Seguimi Poi Gesù, partito di là, vide un uomo chiamato Matteo che sedeva nel banco delle imposte e gli disse: «Seguimi». Ed egli, alzatosi, lo seguì. (Matteo 9:9) PERIODICO DELLA CHIESA CRISTIANA DELLA GRAZIA
ANNO IX, N° 2 - 2010
Editoriale di Saro Barracato
La fede salvifica La fede salvifica è composta da tre elementi distinti, ma connessi: notitia (il contenuto della fede appreso dalla mente); assensus (il consenso o l’approvazione intellettuale della verità delle informazioni o del contenuto del Vangelo); fiducia (il confidare personale nella Parola di Dio). Per quanto riguarda la notitia (o notae) è necessario dire che, sebbene la fede non si identifichi con la conoscenza, non può prescindere da essa. La fede non opera nel vuoto dell’ignoranza o della superstizione. Per poter “credere” è necessario che vi sia qualcosa di autentico in cui credere. Il Vangelo ha un contenuto basilare che riguarda l’annuncio di informazioni corrette su Dio, sulla persona e sull’opera del Cristo uomo, come anche sul modo in cui ci si appropria dei suoi benefici. Quindi, è necessario avere una sufficiente conoscenza di queste cose per esercitare la fede salvifica. segue a pagina 3
A ciascun giorno basta il suo affanno. pag. 3
…la parte buona che nessuno potrà togliere pag. 4
Il dono di Gesù Cristo: la vita eterna. pag. 6
RUBRICHE ATTRAVERSO GLI OCCHI DEI GIOVANI LA PAROLA DI DIO LA SACRA SCRITTURA DOMANDE E RISPOSTE
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Seguimi
EDITORE Verein Weltweite Kirche Gottes Postfach 8215 - 8036 Zürich (Svizzera)
DIRETTORE Saro Barracato
Anno X, N° 2
Sommario
REDATTORE CAPO Lillo Incardona
REDAZIONE Antonella Barracato Maria Ferreri Noemi Incardona Giusi Lo Buglio Emilia Lucania Antonella Seminerio
COLLABORATORI
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Giorno per giorno di Neil Cliff
pag. 3
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Conosciamo il buon Pastore? di Jill Newman
pag. 4
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Il Signore ha un progetto per te di Lillo Incardona
pag. 6
Massimo Mare
TRADUTTORI Vera Derrigo, Vladimiro Meandri, Andrea Papi, Alice Porcu, Vincenzo Scannapieco
REDAZIONE TECNICA
Rubriche -
Personalmente dal direttore
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Attraverso gli occhi dei giovani a cura di Maria Ferreri e Noemi Incardona
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La Parola di Dio a cura di Giusi Lo Buglio e Antonella Seminerio
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La Sacra Scrittura
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Domande e risposte
Francesco Incardona Lillo Incardona
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Francesco Incardona Lillo Incardona
STAMPATO IN SVIZZERA
Seguimi contiene anche articoli tratti dalle nostre pubblicazioni internazionali e viene diffuso in Italia dalla Chiesa Cristiana della Grazia
a cura di Saro Barracato
a cura di Emilia Lucania a cura di Antonella Barracato
Chiesa Cristiana della Grazia Casella Postale 67 24030 Brembate di Sopra (BG)
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segue da pag. 1
L’aspetto della fede denominato assensus ci dice che non è possibile possedere la fede salvifica se non si crede alla verità e all'autenticità del Vangelo. A livello dell’assensus la fede non è ancora giunta a coinvolgere la volontà, perché non è possibile decidere di “credere” in qualcosa se la mente non è convinta che si tratti di qualcosa di vero. La “fede” senza un genuino consenso non è altro che credulità o superstizione. La fiducia aggiunge qualcosa all'elemento intellettuale o cognitivo. Essa coinvolge le sfere della volontà e degli affetti nella risposta umana e si accompagna alla consapevolezza della dolcezza e dell'eccellenza di Gesù Cristo. Chi possiede la fiducia sceglie Cristo, lo abbraccia, lo riceve con gioia e corre verso di Lui. Se questi tre elementi della fede salvifica vengono separati e isolati l'uno dall’altro, non si ha la condizione sufficiente alla giustificazione. Tuttavia, uniti insieme, costituiscono l’essenza della fede salvifica e sono l’unica condizione sufficiente per la quale la dichiarazione di Dio della giustificazione è applicata a coloro che credono. La benedizione del Padre e la pace di Cristo Gesù siano con tutti noi. Saro Barracato
Giorno per giorno “Sia benedetto il SIGNORE! chiederci se saremo in grado di Giorno per giorno porta per noi il resistere sino alla fine. nostro peso, il Dio della nostra Ma le parole di conforto e di salvezza!” (Salmo 68:19) incoraggiamento di Dio ci ricordano ogni giorno: “ Tu, non In un’intervista televisiva di temere, perché io sono con te; non qualche anno fa, l’attore Michael ti smarrire, perché io sono il tuo Caine, alla domanda “Qual è la tua Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, filosofia di vita?” rispose: “Fate io ti sostengo con la destra della conto di ogni giorno, e quando mia giustizia.!”. (Isaia 41:10) viene la sera, iniziate a pensare su come potete fare conto di domani”. Dio non ci chiede di sostenere i Fu, certamente, una risposta pesi di domani con la forza di oggi. saggia. Che cosa ha previsto per noi ieri era fresco, meraviglioso e adeguato In tutta la Scrittura il filo della ma, oggi, Egli ha nuovi piani e vita è tessuto “giorno per giorno”. nuove risorse. Dio donava agli israeliti la manna ogni giorno. Egli li istruì a È un nuovo giorno! raccogliere solo il sufficiente per le necessità quotidiane. Se essi la tenevano fino al giorno dopo Preghiera “faceva i vermi e puzzava”. (Esodo 16:16-20) La misericordia e le compassioni del nostro Padre celeste sono nuove ogni mattina. Non è un pensiero stupendo? Ogni mattina è un nuovo inizio, un nuovo inizio per ognuno di noi! (Lamentazioni 3:22-23) Nel discorso della montagna, Gesù insegnò ai suoi discepoli a chiedere “il nostro pane quotidiano” (Matteo 6:11) e a rifiutare di essere preoccupati e in ansia per il domani: “ Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno”. (Matteo 6:34)
Padre misericordioso, grazie perché non ci lasci nel bisogno. Grazie per la cura giornaliera che hai per noi Aiutaci a raccogliere attivamente quelle risorse che si rinnovano ogni mattina, perché possiamo amarTi e servire Te e il prossimo con la Tua forza.
Amen! Tutti noi, per tutta la vita, affrontiamo situazioni che sembrano schiaccianti, per cui si può scivolare verso la disperazione o lo scoraggiamento; e possiamo
Neill Cliff 3
Conosciamo il Buon Pastore? Egli ci conosce! “Io sono il Buon Pastore, conosco le mie e le mie conoscono me, come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore”. (Giovanni 10:14)
Le pecore non hanno bisogno soltanto di acqua e di cibo; similmente, noi non abbiamo soltanto bisogno del cibo materiale, ma soprattutto del cibo spirituale, cioè il nutrimento che viene dalla Parola.
Preghiera Padre, ti ringrazio tanto per l’analogia del Buon Pastore e delle pecore,
che ci aiuta a capire Quando Gesù dice “Io sono il Il pane della vita, il Cristo, ci l’immensurabile amore Buon Pastore”, vale la pena di porta al Padre mediante lo Spirito pensare a quello che effettivamente che Tu elargisci fanno i pastori. Tutti i cristiani Santo. per ciascuno di noi. conoscono il Salmo 23. Davide era un pastore e Ci conforta sapere, Padre, combatté e uccise un leone e un Ma capiamo come questo si orso, per proteggere le sue che Tu, nel nome del tuo Amato, riferisce a noi? pecore. Satana vaga intorno rispondi ad ogni nostra come un leone ruggente e noi Vi è un rapporto tra un abbiamo il Buon Pastore, che lo invocazione di aiuto. pastore e le sue pecore. Se il combatte e lo vince. Amen! Signore è il mio pastore, ci “...il tuo bastone e la tua verga deve essere un rapporto d’amore fra Lui e me. La mi danno sicurezza”. Jill Newman Bibbia paragona le persone alle (Salmo 23:4) pecore, perché anche noi come le pecore abbiamo bisogno di cibo e acqua, temiamo di perderci, incorriamo nei pericoli e abbiamo bisogno di cure e attenzioni. Una pecora non può salvare se stessa, e noi Come un pastore, non possiamo salvare noi stessi. Prima di tutto, il pastore protegge le sue pecore, così l’Eterno, nostro Pastore, mostra continua e amorosa vigilanza per noi, sue pecore (vedi parabola della pecora smarrita in Luca 15:4-5). Gesù è venuto sulla terra per salvare i peccatori perduti che confidano nella sua ineffabile grazia. Tutti noi eravamo smarriti, preda di ogni errore.
egli pascerà il suo gregge: raccoglierà gli agnelli in braccio, li porterà sul petto, condurrà le pecore che allattano. Isaia 40:11
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Sito web Chiesa Cristiana della Grazia Carissimi collaboratori ed amici, desideriamo ardentemente dare gloria a Dio perché ancora una volta ha voluto darci tutto il necessario per raggiungere questo obiettivo storico per la chiesa in Italia. Finalmente, dopo averlo desiderato per molto tempo, possiamo darvi la bella notizia di un nostro sito web: http://www.ccdg.it . Grazie a Dio, dopo poco più di tre mesi abbiamo avuto circa 7000 visitatori. Quando c’è una inaugurazione si comincia col ringraziare tutti coloro che hanno avuto una parte molto importante nella costruzione; non è a caso che abbiamo cominciato col ringraziare e lodare il Signore per questa grande benedizione. Ringraziamo anche il nostro team che collabora con grande cuore alla proclamazione dell’Evangelo. Nella Home Page, oltre ad un breve messaggio di benvenuto per chiarire qual è lo scopo del sito della Chiesa Cristiana della Grazia, c’è la possibilità di accedere a diverse sezioni:
CHI SIAMO
serve a far conoscere al visitatore le nostre radici.
DOVE SIAMO
presenta le nostre comunità sparse nel territorio nazionale.
SERMONI
vengono pubblicati alcuni dei sermoni già predicati nelle nostre comunità.
RIFLESSIONI GIORNO PER GIORNO
in questa sezione si possono trovare dei ministudi sulla Parola di Dio.
RICHIESTA DI PREGHIERA
i visitatori avranno la possibilità di richiedere le nostre preghiere.
LA BUONA NOTIZIA
spiega il significato dell’Evangelo di Gesù Cristo.
FORUM
i visitatori possono avere l’opportunità di intervenire su alcuni temi biblici.
SEGUIMI
verranno visualizzate le nostre riviste già pubblicate, con la possibilità di abbonarsi.
MEDIA: 1)FOTO
si trovano alcune foto di nostre comunità locali e convegni.
2) MEDITAZIONI SULLA PAROLA
per tutti coloro che hanno problemi di lettura e possono ascoltare spunti interessanti sulla Parola di Dio.
Vi invitiamo a visitare il nostro sito col vivo desiderio che possiate trovare il link necessario per connettervi con il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo! 5
Il SIGNORE ha un progetto per te “Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra»”. (Genesi 1:26) Il progetto di Dio per l’uomo è nella sua divina mente fin dall’eternità, ma inizia con la sua creazione. L’Eterno ci ha creati a Sua immagine e a Sua somiglianza e ha sottomesso a noi, che non saremmo mai esistiti, la Sua creazione.
“In questo è l’amore: non che sua eredità che vi riserva tra i santi”. noi abbiamo amato Dio, ma che (Efesini 1:18) egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio “Beato e santo è colui che propiziatorio per i nostri peccati”. partecipa alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la morte E nella lettera ai Colossesi, seconda, ma saranno sacerdoti di capitolo 2 verso 14 si legge: Dio e di Cristo e regneranno con “egli ha cancellato il documento lui quei mille anni”. a noi ostile, i cui comandamenti (Apocalisse 20:6) ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce”.
Ecco la seconda fase del progetto del Signore: l’uomo non Lo ha amato, ma Dio è rimasto fedele al Suo amore e per liberarlo dalla terribile conseguenza del peccato, Non è possibile descrivere la morte, ha mandato suo Figlio per l’amore di Dio. Qualsiasi cancellare con il Suo sacrificio il definizione risulta manchevole, peccato dal mondo, per osservare insufficiente, inadeguata. la legge al posto dell’uomo, Una cosa è certa: adempiendo così per lui il patto basato sulla legge, liberandolo da DIO HA CREATO L’UOMO esso e facendo con lui un nuovo e PER UN PURO ATTO D’AMORE. migliore patto fondato sulla grazia. Dio è autosufficiente e non aveva, di certo, la necessità di mettere al mondo l’uomo né per riceverne lode e adorazione né, tanto meno, per contendere con la sua continua ribellione e la sua costante infedeltà. Una cosa possiamo dire con assoluta certezza: DIO HA AMATO L’UOMO FIN DALL’ETERNITÀ ancor prima di crearlo. Fin dall’eternità Dio sapeva anche che Adamo, nel giardino di Eden, avrebbe perso la vita eterna che Egli gli aveva donato e fin dall’eternità il Padre celeste ha progettato come porvi rimedio.
Ecco che il progetto di Dio per l’uomo arriva al suo compimento. Non era già tanto l’averlo creato? L’averlo salvato per mezzo di Gesù Cristo? Ma Dio trabocca d’amore: tiene in serbo per l’uomo non solo una risurrezione a vita eterna ma anche un futuro di gloria nominando l’uomo, adottato come figlio, Suo erede e coerede di Cristo.
Vi invito a ricordare, se lo riterrete utile, i punti fondamentali DIO HA DIMENTICATO di questa riflessione non in forma IL PECCATO DELL’UOMO universale (Dio ha creato l’uomo, E HA CANCELLATO lo ha salvato) ma in forma LE SUE TRASGRESSIONI personale: Dio mi ha creato; Gesù (Isaia 43:25). Cristo si è sacrificato per i miei il Suo sangue ha DIO HA COPERTO I SUOI PECCATI peccati; cancellato i miei peccati; l’Eterno (Salmo 32:1). tiene in serbo per me la ricchezza “Se siamo figli, siamo anche della gloria della sua eredità. eredi; eredi di Dio e coeredi di Dio non ci vede come masse Cristo, se veramente soffriamo indistinte, ma ci conosce con lui, per essere anche glorificati con lui. Infatti io personalmente. ritengo che le sofferenze del “Perfino i capelli del nostro tempo presente non siano capo sono tutti contati” (Matteo paragonabili alla gloria che 10:30) e il nostro Signore e dev'essere manifestata a nostro Salvatore Cristo Gesù vuole sì un riguardo”. rapporto con la Sua chiesa, ma (Romani 8:17-18) che passi attraverso un rapporto “...egli illumini gli occhi del intimo e personale con ogni vostro cuore, affinché sappiate a membro di essa.
Nella prima lettera di Giovanni, quale speranza vi ha chiamati, qual è la ricchezza della gloria della capitolo 4 verso 10 è scritto:
Lillo Incardona 6
ATTRAVERSO GLI OCCHI DEI GIOVANI A cura di Maria Ferreri e Noemi Incardona
LA PAZIENZA DÀ PACE “Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio; non solo, ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza, e l’esperienza speranza. Or la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato”. (Romani 5:1-5)
ci ha fatto e rendergli gloria per la sua misericordia, ma non solo, dobbiamo rendere gloria a Dio anche nelle afflizioni. Facile è credere di avere fede quando niente ci turba e ci fa soffrire, ben altra cosa è accettare con ubbidienza una prova ed affrontarla con pazienza e fede in Dio. Non dobbiamo mai dimenticare che le afflizioni vengono da Dio per farci crescere, non per abbatterci.
Come è stato scritto nei versi sopra citati A volte si può cadere nel sottile errore di esercitare “l’afflizione produce pazienza, la pazienza la fede solo con le parole, in modo intellettuale e non esperienza, e l’esperienza speranza”. sinceramente, con il cuore. Eppure crediamo di amare Dio e di affidarci completamente nelle sue mani. COME È POSSIBILE Spesso non ci rendiamo conto di quest’inganno, fino a quando una prova, seppur lieve, ci dimostra che la nostra fede non è matura. Invece di ravvederci ci arrabbiamo e ci ribelliamo, cerchiamo con le nostre forze di cavarcela da soli, oppure ci lasciamo sopraffare dallo scoraggiamento ed entriamo in una fase di stallo, in cui tutto sembra andare per il peggio.
PER UN CRISTIANO NON NUTRIRE SPERANZA, SE LA SUA VITA È DI CRISTO? Se nutriamo speranza nelle cose terrene, che sono per un tempo e sono mortali, allora sì, la nostra speranza sarà delusa. Ma se davvero abbiamo fede in Dio e nelle sue promesse, sappiamo che nonostante la momentanea sofferenza, la nostra speranza non sarà mai delusa, perché Dio non delude.
NIENTE SEMBRA “Sappiamo infatti che fino a ora tutta la creazione geme ed è in travaglio; non solo essa, ma anche noi, Atteggiamento, questo, ben lontano da quello che che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo un cristiano saldo nella fede dovrebbe assumere. dentro di noi, aspettando l’adozione, la redenzione Dobbiamo essere saldi nella fede della grazia che Dio del nostro corpo. Poiché siamo stati salvati in
AVERE PIÙ SENSO
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speranza. Or la speranza di ciò che si vede, non è dimostriamo la nostra pazienza. Se con il cuore speranza; difatti, quello che uno vede, perché lo sincero chiediamo a Dio di volere questi doni per spererebbe ancora? Ma se speriamo ciò che non poter fare la sua volontà Egli ce li concederà. vediamo, l’aspettiamo con pazienza.” Solo lui può fare germogliare questi frutti in (Romani 8:22-25) noi, poiché nulla c’è di benevolo e misericordioso nell’uomo. “Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro La mansuetudine, la pazienza e l’umiltà non uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. sono nel cristiano che lotta con le proprie forze, Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci ma nel cristiano che ammette la sua natura fallace produce un sempre più grande, smisurato peso e peccaminosa ed è pronto a farsi correggere e a eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento farsi guidare amorevolmente dal Signore. non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si NON SMETTIAMO vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.” DI SPERARE NEL PADRE (2 Corinzi 4:16-18)
E NELLE SUE PROMESSE
Nel mondo non c’è nulla per cui aspettare con pazienza e sperare. Ma noi siamo stati chiamati e quando la nostra speranza vien meno ad aspettare con pazienza ciò che va oltre le ricordiamoci che Dio è sempre al nostro fianco. umane cose, consapevoli che le promesse di Dio “Tu, non temere, perché io sono con te; sono ben lontane da quelle degli uomini. non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, Se dunque spesso ci sentiamo afflitti e io ti sostengo con la destra della mia giustizia.” stanchi e sentiamo che la pazienza vien meno, (Isaia 41:10) Se non dimentichiamo che Dio ci sorregge e ci guida in ogni momento e ci abbandoniamo DELLE PROMESSE DI D IO totalmente nelle sue mani il nostro cammino sarà spianato e andremo avanti senza stancarci, perché Non facciamoci trascinare dai desideri della in noi c’è la sua forza. carne, ma preghiamo affinché saremo guidati dai frutti dello Spirito Santo. “ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, si alzano a volo come aquile, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, corrono e non si stancano, autocontrollo; contro queste cose non c'è legge. camminano e non si affaticano.” Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne (Isaia 40:31) con le sue passioni e i suoi desideri. Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito”. Maria Ferreri e Noemi Incardona (Galati 5:22-25)
RICORDIAMOCI
“Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza.” (Colossesi 3:12) Preghiamo dunque, affinché Dio operi in noi e ci ricolmi dei doni dello Spirito Santo. Anche in questo
SIGNORE, tu ci darai la pace; poiché ogni opera nostra la compi tu per noi. Isaia 26:12 8
LA PAROLA DI DIO A cura di Giusi Lo Buglio e Antonella Seminerio
FIDUCIA NEL SIGNORE… NEL LIBRO DEI SALMI
71:1-2
In te confido, o SIGNORE, fa che io non sia mai confuso. Per la tua giustizia liberami, mettimi al sicuro; porgi a me il tuo orecchio e salvami!
57:2-3
Io invocherò Dio, l’’Altissimo, Dio che agisce in mio favore. Egli manderà dal cielo a salvarmi mentre chi vuol divorarmi m’oltraggia; Dio manderà la sua grazia e la sua fedeltà.
3:1
O SIGNORE, quanto sono numerosi i miei nemici, molti sono quelli che mi combattono.
56:2
I miei nemici mi perseguitano continuamente, sì sono molti quelli che mi combattono.
71:13
Siano confusi, siano annientati, gli avversari dell’anima mia, siano coperti di vergogna e disonore quelli che desiderano il mio male.
11:5
Il SIGNORE scruta il giusto; ma detesta l’empio e colui che ama la violenza.
11:7
Poiché il SIGNORE è giusto: egli ama la giustizia; gli uomini retti contempleranno il suo volto.
13:5
Quanto a me io confido nella tua bontà; il mio cuore gioirà per la tua salvezza, io canterò al SIGNORE perché mi ha fatto del bene.
31:21
Sia Benedetto il SIGNORE; poiché egli ha reso mirabile la sua benevolenza per me, ponendomi come in una città fortificata. 9
LA SACRA SCRITTURA A cura di Emilia Lucania
BOAZ, COLUI CHE RISCATTA; RUT, LA RISCATTATA “«L’eterno ti dia il contraccambio di quel che hai fatto, e la tua ricompensa sia piena da parte dell’Eterno, del Dio d’Israele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti»”. (Rut 2:12).
L’Eterno ha preparato per ciascun uomo un meraviglioso piano: la redenzione. L’immagine di questo piano ci viene data nel libro di Rut. La delicata storia viene raccontata probabilmente da Samuele, con lo scopo di sottolineare il legame genealogico fra Rut e Davide, il gran re di Israele. L’Eterno chiama Rut, la moabita, esclusa dal patto e dalle promesse, a far parte della genealogia del Messia e a diventare cittadina di Betlemme. Parimenti, l’Eterno, per un amore inspiegabile, invita i non convertiti a far parte del suo popolo, a scegliere il Cristo e a trovare in Lui chi ha il diritto di riscatto. Gesù uomo ne paga il prezzo con il suo sublime sacrificio. La vicenda di Rut si svolge durante il declino di Israele, verso la fine del tempo dei giudici. Elimelec, marito di Naomi è costretto a trasferirsi a Moab da Betlemme di Giuda, a causa di una carestia. Egli conduce con sé tutta la famiglia: la moglie e i due figli, i quali si sposano, poi, con due donne moabite; una di loro aveva nome Rut. Alla morte del marito, e poi dei due figli, Naomi decide di tornare al suo paese natio, perché ella aveva sentito dire che l’Eterno aveva benedetto il popolo di Giuda, dandogli del pane. Naomi, priva di mezzi e colpita da profondo dolore, propone alle due nuore di lasciarla e dice: “«Andate, tornate ciascuna a casa di sua madre; il Signore sia buono con voi, come voi siete state con quelli che sono morti, e con me!»”. (Rut 1:8) Ma soltanto Rut rimane con la suocera e, aggrappandosi a lei, risponde: “«Non pregarmi di lasciarti, per andarmene via da te; perché dove andrai tu, andrò anch’io; e dove starai tu, io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio»”. (Rut 1: 16) La ferma decisione di Rut induce Naomi a non replicare. Giungono a Betlemme all’inizio della mietitura dell’orzo. Le due donne vengono notate dagli abitanti di Betlemme.
Qui viveva Boaz, un parente di Elimelec, defunto marito di Naomi, proprietario di terreni. Rut ben presto chiede di andare a spigolare, non sapendo che le terre, dove aveva lavorato tutto il giorno, appartenevano a Boaz, uomo ricco e potente. Egli viene a conoscenza della laboriosa serietà di Rut e della cura che aveva per Naomi. Boaz dice a Rut: “«L’eterno ti dia il contraccambio di quel che hai fatto, e la tua ricompensa sia piena da parte dell’Eterno, del Dio d’Israele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti»”. (Rut 2:12) Rut, colpita dalla benignità di Boaz, lo ringrazia e si inchina per dimostrargli la sua ubbidiente devozione. Quando Rut giunge nella casa, dove viveva con Naomi, carica di varie provviste, dice di avere avuto ogni cosa da Boaz. Naomi comunica alla nuora che Boaz era parente di Elimelec, che aveva diritto di riscatto su loro due. Boaz, uomo saggio, riunisce il consiglio degli anziani per essere sicuro di essere l’unico ad avere diritto di riscatto sulle terre di Elimelec. Avuta la certezza, Boaz sposa Rut; da lei nasce Obed, che Naomi pone nel suo grembo e gli fa da nutrice, benedicendo l’Eterno per averle dato un figlio, frutto di colei, Rut, che aveva tanto amato sua suocera. Boaz genera Obed, Obed genera Isai, Isai genera Davide, il gran re. Boaz rappresenta Colui che ha il diritto di riscatto, cioè il Cristo; Rut rappresenta i riscattati in Cristo. La tenera vicenda di Rut e Naomi, il reciproco amore, il desiderio di Naomi di veder felice la nuora, l’ubbidienza di Rut, la loro condivisione nella fede nell’Eterno siano di edificazione per chi vive tale rapporto. Quelle donne, che incontrano difficoltà nel legame suocera-nuora, sappiano che senza l’aiuto di Gesù, il Cristo, non possono farcela. L’esempio di Rut e Naomi sia motivo di profonda riflessione! 10
DOMANDE E RISPOSTE A cura di Antonella Barracato
quaranta giorni che Gesù trascorse con discepoli dopo la Pasqua di resurrezione, avvertì che lo Spirito Santo sarebbe sceso su loro, ma non precisò quando, disse solo “aspettare”. (Luca 24:49).
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D. Cosa significa sapere aspettare i tempi di Dio ? I discepoli non sapevano che la discesa dello Spirito Santo sarebbe avvenuta nel giorno di Pentecoste, Gesù non li aveva informati sul giorno esatto per evitare che, invece di attendere in preghiera, si dedicassero ad altro (Atti 1:14). Nei dieci giorni in cui attesero l’adempimento della promessa pregavano, ma solo centoventi degli oltre cinquecento discepoli erano presenti quando lo Spirito Santo discese, gli altri si erano dileguati, non avevano saputo aspettare!
R. La frenetica vita quotidiana del nostro tempo ci rende indisponibili alle attese e insofferenti a tutto ciò che intralcia i ritmi accelerati a cui siamo abituati, così che finiamo col perdere presto la pazienza, vogliamo tutto e subito, ci innervosiamo e ci agitiamo davanti alle attese e alla lentezza, ma con Dio la fretta non funziona, infatti per ereditare le Sue promesse occorrono pazienza e fede. Per ciascuno di noi Egli ha in serbo un progetto. Dio è sempre fedele alla Saper attendere i tempi di Dio non vuol dire parola data, ma per ogni cosa ha stabilito un rimanere inattivi; la Scrittura ci dice come dobbiamo tempo. La parola sperare vuol dire anche riporre comportarci, in considerazione del fatto che in Lui tutte le aspettative, saperlo aspettare. umanamente ogni attesa comporta ansia. L’ansia Abrahamo e Sara erano già anziani quando Dio insorge quando si vive nell’attesa di eventi negativi, promise loro una discendenza, ma l’adempimento mentre la fede accompagna l’attesa di cose positive; della promessa non fu immediato ed Abrahamo, per questo motivo dobbiamo combattere l’ansia con considerata la sterilità della moglie e d’accordo la preghiera, affinché la pace di Dio custodisca i con lei, decise di avere un figlio dalla schiava nostri cuori. Agar. La loro impazienza li aveva portati a L’apostolo Pietro dice che Dio si prende cura di noi realizzare a modo loro la volontà di Dio, sostituendosi a Lui. Avevano ragionato sulla se combattiamo l’ansietà confidando in Lui e non se impossibilità della novantenne Sara di avere un crediamo di poter fare da soli. (1Pietro 5:7). figlio ed agirono di loro iniziativa. Dio dovette Nell’attendere i tempi di Dio dobbiamo fare i passi dire loro che per Lui non c’è nulla di difficile, che Egli ci indica giorno per giorno e credere che Dio ha in serbo per noi il meglio. tanto che Sara concepì e partorì Isacco. La Scrittura riporta l’esempio di Simeone che credeva nella venuta del Messia anche se da quattrocento anni il Signore non aveva più parlato al Suo popolo per mezzo di profeti. Attendeva con pazienza Gesù, consolazione d’Israele (Luca 2:25-32). Simeone continuò a credere nelle promesse di Dio, nonostante il Suo lungo silenzio Dio e mentre Israele viveva il periodo più nero sul piano spirituale. Il suo esempio sia per noi d’incoraggiamento a non demordere se vediamo dei ritardi Gesù fece ogni cosa secondo la volontà di Dio e nel nell’adempimento delle promesse, a credere nella tempo da Lui stabilito; sapeva attendere il tempo fedeltà di Dio, ad avere pazienza e a discernere i giusto per ogni cosa ed insegnò ai Suoi discepoli Suoi tempi senza perdere di vista le mete che egli ci ha posto davanti. a fare lo stesso, infatti, dopo la resurrezione, nei Giuseppe all’età di diciassette anni ricevette un sogno secondo cui avrebbe regnato sui suoi fratelli. Trascorse molto tempo, affrontò numerose vicissitudini; avrebbe potuto scoraggiarsi e pensare che la promessa di Dio non fosse vera, ma seppe attendere con pazienza i tempi del Signore e, quando Dio gli diede sapienza per interpretare i sogni del Faraone, venne innalzato e i suoi fratelli si inginocchiarono davanti a lui, proprio come aveva visto in sogno.
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Chiesa Cristiana della Grazia Convegno 2010 19-22 Agosto - Ferrara
«Tu , non temere!»
Anche quest’anno, il Signore ci ha concesso la grazia di organizzare il Convegno di Ferrara per essere insieme ai fratelli per la Sua gloria e in Suo onore. Il tema di quest’anno è: Tu, non temere! Ci è sembrato un tema molto appropriato perché stiamo vivendo in un’era piena di preoccupazioni. Siamo consapevoli che non mancano i motivi per preoccuparci, ma è anche vero che il Signore usa spesso parole molto incoraggianti come: “Non temere”. Dio ci incoraggia continuamente, e si prende cura di ognuno di noi in modo personale. Le paure e le preoccupazioni sono sempre pronte ad appesantire la nostra esistenza, ma il Padre nostro c’incoraggia dicendo: “Non temete! I culti che ci saranno in questi giorni di comunione fraterna saranno arricchiti da predicazioni che affronteranno questo tema. Chi confida nel Signore e si affida alla Sua guida può superare preoccupazioni inutili che provocano ansia e stress. Non dimentichiamo le parole di Gesù: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati”. Dobbiamo avere la consapevolezza che tutti abbiamo bisogno delle cure del nostro Medico personale. Quale occasione migliore per incontrarci a Ferrara per quattro giorni di “terapia intensiva”? Vi aspettiamo per condividere con amore fraterno la comunione in Cristo.
Sala Borgonuovo
Via Cairoli, 29 44100 Ferrara Tel 0532-211100 Fax. 0532-246328 www.borgonuovo.com info@borgonuovo.com
Hotel Carlton
Via Garibaldi, 93 44121 Ferrara Tel. 0532-211130 Fax. 0532-205766 www.hotelcarlton.net info@hotelcarlton.net
*Per informazioni ed eventuali prenotazioni contattare Gianni Tarroni tel. 333-1894558 – gianni.tarroni@libero.it
Programma 2010 Giovedì 19 Agosto Dalle ore 19,00 Rinfresco di Benvenuto (Sala Borgonuovo) Ore 21,00 - Culto (Sala Borgonuovo) Venerdì 20 Agosto Ore 16,30 - Culto (Sala Borgonuovo) Sabato 21 Agosto Ore 10,30 – Culto (Sala Borgonuovo) Ore 15,30 Gita con cena Domenica 22 Agosto Ore 16,30 Culto (Sala Borgonuovo) 12