INDICE INDEX
Nei dintorni In der Umgebung
4 Van o camper? Il Lago di Garda on the road
Van oder Camper? Der Gardasee auf der Strasse
8 Primavera lunga e pedalare con il cicloturismo
Langer Frühling und in die Pedale treten mit Radtourismus
10 L’arte di coltivare bonsai ad Arcobonsai
Die Kunst der Bonsaizucht bei Arcobonsai
12 La nuova identità di Scriani, since 1999
Eine neue Identität für Scriani, since 1999
15 Il mostro del lago di Garda
Das Ungeheuer vom Gardasee
18 Locanda di Nonna Ida, influenze laziali in Valpolicella Locanda di Nonna Ida, LatiumEinflüsse in Valpolicella
20 Il vino nella Villa dei Mosaici di Negrar Wein in Villa dei Mosaici in Negrar
24 Serego Alighieri nel cuore della Valpolicella dal 1353
Serego Alighieri im Herzen von Valpolicella seit 1353
26 La Magnalonga della Valpolicella compie 25 anni
Die Valpolicella Magnalonga Wird 25 Jahre alt
29 Viaggio sensoriale a Casa Sartori 1898
Eine sensorische Reise zur Casa Sartori 1898
31 L’era dell’enoturismo in Italia
Die Ära des Weintourismus in Italien
36 A spasso tra chiocciole giganti a Soave Spaziergang zwischen riesen Schnecken in Soave
Sport Sport
38 Meraviglia con la X-Bionic Lake Garda 42
Wunder mit dem X-Bionic Lake Garda 42
Natura Natur
40 Mi tulipama o non mi tulipama? Tulpen oder nicht Tulpen?
42 L’Ortoterapia e il benessere psico-fisico Orthopädie und das psychophysische Wohlbefinden
Benessere Wohlbefinden
44 Uva e Vino nella cosmesi Weintrauben und Wein in der Kosmetik
Calendario
46 Eventi di aprile a Verona e sul Lago di Garda
VAN O CAMPER? IL LAGO DI GARDA ON THE ROAD VAN ODER CAMPER? DER GARDASEE ON THE ROAD
di von Giorgia CastagnaChiamatelo stile di vita o voglia di qualcosa di diverso ma il boom della van-life esplosa in epoca post covid che ha contagiato tanti sembra non placarsi. Sempre più viaggiatori consapevoli, attenti all’ambiente, alla sicurezza e
desiderosi di stare a contatto con la natura. Ecco giustificata quindi l’esplosione di noleggio/acquisto camper triplicata dal 2018 ad oggi secondo i dati di Goboony, la piattaforma leader di camper sharing in Europa e non solo. Secondo alcune stime anche
nel 2023 la vacanza in camper si è confermata la scelta preferita, soprattutto dalle famiglie e il 2024 conferma l’evoluzione. Non a caso la tipologia più richiesta è stata quella del van mansardato: il mezzo che conserva la cabina originale del furgone sormontata dal letto matrimoniale alloggiato nella mansarda. Ma dove vanno i camperisti? Le mete in Italia non mancano di certo ma a spiccare tra le varie classifiche è il Lago di Garda: location di riferimento per tutti i camperisti sia per i luoghi sport-friendly, sia per l’accoglienza del turismo outdoor. La scelta variegata di strutture (provare per credere) non manca: dai campeggi più grandi e attrezzati con piscine e intrattenimenti per grandi e piccini, ai campeggi più piccoli, agli agricampeggio, per non parlare delle numerose aree di sosta.
Ma cosa fare in un week end? Abbiamo stilato per voi 5 itinerari da non perdere e per tutti i gusti.
Per i più sportivi le ciclabili che si intrecciano intorno al lago sono innumerevoli, tra le più conosciute il percorso tra Peschiera del Garda e Borghetto sul Mincio (consigliato anche per le famiglie) mentre per i più temerari si può pensare ad una discesa emozionante in mountain bike dal Monte Baldo. Infiniti i sentieri, dalle difficoltà variabili, per coloro che vogliono cimentarsi nel trekking lungo le creste del Baldo o con
semplici passeggiate nei prati o nel sottobosco per i sentieri che si affacciano sul lago.
Per i meno sportivi ma per chi non vuole comunque perdersi alcuni luoghi accessibili in bici, consigliamo le e-bike per apprezzare i numerosi percorsi. Tra i più belli e panoramici la Ciclabile del Ponale.
Per gli amanti della storia come perdersi la visita del Vittoriale a Gardone Riviera o a Sirmione, dove è possibile visitare Le Grotte di Catullo, i resti di una grandiosa villa romana, nonché il più esteso sito archeologico del nord Italia. Tra le opere più imponenti che i veneziani realizzarono sul Lago di Garda nel periodo della dominazione della Serenissima c’è senza dubbio la fortezza di Peschiera del Garda che merita di essere visitata per non parlare dei tanti borghi affacciati sul lago.
Per chi desidera rilassarsi e vuole sfruttare un week end dal tempo incerto non perderti le terme di Colà di Lazise o i tanti hotel affacciati sul lago con spa aperte agli esterni.
Infine, per accontentare in un fine settimana anche i bambini grandi e piccini, da citare i vari parchi tematici che rendono vive le sponde del lago di divertimento e adrenalina. Da Gardaland, Movieland, Caneva Aquapark, il Parco Natura Viva e molti altri.
Nennen Sie es Lebensstil oder den Wunsch nach Abwechslung, aber der Boom des VanLife, der in der Post-Covid-Ära explodiert ist und so viele angesteckt hat, scheint ungebrochen zu sein. Immer mehr Reisende wollen umweltbewusst, dazu sicher und mit viel Kontakt in der Natur verreisen. Daher ist die explosionsartige Zunahme der Wohnmobilvermietung/des Wohnmobilkaufs gerechtfertigt, die sich nach Angaben von Goboony, der führenden Wohnmobil-Sharing-Plattform in Europa und darüber hinaus, seit 2018 verdreifacht hat. Einigen Schätzungen zufolge wurde bereits 2023 der Wohnmobilurlaub als bevorzugte Wahl bestätigt, insbesondere von Familien, und 2024 bestätigt sich der Trend. Es ist kein Zufall, dass der beliebteste Typ der Mansarden-Van war: das Fahrzeug, das das ursprüngliche Fahrerhaus des Vans beibehält, über dem sich das Doppelbett in der Mansarde befindet. Aber wohin fahren die Camper? An Reisezielen mangelt es in Italien nicht, aber unter den verschiedenen Klassifizierungen sticht der Gardasee hervor: ein Referenzort für alle Camper, sowohl wegen seiner sportfreundlichen Orte als auch wegen der Gastfreundschaft des Outdoor-Tourismus. Das vielfältige Angebot an Einrichtungen (probieren Sie es aus, um es zu glauben) fehlt nicht: von den größeren Campingplätzen mit Schwimmbädern und Unterhaltungsangeboten für Jung und Alt bis hin zu den kleineren Campingplätzen und dem Agricamping, ganz zu schweigen von den zahlreichen Rastplätzen.
unternehmen? Wir haben für Sie 5 unverzichtbare Routen für jeden Geschmack zusammengestellt.
Für die Sportlichen gibt es unzählige Radwege, die sich um den See schlängeln; zu den bekanntesten gehört die Strecke zwischen Peschiera del Garda und Borghetto sul Mincio (auch für Familien zu empfehlen), während die Wagemutigen eine aufregende Abfahrt mit dem Mountainbike vom Monte Baldo in Betracht ziehen können. Es gibt unzählige Wege mit unterschiedlichen Schwierigkeitsgraden für diejenigen, die sich im Trekking auf den Bergkämmen des Monte Baldo oder in einfachen Spaziergängen auf den Wiesen oder im Unterholz auf den Wegen über dem See versuchen möchten.
Für die weniger Sportlichen, die aber trotzdem nicht auf einige der mit dem Fahrrad erreichbaren Orte verzichten wollen, empfehlen wir E-Bikes, um die zahlreichen Routen zu erkunden. Zu den schönsten und landschaftlich reizvollsten gehört der Ponale-Radweg.
Geschichtsliebhaber sollten sich einen Besuch der Vittoriale in Gardone Riviera oder Sirmione nicht entgehen lassen, wo man die Grotte di Catullo besichtigen kann, die Überreste einer grandiosen römischen Villa und die größte archäologische Ausgrabungsstätte Norditaliens. Zu den imposantesten Bauwerken, die die Venezianer während der Herrschaft der Serenissima am Gardasee errichteten, gehört zweifellos die Festung von Peschiera del Garda, die einen Besuch wert ist, ganz zu schweigen von den zahlreichen Dörfern, die den See überblicken.
Wer sich entspannen und ein Wochenende mit unsicherem Wetter nutzen möchte, sollte sich die Thermalbäder von Colà di Lazise oder die zahlreichen Hotels mit Blick auf den See und mit Thermen, die ins Freie führen, nicht entgehen lassen.
Um an einem Wochenende Groß und Klein zu erfreuen, sind die verschiedenen Freizeitparks zu erwähnen, die das Seeufer mit Spaß und Adrenalin beleben. Gardaland, Movieland, Caneva Aquapark, Parco Natura Viva und viele andere.
PRIMAVERA LUNGA E PEDALARE CON IL CICLOTURISMO LANGER FRÜHLING UND IN DIE PEDALE TRETEN MIT RADTOURISMUS
di von Andrea MolinariLo sappiamo tutti, con l'arrivo della primavera finisce il "letargo" di noi essere umani. Le giornate si allungano, il clima torna ad essere più vivibile e finalmente si può tornare a godersi la vita all'aria aperta. Tra le tante attività da fare in questa stagione, c'è anche il cicloturismo: muoversi in bicicletta con la possibilità di visitare luoghi turistici durante il percorso. Nelle zone del Garda, un classicone del cicloturismo è la "circumnavigazione" o, per farla semplice, il giro del lago. Un'opportunità per visitare tre regioni in una volta sola: a disposizione dei ciclisti, partendo dalla provincia veronese, c'è una pista ciclabile lunga circa 50 chilometri da Peschiera fino a Malcesine. Poi, fino a
dopoRiva del Garda, l'esperienza è "condivisa" con le autovetture su strada. Dal lato bresciano, invece, il percorso è intervallato tra statale e ciclabili. Insomma, un modo per godersi tutte le bellezze del lago, dai piccoli borghi lacustri (come Bardolino
e Torri del Benaco) fino alla ciclopista sospesa sull'acqua in zona Limone sul Garda. La durata del giro completo del lago in bicicletta è di circa una giornata ma si può decidere di vivere all'avventura improvvisando una tenda
meglio le ricchezze storiche e culturali del territorio.
Restringendo invece il campo alla zona lugana, esistono diversi percorsi per conoscere meglio la parte meridionale del lago, tra Peschiera del Garda e Sirmione, e scoprire i borghi del Risorgimento tra le Colline Moreniche del Basso Garda: il chilometraggio è decisamente più corto e i siti più interessanti sono Castellaro Lagusello, Solferino e San Martino della Battaglia. In tutto questo non può mancare anche un sorso del vino che prende il nome dalla terra in cui viene prodotto: il Lugana. Perché sì, pedalare è
des Frühlings der "Winterschlaf" von uns Menschen endet. Die Tage werden länger, das Wetter wird wieder sonniger und wir können endlich wieder das Leben an der frischen Luft genießen. Zu den zahlreichen Aktivitäten, die man in dieser Jahreszeit unternehmen kann, gehören auch Radtouren: Radfahren mit der Möglichkeit, unterwegs Sehenswürdigkeiten zu besichtigen.
Ein Klassiker des Radtourismus in der Gardaseeregion ist die Umrundung des Sees. Sie bietet die Möglichkeit, drei Regionen in einem Durchgang zu besuchen: Radfahrer, die in der Provinz Verona starten, haben einen etwa 50 Kilometer langen Radweg von Peschiera nach Malcesine zur Verfügung. Dieses Erlebnis erlebt man mit dem Auto auf der Straße nach Riva del Garda. Auf der Brescianer Seite hingegen ist die Strecke zwischen Staatsstraßen und Radwegen aufgeteilt. So kann man die ganze Schönheit des Sees genießen, von den kleinen Dörfern am Seeufer (wie
über dem Wasser verläuft. Die komplette Umrundung des Sees mit dem Fahrrad dauert etwa einen Tag, aber man kann sich auch entscheiden, das Abenteuer zu erleben, indem man an einem der vielen Strände ein Zelt aufbaut und eine Nacht bleibt, um es ruhiger angehen zu lassen und die historischen und kulturellen Reichtümer der Gegend zu erleben.
Um den südlichen Teil des Sees zwischen Peschiera del Garda und Sirmione besser kennen zu lernen und die Dörfer des Risorgimento zwischen den Moränenhügeln des Unteren Gardasees zu entdecken, gibt es mehrere Routen, die sich auf das Gebiet von erstrecken: Die Strecke ist deutlich kürzer und die interessantesten Orte sind Castellaro Lagusello, Solferino und San Martino della Battaglia. Bei all dem darf der Geschmack des Weins nicht fehlen, der seinen Namen von dem Land hat, in dem er hergestellt wird: Lugana. Denn ja, Radfahren ist schön, aber eine Pause mit Kollegen zu genießen ist vielleicht noch schöner.
L’ARTE DI COLTIVARE BONSAI AD ARCOBONSAI DIE KUNST DER BONSAIZUCHT BEI ARCOBONSAI
di von Giorgia CastagnaGgiapponese degli alberi in miniatura si prepara ad accogliere maestri e appassionati dal 26 al 28 aprile presso il centro congressi Casinò municipale e Palatennis di Arco. Oltre 2.440
dintorni
tecniche, 189 esperti provenienti da 23 nazioni, 243 istruttori bonsai e 446 club: ecco alcuni numeri che ci raccontano di una grande manifestazione che non ha smesso di crescere nel corso degli anni. Organizzato da Arcobonsai Club Garda
Trentino, l'evento ha un programma di appuntamenti che prevede tra l'altro la 27esima edizione del Congresso dell’Unione Bonsaisti Italiani. Ospite d’onore dell’evento Alessandro Bonardo, giovane ventiquattrenne proveniente da Alba in Piemonte che ha appreso l’arte del bonsai dopo sei anni di scuola presso il giardino del grande maestro Masahiko Kimura.
Sul palco a cimentarsi con workshop e relazioni Luca Bragazzi che parlerà della “preparazione agronomica pre estiva e dell’utilizzo dei microelementi a fine primavera inizio estate”; Emilio Capozza con “Bonsai e Suiseki: disquisizioni su due passioni che si integrano a vicenda”. A seguire Massimo Bandera con “Kuden e kata nei metodi e apprendista dai maestri: gioie e dolori”. A relazionare poi tra i tanti Sandro Segneri e Bruno Proietti.
Per la parte dei seminari quella più pratica della progettazione eseguita dagli istruttori Carlo Cipollini e Adriano Bonini che passeranno l’attenzione a Tiberio Gracco per mostrare nel dettaglio come creare un vaso per bonsai. Non mancherà poi l'assegnazione del “Trofeo Arcobonsai” arrivato alla sua 22^ edizione proposta dall’organizzazione di Arcobonsai: durante il primo turno a sfidarsi saranno 15 istruttori, dopodiché toccherà ai vari club.
Immancabile poi la prova per eleggere il “Talento Italiano 2024” accompagnate dalla mostra da parte delle Scuole accreditate dell’Unione Bonsaisti Italiani delle loro performance. Affiancherà la kermesse con tanto colore e nuove fioriture la 25^ edizione di Arcofiori mostra-mercato del florovivaismo.
Bereits zum 38. Mal bereitet sich die internationale Veranstaltung "Arcobonsai", die der japanischen Kunst der Miniaturbäume gewidmet ist, darauf vor, vom 26. bis 28. April im Casino Municipale und im Kongresszentrum Palatennis in Arco Meister und Liebhaber zu empfangen.
Über 2.440 Gäste, 166 wissenschaftliche und technische Berichte, 189 Experten aus 23 Nationen, 243 Bonsai-Lehrer und 446 Vereine: das sind einige der Zahlen, die von einer großen Veranstaltung erzählen, die im Laufe der Jahre immer weiter gewachsen ist. Die vom Arcobonsai Club Garda Trentino organisierte Veranstaltung bietet ein umfangreiches Programm, zu dem auch die 27. Ausgabe des Kongresses der Unione
Bonsaisti Italiani gehört. Ehrengast der Veranstaltung ist Alessandro Bonardo, ein junger 24-Jähriger aus Alba im Piemont, der die Kunst des Bonsai nach einer sechsjährigen Ausbildung im Garten des großen Meisters Masahiko Kimura erlernt hat. Luca Bragazzi wird in Workshops und Vorträgen über die "agronomische Vorbereitung vor dem Sommer und die Verwendung von Mikroelementen im späten Frühjahr und frühen Sommer" sprechen; Emilio Capozza über "Bonsai und Suiseki: Abhandlungen über zwei Leidenschaften, die sich ergänzen". Es folgt Massimo Bandera mit "Kuden und Kata in Methoden und Lehre von Meistern: Freuden und Leiden". Danach werden unter anderem Sandro Segneri und Bruno Proietti sprechen. Der praktischste Teil der Seminare wird der Gestaltungsteil sein, der von den Ausbildern Carlo Cipollini und Adriano Bonini durchgeführt wird, die die Aufmerksamkeit an Tiberio Gracco weitergeben werden, um im Detail zu zeigen, wie man einen Bonsai-Topf gestaltet. Dann wird die "Arcobonsai Trophy" verliehen, die bereits zum 22.
Mal von der Arcobonsai-Organisation ausgeschrieben wurde: In der ersten Runde werden 15 Ausbilder gegeneinander antreten, danach sind die verschiedenen Clubs an der Reihe. Unvermeidlich dann der Contest, um das "Italienische Talent 2024" zu Wählen. Dies wird begleitet von der Ausstellung der verantwortlichen Schulen der Italienischen Bonsai Union. Flankiert wird die Kirmes von der 25. Ausgabe des Arcofiori Blumenmarktes mit viel Farbe und neuen Blüten.
LA NUOVA IDENTITÀ DI SCRIANI, SINCE 1999 EINE NEUE IDENTITÄT FÜR SCRIANI, SINCE 1999
Sono passati venticinque
anni da quando Stefano Cottini riceve un piccolo appezzamento di un ettaro e mezzo dal padre e decide di aprire l’Azienda agricola Scriani; oggi gli ettari di proprietà sono 30, ma la cura e la dedizione che viene riservata ad ogni vite è la stessa degli inizi, rispettando l’equilibrio ambientale circostante. Si evita, infatti, il ricorso a forzature idrico-alimentari al fine di conservare le aree boschive limitrofe, bacino di biodiversità che aggiunge ulteriore complessità e carattere alle uve.
L’Azienda agricola Scriani è un’azienda familiare con Stefano e la moglie Mariangela e i figli, due generazioni che lavorano a stretto contatto quotidiano
occupandosi dell’intero processo produttivo: il lavoro comincia nei vigneti, i più preziosi sono quelli nelle località Monte S. Urbano e Costa, ad un’altitudine tra i 250 e i 400 m.s.l.m., e nella zona del Valpolicella classico, altri, invece, sono nella zona del basso Lago di Garda dove si producono i bianchi. Le uve poi vengono trasferite nella cantina di Fumane di Valpolicella dove la vinificazione si conclude nelle barriques di rovere francese e di Slavonia in cui i vini vengono lasciati a riposare per l’affinamento, per esaltarne la personalità e conferire quel carattere unico e distintivo.
A Vinitaly 2024 l’Azienda agricola Scriani presenta la sua nuova identità, «un completo rinnovamento che si basa
Una cantina, una ricca varietà di vini della Valpolicella.
Azienda agricola Scriani
Via Ponte Scrivan, 7 - 37022 Fumane (VR)
tel. +39 045 6839251 - info@scriani.it - https://scriani.it - Canali Meta @scriani
sul concetto di evoluzione – spiegano dall’azienda. –L'attuale passaggio generazionale all'interno della famiglia diventa un codice visivo per rappresentare la crescita dell'azienda attraverso il lavoro sinergico di due generazioni che lavorano fianco a fianco per creare un prodotto migliore e innovativo. Le forme del rombo e del quadrato si fondono in perfetta armonia, sovrapponendosi ed evolvendo per creare nuove geometrie. Da queste forme prendono vita le etichette che identificano i diversi vini, accompagnate da un logo elegante le cui linee richiamano le stesse forme da cui scaturiscono le etichette. Il pittogramma nasce dall'unione tra la "S" di Scriani e una rivisitazione dell'elemento decorativo dell’identità storica, creando una figura dal design minimalista e sincero, in sintonia con la storia aziendale».
Fünfundzwanzig Jahre sind vergangen, seit Stefano Cottini von seinem Vater eine kleine Parzelle von anderthalb Hektar erhielt und beschloss, den landwirtschaftlichen Betrieb Scriani zu gründen. Heute sind es 30 Hektar, aber die Sorgfalt und Hingabe, die jeder Rebe gewidmet wird, ist dieselbe wie am Anfang, wobei das ökologische Gleichgewicht der Umgebung respektiert wird. So wird auf den Einsatz von Wasser und Nährstoffen verzichtet, um die angrenzenden Waldgebiete zu erhalten, ein Becken der Artenvielfalt, das den Trauben zusätzliche Komplexität und Charakter verleiht.
Die Azienda Agricola Scriani ist ein Familienbetrieb mit Stefano und seiner Frau Mariangela und ihren Kindern, zwei Generationen, die täglich in engem Kontakt arbeiten und sich um den gesamten Produktionsprozess kümmern: Die Arbeit beginnt in den Weinbergen, von denen die wertvollsten in den Gebieten Monte S. Urbano und Costa auf einer Höhe zwischen 250 und 400 Metern über dem Meeresspiegel und im Valpolicella classico-Gebiet liegen, während andere im unteren Gardaseegebiet liegen, wo die Weißweine erzeugt werden. Die Trauben werden dann in die Kellerei von Fumane di Valpolicella gebracht, wo die Weinbereitung in Barriques aus französischer und slawonischer Eiche abgeschlossen wird, in denen die Weine zur Reifung ruhen, um ihre Persönlichkeit zu verstärken und ihnen einen einzigartigen und unverwechselbaren Charakter zu verleihen.
Auf der Vinitaly 2024 wird die Azienda Agricola Scriani ihre neue Identität vorstellen, "eine vollständige Erneuerung, die auf dem Konzept der Evolution
basiert", erklärt das Unternehmen.
- Der aktuelle Generationswechsel innerhalb der Familie wird zum visuellen Code für das Wachstum des Unternehmens durch die synergetische Arbeit zweier Generationen, die Seite an Seite an der Schaffung eines besseren und innovativen Produkts arbeiten. Die Formen der Raute und des Quadrats verschmelzen in perfekter Harmonie, überschneiden sich und entwickeln sich zu neuen Geometrien. Aus diesen Formen entstehen die Etiketten, die die verschiedenen Weine kennzeichnen, begleitet von einem eleganten Logo, dessen Linien an die gleichen Formen erinnern, aus denen die Etiketten stammen. Das Piktogramm entstand aus der Verbindung des 'S' von Scriani und einer Neuinterpretation des dekorativen Elements der historischen Identität, wodurch eine Figur mit einem minimalistischen und aufrichtigen Design im Einklang mit der Geschichte des Unternehmens geschaffen wurde".
IL MOSTRO DEL LAGO DI GARDA DAS UNGEHEUER VOM GARDASEE
di von Matteo Guidotto @verona.yesterday
Il lago e i suoi borghi sono pieni di storie fantastiche ma anche i suoi abissi ne nascondono una. Ma tu lo sapevi che nel Garda nuota un mostro chiamato Bennie?
C'è chi dice sia lungo 10 metri, che abbia quattro gobbe, che sia un po' serpente un po' balena, in tanti giurano di averlo visto, addirittura fotografato ma la storia del mostro del lago di Garda è un’affascinante leggenda che tiene banco da centinaia di anni.
Ma come è nata la leggenda? Si inizia a sentir parlare del mostro già nel 1600, quando
i monaci dell'isola di Garda raccontano di “mostri smisurati e deformissimi”.
La prima volta che la cosa sale alla ribalta dei giornali, però, è il 17 agosto del 1965 quando una trentina di persone alla Baia delle Sirene testimoniano di vedere una specie di grosso serpente.
Con gli anni 2000 gli avvistamenti si moltiplicano fino a scomodare pure le televisioni. Nel 2013 Bennie è protagonista di una puntata di Mistero con Marco Berry e nel 2018 arriva la BBC! Jeremy Wade, biologo e conduttore
della serie «River Monsters» si dice convinto di aver catturato il mostro, in realtà è un “semplice” pesce siluro di due metri e 120kg.
Ma quindi cosa c'è di vero in tutto questo?
Chiaramente nulla, tra un avvistamento e l'altro il Cicap, Comitato di controllo sulle pseudoscienze,
fondato da Piero Angela, ha decretato che si tratta di semplici alghe accumulate dalle correnti.
Ok ma perché Bennie? L'ispirazione viene da Nessie, il mostro del Lago di Lochness, e dal fatto che il nome originale del lago di Garda è in realtà Benaco, ma questa è un'altra storia…
Der See und seine Dörfer sind voll von fantastischen Geschichten, aber auch in seinen Tiefen verbirgt sich eine. Aber wussten Sie, dass im Gardasee ein Ungeheuer namens Bennie schwimmt? Manche sagen, es sei 10 Meter lang, habe vier Höcker, sei ein bisschen Schlange und ein bisschen Wal, viele schwören, es gesehen und sogar fotografiert zu haben, aber die Geschichte des Ungeheuers vom Gardasee ist eine faszinierende Legende, die schon seit Hunderten von Jahren existiert. Aber wie ist die Legende entstanden? Bereits im 16. Jahrhundert hörten die Menschen von dem Ungeheuer, als Mönche auf der Insel Garda von “riesigen und entstellten Ungetüm” berichteten. Zum ersten Mal in die Schlagzeilen geriet es jedoch am 17. August 1965, als etwa dreißig Menschen in der Bucht der Sirenen aussagten, eine Art große Schlange gesehen zu haben. In den 2000er Jahren häuften sich die Sichtungen
so sehr, dass sie sogar das Fernsehen beunruhigten.
Im Jahr 2013 wird Bennie in einer Folge von Mystery with Marco Berry gezeigt und 2018 taucht die BBC auf! Jeremy Wade, Biologe und Moderator der Serie “River Monsters”, sagt, er sei überzeugt, das Monster gefangen zu haben, in Wahrheit sei es ein “einfacher” zwei Meter langer und 120 kg schwerer Torpedofisch. Was ist also an all dem wahr? Offensichtlich nichts, denn zwischen einer Sichtung und der nächsten hat das Cicap, das von Piero Angela gegründete Komitee für die Kontrolle von Pseudowissenschaften, entschieden, dass es sich einfach um Algen handelt, die sich in der Strömung ansammeln. OK, aber warum Bennie? Die Inspiration stammt von Nessie, dem Ungeheuer vom Lochness-See, und von der Tatsache, dass der ursprüngliche Name des Gardasees eigentlich Benaco lautet, aber das ist eine andere Geschichte...
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LOCANDA DI NONNA IDA, INFLUENZE LAZIALI IN VALPOLICELLA LOCANDA DI NONNA IDA, LATIUM-EINFLÜSSE IN VALPOLICELLA
di von Federica ClementeNel cuore della Valpolicella, e precisamente a San Rocco, una frazione a nord della vallata di Marano, proprio sul crinale che la divide da quella di Fumane, sorge un ristorante storico per la zona, che ha recentemente cambiato gestione. Ora, alla guida della Locanda di Nonna Ida c’è lo chef patron Mauro Caldaroni, originario di Frosinone, trasferitosi a Verona dopo varie esperienze all’estero, per lavorare nella cucina di Giancarlo Perbellini e in quella di Leandro Luppi. Da queste esperienze ha capito che non servono ingredienti costosi per fare un grande piatto, per questo nella sua cucina oggi ripropone i sapori della tradizione laziale accostati a piatti tipici veronesi per una cucina tradizionale in chiave moderna. Ne sono un esempio gli gnocchi con ragù di agnello e carciofi o il raviolo con ripieno di patate, tartare di gamberi, pomodorini confit e caviale di
arringa affumicata o ancora la tartare di pecora. Ma chiediamo direttamente allo chef Caldaroni di raccontarci le sue specialità. I tuoi menù cambiano con il cambiare delle stagioni, cosa proponi nel menù primaverile? Qual è il percorso per assaggiare il meglio della tua cucina?
Se dovessi accompagnare gli ospiti in un menù degustazione sicuramente partirei con le lumache brasate con crema di patate e prezzemolo. È vero che le lumache non piacciono a tutti, ma sono un piatto tradizionale che non può essere dimenticato. Proseguirei poi con l’uovo in
camicia con asparagi bianchi e verdi di Mambrotta, fonduta di grana e tartufo nero, una scelta che accontenta anche i tanti vegetariani che qui possono trovare piatti ricercati e gustosi.
Passando ai primi mi sento di consigliare le tagliatelle con ragù di coniglio, fave e pecorino, sapori tipici della mia terra; mentre per il secondo tornerei “in zona” con la guancetta di manzo con purè di patate. Per concludere il pasto, senza ombra di dubbio, proporrei la torta di
rose servita tiepida con crema zabaione. Qui si possono trovare sapori davvero autentici: a Nonna Ida facciamo tutto noi, dal pane con lievito madre e lievitazione di 24h, alla pasta, agli gnocchi. Cosa ti piacerebbe portare in Valpolicella prossimamente?
Nei prossimi menù mi piacerebbe aumentare la scelta di pesce, mi manca cucinarlo e credo possa essere un modo per distinguersi dai ristoranti della zona. Abbiamo una bellissima griglia che sarebbe perfetta per il polpo, ma vedremo cosa ci riserva il futuro.
Locanda di Nonna Ida Località Pontarola, 12, S. Rocco (Vr) tel. 045.5703508
belvederenonnaida@gmail.com www.lalocandadinonnaida.it Meta @locandadinonnaida
Im Herzen des Valpolicella, genauer gesagt in San Rocco, einem Dörfchen im Norden des Marano-Tals, direkt auf dem Bergrücken, der es von Fumane trennt, befindet sich ein für die Gegend historisches Restaurant, das vor kurzem die Leitung gewechselt hat. An der Spitze der Locanda di Nonna Ida steht nun der aus Frosinone stammende Küchenchef Mauro Caldaroni, der nach verschiedenen Erfahrungen im Ausland nach Verona kam, um in der Küche von Giancarlo
Perbellini und Leandro Luppi zu arbeiten. Aus diesen Erfahrungen hat er gelernt, dass man keine teuren Zutaten braucht, um ein großartiges Gericht zuzubereiten, weshalb er heute in seiner Küche die Aromen der lateinischen Tradition mit den typischen Veroneser Gerichten kombiniert, um eine traditionelle Küche mit einem modernen Touch zu bieten. Beispiele dafür sind die Gnocchi mit Lamm- und Artischockenragout oder die Raviolo mit
Kartoffelfüllung, Garnelentartar, konfitierten Kirschtomaten und geräuchertem Arringa-Kaviar oder das Schafstartar. Aber wir bitten
Chefkoch Caldaroni direkt, uns von seinen Spezialitäten zu erzählen. Ihre Menüs ändern sich mit den Jahreszeiten, was bieten Sie auf der Frühjahrskarte an? Auf welchem Weg kann man das Beste aus Ihrer Küche probieren?
Wenn ich die Gäste auf ein Degustationsmenü begleiten müsste, würde ich sicherlich mit den geschmorten Schnecken mit Kartoffel-Petersilien-Creme beginnen. Es stimmt zwar, dass
nicht jeder Schnecken mag, aber sie sind ein traditionelles Gericht, das man nicht übersehen darf. Danach würde ich mit dem pochierten Ei mit weißem und grünem Spargel aus Mambrotta, Parmesanfondue und schwarzem Trüffel fortfahren, eine Wahl, die auch die vielen Vegetarier erfreut, die hier raffinierte und schmackhafte Gerichte finden können. Zu den ersten Gängen empfehle ich die Tagliatelle mit Kaninchenragout, Saubohnen und Pecorino-Käse, die typisch für mein Land sind, während ich für den zweiten Gang mit der Rinderbacke mit Kartoffelpüree “vor Ort” zurückkehren würde.
Zum Abschluss der Mahlzeit
würde ich ohne Zweifel den Rosenkuchen empfehlen, der warm mit Zabaione-Creme serviert wird. Bei Nonna Ida wird alles selbst produziert, vom Brot mit Sauerteig und 24-Stunden-Sauerteig bis zu den Nudeln und Gnocchi. Was möchten Sie in naher Zukunft ins Valpolicella bringen?
Ich vermisse es, Fisch zu kochen, und ich denke, das könnte eine Möglichkeit sein, sich von den anderen Restaurants in der Gegend abzuheben. Wir haben einen schönen Grill, der sich perfekt für Tintenfisch eignen würde, aber wir werden sehen, was die Zukunft bringt.
IL VINO NELLA VILLA DEI MOSAICI DI NEGRAR WEIN IN VILLA DEI MOSAICI IN NEGRAR
di von Agnese Ceschi
Foto @Comune di Negrar
Se ne sono perse le tracce per quasi un secolo. I suoi splendidi mosaici rischiavano di rimanere sepolti per sempre da metri di terra sotto i vigneti. Sembrava un’impresa impossibile riportare alla luce la Villa dei Mosaici di Negrar di Valpolicella, eppure la determinazione dell’archeologo Gianni De Zuccato, funzionario della Soprintendenza ABAP di Verona, Rovigo e Vicenza, ha condotto alla riscoperta di questo importante sito archeologico di epoca romana. Di esso fino a qualche anno fa erano rimasti solo, a prova della sua esistenza, i tre splendidi mosaici strappati a fine Ottocento e oggi esposti al Teatro Romano di Verona, raffiguranti un putto alla guida di un cocchio da corsa trainato da due cavalli, disposti intorno ad un riquadro
centrale con figure umane.
Dopo numerose difficoltà e la necessità di scavare sotto a dei vigneti (di proprietà di due aziende vinicole della zona Franchini Vini e Benedetti La Villa), sono riaffiorati nuovamente i mosaici della pars urbana, la zona residenziale dove il proprietario riceveva i suoi ospiti. La Villa si è rivelata un complesso molto esteso, con attorno un fundus, il podere, dove si producevano come oggi in tutta la Valpolicella principalmente olio e vino.
Lo storico legame con il vino
Il legame tra il vino e l’archeologia è ormai una storia conosciuta. Quello che colpisce di questo sito archeologico è un duplice collegamento: i terreni erano occupati da dei vigneti prima di essere scavati e nel luogo del ritrovamento molti indizi parlano di vino.
Questo scavo, oltre alla pars urbana, evidenzia quella che era stata identificata come pars fructuaria, cioè la zona destinata alla lavorazione dei prodotti agricoli. Non a caso viene anche identificata durante gli scavi una pietra che sembra essere parte di torchio, usato in antichità per la produzione del vino retico.
Qui si vedono lunghe lastre di pietra bianca e anche zone di antica vinificazione: il calcatorium e il lacus. Nel calcatorium, l’uva veniva pigiata con i piedi, mentre nel lacus se ne raccoglieva il mosto.
Queste ultime scoperte riconfermano la Valpolicella Classica come una delle più importanti zone vinicole fin dai tempi romani.
Fin dai tempi dei Romani si produceva (come in tutta la provincia di Verona) l’uva
retica: il primo a parlare di un vino pregiato prodotto nel territorio fu Catone il Censore, intorno al 200 a.C. Egli si riferì a tale vino con il termine “retico”, poiché prodotto alle falde del territorio dei Reti.
Fast ein ganzes Jahrhundert lang waren die Spuren dieses Ortes verloren. Ihre prächtigen Mosaike drohten für immer unter meterhoher Erde unter den Weinbergen begraben zu bleiben. Es schien eine unmögliche Aufgabe zu sein, die Villa der Mosaiken in Negrar di Valpolicella wieder ans Tageslicht zu bringen, doch die Entschlossenheit des Archäologen Gianni De Zuccato, Beamter der ABAP Superintendenz von Verona, Rovigo und Vicenza, führte zur Wiederentdeckung dieser bedeutenden archäologischen Stätte aus der Römerzeit.
Bis vor wenigen Jahren waren als Beweis für ihre Existenz nur drei prächtige Mosaike erhalten, die Ende des 19. Jahrhunderts abgerissen wurden und heute im Römischen Theater in Verona zu sehen sind. Sie zeigen einen Putto, der einen von zwei Pferden gezogenen Rennwagen fährt, der um eine zentrale Tafel mit menschlichen Figuren angeordnet ist.
Nach zahlreichen Schwierigkeiten und der Notwendigkeit, unter einigen Weinbergen zu graben (die den beiden lokalen Weinkellereien Franchini Vini und Benedetti La Villa gehören), sind die Mosaike der pars urbana, des Wohnbereichs, in dem der Besitzer seine Gäste empfing, wieder ans Tageslicht gekommen.
Die Villa entpuppte sich als ein sehr weitläufiger Komplex mit
einem Fundus, dem Bauernhaus, um den herum, wie heute in der gesamten ValpolicellaRegion, hauptsächlich Öl und Wein produziert wurde.
Die historische Verbindung zum Wein
Die Verbindung zwischen Wein und Archäologie ist bekannt.
Das Besondere an dieser archäologischen Stätte ist eine doppelte Verbindung: Das Land war vor der Ausgrabung von Weinbergen bedeckt, und am Fundort gibt es viele Hinweise auf den Wein.
Bei dieser Ausgrabung wurde neben der pars urbana auch die pars fructuaria, d. h. der Bereich, der für die Verarbeitung landwirtschaftlicher Produkte genutzt wurde, freigelegt.
Es überrascht nicht, dass bei den Ausgrabungen auch ein Stein gefunden wurde, der Teil einer Weinpresse zu sein scheint, die in der Antike für die Herstellung von rätischem Wein verwendet wurde. Lange Platten aus weißem Stein sind hier zu sehen, ebenso wie Bereiche der antiken Weinherstellung: das Calcatorium und der Lacus. Im Calcatorium
wurden die Trauben mit den Füßen gepresst, während im Lacus der Most aufgefangen wurde. Diese jüngsten Entdeckungen bestätigen erneut, dass das Valpolicella Classica seit der Römerzeit eines der wichtigsten Weinanbaugebiete war. Seit der Römerzeit werden hier (wie in der gesamten Provinz Verona) rätische Trauben angebaut: Cato der Zensor sprach um 200 v. Chr. zum ersten Mal von einem guten Wein, der in diesem Gebiet hergestellt wurde.
Er nannte diesen Wein "rätisch", da er an den Hängen des Reti-Gebiets erzeugt wurde.
SEREGO ALIGHIERI NEL CUORE DELLA
VALPOLICELLA DAL 1353
SEREGO ALIGHIERI IM HERZEN VON VALPOLICELLA
SEIT 1353
Questa incantevole tenuta adagiata sulle colline della Valpolicella fu acquistata da Pietro Alighieri, figlio di Dante, nel lontano 1353 e aveva già nomea per l’eccellenza dei suoi vigneti.
Nelle Possessioni Serego Alighieri, dove tuttora risiedono i discendenti del Sommo Poeta, gli ospiti hanno la possibilità di visitare la cantina e lo storico fruttaio e di degustare l’intera gamma di vini Serego Alighieri e Masi presso la Rivendita. Mentre la Foresteria, sorta dalla sapiente ristrutturazione degli antichi rustici della Villa, dispone di otto appartamenti in cui soggiornare immersi nella natura e in pieno relax. La struttura vanta inoltre luminose sale per convegni, nonché spazi per raffinati ricevimenti.
Il prossimo 11 maggio si terrà il primo appuntamento in calendario della Masi Wine Experience: con il “Trekking in vigna” la storica tenuta aprirà le porte ai visitatori per regalare un’esperienza immersiva alla scoperta delle uve e delle tradizioni vitivinicole della Valpolicella.
Dieses schöne Landgut, das auf den Hügeln des Valpolicella liegt, wurde von Pietro Alighieri, dem Sohn von Dante, im entfernten 1353 erworben und hatte bereits einen guten Ruf für die Qualität seiner Weinberge.
Alighieri, wo die Nachkommen
des großen Dichters leben, können die Gäste die Kellerei und den historischen Trockenraum besichtigen und die gesamte Auswahl der Weine von Serego Alighieri und Masi verkosten beim Weiterverkauf. Es besteht auch die Möglichkeit, mitten in der Natur und in völliger Entspannung in einer der acht Wohnungen im Gästehaus zu wohnen, die aus der geschickten Renovierung der alten Landhäuser der Villa entstanden sind.
Der Komplex umfasst zudem helle Säle für Kongresse sowie Räumlichkeiten für stilvolle Empfänge.
Am kommenden 11. Mai findet der erste Termin im Programm der Masi Wine Experience statt: Mit dem „Trekking im Weinberg“ öffnet das historische Weingut seine Pforten für die
LA MAGNALONGA DELLA VALPOLICELLA COMPIE 25 ANNI DIE VALPOLICELLA MAGNALONGA WIRD 25
di von Giancarla GalloTorna anche quest'anno la Magnalonga, evento molto atteso e conosciuto in città e regioni vicine, che fa sempre il tutto esaurito con un'affluenza da record. Si stima che il 70% dei partecipanti vengano da fuori Verona: un'occasione per conoscere ed apprezzare le leccornie della zona, prodotti e ricette tipiche locali. In occasione dei 25 anni verrà regalata ai partecipanti una maglietta tecnica Luanvi, oltre al bicchiere serigrafato con la custodia a tracolla. Quest'anno si festeggia anche il 40esimo anno
di gemellaggio tra San Pietro in Cariano e la città tedesca di Ingelheim, che sarà presente con una delegazione di una cinquantina di persone.
La Magnalonga, nata nel 1998, organizzata dall'Associazione Vini Classici della Valpolicella, è una passeggiata di 10 km adatta a tutti. Un percorso che abbina natura ed enogastronomia del territorio: nelle tappe presso prestigiose cantine i partecipanti potranno degustare di volta in volta antipasti, primi, secondi, formaggi, dessert, sorbetto al Recioto, caffè. Ogni pietanza sarà accompagnata
da diversi vini: si va dal Valpolicella Classico, al Ripasso, all'Amarone al Recioto e quest'anno verrà offerto il passito bianco prodotto in Valpolicella. I partecipanti, divisi in 20 gruppi, partiranno ad intervalli di 15 minuti dai giardini di Pedemonte al colpo di un piccolo cannone, secondo la tradizione.
«Tutto iniziò 65 anni fa, quando a Pedemonte s'inventò una manifestazione per mettere in mostra la nostra produzione vinicola locale – racconta il presidente dell'associazione organizzatrice, Livio Schiavone – i contadini fornirono la materia prima, i falegnami realizzarono i chioschi di mescita e si iniziarono ad intrattenere relazioni con personaggi illustri del settore e ad organizzare il concorso del Recioto.
A quell'epoca il Vinitaly di Angelo Betti non era ancora nato e anche in seguito sarebbero state poche le cantine che si sarebbero potute permettere un'occasione di visibilità così impegnativa. Nacque allora la Festa dei Vini Classici della Valpolicella e del Recioto a Pedemonte con l'obiettivo di promuovere tanti piccoli produttori. In questo modo la festa divenne un'occasione per degustare i sapori tipici della Valpolicella». La giornata si concluderà con un concerto.
Die Magnalonga, eine in der Stadt und den angrenzenden Regionen sehr beliebte Veranstaltung, findet auch in diesem Jahr wieder statt und ist immer ausverkauft, mit einer Rekordbeteiligung. Man schätzt, dass 70 % der Teilnehmer von außerhalb Veronas kommen: eine Gelegenheit, die lokalen Köstlichkeiten, Produkte und Rezepte kennen und schätzen zu lernen. Anlässlich des 25-jährigen Jubiläums erhalten die Teilnehmer ein technisches Luanvi-T-Shirt, sowie ein Glas mit Siebdruck und eine Umhängetasche. In diesem Jahr wird auch das 40. Jahr der Städtepartnerschaft zwischen San Pietro in Cariano und der deutschen Stadt Ingelheim begangen, die mit einer Delegation von rund 50 Personen vertreten sein werde. Die 1998 ins Leben gerufene und von der Associazione Vini Classici della Valpolicella organisierte Magnalonga ist eine 10 km lange Wanderung, die für jedermann geeignet ist. Es handelt sich um eine Route, die die Natur mit der lokalen Küche und dem Wein verbindet: Bei den Zwischenstopps in renommierten Weinkellern können die Teilnehmer Vorspeisen, erste und zweite Gänge, Käse, Desserts, Recioto-Sorbet und Kaffee probieren. Jedes Gericht wird von verschiedenen Weinen begleitet: vom Valpolicella Classico bis zum
Ripasso, vom Amarone bis zum Recioto, und dieses Jahr wird auch der weiße Passito aus dem Valpolicella angeboten. Die Teilnehmer, die in 20 Gruppen aufgeteilt sind, verlassen die Gärten von Pedemonte im Abstand von 15 Minuten mit dem Schuss einer kleinen Kanone, so wie es die Tradition will. Alles begann vor 65 Jahren, als Pedemonte eine Veranstaltung erfand, um unsere lokale Weinproduktion zu präsentieren", sagt der Präsident des veranstaltenden Vereins, Livio Schiavone: "Die Landwirte lieferten die Rohstoffe, die Schreiner fertigten die Kioske für den Wein und die Beziehungen zu berühmten Persönlichkeiten des Sektors und die Organisation des ReciotoWettbewerbs begannen. Zu dieser Zeit war die Vinitaly von Angelo Betti noch nicht geboren und auch später gab es nur wenige Weingüter, die sich eine so anspruchsvolle Gelegenheit zur Sichtbarkeit leisten konnten. So entstand in Pedemonte die Festa dei Vini Classici della Valpolicella e del Recioto mit dem Ziel, viele kleine Erzeuger zu fördern. Auf diese Weise wurde das Fest zu einer Gelegenheit, die typischen Aromen des Valpolicella zu kosten". Der Tag wird mit einem Konzert abgeschlossen.
VIAGGIO SENSORIALE A CASA SARTORI 1898 EINE SENSORISCHE REISE ZUR CASA SARTORI 1898
Nel cuore della Valpolicella Classica, tra mura antiche, sorge Villa Maria, dimora del 1700 e casa della cantina Sartori di Verona. Circondata da un parco secolare, incanta tutti i sensi. Qui si estende un vigneto meticolosamente curato, da cui nasce l’Amarone Riserva Corte Brà. La storica “casa del custode” è ora un accogliente Wine Shop, punto di incontro per appassionati del buon bere e curiosi viaggiatori: questa è Casa Sartori 1898. Lasciatevi trasportare in un’esperienza sensoriale unica, dove ogni dettaglio racconta secoli di tradizione. Le sale affrescate narrano storie antiche, mentre cantina, bottaia e fruttaio sono testimoni del meticoloso processo di produzione. Scoprite i nostri pacchetti degustazione e prenotate su casasartori1898.it: vi aspettiamo per un viaggio nella storia e nei vini della Valpolicella Classica.
Im Herzen des Valpolicella Classica, zwischen alten Mauern, steht die Villa Maria, eine Residenz aus dem 18. Jahrhundert und Sitz des Weinguts Sartori in Verona. Umgeben von einem jahrhundertealten Park verzaubert sie alle Sinne. Hier erstreckt sich ein sorgsam gepflegter Weinberg, aus dem der Amarone Riserva Corte Brà gewonnen wird. Das historische “Haus des Verwalters” ist heute ein gemütlicher Weinladen, ein Treffpunkt für Weinliebhaber und neugierige Reisende: das ist Casa Sartori 1898. Lassen Sie sich in ein einzigartiges sensorisches Erlebnis entführen, in dem jedes Detail von einer jahrhundertealten Tradition erzählt. Die mit Fresken bemalten Räume erzählen alte Geschichten, während der Weinkeller, der Fasskeller und der Obstkeller von der sorgfältigen Herstellung zeugen. Entdecken Sie unsere Verkostungspakete und buchen Sie auf casasartori1898. it: Wir erwarten Sie zu einer Reise durch die Geschichte und die Weine des Valpolicella Classica.
Dal 1923 le colline della Valpantena sono la casa del Frantoio Salvagno, da cento anni simbolo del rispetto per la propria terra e del sapiente lavoro dei suoi frutti. Esperienza, passione e amore per una tradizione che sa innovarsi ogni giorno.
Da un secolo insieme, come una vera famiglia.
Seit 1923 sind die Hügel der Valpantena die Heimat der Ölmühle Salvagno, ein Symbol des Respekts für das eigene Land und die weise Verarbeitung seiner Früchte seit hundert Jahren. Erfahrung, Leidenschaft und Liebe für eine Tradition, die jeden Tag innovativ ist.
Zusammen seit einem Jahrhundert, wie eine echte Familie.
L’ERA DELL’ENOTURISMO IN ITALIA DIE ÄRA DES WEINTOURISMUS IN ITALIEN
di von Agnese CeschiNegli ultimi decenni, l’enoturismo ha guadagnato un notevole interesse da parte dei turisti di tutto il mondo con un conseguente coinvolgimento delle cantine nel rendere questa esperienza più efficiente possibile. Il Covid-19 ha influito in modo non indifferente su questo sviluppo, rendendo i viaggi a breve gittata e in mezzo alla natura più appetibili per i turisti.
Secondo il “Report sul Turismo Enogastronomico Italiano” 2023 a cura di Roberta Garibaldi, risulta sempre più chiaro che oggi il turismo enogastronomico è in forte ascesa. A renderlo evidente non sono solo i numeri, ma anche i sempre più numerosi imprenditori del vino che decidono di dedicare una parte del loro business all’accoglienza in cantina. Infatti, se i numeri del turismo italiano stanno tornando ai valori del pre-pandemia, c’è un fenomeno che cresce ad una velocità maggiore: le persone che viaggiano con lo scopo principale dell’enogastronomia, sia in Italia che all’estero, stanno aumentando
in modo significativo. Chi è l’enoturista di oggi?
“L’enoturista è sicuramente curioso: vuole apprendere cose nuove attraverso storytelling avvincenti direttamente nel luogo dove sta vivendo l’esperienza” spiega Lavinia Furlani, presidente della testata Wine Meridian, formatrice e tra i massimi esperti di enoturismo in Italia. “Gli enoturisti italiani vorrebbero infatti conoscere la storia e gli aneddoti relativi all’azienda e alle produzioni quando visitano
un’azienda. Questo significa che le cantine si trovano davanti ad un’importantissima occasione: quella di ricevere nella propria azienda possibili clienti già predisposti all’ascolto, già interessati all’azienda e soprattutto già in un contesto in cui sono facilmente indirizzabili verso l’acquisto”. Cosa cerca l’enoturista?
L’esperienza è al centro della sua richiesta. Il report mette in luce come i viaggiatori mossi primariamente con
la motivazione del gusto rappresentano infatti il 21% dei turisti enogastronomici italiani, un dato in crescita del 4% rispetto al 2019. Il viaggio è anche un modo per staccare: secondo il Report il 62% dei turisti italiani desidera fare viaggi enogastronomici in cui ci sia la possibilità di prendersi una pausa dalla tecnologia, la cosiddetta digital detox. Il 71% dei turisti italiani vorrebbe trovare menù con ricette che fanno bene alla salute, inoltre, un italiano su due vorrebbe poter fruire di attività di benessere (es. massaggi, idromassaggi e SPA) nei vigneti.
C’è però una differenziazione in base anche all’età. Infatti gli enoturisti sembrano scegliere esperienze diverse a seconda dalla fase di vita in cui si trovano: i più giovani prediligono eventi e festival del vino (18-24 anni: 35%; 2534: 38%); i Millennials (35-44) preferiscono seguire itinerari tematici; i senior sono più attratti dalle visite in cantina (41%).
A prescindere dall’età, “ciò che rimane all’enoturista al termine della visita è la relazione che è riuscito ad instaurare con chi l’ha accolto” spiega Lavinia Furlani. “Non tanto i vini quindi, quanto più lo scambio umano ed emotivo. Di solito, il turista del vino non è un sommelier o un master of wine. Ma è una persona normale che beve vino, ma non conosce tutti i dettagli tecnici. E non vuole conoscerli! Vuole divertirsi in una cantina, sentirsi bene, imparare qualcosa, comprare del vino, passare del tempo in compagnia... E non essere stressato da troppi tecnicismi”.
Secondo l’osservatorio di Wine Tourism Hub, progetto ideato da Wine Suite e
Wine Meridian, l’Italia ha un potenziale immenso, fortemente attrattivo con un significativo numero di turisti, ma non è ancora riuscita a trovare la modalità per estrarre valore da questo potenziale. “Per fare un esempio concreto, altre aree sanno sfruttare al meglio potenziali più ridotti: come la Napa Valley, con 3,9 milioni di visitatori, che genera un indotto di vendite al consumatore finale del 66%” spiega Fabio Piccoli, direttore di Wine Meridian ed esperto di enoturismo. “Al contrario l’Italia con 15 milioni in Italia, genera solo un 10% di vendite dirette al consumatore. 1 cantina italiana su 13 dà la possibilità di prenotare e pagare servizi enoturistici direttamente dal sito web. Questo ci fa comprendere come ci sia un grande potenziale ma ancora molta strada da fare”.
La visita enoturistica per una famiglia con bambini: un’esperienza divertente o un incubo?
“Dipende da tante cose. Ciò che è certo è che l’Hospitality Manager ha l’importante compito di fare la sua parte perché anche i bambini sanno essere dei clienti esigenti! Considerati da molti solo dei piccoli e innocui accompagnatori, i bambini sono in realtà clienti a tutti gli effetti e come tali sviluppano le loro opinioni personali. E come sappiamo, ignorare dei clienti significa compromettere irrimediabilmente l’esito dell’esperienza enoturistica” spiega Lavinia Furlani.
In den letzten Jahrzehnten hat der Weintourismus bei Touristen in aller Welt stark an stark an Prestige gewonnen und die Weinkellereien haben sich entsprechend engagiert, um dieses Erlebnis so effizient wie möglich zu gestalten. Der Covid-19 hat diese Entwicklung in nicht geringem Maße beeinflusst, indem er Kurzreisen in die Natur für Touristen attraktiver gemacht hat.
Laut dem "Report on Italian Food and Wine Tourism" 2023 von Roberta Garibaldi wird immer deutlicher, dass der Gastronomieund Weintourismus heute auf dem Vormarsch ist. Dies zeigt sich nicht nur an den Zahlen, sondern auch an der zunehmenden Zahl von Weinunternehmern, die einen Teil ihrer Tätigkeit der Bewirtung von Weinkellern widmen. Auch wenn die Zahlen des italienischen Tourismus zu den Werten von vor der Pandemie zurückkehren, gibt es ein Phänomen, das noch schneller wächst: Die Zahl der Reisenden, die hauptsächlich
wegen des Weins und des Essens reisen, nimmt sowohl in Italien als auch im Ausland deutlich zu. Wer ist der Weintourist von heute?
"Der Weintourist ist auf jeden Fall interessiert: Er möchte neue Dinge durch fesselnde Erzählungen direkt an dem Ort erfahren, an dem er sie erlebt", erklärt Lavinia Furlani, Präsidentin der Zeitschrift Wine Meridian, Ausbilderin und eine der führenden Weintourismusexpertinnen in Italien. Italienische Weintouristen möchten die Geschichte und Anekdoten über das Weingut und seine Produktion erfahren, wenn sie ein Weingut besuchen. Das bedeutet, dass sich den Weinkellereien eine sehr wichtige Gelegenheit bietet: Sie können in ihrer Kellerei mögliche Kunden empfangen, die bereits bereit sind, zuzuhören, die sich für die Kellerei interessieren und die sich vor allem bereits in einem Umfeld befinden, in dem sie leicht zum Kauf bewegt werden können". Wonach sucht der Weintourist?
Die Erfahrung steht im
Mittelpunkt seiner Nachfrage. Der Bericht hebt hervor, dass 21 % der italienischen Wein- und Lebensmitteltouristen in erster Linie durch den Geschmack auf das Interesse gestoßen sind, eine Zahl, die im Vergleich zu 2019 um 4 % gestiegen ist. Reisen ist auch ein Weg, um abzuschalten: Laut dem Bericht möchten 62 % der italienischen Touristen Wein- und Gastronomiereisen unternehmen, bei denen sie eine Pause von der Technologie einlegen können, der sogenannte digitale Entzug. 71 % der italienischen Touristen wünschen sich Menüs mit gesundheitsfördernden Rezepten, und jeder zweite Italiener würde gerne Wellness-Aktivitäten (z. B. Massagen, Whirlpools und Spas) in Weingütern genießen. Es gibt jedoch auch eine Differenzierung nach dem Alter. So scheinen Weintouristen je nach Lebensphase unterschiedliche Erlebnisse zu wählen: Jüngere bevorzugen Weinveranstaltungen und -festivals (18-24 Jahre: 35 %;
25-34 Jahre: 38 %); Millennials (35-44 Jahre) bevorzugen thematische Routen; Senioren fühlen sich eher von Besuchen in Weingütern angezogen (41 %).
Unabhängig vom Alter "ist das, was dem Weintouristen am Ende des Besuchs bleibt, die Beziehung, die er oder sie mit dem Gastgeber aufbauen konnte", erklärt Lavinia Furlani. "Dabei geht es nicht so sehr um die Weine, sondern vielmehr um den menschlichen und emotionalen Austausch. In der Regel ist der Weintourist kein Sammler oder ein Weinkenner.
Er ist ein normaler Mensch, der Wein trinkt, aber nicht alle technischen Details kennt. Und er will diese auch nicht wissen! Er will sich in einem Weingut amüsieren, sich wohlfühlen, etwas lernen, Wein kaufen, Zeit mit Freunden verbringen.... und nicht durch zu viele Details gestresst werden".
Laut der Beobachtungsstelle Wine Tourism Hub, einem von Wine Suite und Wine Meridian
ins Leben gerufenen Projekt, verfügt Italien über ein immenses Potenzial, das eine beträchtliche Anzahl von Touristen anzieht, aber es ist noch nicht gelungen, einen Weg zu finden, dieses Potenzial zu nutzen. "
Um ein konkretes Beispiel zu nennen, wissen andere Gebiete, wie man kleinere Potenziale am besten nutzt: wie das Napa Valley mit 3,9 Millionen Besuchern, das 66% des Umsatzes an den Endverbraucher generiert", erklärt Fabio Piccoli, Direktor von Wine Meridian und Experte für Weintourismus.
"Im Gegensatz dazu werden in Italien mit 15 Millionen Besuchern nur 10 % des Umsatzes direkt an den Verbraucher verkauft. 1 von 13 italienischen Weingütern bietet die Möglichkeit, weintouristische Dienstleistungen direkt über ihre Website zu buchen und zu bezahlen. Das macht uns klar, dass
es ein großes Potenzial gibt, aber noch ein langer Weg vor uns liegt". Die Weintour für eine Familie mit Kindern: ein lustiges Erlebnis oder ein Albtraum?
Das hängt von vielen Dingen ab. Sicher ist, dass der Hospitality Manager die wichtige Aufgabe hat, seine Rolle zu spielen, denn Kinder können auch anspruchsvolle
Kunden sein! Von vielen nur als harmlose kleine Statisten angesehen, sind Kinder in Wirklichkeit selbst Kunden und entwickeln ihre eigene Meinung. Und wie wir wissen, bedeutet das Ignorieren der Kunden, dass das Ergebnis des Weintourismus irreparabel beeinträchtigt wird", erklärt Lavinia Furlani.
Lanostra è un’azienda a conduzione familiare, giunta alla quarta generazione: Adriano, da oltre 40 vendemmie al Pignetto, e Silvia, la terza delle sue figlie. Curiamo il prodotto fin dalla sua origine: coltiviamo i vigneti, vinifichiamo la nostra uva, imbottigliamo e vendiamo il vino direttamente in azienda. Produciamo i vini del territorio (Chiaretto di Bardolino DOC, Bardolino DOC e Custoza DOC) e dell’olio d’oliva dai nostri olivi. Organizziamo visite e degustazioni su prenotazione.
Cantina Il Pignetto
Località Pignetto, 108/B Bussolengo (VR) tel. (anche whatsapp): 045 7151232
info@cantinailpignetto.com
www.cantinailpignetto.com
Instagram: @ilpignetto
Facebook: Cantina Il Pignetto
Cantina Il Pignetto
Wir sind ein Familienbetrieb in der vierten Generation: Adriano, der seit über 40 Jahrgängen im Weingut Il Pignetto tätig ist, und Silvia, die dritte seiner Töchter. Wir kümmern uns um das Produkt von seinem Ursprung an: Wir bewirtschaften die Weinberge, vinifizieren unsere Trauben, füllen den Wein ab und verkaufen ihn direkt in der Kellerei. Wir produzieren lokale Weine (Chiaretto di Bardolino DOC, Bardolino DOC und Custoza DOC) und Olivenöl von unseren Olivenbäumen. Wir organisieren Besichtigungen und Verkostungen nach Vereinbarung.
Cantina Il Pignetto
Località Pignetto, 108/B Bussolengo (VR) tel. (also whatsapp): 045 7151232 info@cantinailpignetto.com
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A SPASSO TRA CHIOCCIOLE GIGANTI A SOAVE SPAZIERGANG ZWISCHEN RIESEN SCHNECKEN IN SOAVE
di von Francesca Saglimbeni foto di von CrackingArtChiocciole, conigli, oche e rane colorate in giro per Soave. Sono gli animali fantastici – alcuni anche di maestose dimensioni – del “Soave Cracking Art”, mostra a cielo aperto che fino all’8 maggio vedrà “dialogare” le installazioni scultoree dell’omonimo movimento (Cracking Art) attivo dal 1993 in tutta Italia, con i luoghi storici dell’incantevole borgo medievale.
L’obiettivo è offrire ai visitatori l’opportunità di guardare il territorio anche da un altro punto di vista, con lo sguardo dell’arte contemporanea, attraverso un itinerario suggestivo, allegro, ancora più fiabesco di quanto già non sia con la sola presenza del Castello Scaligero e delle sue mura.
Un’esperienza unica nel suo genere, colma anche di messaggi importanti: le opere sono infatti realizzate «per sollecitare una riflessione collettiva sui temi dell’effetto antropico sull’ambiente naturale – si legge infatti sul sito del movimento – tramite azioni performative coinvolgenti, in cui installazioni fuori scala invadono i luoghi più vari, dagli spazi propriamente deputati all’arte a quelli della vita quotidiana».
Inoltre, alcuni animali portano con sé una serie di significati mediati, come la chiocciola, che con la sua particolare forma ricorda un elemento interno dell’orecchio umano, invitando all’ascolto, mentre la struttura che si trascina dietro in ogni suo andare simboleggia l’importanza della casa e dell’abitare. E non ultimo, come tutti sappiamo, la chiocciola ci accompagna ormai da anni anche nella nostra quotidiana comunicazione digitale, ossia in quel simbolo che digitiamo ogni volta che intendiamo inviare una e-mail.
Bellezza, arte, paesaggio, racconto e immagini si fondono così in un’unica esperienza itinerante, con fulcro un gioiello architettonico, il Castello di Soave che sia dal di fuori che nei suoi spazi interni affascina in ogni stagione dell’anno.
Schnecken, Kaninchen, Gänse und bunte Frösche rund um Soave. Das sind die phantastischen Tiere - einige von ihnen sogar von majestätischer Größe - von “Soave Cracking Art”, einer Open-Air-Ausstellung, bei der bis zum 8. Mai die skulpturalen Installationen der gleichnamigen Bewegung (Cracking Art), die seit 1993 in ganz Italien aktiv ist, mit den historischen Stätten des bezaubernden mittelalterlichen Städtchens “in Dialog” treten.
Ziel ist es, den Besuchern die Möglichkeit zu bieten, das Gebiet aus einem anderen Blickwinkel zu betrachten, mit dem Blick der zeitgenössischen Kunst, durch einen stimmungsvollen, heiteren Rundgang, der noch märchenhafter ist, als er es durch die bloße Anwesenheit des Scaligerschlosses und seiner Mauern schon ist.
Ein einzigartiges Erlebnis, das auch wichtige Botschaften enthält: Die Werke wurden geschaffen, “um ein kollektives Nachdenken über das Thema des anthropischen Effekts auf die natürliche
Umwelt anzuregen”, heißt es auf der Internetseite der Bewegung, “durch einnehmende performative Aktionen, bei denen überdimensionale Installationen in die verschiedensten Orte eindringen, von Räumen, die eigentlich der Kunst gewidmet
und zum Zuhören einlädt, während die Struktur, die sie beim Gehen mit sich zieht, die Bedeutung von Heimat und Wohnen symbolisiert. Und nicht zuletzt begleitet uns die Schnecke bekanntlich auch in unserer täglichen digitalen Kommunikation, d. h. in dem Symbol, das wir jedes Mal tippen, wenn wir eine E-Mail versenden wollen.
Schönheit, Kunst, Landschaft, Geschichten und Bilder verschmelzen so zu einem einzigen Wandererlebnis, in dessen Mittelpunkt ein architektonisches Juwel steht, das Castello di Soave, das sowohl von außen als auch in seinen
MERAVIGLIA CON LA X-BIONIC LAKE GARDA 42 WUNDER MIT DEM X-BIONIC LAKE GARDA 42
divon Andrea Molinari foto di foto von A. Podetti
Come si può rendere una maratona un'esperienza indimenticabile?
Semplice, basta unire l'attività fisica ad un paesaggio mozzafiato, come nel caso della X-Bionic Lake Garda 42, evento in programma lungo le rive del lago il 14 aprile.
La maratona, arrivata alla sua terza edizione, permetterà agli atleti iscritti di mettersi in gioco attraverso un percorso suggestivo che tocca Lombardia, Trentino e Veneto. Partenza da Limone del Garda e passa dalla famosa passerella ciclopedonale a sbalzo sul lago. Poi un'inversione a U tra Riva del Garda e Arco, dove si possono ammirare le Dolomiti di Brenta e, infine, il traguardo nel borgo medievale di Malcesine. Un'altalena di emozioni, corsa e sudore e panorami per un totale di 42 chilometri. Per chi non si sente così pronto, invece, c'è anche la possibilità della "mezza maratona" con un tragitto più breve: si parte da Piazza delle Canoniche di Arco e la lunghezza del tragitto è dimezzata (21 chilometri).
Sono attesi quattromila runners da tutti i Paesi del Mondo, come ci ha raccontato Patrizia Pederzolli-Deissenberge di Communico GmbH, agenzia organizzatrice dell’evento. La X-Bionic Lake Garda 42 è ormai diventato un evento mondiale?
«Vogliamo crescere in maniera progressiva per garantire la qualità ai runners. Abbiamo un 2% di americani, puntiamo sulla forte internazionalità dell'evento con 70 Paesi che parteciperanno. La percentuale degli stranieri è maggiore rispetto allo scorso anno, circa il 78%». Cosa rappresenta per voi questa manifestazione?
«Si tratta di una proposta importante per gli sportivi e non solo: c'è possibilità di mettersi in gioco in una gara significativa in un contesto paesaggistico unico al mondo come quello dell'alto Garda. Non abbiamo atleti di rilievo e non è nemmeno l'obiettivo principale del comitato organizzativo: noi cerchiamo di fare una gara per tutti e non espressamente agonistica. Ci saranno
diciotto uomini e cinque donne ultrasettantenni. Ci sono veramente delle belle vibes».
Wie kann man einen Marathon zu einem unvergesslichen Erlebnis machen? Ganz einfach, indem man körperliche Aktivität mit einer atemberaubenden Landschaft verbindet, wie im Fall des X-Bionic Gardasee 42, einer Veranstaltung, die am 14. April entlang des Gardasees stattfindet.
Der Marathon, der bereits zum dritten Mal organisiert wird, bietet den angemeldeten Athleten die Möglichkeit, sich auf einer eindrucksvollen Strecke durch die Lombardei, das Trentino und Venetien zu messen. Die Strecke beginnt in Limone del Garda und führt über die berühmte Fußgängerund Radfahrerbrücke, die den See überspannt.
Dann eine Wende zwischen Riva del Garda und Arco, wo man die Brenta-Dolomiten bewundern kann, und schließlich die Ziellinie im mittelalterlichen Dorf Malcesine.
Eine Achterbahn der Gefühle, des Laufens, des Schweißes und der Aussicht auf insgesamt 42 Kilometer. Für diejenigen, die sich noch nicht so bereit fühlen, gibt es auch die Möglichkeit eines "Halbmarathons" mit einer kürzeren Strecke: der
Start erfolgt auf der Piazza delle Canoniche in Arco und die Streckenlänge ist halbiert (21 Kilometer).
Es werden viertausend Läufer aus der ganzen Welt erwartet, wie Patrizia Pederzolli-Deissenberge von der Communico GmbH, der organisierenden Agentur der Veranstaltung, mitteilte. Ist der X-Bionic Lake Garda 42 nun ein weltweites Ereignis geworden?
"Wir wollen schrittweise wachsen, um die Qualität für die Läufer zu garantieren. Wir haben insgesamt 2 % Amerikaner, die teilnehmen und wir streben eine breitere Internationalität der Veranstaltung mit 70 partizipierenden Ländern an. Der Anteil an Ausländern ist höher als im letzten Jahr, etwa 78 Prozent". Was bedeutet diese Veranstaltung für Sie?
"Es ist ein wichtiges Angebot für Sportler und nicht nur das: Es ist eine Chance, an einem bedeutenden Rennen in einer einzigartigen Landschaft wie der des Oberen Gardasees teilzunehmen. Wir haben keine bedeutenden Athleten, und das ist auch nicht das Hauptziel des Organisationskomitees: Wir versuchen, ein Rennen für alle zu machen und nicht ausdrücklich einen Wettkampf.
Es werden achtzehn Männer und fünf Frauen über siebzig dabei sein. Die Stimmung ist wirklich gut".
MI TULIPAMA O NON MI TULIPAMA? TULPEN ODER NICHT TULPEN?
di von Andrea MolinariCon l'arrivo della primavera anche la natura rinasce. In particolare, è la stagione dei fiori: camelie, giacinti, primule, ciliegi e glicine. Tutti esemplari che in questo periodo sbocciano nuovamente. La lista potrebbe continuare all'infinito ma noi vogliamo soffermarci su uno: il tulipano. Forse non tutti lo sanno ma il nome originale tronca l'ultima sillaba, -tulipa, e la pianta è in grado di crescere spontaneamente in natura. Normalmente sbocciano tra fine marzo e inizio aprile, anche se molto dipende dalle condizioni atmosferiche.
Quando fioriscono, però, ci lasciano senza fiato con i loro colori sgargianti: dal rosso acceso al giallo più elegante, esistono tantissime specie di questo fiore, diventato storicamente il simbolo dei Paesi Bassi.
Fortunatamente possiamo ammirarli anche da vicino in Italia e soprattutto nella provincia veronese, che offre delle esperienze legate direttamente ai tulipani. Al Parco Sigurtà di Valeggio sul Mincio, infatti, i visitatori possono assistere alla loro fioritura durante il Festival di Tulipanomania: dalla seconda metà di marzo si comincia con le tipologie più precoci per poi arrivare alle varietà medie e tardive che sbocceranno fino a maggio per un totale di circa un milione di fiori da ammirare e immortalare durante una passeggiata rilassante all'interno del parco.
Al Flower Farm di Bussolengo, invece, i tulipani si possono anche raccogliere: le dimensioni sono più contenute ma anche qui si parla di circa duecentomila bulbi con un centinaio di varietà a disposizione. Gli ospiti potranno quindi godersi i colori primaverili e decidere anche di portarli a casa con una piccola donazione.
In Veneto sono presenti tantissimi siti: i tulipani si possono ammirare anche "senza impegno" a Bardolino, dove ne fioriranno tantissimi nelle aiuole del lungolago, per fare da cornice alle acque del Lago di Garda.
Mit der Ankunft des Frühlings wird auch die Natur wiedergeboren. Es ist vor allem die Zeit der Blumen: Kamelien, Hyazinthen, Primeln, Kirschbäume und Glyzinien. Alles Blumen, die in dieser Zeit wieder blühen. Die Liste ließe sich endlos fortsetzen, aber wir wollen uns auf eine konzentrieren: die Tulpe.
Vielleicht weiß das nicht jeder, aber der ursprüngliche Name kürzt die letzte Silbe ab, -tulipa, und die Pflanze kann wild in der Natur wachsen. Normalerweise blühen sie zwischen Ende März und Anfang April, obwohl vieles vom Wetter abhängt.
Wenn sie blühen, lassen sie uns mit ihren leuchtenden Farben den Atem stocken: Von leuchtendem Rot bis hin zu elegantem Gelb gibt es viele Arten dieser Blume, die historisch gesehen zum Symbol der Niederlande geworden ist.
Zum Glück kann man sie auch in Italien aus nächster Nähe bewundern, vor allem in der Provinz Verona, die Erlebnisse rund um die Tulpe bietet.
Im Sigurtà-Park in Valeggio sul Mincio können die Besucher die Tulpen während des TulipanomaniaFestivals blühen sehen: Ab der zweiten Märzhälfte beginnt es mit den frühreifsten Sorten, um dann zu den mittelspäten und späten Sorten zu gelangen, die bis in den Mai hinein Blühen. Insgesamt etwa eine Million Blumen, die bei einem entspannten Spaziergang im Park bewundert und verewigt werden können.
In der Blumenfarm von Bussolengo können dagegen auch Tulpen gepflückt werden: die Größe ist zwar geringer, aber auch hier handelt es sich um zweihunderttausend Zwiebeln mit etwa hundert Sorten.
Die Gäste können sich also an den Frühlingsfarben erfreuen und sie sogar gegen eine kleine Spende mit nach Hause nehmen. In der Region Venetien gibt es viele Standorte: Tulpen können auch "unverbindlich" in Bardolino bewundert werden, wo eine große Anzahl von ihnen in den Blumenbeeten entlang der Uferpromenade blühen, die das Wasser des Gardasees einrahmt.
L’ORTOTERAPIA E IL BENESSERE PSICO-FISICO ORTHO-THERAPIE UND DAS
PSYCHOPHYSISCHE
WOHLBEFINDEN
di von Giorgia Castagna
Conoscevamo la Pet Therapy e forse anche la Love Therapy ma questo mese, lasciandoci ispirare dall’arrivo della primavera, temperature permettendo, siamo entrati in serra per conoscere più da vicino la Garden Therapy o meglio conosciuta come ortoterapia. Si ritiene infatti che le piante possano curare la psiche, oltre che il corpo, alleviare uno stato di sofferenza fisica o psicologica e regalare sensazioni di benessere.
In famiglia, a scuola e nei centri terapeutici, migliorerebbe la qualità della vita di tutti gli individui, dai più piccoli agli anziani. Numerose strutture ospedaliere, o che hanno a che fare con la salute e con il pubblico, hanno infatti affidato la progettazione degli spazi verdi
a professionisti specializzati promuovendone i benefici. Già nel 1600, alcuni medici inglesi notarono come, i pazienti che si dedicavano alla cura del verde, riuscivano ad avere una ripresa migliore e rapida, dopo le cure ospedaliere e gli interventi
chirurgici. Ottime anche per mantenere il tono muscolare e la mente attive in anziani e persone con disabilità, coinvolgendoli sia fisicamente che mentalmente. L’ortoterapia è una disciplina ideale, in quanto consente a questi soggetti di praticare con metodo un sano movimento e stimolare la mente nella scelta della coltivazione delle piante, delle erbe aromatiche, degli ortaggi o dei fiori.
In Italia, la terapia è più recente, ma è già oggetto di interesse da parte di tante associazioni e centri grazie alle evidenze scientifiche. Quali? Per i non vedenti per esempio è fondamentale stimolare l’udito, solleticato dalle piante che producono suoni al vento. Noti anche gli effetti positivi riscontrati sul corpo e nella
mente nei pazienti malati di Alzheimer. Essi tendono a perdere la propria autonomia, smarrendosi in un universo senza riferimenti e regole: la cura dell’orto permette loro di mantenere vigile la propria mente, pianificando le azioni con metodo e seguendo dei piccoli progetti per la coltivazione delle piante.
Si potrebbe poi parlare dei risvolti positivi a livello psicologico: la cura dell’orto costituisce un valido supporto per i bambini iperattivi e anche in caso di patologie mentali o limitazioni fisiche.
Wir kannten die Haustier-Therapie und vielleicht auch die Liebes-Therapie, aber diesen Monat haben wir uns, inspiriert durch die Ankunft des Frühlings und die entsprechenden Temperaturen, ins Gewächshaus begeben, um mehr über die GartenTherapie oder besser bekannt als Gartenbau-Therapie zu erfahren.
Es wird nämlich angenommen, dass Pflanzen sowohl die Psyche als auch den Körper heilen, körperliche oder psychische Leiden lindern
und Wohlbefinden vermitteln können. In der Familie, in der Schule und in Therapiezentren würde sie die Lebensqualität aller Menschen verbessern, von den Jüngsten bis zu den älteren Menschen. Viele Krankenhäuser oder Einrichtungen, die sich mit der Gesundheit und der Öffentlichkeit befassen, haben die Gestaltung von Grünflächen spezialisierten Fachleuten anvertraut, die deren Vorteile fördern.
Bereits im 16. Jahrhundert stellten englische Ärzte fest, dass Patienten, die sich der Grünpflege widmeten, nach Krankenhausbehandlungen und Operationen besser und schneller genesen konnten. Sie eignet sich auch hervorragend, um den Muskeltonus und den Geist von älteren und behinderten Menschen aktiv zu halten und sie sowohl körperlich als auch geistig zu fordern. Die Gartentherapie ist eine ideale Disziplin, da sie es diesen Menschen ermöglicht, sich methodisch in gesunder Bewegung zu üben und den Geist durch die Auswahl von Pflanzen, Kräutern, Gemüse oder Blumen zu stimulieren.
In Italien gibt es diese Therapie erst seit kurzem, aber dank
wissenschaftlicher Erkenntnisse interessieren sich bereits viele Verbände und Zentren für sie. Aber welche? Für Blinde zum Beispiel ist es wichtig, ihr Gehör zu stimulieren, indem sie von Pflanzen gekitzelt werden, die im Wind Töne erzeugen. Bekannt sind auch die positiven Auswirkungen auf den Körper und den Geist von Alzheimer-Patienten.
Sie neigen dazu, ihren Körper zu verlieren und sich in einem Universum ohne Bezugspunkte und Regeln zu verlieren: Die Pflege eines Gemüsegartens ermöglicht es ihnen, ihren Geist wach zu halten, Handlungen methodisch zu planen und kleine Projekte zum Anbau von Pflanzen zu verfolgen. Man könnte auch über die positiven Auswirkungen auf der psychologischen Ebene sprechen: Die Pflege des Gemüsegartens ist eine wertvolle Unterstützung für hyperaktive Kinder und auch bei psychischen Erkrankungen oder körperlichen Einschränkungen.
UVA E VINO NELLA COSMESI WEINTRAUBEN UND WEIN IN KOSMETIKA
di von Georgia PassuelloRitrovare luminosità, attenuare i segni del tempo, e nutrire la pelle. È il momento ideale per la “terapia del vino”. Una serie di trattamenti estetici ricchi dei principi attivi che derivano dall’uva. Già perché i cosmetici a base di questi principi attivi sono particolarmente efficaci contro l’invecchiamento cutaneo per le proprietà antiossidanti, rassodanti, anti-infiammatorie e protettive. Una tradizione che si perde nella notte dei tempi perché erano già considerati ingredienti ideali per la cura della pelle sin dall’antico Egitto e addirittura già nel Medioevo avevano notato gli effetti di bagni e impacchi con i prodotti della lavorazione dell’acino.
La vinoterapia è nata inizialmente all’estero, in Francia dove alcune case cosmetiche decisero di studiare la linfa della vite. Oggi non serve più andare Oltralpe perché in Italia molte aziende vitivinicole hanno sviluppato la wineterapy con peeling a base di zucchero e uva, massaggi, bendaggi e bagni nella tinozza.
Il vino in cosmesi rientra nella circular economy perché i prodotti “di scarto” diventano miniere di principi attivi. Basti pensare che il resveratrolo che viene estratto dalla buccia. Dunque si tratta di un approccio davvero green, all’insegna della sostenibilità.
Die Haut wieder zum Strahlen bringen, die Zeichen der Hautalterung mildern und die Haut nähren. Dies ist die ideale Zeit für eine "Weintherapie". Eine Reihe von Schönheitsbehandlungen, die reich an Wirkstoffen aus der Weintraube sind. Ja, denn die Kosmetik, welche auf diesen Wirkstoffen basieren, sind aufgrund ihrer antioxidativen, straffenden, entzündungshemmenden und schützenden Eigenschaften besonders wirksam gegen die Hautalterung. Eine Tradition, die sich im Nebel der Zeit verliert, denn schon im alten Ägypten galten sie als ideale Inhaltsstoffe für die Hautpflege, und schon im Mittelalter wurde die Wirkung von Bädern und Kompressen mit den Produkten der Traubenverarbeitung festgestellt.
Die Weintherapie entstand zuerst im Ausland, in Frankreich, wo einige Kosmetikfirmen beschlossen, den Rebensaft zu untersuchen. Heute muss man nicht mehr über die Alpen hinausgehen, denn in Italien haben viele Weinkellereien eine Weintherapie mit Zucker und Traubenschalen, Massagen, Wickeln und Bädern im Fass entwickelt.
Wein in der Kosmetik ist Teil der Kreislaufwirtschaft, denn "Abfallprodukte" werden zu Minen für Wirkstoffe. Man denke nur an das Resveratrol, das aus der Haut extrahiert wird. Es handelt sich also um einen wirklich grünen Ansatz im Namen der Nachhaltigkeit.
CALENDARIO
Eventi di aprile a Verona e sul Lago di Garda
fino all’8 maggio
Installazione
Soave Cracking Art
Borgo di Soave www.crackingart.com
martedì 2 aprile
ore 18:00
Presentazione del libro
Antonella Elena Rossi:
Sono qui per amore
Libreria Feltrinelli www.lafeltrinelli.it
mercoledì 3 aprile
ore 18:00
Presentazione del libro
Federica Pepe: educazione nordica
Libreria Feltrinelli www.lafeltrinelli.it
Fino ai primi giorni di maggio
Parco
FESTIVAL
TULIPANOMANIA 2024
Parco Giardino Sigurtà
www.sigurta.it
Premiato nel 2022 come Miglior Festival di tulipani al mondo, Tulipanomania 2024 è la fioritura di oltre un milione di tulipani che colorerà con narcisi, muscari e profumatissimi giacinti i tappeti erbosi, i boschi e le aiuole del Parco. Da non perdere i 2 quadri floreali e le 8 panchine, per una visita immersiva.
giovedì 4 aprile
ore 18:00
Presentazione del libro
Lorenzo Fabiano: Dieci ferite
Libreria Feltrinelli www.lafeltrinelli.it
giovedì 4 aprile
ore 21:00
Proiezione cinematografica
The Artist
Teatro Laboratorio www.teatroscientifico.com
venerdì 5 aprile
ore 20:30
Spettacolo di danza
Ballade
Teatro Ristori
www.teatroristori.org
venerdì 5 aprile
ore 20:45
Teatro
La madre
Teatro Salieri (Legnago)
www teatrosalieri.it
venerdì 5 Aprile
ore 21:00
Concerto
Celebrating Kurt Cobain And Nirvana
Esoteric Proaudio Theatre Villafranca
venerdì 5 e sabato 6 aprile
ore 20:00; ore 17:00
Concerto
Brahms 1
Teatro Filarmonico
www.arena.it/it/teatro-filarmonico
sabato 6 aprile ore 11:30
Visita guidata Art Market Tour
Eataly Art House www.eatalyarthouse.it
sabato 6 e domenica 7 aprile ore 21:00; ore 16:30
Musical
We want to break free Teatro Camploy www.cmtmusical.com
domenica 7 aprile ore 11:00
Concerto – Museo in Musica 6° concerto
Palazzo Maffei www.palazzomaffeiverona.com
domenica 7 aprile
dalle 10:00 alle 13:00; dalle 14:00 alle 19:00
Museo – Vivere la storia
La seconda guerra mondiale a Verona
Forte Lugagnano www.viverelastoria.it
domenica 7 aprile
ore 16:30
Teatro per famiglie
Il Mago di Oz
Teatro Stimate www.fondazioneaida.it
domenica 7 aprile dalle ore 8:00
Mostra mercato
Verona Antiquaria
Piazza San Zeno
mercoledì 10 aprile ore 20:30
Serate d’autore
Simone Cristicchi
Paradiso: dalle tenebre alla luce dalla Divina Commedia di Dante Alighieri
Teatro Ristori
www.teatroristori.org
mercoledì 10 aprile ore 21:00
Danza
Fire of Georgia
Teatro Nuovo
www.teatrostabileverona.it
da mercoledì 10 aprile al 31 agosto
Mostra
lunedì 8 aprile ore 18:00
Presentazione del libro
Ginevra Lamberti:
Il pozzo vale più del tempo Libreria Feltrinelli www.lafeltrinelli.it
lunedì 8 aprile ore 20:30
Concerto – Amici della musica Archos Quartet Marco Panella, Paolo Valeriani corno francese Teatro Ristori www.amicidellamusicavr.it
martedì 9 aprile ore 18:00
Presentazione del libro
Eliana Liotta:
La vita non è una corsa Libreria Feltrinelli www.lafeltrinelli.it
Newsha Tavakolian. And they laughed at me
Eataly Art House
www.eatalyarthouse.it
giovedì 11 aprile ore 20:45
Danza
L’uccello di fuoco
Teatro Salieri (Legnago) www.teatrosalieri.it
sabato 13 aprile
Parco
Sabato d’artista
Parco Giardino Sigurtà
www.sigurta.it
Chi vorrà partecipare, per disegnare o dipingere le fioriture o i luoghi più suggestivi del Parco, dovrà mandare una mail con allegati i propri lavori artistici all’indirizzo marketing@ sigurta.it, per la selezione. Le candidature per Sabato d’Artista si apriranno ad un mese esatto dall’evento e i 30 artisti scelti riceveranno un biglietto omaggio che consentirà l’entrata al Parco Giardino Sigurtà per ritrarre i suoi tesori.
venerdì 12 aprile ore 20:30
Teatro – La città delle donne Shakespeare’s Women Teatro Camploy www.comune.verona.it
venerdì 12 aprile ore 20:30
Concerto – I virtuosi italiani James Feddeck, Ettore Pagano & I pomeriggi musicali Milano
Teatro Ristori www.ivirtuositaliani.eu
da venerdì 12 a domenica 14 aprile
Evento podistico
Lake Garda 42
Riva del Garda www.lakegarda42.com
da venerdì 12 a lunedì 15 aprile
Manifestazione
Vinitaly & the City vari luoghi della città www. vinitalyandthecity.com
venerdì 12 e sabato 13 aprile ore 20:00; ore 17:00
Concerto
Brahms 2
Teatro Filarmonico
www.arena.it/it/teatro-filarmonico
sabato 13 aprile ore 11:30
Visita guidata
Art Market Tour
Eataly Art House
www.eatalyarthouse.it
sabato 13 aprile ore 21:00
Teatro – Pari e Dispari
Teatro Clandestino luogo segreto
www.fucinaculturalemachiavelli.com
sabato 13 aprile
Manifestazione
OperaWine
www.vinitaly.com
sabato 13 aprile ore 11:00
Letture – A cavallo!
Isabella Dilavello legge brani
tratti da Andrea Donanera e Reiner Maria Rilke
Museo degli Affreschi
www.comune.verona.it
sabato 13 e domenica 14 marzo ore 11:00
Performance
Me time – una stanza tutta per sé
Palazzo Maffei www.teatrostabileverona.it
domenica 14 aprile ore 11:00
Concerto da camera Contrasti – Orchestra L’Appassionata
Sala Maffeiana www.gasparifoundation.org
da domenica 14 a mercoledì 17 aprile
Fiera
Sol
Fiera di Verona
da domenica 14 a mercoledì 17 aprile
Fiera
Vinitaly / Enolitech Fiera di Verona
www.vinitaly.com
martedì 16 aprile ore 20:45
Teatro
Il calamaro gigante Teatro Salieri (Legnago) www.teatrosalieri.it
giovedì 18 aprile ore 21:00
Osservazione astronomica
La luna in Piazza Bra Piazza Bra
www.astrofiliveronesi.it
venerdì 19 aprile ore 20:45
Teatro – L’altro teatro L’angelo della storia
www.spettacoloverona.it
venerdì 19 e sabato 20 aprile ore 20:00; ore 17:00
Concerto
Lloyd Webber Requiem Teatro Filarmonico
www.arena.it/it/teatro-filarmonico
sabato 20 aprile ore 11:30
Visita guidata
Art Market Tour
Eataly Art House
www.eatalyarthouse.it
sabato 20 e domenica 21 aprile
Evento podistico
Straverona
Piazza Bra
www.straverona.it
sabato 20 e domenica 21 aprile
tutto il giorno
Mostra mercato
Ciao Market
Porta Palio
www.ciaomrkt.com
domenica 21 aprile ore 11:00
Concerto – Museo in Musica 7° concerto
Palazzo Maffei
www.palazzomaffeiverona.com
martedì 23 aprile ore 20:45
Danza – L’altro teatro Respira + Gone Flowers + Secret Teatro Camploy
www.spettacoloverona.it
mercoledì 24 aprile ore 21:00
Concerto jazz Future Orchestra Teatro Camploy
venerdì 26 aprile
ore 20:30
Danza
Adagio
Teatro Ristori
www.teatroristori.org
venerdì 26 aprile ore 19:00
Visita guidata
Calici d’arte – E.ART.H.
Eataly Art House
www.eatalyarthouse.it
da venerdì 26 a domenica 28 aprile
Mostra mercato
ArcoBonsai
Centro Congressi Arco
www.arcobonsai.com
sabato 27 aprile
ore 11:30
Visita guidata
Art Market Tour
Eataly Art House www.eatalyarthouse.it
sabato 27 aprile
ore 11:00
Letture – A cavallo!
Doris Alberti e Laura Lenci
leggono brani tratti da Angelo
Maria Ripellino, Yukio Mishima, Louis Stevenson, Orazio Museo Archeologico al Teatro Romano
www.comune.verona.it
sabato 27 e domenica 28 aprile Evento
PlanetB Festival
Villa Venier – Sommacampagna www.planetbfestival.com
domenica 28 aprile ore 9:0
Manifestazione enogastronomica
Magnalonga della Valpolicella Pedemonte
www.magnalonga.com
domenica 28 aprile
ore 15:30
Evento di Carnevale
Sfilata Venardì Gnocolar
Piazza Bra/Piazza San Zeno
domenica 28 aprile
dalle 14:30 alle 17:00
Visite per famiglie
La magia dei colori
Museo di Storia Naturale
www.museodistorianaturale.comune verona.it
Per il calendario eventi aggiornato e per tutte le novità di città e provincia segui Carnet Verona sul sito www.carnetverona.it e sui canali social!
martedì 30 aprile
ore 20:30
Concerto jazz
Gonzalo Rubalcaba
Teatro Ristori
www.teatroristori.org
martedì 30 aprile
ore 17:30
Conferenza – Musei Civici di Verona
I tesori del Museo di Storia Naturale
Museo di Storia Naturale
www.museicivici.comune.verona.it