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In copertina: Peter Halley Magic Carpet Collage 2023
Speciale Carnet Verona
Registrazione
Tribunale di Verona nr. 1573
del 9/12/2003
Nr. Iscrizione ROC 19001
Edizione di ottobre 2023 nr.3
Edito da
Via Cefalonia, 3
Marano di Valpolicella (VR)
Editori
Alberto Cetti
Nicolò Ballarini
Direttore responsabile
Giancarla Gallo
Hanno collaborato
Agnese Ceschi
Federica Clemente
Francesca Saglimbeni
Marco Multari
Progetto gra co
Pasquale Contreras
Stampa
Gra che Marchesini
Contatti
Redazione redazione@carnetverona.it
Gra ca contreraspasquale@gmail.com
Info info@carnetverona.it
Carnet eventi 06 Carnet in città 18 Carnet nei dintorni 26 Carnet il personaggio 44 Carnet cultura 48 Calendario eventi 58 In questo numero
Con questo numero Carnet Verona ritorna ad avere la sua classica e naturale periodicità mensile. Era stata rallentata a causa della pandemia che ha coinvolto tutti noi cittadini e quindi aziende, non avevamo mai smesso di pubblicare, orgogliosi di poter sempre raccontare le eccellenze, le particolarità e gli eventi del nostro territorio conosciuto in tutto il mondo e con tante possibilità ancora inespresse. Ecco quindi che ci troverete nuovamente mensilmente in città e provincia con la nostra rivista cartacea, nei punti di distribuzione, e attraverso il qr code – lo trovate nelle ultime pagine della rivista stessa – avrete un link veloce al nostro sito con tutte le news, dinamiche e in continuo aggiornamento, e il calendario eventi digitale, utile strumento per la vita quotidiana e le opportunità che o re la città.
Verona a ottobre è protagonista del panorama artistico contemporaneo in Italia, ecco la scelta della copertina con un omaggio a Peter Halley, artista di New York, gura centrale nel movimento neo-concettualista degli anni '80, ospite d’onore della manifestazione eristica. Non solo arte: ottobre è il mese delle aperture delle stagioni Teatrali, il caldo estivo è quasi un ricordo e lascia spazio alle piacevoli serate d’autunno dove è bello ritrovarsi in compagnia davanti ad un aperitivo, ad una degustazione in cantina, scoprire nuovi ristoranti o vivere riaperture di locali storici, vivere l’emozione ed il coinvolgimento delle proiezioni cinematogra che. Vi accompagneremo mese per mese nuovamente con il calendario eventi, sperando che questo sia un servizio apprezzato dai nostri lettori: speriamo possiate trovare in Carnet Verona una buona lettura, arricchente e in grado di accompagnarvi nelle vostre giornate e nei vostri eventi.
Alberto Cetti
mappa
ArtVerona
VERONA SI VESTE DI CONTEMPORANEO di Marco Multari
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a città di Verona torna ad essere protagonista del panorama artistico contemporaneo in Italia, con la presentazione di una delle più importanti manifestazioni del settore; ArtVerona. Un appuntamento che è diventato consuetudine per tutti gli appassionati. Giunto alla sua diciottesima edizione, anche in quest’occasione, o rirà al suo pubblico un programma di altissimo livello. Ogni anno le proposte si fanno più interessanti, quindi preparatevi a vivere un’esperienza totalmente immersiva, grazie al contributo di diverse gallerie e numerosi artisti ma anche di eventi legati all’editoria, talk, no pro t, sezioni speciali e tante novità. ArtVerona nasce nel 2005 e sin dal primo giorno ha una missione; promuovere l’arte
Anno dopo anno, la era ha suscitato prima la curiosità e ora un’attenzione maggiore da parte del pubblico. Insieme alla fama è cresciuto lo spazio dedicato alle gallerie, agli espositori e ai collezionisti, permettendo a chiunque la visiti di entrare in contatto con svariate espressioni artistiche, del momento e dell’ultimo secolo, grazie alla partecipazio-
L’obiettivo è quello continuare a coinvolgere sempre di più gli spettatori. Per farlo, è stato concepito un evento che abbraccerà non solo il polo in Fiera ma anche alcune zone della città che diventeranno dei piccoli
ArtVerona 2023 prenderà il via giovedì 12 ottobre con la presentazione di piccoli eventi in quella che si può considerare una piccola anteprima, per poi spalancare le porte al grande pubblico nel weekend dal 13 al 15 ottobre. Per permettere ai visitatori un’esperienza coinvolgente, è stato predisposto un percorso articolato in padiglioni nel quale, per ciascuna galleria, sarà possibile vedere sia delle piccole mostre personali che stand con una sola opera; sarà il gallerista a scegliere come valorizzare gli artisti per rendere più e cace la trasmissione del loro
La partecipazione di oltre cento gallerie, di provenienza sia nazionale che internazionale, sarà abbinata a un programma con molteplici eventi, all’interno della era e al di fuori; una dimostrazione di come prosegua il dialogo tra ArtVerona e ANGAMC – Associazione Nazionale Gallerie d’arte Moderna e Contemporanea – al ne di trasformare l’evento e la città sempre di più in un punto di riferimento. A questo ne, il direttore artistico Stefano Raimondi ha tracciato da tempo una rotta che porta al dialogo tra gli esperti nazionali e internazionali del settore e tra il pubblico e gli artisti.
A sinistra:
Gianni Colombo, Spazio elastico, 1967. Elastici uorescenti, motori elettrici, lampada di Wood 400x400x400 cm. Neue Gallerie am Landesmuseum Johanneum, Graz, 1967. Archivio Gianni Colombo, Milano Sopra:
Peter Halley, The Wrong Place, 2022, acrilico, acrilico uorescente e Roll-A-Tex su canvas, 187×179 cm. Courtesy the artist and Galleria Massimo Minini
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L’ORGANIZZAZIONE DELLA FIERA
Insieme alla Main Section, ovvero la sezione principale – il cuore pulsante della manifestazione – è prevista una serie di aree speciali, dedicata ciascuna all’approfondimento di un tema particolare che riguarda la era e le sue opere, ma non solo. Queste sezioni sono molte e tutte davvero interessanti; visitarle dà la possibilità di completare l’esperienza della era, assaporandone i diversi aspetti. Ad esempio, la sezione Innova, con le sue gallerie emergenti, il cui linguaggio potrà esprimersi sia attraverso una forma di arte
artistiche sviluppate attraverso un dialogo tra la era e la città di Verona.
Di grande attualità è anche l’analisi che verrà svolta da POV, che passerà sotto la lente di ingrandimento l’impatto dell’arte contemporanea nei media attraverso una selezione di protagonisti del mondo della comunicazione: collezionisti, “in uencers”, account social gestiti da collettivi, blog e giornali. D’altronde il fenomeno dei social ha avuto ripercussioni anche sul mondo dell’arte, ampliandone l’impatto globale nonché il raggio di di usione di opere e idee degli artisti.
personale che di carattere collettivo. Introduction, invece, si compone della presentazione di sei gallerie straniere, coerenti con la direzione verso una crescita della era sul piano internazionale. All’interno di Curated by l’idea di fondo è quella di mostrare ai visitatori come le varie gure del settore collaborino nella realizzazione di uno stand, per rivelare una sorta di backstage di un evento simile. Spunto interessante è anche LAB, la sezione dedicata alle sperimentazioni
ALCUNI DEI PROTAGONISTI
La terza edizione di Red Carpet vedrà la prestigiosa partecipazione di Peter Halley, artista di fama internazionale ed esponente del movimento neoconcettualista, la cui presenza si fa manifesto dell’ambizione di questa manifestazione. Un percorso di crescita che passa anche attraverso il contributo di personaggi della levatura dell’artista americano, una grande rma della scena contemporanea. L’opera con cui il maestro si presenta si intitola Magic Carpet, un nome che è già una dichiarazione di idee e intenti: un tappeto – realizzato grazie alla collaborazione di Aqua l, tra gli attori principali nella produzione di bre sintetiche con materiali di riciclo di oltre 400 metri quadrati rivestirà la Galleria dei Signori.
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Alcuni dei protagonisti di ArtVerona 2023 verranno presentati durante Cabaret, il programma curato da Nicolas Bellario, esperto di arte contemporanea e celebre volto di Sky, che con questo format si propone di ribaltare il concetto di incontri nelle ere d’arte da conferenza per esperti a veri e propri appuntamenti dal sapore quasi teatrale. Durante Standchat, inoltre, il pubblico avrà la possibilità di incontrare artisti e curatori all’interno degli stand delle gallerie che li ospiteranno, un'altra occasione per entrare ancora più in contatto con questo mondo, che viene proposto allo spettatore, aumentandone il coinvolgimento a 360°.
LA FIERA E LA CITTÀ DI VERONA
Anche quest’anno viene riproposto l’appuntamento con Habitat, il progetto culturale dedicato ai grandi artisti storici italiani concepito come uno spazio immersivo per o rire allo spettatore un’esperienza di fruizione intensa e inedita. Ci si potrà calare all’interno di Spazio Elastico di Gianni Colombo e Film Ambiente di Marinella Pirelli. Il programma 2023 di Art&TheCity nasce dal legame, ormai consolidato, che si è sviluppato tra ArtVerona e le istituzioni culturali dei territori: si parte giovedì 12 con Attraverso Veronetta, quando si avrà l’occasione di fare una passeggiata serale tra i palazzi storici di
un quartiere lontano dai circuiti ma ricco di fascino. Imperdibile è anche l’appuntamento con LIVES! Il format curato da Nicolas Ballario e Rodrigo D’Erasmo, il polistumentista e compositore membro degli Afterhours, in cui si viaggerà in un meraviglioso gioco di intrecci tra musiche e parole alla scoperta della vita di Louise Borgeois, il 12 ottobre a Veronetta, e di Jean-Michel Basquiat, il 14 ottobre alla Loggia di Fra’ Giocondo. ArtVerona 2023 si presenta con una nuova veste gra ca che si ispira alla cartogra a,
immaginando nuovi mondi e ridisegnando luoghi che invitano gli spettatori a esplorare un itinerario imperdibile nel vasto e a ascinante mondo dell’arte, per una nuova edizione tutta da scoprire.
A sinistra: Marinella Pirelli, Film Ambiente, 1969-2004, ferro, acciaio, perspex, immagini in movimento, suono. Allestimento al Museo del Novecento, Milano, 2019. © Lorenzo Palmieri per Electa Editore.
Sopra: Immagini della scorsa edizione.
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na Stagione, molte anime”. Questo il titolo della stagione artistica 2023/2024 del Teatro Ristori, inaugurata lo scorso settembre con la rassegna Jazz (tenuta a battesimo dal leggendario batterista Steve Gadd, sul palco con Michael Blicher e Dan Hemmer), e ora pronta a ripartire con oltre trenta eventi (diverse le prime nazionali), cui si aggiungono numerosi spettacoli di prosa, danza, musica “o ”, realizzati in collaborazione con diverse realtà artistiche e aziendali di primo rilievo, da tutto il territorio nazionale. Un cartellone che oltre all’alta cifra di innovatività, assomma in sé i valori della inclusività, della coesione sociale e delle trasversalità delle arti. Ecco che per la proposta Jazz, dal 31 ottobre arriveranno altri sette appuntamenti: dal concerto del pianista Joey Calderazzo, con
AL TEATRO RISTORI UNA “STAGIONE DALLE MOLTE ANIME”
TRA JAZZ, DANZA, SERATE D’AUTORE E CENE SPETTACOLO, MA ANCHE
TEATRO PER LE FAMIGLIE, EDUCATIONAL E MUSICA BAROCCA, CON OLTRE
TRENTA EVENTI FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE LA RASSEGNA ARTISTICA
2023-2024 PROMETTE SCINTILLE.
TANTE PRIME NAZIONALI E OSPITI INTERNAZIONALI, ACCOMUNATI DALLA MULTIDISCIPLINARIETÀ DI LINGUAGGI
di Francesca Saglimbeni
In alto: Effetto Marilyn, Compagnia BlucinQue Nice (ph Andrea Macchia). In basso: Pierino e il Lupo, del Liceo Coreutico Agli Angeli
il suo quartetto, al progetto dai colori latineggianti “LegnoMadre”, a cura del quintetto Marco Badoscia (16 novembre), solo per citarne alcuni. Ma ancor prima, tutti ad ascoltare i racconti-monologo di Roberto Mercadini, losofo e “poeta parlante”, che il 22 ottobre ci narrerà la storia vera e incredibile della bomba atomica, tra orrore ed ironia; mentre in marzo tornerà ospite del Ristori con una narrazione-lettura sull’Orlando Furioso. Due eventi inseriti nel format Serate d’autore, al pari di quelli che con la primavera 2024 vedranno intervenire sia Umberto Galimberti che Simone Cristicchi, a Verona con il nuovo lavoro teatrale “Paradiso. Dalle tenebre alla luce”. Per la sezione Famiglie a teatro, che alzerà il sipario il 5 novembre, il Children’s Museum Verona porterà sul palco scaligero “Science Show”, spettacolo
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A destra: Joey Calderazzo. Sotto: Alexia. In basso a destra: Roberto Mercadini.
del mago ventriloquo Zio Tore, mentre il 12 novembre andrà in scena una realizzazione scenica e coreogra ca di “Pierino e il lupo” (capolavoro di Sergej Proko ev) a cura del Liceo Coreutico “Agli Angeli”, con orchestra diretta da Leonardo Benini, seguito, il prossimo marzo, da una prima nazionale del celebre “Il Piccolo Principe” rmata dal Teatro Ristori in collaborazione con Atelier Elisabetta Garilli, su musiche di Elisabetta Garilli e illustrazioni materiche di Serena Abagnato. Con dicembre tornerà il format più innovativo della scorsa stagione: le Cene Spettacolo quest’anno inaugurate, il 1° dicembre, dalla celebre artista pop Alexia, presente con il live del suo primo album natalizio. Il calendario della Danza partirà invece nel 2024, con “E etto Marilyn” della Compagnia BlucinQue Nice, per la prima volta a Verona e al Ristori. Racconto di una donna diventata icona e diva, tradotto in una ri essione sul ruolo dell'attore e sulla fragilità dell'artista. Tema ripreso anche in “Ripple & Through The fracture of light” dalla Yue Yin Dance Company. In occasione dell’8 marzo sarà in scena “Lili Elbe Show”, balletto liberamente ispirato alla vita della prima trans-gender della storia. E in successione, tra gli altri: “Una notte con Sergio Barnal” (re del amenco); “Ballade”, della Contemporary Dance Company (premiata come miglior produzione italiana); “Adagio”, inno ai più grandi adagi della letteratura musicale. In una formula più concentrata, sempre con l’anno nuovo prenderà il via anche la seconda edizione del Ristori Baroque Festival, ospitata tra il Ristori e San Pietro in Monastero.
Programma completo su www.teatroristori.it.
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DOPO LE GRANDI STELLE DELLA LIRICA, CHE PER TUTTA L’ESTATE HANNO BRILLATO SUL PIÙ GRANDE
PALCOSCENICO ALL’APERTO DEL MONDO, NEL MESE DI OTTOBRE L’ARENA ATTENDE
UN’ALTRA PARATA DI STAR, QUESTA VOLTA DAL MONDO
POP-ROCK ITALIANO. DI SEGUITO, I CONCERTI DA NON PERDERE
Pooh
Domenica 1 ottobre, ore 21
La leggendaria band italiana oggi composta da Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Riccardo Fogli, tornerà sul palco dell’an teatro romano domenica 1 ottobre per la terza e ultima data in programma nella città scaligera, tappa del tour «Amici x sempre – Live 2023», che arriva a distanza di sette anni dall’ultima reunion del gruppo, proprio per riabbracciare il pubblico e rivivere gli oltre cinquant’anni di storia dei Pooh attraverso la musica. Un altro imperdibile live al ritmo di un sound che, in
LIVE IN ARENA I TOUR 2023
mezzo secolo di storia, ha conquistato milioni di fan in tutto il mondo, sulle note dei successi che hanno fatto da colonna sonora ai sentimenti di migliaia di uomini e donne. Il concerto, organizzato da Friends e Partners Spa., costituirà uno spettacolo unico e indimenticabile, una sorta di amarcord dei numerosissimi brani del gruppo entrati negli annali della musica italiana (e non solo), da “Tanta voglia di lei” a “Uomini soli”, da “Parsifal” a “Chi fermerà la musica” e molti altri.
eventi
di Francesca Saglimbeni
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Claudio Baglioni
Da giovedì 5
a domenica 8 ottobre, ore 21
Nel solco del successo ottenuto dal tour solistico di 156 concerti nei teatri lirici di Dodici Note Solo Bis, Claudio Baglioni è pronto a ri-calcare le scene italiane con altri nove maxieventi dal vivo, in un nuovo tour dal titolo “aTUTTOCUORE”. Quattro le date veronesi (5, 6,7,8 ottobre) che vedranno l’artista romano esibirsi sotto il cielo areniano, sullo sfondo di allestimenti rivoluzionari, costituiti da una tridimensionalità a dir poco spaziale. Uno spettacolo nello spettacolo, dove musica e luci si fondono ad azione e gesto, in linea con la poliedricità espressiva dell’inimitabile artista romano, instancabile pioniere sia nelle produzioni discogra che, che nelle esibizioni dal vivo, tant’è che, in oltre cinquant’anni di carriera, è impossibile trovare due suoi album o due concerti simili o ripetitivi: ogni volta, è una “prima”. Tema centrale del neonato progetto sarà il cuore in quanto suono e strumento primordiale dell’esistenza. «Il nostro cuore – spiega lo stesso cantautore e interprete – batterà a tempo di musica, perché questi concerti sono ideati e saranno vissuti da tutti noi a tutta forza, a tutta gioia, a tutta energia! Ma anche a tutto campo e a tutto tondo, sia strutturalmente (narrazione, illustrazione e movimentazione si svilupperanno sulle direttrici di piani orizzontali e verticali, con profondità considerevoli e altezze imponenti) sia simbolicamente, in un ideale abbraccio tra artisti, musicisti, performer e spettatori, per scambiarci, da cuore a cuore».
Luciano Ligabue
Lunedì 9 e martedì 10 ottobre
Per l’attesissimo cantante emiliano, il capoluogo scaligero – e nello speci co l’Arena – sarà il trampolino di lancio di «Indoor Tour 2023 - Dedicato a noi» dedicato all’album di inediti scritto dallo stesso Ligabue e coprodotto con Fabrizio Barbacci per l’etichetta Warner Music Italy. Un progetto anticipato in radio dal singolo “Riderai”, un invito a sorridere e a ridere anche nelle eccessive ansie che caratterizzano l’uomo del nostro tempo.
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ph Jarno Iotti
TEATRO FILARMONICO ABBONATI AL 2024
Dal 3 ottobre fino al 14 novembre hai tempo per rinnovare. Dal 15 novembre puoi diventare un nuovo abbonato.
Scopri tutte le formule, a partire da 3 spettacoli, su arena.it e in biglietteria.
E non dimenticare gli ultimi spettacoli della Stagione 2023 : Amleto di Franco Faccio, Il Parlatore Eterno di Amilcare Ponchielli con Il Tabarro di Giacomo Puccini, Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi e due imperdibili concerti sinfonici.
© Heads Collective
dell’Arena arena.it
Founding Members
Main Sponsor
IL LEGNAGO FILM FESTIVAL ALLA SUA SECONDA EDIZIONE OSPITA SUL PALCO IL MAESTRO NICOLA PIOVANI, CON UN CONCERTO-RACCONTO DELLA SUA CARRIERA
è un racconto musicale, narrato dagli strumenti che agiscono in scena – al suo anco, impegnato al pianoforte, il quintetto che lo sta accompagnando in questo progetto. Un viaggio musicale nella vita del compositore, tra musica per i musicisti, per il teatro, per il cinema e la televisione. Nel racconto teatrale la parola arriva dove la musica non può arrivare, ma, soprattutto, la musica la fa da padrona là dove la parola non sa e non può arrivare. Il Legnago Film Festival, anche quest’anno, o re un programma eterogeneo, dalle proiezioni serali agli incontri di approfondimento, dagli aperitivi letterario-musicali al coinvolgimento delle giovani e i giovani studenti delle scuole con i programmi LFF 4+, 7+, 12+ e 14+ che prevedono la proiezioni di cortometraggi e lm d’animazione, adatti alle varie fasce di età, accomunati dal tema
l via, mercoledì 25 ottobre, la seconda edizione del Legnago Film Festival, il festival cinematogra co dedicato alla musica e al suono nel Cinema, proprio a Legnago, la città che ha dato i natali ad Antonio Salieri, nel Teatro a lui intitolato. Il cammino tematico cominciò lo scorso anno con l’omaggio a Ennio Morricone, quest’anno continua con un grande ospite d’onore, uno dei maggiori compositori di musica da lm in Italia, il maestro Nicola Piovani. Compositore e vincitore del Premio Oscar per la colonna sonora de La vita è bella, Piovani è autore della musica di capolavori del Cinema italiano e internazionale, da Caro Diario a La stanza del glio di Nanni Moretti, da Ginger e Fred ai più recenti I fratelli De Filippo e Manodopera. Il concerto che porterà a Legnago giovedì 26 ottobre, La musica è pericolosa – Concertato,
musicale e dalla visione della musica come compagna di vita. La chiusura del Festival coincide con la cerimonia di chiusura anche di Verona Green Movie Land 2023 e la consegna dei Romeo&Juliet Movie Award.
VGML è il progetto capo la dei festival cinematogra ci del territorio veronese, che crede nel cinema come driver per un turismo sostenibile e una cultura della sostenibilità, per il nostro futuro. Oltre al Legnago Film Festival, aderiscono a VGML il Film Festival della Lessinia, il Bardolino Film Festival, il Teodorico Summer Fest, il Soave Film Festival, il Valpolicella Film Festival, CINELÀ Festival di Cinema Africano e Believe Film Festival. Il programma del Legnago Film Festival giorno per giorno è consultabile sul sito www.vgml.it/legnago- lm-festival.
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di Federica Clemente
carnet | 17 Organizzato da Con il patrocinio di Con il sostegno di In collaborazione con COMUNE DI LEGNAGO
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a storia racconta che nel 1750 dodici mercanti che si trovavano nella zona di Piazza delle Erbe fossero soliti riunirsi in questo luogo, una sorta di locanda, per concludere le loro contrattazioni davanti ad un bicchiere di vino. Vennero ribattezzati dalla gente del luogo i 12 Apostoli e fu così che il locale prese il nome. Ma la storia del ristorante ha veramente inizio agli inizi del Novecento quando la sua strada incrocia quella della famiglia Gioco e precisamente Antonio e la moglie Rosella nel 1921. Antonio, che lavorava come portiere al vicino albergo Colomba d’Oro, sognava l’opportunità della vita e grazie all’aiuto dell’editore Arnoldo Mondadori riuscì ad ottenerla, acquistando quella che all’epoca era solo un’osteria con pochi tavoli. Nasce così il mito fondante dei 12 Apostoli, con Rosella in cucina a sfornare prelibatezze veronesi ad Arnoldo Mondadori e ai suoi autori: Ernest Hemingway, Ezra Pound, Gabriele D’Annunzio e molti altri. Non è per caso, dunque, che qui è nato il famoso Premio giornalistico-letterario 12 Apostoli. Re e presidenti, Premi Nobel e Oscar, attori, famosi sportivi e giornalisti da ogni parte del mondo sono passati qui e hanno lasciato un segno. Nelle cantine di epoca romana si possono ammirare la collezione delle ‘penne che parlano’, ognuna di proprietà di ogni grande autore a cui è andato il riconoscimento.
A rendere ancora più prestigioso il luogo, Antonio commissionò al primo scenografo dell’Arena, Pino Casarini, i muri del ristorante no a trasformarli nelle opere d’arte che ancor oggi ne tracciano il fascino. Con il carismatico e talentoso Giorgio Gioco arrivarono a Verona la prima Stella Michelin della città (1959) e poi le prime
Due Stelle Michelin in Italia (1969). Stella riconfermata dal 2019 con Filippo Gioco, nipote di Giorgio, a guidare il ristorante e l’ottimo chef Mauro Bu o in cucina.
Nel 2023 il ristorante viene rilevato dallo
chef Giancarlo Perbellini e diventa Casa Perbellini 12 Apostoli, senza perdere il bagaglio di storia che porta con sé.
LA STORIA DEL RISTORANTE 12 APOSTOLI
LA LEGGENDA DI VERONA
IL 12 APOSTOLI, UN LUOGO STORICO, UN PEZZO DI CUORE DELLA CITTÀ DI VERONA
E DEI VERONESI
di Agnese Ceschi foto di Arturo Rinaldi e Marco Di Donato
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LA MIA “CASA”
TROVA UNA
NUOVA VESTE AL 12 APOSTOLI
CHEF GIANCARLO PERBELLINI CI RACCONTA L’AVVENTURA
CHE LO RIPORTA A CUCINARE
NEGLI SPAZI DEL CELEBRE RISTORANTE VERONESE DOVE TUTTO HA AVUTO INIZIO
Casa Perbellini ha una nuova casa. Ed è il ristorante 12 Apostoli. Potrebbe sembrare un ritorno alle origini per Giancarlo Perbellini, che qui è stato un giovane cuoco alle prime esperienze sotto lo sguardo attento di Giorgio Gioco, patron del celebre ristorante che ha fatto la storia della cucina italiana e ha visto passare i più grandi personaggi del Novecento. Ma di strada lo chef Perbellini ne ha fatta tanta, ha girato il mondo, ha portato la sua cucina no in Asia per sperimentare nuove suggestioni e tecniche culinarie. Forte di una consolidata esperienza ‘stellata’ oggi sceglie di costruire nella sua Verona, aprendo ancora di più gli orizzonti di Casa Perbellini che da Piazza San Zeno si trasferisce per trovare un nuovo e più ampio spazio negli storici locali del 12 Apostoli.
Chef, cosa rappresenta per Lei il 12 Apostoli?
É una delle pietre miliari della storia della cucina italiana. Io ci ho lavorato quando avevo 18 anni, all’inizio della mia carriera come giovane cuoco. Ricordo che ero rimasto folgorato dalla cucina enorme con una cappa unica al mondo. Giorgio Gioco cucinava la mattina e poi si rendeva disponibile con le persone. Lí ho visto passare i più grandi personaggi della storia. E da quell’esperienza mi è rimasto l’amore per la millefoglie gorgonzola, sedano e tartufo, che fa parte del mio DNA.
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di Agnese Ceschi
Cosa può dire di aver portato con sé di Giorgio Gioco?
La cucina è cambiata molto da quando cucinava Giorgio. Sicuramente nel menù che presenterò farò rivivere la sua cucina in chiave moderna. Ad esempio il salmone in crosta torna in una versione rivisitata e stiamo studiando come riproporre le tagliatelle alla Barbarani.
Un ulteriore aspetto che sicuramente rivivrà alla maniera di Gioco è la relazione con i commensali, che è anche un tratto distintivo di Casa Perbellini, e che proponiamo in modo inedito all’interno del nostro Chef’s table. Un ambiente conviviale con cucina a vista, come era nel locale di San Zeno, riservato a soli 12 ospiti.
Per loro abbiamo studiato un menù speciale, SoloX12, che include tutte le tappe del percorso degustazione Io e Silvia, che ho dedicato a mia moglie che mi a anca in questa avventura, con l’aggiunta di 3 portate jolly a sorpresa, in abbinamento a una selezione di vini da scoprire al momento. A questo spazio, si aggiungono le due sale storiche del ristorante, le sale del Vòlto e degli A reschi, con tre percorsi degustazione ispirati a stagionalità e memoria.
Il concept degli spazi è stato curato dalla celebre architetto e designer Patricia Urquiola. Cosa le ha chiesto?
Ho sempre ammirato lo stile di Urquiola e nei miei locali ho sempre avuto delle sue creazioni. Con lei abbiamo scelto di valorizzare l’esistente, senza toccare le decorazioni a muro così caratteristiche, ma valorizzando la sensazione di calore ed accoglienza.
Vedo con piacere un menù veg, senza glutine e latticini. Si può fare della buona cucina a sottrazione?
Sottrarre dando gusto è complicato ma si può fare e noi lo facciamo da tempo grazie anche all’esperienza di Hong Kong che ci ha insegnato molto in questo senso. Si può dare gusto usando i vegetali di stagione.
PATRICIA URQUIOLA, ARCHITETTO E DESIGNER
DI FAMA MONDIALE CHE
HA CURATO LA NUOVA
VESTE DELLO STORICO
RISTORANTE BILANCIANDO
IL RISPETTO DELLA SUA
STORIA E LO STILE DELLO CHEF
“Lo chef Perbellini voleva che il progetto fosse un tributo al ricco patrimonio di Verona, soprattutto a un luogo storico di così grande importanza. Ma, al contempo, voleva un luogo accogliente e intimo per gli ospiti. Il punto iniziale della progettazione è stato quello di unire e far convergere le due anime del ristorante. Da un lato, l'atmosfera storica delle sale con le loro volte affrescate, e dall'altro, la cura e l'attenzione ai dettagli che sono fondamentali per lo chef Perbellini. Abbiamo rispettato l'architettura originale, mantenendo tutte le caratteristiche degli interni, ma traducendole in chiave contemporanea. Tutto è iniziato proprio dagli affreschi sul sof tto delle sale, che sono stati la mia fonte di ispirazione. Ho tratto spunto da quei dipinti per creare il design del tappeto all'ingresso, usando forme che richiamano le stesse geometrie. Per rendere l'ambiente accogliente, abbiamo lavorato con l'uso di tonalità calde come la terracotta e il legno di acero, che regalano una sensazione di calore.
L'illuminazione è stata studiata per evocare l'atmosfera di un accogliente salotto di casa, con microfaretti a sof tto che creano l'effetto di un cielo stellato, richiamando gli affreschi veneti. Questi elementi di design lavorano sinergicamente per creare un'atmosfera familiare e invitante all'interno del ristorante”.
PERBELLINI
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L’ARTE CONTEMPORANEA TRA PROSA, DANZA E TOUR IN CITTÀ
DALLA RASSEGNA
THEATREARTVERONA, NATA DAL SODALIZIO FRA
ARTVERONA E TEATRO STABILE DI VERONA, ALLE ESPOSIZIONI “FUORI SALONE”, I LINGUAGGI
DELL’ARTE SI CONTAMINANO IN NUOVI SPAZI E PALCOSCENICI
di Francesca Saglimbeni
Non solo “manifestazione eristica”. ArtVerona esce dai consueti spazi espositivi di Verona ere per incontrare il pubblico anche in luoghi “collaterali” quali teatri, musei e gallerie d’arte cittadine.
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LE PERFORMANCE
E così, grazie alla “regia congiunta” di Teatro Stabile del Veneto e ArtVerona, no al 12 novembre si terrà la speciale rassegna TheatreArtverona, volta a fondere i linguaggi dell’arte visiva con quelli della prosa e della danza, del cinema e della fotogra a, per dare vita a un ventaglio di contaminazioni che troveranno di volta in volta espressione sui palcoscenici del Teatro Nuovo, del Piccolo Teatro di Giulietta e del Teatrino di Palazzo Ma ei - Casa Museo. Dopo gli eventi di settembre, il 3 e il 4 ottobre sarà dunque la volta dello spettacolo Con grande sprezzo del ridicolo (ore 21 nel Piccolo Teatro di Giulietta) su testo di Fabio Marson, vincitore del Bando Drammaturgia NDN 2022.
Una pièce interpretata da Filippo Paolasini, Lucia Bianchi e Marco De Rossi, ambientata nella Torino di ne Ottocento, dove un impiegato del Ministero degli Esteri giunto da poco in città s’imbatte per caso in sei nobili Assabesi ospiti della Grande Esposizione Italiana del 1898. Folgorato dalla bellezza della principessa Kadiga, non riuscirà più a togliersela dalla mente, mettendo in crisi il suo matrimonio con Elena.
Il 12 ottobre andrà in scena Pietre nere, ultimo spettacolo di Babilonia Teatri (ore 21 al Nuovo) con Francesco Alberici, Enrico Castellani, Valeria Raimondi (autori del testo) e Orlando Castellani.
A sinistra: Pietre nere di Babilonia Teatri
Sopra:
Giulio Paolini, Scala della Ragione, 2023 Matita, matita rossa e collage su carta nera, cavalletto. Foglio 70 x 70 cm, misure complessive da de nire.
Proprietà dell’artista
Foto © Luca Vianello, Torino Courtesy Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino © Giulio Paolini
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A partire da luoghi che, agli occhi dei più, case non sono, Pietre nere è un’indagine sul concetto di casa, originata da alcuni quesiti: “Possono le nostre case essere sempre più cosmopolite, senza che questo debba essere in contrasto con l’identità locale? Possono essere sempre meno scrigno di segreti e sempre più luogo d’incontro e di condivisione? E divenire luoghi di cui conoscere e tramandare anche storie e vicende?”.
E no al 18 ottobre, dal lunedì al sabato (ore 15.30-19.30), il Teatro Nuovo ospiterà anche le fotogra e di Enrico Fedrigoli che ritraggono la danzatrice e coreografa Francesca Proia, in un’esposizione celebrativa dal titolo La tigre, assenza tra teatro e fotogra a.
Prenotazioni online su www.boxol.it/boxof celive e www.boxof celive.it (tel. 0458011154), oppure presso il Teatro Nuovo, piazza Viviani 10 (tel. 0458006100)
L’ultima performance in cartellone vedrà protagonista Camilla Monga, eclettica danzatrice e coreografa protagonista della coreogra a itinerante tra gli spazi di Palazzo Ma ei, Me time – una stanza tutta per sé, proposta per ben dieci repliche nella casa museo di piazza Erbe il 14, 15, 21, 22, 28 e 29 ottobre e poi il 4, 5, 11 e 12 novembre alle ore 11.
Musica in cu a, l’artista accompagnerà gli spettatori-visitatori in un’esperienza immersiva, costruita sul format del silent play, per avvicinare alle vestigia antiche della sala Antiquarium in maniera suggestiva e del tutto nuova.
Sopra: Giulio Paolini, Et in Arcadia ego, 2023 Matita e collage su carta Tre elementi, 71x50 cm ciascuno
Misure complessive 71x158 cm
Proprietà dell’artista
Foto © Luca Vianello, Torino Courtesy Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino © Giulio Paolini
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EVENTI “IN THE CITY”
Tra le iniziative espositive “fuori salone” di ArtVerona da non perdere Et in Arcadia Ego, installazione di Giulio Paolini a cura di Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi, frutto della collaborazione con i Musei Civici di Verona - Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, visitabile presso il Palazzo della Ragione dal 15 ottobre al 3 marzo 2024. Un format studiato per gli spazi della galleria cittadina, in cui lavori inediti dell’artista, concepiti il museo veronese, dialogano con opere della collezione pubblica, tra cui L’apparizione della Vergine dello stesso Paolini, presente nella raccolta civica già dal 2002. Per questa installazione l’artista ha immaginato un percorso lirico e concettuale che con uisce nel titolo Et in Arcadia
Ego, riferito più nello speci co a un’opera che si con gura come la messa in scena del racconto visivo di un artista, il quale si confronta, con rinnovata creatività, sugli “inganni” della rappresentazione (la copia, la mimesis, la prospettiva) a favore, appunto, di una concettualità generatrice di una complessa scacchiera di signi cati. Sono i titoli delle opere stesse a dettare l’evolversi di un racconto che ha inizio con l’autore, spossessato di sé e come pervaso da un’entità incerta, che percorre la Scala della Ragione, e che prosegue con Copia e originale dove il calco in gesso di una mano, in grandezza naturale, dialoga con la forma originale e perfetta dell’uovo di struzzo, nell’incertezza o nell’inversione della propria identità. In un contesto privo di sicurezze, l’artista indaga le tracce di “Una doppia vita” nella suddivisione, simmetrica e contraria, di due metà dello stesso luogo. A preludio di Art Verona, il 7 ottobre nel Cortile Mercato Vecchio, si segnala anche la 19esima Giornata del Contemporaneo, con immagine guida l’opera Pa(y)sage Corporel (2023) di Binta Diaw, nata da una lunga ricerca con punto di partenza il corpo femminile nero, a dire delle tracce di colonialismo presenti nella società odierna, e ispirata dal detto popolare in lingua Wolof: “l’essere umano è cura dell’essere umano”.
E non mancheranno poi né incursioni nei quartieri periferici, come la passeggiata serale Attraverso Veronetta, del 12 ottobre, alla scoperta dei palazzi storici di via Venti Settembre quale crocevia di contaminazioni culturali (inizio ore 19.30; prenotazione obbligatoria su artverona. it). Né incontri sulle tracce dei grandi artisti di Lives!: il 12 ottobre in riferimento a Louise Bourgeois, e il 14 ottobre a Jean-Michel Basquiat. Dettagli www.artverona.it.
Un altro spazio collaterale di ArtVerona sarà Castel San Pietro, che dal 14 ottobre al 12 novembre ospiterà l’evento di Fondazione Cariverona Tomorrows - Notes on the future of the Earth, curato da Jessica Bianchera e Marta Ferretti con Contemporanea-Università di Verona, Urbs Picta. Una ri essione transdisciplinare nel campo dell’ecologia e della sostenibilità guidata da temi quali l’interconnessione tra gli esseri viventi, la biodiversità, le dinamiche socio-culturali.
Sopra: Veronetta (ph Ola Kamowska)
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Daniela Begnini nei
Dici “miele” e ti viene subito in mente quella dolcezza che, dal rito della prima colazione ai primi mal di gola e ra reddori di stagione, ha allietato - e continua ad appagarei palati di intere generazioni.
Quel suo colore ricavato dal nettare e dal polline della pianta d’origine, che va dal bianco del tiglio e della colza ai toni più bruni, tipici del castagno e delle melate.
E se un giorno fossimo costretti a farne a meno? Niente di più vicino alla realtà dopo le ultime tre annate, in cui la produzione di miele è stata messa in ginocchio dal persistente stato di siccità e da un sempre più intensivo uso di pesticidi, entrambi fatali per le popolazioni di piccole impollinatrici che, oltre a costituire delle insostituibili operaie della fabbrica del miele, sono responsabili del 70% di quanto nisce sulle nostre tavole. E quindi del nostro stesso benessere.
Quale futuro, dunque, per le preziose amiche api e il pregiato prodotto del loro lavoro?
Ne parliamo con l’apicoltrice veronese Daniela Begnini, Ambasciatrice e Donna dei Mieli.
Daniela, innanzitutto cosa signica ricoprire questi due ruoli?
Gli Ambasciatori dei mieli italiani (Ami) si occupano di fare cultura, formazione e informazione sul mondo dell’apicoltura e ovviamente del miele. Le donne dei mieli è, nello speci co, un progetto all’interno di Ami, nato dalla necessità - dentro un mondo ancora rappresentato per il 90% da uomini (e rispettive logiche e approcci relazionali) – di aprire uno spazio tutto nostro. Al femminile.
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LO SGUARDO AL FEMMINILE DI UNA AMBASCIATRICE DEI MIELI
di Francesca Saglimbeni
dintorni
In Italia siamo poco più di una trentina, di cui due in tutto il Veneto. Perché oggi le api rischiano l’estinzione? Quale l’impatto sulla liera del miele?
Tra le motivazioni principali c’è la diminuzione di produzione di nettare da parte delle piante, le sempre più abbondanti piogge durante i principali periodi di oritura seguite da pesanti siccità e, non ultimo, l’utilizzo di tofarmaci. Molti professionisti sono stati costretti a integrare con altre attività legate al mondo dell’apicoltura e sono indubbiamente in crisi per la forte importazione di miele dall’estero, che li costringe ad abbassare il prezzo del miele per rimanere sul mercato. Il miele viene così svenduto e i professionisti ci rimettono no a chiudere l’attività.
Il territorio scaligero e più in generale veneto vanta eccellenze particolari? Come si sta attrezzando per arginare le criticità appena esposte?
Il Veneto è un territorio che permette alle nostre api di produrre numerose tipologie di miele. Tra le eccellenze che ci contraddistinguono sicuramente troviamo il Miele di Barena, prodotto nella Laguna Veneta grazie alla presenza del ore Limonium, e il miele d’Acero del Bellunese.
L’ Associazione Regionale Apicoltori del Veneto si sta quindi impegnando a sensibilizzare sempre di più il consumatore sul tema delle api e su quello della qualità del miele,
così come si sta impegnando molto anche sulla ricerca e sulla piantumazione di piante nettarifere che vanno a colmare i lunghi periodi di siccità che costringono gli apicoltori a nutrire le api. Il singolo cittadino cosa può fare, per tutelare questo ecosistema?
Acquistare direttamente dagli apicoltori e di dando da quanti vendono il miele a prezzi troppo bassi. Inoltre, durante gli acquisti, è sempre bene privilegiare chi utilizza processi maggiormente più rispettosi di natura e ambiente.
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Dal 6 al 9 ottobre si rinnova, a Lazise, la festa del miele, delle api e dell’apicoltura più celebre della provincia scaligera e del Garda. Giunta alla 44^ edizione, la rassegna, meglio nota come “I Giorni del Miele”, è frequentata dai migliori produttori d’Italia e costituisce da sempre un’occasione per fare il punto sullo stato di salute del settore, vuoi attraverso gli stand della mostra mercato e corsi per assaggiatori, vuoi con conferenze, workshop e spazi per degustazioni. La Fiera del Miele è dunque un appuntamento sso non solo per addetti ai lavori ma anche per appassionati e curiosi, che come le api vogliano attingere spunti e ispirazioni da “mille ori”, qui possibile grazie al concentrato di eventi organizzati tra lungo lago e centro storico di Lazise.
Un inno al miele, alla conoscenza di un bene prezioso, mai come in questo tempo in forte “pericolo” e come tale ancora più bisognoso di tutele. Le location della manifestazione saranno il lungolago Marconi, piazza Vittorio Emanuele, via Partenio, Parco Pra del Principe e via Rosenheim, punti di ritrovo tra visitatori di ogni provenienza e apicoltori sia italiani che internazionali, presenti con le proprie produzioni e proposte relative alle ultime tendenze sull’impiego del miele. Alla Dogana Veneta, nello speci co, si svolgeranno iniziative per sensibilizzare sulla tutela delle api, minacciate da inquinamento e cambiamenti climatici.
In programma anche il Concorso “Comuni amici delle api” e la competizione per il migliore miele dell’anno, durante i quali saranno assegnati il premio “Città di Lazise - L’ape d’oro” per il migliore miele di produzione italiana e il premio “Città di Lazise - L’ape della Serenissima” per il migliore miele di produzione regionale.
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Sopra: Daniela durante una dimostrazione. In alto, un’arnia.
IL RISO CLASSICO PRODOTTO D’ECCELLENZA DELLA TRADIZIONE VERONESE
MICHELE ROSSI, PRESIDENTE DELLA RISERIA LA PILA DI ISOLA DELLA SCALA, CI RACCONTA COME NASCE UN RISO DI ALTISSIMA QUALITÀ
di Agnese Ceschi
l riso è un alimento da sempre immancabile nella dieta mediterranea, grazie anche alle sue indiscusse proprietà nutritive. È presente sulle nostre tavole da sempre, specialmente nel Veronese dove la tradizione della coltivazione di questo cereale ha radici antiche.
La pianura della Bassa Veronese, zona in Italia conosciuta per la presenza di risaie e coltivazione del riso, rappresenta solo una piccola parte della risicoltura italiana, ma è conosciuta per la grande vocazione dei terreni e per la qualità del prodotto che esprimono. Spicca la produzione del riso Nano Vialone Veronese IGP, che è stato il primo riso in Europa ad ottenere il prestigioso marchio Indicazione Geogra ca Protetta (I.G.P.).
Abbiamo chiesto a Michele Rossi, presidente della Riseria la Pila di Isola della Scala di raccontarci come nasce un riso di qualità.
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La Pila coltiva esclusivamente Riso Classico. “Il Riso Classico si distingue per la sua qualità in primis. La legislazione italiana permette di classi care varietà similari con il nome per esempio di Carnaroli e Arborio, la denizione di “Classico” identi ca invece le varietà in purezza, così utilizzando sementi certi cate il processo di coltivazione e trasformazione è controllato dall’Ente Nazionale Risi, ed il consumatore lo può riconoscere perché sulla confezione è ripor-
e durante tutte le fasi di coltivazione la Riseria la Pila segue tecnicamente le aziende socie al ne di consentire la rintracciabilità di liera” continua Rossi. Successivamente si procede con la sommersione delle risaie con acqua pura di risorgiva, che a ora dalle colline moreniche. Le sommersioni e le asciutte si susseguono per accompagnare le varie fasi della crescita e coltivazione del riso. A estate inoltrata la pianta del riso raggiunge il massimo
vigore e da qui ha inizia la fase della maturazione. Nel mese di settembre inizia la trebbiatura e il risone raccolto viene essiccato e trasferito nei silos a temperatura controllata.
tata la dicitura “Classico”. Questo garantisce al consumatore un prodotto con una tenuta alla cottura, una corretta cessione degli amidi e un gusto migliore” spiega Michele Rossi.
COME NASCE IL RISO CLASSICO
“Il Riso Classico della Riseria la Pila nasce da sementi rigorosamente selezionate e certi cate, in grado di mantenere in purezza le varietà di riso come erano in origine. Tra Aprile e Maggio avviene la semina nelle risaie di proprietà dei soci
“La riseria La Pila è particolarmente attenta nel tenere distinte le diverse partite dei soci al ne di garantire la rintracciabilità del prodotto no al consumatore nale. Dopo un adeguato periodo di stoccaggio il risone viene trasferito nel settore della riseria dedicato alla Pilatura, selezione ottica e confezionamento in atmosfera protetta. È importante sapere che la pilatura è un processo meccanico di sfregamento naturale e non chimico” spiega Rossi.
Il consumatore può facilmente seguire tutta la tracciabilità del prodotto tramite un QR posto sulla confezione.
La Riseria La Pila è il maggior produttore di Riso Nano Vialone Veronese I.G.P., anch’esso sinonimo di qualità e garanzia, nel rispetto dei ristrettivi parametri del disciplinare del Consorzio di Tutela della IGP Riso Nano Veronese.
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La Riseria La Pila
La Riseria la Pila è stata costituita come cooperativa nel 1987 da alcune fra le più grandi Aziende Agricole produttrici di riso nella Bassa veronese con lo scopo di lavorare e commercializzare in comune il risone prodotto portando sul mercato un riso di altissima qualità.
La Riseria la Pila, oggi Società Agricola, possiede circa 600 ettari di risaie pari ad un terzo dell’intera estensione risicola della provincia di Verona. La Pila produce il proprio riso con Tracciabilità di Filiera Controllata e Garantita ed ha investito molto sulla valorizzazione e promozione del Nano Vialone Veronese IGP.
Dove trovare i prodotti: SHOP ON LINE: www.lapila.it
NEGOZIO Via Crosoncino 4/a
Isola della Scala (VR)
Riseria La Pila Soc. Agr. a r.l. Via Crosoncino 4/A 37063 Isola della Scala (VR)
Benvenuti in Casa Sartori 1898
Lasciatevi guidare alla scoperta delle tradizioni, della bellezza paesaggistica e architettonica ed immergetevi nell’emozione di un luogo che dà vita a vini unici. A Casa Sartori questo è possibile grazie alla loso a della storica cantina, che si apre all’ospitalità per o rire il meglio di sé e condividerlo con chi ama il vino e la cultura che gli ruota attorno. Il Wine Shop è punto di partenza e di arrivo di un percorso esperienziale in cui poter conoscere la storia di una famiglia da sempre devota alla propria città e alla Valpolicella. L’originale portineria del custode della Villa, un edi cio del 1700 restaurato, è diventato energeticamente indipendente al 90%, con una fornitura al 100% da fonti rinnovabili. Qui gusto e bellezza regalano agli ospiti un’esperienza immersiva. Si parte dalla visita del parco per proseguire con una passeggiata nel vigneto, si scoprono le cantine e il fruttaio per l’appassimento, e si arriva alla degustazione dove si assapora l’esperienza enologica di 125 anni dei Sartori, e l’arte di trasformare il vino in emozione. Per scoprire i nostri pacchetti degustazione e prenotare la vostra esperienza visitate il sito casasartori1898.it, Casa Sartori vi aspetta!
Per informazioni
Casa Sartori 1898 - Via Casette 4, Santa Maria - Negrar di Valpolicella (VR) www.casasartori1898.it
o richieste speciali: hospitality@casasartori1898.com
nei dintorni
For All
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CARATTERIZZANTE
LA LUCE COME ELEMENTO ARCHITETTONICO
DI UN HOTEL di Federica Clemente
Luce per tutti” e potremmo aggiungere per ogni ambiente. Nel mondo del design la luce e l’illuminazione, infatti, stanno diventando sempre di più un elemento architettonico importante, autonomo e caratterizzante per gli spazi. For All, l’azienda di Bussolengo produttrice di soluzioni per l’illuminazione, risponde a questa esigenza, partendo dallo studio degli spazi per progettare ambienti luminosi che rispondano ai desiderata dei clienti.
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Il marchio distintivo è proprio quello del lavoro su misura, studiato e ideato insieme al cliente per creare atmosfere funzionali e di grande impatto visivo. Le grandi strutture, dai centri commerciali agli aeroporti, dai supermercati agli u ci, rappresentano situazioni di erenti in cui lo studio della luce è fondamentale, ma è negli hotel che l’illuminazione può davvero diventare un elemento distintivo.
All’interno di un hotel ogni ambiente, infatti, richiede una connotazione luminosa di erente, dalla hall alle stanze, dalla zona ristorante alla sala colazioni, dalla spa ai corridoi: tutti spazi che devono dialogare tra loro ma che contemporaneamente devono avere la loro identità luminosa.
deve impressionare, catturare l’attenzione, incuriosire e al tempo stesso, accogliere.
Dalla hall e dal vialetto d’ingresso, nasce l’intero concept creativo e luminoso, da cui il resto dell’illuminazione dipende e prende ispirazione.
«Uno dei lavori più s danti di questi anni è stato senza dubbio un hotel 5 stelle, con un arredamento glam elegante e ra nato.
Qui, nella hall, partendo da un’estrusione in alluminio, attraverso un processo di calandratura e saldatura, abbiamo realizzato dei corpi cilindrici di diverso diametro che, grazie alla verniciatura dorata
«Davanti a un nuovo progetto illuminotecnico nel settore hotellerie – spiega la proprietà di For All – il punto di parenza è senza dubbio la hall».
La hall, infatti, è il biglietto da visita dell’hotel, è il luogo simbolo, il primo contatto con il cliente avviene proprio qui: per questo
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e alla luce LED, si abbinano all’arredamento dell’hotel, garantendo un performance illuminotecnica di altissima qualità. Durante il giorno la luce è adatta all’ambiente di lavoro e funzionale alla luminosità degli ambienti, alla sera, grazie all’impiego della tecnica Tunable white, l’ambiente invece risulta essere più morbido, accogliente e gentile, come il salotto di casa». Dall’illuminazione diurna a quella serale, da quella di usa a quella direzionale, l’hotel è senza dubbio un luogo in cui la luce ha un ruolo fondamentale. Qui il lavoro di For All e dei suoi progettisti, a ancando la visione del cliente, può essere il tratto distintivo che rende l’esperienza dell’ospite ancora più unica.
LL FORALL LUCEPERTUTTI
www.for-all.it Via 8 Marzo 10-12 37012 Bussolengo (VR) tel. 045 7150425
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MURALESS ART HOTEL OSPITA LA MOSTRA DELL’ARTISTA DI FAMA MONDIALE MR. SAVETHEWALL, CHE TRASFERISCE I MURI ESTERNI ALL’INTERNO DELLE CASE, CON TUTTA LA LORO STORIA, SIMBOLI E MESSAGGI
DAL GRAFFITO PREISTORICO ALLA POST-STREET ART IN MOSTRA DAL 14 OTTOBRE AL 14 NOVEMBRE
muri sono le vere opere d’arte.
“C’è chi fa il ritratto ai girasoli, chi alle dive di Hollywood o alla Coca-Cola, chi a donne dal sorriso enigmatico o primavere che nascono dalle conchiglie... io faccio il ritratto ai muri”.
Così racconta l’arte dei murales Pierpaolo Perretta, in arte Mr. Savethewall, artista italiano tra i massimi esponenti dell’arte urbana, acclamato a livello internazionale, che ha realizzato
“Wallsaved - Dal gra to preistorico alla Post-Street Art... e ritorno”, l’a ascinante mostra che dal 14 Ottobre al 14 Novembre 2023 sarà ospitata al Muraless Art Hotel di Castel d’Azzano.
Muraless Art Hotel, la prima e unica struttura ricettiva totalmente decorata con murales dei più noti esponenti di
questa forma d’arte e vera galleria d’arte vivente e da vivere, ospita la mostra dell’artista di fama internazionale con la curatela di Chiara Canali.
Mr. Savethewall ritorna al Muraless Art Hotel (rappresentato dalla galleria Deodato Arte di Milano) con la serie di opere Wallsaved, proponendosi non solo di portare la Street Art in casa (e in hotel) realizzando gra ti sulle pareti, ma di trasferire i muri esterni all’interno delle case, con tutta la loro storia e il bagaglio culturale di segni, simboli e messaggi. In mostra anche un trittico di opere del progetto International Language (2019) che ri ettono, attraverso parole, immagini acustiche e trascrizione fonetica, su alcuni concetti legati al mondo dei “gra ti”.
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Foto Studio Bravi Fotogra a
LA PITTURA SUI MURI NELLA STORIA
Fin dai tempi antichi l’uomo ha sentito l’esigenza di comunicare e di a ermare il proprio io lasciando delle tracce del proprio passaggio sui muri. Da Lascaux ad Altamira, sono molteplici gli episodi di gra ti rupestri nella preistoria. Le scritte murali hanno poi caratterizzato l’antichità, dalle polis greche agli insediamenti Romani, come Pompei, passando attraverso gli stencil dei rifugiati della seconda guerra mondiale, per arrivare, senza soluzione di continuità, al gra tismo moderno nelle grandi metropoli statunitensi no allo sviluppo del fenomeno globale Street Art.
MURALES ART HOTEL
Muraless Hotel è un Art Hotel 4 stelle, destinato a una clientela business e bleisure. L’hotel o re 94 stanze, distribuite su 3 piani, arredate in stile urban e dotate di tutti i comfort a cui hanno contribuito più di 50 street artist di fama internazionale che con il loro personalissimo stile hanno interpretato la loro visione del Made in Italy. Un progetto unico, pensato per esaltare attraverso i codici della “pittura di strada” la ricchezza del Made in Italy in tutte le sue sfaccettature: vino, opera lirica, cinema, motori, arte, architettura e design, storia, scienza, cibo, moda e musica. Ogni stanza racconta un tema, un episodio, un soggetto, un personaggio tra i più iconici della cultura italiana: i classici dell’arte italiana quali Botticelli, Leonardo da Vinci, Michelangelo, De Chirico e Depero; le scenogra e e dalle atmosfere della Turandot, della Traviata, del Rigoletto, del Barbiere di Siviglia e di Madama Butter y; un tu o nella storia della Roma dei mosaici pompeiani; le invenzioni di alcuni celebri scienziati italiani come Guglielmo Marconi, Alessandro Volta, Antonio Meucci; il grande cinema di Fellini, Troisi o Leone.
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Via del Lavoro 18 - Valgatara di Valpolicella (VR) -tel. +39 045 6800525 Via Varini 50 - Marco di Rovereto (TN) - tel. +39 0464 943220 www.ballarini-interni.com - info@ballarini-interni.com
IL SASSICAIA IL VINO CHE VIENE
DAI SASSI
TRA I TOP WINES MONDIALI, SCOPRIAMO PERCHÉ IL VINO DI TENUTA SAN GUIDO È APPREZZATO IN TUTTO
l viale alberato amato dal Carducci, i cavalli, un rifugio faunistico ed una residenza storica: Tenuta San Guido, azienda vitivinicola gioiello nel cuore di Bolgheri, è la culla di uno dei vini considerato da tutti, consumatori e critica internazionale, uno dei gioielli della produzione enologica italiana. Stiamo parlando del Sassicaia, un vino davvero speciale che nell’arco degli ultimi 50 anni ha portato Tenuta San Guido tra le aziende sull’Olimpo mondiale. “La notorietà del Sassicaia è cresciuta a piccoli passi nel mondo, senza voler bruciare le tappe, prima sul mercato italiano, e poi nel resto del mondo” racconta Priscilla Incisa della Rocchetta, che appartiene alla terza generazione della famiglia.
“Ci piace pensare che il vino sia un prodotto agricolo, frutto della Natura e del lavoro dell’uomo. Il Sassicaia è un buon esempio di un vino che rappresenta bene il territorio dal quale proviene. Ha un’identità ben precisa e riconoscibile. Le persone che si entusiasmano per questo vino lo fanno a prescindere dalle mode, che invece cambiano”.
Quando nasce il mito?
L’annata 1968 vede il debutto sul mercato del Sassicaia, un vino coraggioso che all’epoca usciva dal modo canonico di far vino in Toscana. Il vino prende il nome del terreno sassoso da cui proviene e, per sua natura, è destinato ad arrivare molto lontano.
Dove si trova?
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di Agnese Ceschi foto di Davide Bischeri Mirror Digital Agency
IL MONDO
nei dintorni
Tenuta San Guido è una azienda familiare storica che copre 2.500 ettari nel cuore della Maremma vicino al paese di Bolgheri e si estende per 13 chilometri, dal mare no alla collina. È un luogo in continua evoluzione, dove l’equilibrio tra uomo e natura ha permesso di creare un ecosistema unico, oggi conosciuto nel mondo per le sue eccellenze: i vini, l’allevamento di cavalli purosangue Razza Dormello Olgiata e il Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri, il primo privato in Italia.
Perché il Sassicaia è così speciale? In una proprietà che si estende per 2.500 ettari, sono stati selezionati e messi a vigneto solo i terreni più vocati, una piccola parte della supercie totale, così unici per tipologia di suolo microclima ed esposizione, da meritare una DOC a loro intitolata: la DOC Bolgheri Sassicaia.
LA SUA STORIA
Il Marchese Mario Incisa già nei primi anni 40 intuisce che si tratta di uno dei più straordinari biotipi dell’Europa mediterranea e inizia a sperimentare alcuni vitigni francesi, concludendo che il Cabernet, di fatto così lontano dalla tradizione toscana e piemontese, rispettivamente del Sangiovese e del Nebbiolo, ha “il bouquet” che stava cercando. Dal 1945 al 1967 il Sassicaia rimane un prodotto strettamente privato, riservato alla famiglia e agli amici. La prima annata ad apparire sul mercato, nel 1971, è quella del 1968 che, accanto alla sapienza di Mario e alla visione di suo glio Nicolò, vanta la rma dell’enologo Giacomo Tachis, considerato il padre del Rinascimento dei vini italiani. Negli anni successivi, la lungimiranza di Nicolò Incisa della Rocchetta, oggi Presidente Onorario della Tenuta, porta l’azienda a diventare una moderna impresa. Oggi, la terza generazione della famiglia come produttori di vino è rappresentata da cinque cugini, tra cui Priscilla, glia di Nicolò.
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In alto da sinistra: Carlo Paoli, Priscilla Incisa, il Marchese Incisa, il Marchese Berlingieri e Stefano Hunyady.
ANDREA
PRANDI
E LA SUA VISIONE DUALISTICA DELLA REALTÀ
ndrea Prandi è un artista poliedrico che n dall’inizio della sua carriera ha usato diverse tecniche, tra illustrazione e pittura. Oggi la sua arte spazia dalla digital art alla video art, dalla scultura all’installazione; uno linguaggio artistico che lo ha portato a esporre in diverse mostre personali e rassegne in musei e gallerie in Italia e all’estero. La ricerca artistica di Andrea Prandi, dopo alcuni anni di ri essione, si è evoluta, con la serie Dualism, in una nuova indagine creativa che vuole rappresentare la realtà secondo la sua natura dualistica. Tutto parte dall’osservazione esteriore per andare in profondità nell’animo umano e arrivare alla comprensione più intima di sé stessi. Che parole useresti per descriverti come artista?
Di cile utilizzare poche parole, il mio percorso artistico, la mia ricerca mi ha portato a esprimermi attraverso elementi dualistici, a guardare sempre anche l’altra metà della mela. Sto lavorando proprio sull’analisi della scelta e sulle conseguenze a cui porta, sulla coscienza e sulla subcoscienza. Da una parte il lato quotidiano della consapevolezza, dall’altra la fantasia e l’intuizione, senza cui non si può andare da nessuna parte. Posso de nirmi un artista emotivo e sognatore, ma il mio lato razionale e determinato, in certi ambiti della mia quotidianità e della mia arte sicuramente emerge.
Parlando di emozioni, come artista cosa cerchi di suscitare in uno spettatore? Emozioni che rimangono. Ti faccio un esempio: un bel lm cerca l’attenzione con colpi di scena, stupore e smarrimento…ma sono cose che funzionano per quel momento lì. Io vorrei che rimanesse quel tarlo che ti fa porre domande sull’esistenza, perché quello che sappiamo sul mondo che ci circonda infondo è così poco.
Il tuo stile mostra temi ricorrenti, come l’approccio dualistico e il linguaggio del labirinto: come nascono queste tue idee?
Mi sono reso presto conto che le mie opere esprimevano un dualismo intrinseco, non sempre voluto e non sempre cosciente. La pandemia è stata per me un
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“IN UN MONDO DUALISTICO OGNI SCELTA TRACCIA UN NUOVO PUNTO DI VISTA... TU SEI IL TUO PERCORSO.”
di Marco Multari
momento per fermarmi e ripartire. E ho scelto di ripartire veramente da zero, dalla cosa più semplice, dal gesto più elementare per un artista, dalla cosa più semplice in assoluto: un punto nero che si sviluppa, ora empiricamente ora in forma libera. Così è nato LIFE >< LINE: come la linea compie continue scelte direzionali e traccia il suo percorso, così l’uomo, può analizzare le sue scelte, comprendere dove l’hanno portato e immaginare dove può andare. Prossimamente svilupperò questo concetto con una serie di opere in cui ognuno può interagire sviluppando la propria linea personale.
Guardiamo un attimo al tuo futuro allora: hai appena partecipato a Marmomac. Com’è andata e quali sono le prossime occasioni in cui trovarti?
Marmomac è stata l’occasione per riprendere la narrazione della mia linea labirintica. Nello speci co abbiamo lanciato l’opera Mazeman Portrait, in cui la linea labirintica assume signi cati diversi a seconda del modo in cui scorre. Il ritratto è un quadro virtuale collegato a una applicazione, chiunque voglia interagire con esso può farlo, andando a contribuire alla creazione del quadro dell’umanità. Ogni casella di questo quadro porta con sé una scelta, una decisione che non potrà mai essere al contempo razionale ed emotiva, cosciente e subcosciente, oscura e chiara, ma rivela chi tu sia veramente!
Al Marmomac è stato bello vedere le persone interessarsi al quadro e “giocare” con le caselle e con le scelte. Il prossimo obiettivo è l’esposizione delle opere ad ArtMiami, da dove partirà tutta la mia collazione LIFE >< LINE legata al concetto dualistico.
Esiste un linguaggio con il quale ti senti più te stesso, o che trovi più adatto ad esprimere il tuo pensiero?
Il linguaggio concettuale, ma sempre alla ricerca dell’estetica e della bellezza. Cerco di aprirmi anche ad altri aspetti, come le indagini sulla sica quantistica: ho un pensiero non canonico, sempre possibilista. La mia preoccupazione è esplorare ogni parte della realtà: è dimostrato che quello che noi vediamo è solo una piccola percentuale del mondo.
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Segui il link e interagisci con il Mazeman Portrait: sei davvero ciò che pensi di essere?
LINO GUANCIALE
“VERONA? UNA CITTÀ INCLUSIVA
CON UN BEL FERMENTO CULTURALE”
IL CELEBRE ATTORE
HA SOGGIORNATO
A VERONA QUEST’ESTATE
PER LO SPETTACOLO SU NAPOLEONE IN SCENA
AL TEATRO ROMANO E
PER LE RIPRESE DEL FILM
DI CORRADO CERON CHE
VEDE PROTAGONISTA
LA CITTÀ DELL’AMORE
carnet | 46 persone
di Agnese Ceschi
Verona si è sentito bene e accolto in una bella atmosfera di partecipazione, Lino Guanciale, uno degli attori più amati oggi dal grande pubblico, che nella città scaligera è stato protagonista quest’estate dello spettacolo in scena al Teatro Romano “Napoleone.
La morte di Dio” e delle riprese del lm “L’invenzione di noi due” (in uscita prossimamente), opera seconda del regista ve-ronese Corrado Ceron. Lo abbiamo incontrato ed esplorato con lui oltre che il viaggio nel mondo del condottiero e statista francese anche il suo rapporto con la paternità e l’essere glio.
Napoleone è un personaggio controverso: considerato un grande nella storia, ma allo stesso tempo molto criticato. Che messaggio vuole dare lo spettacolo “Napoleone. La morte di Dio”?
Questo spettacolo mette insieme due facce della stessa medaglia: la storia collettiva e quella privata; i traumi collettivi e i traumi privati.
La perdita di un grande riferimento pubblico è una cosa con cui tutti abbiamo fatto i conti nella vita, così come la perdita di un genitore nella nostra sfera intima. Quello che abbiamo cercato di fare con il regista e autore Davide Sacco è stato restituire alla storia una misura umana. Che immagine emerge di Napoleone?
Napoleone è un padre della nostra modernità, colui che ha portato avanti una politica imperialistica, con tutti gli orrori ed i contro di tutto questo. Nella sua megalomania egoica, come altri conquistatori nella storia, c’era una necessità, che abbiamo riconosciuto tardi, quella di superare certi limiti sovranistici.
È innegabile che oggi siamo testimoni del lascito di questa enorme personalità. Parlando di personaggi eroici, chi sono gli eroi di oggi secondo te?
Io penso che le persone normali possano diventare eroi in situazioni apocalittiche. Personalmente ho deciso di lavorare con l’UNHCR - Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite - per stare dalla parte di coloro che scappano da un Paese in guerra lasciando le loro case e le loro vite.
Per me eroi sono i genitori che fuggono per salvare i propri gli e dare loro una vita più sicura, coloro che rischiano tutto per dare nuove opportunità a qualcun altro.
Napoleone ruota attorno alla relazione padre- glio: che glio sei stato e che padre sei?
Io sono stato un glio molto fortunato, perché, nonostante mio padre sia un uomo molto diverso da me, con idee e passioni diverse, ha avuto l’enorme capacità di starmi accanto nelle scelte importanti di vita, trasferendomi tante cose attraverso l’esempio. Per questo, come padre, voglio insegnare a mio glio attraverso come vivo e cerco di essere, più che con le norme che gli erogo. È l’unica strategia possibile per il vero mestiere impossibile da fare al mondo.
Verona: hai vissuto la città per quasi due mesi, oltre che per recitare al Romano, principalmente per le riprese del lm “L’invenzione di noi due” che uscirà prossimamente. Come ti sei trovato?
Qui sono stato molto bene, ho trovato persone molto disponibili e discrete con attitudine all’inclusività. Noto che la città, che già ha di per sé un potenziale molto forte dal punto di vista culturale, sta covando un bel fermento e spero che anche il lm possa dare un suo contributo in questo senso.
C’è un posto che ti rimarrà nel cuore?
C’è un luogo che non conoscevo dietro Castelvecchio, dove abbiamo girato diverse scene del lm: una fontana bassa attorno a cui le persone si ritrovavano per chiacchierare e i bambini ci entravano con i piedini per rinfrescarsi e giocare. Addirittura qualcuno ballando è nito nell’inquadratura spontaneamente ed involontariamente. Quella è una dimostrazione di come l’architettura possa essere un motore comunitario. Ho sentito una bella partecipazione da parte della città che mi ha fatto stare bene.
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NEGLI SPAZI ESPOSITIVI DELL’EX
GHIACCIAIA, GIOIELLO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE DELLA CITTÀ SCALIGERA
COMPLETAMENTE
RESTAURATO, ARRIVA LA MOSTRA
DEDICATA A UNA
FIGURA SIMBOLO DELLA SCENA CULTURALE
ITALIANA DEL NOVECENTO:
BRUNO MUNARI
di Federica Clemente
l mese di ottobre per Verona si candida a divenire sempre più il “mese dell’arte contemporanea”. E il nuovo spazio espositivo E.ART.H. Eataly Art House - ospitato nell’ex ghiacciaia della Zai e recuperato appositamente per costituire la casa di inediti progetti espositivi, così come di momenti di approfondimento e divulgazione - non poteva che scegliere dunque questo mese, per inaugurare la mostra dedicata a uno dei più grandi artisti italiani del Novecento: Bruno Munari.
A venticinque anni dalla scomparsa, Munari rimane tuttora un personaggio tra i più interessanti del panorama italiano: artista poliedrico e sperimentale, graphic designer, scrittore e formatore, ha concentrato la sua ricerca artistica sulle forme e sui colori, attraverso sperimentazioni visive e tattili, lavorando con la luce per creare esperienza di smaterializzazione percettiva. Famose le sue “Macchine inutili” che dal 1933 lo hanno portato ad indagare sull’autonomia estetica degli oggetti, sperimentando l’integrazione percettiva ed estetica tra opera, movimento e spazio.
La mostra “Bruno Munari. La leggerezza dell’arte” curata da Alberto Salvadori e Luca Za erano, con la collaborazione di Repetto Gallery di Lugano, ripercorre le tappe fondamentali della produzione artistica di Munari, tra le più varie e innovative. Il visitatore verrà condotto in una chiara lettura del processo creativo alla base della poetica dell’artista, che ha saputo rivolgersi durante tutta la sua carriera a diversi pubblici, con una combinazione più che mai sapiente tra arte, tecnica e spirito ludico, aspetto che lo ha portato a rivolgersi anche al mondo dell’infanzia.
Il taglio del nastro si terrà giovedì 12 ottobre, mentre da venerdì 13 ottobre 2023 a domenica 31 marzo 2024, l’esposizione sarà aperta al pubblico gratuitamente.
A integrazione dell’esperienza del visitatore, il catalogo della mostra, ricco di apparati iconogra ci accompagnati da brevi testi dello stesso Bruno Munari, diventa uno strumento utile per approfondire l’analisi teorica del pensiero dell’artista.
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Vista l’attenzione di Munari per il mondo dell’infanzia, la mostra prevede anche l’organizzazione di laboratori educativi dedicati al pensiero progettuale creativo dell’artista, ispirati al cosiddetto Metodo Munari, curati dall’Associazione Bruno Munari e progettati da Silvana Sperati. Concepiti inizialmente nel 1977 per la Pinacoteca di Brera, i laboratori sono nel tempo diventati e caci luoghi di sperimentazione e autoapprendimento. Le attività sono quindi orientate a trasformare la conoscenza dei materiali e dei processi sperimentali in esperienza concreta, dove il principio “fare per capire” conduce alla capacità di lettura dell’arte nelle sue varie declinazioni.
"Non ci deve essere un'arte staccata dalla vita, cose belle da guardare e cose brutte da usare."
(Bruno Munari, 1966)
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IL CICLO DI LABORATORI EDUCATIVI
Arte Giro in
Contemporanee / Contemporanei
Verona, Polo Santa Marta
Fino al 10 marzo 2024
Da Adrian Paci a Debora Hirsch, da Sisley Xhafa a Nico Vascellari, da Jorge Paris a Shilpa Gupta, e ancora Loris Cecchini, Giovanni Ozzola, Gianni Caravaggio, Pierre Bismouth, Lawrence Carroll, Christian Chironi e molti
altri: sono più di 80 gli artisti italiani e internazionali – nati per lo più dopo gli anni Settanta – protagonisti di Contemporanee / Contemporanei, il progetto espositivo a cura di Denis Isaia che ha inaugurato il 10 settembre negli spazi del Polo Santa Marta e in altre sedi dell'Università di Verona.
Il progetto – nato dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Verona e AGI Verona e frutto di un accordo con cui l’associazione ha concesso in comodato per cinque anni parte della propria
collezione – inaugura un percorso di conoscenza e ricerca, che vuole rendere protagonisti innanzi tutto gli studenti.
Chagall. Il colore dei sogni
Mestre, Centro Culturale Candiani
30 settembre 2023
13 febbraio 2024
Dopo Kandinsky, è sempre un maestro russo a caratterizzare il nuovo “viaggio” attraverso le collezioni civiche MUVE di arte moderna
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Una selezione di alcuni dei migliori appuntamenti d’arte a Verona e nelle città limitrofe
a cura di Agnese Ceschi
Contemporanee / Contemporanei, Enrico Sara (ph Sebastiano Pellion di Persano)
e contemporanea, Marc Chagall. Partendo dal capolavoro conservato nelle raccolte di Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna Rabbino n. 2 o Rabbino di Vitebsk, 1914-1922, acquisito dal Comune di Venezia alla Biennale del 1928, la mostra intende indagare il portato rivoluzionario dell’arte di Chagall come pittura del sogno e come trionfo della fantasia creatrice. L’esposizione è concepita con i capolavori conservati a Ca’ Pesaro, cui sono affiancati in ciascuna sezione importanti e puntuali opere di Chagall provenienti da prestigiose collezioni internazionali: l’Albertina di Vienna, il Musée National Marc Chagall di Nizza, il Museum of Fine Arts di Budapest e l’Israel Museum di Gerusalemme.
American Beauty
Da Robert Capa a Banksy Padova, Centro culturale Altinate San Gaetano
13 settembre 2023
21 gennaio 2024
American Beauty è una rosa magnifica e allo stesso tempo fragile: metafora efficace della società statunitense e delle sue contraddizioni evidenti e nascoste. Con il titolo American Beauty viene presentata una selezione di 130 opere che raccontano luci e ombre della nazione che più di ogni altra ha caratterizzato l’ultimo secolo a livello globale, gli Stati Uniti. Ad offrire questo originale ritratto degli States sono ben 120 artisti, americani ma non solo, con 130 opere. Si parte dal bianco e nero, con maestri assoluti come Henri Carer-Bresson, Robert Capa, Diane Arbus ed Ellio Erwi, per passare alle immagini a colori di Steve McCurry, Vanessa Beecro e Annie Leibovitz. Il percorso si esalta, di sala in sala, accogliendo creazioni di maestri della Pop Art fino ai protagonisti della Street Art: Keith Haring, Mr. Brainwash, Obey e Banksy.
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Mestre. Chagall, Il paesaggio blu
A destra: Venezia, Marcel Duchamp
Sotto:
Parma, Umberto Boccioni, Nudo di spalle controluce 1909, olio su tela
Boccioni. Prima del Futurismo
Mamiano di Traversetolo
Parma, Fondazione
Magnani-Rocca
9 settembre 2023
10 dicembre 2023
La Fondazione Magnani-Rocca dedica a Umberto Boccioni una grande mostra composta da oltre cento opere, tra cui spiccano alcuni capolavori assoluti dell’artista. La mostra si sofferma sulla figura del giovane Boccioni e sugli anni della formazione affrontando i diversi momenti della sua attività, dalla primissima esperienza a Roma, a partire dal 1899, sino agli esiti pittorici immediatamente precedenti l’elaborazione del Manifesto dei pittori futuristi nella primavera del 1910. Un decennio cruciale in cui Boccioni sperimenta tecniche e stili alla ricerca di un linguaggio originale e attento agli stimoli delle nascenti avanguardie.
Marcel Duchamp e la seduzione della copia
Venezia, Collezione
Peggy Guggenheim
14 ottobre 2023
18 marzo 2024
La Collezione Peggy Guggenheim presenta l’attesa mostra “Marcel Duchamp e la seduzione della copia”, a cura di Paul B. Franklin, studioso indipendente residente a Parigi e tra i massimi esperti di Marcel Duchamp. Si tratta della prima, grande personale che il museo veneziano dedica a Duchamp, tra gli artisti più influenti e innovativi del Novecento, storico amico nonché consigliere della mecenate americana Peggy Guggenheim. Con una una sessantina di opere realizzate tra il 1911 e il 1968, l'esposizione presenterà lavori iconici provenienti dalla Collezione Peggy Guggenheim, e da altre prestigiose istituzioni museali italiane e statunitensi, tra cui la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Philadelphia Museum of Art, il Museum of Modern Art di New York, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Ad affiancare questo prezioso nucleo di opere, una serie di lavori meno noti al grande pubblico appartenenti all’Estate dell’artista nonché a collezioni private.
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I FILM DA NON PERDERE AL CINEMA
opo un’estate che ha visto gli incassi del botteghino monopolizzati dalle uscite di Barbie e di Oppenheimer, i due lm del momento rmati da Greta Gerwig e Christopher Nolan, il mese di ottobre o re alcuni spettacoli interessanti, su tutti il grande ritorno di Martin Scorsese.
Drive-Away Dolls
Il primo lm diretto da Ethan Coen senza il fratello Joel, compagno di avventure cinematograche con il quale ci ha regalato grandi capolavori, presenta la storia di Jaime (Margaret Quelley) e della sua amica Marian (Geraldine Viswanathan).
Le due amiche, diverse tra loro ma con lo stesso bisogno di ricominciare, intraprendono un viaggio per la Florida, ma lungo la strada si imbattono in un gruppo di criminali inetti. Completano il cast Matt Demon e Pedro Pascal, per un lm, in uscita il 5 ottobre, da non perdere.
Killers of the Flower Moon
L’attesissimo ultimo lm di Martin Scorsese uscirà nelle sale cinematogra che il 19 ottobre. Il rinnovato sodalizio con Leonardo di Caprio, che dividerà la scena con attori come De Niro, la Gladstone e Plemons, già suscita molta curiosità dopo il successo nell’ultima edizione del festival del cinema di Cannes.
Il lm è tratto dal bestseller di David Grann e racconta una serie di omicidi avvenuti tra i nativi americani nella regione di Osage, ricca di giacimenti petroliferi. Un ranger viene incaricato di indagare e troverà l’aiuto di un giovane reduce della Grande Guerra sposato con una donna indiana.
carnet | 54 cultura
di Marco Multari
Kafka a Teheran
Diretto da Ali Asgari e Alireza Khatami, il lm o re la possibilità di rubare istanti di quotidianità all’Iran contemporaneo, seguendo persone di diversi ceti sociali, che si muovono all’interno delle sue complicate trame sociali. Nove episodi, con nove protagonisti, che ci mostreranno l’essenza della vita in un paese al centro della critica per via delle repressioni avvenute al suo interno. Un lm che fa certamente ri ettere, visto il lavoro di resistenza civile che deve essere costato non poca fatica, espedienti e rischi e che non avrà spazio di visione in Iran, per via del suo approccio di denuncia sociale.
Kraven-Il cacciatore
L’universo Marvel si arricchisce di un nuovo protagonista: il lm con protagonista Aaron Taylor- Johnson, segue la storia dell’immigrato russo Sergei Kravino , e racconta le origini del villain dell’universo Marvel, nato dalla penna del grande Stan Lee, prima che la sua strada si incroci con quella di Spiderman. Nel cast, attori del calibro di Russel Crowe e Ariana DeBose, che interpretano il padre di Craven e la sacerdotessa vudù Calipso, a supporto della crescente popolarità di un genere che da sempre divide il pubblico. Se non vuoi perdertelo, non ti resta che andare al cinema a partire dal 5 ottobre, quando verrà rilasciato in Italia!
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Consigli lettura
a cura di Francesca Saglimbeni
La novità
Dall’autrice de “L’allieva”, due milioni di copie vendute e una serie tv di successo ad essa ispirata, con interpreti Lino Guanciale e Alessandra Mastronardi, arriva in libreria “Una piccola formalità” (Longanesi), nuovo emozionante romanzo di Alessia Gazzola, con protagonista Rachele, giovane giornalista esperta di trend e lifestyle. La ragazza eredita una misteriosa casa da uno zio di cui non ha nemmeno ricordo e si ritrova a fare i conti con un mondo a lei del tutto sconosciuto, fatto di atti notarili e formalità giuridiche che la spingono ad approfondire la materia. Rachele sente, infatti, che in quella casa è nascosto qualcosa di particolarmente interessante e decide di indagare sugli enigmi che avvolgono la propria famiglia. Contatta Manfredi Malacarne, un vecchio amico di liceo diventato ora un a ascinante notaio, che si o rirà di aiutarla. E ntanto che cercherà di dipanare i segreti custoditi in quella casa, una serie di curiose coincidenze porteranno la protagonista a scoprire molte cose di sé e del mondo.
Focus arte
Nel mese di ottobre Verona celebra l’arte contemporanea attraverso la storica rassegna ArtVerona. Un’occasione per ri-leggere i linguaggi dell’arte anche tramite le pagine di un libro. Un saggio indubbiamente stuzzicante, ripescato tra le pubblicazioni di qualche anno fa, è “Il mistero delle cose. Nove ritratti di artisti”, di Massimo Recalcati (Feltrinelli, 2016). La domanda di fondo dello psicanalista è: “possibile ra gurare l’irra gurabile, dare un’immagine all’inesprimibile, o rire un volto all’assoluto?”. Alcuni artisti italiani lo hanno fatto. E anche molto bene. Sono Giorgio Morandi, Alberto Burri, Emilio Vedova, William Congdon, Giorgio Celiberti, Jannis Kounellis, Claudio Parmiggiani, Alessandro Papetti e Giovanni Frangi, autori che, secondo Recalcati, «sanno ancora far esistere il miracolo della pittura», in quanto «ancora all’altezza del compito di far esistere la pittura come apertura inaudita sull’invisibile, come invocazione e preghiera laica. L’opera d’arte ci sveglia dal sonno della realtà ordinaria e ci mette di fronte al “mistero delle cose”».
carnet | 56 cultura
di
Letture da…brividi
«Uno strano annegamento, una rivelazione terricante e la scoperta di un tesoro». Per gli amanti della narrativa horror in attesa di Halloween, cosa di meglio del riscoprire il primo libro della saga di Blackwater, «La piena», scritta da Micheal McDowell nel 1983 ed edita in lingua italiana da Neri Pozza proprio nei primi mesi dell’anno in corso? È il 1919. Le acque nere e minacciose del ume sommergono la cittadina di Perdido, Alabama. Come gli altri abitanti, i ricchissimi Caskey, proprietari di boschi e segherie, devono fronteggiare il disastro provocato dalla furia degli elementi. Ma il clan, capeggiato dalla potente matriarca Mary-Love e dal glio devoto Oscar, dovrà anche fare i conti con un’apparizione sconvolgente. Dalle viscere della città sommersa compare Elinor, donna dai capelli di rame con un passato misterioso e un oscuro disegno...
Un albo per l’infanzia in… “gattese”
Per la collana Musica disegnata e un po’ strampalata, la Carthusia Edizioni ha pubblicato, nel 2018, un divertente ed educativo albo illustrato della musicista e autrice di adozione scaligera Elisabetta Garilli, nota per il suo modello didattico capace di fondere tutte le arti visive e performative in un unico…libro, adatto a tutti i bimbi dai quattro anni in su. Si tratta di “Trunkerumpampumpera”, illustrato da Valeria Petrone, che racconta del viaggio di cinque gatti in cerca di una meta speciale. Un racconto di suoni creati da lastrocche e da una lingua “inventata” (il “gattese”, potremmo dire), da cui è nato anche l’omonimo spettacolo a cura del Garilli Sound Project, con tracce scaricabili dallo stesso sito web della casa editrice.
carnet | 57
Calendario eventi di ottobre
da domenica 1°
a mercoledì 18 ottobre
Mostra
LA TIGRE, ASSENZA TRA TEATRO E FOTOGRAFIA
Teatro Nuovo, dal lunedì al sabato dalle 15:30 alle 19:30
www.teatrostabileverona.it
domenica 1° ottobre
Spettacolo teatrale
RACCONTO D'INVERNO
Piccolo Teatro di Giulietta, alle 21:00
www.teatrostabileverona.it
da domenica 1°
a domenica 8 ottobre
Evento gastronomico
FIERA DEL RISO
Isola della Scala
www. eradelriso.it
domenica 1° ottobre
Concerto
POOH
Arena di Verona, 21:00
domenica 1° ottobre
Mostra mercato
VERONA ANTIQUARIA
Piazza San Zeno, ogni 1° domenica del mese
da domenica 1° ottobre
a mercoledì 1° novembre
Evento per famiglie
IL LABIRINTO DELLE
ZUCCHE
Flover Bussolengo
www. over.it
domenica 1° ottobre
Mostra mercato
VALEGGIO VESTE VIN -
TAGE
Valeggio sul Mincio
da domenica 1° a domenica 8 ottobre
Evento religioso
CELEBRAZIONI 150 SAN GIOVANNI CALABRIA
Diverse sedi www.doncalabria.org
martedì 3
e mercoledì 4 ottobre
Spettacolo teatrale
CON GRANDE SPREZZO DEL RIDICOLO
Piccolo Teatro di Giulietta, alle 21:00
www.teatrostabileverona.it
MUSEO DI CASTELVECCHIO prima domenica del mese
domenica 1° ottobre
Mostra
INGRESSO GRATUITO NEI
MUSEI CIVICI DI VERONA
Musei Civici, ogni
1° domenica del mese
www.comune.verona.it
lunedì 2 ottobre
Concerto
I 12 VIOLINI DEI BERLINER
PHILARMONIKER
Teatro Filarmonico, 20:30 www.accademia larmonica.org
giovedì 5 ottobre
Concerto
DREDEN PHILHARMONIE
Teatro Filarmonico, 20:30
www.accademia larmonica.org
da giovedì 5
a domenica 8 ottobre
Concerto
CLAUDIO BAGLIONIA TUTTO CUORE
Arena di Verona, 21:00
carnet | 58 eventi
RACCONTO D’INVERNO, domenica 1 ottobre
da venerdì 6
a domenica 8 ottobre
Evento gastronomico
I GIORNI DEL MIELE
Lazise
venerdì 6 ottobre
Incontro
TEARS FROM THE VOID
Piccolo Teatro di Giulietta, alle 18:00
www.teatrostabileverona.it
venerdì 6 ottobre
Concerto
CELEBRAZIONI ZANONIANE
Basilica di San Zeno, alle 20:45
Ogni venerdì
dal 6 ottobre al 3 novembre
Evento
VENERDÌ DA PAURA
Gardaland, dalle 17:00 alle 22:00 www.gardaland.it
BALCOSCENICO, sabato 7 e sabato 14 ottobre
VENERDI’ DA PAURA, tutti i venerdì di ottobre no al 3 novembre
sabato 7 ottobre
Evento culturale
GIORNATA
DEL CONTEMPORANEO
Cortile Mercato Vecchio
www.amaci.org/gdc19
sabato 7 ottobre
Degustazione
DEGUSTANDO L’OPERA
Possessioni Serego Alighieri, alle 19:30 www.masi.it
sabato 7 ottobre
Concerto
FESTIVAL BALCOSCENICO
Via Leoni, 3 / Piazzetta XIV Novembre, 2 / Corso Porta
Borsari, 37 / Corso Santa Anastasia, 38 / Via Nizza, 5 / Via Arche Scaligere, 6 / Piazza Bra 22-2, 17:30 www.balconscenicoverona.com
sabato 7 ottobre
Evento per famiglie
TI ASPETTO AL PARCO. GIOCHI, FAVOLE E DIVERTIMENTO
Giardini del Bastione delle Maddalene, 1
5:30 - 18:30
circ1.comune.verona.it
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domenica 8 ottobre
Evento per famiglie
FATTORIE APERTE
Diverse sedi
www.regione.veneto.it
domenica 8 ottobre
Evento enologico
VAL POLIS CELLAE
Diverse sedi tra cui Casa
Sartori 1898
www.stradadelvinovalpolicella.it
lunedì 9 ottobre
Azione corale di teatro civile
VAJONTS 23
Teatro Nuovo, 21:00
www.teatrostabileverona.it
lunedì 9 e martedì 10 ottobre
Concerto
LIGABUE
Arena di Verona, 21:00
giovedì 12 ottobre
Spettacolo teatrale
PIETRE NERE
Teatro Nuovo, 21:00 www.teatrostabileverona.it
giovedì 12 ottobre Passeggiata culturale
ATTRAVERSO VERONETTA
Via XX settembre, alle 19:30 artverona.it
giovedì 12 ottobre
Incontro
LIVES!LOUISE BOURGEOIS
Veronetta artverona.it
da venerdì 13 ottobre a domenica 31 marzo
2024
Mostra
BRUNO MUNARILA LEGGEREZZA DELL'ARTE
E.ART.H. Eataly Art House, da mercoledì a domenica dalle 12.00 alle 20.00
eatalyarthouse.it
da venerdì 13 a domenica 15 ottobre
Fiera
ARTVERONA
Fiera di Verona artverona.it
da venerdì 13 a lunedì 16 ottobre
Fiera
COSMODONNA
Fiera di Verona
www.cosmodonna.it
sabato 14, domenica 15, sabato 21, domenica 22, sabato 28 e domenica 29 ottobre
Performance
ME TIME – UNA STANZA
TUTTA PER SÉ
Palazzo Ma ei, 11:00 www.teatrostabileverona.it
sabato 14 ottobre Incontro
LIVES! - JEAN-MICHEL BASQUIAT
Loggia di Fra' Giocondo artverona.it
da sabato 14 ottobre a domenica 12 novembre
Mostra
TOMORROWSNOTES ON THE FUTURE OF THE EARTH
Castel San Pietro artverona.it
sabato 14 ottobre Concerto
FESTIVALBALCOSCENICO
Via Leoni, 3 / Via Nizza, 5 / Piazzetta XIV Novembre, 2 / Corso Porta Borsari, 16 / Corso Santa Anastasia, 15-38 / Piazzetta Brà Molinari / Piazza Bra, 22-2, 17:30 www.balconscenicoverona.com
da domenica 15 ottobre a venerdì 3 marzo 2024
Installazione ET IN ARCADIA EGO
Palazzo della Ragione artverona.it
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BRUNO MUNARI, venerdì 13 ottobre
MOBY DICK, martedì 31 ottobre
domenica 15 ottobre
Mostra mercato
MERCATINO
DELL'ANTIQUARIATO
Soave
www.prolocosoave.it
sabato 21
e domenica 22 ottobre
Fiera
VERONA SPOSI
Fiera di Verona eresposi.it
domenica 22, mercoledì 25, venerdì 27
e domenica 29 ottobre
Teatro d'opera
AMLETO
Teatro Filarmonico
www.arena.it
/it/teatro- larmonico
domenica 22 ottobre
Osservazione astronomica
LUNA IN PIAZZA
Piazza Bra,
dalle 19:00 alle 23:00
www.astro liveronesi.it
mercoledì 25 ottobre
Concerto
MADREPERLAVIRTUOSI ITALIANI
Teatro Ristori, 20:00 www.ivirtuositaliani.eu
giovedì 26 ottobre Concerto
NICOLA PIOVANI IN "LA MUSICA È PERICOLOSA –CONCERTATO"
Teatro Salieri – Legnago, alle 21:00www.vgml.it
sabato 28 ottobre Spettacolo teatrale per famiglie
DARIO VERGASSOLA IN "MALEFICI"
Teatro Stimate, 18:00
www.fondazioneaida.it
domenica 29 ottobre Evento
HALLOWEEN! Parco Sigurtà
www.sigurta.it
domenica 29 ottobre
Gara di trail running
TRAIL DEI FOLENDARI
JOEY CALDERAZZO, lunedì 30 ottobre
domenica 22 ottobre
Serate d'autore
LITTLE BOY. STORIA
INCREDIBILE E VERA
DELLA BOMBA
ATOMICA
Teatro Ristori, 20:30
www.teatroristori.org
da mercoledì 25
a sabato 28 ottobre
Festival cinematogra co
LEGNAGO
FILM FESTIVAL
Teatro Salieri - Legnago
www.vgml.it
venerdì 27
e sabato 28ottobre
Festival cinematogra co
BELIEVE FILM FESTIVAL
Teatro Ristori / Palazzo della Gran Guardia
www.believe lmfestival.it
Cerro Veronese, 07:30
www.traildeifolendari.it
martedì 31 ottobre
Concerto jazz
JOEY CALDERAZZO IN 4ET
Teatro Ristori, alle 20:30
www.teatroristori.org
martedì 31 ottobre Spettacolo teatrale per famiglie
MOBY DICK
Teatro Camploy, 20:45
www.bambamteatro.com
martedì 31 ottobre Evento
HALLOWEEN PARTY
Gardaland, no alle 24:00
www.gardaland.it
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Carnet Verona e Carnet Gardasee, le riviste di Editoriale Eventi che raccontano Verona e il suo territorio
Da ventidue anni CarnetVerona è il punto di riferimento per promuovere e valorizzare le imprese che lo vivono. Su CarnetVerona e CarnetGardasee si è sempre parlato e si parla di cultura del territorio, enogastronomia, lifestyle inteso come tempo libero, spettacoli, eventi, ospitalità, benessere sico e mentale. Si parlerà sempre di più di sostenibilità, di itinerari alla scoperta della nostra terra, di sport e di cultura a 360°. E si farà con un ponte tra la rivista cartacea e i canali online per raccontare le storie del nostro territorio in modo sempre più dinamico, coinvolgente e immediato.
www.carnetverona.it @CarnetVerona @CarnetWine @carnetverona @carnetwine @CarnetVerona
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