dicembre 23 | gennaio 24
Il Natale a Verona, tra tradizione e innovazione Le “Cene spettacolo” al Teatro Ristori Le stagioni teatrali della città per grandi e piccini Lo sport invernale, tra sci e corse podistiche
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In questo numero Carnet eventi 6 Carnet in città 36 Carnet nei dintorni 50 Carnet sport 61 Carnet benessere 68 Carnet cultura 72 Calendario eventi 78
Registrazione Tribunale di Verona nr. 1573 del 9/12/2003 Nr. Iscrizione ROC 19001 Edizione di dicembre 2023 / gennaio 2024 n°5 Edito da
In copertina: “Cene spettacolo” Teatro Ristori
Via Cefalonia, 3 Marano di Valpolicella (VR) Editori Alberto Cetti Nicolò Ballarini Direttore responsabile Giancarla Gallo Hanno collaborato Giorgia Castagna Agnese Ceschi Federica Clemente Marco Multari Francesca Saglimbeni Marta Tarasconi Progetto grafico Pasquale Contreras Stampa Grafiche Marchesini Contatti: Redazione redazione@carnetverona.it Grafica contreraspasquale@gmail.com Info info@carnetverona.it
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l Natale come dice il significato della parola stessa è un momento di rinascita. A fine anno siamo abituati a trarre i frutti del nostro operato: lavorativo, sociale e famigliare. Il calendario ci dice che finisce un anno e ne inizia uno nuovo, sempre speranzosi che sia migliore, e che porti con sè quelle novità che in cuor nostro attendiamo fiduciosi e speranzosi. Ma la cosa a cui dovremmo credere di più in questo tempo di festa e ripartenza non è solo in noi stessi e nelle nostre capacità e aspettative, ma dovremmo credere nel bene al prossimo, nel bene all’altro, nel bene al più debole, nel bene all’ultimo, valutando gli altri per una volta magari, superiori a noi stessi. Questa è la magia del Natale.
Questa è la medicina che fermerebbe i femminicidi, questa è la medicina che fermerebbe le guerre, le ingiustizie, le divergenze in famiglia e magari anche con noi stessi. È difficile, quasi impossibile sulle nostre forze ma se crediamo e celebriamo una santa nascita, allora potremmo credere che nulla sia impossibile e che tutto da domani possa cambiare in meglio. Noi dello staff di Carnet Verona cercheremo di accompagnarvi in queste feste con i nostri contenuti ricercati, stimolandovi nell’interesse di quello che il nostro territorio come sempre offre in modo più che generoso. Non mi resta quindi che salutarvi augurandovi un sereno e luminoso Natale. Alberto Cetti
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IL TEATRO RISTORI SI TRASFORMA PER LE FESTE: TORNANO LE “CENE SPETTACOLO”
DAL 1 AL 29 DICEMBRE AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DELLA RASSEGNA. E A GENNAIO 2024, NUOVI APPUNTAMENTI TRA MOZART E IL GRANDE JAZZ
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di Francesca Saglimbeni
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na cena vista palcoscenico? Al Teatro Ristori si può. Dal 1 al 29 dicembre torna infatti l’apprezzata rassegna “Cene spettacolo” quest’anno scandita da tre appuntamenti tra rhythm and blues e soul, balletto classico e atmosfere gospel. Al posto delle classiche poltrone rosse, la platea sarà allestita con eleganti tavole tonde da cui si potranno gustare tutti i sapori della buona tavola e al contem-
po dell’arte, attraverso spettacoli di altissimo livello. A significare di un luogo che si conferma una “culla della cultura” per tutto l’anno. Inserite a pieno titolo nella Stagione 2023/2024 del teatro scaligero, le cene spettacolo offrono un equilibrato abbinamento tra espressioni artistiche ed enogastronomia, che si traduce in una intensa esperienza immersiva. Le proposte artistiche sono in linea con la multidiscipli-
Corpo di ballo e solisti, provenienti dalle principali formazioni russe, daranno corpo ad un ensemble nel quale preparazione accademica ed esperienze internazionali si sposano con l’irriverenza di talenti emergenti. A chiudere lo speciale format, invece, sarà la travolgente Gospel Night della gospel band Perfect Harmony – The Voices of Victory, una formazione nata “in famiglia”: creato nel 1992 da Jennifer Ingram, con le talentuose figlie Nicole e Chrystal, il gruppo viene completato da Christian Spirit Taylor, marito di Niki, in veste di pianista. Ispiratosi ai gruppi di cantanti femminili come le Clark Sisters, The Pace Sisters En Vogue, SWV, Mary Mary e altri, sul piano “filosofico” e religioso, l’ensemble intende ricreare in musica la Perfetta Armonia data dalle voci che si fondono, che dovrebbe regnare quando ciascuno vive e si esprime in accordo alle sue capacità e nel rispetto delle caratteristiche dell’altro. Per informazioni su costi e modalità di partecipazione consultare la pagina web https://www.teatroristori.org/. l
Servizio fotografico Teatro Ristori per “Cene spettacolo” FotoEnnevi. Sopra: Maria Pia De Vito 5et.
Gli eventi di gennaio Il calendario 2024 al Ristori proseguirà con altre tre serate di alta caratura artistica. Si tratta delle due recite fuori abbonamento del Don Giovanni di Mozart (25 e 27 gennaio alle ore 20) firmato dalla regia di Gianmaria Aliverta e proposto nell’ambito della quarta edizione del festival “Mozart a Verona” (con l’orchestra Frau Musika diretta da Massimo Raccanelli e il Coro Andrea Palladio diretto da Enrico Zanovello). E del concerto jazz This woman’s work, di Maria Pia De Vito e la sua band, il 31 gennaio alle 20.30.
Ristori Baroque Festival A febbraio torna, per la seconda edizione, la rassegna dedicata alla musica barocca per concerti ed eventi off in tutta la città.
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narietà che da sempre contraddistingue le “anime” del Ristori: dalla grande canzone d’autore in lingua inglese, intonata nel MyXmas di Alexia (1° dicembre), alla danza internazionale de Lo Schiaccianoci, eseguito dalla Russian Classical Ballet (17 dicembre), fino alla Gospel Night proposta dal gruppo Perfect Armony - The Voice of Victory (29 dicembre). Lo Schiaccianoci, balletto classico su musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, promette di incantare il pubblico della seconda serata, grazie all’interpretazione coreografica dell’acclamata compagnia Russian Classical Ballet diretta da Evgeniya Bespalova. La compagine si propone già dalla sua fondazione (Mosca, 2005) di conservare integralmente la tradizione del balletto classico russo.
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UN NATALE CON ALEXIA L’ICONICA CANTANTE DEL POP-DANCE ANNI NOVANTA APRIRÀ LA RASSEGNA “CENE SPETTACOLO” AL TEATRO RISTORI ACCOMPAGNANDO GLI SPETTATORI TRA I NATALI DELLA SUA VITA. MOMENTI SCANDITI DALLA GIOIA DELLA MUSICA DI STEVIE WONDER, JOHN LENNON E ALTRI GRANDI AUTORI INTERNAZIONALI, ORA RACCHIUSI NEL PROGETTO DISCOGRAFICO “MYXMAS”. IL SUO PRIMO ALBUM DEDICATO AL NATALE
di Francesca Saglimbeni
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utti pazzi per Alessia Aquilani, in arte Alexia. Un nome una garanzia per la serata di apertura delle Cene Spettacolo al Teatro Ristori, dove il 1 dicembre alle 20.30, l’iconica cantante pop-dance degli anni Novanta presenterà, per la prima volta in riva all’Adige, il suo “MyXmas”, progetto discografico su tema natalizio per voce, band e quattro coristi, uscito nel novembre 2022, in occasione del primo Natale post pandemia. Uno show che proietterà gli spettatori-commensali negli immortali anni ‘60 ‘70 e ‘80, attraverso un live di dieci dei più grandi successi di star internazionali, quali Stevie Wonder, Darlene Love, John Lennon e molti altri. E che strizza l’occhio alla moda dell’epoca, la quale, dalle famose produzioni televisive come Happy Days ai musical da grande schermo come Grease, ha ispirato intere generazioni.
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Inconfondibile l’energica vocalità di Alexia, che dal debutto ad oggi ha venduto oltre 5milioni di dischi in tutto il mondo, conquistando otto Dischi d’Oro e due di Platino. Il suo primo singolo, lo ricordiamo, fu “Me and You” (1995), che è stato numero 1 nelle classifiche in Italia e in Spagna. Un anno dopo, le hit “Summer is crazy”, “Number One” e “Uh la la la”, sempre prime in tutta Europa. Ecco come la cantante ci descrive ciò che sta per approdare anche nella città scaligera. «Il mio non è uno spettacolo di natale tradizionale», rassicura. «Alla base c’è una scelta molto attenta delle canzoni, finalizzata a proporre al pubblico di fare un viaggio insieme a me, diverso dal solito. Raccontare il Natale attraverso quelli che sono stati i “miei Natali” nelle diverse fasi della vita». Non, dunque, il solito repertorio di conoscenza più “popolare”, bensì qualcosa di nuovo e personalissimo. «Qualcosa che faccia uscire tutti da teatro carichi di positività ed energia», rimarca la vulcanica artista. Che aggiunge: «Quando l’ho ideato ho pensato di fare un regalo a tutte le persone che dopo anni di costrizioni e di sacrifici dovevano, in qualche modo, sfogarsi. Ritrovare uno spazio di fiducia e leggerezza. Io ci sono riuscita. E la gente lo ha percepito».
Al progetto è legato un disco con cui la cantante ligure ha altresì realizzato il sogno di tornare a esprimersi in lingua inglese, il suo primo amore. «Ho scelto i brani che sentirete perché ne amo tutto. La melodia, la storia. Ma soprattutto, mi sono riconnessa, appunto, con questa lingua che, tanti anni fa, mi ha fatto decidere di fare questo mestiere». L’atmosfera natalizia a casa Aquilani è, decisamente, legata all’emozione della gioia. «La musica in sottofondo mentre si prepara la tavola per la cena o si addobba l’albero di Natale». Tutto questo è per lei qualcosa di straordinario, che consente di riscopre il gusto delle cose semplici. «Ci si ferma a pensare – precisa Alexia -, ci si coccola con il cibo buono, con le frasi dolci o semplicemente con la presenza gli uni degli altri, o anche con il silenzio. Ci si rinnova l’amore, l’affetto, la garanzia di esserci per le persone cui si vuole bene» E scoppiettante si prospetta anche il suo debutto al Ristori. «Ultimamente – rivela la pop star - ho un amore incredibile per i teatri e trovo che il Ristori di Verona sia pazzesco; non vedo l’ora di presentare il mio show su questo palco, dove solo a sentirmi parlare prendo felicemente atto di una acustica davvero top». l
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MOZART A VERONA
QUINTA EDIZIONE AL VIA DAL 5 AL 31 GENNAIO
di Francesca Saglimbeni
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orna il festival ideato da Comune di Verona, Accademia Filarmonica di Verona, Fondazione Cariverona e Fondazione Arena, che celebra il legame tra il genio di Salisburgo e la città scaligera. Trenta eventi che spaziano dai concerti sinfonici e cameristici al teatro di prosa, dalle lezioni-concerto agli incontri divulgativi, ospitati in una ventina di location. Risultato di una rete di collaborazioni con le maggiori realtà culturali e musicali locali ogni anno più ampia.
In questa pagina a destra: Il pianista Louis Lortie. Sotto: L’attrice Sonia Bergamasco (ph Gianni Rossi). Pagina successiva: “Baby Mozart”.
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ozart e Verona. Un legame lungo oltre 250 anni, tutt’ora indissolubile. Era il dicembre 1769 quando il genio di Salisburgo, all’epoca ancora tredicenne, venne in visita – per la prima volta – nella città scaligera. L’occasione fu il viaggio in Italia con il padre Leopold, che in qualità di suo impresario organizzò un tour con partenza da Rovereto (allora ancora austriaca), affinché le qualità straordinarie del piccolo Wolfgang fossero al più presto conosciute anche nel Paese (che già ne pregustava la fama) del Belcanto. Il giovanissimo Mozart si esibì, infatti, prima nella Sala della Conversazione (l’attuale Sala Maffeiana) dell’Accademia Filarmonica, poi sui due organi della chiesa di San Tomaso Cantuariense. Erano, rispettivamente, il 5 gennaio e il 7 gennaio del 1770. Nei salotti intellettuali e sulla stampa locale (e non) non si parlava d’altro. Tanto che, a perenne memoria dell’eccezionale evento, il 5 gennaio 1771, l’Accademia Filarmonica di Verona omaggiò «il portentoso Giovane Sig.r Amadeo Wolfgango Mozarte di Salisburgo» del titolo di Maestro di Cappella. Su queste stesse orme, in occasione del 250° anniversario del primo soggiorno veronese del compositore, ovvero nel 2020, è nato il Festival «Mozart a Ve-
rona», ideato da Comune di Verona, Accademia Filarmonica di Verona, Fondazione Cariverona e Fondazione Arena. Una rassegna che, edizione dopo edizione, ha fatto il pieno di successi e che dal 5 al 31 gennaio 2024 tornerà nella sua quinta edizione con ben 30 concerti distribuiti in 20 location cittadine, forte di una rete di collaborazioni giunta già a 21 partner. La direzione artistica è di Michele Magnabosco, musicologo e Bibliotecario Conservatore dell’Accademia Filarmonica, cui si affianca il Coordinamento artistico formato da Pietro Trincanato (Comune di Verona), Andrea Marcon (Fondazione Cariverona) e Stefano Trespidi (Fondazione Arena). «Quest’anno – dicono gli organizzatori – abbiamo incrementato le fila delle collaborazioni, attinte tra le più importanti realtà culturali e musicali di Verona. Con il risultato di una proposta in continua espansione». L’edizione 2024 spazia dai concerti sinfonici e cameristici al teatro di prosa, dall’opera ai concerti di campane e spettacoli per bambini alle lezioni-concerto, incontri di divulgazione culturale e scientifica, fino a contaminazioni con la musica contemporanea, jazzistica e per banda. Con la possibilità di fruire altresì di eventi a pagamento e altri a ingresso gratuito (questi ultimi gestiti tramite la piattaforma Eventbrite). l
DOMENICA 7 GENNAIO San Tomaso Cantuariense, ore 10.45 “CAMPANE ALLA VERONESE PER MOZART” Ore 20.30 - Concerto di Lina Uinskyte, violino; Marco Ruggeri, organo (musiche di Mozart, Gazzaniga, Beauvarlet-Charpentier) LUNEDÌ 8 GENNAIO San Domenico al Corso, ore 19 e 20.30 VERONINMOZART Andrea de Manincor, attore; Luca Sartori, musica dal vivo MERCOLEDÌ 10 GENNAIO, Sala concerti dell’Accademia “Maria Callas” di Zevio, ore 9 e 11 “PIAZZA BRASS” MOZART... A SCUOLA! Lezioni concerto per gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale di Zevio MERCOLEDÌ 10 GENNAIO Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, ore 20.30 CONCERTO DI NICOLA LOSITO pianoforte (musiche di Beethoven) VENERDÌ 12 GENNAIO San Pietro in monastero, ore 20 CONCERTO DEL TRIO PANTOUM (musiche di Haydn, Mozart, Beethoven) SABATO 13 GENNAIO Teatro Fucina Machiavelli, ore 18.30 “PAPÀ LEOPOLD E I SUOI GIOCATTOLI”
DOMENICA 14 GENNAIO Galleria delle sculture del Museo di Castelvecchio, ore 11 CONCERTO DI ALESSIO PREOSTI, flauto; Demian Baraldi, violino, Lorenzo Boninsegna, viola; Dylan Baraldi, violoncello. Musiche di W. A. Mozart DOMENICA 14 GENNAIO Eataly Art House, ore 17 “AMADEUS FOR BRASS!” LUNEDÌ 15 GENNAIO Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, ore 20.30 ORCHESTRA DA CAMERA “PIETRO TORRI” DEL LICEO MUSICALE MONTANARI Silvano Perlini direttore; FabioPupillo flauto solista MERCOLEDÌ 17 GENNAIO Sala Filarmonica, ore 10.30 “BABY MOZART. K1, K2, K3... STELLA” *Repliche giovedì 18 gennaio, ore 10.30 e venerdì 19 gennaio, ore 15.30 GIOVEDÌ 18 GENNAIO Teatro Ristori, ore 20 CONCERTO DE I VIRTUOSI ITALIANI E LOUIS LORTIE, pianoforte (Musiche di Mozart) VENERDÌ 19 GENNAIO Sala Morone del Convento di San Bernardino, ore 20.30 CONCERTO DELL’ORCHESTRA FIATI DI VERONA diretta da Giuliano Bertozzo (Mozart /Mendelsohnn) SABATO 20 GENNAIO Hotel Due Torri – Sala Impero, ore 17.30 “DA MOZART AI CONTEMPORANEI”, con Miranda Mannucci, violino, Francesco Orecchio, pianoforte
DOMENICA 21 GENNAIO Loggia di Fra Giocondo Piazza dei Signori, ore 11 ESIBIZIONE DEL CORPO BANDISTICO “ARRIGO BOITO” Teatro Filarmonico, ore 15.30 “DIE ZAUBERFLÖTE” (Il flauto magico) Repliche: 24 gennaio, 26 gennaio, 28 gennaio MARTEDÌ 23 GENNAIO Sala Maffeiana el Teatro Filarmonico, ore 17.30 “LA DOLCE SUA EFFIGIE MI È DI CONFORTO” Presentazione del libro a cura di Francesca Rossi e Vincenzo Borghetti MECOLEDÌ 24 GENNAIO Palazzo Erbisti - Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona, ore 15.30 MOZART E VERONA. POMERIGGIO DI STUDIO GIOVEDÌ 25 GENNAIO Teatro Ristori, ore 20 DON GIOVANNI. ORCHESTRA FRAU MUSIKA DOMENICA 28 GENNAIO San Giovanni in valle, ore 10.15 “CAMPANE ALLA VERONESE PER MOZART” Teatrino di Palazzo Maffei, ore 11 CONCERTO CAMERISTICO DELLE PRIME PARTI DELL’ORCHESTRA DELL’ARENA (musiche di Brahms e Mozart) MARTEDÌ 30 GENNAIO Teatro Camploy, ore 20,30 CONCERTO DELLA BIG BAND RITMO SINFONICA “CITTÀ DI VERONA” MERCOLEDÌ 31 GENNAIO Chiesa di San Nicolò all’Arena, ore 21 A SCUOLA! MOZART, PADRE MARTINI ED I COLLEGHI ITALIANI “ALLA MODA”. Concerto dell’Ensemble Vocale e Strumentale del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Verona (musiche di Martini, Anfossi, Sacchini)
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il calendario in sintesi
VENERDÌ 5 GENNAIO, ORE 20.30 Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico “PAOLINA LEOPARDI RACCONTA MOZART” Sonia Bergamasco, voce recitante; Marco Scolastra, pianoforte
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101° ARENA DI VERONA OPERA FESTIVAL DALL’8 GIUGNO AL 7 SETTEMBRE 2024, 7 TITOLI D’OPERA E 5 SERATE-EVENTO
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Dall’alto: Roberto Bolle and Friends (ph Andrej Uspenski) e Aida (ph Ennevì).
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ondazione Arena di Verona guarda al suo nuovo secolo di grande musica e spettacolo. L’inaugurazione del 101° Festival sarà sabato 8 giugno con Turandot, un omaggio a Puccini, nel centenario della scomparsa, nell’allestimento da sogno di Franco Zeffirelli con i costumi dell’Oscar Emi Wada. A Puccini sarà dedicata anche la ripresa di Tosca, che vedrà protagonista Anna Netrebko in uno dei suoi ruoli più recenti e acclamati dalla Scala a Buenos Aires, ed un nuovo progetto speciale per La Bohème, con due date e un cast d’eccezione. Confermandosi il teatro di repertorio più grande e popolare del mondo, Fondazione Arena proporrà anche le più recenti produzioni de Il Barbiere di Siviglia e Carmen e naturalmente Aida. L’opera regina dell’Arena sarà visibile in due diversi allestimenti: le
prime 10 recite vedranno il ritorno della produzione “di cristallo” del 100° Festival firmata da Stefano Poda; a 111 anni esatti dalla prima Aida in Arena (10 agosto 1913), dal 10 agosto, per cinque rappresentazioni, tornerà anche il classico allestimento curato dallo scomparso maestro Gianfranco de Bosio. In programma anche 5 serate-evento: la grande danza di Roberto Bolle and friends in doppia data, 23 e 24 luglio; la Nona sinfonia di Beethoven e il suo inno alla gioia l’11 agosto; Plácido Domingo con le stelle dell’opera il 21 agosto; Carmina Burana di Orff l’1 settembre. E, al Teatro Romano di Verona, Zorba il greco di Theodorakis, il 27 e 28 agosto. Tutti i biglietti sono già in vendita su arena.it, sui canali social dell’Arena di Verona e su Ticketone, gestore della biglietteria con Unicredit, major partner di Fondazione Arena. l
Il p su
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Natale regala 101emozioni con l’ Arena diVerona
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A quest’anno
Quest’anno a Natale regala un’emozione unica con la centunesima edizione dell’Arena Il luogo più italiano sulla Terra®
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di Verona Opera Festival.
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PERFETTI SCONOSCIUTI: LE RELAZIONI E LE EMOZIONI UMANE FILTRATE DA UNO SCHERMO ABBIAMO INTERVISTATO PAOLO GENOVESE, AUTORE E REGISTA DEL FILM E DELLO SPETTACOLO TEATRALE “PERFETTI SCONOSCIUTI” di Agnese Ceschi
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A destra: il regista Paolo Genovese. Pagina successiva: una scena da “Perfetti sconosciuti” (ph Salvatore Pastore)
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osa succede se durante una cena un gruppo di amici decide di fare un gioco della verità mettendo i propri cellulari sul tavolo per condividere pubblicamente messaggi e telefonate? Ci si accorge che in realtà siamo tutti “Perfetti Sconosciuti”. Tratto dall’omonimo film del 2016, campione di incassi oltre che di premi, “Perfetti Sconosciuti”, in scena al Teatro Nuovo
dal 23 al 28 gennaio, vede nuovamente alla regia Paolo Genovese, all’esordio a teatro. Abbiamo intervistato proprio lui, Paolo Genovese, che ci ha raccontato come è nato questo testo e cosa vedremo a teatro. Questo è uno testo nato per il cinema, poi approdato a teatro. Cinema e teatro: che differenza c’è? Il passaggio dal cinema al teatro
generare questo spettacolo. Perfetti sconosciuti: cosa si nasconde dietro a questo titolo? Questo spettacolo vuole stimolare una riflessione su quanto poco, a volte, ci conosciamo tra persone della stretta cerchia (mogli, mariti, figli, parenti…). Una riflessione sul non conoscersi mai a fondo e come oggi la nostra parte più intima e profonda la nascondiamo dentro ad un oggetto. Cosa le ha ispirato la scrittura di questo testo? Quando l’ho scritto tra il 2015 e il 2016, era un momento in cui i social, Internet e la tecnologia esplodevano in modo fragoroso. L’idea che un oggetto, come lo smartphone, potesse cambiare così prepotentemente le nostre vite è stato il punto di partenza per raccontare questa storia. La tecnologia ha stravolto la vita di tutti, ma non penso che vada demonizzata. C’è un uso fisiologico, che ha generato la possibilità di esprimente le nostre idee ed informarci, ma anche uno pa-
tologico: eccessiva esposizione, dipendenza e chiusura al mondo esterno. Ormai la maggior parte dei rapporti avviene attraverso il diaframma dello schermo. Cosa può dirci del cast dello spettacolo? Ho un bellissimo rapporto con il cast, che senza dubbio contribuisce al successo dello spettacolo. Dino Abbrescia, Alice Bertini, Marco Bonini, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Anna Ferzetti e Valeria Solarino sono molto bravi. Io li conduco, cercando di far sì che la sceneggiatura vada rispettata, li metto nei binari della sceneggiatura. Questo non esclude che possano nascere delle improvvisazioni da parte loro. Pubblicità, sceneggiatura, regia: come è nata la sua grande poliedricità creativa? La cosa che amo di più è scrivere. Lo faccio da sempre, fin da bambino. Infatti, a breve uscirà il mio nuovo romanzo che si chiama “Il rumore delle cose nuove” (edito da Einaudi). l
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è molto più complesso di quanto si possa pensare: il cinema non è un continuum, bensì una serie di scene ed inquadrature, che il regista monta ad arte. Il teatro, al contrario, è come una lunga scena che dura due ore. Adattare Perfetti Sconosciuti per il teatro ha significato reinventarsi tutte le dinamiche, con un diverso ritmo. Si è portato qualcosa dal film? L’anima della storia è esattamente la stessa, però la scena teatrale richiede degli adattamenti. Devo dire che la partecipazione del pubblico vedendo gli attori sul palco è ancora più interessante, che dietro ad uno schermo. Cosa piace di questo testo, secondo Lei? Il fascino maggiore di questo testo è la grande immedesimazione che genera nel pubblico, che fa stare scomodo lo spettatore sulla sedia. È una commedia, ma con un fondo drammatico. Racconta la nostra vita e quello che può succedere a tutti. Nessuno è immune dall’ansia che può
Gli altri spettacoli in cartellone al Teatro Nuovo
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Nella foto: Marco Paolini in “SANI! - Teatro tra parentesi” (ph Gianluca Moretto).
er la rassegna Il Grande Teatro, dal 5 al 12 dicembre, commedia satirica fra le più divertenti del repertorio teatrale di Nikolaj Gogol, “L’ispettore generale” si prende gioco della piccolezza morale di chi detiene il potere e si ritiene intoccabile. Scritta nel 1836, è ambientata in una cittadina della Russia zarista dove la notizia della visita di un ispettore generale (Rocco Papaleo) mette in allarme funzionari e notabili. Regia di Leo Muscato. Dal 9 al 14 gennaio, Marco Paolini firma e interpreta “SANI! – Teatro tra parentesi” su musiche originali composte ed eseguite da Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi. Seguendo un filo conduttore autobiografico con storie che raccontano momenti di crisi, Paolini tocca temi come la crisi climatica e la transizione ecologica. In un viaggio nel tempo racconta la crisi della guerra fredda che ebbe come protagonista Stanislav Petrov e il fine settimana in Islanda, a Höfði, che cambiò le sorti del mondo, dell’uomo più solo del mondo, del peso delle cose, del lockdown. Per la rassegna Divertiamoci a Teatro, dal 16 al 19 gennaio, gli Oblivion saranno i protagonisti assoluti di “Tuttorial”. Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli ovvero gli Oblivion tornano in scena con il loro nuovo spettacolo che gioca con la musica e il teatro. Gli Oblivion sono un OGM che svaria tra nostalgia e modernità, tra giocoleria e cabaret, tra intrattenimento leggero e satira di costume, tra Bologna e Trieste, tra il dire e il fare, tra moglie e marito… l
eventi di Agnese Ceschi
Sotto: Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli.
L’ANATRA ALL’ARANCIA: UNA COPPIA E LE SUE IMPERFEZIONI
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marsi, tradirsi, quasi lasciarsi, e ritrovarsi. Quante coppie avranno vissuto almeno una volta nella vita questa altalena, parte della fragilità dell’animo e delle relazioni umane. Questo racconta “L’Anatra all’arancia”, commedia cult scritta nei primi anni Settanta dallo scozzese Williams Douglas Home, portata in Italia per la prima volta
nel 1973 da Alberto Lionello e Valeria Valeri protagonisti di un allestimento rimasto storico; due anni dopo Luciano Salce firmò la regia della celebre versione cinematografica, con la magistrale interpretazione di Ugo Tognazzi e Monica Vitti. Approda al Teatro Nuovo di Verona, dal 12 al 15 dicembre, un nuovo allestimento con protagonisti Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli.
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EMILIO SOLFRIZZI CI RACCONTA LO SPETTACOLO,DI CUI È PROTAGONISTA CON CARLOTTA NATOLI, CHE FA LUCE CON IRONIA SULLA FATICA DEI SENTIMENTI
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non abbandonarlo per comodità e per la prima scelta facile. Vale la pena slegare un rapporto solo da alcuni accezioni, come la sessualità, che sono parte di un enorme patrimonio immenso di affetti, relazioni e complicità. Oggi, con le conquiste moderne come il divorzio, è più facile rispetto al passato lasciare e abbandonare la partita. Come è lavorare con la Sua partner in scena, Carlotta Natoli? Il nostro è un ritorno a lavorare assieme: abbiamo fatto per anni in passato “Tutti pazzi per amore”. Non avevamo mai lavorato in teatro. Lei è una vera potenza, un’attrice fantastica e una compagna di viaggio divertente. Entrambi siamo pieni di energia e passione per questo lavoro. Ci piace vivere questa professione fino in fondo ed in profondità.
Quale messaggio ci rimane alla fine dello spettacolo? Le debolezze di Gilberto e Lisa diventano un loro punto di forza: hanno affrontato la tempesta e non sono affondati. Questa non vuole essere una commedia moralista, è un dramma che fa molto ridere senza messaggi di buonismo. La vita va in meandri in cui non sei sempre pronto. Inciampi, e ricominci. Siamo tutti esseri umani, ma quando un sentimento è così potente, si fa di tutto per salvarlo. l
Sotto: Emilio Solfrizzi.
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Emilio Solfrizzi ci racconta perché non possiamo assolutamente perdere questo spettacolo. Come è confrontarsi con questi “mostri sacri”? Basta non pensarci, credere di essere il primo in assoluto, altrimenti saresti nella paralisi più totale (ride, ndr). Grazie a loro, che hanno fatto un lavoro eccellente, quest’opera è diventata un testo cult della drammaturgia contemporanea e poi si sono susseguiti tanti altri bravi attori. Chi è Gilberto, il suo personaggio? Sicuramente Gilberto, il mio personaggio, conquista nel suo essere un uomo pieno di difetti, imperfetto. Come dice la moglie, Lisa, Gilberto è così: un bambino e allo stesso tempo maturo e responsabile. L’unica cosa prevedibile di lui è la sua imprevedibilità. Non si nasconde dietro ad un dito, è un personaggio consapevole di sé e delle sue imperfezioni. Gilberto e Lisa, una coppia sposata da molti anni che va in crisi… Gilberto e Lisa sono una coppia partita da zero insieme, che ha avuto successo. Insieme hanno costruito una vita e una casa, scegliendo tutto assieme. Sono proprio fatti l’uno per l’altro, hanno molto in comune, ma il tempo li fa allontanare. Lei lo tradisce con un altro uomo, lui invece è un traditore seriale. Hanno vissuto molto e allo stesso tempo li lega un grande amore. Cosa innesca la comicità nella storia, che potrebbe sembrare a tratti più un dramma? Gilberto è uno scacchista. Invita l’amante a casa e in un gioco molto divertente, riesce nel confronto a riconquistare l’attenzione della moglie e a riaccendere l’amore che non si era mai spento. Il regista ha immaginato tutto come una grande partita di scacchi. Sono argomenti che toccano tutti noi. Cosa ha di contemporaneo questo testo? Si parla della fatica dei sentimenti. Oggi è faticoso tenere insieme una famiglia ed un matrimonio,
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SU IL SIPARIO... ANCHE PER I PIÙ PICCOLI UNA RICCA PROPOSTA TRA CITTÀ E PROVINCIA SCALIGERA ACCOMPAGNERÀ BAMBINI E FAMIGLIE DENTRO LA MAGIA DELLA MUSICA E DEL TEATRO. DAGLI SPETTACOLI MUSICALI A CURA DELLA FUCINA CULTURALE MACHIAVELLI, ALLE RECITE DEL TEATRO FAMIGLIE A CURA DI FONDAZIONE AIDA, LE RASSEGNE SOTTO L’ALBERO
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di Francesca Saglimbeni
“Family Concerts” Una mini kermesse di Fondazione Arena, in collaborazione con Teatro Filarmonico, che sabato 3 dicembre tornerà sul prestigioso palcoscenico cittadino con una piccola gemma del teatro in musica: L’Histoire du soldat (La Storia del soldato), racconto senza tempo che il celebre Igor Stravinsky, russo e cosmopolita, creò con l’amico e scrittore svizzero Charles-Ferdinand Ramuz nel 1918. L’intento era quello di posare una prima pietra per la ricostruzione del mondo, reduce dalle distruzioni della Grande Guerra. Lo spettacolo, una “storia da leggere, recitare e danzare”, è tratto da una fiaba russa di Afanas’ev felicemente contaminata dal mito occidentale di Faust, e si sviluppa in una piccola opera da camera qui interpretata dall’attore Solimano Pontarollo e dal ballerino Ivan Ristallo. Regista al debutto veronese è Domenico Andriani, con le scene di Angelo Finamore. A dare vita
alla partitura musicale originale saranno sette professori, prime parti dell’Orchestra areniana, diretti da Paolo Spadaro, ossia Peter Szanto (violino), Riccardo Mazzoni (contrabbasso), Giampiero Sobrino (clarinetto), Paolo Guelfi (fagotto), Massimo Longhi (tromba), Giancarlo Roberti (trombone), Alessandro Carobbi (percussioni). Fucina dei Piccoli Natale 2023 presso la Fucina dei Piccoli, rassegna che vede la co-direzione artistica di Bam!Bam! Teatro, propone Il Teatro Verde e la slitta incantata in scena domenica 17 dicembre alle 16.30 presso il teatro della Fucina Culturale Machiavelli in via Madonna del Terraglio. I piccoli spettatori incontreranno tanti simpatici folletti, pronti ad accompagnarli verso la notte più magica dell’anno. Chi li aiuterà a far funzionare la slitta incantata? Durante le vacanze natalizie, invece, ogni mattina si terrà un
Teatro Famiglie 2023-2024 Sempre il 17 dicembre, appena fuori le mura, alle ore 16, Fondazione Aida presenterà il nuovo titolo su tema natalizio della tra-
dizionale rassegna presso il Teatro Dim (Castelnuovo del Garda): Un Natale al giorno, produzione dell’associazione culturale Artemista, liberamente ispirata a “Il pianeta degli alberi di Natale” di Gianni Rodari.Lo spettacolo narra le avventure di una bambina che, attraverso l’incontro in sogno con un simpatico personaggio, scopre nuovi lati di sé e il valore delle piccole cose. Una storia che racconta il potere della fantasia e dell’amicizia, attraverso un viaggio fantastico che inizia nella propria stanza. Età: dai 4 anni. Il 21 gennaio, alle 16, sarà la volta de Il segreto del Pifferaio magico (produzione di Fondazione Aida ets e Febo Teatro). La trama: tre attrici restano bloccate in un teatro che, per l’occasione, è stato trasformato in un deposito di cibo. Per far passare il tempo le ragazze decidono di raccontarsi una storia classica “Il Pifferaio magico”, utilizzando gli oggetti presenti nella stanza. Età: dai 6 anni. l
Da sinistra: Teatro Verde, Un Natale al giorno e Histoire du soldat.
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campus musicale per bambini dagli 8 ai 12 anni, grazie al quale i partecipanti impareranno a suonare alcuni strumenti tipici dell’infanzia, dal cucù alla tromba in do ai campanellini. Esperienza che si concluderà con un concertino finale, con protagonisti gli stessi piccoli suonatori, invitati a esibirsi al fianco dell’ensemble Fucina Harmonica ne La Sinfonia dei Giocattoli. Il 28 gennaio alle 16.30, poi, gran finale con il Teatro del Cerchio di Parma, che racconterà la storia di Pinocchio di Collodi dal punto di vista del gatto e della volpe. Uno spettacolo che rivisita e trasforma con forte carica umoristica un classico come “Aspettando Godot” di Beckett, parlando anche al pubblico “over 5”.
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PERCHÉ È IMPORTANTE RICORDARE?
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di Federica Clemente
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emoria: capacità di ricordare, di conservare e richiamare alla coscienza nozioni ed esperienze del passato. E per non commettere gli stessi errori del passato, si potrebbe aggiungere parlando del Giorno della Memoria. Questa ricorrenza internazionale è stata definita dall’Assemblea delle Nazioni Unite e viene celebrata ogni anno il 27 gennaio, anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, per commemorare le vittime della Shoah: “l’Olocausto sarà per sempre un monito per tutti i popoli sui pericoli causati dell’odio, dal razzismo e dal pregiudizio”. Oggi però non si tratta di richiamare alla memoria, ma di spigare ciò che è stato, di raccontare alle giovani generazioni gli orrori della Shoah e soprattutto di far comprendere le motivazioni alle basi di quelle scelte, perché in ogni momento, purtroppo, tutto potrebbe ripetersi (e forse sta già accadendo). Ne abbiamo parlato con Lorenzo Bassotto, regista e direttore artistico di Bam!Bam! Teatro, compagnia di teatro ragazzi che ha in repertorio due spettacoli dedicati all’argomento, Un sacchetto di biglie e Fuorigioco.
Perché è così importante il Giorno della Memoria oggi? I ragazzi capiscono che è qualcosa che li riguarda, non è solo storia, solo passato? Se non viviamo mantenendo il ricordo storico rischiamo di commettere di nuovo gli stessi errori: è una cosa che storici, filosofi e pensatori hanno sempre detto, il Giorno della Memoria è stato istituito per tenere alto l’allarme sugli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Il problema è che noi (persone di cultura e teatro) facciamo solo una piccola parte, ma tutto il mondo deve avere questo obiettivo. Con tutto il mondo intendo il mondo dei ragazzi che spesso, troppo spesso purtroppo, vengono portati a teatro senza neanche essere preparati su cosa stanno andando a vedere, non sanno di cosa si sta parlando perché magari non sono ancora arrivati a quel punto del programma, e quindi ciò che vedono a loro sembra fantascienza, una storia inventata. Questo lavoro collaterale, fatto dalle scuole e dalle famiglie, è un passaggio importantissimo per noi e soprattutto per le ragazze e i ragazzi a cui vengono dati strumenti utili per la comprensione. Le ragazze e i ragazzi capiscono che è qualcosa che li coinvolge
A sinistra: Lorenzo Bassotto durante un dibattito alla fine dello spettacolo.
però avere fiducia negli insegnanti e nelle proposte, non avere paura di affrontare tematiche quali la discriminazione e la violenza, perché il compito del teatro è anche, e forse soprattutto quando si parla di teatro ragazzi, quello educativo. Perché con Bam!Bam! Teatro avete sentito la necessità di affrontare questi temi in teatro? Come può il teatro raccontare storie e trasmettere messaggi importanti? Nei nostri lavori, normalmente, partiamo da libri di letteratura per ragazzi, da libri di formazione in grado di farli viaggiare con la fantasia, essere in altri mondi e in altre situazioni, lontano dalla loro vita quotidiana, noi facciamo solo la trasposizione sulla scena. Ma ci sono anche operazioni che servono per far pensare i giovani spettatori su come stanno vivendo la loro vita, su come si viveva in passato e come si spera non si vivrà in futuro. Poi si tratta sempre di raccontare storie giuste per il pubblico che si ha di fronte: per esempio in “Un sacchetto di biglie” si alterna la parte di avventura con la commedia e momenti di profonda tragedia perché si narra della storia dei due fratelli in fuga dai nazisti; mentre in “Fuorigioco” la Shoah è
vista dalla parte di un giocatore austriaco che potrebbe sostenere il regime e vivere nell’agio, ma decide di ribellarsi: questo per far capire ai ragazzi come in certe situazioni sia necessario avere il coraggio di dire no alle ingiustizie, anche quando si è fuori dal coro. l
Bam!Bam! Teatro porterà in scena per le scuole: - “UN SACCHETTO DI BIGLIE” martedì 16 gennaio, ore 10, Cinema Teatro Valpantena - “UN SACCHETTO DI BIGLIE” mercoledì 17 gennaio, ore 10, Teatro Santa Teresa - “FUORIGIOCO” martedì 30 gennaio, ore 10, Teatro al Terraglio Teatro ex cinema Mazziano
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unicamente dal come fai vivere loro l’esperienza, dalla preparazione alla partecipazione allo spettacolo fino al dibattito finale. Il teatro ha il compito di muovere domande, dubbi, di invogliare gli spettatori ad approfondire ciò che hanno visto in scena, stimolare la curiosità che spinge alla ricerca, all’informazione. Abbiamo avuto tanti feedback intorno a situazioni così. E come dicevo prima, c’è un prima, un dopo e un molto dopo durante il quale i ragazzi devono muoversi, devono sviluppare una curiosità e un’umanità che magari nella vita quotidiana non mettono in atto. Come reagiscono le ragazze e i ragazzi in teatro? Le ragazze e i ragazzi ci stupiscono ad ogni replica, perché si fanno coinvolgere nelle storie che raccontiamo con totale attenzione e partecipazione; alle volte capiscono meglio loro le metafore degli adulti stessi; alle volte ridono per difesa alle scene più violente; alle volte stanno in assoluto silenzio. Le ragazze e i ragazzi hanno bisogno di questi momenti per affrontare certe tematiche, per porsi delle domande e affrontare le risposte con insegnanti e famiglie a casa, per quello dico che c’è un dopo e un molto dopo. Le famiglie devono
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L’ALTRO TEATRO CITY: LA NUOVA RASSEGNA CHE CONNETTE di Giorgia Castagna
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rosegue a gonfie vele il progetto Altro Teatro City con la Rete Spettacolo Verona Professionisti RSVP in scena al Teatro Camploy a partire dal 24 ottobre fino al 21 dicembre 2023. A susseguirsi sul suggestivo palco 14 compagnie dello spettacolo veronese che con percorsi del tutto personali hanno costruito una rassegna comune.
ta quanto di più prezioso possiamo vivere. Nel bene e nel male. Seguirà come penultimo appuntamento il 18 dicembre “Maestre - Canto le donne, l’Italia e altre storie” Associazione Culturale Mitmacher di Giovanna Scardoni, regia Stefano Scherini. Riprendendo la celebre frase di D’Azeglio “Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani” lo spettacolo racconta la straordinaria epopea delle maestre italiane, coraggiose iniziatrici dell’emancipazione femminile. A concludere la rassegna il 21 dicembre la compagnia ErsiliaDanza presenta due gruppi: la Compagnia Iuvenis Danza in Risonanze, coreografie di Greta Bragantini e Giovanna Venturini con il progetto che indaga la materia nella sua “veste animata”, capace di sedurre e risuonare, partendo dal pensiero del filosofo francese Gaston Bachelard. Attraverso il linguaggio della danza si costruisce un percorso visivo e sonoro, in cui la relazione corpo-materia viene esplorata con sguardo poetico, come “alchimisti” capaci di instaurare con gli elementi un rapporto armonico. A seguire Fòv Art Movement in Orpheus and the Vultures coreografie di Lucia Salgarollo. Il racconto di figure di transito nel rapporto tra la vita e la morte, legati a imprese spinte al limite dell'umano, oltre le leggi costituite per seguire altre leggi non scritte, quelle dell’animo. l
Nella pagina precedente in alto a sinistra: Roberto Totola e Marina Furlani in “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni” (ph FormicaCreativa). Sopra dall’alto: la Compagnia Iuvenis Danza e una scena da “Maria. La Callas”.
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Nello specifico il grande staff si riconosce in: Arte3, Babilonia Teatri, Bam!Bam!Teatro, Casa Shakespeare, Chiara Frigo con Zebra Cultural Zoo, ErsiliaDanza di Laura Corradi, Fondazione Aida, Fondazione Atlantide/Teatro Stabile di Verona, Fucina Culturale Machiavelli, Ippogrifo Produzioni, Mitmacher, Orti Erranti/Modus Produzioni, Punto in Movimento, Teatro Scientifico/Teatro Laboratorio. Le realtà veronesi unitesi con l’intento di far crescere e dare il giusto riconoscimento anche al professionismo della cultura e dello spettacolo locale e non solo hanno saputo creare un connubio unico dando la giusta attenzione anche al Teatro ragazzi, a bambini e giovani, nella forte convinzione che si debba costruire il vero pubblico del futuro. La sera del 7 dicembre in scena “Maria. La Callas” Orti Erranti | Modus Produzioni di Laura Murari. Lo spettacolo inscena la sua ultima notte di vita a Parigi, per raccontare la straordinaria figura della Divina come donna prima che diva, con le sue energie e fragilità, desideri e delusioni, affermazioni e insoddisfazioni, passioni e tormenti. Il 14 invece Punto in Movimento/Doc Servizi di Roberto Totola e Marina Furlani porta in scena “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”. Si parla di amore e nel gioco dell’amore c’è chi ama e chi non ama. Shakespeare, ci trasporta nelle vite e amori dei personaggi creando lo specchio che raccon-
L’ALTRO TEATRO, IL CONTEMPORANEO È DI CASA AL TEATRO CAMPLOY di Federica Clemente
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Sopra: la regista Lucia Calamaro. A destra: Paola Minaccioni.
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l Teatro Camploy ospita ormai da tempo anche la rassegna L’Altro Teatro, la rassegna organizzata dal Comune di Verona che racchiude il meglio del teatro e della danza della scena contemporanea italiana, che quest’anno ha come titolo “Io sono noi”. Cominciata in novembre con due spettacoli, la rassegna prosegue nel mese di dicembre, mercoledì 6, con il progetto di Lucia Calamaro “Tipi umani seduti al chiuso”. La regista Calamaro sceglie di indagare l’essere umano nelle sue pieghe più nascoste e doloranti. Ci troviamo in una biblioteca dove sette persone tra libri e tavoli si confrontano in un ambiente che diventa un habitat di sicurezza e di conforto, ma anche di litigio e violenza fino a diventare, a volte, un concertato musicale. Si prosegue poi con Monika Bulaj che presenta il suo “Broken Songlines Tre Manoscritti” mercoledì 12 dicembre, un viaggio dalla Cina all’Europa in cui la performer indaga le minoranze a rischio, un atlante delle popolazioni e dei luoghi. Il gennaio del Teatro Camploy comincia all’insegna della risata: giovedì 18 sul palcoscenico del Camploy sale una delle artiste di teatro e televisione italiana più amate, Paola Minaccioni, con uno show di stand up comedy dal titolo "Stupida Show" di Carrozzeria Orfeo. Il monologo, scritto da Gabriele Di Luca, racconta dei piccoli inferni personali, delle follie e frustrazioni quotidiane, è il racconto di chi è stufa di sopportare la retorica qualunquista della contemporaneità. Giovedì 25 gennaio spazio alla danza di Tanz Harz con “Gravitas”, coreografia di Tarek Assam e scenografia di Michele Lorenzini. La performance, come si deduce dal titolo, “gioca” con la gravità in chiave sperimentale grazie alla multimedialità. Danza, suoni, luci e video interagiscono in uno spazio e tempo che si dissolvono per una creazione che alterna stati di pesantezza a stati di assenza di gravità instabili e onirici. l
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otor Bike Expo, la manifestazione fieristica dove gli appassionati delle due ruote potranno incontrare le maggiori aziende produttrici di moto personalizzate e dove l’ingrediente principale è proprio la passione per le moto e la condivisione di questo stile di vita, torna in fiera a Verona, dal 19 al 21 gennaio del 2024. Per tutti gli appassionati di moto, che siano esperti o alle prime armi, si tratta di un appuntamento imperdibile: lo sanno bene gli oltre 160 mila visitatori che anche nell’ultima edizione hanno affollato i padiglioni della fiera
trovando tutto ciò che riguarda questo mondo e le tante novità sul mercato, dal settore custom a quello sportivo e delle moto da strada fino a quelle elettriche, dal lifestyle a tutto ciò che rende il mondo delle due ruote così affascinante e di tendenza. Il programma della tre giorni è ricco di eventi, esibizioni, contest e gare che regalano al pubblico emozioni uniche, e ancora demo ride, workshop, un mercato dell’usato dove trovare occasioni uniche. Fiore all’occhiello della manifestazione rimane il settore delle moto custom e ne è testimonianza la presenza, in questa edizione, di Cristian
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Motor Bike Expo Sosa, conosciuto a livello mondiale per la sua incredibile abilità nella costruzione di moto personalizzate, dando vita a alcune delle due ruote più iconiche del settore. Altra grande novità di questa edizione è un intero spazio dedicato a scooter e moped che stanno vivendo una vera e propria rinascita andando a intercettare le passioni dei più nostalgici: “Distretto ruote piccole” è il nome di questo progetto che nasce dalla sinergia tra MBE, Scooterismo.it e Special Senza Marce (due delle voci più autorevoli del settore). Per il programma aggiornato www.motorbikeexpo.it. l
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LA FIERA PER GLI AMANTI DELLE DUE RUOTE
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L’AMARONE 2019 SI PRESENTA IN ANTEPRIMA CON TUTTA LA SUA ELEGANZA AMARONE OPERA PRIMA: IL 3 E 4 FEBBRAIO AL PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA DI VERONA VERRÀ PRESENTATA L’EDIZIONE 2019 DEL CELEBRE VINO DELLA VALPOLICELLA E SI PARLERÀ DI CAMBIAMENTO CLIMATICO
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di Agnese Ceschi
vite usato maggiormente in Valpolicella - due terzi della superficie vitata -, riesce a far affrontare alla vite con più tranquillità l’aumento delle temperature. La pergola, per la natura della sua conformazione, protegge i grappoli più del guyot, l’altro metodo di allevamento. In questo modo i grappoli non si bruciano con l’intenso caldo e sopratutto la pergola si è rivelata più adatta a proteggere le nostre varietà molto sensibili, come la Corvina ed il Corvinone. Parliamo anche di un’altra tipologia di vino della Valpolicella: il Valpolicella Superiore. State lavorando per la sua promozione negli ultimi tempi? Il Superiore è protagonista di una campagna di promozione verso il consumatore e il mondo della ristorazione. Riteniamo che sia una tipologia che incontra maggiormente il cambiamento dei gusti del consumatore, che oggi cerca una gradazione alcolica limitata e vini più eleganti, fruttati e croccanti. Noi vorremmo che rimanesse un vino dedicato al settore Horeca, ristorazione dunque. Inoltre, vorremmo sdoganare l’idea del rosso come vino unicamente invernale. Il vino della Valpolicella ha un tannino gentile e dunque si presta ad essere servito fresco in estate, adattandosi anche ad una cucina di pesce. Ci sono novità rispetto alla candidatura Unesco della tecnica di messa a riposo delle uve della Valpolicella? Sono passati 180 giorni dal momento della presentazione della domanda, ora attendiamo i tempi della decisione politica. Confidiamo in una risposta verso la fine dell’inverno e speriamo di ricevere buone notizie. l
Sopra: Christian Marchesini, Presidente del Consorzio della Valpolicella.
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ome sarà l’annata 2019 di Amarone della Valpolicella? Lo scopriremo il 3 e 4 febbraio durante Amarone Opera Prima, il consueto evento anteprima organizzato dal Consorzio della Valpolicella nella suggestiva cornice della Gran Guardia di Verona. Ne abbiamo parlato con Christian Marchesini, presidente del Consorzio, e l’occasione è stata propizia anche per affrontate il tema del cambiamento climatico, al centro della preoccupazione dei viticoltori oggi, e del cambiamento di gusto dei consumatori verso vini meno opulenti e muscolosi, ma più eleganti, fruttati e croccanti. Il 3 e 4 febbraio va in scena l’edizione 2024 di Amarone Opera Prima. Che edizione sarà quest’anno? Quest’anno confermiamo il format dello scorso, all’interno della magnifica cornice del Palazzo della Gran Guardia di Verona. Sarà l’occasione per presentare l’annata 2019 dell’Amarone DOCG della Valpolicella: una bella annata nella media storica, con una gradazione alcolica leggermente superiore alla media a causa del cambiamento climatico e dell’aumento delle temperature che stiamo sperimentando negli ultimi anni. Che stile avrà quest’annata? I produttori della Valpolicella si stanno evolvendo verso uno stile di Amarone meno muscoloso, più elegante e versatile negli abbonamenti. L’annata 2019 si esprime in tutta la sua eleganza. Quale sarà l’argomento del consueto convegno di Amarone Opera Prima? Il cambiamento climatico. Abbiamo sperimentato come la pergola, il sistema di allevamento della
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a sempre adulti e bambini aspettano con grande trepidazione la mattina del 25 dicembre per vede-re cosa li aspetta sotto l’albero. Qualcuno non resiste, e apre i regali già la vigilia di Natale, quando scocca la mezzanotte. Ognuno ha le sue tradizioni. Ma se c’è qualcosa su cui sono tutti d’accordo è che la magia del Natale inizia molto prima. Già da novembre nelle città compaiono luci, addobbi, mostre di presepi, cene a tema e anche tanti eventi dedicati. Tra questi, tra i più attesi, ci sono i mercatini di Natale. A Verona tutti conoscono i mercatini di Natale di Norimberga che da anni riempiono con le loro casette piazza dei Signori: un’occasione per assaporare a pieno l’atmosfera
Creatività e artigianato I PROTAGONISTI DEI NUOVI MERCATINI DI NATALE
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di Marta Tarasconi
natalizia. Decorazioni per l’albero di Natale, sciarpe, cappelli, ciabatte in lana cotta, calde coperte, ma anche piante, lampade di sale, profumi e tanto cibo: chi non conosce i banchetti di Norimberga? Tuttavia non sono gli unici: esistono infatti nuovi mercatini che stanno prendendo sempre più piede, in città e in provincia, che non perdono l’occasione di essere presenti anche sotto Natale. Stiamo parlando del Festival dell’Handmade, del Ciao Market e del Pattyland Market. Non solo un’occasione per cercare regali di natale originali e artigianali, ma anche un momento di festa e di condivisione: musica, buon cibo e un ottimo bicchiere di vin brûlé, o di succo.
Il CIAO MARKET nasce con un intento ben preciso: dare voce a progetti il cui focus è la sostenibilità, ambientale e sociale, e farli conoscere a un numero sempre maggiore di persone. Per farlo, metto-no in gioco quelli che per loro sono valori imprescindibili: la creatività, la passione e la collaborazio-ne. Oltre ai classici banchetti dedicati a realtà sostenibili - organizzano anche talks e workshop: l’obiettivo non è solo quello di risvegliare la creatività dei partecipanti, ma anche e soprattutto mo-strare quanto - e quale - lavoro sta dietro la nascita di un prodotto sostenibile. Nell’evento di dicem-bre saranno proprio i workshop i protagonisti del market: se volete realizzare il regalo di Natale con le vostre mani, questa è l’occasione giusta.
Pattyland Market Lo spirito del PATTYLAND MARKET è quello di riunire sotto lo stesso tetto diverse realtà: non vogliono identificarsi con una tipologia di market o con un target ben preciso, vogliono che tutte le idee e le persone trovino il loro spazio. Dall’handmade all’oggettistica di vario tipo, passando per il vintage, il mondo della grafica e dell’illustrazione, i bijoux. Senza mai scordarsi di avere uno spazio dedicato ai bambini, con attività pensate apposta per loro. DOVE: Gallerie Mercatali QUANDO: 10 dicembre
DOVE: Baleno San Zeno QUANDO: 9-10 dicembre
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DOVE: in via Mazzini, nel centro storico di Bussolengo QUANDO: 8-9-10 dicembre
Ciao Market
Festival dell’Handmade IL FESTIVAL DELL’HANDMADE - I NUOVI CREATIVI è un festival nato nel 2012 dall’idea di Roberta Vianini, che ne è anche l’organizzatrice, dove è possibile trovare una selezione di oltre 70 creativi prove-nienti da varie città italiane e non solo con un’ampia gamma di prodotti: gioielli, vestiti, accessori mo-da e di design, home decor, scarpe, accessori per gli amici a quattro zampe, borse, grafica e tante altre idee. L’obiettivo del Festival è quello di diffondere la cultura del fatto mano originale e di qualità.
in città
C PRESEPI DAL MONDO QUANDO IL PRESEPE È ARTE
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di Giorgia Castagna
on l’arrivo del Natale e dei tradizionali mercatini, la città di Verona si prepara al Natale ma ciò che più contraddistingue la santa festa è senza dubbio la rassegna internazionale del “Presepi dal mondo in Arena”. L’appuntamento che arriva quest’anno alla 39ª edizione va in scena dal 18 novembre al 14 gennaio 2024 nella suggestiva cornice del palazzo della Gran Guardia, a causa di urgenti, improrogabili lavori nell’Anfiteatro areniano. L’evento organizzato dalla Fondazione Verona per l’Arena vanta opere provenienti da musei, collezioni, maestri presepisti e appassionati di tutto il mondo e proprio per questo motivo offre un mix artistico completo che racchiude in sé la tradizione presepista intercontinentale. La rassegna, presente anche nel Guinness dei primati, proprio per il grande numero di opere provenienti da tutto il mondo, ogni anno si preoccupa di sottolineare il carattere di mul-
commuove e tocca grandi e piccini perché il presepe è storia, spiritualità ma anche un po’ magia. CURIOSITÀ LE ORIGINI DEL PRESEPE Il presepe, o presepio, nasce nel 1223 quando San Francesco d'Assisi, di ritorno dalla Terra Santa, volle mettere in scena la natività presso il paese di Greccio che tanto gli ricordava Betlemme. Francesco portò in una grotta la mangiatoia con la paglia e vi condusse il bue e l’asino (non c’erano la Vergine Maria, Giuseppe e il bambinello). La popolazione accorse numerosa e così il santo poté narrare a tutti i presenti, che non sapevano leggere, la storia della nascita di Gesù. La particolarità di questo presepe, oltre a quella di essere stato il primo nella storia, risiede nel fatto di essere stato anche il primo presepe vivente del mondo, sebbene non ancora rappresentato nella forma completa. Il presepe, nato come strumento
di comunicazione con la popolazione, entrò nelle case popolari solo dopo aver trovato posto nelle chiese e nelle residenze nobiliari. Solo nel corso del XVIII e del XIX secolo, la tradizione del presepe entrò nelle abitazioni delle persone comuni dove, ancora oggi occupa un posto speciale nelle festività natalizie. MERCATINI DI NATALE Sono arrivati anche quest’anno in città i caratteristici mercatini di Natale di Norimberga allestiti come di consuetudine tra piazza dei Signori, Loggia Vecchia, e negli attigui Cortile del Tribunale e Mercato Vecchio. La manifestazione inaugurata dal 17 novembre terminerà il 26 dicembre. Nei tre spazi a disposizione saranno dislocati 48 banchetti e altri 12 saranno all’Arsenale dove è possibile per gli amanti pattinare su una suggestiva pista da ghiaccio che rimarrà in funzione fino all’8 gennaio (con eventuale proroga per la festa di San Valentino). l
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tietnicità e tolleranza tra popoli di culture diverse e valorizzare la parte artistica della collezione così da ricevere grandi consensi e riconoscimenti. I presepi presenti sono circa 400 con dimensioni colori e materiali che variano. Il tutto viene meticolosamente allestito con luci ed ombre, suoni e colori particolari studiati per attrarre i visitatori e valorizzare ogni singola opera. L’obiettivo finale è proprio quello di trasformare la mostra in uno spettacolo itinerante grazie al gioco di musiche luci e proiezioni che contribuiscono a creare un’atmosfera sublime, trasformando così l’esperienza, in qualcosa di unico. Il cuore pulsante della rassegna però è proprio l’arte del presepe. Ogni comunità cristiana è bene ricordare ha una propria tradizione culturale che si esplicita anche nella creazione dei presepi. Il patrimonio culturale artistico e popolare ci parlano di testimonianze uniche date dal folklore regionale e qui ce n’è davvero per tutti. Un viaggio storico che
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Simboli natalizi: la Stella Cometa di Piazza Brà IL NATALE 2023 SARÀ CARATTERIZZATO DA UNA TEMPORANEA INSTALLAZIONE LUMINOSA CHE SOSTITUIRÀ SOLO PER QUEST’ANNO LA TRADIZIONALE STELLA DI NATALE
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di Agnese Ceschi
chi ha addirittura ipotizzato la sua definitiva dismissione. Oggi finalmente sappiamo che non sarà così: sarà solo un arrivederci al 2024. Il Comune di Verona ha infatti comunicato che non c'è tempo per il restauro della base della cometa e la collocazione in sicurezza e dunque per questo Natale la stella della Brà verrà sostituita da una sua “versione luminosa”. Si tratta di una struttura messa a disposizione da parte dell'Amministrazione Comunale, un’opera di una squadra di light designer in metallo, che ricostruirà con dei fasci di luce l’immagine di una stella cometa, ma che non toccherà l’anfiteatro. Perché la Stella è così importante per la città? Non è solo un simbolo del Natale per i veronesi, ma
anche un manufatto incredibile per dimensioni e valore. L’opera immane, progettata nel 1984 dall’architetto Rinaldo Olivieri e realizzata da Manni Group, è alta 70 metri e lunga 82 con le punte che arrivano fino ai 22 metri: per realizzare quest’opera sono state necessarie 80 tonnellate di acciaio e ben 2.500 bulloni. Come per la Tour Eiffel, anche la Stella di Natale di Verona era stata progettata per essere allestita una sola volta: con gli anni, tuttavia, la cittadinanza l’ha fatta propria e ha continuato ad essere allestita nella piazza centrale della città, Piazza Bra. Una curiosità? Una copia in miniatura della Stella di Verona è stata donata a Papa Giovanni Paolo II ed agli ex Presidenti Gorbaciov e Reagan. l
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ntere generazioni di bambini veronesi sono cresciute provando a scalarne le punte inferiori (compresa la sottoscritta). È la stella del Guinness dei primati, l’archi-struttura più grande al mondo, che per 40 anni ha rappresentato il Natale di Verona, facendo capolino dall’Arena per posare i suoi lunghi raggi sul pavé di Piazza Brà. Il Natale 2023 non sarà accompagnato da questo simbolo della città, ma tornerà nel 2024. Perché? Facciamo un passo indietro: a gennaio 2023, durante lo smontaggio della stella, la parte che poggia e dà all'interno dell'Anfiteatro si è staccata cadendo all'interno dell'Arena e provocando dei danni. Da allora si sono susseguite numerose possibilità: c’è
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di Giorgia Castagna
SANTA LUCIA TRA STORIA E TRADIZIONE
L’EPIFANIA CHE TUTTE LE FESTE PORTA VIA A chiudere il capitolo delle tradizioni veronesi ci pensa il “Brusa la Vecia” il tipico falò che da decenni si svolge nella centralissima piazza Bra’ nel giorno dell’Epifania. La vecia, un fantoccio bruciato per allontanare la cattiva stagione e pregare l’avvento della primavera e della rinascita delle attività agricole si brucia in realtà in tutta la provincia di Verona e del Veneto dove ogni comunità organizza il proprio nella piazza centrale. In particolare, nella regione veneta si guarda il falò, che si svolge appunto il giorno dell’Epifania o nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, con molta curiosità perché il vento che muove e allontana il fumo del falò è prezioso presagio del nuovo anno: infatti, il vento proveniente da sud-ovest annuncerebbe la pioggia (e quindi fertiilità e prosperità), mentre quello proveniente da nord-est porterebbe tempo asciutto, e dunque terre aride e raccolti scarsi. Il fantoccio non brucia solamente nella città scaligera. Nel Friuli Venezia Giulia questa tradizione diventa pignarûl o cabossa nella zona della bassa friulana mentre nel Veneto Orientale questa tradizione prende il nome di foghèra o casèra. A Pordenone, Treviso e Venezia si chiama panevin o panaìn: pane e vino, un augurio per un anno ricco. In Emilia Romagna diventa Fasagna e a Bologna e Modena si festeggia il falò del vecchione, ed in fine sul Lago Maggiore il rito diventa se brüsa ul vécc. Non resta quindi ai veronesi e ai tanti turisti in città per le vacanze natalizie, che attendere per l’anno nuovo (salvo restrizioni dell’ultima ora) questo suggestivo rito che dovrebbe svolgersi la sera del sei gennaio in una affollatissima piazza Bra’. l
Sopra: i banchetti in piazza Brà.
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ta per tornare la notte più magica dell’anno per tutti i bambini veronesi e non solo. La sera tra il 12 e il 13 dicembre infatti, ritornerà, come ogni anno sul suo fido destriero, un asinello, lei: Santa Lucia. Le raccomandazioni quindi saranno come sempre: "fate i bravi e tutti a letto presto! E la mattina giochi e dolcetti non mancheranno". Una ricorrenza questa che va cercata nel passato ma scopriamo quali sono le radici di questa festa diventata veronese a tutti gli effetti. Santa Lucia ha infatti un legame molto stretto con Verona dove si narra che attorno al XIII secolo, i bambini veronesi furono travolti da una grave e incurabile pandemia di “male agli occhi” che porto i genitori a chiedere “aiuto” alla santa siciliana: Santa Lucia. Andarono quindi in pellegrinaggio con i piccoli alla chiesa di Sant’Agnese (attuale palazzo del Comune) al tempo dedicata proprio alla Santa. Per convincere però i bambini ad uscire e seguire la processione, in quel freddo dicembre i genitori promisero che al loro ritorno non sarebbe mancata una sorpresa. E così al loro rientro dalla chiesa con grande stupore e meraviglia i bambini trovarono dolci e balocchi. Arriviamo ora ai nostri tempi e capiamo quindi perché Piazza Bra' ancora oggi è un vero e proprio simbolo di questa tradizione che durò fino a fine Ottocento e dove oggi ritroviamo i consueti banchetti di Santa Lussia. Quando? I banchetti arriveranno in piazza Bra' e nelle vie limitrofe dal 10 al 13 dicembre. Qui i visitatori potranno trovare un’ampia scelta di dolciumi, ghiottonerie e non solo. Il centro città si riempirà di stand e bancarelle dove si potranno comprare regali di ogni tipo, dai prodotti di artigianato alle specialità gastronomiche.
in città
SAN SILVESTRO. CHI ERA IL SANTO DELLA “NOTTE PIÙ LUNGA” DELL’ANNO?
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TRA STORIA E LEGGENDA, IL TRENTATREESIMO VESCOVO DI ROMA È LEGATO ALLA TRADIZIONE DEL CAPODANNO CHE OGNI 31 DICEMBRE – 1° GENNAIO INVADE LE PIAZZE DI TUTTO IL MONDO (O QUASI)
Vaticano, destinata ad accogliere i resti dell’apostolo. Sul rapporto tra papa Silvestro e Costantino si tramanda altresì che il primo avrebbe guarito il secondo dalla lebbra, somministrandogli il sacramento del Battesimo. Per le sorgenti comunità cristiane in Roma, inoltre, il santo della “notte più lunga” dell’anno, fece erigere otto basiliche e si dedicò all’assistenza dei più poveri e bisognosi. I suoi contemporanei lo soprannominarono Confessore della fede, titolo onorifico usato dal IV secolo in poi per celebrare uomini di fede distintisi per l’aver divulgato la Parola di Dio con particolare coraggio e sapienza, sia attraverso gli scritti che le proprie opere e predicazioni. Virtù che a un anno dalla sua morte, avvenuta il 31 dicembre del 335 d.C., gli valsero anche l’inserimento nel calendario dei santi. La coincidenza tra la ricorrenza cattolico cristiana e la festa popolare del Capodanno sarebbe tuttavia casuale. Sta di fatto che, tradizioni religiose e usanze pagane - talvolta anche più antiche - si mescolano, per una notte, sotto lo stesso firmamento, generando tripudi di festa che ogni popolazione declina secondo il proprio sentire e folklore. Ecco che, oltre ai classici brindisi in piazza e spettacoli pirotecnici tra lago e città, o alle notti danzanti tra i tavoli dei cenoni e sale da ballo, gli appassionati di musica rimasti in riva all’Adige, ad esempio, potranno optare anche per un conto alla rovescia sulle note della grande musica proposta al teatro Filarmonico dall’Orchestra e Coro di Fondazione Arena (quest’ultimo diretto da Roberto Gabbiani), concerto in programma il 31 dicembre 2023 alle 19.30. Mentre per la gioia dei più piccoli e un Capodanno in famiglia, c’è sempre il parco divertimenti più famoso d’Italia, Gardaland. Dove la sera di San Silvestro il veglione sarà all’insegna dell’intrattenimento, del divertimento e menu da degustare o presso il Wonder Restaurant o il Tutankhamon Restaurant (a seconda del pacchetto che si sceglierà di prenotare dal sito web del parco). l
A sinistra: l’Imperatore Costantino si inginocchia davanti a Papa Silvestro I*. Affresco nell’Oratorio di S. Silvestro, Chiesa dei Quattro Santi Incoronati, Roma.
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i lui ci sono pervenute rare e frammentarie notizie. Ma la tradizionale festa nelle piazze che, ogni ultimo giorno dell’anno, unisce uomini e donne di tutto il mondo (o quasi) sotto lo stesso cielo, è storicamente legata proprio alla ricorrenza liturgica che porta il suo nome: Silvestro. Si tratta del trentatreesimo pontefice della Chiesa cattolica, conosciuto come papa Silvestro I, e collocato – a proposito di “passaggi” da un periodo a un altro (come quello che avviene fra il 31 dicembre e il 1° gennaio del successivo anno) – giusto a cavallo tra la Roma pagana e la Roma Cristiana. Quella “avviata” dall’imperatore Costantino, per intenderci. Il quale oltre a fargli dono del palazzo del Laterano come residenza privata, fece seguito all’input che lo stesso pontefice gli aveva dato per la fondazione della prima basilica di San Pietro sul Colle
in città carnet verona | 44
DA EATALY VERONA, POLO CULTURALE DI ENOGASTRONOMIA E ARTE, ARRIVA L’INEDITA LINEA DI GRANDI LIEVITATI FIRMATI DAL BRAND. LA TRADIZIONE CULINARIA ITALIANA CELEBRATA CON INGREDIENTI DI ALTISSIMA QUALITÀ E GUSTO
A NATALE DEBUTTANO I NUOVI PANETTONI E PANDORO A MARCHIO EATALY
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Natale, il gusto di stupire. Eataly, ambasciatore e punto di riferimento dei prodotti italiani di alta qualità, celebra le feste con i sapori che rimandano alle nostre tradizioni più care. Per il primo anno, il brand ha creato un’inedita linea di panettoni e pandoro a marchio Eataly, disponibili anche a Verona, in via Santa Teresa 12. Una ricetta esclusiva, che punta sull’altissima qualità delle materie prime. Oltre alla linea di panettoni e pandoro, debuttano anche le nuove confezioni regalo, certificate FSC
(Forest Stewardship Council), che contengono solo il meglio dell’enogastronomia italiana: dai dolci delle feste alle eccellenze regionali, dagli oli evo pregiati ai salumi più tipici del territorio italiano, fino alle paste da pastifici artigianali e bottiglie di vino selezionate dalle enoteche di Eataly. Ma la festa continua anche sugli scaffali, che insieme ai grandi lievitati, custodiscono una ricca selezione di etichette pregiate, salumi italiani e formaggi dei nostri alpeggi. Tutti protagonisti di un’atmosfera natalizia da scoprire e assaporare.
E.ART.H. Eataly Art House
di arance italiane e tanta uvetta; panettone arancia e cioccolato, in cui l’impasto del panettone classico è impreziosito da gocce di cioccolato fondente italiano, nocciole macinate a pietra, mandorle intere, e una ricopertura di glassa di zucchero; panettone e crema al pistacchio, soffice, fragrante, senza uvetta e canditi, da assaporare al naturale o accompagnato alla crema di pistacchio tostato in vasetto, da spalmare al momento; e per chiudere in bellezza, il pandoro: un grande classico, fedele all’antica ricetta, ma in formato speciale. l
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TUTTO IL GUSTO DELLA TRADIZIONE NEI LIEVITATI A FIRMA EATALY Sono quattro le golosissime proposte, fra panettoni e pandoro, per la prima volta a marchio Eataly, ispirate naturalmente alla tradizione per gratificare gli amanti dei dolci tipici italiani e racchiuse in preziose confezioni regalo. Si può scegliere tra panettone classico, basso come vuole la tradizione, realizzato con burro da panna piemontese, uova fresche e vaniglia del Madagascar, e arricchito con scorze candite
La Fondazione Eataly Art House - E.ART.H. è uno spazio dedicato all’arte con una doppia anima: mostre e progetti culturali inediti, con talk ed eventi dedicati, e un mercato dell’arte, innovativo e inclusivo. Al primo piano di Eataly Verona è possibile visitare gratuitamente la grande mostra della dedicata a Bruno Munari, un progetto espositivo di oltre 120 opere a cui vengono affiancate attività per scuole e famiglie con i celebri Laboratori Munariani. Al pian terreno i visitatori possono invece scoprire i percorsi dell’Art Market, rivolto ai collezionisti del futuro, che introducono alla pittura e alla fotografia emergente grazie all’esposizione Premiére, alla selezione dedicata alla piattaforma europea FEATURES e alle opere fotografiche realizzate dai principali fotografi della storica agenzia Magnum. Il viaggio alla scoperta delle scene artistiche contemporanee prosegue con le nuove pubblicazioni di Edizioni E.ART.H. che includono il catalogo della mostra “Bruno Munari. La leggerezza dell’arte” e dell’esposizione “Photo&Food”, quest’ultimo disponibile, solo per le feste natalizie, in una confezione che comprende anche un pacco di spaghetti, un barattolo di pelati e la ricetta degli spaghetti al pomodoro. Le relazioni tra arte e cibo assumono molteplici forme e suggeriscono infinite letture, ma quello che per Eataly è molto chiaro è che entrambe sono essenziali nutrimenti per il corpo e lo spirito.
in città
TEDx L’INNOVAZIONE E VERONA IL SUMMIT DI TUTTI GLI ORGANIZZATORI TEDX SI È TENUTO A VERONA di Federica Clemente
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Sopra: il Presidente dell’Associazione Francesco Magagnino.
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ED è l’acrononimo di technology, entertainment & design, organizzazione nata nel 1984 in America con una conferenza che ora è diventata il format TED. La mission alla base dell’organizzazione, che si è diffusa in tutto il mondo con le conferenze denominate TEDx, è quella di scoprire e diffondere idee di cui vale la pena parlare, di creare una comunità pensante negli ambiti più diversi, dalla tecnologia alla ricerca medica, dalla biologia e fisica alla filosofia, dalle arti alle scienze in generale. A Verona l’Associazione TEDxVerona è nata dieci anni fa, con l’obiettivo di portare nella nostra città un’aria di innovazione, di cambiamento. A inizio novembre l’Associazione è stata scelta per organizzare il summit di tutti gli organizzatori TEDx. Ne abbiamo parlato con Francesco Magagnino, presidente dell’Associazione, che ci ha raccontato com’è andata. Il mese scorso c’è stato il TEDxWeekend, il summit globale di tutti gli organizzatori TEDx in giro per il mondo. Qual è il significato della scelta di Verona? Il fatto che il TEDxWeekend sia stato organizzato a Verona
quest’anno è fonte di grande orgoglio per noi. Questo evento, che in passato si è tenuto in metropoli rilevanti come Monaco, Singapore, San Paolo e Roma, evidenzia l’importanza della nostra città nel panorama internazionale dei TEDx. In generale la scelta dell’Italia è probabilmente legata al fenomeno dei TEDx che nel nostro paese ha avuto una crescita importante superando il centinaio di eventi. Verona si è poi distinta grazie al successo delle ultime edizioni, considerate uno degli eventi più significativi e articolati in Italia, che si sviluppa su due giorni includendo sessioni frontali e workshop. TEDxVerona è un’associazione che proprio quest’anno ha compiuto 10 anni. Cosa vuole portare alla città? Raggiungere i dieci anni di attività a Verona è un traguardo che ci riempie di soddisfazione e ci spinge a guardare al futuro con ambizione. In questo decennio abbiamo realizzato diverse edizioni di eventi e sperimentato nuovi formati, contribuendo a portare in città i temi dell’innovazione e del pensiero laterale. Abbiamo creato uno spazio e un momento annuale dove persone
Questa alchimia alimentata sempre da un tema comune favorisce un dibattito vivace su temi vari e trasforma l’evento in un’esperienza coinvolgente. La sfida del TEDx è di offrire contenuti culturalmente rilevanti presentati in un formato accessibile, attraente e dinamico. Il comune denominatore è la ricerca di idee significative e la selezione di relatori capaci di esporre queste idee o storie in modo eccellente. Quali sono gli ingredienti segreti per il successo degli eventi TEDx? La nostra “ricetta segreta” per il successo degli eventi TEDx non si basa soltanto sulla concezione dell’evento in sé, ma sull’idea di creare un vero e proprio momento di comunità. Si tratta di un’occasione per costruire relazioni e contatti e per favorire la crescita personale e collettiva. Uno degli elementi chiave è la capacità di unire community diverse: la community dei team e dei volontari, quella degli sponsor, che condividono i nostri valori, e la community dei partecipanti, che deve ritrovare lo spirito del TEDx ad ogni edizione e che rappresenta il cuore pulsante dell’evento. l
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di ogni settore possono incontrarsi, scambiare pensieri e ispirazioni, lontano dai propri ambiti consueti. Abbiamo visto convergere individui dal mondo delle imprese, accademici, studenti, insegnanti e rappresentanti della pubblica amministrazione, creando un mix stimolante e variegato. Per il futuro, sebbene sia complesso prevedere i nostri passi data la natura pro-bono e l’impegno che richiede un’iniziativa del genere, abbiamo l’ambizione di evolvere il TEDx in un evento ancora più distintivo. Ci ispiriamo a quanto realizzato durante l’ultimo TEDxWeekend, mirando a un festival che animi più luoghi della città, distribuito in diverse location, per una partecipazione ancora più immersiva e capillare. Un grande TEDx Festival che riempia spazi fisici dei temi che ci stanno a cuore. Con TEDx si affrontano tante tematiche differenti, dalla tecnologia, alla ricerca, dal design all’inclusione sociale, ma qual è il comune denominatore? Il fulcro di ogni TEDx, nonostante la diversità di argomenti trattati, risiede nella chimica unica che nasce dall’unire persone e personalità di profili differenti.
in città
INCONTRALAVORO COMMERCIO E TURISMO 2024 PER CHI CERCA OCCUPAZIONE NEL MONDO DEL COMMERCIO, DELLA RISTORAZIONE E DEL TURISMO IN ARRIVO DUE GIORNATE DI RECRUITING PROMOSSE DA REGIONE DEL VENETO E VENETO LAVORO IN COLLABORAZIONE CON GLI ENTI BILATERALI DEL COMMERCIO E DEL TURISMO DI VERONA
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er coloro che sono alla ricerca di impiego per la stagione 2024 nel settore del commercio, della ristorazione e del turismo, torna IncontraLavoro, l’iniziativa di recruiting promossa da Regione del Veneto e Veneto Lavoro, in collaborazione con Ente Bilaterale del Turismo del Veronese ed Ente Bilaterale del Commercio e dei Servizi, con l’obiettivo di far incontrare le
imprese alla ricerca di personale con i candidati in cerca di una nuova occupazione. Le imprese, aderenti agli enti bilaterali del commercio e del turismo di Verona, incontreranno i candidati alla ricerca di un lavoro per la stagione 2024 in strutture turistiche e commerciali (hotel, campeggi, ristoranti, attività di commercio e servizi) di Verona e del Lago di Garda.
Per maggiori informazioni contattare la segreteria organizzativa tel. 045 8626256 lavoro@entebilaterale.vr.it
QUANDO? l mercoledì 24 gennaio 2024: Comune di Lazise IncontraLavoro Garda l martedì 20 febbraio 2024: Comune di Verona IncontraLavoro Verona COSA È? È una giornata di colloqui di lavoro del format “IncontraLavoro” di Veneto Lavoro volta a favorire il contatto diretto tra domanda e offerta di lavoro con colloqui tra aziende alla ricerca di personale e candidati alla ricerca di un lavoro nel settore. CANDIDATI: COME POSSO PARTECIPARE? La partecipazione è gratuita, a numero chiuso e con preselezione dei candidati a cura dei Centri per l’Impiego. I lavoratori interessati a partecipare alle sele-
zioni possono candidarsi online accedendo al portale www.cliclavoroveneto.it alla sezione “IncontraLavoro". All'interno dell'evento sono pubblicate le offerte di lavoro attive a cui è possibile aderire, con la descrizione dettagliata dei profili ricercati. I candidati ritenuti idonei contattati dai Centri per l’Impiego potranno partecipare alla giornata di colloqui, incontreranno le aziende e svolgeranno colloqui conoscitivi per le posizioni di lavoro disponibili, tra cui addetti alla reception, cuochi, camerieri, baristi, addetti alle pulizie, magazzinieri, etc. AZIENDE: COME POSSO PARTECIPARE? La partecipazione è riservata alle aziende aderenti agli Enti Bilaterali del Veronese. Ente Bilaterale del Turismo del Veronese ed Ente Bilaterale del Commercio e dei Servizi sono organismi di derivazione contrattuale costituiti dalle associazioni dei datori di lavoro e dalle organizzazioni sindacali che operano nell’ambito del commercio e turismo della provincia di Verona. l
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Le persone in cerca di occupazione avranno la possibilità, durante la giornata, di effettuare una serie di colloqui per nuove opportunità lavorative e strumenti di supporto all’orientamento professionale.
nei dintorni
IL NATALE A CASA SARTORI 1898
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l wineshop di Casa Sartori, ospitato all’interno di quella che originariamente era l’abitazione del custode della Villa, un edificio del 1700 che oggi è stato completamente restaurato, è il punto di partenza e di arrivo di un percorso esperienziale all’interno della storia di Casa Sartori 1898, un viaggio tra i profumi e i colori di questa terra meravigliosa, che da quattro generazioni viene custodita e amata. E proprio perché per il periodo natalizio si cerca sempre il regalo più originale da mettere sotto l’albero, così Casa Sartori, con le sue cinque tipologie di degustazione, propone di regalare e regalarsi un’esperienza da vivere con tutti i sensi. Un viaggio nel mondo del vino e di una terra che non smette mai di stupirci. I sommelier di Casa Sartori, per impressionare gli ospiti, hanno
creato una nuova degustazione fuori dall’ordinario, la “wine & chocolate”. Già dal nome si può intuire il connubio del tutto particolare che aspetta i partecipanti: tre vini della cantina (un Bianco Veronese IGT, un Valpolicella Ripasso e per concludere il grande Amarone) vengono abbinati ad altrettanti cioccolati artigianali, realizzati appositamente da un cioccolatiere veronese per Casa Sartori. Un viaggio di gusto che lega la dolcezza del cioccolato artigianale agli aromi dei nostri vini per regalarvi inedite emozioni sensoriali. E per gli amanti del panettone, avete mai assaggiato il panettone al Recioto di Soave Vernus? Una prelibatezza per chi non vuole rinunciare al dolce classico del Natale, ma dal gusto inaspettato l
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A sinistra: Uva in appassimento: l’uva, in questo periodo dell’anno riposa nei fruttai di Casa Sartori 1898 per la produzione del Recioto e dell’Amarone.
nei dintorni
L’ILLUMINAZIONE NEGLI HOTEL
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CREARE ATMOSFERE ACCOGLIENTI E RILASSANTI NELLE AREE BENESSERE E RISTORANTI
L'importanza dell'illuminazione nelle aree benessere Le aree benessere, concepite per il rilassamento e il benessere, richiedono un approccio delicato all'illuminazione. L'utilizzo di luci soffuse, come lampade a terra o strisce LED nascoste, possono creare un'illuminazione indiretta che riduce gli sbalzi di luce e favorisce un ambiente pacifico. La scelta accurata delle tonalità di colore, come il blu o il verde, può contribuire a creare un'atmosfera calmante e rilassante il primo, rigenerante e rinfrescante il secondo. Il rosso e i colori caldi in genere aiutano a stimolare, rinforzare e aumentare il benessere fisico. L'implementazione di luci regolabili offre un controllo personalizzato, permettendo agli ospiti di adattare l'illuminazione alle
diverse attività, come massaggi o sessioni di meditazione. Illuminazione raffinata per le sale ristorante Le sale ristorante, punto di incontro per esperienze culinarie, sono un'altra area in cui l'illuminazione riveste una grande importanza. La luce giusta può influenzare l'appetito e migliorare l'esperienza complessiva del pasto. Lampade a sospensione sopra i tavoli non solo forniscono la giusta quantità di luce, ma agiscono anche come elementi decorativi. La scelta di lampade con intensità regolabile consente di adattare l'illuminazione alle diverse fasi del pasto, passando da una luce più brillante durante l'ordinazione a una più soffusa durante il consumo del cibo, oltre ai diversi momenti della giornata: a colazione, infatti, l’illuminazione dev’essere decisamente più luminosa e brillante rispetto alla cena. Un approccio oculato all'illuminazione contribuisce non solo al comfort visivo ma anche all'atmosfera conviviale del ristorante. Tecnologia e sostenibilità Oltre all'aspetto estetico, è importante considerare anche l'aspetto tecnologico e sostenibile dell'illuminazione negli hotel. L'utilizzo di lampade a LED, oltre a essere energeticamente efficiente, offre una gamma più ampia di opzioni di colore, consen-
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illuminazione all'interno di un hotel non è semplicemente una questione di visibilità; è un elemento fondamentale nell'esperienza complessiva degli ospiti. Questo concetto si rivela particolarmente cruciale nelle aree benessere e nei ristoranti degli hotel, dove la luce gioca un ruolo determinante nel plasmare l'umore e creare atmosfere accoglienti. Una progettazione attenta dell'illuminazione può trasformare un ambiente ordinario in uno straordinario.
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www.for-all.it Via 8 Marzo 10-12 37012 Bussolengo (VR) tel. 045 7150425
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tendo una maggiore flessibilità nella creazione di atmosfere desiderate.Sistemi di illuminazione intelligenti e programmabili possono adattare automaticamente l'intensità e la temperatura del colore in base alle diverse attività o alle condizioni atmosferiche esterne. Questo non solo contribuisce a creare un'esperienza più piacevole per gli ospiti, ma può anche ridurre i costi energetici, allineandosi con le moderne esigenze di sostenibilità ambientale. For All: specialisti in illuminazione per grandi spazi In questo contesto, emerge l'importanza di aziende specializzate come For All, con sede a Bussolengo, che si occupa dell'intera filiera, dalla progettazione alla realizzazione dell'illuminazione. La loro particolare competenza
si concentra su grandi spazi, tra cui hotel, ristoranti, aeroporti e GDO. Grazie all’esperienza, For All può offrire soluzioni personalizzate che vanno oltre la semplice fornitura di illuminazione, contribuendo a creare atmosfere uniche e coinvolgenti. La progettazione dell'illuminazione degli hotel, in tutte le sue aree, è una pratica articolata che richiede attenzione a dettagli estetici, funzionali e sostenibili. Ogni spazio deve rispondere in modo efficiente alle necessità del cliente. Creare uno spazio in cui la luce si integra armoniosamente con l'ambiente circostante può trasformare l'esperienza degli ospiti da comoda a indimenticabile. Un approccio attento all'illuminazione è un investimento nell'ospitalità che paga dividendi in termini di soddisfazione del cliente e di immagine dell'hotel. l
Valgatara – Head office Via del Lavoro 18, 37020 Valgatara di Valpolicella - Verona - tel. +39 045 6800525 Rovereto – Showroom Via Varini 50, 38060 Marco di Rovereto - Trento - tel. +39 0464 943220 www.ballarini-interni.com - info@ballarini-interni.com
nei dintorni
Il vino, quale regalo migliore...
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l vino è un dono vero, autentico come il terroir da cui proviene, da scegliere con attenzione, poiché racconta una storia unica a chi lo riceve. I sommelier delle nostre rivendite sapranno consigliare il regalo più adatto tra le prestigiose etichette di Amarone Masi, le selezioni dei nostri châteaux e una collezione unica di vecchie annate, da confezionare in scrigni adatti a contenere i preziosi doni.
“Setàge” utilizzato per la produzione di spumanti dal perlage sottile ed elegante come la seta. E lo scambio degli auguri? Che sia un aperitivo conviviale o una serata elegante, è una tradizione imperdibile, da organizzare per tempo curando ogni dettaglio. Dall’atmosfera calda e informale di Tenuta Canova, immersa nell’entroterra del Lago di Garda, agli ampi saloni addobbati a festa delle storiche Possessioni Serego Alighieri in Valpolicella, diverse sono le opportunità per garantire agli ospiti un momento indimenticabile al “profumo di vino”. Scrivete a wine.experience@masi.it per ricevere una proposta personalizzata oppure venite a trovarci nelle nostre tenute. l
Masi Tenuta Canova Via Delaini, 1 Località Sacro Cuor Lazise del Garda tel. 045 7580239 www.masiwineexperience.it @MasiTenutaCanova Serego Alighieri Via Stazione Vecchia, 472 Località Gargagnago Sant’Ambrogio di Valpolicella tel. 045 7703622 www.seregoalighieri.it @SeregoAlighieri Canevel Spumanti Via Rocat e Ferrari, 17 Valdobbiadene tel. 0423 975940 www.canevel.it @CanevelSpumanti
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Se desiderate regalare esperienze uniche ed indimenticabili nelle nostre Tenute in Valpolicella, per conoscere appieno il mondo Masi e degustarne i vini, potete scegliere invece tra le diverse gift card disponibili. Potrete regalare (o concedervi) un soggiorno nell’accogliente Foresteria Serego Alighieri, tutt’oggi residenza dei discendenti del Sommo Poeta Dante, giunti alla ventunesima generazione, oppure un’esperienza enogastronomica gourmet sul Lago di Garda a Masi Tenuta Canova, tra vigne e oliveti, oppure una visita a Canevel, château tra le suggestive colline del Prosecco nel cuore di Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità Unesco, dove scoprire l’esclusivo metodo
nei dintorni
IL CLIENTE AL CENTRO
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di Federica Clemente
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ettere i clienti al centro: questo è lo scopo di BCC Banca Veronese, Banca aderente al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, che con 20 sportelli rappresenta l’istituto più grande all’interno della provincia Veronese. È recente
l’apertura di un nuovo sportello a Bussolengo (VR). È qualcosa che fa parte del suo DNA, del suo essere. Essendo infatti una Banca di Credito Cooperativo deve attenersi alla “Carta dei valori” in cui c’è sancito proprio il primato della persona,
abbiamo reso le nostre Agenzie operative con la firma digitale cosi da ottenere un risparmio di tempo nel perfezionamento della contrattualistica, riduzione dei rischi di clonazione della firma, mantenimento dei dati in totale sicurezza e in ottica ESG minor consumo di carta e toner. Questo ci consente di dedicare più tempo alla consulenza, all’ascolto della nostra clientela e meno agli aspetti amministrativi. In uno scenario, in cui si assiste ad una progressiva chiusura delle Filiali, voi andate in contro-tendenza? Si noi crediamo nel valore della prossimità. In molti paesi rappresentiamo l’unica Banca e questo per noi ha un valore immenso. Significa credere nel territorio in cui siamo e nella comunità in cui operiamo, attivando un filo diretto con le associazioni produttive locali, ascoltandone le esigenze ed offrendo un servizio personalizzato. È una filosofia che ci ha sempre contraddistinto e ci porta a crescere aumentando la presenza sul territorio veronese in paesi
A sinistra: il Direttore Generale di Banca Veronese Andrea Marchi e Emanuele Poli Direttore Commerciale e Marketing.
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“il Credito Cooperativo ispira la propria attività all’attenzione e alla promozione della persona”. Questo si riflette sui servizi offerti dalla Banca e sulle modalità di erogazione di questi servizi. BCC Banca Veronese, infatti, ha avviato un processo di digitalizzazione volto a migliorare la customer experience per intercettare le nuove esigenze della propria clientela. Per saperne di più abbiamo parlato con Andrea Marchi, da quest’anno Direttore Generale di Banca Veronese e con Emanuele Poli, Direttore Commerciale e Marketing. Si sente parlare sempre più spesso di digitalizzazione, ma cosa significa per una banca? Per Banca Veronese, digitalizzazione significa semplificare. Semplificare la fruizione del servizio per i nostri clienti, assecondare ed anticipare i loro bisogni e non ultimo per importanza, semplificare i processi operativi per i nostri collaboratori così da poter offrire massima fruibilità e velocità nell’esperienza d’acquisto. Per dare concretezza al piano,
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in cui non siamo presenti. La recente apertura di Bussolengo rappresenta per noi un passaggio fondamentale per poter rivolgere i nostri prodotti e servizi a un’economia ed una comunità diversa rispetto a quella che storicamente serviamo. Questo per noi rappresenta una bellissima sfida da affrontare nei prossimi anni. In una banca di credito cooperativo i soci sono molto coinvolti e rappresentano una componente importante. C’è spazio anche per i giovani? Assolutamente si, anni fa abbiamo costituito il Club Giovani Soci che annovera circa 500 giovani
dai 18 ai 40 anni. Nel Maggio 2017 ne abbiamo promosso la nascita ascoltando le esigenze dei nostri Giovani ed in sinergia con loro abbiamo organizzato una serie di eventi ed attività volti a promuovere la cultura finanziaria, identitaria, la socializzazione ed il fare rete. Siamo entusiasti che con l’ultimo rinnovo delle cariche sociali avvenuto a maggio 2023, in particolare due Giovani Soci sono entrati a far parte del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Inoltre, ricordiamo le borse di studio ed i prodotti a condizioni particolarmente agevolate che offriamo ai nostri Giovani Soci.
www.bancaveronese.it
Non dimentichiamoci di un tema fondamentale: ossia quello della sostenibilità ambientale e sociale. Il tema della Sostenibilità è nella nostra storia che ci contraddistingue da 120 anni, fa parte dei nostri valori e trova espressione nell’articolo 2 del nostro Statuto dove viene richiamata la promozione sostenibile e la crescita responsabile. Nel 2024 metteremo a disposizione di imprese e famiglie, nuovi prodotti sempre di più in chiave ESG per incentivare ad esempio l’acquisto e la ristrutturazione di immobili in chiave Green e dare un contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Quest’anno festeggiate i 120 anni di fondazione. Come lo fate? Con una grande festa al Palariso di Isola Della Scala venerdì 1 dicembre. Un momento di condivisione importante con i nostri 3.600 Soci durante la quale premiamo i Soci storici della Banca (da 20 anni), consegniamo le borse di Studio ai figli dei Soci meritevoli che hanno ottenuto ragguardevoli risultati in ambito scolastico e ripercorriamo le tappe che ci hanno condotto durante questo storico traguardo. Un momento di condivisione ma soprattutto di festa dove i Soci possono vivere da vicino un anniversario importante per la Banca di cui fanno parte. l
sport
L di Marco Multari
a 46esima edizione della Marcia del Giocattolo è un evento organizzato da Associazione Straverona ASD, che unisce la passione per la corsa alla beneficenza. La manifestazione si terrà il 3 dicembre del 2023 e i partecipanti potranno scegliere tra tre diversi tipi di percorso, che si differenziano tra loro per lunghezza e livello di agonismo, tutti con punto di partenza e di arrivo in Piazza Bra. La manifestazione è patrocinata dalla Regione e dal Comune di Verona e ci sono diverse quote di iscrizione; sul sito ufficiale, marciadelgiocattoloverona.it, sono disponibili i dettagli spiegati in maniera semplice e lineare. La prima edizione risale al 1978 e al posto della quota di iscrizione i corridori potevano portare giocattoli da destinare ai bambini meno fortunati tramite la Banca del Giocattolo in vista della celebrazione di Santa Lucia.
Negli anni si è persa l’usanza, ma il carattere benefico - che è la sua anima - è rimasto intatto: le quote d’iscrizione saranno infatti totalmente devolute in beneficenza. Il programma di solidarietà verrà destinato ad ABEO (Associazione bambino ematico oncologico), un’associazione che dal 1988 nasce per dare voce ai piccoli pazienti colpiti da malattie emato-oncologiche. La raccolta fondi sarà finalizzata alla realizzazione di 4 miniappartamenti siti all'interno dell'Ospedale di Borgo Trento dedicati a ospitare i piccoli pazienti sottoposti a trapianto e le loro famiglie, con la volontà di farli sentire a casa anche in un momento di grande difficoltà, umanizzando quanto più possibile il ricovero e migliorando l'efficacia delle terapie. Insomma, questa gara unisce il meglio dello sport: la voglia di stare insieme, l’attività fisica e la possibilità di fare del bene. l
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CORRERE PER FARE DEL BENE CON LA MARCIA DEL GIOCATTOLO
in sport città LA CORSA PODISTICA SIMBOLO DELL’EST VERONESE
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di Federica Clemente
LO SPIRITO DELLA MONTEFORTIANA
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l paese di Monteforte d’Alpone, nel cuore delle terre del Soave a pochi passi da San Bonifacio, è conosciuto dai podisti di tutta Italia e il motivo è semplice: per la Montefortiana, la corsa/camminata che da quarantasette anni porta migliaia di podisti sulle colline dell’est veronese. In particolare, l’evento clou
della tre giorni – 19,20 e 21 gennaio 2024 – è il Trofeo Sant’Antonio Abate Falconeri, che si snoda su tre percorsi differenti. La fama che questa corsa si è guadagnata nel corso degli anni è dovuta sì alla grande partecipazione, arrivando nelle passate edizioni fino a 18.000 partecipanti, alla bellezza dei percorsi
offre tipicità del luogo. E qui gli abitanti di Monteforte e i volontari danno il meglio di loro con il famosissimo minestrone preparato dagli Alpini di Monteforte d’Alpone (ogni anno ne vengono preparati, e consumati, quindici quintali), i tortellini, le salsicce, c’è n’è davvero per tutti i gusti e i palati. Negli anni, accanto alla tradizionale marcia, sono nate anche le tre corse competitive: l’Ecomaratona Clivus, trail di 45km con un dislivello D+1.900 mt, e l’Ecorun Collis, 26 km con D+900 mt, che portano gli appassionati del genere a esplorare le colline della Val d’Alpone; e la Maratonina Falconeri, la “21km del Soave”, una mezza maratona su strada. A completare il programma eventi per i più piccoli e per chi vuole scoprire il territorio da un punto di vista più culturale. Insomma, la Montefortiana è un evento che va oltre la classica marcia, va oltre le camminate enogastronomiche, unisce cultura del territorio, rispetto delle tradizioni, spirito di collaborazione e di condivisione, amore per la natura e per il benessere, fisico e mentale, in poche parole è la Montefortiana, un’esperienza da vivere! Per tutte le info: www.montefortiana.org. l
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nella natura e alla perfetta organizzazione, ma soprattutto allo spirito che anima l’intero paese e che si respira in quelle fredde giornate d’inverno, che scalda il cuore di tutti. A questo si aggiungono i consistenti ristori, otto in totale lungo il percorso, che oltre al cibo che classicamente si trova nei ristori di una qualsiasi marcia,
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sport nizzando un evento che porta a colorare le strade di Verona della magia del Natale. Per partecipare non bisogna fare altro che iscriversi sul sito veronachristmasrun.it; al momento del ritrovo, prima della partenza, i podisti riceveranno il pettorale e la divisa da Babbo Natale, compresa di barba bianca e cappello rosso. Una volta completato il percorso, che si sviluppa attraverso le vie del centro, l’evento culmina nella gioia di tagliare il traguardo e la consegna di un vero e proprio pacco di Natale per ogni partecipante, seguita infine dal tradizionale brindisi di auguri per le festività natalizie e l’arrivo del nuovo anno nei numerosi stand dove i volontari, anch’esso vestiti di rosso, sono pronti ad accogliere tutti coloro che hanno voluto passare una giornata all’insegna dello sport nello spirito delle feste. l
BABBI CHE CORRONO ARRIVA ANCHE QUEST’ANNO LA CHRISTMAS RUN
di Marco Multari
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i è mai capitato di essere per le strade di Verona ed incontrare una folla festante di babbi natale che corrono? Se dovesse succedere non preoccupatevi, è tutto nella norma; state “solo” assistendo all’appuntamento con la Christmas Run, che ormai è diventata una tradizione di Verona e che si terrà naturalmente anche quest’anno, precisamente il 17 dicembre. Ma che cos’è la Christmas Run? Si tratta di un evento di corsa non competitiva che coinvolge tutti: famiglie, sportivi, ragazze e ragazzi che in un tempo di 2 ore potranno scegliere se completare un percorso di 5 o 10 km correndo o camminando. Il focus dell’evento, infatti, non è la prestazione fisica, ma un momento speciale per adulti e bambini; un momento di pura unione che dal 2007 Veronamarathon Asd ha deciso di creare orga-
in sport città
SCIARE, È GIÀ ORA
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di Alberto Cetti
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l cielo ci ha donato un prestagione carico di neve, si parte quindi con tutti i presupposti affinché la stagione 20232024 possa essere ricca di soddisfazioni per gli appassionati dello sci alpino e di fondo. Il primo pensiero sicuramente va alla forma fisica, in base al nostro livello tecnico agonistico è sempre bene arrivare per la prima volta su di una pista da sci con un minimo di preparazione atletica per far sì che la giornata passata sulla neve possa non tramutarsi in un brutto infortunio e ricordo! È consigliato quindi partire con un minimo di allenamento aerobico come la corsa e il ciclismo
non dure. Ci sono due questioni da tenere in considerazione: l’affilatura e la regolazione degli angoli. L’affilatura è la manutenzione dello spigolo della lamina, che come la lama di un coltello, è in grado di incidere la neve solamente quando è affilata. Con l’utilizzo, lo spigolo diventa sempre meno vivo, si arrotonda ed è sempre meno in grado di affondare nella neve, soprattutto quando è dura o addirittura ghiacciata. Il nostro territorio, neve permettendo, è più generoso con gli appassionati di sci di fondo. Ci ricordiamo tutti la nevicata dell’inverno 2020 che ha reso il comprensorio del centro
fondo dell’alta Lessinia una meta di tutto rispetto che con svariati km di piste costituisce un terreno ideale per qualsiasi esigenza escursionistica o agonistica. È da segnalare per gli amanti dello sci di fondo di tutto il mondo giovedì 25 gennaio 2024 all’alpeggio più grande d’Europa si terrà la Moonlight Classic Alpe di Siusi. Anche quest’anno i partecipanti potranno scegliere tra due distanze, da percorrere a tecnica classica, illuminati dalla luna piena e da più di 1000 torce. Un appuntamento sicuramente da non perdere per la sua unicità in uno dei luoghi più suggestivi delle Dolomiti. l
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per poi intensificare, per i più esigenti, con sedute di palestra per reimpostare i carichi di forza sugli arti inferiori, specialmente per chi vuole sentire l’ebrezza, e cimentare la propria resistenza sulle lamine in una bella discesa pendente. L’attrezzatura ferma da qualche parte in cantina, si consiglia ben al riparo dall’umidità, avrà sicuramente bisogno di manutenzione e sicuramente le lamine sono quelle che necessitano di una manutenzione molto frequente, idealmente bisognerebbe metterci mano ogni volta che si utilizzano gli sci, a meno di non aver sciato precedentemente su nevi molto farinose e
benessere
La nuova frontiera del wellness
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a sempre le api giocano un ruolo fondamentale per i nostri ecosistemi: è proprio da loro e dagli altri insetti impollinatori che dipende infatti la nostra sicurezza alimentare. Miele, pappa reale e propoli sono solo alcuni dei prodotti che possiamo usare quotidianamente e sebbene il loro uso alimentare sia ormai noto a tutti, quello terapeutico è ancora poco conosciuto. Quasi tutti i prodotti derivati dalle api hanno da sempre proprietà antibatteriche, antivirali e antinfiammatorie. Ne troviamo traccia nei testi religiosi come la Bibbia e il Corano, se ne parlava nell’antica Grecia con Ippocrate e Aristotele, nei papiri dell’antico Egitto e persino in alcuni testi sulla medicina naturale nell’antica Cina. L’apiterapia, intesa come insieme di trattamenti mirati al recupero del benessere con i prodotti raccolti, trasformati e secreti dalle api, ha quindi origini ben più antiche di quello che possiamo pensare, non è certo una novità. Ma gli apiari del benessere forse sì.
I più diffusi sono: l apiaroma: la respirazione e l’inalazione dei profumi dell’alveare, che è per natura ricco di resine e olii essenziali, giovano a tutto l’apparato respiratorio. l apisound: l’ascolto del ronzio delle api favorisce il rilassamento e la meditazione, riportando la nostra mente a uno stato di calma. Ecco quindi che i profumi e i suoni generati dalle api diventano i veri protagonisti negli apiari del
benessere. L’obiettivo di questi posti non è solamente quello di creare nuove opportunità economiche per gli apicoltori, ma è anche - e soprattutto - quello di consentire agli ospiti di riconnettersi con la natura e trarne tutti gli innumerevoli benefici. Sempre più apiari del benessere stanno poi affiancando anche l’aspetto didattico al benessere. Conoscere, comprendere e imparare a rispettare questi delicati ecosistemi è diventata ormai una priorità. Non sono tantissimi ad oggi gli apiari del benessere, ma stanno prendendo sempre più piede, in Italia e all’estero. In Veneto ne troviamo uno a Porto Tolle - Rovigo e uno a Centrale di Zugliano - Vicenza. Senza andare troppo lontano troviamo anche Malga Riondera e Gocce D’Oro, in provincia di Trento. Ognuno di questi apiari del benessere ha le sue particolarità ma tutti hanno l’obiettivo comune di farvi vivere un’esperienza di benessere a 360 gradi, per la mente e per il corpo. l
GLI APIARI DEL BENESSERE di Marta Tarasconi
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L’apiario del benessere è una struttura che prevede l’installazione delle arnie a ridosso di una casetta in legno, appositamente modificata per il loro fissaggio e utilizzo. Al suo interno si trovano lettini, poltrone e cuscini: un ambiente rilassante e accogliente. Un po’ come nelle normali spa. I trattamenti che si possono fare negli apiari del benessere però sono del tutto singolari.
benessere
TERRANOSTRA, GLI AGRITURISMI A KM ZERO
NEL VERONESE L’ASSOCIAZIONE DI COLDIRETTI CONTA 180 ASSOCIATE, DEDITE ALLA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE DEL MONDO CONTADINO. UNA REALTÀ CHE CONIUGA L’ACCOGLIENZA DI QUALITÀ CON LA SALVAGUARDIA DEI PRODOTTI LOCALI, OTTIMI ALLEATI ANCHE CONTRO GLI ECCESSI DELLE FESTE di Francesca Saglimbeni
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romuovere e sostenere l’attività agrituristica in un’ottica di protezione e valorizzazione delle risorse naturali del mondo rurale. Un obiettivo, quello di Terranostra, l’associazione ambientalista di Coldiretti che solo nella provincia di Verona conta 180 strutture agrituristiche, al passo con i tempi. Tempi in cui i cicli dell’agricoltura e il rispetto dell’ambiente attraverso produzioni e attività a chilometro zero rivendicano un primato dimenticato. Per capirne di più abbiamo incontrato Elisa Castellani, presidente di Terranostra Verona, imprenditrice agricola e, a detta di molti, formidabile agrichef! Qual è, nello specifico, lo scopo dell’associazione? Associare l’accoglienza di qualità al recupero corretto e attento dei fabbricati rurali, la tutela del paesaggio e dell’ambiente, l’impiego a tavola dei prodotti locali, a km0 e di origine certa. Ma anche alla vendita diretta dei prodotti, la diffusione di sistemi e metodi produttivi ecocompatibili e a basso impatto ambientale, l’adozione di uno stile di vita e di consumo più rispettoso dell’uomo e di tutto ciò che ci circonda. L’azione di Terranostra è pertanto finalizzata a migliorare i rapporti tra uomo e ambiente, agricoltura e turismo, imprenditori agricoli e cittadini-consumatori, mondo rurale e mondo urbano.
tra idea è la passata di castagne con crostini, direttamente dalla tradizionale ricetta delle nostre nonne veronesi, a base di marroni, patate e cipolla, coltivati proprio in questo periodo. Mentre per l’ennesimo brindisi natalizio si potrebbe pensare di sostituire patatine e salatini vari con una manciata di noci. Ricordiamo però che, un menù equilibrato con l'utilizzo di materie prime a km0, è sempre una garanzia per affrontare qualsiasi stagione. l
A sinistra, Elisa Castellani. Sotto, gli agrichef di Terranostra Verona.
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È tempo di turismo invernale, quali agriturismi prediligere? Per il turismo invernale e non solo, gli agriturismi sono la meta ideale per assaporare nuove emozioni in luoghi tranquilli ed immersi nella natura, ricchi di storia e tradizioni. Quindi non vi sono agriturismi da prediligere bensì “tradizioni invernali”, differenti su tutto il territorio veronese, tutte da scoprire. Ma è anche tempo di Natale, Capodanno, Epifania. Cosa portare in tavola, oltre a pandori e panettoni, zamponi e torroni, per bilanciare gli eccessi delle feste? In tutti gli agriturismi e nelle aziende agricole si trova frutta e verdura di stagione, da acquistare a km0 o da assaggiare direttamente presso le aziende agrituristiche. Ciascuna di esse, per valorizzare l'ortofrutta che coltiva, mette in campo nuove idee ed innovazioni di ricette tradizionali come ad esempio le giardiniere invernali a base di zucca, scalogno, broccoli o l'aggiunta di melograno (frutto benaugurale per eccellenza, dalle note proprietà detossinanti) agli arrosti e persino al risotto col tastasal. Per bilanciare gli eccessi delle festività, da bravi agrichef consigliamo di consumare verdure cotte al naturale e fare largo uso di zuppe e minestroni con aggiunta di legumi e cereali. Un’al-
cultura
Un caso editoriale “La distanza tra me e il ciliegio”, di Paola Peretti
L’ANGOLO DEI LIBRI
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a cura di Francesca Saglimbeni
Un racconto delicato, che scava nel profondo. Sulla malattia come limite del genere umano, ma anche - e soprattutto - come percorso di crescita. Anche quando si tratta di crescere troppo in fretta, come è toccato alla piccola Mafalda, protagonista del romanzo ispirato alla vicenda personale della stessa autrice, inserito nell’International Board on Books for Young People 2020. Classe 1986, Paola Peretti è nata a Mantova e cresciuta nel Veronese, ha alle spalle un’esperienza di insegnamento di lingua italiana per bambini immigrati, che ne conferma la spiccata sensibilità verso il mondo dell’infanzia. E non sarà un caso se il linguaggio de “La distanza tra me e il ciliegio”, tradotto in 20 Paesi già alla sua prima pubblicazione nel 2018 e ora ristampato con la Giunti in una collana per ragazzi, sia proprio quello di una infante. Nell’auto-racconto che fa parte del racconto, Mafalda trova il suo spazio espressivo. Dialoga con
la bambina che è in sé e con la donna che dovrà presto diventare, con le sue fragilità e punti di forza. E al contempo, con tutti i suoi coetanei di 9 anni e le giovani generazioni che la leggeranno. Un espediente convincente, quello di Peretti, per parlare di malattie e disabilità a tutte le piccole Mafalde che – ciascuna nelle proprie fragilità e difficoltà – vi si riconosceranno. Mafalda indossa un paio di occhiali spessi e conosce a memoria Il barone rampante di Italo Calvino. Scappa dai professori arrampicandosi sul ciliegio all’entrata della scuola insieme al fedele gatto Ottimo Turcaret. Su quel ciliegio sogna perfino di andarci a vivere, ma tra pochi mesi non lo potrà più vedere perché i suoi occhi si stanno spegnendo e un po’ alla volta. Spaventata dalla sorte che la attende, annota in un diario tutte le cose che non potrà più fare, ma con l’aiuto della famiglia e degli amici, scoprirà anche un nuovo modo di vedere.
Ricordando Lucio “Lucio Dalla, Disperato Erotico Poetico”, di Andrea Pedrinelli Proposte in versi “Cercando il coraggio”, di Nadia Ferroni Mani, che dell’età svelano incise il carico di vita: storie vissute come solchi profondi nella terra, che la fatica ingravida. Mani, di un vivere di carezze avaro. Mani, che la silente genuflessa prece rende, congiunte, cuspide d’eterno (…). Val la pena, in queste feste natalizie, conoscere anche penne emergenti della scrittura in versi come Nadia Ferroni, autrice della silloge poetica “Cercando il coraggio” (Bertoni Editore). Attiva da anni nell’assistenza cognitiva ai malati di Alzheimer, Ferroni ha fatto della sua passione per l’arte e la cultura un rifugio per i suoi più intimi sentimenti. Bozzoli di farfalla pronti a schiudersi in coraggiosi versi, che toccano l’anima.
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Un saggio che ci riporta indietro nel tempo, nel dietro le quinte di tutte le canzoni del grande Lucio. Quello di Piazza Grande, Caruso, Attenti al lupo, Amen, fino agli ultimi lasciti come La leggenda del prode Radames o Anema e core. Il contesto storico sociale, i motivi di ispirazione, collaborazioni e significati dei brani. È l’omaggio di Andrea Perinelli, edito da Giunti in questo 2023, per l'ottantesimo anniversario della nascita del cantautore bolognese. Prima raccolta assoluta di tutte le sue opere, commentate e analizzate canzone per canzone, album per album, progetto per progetto. Un focus particolare è dedicato alle cover di Caruso nel mondo, né mancano approfondimenti sul pensiero del Lucio jazzista, sulle parallele discografie con Ron, Morandi, De Gregori, Stadio, Bersani, e ancora, sul Dalla sperimentatore, produttore, appassionato d'arte figurativa e artista classico. Dalle opere per l'infanzia di Lucio ai grandi successi composti per altri artisti.
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a cura di Agnese Ceschi
ARTE IN GIRO UNA SELEZIONE DI ALCUNI DEI MIGLIORI APPUNTAMENTI D’ARTE A VERONA E NELLE CITTÀ LIMITROFE
IMMAGINI DI TERRACOTTA Verona, Museo Archeologico al Teatro Romano Dall’8 novembre 2023 al 6 ottobre 2024 Per gli amanti dell’archeologia, la mostra, curata da Margherita Bolla, svela alcune delle 380 figurine di terracotta conservate presso il Museo Archeologico solitamente non esposte al pubblico. Si tratta di offerte nei santuari, richieste di grazia agli dei oppure omaggio per una grazia già ricevuta: in mostra vengono esposte teste o mezze teste maschili e femminili, realizzate con molta cura, che, in alcuni casi, conservano ancora traccia del colore con cui erano ricoperta. In mostra anche statuine di bambini, o rappresentazioni di singole parti del corpo o raffigurazioni di animali.
Verona, Immagini di Terracotta
ROBERT DOISNEAU Verona, Palazzo della Gran Guardia Dal 15 Novembre 2023 al 14 Febbraio 2024 La grande retrospettiva sul celebre fotografo francese, curata da Gabriel Bauret, ripercorre la vicenda creativa del grande artista attraverso 135 immagini in bianco e nero, tutte provenienti dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau a Montrouge, nell’immediata periferia sud di Parigi. Tra le opere in mostra non poteva mancare Le Baiser de l’Hôtel de Ville, Paris, 1950, immagine celebre e iconica, ritenuta tra le più riprodotte al mondo, nella quale una giovane coppia si bacia davanti al municipio di Parigi.
Piacenza, Giovanni Maria Delle Piane, dettoetto Molinaretto, Ritratto di Elisabetta Farnese
cento anni dalla loro migrazione a Napoli sei dipinti, già parte del ciclo, saranno esposti a Piacenza, concessi straordinariamente in prestito per quattro mesi dalla Reggia di Caserta e dal Municipio di Parma. Il pubblico conoscerà la grandezza e la cultura straordinarie di una donna singolare come Elisabetta (Parma 1692 - Madrid 1766), la cui ambizione e intelligenza furono largamente note e apprezzate da tutti i suoi contemporanei, in particolare dal re Filippo V, suo consorte dal 1714.
IN BREVE YAYOI KUSAMA. INFINITO PRESENTE Bergamo, Palazzo della Ragione Fino al 24 Marzo 2024 KLIMT. THE GOLD EXPERIENCE Milano, Sesto San Giovanni, Next Museum Fino al 28 gennaio 2024 CHAGALL. IL COLORE DEI SOGNI Mestre, Centro Culturale Candiani Fino al 13 febbraio 2024
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I FASTI DI ELISABETTA FARNESE. RITRATTO DI UNA REGINA Piacenza, Cappella Ducale di Palazzo Farnese Dal 2 dicembre 2023 al 7 aprile 2024 La mostra ruota intorno a un nucleo di tele, oggi noto con il nome di “Fasti di Elisabetta”, eseguito nella prima metà del Settecento dal pittore di corte Ilario Mercanti detto lo Spolverini. Per la prima volta, dopo quasi tre-
Verona, Robert Doisneau
cultura
NOVITÀ IN SALA
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di Marco Multari
Wonka
Ferrari
Se anche voi avete amato “La fabbrica di cioccolato”, non potete mancare l’appuntamento del 14 dicembre al cinema, quando sarà in uscita in Italia l’attesissimo “Wonka”. Il prequel della storia scritta da Dahl racconta le origini di Willy, il famoso cioccolataio già interpretato da Johnny Depp e Gene Wilder nelle due celebri versioni cinematografiche. L’eclettico personaggio, interpretato questa volta dal giovane ma talentuoso Timotheé Chalamet, sarà al centro di una storia tutta nuova, in cui scopriremo come nasce il misterioso pasticcere. Completano il cast Olivia Colman e Hugh Grant, per un film che già profuma di successo al botteghino.
Dopo il clamore alla biennale del cinema di Venezia, esordisce finalmente nei cinema italiani “Ferrari”, il film biografico diretto da Michael Mann - regista dei capolavori Heat e L’ultimo dei Mohicani - sulla vita del proprietario della grande casa automobilistica. La vicenda si svolge nell’estate del 1957, quando Enzo Ferrari – interpretato da Adam Driver scommette tutto sulla Mille Miglia, una corsa che vale il riscatto personale e della sua azienda, che pochi anni prima ha vissuto un periodo di crisi. Nel cast anche Penelope Cruz, Shailene Woodley e Patrick Dempsey, per un film che mostra il percorso da fenice del cavallino, che risorge dalle proprie ceneri.
La pellicola “Aquaman”, campione di incassi nel 2018, si arricchisce di un nuovo episodio, con il sequel dal titolo “Aquaman e il regno perduto”; Jason Mamoa torna a vestire i panni di Arthur Curry, supereroe re di Atlantide ed essere umano per metà, in una nuova avventura. L’antico nemico di Aquaman, Black Manta, scatena una forza antica contro Atlantide; per sconfiggerlo Aquaman si rivolgerà al fratello imprigionato Orm, l’ex re di Atlantide, per forgiare un’improbabile alleanza. Insieme dovranno mettere da parte le loro divergenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman, e il mondo intero da una distruzione irreversibile. Il film è il ritorno sugli schermi di Amber Heard, dopo la parentesi giudiziaria che l’ha vista protagonista e Patrick Wilson, oltre che dei personaggi che abbiamo amato nel primo episodio della saga.
Wish Sotto Natale la Disney regala sempre emozioni: quest’anno tocca a “Wish”, in uscita il 21 dicembre, essere il film protagonista delle vacanze. Con questo speciale cartone, il 62esimo prodotto dagli studios, si vuole festeggiare il loro centesimo anniversario. Alla regia, il mostro sacro Chris Buck – regista dei capolavori Tarzan e Frozen – sarà affiancato da Fawn Veerasunthorn, alla sua prima esperienza dietro la cinepresa. La trama si basa sul come nasce la stella dei desideri, uno dei simboli per antonomasia della Disney, e sul significato della canzone “When you wish upon a star”, colonna sonora di “Pinocchio”. Siamo a Rosas, la landa dei desideri, dove tutti i sogni diventano realtà; qui Asha, una giovane che ha molto a cuore la sua comunità, chiede aiuto alle stelle per salvarla, dimostrando che la forte volontà di un essere umano coraggioso unita alla magia delle stelle può far succedere cose davvero meravigliose.
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Aquaman e il regno perduto
calendario
fino al 14 gennaio Mostra PRESEPI DAL MONDO Palazzo della Gran Guardia ore 9.00-20.00 www.presepiarenaverona.it fino al 26 dicembre Mercato MERCATINI DI NATALE Piazza dei Signori www.nataleinpiazza.it/2023
Calendario eventi dicembre 2023 gennaio 2024
fino a domenica 31 marzo Mostra BRUNO MUNARI. LA LEGGEREZZA DELL'ARTE E.ART.H. Eataly Art House, da mercoledì a domenica dalle 12.00 alle 20.00 www.eatalyarthouse.it fino al 14 febbraio Mostra ROBERT DOISNEAU Palazzo della Gran Guardia www.silvanaeditoriale.it/ exhibition/robert-doisneau-verona-gran-guardia
fino a domenica 7 gennaio Evento natalizio VILLAGGIO DI NATALE Flover Garden Center, Bussolengo; dalle ore 9.00 alle 19.30 www.ilvillaggiodinatale.it fino a domenica 7 gennaio Evento natalizio NATALE TRA GLI OLIVI Garda www.comune.garda.vr.it fino a martedì 2 gennaio Evento natalizio NATALE A SAN BONIFACIO fino a domenica 7 gennaio Evento natalizio NATALE A LAZISE da venerdì 1° dicembre a domenica 7 gennaio Evento natalizio NATALE A BARDOLINO
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fino al 14 gennaio 2024 Mostra PRESEPI DAL MONDO Palazzo della Gran Guardia
fino a venerdì 3 marzo 2024 Installazione ET IN ARCADIA EGO Palazzo della Ragione www.artverona.it
venerdì 1° dicembre Concerto – Cene spettacolo ALEXIA, MY XMAS Teatro Ristori; ore 20.30 www.teatroristori.org
venerdì 1° dicembre Talk d’autore MARCO CAPPELLI, STORIE D’ITALIA Teatro Fucina Culturale Machiavelli; ore 19.00 www.fucinaculturalemachiavelli.com
sabato 2 dicembre Danza CALLAS CALLAS CALLAS Teatro Salieri, Legnago; ore 20.45 www. teatrosalieri.it sabato 2 dicembre Incontro STEPHEN HASTINGS. MARIA CALLAS. LA FORMAZIONE Libreria Feltrinelli; ore 17.00 www.lafeltrinelli.it
domenica 3 dicembre Concerto I VIRTUOSI ITALIANI INVITO ALLA DANZA Spazio S. Pietro in Monastero; ore 17.00 www.ivirtuositaliani.eu domenica 3 dicembre Concerto – I VIRTUOSI ITALIANI CONCERTO DI NATALE Spazio S. Pietro in Monastero; ore 17.00 www.ivirtuositaliani.eu
venerdì 1° dicembre e sabato 2 dicembre Concerto 12° CONCERTO Teatro Filarmonico; ore 20.00 e ore 17.00 www.arena.it/it/teatro-filarmonico venerdì 1° dicembre Incontro ELEONORA BAGAROTTI: 100 ANNI DI CALLAS Libreria Feltrinelli; ore 18.00 www.lafeltrinelli.it venerdì 1° dicembre Incontro CECILIA SALA Dogana Veneta di Lazise; ore 20.30 www.comune.lazise.vr.it da venerdì 1° a sabato 2 dicembre Letture per bambini LA NOTTE DEI PUPAZZI Biblioteca Civica ragazzi; ore 16.30 – 10.30 www.biblioteche.comune. verona.it da venerdì 1 a domenica 3 dicembre Fiera VERONAFIL Fiera di Verona www.veronafiere.it sabato 2 dicembre Teatro DUE PASSI SONO Teatro Fucina Culturale Machiavelli; ore 21.00 www.fucinaculturalemachiavelli.com
sabato 2 dicembre Incontro VITTORINO ANDREOLI Dogana Veneta di Lazise
sabato 2 dicembre Incontro VITTORINO ANDREOLI Dogana Veneta di Lazise; ore 20.30 www.comune.lazise.vr.it
domenica 3 dicembre Teatro in musica per famiglie L’HISTORIE DU SOLDAT Sala Filarmonica; ore 15.30 www.arena.it/it/teatro-filarmonico
sabato 2 dicembre Incontro presentazione DANCE WELL VERONA – IO GLI ALTRI LA NATURA Piccolo Teatro di Giulietta; ore 17.30 www.teatrostabileverona.it
domenica 3 dicembre Concerto I DINOSAURI Teatro Fucina Culturale Machiavelli; ore 18.00 www.fucinaculturalemachiavelli.com da venerdì 1 a domenica 3 dicembre Fiera VERONAFIL Fiera di Verona
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venerdì 1° dicembre Teatro – Divertiamoci a teatro A CHE SERVONO QUESTI QUATTRINI Teatro Nuovo; ore 21:00 www.teatrostabileverona.it
domenica 3 dicembre Corsa MARCIA DEL GIOCATTOLO Piazza Bra; ore 9.00 www.marciadelgiocattoloverona.it
giovedì 7 dicembre Teatro – Altro Teatro / City MARIA. LA CALLAS Teatro Camploy; ore 20.45 www.spettacoloverona.it
domenica 10 dicembre Corsa BABBO LAKE Lungolago Regina Adelaide, Garda; ore 10 www.babbolake.run da domenica 10 a mercoledì 13 dicembre Mercato MERCATINI DI SANTA LUCIA Piazza Bra
domenica 3 dicembre Corsa MARCIA DEL GIOCATTOLO
lunedì 4 dicembre Incontro PAOLO BORZAZZHIELLO Libreria Feltrinelli; ore 18.00 www.lafeltrinelli.it da martedì 5 a domenica 10 dicembre Teatro – Grande Teatro L’ISPETTORE GENERALE Teatro Nuovo www.spettacoloverona.it
venerdì 8 dicembre Teatro per famiglie VITE E AVVENTURE DI BABBO NATALE Teatro Vittoria, Bosco Chiesanuova; ore 16.00
da martedì 12 a venerdì 15 dicembre Teatro – Divertiamoci a teatro L’ANATRA ALL’ARANCIA Teatro Nuovo; ore 21.00 www.teatrostabileverona.it martedì 12 dicembre Teatro – L’Altro Teatro BROKEN SONGLINES. TRE MANOSCRITTI Teatro Camploy; ore 20.45 www.spettacoloverona.it
da venerdì 8 a domenica 10 dicembre Passeggiate naturalistiche BOSCHI A NATALE Varie sedi www.unpliveneto.it
mercoledì 13 dicembre Musica MODUS – NOTE Modus SpazioCultura; ore 21.00
domenica 10 dicembre Teatro per famiglie IL SEGRETO DEL PIFFERAIO MAGICO Teatro Stimate; ore 16.30 www.fondazioneaida.it
giovedì 14 dicembre Teatro – Altro Teatro / City SIAMO DELLA STESSA SOSTANZA DI CUI SONO FATTI I SOGNI Teatro Camploy; ore 20.45 www.spettacoloverona.it
da martedì 12 a venerdì 15 dicembre Teatro – Divertiamoci a teatro L’ANATRA ALL’ARANCIA
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mercoledì 6 dicembre Teatro – L’Altro Teatro TIPI UMANI SEDUTI AL CHIUSO Teatro Camploy; ore 20.45 www.spettacoloverona.it mercoledì 6 dicembre Lettura scenica ADELCHI Biblioteca Frinzi; ore 20.30 www.circ1.comune.verona.it
sabato 16 dicembre Concerto MISA CRIOLLA Teatro Fucina Culturale Machiavelli; ore 18.30 www.fucinaculturalemachiavelli.com Sabato 16 e domenica 17 dicembre Musical per famiglie THE CHRISTMAS SHOW Teatro Nuovo; ore 17.30, 21.00, 15.00 www.teatrostabileverona.it
domenica 17 dicembre Corsa CHRISTMAS RUN Piazza Bra www.veronachristmasrun.it
domenica 17 dicembre Teatro per famiglie GGG Teatro Stimate; ore 16.30 www.fondazioneaida.it
domenica 17, mercoledì 20, venerdì 22 dicembre Opera UN BALLO IN MASCHERA Teatro Filarmonico; ore 15.30, 19.00, 20.00 www.arena.it/it/teatro-filarmonico
lunedì 18 dicembre concerto FIORELLA MANNOIA E DANILO REA Teatro Filarmonico; ore 21.00
lunedì 18 dicembre concerto FIORELLA MANNOIA E DANILO REA
domenica 17 dicembre Teatro per famiglie IL TEATRO VERDE E LA SLITTA INCANTATA Teatro Fucina Culturale Machiavelli; ore 16.30 www.fucinaculturalemachiavelli.com
domenica 17 dicembre Balletto – Cene spettacolo RUSSIAN CLASSICAL BALLET – LO SCHIACCIANOCI Teatro Ristori; ore 20.30 www.teatroristori.org
martedì 19 dicembre Teatro DA QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO Teatro Salieri, Legnago; ore 20.45 www. teatrosalieri.it giovedì 21 dicembre Osservazione astronomica LA LUNA IN PIAZZA BRA Piazza Bra; ore 18.00 www.astrofiliveronesi.it
lunedì 25 dicembre Balletto LO SCHIACCIANOCI Teatro Nuovo
giovedì 21 dicembre Teatro – Altro Teatro / City RISONANZE | ORPHEUS AND THE VULTURES Teatro Camploy; ore 20.45 www.spettacoloverona.it
domenica 17 dicembre Teatro per famiglie UN NATALE AL GIORNO Teatro DIM, Castelnuovo del Garda www.fondazioneaida.it
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Domenica 17 dicembre Teatro per famiglie BENTORNATO BABBO NATALE Teatro Salieri, Legnago; ore 16.00 www. teatrosalieri.it
giovedì 21 dicembre Teatro UN TROVATELLO A CASA DEL DIAVOLO Teatro Nuovo; ore 21.00 www.teatrostabileverona.it
da domenica 24 dicembre a domenica 7 gennaio 2024 Evento natalizio PRESEPE VIVENTE Piazza San Rocco, Pedemonte www.presepevivente-pedemonte.it lunedì 25 dicembre Balletto LO SCHIACCIANOCI Teatro Nuovo; ore 17.00, 20.30 www.teatrostabileverona.it martedì 26 dicembre Teatro per famiglie WE WISH YOU A MUFFINS CHRISTMAS Teatro Stimate; ore 16.30 www.fondazioneaida.it mercoledì 27 dicembre Concerto per famiglie FIABE IN CONCERTO… E IL SOGNO REALTÀ DIVERRÀ Teatro Nuovo; ore 16.00 www.teatrostabileverona.it venerdì 29 dicembre Concerto – Cene spettacolo PERFECT HARMONY, THE VOICE OF VICTORY GOSPEL NIGHT Teatro Ristori; ore 20.30 www.teatroristori.org sabato 30 dicembre Concerto CONCERTO DI FINE ANNO Teatro Salieri, Legnago; ore 20.45 www. teatrosalieri.it domenica 31 dicembre Concerto CONCERTO DI SAN SILVESTRO Teatro Filarmonico; ore 19.30 www.arena.it/it/teatro-filarmonico
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da venerdì 5 a mercoledì 31 gennaio Festival MOZART A VERONA Varie sedi (per programma completo pag.15)
da martedì 9 a domenica 14 gennaio Teatro – Grande Teatro SANI! Teatro Nuovo www.spettacoloverona.it mercoledì 10 gennaio Teatro COSÌ È (SE VI PARE) Teatro Salieri, Legnago; ore 20.45 www. teatrosalieri.it venerdì 12 gennaio Teatro ROBERTO MERCADINI IN FUOCO NERO SU FUOCO BIANCO Teatro DIM, Castelnuovo del Garda; ore 21.00 www.fondazioneaida.it domenica 14 gennaio Teatro per famiglie PIERINO E IL LUPO Teatro Stimate; ore 16.30 www.fondazioneaida.it
da venerdì 19 a domenica 21 gennaio Corsa MONTEFORTIANA Monteforte d’Alpone www.montefortiana.org venerdì 19 gennaio MARCIA “PER IL SORRISO DEI BIMBI”; ore 9.30 sabato 20 gennaio ECOMARATONA CLIVUS ore 8.00 ECORUN COLLIS ore 8.00 MARCIA “PASSI NEL TEMPO” ore 13.30 domenica 21 gennaio TROFEO SANT’ANTONIO ABATE FALCONERI ore 8.30 MARATONINA FALCONERI ore 9.30 GRAN PREMIO GIOVANI PROMESSE ore 13.
lunedì 15 gennaio Concerto – Amici della musica di Verona DALLA CHIARA, BALLISTA, RAIMONDI, TREVISAN, RESTAGNO Teatro Ristori; ore 20.30 www.amicidellamusicavr.it
sabato 20 gennaio Osservazione astronomica LA LUNA IN PIAZZA BRA Piazza Bra; ore 18.00 www.astrofiliveronesi.it
da martedì 16 a venerdì 19 gennaio Teatro – Divertiamoci a teatro TUTTORIAL Teatro Nuovo; ore 21.00 www.teatrostabileverona.it
domenica 21 gennaio Teatro per famiglie IL SEGRETO DEL PIFFERAIO MAGICO Teatro DIM, Castelnuovo del Garda; ore 16.00 www.fondazioneaida.it
giovedì 18 gennaio Teatro – L’Altro Teatro STUPIDA SHOW Teatro Camploy; ore 20.45 www.spettacoloverona.it
domenica 21, mercoledì 24, venerdì 26 e domenica 28 gennaio Opera IL FLAUTO MAGICO Teatro Filarmonico; ore 15.30, 19:00, 20:00, 15:30 www.arena.it/it/teatro-filarmonico da martedì 23 a domenica 28 gennaio Teatro – Grande Teatro PERFETTI SCONOSCIUTI Teatro Nuovo www.spettacoloverona.it
da venerdì 19 a domenica 21 gennaio Fiera MOTOR BIKE EXPO Fiera di Verona www.veronafiere.it
domenica 28 gennaio Teatro per famiglie SCUOLA DI MAGIA Teatro Stimate; ore 16.30 www.fondazioneaida.it
giovedì 25 gennaio, replica 27 gennaio Opera DON GIOVANNI Teatro Ristori; ore 20.00 www.teatroristori.org
lunedì 29 gennaio Concerto – Amici della musica di Verona OXANA SHEVCHENKO Teatro Ristori; ore 20.30 www.amicidellamusicavr.it
sabato 27 gennaio Teatro Il TOURBUONISTA Teatro Fucina Culturale Machiavelli; ore 21.00 www.fucinaculturalemachiavelli.com
da martedì 30 gennaio a domenica 4 febbraio Teatro – Grande Teatro GL’INNAMORATI Teatro Nuovo www.spettacoloverona.it
martedì 30 gennaio Teatro LA SIGNORA DEL MARTEDÌ Teatro Salieri, Legnago; ore 20.45 www. teatrosalieri.it mercoledì 31 gennaio Concerto jazz THIS WOMAN’S WORK Teatro Ristori; ore 20.30 www.teatroristori.org
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giovedì 25 gennaio Teatro – L’Altro Teatro GRAVITAS Teatro Camploy; ore 20.45 www.spettacoloverona.it
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