Brunoland, un parco giochi sulla neve, è perfetto per i bambini che vogliono avvicinarsi allo sci divertendosi. I più piccoli possono inoltre partecipare a corsi di sci organizzati da maestri esperti, mentre i genitori si godono le piste.

Ancora più comoda è Folgaria. In molti pensano si trovi ancora in Veneto, invece è appena dopo il confine con il Trentino e raggiungibile con circa un’ora e mezza in automobile: situata nell‘Alpe Cimbra è ideale per famiglie e principianti, grazie a piste dolci e ben curate. Le piste sono collegate al vicino comprensorio di Lavarone, mentre le piste di fondo si snodano tra boschi e paesaggi incantevoli. Per chi è alla ricerca di un‘esperienza diversa, le escursioni con le ciaspole o le gite in motoslitta rappresentano ottime alternative mentre per chi ama scoprire la cultura locale, il centro storico di Folgaria offre un‘atmosfera unica, con piccoli negozi e caffè tradizionali. Per chi desidera rilassarsi, invece, la cosa che accomuna queste mete sono i centri benessere con viste panoramiche sulle montagne circostanti e in particolare sulle Dolomiti.

Che tu scelga Sarentino, Obereggen o Folgaria, ciascuna di queste località sciistiche ha qualcosa di unico da offrire. Dalla tranquillità di Sarentino alla modernità di Obereggen, fino all‘atmosfera familiare di Folgaria, tutte promettono momenti indimenticabili sulla neve. Prepara gli sci, pianifica la tua prossima avventura e vivi l‘emozione dell‘inverno a solo due ore da Verona!

When winter comes knocking, winter sports enthusiasts start “migrating” to the mountains to enjoy the snow. Verona is not in Trentino, but there are plenty of options, with some great resorts easily accessible by car. Let’s discover together three perfect destinations for a day or weekend of skiing that you’ll have to drive just over two hours to experience, such as Sarentino, Obereggen and Folgaria. Tucked away in the heart of South Tyrol and just over two hours road, Val Sarentino offers an authentic and serene setting, ideal for those seeking a break away from the hustle and bustle just north of Bolzano. Here lies the Reinswald ski resort, an enchanting destination with twenty-two kilometers of slopes, perfect for skiers of all levels and overlooking breathtaking views of the Dolomites. For sledding enthusiasts there is also a circuit just under five

Scoprire Surroundings

kilometers long. A visit to Sarentino is not complete, however, without discovering local traditions, such as typical crafts and winter markets. The local cuisine adds a special touch to the visit: dumplings, speck, and strudel are just some of the delicacies you can enjoy, perhaps accompanied by a glass of South Tyrolean wine. Obereggen is also a real gem. Slightly south of Sarentino, it offers slopes ideal for both beginners and experienced skiers. In particular, the Ski Center Latemar is highly regarded for its snow quality, which is kept optimal thanks to a state-of-theart snowmaking system. The efficiency of the lifts is one of Obereggen’s strengths, ensuring short wait times and maximum fun on the slopes. Among the most iconic runs is the Oberholz slope, beloved by discerning skiers. Freestyle lovers can have fun in the snowpark equipped with jumps, rails and dedicated structures. Of course, there is no shortage of toboggan runs, which are also illuminated at night. Obereggen is not just a destination for skiers. Families will find a welcoming environment and many dedicated activities here. Brunoland, a snow playground, is perfect for children who want to approach skiing while having fun. The little ones can also take part in ski courses organized by experienced instructors, while their parents enjoy the slopes.

Even more convenient is Folgaria. Many people think it is still in the Veneto region, but instead it is just over the border with Trentino and reachable with about an hour and a half by car: located in the Alpe Cimbra, it is ideal for families and beginners, thanks its gentle and wellmaintained slopes. The slopes are connected to the nearby Lavarone ski area, while the crosscountry trails wind through forests and enchanting scenery. For those looking for a different experience, snowshoeing or snowmobile tours are excellent alternatives, while for those who like to discover the local culture, Folgaria’s historic center offers a unique atmosphere, with small stores and traditional cafes.

For those who want to relax, on the other hand, the thing that these destinations have in common are the spas with panoramic views of the surrounding mountains, particularly the Dolomites.

Whether you choose Sarentino, Obereggen or Folgaria, each of these ski resorts has something unique to offer. From the tranquility of Sarentino to the modernity of Obereggen to the familyfriendly atmosphere of Folgaria, they all promise unforgettable moments in the snow. Pack your skis, plan your next adventure, and experience the excitement of winter just two hours from Verona!

Nei dintorni

IL 16 FEBBRAIO C’È LA ROMEO&GIULIETTA RUN

FEBRUARY 16 IS THE ROMEO&GIULIETTA RUN

Oggettivamente Verona è una delle città più belle d’Italia, statisticamente l’hanno visitata circa quattordici milioni di turisti contando tutta la provincia, tra stranieri e che arrivano da altre zone d’Italia (dato Camera di Commercio Verona ad agosto 2024). L’Arena, il Garda, la Valpolicella, Romeo e Giulietta... E chi più ne ha, più ne metta. Il turismo è uno degli zoccoli duri del nostro territorio e si sta espandendo

anche grazie al turismo sportivo. Secondo uno studio de Il Sole 24 ore, nell’ultimo anno Verona è passata dal trentunesimo al tredicesimo posto nella classifica dell’indice di sportività italiane. Questo dato si basa su 35 indicatori suddivisi in quattro categorie: struttura e organizzazione del sistema sportivo, sport di squadra, discipline individuali e relazioni dello sport con l’economia e la realtà sociale. Un balzo importante,

che vuole mantenersi su alti livelli anche per il 2025: il 16 febbraio è infatti in programma la Romeo&Giulietta Run Half Marathon. D’altronde cosa c’è di meglio di vedere il balcone di Romeo e Giulietta e poi correre anche la maratona a loro dedicata? La gara si suddivide in due frazioni, la prima di tredici chilometri e la seconda di otto, ed è aperta a squadre di due partecipanti. La partenza è in programma da Piazzale

Olimpia e il traguardo è posto allo Stadio Bentegodi, per un totale di ventuno chilometri, proprio come una tradizionale mezza maratona, ma divisa in due tratti da percorrere da ciascun membro della squadra. La staffetta è aperta a chiunque, purché i partecipanti abbiano compiuto diciotto anni. L’unico “limite” sono le tempistiche: ci sono tre ore a disposizione per completare l’intero percorso. Per i più temerari, invece, c’è anche la possibilità

di svolgere singolarmente l’intero percorso di 21,095 km: una scelta consigliata soprattutto per atleti abituati a percorrere distanze simili. Il tragitto prevede Porta Palio come prima tappa, poi la percorrenza di tutto Corso Porta Nuova fino ad arrivare in Piazza Bra passando tra il Palazzo della Gran Guardia e l’Arena. Solo una volta superate Porta Borsari e Castelvecchio si completano i primi cinque chilometri. Il percorso continua

fino a raggiungere la Diga del Chievo (siamo a poco più dieci chilometri) e sul Lungadige, per chi fa la staffetta, c’è il cambio. Si prosegue lungo il fiume passando per Ponte Risorgimento e Ponte Vittoria, dove si tocca il quindicesimo chilometro, e per le vie del centro tra Piazza Erbe e la Chiesa di San Fermo. Lo sprint finale è previsto da Stradone Porta Palio fino al Bentegodi.

Nello stesso giorno si può partecipare anche alla Family Run, una corsa non competitiva che si svolge su un percorso di circa nove chilometri, pensata per famiglie, bambini e chiunque voglia partecipare in modo più tranquillo e rilassato. La corsa non ha vincoli di tempo e chiunque può partecipare. La partenza è fissata da Piazzale Olimpia e il traguardo, come per la staffetta, è situato allo Stadio Bentegodi.

Nell’edizione del 2024, le strade della città si sono animate con più di settemila podisti, protagonisti della seconda mezza maratona più partecipata d’Italia,

seconda solo a Roma. Con atleti provenienti da cinquanta nazioni diverse, a dominare sono stati i corridori del Kenya: Vivian Jerotich Kosgei ha trionfato nella categoria femminile con un tempo di 1h09’18”, mentre Wisley Kipkemoi Yego ha conquistato la vittoria nella gara maschile con un impressionante 1h01’15”.

La manifestazione è un’occasione per divertirsi insieme, promuovendo sport e socialità in una delle città più affascinanti d’Italia. Le iscrizioni sono aperte online e i pettorali potranno essere ritirati nei giorni precedenti alla corsa: per dettagli e aggiornamenti, si invita a consultare il sito ufficiale.

Objectively Verona is one of the most beautiful cities in Italy, statistically about fourteen million tourists have visited it counting the whole province, including foreigners and those coming from other parts of Italy (Verona Chamber of Commerce data as of August 2024). The Arena, Garda, Valpolicella, Romeo and Juliet... You name it. Tourism is one of the backbones of our area and is also expanding thanks to sports tourism.

According to a study by Il Sole 24 ore, in the last year Verona has risen from 31st to 13th place in the Italian sportsmanship index ranking. This figure is based on 35 indicators divided into four categories: structure and organization of the sports system, team sports, individual disciplines, and relations of sports with the economy and social reality.

An important leap, which wants to keep on high levels also for 2025: in fact, the Romeo&Giulietta Run Half Marathon is scheduled for February 16. After all, what could be better

than seeing Romeo and Juliet‘s balcony and then also running the marathon dedicated to them?

The race is divided into two fractions, the first of thirteen kilometers and the second of eight, and is open to teams of two participants. The start of the race is scheduled from Piazzale Olimpia and the finish line is at the Bentegodi Stadium, for a total of twenty-one kilometers, just like a traditional half marathon, but divided into two fractions to be run by each team member. The relay is open to anyone, as long as participants are eighteen years of age or older. The only “limit” is the timing: there are three hours available to complete the entire route. For the more daring, however, there is also the option of running the entire 21.095 km route individually: a recommended choice especially for athletes accustomed to running similar distances.

The route includes Porta Palio as the first stage, then the run along the entire Corso Porta Nuova until reaching Piazza Bra passing between the Palazzo della Gran Guardia and the Arena. Once you pass the Porta Borsari and Castelvecchio, then you complete the first five kilometers. The route continues until it reaches the Chievo Dam (we are just over ten kilometers away) and on the Lungadige, for those doing the relay, there is the changeover. It continues along the river past Ponte Risorgimento

and Ponte Vittoria, where the fifteenth kilometer is touched, and through the streets of the center between Piazza Erbe and the Church of San Fermo. The final sprint is planned from Stradone Porta Palio to the Bentegodi.

On the same day you can also participate in the Family Run, a non-competitive run that takes place over a distance of about nine kilometers, designed for families, children, and anyone who wants to participate in a more leisurely and relaxed way. The run has no time constraints and anyone can participate. The start is set from Piazzale Olimpia and the finish line, as with the relay, is located at the Bentegodi Stadium.

In the 2024 edition, the streets of the city came alive with more than seven thousand runners, protagonists of the second most participated half marathon in Italy, second only to Rome. With athletes from fifty different nations, it was Kenyan runners who dominated: Vivian Jerotich Kosgei triumphed in the women‘s category with a time of 1h09‘18“, while Wisley Kipkemoi Yego took victory in the men‘s race with an impressive 1h01‘15”.

The event is an opportunity to have fun together, promoting sports and sociability in one of Italy‘s most fascinating cities. Registration is open online and bibs can be picked up in the days leading up to the race: for details and updates, please check the official website.

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SANREMO 2025: 30 BIG IN GARA E TANTE NOVITÀ SANREMO 2025: 30 BIG ACTS IN THE COMPETITION AND MANY NEW FEATURES

Chiusa l’era Amadeus, il festival di Sanremo edizione numero 75 riparte con Carlo Conti.

Il celebre conduttore toscano in realtà ritorna alla conduzione sanremese per la quarta volta, dopo i successi registrati per le tre edizioni consecutive dal 2015 al 2017.

Quella di Carlo Conti dall’11 al 15 febbraio 2025 sarà una kermesse in linea con le cinque di grandissimo successo volute da Amadeus ma con qualche novità.

La prima riguarda i risultati di ogni sera

Conoscere

quando la comunicazione dei primi cinque artisti di ogni serata, compresi i finalisti, non seguirà un ordine legato alla reale classifica, ma sarà casuale. Non si saprà, quindi, chi ha ottenuto più voti per rendere più sorprendente e non condizionata la proclamazione del vincitore.

Con 30 artisti in gara, il ritmo delle serate sarà serrato, ma Conti assicura che ci sarà spazio per ospiti e momenti extra. Rassicura che le serate, come orario, andranno avanti fino all’una (tempistica in linea con i blocchi pubblicitari venduti) e così si cercherà di

terminare per lasciare la linea al Dopo Festival condotto dall’eclettico Alessandro Cattelan. Un altro elemento di novità sarà la presenza di Selvaggia Lucarelli, non come coconduttrice del Dopo Festival, ma nel ruolo di ospite fissa per commentare a caldo le serate. Una scelta che promette di aggiungere brio e spunti di discussione alle serate del Festival.

Ecco l’elenco dei cantanti in gara alla nuova edizione 2025 del Festival della Canzone Italiana.

• Achille Lauro – Incoscienti giovani

• Gaia – Chiamo io chiami tu Coma Cose – Cuoricini

• Francesco Gabbani – Viva la vita

• Willy Peyote – Grazie ma no grazie

• Noemi – Se t’innamori muori

• Rkomi – Il ritmo delle cose

• Modà – Non ti dimentico

• Rose Villain – Fuorilegge

• Brunori Sas – L’albero delle noci

• Irama – Lentamente

• Clara – Febbre

• Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore

• Emis Killa – Demoni

• Sarah Toscano – Amarcord

• Fedez – Battito

• Simone Cristicchi – Quando sarai piccola

• Joan Thiele – Eco

• The Kolors – Tu con chi fai l’amore

• Bresh – La tana del granchio

• Marcella Bella – Pelle diamante

• Tony Effe – Damme ‘na mano

• Elodie – Dimenticarsi alle 7

• Olly – Balorda nostalgia

• Francesca Michielin – •Fango in Paradiso

• Lucio Corsi – Volevo essere un duro

• Shablo feat Gué, Joshua e Tormento – La mia parola

• Serena Brancale – Anema e core

• Rocco Hunt – Mille vote ancora

• Giorgia – La cura per me

A questo cast incredibile che accontenta davvero tutte le generazioni, dobbiamo aggiungere i quattro finalisti di Sanremo Giovani che, tra loro si contenderanno la vittoria. Sono il duo Vale LP e Lil Jolie e poi direttamente dal programma Amici 2022, il cantautore Alex Wyse, il giovane talentuoso Settembre e la veronese Maria Tomba (finalista di XFactor 2023).

La serata delle cover, venerdì 14 febbraio, del Festival di Sanremo 2025, sarà una delle più attese e si preannuncia davvero rivoluzionaria. Già perché Carlo Conti, conduttore e direttore artistico, ha lanciato questa nuova idea: ovvero i Big in gara non si esibiranno da soli, ma in duetti tra di loro. Questo format, simile a un gioco di accoppiamenti, è diventato una soluzione strategica sia per contenere i tempi della serata del venerdì, sia per ridurre i costi associati agli ospiti non in gara. Grande spazio agli ospiti: da Jovanotti a Luciano Ligabue fino a Damiano David.

Jovanotti torna a calcare il palco dell’Ariston con un medley dei suoi brani più iconici e intramontabili oltre a presentare il suo nuovo album Il Corpo Umano uscito lo scorso 31 gennaio. Luciano Ligabue invece celebrerà importanti traguardi: il 30esimo anniversario dell’album Buon compleanno Elvis, con la hit Certe notti, e il ventennale del primo Campovolo, storico concerto del 2005. E ancora, l’ex frontman dei

Cultura
Carlo Conti
Damiano David

Maneskin (vincitori nel 2021 proprio di Sanremo) ritorna con il suo nuovo progetto musicale. Non possono mancare infine gli ospiti sportivi quali Sofia Goggia, presenza legata alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, e Edoardo Bove, giocatore della Fiorentina che porterà sul palco dell’Ariston la sua testimonianza dopo l’operazione chirurgica e l’impianto del defibrillatore sottocutaneo.

I conduttori di Sanremo serata per serata:

11 febbraio prima serata: Gerry Scotti

12 febbraio seconda serata: Bianca Balti, Cristiano Malgioglio e Nino Frassica

13 febbraio terza serata: Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa

14 febbraio quarta serata: Mahmood e Geppi Cucciari

15 febbraio serata finale: Alessandro Cattelan e Alessia Marcuzzi

Closing the Amadeus era, the Sanremo festival edition number 75 starts again with Carlo Conti.

The famous Tuscan host actually returns to conduct Sanremo for the fourth time, after the successes recorded for the three consecutive editions from 2015 to 2017.

Carlo Conti’s from February 11 to 15, 2025, will be a kermesse in line with the five hugely successful ones wanted by Amadeus but with some novelties.

The first concerns the results of each night when the announcement of the top five artists of each night, including the finalists, will not follow an order related to the real ranking, but will be random. Therefore, it will not be known who got the most votes to make the announcement of the winner more surprising and unconditional.

With 30 artists competing, the pace of the evenings will be tight, but Conti assures that there will be room for guests and extra moments. He reassures that the evenings, as scheduled will go in until one o‘clock, (timing in line with the advertising blocks sold) and so they will try to end to leave the line to the After Festival conducted by the ecclectic Alessandro Cattelan.

Another new element will be the presence of Selvaggia Lucarelli, not as a co-host of the After Festival, but in the role of a regular guest to comment on the evenings. A choice that promises to add panache and discussion points to the evenings of the Festival. To this incredible cast that really pleases all generations, we must add the four Sanremo Giovani finalists who, between them will compete for victory. They are the duo Vale LP and Lil Jolie and then directly from the program Amici 2022, singer-songwriter

Alex Wyse, the young talented Settembre and the Veronese Maria Tomba (finalist of XFactor 2023).

The cover night, Friday, Feb. 14, of the Sanremo Festival 2025, will be one of the most anticipated and promises to be truly revolutionary. That‘s right because Carlo Conti, host and artistic director, has launched this new idea: that is, the competing “Bigs„ will not perform solo, but in duets with each other.

This format, similar to a game of pairings, has become a strategic solution both to contain the time of the Friday evening and to reduce the costs associated with non-competing guests.

Big space for guests: from Jovanotti to Luciano Ligabue to Damiano David.

Jovanotti returns to the Ariston stage with a medley of his most iconic and timeless songs as well as presenting his new album Il Corpo Umano released last year January 31.

Luciano Ligabue, on the other hand, will celebrate important milestones: the 30th anniversary of the album Buon compleanno Elvis, with the hit Certe notti, and the 20th anniversary of the first Campovolo, a historic concert in 2005. And again, the former frontman of Maneskin (2021 winners of Sanremo itself) returns with his new musical project.

Finally, sports guests such as Sofia Goggia, a presence linked to the 2026 Milan-Cortina Olympics, and Edoardo Bove, Fiorentina player who will bring to the Ariston stage his testimony after surgery and subcutaneous defibrillator implantation.

FEBBRAIO E LA GIORNATA DEI CALZINI SPAIATI

FEBRUARY AND

THE DAY OF MISMATCHED SOCKS

Perché i calzini spaiati? Per rappresentare la diversità non come problema ma come ricchezza affinché nessuno si senta escluso ma, al contrario, possa essere una risorsa e possa rafforzarsi nel rapporto con l’altro. L’idea proposta dodici anni fa da una maestra è diventata: la giornata mondiale dei calzini spaiati.

La si celebra ogni anno il primo venerdì di febbraio e il significato è far riflettere i più piccoli sull‘accettazione della diversità, che non deve essere vista come un ostacolo ma appunto una ricchezza. Un modo originale per spiegare ai bambini quanto siamo tutti unici, diversi e speciali. La giornata dei calzini spaiati che

si celebra negli asili, nelle scuole materne ed elementari è per l‘appunto nata dalla proposta di una maestra friulana: Sabrina Flapp, insegnante di sostegno nella scuola primaria di Valle Vicentina. La stessa aveva poi spiegato che l’obiettivo dell’iniziativa è quello di “diffondere il messaggio di accettazione della diversità, in varie forme e in vari modi. Con i calzini si può giocare, ci si può divertire, fanno parte della quotidianità. Ognuno legge l‘iniziativa a modo suo, la fa propria. È questa la forza del progetto”.

Ma partiamo dalla base: che sono i calzini spaiati? La risposta sembra scontata: due calzini che non formano una

coppia omogenea, sia per colore che per disegno. Ma, al di là della definizione materiale, i calzini spaiati rappresentano un fenomeno quasi quotidiano e presente in tutte le case, o per meglio dire in tutti i cassetti. Chi non ha mai aperto il cassetto trovando calzini solitari e chiedendosi ripetutamente dove fosse finito il gemello? “Mettilo da parte, l‘altro salterà fuori” ci siamo ripetuti dopo aver steso il bucato di una lavatrice in apparenza assassina che non ci ha restituito un calzino. Così anno dopo anno, il numero dei calzini spaiati abbandonati nei nostri cassetti cresce e, difficilmente i single troveranno mai il proprio compagno. A dare una seconda speranza a questi indumenti abbandonati arriva questa ricorrenza che quest’anno cadrà venerdì 7 febbraio (negli Usa si celebra il 9 maggio, Lost sock memorial day). Nel corso degli anni l‘iniziativa ha ricevuto un numero crescente di adesioni e anche i social si sono mossi per far sentire la loro voce tra foto e hashtag. Si può infatti partecipare all’evento anche virtualmente: basta

postare una foto dei propri calzini seguiti dall’hashtag #giornatadeicalzinispaiati2025. Lo slogan è valido per grandi e piccini: „Si spai chi può!“.

Why mismatched socks?

To represent diversity not as a problem but as a wealth so that no one feels excluded but, on the contrary, can be a resource and can strengthen their relationship with others. The idea proposed twelve years ago by a teacher has become: World Mismatched Socks Day. It is celebrated every year on the first Friday of February and its meaning is to make the little ones reflect on the acceptance of diversity, which should not be seen as an obstacle but rather as a wealth. An original way to explain to children how unique, different and special we all are. Mismatched Socks Day, which is celebrated in

kindergartens, nursery schools and elementary schools, was actually born from the proposal of a teacher from Friuli: Sabrina Flapp, a support teacher at the primary school in Valle Vicentina. She then explained that the aim of the initiative is to “spread the message of acceptance of diversity, in various forms and in various ways. You can play with socks, you can have fun, they are part of everyday life. Everyone reads the initiative in their own way, makes it their own. This is the strength of the project”. But let’s start from the basics: what are mismatched socks? The answer seems obvious: two socks that do not form a homogeneous pair, both in color and design. But, beyond the material definition, mismatched socks are an almost daily phenomenon and present in all homes, or rather in all drawers. Who has never opened the drawer to find solitary socks and repeatedly wondered where the twin had

ended up? “Put it aside, the other one will pop out” we repeated to ourselves after hanging out the laundry from a seemingly murderous washing machine that did not return a sock. So year after year, the number of mismatched socks abandoned in our drawers grows and it is unlikely that single people will ever find their partner. Giving a second hope to these abandoned garments comes this anniversary that this year will fall on Friday, February 7 (in the USA it is celebrated on May 9, Lost Sock Memorial Day). Over the years, the initiative has received a growing number of adhesions and social media have also moved to make their voices heard through photos and hashtags. In fact, you can also participate in the event virtually: just post a photo of your socks followed by the hashtag #giornatadeicalzinispaiati2025. The slogan is valid for adults and children: “Si spai chi può!”.

LENTI A CONTATTO: LIBERTÀ E COMFORT CONTACT LENSES: FREEDOM AND COMFORT

Tra i tuoi buoni propositi per il 2025 c’è anche quello di cominciare a fare attività fisica seriamente? Se ami lo sport e l’attività fisica, saprai benissimo che la comodità è un fattore fondamentale per rendere al meglio. Scarpe, abbigliamento, ma anche lenti a contatto: un’opzione ideale per chi cerca maggiore libertà nei movimenti, sia durante gli allenamenti, ma anche nelle occasioni speciali di convivialità.

Da Ottica Di Virgilio a Dossobuono puoi trovare lenti adatte a ogni esigenza visiva, grazie anche al supporto di un gruppo di professionisti pronti ad aiutarti. Con l’ampia varietà di prodotti disponibile oggi è possibile trovare quella giusta per ogni stile di vita: ci sono le lenti giornaliere, perfette per chi vuole comodità e massima igiene senza preoccuparsi della manutenzione, e quelle mensili, che rappresentano una soluzione economica per chi le usa quotidianamente. Una novità interessante sono le lenti progressive, che permettono di vedere nitidamente sia da vicino che da lontano, senza bisogno di occhiali multifocali. Hai una patologia o una conformazione particolare e

pensi che non esistano lenti a contatto per il tuo caso specifico? Niente paura, grazie alla collaborazione con gli Studi Medici Catullo, che si trovano di fianco al negozio, si può trovare la soluzione giusta per offrirti lenti su misura, specifiche per le tue necessità. Grazie ai rapporti consolidati con aziende leader nel settore, poi, l’ottica offre lenti innovative, inclusa la contattologia su misura, rigide e semirigide.

Non hai mai provato le lenti a contatto? Non preoccuparti. Ottica Di Virgilio organizza giornate speciali in cui è

possibile testarle gratuitamente. Durante questi appuntamenti, gli esperti ti aiuteranno a capire come applicarle, rimuoverle e utilizzarle in modo corretto. In negozio è presente, infatti, un’ampia gamma di liquidi, colliri e accessori per aiutarti a mantenere le tue lenti confortevoli e sicure. Senza dimenticarti degli occhiali, che rimangono indispensabili in caso di fastidi o semplicemente per dare un po’ di riposo agli occhi.

Passa da Ottica Di Virgilio per una consulenza personalizzata e scopri come migliorare la tua esperienza visiva: potrai scegliere tra un’ampia selezione di prodotti con un ottimo rapporto qualità-prezzo, perfetti per ogni esigenza e stile di vita.

Do your resolutions for 2025 include starting to exercise in earnest?

If you love sports and physical activity, you will know very well that comfort is a key factor in performing at your best. Shoes, clothing, but also contact lenses: an ideal option for those seeking greater freedom of movement, both during workouts and on special occasions of conviviality.

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sharply both near and far without the need for multifocal glasses.

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info@otticadivirgilio.it

Ottica Di Virgilio Via Vertua 4 - Dossobuono di Villafranca (VR)

AVEVAMO CAPELLI LUNGHI: IL NUOVO ROMANZO DI

FRANCESCA “CHEYENNE” ROVEDA WE HAD LONG HAIR: THE NEW NOVEL BY FRANCESCA “CHEYENNE” ROVEDA

Irene, Beatrice, Rebecca: sono le tre protagoniste, tre ex compagne di classe che si ritrovano dopo tanto tempo in questo intenso libro scritto dalla conduttrice radiotelevisiva veronese.

Conduttrice televisiva, giornalista, autrice, speaker radiofonica a RTL 102.5 e laureata in Lettere a Padova; Francesca “Cheyenne” Roveda, in questo nuovo romanzo “Avevamo Capelli Lunghi” (Edito Mursia), parla di tre amiche del liceo che si ritrovano dopo molto tempo, alla soglia dei 50 anni.

Narra la storia di Irene che vive isolata nella campagna veneta, ossessionata dall’ordine senza molte aspettative dalla vita. Ci racconta di Beatrice che invece ha una famiglia perfetta all’apparenza ma poco nella sostanza ed infine di Rebecca, che dalle luci accecanti dello star system è passata improvvisamente alle ombre della malattia.

Il destino le ha fatte incontrare di

Francesca Cheyenne Roveda

nuovo; proprio loro tre così piegate dalla vita ma non spezzate.

Francesca “Cheyenne” Roveda ha mantenuto nel tempo, nonostante gli impegni lavorativi a Milano, il legame con Verona, sua città di origine, dove tutt’ora risiede nella tranquilla provincia. Ha presentato, tra i tanti eventi, per oltre 10 anni, il Capodanno in Piazza Bra.

Il titolo del nuovo romanzo “Avevamo Capelli Lunghi” rievoca inevitabilmente il look di Francesca “Cheyenne” avuto per molto tempo e divenuto iconico fin dai primi programmi in conduzione a Match Music (storico canale televisivo musicale targato anni ‘90). Nonostante tutto ritiene più che altro che il titolo del romanzo sia quasi una bandiera generazionale e non un fatto privato.

Francesca innanzitutto grazie per questa intervista a Carnet Verona; come è nata l’idea di scrivere “Avevamo Capelli Lunghi”?

L’idea era probabilmente nel cassetto da sempre: per una laureata in lettere e giornalista pubblicista credo sia un traguardo ambito. Ho scritto tanto negli anni, in ordine sparso, come dico io e finalmente è giunto il tempo di un libro. Questo.

Le protagoniste del libro sono tre donne Irene, Beatrice e Rebecca, tre personalità differenti che però rispecchiano la tua o quella che vorresti essere.

Sono parti di me, ma non in maniera totalmente coerente o fedele. Vorrei che quante più persone possibile potessero rispecchiarsi in loro, nelle loro storie ed in generale nel racconto.

L’8 marzo è da sempre dedicato alla figura femminile ma negli anni si ha ormai dato altro valore a questa giornata. Quale messaggio vorresti dare alle donne che stanno vivendo situazioni simili alla tua?

Il messaggio più potente credo sia di continuare a vivere e a sperare.

Hai dichiarato che esiste una Francesca prima del 2022 e una attuale. Interiormente come sei cambiata? Quali sono le tue priorità ora?

Il cambiamento interiore rispecchia quello esteriore e viceversa. Tutto è cambiato intorno a me e dentro di me, anche se sono di fatto sempre la stessa. Mi soffermo di più sui dettagli, apprezzo di più ogni attimo che mi è dato da vivere.

Le citazioni musicali sono una colonna importante del libro. Quale canzone ti rappresenta al meglio oggi?

Una sola non basterebbe. La più importante, quella che sento quando chiudo gli occhi, Just Breathe dei Pearl Jam.

Irene, Beatrice, Rebecca: just the three protagonists, three former classmates who meet again after a long time in this intense book written by the Verona-based radio and TV host.

TV host, journalist, author, radio speaker at RTL 102.5 and a graduate in Literature in Padua; Francesca “Cheyenne” Roveda, in this new novel “We Had Long Hair” (Edito Mursia), is about three high school friends who meet again after a long time, at the threshold of 50 years.

It tells the story of Irene who lives isolated in the Veneto countryside, obsessed with order without many expectations from life. It tells us about Beatrice who instead has a family that is perfect in appearance but little in substance and finally about Rebecca, who from the blinding lights of the star system has suddenly passed to the shadows of illness.

Fate brought them together again; just the three of them so bent by life but not broken.

Francesca “Cheyenne” Roveda has maintained over time, despite her work commitments in Milan, her ties to Verona, her hometown, where she still resides in the quiet province. She has presented, among many other events, New Year’s Eve in Piazza Bra for more than 10 years.

The title of her new novel, “We Had Long Hair,” inevitably evokes the look Francesca “Cheyenne” had for a long time and became iconic since her first programs on Match Music (a historic music TV channel in the 1990s). Nevertheless she feels more that the title of the novel is almost a generational flag and not a private matter.

Francesca first of all thank you for this interview with Carnet Verona; how did the idea of writing “We Had Long Hair” come about?

The idea had probably been in the drawer for as long as I can remember; for a literature graduate and a publicist journalist, I think it’s a coveted goal. I have written a lot over the years, in no particular order, as I say, and finally the time has come for a book. This one.

The protagonists of the book are three women Irene, Beatrice and Rebecca, three different personalities that nevertheless reflect your own or the one you would like to be.

They are parts of me, but not in a totally consistent or faithful way. I would like as many people as possible to be able to reflect themselves in them, in their stories and in the story in general.

March 8 has always been dedicated to the female figure, but over the years people have now given other value to this day. What message would you like to give to women who are experiencing situations similar to yours?

The most powerful message I think is to continue to live and hope.

You have stated that there is a Francesca before 2022 and a current one. Inwardly, how have you changed? What are your priorities now?

The inner change mirrors the outer change and vice versa. Everything has changed around me and within me, although I am in fact still the same. I dwell more on the details, appreciate more each moment I am given to live.

Musical quotes are an important column in the book. Which song best represents you today?

One alone would not be enough. The most important one, the one I hear when I close my eyes, Just Breathe by Pearl Jam.

Francesca Cheyenne Roveda

LA SCRITTURA CHE CURA THE WRITING THAT HEALS

Riduce ansia e stress. Migliora l’umore. Aumenta la consapevolezza dei propri limiti e talenti. Parliamo della scrittura, sempre più riconosciuta come strumento di “cura” sia del corpo che delle mente. Anche perché, si sa, “mens sana in corpore sano”, come insegnano gli Antichi.

Che avvenga impugnando una penna o digitando i tasti di un tablet o di un pc, l’attività dello scrivere va infatti a stimolare diverse aree cerebrali, da quella motoria a quella emotiva, fino a quella deputata all’analisi e al discernimento degli eventi della vita, innescando di fatto un processo terapeutico per l’intero “essere”.

E proprio la parola che cura è all’origine dell’esperienza ormai quasi decennale del Premio letterario nazionale «Federica, le parole della vita», istituito dalla Fondazione

Aiom (onlus dell’Associazione Italiana di Oncologia medica con sede a Milano), e nato da un’idea di Stefania Gori, direttore dell’Oncologia medica dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar.

Il concorso, rinnovatosi nella sua nona edizione lo scorso dicembre con l’apertura del

bando per la candidatura di nuovi testi, «mira a incentivare e a valorizzare la forza terapeutica delle parole di molti pazienti che hanno, o hanno avuto a che fare, con la malattia oncologica, ma anche ai loro familiari e persino agli operatori professionali del settore oncologico», come sottolineato in precedenti edizioni.

«Scrivere», si legge, poi, nel bando del Premio intitolato alla memoria di Federica, giovane donna veronese prematuramente

scomparsa a causa di una malattia oncologica, ma fino all’ultimo respiro dedita alle sue passioni, «permette di dare voce alla propria dimensione più intima, alle conquiste che ogni giorno, pur nella sofferenza, si è cercato di raggiungere dando valore alla vita in ogni sua sfumatura». Permette di dare forma alle emozioni, stati d’animo di angoscia e di speranza, attraverso parole fermate sulla carta che diventano uno

specchio dentro cui guardarsi, ma soprattutto (ri)guardarsi con occhi diversi. Occhi di rispetto, di fiducia, di coraggio. Le produzioni letterarie ammesse al Premio possono avere la forma di racconto, testimonianza, diario o fiaba, se si opta per la sezione Narrativa; di poesia in versi o di prosa, nel caso della sezione Poesia. Aggiornamenti su www.aiom.it

Reduces anxiety and stress. Improves mood. It increases awareness of one’s limitations and talents. Let’s talk about writing, increasingly recognized as a tool for “healing” both body and mind. Also because, you know, “mens sana in corpore sano,” as the Ancients taught. Whether it takes place by holding a pen or typing the keys of a tablet or a PC, the activity of writing in fact goes to stimulate different brain areas, from the motor to the emotional one, up to the one deputed to the analysis and discernment of life events, actually triggering a therapeutic process for the whole “being.”

And it is precisely the word that cures that is at the origin of the now nearly decade-long experience of the national literary prize “Federica, the words of life,” established by the Aiom Foundation (a nonprofit organization of the Italian Association of Medical Oncology based in Milan), and the brainchild of Stefania Gori, director of medical oncology at the Don Calabria Sacred Heart Hospital in Negrar. The contest, which was renewed in its ninth edition last December with the opening of the call for submissions of new texts, “aims to incentivize and enhance the therapeutic power of the words of many patients who have, or have dealt with, the oncological disease, but also to their family

members and even to professional workers in the oncology field,” as emphasized in previous editions.

“Writing,” we read, then, in the announcement of the Prize named in memory of Federica, a young Veronese woman who died prematurely due to an oncological disease, but until her last breath devoted to her passions, ”allows one to give voice to one’s most intimate dimension, to the achievements that every day, even in suffering, one has tried to reach by giving value to life in all its nuances. It allows one

to give shape to emotions, moods of anguish and hope, through words stopped on paper that become a mirror within which to look at oneself, but above all (re)look at oneself with different eyes. Eyes of respect, of trust, of courage.

Literary productions admitted to the Prize may take the form of a short story, testimony, diary or fairy tale, if one opts for the Narrative section; verse poetry or prose, in the case of the Poetry section. Updates at www.aiom.it

UN VERONESE NELL’OLIMPO DELL’OPERA

MACERATESE A VERONESE IN THE OLYMPUS OF MACERATA OPERA

Il veronese Marco Vinco è il nuovo direttore artistico del Macerata Opera Festival. Una nomina, quella giunta lo scorso dicembre dal Cda dell’Associazione Arena Sferisterio, favorita da una carriera già consolidata sia come interprete lirico di fama internazionale (il cantante, bassobaritono, si è diplomato con lode al Conservatorio di Mantova e si è esibito in vari ruoli d’opera sotto la direzione di illustri bacchette, calcando palcoscenici mondiali: l’Opéra di Parigi, la Royal Opera House di Londra, l’Arena e altri) sia come manager di diversi enti culturali. Tra cui il Teatro Salieri di Legnago, dove continua a ricoprire pure l’incarico di direttore artistico.

Classe 1977, Vinco si laurea in giurisprudenza a pieni voti, conseguendo un Master in Imprenditoria dello spettacolo all’Università di Bologna, che gli consente altresì di

diventare docente a contratto in Management e legislazione dello spettacolo, nell’ateneo scaligero. Fra le altre cose, ha ricevuto il riconoscimento di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana, conferito dal Presidente della Repubblica per meriti artistici ed è tra membri nominati dal Ministro della Cultura che formano la Commissione Consultiva per la Musica, per il triennio 20242026.

Maestro, una nuova importante nomina. Una prestigiosa rassegna tutta nelle sue mani. Merito, altresì, delle capacità mostrate alla guida del Salieri. Un’esperienza che mi ha dato moltissimo quest’ultima. Il 2024 è stato addirittura l’anno dei record, con grandi riscontri

sia in termini di abbonati che di biglietti venduti, ma anche di allargamento della platea di spettatori. Premiante anche la multidisciplinarietà della stagione, che spazia dalla prosa d’autore alla proposta comica, dal jazz alla musica sinfonica e pop, fino alla danza contemporanea. Poi, di per sé, il Teatro Salieri ha una storia gloriosa e ha una collocazione strategica anche a livello geografico, che le consente di attrarre spettatori da ben cinque territori (oltre a Verona, Vicenza, Padova, Rovigo, Mantova). Non ultimo, abbiamo condotto tanti progetti per le scuole, al fine di formare il pubblico del domani. Il Salieri è davvero diventata la casa di tutti.

Progetti per il 2025?

Fiore all’occhiello sarà la

programmazione in occasione del bicentenario della morte di Antonio Salieri, che cade il 7 maggio. A metà febbraio riveleremo i dettagli. Oltre agli spettacoli dedicati alla ricorrenza saranno presentati altri percorsi con le scuole e gli eventi autunnali. Certamente il 2025 sarà nel segno del grande compositore di Legnago.

E per il Macerata Opera Festival cosa ha in mente? Al momento non posso dire molto, in quanto siamo in fase di passaggio di consegne. Posso solo assicurare che questa nomina come direttore artistico mi riempie di orgoglio e mi stimola parecchio proprio perché prima di mettermi alla guida di varie istituzioni culturali sono stato a tutti gli effetti un artista del mondo lirico. Macerata è una capitale dell’Opera e lo Sferisterio è uno spazio unico al mondo, con delle caratteristiche architettoniche peculiari che lo rendono estremamente affascinante e di grande ispirazione per scenografi e registi. È dunque, per me, un’occasione prestigiosa, che mi consentirà di disegnare un nuovo passo, una nuova programmazione. E che mi riempie di entusiasmo e di creatività. Qualche idea c’è già.

Marco Vinco from Verona is the new artistic director of the Macerata Opera Festival. An appointment, the one that came last December from the Board of Directors of the Arena Sferisterio Association, favored by an already established career both as an internationally renowned opera performer (the singer, a bassbaritone, graduated with honors from the Conservatory of Mantua

and has performed in various opera roles under the direction of illustrious batons, treading world stages: the Paris Opéra, the Royal Opera House in London, the Arena and others) and as manager of several cultural organizations. This includes the Teatro Salieri in Legnago, where he also continues to serve as artistic director.

Born in 1977, Vinco graduated with honors in law, earning a Master’s degree in Entertainment Entrepreneurship from the University of Bologna, which also enabled him to become an adjunct lecturer in Entertainment Management and Legislation, at the University of La Scala. Among other things, he has received the recognition of Knight of the Order

of Merit of the Italian Republic, awarded by the President of the Republic for artistic merit and is among members appointed by the Minister of Culture who form the Advisory Commission for Music, for the three-year period 20242026.

Maestro, an important new appointment. A prestigious review all in his hands. Merit, also, for the skills shown at the helm of the Salieri.

An experience that has given me a great deal this last one. The year 2024 was even the year of records, with great feedback both in terms of subscribers and ticket sales, but also in broadening the audience. Also rewarding is the multidisciplinary

nature of the season, which ranges from auteur prose to comedy offerings, from jazz to symphonic and pop music to contemporary dance. Then, in itself, Teatro Salieri has a glorious history and is also strategically located geographically, enabling it to attract spectators from as many as five territories (in addition to Verona, Vicenza, Padua, Rovigo, and Mantua). Last but not least, we have conducted many projects for schools in order to train the audience of tomorrow. The Salieri has truly become everyone’s home.

Plans for 2025?

Flagship will be programming for the bicentennial of Antonio Salieri’s death, which falls on May 7. We will reveal the details in mid-February. In addition to the performances dedicated to the anniversary, other routes with schools and fall events will be presented. Certainly 2025 will be in the sign of the great composer from Legnago.

What do you have in mind for the Macerata Opera Festival?

At the moment I cannot say much, as we are in the handover phase. I can only assure that this appointment as artistic director fills me with pride and stimulates me a lot precisely because before I put myself at the head of various cultural institutions I was to all intents and purposes an artist in the opera world. Macerata is an opera capital, and the Sferisterio is a unique space in the world, with distinctive architectural features that make it extremely fascinating and a great inspiration for set designers and directors. It is therefore, for me, a prestigious opportunity, which will allow me to design a new step, a new programming. And that fills me with enthusiasm and creativity. Some ideas are already there.

IL WELFARE CONTRATTUALE SECONDO L’ENTE BILATERALE CONTRACTUAL WEL-

FARE ACCORDING TO THE ENTE BILATERALE

Spesso ci si chiede come possano convivere in modo sinergico ed equilibrato gli interessi, le esigenze e le problematiche dei datori di lavoro con quelli dei lavoratori. Esiste una forma di modello di organizzazione che punta ad assicurare assistenza e benessere al pubblico di riferimento ed è il welfare contrattuale.

Che cos’è il welfare contrattuale?

È uno strumento di aiuto economico e non solo, ad esempio offrendo servizi di formazione e consulenza, sia per i datori che per i lavoratori.

A Verona esiste un luogo figurativo dove le esigenze dei datori e dei lavoratori si incontrano per dare vita alla prima forma di welfare contrattuale del capoluogo scaligero e si chiama Ente Bilaterale.

L’Ente Bilaterale, infatti è un organismo paritetico

costituito tra le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali dei lavoratori: Confcommercio, Federalberghi, FIPE, FAITA, Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs UIL. Questo Ente riunisce al suo interno l’Ente Bilaterale del Turismo del Veronese (che si rivolge ad alberghi e pubblici esercizi - bar, ristoranti, enoteche…) e l’Ente Bilaterale del Commercio e dei Servizi per un totale di circa 9.000 aziende in tutta la provincia di Verona.

La missione degli Enti Bilaterali, che non perseguono finalità di lucro, trova la sua definizione nel promuovere il benessere e lo sviluppo del mondo del lavoro, attraverso la gestione degli accordi sindacali e la creazione di servizi per la crescita e l’organizzazione delle aziende e dei loro lavoratori.

Come funziona l’adesione?

L’adesione all’Ente Bilaterale è prevista dal CCNL lavoro: qualora il datore scelga di

aderire, iscrive i lavoratori presenti nel suo organico. Ad ogni lavoratore viene trattenuta una piccola percentuale in busta paga in cambio dei servizi offerti. Mentre parallelamente il datore di lavoro versa una quota in proporzione al numero di dipendenti in organico.

Cosa posso avere dall’Ente come iscritto?

L’Ente offre formazione gratuita con iniziative in materia

di formazione e qualificazione professionale; sostegno al reddito con iniziative finalizzate al sostegno temporaneo del reddito dei lavoratori e datori di lavoro; accordi territoriali attraverso l’attuazione a specifici accordi intervenuti tra le organizzazioni che costituiscono gli Enti e conciliazione per controversie datori di lavoro/lavoratori, rilascio parere di conformità per l’assunzione di apprendisti per il Terziario e servizi di incontro tra domanda e offerta di lavoro.

The question is often asked how the interests, needs and problems of employers and those of workers can coexist in a synergistic and balanced way. There is one form of organizational model that aims to ensure care and welfare for the target audience, and that is contractual welfare.

What is contractual welfare?

It is an instrument of economic and other help, such as offering training and counseling services, both for employers and workers.

In Verona, there is a figurative place where the needs of employers and workers meet to give birth to the first form of contractual welfare in the Verona capital, and it is called Ente Bilaterale.

The Ente Bilaterale, in fact, is

a joint body established between the employers‘ associations and workers‘ unions-Confcommercio, Federalberghi, FIPE, FAITA, Filcams CGIL, Fisascat CISIL, and Uilitucs UIL.

This body brings together within it the Ente Bilaterale del Turismo del Veronese (which caters to hotels and public establishmentsbars, restaurants, wine shops...) and the Ente Bilaterale del Commercio e dei Servizi for a total of about 9,000 companies throughout the province of Verona.

The mission of the Bilateral Boards, which are non-profit, is defined by promoting the welfare and development of the world of work through the management of union agreements and the creation of services for the growth and organization of companies including their workers.

How

does membership work?

Membership in the Bilateral Body is provided for in the labor collective bargaining agreement.

What can I get from the Entity as a member?

The Entity offers free training with initiatives on vocational training and qualification; income support with initiatives aimed at temporary income support for workers and employers.

Per le aziende

Alcuni dei servizi offerti: rimborso per l’acquisto del Defibrillatore/DAE - novità 2025

· concorso spese per l’acquisto delle divise da lavoro e D.P.I

· concorsi spese per sorveglianza sanitaria e visite mediche

· contributo formazione in orario di lavoro

· contributo per inserimento lavoratore disabile

· premi per le assunzioni lavoratrici disoccupate di lunga durata

· premi per assunzione di lavoratori under 35 o over 50

Per i lavoratori

Le novità del 2025 sono:

· concorso spese scolastiche e universitarie per i figli

· concorso spese per asilo nido e centri estivi (0-13 anni)

· concorso spese assistenza anziani

· concorso spese abbonamento trasporto pubblico lavoratori

· contributo per il congedo parentale del padre

Formazione

Per titolari, soci, collaboratori familiari e lavoratori dipendenti l’Ente Bilaterale offre un catalogo molto corposo di corsi gratuiti.

Tra le macro-tematiche: salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, corsi di lingue, area manageriale e di gestione di impresa, area delle competenze trasversali e digitali, area dello sviluppo personale e svago…

Contatti: tel. 045 8626256 wa. 351 6844031 info@entebilaterale.vr.it www.entebilaterale.vr.it Meta/ Linkedin:: @entibilateraliverona

“VERONA COME BUTTA?” “VERONA WHAT‘S UP?”

“ Verona come butta?” è questo il claim della nuova campagna di comunicazione e informazione realizzata da Amia in sinergia con CONAI, Consorzio nazionale imballaggi, con la collaborazione del Comune di Verona per sensibilizzare e coinvolgere i cittadini veronesi sull’importanza della raccolta differenziata. La risposta “Bene, differenziando i rifiuti” o “Male, se non facciamo la differenziata” dipende da ognuno di noi: a Verona oggi siamo a quota 53% di raccolta differenziata, l’obiettivo è di arrivare al 65%, percentuale che ci porterebbe tra le città virtuose in Italia, un obiettivo ambizioso ma di certo non irragiungibile. Differenziare i rifiuti è un dovere nei confronti dell’ambiente e del pianeta di oggi, non quello delle future generazioni; è una questione di decoro cittadino; di qualità della vita di ciascuno; di sostenibilità e salvaguardia dell’ecosistema.

Sostenibilità

Per questo anche su queste pagine inizieremo a parlare di raccolta differenziata, di rifiuti, di riciclo, guidando i cittadini veronesi e i turisti in questo cambiamento, in primis culturale, che parte dal singolo.

Il Dizionario dei rifiuti di Amia diventa uno strumento fondamentale per imparare nella quotidianità a differenziare i rifiuti nel modo corretto: cosa conferire nella plastica, nella carta, nell’umido, nel vetro e nel secco.

Se da un lato è diventata prassi comune, forse, quella di buttare le bottiglie di plastica nel bidone corrispondente, ci sono moltissimi rifiuti che vengono dispersi invece che riciclati correttamente: si pensi all’olio alimentare esausto, da conferire negli appositi bidoni, che da rifiuto inquinante può diventare una risorsa per la produzione di biodiesel e lubrificanti; ma sono molti i rifiuti speciali che, raccolti nelle due isole ecologiche

cittadine (quella in Basso Acquar e quella alla Mattaranetta) o tramite il servizio gratuito degli ingombranti, possono essere smaltiti e riciclati correttamente. Gli abbandoni illeciti di rifiuti, anche di grandi dimensioni (reti, materassi, vecchi mobili, lampade, sedie) vicino ai cassonetti o addirittura a bordo strada sono all‘ordine del giorno: un cambiamento è necessario, per il decoro e la bellezza della nostra città, per la nostra comunità e per il nostro futuro su questo pianeta.

“ Verona how do you throw away?” is the claim of the new communication and information campaign carried out by Amia in synergy with CONAI, the National Packaging Consortium, with the collaboration of the City of Verona to raise awareness and involve the citizens of Verona on the importance of separate waste collection. The answer “Good, by differentiating waste” or “Bad, if we do not differentiate” depends on each of us: in Verona today we are at 53% separate waste collection, the goal is to reach 65%, a percentage that would bring us among the virtuous cities in Italy, an ambitious goal but certainly not unattainable.

Differentiating waste is a duty to the environment and the planet today, not that of future generations; it is a matter of city decorum; of everyone’s quality of life; of sustainability and safeguarding the ecosystem.

That is why also on these pages we will start talking about separate waste collection, waste, recycling, guiding Veronese citizens and tourists in this change, first of all cultural, that starts from the individual.

Amia’s Waste Dictionary becomes an essential tool to learn in everyday life how to sort waste in the correct way: what to put in plastic, paper, wet, glass and dry.

While it has become common practice, perhaps, to throw plastic bottles in the corresponding bin, there is a great deal of waste that is dispersed instead of

recycled properly: think of used food oil, to be placed in the appropriate bins, which from polluting waste can become a resource for the production of biodiesel and lubricants; but there are many special wastes that, collected at the two city ecological islands (the one in Basso Acquar and the one at Mattaranetta) or through the free bulky waste service, can be disposed of and recycled properly. Illegal dumping of waste, even large ones (nets, mattresses, old furniture, lamps, chairs) near the dumpsters or even at the roadside is the order of the day: a change is necessary, for the decorum and beauty of our city, for our community and for our future on this planet.

L’ESPERTO RISPONDE

Questo sarà lo spazio dedicato a voi e alle vostre domande: tramite i nostri canali social (Instagram @carnetverona) avrete la possibilità di inviare domande e quesiti sulle tematiche di cui si occupa Amia, quindi:

Raccolta differenziata dei rifiuti

Gestione dei rifiuti speciali (es. oli esausti, verde domestico, piccoli elettrodomestici, rifiuti ingombranti,…)

Manutenzione del verde cittadino

Pulizia della città quotidiana e straordinaria (in occasione dei grandi eventi)

Di volta in volta selezioneremo la domanda più interessante e un esperto di Amia risponderà.

Siete pronti? Fate la vostra domanda, tante sorprese in arrivo per chi partecipa!

Amia lancia anche un nuovo canale di comunicazione con i cittadini, per accompagnarli in questo cambiamento culturale per una città pulita e moderna, virtuosa per ciò che riguarda la raccolta differenziata. Segui il canale Telegram amia_verona

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This will be the space dedicated to you and your questions: through our social channels (Instagram @carnetverona) you will have the opportunity to post questions and queries on the issues Amia deals with, thus:

Separate waste collection

Special waste management (e.g. waste oil, household green, small appliances, bulky waste,...)

Maintenance of city greenery

Daily and extraordinary city cleaning (at major events)

From time to time we will select the most interesting question and an Amia expert will answer it.

Are you ready? Ask your question, lots of surprises coming for those who participate!

Amia is also launching a new channel of communication with citizens, to accompany them in this cultural change for a clean and modern city, virtuous in what concerns recycling collection. Follow the Telegram channel amia_verona telegram-plane

HURRY UP AND ASK YOUR QUESTION!

CULLA ANTIMALARIA, INNOVAZIONE SCALIGERA ANTI-MALARIA CRADLE, SCALIGER INNOVATION

Cosa ci fanno delle culle color arancio zucca “nel bel mezzo” dell’Africa? A idearle, una decina di anni fa, è stata Lucia Dal Negro, cofondatrice della società benefit De-Lab, specializzata in business inclusivo e responsabilità sociale d’impresa. E il loro scopo è,

innanzitutto, ancora oggi, quello di garantire salute e sicurezza ai neonati esposti al rischio malaria, protetti da apposite zanzariere; in secondo luogo, offrire un’occasione di sviluppo alla comunità locale mantenendo la produzione, che continua a crescere, sul posto e generando, così, lavoro, soprattutto per

le donne dei villaggi dove il progetto ha poi trovato concreta realizzazione. Ma a dirci di più è la stessa imprenditrice scaligera.

Lucia, cosa significa Kokono e da dove ti è giunta questa ispirazione?

Kokono è un termine in uso presso una tribù ugandese che significa, letteralmente, “zucca vuota”. Nel 2016 avevo vinto un bando di ricerca promosso dalla Fondazione Giannino Bassetti per la Triennale di Milano, che chiedeva di inventare un nuovo prodotto per un nuovo tipo mercato. Essendo laureata in Cooperazione allo sviluppo ho concentrato la mia ricerca sui Paesi a basso reddito e in particolare sui bisogni della prima infanzia. Mi sono così accorta che mancava un presidio domestico contro la malaria a tutela dei neonati. Da cui l’intuizione di un prodotto in grado di ripararli dalla contrazione della nota infezione (ma non solo), che fosse al contempo uno “spazio” per l’igiene e per il gioco.

Un prodotto innovativo sotto tanti punti di vista, dunque.

Già, perché a proposito di design, abbiamo pensato a qualcosa che potesse essere al contempo versatile (da culla può diventare una bacinella per il bagnetto – basta staccare momentaneamente la zanzariera - e persino un luogo in cui far giocare

il bambino), robusto e funzionale. L’80% è inoltre realizzato in un materiale ad alta biodegradabilità rispetto alle plastiche convenzionali. Inoltre, Kokono risponde perfettamente ai nostri modelli di business inclusivo nonché di impatto sociale. Per business inclusivo si intende una forma di co-progettazione tra aziende del profit e mercati a basso reddito finalizzata a cercare soluzioni innovative utili alla crescita delle comunità più povere, con il coinvolgimento diretto di queste ultime.

Per questo la produzione avviene direttamente sul posto?

Sì, in Uganda si realizzano dalla scocca al manico al materassino, fino alla zanzariera. La zanzariera, in particolare, viene cucita da un gruppo di donne inserite nei progetti di inserimento sociale della Fondazione Italia-Uganda e dell’Associazione Nazionale dei sarti Ugandesi.

Kokono è, poi, in grado di mitigare anche altri rischi sanitari e di sicurezza per il neonato.

Oltre al materassino antisoffocamento già previsto nella progettazione iniziale, proprio di recente, all’interno dell’annuale evento di Ericsson Italia dedicato all’innovazione, l’Innovation Day ha lanciato la sfida ai loro ingegneri per la realizzazione di un prototipo che mostri come sia possibile realizzare un sensore da agganciare al bordo di Kokono, in grado di monitorare sia la temperatura del corpo del bambino, che il ritmo respiratorio e persino intercettare l’eventuale presenza in culla di insetti volanti. Quando, infatti, la zanzariera in dotazione viene tolta per le altre destinazioni, o magari si danneggia, la copertura dal rischio punture potrebbe venire meno: ecco che la tecnologia potrebbe intervenire a segnalare la situazione di pericolo, così come i principali sintomi di malaria e/o polmonite.

In futuro Kokono potrebbe quindi godere di un ulteriore innovativo standard di sicurezza.

What are pumpkin orange cribs doing “in the middle” of Africa? They were designed a decade ago by Lucia Dal Negro, co-founder of the benefit company De-Lab, which specializes in inclusive business and corporate social responsibility. And their purpose is, first of all, still to this day, to ensure health and safety for newborns exposed to the risk of malaria, protected by special mosquito nets; secondly, to offer an opportunity for development to the local community by keeping production, which continues to grow, on site and generating, in this way, work, especially for the women of the villages where the project has since found concrete implementation. But to tell us more is the Scala entrepreneur herself.

Lucia, what does Kokono mean and where did this inspiration come from?

Kokono is a term in use by a Ugandan tribe that means, literally, “empty gourd.” In 2016 I had won a research call sponsored by the Giannino Bassetti Foundation for the Milan Triennale, which asked to invent a new product for a new type of market. Being a graduate student in Development Cooperation, I focused my research on low-income countries and in particular on the needs of early childhood. I thus realized that there was a lack of a domestic malaria presidium to protect infants. Hence the intuition of a product capable of sheltering them from contracting the well-known infection (but not only), which was at the same time a “space” for hygiene and play.

An innovative product in so many ways, then.

That’s right, because speaking of design, we thought of something that could be at once versatile (from a crib it can become a basin for bathing - just detach the mosquito net momentarily - and even a place for the child to play), sturdy and functional. Moreover, 80% is made of a material that is highly biodegradable compared to conventional plastics. In addition, Kokono perfectly meets our models of inclusive business as well as social impact. Inclusive business refers to a form of co-design between for-profit companies and low-income markets aimed at seeking innovative solutions useful for the growth of poorer communities, with the direct involvement of those communities.

Is this why production takes place directly on site?

Yes, in Uganda they make everything from the shell, to the handle, to the mat, to the mosquito net. The mosquito net, in particular, is sewn by a

group of women included in the social inclusion projects of the Italy-Uganda Foundation and the National Association of Ugandan Tailors.

Kokono is, then, also able to mitigate other health and safety risks for the newborn.

In addition to the anti-suffocation mattress already envisioned in the initial design, just recently, as part of Ericsson Italy’s annual Innovation Day event, they issued a challenge to their engineers to create a prototype that shows how it is possible to make a sensor that can be attached to the edge of Kokono, capable of monitoring both the baby’s body temperature, respiratory rate, and even intercepting the possible presence of flying insects in the cradle. When, in fact, the provided mosquito net is removed for other destinations, or perhaps gets damaged, coverage from the risk of bites could fail: here the technology could step in to signal the dangerous situation, as well as the main symptoms of malaria and/or pneumonia. In the future, Kokono could thus enjoy yet another innovative safety standard.

FINSTRAL, SPONSOR UFFICIALE FISI FINSTRAL, OFFICIAL

SPONSOR FISI

“ Milano, 09/10/2023 - Finstral punta forte sul circo bianco. Per i prossimi quattro anni l’azienda altoatesina a conduzione familiare, tra i principali produttori di serramenti in Europa, sarà sponsor ufficiale della Federazione Italiana Sport Invernali (FISI)”. Questo riportavano le cronache del tempo; nel frattempo l’impegno prosegue con la nuova campagna che vede gli atleti negli studi Finstral.

Supporto per gli atleti... e invito al check-up delle finestre.

«Finstral è felice di consolidare il proprio impegno come sponsor degli sport invernali – spiega il membro della Direzione Florian Oberrauch. – E vogliamo cogliere l’occasione per promuovere insieme agli atleti il check-up delle finestre. Proprio come gli sportivi che prima di ogni partenza controllano che l’attrezzatura offra la giusta protezione, che l’abbigliamento tenga caldo e il look sia perfetto, anche noi dovremmo verificare lo stato dei nostri serramenti: sono ancora sicuri, isolanti e belli? Per scoprirlo, basta richiedere gratuitamente il nostro kit per il check-up delle finestre su finstral.com/check-up».

Lunga tradizione di sponsorizzazione negli sport invernali.

Consolidando la propria presenza nel circo bianco, Finstral continua la tradizione nella sponsorizzazione di eccellenze degli sport invernali, risalente agli anni Novanta. A partire dallo sciatore altoatesino Peter Runggaldier, vincitore della Coppa del Mondo di Super G nel 1995; passando per il fuoriclasse dello slittino Armin Zöggeler, medaglia d’oro a Mondiali e Olimpiadi durante gli anni di sponsorizzazione Finstral. Senza dimenticare Peter Fill, tra i migliori sciatori alpini a suo tempo, supportato dall’azienda

Finstral affianca il suo impegno come sponsor alla promozione del check-up finestre. Un modo rapido e semplice per scoprire se vale la pena sostituire i propri serramenti. Maggiori informazioni su finstral.com/check-up

altoatesina per più di dieci anni. Fino ad arrivare a Dominik Paris, sponsorizzato per otto anni dalle gare come sciatore juniores ai primi successi in Coppa del Mondo. Tra i risultati spiccano i due trionfi sulla Streif – la mitica discesa di Kitzbühel – e l’argento iridato a Schladming.

Oltre a sostenere singoli atleti, Finstral è stata per dodici anni main sponsor della FISI Alto Adige organizzando anche una propria competizione sciistica, la Finstral Cup.

Sport invernali, che passione!

La famiglia Oberrauch stessa ha un legame particolare con gli sport invernali. Pertanto, le attività di sponsorizzazione non vengono realizzate solo per il grande effetto pubblicitario, ma anche per passione. «Da veri altoatesini, siamo sempre stati a contatto con gli sport invernali – aggiunge Luis Oberrauch, membro della Direzione e fratello

del fondatore di Finstral. – Per questo motivo, ci impegniamo già da tempo per supportarli e promuoverli. Siamo dunque particolarmente lieti di consolidare la nostra presenza con la sponsorizzazione ufficiale della FISI».

“ Milan, 09/10/2023 - Finstral is betting big on the white circus. For the next four years, the family-owned South Tyrolean company, among the leading manufacturers of windows and doors in Europe, will be an official sponsor of the Italian Winter Sports Federation (FISI).” This was reported in the news at the time; meanwhile, the commitment continues with the new campaign featuring athletes in Finstral studios.

Support for athletes-and an invitation to window check-ups.

“Finstral is happy to consolidate its commitment as a sponsor of winter sports,” explains Executive Board member Florian Oberrauch. - And we want to take this opportunity to promote together with the athletes the window check-up. Just like athletes who check before each start that the equipment offers the right protection, the clothing keeps warm and the look is perfect, we too should check the condition of our windows and doors: are they still safe, insulating and beautiful? To find out, just request our free window check-up kit at finstral. com/check-up.”

Long tradition of sponsorship in winter sports.

Consolidating its presence in the white circus, Finstral continues its tradition in sponsoring winter sports excellencies dating back to the 1990s. Starting with South Tyrolean skier Peter Runggaldier, winner of the Super G World Cup in 1995; moving on to sledging star Armin Zöggeler, a gold medalist at World Championships and Olympics during Finstral’s years of sponsorship. Not forgetting Peter Fill, among the best alpine skiers in his time, supported by the

South Tyrolean company for more than a decade. All the way to Dominik Paris, sponsored for eight years from competitions as a junior skier to his first World Cup successes. Highlights include two triumphs on the Streif - the legendary Kitzbühel downhill - and a rainbow silver in Schladming. In addition to supporting individual athletes, Finstral has been the main sponsor of FISI South Tyrol for twelve years, also organizing its own ski competition, the Finstral Cup.

Winter sports, what a passion!

The Oberrauch family itself has a special connection to winter sports. Therefore, sponsorship activities are carried out not only for the great advertising effect, but also out of passion. “As true South Tyroleans, we have always been in touch with winter sports,” adds Luis Oberrauch, a member of the Executive Board and brother of the founder of Finstral. - For this reason, we have long been committed to supporting and promoting them. We are therefore especially pleased to consolidate our presence with the official sponsorship of FISI.”

Teresa Runggaldier, Dominik Paris, Lisa Vittozzi, Elena Curtoni
Florian, Joachim e Luis Oberrauch formano oggi la Direzione dell’azienda altoatesina a conduzione familiare
Finstral sarà sponsor ufficiale della FISI fino al 2027

ORIZZONTI SOSTENIBILI:

IL MANIFESTO SUSTAINABLE HORIZONS: THE MANIFESTO

Gli effetti dei cambiamenti climatici sono diventati una parte integrante - e ingombrante - del nostro presente. È finito il tempo in cui potevamo pensare che avrebbero riguardato solo le generazioni future. Ecco perché, sebbene il problema

sia globale, è necessario attuare delle trasformazioni anche a livello locale. Spesso nel racconto collettivo il focus viene messo sui problemi, perché ciò che prevale è il bisogno di sensazionalismo: le temperature sono in forte aumento, gli eventi meteorologici estremi sono

sempre più intensi e frequenti, la biodiversità che tanto amiamo sta scomparendo, i nostri mari e gli oceani si stanno acidificando, il suolo si sta erodendo…

E come se non bastasse, alle conseguenze ambientali si aggiungono anche quelle sociali ed economiche, perché viviamo tutti in un ambiente fortemente interconnesso.

Eppure, se solo provassimo a spostare lo sguardo, vedremmo che in tanti si sono attivati per aprire nuove vie: la voglia di cambiare le cose e di fare la propria parte per un futuro comune più sostenibileper noi, per gli altri, e per il Pianeta - esiste, ed è un sentimento che accomuna tante persone. Per quanto sia doveroso essere consapevoli dei problemi ambientali e sociali che ci circondano, risulta inefficace concentrarsi

solo ed esclusivamente su di essi. Al contrario, è più utile un atteggiamento costruttivo, che guarda alle soluzioni.

Nasce così l’esigenza di dare voce a questa trasformazione, partendo proprio dal nostro territorio e dalle persone che lo abitano e se ne prendono cura.

Ogni mese vi racconteremo storie di persone, che guidate dai loro valori si sono lanciate in nuove sfide per avere un impatto positivo, ma anche di aziende, che hanno scelto di fare della sostenibilità un nuovo pilastro del loro business, e non semplicemente una moda passeggera da sfruttare.

Dagli imprenditori e imprenditrici con progetti innovativi e rivoluzionari, ad associazioni e gruppi che dimostrano come azioni apparentemente semplici e quotidiane possono fare la differenza se attuate dalla collettività.

Non solo: in questa nuova rubrica troverete anche idee e progetti che mettono in luce iniziative locali che hanno come obiettivo la riduzione dell’impatto ambientale, l’aumento dell’inclusione sociale e più in generale il miglioramento

della qualità della vita.

Informare e ispirare sono i due motori che muoveranno la nostra rubrica. I cambiamenti che siamo chiamati a fare sono enormi, e questo può far paura: è impensabile sperare di attuarli singolarmente. È necessario realizzarli come comunità.

Ogni storia, ogni persona, ogni progetto, vuole essere anche una fonte di ispirazione affinché gli orizzonti dei singoli diventino una prerogativa collettiva.

Orizzonti sostenibili ha l’ambizione di testimoniare l’evoluzione del nostro territorio, da Verona e provincia al Lago di Garda, ma anche di ispirarvi e invitarvi all’azione. Non servono grandi cambiamenti per cominciare, bastano piccole azioni quotidiane fatte con le giuste intenzioni. Ad esempio? Usare meno la macchina quando possibile, ridurre gli sprechi e l’uso di plastica, prediligere fonti di energia rinnovabile.

Solo se amplieremo insieme gli orizzonti della sostenibilità avremo un futuro che sia davvero di tutti e per tutti.

The effects of climate change have become an integraland unwieldy-part of

our present. Gone is the time when we could think that they would only affect future generations. That is why, although the problem is global, transformations need to be implemented at the local level as well. Often in the collective narrative the focus is put on the problems, because what prevails is the need for sensationalism: temperatures are rising sharply, extreme weather events are becoming more intense and frequent, the biodiversity we love so much is disappearing, our seas and oceans are acidifying, soils are eroding...

And as if that were not enough, the environmental consequences are compounded by social and economic ones, because we all live in a highly interconnected environment.

Yet, if we only tried to shift our gaze, we would see that so many people have taken action to open up new avenues: the desire to change things and to do our part for a more sustainable common future-for us, for others, and for the Planet-exists, and it is a sentiment that unites so many people. As much as it behooves us to be aware of the environmental and social problems around us, it is ineffective to focus solely and

exclusively on them. Instead, a constructive attitude that looks toward solutions is more useful.

Thus was born the need to give voice to this transformation, starting precisely from our territory and the people who inhabit and care for it.

Each month we will tell you stories of people, who guided by their values have embarked on new challenges to make a positive impact, but also of companies, who have chosen to make sustainability a new pillar of their business, and not simply a passing fad to be exploited.

From entrepreneurs with innovative and revolutionary projects, to associations and groups that demonstrate how seemingly simple and everyday actions can make a difference when implemented by the community.

Not only that, in this new

column you will also find ideas and projects that highlight local initiatives that aim to reduce environmental impact, increase social inclusion, and more generally improve the quality of life.

Inform and inspire are the two engines that will move our column. The changes we are called to make are enormous, and this can be scary: it is unthinkable to hope to implement them individually. It is necessary to implement them as a community. Each story, each person, each project, is also meant to be a source of inspiration so that the horizons of individuals become a collective prerogative.

Sustainable Horizons has the ambition to witness the evolution of our territory, from Verona and province to Lake Garda, but also to inspire and invite you to action. You don’t need big changes to get started, just small daily actions done with the right intentions. For example? Using the car less whenever possible, reducing waste and plastic use, preferring renewable energy sources.

Only if we expand the horizons of sustainability together will we have a future that truly belongs to everyone and for everyone.

Hai in mente persone, aziende o progetti che meriterebbero di essere raccontati su Orizzonti Sostenibili? Scriviceli a redazione@carnetverona.it.

CARNET VERONA E CARNET GARDASEE, DUE RIVISTE IN UNA.

VIVERE le esperienze

della città, del Lago di Garda e della provincia

SCOPRIRE luoghi insoliti e curiosità del territorio

CONOSCERE storie, tradizioni, esperienze

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IL MUSEO DEL CARNEVALE DI VERONA

DISCOVERING: THE CARNIVAL MUSEUM IN VERONA

Uno dei quartieri più affascinanti di Verona, ricco di arte, storia e tradizioni, tra i più amati dai suoi cittadini è sicuramente quello di San Zeno. Famoso per la sua splendida Basilica dedicata all’ottavo Vescovo di Verona, ma anche per essere la sede principale del Carnevale della nostra città. Quale veronese, infatti non associa San Zeno

alla festa e al divertimento del Venerdì Gnocolar? Se tutti sappiamo che una volta all’anno il quartiere si prepara ad ospitare carri e maschere, forse non tutti conosciamo che proprio nel suo cuore, a fianco della piazza della Basilica di San Zeno è presente il Museo del Carnevale di Verona: un museo aperto tutto l’anno che ci fa scoprire, conoscere e vivere la storia del nostro Carnevale!

A Verona il Carnevale è una cosa seria, esso infatti è il più grande d’Europa per numero di comitati cittadini e provinciali aderenti: sono 30 i comitati carnevaleschi, con 42 maschere presenti in città, e in provincia le associazioni attive sono oltre un centinaio.

Il Museo, dedicato a Luigi D’Agostino “Ginetto”, è promosso e gestito dal Comitato Carnevale Bacanal Del Gnocco, che ha sede presso Porta San Zeno, e grazie al lavoro di tanti volontari ed esperti del settore vuole accompagnare il visitatore lungo un percorso espositivo che mira a far conoscere la storia, le tradizioni, i valori e i rituali del Carnevale, in un viaggio che porta a scoprire due dei Carnevali più famosi al mondo, legati tra loro, quello di Venezia e Verona. È un ideale punto di partenza per

conoscere i miti e leggende del Carnevale storico che si ripete ogni anno fin dal 1405. Sembra sia, infatti, proprio dal passaggio di Verona sotto il controllo della Repubblica di Venezia che possiamo ricondurre le origini del Carnevale veronese. Per festeggiare l’avvenimento si fece uscire dalla Basilica di San Zeno Il Carro dell’Abbondanza carico di vettovaglie e generi alimentari da distribuire al popolo. In un documento di metà Quattrocento dei monaci di Santa Maria della Scala si parla dei “Macaroni” fatti con farina e acqua e conditi con formaggio: gli antenati dei tradizionali gnocchi di patata in un’epoca in cui patate e pomodoro non erano ancora arrivati in Europa. E il primo grande Macaron di Verona fu Tommaso da Vico. La tradizione vuole che dopo una lunga carestia tra il 1520 e il 1531, egli per aiutare e soccorrere i suoi concittadini donò un’ingente somma per preparare e distribuire gli gnocchi alla popolazione più

colpita. E lasciò un lascito perché ogni anno venisse organizzata la distribuzione di gnocchi e vino in quantità, nasceva così il “Venardì Casolar” oggi Venerdì Gnocolar!

All’interno del museo sono tante le opere, le maschere e i costumi d’epoca esposti che con la loro vivacità ci raccontano una delle tradizioni veronesi più partecipata e sentita. Alla maschera più importante, il Papà del Gnoco, protagonista indiscusso e Sire del Carnevale di Verona, il museo ha voluto rendere omaggio con un secolo di immagini fotografiche che lo raffigurano. Partendo dalla prima fotografia che risale al1923 con Ermenegildo Dall’Ovo, si possono scoprire così tutti i protagonisti che hanno onorato questa carica, a volte anche per più mandati. Nel museo si organizzano

inoltre mostre temporanee di artisti contemporanei in perfetto dialogo con il percorso museale, eventi multidisciplinari, come piccoli concerti o monologhi teatrali, per un museo sempre dinamico: un luogo di incontro e contaminazione tra tradizione e contemporaneità, tra mito e realtà dove riscoprire e mantenere viva una parte della storia della nostra città.

One of Verona’s most fascinating neighborhoods, rich in art, history and traditions, and among the most beloved by its citizens is certainly that of San Zeno. Famous for its splendid Basilica dedicated to the eighth bishop of Verona, but also for being the main site of our city’s Carnival. What Veronese, in fact, does not associate San Zeno with

the celebration and fun of Gnocolar Friday? While we all know that once a year the district prepares to host floats and masks, perhaps not all of us know that right in its heart, next to the square of the Basilica of San Zeno is the Verona Carnival Museum: a museum open all year round that lets us discover, learn about and experience the history of our Carnival!

In Verona, Carnival is a serious matter; in fact, it is the largest in Europe in terms of the number of city and provincial committees adhered to: there are 30 carnival committees, with 42 masks present in the city, and in the province there are over a hundred active associations.

The Museum, dedicated to Luigi D’Agostino “Ginetto,” is promoted and managed by the Bacanal Del Gnocco Carnival Committee, which is based at Porta San Zeno, and thanks to the work of many volunteers and experts in the field, it aims to accompany the visitor along an exhibition itinerary that aims to introduce the history, traditions, values and rituals of Carnival, in a journey that leads to the discovery of two

of the most famous Carnivals in the world, linked together, that of Venice and Verona. It is an ideal starting point to learn about the myths and legends of the historic Carnival that has been repeated every year since1405.

It seems it is, in fact, from the passage of Verona under the control of the Republic of Venice that we can trace the origins of the Verona Carnival. To celebrate the event, The Chariot of Plenty loaded with provisions and foodstuffs was brought out of the Basilica of San Zeno to be distributed to the people. A mid-15th-century document by the monks of Santa Maria della Scala mentions “Macaroni” made with flour and water and topped with cheese: the ancestors of traditional potato dumplings at a time when potatoes and tomatoes had not yet arrived in Europe.

And Verona’s first great macaron was Tommaso da Vico. Tradition has it that after a long famine between 1520 and 1531, he, in order to help and succor his fellow citizens, donated a large sum to prepare and distribute gnocchi to the hardest hit population. And he left a bequest so that every year the

distribution of gnocchi and wine in quantity would be organized, thus was born the “Venardì Casolar” today Friday Gnocolar!

Inside the museum there are many works, masks and period costumes on display that with their liveliness tell us about one of Verona’s most participated and felt traditions. To the most important mask, Papa del Gnoco, the undisputed protagonist and Sire of the Verona Carnival, the museum wanted to pay tribute with a century of photographic images depicting him. Starting with the first photograph dating back to1923 with Ermenegildo Dall’Ovo, one can thus discover all the protagonists who have honored this office, sometimes even for several terms.

The museum also organizes temporary exhibitions of contemporary artists in perfect dialogue with the museum itinerary, multidisciplinary events, such as small concerts or theatrical monologues, for a museum that is always dynamic: a place of encounter and contamination between tradition and contemporaneity, between myth and reality where to rediscover and keep alive a part of the history of our city.

IN SCENA ON STAGE

Febbraio e marzo sono sicuramenti due mesi importanti per la scena veronese. Le più importanti rassegne sono nel pieno della loro programmazione e la scelta, per gli appassionati, è varia: si va dai grandi testi americani moderni e contemporanei alle commedie brillanti, dalle trasposizioni cinematografiche alle nuove proposte della scena italiana. Prosa sì, ma anche tanta danza di alto livello sarà presente sui palcoscenici cittadini e non mancheranno le proposte per i giovanissimi e le famiglie. Cominciamo quindi con una selezione degli spettacoli in città e cominciamo proprio dal Teatro Nuovo, dove sono presenti due rassegne, Il Grande Teatro e Divertiamoci a teatro. Concluse le repliche di Arlecchino? con Andrea Pennacchi (di cui vi abbiamo

parlato nel numero precedente), lunedì 3 febbraio salgono sul palco, per uno spettacolo fuori abbonamento, Aldo Cazzullo e Moni Ovadia, accompagnati dalla violoncellista Giovanna Famulari, con Il romanzo della Bibbia, guidando il pubblico tra gli episodi più conosciuti e i personaggi più simbolici del “bestseller”. Per il Grande Teatro,

sono due gli spettacoli di grandi autori americani: dall’11 al 16 febbraio, Umberto Orsini e Franco Branciaroli, in I ragazzi irresistibili di Neil Simon, vestono i panni di una coppia di vecchi attori chiamati a lavorare di nuovo insieme in un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia. Si continua poi con un altro drammaturgo

I ragazzi irresistibili

statunitense, David Mamet, che con Boston Marriage (dall’11 al 16 marzo) ci porta in un salotto di fine Ottocento dove tre dame, interpretate da Maria Paiato, Mariangela Granelli e Ludovica d’Auria, dialogano con un vocabolario ricercato e un linguaggio che diventa protagonista per detti, non detti, giochi di parole, allusioni, stravaganze e paradossi. Per il Divertiamoci a teatro da non perdere le vicende sentimentali ancora precarie di un gruppo di quarantenni con Ti sposo ma non troppo (dal 18 al 21 febbraio), che vede in scena Vanessa Incontrada, Gabriele Pignotta, Fabio Avaro e Siddhartha Prestinari. Di grande prestigio la rassegna di danza al Teatro Ristori, che si sta connotando sempre più anche in questo genere di spettacolo dal vivo: sul palco, domenica 23 marzo alle 20:30, la Compagnia Zappalà, con Cultus, che trasporta gli spettatori in un’esperienza sensoriale fino a

perdere la cognizione del tempo per sentirsi parte di qualcosa di appassionante. E proprio in un viaggio profondissimo e ironico al tempo stesso, nel labirinto del nostro sentire e sentirci, ci conduce anche Stefano Massini nella sua serata d’autore al Teatro Ristori venerdì 21 febbraio.

Il Teatro Camploy ospita come sempre il meglio del teatro contemporaneo: continua quindi la rassegna L’Altro Teatro che propone diversi spettacoli di teatro, danza, nuove forme espressive in commistione tra musica e teatro, tutti accomunati da uno sguardo attento e preciso verso la nostra società e i suoi protagonisti: dalla visione dissacrante degli ospiti di una clinica di riabilitazione di lusso in Salveremo il mondo prima dell’alba di Carrozzeria Orfeo (giovedì 13 febbraio) a un altro grande nome della scena contemporanea, Ascanio Celestini, che in Rumba –l’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato (giovedì 20 marzo) si domanda “ma se Francesco nascesse nel 1982 invece che nel 1182, dove lo troveremmo?”. Il palcoscenico del Teatro Camploy ospita anche la rassegna Altro Teatro/City che vede in scena le compagnie professioniste della nostra città, tra cui, il progetto intergenerazionale di Chiara Frigo e Zebral Cultural Zoo con Atomi - dialoghi sulla vicinanza #primo luogo e tre storie di coraggio e libertà dall’Iran, dalla Cecenia e dalla Palestina con La verità non si uccide di Fucina Culturale Machiavelli (venerdì 28 marzo). Non manca il teatro per le nuove generazioni, che in questi due mesi porta i grandi personaggi della letteratura per

ragazzi: per la rassegna Fucina dei Piccoli al Teatro Fucina Machiavelli domenica 9 febbraio verranno raccontate le gesta di uno dei personaggi più amati, la tigre della Malesia, in YANEZ Io, Sandokan e Salgari, una spettacolo di Bam!Bam!Teatro; mentre, al Teatro Ristori un adattamento del celebre romanzo Il piccolo principe a cura dell’Atelier Elisabetta Garilli (domenica 16 febbraio ore 17:00). In scena musicisti e coro di voci bianche per trasmettere al meglio il messaggio profondo del testo stesso. Un altro grande classico della letteratura per ragazzi sarà messo in scena da Fondazione Aida al Teatro Stimate: parliamo di Pippi Calzelunghe. Le vicende della bambina combinaguai troveranno posto domenica 23 marzo.

Questa è solo una selezione dei tanti spettacoli che animano la scena veronese a febbraio e marzo, per conoscerli tutti (o quasi) è possibile abbonarsi alla nostra newsletter: ogni due settimane vi racconteremo degli spettacoli in cartellone, con approfondimenti e curiosità.

February and March are certainly two important months for the Verona scene. The most important reviews are in the middle of their programming and the choice, for fans, is varied: ranging from great modern and contemporary American texts to brilliant comedies, from film transpositions to new proposals from the Italian scene. Prose yes, but also a lot of high-level dance will be present on city stages, and there will be no shortage of proposals for the very young and families.

Ti sposo ma non troppo

So let‘s start with a selection of the shows in town and let‘s start right from the Teatro Nuovo, where there are two reviews, Il Grande Teatro and Divertiamoci a teatro. Having concluded the reruns of Harlequin? with Andrea Pennacchi (which we told you about in the previous issue), on Monday, February 3, Aldo Cazzullo and Moni Ovadia, accompanied by cellist Giovanna Famulari, take the stage for a non-subscription show, with The Romance of the Bible, guiding the audience through the best-known episodes and most symbolic characters of the “bestseller.” For the Great Theater, there are two shows by great American authors: from Feb. 11 to 16, Umberto Orsini and Franco Branciaroli, in Neil Simon‘s The Irresistible Boys, take on the roles of a pair of old actors called to work together again in a play of brilliant comedy and deep melancholy. It then continues with another American playwright, David Mamet, who with Boston Marriage (March 11 to 16) takes us to a late 19th-century drawing room where three ladies, played by Maria Paiato, Mariangela Granelli and Ludovica d‘Auria, converse with a refined vocabulary

and language that becomes the protagonist for sayings, unsaid, puns, allusions, extravagances and paradoxes. For the Divertiamoci a teatro not to be missed are the still precarious sentimental vicissitudes of a group of 40-year-olds with Ti sposo ma non troppo (Feb. 1821), featuring Vanessa Incontrada, Gabriele Pignotta, Fabio Avaro and Siddhartha Prestinari. Of great prestige is the dance review at the Ristori Theater, which is also increasingly connoting itself in this genre of live performance: on stage, Sunday, March 23, at 8:30 p.m., the Compagnia Zappalà, with Cultus, which transports spectators into a sensory experience to the point of losing track of time in order to feel part of something exciting. And it is precisely on a journey that is both profound and ironic at the same time, into the labyrinth of our feeling and sensing, that Stefano Massini also leads us in his evening of authorship at the Ristori Theater on Friday, Feb. 21.

As always, the Camploy Theater hosts the best of contemporary theater: thus, the L‘Altro Teatro review continues, offering various shows of theater, dance, new forms of expression in a mixture of music and theater, all united by

a careful and precise look at our society and its protagonists: from the irreverent vision of the guests of a luxury rehabilitation clinic in Carrozzeria Orfeo‘s Salveremo il mondo prima dell‘alba (Thursday, Feb. 13) to another big name of the contemporary scene, Ascanio Celestini, who in Rumba - the donkey and the ox of St. Francis‘ nativity scene in the supermarket parking lot (Thursday, March 20) asks “but if Francis were born in 1982 instead of 1182, where would we find him? “. The Camploy Theater stage also hosts the Altro Teatro/City review featuring our city‘s professional companies, including, Chiara Frigo and Zebral Cultural Zoo‘s intergenerational project with Atomi - dialogues on proximity #firstplace and three stories of courage and freedom from Iran, Chechnya and Palestine with Fucina Culturale Machiavelli‘s The Truth Is Not Killed (Friday, March 28).

There is no shortage of theater for the younger generation, which in these two months brings the great characters of children‘s literature: for the Fucina dei Piccoli review at the Fucina Machiavelli Theater on Sunday, Feb. 9, the exploits of one of the most beloved characters, the Malaysian tiger, will be told in YANEZ Io, Sandokan e Salgari, a show by Bam!Bam!Teatro; at Teatro Ristori an adaptation of the famous novel The Little Prince by Atelier Elisabetta Garilli (Sunday, Feb. 16, 5 p.m.). On stage musicians and children‘s choir to best convey the profound message of the text itself. Another great classic of children‘s literature will be staged by Fondazione Aida at Teatro Stimate: we are talking about Pippi Longstocking. The adventures of the little girl troublemaker will find its place on Sunday, March 23.

YANEZ. Io, Sandokan e Salgari (ph Barbara Rigon)

UN SALTO NEL CINEMA A JUMP INTO CINEMA

a cura di curated by Believe Film Festival

Regia / director: Brady Corbet

Durata / lenght: 215’

Interpreti / starring: Adrien Brody, Felicity Bones, Guy Pearce, Joe Alwyn, Raffey

Cassidy, Stacy Martin, Emma Laird, Isaach De Bankolè, Alessandro Nivola

Uscita in sala / release: 23 gennaio 2025

The brutalist

The Brutalist, presentato in anteprima all’81ma Mostra del Cinema di Venezia, racconta la storia dell’architetto ebreo László Tóth emigrato dall’Ungheria negli Stati Uniti nel 1947 con la moglie, dopo essere sopravvissuto al campo di concentramento di Buchenwald. Il titolo, che richiama sia la corrente architettonica del brutalismo che la brutalità dell’America, esplora il tema delle seconde possibilità e del “rinascere” come essere umano e potersi riaffermare artisticamente dopo gli orrori subiti a Buchenwald. Grazie alla recitazione ottima di Adrien Brody, Felicity Jones e Guy Pearce e alle immagini emozionanti in pellicola 70 mm, The Brutalist è un lungometraggio da non perdere.

The brutalist

The Brutalist, which premiered at the 81st Venice Film Festival, tells the story of Jewish architect László Tóth who emigrated from Hungary to the United States in 1947 with his wife after surviving the Buchenwald concentration camp. The title, which recalls both the architectural current of brutalism and the brutality of America, explores the theme of second chances and being “reborn” as a human being and being able to reaffirm oneself artistically after the horrors suffered in Buchenwald. With excellent acting by Adrien Brody, Felicity Jones, and Guy Pearce and thrilling 70 mm film images, The Brutalist is a feature film not to be missed.

Regia / director: Halina Reijn

Durata /lenght: 114’

Interpreti / starring: Nicole Kidman, Harris Dickinson, Antonio Banderas, Sophie Wilde, Esther McGregor.

Uscita in sala / release: 30 gennaio 2025

Babygirl

Babygirl, presentato in anteprima alla 81ª Mostra del Cinema di Venezia, racconta la passione intensa e pericolosa che lega una potente amministratrice delegata a un giovane stagista, mettendo a rischio non solo la sua carriera, ma anche la sua vita familiare. Nicole Kidman, premiata con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, incarna la protagonista, una donna che sfida i propri limiti e quelli imposti dalla società. Il film non si pone in posizione di giudizio né pretende di impartire lezioni morali: piuttosto, indaga sul potere, sul desiderio e sulla ricerca di nuovi orizzonti emozionali, rivelando le forze contrastanti che albergano nell’animo umano.

Regia / director: John Crowley

Durata /lenght: 108’

Interpreti / starring: Andrew Garfield, Florence Pugh, Grace Delancy, Lee Brathwaite

Uscita in sala / release: 6 febbraio 2025

We live in time - Tutto il tempo che abbiamo

We Live in Time, presentato alla XIX Festa del Cinema di Roma, racconta l’amore tra Almut, una chef stellata, e Tobias, che lavora in un’azienda nel campo alimentare: i due si conoscono quando Almut investe con la propria auto Tobias. Da lì parte la loro storia che attraversa circa dieci anni, tra alti e bassi. Il film si edifica alternando scene tra passato e presente per mettere a fuoco la vita della coppia tra incomprensioni e momenti di felicità.

L’intesa tra Andrew Garfield e Florence Pugh è molto evidente e naturale, essa affiora sempre in ogni scena; i due attori sanno rappresentare l’amore in modo originale e commovente.

Babygirl

Babygirl, which premiered at the 81st Venice Film Festival, tells the story of the intense and dangerous passion that binds a powerful CEO to a young intern, putting not only her career but also her family life at risk. Nicole Kidman, who was awarded the Coppa Volpi for best female performance, embodies the protagonist, a woman who challenges her own limitations and those imposed by society. The film does not stand in judgment nor does it pretend to impart moral lessons: rather, it investigates power, desire and the search for new emotional horizons, revealing the conflicting forces that lodge in the human soul.

We live in time

We Live in Time, presented at the 19th Rome Film Festival, tells the story of the love between Almut, a star chef, and Tobias, who works in a company in the food industry: the two meet when Almut runs over Tobias with his own car. From there begins their story that spans about ten years, with ups and downs. The film builds up by alternating scenes between past and present to focus on the couple‘s life between misunderstandings and moments of happiness.

The chemistry between Andrew Garfield and Florence Pugh is very obvious and natural, it always surfaces in every scene; the two actors know how to portray love in an original and moving way.

Regia / director: Francesco Bortolan

Durata /lenght: 12’

Interpreti / starring: Luca Canarecci

Disponibile su/ available on: believeplay.tv

Inquadrando il QR code verrete rimandati direttamente al sito believeplay.tv per vedere il cortometraggio. È necessaria la registrazione gratuita.

Un giorno

Un giorno, presentato nella Selezione Ufficiale alla Settima Edizione del Believe Film Festival (il primo Festival dei Giovani per i Giovani, aperto a registi di tutta Italia tra i 14 e i 24 anni che si è svolto a Verona tra il 24 e il 27 ottobre 2024) e al Torino Film Festival, è un cortometraggio in grado di commuovere ed emozionare tantissime persone di tutte le età. Basato su una storia vera, il cortometraggio racconta di un giovane ragazzo che perde la nonna all’improvviso e, non sentendola più, inizia a legarsi morbosamente a tutto ciò che gli è rimasto di lei. Il regista torinese Francesco Bortolan afferma come la storia parla di sé stesso, e di come si possa reagire a un inaspettato lutto, come è stato quello di sua nonna. L’ottimo lavoro da parte del giovane attore Luca Canarecci gli è valso il premio miglior attore nella Selezione Ufficiale al Believe Film Festival. Egli interpreta un giovane ragazzo che inizialmente si lega ai messaggi vocali che la nonna gli mandava (in cui si sente la voce della nonna del regista), li continua ad ascoltare, cercando in modo ossessivo di riavere la persona amata che il destino gli ha portato via. Capisce che non può fare niente per riaverla e, con un messaggio finale ed emozionante, la lascia andare. Un giorno esplora quindi il tema del lutto in maniera delicata e sensibile e, attraverso il lavoro dell’intera troupe, emoziona e commuove.

Someday

Someday, which was presented in the Official Selection at the Seventh Edition of the Believe Film Festival (the first Festival of Young People for Young People, open to filmmakers from all over Italy between the ages of 14 and 24, which took place in Verona between October 24 and 27, 2024) and at the Turin Film Festival, is a short film that can move and excite so many people of all ages.

Based on a true story, the short film tells of a young boy who loses his grandmother suddenly and, not hearing from her anymore, begins to become morbidly attached to everything he has left of her.

Turin-based director Francesco Bortolan says how the story is about himself, and how one can react to an unexpected bereavement, as his grandmother‘s was. Excellent work by young actor Luca Canarecci earned him the best actor award in the Official Selection at the Believe Film Festival. He plays a young boy who initially attaches himself to the voice messages his grandmother sent him (in which the director‘s grandmother‘s voice can be heard), keeps listening to them, obsessively trying to get back the loved one that fate took away from him. He realizes there is nothing he can do to get her back and, with a final and emotional message, lets her go.

One Day thus explores the theme of grief in a delicate and sensitive way and, through the work of the entire crew, moves and touches.

PAGINA DOPO PAGINA

PAGE AFTER PAGE

Si inaugura questo mese la nuova collaborazione con le Biblioteche del Comune di Verona: con Pagina dopo pagina la rubrica dedicata al mondo dei libri cambia volto. Su ogni numero vi racconteremo quattro libri differenti, per genere, argomento e fascia d’età dei lettori, tutti disponibili nel catalogo delle biblioteche comunali. Ultime uscite, narrativa per adulti, graphic novel, saggistica e libri per bambini e ragazzi, un viaggio “pagina dopo pagina” per scoprire o riscoprire il piacere della lettura e della frequentazione di un luogo magico com’è la biblioteca.

Covando un mondo nuovo. Viaggio tra le donne degli anni Settanta

Le donne degli anni Settanta raccontate attraverso gli scatti di Paola Agosti, fotografa e attivista, e i testi narrativi di Benedetta Tobagi che ripercorrono un decennio complesso: un’Italia plurale, “un Paese a dieci, cento, mille velocità diverse”, dove convivono ragazze in minigonna e contadine marsicane col velo in testa, avvocate militanti ed operaie battagliere, mondine e giovani intellettuali. A partire dalle splendide foto, tutte in bianco e nero, Tobagi documenta con taglio sociologico approvazioni di leggi e manifestazioni, slogan di piazza ed eventi che hanno segnato la nostra storia recente, dando voce all’esperienza fondativa dei movimenti femministi in Italia.

Hatching a new world. Journey among the women of the 1970s.

The women of the 1970s recounted through the shots of Paola Agosti, photographer and activist, and the narrative texts of Benedetta Tobagi that trace a complex decade: a plural Italy, “a country at ten, a hundred, a thousand different speeds,” where girls in miniskirts and Marsican peasants with veils on their heads, militant lawyers and embattled workers, worldies and young intellectuals coexisted. Starting with splendid photos, all in black and white, Tobagi documents with a sociological slant approvals of laws and demonstrations, street slogans and events that marked our recent history, giving voice to the founding experience of feminist movements in Italy.

Paola Agosti e Benedetta Tobagi (Einaudi, 2024)

Quando muori resta a me

È il libro più recente di Zerocalcare; narra la storia sua e di suo padre, del loro difficile rapporto, delle barriere costruite negli anni e diventate abitudine. L’occasione per raccontarla è data da un viaggio a Merìn, un paesino delle Dolomiti da cui proviene la famiglia paterna e dove c’è la vecchia casa da sistemare. Un viaggio alla ricerca delle proprie radici, durante il quale si declinano tutte le emozioni adolescenziali: paura, ansia, rabbia ma soprattutto sensi di colpa che, come dice Zerocalcare, nessuno ci ha insegnato a gestire. Alla narrazione si intrecciano flashback, raccontati in dialetto veneto, di un altro viaggio drammatico avvenuto nel corso della Prima guerra mondiale.

La mia vita imprevista

Quanta trepidazione deve provare una ragazzina dalla vita complicata nell’incontro con una nuova famiglia… Frances ha una Mammaper-sempre-1 giovanissima, che non riesce a crescerla, e ora una Mamma-per-sempre-2, punto di riferimento a casa Borisnietzov. Una famiglia di creativi e l’opportunità di crescere con tre fratelli: viene accolta da Bullabella e Bro-Bro nel Club Caccole di pepe, con cui condivide stanze segrete e svela rapimenti. Ma un giorno si presenta Mirella, Mamma-per-sempre-1… Una storia delicata, narrata con lo sguardo di una bambina sensibile che riflette sulla vita e accompagnata dalle illustrazioni di Daniela Demurtas, giovane illustratrice di talento.

When you die stay with me

This is Zerocalcare‘s most recent book; it tells the story of him and his father, their difficult relationship, the barriers built over the years that have become habit. The occasion to tell it is given by a trip to Merìn, a village in the Dolomites where his father‘s family comes from and where there is the old house to be fixed up. It is a journey in search of one‘s roots, during which all the adolescent emotions are declined: fear, anxiety, anger but above all guilt that, as Zerocalcare says, no one taught us how to handle. Interwoven with the narrative are flashbacks, told in Venetian dialect, of another dramatic journey that took place during World War I.

My Unexpected Life

How much trepidation a little girl with a complicated life must feel in meeting a new family...Frances has a very young Mommy-for-all-1, who fails to raise her, and now a Mommyfor-all-2, a point of reference in the Borisnietzov household. A creative family and the opportunity to grow up with three siblings: she is welcomed by Bullabella and BroBro into the Pepper Boogers Club, with whom she shares secret rooms and reveals abductions. But one day Mirella, Mother-for-all-1, shows up.... A delicate story told through the eyes of a sensitive child reflecting on life and accompanied by the illustrations of Daniela Demurtas, a talented young illustrator.

Zerocalcare (Bao Publishing, 2024)
Giuliana Facchini (Camelozampa, 2024) Dai 9 anni

Paolo Malaguti (Einaudi, 2024)

Tutti i libri sono disponibili nel Catalogo delle Biblioteche del Comune di Verona al link: www.abv.comune.verona.it

Fumana

Settembre 1882. In una notte cupa, mentre infierisce la terribile alluvione che sconvolge il Polesine e l’acqua divora terre e persone, a Voltascirocco una donna muore di parto: nasce una bambina, Fumana, come la nebbia densa che copre il paesaggio invernale di un Veneto poverissimo e desolato. Abbandonata dal padre, Fumana vive con il nonno pescatore, Petrolio, che la alleva a suo modo e in solitudine, anche se in paese si mormora che «non è da cristiani lasciare crescere così una povera creatura». Trascorre l’infanzia in totale libertà, in un mondo selvatico fatto di acqua, natura e saperi antichi. Petrolio la porta a pesca di notte sul piccolo sandolo di famiglia, le insegna a conoscere i segreti della palude, ad ascoltarne le voci. Ma il destino di Fumana, “venuta al mondo con la veste”, è di diventare strigossa, segnatrice: il nonno lo sa e la affida alla Lena, la guaritrice del paese che dedica la sua vita alla cura degli altri senza chiedere nulla in cambio. Lena le insegnerà le proprietà delle erbe palustri e le trasmetterà le parole segrete che accompagnano i riti di guarigione. Un destino che farà i conti con i pregiudizi di una società chiusa e bigotta: sposerà Luca, ma subirà violenza, contro la quale rivendica il proprio talento e la libertà. Come ne Il Moro della cima e in Piero fa la Merica, Paolo Malaguti sa intrecciare magistralmente le scelte tenaci di Fumana con la grande Storia: gli effetti devastanti della guerra sui corpi e sulle anime dei soldati partiti per la Prima Guerra mondiale, la vita clandestina dei partigiani sugli isolotti della palude, la sciagurata devastazione del territorio in nome del Progresso.

Fumana

September 1882. On a gloomy night, as the terrible flood rages through Polesine and water devours land and people, a woman dies in Voltascirocco in childbirth: a baby girl, Fumana, is born, like the dense fog that covers the winter landscape of a very poor and desolate Veneto. Abandoned by her father, Fumana lives with her fisherman grandfather, Petrolio, who raises her in his own way and in solitude, although it is whispered in the village that “it is not Christian to let a poor creature grow up like that.” She spends her childhood in total freedom, in a wild world of water, nature and ancient knowledge. Petrolio takes her fishing at night on the family‘s small sandolo, teaches her to know the secrets of the swamp, to listen to its voices. But Fumana‘s destiny, “coming into the world with a robe,” is to become strigossa, marker: her grandfather knows this and entrusts her to Lena, the village healer who devotes her life to caring for others without asking anything in return. Lena will teach her the properties of marsh herbs and pass on the secret words that accompany healing rituals. A destiny that will come to terms with the prejudices of a closed and bigoted society: she will marry Luke, but will suffer violence, against which she will claim her own talent and freedom. As in Il Moro della cima and in Piero fa la Merica, Paolo Malaguti masterfully interweaves Fumana‘s tenacious choices with great History: the devastating effects of the war on the bodies and souls of soldiers who left for World War I, the clandestine life of partisans on the islets of the swamp, the wretched devastation of the land in the name of Progress.

ARTE IN GIRO ART AROUND

Esposizione permanente

Permanent exhibition

Verona, Palazzo della Ragione

Alla scoperta della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti

Un luogo di Verona che merita sicuramente una visita è il Palazzo della Ragione, monumento simbolo della città. Al suo interno è presente un importante galleria civica, la Galleria d’Arte Moderna, nata grazie all’ingente donazione di opere e beni del collezionista veronese Achille Forti.

La collezione può contare oggi su un patrimonio stimato attorno alle 1.700 opere d’arte, con un arco temporale che va dagli inizi dell’Ottocento fino ai nostri giorni. Tra gli artisti più interessanti presenti: Francesco Hayez, Felice Casorati, Guido Trentini, Pino Casarini, Angelo Dall’Oca Bianca.

Discovering

the Achille Forti Gallery of Modern Art

One place in Verona that is definitely worth a visit is the Palazzo della Ragione, a symbolic monument of the city. Inside is an important civic gallery, the Galleria d‘Arte Moderna, which was created thanks to the substantial donation of works and goods by the Veronese collector Achille Forti. Today, the collection can count on a patrimony estimated at around 1,700 works of art, spanning from the early 19th century to the present day. Among the most interesting artists present are: Francesco Hayez, Felice Casorati, Guido Trentini, Pino Casarini, Angelo Dall‘Oca Bianca.

Angelo Dall’Oca Bianca (18581942) - Foglie cadenti, 1898
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti

Dal 15 febbraio al 29 giugno 2025

From February 15 to June 29, 2025

Milano, Palazzo Reale

Casorati

A Milano va in scena una delle più ampie e complete retrospettive dedicate a Felice Casorati (Novara, 1883 – Torino, 1963), che racconta il legame storico tra l’artista e la città di Milano. A Milano, la prima città in Italia a dotarsi di un moderno sistema e mercato dell’arte, Casorati ha trovato un riconoscimento importante ad inizio degli anni Venti. A Palazzo Reale viene proposta una rilettura del lavoro dell’artista piemontese, ripercorrendo le diverse stagioni della sua produzione, dagli esordi nei primi anni del Novecento fino agli anni Cinquanta.

Casorati

One of the largest and most comprehensive retrospectives devoted to Felice Casorati (Novara, 1883 - Turin, 1963) is being staged in Milan, recounting the historical bond between the artist and the city of Milan. In Milan, the first city in Italy to endow itself with a modern art system and market, Casorati found important recognition in the early 1920s. A reinterpretation of the Piedmontese artist‘s work is proposed at Palazzo Reale, tracing the different seasons of his production, from his beginnings in the early twentieth century to the 1950s.

Fino al 21 aprile 2025

Until 21 April 2025

Rovigo, Palazzo Roncale

Cristina Roccati (17321797). La donna che osò

studiare fisica

Rovigo ricorda Cristina Roccati, la donna che “osò” studiare fisica. Cristina Roccati fu la terza donna a laurearsi al mondo ed oltre ad insegnare la fisica di Newton, era anche una apprezzata poetes-sa. Da Rovigo Cristina Roccati è partita appena quindicenne per an-dare a Bologna a studiare all’Università, in un’epoca, quella dei Lumi, in cui le università continuavano a essere prerogativa solo dei maschi benestanti. Nonostante ciò la Roccati si laureò nel 1751, appena diciannovenne, e continuò per tutta la vita lo studio e l’insegnamento dell’astronomia e della fisica.

Cristina Roccati (17321797). The woman who dared to study physics

DRovigo remembers Cristina Roccati, the woman who “dared” to study physics. Cristina Roccati was the third woman to graduate in the world, and in addition to teaching Newton‘s physics, she was also an esteemed poet-ess. From Rovigo Cristina Roccati left as soon as she was 15 to an-go to Bologna to study at the University, in an era, that of the Enlightenment, in which universities continued to be the prerogative only of wealthy males. Despite this, Roccati graduated in 1751, just nineteen years old, and continued her lifelong study and teaching of astronomy and physics.

Felice Casorati, Raja, [1924-1925], tempera su tavola. Collezione privata.
Matteo Massagrande, Cristina Roccati 2024

CALENDARIO CALENDAR

febbraio/marzo 2025

February/March 2025

da domenica 1 settembre 2024 a lunedì 30 giugno 2025

10:00 - 11:00

Museo degli Affreschi G. B. Cavalcaselle alla Tomba di Giulietta laboratorio

Dance Well: danzare i luoghi d’arte museodegliaffreschi.comune.verona.it

da sabato 21 settembre 2024 a sabato 30 agosto 2025

Palazzo Pellegrini arte

Panta Rei www.fondazionecariverona.org

da venerdì 31 gennaio 2025 a domenica 2 febbraio 2025

10:00 - 19.00

Palazzo della Gran Guardia enogastronomia

Amarone Opera Prima www.amaroneoperaprima.it

Amarone Opera Prima inizia venerdì 31 gennaio con un programma riservato esclusivamente alla stampa nazionale e internazionale specializzata. Sabato 1° febbraio, il focus “Valpolicella: 100 anni tra passato e futuro della denominazione” apre il palinsesto della rassegna con gli interventi di Christian Marchesini e di Carlo Flamini. Al termine, il sipario si apre sull’inedito monologo teatrale di Andrea Pennacchi “Amarone, epopea in Valpolicella”. Dalle 12.30 via alle degustazioni ai banchi dei 78 produttori che, dalle 16.00, accoglieranno anche gli ‘Amarone lover’. A loro e agli operatori, soprattutto della ristorazione, è riservata anche la giornata di domenica 2 febbraio (dalle 10 alle 17) che si chiuderà con l’aperitivo “Valpolicella: freschezza e creatività nel calice” a cura del Gruppo Giovani del Consorzio.

da mercoledì 25 settembre 2024 a sabato 1 marzo 2025

da mercoledì a domenica

11:00 - 19:00

E.ART.H - Eataly arte

Fortunato Depero. Sete di Futurismo, fame d’America eatalyarthouse.it

da venerdì 11 ottobre 2024 a domenica 30 marzo 2025

Galleria d’Arte Moderna Achille Forti arte

“Mario Merz. Il numero è un animale vivente” gam.comune.verona.it

sabato 1 febbraio 2025

16:00

Teatro Nuovo

Dentro al teatro - Visita guidata al Teatro Nuovo di Verona www.teatrostabileverona.it

sabato 1 febbraio 2025 17:00

Teatro Filarmonico musica

Festival Mozart a Verona Mozart Grande Messa www.arena.it

domenica 2 febbraio 2025 10:00

Fiera di Verona fiera

77a Borsa Scambio Verona www.veronafiere.it

domenica 2 febbraio 2025

8:00

Piazza San Zeno manifestazione Verona Antiquaria www.facebook.com

domenica 2 febbraio 2025 16:00

Cinema Teatro Valpantena, Grezzana per bambini

Nella luna, alla ricerca di George Méliès www.bambamteatro.com

lunedì 3 febbraio 2025

21:00

Teatro Nuovo teatro Il romanzo della Bibbia www.teatrostabileverona.it/

martedì 4 febbraio 2025

venerdì 7 marzo 2025

21:00

Teatro Nuovo teatro

Divertiamoci a teatro Plaza Suite www.teatrostabileverona.it

martedì 4 febbraio 2025

20:45

Teatro Camploy teatro

L’Altro Teatro/City Atomi

www.zebraculturalzoo.com

venerdì 7 febbraio 2025 19:00

E.ART.H - Eataly arte

Calici d’arte - Fortunato Depero earthfoundation.it

venerdì 7 febbraio 2025 20:30

Teatro Ristori musica

Jazz

Francesca Tandoi 4et www.teatroristori.org

venerdì 7 febbraio 2025 20:45

Teatro Camploy danza

L’Altro Teatro/City Testadilegno ersiliadanza.it

sabato 8 febbraio 2025 11:00

Museo degli Affreschi G. B. Cavalcaselle alla Tomba di Giulietta laboratorio

A cavallo! Letture nei musei

Angelo D’Andrea - Una goccia d’acqua sulla tua guancia: quando l’arte sospende il tempo www.comune.verona.it

sabato 8 febbraio 2025 18:00

Piazza Bra laboratorio

Luna in Piazza Bra www.astrofiliveronesi.it

sabato 8 febbraio 2025 21:00

Teatro Fucina Machiavelli musica

¡Que viva Vivaldi! 1. Il prete rosso www.fucinaculturalemachiavelli.com

domenica 9 febbraio 2025 11:00

Teatro Fucina Machiavelli musica

Un’ora di musica: Il Quintetto di Shostakovich www.fucinaculturalemachiavelli.com

domenica 9 febbraio 2025 16:30

Teatro Fucina Machiavelli per bambini

YANEZ. Io, Sandokan e Salgari www.fucinaculturalemachiavelli.com

domenica 9 febbraio 2025 20:45

Teatro Salieri teatro

Ti sposo ma non troppo teatrosalieri.it

da sabato 8 febbraio 2025 a lunedì 10 febbraio 2025 10:00

Fiera di Verona fiera

EOS European Outdoor Show www.veronafiere.itda

martedì 11 febbraio 2025

domenica 16 febbraio 2025

20:45 (domenica ore 16:00)

Teatro Nuovo

teatro

Grande Teatro

I ragazzi irresistibili www.teatrostabileverona.it

mercoledì 12 febbraio 2025

19:30

Agriturismo Camposilvano escursione

Moonlight Lessinia www.altalessinia.com

mercoledì 12 febbraio 2025 20:30

Teatro Ristori danza Danza MSPDC – Enzo Gragnianiello, “Neapolis Mantra 2.0” www.teatroristori.org

giovedì 13 febbraio 2025

20:30

Teatro Ristori teatro

I Virtuosi Italiani Il sacro fuoco www.ivirtuositaliani.eu

giovedì 13 febbraio 2025 20:45

Teatro Camploy teatro

L’Altro Teatro

Salveremo il mondo prima dell’alba www.spettacoloverona.it

giovedì 13 febbraio 2025

20:45

Teatro Salieri musica

Aznavour “Formidable Charles!” teatrosalieri.it

sabato 15 febbraio 2025 21:00

Teatro Fucina Machiavelli teatro Ossitocina www.fucinaculturalemachiavelli.com

domenica 16 febbraio 2025 15:30

Teatro Filarmonico

opera

La Wally www.arena.it

domenica 16 febbraio 2025

16.00

Fattoria Didattica la Genovesa per bambini

Teatro in Fattoria

Huck www.bambamteatro.com

domenica 16 febbraio 2025

17:00

Teatro Ristori teatro

Per le famiglie

Atelier Elisabetta Garilli, “Il Piccolo Principe” www.teatroristori.org

martedì 18 febbraio 2025

venerdì 21 febbraio 2025 21:00

Teatro Nuovo teatro

Divertiamoci a teatro

Ti sposo ma non troppo www.teatrostabileverona.it

mercoledì 19 febbraio 2025

giovedì 20 febbraio 2025

10:30

Teatro Filarmonico per bambini

Il teatro si racconta

Le Incredibili avventure di Mister Fogg www.arena.it

mercoledì 19 febbraio 2025

19:00

Teatro Filarmonico opera

La Wally www.arena.it

mercoledì 19 febbraio 2025

20:45

Teatro Camploy teatro L’Altro Teatro/City

Breve come l’alba modusverona.it

giovedì 20 febbraio 2025

20:30

Spazio San Pietro in Monastero teatro

I Virtuosi Italiani Concerto per la pace www.ivirtuositaliani.eu

venerdì 21 febbraio 2025 19:00

E.ART.H - Eataly arte

Calici d’arte - Fortunato Depero earthfoundation.it

venerdì 21 febbraio 2025

20:00

Teatro Filarmonico opera

La Wally www.arena.it

venerdì 21 febbraio 2025

20:30

Teatro Ristori teatro

Serate d’autore

Stefano Massini, “Alfabeto delle Emozioni” www.teatroristori.org

venerdì 21 febbraio 2025

20:45

Teatro Salieri danza

H2O MIX teatrosalieri.it

venerdì 21 febbraio 2025

20:45

Teatro Camploy

teatro L’Altro Teatro/City

Hamlet - to die, to sleep, to dream www.shiftingpoint.com

sabato 22 febbraio 2025 11:00

Museo di Castelvecchio laboratorio

A cavallo! Letture nei musei Stefano Di Simone - La poesia del tempo www.comune.verona.it

sabato 22 febbraio 2025

15:30

Teatro Filarmonico opera a Teatro in Famiglia Le Incredibili avventure di Mister Fogg www.arena.it

domenica 23 febbraio 2025 15:30

Teatro Filarmonico opera La Wally www.arena.it

domenica 23 febbraio 2025 16:00

Teatro Fucina Machiavelli per bambini

Canto Ergo Sum www.fucinaculturalemachiavelli.com

lunedì 24 febbraio 2025

20:30

Teatro Ristori musica

Amici della Musica

Anisa Dazhaeva, pianoforte www.amicidellamusicavr.it

mercoledì 26 febbraio 2025

20:30

Teatro Ristori danza Danza

NoGravity dance company, “Exodus” www.teatroristori.org

mercoledì 26 febbraio 2025

18:30

Coworking Officina18 laboratorio

LibrOfficina Bookclub, “Contrappasso” di Andrea Delogu www.officina18.it

giovedì 27 febbraio 2025 20:45

Teatro Camploy danza L’Altro Teatro Luisa

www.spettacoloverona.it

venerdì 28 febbraio 2025 domenica 2 marzo 2025

21:00 / 18:00

Teatro Modus teatro

Teatrottanta dance party modusverona.it

venerdì 28 febbraio 2025 20:00

Teatro Filarmonico musica Šostakovič 50 www.arena.it

sabato 1 marzo 2025 17:00

Teatro Filarmonico musica Šostakovič 50 www.arena.it

sabato 1 marzo 2025 20:30

Teatro Ristori musica

Ristori Baroque Festival Europa Galante e Fabio Biondi, “Le quattro stagioni” www.teatroristori.org

sabato 1 marzo 2025 21:00

Teatro Fucina Machiavelli musica

¡Que viva Vivaldi! /2. L’amante nascosto www.fucinaculturalemachiavelli.com

domenica 2 marzo 2025 8:00

Piazza San Zeno manifestazione

Verona Antiquaria www.facebook.com

domenica 2 marzo 2025 20:45

Teatro Salieri musica

Orchestra Fondazione Arena di Verona teatrosalieri.it

martedì 4 marzo 2025 20:30

Spazio San Pietro in Monastero musica

Ristori Baroque Festival

Nicolò Pellizzari, “Dinastie a confronto: Bach e Couperin” www.teatroristori.org

Vivere

mercoledì 5 marzo 2025

20:45

Teatro Salieri

teatro Ciarlatani teatrosalieri.it

giovedì 6 marzo 2025

20:30

Teatro Ristori danza

Ristori Baroque Festival MMCDC, “Le passioni umane” www.teatroristori.org

giovedì 6 marzo 2025 20:45

Teatro Camploy

teatro

L’Altro Teatro Anse www.spettacoloverona.it

venerdì 7 marzo 2025

20:30

Teatro Ristori musica

Ristori Baroque Festival

Ensemble L’Astrée, “Follie e Battaglie” www.teatroristori.org

domenica 9 marzo 2025

16:30

Teatro Fucina Machiavelli per bambini Fagioli www.fucinaculturalemachiavelli.com

domenica 9 marzo 2025

17:00

Teatro Ristori per bambini

Ristori Baroque Festival

Atelier Elisabetta Garilli, “Le quattro stagioni” www.teatroristori.org

domenica 9 marzo 2025

18:00

Piazza Bra laboratorio

Luna in Piazza Bra www.astrofiliveronesi.it/

domenica 9 marzo 2025

20:30

Teatro Nuovo musica Prog Legends

martedì 11 marzo 2025

domenica 16 marzo 2025

20:45 (domenica ore 16:00)

Teatro Nuovo

teatro

Grande Teatro Boston Marriage www.teatrostabileverona.it

mercoledì 12 marzo 2025

20:30

Teatro Ristori musica

Jazz

Cécile McLorin Salvant 5et www.teatroristori.org

giovedì 13 marzo 2025

20:30

Teatro Ristori musica

Ristori Baroque Festival

Amsterdam Baroque Orchestra e Ton Koopman, “I Concerti brandeburghesi” www.teatroristori.org

giovedì 13 marzo 2025 20:45

Teatro Camploy teatro

L’Altro Teatro

Secondo lei www.spettacoloverona.it

venerdì 14 marzo 2025

19:30

Agribirrificio Laorno escursione

Moonlight Lessinia www.altalessinia.com

venerdì 14 marzo 2025 20:30

Spazio San Pietro in Monastero musica

Ristori Baroque Festival

Nicola Benetti, “Europa Vagante” www.teatroristori.org

sabato 15 marzo 2025 21:00

Teatro Fucina Machiavelli teatro

Simulazione degli dèi / John Modupe www.fucinaculturalemachiavelli.com

sabato 15 marzo 2025 21:00

Teatro Modus teatro

Smooth Party - conto alla rovescia modusverona.it

domenica 16 marzo 2025 15:30

Teatro Filarmonico opera

Elektra www.arena.it

martedì 18 marzo 2025

venerdì 21 marzo 2025 21:00

Teatro Nuovo teatro Divertiamoci a teatro

Strappo alla regola www.teatrostabileverona.it

mercoledì 19 marzo 2025

giovedì 20 marzo 2025 10:30

Teatro Filarmonico per bambini

il teatro si racconta

Pierino e il lupo www.arena.it

mercoledì 19 marzo 2025

19:00

Teatro Filarmonico opera Elektra

www.arena.it

giovedì 20 marzo 2025

20:45

Teatro Camploy

teatro

L’Altro Teatro Rumba – L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato www.spettacoloverona.it

venerdì 21 marzo 2025 20:00

Teatro Filarmonico opera Elektra www.arena.it

venerdì 21 marzo 2025 20:30

Teatro Ristori teatro

Serate d’autore

Natalino Balasso, “Balasso fa Ruzante (amori disperati in tempo di guerre)” www.teatroristori.org

venerdì 21 marzo 2025 20:45

Teatro Salieri musical

ALADIN – Il Musical di Stefano D’Orazio teatrosalieri.it

sabato 22 marzo 2025 11:00

Museo Archeologico al Teatro Romano laboratorio

A cavallo! Letture nei musei

Angelo D’Andrea - Il tuo sguardo fa la conchiglia www.comune.verona.it

Vivere

sabato 22 marzo 2025

15:30

Teatro Filarmonico per bambini a Teatro in Famiglia

Pierino e il lupo www.arena.it

domenica 23 marzo 2025

15:30

Teatro Filarmonico opera Elektra www.arena.it

domenica 23 marzo 2025

20:30

Teatro Ristori danza

Compagnia Zappalà, “Cultus” www.teatroristori.org

martedì 25 marzo 2025

domenica 30 marzo 2025

20:45 (domenica ore 16:00)

Teatro Nuovo teatro

Grande Teatro

Magnifica presenza www.teatrostabileverona.it

martedì 25 marzo 2025

20:30

Sala Maffeiana musica

Amici della Musica

Rosso Verona Baroque

Ensemble Orpheus Torelli - L’eredità del maestro veronese in Italia e Oltralpe www.amicidellamusicavr.it

venerdì 28 marzo 2025 20:00

Teatro Filarmonico musica Rach 3

www.arena.it

venerdì 28 marzo 2025 20:45

Teatro Camploy teatro

L’Altro Teatro/City

La verità non si uccide www.fucinaculturalemachiavelli.com

venerdì 28 marzo 2025 21:00

Teatro Fucina Machiavelli

teatro

La verità non si uccide www.fucinaculturalemachiavelli.com

sabato 29 marzo 2025

domenica 30 marzo 2025

21:00 / 16:30

Teatro Camploy teatro

Verona Passione Teatro

Parenti serpenti www.comune.verona.it

sabato 29 marzo 2025

17:00

Teatro Filarmonico musica Rach 3 www.arena.it

sabato 29 marzo 2025 20:45

Teatro Salieri teatro Il Malloppo teatrosalieri.it

domenica 30 marzo 2025 11:00

Teatro Fucina Machiavelli musica

Un’ora di musica Quartetto Maffei Pepito Ros www.fucinaculturalemachiavelli.com

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